Regolamento per la certificazione del servizio erogato da aziende di installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature o impianti contenenti gas fluorurati (F‐GAS) in base alle disposizioni dei regolamenti europei n. 303/2008 e n. 304/2008 03 04/07/2013 Revisione generale PR‐EN DIR AD 02 20/02/2013 Inserimento Piano della Qualità dove evidenziato in grigio e in Appendice A. Inserimento UNI ISO 10005:2007 EN ISG DIR 01 05/10/2012 Aggiornamento RT29 EN ISG DIR 00 27/06/2012 Emissione EN ISG DIR Rev. Data Redatto Verificato Approvato Descrizione 0203CR_03_IT IDENTIFICAZIONE: 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 1 di 26 SOMMARIO 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3 2. RIFERIMENTI 3 3 DEFINIZIONI 5 4. CONDIZIONI GENERALI 5 4.1 5 5. PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL SERVIZIO 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 6. 7. Identificazione del Servizio 6 DOMANDA DI CERTIFICAZIONE: Presentazione della Domanda di Certificazione CERTIFICAZIONE: Valutazione della Documentazione Tecnica CERTIFICAZIONE: Visita di Ispezione Iniziale Valutazione finale e rilascio della certificazione Modifiche a un servizio certificato 6 7 8 10 10 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA 11 6.1 6.2 11 11 Sorveglianza Sorveglianza non programmata PROCEDURA PER IL RINNOVO 12 7.1 12 Modalità di Rinnovo 8.0 DIRITTI E DOVERI DELLE AZIENDE IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONE 12 9.0 SCORRETTO USO DELLA CERTIFICAZIONE 12 10.0 SOSPENSIONE O REVOCA DELLA CERTIFICAZIONE 13 10.1 Sospensione 10.2 Revoca 13 13 11.0 RINUNCIA ALLA CERTIFICAZIONE 14 12.0 MODIFICHE DELLE CONDIZIONI DI VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE 14 13.0 RISERVATEZZA 14 14.0 CONDIZIONI ECONOMICHE 15 0203CR_03_IT 14.1 Tariffe 14.2 Condizioni di pagamento 15 15 15.0 RICORSI E RECLAMI 15 16.0 CONTROVERSIE 15 APPENDICE A. (Informativa) ‐ LINEE GUIDA PER LA PREPARAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO 16 ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 2 di 26 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente documento (nel seguito denominato Regolamento) definisce le regole alle quali l'Azienda deve attenersi nell'ambito dello schema di Certificazione “SERVIZIO EROGATO DA AZIENDA INSTALLATRICE, MANUTENTRICE O RIPARATRICE DI APPARECCHIATURE O DI IMPIANTI CON GAS FLUORURATI O F‐GAS” gestito da ICIM S.p.A., (nel seguito denominato ICIM). Il presente Regolamento si applica a: Aziende che forniscono servizi di installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature o di impianti F‐Gas nel campo di applicazione dei regolamenti CE n° 303/2008 e n° 304/2008. Sull’applicazione del presente Regolamento sorveglia un Comitato per la salvaguardia dell’Imparzialità (CI), nel quale sono rappresentate le componenti interessate alla certificazione. 2. RIFERIMENTI Regolamenti di base: REGOLAMENTO (CE) N. 303/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto concerne le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto concerne gli impianti fissi di protezione antincendio e gli estintori contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. REGOLAMENTO (CE) n. 842/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 maggio 2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Leggi nazionali: Decreto presidenziale n°43 del 27 gennaio 2012 Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n.842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. 0203CR_03_IT Norme generali: UNI/TR 11346:2010 Sistemi di gestione per la qualità. Linee guida per l’applicazione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle organizzazioni che erogano servizi. UNI CEI EN ISO IEC 17000:2005 Valutazione della conformità – Vocabolario e principi generali. UNI EN ISO 9000:2005 ‐ 9001:2008 ‐ 9004:2009 Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e vocabolario – Requisiti – Gestire un'organizzazione per il successo durevole. L'approccio della gestione per la qualità. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 3 di 26 UNI CEI EN ISO IEC 45011:1999 Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione di prodotti. UNI ISO 14064‐1:2012 Gas ad effetto serra ‐ Parte 1: Specifiche e guida, al livello dell'organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione. UNI ISO 14064‐2:2012 Gas ad effetto serra ‐ Parte 2: Specifiche e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell'aumento della loro rimozione. UNI ISO 14064‐3:2012 Gas ad effetto serra ‐ Parte 3: Specifiche e guida per la validazione e la verifica delle asserzioni relative ai gas ad effetto serra. UNI ISO 14065:2012 Gas ad effetto serra ‐ Requisiti per gli organismi di validazione e verifica dei gas ad effetto serra per l'utilizzo nell'accreditamento o in altre forme di riconoscimento. UNI ISO 10005:2007 Sistemi di gestione per la qualità. Linee guida per i piani della qualità. Documenti normativi ICIM: ICIM 0187‐BP Procedura per il rilascio della certificazione. Documenti ACCREDIA: Prescrizioni per l’accreditamento di Organismi operanti le certificazioni dei servizi di installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra [Regolamento (CE) n. 303/2008];installazione, manutenzione o riparazione di impianti fissi di protezione antincendio e di estintori contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra [Regolamento (CE) n.304/2008]. RT29 rev.01 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 4 di 26 3 DEFINIZIONI Per la terminologia generale riguardante la Certificazione oggetto di questo schema, valgono le definizioni riportate nei documenti in riferimento al par. 1 e al par.2. Ad alcuni termini, correntemente usati nel testo, sono inoltre attribuite le seguenti definizioni:  Azienda Soggetto che a proprio nome e sotto la propria responsabilità eroga i seguenti servizi: a. installazione; b. manutenzione o riparazione. su apparecchiature e impianti con presenza di F‐Gas.  