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PROTOCOLLO DI
cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbn
CATALOGAZIONE
DI DOCUMENTI NON LIBRARI
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NOTE INTRODUTTIVE
Il protocollo fornisce indicazioni per la catalogazione delle seguenti tipologie di
materiale:
– Audioregistrazioni (sonore musicali, sonore non musicali): CD audio, DVD audio,
audiocassette (solo per gli audiolibri e i corsi di lingua);
– Videoregistrazioni: DVD video;
– Risorse elettroniche ad accesso locale: CD-ROM, DVD-ROM;
– Documenti multimediali (documenti costituiti da due o più supporti di diverse tipologie,
nessuno identificabile come primario);
I documenti da catalogare devono essere prodotti in più copie destinati ad una
diffusione pubblica. E’ escluso dalla catalogazione tutto il materiale prodotto
privatamente o in copia unica.
Es.: audioregistrazioni, videoregistrazioni, CD-ROM prodotti in proprio e donati alla
biblioteca.
Il protocollo fa riferimento agli standard ISBD (M), ISBD (NBM) e SBD (ER) integrati da
La catalogazione del materiale video in SBN, draft (dicembre 2007), Guida alla
catalogazione in SBN dei documenti sonori, draft (dicembre 2007), La catalogazione
delle risorse elettroniche in SBN (1999).
Il Protocollo potrebbero essere soggetto a modifiche alla luce della pubblicazione
dello standard ISBD Consolidated edition (2007) e dei risultati dei lavori della
Commissione per l’aggiornamento e le eventuali semplificazioni delle regole per
la compilazione del catalogo alfabetico per autori nelle biblioteche italiane (RICA).
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
CODICI DI QUALIFICAZIONE BIBLIOGRAFICA
Codice di natura
La natura bibliografica viene determinata in base agli stessi criteri adottati per i
documenti cartacei (monografia, collezione, etc.).
Codice tipo record
Si attribuisce obbligatoriamente il codice tipo record utilizzando le seguenti definizioni:
–
Registrazione sonora musicale
–
Registrazione sonora non musicale
–
Materiale video
–
Risorse elettroniche
–
Materiale multimediale.
Nell’area del titolo non si riporta la Designazione generica del materiale dopo il titolo
proprio per nessuna tipologia di documenti, poiché già indicata nel Codice tipo record.
Codice tipo data
Si indicano i codici Data semplice e Data incerta secondo gli stessi criteri adottati per il
materiale a stampa.
Codice di paese
Si indica il codice del paese dell’editore/distributore. Il campo del codice paese non
viene compilato qualora il luogo dell’editore non sia identificato.
Codice di lingua
Si riporta la lingua utilizzata nel documento.
Codice età
Si segnala l’età (14, 18) quando il documento è vietato ai minori.
Codice tipologia destinatario
Si seguono gli stessi criteri adottati per il materiale a stampa.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
AUDIOREGISTRAZIONI
Il protocollo fornisce prescrizioni per la catalogazione di:
– CD audio;
– DVD audio;
– Audiocassette (solo per gli audiolibri e i corsi di lingua);
Lo standard di riferimento per la descrizione catalografica è rappresentata dalle ISBD
(NBM).
Per la creazione degli accessi e la forma degli autori si fa riferimento alle RICA.
DETTAGLIO NOTIZIA-CREAZIONE
Tipo Data e Data 1
La data viene indicata secondo le regole in uso per il materiale a stampa.
Lingua
Per la musica vocale si indica la lingua del testo messo in musica.
Per la musica strumentale si indica la lingua del testo di corredo (prefazione,
introduzione, apparato critico, note etc.).
FONTI DELLE INFORMAZIONI
Ordine di preferenza delle fonti
– E’ necessario scegliere fonti stabilmente associate al documento: in questo caso le
informazioni stampate o etichette apposte in modo permanente sul documento stesso.
– In caso di dati insufficienti o incompleti o in mancanza di dati sull’etichetta è
necessario individuare altre fonti che possano identificare nel modo migliore il
documento: custodia, contenitore o altro materiale allegato.
Fa eccezione all’utilizzo delle informazioni stampate sul documento il caso in cui non sia
presente il titolo collettivo per più opere: si potrà quindi scegliere come fonte primaria
quella dove compare il titolo unificante.
AREA
Area 1 – Titolo e
formulazione di
responsabilità
FONTI PRESCRITTE
Opera con unico documento: Etichetta,
contenitore o altro materiale allegato se
presentano titolo d’insieme quando un
documento contiene 2 o più opere
Opera con più documenti: Contenitore
Area 2 – Edizione
Etichetta, contenitore, fascicolo incluso o allegato
Area 4 – Pubblicazione
Etichetta, contenitore, fascicolo incluso o allegato
Area 5 – Descrizione fisica
Qualsiasi fonte
Area 7 – Note
Qualsiasi fonte
Se la fonte del titolo proprio non è l’etichetta è obbligatorio segnalare in nota la fonte
utilizzata.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Es.: Tit. del contenitore
AREA DEL TITOLO E DELLA RESPONSABILITA’
Titolo proprio
Se il termine del titolo proprio è generico o nel caso sia corrispondente al nome di una
forma musicale, a elementi relativi all’organico, alla tonalità, alla numerazione, alla data
di composizione questi si considerano parti integranti del titolo proprio e non
complementi del titolo.
Se l’indicazione di responsabilità è parte integrante del titolo proprio si considera titolo.
Se un’opera musicale reca come titolo il nome del responsabile del suo contenuto
intellettuale, tale nome viene trascritto nel titolo proprio.
Titolo prevalente
In presenza di due o più titoli a uno dei quali è dato maggior rilievo tipografico,
quest’ultimo è da considerarsi prevalente, gli altri titoli si riportano in nota.
Titolo d’insieme
Quando un documento contiene due o più opere singole e sull’etichetta sono presenti
sia il titolo collettivo che i titoli delle singole opere, il titolo collettivo viene scelto come
titolo proprio. I titoli delle singole opere si danno in nota se si tratta di opere complete,
non per parti incomplete (anche se molto consistenti). Si riportano fino a 3 titoli seguiti
dai tre puntini di sospensione: Contiene: Tit. ; Tit. ; Tit.…
Contiene: Tit. / Autore . Tit. / Autore . Tit. / Autore… (nel caso di opere di autori diversi)
Quando un documento contiene due o più opere singole e la custodia è l’unica fonte per
un titolo proprio d’insieme, il titolo collettivo della custodia viene scelto come titolo
proprio e dalla custodia stessa si prendono anche le altre informazioni relative all’area
1. In questi casi è quindi possibile che la formulazione di responsabilità da inserire in
area 1 sia quella relativa all’esecutore comune delle opere contenute.
Documenti senza titolo d’insieme
Quando un documento contiene due o più opere e manca un titolo d’insieme, i titoli
delle singole opere vengono riportati nell’ordine in cui compaiono nella fonte prescritta
d’informazione.
Se le opere sono dello stesso compositore i titoli sono separati da spazio punto e
virgola spazio.
Se le opere sono di compositori diversi i titoli sono separati da spazio punto spazio.
Quando il numero di opere singole è considerevole, si danno i primi tre titoli, seguiti da
punti di omissione. Nell’area delle note non si riportano eventuali altri titoli.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Titoli paralleli
I titoli paralleli non si riportano nell’area del titolo, ma si crea un legame (fino a due) tra
la notizia di natura M e la notizia di natura P.
Se fossero presenti più di due titoli paralleli si riporta in nota: Tit. paralleli in n. lingue.
Si crea il legame a titolo parallelo solo se presente sulla fonte da cui si ricava il titolo
proprio.
Complementi del titolo
Non si riportano complementi del titolo presenti su fonti diverse da quella da cui si è
tratto il titolo proprio.
Formulazioni di responsabilità
I responsabili di una registrazione sonora sono molto più numerosi di quelli del
materiale a stampa perché molteplici sono le professionalità coinvolte nella produzione
dei documenti sonori.
Oltre a persone o enti che abbiano contribuito al contenuto intellettuale, della o delle
opere contenute in un documento, vanno indicate in descrizione persone o enti che
abbiano contribuito all’originalità di quel documento, quindi esecutori, responsabili della
realizzazione etc., ma non si riportano, nemmeno in nota, indicazioni di responsabilità
relative a ingegneri e tecnici del suono e della registrazione, direttori artistici e
masterizzatori.
Se una singola formulazione di responsabilità presenta più di tre nomi, si trascrive solo
il primo seguito da … [et al.]; si raccomanda però di segnalare gli interpreti principali
presentati in formale evidenza. (anche quando sono più di tre).
I nomi dei componenti i complessi musicali, quando sono presenti sulla fonte prescritta,
si trascrivono fra parentesi rotonde dopo il nome del complesso.
Es.:
*Lonely woman / The Modern Jazz Quartet (John Lewis, piano ; Percy Health, bass ;
Milt Jackson, vibraharp ; Connie Kay, drums)
AREA DELL’EDIZIONE
Per i documenti sonori il termine edizione si riferisce a tutte le copie di un documento
prodotte dalla stessa incisione del suono proveniente dalla medesima ripresa.
