La Day surgery: modelli organizzativi
Silvio Brusaferro
Michele Chittaro
SOS Igiene Ospedaliera e gestione del
rischio
Azienda Ospedaliero-Universitaria
“Santa Maria della Misericordia”
di Udine
Cattedra di Igiene
Dipartimento di Patologia e
Medicina Sperimentale e Clinica
Università degli Studi di Udine
Scaletta dell’intervento
•
•
•
•
Gli aspetti normativi
La situazione italiana
I modelli organizzativi
La qualità e la gestione del rischio
Riferimenti normativi
• DPR 20 ottobre 1992 (disciplina DH) “Atto di indirizzo e
coordinamento alle Regioni per l’attivazione dei posti di
assistenza a ciclo diurno negli ospedali”
• Linee guida Ministero della Sanità 1/1995
(tariffario)
• DPR 14 gennaio 1997
• PSN 1998-2000
• DPCM 29 novembre 2001 (lea)
Riferimenti normativi
• Con il termine Chirurgia di giorno (Day
Surgery) si intende l’effettuazione, con
opportune modalità cliniche, organizzative
ed amministrative di interventi chirurgici o
anche di procedure diagnostiche e/o
terapeutiche invasive o semi/invasive in
regime di ricovero limitato alle sole ore del
giorno, in anestesia locale, loco-regionale,
generale” (L.G. 01/08/2002)
Terminologia
• Ambulatory surgery: DS, same
DS,durata<8h
• Extended recovery surgery: 23 ore
surgery, ricovero di 1 notte
• Short stay surgery: 24-72 ore di ricovero
Modelli organizzativi
• Presidio autonomo di DS
– Collegato funzionalmente a struttura ospedaliere
per acuti situata ad una distanza compatibile con
l’efficace gestione di eventuali complicanze
– Definizione delle procedure per la gestione delle
emergenze/urgenze
– Possibilità di assicurare l’effettuazione di indagini
di base nell’ambito della biochimica clinica e
dell’ematologia ed emocoagulazione, nonché le
indagini di diagnostica per immagini
Modelli organizzativi
• Unità di DS monospecialistica o plurispecialistica
– Spazi degenza dedicati, sale operatorie in
comune;
– Spazi degenza e sale operatorie dedicate
• Posti letto dedicati nella degenza ordinaria
Garanzia del percorso assistenziale
• Definizione e l’adozione di specifiche
procedure cliniche ed organizzative per le
fasi di ammissione, cura e dimissione del
paziente (definizione del numero di accessi)
– Creazione percorsi-diagnostici terapeutici specifici per tutta
l’attività
– Informazione specifica logistica organizzativa su singolo
percorso
– Personalizzazione dell’assistenza, con notevoli benefici sul
piano psicologico
– Riduzione della componente ansiogena dell’atto chirurgico
Garanzia del percorso assistenziale
• Definizione ed adozione di criteri di selezione e di
esclusione dei pazienti, sia di natura clinica che
socio-familiare
• Adozione di protocolli assistenziali per la fase di
cura e per il monitoraggio perioperatorio
– Specializzazione del personale d’assistenza
– Gestione centralizzata del postoperatorio da parte del personale di
anestesia
– Sistema di gestione a circuito, degenze miste
Garanzia del percorso assistenziale
• Registrazione dell’attività come per i ricoveri
ordinari (cartella clinica, CONSENSO, registro
nosologico, registro di sala Operatoria, SDO, lettera
di dimissione)
• Devono essere garantiti al paziente:
– l'informazione circa i comportamenti da seguire
– i riferimenti per ottenere l'assistenza richiesta per i casi di
necessità ed urgenza
– le modalità dei controlli successivi
Garanzia del percorso assistenziale
• Continuità dei servizi
– L’organizzazione deve sviluppare processi che
provvedano alla continuità delle cure
organizzando i professionisti
– Gestione della documentazione clinica, che va
resa tempestivamente disponibile
– Pronta reperibilità del medico e lo stretto
contatto con il medico di medicina generale o
pediatra di libera scelta del paziente
Prescrizione
(appropriatezza)
Medico del reparto
Prescrizione
(appropriatezza)
Paziente
ricoverato/ambulatoriale
Riaccompagnamento in reparto
Percorso di prenotazione
(telefonico,informatico, cartaceo)
Medico di Medicina Gen.
Percorso di prenotazione
Operatori del reparto, IP, amministrativo
CUP / non CUP
Liste d’attesa
Liste d’attesa
Informazioni/istruzioni/
modulistica/preparazione
Informazioni/istruzioni/
modulistica/preparazione
Accesso a
struttura erogante
Accompagnamento
Identificazione
Identificazione
Consenso informato
Consenso informato
Procedura specifica
Rischi specifici
Performance tecnica
Refertazione
Esecuzione
Esame
Procedura specifica
Somministrazione
Farmaci
Performance tecnica
Eventuale controllo clinico
Consegna referto
Rischi specifici
Refertazione
Eventuale controllo clinico
Dimissione
Ritiro referto
La qualità in DS
• Qualità: zero difetti
• Zero difetti non vuol dire però rischio ZERO
– Le infezioni della ferita chirurgica
• Sistemi di sorveglianza specifici
• Rischi della gestione a domicilio
Conclusioni
• In un settore in continuo sviluppo come
quello della Day Surgery è necessario che
l’organizzazione
adotti dei modelli
organizzativi calati nel presente ma quanto
più possibile flessibili
DPR 14 gennaio 1997
• Contiguità con le rispettive degenze di
ricovero ordinario o collegate ad esse
• La sala operatoria deve avere gli stessi
requisiti di quelle del gruppo operatorio
• Dotazione personale adeguata: sempre
presente 1 medico ed 1 infermiere anche
non dedicati
• Numero 2
Situazione normativa del DS
732 interventi sono stati dichiarati una indicazione per essere eseguiti in
DS
Ministero della Salute, 1 Agosto 2002, ASI n 35/36 29
Agosto/5 Settembre 2002
Secondo le norme vigenti dal punto di vista amministrativo non vi è
differenza tra dimissione nel giorno di intervento e ricovero di un giorno
Interventi chirurgici eseguibili in
regime di chirurgia di giorno I
•
•
•
•
•
•
•
•
Interventi sul sistema nervoso
Interventi sul sistema endocrino
Interventi sull’occhio
Interventi sull’orecchio
Interventi sul naso, bocca e faringe
Interventi sul sistema respiratorio
Interventi sul sistema cardiocircolatorio
Interventi sul sistema ematico
Criteri di esclusione ,
considerazioni generali
(dimissione nel giorno dell’intervento)
• Lo stato generale del paziente:
classificazione ASA< II
• L’età del paziente:
<6 mesi, > 75 anni
• Fattori logistici e familiari
distanza di < 1 ora in macchina
trasporto a domicilio non garantito
nessuna assistenza nelle prime 24 ore
Interventi chirurgici eseguibili in
regime di chirurgia di giorno II
•
•
•
•
Interventi sull’apparato digerente
Interventi sull’apparato urinario
Interventi sugli organi genitali maschili
Interventi sugli organi genitali femminili e
interventi ostetrici
• Interventi sull’apparato muscoloscheletrico
• Interventi sui tegumenti
• Procedure diagnostiche e/o terapeutiche
Ricerca di pubblicazioni
http://www.ncbi.nlm.nih.gov
Periodo gennaio 2000 e giugno 2005
Lingua italiana ed inglese
Termini usati:
cholecystecomy, fundoplication, hernia repair, laparoscopic
banding, adrenalectomy, spenectomy, appendectomy
combinati con
laparoscopy e
day case/day surgery/outpatient
Il campo di ricerca è stato limitato al titolo
Risultati
numero pubblicazioni che documentano la
fattibilità di esecuzione in DS di seguenti
interventi
CVL
21
Fundoplicazio
4
Ernia
2
Bandaggio gastrico
1
Surrenalectomia
2
Splenectomia
1
Appendicectomia
2
Fattori di rischio che possono determinare
un ricovero oltre il giorno dell’intervento Leeder
PC et al Br J Surg 2004
DS
Ricovero d’urgenza
25
Ricovero >24
ore
39
ASA
0.616
<0.001
I
63
57
II
87
103
III
4
41
IV
0
2
Motivi di secondo ricovero non
programmato (n = 154)
Leeder PC et al Br J Surg 2004
Ricovero di 24 ore
Nausea e vomito
9
Sedazione
5
Conversione
3
Dolore
2
Ipotensione
1
drenaggio
1
Trasporto non fattibile
1
Secondo ricovero
Dolore
1
Raccolta intraaddominale
1
Fistola biliare
1
Patient satisfaction
3 dei 21 pubblicazioni analizzano la questione
60-80% soddisfatti
30% non soddisfatti
La preparazione meticolosa del paziente ed
indicazioni precise per il comportamento
postoperatorio per il paziente incidono
positivamente sul grado di soddisfazione
La gestione del dolore postoperatorio con una
istruzione dettagliata è mandatoria, ca il 20 %
richiede un consulto telefonico
Conclusioni
• Il fatto che secondo le normative vigenti il
ricovero di day surgery può essere esteso al giorno
seguente si riduce notevolmente il numero di
pazienti da escludere, premesso che il DS venga
effettuato in un reparto non dedicato
• I fattori di rischio sono determinanti per il ricovero
d’urgenza non programmato
• Il modello organizzativo è decisivo per allargare le
indicazioni al DS
• Patient satisfaction: a rischio nel DS
Numero 3
Soc. Triveneta di Chirurgia Modelli
organizzativi dei ricoveri in chirurgia
Pres. : F. Ricci
la day surgery
• Le complicanze a domicilio
e la continuità di cure sul territorio
Riva del Garda
14 aprile 2007
Luigi Conte – Udine
SOS Dpt Day Surgery
SOC afferenti
Chirurgia Gen.
Ortopedia
3
3
Gastro-
1
enterologia
Urologia
2
12
Day - Surgery
Rad.interv.
Terapia
dolore
Chirurgia
Vascolare
3
Premessa
La mininvasività è stata la maggiore
scoperta chirurgica degli ultimi decenni e
con essa si sono affermate forme di
degenza breve tra cui la day surgery
Il suo sviluppo è stato frenetico per l’alta
componente tecnologica e la conseguente
spinta commerciale
L.C. - Udine
• La professione medica deve però essere molto
attenta a coniugare questo veloce sviluppo con
1. sicurezza dei pazienti e degli operatori (adeguata
sperimentazione)
2. appropriatezza delle indicazioni
3. compatibilità economiche
L.C. - Udine
Programmare attentamente
• Criteri di selezione dei pazienti
• Interventi e Procedure eseguibili in
sicurezza
• Controlli post-procedura e post-intervento
• Criteri di dimissione
• Follow-up
L.C. - Udine
Per day surgery si intende un ciclo
completo di terapia
• In esso deve essere ricompreso tutto quanto
previsto per il trattamento e l’assistenza della
patologia o del DRG
• (esami e visite pre, intervento, esami e visite
e medicazioni post, assistenza, farmaci,
controlli in follow-up)
• fino alla guarigione ed alla definitiva
dimissione
L.C. - Udine
Lungo, esaustivo, erudito ma poco utile elenco di
possibili complicanze legate a:
patologia
tipo di intervento
anestesia
ansia
dolore p.o.
L.C. - Udine
La day surgery è sicura !
Le complicanze sono rarissime
Indagine su 120 pazienti operati per
ernia , varici, emorroidi e sinus
pilonidalis.
1 contatto telefonico /die x 5 gg = + 600
contatti telefonici totali
L.C. - Udine
3 pazienti ( 2.5 %) sono stati
invitati al controllo urgente
2 operati di varici con medicazione
intrisa di sangue ma senza
complicanze in atto
1 nausea senza compl. in atto
L.C. - Udine
La D.S. non è la figlia di un dio minore, da
affidare perciò a persone più giovani e/o meno
esperte, ma è una vera e propria nuova
frontiera, dove tutte le discipline che praticano
interventi e procedure invasive debbono
convergere con i loro uomini e mezzi migliori,
per portare il loro contributo e per indicare ai
giovani la via del futuro.
Prof. E. Guzzanti