Piano della Qualità Documento dell’Azienda che precisa le sequenze delle procedure e/o dei processi, le risorse associate e le modalità di controllo che influenzano la qualità del servizio con riferimento ai relativi documenti normativi di accettazione.  Gas fluorurati ad effetto serra Gli idrofluorocarburi (HFC),i perfluorocarburi (PFC) e l'esafluoruro di zolfo (SF6) quali elencati nell'allegato I nonché i preparati contenenti tali sostanze, ma escluse le sostanze controllate ai sensi del regolamento (CE) n. 2037/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 giugno 2000, sulle sostanze che riducono lo strato di ozono (1).  Idrofluorocarburo Composto organico formato da carbonio, idrogeno e fluoro, in cui la molecola non ha più di sei atomi di carbonio.  Perfluorocarburo Composto organico formato unicamente da carbonio e fluoro, in cui la molecola non ha più di sei atomi di carbonio. 4. CONDIZIONI GENERALI 4.1 Identificazione del Servizio Il Servizio oggetto di certificazione riguarda l’installazione, la manutenzione e la riparazione di apparecchiature e impianti contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra (F‐Gas). 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 5 di 26 5. PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL SERVIZIO La procedura si compone di tre fasi: DOMANDA DI CERTIFICAZIONE  Presentazione. VALUTAZIONE  Valutazione documentale.  Ispezione. VALUTAZIONE FINALE E RILASCIO DEL CERTIFICATO 5.1 DOMANDA DI CERTIFICAZIONE: Presentazione della Domanda di Certificazione L'Azienda che intende certificare il proprio servizio deve presentare Domanda di Certificazione (nel seguito denominata “Domanda”) ad ICIM, utilizzando l'apposito modulo. Deve essere consegnata insieme alla documentazione seguente a ICIM, preferibilmente su supporto informatico, in lingua italiana (se azienda non italiana, previa accettazione di ICIM, è utilizzabile anche la lingua inglese). La Domanda deve essere corredata, per quanto applicabile a ogni specifica situazione, da: DOCUMENTAZIONE GENERALE DELL’AZIENDA DOCUMENTAZIONE TECNICA DEL SERVIZIO a. Certificato rilasciato dalla C.C.I.A.A. competente da a. Documentazione Tecnica del Servizio oggetto cui risulti l'iscrizione nei Registri delle Imprese e che della domanda, in accordo al par. 5.1.1 (in indichi la persona che ha la legale rappresentanza duplice copia). dell'Azienda. b. Eventuale dichiarazione dell'esistenza in Azienda b. Dichiarazione di registrazione provvisoria al Registro di un Sistema di Gestione della Qualità, applicato nazionale delle persone e delle imprese certificate in conformità alle norme UNI EN ISO 9001, per gli F‐Gas oppure copia della certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in conformità alle c. Attestato dell'avvenuto pagamento dell'importo medesime norme. previsto. Ogni successiva variazione a quanto riportato nella documentazione di cui sopra deve essere comunicata a ICIM dall'Azienda, in accordo a quanto prescritto nel precedente punto 4.2 e dagli art.8.4, 13.2 e 13.3 del documento ICIM 45R031. 5.1.1 Documentazione Tecnica La Documentazione Tecnica fornisce dettagli sulle caratteristiche tecniche e i requisiti specifici del servizio oggetto di certificazione, secondo i documenti normativi di cui al cap. 2. 0203CR_03_IT Ogni foglio della documentazione tecnica deve avere una chiara identificazione ed impaginazione e, possibilmente, riportare il nome dell'Azienda ed essere datato. La Documentazione Tecnica deve avere un indice e comprendere come minimo: ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 6 di 26 AREA DOCUMENTAZIONE TECNICA AZIENDA/SERVIZIO Informazioni su: PIANO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO (PDQ) ▪
sede principale; ▪
sedi distaccate, comprensiva di documentazione che dimostri una relazione giuridica o contrattuale con la Sede principale; ▪
eventuali rapporti contrattuali (tipo Franchising) dell’Azienda con altra azienda; ▪
elementi atti ad individuare il tipo di Servizio oggetto di Domanda; ▪
fatturato medio (del servizio oggetto della Domanda) degli ultimi 3 anni, ove applicabili; ▪
reddito pro‐capite di riferimento del settore. Piano della Qualità del Servizio (PdQ) redatto dall’Azienda, sia per la sede principale sia per le sedi distaccate che per servizi erogati, in conformità alle linee guida indicate nell'Appendice A alle presenti Regole. Il PdQ dovrà contenere almeno i seguenti elementi: ▪
organigramma; ▪
attrezzature in uso del personale; ▪
personale: nominativi e numero di certificato (certificazioni secondo regolamento n°303/2008 o 304/2008 DPR n°43/2012); ▪
lay‐out degli uffici e delle postazioni di lavoro (ove applicabile); ▪
flussogramma del processo e dei controlli (azioni e processi messi in atto da parte dell’organizzazione per gli interventi sulle apparecchiature e sugli impianti); ▪
manuale operativo, Procedure e regole, Reportistica del Servizio, Schede di lavoro, Scheda programma dei lavori con tempistica, Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), procedura di sicurezza delle informazioni, altri documenti inerenti il servizio; ▪
registrazioni e monitoraggi; ▪
