Accordo Aziendale per la
Gestione Integrata
dell’Assistenza al Paziente
con Diabete Mellito
«Progetto Diabete»
della Provincia di Modena
Indice
-
Testo dell’accordo
-
Allegato 1.
………………………………………………..
Regione Emilia-Romagna. «Linee Guida Clinico–Organizzative per il Management del Diabete Mellito» (cover)…
………………..
p. 3
p. 13
p. 14
-
Allegato 1.bis Pieghevole tascabile per i medici
-
Allegato 2
-
Allegato 2.bis Pieghevole tascabile per i cittadini ……………….
p. 17
-
Allegato 3
…
Storia del “Progetto Diabete” e Premessa
p. 19
-
Allegato 4
…
Linee per l’individuazione di soggetti a rischio
p. 23
-
Allegato 5
...
Criteri diagnostici
p. 25
-
Allegato 6
.............
Follow Up Diabete tipo 1 e Compiti CD ……
p. 26
-
Allegato 7
...
Follow Up Diabete tipo 2 e Compiti MMG ………
p. 31
-
Allegato 8
Scheda di presa in carico (Modulo A) per il
monitoraggio dei dati epidemiologici
……….. p. 35
-
Allegato 9
Scheda di follow up annuale (Modulo B) per il
monitoraggio dei dati epidemiologici
……….. p. 37
-
Allegato 10
Regione Emilia-Romagna. «ABC del Diabete Mellito»
versione per i cittadini delle raccomandazioni (cover)…. p. 16
Commissione Provinciale
………
………………………………
……………………….
p. 38
2
Gestione integrata dell’assistenza al paziente con diabete mellito
«Progetto Diabete» della Provincia di Modena
Nel mese di agosto del 2003, la Regione Emilia-Romagna ha emanato le «Linee
Guida Clinico–Organizzative per il Management del Diabete Mellito»1 e la versione per
i cittadini «ABC del Diabete»2 (v. Allegati 1, 1 bis, 2 e 2 bis).
Tali documenti regionali sono stati trasmessi alle Aziende sanitarie locali
attraverso la circolare regionale n. 14 del 2004.
L’assistenza integrata al diabetico prevede l’apporto di un ampio numero di figure
assistenziali (Specialisti, Medici di Medicina Generale [MMG], Infermieri) e, per questo
motivo, è strategico il lavoro interdisciplinare in team. La componente più importante
del team è il paziente, che ha la responsabilità di una gestione consapevole della malattia
e di sottoporre la propria condizione clinica ad un monitoraggio continuo.
Nel recepire la circolare regionale 14/2004, L’Azienda USL di Modena ha
aggiornato il precedente Accordo del 1998 per la gestione integrata del paziente con
diabete mellito (v. Allegato 3).
Finalità del presente accordo aziendale
Š
Implementare la circolare regionale 14/2004 attraverso l’aggiornamento
dell’Accordo del 1998 per la gestione integrata del paziente con diabete mellito
nella Provincia di Modena
Obiettivi dell’accordo aziendale
Š
Individuazione ed educazione terapeutica delle persone affette da Ridotta
Tolleranza Glucidica (IGT o impaired glucose tolerance) e Alterata Glicemia a
Digiuno (IFG o impaired fasting glycaemia) (v. Allegato 4);
Š
Individuazione, diagnosi e terapia delle persone affette da Diabete Mellito (v.
Allegato 5);
1
Disponibili su Internet:
http://www.saluter.it/wcm/saluter/inesclusivaper/operatori_sanita/linkallegati/Linee%20guida%20clinico%20organizzative
%20%20.pdf
2
Disponibili su Internet: http://www.saluter.it/wcm/saluter/inesclusivaper/operatori_sanita/linkallegati/ABCdiabete.pdf
3
Š
Prevenzione delle complicanze del diabete e dell’ospedalizzazione (v. Allegati 1,
4-7);
Š
Utilizzo dei protocolli diagnostici e terapeutici condivisi contenuti nella circolare
regionale 14/2004 (v. Allegato 6);
Š
Informazione su tutto il territorio provinciale degli operatori sanitari (Specialisti,
MMG, Infermieri) (v. Allegato 1);
Š
Informazione
agli
utenti
sulla
nuova
organizzazione
e sull’andamento
dell’assistenza integrata (v. Allegato 2);
Š
Omogeneità sul territorio provinciale dell’erogazione di farmaci e distribuzione
dei presidi necessari (v. sotto punti A-D e Allegati 6 e 7);
Š
Monitoraggio degli indicatori di processo e di esito del progetto attraverso
l’analisi dei dati epidemiologici contenuti nell’apposita modulistica compilata dai
medici (Moduli A e B) (v. Allegati 8 e 9).
Contenuti specifici dell’accordo
Pazienti diabetici in età adulta
Š
Pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 1 ambulabili: sono seguiti dai Centri
Diabetologici.
Š
Pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 1 e tipo 2 non ambulabili: sono presi
in carico dai Medici di Medicina Generale; i Centri svolgono il ruolo di
consulenti specialisti del MMG.
Š
Pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 2 ambulabili: sono presi in carico,
per loro libera scelta, dai MMG.
Pazienti diabetici in età pediatrica
Sono seguiti dai Reparti di Pediatria presenti negli Ospedali delle Aree Nord e
Sud e dal Centro della Clinica Pediatrica del Policlinico nell’Area Centro.
Integrazione dei Ruoli professionali
Compiti dei Centri Diabetologici (v. Allegato 6)
Š
Fornire consulenza specialistica ai MMG, ai reparti Ospedalieri e ad altri
specialisti.
4
Š
Seguire i diabetici insulinodipendenti secondo protocolli aziendali definiti.
Š
Seguire i diabetici di tipo 2 già in carico, che esprimono la volontà di
continuare ad esserlo.
Š
Seguire le gravide inviate dai Consultori, da specialisti e dal MMG.
Š
Fornire terapia nutrizionale per pazienti diabetici.
Š
Compilare la scheda diabetologica provinciale e contribuire alla rilevazione
dei dati epidemiologici anche attraverso l’adozione della cartella clinica
informatizzata.
Š
Partecipare alla campagna aziendale di educazione terapeutica.
Š
Eseguire la diagnosi precoce, la terapia ed il follow up delle complicanze
diabetiche.
Š
Distribuzione dei presidi.
Compiti dei Medici di Medicina Generale (v. Allegato 7)
Š
Prevenire la malattia diabetica, individuando i soggetti a rischio (IGT e
IFG).
Š
Eseguire la diagnosi di diabete secondo protocolli validati e condivisi.
Š
Inviare i diabetici tipo 1 ai Centri Diabetologici per la presa in carico.
Š
Seguire i diabetici di tipo 2, già seguiti dai Centri, che accettano di essere
presi in carico dai MMG. Per i nuovi casi, rimangono di competenza dei
Centri la consulenza specialistica, l’impostazione del piano terapeutico e la
successiva presa in carico da parte del MMG, fatta salva la libera scelta del
paziente.
Š
Curare i diabetici tipo 1 e 2 non ambulabili a domicilio ed in Struttura
Protetta.
Š
Partecipare all’educazione terapeutica.
Š
Tenere aggiornato il database diabetologico provinciale e partecipare alla
rilevazione dei dati. Ciò corrisponde alla compilazione dei Moduli A e B
che, oltre ad una valenza amministrativa, hanno anche e una valenza
epidemiologica sia macro-aziendale per monitorare l’appropriatezza
dell’assistenza e l’andamento della gestione integrata sia micro-territoriale
per consentire audit mirati per singolo NCP e favorire i processi di
revisione tra pari (peer-review) all’interno dei NCP.
5
Implicazioni Organizzative
Allo scopo di facilitare l’adozione delle novità contenute nella circolare regionale
14/2004 l’Azienda USL concorda con i MMG le seguenti prestazioni aggiuntive
rispetto a quanto previsto nell’Accordo del 1998:
A) Per quanto riguarda i “Compiti MMG” relativi all’identificazione dei soggetti
IGT/IFG:
-
i MMG diagnosticheranno i casi di IGT/IFG nella popolazione assistita
-
i MMG riceveranno una informazione mirata finalizzata alla prevenzione
primaria della malattia diabetica in questi soggetti ad alto rischio,
-
i MMG riceveranno strumenti e tecniche di comunicazione sullo stile di vita
sano (alimentazione, esercizio fisico, fumo) finalizzata alla prevenzione
primaria della malattia diabetica e delle malattie cardiovascolari connesse
alla malattia diabetica/sindrome metabolica
-
i MMG sottoporranno annualmente
i pazienti IGT/IFG ad una
determinazione della glicemia a digiuno e della glicemia post-prandiale e ad
una valutazione accurata degli altri fattori di rischio (pressione arteriosa,
antropometria) e delle abitudini alimentari.
B) Per quanto riguarda i punti relativi alla gestione dei diabetici tipo 2 insulinotrattati:
-
i pazienti insulino-trattati in carico ai MMG potranno recarsi presso le
farmacie ospedaliere per la distribuzione diretta di insulina e presidi
(reflettometro, strisce reattive, pungidito, siringhe/aghi) per garantire
l’equità per i pazienti in carico ai MMG rispetto ai pazienti in carico ai CD
-
l’Azienda si impegna ad aggiornare l’accordo con le farmacie per consentire
la distribuzione di farmaci e presidi ai pazienti insulino-trattati in carico ai
MMG residenti in aree distanti dagli stabilimenti ospedalieri. Per questo
punto specifico, ciascun distretto individuerà entro 3 mesi le modalità
organizzative più idonee.
-
i MMG riceveranno una informazione mirata sulla terapia insulinica,
specialmente per dotarli di strumenti e tecniche di educazione terapeutica al
paziente insulino-trattato
-
i MMG si rendono disponibili alla sperimentazione ed allo sviluppo di
modalità assistenziali innovative di Home-care ICT (Information &
Communication Technology) per i pazienti diabetici insulino-trattati presi in
carico, in collaborazione con le strutture aziendali, implementando
interfaccia e software per il trasferimento e la gestione su PC dei risultati
6
della glicemia, della chetonemia e della HbA1c memorizzati nei
reflettometri direttamente da casa. La Telemedicina metodologicamente e
tecnologicamente offre nuove opportunità di collegamento secondo “assi
geografici” (interconnessioni tra punti di cura diversi sul territorio); dal
punto di vista organizzativo, essa offre un valido ed efficace strumento di
collegamento tra i diversi livelli di cura (medico di Medicina Generale,
presidi sanitari, poliambulatori, emergenza, ospedali, centri di riabilitazione,
cure domiciliari…). L’intersezione virtuale di queste due connessioni può
rappresentare la base del moderno concetto di “continuità della cura”. I
softwares per il Diabetes Management consentono un dialogo regolare e
positivo tra il paziente e i professionisti sanitari. Tali sistemi facilitano
l’invio di e-mail, fax o reportistiche preimpostate per monitorare il
compenso glico-metabolico insieme al proprio medico.
