Securilisse® manuale di manutenzione CONFORME ALLA NORMA EN 14122-3 ® Indice 2 1. INTRODUZIONE 1.1 DAL PROGETTISTA ALL’UTILIZZATORE pag. 3 pag. 3 2. INFORMAZIONI TECNICHE 2.1 DESCRIZIONE PRODOTTO 2.2 SCHEMA FUNZIONALE 2.3 ELEMENTI MONTANTI/CORRIMANO 2.4 ELEMENTI TRAVERSO 2.5 FERMAPIEDE 2.6 IMPIANTO pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 5 3. OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA MANUTENZIONE 3.1 DA PARTE DEL PROPRIETARIO 3.2 DA PARTE DEL MANUTENTORE pag. 6 pag. 6 pag. 7 4. MANUTENZIONE 4.1 ISPEZIONE ANNUALE 4.2 MANUTENZIONE pag. 8 pag. 8 pag. 8 5. SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) pag. 9 6. GARANZIE 6.1 DURATA 6.2 ESCLUSIONE 6.3 LIMITAZIONI 6.4 RESPONSABILITÀ 6.5 RINNOVO 6.6 VERIFICA E MANUTENZIONE 6.7 FORO COMPETENTE pag. 10 pag. 10 pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 11 pag. 11 pag. 11 7. RIFERIMENTI 7.1 MANUALI 7.2 NORMATIVE 7.2.1 NORME TECNICHE 7.2.2 NORMATIVE NAZIONALI 7.2.3 NORMATIVE LOCALI 7.3 SITI INTERNET pag. 12 pag. 12 pag. 12 pag. 12 pag. 12 pag. 12 pag. 13 manuale di manutenzione 1. Introduzione Nei lavori svolti in luoghi ove esiste pericolo di caduta, al fine di consentire all’operatore che deve eseguire le operazioni di manutenzione di muoversi agevolmente lungo l’area di lavoro, va installato un sistema di sicurezza anticaduta. Il sistema in questione, oltre ad essere sicuro, deve essere ergonomico, cioè di “comodo” utilizzo per l’operatore. Il sistema deve essere previsto nell’Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) che viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), in accordo col progettista, e fa parte integrante sia del progetto che del fascicolo tecnico dell’opera. L’ETC è quindi composto da diversi documenti, spettanti a differenti soggetti, in particolare: COORDINATORE/TECNICO: elaborati grafici con evidenziati i percorsi e gli accessi alla copertura, relazione tecnica con le soluzioni progettuali adottate, relazione di calcolo per supporti e fissaggi alla struttura. PRODUTTORE: certificazione del prodotto, manuale d’installazione, di utilizzo e manutenzione. INSTALLATORE: dichiarazione di conformità delle opere eseguite. 1.1 Dal progettista all’utilizzatore Nel rispetto dei punti indicati in precedenza, gli obiettivi di SOMAIN Italia sono quelli di creare un filo diretto tra il progettista della linea vita e l’utilizzatore finale, passando dal produttore e dall’installatore, grazie alla seguente catena di passaggi: Studio della linea tramite software con interfaccia grafica di immediata comprensione e restituzione degli elementi costituenti l’impianto (in alternativa all’appoggio al nostro ufficio tecnico). Fornitura degli elementi previsti per l’intero sistema direttamente da SOMAIN Italia o dalla catena di rivenditori autorizzati. Installazione con facili procedure secondo il Manuale di Montaggio ad opera di installatori formati da SOMAIN Italia. Utilizzo della linea secondo il Manuale di Utilizzo. Rispetto della manutenzione prevista dal Manuale di Manutenzione (oggetto del presente documento). 3 ® 2. Informazioni tecniche 2.1 Descrizione prodotto Il parapetto SECURILISSE® è conforme alla norma UNI EN ISO 14122-3 che comprende i dispositivi di sicurezza di accesso permanenti al macchinario con scale, scale a castello e parapetti. La norma si applica anche alle scale, alle scale a castello e ai parapetti nella parte dell’edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione principale di tale parte dell’edificio sia di fornire i mezzi di accesso alla macchina. È un dispositivo di protezione collettiva e, come riportato nel D.lgs 81/2008, è da preferire alla protezione individuale in quanto l’utilizzatore non deve avere particolare formazione e dotazione di DPI per il suo utilizzo. Si posiziona su coperture piane o con un’inclinazione massima di 5°, dotate o meno di veletta perimetrale, integrandosi con la struttura esistente in modo da riportare l’altezza della protezione a 110 cm come previsto da normativa. Possono essere montati direttamente su struttura in conglomerato cementizio armato con attacchi in piano, a parete, a parete sporgente, sottocopertina adeguatamente dimensionati per sopportare i carichi previsti da normativa. Ne deriva che la struttura ricettiva deve essere in grado di sopportare tali carichi e tale resistenza deve essere garantita in fase progettuale o con verifiche