COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA Provincia di Grosseto Rassegna Stampa Venerdì 18 giugno 2010 il Giornale della Toscana AUDIZIONE IN CONSIGLIO Turismo e cultura, Scaletti promette di rivedere le spese «Mentre a livello nazionale il turismo ha avuto un calo del 4,7%, in Toscana il calo è stato appena dello 0,7%. Ma anche qui bisogna rilanciare l’offerta turistica» e la strategia non sarà più quella di fare campagne, «che fanno leva sugli aspetti emozionali ma sono generiche e anche molto costose», bensì su «campagne mirate sulle singole località e meno costose». Lo ha detto, informa una nota, l’assessore toscano al turismo Cristina Scaletti, intervenendo ieri in commissione sviluppo economico del Consiglio regionale, presieduta da Caterina Bini (Pd). Secondo Scaletti «bisogna prevedere una seria programmazione turistica perché l’unico segmento del turismo che al momento non accusa la crisi è quello legato alle crociere». L’assessore ha criticato i tagli del governo ma al tempo stesso ha ammesso «la necessità di razionalizzare i finanziamenti agli enti culturali della nostra regione. L’assessore ha infatti ammesso che l’ipotesi di chiusura di 33 istituzioni culturali attive nella nostra Regione ha presupposti di ragionevolezza, evidenziando la sua non contrarietà a cancellarne alcuni - commenta Tommaso Villa (Pdl) -. L’assessore Scaletti ha annunciato anche l’intenzione di attuare un’analisi accurata e puntuale della situazione degli enti e delle istituzioni culturali della nostra regione, aprendo la porta ad una reale volontà di tagliare i troppi sprechi». IL TIRRENO PETIZIONE AL FIORA A Vetulonia raccolte oltre 160 firme per evitare l’ennesima estate a secco VETULONIA. L’acqua: un problema di sempre che d’estate può diventare un’emergenza. Per questo motivo il paese si è mobilitato raccogliendo oltre 160 firme tra quelle degli abitanti e di chi frequenta Vetulonia per vacanza o lavoro. Tutti comunque uniti e solidali nel chiedere ad Acquedotto del Fiora (ma la petizione è stata inviata in copia per conoscenza anche al Comune di Castiglione della Pescaia, ndc.) di occuparsi di più dei disservizi idrici della frazione. «Il paese - denunciano i cittadini di Vetulonia nella petizione - rimane senz’acqua anche per tre giorni di seguito e il Fiora non si preoccupa nemmeno di inviare le autobotti». Nel 2009 l’acqua è mancata, a volte per periodi anche lunghi, almeno 17 volte mentre quest’anno finora sono dieci gli episodi di disservizio registrati. Per scongiurare un’altra estate “da incubo” i firmatari della petizione evidenziano quale secondo loro è il principale problema, senza contare i continui guasti alla dorsale principale che serve il paese. Nel mirino c’è infatti il vecchio serbatoio di raccolta. «Anche un semplice tuono - si legge nella lettera - può far saltare l’automatico con la differenza che prima c’era un responsabile con le chiavi del deposito mentre adesso l’attesa per il ripristino del flusso idrico può durare giorni». Ma non è questa l’unica magagna: «Il serbatoio si è da sempre dimostrato inefficace, vuoi per la sua ubicazione o per la sua scarsa capacità di raccolta, vuoi per il suo sistema di pompe installato e sicuramente anche per le rotture delle tubazioni del paese». A questo proposito i cittadini di Vetulonia parlano di un episodio per loro indicativo dello stato di salute dell’impianto: la riparazione di un tubo obsoleto rotto con una semplice fascetta avvenuta in via Garibaldi lo scorso 24 maggio. Facendo le somme di tutti questi problemi l’autonomia del serbatoio soprattutto per la parte alta del paese non supera le due ore. Ma sotto accusa c’è anche la riduzione della pressione del flusso durante l’estate, fenomeno questo che penalizza chi ha un’abitazione su più livelli non dotata di serbatoio con pompa in grado di mandare acqua ai piani superiori. Gli abitanti di Vetulonia chiedono che la propria voce sia ascoltata anche a nome delle altre piccole frazioni che si sentono troppo spesso dimenticate e auspicano di non essere considerati di serie B per il fatto di non abitare sulla costa. S. L. IL TIRRENO 2000 EURO DONATI DAI BAMBINI Alunni delle elementari di Castiglione scrivono un libro e destinano l’incasso ad associazioni che aiutano i bimbi CASTIGLIONE. Duemila euro donati dai bambini ai bambini. I venticinque alunni della classe 3ºA della scuola elementare di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti Ornella Temperani, Maria Elena Mucci, hanno consegnato il loro dono. 924 euro sono andati all’associazione “Ali sul mare” di Castiglione della Pescaia (un’associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi diversamente abili), e 1000 euro all’associazione “l’Altra città nel mondo” di Grosseto che opera per interventi umanitari in paesi del Terzo Mondo. I soldi sono stati raccolti grazie alla vendita del libretto “Arte in Cucina”, una raccolta, illustrata, di ricette locali. Tutti i 500 libretti stampati sono stati venduti. Il Comune diCastiglione ha finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme hanno fornito le ricette. «Un progetto che ci inorgoglisce - dicono il vice sindaco Sandra Mainetti e l’assessore Assunta Fico -. Vedere dei bambini che aiutano altri bambini è la cosa più bella del mondo». «E’ la festa della Toscana 2009 che ha dato la possibilità, ai