COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Provincia di Grosseto
Rassegna Stampa
Venerdì 18 giugno 2010
il Giornale della Toscana
AUDIZIONE IN CONSIGLIO Turismo e
cultura, Scaletti promette di rivedere le
spese
«Mentre a livello nazionale il turismo ha avuto un calo del 4,7%,
in Toscana il calo è stato appena dello 0,7%. Ma anche qui
bisogna rilanciare l’offerta turistica» e la strategia non sarà più
quella di fare campagne, «che fanno leva sugli aspetti emozionali
ma sono generiche e anche molto costose», bensì su «campagne
mirate sulle singole località e meno costose». Lo ha detto,
informa una nota, l’assessore toscano al turismo Cristina
Scaletti, intervenendo ieri in commissione sviluppo economico
del Consiglio regionale, presieduta da Caterina Bini (Pd).
Secondo Scaletti «bisogna prevedere una seria programmazione
turistica perché l’unico segmento del turismo che al momento
non accusa la crisi è quello legato alle crociere». L’assessore ha
criticato i tagli del governo ma al tempo stesso ha ammesso «la
necessità di razionalizzare i finanziamenti agli enti culturali della
nostra regione. L’assessore ha infatti ammesso che l’ipotesi di
chiusura di 33 istituzioni culturali attive nella nostra Regione ha
presupposti di ragionevolezza, evidenziando la sua non
contrarietà a cancellarne alcuni - commenta Tommaso Villa
(Pdl) -. L’assessore Scaletti ha annunciato anche l’intenzione di
attuare un’analisi accurata e puntuale della situazione degli enti
e delle istituzioni culturali della nostra regione, aprendo la porta
ad una reale volontà di tagliare i troppi sprechi».
IL TIRRENO
PETIZIONE AL FIORA A Vetulonia
raccolte oltre 160 firme per evitare
l’ennesima estate a secco
VETULONIA. L’acqua: un problema di sempre che d’estate può
diventare un’emergenza. Per questo motivo il paese si è
mobilitato raccogliendo oltre 160 firme tra quelle degli abitanti e
di chi frequenta Vetulonia per vacanza o lavoro. Tutti comunque
uniti e solidali nel chiedere ad Acquedotto del Fiora (ma la
petizione è stata inviata in copia per conoscenza anche al
Comune di Castiglione della Pescaia, ndc.) di occuparsi di più
dei disservizi idrici della frazione. «Il paese - denunciano i
cittadini di Vetulonia nella petizione - rimane senz’acqua anche
per tre giorni di seguito e il Fiora non si preoccupa nemmeno di
inviare le autobotti». Nel 2009 l’acqua è mancata, a volte per
periodi anche lunghi, almeno 17 volte mentre quest’anno finora
sono dieci gli episodi di disservizio registrati. Per scongiurare
un’altra estate “da incubo” i firmatari della petizione
evidenziano quale secondo loro è il principale problema, senza
contare i continui guasti alla dorsale principale che serve il
paese. Nel mirino c’è infatti il vecchio serbatoio di raccolta.
«Anche un semplice tuono - si legge nella lettera - può far saltare
l’automatico con la differenza che prima c’era un responsabile
con le chiavi del deposito mentre adesso l’attesa per il ripristino
del flusso idrico può durare giorni». Ma non è questa l’unica
magagna: «Il serbatoio si è da sempre dimostrato inefficace,
vuoi per la sua ubicazione o per la sua scarsa capacità di
raccolta, vuoi per il suo sistema di pompe installato e
sicuramente anche per le rotture delle tubazioni del paese». A
questo proposito i cittadini di Vetulonia parlano di un episodio
per loro indicativo dello stato di salute dell’impianto: la
riparazione di un tubo obsoleto rotto con una semplice fascetta
avvenuta in via Garibaldi lo scorso 24 maggio. Facendo le
somme di tutti questi problemi l’autonomia del serbatoio
soprattutto per la parte alta del paese non supera le due ore. Ma
sotto accusa c’è anche la riduzione della pressione del flusso
durante l’estate, fenomeno questo che penalizza chi ha
un’abitazione su più livelli non dotata di serbatoio con pompa in
grado di mandare acqua ai piani superiori. Gli abitanti di
Vetulonia chiedono che la propria voce sia ascoltata anche a
nome delle altre piccole frazioni che si sentono troppo spesso
dimenticate e auspicano di non essere considerati di serie B per
il fatto di non abitare sulla costa.
S. L.
IL TIRRENO
2000 EURO DONATI DAI BAMBINI
Alunni delle elementari di Castiglione
scrivono un libro e destinano l’incasso
ad associazioni che aiutano i bimbi
CASTIGLIONE. Duemila euro donati dai bambini ai bambini. I
venticinque alunni della classe 3ºA della scuola elementare
di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti Ornella
Temperani, Maria Elena Mucci, hanno consegnato il loro dono.
924 euro sono andati all’associazione “Ali sul mare”
di Castiglione della Pescaia (un’associazione di volontariato,
costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi
diversamente abili), e 1000 euro all’associazione “l’Altra città nel
mondo” di Grosseto che opera per interventi umanitari in paesi
del Terzo Mondo.
I soldi sono stati raccolti grazie alla vendita del libretto “Arte in
Cucina”, una raccolta, illustrata, di ricette locali. Tutti i 500
libretti stampati sono stati venduti. Il Comune diCastiglione ha
finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme hanno
fornito le ricette. «Un progetto che ci inorgoglisce - dicono il vice
sindaco Sandra Mainetti e l’assessore Assunta Fico -. Vedere dei
bambini che aiutano altri bambini è la cosa più bella del
mondo».
«E’ la festa della Toscana 2009 che ha dato la possibilità, ai
bambini di sviluppare il tema di arte e cultura nel futuro del
territorio - spiega il preside Adriano Arzilli -. I bambini sono
stati portati a riflettere sulla cultura e l’arte culinaria della nostra
terra, scoprendo che, se cucinare è un’arte, preparare alcuni
piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio
la miseria e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita
alle migliori ricette».
In occasione della Festa della Toscana 2009, che aveva come
tema “Arti, Culture, Futuro”, i bambini delle scuole elementari
del Comune hanno fatto una ricerca sull’arte culinaria della
nostra terra e da tale ricerca, con l’aiuto delle maestre, hanno
elaborato un quaderno con le ricette più tipiche, arricchito da
disegni. Il lavoro è molto accurato e sicuramente valido, sia dal
punto di vista estetico che da quello della ricerca delle ricette
originarie del nostro territorio, che è stata fatta in modo molto
approfondito e dalla quale risulta tutta l’originalità dell’arte
culinaria maremmana e dell’utilizzo di ingredienti poveri. Il
Comune è sempre molto attento alle richieste delle scuole
presenti nel territorio e cerca sempre di valorizzare ed
incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano, soprattutto
quando, come in questo caso, tale lavoro riguarda l’arte e le
tradizionicastiglionesi che è importante non vengano
dimenticate».
CASTIGLIONE SOSTEGNO AI
PROGETTI RIVOLTI AI DISABILI Croce
rossa, ecco la cena benefica
UNA CENA di beneficenza grazie alla quale sarà possibile dare
un sostegno ai disabili. Consentendo l’acquisto di una barca a
vela per portatori di handicap e un defibrillatore. E’ questa
l’iniziativa lanciata dal nuovo commissario del comitato locale
della Croce Rossa, Laura Lorenzi, per domani sera alle 20,30.
L’appuntamento è al club velico di Castiglionedella Pescaia e la
quota minima di partecipazione è 25 euro. L’incasso della serata
sarà totalmente destinato all’acquisto di una barca a vela per
portatori di handicap e un defibrillatore. Molti dei membri della
giunta comunale hanno già dato la loro adesione.
CASTIGLIONE Così gli studenti
supportano «Ali sul mare»
CINQUE alunni della classe 3°A della scuola elementare
di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti, Maria
Elena Mucci, Michela Brilli, Elvira De Caprio, hanno donato 924
euro all’associazione «Ali sul mare» di Castiglione della Pescaia
(un’associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera
a sostegno dei bambini e ragazzi diversamente abili), e 1000
euro all’associazione «L’Altra città nel mondo» di Grosseto, che
opera per interventi umanitari in paesi del terzo mondo. La 3A
ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto
«Arte in Cucina», una raccolta, illustrata di ricette con disegni:
bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale,
cacciucco diCastiglione, ecc.). Tutti i 500 libretti stampati sono
stati venduti nel giro di poche settimane. L’amministrazione
comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la
pubblicazione del libretto e le mamme, con il loro aiuto prezioso,
hanno fornito le ricette. «Un progetto che ci inorgoglisce
profondamente e ci commuove — dicono il vice sindaco Sandra
Mainetti e l’assessore Assunta Fico —. Vedere dei bambini che
aiutano altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del
mondo».