altre caratteristiche riferite ai requisiti del documento normativo di riferimento. Per ognuno dei processi e controlli del PdQ si dovrà specificare il riferimento ai documenti operativi applicabili, le apparecchiature utilizzate, le frequenze di controllo, i criteri di accettazione dei controlli eseguiti, le azioni correttive in caso di non conformità dei risultati ottenuti dai controlli. L’assenza di uno o più dei sopracitati documenti può comportare la sospensione dell’iter certificativo. Ogni successiva variazione a quanto riportato nella documentazione di cui sopra deve essere comunicata a ICIM prima o in occasione della verifica annuale. 5.2 CERTIFICAZIONE: Valutazione della Documentazione Tecnica 0203CR_03_IT ICIM seleziona i membri del Gruppo di Ispezione (GI) secondo l’esperienza e la conoscenza richiesta dallo schema (legislazione, processi, apparecchiature e impianti) e nomina un Responsabile del Gruppo di Ispezione (RGI). Il Gruppo di Ispezione (GI) verifica dal punto di vista tecnico, quanto dichiarato e descritto nella Domanda e nei documenti in essa richiamati. Il GI deve valutare la completezza dei documenti e avviare l’analisi tecnica degli stessi utilizzando i documenti di cui al Cap.2. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 7 di 26 Quanto viene svolto è così strutturato: Definizione ed Analisi di ogni singola Attività o Processo Verifica e Analisi dei dati documentali Valutazione finale della documentazione Compilazione della apposita scheda di valutazione della documentazione. In questa fase vengono anche definite eventuali specifiche verifiche da effettuare durante l’ispezione. Il GI verifica anche che l’Azienda impieghi personale certificato con adeguata strumentazione, ai sensi dell’Art. 9 comma 1 del DPR n°43 /2012, per i servizi che richiedono un numero sufficiente di addetti certificati da coprire il volume d’attività previsto. Il GI verifica inoltre che il rapporto tra il fatturato medio dell’impresa, legato ai servizi d’installazione, manutenzione, riparazione degli impianti di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore o di impianti fissi di protezione antincendio e di estintori, degli ultimi 3 anni e il numero delle figure professionali certificate in Azienda a fronte dei citati Regolamenti europei sia di una persona certificata ogni 200.000 euro di fatturato legato a queste attività. Al completamento dell’analisi il GI compila l’apposita scheda di valutazione della documentazione. Nel caso vi siano dei documenti mancanti o delle non conformità maggiori, il GI sospende la valutazione e informa l’Azienda che si prenderà carico di inviare la documentazione necessaria per il completamento della valutazione stessa. 5.3 CERTIFICAZIONE: Visita di Ispezione Iniziale La disponibilità di una certificazione di Sistema Qualità adeguata allo Schema di Certificazione oggetto della Domanda, rilasciata da ICIM o da altro organismo accreditato e/o con il quale ICIM mantenga accordi di mutuo riconoscimento. All'inizio della visita, il Gruppo di Ispezione effettua una riunione di apertura con l'Azienda al fine di:  chiarire le modalità dell'Ispezione;  stabilire un canale ufficiale per le comunicazioni fra il Gruppo di Ispezione e l'Azienda;  chiarire quanto altro necessario per l'effettuazione dell’Ispezione stessa. Al termine della visita, in una riunione di chiusura con l'Azienda, il Gruppo di Ispezione rende note le risultanze della valutazione effettuata in merito alla rispondenza del sistema qualità e dei mezzi di produzione e prova dell’Azienda ai requisiti dello Schema di Certificazione, precisando gli eventuali scostamenti riscontrati. 0203CR_03_IT L'Azienda, in tale sede, ha l'opportunità di confrontarsi con il Gruppo di Ispezione, di chiarire la propria posizione su tali risultanze e di proporre le eventuali azioni correttive. L'esito della Visita di Ispezione Iniziale viene documentato dal Gruppo di Ispezione in un Rapporto, di cui una parte viene firmata dall’Azienda e dal Responsabile del Gruppo di Ispezione, per accettazione, ed alla stessa Azienda consegnato in copia. Tale documento evidenzia gli eventuali scostamenti rispetto ai requisiti dello Schema di Certificazione. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 8 di 26 Il valore da dare a tali scostamenti definiti “raccomandazioni” o “non conformità” è il seguente: 1. Raccomandazione, si intende una indicazione data all’Azienda, avendo come riferimento il documento normativo di riferimento, le Regole Particolari e/o il/i questionario/i, per meglio adeguare la conformità ai requisiti/elementi richiesti dallo Schema di Certificazione. Una o più raccomandazioni non comportano alcuna variazione al giudizio finale espresso dal Gruppo di Ispezione, né intervento di azione correttiva da parte dell’Azienda. 2. Non Conformità Minore, si intende una non conformità data all’Azienda, avendo come riferimento il documento normativo di riferimento e/o le Regole Particolari, nel caso in cui alcuni requisiti/elementi dello Schema di Certificazione siano solo parzialmente soddisfatti. Inoltre, tali requisiti/elementi non conformi non devono pregiudicare la conformità del servizio oggetto di Certificazione e le misure correttive, proposte dall'Azienda, devono essere considerate da parte del Responsabile del Gruppo di Ispezione facilmente realizzabili nelle modalità proposte e nei tempi previsti. Una o più non conformità minori non bloccano la sequenza certificativa, ma comportano una variazione al giudizio finale espresso dal Gruppo di Ispezione. La verifica dell’intervento di azione correttiva da parte di ICIM sull’Azienda è effettuata durante la successiva visita di sorveglianza. 3. Non Conformità Maggiori, si intende una non conformità data all’Azienda, avendo come riferimento il documento normativo di riferimento e/o le Regole Particolari, nel caso in cui alcuni requisiti/elementi dello Schema di Certificazione non sono soddisfatti. Una non conformità maggiore blocca la sequenza certificativa in fase di visita di ispezione iniziale o comporta la sospensione dell’uso del Marchio in sorveglianza, fino alla soddisfacente risoluzione della non conformità. L'Azienda deve informare ICIM, nei tempi concordati nella riunione di chiusura, di aver chiuso le azioni correttive stabilite, dandone evidenza documentata. Il Gruppo di Ispezione (GI) verifica la disponibilità e l'adeguatezza delle attrezzature dell’Azienda, in accordo a quanto descritto nella Domanda e nei documenti in essa richiamati. Come riferimento per la visita e le verifiche sono utilizzati i documenti normativi a riferimento. Il GI deve valutare le procedure, le attrezzature e la strumentazione di controllo utilizzate dall’Azienda e le caratteristiche. Il GI verifica anche le modalità di gestione delle relative apparecchiature, con particolare riferimento ad identificazione, modalità d'uso, procedure di taratura, accuratezza, ecc. Il GI deve valutare l'applicazione del PdQ da parte dell’Azienda. Il GI deve verificare il corretto fatturato specifico per servizio. In particolare devono essere verificate le seguenti aree/attività: AREA SERVIZIO ATTIVITÀ a. Organizzazione. b. Risorse umane. c. Attrezzature. d. Ambiente di lavoro esterno. QUALITÀ a. Indicatori della qualità del servizio. b. Gestione reclami. 