I TEST DI COELUM 62 DICEMBRE 2007 Celestron NexStar 5”SE di Salvatore Albano Q uesto mese proponiamo all’attenzione dei lettori una nuova serie di telescopi Celestron, progettata per accomunare trasportabilità, design gradevole e qualità ottica. Il NexStar 5" SE, con montatura monobraccio, spicca per la colorazione arancione (un ritorno al classico) e viene fornito con il trattamento StarBright XLT di serie, cercatore Star Pointer, oculare Plössl 25 mm, diagonale a specchio (90°) da 31,8 mm, elettronica GOTO con 40 000 oggetti in memoria, pulsantiera NexStar dotata della funzione SkyAlign, treppiede regolabile in acciaio, manuali d’uso (inglese/italiano) e software planetario The Sky level 1. La serie SE comprende, oltre al 125 mm testato, anche i modelli Maksutov da 4 pollici (102 mm) e gli SchmidtCassegrain da 6 (152 mm) e 8 pollici (203 mm). IL TUBO OTTICO Date le ridotte dimensioni lo strumento viene consegnato in un unico collo solidamente confezionato, da cui una volta aperto emerge un tubo ottico davvero compatto (280 mm di lunghezza senza diagonale e portaoculari, e un diametro di 150) e all’apparenza molto ben rifinito. All’ispezione visuale, sia la lastra correttrice (che presenta una leggera colorazione azzurrina) sia lo specchio primario mostrano un aspetto brillante e “pulito” e perfino il tappo copri ottiche appare ben curato. Anche la messa a fuoco è fluida e senza scatti. Il cercatore Star Pointer è del tipo “a punto rosso”, e utilizza un LED rosso alimentato con una pila al litio da 3 volt. In questo tipo di cercatore, che non è di tipo “ottico” e che quindi non ingrandisce l’immagine, un punto luminoso di colore rosso viene proiettato al centro di uno schermo trasparen- te, ed è utile soltanto per orientare il telescopio verso gli oggetti visibili ad occhio nudo. Essendo però il NexStar SE uno strumento a puntamento computerizzato, la funzione del cercatore si esaurisce con le operazioni di allineamento. Il tubo ottico è montato al monobraccio tramite una slitta a coda di rondine. Essendo l’innesto a coda di rondine universale, esso ci permetterà, all’occorrenza, di montare altre ottiche, purché non siano più lunghe di circa 40 centimetri. Il treppiede in tubi d’acciaio è apparso abbastanza stabile, sia su un tipo di terreno morbido che su superfici dure; ho provato, per portare l’oculare del telescopio ad una altezza comoda per le osservazioni visuali, a estendere le gambe del treppiede alla massima lunghezza, riscontrando – come è logico – una minore stabilità complessiva dello strumento; consiglio quindi, per tenere basso il tempo di smorzamento delle vibrazioni, di non estendere troppo le gambe del treppiede. Montare il tubo ottico è un’operazione che richiede una manciata di secondi, basta inserire la barra a coda di rondine e avvitare la manopola di blocco del tubo. La collimazione, che avviene tramite tre piccole viti a croce poste sul sostegno dello specchio secondario, può essere eseguita agevolmente da una singola persona; comunque l’esemplare testato è arrivato perfettamente centrato. IL CONTROLLER La pulsantiera è composta da uno schermo LCD (a cristalli liquidi) a 2 ri- In alto, con la serie NexStar SE la Celestron ritorna alla colorazione arancio che ha reso quasi degli “oggetti cult” i telescopi prodotti negli anni '70/'80. Il design è moderno e funzionale, con la tastiera incorporata nella montatura monobraccio. ghe da 16 caratteri, con una gradevole illuminazione rossa a intensità variabile, estraibile dal suo alloggiamento durante l’utilizzo dello strumento. È leggera, con tasti bianchi di dimensioni generose, illuminati anch’essi da una tenue colorazione rossa per facilitare le operazioni di puntamento al buio. Ci sono ben 40 000 oggetti in memoria, ed è possibile puntare qualsiasi oggetto (ad esempio comete e asteroidi) COELUM 112 Le due foto mostrano in dettaglio due interessanti particolari costruttivi del NexStar SE: la pratica e comoda pulsantiera (in alto), e la meccanica adottata per la messa in stazione equatoriale (sotto). Ricordo di Thomas M. Back (1957-2007) di Plinio Camaiti I l 13 settembre di quest’anno è morto improvvisamente il noto progettista ottico americano Thomas M. Back, stroncato