Con "Ali sul mare" la solidarietà tra
bambini diventa tradizione
La III A delle elementari si distingue per un gesto solidale:
premiata anche "L'Altra città nel mondo"
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - Duemila euro donati dai
bambini ai bambini. Venerdì scorso i venticinque alunni della
classe III A della scuola elementare di Castiglione della Pescaia,
guidati dalle loro insegnanti, Maria Elena Mucci, Michela Brilli,
Elvira De Caprio, hanno donato 924 euro all'associazione "Ali
sul mare" di Castiglione della Pescaia (un'associazione di
volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei
bambini e ragazzi diversamente abili), e 1.000 euro
all'associazione "l'Altra città nel mondo" di Grosseto che opera
per interventi umanitari in paesi del terzo mondo. La III A ha
raccolto infatti ben 2.200 euro grazie alla vendita del libretto
Arte in Cucina, una raccolta, illustrata di ricette con disegni:
bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale,
cacciucco di Castiglione), lutti i 500 libretti stampati sono stati
venduti nel giro di poche settimane. L'amministrazione
comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la
pubblicazione del libretto e le mamme, con il loro aiuto prezioso,
hanno fornito le ricette. "Un progetto che ci inorgoglisce
profondamente e ci commuove - dicono il vice sindaco Sandra
Mainetti e l'assessore Assunta Fico -. Vedere dei bambini che
aiutano altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del
mondo". "E' la festa della Toscana 2009 che ha dato la
possibilità, agli alunni/e della classe IIIA di sviluppare il tema
della festa l'arte e la cultura nel futuro del territorio - spiega il
preside Adriano Arzilli - Nel percorso intrapreso, i bambini sono
stati portati a riflettere sulla cultura e l'arte culinaria della nostra
terra, scoprendo che, se cucinare è un'arte, preparare alcuni
piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio
la miseria e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita
alle migliori ricette toscane". In occasione della Festa della
Toscana 2009, che aveva come tema "Arti, Culture, Futuro", i
bambini delle scuole elementari del Comune hanno fatto una
ricerca sull'arte culinaria della nostra terra e da tale ricerca, con
l'aiuto delle maestre, hanno elaborato un quaderno con le ricette
più tipiche, arricchito da disegni. Il lavoro è molto accurato e
sicuramente valido, sia dal punto di vista estetico che da quello
della ricerca delle ricette originarie del nostro territorio, che è
stata fatta in modo molto approfondito e dalla quale risulta tutta
l'originalità dell'arte culinaria maremmana e dell'utilizzo di
ingredienti poveri per l'elaborazione di piatti tipici.
L'amministrazione comunale è sempre molto attenta alle
richieste delle scuole presenti nel territorio e cerca sempre di
valorizzare e incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano,
soprattutto quando, come in questo caso, tale lavoro riguarda
l'arte e le tradizioni castiglionesi che è importante non vengano
dimenticate. In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono,
organizzati dalla Pro Loco di Castiglione della Pescaia, il libretto
è stato messo in vendita ad offerta dai bambini della scuola
elementare ed il ricavato oggi è stato devoluto in beneficenza".
Orbetello LAGUNA ECCO LA TERZA
EDIZIONE CON CARLO CONTI E
GIOVANNI GALLI La Pesca del cuore,
tra sport solidarietà e beneficenza
GRANDE e significativo l’evento presentato ieri al ristorante dei
Pescatori di Orbetello, dove è stata illustrata la terza edizione
della «Pesca del cuore» (www.lapescadelcuore.it), una sfida
amichevole che si pone l’obiettivo di raccogliere fondi a scopo
benefico per la Fondazione Niccolò Galli (www.niccoclub.it). «La
gara di pesca in laguna — ha detto il presidente della cooperativa
La Peschereccia Pier Luigi Piro, ente che organizza questa
iniziativa, in collaborazione con Editoriale Olimpia, Fipsas
(Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee),
Digicast-Rcs new media group e Comune di Orbetellolo — è
diventato un appuntamento tradizionale per l’estate in laguna,
che richiama insieme a tanti personaggi dello spettacolo anche
tantissimi campioni ed esperti di pesca da tutto il mondo».
L’anno scorso arrivarono persone anche dal Sudamerica. Sotto
lo sguardo dei giudici federali, quindi, il 16 luglio prossimo si
sfideranno difatti coppie di squadra composte da vip
accompagnati dai campioni della pesca sportiva. E
nell’occasione verranno presentati in anteprima anche i nuovi
Main Sponsor dell’evento. Alla presentazione, che ha consentito
ai convenuti di conoscere i particolari organizzativi e il campo di
gara, ovvero la laguna orbetellana, hanno partecipato tra gli altri
il presentatore tv Carlo Conti e l’ex calciatore Giovanni Galli, già
candidato a sindaco al Comune di Firenze, il vice-sindaco di
Orbetello Luca Teglia, il presidente dei pescatori Pier Luigi Piro,
il vice Orlando Barducci e lo staff della cooperativa. Sono altresì
intervenuti il consigliere nazionale della Fipsas Maurizio
Natucci, l’amministratore delegato dell’Editoriale Olimpia,
Rodolfo Mostardi, il presidente della Orbetello pesca lagunare
Lindo Bondoni, Alberto Salvini per Digicast e Gionata Paolicchi,
responsabile dell’evento. Durante la presentazione Piro ha
evidenziato l’importanza oggi di lavorare per iniziative di
solidarietà e di beneficenza e di aiuto verso il prossimo.
Nell’occasione si e’ infine provveduto a presentare il gemellaggio
con la onlus «Sopra le righe» di Roma.
LA PESCA del cuore del 16 luglio sarà caratterizzata, oltre che
dalla gara vera e propria in laguna, anche da una serie di eventi
proposti al circolo dei pescatori in via Leopardi dedicati alla
presentazione e alla degustazione dei prodotti tipici sia di
Orbetello che della Maremma Toscana.
Michele Casalini
LE PROVINCE E IL GOVERNO DEL
TERRITORIO
L'INTERVENTO di Leonardo Marras
RESPONSABILE POLITICHE DEL TERRITORIO UPI
TOSCANA
La nostra Legge regionale 1/2005 sul "governo del territorio" ha
rappresentato un salto di qualità nella pianificazione chiedendo
responsabilità e cooperazione a tutto il sistema istituzionale
toscano. E da questa impostazione di fondo, non si può tornare
indietro, ma si può andare avanti.
Nella terra dei Guelfi e dei Ghibellini, il dibattito si fa sempre più
serrato tra i sostenitori dell'eccessivo livello di autonomia
concesso ai Comuni, e quelli che temono il ritorno ad un
anacronistico centralismo regionale. Due visioni alternative, due
grandi rischi per la Toscana, che vive di splendidi e difficili
equilibri. Oggi quelle argomentazioni possono essere superate
dando un ruolo più forte proprio alle Province, che senza essere
invasive delle competenze comunali, hanno cultura di governo,
costituiscono un presidio più ravvicinato, hanno una visione
organica e coordinata del territorio e strumenti tecnici adeguati
a garantire quel livello di coerenza e tutela che anche l'assessore
regionale dice di cercare.
Tuttavia, il problema principale, a mio avviso, è un altro. E sta
tutto nella necessità di una manutenzione della Legge
urbanistica per coordinare meglio i diversi strumenti e
accelerare i tempi della filiera della pianificazione (PIT, PTCP,
PRC, RUC). Pianificare bene non significa necessariamente
pianificare lentamente. Come succede oggi e come cittadini e
imprese ci rinfacciano giustamente. Serve maggiore efficienza e
rapidità, che non significa meno attenzione alla tutela di
ambiente e paesaggio. Questo lo hanno chiarissimo tutti gli
amministratori locali. Passa troppo tempo tra una fase all'altra, e
nel frattempo ci si rende conto che il "mondo" è cambiato sotto i
nostri occhi, rendendo vane le analisi di partenza e non
rispondenti alle nuove esigenze le scelte finali.
Questo è il vero moltiplicatore della speculazione edilizia, la
causa che trasforma un regolamento urbanistico in un contatore
di metri cubi e non in uno strumento di sviluppo. Solo la rendita
può attendere, l'investimento di un'impresa, no.
Un meccanismo estraneo ai tempi di chi produce e di chi vuole
investire ancora in Toscana. La filiera va semplificata e resa più
veloce, per migliorare la qualità degli interventi e, dunque,
crescere senza per questo consumare per forza nuovo.
il Giornale della Toscana
CECCOBAO CONTRO FERROVIE «Scali
merci fondamentali per la Toscana»
«Siamo preoccupati per le azioni che sta conducendo Cargo
Trenitalia in Toscana, e la situazione di Massa è esemplificativa.