0203CR_03_IT Nel caso in cui l’Azienda richiedente la certificazione avesse sedi distaccate, la visita di ispezione è estesa, ove necessario, anche a queste ultime. Al completamento dell’analisi il GI compila l’apposita scheda di Visita di ispezione. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 9 di 26 Nel caso si rilevino delle non conformità maggiori, il GI sospende l’iter certificativo fino a che l’Azienda non dia evidenza di adottare adeguate azioni correttive in risposta alle non conformità contestate, mediante l’invio di documentazione o l’avvio di procedure necessarie per il completamento dell’intervento. ICIM, motivatamente, può ripetere la Visita per l’esame delle azioni adottate. 5.4 Valutazione finale e rilascio della certificazione Al termine delle fasi in precedenza descritte il GI completa l’apposita scheda di certificazione per le parti di competenza. In quest’ultima darà un giudizio riassuntivo di tutte le fasi svolte, presentando il servizio per la certificazione al Comitato di Delibera ICIM. Il Comitato di Delibera ICIM, come da doc. ICIM 0187‐BP, verifica il lavoro e i risultati svolti, valutando che il servizio, oggetto della certificazione, corrisponda ai requisiti richiesti e, ove non si rilevino condizioni in contrasto con lo Schema certificativo, approva la Certificazione di Conformità del Servizio al DPR n°43/2012. Il Certificato di Conformità conterrà le seguenti informazioni: a. ragione sociale e riferimenti azienda; b. n° di certificato; c. riferimento ai documenti di certificazione; d. condizioni di validità e limitazioni; e. data di certificazione e data di scadenza; f. scopo della certificazione. Entro 10 giorni dal rilascio del certificato, ICIM inserirà per via telematica nella sezione apposita del Registro di cui al DPR n°43/2012, le informazioni relative all’Azienda che ha ottenuto il Certificato di Conformità del Servizio e le altre informazioni richieste. ICIM trasmetterà al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ed in copia ad ACCREDIA, una relazione annuale sulle attività svolte. Nel caso di non concessione della certificazione, vengono comunicate per iscritto all'Azienda le ragioni di tale decisione, precisando gli scostamenti, rispetto ai requisiti dello Schema di Certificazione applicabile. L'Azienda che non accetti la decisione presa da ENERGIA, può richiedere un supplemento di indagine, esponendo le ragioni del proprio dissenso. La validità della Certificazione è subordinata al mantenimento da parte dell'Azienda delle condizioni che ne hanno determinato la concessione. 5.5 Modifiche a un servizio certificato 0203CR_03_IT La certificazione di ICIM vale esclusivamente per il Servizio sottoposto alle Visite di Ispezione Iniziali di cui sopra. Ogni altra successiva variazione che modifichi le caratteristiche del Servizio certificato, deve essere comunicata a ICIM. In questi casi l’Azienda deve presentare la relativa domanda, descrivendo e documentando adeguatamente le modifiche previste. Dopo l'esame della domanda, ICIM decide che: ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 10 di 26 VARIAZIONE NON RILEVANTE VARIAZIONE RILEVANTE La domanda è accolta senza necessità di ulteriori Sono richieste Visite integrative o nuova certificazione. interventi. 6. PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA 6.1 Sorveglianza Le Sorveglianze programmate sono effettuate, al fine di verificare la permanenza delle condizioni che hanno permesso la concessione della certificazione. La frequenza delle Sorveglianze è di almeno una volta all’anno e nel quinquennio di durata del certificato devono essere effettuate almeno due ispezioni in Azienda, mentre le restanti sono verifiche documentali. Le Sorveglianze, ove fosse necessario, sono attuate in base al programma di lavoro del Servizio certificato, reso noto dall’Azienda. Le verifiche attuate nella visita di ispezione iniziale sono di riferimento per la visita di Sorveglianza. Nella visita di Sorveglianza si provvede a verificare: a. l'adeguatezza delle attrezzature e dell’ambiente di lavoro; b. la conformità del Servizio ai requisiti del Piano della Qualità del Servizio; c. la verifica delle Registrazioni; d. i reclami dei clienti; e. il volume di attività; f. l’attuazione delle eventuali azioni correttive legate al Rapporto di Visita precedente; g. le attrezzature. L'Azienda deve garantire al GI l'accesso ad ogni informazione e documentazione di cui necessitino per lo svolgimento della Visita di Sorveglianza. Entro 10 giorni dalla Sorveglianza, ICIM inserirà per via telematica nella sezione apposita del Registro di cui al DPR n°43/2012, le informazioni relative al mantenimento o meno della certificazione da parte dell’Azienda. Le non conformità minori rilevate durante la visita di ispezione iniziale devono essere risolte durante la prima sorveglianza successiva; lo stesso principio è applicato nelle sorveglianze. Una non conformità maggiore rilevata durante la sorveglianza deve essere risolta in un lasso di tempo ragionevole e concordato con ICIM, la non risoluzione comporta la sospensione e, nel caso di reiterazione, il ritiro del certificato. 0203CR_03_IT 6.2 Sorveglianza non programmata ICIM può effettuare a sua discrezione Sorveglianze non programmate. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 11 di 26 Gli oneri di tali visite sono a carico di ICIM nel caso di loro esito conforme allo specifico documento normativo. 