E’ pertanto molto difficile che un documento sonoro rechi un’indicazione di edizione. Nel
caso ciò si verificasse, la trascrizione della formulazione di edizione sarà riportata così
come appare sul documento, racchiusa fra parentesi quadre se desunta da fonti diverse
da quelle prescritte.
. - Nuova ed. riveduta
. – Revised ed.
. - 2. ed.
. - Ed. spéciale
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Si considera nuova edizione di una registrazione sonora solo una differente incisione di
una stessa ripresa del suono.
Le rimasterizzazioni digitali di registrazioni analogiche non si considerano nuove
edizioni, ma nuove pubblicazioni, a meno che il documento non rechi la dicitura
“edizione rimasterizzata”.
AREA DELLA PUBBLICAZIONE
Luogo di pubblicazione
Per luogo di pubblicazione si intende quello della località associata, sulle fonti prescritte,
al nome dell’editore o, in mancanza, a quello del distributore. Un secondo o ulteriore
luogo non viene riportato, si indica l’omissione con l’espressione “etc.” racchiusa tra
parentesi quadre.
Nome dell’editore e/o distributore
Esistono motivi di incertezza per la determinazione dell’editore: infatti le case
discografiche sono spesso di proprietà di Società multinazionali, le quali detengono i
diritti sulla registrazione.
A tal proposito si ritiene opportuno preferire l’etichetta discografica, se in evidenza
formale, al nome della casa di produzione.
Il nome della casa di produzione può essere riportato nell’area delle note.
Il distributore si indica solo in caso di assenza del nome di un editore.
Si riporta un secondo editore; se sono più di due, si riporta solo il primo e non si
segnala l’omissione dei successivi.
Data di pubblicazione
La data di pubblicazione è l’anno in cui il documento è stato messo in circolazione
nell’edizione descritta, indipendentemente dalla data di registrazione e da precedenti
pubblicazioni della stessa registrazione.
È molto difficile che un documento sonoro rechi una data di pubblicazione; è facile
invece trovare una data relativa ai diritti di registrazione che, per questo tipo di materiale
dal 1971, a seguito della Convenzione internazionale di Ginevra, è contrassegnata dalla
lettera P racchiusa in un cerchio (phonogram); tale data si riferisce in alcuni paesi alla
data di prima incisione del suono, in altri si riferisce alla data di prima pubblicazione.
Si danno di seguito le indicazioni riassuntive per determinare la data di pubblicazione:
–
se sul documento sono presenti una data P e una di copyr. e le due date sono
coincidenti, la data si qualifica come copyr;
–
se sul documento sono presenti una data di copyright e una data di phonogram
diverse si utilizza la più recente;
–
se sul documento sono presenti più date P, la più recente delle quali corrisponde
alla data di copyr., quest’ultima viene utilizzata qualificandola come copyr;
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
–
se sul documento sono presenti più date P e una data di copyr. che non coincide
con nessun P, si utilizza la più recente.
La data di copyright si segnala con l'abbreviazione “c” che precede senza spazi la data.
La data phonogram si segnala con l’abbreviazione “p” che precede senza spazi la
data.
Se nessuna data è determinabile con certezza, perché le date presenti non sono
relazionabili con il supporto o se è presente solo una data di registrazione, il
catalogatore deve inserire una data presunta, fra parentesi quadre, come per i
documenti a stampa: Es.: [200-?] [199-?]
AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA
Indicazione specifica del materiale ed estensione
Il primo elemento dell’area della descrizione fisica è costituito dal numero delle unità
fisiche che costituiscono il documento:
–
1 CD audio (per Disco sonoro e compact disc)
–
1 CD audio (MP3)
–
1 DVD audio
–
1 audiocassetta
Estensione
Come misura di estensione viene riportata fra parentesi tonda la durata della
riproduzione; tale indicazione può essere indicata in termini approssimativi o essere
omessa se il dato non figura sul documento.
La durata si esprime in base alle seguenti esemplificazioni:
–
Il documento riporta la durata esatta:
1 CD audio (1 h., 54 min., 23 sec.)
–
Se il documento non riporta la durata complessiva si provvede ad un conteggio
approssimativo, arrotondando al minuto superiore:
1 CD audio (ca. 58 min.)
–
Se è impossibile riportare un’indicazione precisa o approssimativa l’indicazione
viene omessa.
Tipo di registrazione
Per i CD audio, se presenti sul documento, possono essere riportati gli acronimi
utilizzati dalle case discografiche per indicare in che modo il suono è stato codificato nei
processi di 1. Registrazione, 2. Missaggio, 3. Masterizzazione:
A = Analogico
D = Digitale
X = Sconosciuto
AAD (uso del registratore analogico durante le sedute di registrazione e nei
procedimenti di missaggio; del registratore digitale per la masterizzazione)
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
ADD (uso del registratore analogico durante le sedute di registrazione; del registratore
digitale per i successivi procedimenti di missaggio e per la masterizzazione)
AXD (uso del registratore analogico durante le sedute di registrazione; sconosciute le
modalità di missaggio; uso del registratore digitale per la masterizzazione)
DDD (uso del registratore digitale per la registrazione, il missaggio, la masterizzazione)
1 CD audio (72 min.) : DDD
Il numero dei canali stereo o mono si indica, se presente sul documento:
1 CD audio (72 min.) : ADD, stereo ; 12 cm
1 CD audio (2 h., 39 min., 56 sec.) : mono ; 12 cm
Dimensioni
Non si considerano le dimensioni del contenitore
1 CD audio (72 min.) : DDD, stereo ; 12 cm
Per le audiocassette non si segnalano le dimensioni.
Indicazioni materiale allegato
Il termine materiale allegato si usa per descrivere una parte fisicamente separabile del
documento.
Come per documenti a stampa le informazioni relative al materiale allegato vengono
inserite nell’Area delle note.
Quando il materiale allegato è fruibile autonomamente si tratta di documenti
multimediali e quindi deve essere descritto indipendentemente.
AREA DELLE NOTE
Le note precisano e completano la descrizione; vengono utilizzate quando specifiche
norme o ragioni di opportunità non consentono o sconsigliano di includere informazioni
nelle specifiche aree di pertinenza.
Seguire le regole indicate in ISBD (NBM), compresi sia l’ordine di successione che le
indicazioni di punteggiatura.
Note sul titolo proprio
•
Note sulla lingua dell’opera sulla sua traduzione e adattamento.
Es.: Cantato in italiano
Es.: Basato su: The treasure of Franchard / by Robert Louis Stevenson
•
Note sulla fonte del titolo proprio quando è diversa dalla fonte permanentemente
collegata con il documento. Es.: Tit. del contenitore
Tit. dell’inserto descrittivo
Note relative alla formulazione di responsabilità
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Possono comprendere le formulazioni di responsabilità non ricavate dal documento, le
note relative a varianti del nome di persone o di enti e a loro forme estese, su persone o
enti collegati con l’opera ma che non possono venire inclusi in altri settori della
descrizione, note su persone o enti collegati con edizioni precedenti ma non con
l’attuale.
Sono incluse anche note sulle messe in scena, l’orchestrazione, etc.
Es.: Attribuito a
Eseguito con strumenti originali
Rappresentazione speciale per la commemorazione di
Note relative all’edizione e alla storia bibliografica del documento
Possono includere la fonte della formulazione di edizione e dettagli sui rapporti con altri
documenti e altre edizioni, comprese le remissioni.
Es.: Pubblicato originariamente nel 1975
Registrato dal vivo alla Metropolitan pera, 11 gennaio 1986
Rimasterizzazione digitale della registrazione effettuata nel 1969
Note relative all’area della pubblicazione, distribuzione etc.
Possono comprendere dettagli su altri editori o distributori del documento, note su
forme diverse di pubblicazione, di distribuzione etc. e altre date
Es.: Da registrazioni fatte tra il 1953 e il 1968
Note relative all’area della descrizione fisica
Comprende una descrizione fisica aggiuntiva del documento che completa l’indicazione
formale dell’area 5.
Note relative a inserti, sostegni, supporti, contenitori, materiale minore allegato
Es.: Alleg. 1 fasc. (58 p.)
COLLEGAMENTI AUTORI E TITOLI
Documenti che contengono una sola opera
Il documento che contiene una sola opera avrà il nome del compositore nella sua forma
accettata legato alla monografia con legame di responsabilità principale.
Si creeranno legami di responsabilità secondaria agli esecutori principali.
I legami di responsabilità secondaria dei documenti sonori possono essere più
numerosi, comprendendo tutte le persone e gli enti coinvolti nella creazione del
contenuto intellettuale e artistico delle opere registrate (autori del testo, compositori,
adattatori, librettisti etc.)
Musica vocale
Legame responsabilità principale al compositore della musica.
Legame responsabilità secondaria all’autore del libretto e agli interpreti.