direttamente sul posto. Può essere dritto o inclinato. È costituito da montanti e traversi in alluminio fissati ad apposite basi e la composizione tipo è montante ogni 150 cm e corrimano in sommità ad altezza dal piano di calpestio pari a 110 cm. La composizione si integra poi di un traverso e/o di un fermapiede. Nel primo caso quando la veletta sia inferiore a 60 cm, in quanto la distanza tra corrimano e traverso non può superare i 50 cm; nel secondo caso quando la veletta è assente, o inferiore a 15 cm, ed è necessario proteggere anche la caduta di materiale. Si possono superare anche angoli con apposti elementi snodati. Le tipologie di parapetti disponibili sono le seguenti: Parapetto fissato in piano, a parete, a parete sporgente e sottocopertina: con solo corrimano con corrimano e traverso con corrimano traverso e fermapiede Le versioni di parapetto sono disponibili con montanti dritti o inclinati di 30° rispetto alla verticale. Non esiste un numero massimo di operatori che possono accedere contemporaneamente sull’area protetta con parapetti essendo un impianto di protezione collettiva. L’unico vincolo è che l’area non sia accessibile al pubblico ma solo a personale manutentore. Tutti i componenti sono in alluminio con la possibilità di verniciatura con vernice epossidica come fondo ed eventuale verniciatura del colore RAL desiderato. I parapetti in questione sono stati testati con prove sia statiche che dinamiche dall’Ente Certificatore Apave e gli elementi utilizzati di volta in volta sono conformi a quelli testati. Segue una descrizione dettagliata del sistema. 4 manuale di manutenzione 2.2 Schema funzionale 2.3 Elementi montanti/corrimano I montanti vengono montati ad interasse 150 cm in tutte le tipologie e gli elementi che lo contraddistinguono sono: base per montante ART. GCA11 (attacco in piano) o ART. GCA12 (attacco a parete) o ART. GCA13 (piastra di adattamento per attacco sottocopertina) profilo tubolare ovale ART. GCA1 (dritto o inclinato) giunzione corrimano ART. GCA2 manicotto d’angolo verticale ART. GCA3 manicotto d’angolo orizzontale ART. GCA4 raccordo a T montante-corrimano ART. GCA5 raccordo a L montante-corrimano ART. GCA6 raccordo corrimano-muro ART. GCA7 tappo in alluminio ART. GCA8 raccordo articolato a T montante-corrimano ART. GCA25 2.4 Elementi traverso Il traverso viene montato quando la veletta è presente è assente o inferiore a 60 cm e gli elementi che lo contraddistinguono sono: profilo tubolare tondo ART. GCA14 giunzione traverso ART. GCA15 manicotto d’angolo ART. GCA16 raccordo traverso-muro ART. GCA27 tappo in plastica ART. BP30 2.5 Fermapiede Il fermapiede viene installato in mancanza della veletta per evitare la caduta di materiale oltre che della persona e gli elementi che lo contraddistinguono sono: fermapiede ART. GCA17 raccordo montante-fermapiede ART. GCA20 2.6 Impianto Oltre agli elementi propri del parapetto per la chiusura dell’impianto e l’identificazione dello stesso sono utilizzati: 1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso 1 piombino identificatore ART. C35 5 ® 3. Operazioni preliminari alla manutenzione 3.1 Da parte del proprietario Il proprietario dell’immobile su cui è montato l’impianto SECURILISSE® è il primo responsabile di tutte le operazioni che si svolgono nella sua proprietà e che comportano l’utilizzo di particolari sistemi di sicurezza. È autorizzato quindi a concedere l’accesso a questo tipo di impianto solo a operatori che ritiene adatti, nel rispetto di alcune prescrizioni. Conservare la certificazione dell’impianto in buono stato e composta da: nome e numero impianto: ogni impianto ha un suo numero identificativo da cui è possibile risalire alla composizione e ai dati indicati nei punti successivi costruttore: nome e dati dall’azienda costruttrice (Somain Securité) distributore: nome e dati dall’azienda distributrice (Somain Italia) rivenditore: nome e dati dall’azienda rivenditrice (autorizzata da Somain Italia) installatore: nome e dati dall’azienda installatrice affiliata al rivenditore autorizzato che firma la corretta posa secondo un progetto e come dal Manuale di Montaggio progetto dell’impianto: disegni quotati dell’impianto rispetto alla struttura su cui è montato a timbro e firma di tecnico abilitato dal quale si evincono i punti di accesso, la posizione dell’impianto SECURILISSE® , certificazione degli elementi costituenti il particolare