E’ un tipo di chirurgia che comporta
precise conoscenze
anatomo-chirurgiche
ed una manualità ed abilità
uguali se non superiori
a quelle che vengono richieste per la
chirurgia tradizionale.
L.C. - Udine
Continuità di cura sul
territorio ? ? ?
Bisogna stare attenti a non scaricare
addosso ad altri i nostri compiti e le
nostre responsabilità
• Per mantenere elevati criteri di produttività
• Per spostare carenze assistenziali su altri settori
(carenza di infermieri)
• Per liberarsi di fastidiosi e dispendiosi controlli
• Perché riteniamo importante solo l’atto
chirurgico e tutto il resto va delegato ad altri
L.C. - Udine
Bisogna affermare :
Una nuova cultura
• Non avere prestazioni da erogare
• Ma avere problemi di salute dei cittadini
da risolvere insieme:
• Medici specialisti chirurghi
• Medici MG
• Infermieri dell’ospedale e del territorio
• Fisioterapisti eventualmente
L.C. - Udine
Ed allora, con questa cultura
diventa giusto coinvolgere i MMG.
MA………..
• Rispettando competenza, formazione e
disponibilità
• Trasferendo le sufficienti conoscenze sugli
interventi in day surgery: devono sapere se ,
quando e cosa fare
• Comunicando ogni informazione necessaria
( diagnosi, descrizione di intervento e procedura,
farmaci ed anestetici usati, farmaci prescritti,
date dei controlli, recapiti telefonici degli
specialisti responsabili
L.C. - Udine
Laddove indicato, realizzabile
e possibile
• Il medico specialista deve stilare un
protocollo / piano di assistenza
realizzabile tra ospedale e territorio e
condividerlo con il MMG che coordina il
team multidisciplinare del territorio, e
garantendo la reperibilità per risolvere
eventuali problemi clinici ed assistenziali.
L.C. - Udine
Ricordando
• Che nessun giudice chiamerà un medico
del territorio a rispondere di
responsabilità professionale invece del
medico specialista per una eventuale
complicanza post-chirurgica.
L.C. - Udine
Follow-up telefonico nei primi
4 giorni post-operatori
Ha dolore nella sede d'interevento (1-3 = 0 ; 4-6*= 1; 7-10*** = 3.)
In altra sede? NO = 0 SI = 1
La medicazione è pulita? SI =0
(no) Qualche goccia di di sangue o siero. = 0
(no) Sporca di sangue*. = 1
(no) Intrisa di sangue fresco***. = 3
Ha cefalea? NO = 0 SI = 1
Ha nausea? NO = 0 SI = 1
Ha vomito? NO = 0 SI = 1
Ha difficoltà a respirare? NO = 0 SI = 1
Ha tosse? NO = 0 SI = 1
Ha febbre? (>38° C **) NO = 0 SI = 1
Mal di gola? NO = 0 SI = 1
Scialorrea / Abbondante salivazione?NO = 0 SI = 1
Sente il cuore battere più velocemente del solito? NO = 0 SI = 1
L.C. - Udine
Ha mangiato?
Ha bevuto?
Ha scaricato?
Ha urinato?
Ha deambulato?
Ha assunto le sue medicine?
Ha usato analgesici? (Quantità + di 2 nelle ultime 6 ore**) = 1
Il curante è al corrente del suo stato?
E' passato a vederla?
Si ricorda la data del suo prossimo controllo in ospedale?
E' presente assistenza in casa?
Sa a che numero telefonare in caso di necessità?
E' in grado di valutare il suo stato d'ansia su una scala che va da 1 a 10 ? (1=minimo di
ansia; 10=massimo di ansia) (da 1 a 3 =0 / da 4 a 6 = 1/ da 7 a 10 = 2)
Altro:
11-20* :Venga quanto prima in ospedale.
5-10* :Chiami il suo MMG ovvero la guardia medica
1-4*:Controlleremo telefonicamente domani.
L.C. - Udine
Indagine sul follow-up telefonico: 66
pzz /1 telefonata /die x 4 gg.
• Dal punto di vista clinico c’è stato una
maggiore rilevazione di presunti sintomi e
segni complicativi di scarsissimo impatto,
(atteso in rapporto al metodo utilizzato).
• Giudizio positivo del follow-up telefonico in
58 pazienti /66 pari all’88 % (alcuni sintetici
giudizi: dà sicurezza, ci si sente seguiti,
è innovativo, dà tranquillità)
• Il 3 % (2/66) lo ritiene inutile dopo aver
fatto la prima medicazione (?)
L.C. - Udine
L.C. - Udine
• Il 4 % (3/66) pur esprimendo giudizio positivo
sull’iniziativa lamenta che la telefonata fa sentire il
peso dell’attesa per la risposta dell’esame istologico.
Questo aspetto riguarda ovviamente i casi di biopsia
mammaria per sospetto ca.
• Il 3 % (2/66) non è risultato reperibile pur avendo dato la
disponibilità al contatto con la sottoscrizione del consenso .
• Il 4 % (3/66) non ha dato il consenso ad essere contatto dal
call-center.
• Il 3 % (2/66) pur apprezzando lo strumento, ha lamentato
che non fosse un’infermiera professionale a svolgere il
contatto
Conclusioni (1)
• La day surgery è sicura e libera da complicanze
qualitativamente e numericamente importanti
• Un follow up telefonico può essere sufficiente
al controllo post-chirurgico
• Il coinvolgimento dei MMG può essere utile
per l’affermazione di una nuova cultura di
gestione multiprofessionale dei problemi di
salute ma non idispensabile
L.C. - Udine
Conclusioni (2)
• In tal caso occorre una accurata e completa
comunicazione tra professionisti di cui resti
traccia in cartella clinica
• Indicare sempre una reperibilità del medico
specialista per il paziente e per l’equipe
assistenziale territoriale eventualmente
attivata
L.C. - Udine
Numero 4
Day Surgery
vs
Chirurgia
Michele M. FARINA
Ambulatoriale
Riva del Garda, 14 Aprile 2007
 chiarificazione dei termini: Day
Surgery (DS) e Chirurgia
Ambulatoriale (CA)
 storia veneta della CA
 vantaggi e vincoli della CA
 obiettivi a breve e medio termine
Con il termine “Day Surgery” (chirurgia di un
giorno) si intende la possibilità clinica,
organizzativa ed amministrativa di effettuare
interventi chirurgici, o anche procedure
diagnostiche e/o terapeutiche invasive o semi
invasive, in regime di ricovero limitato alle
sole ore del giorno o, al limite, con un solo
pernottamento (one day surgery).
Con il termine “Chirurgia Ambulatoriale”
(outpatient surgery o same-day surgery o
office-based surgery) si intende la possibilità
clinica, organizzativa ed amministrativa di
effettuare interventi chirurgici, o anche
procedure diagnostiche e/o terapeutiche
invasive o semi invasive, in regime
ambulatoriale, con permanenza nella struttura
limitata alle sole ore del giorno.
Anche se nell’uso corrente vengono
assimilate, Chirurgia Ambulatoriale e Day
Surgery non sono sinonimi e richiedono
requisiti minimi differenti. La Day Surgery
è comunque una chirurgia da attuare
sempre in ambiente protetto (hospital
setting) e con precisi dettami regolati per
legge.
Nel Novembre 2001 nasce l’Agenzia
Regionale Socio Sanitaria del Veneto.
Il 16 Agosto 2002 la Regione Veneto vara la
Legge Regionale n. 22 “Autorizzazione e
accreditamento delle strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali”.
Negli anni successivi la Giunta Regionale del
Veneto approva una lunga serie di delibere tra le
quali spicca la DGR n. 2501 del 6/08/2004.
La DGR 2501/2004 riporta, nei suoi allegati, le
liste di verifica dei
REQUISITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITÀ
PER L’AUTORIZZAZIONE DELLA “STRUTTURA
EXTRA-OSPEDALIERA DI CHIRURGIA”
distinguendo requisiti strutturali e organizzativi.
La stessa DGR 2501/2004 stabilisce anche, tra
gli altri, i requisiti minimi dell’Ambulatorio
Chirurgico con Sala Chirurgica, della Day
Surgery, del Reparto Operatorio e del
Servizio di Sterilizzazione.
Il 1° Agosto 2006 la Giunta Regionale del
Veneto adotta la DGR n. 2468 avente ad
oggetto:
“Modifiche
e
conseguente
aggiornamento del Nomenclatore Tariffario
Regionale
dell’assistenza
specialistica
ambulatoriale”, successivamente ripresa dalla
DGR n. 4450 del 28 Dicembre 2006.
La Chirurgia Ambulatoriale assume in Veneto
un ruolo diverso e più importante.
L’atto deliberativo, apparentemente un mero
burocratico aggiornamento del Nomenclatore
Tariffario, nella realtà è una sorta di pietra
miliare nella storia della
Chirurgia
Ambulatoriale poichè sancisce la riconduzione
“al regime erogativo ambulatoriale, secondo
criteri di appropriatezza clinica, economicità
ed efficienza nell’utilizzo delle risorse” di
quattro interventi chirurgici fino ad allora
confinati all’hospital setting.
Queste le new entries del Nomenclatore Tariffario
Regionale e le rispettive tariffe:
1.Inserzione di cristallino artificiale intraoculare al
momento dell’estrazione di cataratta eseguita in
contemporanea (tariffa € 1000,00)
2.Liberazione del tunnel carpale (tariffa € 885,00)
3.Legatura e stripping di vene varicose dell’arto
inferiore (tariffa € 1440,00)
4.Interventi endovascolari sulle varici eseguiti con
tecnica laser (tariffa € 850,00)
Storia recente/7
In analogia al regime di ricovero, le tariffe
individuate
remunerano
anche
gli
accertamenti correlati preliminari e le
visite di controllo e gli accertamenti
effettuati entro i 30 giorni successivi
all’erogazione della prestazione.
I vantaggi della CA
Per il paziente:
- Maggiore compliance nei confronti di una
guarigione a domicilio
- Riduzione dello stress legato al setting ospedaliero
tradizionale
- Riduzione
dei
“costi
sociali”
correlati
all’intervento
- Possibilità, in Strutture particolari, di poter
effettuare l’intero percorso diagnostico-terapeutico
nella medesima sede.
I vantaggi della CA
Per l’Azienda:
- Bassi costi di gestione
- Maggiore “governabilità” delle
macrofasi del processo e dei rispettivi
costi e, quindi, maggiore produttività
- Riduzione delle liste d’attesa
I vantaggi della CA
Per i chirurghi:
- Maggiore semplicità di programmazione
degli interventi
- Maggiori garanzie di rispetto della
programmazione
- Minori rischi di infezioni ospedaliere
- Possibile utilizzo da parte di tutte le
specialità dell’area chirurgica
Perché la CA stenta a prendere il volo:
– Persiste un pregiudizio culturale, soprattutto
nell’utenza, riassumibile nella convinzione che
“rapidità sia sinonimo di minore precisione”.
– Esistono alcuni vincoli, previsti dall’attuale
legislazione regionale, riguardanti i requisiti
strutturali.
– Persiste
una
eccessiva
burocratizzazione,
verosimilmente attribuibile alla fase di esordio.
Vincoli
Le quattro prestazioni di nuovo
inserimento possono essere erogate in
regime ambulatoriale esclusivamente
nelle
“STRUTTURE
EXTRAOSPEDALIERE
DI
CHIRURGIA” come descritte nella DGR
2501/2004.
Vincoli
La DGR n. 2468 del 2006 stabilisce:
La creazione di una cartella ambulatoriale
che deve contenere la registrazione di tutti
gli atti assistenziali erogati al paziente nel
corso dei vari accessi alla struttura relativi
alla prestazione stessa.
La nostra realtà
La Struttura Polispecialistica Territoriale
dell’AZIENDA ULSS n. 6 di Vicenza:
Certificata ISO 9001/2000 nel 2005 e confermata
nel 2006/2007
Vi operano circa 40 Specialisti Ambulatoriali
Interni che coprono quasi tutte le specialità più
diffuse
Vi sono ambulatori chirurgici per visite e
medicazioni
La nostra realtà
Esistono spazi appositi per l’attività chirurgica
operatoria
Ne usufruiscono: il Chirurgo Generale, il
Chirurgo
Plastico,
l’Ortopedico,
l’Oculista,
l’Urologo
Esiste una piccola Centrale di sterilizzazione
anch’essa certificata
Esiste un’area filtro e un’area per l’osservazione
del paziente.
La nostra realtà: i punti di forza
- La possibilità per il paziente di trovare nella medesima sede
una risposta completa e articolata ai propri bisogni: dalla
prenotazione in poi fino al ritiro del referto
-La presenza, nella stessa sede e nelle ore prestabilite, di tutte
le specialità di possibile ausilio con elettromedicali e tecnologia
adeguata
- La presenza di una Centrale di Sterilizzazione
-La certificazione ISO
- La ridotta distanza (500 metri) dall’Ospedale di riferimento
La nostra realtà: i punti di debolezza
- Struttura datata (risale agli anni ’50) e
abbisognevole di numerosi interventi
- Previsione di costi elevati per soddisfare
tutti i requisiti strutturali previsti dalla DGR
per la “Struttura Extraospedaliera di
Chirurgia” (ricambi d’aria, filtrazione).
Obiettivi a breve termine
- Informatizzare la cartella ambulatoriale
- Implementare le procedure
all’abbattimento del rischio
necessarie
- Mantenere la certificazione ISO 9001/2000 ed
estenderla alle nuove attività
- Potenziare i collegamenti informatici con
l’area ospedaliera
……… a medio termine
- Intercettare tutti i requisiti previsti dalla
DGR 2501 per l’accreditamento a Struttura
ExtraOspedaliera di Chirurgia entro le
scadenze previste,
oppure, trasferimento in un edificio ove sia
possibile progettare e costruire una Unità
ExtraOspedaliera di Chirurgia in grado di
soddisfare tutti i requisiti strutturali e
organizzativi di legge.
….e a lungo termine
Out-patient Surgery
vs
In-patient Surgery
N5
I RICOVERI IN CHIRURGIA: MODELLI ORGANIZZATIVI
Riva del Garda 14 Aprile 2007
Week Surgery: Indicazioni e criteri di
esclusione
Dott. G. Motton
U. O. C. Chirurgia Ospedale “Orlandi” Bussolengo VR
Direttore Dott. G. Motton
Definizione
Forma di ricovero intermedia tra Day Surgery e
Ricovero Ordinario, indicata per patologie per
le quali la degenza prevista sia inferiore alle 4
notti/5 giorni
Obiettivi
•Riduzione della degenza ospedaliera per i pazienti con
patologie medio - basse
•Riduzione della lista di attesa per interventi maggiori
•Recupero di personale medico e paramedico
per altre attività
•Riduzione dei costi ospedalieri / alberghieri
Modalità Operative
•Interventi esclusivamente programmati
•Accertamenti eseguiti in pre-ricovero
•Pazienti ASA 1-2-3 (selezionati)
•Organizzazione delle sedute operatorie in funzione
della degenza prevista
Prime Esperienze
•U.O.C. Chirurgia Generale Umberto I – Mestre ( VE )
•U.O.C. Chirurgia Generale Presidio Ospedaliero
Unificato ASL 2 Umbria
•Azienda Ospedaliera Regionale
Sant’Elia – Caltanissetta
•Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli
e Regina Elena ( Milano )
Prime Esperienze
U.O.C. CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE
UMBERTO I – MESTRE (VE)
•ATTIVITA’ IN WEEK SURGERY 30 – 35 %
•RISPARMIO ECONOMICO 13 – 15 %
(450- 510.000 EURO)
(simulazione Controllo Gestione Aziendale 2003)
Prime Esperienze
U.O.C. CHIRURGIA GENERALE PRESIDIO
OSPEDALIERO UNIFICATO ASL 2 DELL’UMBRIA
Ospedali di emergenza – Ospedali di territorio
2003
2004
2005
Inteventi WS
% interventi WS
376
398
480
18.95
26.73
30.65
Prime Esperienze
Azienda ospedaliera regionale Sant’Elia –
Caltanissetta “Ospedale breve dipartimentale”
(ORL, Oculistica, Dermatologia).
Risparmio economico complessivo annuo
530.763 euro
Risparmio risorse umane
Risparmio utenze (riscaldamento, energia elettrica)
Risparmio spese alberghiere
409.550
14.355
16.395
Prime Esperienze
FONDAZIONE OSPEDALE MAGGIORE
POLICLINICO MANGIAGALLI E REGINA ELENA (MI)
U.O. di Week Surgery dipartimentale : Chir. Generale,urologia,
Neurochirurgia,Medicina generale,U.O.C. trapianti fegato,
Chir. Toracica,Dermatologia pediatrica,Cardiologia emodinamica
•Contrazione costi di degenza
•Miglior gestione posti letto
•Riduzione lista di attesa
•Disponibilità maggiori risorse umane per la chirurgia maggiore
Osservazioni
Non può sostituire una U.O.C. con degenza
ordinaria se è operativa l’accettazione delle urgenze
Revisione dei processi organizzativi e generali di
un ospedale per acuti
Problematiche
•U.O.C. Chirurgia Generale Ospedale medio 22 p.l. ,
7 medici , turno infermieristico minimo
D.S. 722 (53,7%)
Ricoveri/ Interventi
Anno
chirurgici
1660
1344
I.O.
Urgenze 212 (15,7%)
80,9 %
410
112 Chirurgia
Maggiore (8,5%)
298 Week
Surgery (22,1%)
Problematiche
•Accorpare Chirurgia D.S. più Week Surgery
1020 interventi/anno (75,8%)
•La struttura di ricovero ordinario con accoglimenti di
urgenza fortemente ridimensionata
•Problemi organizzativi per la gestione e ridistribuzione
del personale
•Riduzione costi improbabile
Problematiche
•Unità Dipartimentale ( Chirurgia + O.R.L.+
Oculistica + Urologia )
•Aumento delle patologie trattabili Week Surgery
•Concentrazione attività in ricovero ordinario in un
unico reparto polispecialistico
•Problemi organizzativi e di specializzazione
del personale
•Realizzazione in strutture ospedaliere con più
U.O.C. Chirurgiche di alta specializzazione
•Dare più spazio alla chirurgia di alta specializzazione
con riduzione dei tempi di attesa
•Improbabile la riduzione dei costi a meno che non si
riduca il numero delle U.O.C.
Conclusioni
•Non esistono problemi per individuare le tipologie di
prestazioni da effettuare in tale regime
•I problemi maggiori sono di tipo organizzativo sia
nell’ambito di strutture ospedaliere medie che
nelle maggiori
•Bisognerebbe ipotizzare una globale riorganizzazione
dei ricoveri, non più per specialità ma per durata
della degenza
•La valutazione dei possibili risparmi va verificata
Numero 6
Società Triveneta di Chirurgia
I ricoveri in chirurgia : modelli organizzativi
Riva del Garda 14 aprile 2007
La WEEK SURGERY
“RAPPORTO COSTO BENEFICI”
(Dr. Enzo Rizzato)
Week Surgery
Per week surgery si intende la possibilità
clinica, organizzativa ed amministrativa di
effettuare interventi chirurgici per i quali è
opportuna:
 Una osservazione postoperatoria superiore alle 24 ore che, di
norma, non si prolunga oltre le 72 ore,
 In regime di ricovero ordinario in strutture funzionanti in
maniera continuativa dal lunedì al venerdì.
Dr. Enzo Rizzato
Week Surgery
Tale modello si configura
quindi
in
un
sistema
organizzativo di accoglienza
programmata, per patologie
che richiedono:
•
prestazioni chirurgiche di breve
durata e media entità, eseguite in
anestesia generale e con sistemi
di
drenaggio
post-operatorio
mantenuti per periodi limitati.
Dr. Enzo Rizzato
Patologie trattabili
Degenza media inferiore ai 4 giorni e superiore ai 2

