Corso di Cucina Centro di Formazione Professionale Comune di Firenze Piazza Pier Vettori 7/d - 50143 Firenze - tel. 055229510 - 055229177 fax 055 2281147 - email: [email protected] Corso di Cucina Definizione Reg 178/2002 art.2 • Alimento: qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, completamente o no, destinato ad essere ingerito o di cui si prevede ragionevolmente che possa essere ingerito da esseri umani • Sono comprese le gomme da masticare, le bevande compresa l’acqua incorporata nell’alimento durante il processo produttivo. Firenze li, 30 novembre 2010 2 Corso di Cucina Definizione di alimento Viene definito alimento qualsiasi sostanza che in varia misura sia in grado di : • fornire materiale energetico • fornire materiale plastico per la costruzione e la riparazione dei tessuti • fungere da "catalizzatore", per facilitare alcune reazioni chimiche del nostro organismo Firenze li, 30 novembre 2010 3 Corso di Cucina Definizione di cibo • L’alimento pronto per essere consumato Firenze li, 30 novembre 2010 4 Corso di Cucina Costituzione degli alimenti • Gli alimenti che consumiamo quotidianamente sono materiali complessi costituiti da sostanze diverse, chiamate principi nutritivi e cioè: • carboidrati (zuccheri), protidi (proteine)e lipidi (grassi): forniscono calorie e materiale plastico • acqua, minerali e vitamine: non forniscono calorie ma intervengono nella costruzione dei tessuti e fungono da catalizzatori Firenze li, 30 novembre 2010 5 Corso di Cucina • All'interno del nostro corpo queste sostanze vengono più volte "smontate" (catabolismo) e "rimontate" (anabolismo) a secondo delle esigenze dell'organismo. L'insieme di anabolismo e catabolismo costituisce il metabolismo. Firenze li, 30 novembre 2010 6 Corso di Cucina • • • • Gruppi di alimenti (prima parte) In base alla composizione nutritiva si dividono in 7 gruppi: gruppo 1: pesce, carne, uova con funzione prevalentemente plastica gruppo 2: latte, yogurt, formaggi con funzione prevalentemente plastica gruppo 3: cereali, patate con funzione prevalentemente energetica Firenze li, 30 novembre 2010 7 Corso di Cucina Gruppi di alimenti (seconda parte) • gruppo 4: legumi con funzione è prevalentemente plastica • gruppo 5: grassi da condimento con funzione prevalentemente energetica • gruppo 6: frutta e verdura (con maggior contenuto in vit. A) con funzione prevalentemente protettiva • gruppo 7: frutta e verdura (con maggior contenuto in vit. C) con funzione prevalentemente protettiva Firenze li, 30 novembre 2010 8 Corso di Cucina Uovo di gallina • Secondo la legge con la definizione "uovo" ci si deve riferire a quello di gallina, se si tratta di uova di altro tipo, deve essere specificato il nome della specie di appartenenza. •Tra le Ovodeposizioni di specie animali le più consumate e commercializzate sono le uova di gallina Firenze li, 30 novembre 2010 9 Corso di Cucina T I P I di U O V A Firenze li, 30 novembre 2010 10 Struttura di un uovo Firenze li, 30 novembre 2010 11 Composizione chimica dell’uovo Composizione alimentare dell'uovo Albume Tuorlo Uovo Acqua 85-87% 49-51% 76.7% Proteine Circa 12% 16-18% 12.3% Grassi 0.2% 32-40% 9.2% Altro 1.2% 1% Componenti Firenze li, 30 novembre 2010 1.8% 12 Codice di tracciabilità Firenze li, 30 novembre 2010 13 Categorie delle uova • Categorie di qualità per la freschezza • Categorie di qualità per il peso Firenze li, 30 novembre 2010 14 Freschezza delle Uova Categorie di qualità • Relativamente alla freschezza (fattore qualitativo primario), abbiamo 2 categorie, la “A” e la “B”. Le uova della Categoria “A” sono destinate al consumo diretto, e cioè ne è autorizzata la vendita ai consumatori se sono rispettati tutti i requisiti prescritti dalle norme vigenti relativamente a tale categoria. In base al Regolamento Europeo, è invece vietata la vendita diretta ai consumatori delle uova di