C) Per quanto riguarda le novità sugli esami di laboratorio e strumentali:
-
l’Azienda appronterà un percorso agevolato con il laboratorio per
consentire ai pazienti in carico ai MMG, ed esenti per patologia, di recarsi
al punto prelievi direttamente con la ricetta SSN riportante la dicitura
“percorso D2”, senza dover passare anche per il CUP per garantire l’equità
per i pazienti in carico ai MMG rispetto agli altri pazienti in carico ai CD.
Ciò è in linea con l'orientamento aziendale verso l'accesso diretto alle
prestazioni di laboratorio per tutti, almeno nelle principali sedi distrettuali.
-
i MMG potranno organizzare il proprio orario di ambulatorio per riservare
una fascia oraria adeguata ai pazienti diabetici per effettuare la
determinazione della glicemia post- prandiale (v. Allegato). I DCP, tramite i
NCP, devono adottare modalità organizzative per agevolare i singoli medici
nell’esecuzione di tale procedura.
-
I Distretti, per garantire l’equità per i pazienti in carico ai MMG rispetto agli
altri pazienti in carico ai CD, devono predisporre percorsi semplificati per
l’esecuzione periodica degli esami specialistici previsti dalla circolare
regionale 14/2004.
D) Per quanto riguarda la “Visita annuale presso il Centro Diabetologico per il
paziente tipo 2 in gestione integrata” si sottolinea l’importanza della consulenza
specialistica periodica. In presenza di difficoltà organizzative, però, si
privilegeranno criteri di gravità clinica per garantire ai pazienti che ne hanno
maggiormente bisogno l’integrazione stretta tra MMG e specialista. Le modalità
per l’invio annuale dei pazienti al CD sono schematizzate nel “protocollo per i
controlli periodici del MMG”. Anche in questo settore, per i soli pazienti in buon
7
compenso, si svilupperanno modalità a distanza per l’analisi della scheda B di
follow-up annuale da sottoporre a consulenza telematica annuale (tele-consulto
via web, posta elettronica o fax).
E) Per poter garantire a tutti i cittadini diabetici la possibilità di scegliere la gestione
integrata, ritenuto il modello assistenziale più idoneo come riportato dalla circolare
regionale 14/2004, l’Azienda USL invita ciascun distretto ad individuare entro 3
mesi le modalità organizzative più idonee per poter considerare le forme associative
tra MMG e/o i Nuclei di Cure Primarie come interlocutore dell’Azienda per la
Gestione Integrata.
*************************************
Nella pagina seguente è illustrato schematicamente il PROTOCOLLO PER I
CONTROLLI PERIODICI DEL PAZIENTE DIABETICO IN GESTIONE
INTEGRATA e per i SOGGETTI A RISCHIO.
8
CONTROLLI
PROTOCOLLO PER I CONTROLLI PERIODICI DEL PAZIENTE DIABETICO IN GESTIONE
INTEGRATA
MESI
ANNI
GLICEMIA POST-PRAND
PESO
PRESSIONE ARTERIOSA
COUNSELLING DIETET.
EV. VERIFICA
AUTOCONTR.
ANAMNESI VISUS
ANAMNESI VASCOLARE
ANAMNESI NEUROLOG.
ANAMNESI PATOL. PIEDE
E. O. VASCOLARE
E. O. NEUROLOGICO (2)
E. O. PIEDE
CONSUL. DIABETOLOGICA
CONS. DIETETICA
TEST AUTONOMICI
VAL. SENSIBILITÀ PIEDE
PODOGRAFIA
GLICEMIA A DIGIUNO
Es. Urine
HBA1C
CREATININA e/o Clearance
COLESTEROLO TOTALE
COLESTEROLO HDL
COLESTEROLO LDL
TRIGLICERIDI
URICEMIA
SODIEMIA, POTASSIEMIA
EMOCROMO con formula
MICROALBUMINURIA
FIBRINOGENO
VISITA OCULISTICA + FOO
FLUORANGIOGRAFIA
ECG
DOPPLER TSA
ELETTROMIOGRAFIA
0 (prima diagnosi)
III
VI
IX
XII
MG (1)
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
AL
AL
AL
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
SD (3)
SD
SD
SD
SD
AL
AL
AL
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
PRIMA VISITA
PRIMA VISITA
AL (4)
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
MG
MG
MG
MG
MG
MG
MG
AL
AL
AL
AL
AL
AL
2 ANNI
SECONDO
INDICAZI
ONE
SD
SD
SD
SD
SD
MG
MG
AL Se il primo è normale
AL
BETOLOGA; PSe = PERCORSO SEMPLIFICATO;
3 ANNI
AL Se il primo è normale
MG = MEDICO DI MEDICINA GENERALE;
AL = ALTRI
PSe (5)
PSe
PSe
AL
PSe
9
Note della griglia
1. La glicemia post-prandiale deve essere eseguita due ore dopo un pasto contenente almeno 50 gr di carboidrati. Il paziente si presenterà nell’ambulatorio
del medico 2 ore dopo aver mangiato almeno un piatto di pasta di grano duro (65g) al pomodoro con un frutto o un panino (90g) farcito magro con un
frutto.
2. L'esame obiettivo neurologico comprende di minima la valutazione di riflessi e sensibilità; utile la compilazione del questionario per neuropatia.
3. Per la visita annuale presso il Centro Diabetologico, la Commissione Provinciale (v. Allegato 10) ha individuato i seguenti criteri di priorità:
Invio con priorità assoluta (da inviare anche 2 volte all’anno):
Pz con grave scompenso, cioè HbA1c >8.5% in 2 determinazioni successive, E con grave
complicanza diabetica, cioè:
Presenza di complicanze microvascolari di grado elevato (es. retinopatia proliferante, insufficienza
renale, ecc.)
e/o
Presenza di complicanze macrovascolari di grado elevato (es. IMA, Ictus recente, AOCP grado IV)
Invio regolare (una volta l’anno):
Pz con non compensato, cioè HbA1c >7.5% nelle ultime 2 determinazioni, E con lieve-moderata
complicanza diabetica, cioè:
Presenza di complicanze microvascolari (es. retinopatia pre-proliferante, macroalbuminuria, ecc.)
e/o
Presenza di complicanze macrovascolari (es. angina, danni d’organo ipertensione, AOCP gradi IIII)
Invio non routinario (in circostanze speciali, come chirurgia maggiore, gravidanza, ecc.):
- HbA1c <7.5% nelle ultime 2 determinazioni
- Assenza di complicanze microvascolari
- Assenza di complicanze macrovascolari
Modalità di invio da parte del MMG: richiesta di vis. Diabetologica su ricetta SSN “visita diabetologica”; documentazione riportata su
“libretto paziente” di comunicazione e/o referti esami (HbA1c, esame urine, creatinina, ultima vis. Oculistica e FOO, ultimo ECG, altro se pz. già
complicato)
CAD: compilazione Modulo prestazione codice DI001 o DI002 per più controlli (come per le consulenze)
4. Si considera ottimale la misurazione dell'HbA1C n° 3-4 volte all'anno, salvo variazioni in più o in meno secondo giudizio clinico.
5. Su richiesta degli specialisti.
Strumenti e materiali di consumo necessari presso lo studio del Medico di Medicina Generale
1.Bilancia (meglio con statimetro)
2.Reflettometro (fornito dal Distretto)
3.Provettario (per provette urine) (fornito dal Distretto)
10
4.Stick per urine (glicosuria e chetonuria) (fornite dal Distretto)
5.Stick per reflettometro (fornite dal Distretto)
6.Lancette (fornite dal Distretto)
7.Provette per urine (fornite dal Distretto)
8.Guanti, cotone, disinfettante
11
PROTOCOLLO PER I CONTROLLI PERIODICI DEI SOGGETTI A RISCHIO (PAZIENTE IGT/IFG)
CONTROLLI
PESO
PRESSIONE ARTERIOSA
COUNSELLING DIETET.
OGTT a 2h con 75gr glucosio
GLICEMIA A DIGIUNO
GLICEMIA POST-PRAND
Es. Urine
CREATININA e/o Clearance
COLESTEROLO TOTALE
COLESTEROLO HDL
COLESTEROLO LDL
TRIGLICERIDI
URICEMIA
SODIEMIA, POTASSIEMIA
EMOCROMO CON FORMULA
MICROALBUMINURIA
VISITA OCULISTICA + FOO
ECG
MESI
0 (prima diagnosi)
MG
MG
MG
XII
MG
MG
MG
SECONDO
INDICAZIONE
AL (1)
AL
MG
MG
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
LEGENDA: MG = MEDICO DI MEDICINA GENERALE;
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL
AL = ALTRI
Note della griglia
1. La curva da carico orale di glucosio (75 gr) va eseguita in laboratorio con il paziente a digiuno da 12 ore e con prelievi al tempo 0’ e 120’ per la
determinazione della glicemia. L’OGTT consente di diagnosticare la Ridotta Tolleranza ai Carboidrati (IGT o impaired glucose tolerance) e la
Alterata Glicemia a Digiuno (IFG o impaired fasting glycemia).
I criteri diagnostici sono i seguenti:
- Ridotta Tolleranza ai Carboidrati (IGT o impaired glucose tolerance): Glicemia T0’
<126 mg/dl e
Glicemia T120’
compresa tra 140-200 mg/dl
- Alterata Glicemia a Digiuno (IFG o impaired fasting glycaemia):
Glicemia T0’
Glicemia T120’
compresa tra 110-126 mg/dl
<140 mg/dl
PROGETTO DIABETE
ACCORDI SUGLI ASPETTI ECONOMICI DELLA GESTIONE INTEGRATA
PERIODO 2005-2007
ANNO 2005
Moduli
Valore unitario ( Euro)
MODULO A - diabetici
67,14
MODULO B - diabetici
60,00 *
*valore unitario da riconoscere anche
nell’anno 2006 per tutti i pazienti presi
in carico nel periodo settembre dicembre 2005
MODULO A – IGT/IFG
40
PERIODO 2006 - 2007
Moduli
Valore unitario ( Euro)
MODULO A - diabetici
80,00
MODULO B - diabetici
110,00
MODULO A – IGT/IFG
40,00
MODULO B – IGT/IFG
60,00
L’Azienda USL si impegna a fornire direttamente le attrezzature ed i materiali di
consumo necessari.
Per il paziente domiciliare tale compenso è da intendersi aggiuntivo ai compensi
eventualmente previsti per ADI/ADP, anche qualora i controlli siano effettuati durante
gli accessi programmati.