7. PROCEDURA PER IL RINNOVO 7.1 Modalità di Rinnovo La Certificazione ha durata quinquennale (5 anni). Il Rinnovo consiste in una valutazione delle capacità tecnico‐gestionali dell'Azienda secondo uno schema identico a quello della verifica documentale e della visita di ispezione iniziale (v. par. 5.2 , 5.3 e 5.4 del presente documento). Entro 10 giorni dal rilascio del Rinnovo del Certificato, ICIM inserirà per via telematica nella sezione apposita del Registro di cui al DPR n°43/2012, le informazioni relative all’Azienda che ha ottenuto il Certificato di Conformità del Servizio e le altre informazioni richieste. Qualora l’Azienda certificata non soddisfi tutti i requisiti della procedura di rinnovo, alla scadenza della certificazione la stessa non sarà rinnovata. Il non rinnovo della certificazione comporta, nel caso in cui l’Azienda voglia in seguito ricertificarsi, il ripetersi dell’intero iter di certificazione. 8.0 DIRITTI E DOVERI DELLE AZIENDE IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONE L'Azienda ha il diritto di dare pubblicità alla Certificazione nei modi che ritiene più opportuni, purché sia fatto sempre corretto riferimento al campo di applicazione ed ai limiti della certificazione ottenuta. Nelle informazioni destinate all'utilizzatore, l'Azienda deve astenersi dal dare a quest'ultimo informazioni che possono fargli erroneamente ritenere che siano coperte dalla Certificazione prestazioni non previste dallo Schema di Certificazione. L'Azienda in possesso della certificazione si deve impegnare a:  mantenere inalterate tutte le condizioni che hanno permesso la concessione della certificazione;  garantire l'accesso agli Ispettori di ICIM nelle circostanze previste dal presente Regolamento;  conservare la registrazione di ogni reclamo relativo al servizio certificato e delle azioni intraprese per porvi rimedio consentendone la consultazione a ICIM. 9.0 SCORRETTO USO DELLA CERTIFICAZIONE È giudicato scorretto l'uso del Certificato qualora questo possa trarre in inganno i destinatari dell'informazione sia tecnica, che commerciale, che pubblicitaria. 0203CR_03_IT In particolare, tale uso è considerato scorretto nei casi seguenti, enunciati a titolo indicativo e non limitativo:  la certificazione non sia stata ancora concessa oppure sia stata sospesa o revocata;  l'Azienda abbia fatto rinuncia alla certificazione. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 12 di 26 ICIM, accertato l'uso scorretto della certificazione, prenderà le misure atte ad impedirlo ed a salvaguardare i propri interessi. 10.0 SOSPENSIONE O REVOCA DELLA CERTIFICAZIONE 10.1 Sospensione La sospensione della Certificazione viene decisa da ICIM a seguito di inosservanze dei requisiti dello Schema di Certificazione messe in luce dalla attività di Sorveglianza o delle quali ICIM venga comunque a conoscenza, o per inosservanze al presente Regolamento. La sospensione viene comunicata da ICIM all'Azienda per mezzo di lettera raccomandata, indicando le condizioni alle quali essa può essere revocata. La sospensione preclude all'Azienda l'uso, in qualsiasi forma, del Certificato. La sospensione è annullata solo quando ICIM abbia accertato il ripristino della conformità ai requisiti certificati. Qualora la sospensione non possa essere annullata entro 180 (centottanta) giorni, ICIM procederà alla revoca della certificazione. Le spese sostenute da ICIM per istruttoria e/o verifiche originate da provvedimenti di sospensione, sono a carico dell'Azienda certificata. 10.2 Revoca La revoca della certificazione di prodotto viene decisa da ICIM a seguito di:  inosservanza grave dei requisiti derivanti dall'applicazione del presente Regolamento;  non ripristino delle condizioni che hanno determinato un'eventuale sospensione allo scadere dei 180 (centottanta) giorni previsti dall'art.10.1 del presente Regolamento;  ripetuta inosservanza degli impegni assunti con ICIM per porre rimedio agli scostamenti dai requisiti riscontrati e segnalati nelle attività di Sorveglianza;  persistere della condizione di morosità per oltre un mese dal ricevimento della diffida inviata dall'ICIM per lettera raccomandata;  fallimento o liquidazione dell'Azienda. La decisione della revoca della certificazione viene comunicata da ICIM mediante lettera raccomandata A.R. A seguito della revoca, l'Azienda deve:  restituire l'originale del certificato;  non utilizzare le eventuali copie e riproduzioni del certificato;  eliminare da documentazione tecnica e pubblicitaria ogni riferimento o simbolo alla/della 0203CR_03_IT Certificazione. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 13 di 26 11.0 RINUNCIA ALLA CERTIFICAZIONE L'Azienda può rinunciare alla Certificazione in suo possesso:  per cessazione dell’attività oggetto di certificazione;  alla scadenza della validità del Certificato, dandone formale disdetta con le modalità di cui all'art. 7.3 del presente Regolamento;  per non accettazione delle modifiche di cui all'art. 12 del presente Regolamento. Nell'ultimo caso la rinuncia diventa effettiva 90 (novanta) giorni dopo la data di ricevimento della comunicazione di non accettazione inviata dall'Azienda. Tale comunicazione deve essere inviata dall'Azienda entro 30 (trenta) giorni dalla data di ricevimento della notifica di ICIM delle modifiche delle condizioni di rilascio della certificazione o della comunicazione dell'Azienda delle variazioni proposte. Nel caso di cessata attività, la rinuncia ha effetto immediato dalla data in cui l'Azienda ne ha dato comunicazione scritta a mezzo lettera raccomandata A.R. La rinuncia obbliga l'Azienda ad attuare tutte le azioni previste dall'art. 10.2 del presente Regolamento. 