Plastica antireflusso (cod. ICD9CM:44.66);

Tireoidectomia parziale (cod. ICD9CM:63.0);

Appendicectomia (cod. ICD9CM:47.0);

ERCP (cod. ICD9CM:51.10);

Laparoscopia diagnostica o terapeutica (cod.ICD9CM:54.21);

Riduzione prolasso rettale (cod.ICD9CM:49.94);

Confezionamento o chiusura di colo-ileo-stomia (cod.ICD9CM:46.10;46.13);

Chirurgia mammaria (cod.ICD9CM:85.0);

Colecistectomia (cod.ICD9CM:51.2).
Dr. Enzo Rizzato
Week Surgery
LE FATTISPECIE:
1) “Classica”
garantita
garantita
2) Modello da utilizzare in area
dipartimentale con emergenza
in loco
3) Modello da utilizzare in aree
dipartimentali con emergenza
Dr. Enzo Rizzato
Week Surgery
Modello “CLASSICO”
UNITA’ DI DEGENZA DI 20 P.L. (specialistica o plurispecialistica)
Chiusura il sabato e alla domenica
con ricovero di pazienti in urgenza in un’altra struttura.
Premessa al Modello

Presenza in azienda di Unità operative che garantiscono la medesima
funzione (es: 2 chirurgie: una risponde all’emergenza nel week end);