impianto (certificazione dell’impianto e non di ogni singolo elemento adattato all’uso in questione) mettere a disposizione di qualsiasi utilizzatore la certificazione completa mettere a disposizione dell’operatore il presente MANUALE DI MANUTENZIONE, dal quale si evince la data di messa in funzione dell’impianto e le successive ispezioni o manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) Qualora il proprietario non si attenga, anche parzialmente, agli adempimenti indicati al presente punto, mette in pericolo la sicurezza di altre persone oltre a perdere la garanzia sull’impianto. Se il proprietario, invece, non ottiene dall’operatore l’idoneità all’utilizzo dei dispositivi di protezione anticaduta deve proibire l’utilizzo dell’impianto allo stesso. 6 manuale di manutenzione 3.2 Da parte del manutentore Il manutentore che si appresta ad intervenire in un luogo dove è montato l’impianto SECURILISSE® deve effettuare le seguenti operazioni preliminari: richiedere al proprietario il presente MANUALE DI MANUTENZIONE, dal quale si evince la data di messa in funzione dell’impianto e le successive ispezioni o manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) controllare l’esistenza della certificazione dell’impianto composta dagli elementi indicati al punto precedente e in particolare prendere atto del progetto con l’indicazione del punto di accesso procedere, per quanto possibile, prima di ogni impiego ad un esame visivo dei componenti dell’impianto Qualora l’operatore non disponga di tutti gli elementi, totalmente o parzialmente, indicati al presente punto, deve rifiutare l’utilizzo dell’impianto per qualsiasi operazione. 7 ® 4. Manutenzione L’impianto SECURILISSE® è costituito interamente da elementi in alluminio e fissaggi in acciaio inox come dichiarato dal produttore non necessita di manutenzione, ma di ispezione annuale. La manutenzione è obbligatoria alla scadenza dei 10 anni di garanzia per ottenere il rinnovo. 4.1 Ispezione annuale L’ispezione annuale serve per verificare la presenza di eventuali anomalie dell’impianto e deve essere effettuata da persona a conoscenza delle raccomandazioni e, delle istruzioni emesse dal fabbricante, applicabili ai componenti dell’impianto. L’operatore deve essere in grado di identificare e valutare l’entità di tali difetti e avviare l’azione correttiva da intraprendere. Le valutazioni da effettuare in fase di ispezione sono: controllo dell’integrità dell’impianto controllo dell’integrità dei fissaggi degli elementi del parapetto controllo dell’assenza di anomalie negli elementi Al termine del controllo si dovrà rilasciare apposita documentazione di avvenuta ispezione con indicate le verifiche effettuate. In caso di esito negativo di uno dei controlli indicati in precedenza l’operatore deve intervenire dove sua competenza o contattare SOMAIN Italia che provvederà con proprio tecnico a risolvere i problemi riscontrati. È da compilare anche la Scheda di Manutenzione (SM), riportata successivamente, per tenere treccia di tutti gli interventi effettuati sull’impianto. 4.2 Manutenzione La manutenzione è obbligatoria in caso di sollecitazione dell’impianto e alla scadenza dei 10 anni di garanzia per ottenere l’estensione della stessa. Deve essere effettuata da un tecnico di SOMAIN Italia che interverrà nel valutare l’entità dei danni eventualmente subiti dalla linea nelle sue parti fondamentali e soprattutto verificando la tenuta dei fissaggi. Sarà compito del tecnico incaricato effettuare tutte le verifiche del caso, compilare apposita documentazione e lasciare traccia del proprio intervento compilando la Scheda di Manutenzione (SM). 8 manuale di manutenzione 5. Scheda di manutenzione (SM) N° impianto: N° certificazione: Data entrata in servizio: Numero operatori: Costruttore: Somain Securité Distributore: Somain Italia srl Rivenditore: Installatore: INTERVENTI MANUTENZIONE DATA MANUTENZIONE MANUTENTORE LAVORI ESEGUITI NOTE *La presente Scheda di Manutenzione va legata alla Scheda di Utilizzo prevista nel relativo manuale e ogni manutenzione o ispezione visiva deve essere riportata in entrambe le schede 9 ® 6. Garanzie 6.1 Durata È accordata una garanzia di 10 anni, dalla data della bolla di consegna, su tutti i pezzi in alluminio che costituiscono l’impianto SECURILISSE®. 