12.0 MODIFICHE DELLE CONDIZIONI DI VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE Qualora vengano apportate da ICIM modifiche alle condizioni di rilascio della certificazione conseguenti a variazioni:  dei documenti normativi;  del presente Regolamento;  delle tariffe. ICIM ne dà tempestiva comunicazione alle Aziende certificate, utilizzando mezzo idoneo ad evidenziare la corretta trasmissione. Le Aziende sono tenute a adeguarsi alle nuove prescrizioni entro il termine indicato e giudicato più opportuno da ICIM in base all'entità delle variazioni apportate. Le Aziende, in caso di non accettazione della/e variazione/i, possono rinunciare alla certificazione purché ne diano comunicazione a secondo le modalità indicate all'art. 11 del presente Regolamento. ICIM si riserva il diritto di verificare la conformità dell'adeguatezza del servizio certificato alle nuove prescrizioni di normativa, mediante la ripetizione di Visite di Ispezione e/o di Prove di Tipo sui nuovi campioni o la richiesta di nuovi disegni e/o modelli. Le spese per le eventuali azioni di verifica sono a carico dell'Azienda. 13.0 RISERVATEZZA 0203CR_03_IT Gli atti (documentazione, lettere, comunicazioni, ecc.) e le informazioni, relativi alle attività di certificazione, a partire dalla presentazione della Domanda, sono considerati riservati e quindi l'accesso ad essi è regolamentato da apposita procedura. Il personale interno di ICIM, a tutti i livelli della sua organizzazione, e quello esterno coinvolto nelle attività di ispezione, sorveglianza, prova e certificazione che, nel corso dell'espletamento delle proprie funzioni, venga a conoscenza dei contenuti di tali atti e di ogni altra informazione attinente alle Aziende ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 14 di 26 con le quali ICIM mantenga un rapporto certificativo, è tenuto al segreto professionale, fatto salvo il caso in cui la legge preveda che determinate informazioni siano rese note ad Autorità Preposte. 14.0 CONDIZIONI ECONOMICHE 14.1 Tariffe Gli importi delle prestazioni di ICIM vengono definiti con tariffario approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. 14.2 Condizioni di pagamento Le tariffe relative alle attività inerenti la certificazione devono essere versate a ICIM nei modi e tempi definiti nell’offerta. Il mancato pagamento comporta la sospensione delle attività e nel caso in cui si protragga la sanzione di revoca della certificazione secondo quanto previsto all'art. 11.2 del presente Regolamento. 15.0 RICORSI E RECLAMI L'Azienda richiedente o già in possesso della certificazione può presentare ricorso contro le decisioni di ICIM, esponendo le ragioni del proprio dissenso entro 30 (trenta) giorni dalla comunicazione della decisione. ICIM esamina il ricorso ed esprime il proprio parere entro 90 (novanta) giorni dalla relativa data di ricezione. Reclami possono essere presentati ad ICIM dall’Azienda in possesso della certificazione ICIM o dai clienti dell’Azienda in possesso della certificazione ICIM, da organismi di accreditamento e/o da ciascuna delle parti interessate alla certificazione. Nel caso di reclami scritti, ICIM conferma per iscritto il ricevimento degli stessi e si impegna a rispondere entro 60 (sessanta) giorni dall’avvenuta ricezione. 16.0 CONTROVERSIE La risoluzione di ogni o qualsiasi controversia insorta tra le parti direttamente o indirettamente per l'applicazione o per l'interpretazione del Regolamento di ICIM che non potesse essere risolta amichevolmente dalle parti, è devoluta esclusivamente alla competenza dell’Autorità giudiziaria di MONZA. 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 15 di 26 APPENDICE A. (Informativa) ‐ LINEE GUIDA PER LA PREPARAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO 1. GENERALITÀ L’Azienda deve dimostrare che, per l’effettuazione del Servizio, sono costantemente prese ed applicate tutte le misure necessarie a garantire la osservanza di quanto richiesto nelle presenti Regole. L’insieme di queste misure deve essere documentato in un “Piano della Qualità del Servizio”, che definisce quanto messo in atto dall’Azienda per: a. pianificare il Servizio; b. assicurare l’idoneità ed il controllo dei processi esterni (cantieri); c. garantire il controllo e l’adeguatezza del Servizio; d. assicurare costantemente l’idoneità delle attrezzature e della strumentazione di controllo di processo e dell’ambiente di lavoro. 2. CARATTERISTICHE DEI CONTROLLI I controlli che assicurano l’omogeneità e la costanza della qualità del Servizio, hanno le seguenti caratteristiche: a. sono permanenti; b. sono realizzati dall’Azienda sull’ambiente e sul processo; c. sono realizzati secondo le modalità definite nel documento normativo di riferimento; d. sono registrati. 0203CR_03_IT Nelle pagine seguenti è proposta una struttura di Piano della Qualità. Questo non vuole e non può essere esaustivo di tutte le procedure e processi interni all’Azienda, ma vuole fornire un’indicazione per lo sviluppo di un PdQ. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 16 di 26 Piano della qualità SOMMARIO 1.0 SCOPO 19 2.0 OBIETTIVI PER LA QUALITÀ 19 2.1 Criticità e fattori di rischio 19 ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ 19 3.1 3.2 3.3 19 19 19 3.0 4.0 5.0 CONTROLLO DEI DOCUMENTI 20 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 20 20 20 20 20 Norme e leggi Libretto di impianto Documentazione di commessa Registrazioni Procedure di riferimento RISORSE 21 5.1 5.2 5.3 5.4 21 21 21 21 Risorse umane Addestramento/formazione Risorse strumentali Procedure di riferimento 6.0 RIESAME 21 7.0 APPROVVIGIONAMENTI 22 7.1 7.2 22 22 8.0 0203CR_03_IT Identificazione dell’azienda Organigramma aziendale Elenco delle figure coinvolte nelle attività Controllo/registrazione dei prodotti in ingresso Procedure applicabili ESECUZIONE COMMESSA 23 8.1 8.2 8.3 23 23 23 Processi speciali Identificazione e rintracciabilità dei prodotti Proprietà del cliente ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 17 di 26 8.4 8.5 9.0 Conservazione del prodotto Procedure applicabili 23 23 CONTROLLO DEL PRODOTTO NON CONFORME E AZIONI CORRETTIVE ‐ PREVENTIVE 10.0 MONITORAGGIO E MISURAZIONE 23 24 10.1 Misurazione del prodotto 10.2 Misurazione dei processi 24 24 11.0 VERIFICHE INTERNE DELLA QUALITÀ 24 12.0 ALLEGATI 24 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 18 di 26 1.0 SCOPO Il presente PdQ specifica le regole con cui l’impresa garantisce la qualità delle opere relative all’installazione, manutenzione e smaltimento di impianti di riscaldamento e condizionamento che utilizzano taluni gas fluorurati. 