Abbiamo già richiesto in diverse occasioni un incontro urgente
con Trenitalia e Rfi per avere delucidazioni in proposito. Gli
interporti e gli scali merci costituiscono infrastrutture essenziali
per lo sviluppo della logistica e del trasporto intermodale». Così
è intervenuto l’assessore toscano alle infrastrutture Luca
Ceccobao, in merito al ridotto utilizzo dello scalo merci nella
zona industriale di Massa, deciso da Cargo Trenitalia.
Damercoledì infatti lo scalo di Massa compie soltanto il turno
pomeridiano rispetto ai due turni precedentemente predisposti,
creando disagi per l’economia del territorio. Ceccobao ha
annunciato che entro fine giugno sarà convocato nuovamente un
tavolo tecnico dedicato. «È indispensabile che Trenitalia Cargo
fornisca un quadro completo e dettagliato delle proprie azioni,
tale da garantire le condizioni di operatività degli interporti e
scali merci presenti nella nostra regione - ha sottolineato
l’assessore regionale -, e lo sviluppo della modalità di trasporto
ferroviario delle merci che risulta tra le priorità programmatiche
di questa Regione».
IL TIRRENO
Jazz e vino, matrimonio al museo
Stefano Cocco Cantini e Ares Tavolazzi:
due fenomeni e calici di ottimo
Morellino in piazza della Palma
GROSSETO. Due mostri sacri del jazz italiano e internazionale
sotto le stelle della più bella piazza di Grosseto: prosegue così con il funambolico sassofonista maremmano Stefano “Cocco”
Cantini e il mitico contrabbassista Ares Tavolazzi - il calendario
di eventi promosso da Fondazione Grosseto Cultura, con il
Comune, nel Museo di Storia naturale della Maremma di piazza
della Palma.
Stasera alle 21.30 è “Jazz & wine al museo”: Stefano Cocco
Cantini e Ares Tavolazzi, in duo, saranno i protagonisti di una
serata di grande qualità, organizzata in collaborazione con il
Consorzio di tutela del Morellino di Scansano.
Due le aziende produttrici che hanno aderito all’iniziativa:
“Tenuta Maiano” e “Le Pupille” di Elisabetta Geppetti.
La degustazione sarà accompagnata da brani jazz scelti sulla
base delle caratteristiche dei principali vini, in un accostamento
di grande suggestione.
L’evento, che si svolgerà nel cortile del museo, è gratuito, così
come l’ingresso alla struttura museale che da pochi giorni si è
dotata del nuovo orario estivo: da martedì a domenica dalle 10
alle 13 e dalle 18.30 alle 23.30, giorno di chiusura lunedì.
Grosseto Selezioni per Miss Italia al
Casalone
UNA GIORNATA speciale all’ippodromo del Casalone potrà
essere vissuta mercoledì 30, quando si terranno le selezioni per
la settantunesima edizione del concorso di Miss Italia. La
passerella per le aspiranti Miss, che sfileranno in abito da sera e
in costume, sarà allestita nella cornice delle auto d’epoca in
mostra. Inoltre la serata enogastronomica sarà curata dalla
Strada del vino e dei sapori «Colli di Maremma» in
collaborazione con la Provincia di Grosseto. Oltre alle corse in
notturna, in programma anche l’esibizione di alcune scuole di
ballo.
Grosseto PIU’ CULTURA IN CITTA’
di EMILIO BONIFAZI*
L’OPINIONE
SCRIVO in relazione all’intervento di Bruno Caponi pubblicato
su La Nazione, intitolato «Grosseto una città culturalmente
morente». Senza alcun accento polemico vorrei cogliere
l’occasione per rispondere non solo a Caponi ma a chi, in
passato, ha espresso analoghe riflessioni disperanti, soprattutto
per il settore delle arti visive. Quando Caponi dice che «mancano
le gallerie o comunque un posto deputato per le mostre», forse
dimentica che a Grosseto si può esporre nei seguenti luoghi
pubblici: al Cassero senese, alla Chiesa dei Bigi, alla sala
espositiva del Cedav e al Teatro Moderno in occasione della
stagione teatrale. La città era culturalmente morente anni fa,
quando la politica espositiva era gestita autarchicamente dalle
cosiddette commissioni degli artisti. Consapevole
dell’importanza di lasciare agli artisti libertà di esprimersi in
autonomia, il Comune concede gratuitamente ben tre sedi
espositive alle associazioni cittadine (Agaf, Eventi,
Primavera Maremmana).
PER PROMUOVERE la cultura è stata istituita dal Comune
un’apposita Fondazione Grosseto Cultura che, oltre a occuparsi
della Scuola di Musica (con 220 allievi) e del Museo di Storia
Naturale (da dicembre 6.500 visitatori), gestisce il Centro
Documentazione Arti Visive del Comune di Grosseto, cui sono
iscritti più di cento artisti grossetani. Inoltre, il Cedav ha
organizzato, un corso triennale di alfabetizzazione all’arte
contemporanea a cui si sono iscritti 112 cittadini, una rassegna
d’arte annuale (La Città Visibile) che solo l’anno scorso ha
ospitato le opere di 79 artisti, e dal 2007 a oggi oltre 40 mostre.
Come non ricordarsi poi del successo riscosso dal ciclo di mostre
Luzzetti al Museo Archeologico? Le mostre sono anche troppe: il
problema, semmai, è trovare chi le guarda.
*Sindaco di Grosseto
LA RASSEGNA DELL’ESTATE UN
ALTRO «BIG» NEL RICCO
CARTELLONE Daniele e il suo
«rhythm’n’blues» per infiammare
Festambiente
di IRENE BLUNDO
DIECI giorni di eventi. Dal 6 al 15 agosto a Rispescia torna in
scena Festambiente, che ogni anno conferma oltre 80 mila
visitatori. Per la ventiduesima edizione tante le novità, dalla
musica al cinema, dai dibattiti alle mostre, dalla Città dei
bambini alla ristorazione tradizionale e vegetariana. Sulla
locandina, disegnata dal famoso illustratore Milo Manara,
scopriamo in calendario i concerti: il 6 agosto la mitica
«Bandabardò», il 7 agosto «Sud sound system», l’8 agosto
Simone Cristicchi, il 9 agosto Max Gazzè, il 10 agosto — dopo
averlo a lungo «corteggiato» — Pino Daniele (nella foto), l’11
agosto il ritorno di Roy Paci e Aretuska, il 12 agosto l’artista
senegalese Youssou N’Dour, il 13 agosto «Alborosie», il 14
agosto il trio senese «Baustelle» autore di una contestata
canzone su Follonica, e per Ferragosto la chiusura con Cristiano
De Andrè che canterà alcuni brani del padre in versione rock.
«Ancora una volta Festambiente rappresenterà una città
ecologica dove potersi divertire e apprendere stili di vita
ecosostenibili, e dove ogni sera interverranno personaggi dello
spettacolo, della cultura e delle istituzioni sensibili alle
tematiche ambientali. Un’edizione speciale — spiega Angelo
Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente — perché si
festeggeranno i trenta anni di Legambiente con iniziative e
dibattiti che affronteranno molti temi, dal no al nucleare alle
energie rinnovabili, alla biodiversità».
GRANDI numeri anche quest’anno: oltre 450 media accreditati,
più di 130 stand espositivi, 250 tra volontari e collaboratori
coinvolti, circa 400 gli enti patrocinatori, oltre 150 i relatori
partecipanti ai dibattiti, più di 100 gli artisti che si esibiscono, 70
le rassegne degustazioni, 20 i laboratori ecologici proposti ogni
giorno nella Città dei bambini, 20 le ricette servite al ristorante
vegetariano più grande d’Italia e oltre 50 le pellicole proiettate
tra corti, documentari e lungometraggi nel cinema all’aperto.
«Festambiente — dice Simone Ferretti, assessore comunale alla
Cultura — è un momento importante per presentare
la Maremma a livello regionale e nazionale. Un festival in grado
di unire i valori culturali e artistici con la diffusione di messaggi
legati alla solidarietà, al sociale e all’ambiente. Molto atteso il
concerto di Youssou N’Dour, artista che accenderà i riflettori
sull’Africa, non solo perchè lì si stanno svolgendo i mondiali di
calcio, ma soprattutto per i tanti progetti di solidarietà rivolti al
suo popolo». «Grande è il valore culturale e educativo
dell’attività che Legambiente svolge durante tutto l’anno —
sottolinea l’assessore provinciale alla Cultura, Cinzia Tacconi —
e che manifesta il suo clou nel periodo della festa. Il festival
unisce i temi di interculturalità, cooperazione, rispetto
dell’ambiente ed efficienza energetica con l’aspetto ludico.
Importante il gemellaggio che si è creato con i festival di Francia
e Spagna che contribuisce a dare una dimensione internazionale
a Festambiente».