Possibilità di affrontare percorsi assistenziali che si concludono al
massimo entro 5 giorni lavorativi settimanali a fronte di un numero
di patologie e relativi casi da ottimizzare l’utilizzo dei p.l.
Dr. Enzo Rizzato
Analogie con … la day surgery
Il modello organizzativo presenta notevoli
analogie con la day surgery, in particolare
per quanto riguarda:
1)
La separazione dei flussi, al fine di evitare interferenze
con l’attività d’urgenza;
2)
Il percorso preoperatorio;
3)
Le modalità di programmazione e gestione delle liste
d’attesa, così come il sistema degli indicatori di attività.
Dr. Enzo Rizzato
RANDOMIZED CLINICAL TRIAL OF ONE – DAY SURGERY
Pazient satisfaction, clinical outcomes, and costs.
PINEAULT.R, CONTANDRIOPOULOS AP, Valois Metall
Med. Care 1985
VALUTAZIONE DEI COSTI NELLA CHIRURGIA DELL’ERNIA
INGUINALE DAY SURGERY E ONE SURGERY VERSUS
RICOVERO ORDINARIO
M.S. SAVIANO, R. GELMINI etc. act
Amm. Ital. Chirurgia 1996
EVIDENZIANO
al di là della metodica chirurgica utilizzata  COSTO INTERVENTO
che: il costo per caso trattato/costo medio per giornata di
degenza/costo p.l.
VARIANO
in funzione dei
 COSTI DEL PERSONALE MEDICO E DI ASSISTENZA
 COSTO DEI BENI E SERVIZI che il paziente ha usufruito
 COSTI INDIRETTI (manutenzione, acqua, luce) E COMUNI (apporto tecnico
amministrativo dell’azienda)
Dr. Enzo Rizzato
La Valutazione Analitica dei Costi di intervento dipende dalla
patologia trattata e dalla tecnica utilizzata
PLASTICA TRADIZIONALE. VALUTAZIONE ANALITICA DEI COSTI DELL’INTERVENTO
Voci di costo
Costi L.
Continua … Voci di costo
PREANESTESIA
Valium fl. N. 1
Atropina 0,5 mg.
Siringa 5cc n. 1
1.083
137
94
EQUIPE OPERATORIA (60
minuti)
113.414
Anestesista n. 1
56.707
Inf. Prof. N. 3
79.632
ANESTESIA GENERALE
Propofol fl. N. 3
18.414
Trachium fl n. 1
3.540
Fentanest 3 cc.
570
O2 200 lt.
144
N2O 300 lt.
Tubo endotracheale Portex
Siringa 5 cc. N. 1
94
Siringa 2,5 cc. N. 1
88
Fisiologica 500 cc n. 1
435
Bilanciata 500 cc. N. 1
590
MATERIALE DI CONSUMOo
Lama bisturi n. 2
Chirurghi n. 2
3.534
12.300
Costi L.
296
Filo di Mersilene 2/0 n. 1
1.600
Filo di Catgut 2/0 n. 2
2.472
Filo di Catgut atraum 3/0 n. 1
2.180
Filo di Ethibond atr. 2/0 n. 1
2.050
Filo di Ethibond atr. 1 n. 2
7.664
Filo di Nylon atraum. 3/0 n. 1
1.690
Nastro ombelicale
8.083
PREPARAZIONE FERRI CHIRURGICI
3 inferm. Prof. (8 min.)
10.617
RIORDINO S.O. + FERRI CHIR. 2
inf. Prof. (22 min.)
19.465
Ago Cannula n. 1
650
Totale
348.193
Siringa 20 cc. N. 1
200
Costi indiretti (30%)
104.457
Siringa infusione cont. 60 cc. N. 1
450
Costo intervento
452.650
ANALISI DEI COSTI:
Prendendo in esame i COSTI EVITATI
PERSONALE
Piano di lavoro del week
end sospeso
sabato
domenica
Pari a ore/sett
Medici
n.1 per 5 ore
n.1 per 5 ore
10
Medici – Pronta
disponibilità
PD n. 7 ore il pomeriggio
PD n. 12 ore notturne
PD n. 7 ore il pomeriggio
PD n. 12 ore notturne
38 ore PD
infermieri
n. 2 unità nelle 24 ore
n. 2 unità nelle 24 ore
96
oss
n. 1 unità nelle 12 ore
n. 1 unità nelle 12 ore
24
costo
orario
Personale coinvolto
settimana
costo in euro
evitato
anno
€/ora
ore
settimanal
i
costo
evitato
settimana
n°
settim
ane
ore totali
anno
45,4
10,0
453,9
52
520,0
23.602,8
medici-pronta disponibilità
1,7
38,0
65,4
52
1.976,0
3.398,7
coordinatore infermieristico
24,6
0,0
52
0,0
0,0
personale infermieristico
20,9
96,0
2.001,6
52
4.992,0
104.083,2
personale ausiliario/OSS
14,6
24,0
350,2
52
1.248,0
18.208,3
168,0
2.871,0
8.736,0
149.293,0
medici
totale
Dr. Enzo Rizzato
Beni e Servizi – Servizi Alberghieri
Costo medio per posto
letto/caso trattato
posti letto
20*
costo
evitato
settimana
costo evitato
anno
Farmaci
16,53
20,0
661,2
34.382,4
lavanolo
8,45
20,0
338,0
17.576,0
pulizie
17,72
20,0
708,8
36.857,6
ristorazione
11,71
20,0
468,4
24.356,8
totale
2.176,4 113.172,8
* n. 20 posti letto "evitati" il sabato e la domenica
Dr. Enzo Rizzato
Costi totali evitati
costi totali evitati
settimanali
anno
personale
2.871,0
149.293,0
beni e servizi
2.176,4
113.172,8
5.047,4
262.465,8
totale
Non viene preso in considerazione il costo delle prestazioni richieste
al laboratorio analisi per i pazienti ricoverati (viene stimato mediamente
un valore pari ad € 6,5 per posto letto al giorno) né il valore delle
prestazioni di radiologia richieste per i degenti (tariffa per Radiografia
al Torace pari a € 25,65 e tariffa per Ecografia addominale da €
68,40 a € 113,95).
Non vengono considerati i “costi fissi e i costi comuni” in quanto comunque
non verrebbero a modificarsi con l’applicazione un diverso modulo
organizzativo
Dr. Enzo Rizzato
WEEK – SURGERY
distribuzione percentuale delle voci di spesa evitate
Modello 1
-Costi-
30,0
100%
80%
% costi
13,1
60%
56,9
40%
20%
0%
1
Personale
Farmaci
lavanolo, pulizie, ristorazione
Dr. Enzo Rizzato
WEEK – SURGERY
Punti di forza - benefici
• Possibilità di ottimizzare le risorse professionali nei
cinque giorni lavorativi:
- apertura di attività ambulatoriale aggiuntiva
(pari a n. 10 ore alla settimana)
- inserimento proficuo personale infermieristico
con rapporto di lavoro part time
- ottimizzazione presenza personale sanitario
durante i cinque giorni lavorativi
•
Programmazione delle attività con occupazione del 100% dei
posti letto
•
Risparmi effettivi nell’ambito dei costi alberghieri.
Dr. Enzo Rizzato
WEEK – SURGERY
Punti di criticità
Difficoltà di realizzazione nei piccoli e medi ospedali,
perché necessita sempre di un “reparto” che
garantisca la funzione (la presenza nelle 24 ore per
l’attività di ricovero urgente).
_________________
Tale modello nell’ambito dell’Azienda di Rovigo non ha
trovato realizzazione proprio in funzione della
presenza di n. 2 Presidi dislocati nell’ambito del
territorio aziendale e per la tipologia delle funzioni
garantite nelle due sedi ospedaliere.
Dr. Enzo Rizzato
WEEK – SURGERY
Secondo Modello
E’ LA STRUTTURA DIPARTIMENTALE CHE GARANTISCE LA
FUNZIONE DI URGENZA; I PAZIENTI CHE NON SONO IN
CONDIZIONI DI ESSERE DIMESSI O I CASI RICOVERATI IN
URGENZA NEL WEEK – END VENGONO ACCOLTI IN UN’AREA
OMOGENEA ASSISTENZIALE DIPARTIMENTALE.
Premessa al modello
Implementazione dei dipartimenti con sistemi
assistenziale per aree ad intensità di cure.
di
integrazione
Dr. Enzo Rizzato
L’Esperienza
Esperienza del Dipartimento Chirurgico Specialistico con degenze
ordinarie in un’unica area dipartimentale:
•
SOC ORL (p.l. Degenza Ordinaria 14) SOC Chirurgia MaxilloFacciale (p.l. Degenza Ordinaria 4)
• SOC Oculistica (p.l. Degenza Ordinaria 6)
• SOC Dermatochirurgia (p.l. Degenza Ordinaria 2)
Punto di partenza: n. 3 Strutture di degenza, ognuna dotata di posti
letto propri e personale di SOC che garantiva le funzioni clinico
assistenziali autonomamente nelle 24 ore.
L’attività dal Lunedì al Venerdì per i reparti tipo Oculistica,
Dermatologia, Chirurgia Maxillo-Facciale e parte dell’ORL avveniva
secondo la tipologia programmatoria del Week Surgery, ottimizzando
l’occupazione dei p.l. sul parametro annuale grazie all’utilizzo dei
cosiddetti p.l. tecnici (letti aggiuntivi, non ricompresi nella dotazione
regionale, ma che permettevano un’attività che determinava, pur con la
chiusura al sabato e alla domenica, un tasso di occupazione anno
superiore all’85%).
Nel Week-end il progetto riorganizzativo ha permesso di integrare le
degenze mantenendo le funzioni specifiche per ogni SOC a garanzia
dell’urgenza o di assistenza per eventuali pazienti ancora ricoverati
(ORL).
Dr. Enzo Rizzato
Costi evitati: modello 2
Piano di lavoro del week
end sospeso
PERSONALE
sabato
domenica
Pari a ore/sett
-
-
-
Infermieri oculistica
n. 1 unità nelle 24 ore
n. 1 unità nelle 24 ore
48
Infermieri dermatologia
n. 1 unità nelle 24 ore
n. 1 unità nelle 24 ore
48
Oss
n. 1 unità nelle 12 ore
n. 1 unità nelle 12 ore
24
Medici *
* medici sono in servizio in quanto resta attiva la funzione (i medici prestano assistenza in area comune e garantiscono
l’urgenza).
Personale coinvolto
costo orario
€/ora
settimana
ore
settimanali
costo in euro
evitato
anno
costo
evitato
settimana
n°
settiman
e
ore totali anno
Medici
45,4
0,0
52
0,0
0,0
coordinatore infermieristico
24,6
0,0
52
0,0
0,0
personale infermieristico
20,9
96,0
2.001,6
52
4.992,0
104083,2
personale ausiliario/OSS
14,6
24,0
350,2
52
1.248,0
18208,3
totale
120,0
2.351,8
6.240,0
122.291,5
La nuova organizzazione e la dismissione dei turni per unità operative quali la Dermatologia e
l’Oculistica, se esteso durante tutta la settimana, consente un ulteriore recupero di personale
infermieristico e di supporto.
Dr. Enzo
Rizzato
Beni e Servizi – Servizi Alberghieri
posti letto 15*
costo
evitato
settimana
costo
evitato
anno
16,53
15,0
495,9
25.786,8
8,45
15,0
253,5
13.182,0
pulizie
17,72
15,0
531,6
27.643,2
ristorazione
11,71
15,0
351,3
18.267,6
1.632,3
84.879,6
Costo medio per posto
letto/caso trattato
Farmaci
lavanolo
totale
•n. 15 posti letto "evitati" il sabato e la domenica su un totale di n. 26
posti letto (mediamente lavorano con n. 3-4 p.l. tecnici).
Dr. Enzo Rizzato
Dr. Enzo Rizzato
Costi totali evitati
costi totali evitati
settimanali
anno
personale
2.351,8
122.291,5
beni e servizi
1.632,3
84.879,6
3.984,1
207.171,1
totale
Distribuzione percentuale delle voci di costo evitate
Modello 2
-Costi-
% costi
100%
80%
60%
40%
20%
0%
28,5
12,4
59,0
1
Pers onale
Farm aci
lavanolo, pulizie, ris torazione
Dr. Enzo Rizzato
Punti di forza/benefici
 Possibilità di ottimizzare le risorse assistenziali dipartimentali:
- riduzione e ottimizzazione delle presenze infermiere / OSS nei turni
di sabato e domenica in cui la presenza media dei pazienti era ridotta
per la chiusura dell’iter clinico;
- inserimento proficuo personale con rapporto di lavoro part time;
- ottimizzazione presenza personale sanitario durante i cinque giorni
lavorativi (utilizzo professionalità specifiche );
- recupero di personale: la realizzazione dell’area di degenza
dipartimentale e la riorganizzazione con logica week- surgery ha
permesso la dismissione di n. 2 turni notturni ed il recupero di n. 6
unità infermieristiche e n. 1 Coordinatore Infermieristico;
- Mantenimento della pronta disponibilità degli specialisti con garanzia
dei livelli assistenziali di guardia da parte del dipartimento chirurgico;
- Mantenimento del personale medico specialistico nelle 12 ore
giornaliere dal lunedì al venerdì con ampliamento dell’attività
ambulatoriale specialistica
 Risparmi effettivi nell’ambito dei costi alberghieri per la riduzione dei posti letto attivi nel
week end
Modello attuabile in molte realtà ospedaliere
Punti di criticità
• Definizione di percorsi
di integrazione
disciplinare e
acquisizione delle
competenze
specialistiche da parte
del personale di
assistenza
WEEK – SURGERY
Modello 3
Modello assistenziale messo in atto presso un
Ospedale Periferico
Consiste nell’organizzazione di più SOC affini per gradualità
di cure con funzione specialistica d’urgenza garantita in un
altro Ospedale dotato delle caratteristiche di Ospedale
Provinciale e sede di Centrale Operativa 118.
Premesse al modello
– Presenza di SOC che hanno affinità per percorsi e livelli
assistenziali nell’ambito di un medesimo Dipartimento
– Presenza di SOC in grado di garantire la medesima funzione
specialistica d’urgenza nell’ambito dell’Azienda
– Possibilità di differenziare le linee clinico-terapeutiche
nell’ambito dell’Azienda pur mantenendo la funzione (esempio
traumatologia e ortopedia protesica)
Dr. Enzo Rizzato
Esperienza del Dipartimento Chirurgico con degenze ordinarie in unica
area assistenziale:
SOC Chirurgia generale (posti letto Degenza Ordinaria 30)
SOS Ortopedia (posti letto Degenza Ordinaria 11) -con presenza
della SOC nell’ambito dell’AziendaPossibilità di definire le linee clinico terapeutiche differenziate per :
– chirurgia protesica ortopedica presso il P.O. di Trecenta
– chirurgia traumatologica ortopedica presso il P.O. di Rovigo
•
Punto di partenza: n. 2 SOC , ognuna delle quali aveva numero di posti
letto propri, personale che garantiva le funzioni clinico assistenziali
autonome per SOC nelle 24 ore.
•
Il progetto riorganizzativo ha permesso di integrare le degenze delle
due SOC con identificazione di una funzione a prolungata intensità
di cure che accoglie pazienti chirurgici e ortopedici il cui percorso
clinico assistenziale prevede una degenza medio lunga.
•
Presenza di una funzione a limitata intensità di cure – Week
Surgery
che accoglie sia pazienti chirurgici che ortopedici il cui
percorso clinico assistenziale si esaurisce nell’ambito dei cinque giorni
lavorativi
Dr. Enzo Rizzato
Analisi dei costi evitabili
Personale
Piano di lavoro del
week end
sospeso
sabato
domenica
Pari a ore/sett
n.1 per 5 ore
-
5
Infermieri chirurgia
n. 1 unità nelle 24
ore
n. 1 unità nelle 24
ore
48
Infermieri ortopedia
n. 1 unità nelle 24
ore
n. 1 unità nelle 24
ore
48
Oss
n. 1 unità nelle 12
ore
n. 1 unità nelle 12
ore
24
Medici ortopedici
Personale coinvolto
costo
orario
settimana
anno
costo in euro evitato
€/ora
ore
settimanal
i
costo
evitato
settimana
n°
setti
mane
ore totali
anno
medici
45,4
5,0
227,0
52
260,0
11801,4
coordinatore
infermieristico
24,6
0,0
52
0,0
0,0
personale
infermieristico
20,9
96,0
2.001,6
52
4.992,0
104083,2
personale
ausiliario/OSS
14,6
24,0
350,2
52
1.248,0
18208,3
125,0
2.578,7
6.500,0
134.092,9
totale
Dr. Enzo Rizzato
Beni e Servizi – Servizi Alberghieri
Costo
medio
per posto
letto/caso
trattato
posti
letto 11*
costo
evitato
settimana
costo
evitato
anno
Farmaci
16,53
11,0
363,7
18.910,3
lavanolo
8,45
11,0
185,9
9.666,8
pulizie
17,72
11,0
389,8
20.271,7
ristorazione
11,71
11,0
257,6
13.396,2
totale
1.197,0 62.245,0
•n. 11 posti letto "evitati" il sabato e la domenica (vengono utilizzati nel corso
della settimana come letti di Day Surgery)
Dr. Enzo Rizzato
Costi totali evitati
Costi totali evitati
Settimanali
anno
personale
2.578,7
134.092,9
beni e servizi
1.197,0
62.245,0
3.775,7
196.338,0
totale
Distribuzione percentuale delle voci di spesa evitate
Modello 3
-Costi-
22,1
9,6
100%
80%
% costi
60%
68,3
40%
20%
0%
1
Pers onale
Farm aci
lavanolo, pulizie, ris torazione
Dr. Enzo Rizzato
Punti di forza / benefici
 possibilità di ottimizzare le risorse clinico assistenziali dipartimentali:
- riduzione e ottimizzazione delle presenze medico, infermieristico e
di supporto nei turni nel week end
- inserimento proficuo personale con rapporto di lavoro part time
- ottimizzazione presenza personale sanitario durante i cinque giorni
lavorativi ed aumento attività ambulatoriale
- possibilità di garantire una attività ortopedica utile alla popolazione
di riferimento in quanto dal lunedì al sabato mattina si mantiene la
presenza ortopedica con annesse attività
- ottimizzare le degenze e le sale operatorie che altrimenti potevano
essere sottoutilizzate.
 permettere una pianificazione dell’attività protesica con il 100% di occupazione e di garantire
le tempistiche dei tempi di attesa, cosa non possibile in un reparto ortopedico-traumatologico
che tratta anche la patologia d’urgenza
 permettere una pianificazione dell’attività riabilitativa