–
Adattamenti, libere trascrizioni, variazioni e in genere la netta modificazione di
un’opera che la renda completamente diversa dall’originale
Legame responsabilità principale all’adattatore.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
–
Se la registrazione contiene opere in cui la partecipazione degli esecutori va oltre
la rappresentazione, esecuzione, interpretazione (come avviene con la musica leggera,
rock e jazz)
Legame responsabilità principale alla persona o ente presentati come esecutore
principale.
–
Recital di attori, cantanti, solisti se pubblicati con il preciso scopo di celebrarne
l’arte interpretativa
Legame di responsabilità principale all’attore o al cantante o al solista
–
Raccolte
Se in una stessa pubblicazione sono raccolte opere o parti di opere preesistenti di due
o più autori con un titolo d’insieme, i compositori avranno tutti legame di responsabilità
secondaria.
–
Se la raccolta è priva di titolo d’insieme oppure presenta un titolo generico che la
identifichi solo in connessione con i nomi dei singoli autori, se non sono più di tre
Il primo compositore avrà legame di responsabilità principale, mentre gli altri legame di
responsabilità secondaria.
INTESTAZIONE PRINCIPALE
Musica classica
Intestazione principale al compositore.
Eccezioni:
–
raccolte di più di tre compositori diversi: intestazione al titolo;
–
antologie di brani di compositori diversi con lo scopo di presentare l'attività
dell'esecutore o di un direttore d'orchestra o di un'orchestra, ecc.: intestazione
principale all’esecutore, direttore, orchestra, ecc..
Musica jazz, rock, leggera
Intestazione principale al titolare della registrazione.
Eccezioni:
–
raccolte di vari interpreti: nessuna intestazione principale;
–
antologie di brani di vari esecutori che raccolgono brani di un singolo compositore:
intestazione principale al compositore
Registrazioni non musicali
Intestazione principale per l'autore del testo.
Eccezioni:
–
raccolte o antologie di autori diversi: intestazione principale alla voce che legge o
recita.
–
registrazioni ibride che comprendono lettura e musica.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Capita spesso nelle registrazioni sonore che accompagnano libri di fiabe, racconti,
poesie, filastrocche, ecc., specialmente rivolti ai bambini.
–
Quando la musica costituisce accompagnamento, il contributo principale è il testo
(quindi l’autore o la voce recitante)
–
Quando la registrazione è costituita da canzoni o brani musicali (es.: ninne nanne,
filastrocche cantate, ecc.) il contributo principale è quello musicale (quindi il
compositore, l’arrangiatore o gli esecutori).
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
FORMA
Qualificazioni
Si aggiunge la qualificazione <gruppo musicale> al nome del Complesso:
Es.: *Pink *Floyd <gruppo musicale>
Eccezione:
Non si aggiunge la qualificazione per i gruppi il cui nome contiene un'espressione che
già definisce la natura del gruppo (es.: Group, Band, Trio, Quartet, Quintet, ecc.):
Es.: *Quartetto *Cetra; *Banda *Osiris
Orchestre con nome collegato al teatro
Il nome viene dato insieme al nome del teatro (non in forma gerarchica) se così si
presenta nella maggior parte dei documenti.
*Dorchester der *Wiener
*Staatsoper
*Coro del *Teatro alla *Scala
non
non
Wiener Staatsoper.
Orchester
Teatro alla Scala. Coro
Gruppi di musica jazz, rock e leggera
Nomi di gruppi che contengono il nome del musicista principale
Nei casi di gruppi il cui nome è costituito solo dal musicista principale con l'aggiunta di
un termine generico come "Group", "Band", "Trio", "Quartet", "Quintet", ecc., si fa il
legame al nome del musicista principale.
Dal nome del gruppo si può fare un rinvio.
*Steve *Miller *Band
*Gerry *Mulligan *Quartet
*Art *Pepper *Quartet
*Thelonius *Monk *Quintet
v.
v.
v.
v.
Miller, Steve
Mulligan, Gerry
Pepper, Art
Monk, Thelonius
Nomi di gruppi costituiti solo dai nomi dei musicisti
Nei casi di gruppi il cui nome è costituito dai nomi degli artisti che lo compongono si fa il
legame al nome collettivo
Es.:
*Emerson, *Lake & *Palmer <gruppo musicale>
*Simon & *Garfunkel <gruppo musicale>
*Crosby, *Stills, *Nash & *Young <gruppo musicale>
Articoli iniziali
I nomi di gruppi che iniziano con un articolo vengono trascritti senza articolo.
Interpreti titolari per musica jazz, rock e leggera
Titolarità
L’interprete titolare della registrazione corrisponde all’entità indicata formalmente come
tale sul documento, senza la necessità di ulteriori valutazioni.
Può essere costituita dal nome di una persona, di un gruppo, da più nomi di singoli e/o
di gruppi.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Legami
Es.: Kaya / Bob Marley & The Wailers
Legame di responsabilità principale per Marley, Bob e secondaria per Wailers <gruppo
musicale>
Everybody knows this is nowhere / Neil Young with Crazy Horse
Legame di responsabilità principale per Young, Neil e secondaria per Crazy Horse
<gruppo musicale>
Sarah Vaughan sings George Gershwin / orchestra conducted by Hal Mooney
Legame di responsabilità principale per Vaughan, Sarah e secondarie per Gershwin,
George e Mooney, Hal
Tipo numero standard e Numero standard
L’ ISBN , se presente, viene riportato secondo le stesse regole del materiale a stampa.
Il numero editoriale (numero di catalogo assegnato dalla casa discografica) si trascrive
come
compare sui documenti, con eventuali lettere che precedono e/o seguono il numero,
rispettando maiuscole e minuscole, omettendo spazi e segni di punteggiatura.
Se presenti si riportano entrambi i numeri (ISBN, NE).
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
VIDEOREGISTRAZIONI
Il seguente protocollo fornisce indicazioni per la catalogazione di tipologie di materiali
quali:
– DVD video
QUALIFICAZIONI
Lingua
Valgono le stesse regole adottate per i documenti cartacei con le seguenti precisazioni:
–
si segnala la lingua del sonoro e non quella dei sottotitoli
–
per i DVD pubblicati in Italia si segnalano tutte le lingue fino a tre; se sono più di
tre si segnalano due codici: Italiano e Multilingue
–
per i film muti non si segnala il codice lingua (campo relativo non compilato)
–
per le videoregistrazioni di esecuzioni musicali e spettacoli di danza non si
segnala il codice lingua
FONTI
La descrizione bibliografica dei materiali non librari è resa complessa dall’assenza di un
frontespizio o di una singola fonte equivalente d’informazione.
Fra le varie fonti di informazioni (il documento stesso, un’etichetta, un contenitore, un
allegato o materiale testuale d’accompagnamento) l’indicazione di ISBD(NBM) è di
preferire di norma fonti interne in quanto collegate permanentemente al documento, con
la possibilità di usare fonti esterne quando queste identificano in modo migliore e/o più
completo il documento.
Diversamente da quanto indicato dallo standard, viene scelta come fonte principale il
contenitore nel suo insieme che generalmente fornisce tutte le informazioni necessarie.
Questa scelta è motivata da una riduzione dei tempi di catalogazione e dal fatto che la
pubblicazione nel suo insieme risulta essere più identificante.
Per la descrizione bibliografica si farà riferimento allo standard NBM con le opportune
integrazioni derivanti dalle ISBD (ER).
Area
Titolo
e
responsabilità*
formulazione
Fonti prescritte delle informazioni
di
Contenitore nel suo insieme, etichetta
Edizione
Contenitore,
allegato
etichetta,
materiale
Pubblicazione, distribuzione etc.
Contenitore,
supporto,
allegato, etichetta
materiale
Descrizione fisica
Qualsiasi fonte
Note
Qualsiasi fonte
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
* La fonte del titolo proprio deve essere sempre riportata in nota, se diversa dalla fonte
prescritta (contenitore).
Poiché la fonte principale è il contenitore nel suo insieme, nelle aree 1 e 2 si useranno
le parentesi quadre solo per le informazioni ricavate da fonti secondarie o per le
integrazioni del catalogatore.
Il piatto anteriore del contenitore riporta il titolo in evidenza nella forma in cui, ad
esempio, il film è più conosciuto in Italia o l’opera è comunque nota. Le informazioni
relative alle responsabilità intellettuali e di produzione sono in genere riportate, seppure
con minore evidenza formale rispetto al titolo, sempre sul piatto anteriore.
Il piatto posteriore, invece, presenta in modo strutturato l’intera gamma delle
informazioni relative alle responsabilità intellettuali, di produzione e le modalità di
fruizione della risorsa.
In genere i dati sul piatto posteriore sono distribuiti in tre zone omogenee: la prima
strutturata in modo analogo ai titoli di testa – a volte si presenta sul piatto anteriore -, la
seconda relativa alla produzione e distribuzione, la terza relativa alle note tecniche. In
particolare, per i DVD, queste si possono dividere in requisiti minimi per la fruizione
(codice regionale e standard televisivo) e in caratteristiche che condizionano la qualità
della fruizione (formati audio e video, modalità di registrazione).