per le conseguenze di un vecchio incidente sportivo in bicicletta all’età di soli 50 anni. Non sono noti molti dettagli della sua biografia, e di certo si sa solo che era di Cleveland (Ohio), una città affacciata sul lago Erie, nel nord degli Stati Uniti, e che era un appassionato di astronomia ed un brillante e stimato progettista di telescopi rifrattori apocromatici e di accessori ottici. Tom iniziò la sua carriera di amatore all’età di 8 anni quando ricevette come regalo di Natale un rifrattore da 60 mm. Dopo qualche anno, spinto dal desiderio di avere uno strumento più potente, si cimentò nell’impresa di lavorare con le sue mani uno specchio parabolico da 6 pollici f/8, e questa esperienza fece nascere in lui un interesse per l’ottica che avrebbe condizionato la sua intera vita. Nel 1990, Thomas fondò una piccola azienda denominata TMB Optics (dalle sue iniziali), inizialmente intesa come attività secondaria di progettazione e vendita di rifrattori apocromatici. Nel giro di qualche anno i suoi telescopi acquisirono una discreta notorietà e Tom decise di dedicarsi alla sua azienda a tempo pieno. In effetti Thomas non produceva in proprio i telescopi di cui progettava le ottiche; gli obiettivi venivano (e vengono tuttora) fabbricati a Litkarino, nei sobborghi di Mosca (Russia) dalla ditta LZOS, poi intubati in Germania o a Taiwan e dotati spesso di fuocheggiatore Feather Touch (fabbricato negli USA, vicino a Chicago). Nel corso degli ultimi anni, Tom aveva però cominciato a collaborare con altri fabbricanti e con trading company come Burgess e William Optics, dando importanti contributi alla progettazione di telescopi rifrattori (con obiettivi prodotti sia dalla stessa LZOS che da OEM taiwanesi) e di oculari più rivolti al mercato di massa. Tra i suoi progetti più noti, vanno segnalati soprattutto gli obiettivi apocromatici a tripletto (spaziati in aria) TMB, con una gamma di aperture comprese tra 80 e 305 mm (!!!) e i recenti oculari per uso planetario TMB Super Monocentrics, gli HR-Planetary, prodotti dalla ditta Burgess, oltre gli oculari grandangolari TMB Paragon, rivolti agli osservatori del cielo profondo. Ho avuto modo, in qualche occasione, di dare un’occhiata al cielo con qualcuno dei suoi rifrattori più piccoli (ad esempio il 100 mm f/8), constatando sempre immagini di qualità impeccabile. Thomas Back ha dato un importante contributo all’evoluzione del disegno dei rifrattori moderni, cimentandosi sia nella progettazione di apocromatici che di acromatici, ed ha sempre dichiarato – come si legge nel suo sito web – di essersi ispirato al lavoro di Roland Christen (fondatore e progettista della Astro-Physics), di cui era un ammiratore e allo stesso tempo un concorrente piuttosto temibile, soprattutto sul mercato americano. In effetti, Thomas Back può essere In alto. Thomas Back al “Winter Star Party” del 2005. >> a pag. 64 I TEST DI COELUM anche tramite le sue coordinate. Inoltre, premendo il tasto INFO si potranno ottenere alcune informazioni (coordinate, dimensioni angolari, magnitudine visuale) dell’oggetto selezionato, mentre per utilizzare la funzione di puntamento automatico basterà semplicemente premere il tasto ENTER. Il database contiene diversi cataloghi di stelle: l’elenco completo degli oggetti Messier, il catalogo NGC, il Caldwell (quello degli oggetti più brillanti estratti dai due cataloghi NGC e IC) e gli asterismi più belli. Da segnalare in particolare l’utile catalogo delle stelle doppie e triple più interessanti del cielo. Sono disponibili 9 velocità, da 0,5x a 4° per secondo. È possibile alimentare lo strumento tramite 8 batterie (stilo da 1,5 V), oppure tramite un trasformatore da 12 V da collegare alla rete domestica, o ancora con un cavo da inserire nella presa per accendisigari dell’automobile. È possibile aggiornare il firmware della pulsantiera via internet, utilizzando il cavo seriale in dotazione. 