CASTIGLIONE IL CASO PORTÒ AL
RIMPASTO DI GIUNTA Rta trasformate
in abitazioni: tema caldo Se ne parla in
consiglio dopo i contrasti
SI TORNA a parlare dello spinoso caso Rta a Castiglione della
Pescaia. Proprio il cambio di destinazione d’uso a civili
abitazioni delle strutture turistiche è infatti uno dei punti
salienti degli undici previsto nel consiglio comunale che è in
programma lunedì alle 10 nella sala «Gabriella Lorenzoni» di
piazza Garibaldi. Il caso Rta ha a suo modo sconvolto
l’amministrazione nelle scorse settimane, con le dimissioni
dell’assessore Aldo Iavarone, che si è trovato in disaccordo con
la Giunta sulla trasformazione delle Rta in abitazioni. Questo
aveva portato poi anche ad un rimpasto di Giunta. Sarà
l’assessore all’edilizia pubblica Giulio Ciabatti ad introdurre il
caldissimo argomento. Un cambio di destinazione, quello
dell’Hotel David e del complesso Alleluja, che il Comune aveva
motivato con la volontà di concedere nuove abitazioni
ai castiglionesi che ne hanno bisogno.
IL TIRRENO
Crolla il mercato immobiliare
Compravendite calate in Provincia dal
15 al 60% in pochi anni
Fanno eccezione solo Scarlino e Grosseto negli ultimi mesi
GABRIELE BALDANZI
GROSSETO. Cifre impressionanti emergono dalle tabelle
dell’Ufficio del Territorio sull’evoluzione del mercato
immobiliare della provincia dal 2001 al 2009. Negli ultimi 5
anni il numero delle trattative concluse davanti ad un notaio è
sceso in percentuali comprese tra il 15 e il 60%. Con l’eccezione
di Scarlino.
L’esperto. L’analisi dei dati questa volta è stata compiuta
dall’Immobiliare Coldwell Banker. L’autore dello studio è un
professionista maremmano, Cassiano Sabatini, che opera nel
comprensorio della costa d’Argento. “Per una volta non parliamo
dei prezzi delle case, che difficilmente scenderanno sotto gli
attuali livelli, ma dell’evoluzione della domanda immobiliare Se
guardiamo il territorio grossetano nel suo insieme vediamo che i
rogiti su immobili sono passati da 3.664 (nel 2008) a 3.491 (nel
2009), solo un -4,7%, che è il miglior risultato in Toscana. Se
però il confronto si allarga agli anni precedenti, dal 2002 al
2006, e l’attenzione si focalizza in particolare su alcuni comuni
allora si scoprono negatività in doppia cifra, con punte record a
Monte Argentario: nel 2009 solo 153 rogiti (a fronte di 11.913
unità abitative) quando nel 2002 le compravendite furono 328
(con 11.174 case disponibili). In pratica una flessione del 54%”.
Crisi nera. Monte Argentario, in questa graduatoria della scarsa
appetibilità, è secondo soltanto ad alcuni centri dell’entroterra
montano: Montieri, per esempio, dove nel 2002 cambiavano
padrone ben 87 immobili e oggi non si arriva a 20: - 78%!
Oppure Scansano: 130 rogiti nel 2004, 49 l’anno scorso (-62%);
Decrementi analoghi a quelli di Monte Argentatio si registrano,
paradossalmente, a Semproniano: 38 trattative normalizzate nel
2004, 16 nel 2009 (-55%). Poco meglio fa Monterotondo
Marittimo: 35 compravendite nel 2003, oggi solo 16 (-54%);
Isola del Giglio si attesta su un -58% nel confronto tra il 2003
(53) e il 2009 (22). Performances molto negative anche
sull’Amiata. Castaldelpiano lascia sul terreno un -50% nel
confronto tra il 2004 (135 rogiti) e il 2009 (solo 67) a fronte di
un numero di case lievitato di oltre 150 unità. Fa peggio
Castell’Azzara (-68% negli ultimi 5 anni).
Il capoluogo. A partire dall’estate del 2009 ad oggi si è
registrato, invece, un cambio di tendenza a Grosseto, con un
aumento della domanda abitativa e delle trattative concluse. Se
prendiamo i numeri dell’anno scorso (1.304 passaggi di
proprietà) e li confrontiamo con il 2008 (1.164 - il peggior dato
degli ultimi 15 anni) si nota una ripresina (+12%), speriamo non
isolata; siamo però ancora lontanissimi (-26%) dai numeri
dell’anno d’oro 2006, quando nel comune capoluogo
cambiarono padrone 1.774 immobili.
La costa. Iniziando da nord vediamo che Follonica, come
numero di “affari fatti” è sui livelli di fine millennio. Nel 2001
nel Golfo si vendevano 356 case, nel 2009 ci si ferma a quota
299. Il boom più clamoroso lo registra Scarlino, dove si sposano
qualità, prezzo, vicinanza ai servizi e al lavoro. Qui le
compravendite sono decuplicate (incide il Porto). Se nel 2001 le
‘case in movimento’ risultavano essere 42, nel 2008 si è toccato
il picco di 179 (un atto di compravendita ogni 2 giorni) con un
incremento del 426%. Castiglionetiene rispetto al passato, con
scostamenti minimi negli anni a prescindere dagli umori del
mercato. Nel 2009 torna il segno +. Di segno opposto, come già
accennato, la situazione a sud della provincia, con Orbetello che
soffre ma non precipita (211 le case piazzate nel 2009, il record
di 301 era del 2006), Monte Argentario, come già detto, è in
netta difficoltà, Capalbio in crisi nera: solo 56 rogiti nel 2009, il
53% in meno rispetto al 2008, quando erano stati 121. Eppure in
nessun altro Comune della Provincia, se si esclude la città, si è
costruito così tanto come a Capalbio: + 1200 unità abitative in 9
anni. Un record.
E nel 2010? Le previsioni per l’anno in corso non indicano
cambiamenti sostanziali. Secondo gli esperti il numero delle
compravendite dovrebbe rimanere stabile, mentre sul versante
dei prezzi, in Maremma, ci sarà una ulteriore diminuzione (tra 5
e 2%), più contenuta rispetto al passato.
Mauro Ciani, segretario della
Confartigianato maremmana, spinge
sulla necessità di riforme "Va tutelata la
piccola impresa" 'Troppa burocrazia,
troppe leggi, troppi lacciuoli: costi
ormai insopportabili"
Giancarlo Capecchi
GROSSETO - "La semplificazione burocratica? La più grande
rivolu zione auspicata dal sistema dell' impresa". Così Mauro
Ciani, segre tario generale delia Confartigiana tomaremmana,
che aggiunge: "E non potrebbe essere diversamente visto che,
come ha reso noto l'Istat ma come noi diciamo da sempre) il
sistema produttivo italiano, con le sue 4 milioni e mezzo di
imprese attive, vede protagonista, con un'in cidenza del 95%, la
microimpresa che occupa il 46% degli addetti. E nella nostra
provincia i dati, sulle più di 30mila aziende, sono ancor più
netti".
Con una media per impresa, quindi?
"Di quattro dipendenti per azien da. E mi preme sottolineare che
il peso delle imprese industriali si è ridotto complessivamente ad
uno 0,08%, con 3.735 aziende". Che intende dire? "Quello che
ho detto. Mi sembra scontata la riflessione. A fronte di una
certificazione così autorevole sulla composizione del nostro siste
ma imprenditoriale, che sicuramente getta nello sconforto
quanti continuano a sognare 'l'isola che non c'è', è del tutto
evidente che accogliamo, condividiamo e ap prezziamo la
rivoluzione liberale proposta in questi giorni dal Gover no
Berlusconi",
Sognate, insomma, la libertà d'impresa?
"Certo, ora più che mai servono misure straordinarie per la
libertà d'impresa, che prevedano, anche attraverso la modifica
dell'articolo 41 della Costituzione, la sospensio ne, prima
sperimentata e poi a regi me, delle autorizzazioni per le pic cole
e micro imprese e per le attivi tà artigianali".
Ritorna, in estrema sintesi quello che voi avete chiamato il
"liberiamo l'impresa da lac ci e lacciuoli"?
"Sì. Intanto recuperiamo il ritardo che ogni giorno ci allontana
dal l'Europa, eliminiamo il controllo ex ante sull'attività di
impresa a favore del rafforzamento dei con trolli pubblici ex
post, così come avviene in tutte le democrazie libe rali avanzate.