6.2 Esclusione La garanzia sarà accordata solamente se: il materiale è stato posato e utilizzato in conformità alle istruzioni di montaggio e alle istruzioni tecniche di SOMAIN Italia il materiale fornito è stato interamente pagato La garanzia non sarà accordata nel caso in cui: i nostri prodotti siano in acciaio galvanizzato o zincato i nostri prodotti di sicurezza comprendano pezzi o accessori di provenienza esterna: in questo caso la garanzia accordata sarà quella del fornitore di suddetti pezzi La garanzia è esclusa quando il vizio risulta causato: da un intervento o una modifica effettuati all’impianto originale senza autorizzazione scritta del costruttore/distributore da un’utilizzazione anomala e non conforme alla destinazione dell’attrezzatura da un’installazione difettosa non conforme ai disegni o alle regole dell’arte dalla mancata comunicazione da parte del cliente di speciali condizioni (inquinamento, temperatura, numero di utenti, ecc.) di utilizzo dell’attrezzatura dalla sottostima della resistenza del supporto che genera la distruzione o la non conformità delle nostre attrezzature dall’aggiunta ai nostri sistemi di pezzi prodotti dall’acquirente o di altra provenienza rispetto a SOMAIN Sécurité. Tutte le nostre linee vita devono essere di provenienza SOMAIN o fabbricate con il nostro consenso, sulla base dei nostri progetti da un evento di forza maggiore o qualsiasi evento al di fuori del controllo del venditore come guerre, fulmini, ecc. 6.3 Limitazioni In tutti i casi la nostra garanzia si limita alla sostituzione o alla riparazione degli elementi o delle attrezzature riconosciute formalmente difettose dal nostro servizio tecnico. Se la riparazione è affidata a terzi, essa potrà essere effettuata solamente previa accettazione da parte di SOMAIN Sécurité del preventivo di riparazione. Tutte le restituzioni di attrezzature dovranno avvenire con il consenso di SOMAIN Sécurité. La garanzia si applica solamente agli elementi resi e non copre perciò le spese di rimozione e re-installazione dell’attrezzatura nel gruppo in cui è integrata. La riparazione, la sostituzione o la modifica dei pezzi o delle attrezzature durante il periodo di garanzia può determinare l’estensione della garanzia stessa. 10 manuale di manutenzione 6.4 Responsabilità SOMAIN Sécurité sarà responsabile, alle condizioni del diritto comune, relativamente ai danni materiali cagionati dalla sua attrezzatura o dal suo personale. Le riparazioni dei danni materiali imputabili al venditore sono espressamente limitate a una somma che non eccederà il valore dell’attrezzatura coinvolta, oggetto dell’ordine. Per espressa convenzione, il venditore e il cliente rinunciano reciprocamente a richiedere la riparazione dei danni indiretti e immateriali di qualsiasi natura, quali perdite d’esercizio, mancato guadagno, spese di ritardo, sollecito, rimozione e re-installazione dell’attrezzatura, perdita di contratti futuri, ecc. 6.5 Rinnovo La presente garanzia di 10 anni potrà essere rinnovata su richiesta del cliente, dopo un sopralluogo tecnico effettuato a titolo oneroso dai nostri servizi sulle attrezzature installate. 6.6 Verifica e manutenzione Per quanto possibile, prima di ogni impiego procedere a un esame visivo dei componenti dell’impianto. In caso di dubbio, far effettuare un controllo dalla società installatrice, da un ente di controllo o da una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento. L’impianto a rotaia SECURILISSE® non necessita di manutenzione, ma di un’ispezione visiva annuale delle piombature atte a garantire l’integrità del sistema da parte di una persona diversa dall’utilizzatore. Qualora lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. In caso di una caduta l’impianto deve essere oggetto di manutenzione obbligatoria da parte di persona abilitata e competente, diversa dagli utilizzatori del dispositivo. 6.7 Foro competente La legge applicabile è quella italiana e il Foro competente è quello di Bergamo (Italia) e avrà giurisdizione esclusiva su eventuali controversie derivanti da, o comunque connesse, con i prodotti oggetto del presente manuale. 11 ® 7. Riferimenti 5.1 Manuali Manuale di Montaggio 5.2 Normative 5.2.1 Norme tecniche UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall’alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove (recepimento della norma europea EN 795:1996 e aggiornamento A1:2000) UNI EN ISO 14122-3:2003 Mezzi di accesso permanente al macchinario - Sicurezza del macchinario - Scale, scale a castello, parapetti (recepimento della norma europea EN ISO 14122-3:2001) 5.2.2 Normative nazionali D.LGS. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni Testo unico in materia di Sicurezza 5.2.3 Normative locali CIRC. 4/SAN/2004 della Regione Lombardia Aggiornamento del Titolo III del Regolamento Locale d’Igiene, recepimento dell’integrazione al Titolo III del R.L.I. redatto dall’ASL di Bergamo D.P.G.R. N.62 DEL 23.11.2005 della Regione Toscana Regolamento di attuazione dell’art.82, comma 16 della L.R. n.1 del 03.01.2005 relativa alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza CIRC. N.191 DEL 20.03.2006 della Regione Toscana Indicazioni per l’applicazione del D.P.G.R. n.62 del 23.11.2005 LINEE GUIDA DELL’APRILE 2007 della Regione Veneto Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza 12 manuale di manutenzione 7.3 Siti Internet www.somain-securite.com Sito ufficiale della Casa produttrice francese www.somainitalia.it Sito ufficiale della Casa importatrice esclusivista per l’Italia www.uni.com Sito dell’Ente nazionale italiano di unificazione 13 ® Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: lavori in quota Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE Art. 105. Attività soggette 1. Le norme del presente capo si applicano alle attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Le norme del presente capo si applicano ai lavori in quota di cui al presente capo e ad in ogni altra attività lavorativa. [….] Art. 107. Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. [….] SEZIONE II - DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Art. 111. Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. [….] 5. Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate in base ai commi precedenti, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l’installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. [….] Art. 115. Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto 1. Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all’articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini; e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita flessibili; g) guide o linee vita rigide; h) imbracature. 2. Il sistema di protezione, certificato per l’uso specifico, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. 3. Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali. 14 manuale di manutenzione Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: obblighi del committente Art. 70. Requisiti di sicurezza 1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. [….] Art. 71. Obblighi del datore di lavoro [….] 4. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) le attrezzature di lavoro siano: 1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso; 2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione; [….] b) siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto. [….] 6. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi dell’ergonomia. 7. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una formazione adeguata e specifica; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti. 8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro provvede affinché: a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova localita’ di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento; b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte: 1. a controlli periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi; 2. a controlli straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività; c) i controlli di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente. 9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. 15 ® 24030 Brembate di Sopra (BERGAMO) - Italy tel 035 620380 fax 035 6220438 [email protected] www.somainitalia.it Securilisse® è un’ampia gamma di parapetti che assicurano una protezione collettiva conforme alle norme vigenti. Gli elementi di Securilisse® Alu sono leggeri e robusti e permettono il montaggio del parapetto in maniera semplice e veloce, senza necessità di effettuare saldature o altre lavorazioni particolari. I parapetti Securilisse® sono composti da un corrimano orizzontale, una traversina intermedia e, dove serve, una tavola fermapiede, il tutto sorretto da montanti verticali fissati o appoggiati alla struttura. Esistono diverse versioni di parapetti Securilisse® in funzione della configurazione della zona da mettere in sicurezza.