Tali compensi si ritengono fissati per tre anni , al termine dei quali saranno oggetto di
ulteriore accordo tra le parti.
su delega del Direttore Generale
dell’Azienda USL di Modena
Dott. Roberto Rubbiani
Il Coordinatore
della Delegazione trattante
Dott. Angelo Vezzosi
Modena,
Il Segretario Provinciale
FIMMG
Dott. Ghassan Daya
Allegato 1
Terapia
Modifiche dello stile di vita:
Non Farmacologica Alimentazione (B,1), Esercizio fisico (B,1),
Sospensione fumo
Educazione all’autocontrollo
Se gli obiettivi glicemici individualizzati non sono raggiunti in 3
mesi rivalutare gli interventi sullo stile di vita per massimizzare i
benefici. (A,1)
Passare al livello terapeutico successivo (A,1)
Terapia
Farmacologica
Monoterapia
Orale
(A,1)
Monoterapia individualizzata con
ipoglicemizzante orale di prima scelta fino a
dosaggi massimali (metformina nel pz in
sovrappeso o sulfaniluree nel pz in normopeso)
Se gli obiettivi glicemici individualizzati non sono raggiunti in 3
mesi rivalutare gli interventi sullo stile di vita per massimizzare i
benefici. (A,1)
Passare al livello terapeutico successivo (A,1)
Terapia Orale
Biterapia individualizzata con
di
Associazione ipoglicemizzanti orali di due classi fino a
(A,1)
dosaggi massimali
Se gli obiettivi glicemici individualizzati non vengono raggiunti in
3 mesi rivalutare gli interventi sullo stile di vita per massimizzare i
benefici. (A,1)
Passare al livello terapeutico successivo (A,1)
to della vita, riportare il paziente in compenso con il trattamento intensivo prima di instaurare o continuare laIn caso di scompenso glico-metabolico sintomatico,
terapia di scelta (A,1)
Schema di terapia “a gradini” per il diabete tipo 2
GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE MELLITO
Terapia di
Associazione IpoOrali ± Insulina
Bed-time
(B,1)
Biterapia individualizzata con
ipoglicemizzanti orali ± insulina intermedia
s.c. prima di andare a letto (questo approccio
può comportare un miglior controllo glicometabolico e un minore incremento del peso
corporeo rispetto alla monoterapia con
insulina)
In caso di fallimento secondario di tutti gli schemi terapeutici
precedenti, passare al livello terapeutico successivo (A,1)
Terapia Intensiva
con Insulina s.c.
(A,1)
Schema di terapia insulinica individualizzato:
3 o più somministrazioni giornaliere
GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE MELLITO
Strumenti per implementare la gestione integrata sono:
Formulazione del protocollo diagnostico-terapeutico condiviso
-
Compiti dei MMG/PLS
Identificare, nella popolazione a rischio:
casi di diabete non diagnosticati
casi di diabete gestazionale
casi con ridotta tolleranza glicidica (IGT) ed
Alterata Glicemia a Digiuno (IFG)
Diagnosticare la malattia diabetica
Implementare e collaborare alla gestione del piano
alimentare
Collaborare ai percorsi di Educazione Terapeutica
Gestire la terapia farmacologica dei diabetici sia di
tipo 1 che 2 NID in collaborazione con il CD
Sorvegliare su effetti collaterali ed interferenze della
terapia ipoglicemizzante
Gestire in modo integrato con il CD il follow-up del
paziente diabetico, finalizzato al buon controllo
metabolico e alla diagnosi precoce delle complicanze
Attivare il CD per l’inquadramento dei diabetici
neodiagnosticati e le visite periodiche, secondo il
programma di cura concordato
Organizzare il proprio studio (accessi, attrezzature,
personale) per una gestione ottimale dei pazienti
diabetici
Raccogliere i dati clinici dei pazienti diabetici in
maniera omogenea con il CD di riferimento, mediante
cartelle cliniche cartacee o computerizzate
Collaborare con i centri specialistici per la ricerca in
campo diabetologico.
Linee guida clinico-organizzative per il management del diabete mellito in Emilia-Romagna
Percorsi ad hoc per la realizzazione di vie preferenziali di comunicazione tra MMG/PLS e specialisti
(diabetologi, cardiologi, oculisti, neurologi, nefrologi, ortopedici, ecc.)
Formazione degli operatori sulla malattia diabetica e le sue complicnze secondo un approccio
multidisciplinare integrato
Consenso informato alla gestione integrata
Individuazione di uno strumento comune (cartella cartacea e/o informatizzata)
Raccolta dati e monitoraggio degli indicatori di gestione integrata (struttura, processo ed esito)
Compiti dei Centri Diabetologici
Allegato 1.bis
Modello di “gestione integrata” :
Il paziente neo-diagnosticato è inviato al CD per la valutazione complessiva, l’impostazione
Direzione Generale
Sanità e ePolitiche
Sociali
terapeutica
l’educazione
strutturata alla gestione della malattia, che comprende la chiara
indicazione degli obiettivi da raggiungere, dei mezzi adeguati allo scopo e delle motivazioni
che rendono necessario un follow-up per tutta la vita
2. Successivamente il paziente si avvia ad un follow-up a lungo termine, integrato e condiviso
tra MMG/PLS e Servizio specialistico
3. Il paziente si sottopone a visita presso la struttura diabetologica:
Con le scadenze concordate con il MMG/PLS, (in media una volta l’anno per i pazienti
in compenso accettabile e senza gravi complicanze)
In qualsiasi momento si presentino nuovi problemi
1.
ƒ
accoglienza del paziente
ƒ
nursing in ambulatorio (prelievi, ecc.)
ƒ
nursing specifico (es. lesioni plantari)
ƒ
addestramento all’autocontrollo
ƒ
raccolta dei dati clinici per archiviazione
Gestione clinica diretta, in collaborazione con i
MMG/PLS, dei pazienti diabetici con:
Diabete di Tipo 1
Grave instabilità metabolica
Complicanze croniche in fase evolutiva
Trattamento mediante infusori sottocutanei
continui d’insulina
Inquadramento
dei
pazienti
diabetici
neodiagnosticati, con formulazione del Piano di
Cura personalizzato e condiviso
Valutazione periodica, secondo il Piano di Cura
formulato, dei pazienti diabetici di tipo 2 seguiti con
il protocollo di gestione integrata, dai MMG/PLS
Presa in carico, in collaborazione con i MMG/PLS
dei pazienti:
Con diabete di tipo 2 scompensati
In previsione di una futura gravidanza
Con gravidanza in atto
Con diabete gestazionale
Prima di interventi chirurgici maggiori
Aggiornamento sulle complicanze
Impostazione della terapia nutrizionale e suo followup in collaborazione con MMG
Educazione Terapeutica
Coordinamento dell’assistenza diabetologica.
TERAPIA NON FARMACOLOGICA
integrata”
Classificazione Diagnostica (OMS 1999)
Diabete
Mellito
(mg/dL)
Sangue Capillare:
glicemia a digiuno
gli 2h post-OGTT
Plasma (laboratorio):
glicemia a digiuno
gli 2h post-OGTT
Ridotta Tolleranza
Glicidica o
Impaired Glucose
Tolerance (IGT)
(mg/dL)
Alterata Glicemia
a Digiuno o
Impaired Fasting
Glycaemia (IFG)
(mg/dL)
>110 e/o
>200
<110 e
140-200
100-110 e (se
misurato) <140
2.
>126 e/o
>200
<126 e
140-200
110-126 e (se
misurato) <140
3.
Caratteristiche qualitative della dieta per diabete e prevenzione cardiovascolare
Obiettivi
1.
Parametri del controllo glicemico e obiettivi del trattamento
Parametri
Ottimali
Accettabili
4.
Glicemia a digiuno (mg/dl)
80-120
< 140
5.
Glicemia 2h dopo i pasti (mg/dl)
100-140
< 160
6.
Glicemia prima di andare a letto (mg/dl)
100-140
< 160
HbA1c (%)
< 6,5
< 7,5
Monitoraggio del paziente con diabete stabile
A) ogni 3-4 mesi
glicemia a digiuno e post-prandiale
HbA1c (determinata con metodica HPLC)
Esame urine completo
Valutazione dell’autocontrollo glicemico eseguito dal paziente (se previsto)
Peso corporeo con calcolo del BMI
Pressione arteriosa
B) ogni 6 mesi
Visita medica generale orientata alla patologia diabetica (cardiovascolare e
neurologica periferica, con attento controllo di eventuali alterazioni a carico dei piedi)
C) ogni anno
Urinocoltura
Microalbuminuria
Creatinina e/o Clearance della creatinina
Assetto lipidico (Colesterolo totale, HDL, Trigliceridi, LDL) (più di
frequente se i valori non rientrano negli obiettivi terapeutici)
Elettroliti plasmatici
Emocromo completo con formula leucocitaria
Uricemia
Fibrinogeno
Elettrocardiogramma a riposo
Esame del fondo dell’occhio (solo in assenza di retinopatia cadenza annuale
o almeno ogni 2 anni)
Visita presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo 2 in “gestione
TERAPIA NON FARMACOLOGICA
TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE (cardine della terapia non farmacologica)
Ridurre grassi saturi (<7-10%
delle calorie totali) e colesterolo
alimentare (<250 mg/die)
Preferire i grassi insaturi, specie
i monoinsaturi (10-15% delle
calorie totali)
Aumentare consumo di: legumi,
verdura, frutta e cereali non
raffinati
Aumentare consumo di pesce
(ricco in acidi grassi omega-3)
Moderare il consumo di alcool
-
Moderare il consumo di sale:
<6g/giorno
-
Strategie
Limitare il consumo di grassi/ alimenti di origine
animale (es. burro, uova, formaggio, carni rosse,
insaccati, salumi)
-
Usare l’olio di oliva per condire (ne basta poco)
-
Almeno 3 porzioni di legumi/settimana
1-2 porzioni di verdura/giorno
3-4 porzioni di frutta/giorno
almeno 3 porzioni/settimana
-
2 bicchieri di vino/giorno (salvo
controindicazioni specifiche)
Limitare l’aggiunta di sale agli alimenti, l’uso di
alimenti conservati e l’uso di acque minerali
gassate
Paziente sovrappeso / obeso e/o con adiposità addominale
Obiettivi
Raggiungere un IMC ≤25Kg/m2
(valore ottimale)
o almeno una riduzione ponderale di
5-10 Kg rispetto al peso iniziale
.
