4 Novembre 2012
IL “NOSTRO” CREDO
IL “NOSTRO” CREDO
CREDERE, AVERE FEDE, FIDUCIA
Riprendiamo a pensare al rapporto con i nostri genitori, con le persone che fino ad adesso hanno
“contato” nella nostra vita e con quello che ci hanno voluto insegnare, su quello che ci hanno
detto di credere, su chi o che cosa è importante che noi “mettiamo” la nostra fiducia.
Leggiamo anzitutto questo brano della Bibbia dove un padre (Tobi) scrive una specie Testamento
spirituale al figlio (Tobia) per dirgli ancora una volta quello che lui ritiene importante nella vita,
quello a cui vale la pena credere.
(Se vuoi, sottolinea le frasi con le quali ti trovi maggiormente d’accordo)

TESTAMENTO DI TOBI
“Tobi chiamò il figlio e gli disse: «Qualora io muoia, dammi una sepoltura decorosa; onora tua
madre … e non procurarle nessun motivo di tristezza. ... Ogni giorno, o figlio, ricordati del Signore;
non peccare né trasgredire i suoi comandi. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non
metterti per la strada dell'ingiustizia. Se agirai con rettitudine, riusciranno le tue azioni, come
quelle di chiunque pratichi la giustizia. Dei tuoi beni fa’ elemosina. Non distogliere mai lo sguardo
dal povero, così non si leverà da te lo sguardo di Dio. La tua elemosina sia proporzionata ai beni
che possiedi: se hai molto, dà molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti
preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l'elemosina libera dalla morte e salva
dall'andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti
all'Altissimo. ... Ama, o figlio, i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli,
figli e figlie del tuo popolo, e tra di loro scegliti la moglie. L'orgoglio infatti è causa di rovina e di
grande inquietudine. Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché la pigrizia è madre della fame.
Non rimandare la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti
sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, in quanto fai e sii ben educato in ogni tuo
comportamento. Non fare a nessuno ciò che non piace a te.
Non bere vino fino all'ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l'ubriachezza. Dà il tuo
pane a chi ha fame e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Dà in elemosina quanto ti sopravanza e il
tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l'elemosina. … Chiedi il parere ad ogni persona
che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. In ogni circostanza benedici il Signore e
domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine,
poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene. Il Signore
esalta o umilia chi vuole fino nella regione sotterranea. Infine, o figlio, conserva nella mente questi
comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore” (Dal libro di Tobia, capitolo 4,3-19).
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Adesso proseguiamo il nostro “itinerario”, con l’aiuto di persone, che hanno riflettuto prima e più
di noi su cosa, in generale, significhi credere, fidarsi, avere fede in qualcuno e in Dio.
(Cerca di confrontare le loro parole e i loro pensieri con i tuoi e prova e evidenziare le affermazioni
che ti sembrano più in sintonia con te).
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LA FEDE
“Spesso, nel nostro linguaggio, si usano le definizioni di “credenti” e di “non credenti”, ma in realtà
non è possibile pensare che ci siano degli uomini “non credenti”. Eventualmente, si potrà dire che
esistono uomini “non credenti in Dio”, “non credenti in Cristo”, ma in tutti c’è una dimensione di
fede, di fede come affidamento, di fede come fiducia, di fede come fedeltà che è una dimensione
di tutti gli uomini, proprio perché uomini. In qualche modo, dunque, noi tutti siamo dei credenti,
cioè crediamo innanzitutto in qualcuno e di conseguenza crediamo in qualcosa. Si può certamente
vivere senza una fede religiosa, ma non senza qualche forma di fede, di affidamento. Basti pensare
che il termine latino “fides” deriva da una radice che ha prodotto altre parole che appartengono al
vocabolario comune e non al vocabolario della fede: confidenza, fidanzamento, fiducia.
“Fede” si chiama addirittura l’anello che portano gli sposi e che indica un reciproco affidamento,
un reciproco fidarsi dei sentimenti e della volontà dell’altro. La fede, il credere esprime un aspetto
essenziale dell’essere umano” (Enzo Bianchi, monaco).