categoria B, che possono essere vendute solo ad industrie alimentari di trasformazione (es. laboratori di dolciumi, paste fresche, ecc.), o ad industrie non alimentari. Firenze li, 30 novembre 2010 15 Categorie di qualità per la freschezza CATEGORIA "A", uova destinate al consumo alimentare diretto – • uova "freschissime", non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 4 mm , e utilizzabili fino al 7° giorno dall'imballaggio o al 9° giorno dalla deposizione; trascorso tale periodo le uova possono essere commercializzate con il solo riferimento alla categoria A (avendo perduto la qualificazione di "extra"); – • CATEGORIA "A Extra" CATEGORIA "A" uova fresche, non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 6 mm; "data di vendita raccomandata", o termine ultimo per la vendita delle uova al consumatore (facoltativa), calcolata in 21 giorni dalla data di deposizione ed ottenuta sottraendo 7 giorni dalla data di durata minima (28 giorni), considerati come un ulteriore periodo per il consumo da parte del consumatore; Firenze li, 30 novembre 2010 16 Categorie di qualità per la freschezza CATEGORIA "B", uova non destinate al consumo alimentare diretto – • Uova di seconda qualità o declassate Nella categoria B rientrano le uova che non rispondono ai requisiti previsti per le uova della Categoria A. Esse possono essere cedute soltanto alle imprese industriali del settore alimentare riconosciute a norma dell'Art. 6 della direttiva 89/437/CEE oppure all'industria non alimentare. Trattasi di uova di due-tre settimane (camera d’aria tra i 6 ed i 9 mm), non trattate e non refrigerate. Sono uova di seconda qualità o declassate, destinate alla trasformazione in ovoprodotti o all'industria non alimentare. I loro imballaggi recano una stampigliatura da cui risulti chiaramente la destinazione. Firenze li, 30 novembre 2010 17 Categorie di qualità per il peso • • • • XL grandissime, oltre i 73 g; L grandi, da 63 g a 73 g; M medie, da 53 g a 63 g; S piccole, meno di 53 g. Firenze li, 30 novembre 2010 18 Come si vede la freschezza Firenze li, 30 novembre 2010 19 Come si vede la freschezza - - Ponendo in un bicchiere di litro d'acqua e 25 grammi di sale, immergendo l'uovo: 1. Uovo freschissimo (da bere): l'uovo si deposita sul fondo 2. Uovo fresco (ha da 1 a 4 giorni): l'uovo galleggia sul fondo 3. Uovo non fresco (ha circa 20 giorni): l'uovo galleggia in sommità, ma senza affiorare in superficie 4. Uovo vecchio (non commestibile): l'uovo galleggia in superficie. Firenze li, 30 novembre 2010 20 La digeribilità in funzione del tipo di cottura - 1 ora e 45 minuti se preparate bollite alla "coque" (massimo - 2 minuti dall'inizio del bollore); - 2 ore e 15 minuti se ingerite crude - 2 ore e 30 minuti se cotte al burro - 3 ore per le uova sode o in frittata. Firenze li, 30 novembre 2010 21 Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 • Il codice ha un formato generico di questo tipo, x yy zzz ww jjj, dove: x individua il sistema di allevamento delle galline ovaiole. yy zzz ww individuano rispettivamente Stato di produzione, Codice Istat del Comune e sigla della Provincia di ubicazione del produttore. jjj è il codice identificativo del singolo allevamento di produzione. Firenze li, 30 novembre 2010 22 Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 • I sistemi di allevamento sono codificati come segue: 0 = biologico 1 = all'aperto 2 = a terra 3 = in gabbia Firenze li, 30 novembre 2010 23 Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 1: individua il metodo di allevamento delle galline ovaiole (all'aperto); IT: Italia, ovvero nell'esempio, lo Stato di produzione; 084: Codice Istat del Comune di ubicazione del produttore (Cava de' Tirreni); SA: sigla della provincia di ubicazione del produttore; 123: codice identificativo del singolo allevamento di produzione. Firenze li, 30 novembre 2010 24