bambini di sviluppare il tema di arte e cultura nel futuro del territorio - spiega il preside Adriano Arzilli -. I bambini sono stati portati a riflettere sulla cultura e l’arte culinaria della nostra terra, scoprendo che, se cucinare è un’arte, preparare alcuni piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio la miseria e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita alle migliori ricette». In occasione della Festa della Toscana 2009, che aveva come tema “Arti, Culture, Futuro”, i bambini delle scuole elementari del Comune hanno fatto una ricerca sull’arte culinaria della nostra terra e da tale ricerca, con l’aiuto delle maestre, hanno elaborato un quaderno con le ricette più tipiche, arricchito da disegni. Il lavoro è molto accurato e sicuramente valido, sia dal punto di vista estetico che da quello della ricerca delle ricette originarie del nostro territorio, che è stata fatta in modo molto approfondito e dalla quale risulta tutta l’originalità dell’arte culinaria maremmana e dell’utilizzo di ingredienti poveri. Il Comune è sempre molto attento alle richieste delle scuole presenti nel territorio e cerca sempre di valorizzare ed incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano, soprattutto quando, come in questo caso, tale lavoro riguarda l’arte e le tradizionicastiglionesi che è importante non vengano dimenticate». CASTIGLIONE SOSTEGNO AI PROGETTI RIVOLTI AI DISABILI Croce rossa, ecco la cena benefica UNA CENA di beneficenza grazie alla quale sarà possibile dare un sostegno ai disabili. Consentendo l’acquisto di una barca a vela per portatori di handicap e un defibrillatore. E’ questa l’iniziativa lanciata dal nuovo commissario del comitato locale della Croce Rossa, Laura Lorenzi, per domani sera alle 20,30. L’appuntamento è al club velico di Castiglionedella Pescaia e la quota minima di partecipazione è 25 euro. L’incasso della serata sarà totalmente destinato all’acquisto di una barca a vela per portatori di handicap e un defibrillatore. Molti dei membri della giunta comunale hanno già dato la loro adesione. CASTIGLIONE Così gli studenti supportano «Ali sul mare» CINQUE alunni della classe 3°A della scuola elementare di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti, Maria Elena Mucci, Michela Brilli, Elvira De Caprio, hanno donato 924 euro all’associazione «Ali sul mare» di Castiglione della Pescaia (un’associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi diversamente abili), e 1000 euro all’associazione «L’Altra città nel mondo» di Grosseto, che opera per interventi umanitari in paesi del terzo mondo. La 3A ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto «Arte in Cucina», una raccolta, illustrata di ricette con disegni: bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale, cacciucco diCastiglione, ecc.). Tutti i 500 libretti stampati sono stati venduti nel giro di poche settimane. L’amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme, con il loro aiuto prezioso, hanno fornito le ricette. «Un progetto che ci inorgoglisce profondamente e ci commuove — dicono il vice sindaco Sandra Mainetti e l’assessore Assunta Fico —. Vedere dei bambini che aiutano altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del mondo». Con "Ali sul mare" la solidarietà tra bambini diventa tradizione La III A delle elementari si distingue per un gesto solidale: premiata anche "L'Altra città nel mondo" CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - Duemila euro donati dai bambini ai bambini. Venerdì scorso i venticinque alunni della classe III A della scuola elementare di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti, Maria Elena Mucci, Michela Brilli, Elvira De Caprio, hanno donato 924 euro all'associazione "Ali sul mare" di Castiglione della Pescaia (un'associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi diversamente abili), e 1.000 euro all'associazione "l'Altra città nel mondo" di Grosseto che opera per interventi umanitari in paesi del terzo mondo. La III A ha raccolto infatti ben 2.200 euro grazie alla vendita del libretto Arte in Cucina, una raccolta, illustrata di ricette con disegni: bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale, cacciucco di Castiglione), lutti i 500 libretti stampati sono stati venduti nel giro di poche settimane. L'amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme, con il loro aiuto prezioso, hanno fornito le ricette. "Un progetto che ci inorgoglisce profondamente e ci commuove - dicono il vice sindaco Sandra Mainetti e l'assessore Assunta Fico -. Vedere dei bambini che aiutano altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del mondo". "E' la festa della Toscana 2009 che ha dato la possibilità, agli alunni/e della classe IIIA di sviluppare il tema della festa l'arte e la cultura nel futuro del territorio - spiega il preside Adriano Arzilli - Nel percorso intrapreso, i bambini sono stati portati a riflettere sulla cultura e l'arte culinaria della nostra terra, scoprendo che, se cucinare è un'arte, preparare alcuni piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio la miseria e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita alle migliori ricette toscane". In occasione della Festa della Toscana 2009, che aveva come tema "Arti, Culture, Futuro", i bambini delle scuole elementari del Comune hanno