Strategie
La riduzione ponderale deve essere ottenuta
producendo un deficit calorico di 300-800 Kcal al
giorno rispetto alla dieta abituale: tale differenza
calorica può essere ottenuta sia diminuendo
l’apporto calorico della dieta che aumentando
l’attività fisica
Attività Fisica Consigliata
Obiettivo
[N.B. Se il paziente desidera fare attività fisiche più intense, sempre di tipo aerobico, è necessario valutare eventuali controindicazioni e modulare
dieta e terapia farmacologica]
Almeno 30 minuti al dì di esercizio fisico
aerobico di moderata intensità
possibilmente tutti i giorni e comunque non
meno di 3/4 volte la settimana
Sospensione del fumo
Strategie
camminare a passo svelto
ciclismo in piano o bici da camera
ginnastica
nuoto
ballo
giardinaggio
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA è uno strumento integrato nel processo di
cura da somministrare fin dall'inizio con verifiche periodiche sulla conoscenza,
sulle modifiche comportamentali e sul raggiungimento degli obiettivi terapeutici.
Linee guida clinico-organizzative per il management del diabete mellito in Emilia-Romagna
Allegato 2
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
La programmazione degli esami e delle visite periodiche,
2 in “gestione integrata”
cioè del follow-up del paziente diabetico, è un elemento
fondamentale per migliorare il controllo del diabete e Per
perinformazioni:
- Salvatore Bruno, presidente Associazione Diabetici Modenesi (ADM) - Tel. e fax
facilitare
l’adesione
dei
pazienti
ai
suggerimenti
059.364446
comportamentali e terapeutici.
- M. Monica Daghio - Laboratorio per il Cittadino Competente, Azienda USL Modena – Tel.
Monitoraggio del diabetico stabile da parte del Medico di059.435502
Famiglia:
A) ogni 3-4 mesi (cioè controlli da fare almeno 3 volte
l’anno):
- glicemia a digiuno e post-prandiale
- HbA1c (determinata con metodica HPLC)
- Esame urine completo
- Valutazione dell’autocontrollo glicemico eseguito dal
paziente (se previsto)
- Peso corporeo con calcolo del BMI
- Pressione arteriosa
B) ogni 6 mesi (cioè controlli da fare almeno 2 volte
l’anno):
Visita medica generale orientata alla malattia diabetica
(cardiovascolare e neurologica periferica, con attento
controllo di eventuali alterazioni a carico dei piedi)
C) ogni anno (cioè controlli da fare almeno 1 volta l’anno):
- Urinocoltura
- Microalbuminuria
- Creatinina e/o Clearance della creatinina
- Assetto lipidico (Colesterolo totale, HDL, Trigliceridi,
LDL) (più di frequente se i valori non rientrano negli
obiettivi terapeutici)
- Elettroliti plasmatici
- Emocromo completo con formula leucocitaria
- Uricemia
- Fibrinogeno
- Elettrocardiogramma a riposo
- Esame del fondo dell’occhio (solo in assenza di
retinopatia cadenza annuale o almeno ogni 2 anni)
- Visita presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo
Centro Diabetologico.
Sintesi per i pazienti
Linee Guida della Regione Emilia Romagna (circ. reg. n. 14/2003)
La Gestione Integrata è “una partecipazione congiunta dello
Specialista e del Medico di Medicina Generale (MMG) o
Pediatra di Libera Scelta (PLS) in un programma stabilito
d’assistenza nei confronti dei pazienti con patologie croniche in
cui lo scambio d’informazioni,che vanno oltre la normale
routine, avviene da entrambe le parti e con il consenso
informato del paziente”.
L’assistenza integrata al paziente diabetico prevede l’apporto di
un
ampio numero di figure assistenziali e, per questo motivo, è
strategico il lavoro interdisciplinare in team [il termine
“team” significa “squadra”].
La componente più importante del team è proprio il
paziente, che ha la responsabilità di una gestione consapevole
della malattia e di sottoporre la propria condizione clinica ad un
monitoraggio continuo.
Per il paziente diabetico tipo 2, il modello di “gestione
integrata” attualmente ritenuto più idoneo è il seguente:
1. Il paziente neo-diagnosticato è inviato al Centro
Diabetologico
per
la
valutazione
complessiva,
l’impostazione terapeutica e l’educazione strutturata alla
gestione della malattia, che comprende la chiara indicazione
degli obiettivi da raggiungere, dei mezzi adeguati allo scopo
e delle motivazioni che rendono necessario un follow-up per
tutta la vita [il termine “follow-up” significa “controllo clinico
periodico”].
2. Successivamente il paziente si avvia ad un follow-up a
lungo termine, integrato e condiviso tra Medico di Famiglia e
Allegato 2.bis
LA GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE
MELLITO
3. Il paziente si sottopone a visita presso il Centro
Diabetologico:
- con le scadenze concordate con il Medico di Famiglia,
(in media una volta l’anno per i pazienti in compenso
accettabile e senza gravi complicanze),
oppure
- in qualsiasi momento si presentino nuovi problemi
clinici.
TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL DIABETE MELLITO
È necessario seguire una dieta alimentare equilibrata e sana.
Quando però la dieta e l’esercizio fisico da soli non bastano, allora il
medico ti prescriverà farmaci orali o insulina se ne hai bisogno. Sarà
molto importante rispettare gli orari e le modalità di assunzione
indicate dal medico.
Controllo del peso e Corretta Alimentazione
Una corretta alimentazione tende non solo al controllo della glicemia ma
anche alla migliore correzione possibile di tutti i fattori di rischio
cardiovascolare: fumo, pressione arteriosa e colesterolo elevati, obesità e
sedentarietà.
Paziente soprappeso o obeso
Obiettivo da
Come fare
raggiungere
Raggiungere
un Il calo di peso deve essere
valore di peso ottimale ottenuto attraverso una riduzione
o
almeno
una di 300-800 calorie al giorno
riduzione di 5-10 Kg rispetto alla dieta abituale, tale
rispetto
al
peso differenza calorica può essere
iniziale
ottenuta sia diminuendo
le calorie della dieta (eliminando
ad esempio un etto di pane o un
etto di formaggio o di dolce) che
aumentando
l’attività
fisica
(camminando a passo svelto o
andando in
bicicletta)
Fare attenzione alla qualità della dieta per il diabete e la
prevenzione delle malattie cardiovascolari. PER TUTTI
Obiettivo da
Come fare
raggiungere
1. Ridurre i grassi
Limitare il consumo di grassi o
saturi animali e il
alimenti di origine animale (es.
colesterolo
burro, uova, formaggio, carni
alimentare
rosse, insaccati, salumi)
Evitare o almeno ridurre il
Evitare gli acidi
grassi tipo trans
2. Preferire i grassi
insaturi, specie i
monoinsaturi
Obiettivo da
raggiungere
3. Aumentare il
consumo di fibre
(legumi, verdura,
frutta) e cereali non
raffinati
4. Aumentare il
consumo di pesce
(ricco in grassi “buoni”
per la salute)
5. Moderare il
consumo di
consumo di margarina, dolci
industriali, cibi fritti (specialmente
nel lardo), merendine, alimenti
economici (fast-food)
Usare soprattutto l’olio di oliva
(ne basta poco).
Come fare
- 3 porzioni di legumi a settimana
consumati da soli come zuppa o
contorno oppure come primo piatto con
la pasta. I legumi sono (in
ordine di preferenza per il migliore
impatto sulla glicemia): lenticchie,
fagiolini, fagioli, ceci, fave, piselli.
Nota bene: i legumi in scatola perdono
la capacità delle fibre di non far
aumentare la glicemia e quindi bisogna
consumarli freschi o secchi o surgelati.
- 1-2 porzioni di verdura al giorno
(almeno 300 grammi già mondata)
soprattutto la verdura ricca in fibre
come tutte le specie di broccoli e in
generale le verdure a foglie larghe e gli
ortaggi
- 3-4 porzioni di frutta al giorno
- preferire il pane integrale a quello
raffinato (senza aumentarne la
quantità)
- almeno 3 porzioni di pesce a
settimana
(soprattutto
il pesce
azzurro: alici, cefalo, tonno, sgombro,
pesce spada, trota, salmone)
- al massimo 2 bicchieri da vino
(quelli piccoli!) al giorno, salvo
alcool
6. Moderare il
consumo di
sale
7.7Moderare il
consumo di
cibi fritti
controindicazioni specifiche
- evitare il “digestivo” dopo il pasto
perché è un superalcolico
- Limitare l’aggiunta di sale agli
alimenti, l’uso di alimenti conservati
e l’uso di acque minerali gassate
- Insaporire i piatti utilizzando di più le
spezie e tutti gli aromi e specialmente
il peperoncino piccante, la salsa di
soia o i prodotti a base di sesamo
(gomasio)
- al massimo 2 fritture a settimana
- è preferibile cuocere i cibi a
vapore, bolliti, alla griglia, al forno,
al cartoccio, in umido
Allegato 3.
Storia del “Progetto Diabete” della Provincia di Modena
Il progetto di riorganizzazione dell’assistenza al paziente diabetico, redatto nell’aprile 1998,
trasse origine da due motivazioni principali:
1. nel territorio provinciale si rilevavano comportamenti diversificati rispetto all’erogazione di
farmaci ed alla tipologia di prestazioni erogate;
2. a fronte di una generale percezione di aumento dei casi, si riscontrava l’assenza, su base
aziendale, di dati statistici ed epidemiologici relativi a questa patologia di grande rilevanza
sociale.
L’Azienda USL di Modena e l’Azienda Ospedaliera-Policlinico ritennero allora di rivedere
su base provinciale l’organizzazione dell’assistenza ai pazienti diabetici, al fine di offrire a questi
malati cronici prestazioni qualificate, omogenee e standardizzate secondo protocolli condivisi. In tale
contesto, venne colta l’opportunità offerta dalla Convenzione dei Medici di Medicina Generale allora
in vigore (DPR 484/96), chiamando direttamente in causa i Medici per una revisione complessiva
dell’organizzazione, che prevedesse sia l’integrazione dell’assistenza ai pazienti diabetici tra Medici
di Medicina Generale, Centri di Diabetologia e Presidi Ospedalieri sia la creazione di flussi
informativi statistico-epidemiologici.