 consente la definizione di protocolli aziendali (esempio per la traumatologia maggiore) evitando
così inappropriate risposte assistenziali
 assicura risparmi effettivi nell’ambito dei costi alberghieri per la riduzione dei posti letto
attivi nel week end
Dr. Enzo Rizzato
Punti di criticità
definizione di percorsi di integrazione
disciplinare e acquisizione delle
competenze specialistiche da parte del
personale di assistenza
presenza di SOC che garantiscono la
funzione d’urgenza nell’ambito Aziendale
definizione di percorsi di accesso alla
struttura differenziati in base alle linee
clinico terapeutiche sviluppate.
Dr. Enzo Rizzato
Concludendo
1.
La Week Surgery è un modello organizzativo flessibile che può trovare
attuazione sotto diverse forme e pertanto utile opportunità di
evoluzione/riconversione dei piccoli ospedali;
2.
Concorre, nell’ambito di un sistema di rete ospedaliera ai principi di
diversificazione dell’offerta garantendo così appropriatezza dei regimi
assistenziali
3.
trova la sua massima efficienza se integrato con l’attività di Day
Surgery;
4.
i costi evitati si ripercuotono positivamente sul livello assistenziale;
5.
permette un’ottimizzazione dell’offerta assistenziale ed un utilizzo
efficiente delle risorse strutturali (sale operatorie, p.l. etc.) ed umane
con soddisfazione e gradimento da parte degli operatori;
6.
garantisce il rispetto, per le patologie chirurgiche trattate, dei tempi di
attesa con positive ripercussioni sulla compliance dei pazienti;
La Week Surgery coniuga proficuamente la necessità di ottimizzare le risorse
materiali e professionali e la distinzione/implementazione dei percorsi clinici
assistenziali con ricadute positive sui livelli professionali.
Dr. Enzo Rizzato
Numero 7
Società Triveneta di Chirurgia
Modelli organizzativi dei ricoveri
In chirurgia
Tavola Rotonda
La week surgery
OSPEDALE “UMBERTO I°”
Mestre-Venezia
Dipartmento di Chirurgia
Direttore: Prof. V. PEZZANGORA
La riammissione urgente del
paziente dimesso
S.Ramuscello
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
1. Prospettiva ECONOMICO – FINANZIARIA
Pareggio di bilancio
Costo per caso trattato
2. Prospettiva del CLIENTE
Acquisizione/fidelizzazione (mantenere “quote di mercato”)
3. Prospettiva dell’APPRENDIMENTO e della CRESCITA
Potenziare le competenze del personale
4. Prospettiva dei PROCESSI AZIENDALI INTERNI
Migliorare la produttività
La Break Even Analysis
IL CASO DELLA WEEK SURGERY
Composizione Costi
UROLOGIA; Costi Variabili;
19%
CHIRURGIA PLASTICA; Costi
Variabili; 13%
GASTRO ENTEROLOGIA;
Costi Variabili; 25%
CHIRURGIA GENERALE;
Costi Variabili; 29%
CHIRURGIA GENERALE;
Costi Fissi; 71%
CHIRURGIA PLASTICA; Costi
Fissi; 87%
UROLOGIA; Costi Fissi; 81%
GASTRO ENTEROLOGIA;
Costi Fissi; 75%
Costi Fissi
Costi Variabili
Dott. Lazzarini Alberto
La Break Even Analysis
IL CASO DELLA WEEK SURGERY
BEP DELLE 4 UU.OO. ANTE W.S.
14.000.000
ATTIVITA'
ATTUALE
4.798 RICOVERI
12.000.000
BEP
4.365 RICOVERI
10.000.000
8.000.000
€
6.000.000
4.000.000
2.000.000
RICOVERI
Costi fissi totali
Costi variabili totali
Costi totali
Ricavi totali
Dott. Lazzarini Alberto
5000
4900
4800
4700
4600
4500
4400
4300
4200
4100
4000
3900
3800
3700
3600
3500
3400
3300
3200
3100
3000
2900
2800
2700
2600
2500
2400
2300
2200
2100
2000
1900
1800
1700
1600
1500
1400
1300
1200
1100
900
1000
800
700
600
500
400
300
200
0
100
0
La Break Even Analysis
IL CASO DELLA WEEK SURGERY
BEP DELLE 4 UU.OO. POST W.S.
14.000.000
ATTIVITA'
ATTUALE
4.798 RICOVERI
12.000.000
BEP
4.169 RICOVERI
10.000.000
8.000.000
€
6.000.000
4.000.000
2.000.000
RICOVERI
Costi fissi totali
Costi variabili totali
Costi totali
Ricavi totali
Dott. Lazzarini Alberto
5000
4900
4800
4700
4600
4500
4400
4300
4200
4100
4000
3900
3800
3700
3600
3500
3400
3300
3200
3100
3000
2900
2800
2700
2600
2500
2400
2300
2200
2100
2000
1900
1800
1700
1600
1500
1400
1300
1200
1100
900
1000
800
700
600
500
400
300
200
0
100
0
Obiettivo per l’Unita Operativa di Chirurgia di Mestre
( 2007 )
Day Surgery
50-55%
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Week-Surgery
30-35%
Ricovero
ordinario
15-20%
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente
dimesso
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente
dimesso
•
Retrospective evaluation of unanticipated admissions and readmissions after
same day surgery and associated costs.
Coley KC, Williams BA, DaPos SV, Chen C, Smith RB.
Center for Pharmacoinformatics and Outcomes Research, University of Pittsburgh School of Pharmacy, 921 Salk Hall,
Pittsburgh, PA 15261, USA.
J Clin Anesth. 2002 Aug;14(5):349-53
•
Advantages of mini-laparoscopic vs conventional laparoscopic
cholecystectomy: results of a prospective randomized trial.
Novitsky YW, Kercher KW, Czerniach DR, Kaban GK, Khera S, Gallagher-Dorval KA, Callery MP, Litwin DE,
Kelly JJ.
Department of Surgery, University of Massachusetts Medical School, Worcester, USA. [email protected]
Arch Surg. 2005Dec;140(12):1178-83
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente
dimesso
• Colonic surgery with accelerated rehabilitation or conventional care.
Basse L, Thorbol JE, Lossl K, Kehlet H.
Department of Surgical Gastroenterology 435, Hvidovre University Hospital, University of Copenhagen,
Hvidovre, Denmark.
Dis Colon Rectum. 2004 Mar;47(3):271-7; discussion 2778.
• Readmission rates after a planned hospital stay of 2 versus 3 days in
fast-track colonic surgery.
Andersen J, Hjort-Jakobsen D, Christiansen PS, Kehlet H.
Department of Surgical Gastroenterology, Hvidovre University Hospital, Copenhagen, Denmark.
Br J Surg. 2007 Mar 2;
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente
dimesso
 Accuracy of information on medicines in hospital discharge
summaries.
McMillan TE, Allan W, Black PN.
Clinical Pharmacology, Auckland Hospital, Auckland, New Zealand. [email protected]
Intern Med J. 2006 Apr;36(4):221-5.
 Discharge planning from hospital to home.
Shepperd S, Parkes J, McClaren J, Phillips C.
Centre for Professional Development, Department of Continuing Education, University of Oxford, 16/17
St. Ebbes Street, Oxford, UK, OX1 1PT.
2000;(4):CD000313.
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Update of: Cochrane Database Syst Rev.
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente
dimesso
Condizioni
necessarie
 Attivazione della pre-ospedalizzazione
Selezione dei pazienti. Protocolli diagnostici. Check lists. Informazione
 Tipo di anestesia
Appropriata per il tipo di intervento
 Tecnica chirurgica
Best technique
 Prolungamento della degenza
Stabilizzazione dei parametri clinici ( area di compensazione )
 Gestione del dolore
Protocolli pre-operatori, post-operatori, a domicilio
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Ready 1988, Rawal 1997, Macintyre 2001, Bert 2001
Analgesia prima dell’imput nocicettivo
Previene
memoria
del dolore
Via sistemica
 Fans
 Oppiacei
Via
locoregionale
Anestetici locali
McQuay 1995, Doyle 1998, Aida 1999, Wu 2000
Il paziente
ha dolore
Chiama
l’infermiere
Analgesia
50’ – 90’
Assorbimento
del farmaco
Valutazione
del caso
Somministrazione
del farmaco
Preparazione
dell’iniezione
Prescrizione
del medico
Graves 1980
Buprenorfina
 CEROTTO di PRIMA GENERAZIONE
A SERBATOIO
il rilascio del farmaco è regolato da
apposita membrana
 CEROTTO SI ULTIMA GENERAZIONE
A MATRICE
il rilascio del farmaco avviene per
diffusione osmotica
Sittl R, 2005
concentrazione
SOMMINISTRAZIONE CONVENZIONALE
VS
RILASCIO CONTROLLATO TRANSDERMICO
sovradosaggio
sedazione
e altri
effetti
collaterali
intervallo
terapeutico
sottodosaggio
Convenzionale
Rilascio controllato transdermico
dolore
tempo
La riammissione urgente del
paziente dimesso
•
•
•
PROTOCOLLO TERAPIA DEL DOLORE
NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A TERAPIA CHIRURGICA
IN REGIME DI WEEK- SURGERY
•
•
•
•
•
Il giorno dell’intervento :
Applicazione Transtec 35 mcg/h 1 cerotto;
Somministrazione di Plasil 1 cp.x 2;
Somministrazione di Perfalgan 1 f. ev all’arrivo in sala operatoria e a 6 e 12 ore dall’intervento;
Compilazione da parte dei Sanitari e del Paziente del modulo.
•
•
•
•
Nei giorni successivi all’Intervento:
Assunzione di Plasil 1 cp.x2/di x 3 gg.;
Compilazione del modulo.
In caso di dolore assunzione di antidolorifici da indicare nel modulo ( Efferalgan 1gr. 1 cpr. e se
persiste il dolore Arcoxia 90 mg. 1 cp);
Rimozione Transtec cerotto in 4° giornata del postoperatorio;
Consegna modulo alla visita di controllo.
•
•
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente dimesso
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente dimesso
PLAN
ACT
Ciclo di Deming
DO
CHECK
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Lista interventi di Chirurgia Generale
eseguiti in regime di Week-Surgery
Aprile 2006 – Marzo 2007
Senologia
Colon VLS
Colecisti VLS
Tiroide
Laparocele
Proctologia
S. Ramuscello Mestre-Venezia
66
6
173
5
22
155
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Lista interventi di Chirurgia Generale
eseguiti in regime di Week-Surgery
Aprile 2006 – Marzo 2007
DIMISSIONI DIFFERITE
Totale interventi eseguiti
427
Secrezione ematica in colecistectomia VLS 2
Conversione di colecistectomia VLS
3
Dolore addominale in colecistectomia vls
2
Ritenzione acuta urinaria
4
Interventi rinviati per urgenza
3
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Week-Surgery
Chirurgia Generale Mestre
Obiettivo 2007
Numero sale operatorie
Lunedi (mattina e pomeriggio)
Mercoledì (mattina e pomeriggio)
Numero posti letto
6
Totale interventi settimanali
12
Totale interventi annuali ( 45 settimane)
S. Ramuscello Mestre-Venezia
2
2
540
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Week-Surgery
Chirurgia Generale Mestre
Obiettivo 2007
1
Lunedi
Colecistectomia
Martedì
x
Mercoledì
Giovedì
Venerdi
Colecistectomia
x
x
2
x
3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
4
Proctologia
e/o ODS
x
Senologia
x
x
5
x
6
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Schema1
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Week-Surgery
Chirurgia Generale Mestre
Obiettivo 2007
1
2
Lunedi
Colon VLS
e/o laparocele
Colecistectomia
e/o tiroide
Martedì
x
x
x
x
x
Mercoledì
Giovedì
Venerdi
Colecistectomia
x
x
3
x
x
x
x
x
4
Proctologia
e/o ODS
x
Senologia
x
x
5
x
6
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Schema 2
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
La riammissione urgente del paziente dimesso
Distretto Territoriale
Week-Hospital“
Richiesta di assistenza ospedaliera
Ricoveri ordinari
Ricoveri Day Hospital
Ricoveri Day Surgery
Week-Hospital“
Richiesta di assistenza ospedaliera
High intensive care
Week Hospital
County Hospital
Day Hospital
Day Surgery
La riammissione urgente del paziente dimesso
È necessario un impegno delle
Società Scientifiche ed un forte
coinvolgimento dei professionisti per
coniugare l’efficacia ed i progressi
della tecnologia, la sicurezza del
paziente, l’appropriatezza del
setting assistenziale.
La riammissione urgente del paziente dimesso
Grazie per l’attenzione
S. Ramuscello Mestre-Venezia
Riva del Garda (TN) 14 Aprile 2007
Numero 8
Società Triveneta di Chirurgia
I ricoveri in chirurgia: modelli organizzativi
Riva del Garda, 14 aprile 2007
E’ utile istituire unità di cura autonome
per la Week Surgery?
Fabrizio Fontana, Direttore Cura e Riabilitazione
Azienda Provinciale
per i Servizi Sanitari
Provincia Autonoma di Trento
Schema della presentazione
1. Definizioni
2. Evoluzione del sistema ospedaliero
3. Normativa di riferimento
4. Modelli organizzativi
5. Week Surgery: caratteristiche
6. Week Surgery: dal modello teorico alla realtà
7. Unità autonome di Week Surgery
8. Vantaggi attesi
9. Criticità
10. Conclusioni
Definizioni
Day Surgery
Modalità organizzativa e gestionale per l’ effettuazione di interventi
chirurgici o di procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semiinvasive in regime di ricovero limitato alle sole ore di giorno, in anestesia
locale, loco-regionale, generale, eventualmente con il pernottamento (One
Day Surgery)
Week Surgery
Modalità organizzativa e gestionale per l’ effettuazione di interventi
chirurgici di elezione aventi un maggiore grado di complessità rispetto al
Day Surgery, tale da richiedere al paziente una permanenza in ospedale per
più giorni, al massimo 5
Evoluzione del sistema ospedaliero (1/6)
Cambiamento del quadro epidemiologico
da
• progressivo invecchiamento della popolazione
• aumento delle patologie cronico-degenerative
ripensamento del ruolo dell’ospedale
(appropriatezza organizzativa, ricovero breve, deospedalizzazione)
Evoluzione del sistema ospedaliero
(2/6)
Ospedale
luogo di degenza e di assistenza
grande ed indifferenziato
vs
struttura di dimensioni medio-piccole
ad alto contenuto tecnologico
per l’ erogazione di prestazioni ad elevata complessità,
differenziate, concentrate
in periodi temporali molto limitati
Evoluzione del sistema ospedaliero
(3/6)
Baricentro delle attività sanitarie
spostato progressivamente sulle attività di trattamento
diurno (DH/DS)) ed ambulatoriale con modelli
organizzativi che coniughino
efficacia clinica
soddisfazione del cittadino
razionalizzazione dei costi
Evoluzione del sistema ospedaliero
(4/6)
• erogazione di prestazioni sanitarie appropriate
• diversificazione dei percorsi clinico- assistenziali
• diffusione della preospedalizzazione (inquadramento diagnostico
della patologia da trattare in regime di prericovero)
• riduzione progressiva dei posti letto delle UU.OO. di Chirurgia da
utilizzare in maniera ottimale
• carenza di personale
• razionalizzazione delle risorse
Modelli organizzativi altenativi (Day/Week Surgery)
Evoluzione del sistema ospedaliero
Modelli organizzativi (5/6)
altenativi: Day Surgery
Interventi chirurgici effettuati in Day Surgery
(indice di trasferibilità teorico: 54,9%)
•
•
•
paesi anglosassoni: oltre il 50%
Italia: pari al 32,4% nell’anno 2003
APSS di Trento: 49%
nell’anno 2003
51,12% nell’anno 2004
51,83% nell’anno 2005
53,26% nell’anno 2006
Evoluzione del sistema ospedaliero (6/6)
Modelli organizzativi altenativi: Week Surgery
• modello organizzativo analogo al Day Surgery
• ricovero breve necessario per un’osservazione post operatoria superiore alle 24 ore
Normativa di riferimento (1/3)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L. 595/85
L. 135/90
D.P.R. 20 ottobre 1992
Piano sanitario 1992-94
Legge Provinciale n. 10/1993
Piano Sanitario Provinciale 1993-95
D.M. 14.12.1994 e Linee guida 1/95
D.P.R. 14 gennaio 1997
Decreto del Presidente di Giunta Provinciale 27-11-2000, n. 30-48
Normativa di riferimento (2/3)
•
•
•
•
Piano sanitario nazionale 1998-2000
Piano Sanitario Provinciale 2000-2002
Linee guida specifiche anno 2001
DPCM 29 novembre 2001 di definizione dei LEA: Accordo StatoRegioni del 1° agosto 2002: approvazione delle Linee guida per le
attività di day surgery
• Deliberazione di Giunta Provinciale 10 ottobre 2003, n. 2551
• Determinazione delle tariffe per le prestazioni di assistenza
ospedaliera, con decorrenza 1 gennaio 2003
• Intesa Stato e Regioni 23 marzo 2005
•
Normativa di riferimento (3/3)