fatto una ricerca sull'arte culinaria della nostra terra e da tale ricerca, con l'aiuto delle maestre, hanno elaborato un quaderno con le ricette più tipiche, arricchito da disegni. Il lavoro è molto accurato e sicuramente valido, sia dal punto di vista estetico che da quello della ricerca delle ricette originarie del nostro territorio, che è stata fatta in modo molto approfondito e dalla quale risulta tutta l'originalità dell'arte culinaria maremmana e dell'utilizzo di ingredienti poveri per l'elaborazione di piatti tipici. L'amministrazione comunale è sempre molto attenta alle richieste delle scuole presenti nel territorio e cerca sempre di valorizzare e incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano, soprattutto quando, come in questo caso, tale lavoro riguarda l'arte e le tradizioni castiglionesi che è importante non vengano dimenticate. In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, organizzati dalla Pro Loco di Castiglione della Pescaia, il libretto è stato messo in vendita ad offerta dai bambini della scuola elementare ed il ricavato oggi è stato devoluto in beneficenza". Orbetello LAGUNA ECCO LA TERZA EDIZIONE CON CARLO CONTI E GIOVANNI GALLI La Pesca del cuore, tra sport solidarietà e beneficenza GRANDE e significativo l’evento presentato ieri al ristorante dei Pescatori di Orbetello, dove è stata illustrata la terza edizione della «Pesca del cuore» (www.lapescadelcuore.it), una sfida amichevole che si pone l’obiettivo di raccogliere fondi a scopo benefico per la Fondazione Niccolò Galli (www.niccoclub.it). «La gara di pesca in laguna — ha detto il presidente della cooperativa La Peschereccia Pier Luigi Piro, ente che organizza questa iniziativa, in collaborazione con Editoriale Olimpia, Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), Digicast-Rcs new media group e Comune di Orbetellolo — è diventato un appuntamento tradizionale per l’estate in laguna, che richiama insieme a tanti personaggi dello spettacolo anche tantissimi campioni ed esperti di pesca da tutto il mondo». L’anno scorso arrivarono persone anche dal Sudamerica. Sotto lo sguardo dei giudici federali, quindi, il 16 luglio prossimo si sfideranno difatti coppie di squadra composte da vip accompagnati dai campioni della pesca sportiva. E nell’occasione verranno presentati in anteprima anche i nuovi Main Sponsor dell’evento. Alla presentazione, che ha consentito ai convenuti di conoscere i particolari organizzativi e il campo di gara, ovvero la laguna orbetellana, hanno partecipato tra gli altri il presentatore tv Carlo Conti e l’ex calciatore Giovanni Galli, già candidato a sindaco al Comune di Firenze, il vice-sindaco di Orbetello Luca Teglia, il presidente dei pescatori Pier Luigi Piro, il vice Orlando Barducci e lo staff della cooperativa. Sono altresì intervenuti il consigliere nazionale della Fipsas Maurizio Natucci, l’amministratore delegato dell’Editoriale Olimpia, Rodolfo Mostardi, il presidente della Orbetello pesca lagunare Lindo Bondoni, Alberto Salvini per Digicast e Gionata Paolicchi, responsabile dell’evento. Durante la presentazione Piro ha evidenziato l’importanza oggi di lavorare per iniziative di solidarietà e di beneficenza e di aiuto verso il prossimo. Nell’occasione si e’ infine provveduto a presentare il gemellaggio con la onlus «Sopra le righe» di Roma. LA PESCA del cuore del 16 luglio sarà caratterizzata, oltre che dalla gara vera e propria in laguna, anche da una serie di eventi proposti al circolo dei pescatori in via Leopardi dedicati alla presentazione e alla degustazione dei prodotti tipici sia di Orbetello che della Maremma Toscana. Michele Casalini LE PROVINCE E IL GOVERNO DEL TERRITORIO L'INTERVENTO di Leonardo Marras RESPONSABILE POLITICHE DEL TERRITORIO UPI TOSCANA La nostra Legge regionale 1/2005 sul "governo del territorio" ha rappresentato un salto di qualità nella pianificazione chiedendo responsabilità e cooperazione a tutto il sistema istituzionale toscano. E da questa impostazione di fondo, non si può tornare indietro, ma si può andare avanti. Nella terra dei Guelfi e dei Ghibellini, il dibattito si fa sempre più serrato tra i sostenitori dell'eccessivo livello di autonomia concesso ai Comuni, e quelli che temono il ritorno ad un anacronistico centralismo regionale. Due visioni alternative, due grandi rischi per la Toscana, che vive di splendidi e difficili equilibri. Oggi quelle argomentazioni possono essere superate dando un ruolo più forte proprio alle Province, che senza essere invasive delle competenze comunali, hanno cultura di governo, costituiscono un presidio più ravvicinato, hanno una visione organica e coordinata del territorio e strumenti tecnici adeguati a garantire quel livello di coerenza e tutela che anche l'assessore regionale dice di cercare. Tuttavia, il problema principale, a mio avviso, è un altro. E sta tutto nella necessità di una manutenzione della Legge urbanistica per coordinare meglio i diversi strumenti e accelerare i tempi della filiera della pianificazione (PIT, PTCP, PRC, RUC). Pianificare bene non significa necessariamente pianificare lentamente. Come succede oggi e come cittadini e imprese ci rinfacciano giustamente. Serve maggiore efficienza e rapidità, che non significa meno attenzione alla tutela di ambiente e paesaggio. Questo lo hanno chiarissimo tutti gli amministratori