AREA DEL TITOLO E DELLA FORMULAZIONE DI RESPONSABILITA
Titolo proprio
Le regole relative alla scelta del titolo proprio e del complemento del titolo seguono lo
schema ISBD (M).
Il titolo proprio è il primo elemento della descrizione anche quando è preceduto sulla
fonte prescritta da dichiarazioni di responsabilità, di edizione, di serie, di pubblicazione
o qualsiasi informazione che non riguardi il titolo.
Il titolo proprio è il titolo principale di un documento e può avere varie forme:
–
può consistere in formulazioni che indicano un tipo di opera o il suo contenuto
(Concerto, Tour, Opere complete)
–
può consistere nel nome di una persona o di un ente (The Beatles, Adlai
Stevenson)
–
può consistere in una serie di iniziali o in un acronimo (IQ, JFK, F.I.S.T.)
–
può consistere in due parti legate dalla parola “o” (Dr. Strangelove, or How I
learned to stop worryng and love the bomb)
–
può includere cifre o lettere quando queste sono informazioni essenziali per
distinguere il titolo proprio da altri titoli (Kill Bill Vol. 2, Star Wars 2)
–
può includere una formulazione di responsabilità quando questa è
linguisticamente parte integrante del titolo (Braverman’s condensed cream of Beatles,
Fellini Satyricon, Maria Callas in concert). Vi è da notare, però, che nel caso di materiali
quali film e video, i nomi di esecutori, autori, registi, produttori, dati come presentatori,
quando precedono o seguono il titolo proprio generalmente non vengono considerati
come parte di esso, anche se sono legati linguisticamente con il titolo(Star Wars – Nota
redazionale. Nei titoli di testa si legge: Twentieth Century Fox presents Star Wars)
–
può comprendere anche una formulazione di responsabilità relativa all’autore
dell’opera letteraria da cui quella cinematografica è derivata (Frankestein di Mary
Shelley)
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Titoli varianti non scelti come titolo proprio vengono trattati come complementi del titolo
se compaiono sulla fonte prescritta d’informazione
Titoli paralleli
I titoli paralleli non si riportano nell’area del titolo, ma si crea un legame (fino a due) tra
la notizia di natura M e la notizia di natura P.
Se fossero presenti più di due titoli paralleli si indica in nota: Tit. paralleli in n. lingue.
Si crea il legame a titolo parallelo solo se presente sulla fonte da cui si ricava il titolo
proprio.
Complementi del titolo
Non di rado i film stranieri escono nella versione italiana con lo stesso titolo originale e
un’aggiunta in lingua italiana.
Si pone in questo caso il problema di distinguere i casi (poco frequenti) in cui l’aggiunta
rappresenti un titolo parallelo, dai casi in cui l’aggiunta costituisce invece parte del titolo
o un complemento del titolo.
Considerando il contenitore come fonte prescritta bisogna prestare attenzione alle frasi
presenti su di esso in aggiunta al titolo.
Vanno trascurate quando si tratta di inserti dal contenuto prevalentemente pubblicitario
o comunque non pertinenti la descrizione.
(Insider: dietro la verità; John Adams: a portrait and a concert of american music)
Formulazioni di responsabilità
Le formulazioni di responsabilità relative ad autori, registi, esecutori si riportano così
come si presentano sul piatto anteriore. Qualora le informazioni relative alla medesima
responsabilità siano presenti sul contenitore con forme diverse si privilegiano sempre
quelle del piatto anteriore.
Se però gli elementi riportati sul piatto anteriore risultano incompleti si provvede a
completare con un’integrazione (se ricavata dal piatto posteriore verrà trascritta senza
parentesi quadre)
Secondo lo standard una formulazione di responsabilità può riferirsi a entità come:
scrittori, compositori, artisti grafici, coreografi, etc., la cui opera sia incorporata nel
documento direttamente o indirettamente (autore del romanzo su cui è basata una
sceneggiatura)
Nel caso di film ci troviamo di fronte a documenti che tendono a riportare la totalità dei
contributi, di conseguenza riportare tutte le formulazioni di responsabilità porterebbe a
descrizioni prolisse.
Al riguardo ISBD (NBM) (1.5.2.1) stabilisce: riguardo ai film e simili che hanno
formulazioni di responsabilità numerose e complesse, si registrano i nomi delle
compagnie di produzione, e quelle di produttori, registi o altri che abbiano qualche
grado di responsabilità generale dell’opera. Singoli con responsabilità specifiche
possono anche essere registrati nella formulazione di responsabilità quando hanno un
importante ruolo creativo (p.e. l’operatore cinematografico, gli autori del soggetto
cinematografico, gli animatori di cartoni animati).
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Trascrizione
Lo standard stabilisce che una formulazione di responsabilità viene data nei termini in
cui appare sul documento.
Quando c’è più di una formulazione di responsabilità, l’ordine di queste formulazioni
nella descrizione deve essere quello indicato dalla composizione tipografica o dalla loro
successione sulla fonte prescritta, senza tener conto del grado di responsabilità
implicito nelle varie formulazioni.
Quando la fonte prescritta ha un carattere composito, le formulazioni di responsabilità
vengono date in ordine logico.
Sulla base di queste indicazioni dello standard si indica come prima formulazione di
responsabilità il regista (anche quando il piatto anteriore non ne riporta l’indicazione di
responsabilità relativa), seguito dalle altre formulazioni nell’ordine in cui compaiono
sulla fonte, trascurando le compagnie di produzione e i produttori, di minor interesse dal
punto di vista del reperimento, seppure previsti dalle ISBD. Si riportano le seguenti
responsabilità: regia, sceneggiatura, soggetto, musiche, opera letteraria da cui è tratto il
film.
Per quanto riguarda il regista spesso viene presentata una prima indicazione di
responsabilità generica sul piatto anteriore del contenitore (es. un film di) e una più
dettagliata sul piatto posteriore (es. regia di, diretto da). In questi casi si riporta
l’indicazione che compare sul piatto anteriore, anche se generica.
Qualora il regista abbia altre responsabilità (p.e. soggetto, sceneggiatura) e queste
siano indicate sulla fonte, si danno in descrizione.
Nel caso di riproduzioni di pellicole cinematografiche, non si trascrivono i nomi degli
interpreti, in quanto non hanno responsabilità su tutta l’opera.
Fa eccezione il caso in cui i nomi degli interpreti siano grammaticalmente legati con
un’altra formulazione di responsabilità (p.e. Il cacciatore / Robert De Niro in un film di
Michael Cimino)
AREA DELL’EDIZIONE
La definizione di edizione presente negli standard (M) e (NBM) è la stessa e uguali
sono le prescrizioni anche se per le videoregistrazioni il concetto di edizione non risulta
sempre chiaro.
Il termine “edizione” è spesso sostituito in questi documenti dal termine “versione”.
Si possono avere indicazioni di edizione/versione riferite alla registrazione, relative ai
cambiamenti apportati durante le riprese e/o il processo di produzione, modifiche
successive o apportate dalla distribuzione (tagli o aggiunte di scene, cambiamenti di
finale, versioni integrali, censurate ridotte, etc.).
Si possono avere (specialmente nei DVD) indicazioni di edizione riferite a cambiamenti
derivanti da contenuti extra a corredo del film, molteplicità di lingue e sottotitoli,
cambiamento del formato di incisione.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Ecco alcuni esempi di formulazione di edizione:
–
Revised ed.
–
World cup ed.
–
Director’s cut
–
Collector’s ed.
–
Restaurato digitalmente e rimasterizzato
–
Versione restaurata
–
Nuova ed. completamente restaurata
–
Widescreen ed.
–
Special extended DVD ed.
Non si è in presenza di una nuova edizione quando le differenze riguardano:
• interventi di restauro o masterizzazione, senza che ci siano differenze significative nel
contenuto, che verranno riportati in nota (es.: versione restaurata, versione
rimasterizzata digitalmente con restauro del suono, restaurato digitalmente e
rimasterizzato, etc.).
• differenti caratteristiche tecniche quali DVD con menù interattivo, accesso diretto alle
scene e selezione delle stesse.
es. *Rocco e i suoi fratelli / regia di Luchino Visconti
In nota: Versione restaurata
Le *million / René Claire
In nota: Versione rimasterizzata digitalmente con restauro del suono
AREA DELLA PUBBLICAZIONE
Nome dell’editore e/o distributore
ISBD (NBM) riporta la seguente nota introduttiva: “Il termine “pubblicazione o
distribuzione” comprende tutti i tipi di attività relative alla pubblicazione, distribuzione,
emissione e diffusione. Queste attività sono diverse dalle attività collegate solamente
alla produzione fisica del documento anche se entrambe possono essere condotte dalla
stessa persona o ente. Quando una stessa persona o ente combina le attività di
produzione, distribuzione, etc., con quelle della produzione fisica, o quando non è certo
se la persona o l’ente sono responsabili della pubblicazione, distribuzione, etc., o della
sola produzione fisica, l’indicazione viene considerata come relativa alla pubblicazione
e alla distribuzione .”