2.0 OBIETTIVI PER LA QUALITÀ Ai sensi del presente PdQ, l’impresa si prefigge il seguente obiettivo:  rispetto del Regolamento (CE) n° 842/2006 (DPR n. 43/2012). 2.1 Criticità e fattori di rischio  Rispetto del progetto.  Rispetto degli obblighi previsti dal Regolamento (CE) n° 842/2006 (DPR n. 43/2012).  Utilizzo di risorse professionalmente qualificate e certificate. 3.0 ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ 3.1 Identificazione dell’azienda Ragione sociale: Indirizzo: Certificazione: …….. 3.2 Organigramma aziendale 3.3 Elenco delle figure coinvolte nelle attività 0203CR_03_IT RC (Responsabile di Commessa): assicura che l’attività richiesta sia pianificata eseguita e controllata. RSGQ (Responsabile della qualità): attraverso il controllo della chiusura delle attività, verifica i tempi e comunica al RC eventuali scostamenti da quanto definito. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 19 di 26 CC (Capo cantiere): assicura che operino persone certificate e utilizzino attrezzature adeguate (DPI e strumentazione tarata). Operatori: assicurano che operino nel rispetto delle regole (stabilite dalle leggi che prevedono la certificazione dell’operatore). Ufficio tecnico: assicurano l’applicazione delle regole consolidate per la progettazione e la manutenzione degli impianti. 4.0 CONTROLLO DEI DOCUMENTI Con periodicità semestrale l’Ufficio Tecnico verifica eventuali aggiornamenti delle normative di settore vigenti. Tutti i documenti utilizzati dalla società, compreso il presente PDQ e tutte le procedure qui richiamate sono controllate dall’ufficio tecnico identificandoli in maniera univoca e mantenendoli in apposita area riservata (server e armadi con accesso ristretto). Fonte di aggiornamento: www.fgas.it/Normativa. 4.1 Norme e leggi La documentazione cogente è gestita secondo la procedura XY a cura di UT che ha il compito di acquisirla, valutare l’impatto sulle attività aziendali, aggiornare la documentazione interna per adeguarla ai requisiti modificati e renderla disponibile in forma controllata alle funzioni aziendali competenti per la sua applicazione. 4.2 Libretto di impianto Per ogni impianto deve essere disponibile un libretto di impianto come previsto dal DPR n°147 del 15/2/2006 e DPR 43 del 2012 su cui registrare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 4.3 Documentazione di commessa La documentazione di commessa, inclusa quella eventualmente ricevuta dal cliente, viene codificata al fine di consentirne la correlazione come la commessa. 4.4 Registrazioni Tutte le registrazioni emesse durante il processo operativo vengono codificate per premetterne la correlazione alla commessa di lavoro. 4.5 Procedure di riferimento Al controllo della documentazione si applicano le seguenti procedure aziendali:  PO – XXX controllo dei documenti e dei dati. 0203CR_03_IT  PO – XXX controllo delle registrazioni.  IO – XXX controllo accessi al sistema informativo aziendale.  …… ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 20 di 26 5.0 RISORSE L’azienda si impegna a mettere a disposizione le adeguate risorse umane e strumentali necessarie al conseguimento degli obiettivi. 5.1 Risorse umane Il personale che opera nel processo è qualificato secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n° 842/2006 e l’elenco di tale personale e disponibile nel registro del personale completo di identificazione della qualifica, categoria, scadenza nonché le relative registrazioni. Comunque un elenco parziale riguardante le persone qualificate è riportato nell’allegato 1. 5.2 Addestramento/formazione Periodicamente tutti i tecnici partecipano a corsi organizzati dai costruttori di materiale di installazione. Inoltre secondo quanto previsto dal DPR 43, annualmente l’ente di certificazione garantisce il mantenimento della certificazione di tutti gli operatori. L’impresa, nel caso di modifiche legislative o normative, definisce le esigenze di formazione e addestramento e coinvolge il personale che ritiene opportuno. 5.3 Risorse strumentali Le attrezzature utilizzate nei processi operativi sono conformi alle direttive comunitarie applicabili per la sicurezza e sono soggette a programmi di manutenzione. La strumentazione di controllo è soggetta a taratura periodica con riferimento a standard nazionali o internazionali. I controlli effettuati internamente sono svolti a fronte di istruzioni di lavoro documentate. Tutte le registrazioni che attestano l’effettuazione delle attività di manutenzione e calibrazione sono mantenute da UT. L’elenco degli strumenti di misura è riportato nell’allegato 2. 5.4 Procedure di riferimento  PO – XXX Manutenzione.  PO – XXX Controllo e calibrazione strumenti di misura.  …. 6.0 RIESAME 0203CR_03_IT A seguito di una richiesta del cliente viene effettuato un riesame per determinare gli obblighi specifici da rispettare. Detto riesame dovrà determinare: tipo dell’apparecchiatura, tipo di gas fluorurato, quantità, operazioni da svolgere al fine di determinare la categoria quantitativa di gas fluorurato. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 21 di 26 Viene utilizzata la check list……. Se si rende necessaria l’effettuazione di un sopralluogo si utilizza il modulo XY per la registrazione dei dati necessari alla formulazione dell’offerta; il sopralluogo servirà anche a registrare eventuali aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro (p.es lavoro in quota, lavoro in spazi confinati, rischi di interferenza con altre lavorazioni). Al termine della fase di riesame viene predisposta un’offerta che viene sottoposta al cliente e vengono identificate le procedure applicabili. 