Controlliamo insom ma a lavoro avviato un'impresa e, se uno
sbaglia, interveniamo pure e giustamente. Ma farlo prima, sco
raggiare, processare le intenzioni è assurdo. Ricordo sempre
l'incon tro con Luigi Furini, autore del li bro 'Volevo solo
vendere la pizza' che racconta l'odissea di una perso na
qualunque che aveva deciso di aprire una pizzeria a taglio, ma
che aveva dovuto rinunciarvi per le mil le difficoltà create dalla
burocrazia italiana. Purtroppo il libro rappre senta la realtà di
chi cerca ogni giorno di fare impresa". Che tempi di attesa ci
sono? "Ammettiamo di voler aprire una rivendita di gelati
artigianali. Dai due giorni per la comunicazione d'inizio attività
ai 45 giorni per ac quisire l'agibilità da parte dei Co muni, ad un
mese per la verifica preventiva della Asl ed ancora un altro mese
per la verifica degli sca richi idrici da parte del Comune, fino a
due mesi per l'attestato di formazione per alimentaristi, per
concludere con le pratiche di auto controllo, alla relazione
tecnica, al la conformità degli impianti, l'estratto mappa/ PRG.
La verifica preventiva dei rumori e, creda, non è ancora finita".
Spazio, quindi, alle proposte di snellimento. E il più presto
possibile.
"Certo. E occorre anche una velo ce e severa delegificazione del
per corso burocratico per l'avvio del l'attività di impresa. Oggi i
costi della burocrazia, sopportati dalle aziende italiane, pesano
quasi un punto di Pil, ovvero 16,6 miliardi l'anno".
E a ciascun imprenditore? "Qualcosa da pagare al simulacro
della burocrazia che ammonta a 12.300 euro all'anno.
Semplificare è un passaggio obbligato per il ri lancio della
competitività, per re cuperare risorse senza tagliare i ser vizi alla
collettività e spesso, pur troppo, anche per sopravvivere".
Muoversi subito, quindi, è una necessità non più procrastinabile.
"Certo, Io so bene, occorre lungimi ranza da parte di chi ci
ammini stra. Se questo sarà fatto, si arrive rà all'ultimo dei
principi generali da noi auspicati, in base al quale ogni nuova
norma dovrà essere a costo zero, non solo sul bilancio dello Stato
ma anche su quello del le imprese a cui si applica. Questo
principio, se realizzato, risponde rebbe così alle aspettative che
sono alla base del sistema produttivo, fatto, vale la pena
ripeterlo ancora, per il 95% da microimprese. Ovve ro in parole
povere e semplici: biso gna pensare innanzi tutto al picco lo. Noi
ci crediamo e lo speriamo proprio".
Gavorrano Parco minerario, il
centrosinistra e il rebus nomine
GAVORRANO - {g.d'o.} Sul Parco minerario il centrosinistra è
alla prova delle nomine. Da qualche giorno, infatti, dal Ministero
dell'Ambiente è arrivata la richiesta scritta agli enti interessati di
fornire i nominati per 0 consiglio, che poi saranno formalizzati
per decreto. Fatta eccezione per il presidente, la cui nomina
spetta al ministro Prestigiacomo (sul fatto che sia Luca Agresti
ormai non c'è più dubbio), il centrosinistra locale deve dare
quattro nomi: uno la Regione, uno la Provincia, uno la Montana
Colline Metallifere, uno i Comuni. Ci sono 60 giorni di tempo,
ma è chiaro che - dopo gli attacchi al ministro per i ritardi con
cui ha proceduto ad avviare l'iter per il rinnovo degli organi del
parco - utilizzare tutti i 60 giorni porterebbe il Pd dalla ragione
al torto. Il tentativo di far presto c'è, ma i problemi non
mancano. Nelle prossime ore il presidente Marras dovrebbe
incontrarsi coi sindaci interessati per provare a trovare la
quadra, che non riguarda solo il nome da esprimere per il parco
(c'è il braccio di ferro fra Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano,
il suo predecessore Alessandro Fabbrizzi e altri sindaci), ma
tutto il complicato scacchiere delle nomine nelle partecipate
(Coseca e Epg su tutte). La Provincia potrebbe optare
direttamente per Marras (la cosa andrebbe bene anche ai
franceschiniani), oppure - si dice - puntare sull'assessore Cinzia
Tacconi. Anche la Regione, attraverso l'assessore Annarita
Bramerini, stavolta intende optare per un politico e non per un
tecnico anche perché la scelta del Pdl di indicare Luca Agresti
"impone" anche al Pd un più marcato contenuto politico alle
proprie nomine. Non è semplice dipanare il nodo neppure per la
Comunità Montana. Quasi impossibile una riconferma di
Francesco Rapezzi (ora è anche nello staff del presidente
dell'ente), c'è da individuare chi possa sostituirlo al meglio.
Presto e bene, insomma, sembra essere l'input che arriva dai
piani alti del Pd. Ma a volte - insegna il proverbio - presto e bene
non sta insieme.
Il vice presidente della Provincia fa il
punto sulle rinnovabili e traccia la rotta
"Centrali elettriche? Ecco le condizioni"
Sabatini: Senza ricadute economiche
sul territorio non le vogliamo"
Giacomo D'Onofrio
GROSSETO - Camera di commer cio e Provincia spingono
l'accele ratore sulle energie rinnovabili. E il Piano territoriale di
coordina mento approvato una settimana fa, in questo senso ha
dato una spinta ulteriore. Che dalle parti di Palazzo
Aldobrandeschi la linea sia tracciata lo ha confermato ieri il vice
presidente Marco Sabatini intervenendo alla tavola rotonda
organizzata dal Coap, l'azienda speciale dell'ente camerale, incen
trata sulla programmazione ener getica del territorio. Un
incontro che rientra nel ciclo di tre semina ri pratici che il Coap
sta promuo vendo nell'ambito del progetto Change, che per due
anni coinvol ge 80 Camere di commercio del l'Unione europea
per promuove re la cultura del risparmio energe tico e un ricorso
sempre più mira to e consapevole, da parte delle Pmi, alle fonti
rinnovabili. Sabatini parla di "vocazione natu rale"
della Maremma allo svilup po di fonti alternative e ha fatto
l'elenco dei risultati già ottenuti. Dal 2006 ad oggi sono state rila
sciate circa 40 autorizzazioni uni che per impianti fotovoltaici,
da biomasse, biogas ed eolico, con punte di eccellenza
rappresentate dall'impianto eolico di Poggi Alti, a Scansano, con
20 megawatt di potenza; centrali a biomasse che al momento
esprimono 2 megawatt di energia e impianti foto voltaici con
una potenza autorizza ta che arriva già a 20 megawatt. "Solo da
gennaio a maggio di que st'anno - rileva Sabatini - abbiamo
autorizzato 7 megawatt e ulteriori sei sono già stati approvati,
manca solo l'autorizzazione finale". "Nel 2010 - annuncia supereremo il numero di impianti autorizzati nel 2009". Scelte
che, secondo Sa batini, sono importanti "per l'im pulso che
danno all'economia del le famiglie, grazie ai risparmi sui
consumi che si producono, e del le imprese agricole, che dalle rin
novabili trovano una valida inte grazione al loro reddito
prevalente".
Accanto a questi settori, l'altra partita aperta resta quella delle
centrali elettriche, anche alla luce del protocollo d'intesa siglato
a di cembre dalla Provincia con la qua si totalità dei comuni, la
Camera di commercio e le associazioni di categoria. "Dopo un
primo scree ning con cui abbiamo indicato le zone vincolate spiega Sabatini -ora stiamo effettuando la valuta zione sui criteri
di insediamento delle centrali nel paesaggio, così da far cogliere
al territorio un dop pio risultato: sfruttare le opportu nità che
arrivano dalle rinnovabili e tutelare l'aspetto visivo e am bientale
della provincia". In più Sabatini annuncia l'avvio di un percorso
che favorisca ricadute positive sul territorio dall'in sediamento
delle centrali elettri che. "Per poter essere realizzate, dovranno
garantire al territorio ri cadute positive sul piano econo mico e
occupazionale, altrimenti il cerchio non si chiude, perché non
potrà e non dovrà essere una mera operazione speculativa",
precisa l'assessore. Che questa sia la strada anche per assicurare
un nuovo canale di svi luppo economico ne è convinta anche la
Camera di commercio. Che ieri, col direttore del Coap Luca
Bilotti, ha ribadito l'impe gno in prima linea dell'ente: "Da due
anni l'ente camerale è prota gonista sul territorio in tutte quel le
iniziative ed attività rivolte alla crescita della consapevolezza, fra
le imprese, della strategicità delle energie rinnovabili. Con
questo in tento abbiamo promosso R.e.g.a (risparmio energetico
e gestione ambientale), un rapporto sui risul tati dell'indagine
condotta fra ol tre 100 aziende locali sui tema del risparmio
energetico, dell'efficientamento e delle energie rinnovabi li come
nuovo ambito operativo per lo sviluppo economico. Sia mo
convinti che questa sia una strada realmente percorribile dal
tessuto produttivo grossetano e che si aprano spazi importanti
su cui intervenire".