Deliberazioni della giunta provinciale n. 1745 del 26 agosto e n. 1922 dell’8
settembre 2005
Qualificazione e riorganizzazione delle rete ospedaliera provinciale e dell’assistenza
primaria – linee guida e di indirizzo
con qualificazione e valorizzazione degli ospedali di valle,
attraverso l’individuazione e il rafforzamento delle funzioni di base da assicurare al
bacino di riferimento
puntando anche all’effettuazione delle prestazioni di chirurgia generale
(sia di urgenza che di elezione) esclusivamente nei cinque giorni feriali,
con sospensione delle attività nel fine settimana.
Tale attività deve privilegiare ,
compatibilmente con le condizioni di salute del paziente e con la tipologia di intervento,
il regime di day surgery.
In tale ottica interventi più complessi vanno programmati in regime di ricovero
ordinario preferibilmente all’inizio della settimana
Modelli organizzativi
•
Presidio autonomo, funzionalmente collegato ad una struttura ospedaliera per acuti
situata ad una distanza compatibile con l’efficace gestione di eventuali complicanze
•
Unità monospecialistica o plurispecialistica, posta all’interno di una struttura di
ricovero a ciclo continuo con
- dotazione di spazi di degenza dedicati alla surgery ed utilizzo programmato di
sale operatorie in comune con altre unità operative
- dotazione di spazi di degenza e di sale operatorie dedicati alla surgery, in
relazione ad un elevato volume e alla complessità della casistica trattata
•
Posti letto dedicati nell’ambito delle unità di degenza ordinaria presenti nelle
strutture di ricovero per acuti
(da Accordo Stato-Regioni del 1° agosto 2002: approvazione delle Linee guida per le
attività di day surgery)
Week Surgery: caratteristiche (1/2)
• Ammissione: criteri (clinici e socio-familiari) espliciti di
selezione
 ricoveri con degenze medie inferiori a 5 giorni, sia per le
patologie trattate che per le condizioni cliniche dei pazienti
 prestazioni chirurgiche eseguite in anestesia generale e con
sistemi di drenaggio post-operatorio mantenuti per periodi
limitati
• Trattamento: specifici protocolli di cura e monitoraggio
• Interventi chirurgici concentrati nei primi giorni della
settimana
Week Surgery: caratteristiche (2/2)
• Monitoraggio del decorso post-operatorio per un tempo
sufficientemente sicuro (attività organizzate e svolte con modalità
che assicurano condizioni di sicurezza non minori rispetto a quelle
proprie della chirurgia ordinaria)
• Durata: degenza post-operatoria inferiore ai 5 giorni con
dimissioni entro il venerdì pomeriggio
• Continuità assistenziale (relazione per il medico curante ed
informazioni per pazienti e/o familiari, distribuzione diretta dei
farmaci – quali analgesici - necessari nell’immediato post-operatorio,
programmazione dei controlli clinici ambulatoriali)
Week Surgery: dal modello teorico alla
realtà (1/5)
Indicatori per misurare l’ appropriatezza organizzativa
• Indice di occupazione dei posti letto di sabato/domenica per pazienti
operati e non
• % di pazienti operati, programmati, con degenza < a 5 giorni,
presenti nei giorni di sabato e domenica
• % di pazienti dimessi e % di pazienti programmati ammessi nel fine
settimana
• % di pazienti programmati operati e degenza media pre-operatoria
nei weekend
indicazioni utili sul piano organizzativo anche nei presidi ospedalieri
dell’emergenza per meglio modulare l’attività nell’arco dell’intera
settimana
Week Surgery: dal modello teorico alla
realtà (2/5)
Elementi conoscitivi per l’attivazione
1) Rilevazione delle unità operative chirurgiche con degenza media in ricovero ordinario
inferiore ai 5 giorni ed omogenea complessità dei casi trattati
Informazioni disponibili da registro operatorio informatizzato e banca dati SDO:
• n. interventi per giorno della settimana negli ospedali di distretto-dato complessivo
• n. interventi per giorno della settimana per disciplina per singolo ospedale di distretto
• n. di nati per singola sede ospedaliera aziendale per giorno della settimana
• tempi medi per i più frequenti interventi chirurgici per disciplina negli ospedali di
distretto
• n. di ricoveri ordinari per giorno della settimana negli ospedali di riferimento e di
distretto nelle discipline in esame
• n. di interventi al sabato e alla domenica per ospedale e per disciplina
• n. di presenti in ricovero ordinario di sabato e di domenica nel 2005 e valore medio
annuo negli ospedali di riferimento nelle discipline in esame.
2) Organizzazione dei singoli gruppi operatori
Week Surgery: dal modello teorico
alla realtà (3/5)
Presupposti per l’attivazione
 definizione della mission della struttura delle modalità
organizzative alternative delle attività di sala operatoria e di
degenza (chiusura dei ricoveri ordinari il venerdì e
riapertura il lunedì)
 forte committenza della Direzione Strategica Aziendale e
coinvolgimento dei Direttori delle UU.OO. (obiettivi di
budget alle UU.OO. interessate)
 definizione dei criteri di selezione e gestione delle patologie
più frequenti e dei relativi percorsi assistenziali con attenta
organizzazione delle attività del prericovero chirurgico
Week Surgery: dal modello teorico
alla realtà (4/5)
 programmazione dell’attività chirurgica e della tipologia degli
interventi in base al giorno della settimana:
- sedute operatorie del lunedì = interventi che prevedono i tempi di
degenza postoperatoria più lunghi (4 – 5 giorni)
- altri giorni = attività eseguita in regime di day-surgery e/o one
day surgery
Week Surgery: dal modello teorico
alla realtà (5/5)
 individuazione di posti letto per il trasferimento dei
pazienti che, per impreviste complicazioni insorte nel
corso della degenza, non possono essere dimessi
entro il venerdì
 valutazione dell’impatto del modello organizzativo
individuato sui servizi ospedalieri e sui dipartimenti
di radiodiagnostica, medicina di laboratorio e sulle
attività di urgenza/emergenza
Unità autonome di Week Surgery (1/4)
• indipendenti dal punto di vista strutturale,
amministrativo e gestionale con una
organizzazione specifica e dotate di propri
ambienti, mezzi e personale
• multidisciplinari
Unità autonome di Week Surgery (2/4)
• dotazione di personale
- figura di coordinamento per la programmazione di
sedute operatorie (coordinamento di attività di
prericovero chirurgico, UU.OO. coinvolte e Blocco
Operatorio)
- anestesisti, chirurghi per ogni Unità Operativa
afferente al “week –surgery ed infermieri in servizio
attivo e in pronta disponibilità per la gestione di
eventuali urgenze in pazienti operati
Unità autonome di Week Surgery (3/4)
• centralizzazione delle attività di
 preospedalizzazione per la valutazione preoperatoria
 programmazione degli interventi
 accoglienza dei pazienti e preparazione preoperatoria
 monitoraggio post operatorio, compreso il controllo del dolore
 valutazione dimissibilità
 informazione/istruzioni ai pazienti e/o loro familiari
Unità autonome di Week Surgery (4/4)
• individuazione di posti letto per il trasferimento dei
pazienti che per impreviste complicazioni insorte nel corso
della degenza non possono essere dimessi entro il venerdì
attraverso
 formalizzazione di accordi con le unità operative
ospedaliere di riferimento
 trasferimento di informazioni cliniche
 condivisione dei percorsi clinico assistenziali
Vantaggi attesi (1/5)
• miglioramento della appropriatezza organizzativa con
trasferimento di alcune prestazioni dal regime ordinario ad altri
setting assistenziali
• miglioramento della appropriatezza tecnico professionale e
sviluppo della best practice sfruttando le opportunità offerte
dalle tecniche chirurgiche mini-invasive
• riduzione del numero di indagini preoperatorie
inappropriatamente richieste ed eseguite con conseguente spreco
di risorse ed allungamento dei tempi di attesa
Vantaggi attesi (2/5)
• umanizzazione dell’ospedale: degenze più brevi
programmate e rispettate, con gradimento dei pazienti per
percorsi standardizzati e guidati
• migliore utilizzo del personale con riduzione dei carichi
di lavoro nei fine settimana e regolare fruizione delle
ferie
• ottimizzazione ed incremento dell’attività chirurgica
con razionalizzazione dell’utilizzo delle sale operatorie
• ottimale utilizzo dei posti letto
Vantaggi attesi (3/5)
• riduzione dei costi legati al personale
• riduzione dei costi per vitto, guardaroba e, in caso
di unità autonoma, per utenze come energia
elettrica, riscaldamento etc.
• soddisfazione dei pazienti per il contenimento dei
tempi di attesa e la sicurezza della data di
intervento
• soddisfazione del personale coinvolto
Vantaggi attesi (4/5)
Week surgery vs Day Surgery
Maggiore flessibilità per possibilità di trattare
• una casistica più ampia
• pazienti con maggior carico assistenziale o maggiore
instabilità clinica
• pazienti residenti lontano dall’ospedale
• pazienti soli, anziani
Vantaggi attesi (5/5)
Week surgery vs Day Surgery
Effettuazione anche prestazioni di
 chirurgia ambulatoriale
 day surgery
 one day surgery
Ricorso al regime di ricovero in regime di degenza breve (week
surgery) anche per quelle procedure che, pur essendo inserite
nell'elenco della day surgery, presentano una maggiore complessità
o per quei pazienti nei quali è controindicata la dimissione entro le
24 ore
Criticità
• Trasformazione della struttura organizzativa e
gestionale delle unità operative dell’area chirurgica
• Gestione dei pazienti urgenti (protocolli con il
Servizio del 118 per definire i ricoveri urgenti che
possono essere trattati negli ospedali di territorio sede
di week surgery e i giorni di accettazione)
• Gestione dei pazienti non dimissibili sabato o
domenica (ricoveri programmati “pesanti” con
degenza superiore ai 5 giorni da affrontare all’interno
dei diversi livelli di complessità assistenziali della rete
ospedaliera)
Conclusioni (1/2)
Il modello organizzativo della week surgery costituisce
• ponte tra la degenza ordinaria, sempre più High Care, e la
chirurgia ambulatoriale (trattamento dei pazienti in diversi
livelli di intensità di cura nel rispetto delle indicazioni dei
LEA e delle linee guida delle società scientifiche)
• opportunità di riconversione/qualificazione per piccoli
ospedali nell’ambito di una rete ospedaliera con offerta
diversificata, appropriata ed efficiente
Conclusioni (2/2)
Per la nostra esperienza è ipotizzabile la
sperimentazione del modello organizzativo
della week surgery
per specialità chirurgiche
(come dermatologia, oculistica, otorinolaringoiatria)
con elevato indice di trasferibilità
collocate negli ospedali
non ricomprese nella rete dell’emergenza
•
Bibliografia
Regione Umbria, Direzione Regionale Sanità e Servizi Sociali Servizio II
(2005): Chirurgie generali negli ospedali di territorio umbri: analisi dei
ricoveri con giornate di degenza nei giorni di sabato e/o domenica – anno
2003
• L’attività di Day Surgery nelle Regioni: Supplementi di Monitor, 2°
Supplemento al n. 15 di Monitor – anno 2005
• Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, Rapporto
Osservasalute - Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni
italiane, 2006
• Nardi L.,Di Stefano L., Carello G., Colombai R., Costa F., Leoncini L.
(2007): Nuovi modelli organizzativi “Week and Day Surgery”, L’Ospedale
n. 1/07
•Numero
11
Società Triveneta di Chirurgia
I RICOVERI IN CHIRURGIA: MODELLI ORGANIZZATIVI
FAST TRACK E STRUTTURE SUL
TERRITORIO
Dott. Stefano Tardivo
Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica
Università degli Studi di Verona
Riva del Garda 14 Aprile 2007
Il ruolo dell’Ospedale si sta modificando in un’ottica
di cure ad alta intensità e forte contenuto tecnologico;
le degenze sono sempre più brevi e alla realtà territoriale
viene affidata parte dell’attività assistenziale
un tempo deputata all’Ospedale.
I problemi legati alla Continuità Assistenziale
e all’Integrazione Ospedale - Territorio
devono trovare al più presto una valida risposta
per non creare pericolosi momenti di “vuoto” nell’assistenza.
Ricovero
Programmato
Urgente
Accettazione
Ospedale
Esami diagnostici,
terapia farmacologica,
intervento chirurgico...
Diagnosi e cura
Il problema
della dimissione
Esami di verifica esito
terapie e / o interventi
Stabilizzazione e
1. decisione clinica
2. decisione sulla necessità e
tipologia di assistenza
Territorio
Domicilio
ADI
RSA, Casa di Riposo...
3. comunicazione al paziente
e ai familiari
4. istruzione del paziente e
dei familiari (condivisione!)
5. comunicazione con il
MMG e con il responsabile
della presa in carico
territoriale
Dimissione
tempestiva
ritardata
precoce
Punto
critico
Day Hospital
Short
Week Surgery
Fast Track
Day Surgery
OSPEDALE
Ricoveri ordinari
Ambulatori
D.S.M.
Residenze Sanitarie Medicalizzate
Hospice
Country
Hospital
Residenze
Sanitarie
Assistenziali
POLIAMBULATORIO
Sistema Semiresidenziale
SERT
CONSULTORI
M.M.G.
Assistenza
Domiciliare
Integrata
Servizio
Assistenza
Domiciliare
Anziani
Disabili fisici
Disabili Psichici
Assistenza
Programmata
Visite domiciliari
Assistenza
Infermieristica
Ospedalizzazione a domicilio
MODELLO ESISTENTE
Emergenza
Guardia Medica
BISOGNO
ASSISTENZIALE
Ospedale
Lungodegenza
Riabilitazione
Ospedale di
Comunità
DISTRETTO
Elaborazione della
proposta assistenziale
RSA/CDR
MMG
Forme di
associazione
ADI
RIORGANIZZAZIONE
ASSISTENZA PRIMARIA
PASSATO
PRESENTEFUTURO
Ruolo chiave
dell’assistenza
primaria
FRAGILITA’ ORGANIZZATIVA E STRUTTURALE
PRATICA INDIVIDUALISTICA
SCARSITA’ DI RISORSE
CENTRATA SUL PAZIENTE (< MALATTIA)
MEDICINA IN ASSOCIAZIONE
MEDICINA IN RETE
MEDICINA DI GRUPPO
FORME DI AGGREGAZIONI SPERIMENTALI (UTAP)
EQUIPES TERRITORIALI
GUIDA E ORIENTAMENTO TRA LA COMPLESSITA’ DEI SERVIZI
RAFFORZARE IL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE (CONTINUITA’)
ESTENDERE NEL TERRITORIO LE RISPOSTE DI SALUTE
RIDURRE L’ACCESSO IMPROPRIO AL PRONTO SOCCORSO
MIGLIORARE L’UTILIZZO DELLE RISORSE ECONOMICHE
AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEL SISTEMA
202
LIVELLI DI INTEGRAZIONE
INTEGRAZIONE
ISTITUZIONALE
INTEGRAZIONE
GESTIONALE
INTEGRAZIONE
PROFESSIONALE
Piano Sanitario Nazionale
2003-2005: obiettivo
prioritario
 Realizzazione di percorsi assistenziali integrati
 Intersettorialità degli interventi
 Programmazione di un sistema a rete
 La continuità assistenziale è fatta propria anche
dall’O.M.S. come indicatore sensibile del buon
funzionamento dei servizi sanitari
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
Ospedale
Servizi
ospedalieri
Organizzazione
Professionisti
Collegamento
Coordinamento
Comunicazione
Interdipendenza
INTEGRAZIONE
Territorio
Rete
strutture territorio
Servizi sociali
Professionisti
OSPEDALE
ATTORI
TERRITORIO
Istituzioni
Collettività
Organizzazioni
Professionisti
Associazioni
Direzioni (ospedale, distretti)
Dipartimenti
Agenzie e altri soggetti esterni
...Cooperazione finalizzata tra ospedale e territorio...
…Per unificare risorse e strumenti: integrazione gestionale e professionale…
….A garanzia della funzionalità dei moduli assistenziali multidimensionali
per patologia/bisogno...
CRITICITÀ DEL RAPPORTO
TRA OSPEDALE E
TERRITORIO