63 I TEST DI COELUM 64 classificato come un personaggio molto particolare, “un ottico progettista per conto terzi” che oltretutto – come riferiscono varie fonti – era un appassionato che considerava il telescopio come un mezzo e non come un fine. Ricordo di avere incontrato Thomas durante il “Winter Star Party 2005” in Florida, mentre scendeva dalla sua Cherokee con targa personalizzata TMB APO, e ne conservo l’impressione di un uomo gentile e modesto, nonché dotato di un certo humour (come testimoniato anche dalla targa della sua automobile). In base a quanto dichiarato dal maggiore rivenditore americano dei prodotti TMB, la sua ditta continuerà l’attività di commercializzazione dei telescopi TMB Optics, e quindi il suo nome continuerà a vivere nella comunità astronomica ancora per molto tempo. DICEMBRE 2007 PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE Tipo Schmidt-Cassegrain Apertura e focale 127 mm / 1250 (f/10) Ostruzione centrale 35% (lineare) Potere risolutivo teorico (Dawes): 0,96" Magnitudine limite visuale (teorica) +12,5 Peso 10 kg (completo di treppiede e accessori di serie) Oculari a corredo Altri accessori Plössl da 25 mm, diagonale a specchio (90° - 1,25") Cercatore Star Pointer, elettronica GOTO con 40 000 oggetti, pulsantiera NexStar con SkyAlign, treppiede regolabile in acciaio, manuali d'uso (inglese/italiano), planetario The Sky 1 Costruttore Prezzo di lancio: Distributore per l’Italia Celestron Instruments, Torrance CA-USA 1350,00 € Auriga - Milano (www.auriga.it) Consiglio di prendere confidenza con le tante funzioni di puntamento tra le comode mura domestiche, prima di avventurarsi all’aperto. Le funzioni di allineamento e puntamento computerizzate Durante il primo utilizzo sono rimasto favorevolmente impressionato dalla rapidità di montaggio; pochi minuti e si è pronti per le osservazioni! Per utilizzare il vasto database è comunque necessario compiere alcuni passi, come inserire la data, l’ora e il sito da dove vengono effettuate le osservazioni. È possibile utilizzare varie procedure di allineamento, come il puntamento a due stelle o a una stella; a mio avviso, però, un’interessante modalità di allineamento è lo Sky Align, che permette di allineare lo strumento puntando semplicemente tre oggetti brillanti (può andare bene anche un pianeta o la Luna). Non è richiesto conoscere il nome delle stelle che si utilizzano con questa procedura, basta inserire la data, l’ora e il luogo dell’osservazione, per fruire del puntamento automatico. Queste funzioni sono utilizzabili anche con lo strumento in versione equatoriale. VERSIONE EQUATORIALE Per rendere il NexStar equatoriale si usa l’asta di regolazione della latitudi- In alto. Un primo piano sulla culatta del NexStar 5 SE: sono visibili il diagonale e l’oculare di serie, e il cercatore StarPointer (senza ingrandimenti), utilizzabile per puntare oggetti visibili a occhio nudo e per avviare la procedura di allineamento automatica del telescopio. In basso, la lastra correttrice trattata con il metodo StarBright XLT. ne, posta sulla parte superiore del treppiede, orientando la tavola equatoriale verso il nord. Tramite un’apposita levetta si deve sbloccare il movimento dell’asta, regolando l’inclinazione del- Data: 02 novembre 2007 Operatore: Massimo Riccardi Ottica testata: Celstron NexStar 5 SE, 127 mm, F 10 ANALISYS REPORT LUCE VERDE Strumento: Common Path Inteferometer 532nm Input e Output WL (nm): 532 Waves per Fringe: 0,5 Aberrations magnitudo Peak to Valley: 0,250 (1/4,0 waves) RMS: 0,033 (1/30,3 waves) STREHL Ratio 0,958 Tilt: Removed Defocus: Removed Astigmatism (low-order) 0,097 (-68,73°) Coma (low-order) 0,004 (90°) Spherical Ab. (low-order) 0,075 65 lo strumento in base alla scala graduata incisa sull’asta di latitudine. Per eseguire la procedura di allineamento al polo si deve spostare il treppiede per variare l’azimut, e l’asta graduata per regolare la latitudine. Durante l’esecuzione di queste operazioni si sente la mancanza di movimenti micrometrici (ed eventualmente di un cannocchiale polare) anche se con un po’ di pazienza (e qualche tentativo) si riesce ad ottenere uno stazionamento polare accettabile. Il NexStar può effettuare l’allineamento polare in entrambi gli emisferi della Terra. Note: Ottica ben corretta (ottimo valore di Strehl. Bordi leggermente aberrati). Commento al Test interferometrico Lo strumento è giunto in laboratorio leggermente scollimato (come capita peraltro al 90% degli Schmidt-Cassegrain che riceviamo) e questo dava luogo ad un