Respiro internazionale per la
manifestazione grossetana Quest'anno
gemellaggio con due importanti
rassegne ambientali in Corsica e in
Spagna
GROSSETO - Festambiente, nata come piccolo meeting in
difesa dell'ambiente nel 1989, ha saputo conquistarsi negli anni
uno spazio importante nel panorama nazionale e internazionale,
diven tando capofila di una rete di manifestazioni sparse per
l'intera penisola e nel bacino del Mediterraneo, tra le quali
Festambiente Ragazzi nelle Marche, Festambiente Sud in Puglia,
Festambiente Vicenza, la Festa dei Mare in Sardegna e i festival
di Grecia, Francia e Spagna.
Ma tra le grandi novità della XXII edizione di Festambiente ci
sarà proprio un importante gemellaggio con i festival di Francia
e Spagna. Ad agosto, infatti, saranno presenti anche Matteo
Trivelli, coordinatore del Posidonia Festival alla terza edizione
che si terrà a Fermenterà dall'I al 3 ottobre, e Stéphanie Auger,
rappresentante di Festiventu, alla XX edizione, che si terrà a
Calvi in Corsica dal 27 al 31 ottobre. Un gemellaggio che
comincerà ad agosto con Festambiente e che si protrarrà fino a
inizio novembre con il Posidonia Festival prima e il Festiventu
poi. "In Europa è forte il bisogno di istituire momenti di
sensibilizzazio ne ambientale - spiega Matteo Trivella,
coordinatore di Posidonia Festival - e la possibilità di entrare in
sinergia con Festambiente ci permette di creare un'ampia rete di
festival che si impegnino per la diffusione della cultura
ambientale". "Il matrimonio con Festam biente e il Posidonia
Festival - aggiunge Stéphanie Anger, rappre sentante di
Festiventu - ci dà la possibilità di realizzare anche in Corsica
tutte quelle buone pratiche svolte in Maremma, con un
arricchimento reciproco decisamente positivo". Un'occasione,
dunque, per aumentare ancora di più divertimento e buone
pratiche confrontandole con tre nazioni (Italia, Francia e
Spagna) e tre stili di vita che puntano comunque a obiettivi
comu ni. Nell'Anno internazionale della Biodiversità,
Festambiente rilan cia con maggior forza un messaggio di
grande importanza a suppor to dell'ambiente, della solidarietà e
dell'ecologia oltre a mostrare le produzioni tipiche locali di
grande qualità. I tre festival infatti sorgono in tre località
importantissime dal punto di vista del patrimonio naturale: si
pensi a Fermenterà che ospita l'essere vivente più grande del
mondo, una prateria di posidonia di 100mila anni e lunga 8
chilometri, parte del sistema di prateria dichiara ta dall'Unesco
patrimonio dell'umanità.
IL TIRRENO
Esposto del Wwf contro i voli «Quelle
due aviosuperfici sono illegali»
CLAUDIO BELLUMORI
CAPALBIO. Atterranno e ripartono ultraleggeri a due passi dalla
strada Origlio, in prossimità della riserva dello Stato del lago di
Burano. A Ponte Tre Occhi c’è un’aviosuperficie che Valentino
Podestà (Comitato Terra di Maremma e Rete dei Comitati per la
Difesa del Territorio) definisce - da tempo - «abusiva e illegale,
perché localizzata all’interno di uno specifico Notam (notice to
airmen) permanente, che individua la zona come vietata al
sorvolo al di sotto dei 1500 piedi». Insomma: non si può
“sfrecciare” nell’aria, eppure si verifica il contrario. La stessa
musica suona a Terrarossa, nel Comune di Monte Argentario.
Pure lì spunta un campo di volo, ma il Wwf chiarisce: «Esistono
le leggi, su quell’ aviosuperficie non si può planare». Tutto
chiaro, tutto scritto. Ciò nonostante, la realtà è un’altra.
Arrivano continue segnalazioni di avvistamenti di ultraleggeri
nelle due zone. E la massima associazione ambientalista non ci
sta. Tempo fa, proprio il Wwf “costringe” alla revoca della
delibera del consiglio comunale capalbiese che concede l’ok alla
zona di atterraggio di piccoli veicoli a Ponte Tre Occhi. Le
osservazioni presentate, che puntano il loro “quid” sulla
permanenza del divieto di sorvolo, fanno bingo. Trascorrono i
mesi e i voli non cessano. Solito refrain a Terrarossa. E così, lo
scorso novembre, parte l’esposto del Wwf indirizzato alla
Procura, al corpo forestale dello Stato e alla Provincia. Fabio
Cianchi, coordinatore delle oasi Wwf del territorio grossetano,
spiega: «Le carte sono chiare. Non è previsto volare nella zona di
Ponte Tre Occhi e a Terrarossa. E’ proibito dalle apposite leggi,
però si nota un traffico consistente che disturba le persone e le
specie animali che sono nel periodo di riproduzione». Cianchi
aggiunge: «Entrambe le aree risultano protette da più vincoli:
convenzione di Ramsar, Sic (sito di importanza comunitaria), Sir
(sito di importanza regionale), Zps (zona di protezione speciale).
Il problema non è il volare in sé per sé. L’importante è non
recare disturbo e soprattutto rispettare le normative vigenti».
LE REAZIONI BOCCIATA LA MOZIONE
PRESENTATA DA PDL E LEGA NORD
Fuscagni: «Sinistra arroccata sulla
legge 194»
— FIRENZE —
LA PRIMA inziativa del portavoce dell’opposizione (Pdl e Lega
Nord) in consiglio regionale Stefania Fuscagni (nella foto) è stata
quella di «impegnare la giunta ad applicare integralmente la
Legge 194 valorizzandone la prima parte e cioè la tutela e la
promozione sociale della maternità. Una scelta che caratterizza
tutte le Regioni del centrodestra - ha detto la Fuscagni - che
pongono l’attenzione verso tutte le iniziative a sostegno della
maternità come il bonus bebè, il sostegno alla natalità, il
supporto economico alle donne e alle famiglie, l’attivazione di
asili aziendali e condominiali. Tutte iniziative di buon senso che
le regioni a guida Pdl e Lega Nord stanno mettendo in campo».
L’obiettivo della mozione era «far sì che in Toscana nessuna
donna abortisca per bisogno o per solitudine in un tempo di crisi
come questo. Far sì - ha affermato la portavoce dell’opposizione
- che le famiglie siano al centro di interventi per promuovere e
sostenere la genitorialità non solo durante la campagna
elettorale. La sinistra si è trincerata dietro slogan ideologici.
Rimane la soddisfazione che Pdl e Lega Nord abbiano
cominiciato il proprio lavoro misurandosi su un tema delicato».
Dopo Totaro, Bianconi. Nel Pdl sale la
tensione verso i finiani
Ormai, tra Generazione Italia e parti del Pdl toscano,
evidentemente innervosito dal movimento dei finiani in
espansione, i veleni sono all'ordine del giorno. Dopo il senatore
Achille Totaro, è la volta del deputato Maurizio Bianconi
(entrambi ex An) a prendere di mira i finiani toscani, che
stigmatizzano i cumuli di cariche dei politici. «Chiedo a
Generazione Italia un po' di pudore e un minor grado di
sfrontatezza poichè, bene o male, sono ancora membri del Pdl»,
dice Bianconi. Che attacca frontalmente il coordinatore toscano
di Generazione Italia Massimiliano Simoni: «Simoni è
consigliere provinciale di Lucca, membro dell'Unione Province
Italiane, presidente della Fondazione Versiliana e della
Fondazione del Festival Pucciniano. Tutte cariche e incarichi con
cumulo di compensi, indennità e rimborsi spese». Ma le cose
non stanno proprio così. Replica infatti Simoni: «Ad oggi non
percepisco alcuna indennità di carica e tutto quello che faccio
per la politica, per rispetto con chi in tutti questi anni mi ha
sostenuto. Bianconi invece non è stato votato né ieri in Consiglio
Regionale (il nostro, come capogruppo di An, fu tra i promotori
dell'abolizione delle preferenze), né oggi al Senato, in quanto,
come altri, calato dall'alto in virtù di un meccanismo che premia
i raccomandati». Simoni continua l'affondo così: «Bianconi
dovrebbe spiegare ai cittadini i motivi dell'assunzione di sua
moglie nella segreteria del Vice Presidente Regionale, Roberto
Benedetti». E infine, i compensi. «Bianconi - aggiunge il
cocordinatore dei finiani toscani percepisce oltre 15 mila euro
mensili malgrado sia tra i più assenteisti in aula. Un'assenza che
si traduce anche sul territorio di Arezzo dove non ha più punti di
riferimento. Non ho mai avuto dubbi sulla bontà del nostro
movimento, e sulle sue intenzioni. Ora so, dopo questi attacchi,
che siamo un pungolo per il Pdl». T.GAL
IL TIRRENO
Valente: «Noi andiamo avanti» Per il
presidente la proroga non ha scadenza.