Film
Quando sono presenti più editori vengono riportati fino a 2.
Quando l’editore è assente si da il distributore con opportuna qualificazione tra
parentesi quadre (Segrate : Medusa video [distributore])
Anche se il nome dell’editore è presente ma il distributore è presentato con particolare
evidenza formale, si riporta anche quest’ultimo.
Nell’area della pubblicazione non si riporta la casa di produzione del film originale e
neppure Univideo (associazione dei distributori di video e non distributore)
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Data di pubblicazione e/o distribuzione
•
Se la data di pubblicazione differisce da quella di distribuzione, si riportano
entrambe.
•
quando vi sono più date e non vi è una data di pubblicazione e/o distribuzione si
riporta la data più recente presente sul documento.
•
In assenza di date sul documento si inserisce una data tratta da fonti esterne o
una data approssimativa racchiusa fra parentesi quadre. La data attribuita non deve
essere anteriore alla data di produzione del film stesso o alla data di visto censura. Es.:
[200-?] [199-?]
AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA
Indicazione specifica del materiale ed estensione
Il primo elemento dell’area della descrizione fisica indica e numera le unità fisiche che
costituiscono il documento, con l’aggiunta di appropriate misure di estensione.
Il numero delle unità fisiche che costituiscono il documento è riportato in numeri arabi.
1 DVD video
L’estensione del documento, ovvero il tempo di riproduzione registrato, è normalmente
quello dell’intero documento. Viene registrato così come è dato trascritto tra parentesi
tonde. Quando sul documento, sul contenitore o sul materiale allegato non appare
nessuna indicazione di durata, può essere riportato un tempo approssimativo. Se è
impossibile dare un’indicazione precisa o un tempo approssimativo, l’indicazione viene
omessa.
(96 min.)
(ca. 60 min.)
Altre particolarità fisiche
Il secondo elemento dell’area della descrizione fisica consiste nell’indicazione di altre
caratteristiche fisiche del documento, ad eccezione delle dimensioni.
Indicazioni relative alla presenza del colore.
Per fornire le caratteristiche riguardanti il colore si usano le abbreviazioni “color.” o
“b/n”.
Indicazioni relative alla presenza di suono integrale
Vengono indicate le abbreviazioni “son.” (sonoro) e “mu” (muto).
Dimensioni del documento
L’indicazione relativa al contenitore, essendo facoltativa, viene omessa, tranne nei casi
in cui il contenitore non abbia dimensioni standard.
AREA DELLE NOTE
Le note qualificano e ampliano la descrizione formale quando le regole previste per tale
descrizione non consentono di includere determinate informazioni.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Note relative ai requisiti e sulle caratteristiche tecniche
Per i DVD video si riportano, come prima nota, le note relative ai requisiti e alle
caratteristiche tecniche secondo il seguente ordine e precedute dalla frase
Caratteristiche tecniche:
–
il codice area (il codice di area geografica di commercializzazione dell’emissione,
o codice regionale)
–
lo standard televisivo
–
sistema e formati video (le caratteristiche del formato video)
Ogni indicazione sarà separata dalla successiva da punto e virgola e spazio (“; “)
Le informazioni relative al codice area e al sistema televisivo sono imprescindibili per la
fruizione del prodotto mentre quelle video e audio incidono sulla qualità della visione.
Caratteristiche tecniche: regione 2; PAL; 1.78:1, 16:9 widerscreen
Caratteristiche tecniche: regione 0; PAL; 16:9 full frame
Caratteristiche tecniche: regione 2,3; PAL; 1.78.:1 adatto a ogni tipo di televisione
Se le caratteristiche tecniche non sono presenti sul documento non se ne segnala
l’assenza.
Note relative all’area del titolo e della formulazione di responsabilità
La seconda nota sarà quella relativa all’area del titolo.
Lingue e sottotitoli
Quando il contenuto del documento (parlato, cantato, scritto) è in più lingue, queste si
riportano in nota. Nel caso di un documento esclusivamente in lingua italiana non è
necessaria una nota sulla lingua.
Es.: Lingue: inglese, francese, spagnolo; sottotitoli: italiano e inglese per non udenti.
Audio originale con sottotitoli in italiano.
Si raccomanda di evitare nella formulazione della nota l’indicazione delle lingue dei
sottotitoli già riportate tra le lingue del documento.
Es.: Lingue e sottotitoli: italiano, inglese, tedesco; sottotitoli anche in rumeno, serbo, in
inglese per non udenti.
Lingue e sottotitoli: italiano e inglese.
Quando il numero delle lingue e/o dei sottotitoli è considerato eccessivo si riporta la
nota: Lingue e sottotitoli in n. lingue.
Es.: Sottotitoli in 10 lingue, inglese e tedesco per non udenti.
Fonte del titolo proprio
La fonte del titolo proprio verrà riportata solo se diversa dalla fonte prescritta.
Es.: Tit. dell’etichetta;
Tit. dall’inserto descrittivo.
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Note sull’indicazione di responsabilità
In questa nota si possono indicare responsabilità la cui funzione non è specificata o
definita.
Es.: Sul contenitore: ……;
In testa: ……..
Note relative all’edizione e alla storia bibliografica del documento
Possono includere la fonte della formulazione di edizione e dettagli sui rapporti con altri
documenti e altre edizioni, incluse le remissioni.
Versione riveduta del film del 1972 intitolato: The miracle of Bali
Pubblicato originariamente nel 1964
Nuova versione del film Apocalypse now con scene inedite
Registrazione effettuata al teatro Goldoni di Bagnacavallo nel 2002
Film restaurato, nuovo trasferimento digitale
Note relative all’area della pubblicazione, distribuzione etc.
Possono comprendere dettagli su altri editori o distributori del documento, note su
forme diverse di pubblicazione, di distribuzione e altre date.
Da registrazioni fatte tra il 1962 e il 1968
Distribuito nel Regno Unito da EAV Ltd., Londra
Pubblicato su autorizzazione di:
Produzione Italia, 1995.
Produzione Italia, Francia, Spagna, 2000.
Note relative all’area della descrizione fisica
Possono comprendere una descrizione fisica aggiuntiva del documento che completa
l’indicazione formale data nell’area 5, e indicazioni di particolari peculiarità.
Es.: DVD5;
DVD a doppio strato;
DVD a singolo strato;
Formato a doppio strato.
Note relative al contenuto, materiale allegato o inserti speciali
Comprendono indicazioni relative al contenuto del documento o al materiale allegato.
Es.: Suppl.a: Panorama
Contiene anche: Alfabeto afgano / Mohsen Makmalbahaf
Contenuti extra: cast con filmografia del regista
Contiene il trailer cinematografico originale
Inserti speciali: commento audio al film di Robert Lachenay
Contenuti extra: Fellini e Cinecittà, biografia e filmografia, trailer
Contenuti speciali: making of, trailer, intervista a Umberto Galimberti
Non sono da considerarsi contenuti extra la suddivisione in capitoli o scene e la
presenza di menu interrativi.
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Note relative all’uso e destinazione
Vietato ai minori.
Vietato ai minori di 14 anni.
Visione in presenza di un adulto.
LEGAMI AUTORI-TITOLI
In un documento audiovisivo si considerano autori persone o enti responsabili della
creazione del contenuto dell’opera se presenti con formale evidenza sulle fonti
prescritte.
Tuttavia gli audiovisivi si configurano generalmente come opere in cui la responsabilità
intellettuale è condivisa da più persone o enti che ricoprono differenti ruoli e
competenze.
Film
Per i film si assegna una intestazione secondaria a:
–
Regista
–
Aiuto regista
–
Autori di soggetti, sceneggiature, musiche
–
Autori di opere a cui il film si ispira
Si crea il legame al titolo originale secondo questa forma:
The third men <film, 1949>
Registrazioni di esecuzioni o rappresentazioni
Per le rappresentazioni di opere musicali, liriche e video di musica leggera si seguono
le stesse regole di intestazione stabilite per le audioregistrazioni.
Per le rappresentazioni di opere teatrali o comunque destinate alla scena si assegnano
intestazioni secondarie al principale responsabile della rappresentazione (regista dello
spettacolo, regista della ripresa) e ai principali esecutori (attori, ballerini, strumentisti,
ecc.)
Tipo numero standard e Numero standard
L’ ISBN , se presente, viene riportato secondo le stesse regole del materiale a stampa.
Il numero editoriale (numero di catalogo assegnato dalla casa discografica) si trascrive
come compare sui documenti, con eventuali lettere che precedono e/o seguono il
numero,
rispettando maiuscole e minuscole, omettendo spazi e segni di
punteggiatura.
Se presenti si riportano entrambi i numeri (ISBN, NE).
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RISORSE ELETTRONICHE
NOTE INTRODUTTIVE
Per risorsa elettronica si intende quella tipologia di materiale/supporto che può essere
controllata e/o manipolata da un computer.