certo coma. Dopo avere ritoccato la collimazione con l'aiuto di una stella artificiale, abbiamo proceduto all'esecuzione del test tramite interferometro “common path” alla lunghezza d'onda verde di 532 nanometri. Il test evidenzia una buona correzione complessiva dell'esemplare in prova, specie considerando che si tratta di un telescopio prodotto in grande serie con procedimenti industriali. L'interferogramma mostra frange di diffrazione nitide, contrastate, e con modeste ondulazioni concentrate soprattutto ai bordi dove si nota qualche residuo di errore di lavorazione. Il Wave Front (fronte d'onda) è “morbido” e con pochissimo residuo di astigmatismo, ma presenta, come detto, un po' di bordo elevato (le "creste" che si innalzano ai bordi). Le immagini della PSF mostrano un picco molto appuntito e questo significa che il telescopio concentra in modo efficiente l'energia luminosa nelle immagini di diffrazione. Il diagramma MTF è infine caratterizzato da curve di trasferimento del contrasto non troppo distanti dalla curva teorica, il che ci informa del fatto che il Celestron 5 SE, nonostante l'ostruzione del 35%, ha un contrasto molto buono anche alle basse frequenze spaziali ed è quindi adatto alle osservazioni planetarie. I dati numerici ci dicono che il telescopio possiede una correzione ottica più che buona, testimoniata dal quasi inesistente residuo di aberrazione sferica, pari a 0,075 (sovracorrezione), e modestissimi segni di astigmatismo e coma. Se non fosse stato presente il bordo elevato (ben visibile anche nel Ronchigramma, un test dotato di una sensibilità molto limitata), il telescopio avrebbe dato luogo a risultati ancora superiori in termini di correzione complessiva e quindi di nitidezza e contrasto delle immagini. In ogni caso i valori di correzione di 1/4 di lambda P-V (Picco-Valle: esattamente uguale al limite di diffrazione), ma soprattutto l'eccezionale valore di 1/30,3 di lambda RMS (il limite di diffrazione è vicino a 1/14) e l'ottima Strehl Ratio di 0,958 (quasi il 96% dell'energia luminosa viene concentrata nel punto centrale, dove il minimo risultato per un'ottica decente dovrebbe essere pari all'80%) sono risultati di valore assoluto e indicano che il fabbricante lavora con uno standard industriale di qualità molto elevato, ottenendo ottiche di tutto rispetto. Va sottolineato come questo test dimostra una volta di più come il valore della correzione Picco-Valle, troppo spesso usato e abusato nel mondo degli appassionati di astronomia, sia veramente poco indicativo della qualità di un'ottica perché ci informa solamente della differenza tra il picco più alto e la valle più profonda di una superficie ottica (o del fronte d'onda), mentre sono molto più significativi i valori RMS (che descrivono il comportamento dell'intera superficie) e Strehl Ratio (che indicano quanta energia luminosa va effettivamente a finire nella figura di diffrazione). P. Camaiti LO STAR TEST A 250x (oculare LV5 da 5 mm) durante una serata dal seeing medio (2 sulla scala di Antoniadi) le due figure di diffrazione della stella Altair (sia in posizione intra che extra focale) sono apparse identiche, rivelando un’ottica da manuale. Solo a tratti e, andando a cercare il proverbiale pelo nell’uovo, si percepisce una lieve aberrazione sferica, del tutto trascurabile. Lo “snap test” (che tiene conto della posizione del fuoco) ha rivelato un’ottica di prim’ordine; un’immagine stellare puntiforme, incisa e con il disco di Airy piuttosto netto. Il campo stellare risulta ben oscuro anche nei dintorni di astri di una certa luminosità, con stelle decisamente puntiformi. Non ho riscontrato nessun “image shift”, nemmeno a ingrandimenti sostenuti. LA PROVA SU CAMPO Osservando con il NexStar 5 SE si ha la netta impressione di avere un diametro più grande rispetto ai 125 mm disponibili: le stelle appaiono molto brillanti e (le più brillanti) rivelano I TEST DI COELUM COELUM 112 66 DICEMBRE 2007 I TEST DI COELUM TEST OTTICO Aberrazione sferica Coma Astigmatismo Trascurabile Assente Assente una buona colorazione; Enif (ε Pegasi) di mag. +2,3 variabile, mostra un’intensa tonalità arancione, sia a 50x (oculare Plössl da 25 mm in dotazione) che a 250x. Notevole