Ma il Pd non c’è
«La legge a noi non si applica. Aspettiamo che i sindaci
decidano»
GUIDO FIORINI
GROSSETO. L’Epg va avanti così. Con i vertici scaduti da quasi
due mesi, senza una nuova assemblea, senza un nuovo Cda e,
soprattutto, senza limiti di tempo. Almeno in attesa che i sindaci
si mettano d’accordo sui nomi per le nuove nomine. Si sente
sereno, nell’affermare questo principio, il presidente Roberto
Valente. Lo fa portando un paio di pareri di altrettanti avvocati
(Arturo Cancrini e Niccolò Abriani) che ritengono che la legge
444 del 1994, varata proprio per dettare le regole per le società
partecipate dai Comuni, non si applicherebbe all’Epg, in quanto
- scrivono i due legali - le nomine non sono espressione diretta
degli Enti, ma scaturiscono dall’assemblea, nella quale i Comuni
sono solo soci.
Quasi tutte le partecipate sono così, a dire il vero, e la legge
stessa contempla i casi di non applicabilità (fra i quali non c’è
l’Epg) ma i due avvocati la vedono diversamente, per cui il limite
dei 45 giorni di proroga non sarebbe - almeno a loro avviso applicabile. Si va quindi avanti senza scadenza, l’opposto dello
spirito della legge.
Per Valente non ci sarebbe neppure un problema politico. E
mentre lo dice, però, accanto a lui ci sono soltanto il direttore
dell’Epg e due membri di Cda e collegio dei sindaci, Rinaldo
Carlicchi e Gianluca Pontarelli, entrambi espressione
del Pdl (Comuni di Orbetello e Argentario). Sarà certamente un
caso, ma è quantomeno curioso che in una conferenza stampa
convocata “a sostegno” di un presidente scelto dal Pd, in cui è
annunciata la presenza di Cda e collegio dei sindaci, manchino
proprio tutti gli esponenti del Pd stesso.
«Sono assolutamente sereno - dice Roberto Valente - e l’Epg è
nel pieno delle proprie funzionalità. Abbiamo fatto l’assemblea
per il bilancio il 28 aprile scorso e, non applicandosi la legge
444, non abbiamo scadenza. Siamo in prorogatio, in attesa che
venga presa una decisione. Anzi, se l’avessimo applicata, avrei
potuto fare legittimamente le nomine io negli ultimi tre giorni,
ma non le ho fatte».
Certo è che non si capisce perché l’assemblea, dopo quella per
l’approvazione del bilancio del 28 aprile scorso in cui le nomine
vennero rinviate, non sia stata convocata lo stesso, ma il vero
problema è che la questione è politica. Lo sanno tutti, da un
mese non si parla d’altro, anche se Valente lo nega con forza: «I
sindaci in questo momento hanno ben altro a cui pensare che
non alle nomine, in particolare penso ai tagli della Finanziaria.
Noi intanto siamo qui e andiamo avanti, quando decideranno, si
faranno le nomine. Sia chiaro, io sono solo al secondo mandato
(i dieci anni precedenti era al vertice come commissario
regionale, ndr), quindi niente ne vieta un terzo».
Valente, Carlicchi e Pontarelli, in particolare, tengono a far
notare che l’Epg non è “paralizzata”. In gioco ci sono tante
famiglie che aspettano l’assegnazione di una casa popolare e una
società ferma di fatto - sostengono - potrebbe creare allarme
sociale. «Avete visto cosa è successo in Comune col Poggio? dice Roberto Valente -. Mica possiamo fermare tutto. E poi in
estate il problema diventa enorme, con le case sfitte al mare, a
Marina e Principina, che si riempiono e vanno liberate. Noi
andiamo avanti serenamente, mica possiamo dimetterci, la
funzionalità della società va garantita».
Ma che si applichi o no la legge 444 del 1994, peraltro scritta
apposta per le partecipate, il Cda attuale, che sia decaduto,
oppure solo scaduto e in prorogatio, non potrà firmare atti di
spessore, a partire dai mutui, ma neppure potrà stabilire i criteri
di assegnazione delle case per i prossimi anni.
Serve, magari in tempi brevi, una soluzione politica. Alla quale
sta lavorando, nelle segrete stanze, il Pd. Mentre i due esponenti
del Pdl restano, da soli, a fianco di Valente. Non è un paradosso,
temono solo che la prossima presidenza dell’Epg vada a Sinistra,
Ecologia e Libertà. E, nel dubbio, si schierano con il male
minore.
IL TIRRENO
Pdl, Bianconi contro Simoni si fa duro
lo scontro in famiglia
Tra moglie e marito non mettere il dito, recita un vecchio adagio.
Ma tra Maurizio Bianconi, parlamentare del Pdl ed ex
capogruppo regionale di An), e la gentile signora, il numero uno
dei finiani in Toscana, il versiliese Massimiliano Simoni più che
un dito ha messo un pugno. Di quelli che certi pugili sferrano
contro le parti proibite per far male. Simoni chiede infatti a
Bianconi di «spiegare ai cittadini» i motivi dell’assunzione di sua
moglie nella segreteria del vice presidente regionale Roberto
Benedetti (Pdl, anche lui ex An).
Bianconi replica a stretto giro di dichiarazione: «Ho conosciuto
mia moglie in Regione, dove lavorava e dove oggi continua a
lavorare. Non penso che il matrimonio debba essere causa di
licenziamento».
La notizia dell’impiego in Regione della moglie di Bianconi non è
nuova. Così come di altri parenti e amici di dirigenti e consiglieri
del Pdl. A tal punto che in difesa delle dipendenti regionali in
odore di parentopoli è sceso in campo nientemeno che il
presidente del consiglio regionale Alberto Monaci: «Se
accettiamo anche solo una volta di comprare il giornale o i
giornali, che si dilettano a dare certe notizie, noi stessi
contribuiamo a togliere credibilità alle Istituzioni, che sono
elemento portante di democrazia e convivenza», ha tuonato.
Pronta replica dell’Ordine dei giornalisti e dell’associazione
stampa: «Stupisce che un esponente autorevole di un partito che
si mobilita contro la Legge Bavaglio si spinga a ipotizzare una
sorta di «boicottaggio dei giornali a seconda delle notizie che
vengono pubblicate».
Ora la vicenda della moglie di Bianconi viene utilizzata anche
nella «guerra» tra fininiani e Pdl. Simoni chiede a Bianconi di
spiegare anche perché risieda a Forte dei Marmi «in una
lussuosa villa edificata nel recente passato quando vice sindaco
all’Urbanistica era Ermindo Tucci». Bianconi non risponde.
Parla di gossip. Forse interverrà di nuovo Monaci per difendere
le istituzioni?
M.L.
IL TIRRENO
Ai turisti mostriamo il fondoschiena
Massa, l’Apt promuove il territorio con
una bella ragazza e le donne insorgono
Crociata del mondo femminile apuano contro una brochure:
pubblicità anonima e volgare
CLAUDIO FIGAIA
MASSA. “Massa Carrara: la tua vacanza tra spiagge, marmo,
borghi e castelli”. Recita così la brochure che l’Apt ha diffuso per
promuovere le strutture alberghiere della provincia apuana. Solo
che sulla copertina c’è un (bel) sedere di una bagnante in
costume che passeggia su un’anonima spiaggia.
Di castelli e borghi, invece, neanche una traccia: relegati in
quarta di copertina, con i recapiti telefonici.
E poi quello slogan “Io ho scelto... e tu?” che messo lì, a fianco
del fondoschiena, lascia spazio a tutti i doppiosensi possibili.
Niente di particolarmente volgare, sia chiaro: piuttosto una
specie di pubblicità di intimo un po’ fuori luogo. Abbastanza,
però, anche in tempi di dilagante mercificazione del corpo
femminile, per sollevare vivaci proteste.
Infatti, le donne insorgono. Quelle della politica e delle
istituzioni, innanzitutto. La prima è Enrica Briganti, presidente
della commissione Pari opportunità della Provincia. Seguono,
citiamo in ordine sparso, l’assessora al Turismo e le dipendenti
donna dell’amministrazione provinciale; le consigliere del
consiglio comunale di Massa la ex deputata Elena Cordoni, metà
giunta comunale di Massa, cioè le cinque donne assessore.
A fare indignare il mondo femminile apuano è anche il fatto che
la stessa Provincia, da cui dipende l’Apt, ha sottoscritto di
recente un protocollo contro la mercificazione del corpo
femminile nella pubblicità.
«Quando per promuovere il territorio da parte di una pubblica
istituzione, si propone un segmento anonimo del corpo di una
donna, il suo sedere, si manifesta la propria pochezza e si
rasenta la volgarità», accusano le donne della politica massese.