All’elaborazione del progetto parteciparono, dunque, professionisti individuati dall’Azienda
Ospedaliera-Policlinico, dall’Azienda USL e dai Medici di Medicina Generale:
Prof. Alberto Albertazzi
Dott. Decenzio Bonucchi
Dott. Gaetano Feltri
Dott. Franco Ghini
Dott. Andrea Lazzarini
Dott. Cataldo Piancone
Dott. Paolo Sorgato
Dott. Giulietto Romeo Zennaro
Dott. Chiara Pacchioni
Dott. Rita Cavani
Dott. Carlo Bellomaria
Dirigente Divisione Nefrologia - Az. Ospedaliera
Divisione Nefrologia - Az. Ospedaliera
Medico di Medicina Generale
Servizio Diabetologia Ospedale Estense - Az. USL
Divisione Oculistica - Az. Ospedaliera
Medico di Medicina Generale
Divisione Neurologia - Az. Ospedaliera
Servizio Cardiologia Ospedale S. Agostino - Az. USL
Servizio Diabetologia Policlinico-Az. Ospedaliera
Servizio Diabetologia Presidio Sud - Az. USL
Servizio Diabetologia Presidio Nord - Az. USL
Dott. Patrizia Guidetti
Direttore Distretto di Pavullo - Coordinatore del Progetto
con la collaborazione di:
Dott. Carlo Albero Goldoni
Dott. Gianfranco De Girolamo
Servizio di Epidemiologia
Servizio di Epidemiologia
Nel corso dei cinque anni successivi il progetto si è un po’ modificato negli aspetti operativi,
soprattutto in conseguenza delle complessive trasformazioni organizzative che hanno interessato le
Cure Primarie e l’Azienda USL stessa, mentre gli obiettivi ed i contenuti sono rimasti quelli della
versione originale, allegata all’Accordo approvato con Delibera del Direttore generale n. 911 in data
8 settembre 1998.
Premessa.
Novità contenute nell’attuale accordo per la Gestione Integrata del Diabete nella
Provincia di Modena
Nel mese di agosto del 2003, la Regione Emilia-Romagna ha emanato, con circolare
regionale n. 14 del 2004, le «Linee Guida Clinico–Organizzative per il Management del Diabete
Mellito»3 e la versione per i cittadini «ABC del Diabete»4.
In sintesi, le «Linee Guida Clinico–Organizzative per il Management del Diabete Mellito»,
sulla base delle linee-guida internazionali e nazionali esaminate, hanno definito le seguenti
raccomandazioni:
Gestione Integrata del Diabete Mellito
L’assistenza integrata al diabetico prevede l’apporto di un ampio numero di figure
assistenziali e, per questo motivo, è strategico il lavoro interdisciplinare in team. La
componente più importante del team è proprio il paziente, che ha la responsabilità
di una gestione consapevole della malattia e di sottoporre la propria condizione clinica
ad un monitoraggio continuo.
Per il paziente diabetico tipo 2, il modello “integrato” attualmente ritenuto più idoneo
al raggiungimento degli obiettivi terapeutici condivisi, è il seguente:
1. Il paziente neo-diagnosticato è inviato al CD per la valutazione complessiva,
l’impostazione terapeutica e l’educazione strutturata alla gestione della malattia, che
comprende la chiara indicazione degli obiettivi da raggiungere, dei mezzi adeguati
allo scopo e delle motivazioni che rendono necessario un follow-up per tutta la vita
2. Successivamente il paziente si avvia ad un follow-up a lungo termine, integrato e
condiviso tra MMG/PLS e Servizio specialistico
3. Il paziente si sottopone a visita presso la struttura diabetologica:
- Con le scadenze concordate con il MMG/PLS, (in media una volta l’anno per i
pazienti in compenso
accettabile e senza gravi complicanze)
- In qualsiasi momento si presentino nuovi problemi
La gestione integrata prevede la produzione di un protocollo diagnostico-terapeutico
condiviso da tutti gli operatori sanitari interessati, ricavato dalle linee guida
internazionali e nazionali ed integrato dalla conoscenza delle risorse utilizzabili. Tutti
gli operatori devono essere informati e “formati” alla gestione del sistema, e devono
essere in grado di registrare ogni dato clinico relativo al paziente su un archivio
cartaceo o meglio informatico comune, posto in rete (che può essere di tipo “reale”,
ossia su base informatica, oppure “virtuale”, ossia basata sulla trasmissione dati non
informatizzata).
In sintesi per la gestione integrata occorre:
• Formulazione del protocollo diagnostico-terapeutico condiviso
• Percorsi ad hoc per la realizzazione di vie preferenziali di comunicazione tra
MMG/PLS e specialisti (diabetologi, cardiologi, oculisti, neurologi, nefrologi,
ortopedici, ecc.)
• Formazione degli operatori sulla malattia diabetica e le sue complicanze secondo un
approccio multidisciplinare integrato
• Consenso informato alla gestione integrata
• Individuazione di uno strumento comune (dalla cartella cartacea fino a quella
informatizzata) per la Gestione del Paziente
• Raccolta dati e valutazione periodica della gestione integrata, attraverso l’utilizzo
d’indicatori di struttura, processo ed esito
3
Disponibili su Internet:
http://www.saluter.it/wcm/saluter/inesclusivaper/operatori_sanita/linkallegati/Linee%20guida%20clinico%20organizzative
%20%20.pdf
4
Disponibili su Internet: http://www.saluter.it/wcm/saluter/inesclusivaper/operatori_sanita/linkallegati/ABCdiabete.pdf
La circolare regionale 14/2004 prevede i seguenti Compiti dei Centri Diabetologici (CD):
1.Accoglienza e nursing in ambulatorio (prelievi, ecc.)
2.Nursing specifico (es. lesioni plantari)
3.Addestramento all’autocontrollo
4.Raccolta e archiviazione dei dati clinici
5.Gestione clinica diretta, in collaborazione con i medici di medicina generale (MMG)/pediatri
di libera scelta (PLS), dei pazienti diabetici con:
5.1.Diabete di Tipo 1
5.2.Grave instabilità metabolica
5.3.Complicanze croniche in fase evolutiva
5.4.Trattamento con microinfusori d’insulina s.c. (pompe)
6.Inquadramento dei pazienti diabetici neodiagnosticati, con formulazione del Piano di Cura
personalizzato e condiviso.
7.Valutazione periodica dei pazienti diabetici di tipo 2 seguiti dai MMG/PLS con il protocollo
di gestione integrata.
8.Presa in carico, in collaborazione con i MMG/PLS dei pazienti:
8.1.Con diabete di tipo 2 nelle fasi di grave scompenso metabolico
8.2.In previsione di una futura gravidanza
8.3.Con gravidanza in atto
8.4.Con diabete gestazionale
8.5.Prima di interventi chirurgici maggiori
9.Aggiornamento sulle complicanze
10.Impostazione della terapia nutrizionale e suo follow-up in collaborazione con MMG
11.Educazione Terapeutica
12.Coordinamento dell’assistenza diabetologica.
Le novità rispetto all’Accordo 1998 dell’Ausl Modena per il CD sono:
1) Valutazione periodica dei pazienti diabetici di tipo 2 seguiti dai MMG/PLS con il protocollo
di gestione integrata (Visita annuale presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo 2 in
“gestione integrata”)
2) Aggiornamento sulle complicanze (che implica una comunicazione dal CD al MMG sulla
stadiazione del paziente)
La circolare regionale 14/2004 prevede i seguenti Compiti dei Medici di Medicina
Generale/Pediatri di Libera scelta (MMG/PLS):
1.Identificare, nella popolazione a rischio:
1.1.casi di diabete non diagnosticati
1.2.casi di diabete gestazionale
1.3.casi con Ridotta Tolleranza Glicidica (IGT) ed Alterata Glicemia a Digiuno (IFG)
2.Diagnosticare la malattia diabetica
3.Implementare e collaborare al piano alimentare.
4.Collaborare ai percorsi di Educazione Terapeutica
5.Gestire la terapia farmacologica dei diabetici sia di tipo 1 che tipo 2 in collaborazione con il
CD
6.Sorvegliare su effetti collaterali ed interferenze della terapia ipoglicemizzante.
7.Gestire in modo integrato con il CD il follow-up del paziente diabetico, finalizzato al buon
controllo metabolico e alla diagnosi precoce delle complicanze
8.Attivare il CD per l’inquadramento dei diabetici neodiagnosticati e le visite periodiche,
secondo il piano di cura concordato
9.Organizzare il proprio studio (accessi, attrezzature, personale) per una gestione ottimale dei
pazienti diabetici
10.Raccogliere i dati clinici dei pazienti diabetici in maniera omogenea con il CD di
riferimento, mediante cartelle cliniche cartacee o computerizzate
11.Collaborare con i centri specialistici per la ricerca in campo diabetologico.
Le novità rispetto all’Accordo 1998 dell’Ausl Modena per il MMG/PLS sono:
1)
2)
3)
4)
Identificare i casi di ridotta tolleranza glicidica (IGT)
Identificare i casi di Alterata Glicemia a Digiuno (IFG)
Presa in carico dei diabetici di tipo 2 insulino-trattati in collaborazione con il CD
Gestire la terapia farmacologica dei diabetici di tipo 1 in collaborazione con il CD
Inoltre, la circolare regionale 14/2004 prevede per il Monitoraggio del paziente con diabete tipo 2
in carico al MMG/PLS attraverso l’esecuzione periodica di:
A) ogni 3-4 mesi
- glicemia a digiuno e post-prandiale
- HbA1c (determinata con metodica HPLC)
- Esame urine completo
- Valutazione dell’autocontrollo glicemico eseguito dal paziente (se previsto)
- Peso corporeo con calcolo del BMI
- Pressione arteriosa
B) ogni 6 mesi
Visita medica generale orientata alla patologia diabetica (cardiovascolare e
neurologica periferica, con attento controllo di eventuali alterazioni a carico dei
piedi)
C) ogni anno
- Urinocoltura
- Microalbuminuria
- Creatinina e/o Clearance della creatinina
- Assetto lipidico (Colesterolo totale, HDL, Trigliceridi, LDL) (più di frequente se i
valori non rientrano negli obiettivi terapeutici)
- Elettroliti plasmatici
- Emocromo completo con formula leucocitaria
- Uricemia
- Fibrinogeno
- Elettrocardiogramma a riposo
- Esame del fondo dell’occhio (solo in assenza di retinopatia cadenza annuale o almeno
ogni 2 anni)
- Visita presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo 2 in “gestione integrata”
Le novità rispetto al protocollo di follow-up già in vigore nell’Accordo 1998 dell’Ausl Modena
sono:
1) aumenta il numero di determinazioni/anno di HbA1c (ogni 3-4 mesi)
2) ogni 3-4 mesi Esame urine completo
3) ogni 3-4 mesi misurazione di Glicemia post-prandiale
4) Visita annuale presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo 2 in “gestione integrata”
Allegato 4. Linee per l’individuazione di soggetti a rischio
1. Ricerca della malattia diabetica nella popolazione a rischio, soggetti affetti da:
a. obesità (specie addominale);
b. ipertensione;
c. dislipidemie (specie ipertrigliceridemia e forma mista);
d. familiarità di primo e secondo grado positiva per DM tipo 2 in particolare oltre i 40 anni;
e. donne che hanno partorito feti macrosomici (oltre i 4 Kg);
f.
donne con anamnesi di aborti spontanei ripetuti.