l’incisione, paragonabile a uno strumento non ostruito a rifrazione; ho puntato il pianeta Giove, ormai basso sull’orizzonte ovest e con il cielo ancora azzurrino, notando le bande equatoriali anche a 50x. La buona puntiformità delle stelle e l’elevato contrasto rendono questo strumento adatto all’osservazione degli oggetti più brillanti del cielo profondo. Molto gradevole la visione degli ammassi aperti: ho potuto ammirarne diversi nella costellazione dell’Aquila (NGC 6709/6755) e osservando l’ammasso globulare M15, nel Pegaso, a 250x ho potuto notare alcune deboli stelline ribollire nel suo brillan- te alone. Nel valutare questa osservazione, dovremmo considerare che le stelle più brillanti di questo globulare si collocano intorno alla mag. +12,6 (praticamente, la magnitudine limite teorica di questa apertura!). Accattivante anche la visione delle nebulose più brillanti (M8/M17) chiare e ben strutturate, e di planetarie come la “Saturn nebula” (NGC 7009 nell’Acquario) che a 250x si mostrava nettamente allungata con una tonalità verdognola. Infine mi sono deliziato con la “magica” visione di Urano, visibile a 250x come un dischetto ben disegnato, dalla tonalità verde/azzurrognola. GIUDIZIO FINALE Il NexStar 5 SE è il classico “secondo strumento”: leggero, compatto e quindi facilmente trasportabile in qualsiasi località. Dotato di un’ottica molto buona e di una meccanica robusta assistita dal puntamento automatico, può soddisfare l’osservatore più esigente tanto nel visuale quanto nell’astrofotografia. Nonostante la sua (relativa) piccola apertura, è in grado di regalare parecchie soddisfazioni praticamente in ogni campo pratico, dalla visione dei pianeti a quella degli oggetti più brillanti del cielo profondo. ACCORGIMENTI Consiglio di dotarsi di un buon paraluce, utile per schermare il telescopio dall’ingresso di luci esterne, e soprattutto per evitare o almeno ritardare l’appannamento della lastra correttrice. Ho trovato le operazioni di messa a fuoco un po’ scomode quando lo strumento punta verso alte declinazioni o vicino allo zenit, perché in queste condizioni la manopola di messa a fuoco si viene a trovare troppo vicina alla base Coelum1: la versione demo di MAXIMDL • PLANETARY IMAGES (300 immagini NASA del Sistema Solare) • Cataloghi di oggetti (supernovae, asteroidi, planetarie, ecc.) € 8,00* Coelum2: Tutte le belle foto dell’Eclisse Totale di Sole del 1999 inviateci dai lettori a € 8,00* LE PRIME SETTE ANNATE DI COELUM IN 7 CD-ROM IN OFFERTA A SOLI dello strumento. È da aggiungere che non è possibile utilizzare lo strumento quando non è alimentato, in quanto non è permesso muoverlo manualmente in entrambi gli assi. Sarebbe auspicabile, a mio avviso, poterlo fare in caso di emergenza. E comunque, munirsi sempre di un set di pile di scorta o di un alimentatore se si viaggia in macchina! Si ringrazia la ditta Auriga, per aver messo a disposizione l’esemplare testato. Coelum3: Tutte le foto della Cometa LinearS4 inviateci dai lettori e 200 Mb di utilissimo software astronomico MAC eWin a € 8,00* Coelum4: Gli indici di ricerca e i cataloghi di telescopi e accessori a € 8,00* Coelum5: Gli indici di ricerca dell’annata 20012002 • Software astronomico: SOLEX e MARS Viewer • Le foto del transito di Mercurio sul Sole • La trasmissione radiofonica integrale di Orson Welles: La Guerra dei Mondi + libretto con la traduzione in italiano, a € 9,50* Coelum7: Gli indici di ricerca dell’annata 20032004, Mag.7 Star Atlas e altro € 8,00* Il Manuale di pulizia delle Ottiche € 50* Coelum6: Gli indici di ricerca dell’annata 2002-2003 • Manuale per pulire le ottiche del telescopio • Atlas Coelestis Uno stupendo brano musicale • Dizionario degli Astronomi italiani edito dalla SAIt • Tre spettacolari planetari a € 8,00* Per ordinare potete telefonare in redazione allo 041.532.14.76 dalle ore 9:30 alle 12:30, inviare un fax allo 041.532.74.27 o scrivere a [email protected] *Spese di spedizione escluse: € 2,50 per la spedizione con pagamento anticipato (vedi modalità a pag. 4). o € 4,20 per la spedizione in contrassegno postale. Gli indici di ricerca, gli articoli in versione integrale, le immagini e le illustrazioni di tutti i numeri pubblicati fino a dicembre 2004