Moduli per l’Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola superiore - Marco Ribaldi - É Vero lo spiritismo? Le sedute spiritiche hanno appassionato da sempre, e non hanno mai cessato di essere in voga, anzi, oggi un interesse crescente torna ad essere rivolto a questo tipo di contatto medianico. Lamar Kleene, per 13 anni, è stato un medium professionista di successo negli Stati Uniti, decise di abbandonare lo spiritismo e di rivelare, in un libro dal titolo: la mafia dei medium (the psychic Mafia St.Martin New York 1976), tutti i trucchi che utilizzava per produrre i suoi fenomeni. Racconta Lamar: negli Stati Uniti è vietato praticare l’occultismo e la veggenza, si ricorre allora alla fondazione di finte chiese. Sotto la copertura di questi culti i seguaci vengono preparati con sessioni di meditazione e di preghiere, solo quando sono psicologicamente pronti possono partecipare alle sedute spiritiche. Già durante il periodo di preparazione essi vedono accadere intorno a sé cose misteriose che rafforzano la convinzione sui poteri paranormali del Medium. Per esempio il medium può stupire indovinando cose molto personali o citando fatti precisi della vita dei seguaci. Ci sono molti metodi per avere queste informazioni, uno davvero sorprendente col quale si ottengono molti successi, consiste nel fare scrivere dei biglietti chiedendo di raccontare fatti personali e invitando a bruciare subito dopo tali biglietti in un portacenere, in modo che non ne rimanga traccia. In realtà lo scrittoio è truccato con carta carbone, per questo rimane la doppia copia di tutto ciò che viene scritto. Un altro metodo è quello di rubare la borsetta di un partecipante durante la seduta spiritica: (è molto facile perché di solito è appoggiata sulla sedia) un complice la porta in un’altra stanza prendendo nota di tutto il contenuto, compreso il numero della patente o del libretto postale, successivamente la borsa viene riportata al suo posto e alla prima occasione il medium fingerà di indovinare dei dati personali dei partecipanti. La stessa cosa si può fare con i portafogli degli uomini……l’effetto è straordinario. Moduli per l’Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola superiore - Marco Ribaldi - Tavoli e bicchieri volanti Il famoso esperimento del bicchiere come si spiega? Molte persone hanno avuto l’esperienza di sentire il bicchiere viaggiare sul tavolo e dirigersi verso le lettere, disposte a cerchio, formando parole e frasi in risposta a delle domande. Supponendo che nessuno bari, naturalmente, è possibile che il bicchiere si muova davvero? Coloro che credono in altre dimensioni sono certi che si tratti di un fenomeno paranormale. Coloro invece che hanno dei dubbi ritengono che ci sia una spiegazione diversa: il fisico Faraday dimostrò che un tavolo poteva muoversi spinto da movimenti involontari, persino una persona sola può far muovere un tavolo senza rendersene conto. Egli infatti sollecitò vari accorgimenti per poter rilevare pressioni involontarie sollecitate dalle mani. Un discorso analogo può valere per il bicchiere, che è molto più leggero e scorrevole: le persone che tengono il dito sopra il bicchiere non si rendono conto di influenzarne senza volere i movimenti, essendo la loro attenzione rivolta a seguire il formarsi delle parole e delle lettere. Supponendo che le persone partecipanti all’esperimento siano in buona fede, e che involontariamente facciano viaggiare il bicchiere, come è possibile però che si formino parole e frasi? Sarebbero i partecipanti che senza accorgersene costruiscono essi stessi parole e frasi, come nel caso della cosiddetta scrittura automatica. Questo è dimostrabile girando i cartoncini e disponendoli a caso in modo che la gente non possa più vedere le lettere. In questo caso non succede più nulla, il bicchiere cioè si muove riproducendo però una sequenza di lettere senza senso. Qualcuno potrebbe obbiettare affermando che l’entità psichica che guida il bicchiere non può vedere le lettere, ma se l’entità psichica è tale dovrebbe poter vedere le lettere anche dal di sotto! Se invece lasciamo aperte le lettere e bendiamo accuratamente i partecipanti, noteremo che anche in questo caso il fenomeno non si produce più. Moduli per l’Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola superiore - Marco Ribaldi - SATANISMO Particolarmente inquietante è il fenomeno del satanismo, termine con cui s’intende genericamente il culto del demonio; esso può spingersi a compiere atti sacrileghi, come la profanazione dei luoghi sacri (cimiteri o chiese per rubare ostie consacrate), fino a veri e propri omicidi rituali, intesi come atti di culto a Satana (es. le tre giovani di Chiavenna). Fondatore del satanismo moderno è l’inglese Aleister Crowley (1875 – 1947) che viaggiò molto anche in Italia dove fondò una comunità in Sicilia. Fu espulso dal nostro paese perché accusato di aver praticato sacrifici umani, si lasciò consumare dalla droga e da uno stile di vita estremo, vissuto all'insegna del suo motto:"fai ciò che vuoi" e "Non c'è altro dio che l'uomo". Da questi principi deriva un atteggiamento che porta a rendere lecito qualsiasi comportamento, é questa l'essenza del satanismo, che imita, deformando, il principio cristiano, sintetizzato da S. Agostino nell’"Ama e fa ciò che vuoi". Togliendo l'amore, il senso di questa massima viene completamente stravolto e interpretato nei modi più terribili. La diffusione del satanismo è stata favorita dalla percezione di sfiducia e di pessimismo tipica della nostra epoca. Specialmente nei giovani, satana ha la possibilità di introdursi, quando questi attraversano periodi di debolezza morale che porta a vuoti interiori. Alcuni gruppi musicali hanno favorito la diffusione del satanismo, in particolare il cantante Marylin Manson, nelle sue canzoni, introduce vere e proprie bestemmie nonché messaggi inneggianti al suicidio e all'omicidio. Testimonianza di un ragazzo ventiduenne: "...Mi sono avvicinato al satanismo intorno ai sedici anni in seguito a una mia curiosità, nata specialmente dall'ascolto di certa musica. A diciotto anni ho deciso di aderire pienamente a questo mondo. Sono entrato in contatto con una delle principali sette sataniche italiane e ho cominciato a frequentare le persone che ne facevano parte. Dopo un pò di tempo mi sono accorto che questi satanisti non erano miei amici, anzi ero in una situazione di vero e proprio sfruttamento. Sono rimasto in questo gruppo solo una decina di mesi, durante i quali ho partecipato a dei riti satanici, cerimonie molto squallide con un'affannosa ricerca del potere. Eravamo convinti di poter dominare gli altri, si respirava un'atmosfera di continua sfida verso il mondo cristiano, caratterizzata da una forte intolleranza nei confronti della Chiesa. I ragazzi che aderivano a questa setta non erano veramente cattivi, molti di loro avevano alle spalle situazioni familiari difficili che cercavano di risolvere attraverso il satanismo. A un certo punto non ho più sopportato questa situazione e ne sono uscito fuori. Col tempo, ho iniziato a riflettere e a scoprire altri valori. Ho deciso di riprendere in mano la mia vera vita e sono tornato a vedere la luce del sole".