locali. Passa troppo tempo tra una fase all'altra, e nel frattempo ci si rende conto che il "mondo" è cambiato sotto i nostri occhi, rendendo vane le analisi di partenza e non rispondenti alle nuove esigenze le scelte finali. Questo è il vero moltiplicatore della speculazione edilizia, la causa che trasforma un regolamento urbanistico in un contatore di metri cubi e non in uno strumento di sviluppo. Solo la rendita può attendere, l'investimento di un'impresa, no. Un meccanismo estraneo ai tempi di chi produce e di chi vuole investire ancora in Toscana. La filiera va semplificata e resa più veloce, per migliorare la qualità degli interventi e, dunque, crescere senza per questo consumare per forza nuovo. il Giornale della Toscana CECCOBAO CONTRO FERROVIE «Scali merci fondamentali per la Toscana» «Siamo preoccupati per le azioni che sta conducendo Cargo Trenitalia in Toscana, e la situazione di Massa è esemplificativa. Abbiamo già richiesto in diverse occasioni un incontro urgente con Trenitalia e Rfi per avere delucidazioni in proposito. Gli interporti e gli scali merci costituiscono infrastrutture essenziali per lo sviluppo della logistica e del trasporto intermodale». Così è intervenuto l’assessore toscano alle infrastrutture Luca Ceccobao, in merito al ridotto utilizzo dello scalo merci nella zona industriale di Massa, deciso da Cargo Trenitalia. Damercoledì infatti lo scalo di Massa compie soltanto il turno pomeridiano rispetto ai due turni precedentemente predisposti, creando disagi per l’economia del territorio. Ceccobao ha annunciato che entro fine giugno sarà convocato nuovamente un tavolo tecnico dedicato. «È indispensabile che Trenitalia Cargo fornisca un quadro completo e dettagliato delle proprie azioni, tale da garantire le condizioni di operatività degli interporti e scali merci presenti nella nostra regione - ha sottolineato l’assessore regionale -, e lo sviluppo della modalità di trasporto ferroviario delle merci che risulta tra le priorità programmatiche di questa Regione». IL TIRRENO Jazz e vino, matrimonio al museo Stefano Cocco Cantini e Ares Tavolazzi: due fenomeni e calici di ottimo Morellino in piazza della Palma GROSSETO. Due mostri sacri del jazz italiano e internazionale sotto le stelle della più bella piazza di Grosseto: prosegue così con il funambolico sassofonista maremmano Stefano “Cocco” Cantini e il mitico contrabbassista Ares Tavolazzi - il calendario di eventi promosso da Fondazione Grosseto Cultura, con il Comune, nel Museo di Storia naturale della Maremma di piazza della Palma. Stasera alle 21.30 è “Jazz & wine al museo”: Stefano Cocco Cantini e Ares Tavolazzi, in duo, saranno i protagonisti di una serata di grande qualità, organizzata in collaborazione con il Consorzio di tutela del Morellino di Scansano. Due le aziende produttrici che hanno aderito all’iniziativa: “Tenuta Maiano” e “Le Pupille” di Elisabetta Geppetti. La degustazione sarà accompagnata da brani jazz scelti sulla base delle caratteristiche dei principali vini, in un accostamento di grande suggestione. L’evento, che si svolgerà nel cortile del museo, è gratuito, così come l’ingresso alla struttura museale che da pochi giorni si è dotata del nuovo orario estivo: da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18.30 alle 23.30, giorno di chiusura lunedì. Grosseto Selezioni per Miss Italia al Casalone UNA GIORNATA speciale all’ippodromo del Casalone potrà essere vissuta mercoledì 30, quando si terranno le selezioni per la settantunesima edizione del concorso di Miss Italia. La passerella per le aspiranti Miss, che sfileranno in abito da sera e in costume, sarà allestita nella cornice delle auto d’epoca in mostra. Inoltre la serata enogastronomica sarà curata dalla Strada del vino e dei sapori «Colli di Maremma» in collaborazione con la Provincia di Grosseto. Oltre alle corse in notturna, in programma anche l’esibizione di alcune scuole di ballo. Grosseto PIU’ CULTURA IN CITTA’ di EMILIO BONIFAZI* L’OPINIONE SCRIVO in relazione all’intervento di Bruno Caponi pubblicato su La Nazione, intitolato «Grosseto una città culturalmente morente». Senza alcun accento polemico vorrei cogliere l’occasione per rispondere non solo a Caponi ma a chi, in passato, ha espresso analoghe riflessioni disperanti, soprattutto per il settore delle arti visive. Quando Caponi dice che «mancano le gallerie o comunque un posto deputato per le mostre», forse dimentica che a Grosseto si può esporre nei seguenti luoghi pubblici: al Cassero senese, alla Chiesa dei Bigi, alla sala espositiva del Cedav e al Teatro Moderno in occasione della stagione teatrale. La città era culturalmente morente anni fa, quando la politica espositiva era gestita autarchicamente dalle cosiddette commissioni degli artisti. Consapevole dell’importanza di lasciare agli artisti libertà di esprimersi in autonomia, il Comune concede gratuitamente ben tre sedi espositive alle associazioni cittadine (Agaf, Eventi, Primavera Maremmana). PER PROMUOVERE la cultura è stata istituita dal Comune un’apposita Fondazione Grosseto Cultura che, oltre a occuparsi della Scuola di Musica (con 220 allievi) e del Museo di Storia Naturale (da dicembre 6.500 visitatori), gestisce il Centro Documentazione Arti Visive del Comune di Grosseto, cui sono iscritti più di cento artisti grossetani. Inoltre, il Cedav ha