IL TRANSPERSONALE
AIPT
Notiziario dell’A.I.P.T.
Settembre 2012
A s s o c i a z i o n e I ta l i a n a
di
Psicologia Transpersonale
La spiritualità che trasforma
e la liberazione dalla sofferenza autoprodotta
Nel notiziario scorso si è parlato di alcune esperienze di coscienza transpersonale, che possono
rappresentare “stati” transitori di un meditante
progredito, oppure condizioni naturali di uno
“stadio” evolutivo che si raggiunge attraverso un
profondo itinerario di trasformazione di sé stessi in un
percorso meditativo dedicato
e appassionato.
Tale percorso costituisce
una spiritualità che trasforma, che si applica all’intera
vita attraverso la purificazione di tutte le proprie
energie bio-psichiche e dei
propri comportamenti.
Un modello di spiritualità
che trasforma è praticato nei corsi dell’AIPT, che
integrano tre aree di insegnamento desunto dalla
tradizione Yoga-Vedanta:
la conoscenza, la fede-devozione e l’azione.
La conoscenza, nutrita dai
testi sapienziali, si perse-
gue attraverso lo studio profondo di sé stessi
con la pratica di autosservazione, la coscienza
osservante.
La fede-devozione si rivolge alla natura sacra del
Sé identico e indivisibile dallo Spirito supremo
ed è incrementata dall’invocazione e dall’evocazione
di qualità universali.
L’azione quale sacrum facere consiste nell'opus di
purificazione della mente
e dei comportamenti, allenandosi a donarsi alla vita
con generosità.
Come si è più volte delineato, la pratica meditativa
si allea con gli scopi della
psicologia e ne costituisce un contributo prezioso, perché sviluppa qualità
della salute come il rilasciamento, l’attenzione, la
concentrazione, la consapevolezza di sé, la calma
mentale, l'intuizione e la
capacità di amare.
Informiamo che questo è l’ultimo notiziario pubblicato a stampa.
D'ora in poi, le notizie su corsi e pubblicazioni appariranno sul sito: www.aipt.it.
Per ricevere informazioni,
comunicare la propria e-mail alla segreteria: [email protected]
Le conoscenze che la meditazione porta con sé
conferiscono inoltre senso e valore all’esistenza,
minimizzando il peso dei dolori ineluttabili.
Chi pratica la meditazione si apre e trae ispirazione non dai piani materiali della realtà ma da
quelli spirituali, testimoniando progressivamente
qualità della vita che peraltro la rendono più
sicura, piena e felice.
Tuttavia il percorso meditativo non è semplice
e trova ostacoli nelle resistenze del meditante. Tra queste c’è la difficoltà a osservarsi
per la “paura dell’ombra”, cioè di quelle parti
oscure che l'io non vuole accettare. Un'altra
resistenza è la difficoltà di cambiare quelle
abitudini troppo estrovertite e disordinate che
non consentono le discipline meditative.
Tra gli ostacoli più perniciosi che si incontrano nel
cammino meditativo, il narcisismo occupa un posto
centrale. Non ci riferiamo
qui al narcisismo studiato nella psicologia scientifica e caratterizzante la
sindrome borderline, ma a
quello stato di attaccamento, importanza personale e
illusione tipico dell’io identificato con il corpo e separato dal Sé: un io ignorante
della sua natura divina e
delle sue connessioni con
la vita universale, prigioniero dell'orgoglio e della
vanità, preda dell'ansietà di
avere e potere, della paura
del fallimento, della perdita, della morte e della vita
in generale.
Affrontare
il narcisismo
Per chi si osserva con attenzione è piuttosto
facile riscontrare in sé stessi, laddove c’è
sofferenza, qualche aspetto narcisistico, che
qui definiremo per sommi capi.
Alla base del nucleo narcisistico c'è un’immagine ideale di sé stessi che occulta le qualità
deludenti e quindi si illude.
L'immagine ideale costituisce una pretesa
di come dovremmo essere, come dovremmo
essere trattati dagli altri e cosa dovremmo
ottenere nella vita.
La pretesa di avere e potere è rivolta a realizzare una vita senza sofferenze. Questa
aspettativa idealistica ignora la realtà dolorosa,
non tiene conto dei limiti, e produce, in caso
di disconferma delle proprie aspettative, un
rifiuto ostile, che spesso prende il volto dello
sconforto e della depressione.
Vittimismo e volontà di potenza, odio verso
ogni forma di debolezza e perdita, criticismo,
permalosità e difficoltà nell'aderire alle regole
e all'autorità, sono gli emblemi dell'orgoglio
narcisistico, che priva della possibilità di evoluzione della coscienza e di armonizzarsi con
la realtà. Conseguenza del narcisismo è una
profonda insicurezza e un senso di isolamento:
il narcisista non è capace
di amare, il suo cuore è
chiuso e quindi lo condanna
alla solitudine affettiva.
Si aggiunge una percezione illusoria di sé stessi e
della realtà, che impedisce
di scegliere ciò che è bene
per sé e di affermarsi nel
mondo.