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LA FEDE OGGI
“Varia è la grammatica del "credere". Credere, infatti, può significare "essere convinti di qualcosa”
come quando diciamo: "non c'è dubbio"; oppure può significare "avere una propria opinione"
come quando diciamo "io credo che...". Ma "io credo" può anche significare "avere fede in
qualcuno" nel senso di concedere fiducia, di prendere per vero qualcosa in base alle parole di un
altro ritenuto credibile, appunto, degno di fede.
Viviamo da tempo nell'epoca della scienza … ma se l'uomo dovesse vivere soltanto delle verità
scientifiche (sperimentabili, verificabili, provabili) non vivrebbe affatto.
È più vero il contrario: l'uomo vive di fede e anzitutto di quella fede che, in generale, potremmo
chiamare "credenza". Ogni uomo, infatti, si trova immerso in un mondo di certezze che lo
precedono, che eredita e non sta neanche e verificarle … La vita sociale, i legami di amicizia, di
fiducia si fondano su cose che non si vedono. Sono atti di fede, allo stesso modo in cui lo sono le
credenze abituali (che a volte possono diventare pregiudizi). È troppo superficiale dire frasi tipo
“Non credo perché non ho visto!”. Poiché se dicessimo così, saremmo, ad esempio, costretti ad
ammettere di non avere alcuna sicurezza di come eravamo da neonati, di come erano i nostri
genitori da ragazzi, del nostro giorno di compleanno dato che non conservando alcun ricordo
preciso, abbiamo creduto al racconto di altri. … Si può dire che tra gli uomini pochi sono gli
scienziati ma, in diverso modo, tutti sono più o meno credenti. …
E poi c’è la fede che riguarda “Dio”. …
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Di molti, infatti, si può dire che sono non cristiani e tuttavia credenti: e non solo in altre fedi, ma
semplicemente in Dio. Ma potremmo dire che negli uomini c’è una inestinguibile volontà di
credere. Per dare senso compiuto all'esistenza. E oggi le “fedi” prendono e si diffondono sempre
più … E la fede cristiana, in specifico, potremmo definirla come un affidamento, anzi un
affidamento incondizionato. Il cristiano più che credere in qualcosa presta fede a qualcuno: si
abbandona a Cristo. Il Dio di Gesù, come per gli ebrei, è il "Dio dell' “amen". Amen è la parola
decisiva dell'ebreo e del cristiano. In ebraico amen significa "dimostrarsi saldo", "avere
consistenza". Il Dio dell'amen è tale: in lui si ha fede perché in lui ci si sente sicuri, a lui si dice "sì",
appunto amen. … Ognuno di noi ha bisogno di affidarsi. Ma la fiducia non è un atteggiamento
neutro dell'intelligenza, è al contrario un lasciarsi conquistare, è vivere un'esperienza. Il
cristianesimo potrebbe non essere vero dal punto di vista della ragione critico-scientifica, ma resta
un'offerta di senso. Per essere valutato deve essere sperimentato: non può a priori essere escluso.
Tuttavia alla fede non c'è passaggio. Essa resta essenzialmente un salto. Come ogni atto di fiducia
è un rischio. Per questo può essere sempre perduta, deve essere ad ogni momento guadagnata.
…” (Salvatore Natoli, filosofo)
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LA FEDE
“La fede si configura come una relazione viva, personale, con qualcuno che si chiama Dio.
Un’esperienza che non è riservata a pochi più dotati di altri: ogni uomo è chiamato a questa
relazione. La fede è fiduciosa consegna di sé a Dio, che consiste dunque nel fare fiducia a un Dio,
nel fidarsi della Sua parola. Ma questa fiducia fondante non è riservata alla relazione uomo-Dio. A
ben vedere, essa è al centro di ogni relazione un po’ seria tra le persone, al centro di ogni relazione
di amicizia o di amore con l’altro. Però, quando si tratta di Dio quel che fa problema è il fatto che
egli sfugge ai nostri sensi: non lo si sente, non lo si vede, non lo si tocca. La fede è dunque al di là
delle nostre certezze sensibili. Per questo la fede è sempre un’avventura, perché è un cammino
nel contempo luminoso e oscuro. L’originalità della fede cristiana consiste nel fatto che questo Dio
si è fatto simile a noi, nella persona di Gesù, per darsi da vedere, da toccare e da ascoltare in una
carne d’uomo, a uomini che sono divenuti testimoni, e sulla testimonianza dei quali a nostra volta
anche noi possiamo credere in Cristo. La fede è dunque un’esperienza, luminosa e oscura; è
sperimentare che Dio è qualcuno.” (Jean Paul Mensior, prete e psichiatra)
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CHE COSA SIGNIFICA CREDERE OGGI?