Coinvolgimento di tutti i professionisti
Difficoltà relazionali
Carenza di adeguati sistemi informativi
Carenza di percorsi specifici per tipologia di paziente
Formazione dei professionisti sul tema della
continuità
 Dati sensibili e privacy
 Asimmetria ospedale territorio sotto il profilo
organizzativo
STRUMENTI DI
INTEGRAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
Percorsi assistenziali (PDTA)
Formazione
Sistemi Informativi
Comunicazione
Unità di valutazione (Indicatori)
Rapporti con l’associazionismo
Budget ospedale-territorio
Integrazione nella Fast-Track....
IL PDTA COME
POSSIBILE
RISPOSTA
Una definizione, tante definizioni…
Protocolli Diagnostico-Terapeutici
Piani di assistenza
Profili di assistenza
Protocolli di cura
Guideline
Critical Pathway
Clinical Pathway
Percorso Effettivo
Integrated Care Pathway
Percorsi del paziente
Disease Management
Percorso Aziendale di Cura e di Assistenza
Protocol
Percorso di riferimento
Percorso Obiettivo
Il Percorso Diagnostico Terapeutic
ed Assistenziale (PDTA)
Cosa intendiamo per PDTA?
La traduzione del bisogno di salute, secondo le
raccomandazioni scientifiche (linee guida), in un
contesto organizzativo locale
Approccio alla gestione per processi: la migliore
sequenza logico-spazio-temporale delle pratiche e
delle prestazioni erogate, nell’Azienda Sanitaria,
secondo condivisi criteri clinico-organizzativi
Il PDTA è al contempo “descrizione dell’esistente” e
strumento di miglioramento e di governo clinico
PER PUNTARE
ALL’INTEGRAZIONE…
Regia
Condivisione
Comunicazione
Valorizzazione
delle risorse
Presa in carico
•Programmazione
•Appropriatezza
•Qualità
O
S
P
E
D
A
L
E
T
E
R
R
I
T
O
R
I
O
Grazie per la paziente e cortese
attenzione…
Numero 12
I RICOVERI IN CHIRURGIA
MODELLI ORGANIZZATIVI
Riva del Garda – 14 Aprile 2007
LE EMERGENZE
CHIRURGICHE:
L’ORGANIZZAZIONE DEL
LAVORO NELLE UNITA’ DI
CHIRURGIA
GENERALE
CLAUDIO ECCHER
U.O. CHIRURGIA IIA DIVISIONE TRENTO
EMERGENZA
Condizione che implica un immediato pericolo di
vita con compromissione di almeno una delle
funzioni vitali (cardiaca, respiratoria o nervosa)
e conseguente alterazione di almeno uno dei
relativi parametri. Richiede l’immediato
intervento di personale qualificato per il
sostegno delle funzioni vitali
CH 2
TN
URGENZA
Condizione che implica un potenziale
pericolo di vita con funzioni vitali e
relativi parametri ancora non
compromessi. Richiede il tempestivo
intervento di personale qualificato per il
controllo delle funzioni vitali
CH 2
TN
EMERGENZE
CHIRURGICHE
TRAUMI
EMERGENZE NON
TRAUMATICHE
CH 2
TN
EMERGENZE
118
PRONTO SOCCORSO
CH 2
TN
TRAUMI
PRONTO SOCCORSO
VALUTAZIONE PLURISPECIALISTICA
RIANIMAZIONE
SALA OPERATORIA
REPARTO
CH 2
TN
TRAUMI
REPARTO
 Trauma toraco-addominale
particolare attenzione a
 Contusione epatica o splenica
 Emoperitoneo lieve
 Emopneumotorace drenato
 Traumi associati
CH 2
TN
TRAUMI
REPARTO
 Mantenimento stabilità emodinamica
 Monitoraggio parametri vitali
 Monitoraggio laboratorio
 Monitoraggio ecografico
CH 2
TN
EMERGENZE NON
TRAUMATICHE
PRONTO SOCCORSO
VALUTAZIONE CHIRURGICA IN P.S.
RIANIMAZIONE
SALA OPERATORIA
REPARTO
CH 2
TN
CH 2
TN
EMERGENZA
In presenza di una condizione di emergenza il
personale sanitario della U.O. deve :
1. Iniziare le prime manovre di rianimazione
cardiopolmonare secondo il BLS-D
2. Attivare contemporaneamente l’equipe di
emergenza della Terapia Intensiva
CH 2
TN
EMERGENZA
CARRELLO EMERGENZA