2. Ricerca della malattia diabetica in presenza di altre patologie o sintomi, possibili segni di esordio
della stessa:
a. cardiopatia ischemica;
b. perdita di coscienza;
c. arteriopatia periferica sintomatica o asintomatica;
d. infezioni, specie se recidivanti (le più comuni cutanee ed urogenitali);
e. retinopatia e/o cataratta;
f.
neuropatia da causa ignota (inclusa la paresi facciale);
g. poliuria e polidipsia;
h. glicosuria;
i.
dimagramento ed affaticabilità;
j.
prurito o secchezza cutanea;
k. parestesie.
3. Soggetti ad alta probabilità di sviluppare diabete conclamato:
a. donne con pregresso diabete gestazionale;
b. IGT (ridotta tolleranza ai carboidrati);
c. IFG (alterata glicemia a digiuno).
Come fare diagnosi di Ridotta Tolleranza Glucidica (IGT o impaired glucose tolerance) e di
Alterata Glicemia a Digiuno (IFG o impaired fasting glycemia).
Nei soggetti a rischio prescrivere una curva da carico orale di glucosio (75 gr) (OGTT).
L’OGTT va eseguita in laboratorio con il paziente a digiuno da 12 ore e con prelievi al
tempo 0’ e 120’ per la determinazione della glicemia.
L’OGTT consente di diagnosticare la Ridotta Tolleranza ai Carboidrati (IGT o impaired
glucose tolerance) e la Alterata Glicemia a Digiuno (IFG o impaired fasting glycemia).
I criteri diagnostici sono i seguenti:
- Ridotta Tolleranza ai Carboidrati (IGT):
Glicemia T0’
<126 mg/dl e
Glicemia T120’
140-200 mg/dl
- Alterata Glicemia a Digiuno (IFG):
Protocollo di Follow Up per i soggetti IGT e IFG
Alla presa in carico:
-
OGTT
-
Peso, pressione arteriosa
-
counselling alimentare
-
Colesterolo totale, HDL, LDL, Trigliceridi
-
Creatinina e microalbuminuria,
-
Uricemia,
-
Elettroliti plasmatici,
-
Emocromo con formula,
-
Es. urine
Una volta all’anno:
-
glicemia a digiuno e post-prandiale
-
peso
-
pressione arteriosa
-
counselling alimentare
Glicemia T0’
Glicemia T120’
110-126 mg/dl
<140 mg/dl
Allegato 5. CRITERI DIAGNOSTICI
CLASSIFICAZIONE DIAGNOSTICA (OMS 1999)
Diabete Mellito Ridotta Tolleranza al Alterata Glicemia a
(mg/dL) *
Glucosio
Digiuno
Impaired Glucose
Impaired Fasting
Tolerance (IGT) (mg/dL) Glycaemia (IFG) (mg/dL)
Plasma (prelievo in
laboratorio):
glicemia a digiuno >126 e/o
gli 2h post-OGTT >200
<126 e
140-200
110-126 e (se misurato)
<140
Sangue Capillare:
glicemia a digiuno
gli 2h post-OGTT
<110 e
140-200
100-110 e (se misurato)
<140
>110 e/o
>200
( )
* la diagnosi di DIABETE è possibile anche in presenza di:
- glicemia a digiuno >126 mg/dl in due occasioni (non è necessario test da
carico);
oppure
- glicemia >200 mg/dl in qualunque momento della giornata a prescindere
dallo stato di digiuno (non è necessario test da carico)
oppure
- sintomi classici del diabete con iperglicemia >200 (non è necessario test da
carico)
Diagnosi di Diabete Gestazionale (GDM o Gestational Diabetes Mellitus)
Test
Digiuno
Screening (minicurva)
non previsto
• 50-g OGTT
Valori glicemici (mg/dL)
1-h post-pr
2-h post-pr
3-h post-pr
non previsto
non previsto
>140
Diagnostico (da fare solo se la minicurva è positiva)
>180
>155
>140
>95
• 100-g OGTT*
Per fare diagnosi di GDM, due valori devono essere alterati, se invece è alterato un solo valore allora si
pone diagnosi di Ridotta Tolleranza al Glucosio
Valori di riferimento dei parametri del controllo glicemico (obiettivi terapeutici)
Parametri
Glicemia a digiuno (mg/dl)
Glicemia due ore dopo i pasti (mg/dl)
Glicemia prima di andare a letto (mg/dl)
HbA1c (%)
Ottimali*
80-120
100-140
100-140
<6,5
Accettabili**
< 140
< 160
< 160
< 7,5
* Ottimali: da perseguire negli individui in cui l’età del paziente e/o le sue condizioni cliniche
consentano di porsi l’obiettivo di prevenire lo sviluppo o ritardare la progressione delle
complicanze.
** Accettabili: da perseguire negli anziani e negli individui in cui le condizioni cliniche consentono
soltanto di porsi l’obiettivo di minima di evitare l’insorgenza di iperglicemie sintomatiche o di
ipoglicemie
Allegato 6. PROTOCOLLO DI FOLLOW-UP DEL PAZIENTE CON
DIABETE TIPO 1 o INSULINO-DIPENDENTE e COMPITI DEI
CENTRI DIABETOLOGICI (CD)
Premesse:
a) trattasi di una generalizzazione che deve necessariamente essere adattata al
singolo caso; poichè nei pazienti in trattamento insulinico il compenso
glicometabolico può essere più labile (per esempio in corso di patologia
intercorrente) rispetto ai pazienti non insulino trattati, il controllo clinicobioumorale deve poter essere effettuato in modo anche molto più assiduo
rispetto a quanto suggerito dal seguente protocollo che è pertanto da attuarsi in
condizioni "basali";
b) in ogni momento del follow-up, se il caso lo richiede, deve poter essere possibile
accedere in via preferenziale ad ulteriori approfondimenti della situazione glicometabolica e/o consulti con specialisti di branca riguardo l'evoluzione delle
complicanze a lungo termine.
CONTROLLI DA EFFETTUARE
•
•
•
•
•
•
•
•
ALMENO UNA VOLTA AL MESE
(fino a più volte la settimana, se necessario)
glicemia a digiuno, glicosuria, chetonuria
glicemia post-prandiale
peso, P.A.
valutazione dei dati dell'autocontrollo e ricerca delle possibili cause del
mancato compenso
anamnesi orientata alla malattia diabetica (sintomi di ipo-iperglicemia,
trattamenti concomitanti ....)
rilevamento dello stato di idratazione
conferma o adeguamento dei regimi terapeutici
registrazione dei dati in cartella e programmazione del successivo
controllo in rapporto allo stato di compenso
OGNI TRE MESI
•
HbA1c
OGNI SEI MESI
•
•
•
•
microalbuminuria (su campione overnight)
esame urine completo
urinocoltura (se necessario)
creatininemia e/o Clearance della creatinina
•
•
•
•
UNA VOLTA ALL'ANNO
è indicato un inquadramento generale comprensivo di:
anamnesi
esame obiettivo completo
esami bioumorali, oltre a quelli indicati ai controlli precedenti:
• colesterolo totale, HDL, LDL
• trigliceridi
• elettroliti plasmatici
• emocromo completo con formula leucocitaria
• uricemia
• fibrinogeno
• SGOT, SGPT
• Gamma-GT
• fosfatasi alcalina
• proteine totali e frazionate
esami strumentali:
• ECG; in caso di reperto patologico, invio allo specialista di
branca. In caso di reperto negativo può essere ripetuto anche
dopo 3 anni.
• esame flussimetrico Doppler degli arti inferiori solo nei casi
positivi con indice Windsor; in caso di positività per arteriopatia,
invio allo specialista di branca.
• FOO; in caso di reperto negativo può essere ripetuto anche ogni
2 anni.
• questionario per neuropatia
• Valutazione della sensibilità vibratoria (biotesiometria/diapason)
• test di neuropatia autonomica
• EMG in caso di obiettività neurologica e test di neuropatia positivi
• Esame dei piedi e valutazione dell'appoggio plantare; in caso di
patologia invio allo specialista di branca
• verifica alimentare per eventuali variazioni del fabbisogno calorico
(per esempio nell'adolescente o gravide) e possibilità di consulto
con lo specialista di branca
• valutazione delle possibili complicanze a livello cutaneo, osseo,
odontostomatologico e conseguente invio allo specialista di
branca
Compiti dei Centri Diabetologici (CD)
La circolare regionale 14/2004 prevede i seguenti Compiti dei Centri Diabetologici (CD):
1.Accoglienza e nursing in ambulatorio (prelievi, ecc.)
2.Nursing specifico (es. lesioni plantari)
3.Addestramento all’autocontrollo
4.Raccolta e archiviazione dei dati clinici
5.Gestione clinica diretta, in collaborazione con i medici di medicina generale
(MMG)/pediatri di libera scelta (PLS), dei pazienti diabetici con:
5.1.Diabete di Tipo 1
5.2.Grave instabilità metabolica
5.3.Complicanze croniche in fase evolutiva
5.4.Trattamento con microinfusori d’insulina s.c. (pompe)
6.Inquadramento dei pazienti diabetici neodiagnosticati, con formulazione del Piano di
Cura personalizzato e condiviso.
7.Valutazione periodica dei pazienti diabetici di tipo 2 seguiti dai MMG/PLS con il
protocollo di gestione integrata.
8.Presa in carico, in collaborazione con i MMG/PLS dei pazienti:
8.1.Con diabete di tipo 2 nelle fasi di grave scompenso metabolico
8.2.In previsione di una futura gravidanza
8.3.Con gravidanza in atto
8.4.Con diabete gestazionale
8.5.Prima di interventi chirurgici maggiori
9.Aggiornamento sulle complicanze
10.Impostazione della terapia nutrizionale e suo follow-up in collaborazione con MMG
11.Educazione Terapeutica
12.Coordinamento dell’assistenza diabetologica.
I diversi livelli di assistenza al diabetico in “gestione integrata”
[dalla circolare regionale 14/2004]
Il modello ottimale della “gestione integrata” prevede vari livelli assistenziali fra loro
intimamente correlati e coordinati, ferma restando la libertà di accesso a ciascuno di essi da
parte dei diabetici.