Il termine comprende due tipi di risorse: dati (informazioni sotto forma di numeri, lettere,
grafica, immagini, suoni o una loro combinazione) e programmi (istruzioni o parti di
programma) o un’unione dei due (servizi online, multimediali interattivi).
Le modalità di accesso ai dati e/o programmi si distinguono in accesso locale e accesso
remoto.
Si tratterà di modalità di accesso locale quando le risorse elettroniche sono costituite da
un supporto fisico che va inserito in una unità periferica (es. lettore di CD-ROM)
collegata ad un computer.
Si tratterà di modalità di accesso remoto quando le risorse elettroniche non sono
costituite da alcun supporto fisico ma hanno una modalità di accesso che si basa su un
sistema di input/output connesso ad un sistema automatizzato (es. una risorsa in rete) o
sono memorizzate su disco rigido o su altri dispositivi di memorizzazione permanenti.
Il Centro di Catalogazione della Provincia di Bergamo cataloga solo le risorse
elettroniche ad accesso locale, nello specifico CD-ROM e DVD-ROM.
CD-ROM: formato di disco ottico per la memorizzazione di risorse elettroniche
comprendenti suono, testo, immagini ferme e in movimento, usato con un lettore di CDROM;
DVD-ROM: supporto ottico che contiene dati elaborabili dal computer in sola lettura,
usato per immagazzinare dati, sequenze interattive audio e video; viene letto da drive
DVD-ROM ma non da lettori DVD-Video collegati alla TV.
La tipologia di CD-ROM è molto varia, ci si può trovare di fronte a prodotti che offrono
servizi multimediali interattivi o anche a versioni elettroniche di un tradizionale testo a
stampa.
Essi si caratterizzano ulteriormente per tipologia di presentazione del testo:
–
opere con testo chiuso, definitivo, concluso, ad es.: un CD-ROM contenente il
testo della Divina Commedia, oppure la Storia di Roma antica; in questo caso il CDROM è un documento “analogo” al libro e può avere un’edizione successiva che riduce
o amplia la precedente, come un qualsiasi documento prodotto dalla stessa matrice, in
un certo numero di copie;
–
opere con testo aperto, in aggiornamento programmato, ad es.: il CD-ROM della
BNI, aggiornato trimestralmente. Un CD-ROM successivo è cumulativo e sostitutivo del
precedente, perché contiene tutte le informazione del CD-ROM sostituito e nuovi dati,
talvolta integra il precedente con dati assenti o lo emenda da errori; questa tipologia di
documenti ha delle affinità con il seriale, ma è diversa, perché, mentre un seriale
presenta un testo differente da fascicolo a fascicolo, un CD-ROM in aggiornamento
presenta il testo del CD precedente con l’aggiunta di nuove informazioni.
Gli aggiornamenti di una risorsa elettronica che rientrano nella definizione di
pubblicazione monografica sono quelli che presentano la caratteristica di cumulare ad
ogni nuova uscita i dati precedenti e di incrementarli secondo un programma editoriale
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
prefissato fin dall’inizio che ne preveda il completamento. Tali aggiornamenti si
configurano generalmente come nuove edizioni, quindi si creerà per ognuno di essi una
nuova notizia bibliografica.
PUBBLICAZIONI DA NON CATALOGARE
Non si catalogano oltre a ciò che è stabilito nelle regole generali:
–
sistemi operativi
–
programmi applicativi (es. Office, Photoshop etc.)
–
demo di programmi
–
"materiale minore", non pubblicato e non destinato originariamente alla diffusione
(es. CD-ROM prodotti in proprio e donati alla biblioteca).
Fanno eccezione le tesi di laurea, che vengono invece catalogate come monografie.
Si ricorda che i videogiochi che girano su computer “general purpose” (ovvero i
computer che si usano normalmente) si catalogano, mentre i videogiochi che hanno
bisogno di una piattaforma dedicata (consolle come Playstation, Nintendo, Game boy
etc.) non si catalogano.
RISORSE ELETTRONICHE - DESCRIZIONE
Per quanto riguarda la descrizione bibliografica dei CD-ROM, DVD-ROM lo standard di
riferimento è ISBD(ER) integrato da La catalogazione delle risorse elettroniche in SBN
(1999).
La struttura del Protocollo segue quella dello standard.
Nella maggior parte dei casi sono stati indicati quei paragrafi che prescrivono regole
specifiche per le risorse elettroniche, diverse o riferibili ad elementi non presenti
nell’ISBD(M).
Fonti delle informazioni
Per ragioni pratiche le scelte prescritte dallo standard, riguardo alle fonti delle
informazioni, non vengono seguite.
Le informazioni utilizzate per descrivere i CD-ROM si ricavano primariamente da fonti
esterne, in quest’ordine di preferenza:
–
etichette apposte in modo permanente o stampate sul supporto fisico
–
documentazione, custodie, contenitori o altro materiale allegato (es.: booklet,
fascicoli esplicativi).
Scegliendo per la descrizione le fonti esterne come preferite, viene esclusa la
procedura dettata dallo standard ISBD(ER) di “aprire” sistematicamente tutti i CD-ROM.
Il documento va “aperto” solo nel caso in cui le fonti esterne siano prive di quegli
elementi fondamentali per l’identificazione di un’opera (titolo, dati sull’area della
pubblicazione).
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Le diverse fonti esterne sono da considerarsi “cumulabili”, da prendere quindi nel loro
insieme: qualsiasi elemento della descrizione può essere preso da ognuna di queste
fonti.
Le parentesi quadre saranno quindi inserite solo per le aggiunte fatte dal catalogatore.
Unica eccezione a questa regola riguarda la prima semiarea dell’area 1: quando sia
stata scelta la fonte da cui prendere il titolo proprio, questa deve essere anche la fonte
del complemento del titolo e dei titoli paralleli. Questo per ovviare ai problemi che si
possono porre nel caso in cui sulle diverse fonti siano presenti complementi del titolo in
forme varianti (ad es. sul contenitore e sulla custodia); nella maggior parte dei casi,
quando il complemento del titolo è identificante, viene comunque riportato sull’etichetta
insieme al titolo proprio.
La fonte del titolo proprio, se diversa dalla fonte prescritta, deve essere sempre riportata
in nota.
Titoli paralleli
I titoli paralleli non si riportano nell’area del titolo, ma si crea un legame (fino a due) tra
la notizia di natura M e la notizia di natura P.
Se fossero presenti più di due titoli paralleli si riporta in nota: Tit. paralleli in n. lingue.
Si crea il legame a titolo parallelo solo se presente sulla fonte da cui si ricava il titolo
proprio.
Formulazioni di responsabilità
Un CD-ROM è un’opera in cui la responsabilità intellettuale è condivisa da più persone
o enti che ricoprono differenti ruoli e competenze. Per questa caratteristica, condivisa
anche dalle videoregistrazioni, esiste qualche difficoltà nello stabilire quali formulazioni
di responsabilità registrare in descrizione.
Lo standard definisce formulazioni di responsabilità:
–
autori dei testi, programmatori, primi ricercatori, grafici, compositori, animatori etc.
la cui opera sia incorporata nel documento, sia in forma diretta che indiretta;
–
adattatori di opere preesistenti, sul medesimo supporto dell’originale o su uno
diverso;
–
enti o privati che abbiano patrocinato l’opera in uno qualsiasi dei casi sopra
nominati.
Oltre a quelli sopra identificati, la formulazione di responsabilità può riferirsi ad entità
definite come sviluppatori o progettisti, la cui opera riguarda la creazione del contenuto
della risorsa o la sua realizzazione.
Di norma tali formulazioni di responsabilità si trovano all’interno del documento, nella
pagina dei crediti o nella pagina di chiusura del CD-ROM, oppure sulle fonti esterne nel
fascicolo esplicativo solitamente allegato.
L’ampiezza della fonte prescritta, ben diversa dalla selettività del frontespizio dei libri a
stampa, permetterebbe, in certi casi, di trascrivere innumerevoli responsabili.
Per una maggiore sinteticità del record bibliografico, si decide di riportare in descrizione
solo quelle formulazioni in particolare evidenza sulle fonti esterne, tralasciando quindi
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
eventuali liste comprendenti più indicazioni di responsabilità che si riferiscono a aspetti
particolari sopra elencati.
Es.: *Encyclomedia / ideata e diretta da Umberto Eco
[Sulla custodia compare il nome di U. Eco, mentre all’interno del fascicolo allegato ci
sono una serie di indicazioni relative a autori delle schede e realizzatori del software]
Non vanno mai indicate formulazioni di responsabilità in area 7, tranne nei casi di nomi
di enti promotori o di enti la cui funzione svolta non sia chiara.
Il numero di persone o enti da riportare in caso di contributi indifferenziati è al massimo
di tre; le omissioni si indicheranno con i tre punti (…) e con l’abbreviazione et al. tra
parentesi quadre.