organizzato, un corso triennale di alfabetizzazione all’arte contemporanea a cui si sono iscritti 112 cittadini, una rassegna d’arte annuale (La Città Visibile) che solo l’anno scorso ha ospitato le opere di 79 artisti, e dal 2007 a oggi oltre 40 mostre. Come non ricordarsi poi del successo riscosso dal ciclo di mostre Luzzetti al Museo Archeologico? Le mostre sono anche troppe: il problema, semmai, è trovare chi le guarda. *Sindaco di Grosseto LA RASSEGNA DELL’ESTATE UN ALTRO «BIG» NEL RICCO CARTELLONE Daniele e il suo «rhythm’n’blues» per infiammare Festambiente di IRENE BLUNDO DIECI giorni di eventi. Dal 6 al 15 agosto a Rispescia torna in scena Festambiente, che ogni anno conferma oltre 80 mila visitatori. Per la ventiduesima edizione tante le novità, dalla musica al cinema, dai dibattiti alle mostre, dalla Città dei bambini alla ristorazione tradizionale e vegetariana. Sulla locandina, disegnata dal famoso illustratore Milo Manara, scopriamo in calendario i concerti: il 6 agosto la mitica «Bandabardò», il 7 agosto «Sud sound system», l’8 agosto Simone Cristicchi, il 9 agosto Max Gazzè, il 10 agosto — dopo averlo a lungo «corteggiato» — Pino Daniele (nella foto), l’11 agosto il ritorno di Roy Paci e Aretuska, il 12 agosto l’artista senegalese Youssou N’Dour, il 13 agosto «Alborosie», il 14 agosto il trio senese «Baustelle» autore di una contestata canzone su Follonica, e per Ferragosto la chiusura con Cristiano De Andrè che canterà alcuni brani del padre in versione rock. «Ancora una volta Festambiente rappresenterà una città ecologica dove potersi divertire e apprendere stili di vita ecosostenibili, e dove ogni sera interverranno personaggi dello spettacolo, della cultura e delle istituzioni sensibili alle tematiche ambientali. Un’edizione speciale — spiega Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente — perché si festeggeranno i trenta anni di Legambiente con iniziative e dibattiti che affronteranno molti temi, dal no al nucleare alle energie rinnovabili, alla biodiversità». GRANDI numeri anche quest’anno: oltre 450 media accreditati, più di 130 stand espositivi, 250 tra volontari e collaboratori coinvolti, circa 400 gli enti patrocinatori, oltre 150 i relatori partecipanti ai dibattiti, più di 100 gli artisti che si esibiscono, 70 le rassegne degustazioni, 20 i laboratori ecologici proposti ogni giorno nella Città dei bambini, 20 le ricette servite al ristorante vegetariano più grande d’Italia e oltre 50 le pellicole proiettate tra corti, documentari e lungometraggi nel cinema all’aperto. «Festambiente — dice Simone Ferretti, assessore comunale alla Cultura — è un momento importante per presentare la Maremma a livello regionale e nazionale. Un festival in grado di unire i valori culturali e artistici con la diffusione di messaggi legati alla solidarietà, al sociale e all’ambiente. Molto atteso il concerto di Youssou N’Dour, artista che accenderà i riflettori sull’Africa, non solo perchè lì si stanno svolgendo i mondiali di calcio, ma soprattutto per i tanti progetti di solidarietà rivolti al suo popolo». «Grande è il valore culturale e educativo dell’attività che Legambiente svolge durante tutto l’anno — sottolinea l’assessore provinciale alla Cultura, Cinzia Tacconi — e che manifesta il suo clou nel periodo della festa. Il festival unisce i temi di interculturalità, cooperazione, rispetto dell’ambiente ed efficienza energetica con l’aspetto ludico. Importante il gemellaggio che si è creato con i festival di Francia e Spagna che contribuisce a dare una dimensione internazionale a Festambiente». CASTIGLIONE IL CASO PORTÒ AL RIMPASTO DI GIUNTA Rta trasformate in abitazioni: tema caldo Se ne parla in consiglio dopo i contrasti SI TORNA a parlare dello spinoso caso Rta a Castiglione della Pescaia. Proprio il cambio di destinazione d’uso a civili abitazioni delle strutture turistiche è infatti uno dei punti salienti degli undici previsto nel consiglio comunale che è in programma lunedì alle 10 nella sala «Gabriella Lorenzoni» di piazza Garibaldi. Il caso Rta ha a suo modo sconvolto l’amministrazione nelle scorse settimane, con le dimissioni dell’assessore Aldo Iavarone, che si è trovato in disaccordo con la Giunta sulla trasformazione delle Rta in abitazioni. Questo aveva portato poi anche ad un rimpasto di Giunta. Sarà l’assessore all’edilizia pubblica Giulio Ciabatti ad introdurre il caldissimo argomento. Un cambio di destinazione, quello dell’Hotel David e del complesso Alleluja, che il Comune aveva motivato con la volontà di concedere nuove abitazioni ai castiglionesi che ne hanno bisogno. IL TIRRENO Crolla il mercato immobiliare Compravendite calate in Provincia dal 15 al 60% in pochi anni Fanno eccezione solo Scarlino e Grosseto negli ultimi mesi GABRIELE BALDANZI GROSSETO. Cifre impressionanti emergono dalle tabelle dell’Ufficio del Territorio sull’evoluzione del mercato immobiliare della provincia dal 2001 al 2009. Negli ultimi 5 anni il numero delle trattative concluse davanti ad un notaio è sceso in percentuali comprese tra il 15 e il 60%. Con l’eccezione di Scarlino. L’esperto. L’analisi dei dati questa volta è stata compiuta dall’Immobiliare Coldwell Banker. L’autore dello studio è un professionista maremmano, Cassiano Sabatini, che opera nel comprensorio della costa d’Argento. “Per una volta non parliamo dei prezzi delle