Schema
1. Cure primarie: MMG/PLS e ambulatori diabetologici periferici
2. Funzione di diabetologia e malattie del metabolismo, per l’autosufficienza
territoriale
3. Funzione di diabetologia e malattie del metabolismo complesse a valenza
provinciale
1. Cure primarie
I distretti socio-sanitari, avvalendosi dei Dipartimenti di Cure Primarie (DCP), assicurano
le funzioni indicate per la gestione integrata:
- elemento di supporto all’attività diabetologica del MMG/PLS
- momento di raccordo fra l’attività del MMG/PLS e le strutture diabetologiche
- momento di integrazione operativa tra il piano di intervento regionale sul diabete ed altri
piani di intervento con obiettivi coincidenti (piano per le malattie cardiovascolari, per la
protezione materno-infantile, per gli handicaps, ecc.)
- al DCP è affidata l’individuazione di modalità organizzative per garantire periodicamente
ai pazienti diabetici l’effettuazione della glicemia a digiuno e post-prandiale, come
richiesto in particolare dalle associazioni dei pazienti.
Ai fini di una corretta ed ottimale gestione della malattia diabetica, deve essere recuperata
in forma estensiva la funzione del MMG/PLS che si esplica a livello preventivo,
diagnostico e nella conduzione della terapia (v. sopra ruolo MMG/PLS).
Il MMG/PLS, a tale scopo, dovrà mantenere un rapporto continuativo di collaborazione
con le strutture specialistiche ai diversi livelli per l’assistenza al paziente diabetico.
Il MMG/PLS, inoltre, esplica un ruolo di primaria importanza nelle indagini
epidemiologiche sul territorio e sui programmi di educazione della popolazione diabetica e
di quella generale, secondo le linee stabilite a livello regionale.
2. Funzione di diabetologia e malattie del metabolismo, per l’autosufficienza
territoriale
Tale funzione diabetologica, aziendale, garantisce la disponibilità di una assistenza
pluridisciplinare (v. sopra team diabetologico) nell’ambito dell’autosufficienza territoriale.
In particolare assicura:
- la piena accessibilità al servizio
- consulenza dietologica, oftalmologica, cardiovascolare, neurologica e specialistica in
generale
- attuazione di programmi di educazione terapeutica
- partecipazione alla organizzazione ed al coordinamento delle attività diabetologiche dei
distretti socio-sanitari di competenza territoriale
- consulenza al MMG/PLS per l’esecuzione di protocolli terapeutici ed epidemiologici
- consulenza diabetologica nelle strutture di ricovero presenti a livello aziendale
- assistenza sul territorio
La struttura organizzativa inerente tale funzione è individuata nell’atto aziendale.
3. Funzione di diabetologia e malattie del metabolismo complessa a valenza provinciale
La funzione di diabetologia, con competenza multizonale, ha ambito di riferimento
provinciale e coordina lo svolgimento delle seguenti prestazioni specialistiche:
- assistenza oculistica completa
- assistenza nefrologica
- assistenza per la diagnosi e la terapia delle alterazioni del sistema cardiovascolare
- assistenza neurologica
- assistenza odontostomatologica
- assistenza ostetrico-ginecologica per la gravidanza a rischio
- assistenza neonatologica del neonato di madre diabetica
- assistenza podologica ed ortopedica in generale
- assistenza dermatologica
- fornisce il supporto per l’utilizzo di microinfusori o di sistemi impiantabili per il
monitoraggio della glicemia (Holter glicemici)
Deve essere garantita la piena accessibilità dei servizi ambulatoriali e di day-hospital.
Il livello provinciale fornisce la propria consulenza diabetologica nell’abito della struttura di
dislocazione e deve garantire la disponibilità delle proprie competenze per le necessità
assistenziali delle strutture diabetologiche che richiedono minore specializzazione e
tecnologia (livello aziendale) e delle cure primarie, operanti nel territorio di competenza.
La struttura organizzativa inerente tale funzione è individuata nell’atto aziendale, sulla base
anche dei volumi attesi e della complessità assistenziale.
Allegato 7. FOLLOW-UP DEL PAZIENTE DIABETICO TIPO 2 e
COMPITI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (MMG)
Compiti dei Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera scelta (MMG/PLS)
La circolare regionale 14/2004 prevede i seguenti compiti dei MMG/PLS:
1.Identificare, nella popolazione a rischio:
1.1.casi di diabete non diagnosticati
1.2.casi di diabete gestazionale
1.3.casi con Ridotta Tolleranza Glicidica (IGT) ed Alterata Glicemia a Digiuno
(IFG)
2.Diagnosticare la malattia diabetica
3.Implementare e collaborare al piano alimentare.
4.Collaborare ai percorsi di Educazione Terapeutica
5.Gestire la terapia farmacologica dei diabetici sia di tipo 1 che tipo 2 in collaborazione
con il CD
6.Sorvegliare su effetti collaterali ed interferenze della terapia ipoglicemizzante.
7.Gestire in modo integrato con il CD il follow-up del paziente diabetico, finalizzato al
buon controllo metabolico e alla diagnosi precoce delle complicanze
8.Attivare il CD per l’inquadramento dei diabetici neodiagnosticati e le visite
periodiche, secondo il piano di cura concordato
9.Organizzare il proprio studio (accessi, attrezzature, personale) per una gestione
ottimale dei pazienti diabetici
10.Raccogliere i dati clinici dei pazienti diabetici in maniera omogenea con il CD di
riferimento, mediante cartelle cliniche cartacee o computerizzate
11.Collaborare con i centri specialistici per la ricerca in campo diabetologico.
Monitoraggio del paziente con diabete tipo 2 (follow up):
A) ogni 3-4 mesi
- glicemia a digiuno e post-prandiale
- HbA1c (determinata con metodica HPLC)
- Esame urine completo
- Valutazione dell’autocontrollo glicemico eseguito dal paziente (se previsto)
- Peso corporeo con calcolo del BMI
- Pressione arteriosa
B) ogni 6 mesi
Visita medica generale orientata alla patologia diabetica (cardiovascolare e neurologica
periferica, con attento controllo di eventuali alterazioni a carico dei piedi)
C) ogni anno
- Urinocoltura
- Microalbuminuria
- Creatinina e/o Clearance della creatinina
- Assetto lipidico (Colesterolo totale, HDL, Trigliceridi, LDL) (più di frequente se i valori
non rientrano negli obiettivi terapeutici)
- Elettroliti plasmatici
- Emocromo completo con formula leucocitaria
- Uricemia
- Fibrinogeno
- Elettrocardiogramma a riposo
- Esame del fondo dell’occhio (solo in assenza di retinopatia cadenza annuale o almeno ogni
2 anni)
- Visita presso il Centro Diabetologico per il paziente tipo 2 in “gestione integrata”
La glicemia post-prandiale deve essere eseguita due ore dopo un pasto contenente
almeno 50 gr di carboidrati. Il paziente si presenterà nell’ambulatorio del medico 2
ore dopo aver mangiato almeno un piatto di pasta di grano duro (65g) al pomodoro
con un frutto o un panino (90g) farcito magro con un frutto.
Per la visita annuale presso il Centro Diabetologico, la Commissione Provinciale
ha individuato i seguenti criteri di priorità:
Invio con priorità assoluta (da inviare anche 2 volte all’anno):
Pz con grave scompenso, cioè HbA1c >8.5% in 2 determinazioni
successive, E con grave complicanza diabetica, cioè:
Presenza di complicanze microvascolari di grado elevato (es. retinopatia
proliferante, insufficienza renale, ecc.)
e/o
Presenza di complicanze macrovascolari di grado elevato (es. IMA, Ictus
recente, AOCP grado IV)
Invio regolare (una volta l’anno):
Pz con non compensato, cioè HbA1c >7.5%
nelle ultime 2
determinazioni, E con lieve-moderata complicanza diabetica, cioè:
Presenza di complicanze microvascolari (es. retinopatia pre-proliferante,
macroalbuminuria, ecc.)
e/o
Presenza di complicanze macrovascolari (es. angina, danni d’organo
ipertensione, AOCP gradi I-III)
Invio non routinario (in circostanze speciali, come chirurgia maggiore,
gravidanza, ecc.):
- HbA1c <7.5% nelle ultime 2 determinazioni
- Assenza di complicanze microvascolari
- Assenza di complicanze macrovascolari
Modalità di invio da parte del MMG: richiesta di vis. Diabetologica su ricetta
SSN “visita diabetologica”; documentazione riportata su “libretto paziente” di
comunicazione e/o referti esami (HbA1c, esame urine, creatinina, ultima vis.
Oculistica e FOO, ultimo ECG, altro se pz. già complicato)
CAD: compilazione Modulo prestazione codice DI001 (come si fa per le
consulenze)
SCHEDA DI FOLLOW-UP DEL PAZIENTE DIABETICO TIPO 2
anno ________
COGNOME E NOME ____________________________________ data di nascita ____________
OBIETTIVI: glicemia a digiuno < ________; HbA1C < _______ ; peso _______; BMI ________
MONITORAGGIO E TERAPIA:
peso, P.A., glicemia, glicosuria: ogni 2 mesi (nel primo anno di diagnosi); ogni 4
mesi (negli anni
successivi, se in perfetto compenso); HbA1C: 3-4 volte/anno; Microalbuminuria: 1
volta/anno.
DATA
PESO
P.A.
GLICEMIA
GLICEMIA
POST-PR.
ESAME
URINE
HbA1C
TERAPIA / NOTE
ESAME CLINICO NEUROVASCOLARE (ogni 6 mesi)
DATA
SINTOMI soggettivi
SEGNI: sensibilità e motilità
POLSI
PIEDE
ESAMI BIOUMORALI (ogni 12 mesi)
DATA
CREA
COL
HDL
TRIG
Na+
K+
EMOCROMO
MICROALBUMINURIA
ESAME
URine
URICEMIA
FIBRINOGENEMIA
ECG (ogni 12 mesi, se normale può essere ripetuto ogni 3 anni)
DATA
V. OCULISTICA + FOO (ogni 12 mesi)
DATA
ALTRI ACCERTAMENTI: Fluorangiografia; Doppler, EMG (secondo giudizio clinico
o indicaz, spec.)
DATA
RICOVERI
Data: …………………………
Data: …………………………
- Sintesi dell’esame neurologico:
_______________________________________
- Sintesi dell’esame neurologico:
_______________________________________
________________________________
_________________________________
- Sintesi dell’esame del piede:
_______________________________________
- Sintesi dell’esame del piede:
_______________________________________
___________________________________
_________________________________
- Sintesi dell’esame dei polsi:
_______________________________________
_______________________________________
- Sintesi dell’esame dei polsi:
_______________________________________
_______________________________________
Legenda
SINTOMI: parestesie, dolori e/o crampi agli arti inf.
claudicatio o difficoltà di deambulazione; impotenza
(eventuale neuropatia autonomica).
SEGNI:
- Motilità: Riflessi Qsteo-Tendinei (in particolare
R. rotuleo e R. achilleo): 0-4.
0 = assente; 1 = debole; 2 = normale; 3 = vivace;
4= vivacissimo.