Cari fratelli e sorelle, oggi vorrei riflettere con voi su una questione fondamentale: che cosa è la
fede? Ha ancora senso la fede in un mondo in cui scienza e tecnica hanno aperto orizzonti fino a
poco tempo fa impensabili? Che cosa significa credere oggi? In effetti, nel nostro tempo è
necessaria … una fede che soprattutto nasca da un vero incontro con Dio in Gesù Cristo,
dall’amarlo, dal dare fiducia a Lui, così che tutta la vita ne sia coinvolta. Oggi, insieme a tanti segni
di bene, a volte, si ha come la sensazione, da certi avvenimenti di cui abbiamo notizia tutti i giorni,
che il mondo non vada verso la costruzione di una comunità più fraterna e più pacifica; le stesse
idee di progresso e di benessere mostrano anche le loro ombre.
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Nonostante la grandezza delle scoperte della scienza e dei successi della tecnica, oggi l’uomo non
sembra diventato veramente più libero, più umano; permangono tante forme di sfruttamento, di
manipolazione, di violenza, di sopraffazione, di ingiustizia… Un certo tipo di cultura, poi, ha
educato a muoversi solo nell’orizzonte delle cose, a credere solo in ciò che si vede e si tocca con le
proprie mani. D’altra parte, però, cresce anche il numero di quanti si sentono disorientati e
cercano di andare oltre una visione solo materiale della realtà.
In questo contesto riemergono alcune domande fondamentali, che sono molto più concrete di
quanto appaiano a prima vista:
Che senso ha vivere?
C’è un futuro per l’uomo, per noi e per le nuove generazioni?
In che direzione orientare le scelte della nostra libertà per un esito buono e felice della vita?
Che cosa ci aspetta oltre la soglia della morte?
Da queste insopprimibili domande emerge come il mondo della pianificazione, del calcolo esatto e
della sperimentazione, in una parola il sapere della scienza, pur importante per la vita dell’uomo,
da solo non basta. Noi abbiamo bisogno non solo del pane materiale, abbiamo bisogno di amore,
di significato e di speranza, di un fondamento sicuro, di un terreno solido che ci aiuti a vivere con
un senso autentico anche nella crisi, nelle oscurità, nelle difficoltà e nei problemi quotidiani. La
fede ci dona proprio questo: è un fiducioso affidarsi a un «Tu», che è Dio, il quale mi dà una
certezza diversa, ma non meno solida di quella che mi viene dal calcolo esatto o dalla scienza. La
fede … è un atto con cui mi affido liberamente a un Dio che è Padre e mi ama; è adesione a un
«Tu» che mi dona speranza e fiducia. Certo questa adesione a Dio non è priva di contenuti: con
essa siamo consapevoli che Dio stesso si è mostrato a noi in Cristo, ha fatto vedere il suo volto e si
è fatto realmente vicino a ciascuno di noi. Anzi, Dio ha rivelato che il suo amore verso l’uomo,
verso ciascuno di noi, è senza misura: sulla Croce, Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio fatto uomo, ci
mostra nel modo più luminoso a che punto arriva questo amore, fino al dono di se stesso. … La
fede è credere a questo amore di Dio che non viene meno di fronte alla malvagità dell’uomo, di
fronte al male e alla morte, ma è capace di trasformare ogni forma di schiavitù, donando la
possibilità della salvezza. Avere fede, allora, è incontrare questo «Tu», Dio, che mi sostiene e mi
accorda la promessa di un amore indistruttibile che non solo aspira all’eternità, ma la dona; è
affidarmi a Dio con l’atteggiamento del bambino, il quale sa bene che tutte le sue difficoltà, tutti i
suoi problemi sono al sicuro nel «tu» “di chi lo ama”. ... Penso che dovremmo meditare più spesso
- nella nostra vita quotidiana, caratterizzata da problemi e situazioni a volte drammatiche – sul
fatto che credere cristianamente significa questo abbandonarmi con fiducia al senso profondo che
sostiene me e il mondo, quel senso che noi non siamo in grado di darci, ma solo di ricevere come
dono, e che è il fondamento su cui possiamo vivere senza paura. … Attorno a noi, però, vediamo
ogni giorno che molti rimangono indifferenti o rifiutano di accogliere questo annuncio. … Il rifiuto,
dunque, non può scoraggiarci. … La nostra fede, pur nei nostri limiti, mostra che esiste la terra
buona, dove il seme di Dio produce frutti abbondanti di giustizia, di pace e di amore, di nuova
umanità, di salvezza” (Benedetto XVI)
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Il cristianesimo è un'offerta di senso, Gesù può essere l’orizzonte di senso della nostra vita, Colui
che è il Senso, la Via su cui orientare le scelte della nostra libertà per un esito buono e felice della
vita. Tu lo stai cercando un senso alla tua età?