AREA DELL’EDIZIONE
Indicazione di edizione
L’indicazione di edizione di norma include il termine “edizione” o termini analoghi come
“versione”, “livello”, “release”, “update” o “aggiornato” solitamente accompagnato da
numeri e/o date, oppure termini che indicano diversità rispetto ad altre edizioni (es.
“nuova edizione”, “edizione riveduta” etc.).
Si considera edizione il risultato di un intervento che modifica il contenuto intellettuale o
artistico, il linguaggio di programmazione, l’efficienza della risorsa, la compatibilità con
altre macchine e sistemi operativi
Es.: Il *Boch : dizionario francese italiano, italiano francese. - 4. ed.
Il * codice civile e di procedura civile e le leggi complementari / a cura di Francesco
Bartolini. - Versione 1/2004
*Disc compact – Ver. 1.2
Contrariamente alla pratica adottata per i documenti a stampa, un’indicazione di
edizione che si riferisca alla prima edizione, versione, release etc. viene sempre
riportata.
Es.: *Codice civile e costituzione italiana. - Versione 1.0
Le espressioni “edizione italiana”, “versione italiana” quando riportate da sole, senza
eventuali formulazioni di responsabilità, si considerano formulazione di edizione.
Quando invece sono accompagnate da formulazioni di responsabilità e si riferiscono ad
un contributo intellettuale o artistico senza l’intenzione di distinguere quell’edizione da
altre edizioni dell’opera, le indicazioni vanno trascritte in area 1, come formulazione di
responsabilità.
Es.: *Grande atlante della natura. – Ed. italiana, versione 2.0
*Dinosauri! : alla ricerca del mondo perduto. - Versione italiana
Il * mio primo meraviglioso giro del mondo / edizione italiana a cura di Sergio Amati …
[et al.]
Vanno invece considerate formulazioni di edizione le indicazioni di versioni per sistemi
operativi.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Es.: *4 codici e 400 leggi complementari. - Ed. 2003.1 per Windows
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AREA DEL TIPO ED ESTENSIONE DELLA RISORSA
L’area è facoltativa per le risorse elettroniche ad accesso locale, quindi per i CD-ROM
non si registra.
AREA DELLA PUBBLICAZIONE, DISTRIBUZIONE ETC.
Luogo di pubblicazione
Non si dà un secondo o successivo luogo.
L’omissione si indica con “etc.” racchiuso tra parentesi quadre.
Nome dell’editore, produttore e/o distributore
Si riporta un secondo editore; se sono più di due si riporta solo il primo e non si segnala
l’omissione dei successivi.
Il distributore si indica nei seguenti casi:
–
in assenza del nome di un editore;
–
pur in presenza del nome di un editore, quando il distributore è presentato con
particolare evidenza formale.
Il nome dell’editore si può abbreviare. Termini generici come “editore”, “casa editrice” e
simili si omettono se non sono linguisticamente necessari. Termini come “multimedia”
vengono considerati parte integrante del nome dell’editore, perché solitamente sono
indicativi di una sezione editoriale dedicata alla pubblicazione di questa tipologia di
materiale.
Sezioni editoriali e marchi editoriali vengono considerati veri e propri editori.
Data di pubblicazione, produzione e/o distribuzione
Si riporta la data di pubblicazione o produzione del documento descritto.
Se la data di pubblicazione o produzione differisce da quella di distribuzione, si indica
comunque la data più recente.
Data di copyright
Se coesistono più date di copyright che si riferiscono ad aspetti diversi della produzione
di un documento (es. una data riferita alla produzione sonora e una alla produzione
delle immagini), in mancanza della data di pubblicazione, produzione o distribuzione, si
indica la data più recente.
Luogo e nome della manifattura
Il luogo e il nome della manifattura non si danno mai.
AREA DELLA DESCRIZIONE FISICA
Indicazione specifica del materiale ed estensione
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Il primo elemento dell’area è il numero delle unità fisiche che costituiscono il documento
(in numeri arabi), seguito dalla designazione specifica del materiale.
La designazione specifica del materiale viene utilizzata senza i termini “disco ottico
elettronico”, indicando solo il particolare tipo di formato cui il documento appartiene
(CD-ROM).
Es.: – 1 CD-ROM e non 1 disco ottico elettronico (CD-ROM)
– 1 DVD-ROM e non 1 disco ottico elettronico (DVD-ROM)
Altre caratteristiche fisiche
Si indica con l’espressione “sonoro” se il CD-ROM contiene o produce suoni.
Es.: – 1 CD-ROM : sonoro
– 1 DVD-ROM : sonoro
L’indicazione relativa al colore si omette.
Essendo i CD-ROM per lo più prodotti multimediali interattivi normalmente realizzati con
contenuti a colori, si segnala soltanto l’anomalia di un contenuto totalmente in bianco e
nero.
Dimensioni
Non si segnala la dimensione del contenitore ma il diametro del disco ottico
Indicazioni del materiale allegato
Il materiale allegato è subordinato alla pubblicazione principale; è quindi destinato ad
essere utilizzato insieme alla pubblicazione principale, e non autonomamente.
Non sono da considerarsi allegati da includere nella descrizione:
–
cataloghi editoriali presenti nel contenitore insieme al CD-ROM;
–
booklet;
–
foglietti semplici contenenti garanzie o pubblicità.
Attenzione a non confondere materiali allegati e documenti diversi costituenti i kit
multimediali.
L’indicazione del materiale allegato si dà in area 7 come per le monografie a stampa.
AREA DELLE NOTE
Note relative ai requisiti del sistema e all’area della descrizione fisica
I requisiti del sistema vanno dati come prima nota tranne nel caso di CD-ROM in
aggiornamento, per i quali la prima nota è quella sulla periodicità.
Note sui requisiti del sistema
Includono una o più caratteristiche tecniche, che sono precedute dall’espressione
“Requisiti di sistema:”.
I diversi requisiti sono separati da “punto e virgola-spazio”.
Quando in un documento le caratteristiche tecniche riportano i requisiti minimi necessari
e l’indicazione di versioni successive (es.: Processore 386 o superiore, Windows 95, 98,
NT) si indicano solamente i requisiti minimi.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Quando il documento riporta i requisiti minimi e quelli consigliati, si indicano solamente i
requisiti minimi.
Si danno di seguito l’ordine in cui gli elementi vanno riportati con alcune
esemplificazioni di termini tecnici da usare:
1. Nome, modello e/o numero della macchina (es. processore 386/25, PC IBM 486 o
superiore, Processore Pentium, Processore 80486 a 50 MHZ); si indica omettendo i
termini “PC”, “processore” e simili.
Es.: .((Requisiti di sistema: 386/25
.((Requisiti di sistema: 486
.((Requisiti di sistema: Pentium
.((Requisiti di sistema: 80486 50 MHZ
2. Capacità di memoria (es. RAM almeno 8 Mbyte, 20 Megabyte di RAM, hard disk con
almeno 20 MB di RAM liberi); si indica il numero di Megabyte, seguito dall’espressione
abbreviata MB e da RAM.
Es.: 8 MB RAM
10 MB liberi su HD
8 MB RAM, 10 MB liberi su HD
3. Nome del sistema operativo (es. Windows 3.1, S.O. Windows 95, MS-DOS versione
5.0, System 7.0). Si ometteno i termini “sistema operativo”, “s.o.”, “versione” e IBM,
dando per scontato che tutti i PC siano IBM compatibili. Nel caso di sistemi operativi
riferiti a Macintosh il termine “System” è parte integrante del nome e quindi non si
omette.
Es.: Windows 3.1
Windows 95
MS-DOS 5.0
Adobe Photoshop 5.5
System 7.0
4. Software richiesti. Si segnalano soltanto quelli che non sono disponibili all’interno del
CD-ROM.
Es.: Lotus notes
5. Periferiche (es. mouse, lettore CD-ROM, cuffie, altoparlanti, stampanti). Dando per
scontato che i moderni PC multimediali siano tutti dotati di queste periferiche, anche
quando nei requisiti di sistema sul documento siano indicate, queste vanno omesse.
Unica eccezione è l’indicazione di lettore CD-ROM quando ne sia specificata la velocità
minima necessaria per la lettura del documento.
Es.: lettore CD -ROM 2x [che significa lettore a doppia velocità]
lettore CD-ROM 4x[che significa lettore a quadrupla velocità]
lettore DVD-ROM 2x [che significa lettore a doppia velocità]
6. Modificazione interne dell’ hardware (monitor, schede video e audio). La scheda
video è indicata solitamente con lo standard industriale (VGA, SVGA) e la risoluzione
grafica (es. 256 colori, 640x480 pixel) e si da come di seguito:
Es.: scheda video VGA 256 colori, 640x480
scheda video SVGA 256 colori, 800x600
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
monitor 14’’ 256 colori
scheda video migliaia di colori, 800x600
L’espressione “scheda grafica” è un sinonimo di “scheda video”.
7. La scheda audio è indicata solitamente con il nome del modello (i più diffusi sono
Sound blaster e Pro Audio) e il numero dei bit, oppure con l’indicazione di compatibilità
con un modello di larga diffusione (es. scheda audio Soundblaster compatibile).