- Sensibilità (profonda e superficiale):
l’alterazione è indicata con tratteggio://////
1 - PROFONDA
per semplicità si esamina solo la stato-chinestesica:
esaminata con paziente ad occhi chiusi, facendo
indicare la posizione in alto o in basso della falange
distale del 4° dito delle mani e degli alluci dei piedi.
2 - SUPERFICIALE
valutata sulla superficie distale dorsale delle
estremità dei quattro arti:
tattile (usando la punta dl dito o dell’ovatta);
discriminativa tatto-puntura (dito - ago).
ESAME DEI PIEDI:
valutare: colore, idratazione e aspetto della cute,
polsi, ulcere, callosità, onicopatie, edema,
deformità, temperatura, segni di infezione
cutanea.
Polsi: + = presente; +- = debole; - = assente.
Centro Compilatore
Distretto
Allegato 8.
1
MODULO A (presa in carico)
2
3
4
5
6
o
7
MMG
Cognome
Tessera sanitaria
Nome
Data Nascita
/
Sesso: maschio o
Diabete tipo 1
Diabete tipo 2
IGT
IFG
Presa in carico paz. da parte del MMG
Pz ex già seguito dal CAD
o
Pz di nuova diagnosi
o
Pz già seguito da altro MMG
o
Pz già seguito da stesso MMG
o
Valore HbA1c
Anno di Prima Diagnosi
o
o
o
o
Pz ex già seguito dal CAD
Pz di nuova diagnosi
Pz già seguito da MMG
Altezza (cm)
,
(int)
(dec)
Giudizio clinico sul compenso
glicemico raggiunto
ottimale (HbA1c<6.5) o
accettabile (HbA1c<7.5) o
modesto (HbA1c<8.5) o
scarso (HbA1c>8.5)
o
Complicanze neurologiche
Si
No
Cliniche (dolore,
o
parestesie, etc.) o
Strumentali
o
o
Terapia per il diabete
Si
No
Solo dieta
Sulfaniluree
Biguanidi
Glinidi
Glitazoni
Insulina
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
/
Presa in carico paz. da parte del CAD
Peso (kg)
(ultima determinazione)
CAD
Codice fiscale
femmina o
Familiarità diabetica:
si o no o
o
o o o o o o o
Complicanze retiniche
assenti
o
non-proliferante
o
pre-proliferante
o
proliferante
o
Piede diabetico
assente
presente
o
o
o
o
o
Altri fattori di rischio:
Fumo
Ipertensione
Ipercolesterolemia
Ipertrigliceridemia
Patologia autoimmune
o
o
o
o
o
Complicanze renali
assenti
microalbuminuria
proteinuria >500 mg/dl
insufficienza renale
o
o
o
o
Complicanze cardio-vascolari
Angina
o
o
Infarto
Scompenso
o
Ictus/TIA
o
Claudicatio
o
Calcolo del rischio cardiovascolare a 10 anni
(Carte Italiane: www.cuore.iss.it)
,
(int)
(dec)
Codice regionale medico
Data di compilazione
/
/
Nome e Cognome del medico
Retro del modulo A
Io sottoscritto accetto di essere preso in carico per la cura del diabete
dal mio Medico di Medicina Generale
data………………...
dal Centro Diabetologico
Firma del paziente
Consenso alla raccolta, alla comunicazione ed al trattamento dei dati personali e sanitari.
Informativa ex art. 13 del D.Lgs. 196/03 (Normativa Privacy).
1. I dati anagrafici richiesti mediante la presente scheda hanno finalità amministrative
e saranno forniti agli uffici amministrativi dell’Azienda Usl di Modena senza
riferimenti clinici.
2. I dati clinici sono raccolti dal medico e trasmessi al Servizio Epidemiologia
dell’Azienda Usl e trattati esclusivamente a scopo epidemiologico e/o di ricerca, in
modo tale da non permettere il riconoscimento delle generalità del paziente.
3. I dati personali e sensibili saranno trattati nel rispetto della normativa in materia di
protezione dei dati personali (D.Lgs 196/03) e non verranno in alcuna misura messi
a disposizione di soggetti estranei all’AUSL di Modena. Qualsiasi divulgazione dei
dati scientifici o epidemiologici raccolti avverrà esclusivamente in forma anonima.
4. I dati raccolti saranno conservati dall’Azienda Usl di Modena per tutta la durata
della presa in carico.
5. Ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03 Lei ha diritto di conoscere i suoi dati in
trattamento, chiederne l’integrazione, l’aggiornamento o la rettificazione e la
cancellazione.
6. Il Titolare del trattamento dei dati è l’Azienda Usl di Modena ed il Responsabile
del trattamento è il Dott. Carlo Alberto Goldoni (Servizio di Epidemiologia).
Io sottoscritto, letta e compresa la presente informativa,
DO’ IL CONSENSO
SI
…
NO
…
alla raccolta, alla comunicazione ed al trattamento dei miei dati personali e sensibili nei modi sopra
precisati.
data………………...
Firma del paziente
data………………...
Firma del medico curante
1
2
3
Mobilità del paziente
1 o Pz. Ambulabile
2 o Pz. Non ambulabile
(ADI/ADP/NODO)
Compilatore
Distretto
Allegato 9.
4
5
6
o
o
7
MODULO B (solo per MMG) o o o o o o o
MMG
CAD
Cognome
Tessera sanitaria
Nome
Data Nascita
/
Sesso: maschio o
Peso (kg)
Codice fiscale
femmina o
o
o
o
o
Diabete tipo 1
Diabete tipo 2
IGT
IFG
/
Altri fattori di rischio:
Col
Si
No
Fumo o
o
LDL
Trig
HDL
PAS
PAD
Altezza (cm)
(inserire l’ultimo valore al di fuori di eventi patologici intercorrenti)
<3 3-6 >6
N. visite in ambulatorio o o o
0 1 1-2 >2
N. FOO richiesti o o o o
0 1 1-2 >2
N. ECG richiesti o o o o
0 1 1-2 >2
N. dosaggi Microalbuminuria o o o o
Rischio CV a 10 anni
(Carte Italiane: www.cuore.iss.it)
0 1 2-3 >3
N. dosaggi HbA1c o o o o
Indicatori di
compenso glicemico
HbA1c
(inserire l’ultimo valore al di fuori di
eventi patologici intercorrenti)
Giudizio clinico sul compenso
glicemico raggiunto
ottimale (HbA1c<6.5) o
accettabile (HbA1c<7.5) o
modesto (HbA1c<8.5) o
scarso (HbA1c>8.5)
o
Complicanze neurologiche
Si
No
Cliniche (dolore,
o
parestesie, etc.) o
Strumentali
o
Glitazoni
Insulina
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
(int)
(dec)
Glicemia
post-prandiale (2-ore)
,
(interi)
(decimale)
Complicanze retiniche
assenti
o
non-proliferante
o
pre-proliferante
o
proliferante
o
Piede diabetico
assente
presente
o
o
o
Terapia per il diabete
Si
No
Solo dieta
Sulfaniluree
Biguanidi
Glinidi
Glicemia
a digiuno
,
Altre terapie
farmacologiche
Complicanze renali
assenti
microalbuminuria
proteinuria >500 mg/dl
insufficienza renale
Complicanze cardio-vascolari
Angina
o
Infarto
o
Scompenso
o
Ictus/TIA
o
Claudicatio
o
Rivascolarizzazione
(indicare solo le terapie croniche)
Statine
Antiaggreganti
Anticoagulanti
Antipertensivi
o
o
o
o
Si
No
o
o
o
o
o
o
o
o
By pass coronarico
Angioplast. coronarica
Carotidea
Arti inferiori
o
o
o
o
Codice regionale medico
Data di compilazione
/
/
Nome e Cognome del medico
Allegato 10. Commissione Provinciale
La Commissione Provinciale del Progetto Diabete, nominata dalla Direzione Sanitaria
aziendale nel 2000, è composta in modo paritetico da diverse tipologie di membri (medici di
direzione sanitaria, medici specialisti dei CD, MMG, rappresentanti dei pazienti, medici
epidemiologi, esperti di comunicazione/informazione dell’AUSL), integrata quando
necessario da altri esperti.
La composizione attuale è la seguente:
Dr. Andrea Guerzoni
Dr. Augusto Baldini
Dr. Massimo Bevini
Dr.ssa Rita Cavani
Dr. Carlo Carapezzi
Dr.ssa Anna Vittoria Ciardullo
Dr. Gaetano Feltri
Dr. Franco Ghini
Dr. Giuseppe Macrì
Dr.ssa Maria Chiara Gualtieri
Dr. Doriano Novi
Dr. Claudio Silvestri
Dr. Carlo Goldoni
Dr.ssa Maria Monica Daghio
Presidente ADM
Direttore Distretto di Modena
Coordinatore Provinciale del Progetto Diabete
Project leader del Progetto Diabete
Primario Servizio Diabetologia Ospedale Estense - Az. USL
Medico di Medicina Generale - distretto di Carpi
Servizio Diabetologia Ospedale Sassuolo - Az. USL
Direttore Dipartimento di Medicina Interna
Project leader del Progetto Diabete
Servizio Diabetologia Ospedale Carpi - Az. USL
Medico di Medicina Generale - distretto di Modena
Servizio Diabetologia Ospedale Estense - Az. USL
Responsabile Cure Primarie – distretto di Castelfranco
Direzione di Presidio – Az. USL
Medico di Medicina Generale - distretto di Mirandola
Servizio Diabetologia Ospedale Carpi - Az. USL
Servizio di Epidemiologia – Az USL
Laboratorio Cittadino Competente – Sistema Comunicazione
Az. USL
Associazione Diabetici Modenesi
La Commissione Provinciale del Progetto Diabete ha il compito di:
• recepire nelle linee guida provinciali la circolare regionale 14/2004 e le linee guida
nazionali ed internazionali successive per quanto riguarda le raccomandazioni cliniche,
• coordinare le attività di assistenza integrata tra i diversi operatori: Medici Specialisti dei
CD, Medici di Medicina Generale, Infermieri,
• tenere aggiornati gli strumenti informativi necessari (cartella clinica) e la relativa raccolta
dati,
• definire procedure e percorsi - forniture presidi e strumenti,
• verificare l’andamento del progetto monitorandone gli indicatori di processo e di esito
individuati nella circolare regionale 14/2004,
• migliorare i piani di informazione ed educazione terapeutica con la collaborazione delle
associazioni di pazienti diabetici, attualmente rappresentati dalla Associazione Diabetici
Modenesi (ADM).
Scarica

Accordo aziendale della Provincia di Modena per la