case, che difficilmente scenderanno sotto gli attuali livelli, ma dell’evoluzione della domanda immobiliare Se guardiamo il territorio grossetano nel suo insieme vediamo che i rogiti su immobili sono passati da 3.664 (nel 2008) a 3.491 (nel 2009), solo un -4,7%, che è il miglior risultato in Toscana. Se però il confronto si allarga agli anni precedenti, dal 2002 al 2006, e l’attenzione si focalizza in particolare su alcuni comuni allora si scoprono negatività in doppia cifra, con punte record a Monte Argentario: nel 2009 solo 153 rogiti (a fronte di 11.913 unità abitative) quando nel 2002 le compravendite furono 328 (con 11.174 case disponibili). In pratica una flessione del 54%”. Crisi nera. Monte Argentario, in questa graduatoria della scarsa appetibilità, è secondo soltanto ad alcuni centri dell’entroterra montano: Montieri, per esempio, dove nel 2002 cambiavano padrone ben 87 immobili e oggi non si arriva a 20: - 78%! Oppure Scansano: 130 rogiti nel 2004, 49 l’anno scorso (-62%); Decrementi analoghi a quelli di Monte Argentatio si registrano, paradossalmente, a Semproniano: 38 trattative normalizzate nel 2004, 16 nel 2009 (-55%). Poco meglio fa Monterotondo Marittimo: 35 compravendite nel 2003, oggi solo 16 (-54%); Isola del Giglio si attesta su un -58% nel confronto tra il 2003 (53) e il 2009 (22). Performances molto negative anche sull’Amiata. Castaldelpiano lascia sul terreno un -50% nel confronto tra il 2004 (135 rogiti) e il 2009 (solo 67) a fronte di un numero di case lievitato di oltre 150 unità. Fa peggio Castell’Azzara (-68% negli ultimi 5 anni). Il capoluogo. A partire dall’estate del 2009 ad oggi si è registrato, invece, un cambio di tendenza a Grosseto, con un aumento della domanda abitativa e delle trattative concluse. Se prendiamo i numeri dell’anno scorso (1.304 passaggi di proprietà) e li confrontiamo con il 2008 (1.164 - il peggior dato degli ultimi 15 anni) si nota una ripresina (+12%), speriamo non isolata; siamo però ancora lontanissimi (-26%) dai numeri dell’anno d’oro 2006, quando nel comune capoluogo cambiarono padrone 1.774 immobili. La costa. Iniziando da nord vediamo che Follonica, come numero di “affari fatti” è sui livelli di fine millennio. Nel 2001 nel Golfo si vendevano 356 case, nel 2009 ci si ferma a quota 299. Il boom più clamoroso lo registra Scarlino, dove si sposano qualità, prezzo, vicinanza ai servizi e al lavoro. Qui le compravendite sono decuplicate (incide il Porto). Se nel 2001 le ‘case in movimento’ risultavano essere 42, nel 2008 si è toccato il picco di 179 (un atto di compravendita ogni 2 giorni) con un incremento del 426%. Castiglionetiene rispetto al passato, con scostamenti minimi negli anni a prescindere dagli umori del mercato. Nel 2009 torna il segno +. Di segno opposto, come già accennato, la situazione a sud della provincia, con Orbetello che soffre ma non precipita (211 le case piazzate nel 2009, il record di 301 era del 2006), Monte Argentario, come già detto, è in netta difficoltà, Capalbio in crisi nera: solo 56 rogiti nel 2009, il 53% in meno rispetto al 2008, quando erano stati 121. Eppure in nessun altro Comune della Provincia, se si esclude la città, si è costruito così tanto come a Capalbio: + 1200 unità abitative in 9 anni. Un record. E nel 2010? Le previsioni per l’anno in corso non indicano cambiamenti sostanziali. Secondo gli esperti il numero delle compravendite dovrebbe rimanere stabile, mentre sul versante dei prezzi, in Maremma, ci sarà una ulteriore diminuzione (tra 5 e 2%), più contenuta rispetto al passato. Mauro Ciani, segretario della Confartigianato maremmana, spinge sulla necessità di riforme "Va tutelata la piccola impresa" 'Troppa burocrazia, troppe leggi, troppi lacciuoli: costi ormai insopportabili" Giancarlo Capecchi GROSSETO - "La semplificazione burocratica? La più grande rivolu zione auspicata dal sistema dell' impresa". Così Mauro Ciani, segre tario generale delia Confartigiana tomaremmana, che aggiunge: "E non potrebbe essere diversamente visto che, come ha reso noto l'Istat ma come noi diciamo da sempre) il sistema produttivo italiano, con le sue 4 milioni e mezzo di imprese attive, vede protagonista, con un'in cidenza del 95%, la microimpresa che occupa il 46% degli addetti. E nella nostra provincia i dati, sulle più di 30mila aziende, sono ancor più netti". Con una media per impresa, quindi? "Di quattro dipendenti per azien da. E mi preme sottolineare che il peso delle imprese industriali si è ridotto complessivamente ad uno 0,08%, con 3.735 aziende". Che intende dire? "Quello che ho detto. Mi sembra scontata la riflessione. A fronte di una certificazione così autorevole sulla composizione del nostro siste ma imprenditoriale, che sicuramente getta nello sconforto quanti continuano a sognare 'l'isola che non c'è', è del tutto evidente che accogliamo, condividiamo e ap prezziamo la rivoluzione liberale proposta in questi giorni dal Gover no Berlusconi", Sognate, insomma, la libertà d'impresa? "Certo, ora più che mai servono misure straordinarie per la libertà d'impresa, che prevedano, anche attraverso la modifica dell'articolo 41 della Costituzione, la sospensio ne, prima sperimentata e poi a regi me, delle autorizzazioni per le pic cole e micro imprese e per le attivi tà artigianali". Ritorna, in estrema sintesi quello che voi avete chiamato il "liberiamo l'impresa da lac ci e lacciuoli"? "Sì. Intanto recuperiamo il ritardo che ogni giorno ci allontana dal l'Europa, eliminiamo il controllo ex ante sull'attività di impresa a favore del rafforzamento dei con trolli pubblici ex post, così come avviene in tutte le democrazie libe rali avanzate. Controlliamo insom ma a lavoro avviato un'impresa e, se uno sbaglia, interveniamo pure e giustamente. Ma farlo prima, sco raggiare, processare le intenzioni è assurdo. Ricordo sempre l'incon tro con Luigi Furini, autore del li bro 'Volevo solo vendere la pizza' che racconta l'odissea di una perso na qualunque che aveva deciso di aprire una pizzeria a taglio, ma che aveva dovuto rinunciarvi per le mil le difficoltà create dalla burocrazia italiana. Purtroppo il libro rappre senta la realtà di chi cerca ogni giorno di fare impresa". Che tempi di attesa ci sono? "Ammettiamo di voler aprire una rivendita di gelati artigianali. Dai due giorni per la comunicazione d'inizio attività ai 45 giorni per ac quisire l'agibilità da parte dei Co muni, ad un mese per la verifica preventiva della Asl ed ancora un altro mese per la verifica degli sca richi idrici da parte del Comune, fino a due mesi per l'attestato di formazione per alimentaristi, per concludere con le pratiche di auto controllo, alla relazione tecnica, al la conformità degli impianti, l'estratto mappa/ PRG. La verifica preventiva dei rumori e, creda, non è ancora finita". Spazio, quindi, alle proposte di snellimento. E il più presto possibile. "Certo. E occorre anche una velo ce e severa delegificazione del per corso burocratico per l'avvio del l'attività di impresa. Oggi i costi della burocrazia, sopportati dalle aziende italiane, pesano quasi un punto di Pil, ovvero 16,6 miliardi l'anno". E a ciascun imprenditore? "Qualcosa da pagare al simulacro della burocrazia che ammonta a 12.300 euro all'anno. Semplificare è un passaggio obbligato per il ri lancio della competitività, per re cuperare risorse senza tagliare i ser vizi alla collettività e spesso, pur troppo, anche per sopravvivere". Muoversi subito, quindi, è una necessità non più procrastinabile. "Certo, Io so bene, occorre lungimi ranza da parte di chi ci ammini stra. Se questo sarà fatto, si arrive rà all'ultimo dei principi generali da noi auspicati, in base al quale ogni nuova norma dovrà essere a costo zero, non solo sul bilancio dello Stato ma anche su quello del le imprese a cui si applica. Questo principio, se realizzato, risponde rebbe così alle aspettative che sono alla base del sistema produttivo, fatto, vale la pena ripeterlo ancora, per il 95% da microimprese. Ovve ro in parole povere e semplici: biso gna pensare innanzi tutto al picco lo. Noi ci crediamo e lo speriamo proprio". Gavorrano Parco minerario, il centrosinistra e il rebus nomine GAVORRANO - {g.d'o.} Sul Parco minerario il centrosinistra è alla prova delle nomine. Da qualche giorno, infatti, dal Ministero dell'Ambiente è arrivata la richiesta scritta agli enti interessati di fornire i nominati per 0 consiglio, che poi saranno formalizzati per decreto. Fatta eccezione per il presidente, la cui nomina spetta al ministro Prestigiacomo (sul fatto che sia Luca Agresti ormai non c'è più dubbio), il centrosinistra locale deve dare quattro nomi: uno la Regione, uno la Provincia, uno la Montana Colline Metallifere, uno i Comuni. Ci sono 60 giorni di tempo, ma è chiaro che - dopo gli attacchi al ministro per i ritardi con cui ha proceduto ad avviare l'iter per il rinnovo degli organi del parco - utilizzare tutti i 60 giorni porterebbe il Pd dalla ragione al torto. Il tentativo di far presto c'è, ma i problemi non mancano. Nelle prossime ore il presidente Marras dovrebbe incontrarsi coi sindaci interessati per provare a trovare la quadra, che non riguarda solo il nome da esprimere per il parco (c'è il braccio di ferro fra Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano, il suo predecessore Alessandro Fabbrizzi e altri sindaci), ma tutto il complicato scacchiere delle nomine nelle partecipate (Coseca e Epg su tutte). La Provincia potrebbe optare direttamente per Marras (la cosa andrebbe bene anche ai franceschiniani), oppure - si dice - puntare sull'assessore Cinzia Tacconi. Anche la Regione, attraverso l'assessore Annarita Bramerini, stavolta intende optare per un politico e non per un tecnico anche perché la scelta del Pdl di indicare Luca Agresti "impone" anche al Pd un più marcato contenuto politico alle proprie nomine. Non è semplice dipanare il nodo neppure per la Comunità Montana. Quasi impossibile una riconferma di Francesco Rapezzi (ora è anche nello staff del presidente dell'ente), c'è da individuare chi possa sostituirlo al meglio. Presto e bene, insomma, sembra essere l'input che arriva dai piani alti del Pd. Ma a volte - insegna il proverbio - presto e bene non sta insieme. Il vice presidente della Provincia fa il punto sulle rinnovabili e traccia la rotta "Centrali elettriche? Ecco le condizioni" Sabatini: Senza ricadute economiche sul territorio non le vogliamo" Giacomo D'Onofrio GROSSETO - Camera di commer cio e Provincia spingono l'accele ratore sulle energie rinnovabili. E il Piano territoriale di coordina mento approvato una settimana fa, in questo senso ha dato una spinta ulteriore. Che dalle parti di Palazzo Aldobrandeschi la linea sia tracciata lo ha