L’espressione “scheda sonora” è un sinonimo di “scheda audio”.
Es.: scheda audio SB 16 bit
scheda audio SB compatibile
Nel caso siano indicati nel documento i requisiti di sistema necessari sia per Windows
che per Macintosh, vanno dati entrambi, omettendo le eventuali ripetizioni:
Es.: ((Requisiti di sistema: per Windows: 486; 8 MB RAM; Windows 95; scheda video
SVGA 256 colori, 640x480; scheda audio SB compatibile; per Macintosh: System 7.0
Quando i requisiti di sistema non sono specificati nel documento, si fa una nota formale:
Es.: ((Requisiti di sistema non specificati
Note sull’area del titolo e della formulazione di responsabilità
Note sulla lingua dell’opera e sulla riduzione o sull’adattamento.
Se nel documento è presente il titolo originale o il titolo su cui è stata condotta la
traduzione,
si riporta in nota:
Es.: Tit. orig.:
Note relative alla fonte del titolo proprio
La fonte del titolo proprio, se diversa dalla fonte prescritta, viene sempre riportata in
nota.
Note che riportano varianti del titolo e titoli traslitterati
Titoli varianti presenti su altre fonti diverse da quella scelta per il titolo proprio si
possono riportare.
Es.: Il *Giappone. Tit. del contenitore: Viaggio in Giappone
*Impara lo spagnolo. Tit. dell'etichetta: Aprenda espanol
Note relative ai titoli paralleli e ai complementi del titolo
Titoli paralleli e complementi del titolo presenti in una fonte diversa da quella del titolo
proprio non vengono dati in nota. Si segnala invece la presenza di un pretitolo che non
sia stato usato come complemento del titolo in area 1 con l’indicazione “Prima del tit.:”
Note sulle formulazioni di responsabilità
Formulazioni di responsabilità non inserite in area 1 non vanno mai trascritte in nota,
tranne nel caso di enti la cui funzione non è specificata e che non possono essere
inseriti in nessuna area della descrizione.
Es.: (Sull’etichetta: Regione Lombardia)
Note relative all’area dell’edizione e alla storia bibliografica del documento
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Note sulla fonte della formulazione di edizione
La fonte da cui viene ricavata la formulazione di edizione non si riporta mai.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
Note sulla storia bibliografica del documento
Quando è noto che un CD-ROM sia derivato da un’opera o da una pubblicazione
precedente, lo si indica.
Es.:
*Alice nel paese delle meraviglie / sceneggiatura Sandrine Mariette;
regia Minh Phan. ((Basato su: Alice's adventures in Wonderland / Lewis Carroll
*Medicina naturale in CD-ROM: 350 patologie trattate in omeopatia, fitoterapia,
gemmoterapia, oligoterapia e litoterapia / Bruno Brigo. ((Versione elettronica di: Natura
medicatrix
LEGAMI
Nomi (Autori)
Le risorse elettroniche si configurano generalmente come opere in cui la responsabilità
intellettuale è condivisa da più persone o enti che ricoprono differenti ruoli e
competenze.
Si possono individuare due categorie di responsabilità condivisa:
–
Opere originali
–
Opere preesistenti che vengono rielaborate
Nel caso di opere originali si creano legami di responsabilità secondaria per coloro che
compaiono nelle fonti prescritte e che siano stati riportati in descrizione.
Nel caso di “rielaborazione” di un’opera letteraria o artistica preesistente, si creano
legami di responsabilità principale all’autore di tale opera, mentre si creano legami di
responsabilità secondaria per i responsabili della “rielaborazione”.
In tutti i casi si dovrà tener presente la peculiarità del contenuto della risorsa che si sta
catalogando, unitamente alla scopo della pubblicazione e determinare di conseguenza
la/le responsabilità principali e/o secondarie.
Titoli
SBN indica come obbligatori, se non si apre la risorsa elettronica, i legami relativi alla
collezione nonché tutti gli altri legami gerarchici.
Numeri standard
Si riporta l’ISBN se presente sul documento.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
MATERIALE MULTIMEDIALE
Documento costituito da più supporti differenti nessuno identificabile come primario.
Sono compresi i documenti che nascono per una fruizione contemporanea o documenti
che presentano contenuti diversi, ma di importanza equivalente.
Tali documenti, ascrivibili a ISBD diverse, possono essere racchiusi in un contenitore, o
essere dichiarati indivisibili dall’editore; possono avere il medesimo titolo o titoli diversi,
possono avere un titolo d’insieme riportato sul contenitore coincidente in tutto o in parte
con quello dei supporti o completamente diverso.
Si applicherà di norma il trattamento della catalogazione a livelli.
Si seguirà, a livello generale, lo standard ISBD (NBM), assegnando come codice tipo
record Materiale multimediale e, ai livelli particolari, gli standard di riferimento,
assegnando il codice tipo record appropriato.
Nel caso di un documento multimediale fruibile nel suo insieme (es.: corsi di lingua o
corsi multimediali) si omette la descrizione a livelli.
Si trattano come allegati quei materiali che non siano fruibili autonomamente e che
sono destinati ad essere usati insieme al documento principale. L’indicazione del
materiale allegato si riporta nell’area 7.
Per il materiale multimediale la soggettazione, la classificazione e l’intestazione
vengono assegnati considerando l’opera nel suo insieme.
Es. 1: Lo Zingarelli con CD-ROM : vocabolario della lingua italiana / Nicola Zingarelli
1 kit (1v., 1 CD-ROM)
I. P. del kit e delle singole unità fisiche: Zingarelli, Nicola
(In questo caso la responsabilità principale è relativa all’opera nel suo
insieme)
Es. 2: Cina Chung Kuo / un film di Michelangelo Antonioni
1 kit (1 v., 2 DVD video)
I. P. del kit al titolo
(In questo caso ogni unità fisica ha responsabilità diverse non ascrivibili all’opera nel
suo insieme: ad ogni unità fisica si assegnano le intestazione appropriate)
I legami soggetti vengono riportati solo sulla monografia relativa al kit e non vengono
riportati nelle singole monografie ad esso collegate.
La classificazione decimale Dewey viene riportata sulla monografia relativa al kit e la
stessa viene assegnata anche alle singole monografie ad esso collegate.
La segnatura delle singole unità fisiche deve sempre coincidere con quella della
monografia superiore a cui sono collegate.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
NOTE RELATIVE ALLA CATALOGAZIONE SEMANTICA
CLASSIFICAZIONE
Si utilizza la Classificazione decimale Dewey 14. ed. ridotta per tutti i documenti non
librari, fatta eccezione per la classe 800 per la quale si seguiranno le stesse regole
relative al materiale a stampa.
La descrizione Dewey delle singole classi viene inserita dal catalogatore nella fase di
costruzione del legame.
Per le opere di narrativa per ragazzi si seguono gli stessi criteri adottati per la
catalogazione del materiale a stampa.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
PROTOCOLLO GESTIONALI
Il Centro di catalogazione utilizza per ogni biblioteca un’unica serie inventariale sia per i
documenti a stampa sia per i documenti non librari.
Di norma per le pubblicazioni costituite da più unità fisiche si attribuisce ad ogni unità
fisica un proprio numero di inventario.
Fanno eccezione le seguenti tipologie di opere:
1. Opere costituite da un’unica tipologia di materiale
•
Per le opere costituite da più unità fisiche prive di titolo distintivo non si descrivono
le singole unità fisiche e si attribuisce un unico gestionale all’opera nel suo insieme.
Es.: Roberto Saviano legge Gomorra (7 CD audio con unico titolo d’insieme in
contenitore:
si attribuisce 1 solo gestionale);
Atlantis : l’impero perduto (2 DVD video senza titolo distintivo in contenitore: si
attribuisce 1 solo gestionale).
•
Per le opere costituite da più unità fisiche di cui solo alcune con titolo distintivo non
si descrivono le singole unità fisiche e si attribuisce un unico gestionale all’opera nel
suo insieme. In questo caso si farà una nota di contenuto relativa alle unità fisiche con
titolo distintivo.
Es.: Il signore degli anelli : la compagnia dell’anello (4 DVD video di cui solo 2 con titolo
distintivo: descrizione del contenitore con attribuzione di 1 solo gestionale; in nota: Tit.
del DVD 3: ... )
•
Per le opere costituite da più unità fisiche ciascuna col proprio titolo distintivo si
segue la regola generale.
2. Opere costituite da materiale di diversa tipologia
•
Per le opere costituite da unità fisiche non fruibili separatamente si descrive
soltanto il kit nel suo insieme e si attribuisce un unico gestionale all’opera nel suo
insieme.
Es.: Corsi di lingua o corsi multimediali costituiti da materiale di diversa tipologia ma
fruibili soltanto nel loro insieme.
•
Per le opere costituite da unità fisiche fruibili separatamente si segue la regola
generale.
Es. : Kit della collana Real cinema della Feltrinelli.
In caso di dubbio si segue la regola generale.
Protocollo di Catalogazione di Documenti non librari
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