La struttura mentale narcisistica rivela un disturbo della
struttura tripartita (super-io,
es, io), un conflitto tra un
carnefice, che pretende la
perfezione e giudica con
troppa severità, aggredendo
qualunque limite e debolezza, una vittima, piena di
paura e rabbia, e un mediatore difensivo, che si protegge dalla colpa e dalla
vergogna per i propri limiti.
Questo conflitto interno,
che in maggiore o minor
consistenza è presente nell'ego ordinario, è
proiettato all’esterno, ove avvelena le relazioni
interpersonali con aspettative e reazioni che
creano delusione e avversione.
Tra i meditanti, il narcisismo può assumere
forme perverse e nascoste. È facile infatti
che l’idea del Sé evochi il modello idealistico
e favorisca il rifiuto dei limiti, alimentando
pericolose illusioni e compensazioni.
Occorre distinguere, in questo contesto, tra
l’aspirazione alla compiutezza, che è l’espressione diretta del Sé e il segnale di una vocazione che prelude al percorso verso l’unità con
la vita e, invece, quel desiderio narcisistico di
perfezione che deriva dalla volontà di potenza
e che sviluppa la separazione. Queste aspirazioni si differenziano in particolare perché
l’una, quella narcisistica, è piena di orgoglio e
avidità, pretende senza o con poco impegno
ed è sempre associata a forme di impotenza
e intolleranza; l’altra, l’aspirazione spirituale, è
associata a umiltà, non pretende, ed è capace
di sacrificio e di volontà di bene. La prima è
senza amore, la seconda ne è piena.
Concludiamo con le parole del mistico cristiano Thomas Merton, che sottolinea come lo
scopo ultimo della spiritualità che trasforma
sia quello di liberare la nostra natura buona,
feconda e intelligente, dalle erbacce che la
velano e la soffocano.
Il peccato di omissione di ciò che potremmo
essere, causa disperazione, e il crimine di
sopprimere la nostra natura buona è registrato
nell’inconscio, facendo sì che disprezziamo
noi stessi.
La cura dei fattori narcisistici, obiettivo dei
nostri insegnamenti, richiede di coltivare la
consapevolezza e le qualità spirituali che
trasformano e curano. Per esempio, l’orgoglio
narcisistico ha bisogno di coltivare l’umiltà;
l’avidità narcisistica ha bisogno di coltivare la
gratitudine; l’illusione narcisistica ha bisogno
di coltivare la consapevolezza; l’incapacità di
amare narcisistica ha bisogno di coltivare la
comprensione e la generosità.
Ognuna di queste qualità evocate nel percorso
meditativo rappresenta un fattore di guarigione
dalla sofferenza autoprodotta.
Sulla scia di Merton, uno dei padri della psicologia transpersonale, A. Maslow, diceva: “se fai
un piano per essere meno di quello che puoi
essere, sarai tremendamente infelice”. Ne deduciamo che il compito più importante nel corso
della vita è quello della conoscenza e purificazione di sé stessi, al fine di attualizzare le forze
buone di corpo, mente, anima, e divenire canali
e strumenti della Volontà universale, testimoni
di verità, bellezza e bontà.
Questo obiettivo del percorso meditativo è il
vero senso della vita, ma è anche il cammino
verso la felicità.
Libri ricevuti
P. Chiaro – Il Cammino della Santa Presenza –
Vol. 1: Il volo dell'aquila – Edizioni La Parola, Roma 2009, pp. 181, € 15,00.
Vol.2: Il senso delle cose – Edizioni La Parola, Roma 2011, pp. 250, € 20,00.
È sempre prezioso leggere insegnamenti spirituali trasmessi da praticanti approfonditi
che testimoniano direttamente la loro esperienza con cuore e profondità. In questo
contesto abbiamo letto con grande apprezzamento i libri di Pasquale Chiaro, che
offrono le testimonianze di un cammino spirituale di tipo cristiano, che tuttavia ben si
adatta anche a chi percorre sentieri realizzativi di altre tradizioni meditative. Ci sono
sembrate particolarmente utili le pagine sulla “purezza del cuore” (Volume I – Il volo
dell’aquila), ovvero le sue note sulla purificazione, in cui compaiono anche aspetti della
tradizione Yoga-Vedanta e Buddhista.
Le parole di Chiaro sull’attenzione, la vigilanza e il silenzio del cuore, rappresentano
istruzioni che sono patrimonio comune di tutte le vie che mirano a un livello di coscienza
spirituale che dia accesso a più alti reami della realtà e a verità di tipo universale.
Il tema della “revisione della vita”, trattato dall’autore, ha lo scopo di farci prendere
consapevolezza del momento che stiamo vivendo, degli errori nei quali siamo immersi
e degli ostacoli che incontriamo nel cammino. Tale revisione è veramente alla base
dell’itinerario della consapevolezza di sé, fondamentale condizione di ogni maturo
progresso. Le pagine sul “discernimento” (Volume II – Il senso delle cose) trasmettono
un messaggio che rivela l’importanza della chiarezza mentale e introduce il lettore a quel
ritrovato senso delle cose, su cui si incontrano gli scopi della psicologia e della tradizione meditativa.