Monitor

Defibrillatore

Asse rigida per massaggio cardiaco

Supporto per e bombole di O2

Aspiratore elettrico con tubo di aspirazione e raccordo a 3 vie

Pallone AMBU con reservoir per ossigenazione in O2 100% filtro e valvola peep

Tubi di collegamento tra bombola di O2 e palloni AMBU

Tubi orofaringei, maschere facciali, maschere Venturi, sondini

Soluzioni per infusioni, aghi-cannule, farmaci ……….
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
EMERGENZE CHIRURGICHE
EMERGENZE NON CHIRURGICHE
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
EMERGENZE NON CHIRURGICHE
 Insufficienza respiratoria non da emopnx
 Shock anafilattico
 Shock cardiogeno
 Infarto miocardico
 Aritmia cardiaca
 Stato convulsivo
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
TRAUMI
 Shock emorragico in paz in monitoraggio
(emotorace o emoperitoneo)
 Insufficienza respiratoria (emo-pnx)
 Peritonite da perforazione di viscere cavo
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
EMERGENZE NON
TRAUMATICHE
 Insufficienza respiratoria da pnx o emotorace
 Peritonite
 Shock settico
 Shock emorragico
 (occlusione intestinale)
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
PNEUMO - EMOTORACE
Spontaneo
Postoperatorio
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
PERITONITE – SHOCK SETTICO
 Perforazione di viscere cavo
 Perforazione iatrogena (endoscopia)
 Ischemia, infarto intestinale
 Deiscenza anastomosi digestiva
 Pancreatite acuta necrotico emorragica
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
SHOCK EMORRAGICO
 Emoperitoneo spontaneo da neoplasia (epatok)
o in paziente scoagulato
 Postoperatorio (emoperitoneo, emotorace)
 Emorragia digestiva
CH 2
TN
PROCEDURE - chirurgo
 Applicazione sondino naso-gastrico
 Accesso arterioso
 Prelievo arterioso
 CVC
 Broncoaspirazione
 Ecografia
 Toracentesi, drenaggio pleurico
 Paracentesi, drenaggio addominale
 Drenaggio raccolte ematiche postoperatorie
 Rianimazione cardiopolmonare
CH 2
TN
PROCEDURE -infermiere
 Accesso vascolare periferico
 Prelievo venoso
 Prelievo arterioso
 Posizionamento monitoraggio ECG, PA, sat O2
 Cateterismo vescicale
 ECG
 Apporto ossigeno
 Rianimazione cardiopolmonare
CH 2
TN
PROCEDURE - rianimatore
 CVC
 Broncoaspirazione
 Accesso arterioso
 Intubazione
 Rianimazione cardiopolmonare
CH 2
TN
PROCEDURE - oss
 Trasporto malato (radiologia, TAC, s.o.)
 Reperimento materiale x procedure
CH 2
TN
RICHIESTE - chirurgo
 Radiologia convenzionale, TAC, angiografia,
(ecografia)
 Endoscopia digestiva
 Emotrasfusioni
 Sala operatoria
 Rianimatore
 Chirurghi reperibili
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
AMBIENTE
Il paziente va posto in un ambiente adatto,
ampio, dove sia possibile eseguire senza
difficoltà ed impedimenti tutte le manovre e gli
accertamenti necessari alla conferma della
diagnosi e alla preparazione all’intervento
chirurgico in emergenza-urgenza
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
ECOGRAFIA IN REPARTO
 Rapidità e tempestività diagnosi (emotorace,
emoperitoneo, pnx … ) prima di avere i
parametri di laboratorio
 Possibilità di prelievo ecoguidato
(emoperitoneo o ascite ?) e di
posizionamento drenaggio
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
ECOGRAFIA IN REPARTO
 Ecografia eseguita dal chirurgo di guardia o di
reparto (massima rapidità)
 Necessità di esperienza ecografica (almeno FAST)
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
ECOGRAFIA IN REPARTO
Dal Gennaio 2001 al Febbraio 2007 sono stati ricoverati presso la
nostra U.O. 87 pazienti per trauma splenico, di questi 50 sono
stati sottoposti in urgenza-emergenza a splenectomia, mentre 37
sono stati trattati inizialmente in modo conservativo. Di questi 10
sono stati successivamente sottoposti a splenectomia per aumento
dell’emoperitoneo ed anemizzazione o per instabilità
emodinamica. In tutti questi pazienti è stata fondamentale una
diagnosi ecografica tempestiva.
CH 2
TN
EMERGENZE IN REPARTO
SALA OPERATORIA
La comunicazione con la Sala Operatoria e la
Rianimazione deve essere tempestiva, attuata
dall’ambiente in cui si trova il paziente. Il
personale di sala operatoria e l’anestesista devono
essere immediatamente disponibili (presenza di
una equipe operatoria dedicata all’emergenza 
anestesista, strumentista, nurse, assistente di sala)
CH 2
TN
EMERGENZE CHIRURGICHE
Rapida ed accurata
diagnosi
Rapida preparazione
all’ intervento
MINIMO TEMPO TRA SINTOMI
ED INTERVENTO
MIGLIORE PROGNOSI
CH 2
TN
Ospedale “Santa Chiara” - Trento
U.O. Chirurgia IIa Divisione - Direttore Prof. C.
Eccher
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Modelli Organizzativi