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(Leggi, ascolta ancora e sottolinea quello che condividi)
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UN SENSO - Vasco Rossi
Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera
un senso non ce l'ha
Voglio trovare un senso
Voglio trovare un senso
a questa situazione
Anche se questa situazione
un senso non ce l'ha
Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita
un senso non ce l'ha
Voglio trovare un senso
a questa condizione
Anche se questa condizione
un senso non ce l'ha
Voglio trovare un senso
a questa storia
Anche se questa storia
un senso non ce l'ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà
Domani un altro giorno ormai è qua!
Voglio trovare un senso
a questa voglia
Anche se questa voglia
un senso non ce l'ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà.
Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose
un senso non ce l'ha.
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ANCH’IO CREDO (Dal film RADIOFRECCIA di Luciano Ligabue)
Al bar (dialogo tra giovani amici sulle aspirazioni e gli orizzonti della loro vita)
BORIS:
Dai … avrai comunque le tue trecentomila al mese, cambierai la macchina ogni tre
anni, ti sposerai Ilaria, perché quelli come te sposano sempre quella che hanno
conosciuto alle medie …
BRUNO:
Che cosa vuol dire quelli come me?
BORIS:
Vuol dire quelli come te. I figli, un maschio e un femmina, o se ti va male, due e due, a
cinquant’anni la casetta tua, con tutte le grate alla finestra perché … abbiamo paura
degli zingari, è chiaro, … starai con Ilaria una volta al mese e solo quando sarete ciucchi
… e poi le paste la domenica mattina, i tortelli alla vigilia, qualche petardino a
Capodanno, le barzellette al bar, in dialetto, e l’italiano davanti al capo, Novantesimo
minuto vita-natural-durante, la macchina lavata il sabato per portare la famiglia fuori la
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domenica, una vita di straordinari per comprarti lo Zodiac per le gite sul Po, e tre o
quattrocento hobby nuovi perché il tempo libero ti ammazza … gran sballo! …
Quelli come te sono anche capaci di fare il volontariato alla Croce Rossa!
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BRUNO:
Quelli come me, quelli come te li mandano a …
TITO:
Quelli come te, l’unica cosa che fanno al mondo è dire agli altri come dovrebbero
starci.
BORIS:
(rivolgendosi a Freccia che ride).
Che c… ridi te?! Credi di stare meglio?
FRECCIA:
No, io non credo niente. Credo solo che sei un po’ str….
BORIS:
Hai ragione a non credere a niente. Non hai mai creduto in niente. Niente Dio, politica
… per carità, partiti, bombe o non bombe … è lo stesso. E il bello è che proprio non te
ne frega niente. Te ne stati qui a tirartela con queste due o tre cosine. Ma è facile,
cocco, così è molto, molto facile.
FRECCIA:
Amen.
FRECCIA:
… Anch’io credo.
Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richard.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l’affitto ogni primo
del mese….
Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano
decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
Credo che un Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non
è detto che non ce ne saranno altre, belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos’altro, bisogna fare i conti
con quello che c’è qua. E allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.
Credo che, se mai avrò una famiglia, sarà dura campare con trecentomila al mese, però
credo anche che, se non leccherò … come fa il mio caporeparto, difficilmente
cambieranno le cose.
Credo che c’ho un buco grosso dentro, ma che il rock and roll, qualche amichetta, il
calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le str… con gli amici … ogni tanto questo buco
me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai
voglia di scappare da te stesso … e credo che da te non scappi neanche se sei Eddy
Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri perché, comunque, non puoi sapere
proprio un c… della vita degli altri.
Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia.
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Da “OPERA SULL’ACQUA E ALTRE POESIE”
Erri De Luca, scrittore contemporaneo
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
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Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
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ALMENO CREDO - Luciano Ligabue
Credo che ci voglia un dio
ed anche un bar
credo che stanotte ti verrò a trovare
per dirci tutto
quello che dobbiamo dire
o almeno credo
credo proprio che non sia
già tutto qui
e certi giorni invece credo sia così
credo al tuo odore
e al modo in cui mi fai sentire
a questo credo
qua nessuno
c'ha il libretto d'istruzioni
credo che ognuno si faccia il giro
come viene a suo modo
qua non c'e' mai stato solo
un mondo solo
credo a quel tale
che dice in giro
che l'amore porta amore credo...
se ti serve chiamami scemo
ma io almeno credo...
se ti basta chiamami scemo
che io almeno credo
nel rumore di chi sa tacere
che quando smetti di sperare
inizi un po' a morire
credo al tuo amore
e a quello che mi tira fuori
o almeno credo
credo che ci sia qualcosa
chiuso a chiave
e che ogni verità
può far bene e far male
credo che adesso
mi devi far sentir le mani
che a quelle credo...
qua nessuno
c'ha il libretto d'istruzioni
credo che ognuno si faccia il giro
come riesce a suo modo qua
non c'e' mai stato solo
un mondo solo
credo a quel tale che dice in giro
che l'amore chiama amore
credo...
se ti serve chiamami scemo
ma io almeno credo...
se ti basta chiamami scemo
che io almeno
qua nessuno
c'ha il libretto d'istruzioni
credo che ognuno
si faccia il giro
come viene a suo modo
qua non c'e' mai stato solo
un mondo solo
credo a quel tale che dice in giro
che l'amore porta amore credo...
se ti serve chiamami scemo
ma io almeno credo...
se ti basta chiamami scemo
che io almeno…
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IN VIAGGIO - Fiorella Mannoia
Domani partirai
non ti posso accompagnare
sarai sola nel viaggio
io non posso venire
il tempo sarà lungo
e la tua strada incerta
il calore del mio amore
sarà la tua coperta
lasciali dire
ricorda che l'umiltà apre tutte le porte
e che la conoscenza
ti renderà più forte
Lo sai che l'onestà
non è un concetto vecchio
non vergognarti mai
quando ti guardi nello specchio
non invocare aiuto
nelle notte di tempesta
e non ti sottomettere
tieni alta la testa
ho temuto questo giorno
è arrivato così in fretta
e adesso devi andare
la vita non aspetta
guado le mie mani ora che siamo sole
non ho altro da offrirti
solo le mie parole
AMA, LA TUA TERRA
AMA, NON LA TRADIRE
non frenare l'allegria
non tenerla tra le dita
ricorda che l'ironia ti salverà la vita
ti salverà.......
Rivendica il diritto ad essere felice
non dar retta alla gente
non sa quello che dice
e non aver paura, ma non ti fidare
se il gioco è troppo facile
avrai qualcosa da pagare
Ed io ti penserò in silenzio
nelle notti d'estate,
nell'ora del tramonto
quella muta delle fate
e parlerò al mio cuore
perché, domani partirai
in silenzio
ma in una notte di estate
io ti verrò a cercare, io ti verrò a parlare
e griderò al mio cuore
perché....tu lo possa sentire
si, lo possa sentire
TU LO POSSA SENTIRE.........
Ed io ti penserò in silenzio
nelle notti d'estate,
nell'ora del tramonto
quando si oscura il mondo
l'ora muta delle fate
e parlerò al mio cuore , più forte
perché tu lo possa sentire
è questo il nostro accordo
prima di partire prima di partire
domani ... non ti voltare
Ama la tua terra non la tradire
non badare alle offese

E tu?
Al di là di tutto quello che ti hanno detto i “tuoi” o chi ti ha vissuto accanto, in questo momento
della tua vita:
In chi e in cosa maggiormente credi?
Di chi ti fidi? In che cosa e in chi riponi la tua fiducia?
Cosa pensi sia importante perseguire e cercare nella vita, perché diventi una vita sensata e felice?
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Il nostro credo