«A fronte di tante conclamate risorse di cui disponiamo aggiungono -, si dimostra, infatti, di non aver altro da offrire che
quarti di donna, e mentre da una parte siamo alla rincorsa di
marchi Dop, Doc e altre originalità che esaltino l’identità del
nostro territorio, dall’altro questo viene “promosso” con un
messaggio non solo del tutto anonimo, ma anche profondamente
becero, frutto di una cultura maschilista dalla quale le donne di
questa amministrazione prendono le distanze».
Protesta anche Alessandro Bandoni, del Pd che dice: «Avrei
preferito un lato B maschile». Francesco Sinatti del Pdl prova a
dire: in fondo che male c’è, sono altri i problemi del turismo che
non va.
Il direttore dell’Apt Antonio Tarantino prova a difendersi: «Non
credevo che l’immagine di una ragazza che passeggia in costume
da bagno sulla nostra spiaggia, avrebbe creato così tanto clamore
da suscitare discussioni su temi come le pari opportunità tra i
sessi, la mercificazione del corpo, la pubblicità lesiva della
dignità delle donne. Per me, voleva essere, e tale rimane, una
ragazza che passeggia sulla spiaggia in costume da bagno come
normalmente si fa quando si sta sulla riva».
Ma la frittata ormai è fatta. La politica, anche quella maschile, fa
rilevare che l’Azienda di promozione turistica “non ne sta
imbroccando una” in tema di promozione (di qualche settimana
fa è una polemica per un’altra brochure in cui si pubblicizzavano
bellezze della Garfagnana e non della nostra provincia). E
qualcun altro, malevolo, sostiene addirittura che la spiaggia su
cui passeggia il notevole fondoschiena - la foto ritrae solo gambe
e sedere - non è sul litorale apuano.
MaremmaNews
I bambini delle elementari donano 2000 euro in beneficenza
La 3°A ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto “Arte in Cucina”, una raccolta, illustrata
di ricette con disegni
Castiglione della Pescaia: Duemila euro donati dai bambini ai bambini. Venerdì 11 giugno i venticinque alunni
della classe 3°A della scuola elementare di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti Ornella
Temperani, Maria Elena Mucci, hanno donato 924 euro all’associazione “Ali sul mare” di Castiglione della
Pescaia (un’associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi
diversamente abili), e 1000 euro all’associazione “l’Altra città nel mondo” di Grosseto che opera per interventi
umanitari in paesi del terzo mondo.
La 3°A ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto “Arte in Cucina”, una raccolta, illustrata
di ricette con disegni: bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale, cacciucco di Castiglione, ecc.).
Tutti i 500 libretti stampati sono stati venduti nel giro di poche settimane.
L’amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme,
con il loro aiuto prezioso, hanno fornito le ricette. “Un progetto che ci inorgoglisce profondamente e ci
commuove – dicono il vice sindaco Sandra Mainetti e l’assessore Assunta Fico -. Vedere dei bambini che aiutano
altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del mondo”.
“E’ la festa della Toscana 2009 che ha dato la possibilità, agli alunni/e della classe 3°A di sviluppare il tema
della festa l’arte e la cultura nel futuro del territorio – spiega il preside Adriano Arzilli -. Nel percorso intrapreso,
i bambini sono stati portati a riflettere sulla cultura e l’arte culinaria della nostra terra, scoprendo che, se
cucinare è un’ arte, preparare alcuni piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio la miseria
e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita alle migliori ricette toscane”.
In occasione della Festa della Toscana 2009, che aveva come tema “Arti, Culture, Futuro”, i bambini delle
scuole elementari del Comune hanno fatto una ricerca sull’arte culinaria della nostra terra e da tale ricerca, con
l’aiuto delle maestre, hanno elaborato un quaderno con le ricette più tipiche, arricchito da disegni. Il lavoro è
molto accurato e sicuramente valido, sia dal punto di vista estetico che da quello della ricerca delle ricette
originarie del nostro territorio, che è stata fatta in modo molto approfondito e dalla quale risulta tutta
l’originalità dell’arte culinaria maremmana e dell’utilizzo di ingredienti poveri per l’elaborazione di piatti tipici.
L’amministrazione comunale è sempre molto attenta alle richieste delle scuole presenti nel territorio e cerca
sempre di valorizzare ed incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano, soprattutto quando, come in
questo caso, tale lavoro riguarda l’arte e le tradizioni castiglionesi che è importante non vengano dimenticate;
In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, organizzati dalla Pro Loco di Castiglione della Pescaia, il
libretto è stato messo in vendita ad offerta dai bambini della scuola elementare ed il ricavato oggi è stato
devoluto in beneficenza.
MaremmaNews
I carrozzieri dicono no alle imposizioni delle compagnie assicurative
"Lottiamo per la libertà d’impresa, la sicurezza, la tutela del consumatore”
Grosseto: Venerdì 11 giugno si è tenuta a Grosseto un’importantissima Assemblea generale del comparto
Carrozzerie organizzata da CNA e Confartigianato che ha visto la partecipazione di più di 150 aziende.
L’iniziativa è stata voluta fortemente dai due rispettivi presidenti di categoria, Nevio Bernardini per CNA e
Roberto Malfetti per Confartigianato che avevano deciso di far incontrare i colleghi imprenditori con alcune delle
più importanti rappresentanze politiche espresse dal territorio maremmano. Invitati a prendere parte ai lavori,
oltre al presidente della CCIAA di Grosseto Giovanni Lamioni, una corposa rappresentanza politica con
esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Davanti alla sala completamente gremita sono intervenuti il
Senatore Franco Mugnai, membro della seconda commissione permanente di giustizia e fautore del meccanismo
dell’indennizzo diretto, l’Onorevole Monica Faenzi, parlamentare del PDL e l’Onorevole Luca Sani parlamentare
del PD.
Vista l’importanza degli interlocutori le associazioni locali hanno deciso di invitare anche i due massimi esperti
della questione riguardante l’indennizzo diretto e il risarcimento in forma specifica, ossia Stefano Micheli, vice
presidente nazionale di CNA Servizi Alla Comunità con delega all’autoriparazione e Graziano Carniato,
Presidente regionale dei carrozzieri di Confartigianato.
L’assemblea è stata aperta dai saluti del Presidente della CCIAA che ha manifestato forte attenzione e personale
disponibilità nei confronti delle aziende di autoriparazione ai quali ha fatto seguito larelazione di Roberto Malfetti
che ha ripercorso puntualmente tutti i passaggi che hanno portato dalla fine dell’accordo tra l’ANIA e le
maggiori rappresentanze dei carrozzieri dal 2004 fino ad arrivare ai giorni nostri con l’entrata in vigore del
nuovo codice delle assicurazioni private. “Abbiamo pensato che fosse utile ripercorrere le fasi salienti
dell’evoluzione normativa – dice Malfetti – per poi arrivare alle proposte per cui la categoria sta lottando ormai
da più di tre anni”.
Nevio Bernardini ha proseguito entrando nel dettaglio degli articoli 149 e 150 del CDAP sottolineando le varie
problematiche che la categoria ha incontrato in questi anni per uniformarsi al nuovo sistema. “ Queste
modifiche – spiega Bernardini – hanno fatto si che dei soggetti già dotati di ampi poteri come gli assicuratori, ne
guadagnassero di ulteriori. Sarebbe opportuno che ognuno di noi tornasse a fare il proprio lavoro, gli agenti
facessero gli agenti, le compagnie assicurassero le macchine, i periti periziassero i mezzi non come mandanti
delle stesse compagnie, ma quali liberi professionisti e che i carrozzieri tornassero a riparare le autovetture.
Oggi accade che le assicurazioni si assicurano i mezzi, li periziano, li riparano e li pagano e tutto questo per noi
è inaccettabile in un mercato che si definisce libero.”
I tre esponenti della politica presenti all’Assemblea, riconoscendo il buon diritto della battaglia che la categoria
dei carrozzieri sta da tempo portando avanti con determinazione, hanno manifestato disponibilità ed interesse
ad offrire il loro contributo, nell’ambito dei rispettivi incarichi e competenze, per promuovere e sostenere una
modifica dell’attuale normativa che consenta di ristabilire un equilibrio di potere nel mercato generato dalla
Responsabilità civile dei veicoli.
Gli interventi si sono susseguiti fino al dibattito conclusivo in cui gli imprenditori hanno potuto interloquire
direttamente coi rappresentanti politici manifestando le proprie ragioni.
Questa non sarà sicuramente la fine della nostra battaglia, ma sicuramente, a giudicare dalle risposte degli
Onorevoli e del Senatore presenti all’iniziativa, abbiamo fatto un importante passo avanti nel tutelare la libertà
delle imprese che CNA e Confartigianato rappresentano.
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il Giornale della Toscana - Comune di Castiglione della Pescaia