7.0 APPROVVIGIONAMENTI Gli approvvigionamenti riguardano: apparecchiature componenti l’impianto, materiale di consumo, servizi di taratura strumenti e/o manutenzione attrezzature, gas fluorurati, servizi di smaltimento dei gas. Il materiale viene acquistato da fornitori qualificati secondo la procedura XY. È responsabilità dell’ufficio acquisti selezionare i fornitori sulla base della loro capacità di fornire prodotti conformi alle specifiche. L’elenco dei fornitori qualificati, comprendente lo stato di aggiornamento della qualifica, viene mantenuto dall’ufficio acquisti. Il gas necessario per le attività di manutenzione e installazione viene acquistato da fornitori specializzati e viene mantenuta registrazione delle quantità in ingresso. 7.1 Controllo/registrazione dei prodotti in ingresso Il materiale in arrivo necessario per montare un intero impianto viene confrontato con il documento di richiesta e del preventivo firmato. Il materiale di consumo e la strumentazione vengono verificati nelle loro caratteristiche costruttive secondo quanto richiesto dal documento di ordine (marca e modello). Il gas in ingresso viene controllato confrontando il documento di richiesta con quanto riportato nelle bombole e nei documenti che le accompagnano. Tutto il materiale che non dovesse rispondere ai requisiti richiesti o attesi deve essere identificato e segregato in apposita area in attesa della risoluzione della non conformità. Qualora si riscontrasse il materiale non conforme all’ordine o all’uso si procederà all’apertura di un rapporto di non conformità. 7.2 Procedure applicabili  PO – XXX qualifica e controllo dei fornitori. 0203CR_03_IT  PO – XXX controllo del materiale di fornitura.  PO – XXX gestione del prodotto non conforme.  …. ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 22 di 26 8.0 ESECUZIONE COMMESSA La commessa viene gestita in conformità alle istruzioni operative applicabili e alla documentazione specifica. Le fasi di lavoro sono documentate con procedure di fabbricazione e di controllo e/o foglio di lavoro specifico che descrivono le fasi di lavoro, le misurazioni e i controlli da effettuare, le attrezzature e la strumentazione previste. All’interno delle procedure di controllo vengono identificate le modalità di registrazione dell’effettuazione dei controlli previsti. 8.1 Processi speciali Nell’esecuzione della commessa possono essere previsti dei processi speciali (saldatura); detti processi sono svolti da personale qualificato/certificato come previsto dal Reg 303/2008. 8.2 Identificazione e rintracciabilità dei prodotti Tutti i componenti dell’impianto che sia nuovo o in manutenzione e/o riparazione sono riportati e descritti nel documento che accompagna il foglio di lavoro o nelle procedure del singolo intervento. Vengono riportati sul presente documento tutti numeri di matricola dei componenti utilizzati. Per quanto riguarda il gas utilizzato si registra ad ogni ritorno in sede quanto gas è stato utilizzato nella giornata e non riferito ad ogni singolo intervento. La rintracciabilità di tutte le attività è garantita con il numero riportato su ogni foglio di lavoro. 8.3 Proprietà del cliente Le proprietà del cliente comprendono apparecchiature, disegni, documenti e dati, locali e quant’altro necessario all’efficace realizzazione della commessa. Tutte le proprietà del cliente devono essere identificate, verificate, protette e salvaguardate. Se una proprietà del cliente viene persa, danneggiata e comunque riscontrata inadeguata all’uso previsto deve esserne data comunicazione al cliente mantenendo le relative registrazioni attraverso al compilazione del libretto d’impianto. 8.4 Conservazione del prodotto Le apparecchiature, i gas, le attrezzature devono essere conservate al fine di mantenerne la conformità ai requisiti. La conservazione comprende la movimentazione, la protezione da danneggiamenti e da furti. 8.5 Procedure applicabili  IO‐ XXX……. 0203CR_03_IT 9.0 CONTROLLO DEL PRODOTTO NON CONFORME E AZIONI CORRETTIVE ‐ PREVENTIVE Qualora si dovesse riscontrare un prodotto, un impianto o un apparecchiatura con caratteristiche diverse da quelle previste o danneggiato lo stesso dovrà essere identificato al fine di evitarne l’uso ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 23 di 26 involontario e dovrà essere definito l’adeguata trattamento per ripristinare le funzionalità, p.es sostituzione, riparazione o smaltimento secondo quanto previsto dalla procedura PO‐xy controllo del prodotto non conforme. Si dovranno anche identificare eventuali azioni correttive o preventive per prevenire il ripetersi della non conformità. 10.0 MONITORAGGIO E MISURAZIONE 10.1 Misurazione del prodotto Le misurazioni del prodotto sono previste dalle procedure di controllo/foglio di lavoro. Il collaudo finale viene documentato sul libretto di impianto che viene rilasciato al cliente e deve essere disponibile sull’impianto nel caso di controllo da parte delle Autorità Competenti. 10.2 Misurazione dei processi La commessa viene valutata sulla base del raggiungimento degli obiettivi di tempo, qualità ed economici. 11.0 VERIFICHE INTERNE DELLA QUALITÀ Il responsabile qualità verifica a campione che le attività siano svolte in conformità ai requisiti applicabili. 12.0 ALLEGATI Allegato 1 ‐ Elenco personale qualificato. Allegato 2 ‐ Elenco degli strumenti di misura. 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 24 di 26 ALLEGATO 1 ‐ ELENCO PERSONALE QUALIFICATO DIPENDENTE N. ISCRIZIONE REGISTRO CCIAA N. CERTIFICATO DATA SCADENZA CERTIFICATO 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 25 di 26 ALLEGATO 2 ‐ ELENCO DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO DESCRIZIONE MARCA MODELLO N. MATRICOLA N. SERIALE DATA ACQUISTO DATA PROSSIMA TARATURA 0203CR_03_IT ICIM SpA a socio unico Piazza Don Enrico Mapelli, 75 ‐ 20099 Sesto San Giovanni (MI) ‐ Tel. +39 02 725341 Fax +39 02 72002098 ‐ www.icim.it ‐ [email protected] Capitale sociale € 260.000,00 int. versato ed esistente ‐ C.F./P.IVA e Iscriz. Reg. Imprese di Milano n. 12908230159 – R.E.A. n. 1596292 pag. 26 di 26 
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