Consigliamo questi libri ai nostri lettori, nella certezza che contribuiranno ad approfondire il percorso unico,
insondabile e assoluto che guida l’io verso il suo vero Sé nel corso della vita incarnata, vissuta con valori certi e
scopi illuminati.
Edizioni Aipt
Satya
Sono in via di pubblicazione due nuovi libri, uno per la collana Psicoterapia e Meditazione, intitolato "La
Conoscenza Liberante; l'altro per la collana Semi di Meditazione, dal titolo "Parole di Guarigione".
Collana di
Psicoterapia
e Meditazione
6
Laura Boggio Gilot
La Conoscenza Liberante – La filosofia terapeutica dell'Advaita Vedanta
Laura Boggio Gilot
AIPT
La Conoscenza Liberante
La filosofia terapeutica
della tradizione meditativa Advaita Vedanta
di
Associazione Italiana
Psicologia ranspersonale
T
Satya-Edizioni Aipt, Roma 2012 – F.to 15x21 – pp.314 – € 18,00
La conoscenza liberante è quella meditativa, che porta a sperimentare la
totalità umana bio-psico-spirituale, sino al Sé quale essenza permanente
e immutabile, centro regolatore e ordinatore della persona, ponte tra vita
individuale e vita universale. Questa conoscenza, descritta nella tradizione
Yoga-Vedanta, non è né teorica né discorsiva, ma è frutto di un'opera di
consapevolezza e trasformazione che permette il superamento di fattori
mentali illusori e narcisistici che ostacolano la visione della Verità.
Tra le note delineate nel libro: la visione integrale della realtà, la costituzione dell'essere umano, la coscienza e i suoi stati, il senso della vita e della
morte, il cammino della liberazione attraverso una spiritualità che trasforma,
applicata alla propria esistenza.
L’Aipt è stata fondata da
Laura Boggio Gilot con
l’ispirazione e il sostegno di
Raphael, il Maestro
della Filoso a Perenne alla
cui opera si devono, tra
l’altro,i testi sapienziali
della collana editoriale
Å©ram Vidyå.
L’Aipt deve il suo
at
a
un gruppo del Servizio, che
opera senza compenso
aderendo a discipline
meditative.
Questo modo di essere e fare
intende testimoniare
una spiritualità impegnata
a livello sociale nella
di usione di un modello
terapeutico - evolutivo
teso a sviluppare persone
sagge e mature, nella
convinzione che operare in
questa direzione sia oggi
un imperativo urgente
per l’umanità e un
signi cativo contributo da
o rire alla vita
Satya
y
EDIZIONI AIPT
Laura Boggio Gilot
Laura Boggio Gilot
Parole di Guarigione
Satya-Edizioni Aipt, Roma 2012 – F.to 10x15 – pp.176 – € 14,00
Parole
di guarigione
Satya
EDIZIONI AIPT
Questo libretto raccoglie pensieri ispirati dalla pratica meditativa; essi possono
essere utili a quelle persone che hanno a cuore il raggiungimento di una
salute psichica intesa non solo come assenza di sintomi, ma come stato di
appagamento, di gratitudine e fiducia verso sé stessi e la vita, e un essere
nel mondo allineato alla sua Fonte e testimone della sua Bellezza.
Il testo è strutturato in sei sezioni: L’illusione dell’io; Oltre i veleni della
mente; La sofferenza; Trasformarsi; Qualità e virtù; Amore e felicità. Esso
propone un percorso che, nel rispetto delle fasi evolutive necessarie al retto
cammino, sia di aiuto e ispirazione a chi si pone domande fondamentali
come: Chi sono io? Qual è il senso della vita? Da dove provengo? Dove
vado? Qual è il mio compito?
Associazione Italiana
di
Psicologia Transpersonale
Membro fondatore della European Transpersonal Psychology Association (Etpa)
e della European Transpersonal Association (Eurotas)
Presidente e Fondatore: Laura Boggio Gilot
Consigliere onorario: Ken Wilber
Comitato consultivo: Marc-Alain Descamps, Claudio Naranjo, Roger Walsh.
Via C. Corvisieri 46, 00162 Roma – Tel./Fax: 06862.18495 – e-mail: [email protected] – web: www.aipt.it – ccp. N. 81263006
Segreteria: lunedì e giovedì ore 16.00-19.00.
Periodico semestrale, Anno XX, N.40 – Autorizzazione del Tribunale di Roma N. 438 del 10.7.1992 – Sped. abb. postale 70% Roma
Pubblicazione non commerciabile – Direttore responsabile: Laura Boggio Gilot – Redazione: P.Parisi, M. Pecora
A I P T , V i a C . C o r v i s i e r i 4 6 , 0 0 1 6 2 R o m a – Stampa: Miligraf Srl, Via degli Olmetti 36, Formello (RM)
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