confermato ieri il vice presidente Marco Sabatini intervenendo alla tavola rotonda organizzata dal Coap, l'azienda speciale dell'ente camerale, incen trata sulla programmazione ener getica del territorio. Un incontro che rientra nel ciclo di tre semina ri pratici che il Coap sta promuo vendo nell'ambito del progetto Change, che per due anni coinvol ge 80 Camere di commercio del l'Unione europea per promuove re la cultura del risparmio energe tico e un ricorso sempre più mira to e consapevole, da parte delle Pmi, alle fonti rinnovabili. Sabatini parla di "vocazione natu rale" della Maremma allo svilup po di fonti alternative e ha fatto l'elenco dei risultati già ottenuti. Dal 2006 ad oggi sono state rila sciate circa 40 autorizzazioni uni che per impianti fotovoltaici, da biomasse, biogas ed eolico, con punte di eccellenza rappresentate dall'impianto eolico di Poggi Alti, a Scansano, con 20 megawatt di potenza; centrali a biomasse che al momento esprimono 2 megawatt di energia e impianti foto voltaici con una potenza autorizza ta che arriva già a 20 megawatt. "Solo da gennaio a maggio di que st'anno - rileva Sabatini - abbiamo autorizzato 7 megawatt e ulteriori sei sono già stati approvati, manca solo l'autorizzazione finale". "Nel 2010 - annuncia supereremo il numero di impianti autorizzati nel 2009". Scelte che, secondo Sa batini, sono importanti "per l'im pulso che danno all'economia del le famiglie, grazie ai risparmi sui consumi che si producono, e del le imprese agricole, che dalle rin novabili trovano una valida inte grazione al loro reddito prevalente". Accanto a questi settori, l'altra partita aperta resta quella delle centrali elettriche, anche alla luce del protocollo d'intesa siglato a di cembre dalla Provincia con la qua si totalità dei comuni, la Camera di commercio e le associazioni di categoria. "Dopo un primo scree ning con cui abbiamo indicato le zone vincolate spiega Sabatini -ora stiamo effettuando la valuta zione sui criteri di insediamento delle centrali nel paesaggio, così da far cogliere al territorio un dop pio risultato: sfruttare le opportu nità che arrivano dalle rinnovabili e tutelare l'aspetto visivo e am bientale della provincia". In più Sabatini annuncia l'avvio di un percorso che favorisca ricadute positive sul territorio dall'in sediamento delle centrali elettri che. "Per poter essere realizzate, dovranno garantire al territorio ri cadute positive sul piano econo mico e occupazionale, altrimenti il cerchio non si chiude, perché non potrà e non dovrà essere una mera operazione speculativa", precisa l'assessore. Che questa sia la strada anche per assicurare un nuovo canale di svi luppo economico ne è convinta anche la Camera di commercio. Che ieri, col direttore del Coap Luca Bilotti, ha ribadito l'impe gno in prima linea dell'ente: "Da due anni l'ente camerale è prota gonista sul territorio in tutte quel le iniziative ed attività rivolte alla crescita della consapevolezza, fra le imprese, della strategicità delle energie rinnovabili. Con questo in tento abbiamo promosso R.e.g.a (risparmio energetico e gestione ambientale), un rapporto sui risul tati dell'indagine condotta fra ol tre 100 aziende locali sui tema del risparmio energetico, dell'efficientamento e delle energie rinnovabi li come nuovo ambito operativo per lo sviluppo economico. Sia mo convinti che questa sia una strada realmente percorribile dal tessuto produttivo grossetano e che si aprano spazi importanti su cui intervenire". Respiro internazionale per la manifestazione grossetana Quest'anno gemellaggio con due importanti rassegne ambientali in Corsica e in Spagna GROSSETO - Festambiente, nata come piccolo meeting in difesa dell'ambiente nel 1989, ha saputo conquistarsi negli anni uno spazio importante nel panorama nazionale e internazionale, diven tando capofila di una rete di manifestazioni sparse per l'intera penisola e nel bacino del Mediterraneo, tra le quali Festambiente Ragazzi nelle Marche, Festambiente Sud in Puglia, Festambiente Vicenza, la Festa dei Mare in Sardegna e i festival di Grecia, Francia e Spagna. Ma tra le grandi novità della XXII edizione di Festambiente ci sarà proprio un importante gemellaggio con i festival di Francia e Spagna. Ad agosto, infatti, saranno presenti anche Matteo Trivelli, coordinatore del Posidonia Festival alla terza edizione che si terrà a Fermenterà dall'I al 3 ottobre, e Stéphanie Auger, rappresentante di Festiventu, alla XX edizione, che si terrà a Calvi in Corsica dal 27 al 31 ottobre. Un gemellaggio che comincerà ad agosto con Festambiente e che si protrarrà fino a inizio novembre con il Posidonia Festival prima e il Festiventu poi. "In Europa è forte il bisogno di istituire momenti di sensibilizzazio ne ambientale - spiega Matteo Trivella, coordinatore di Posidonia Festival - e la possibilità di entrare in sinergia con Festambiente ci permette di creare un'ampia rete di festival che si impegnino per la diffusione della cultura ambientale". "Il matrimonio con Festam biente e il Posidonia Festival - aggiunge Stéphanie Anger, rappre sentante di Festiventu - ci dà la possibilità di realizzare anche in Corsica tutte quelle buone pratiche svolte in Maremma, con un arricchimento reciproco decisamente positivo". Un'occasione, dunque, per aumentare ancora di più divertimento e buone pratiche confrontandole con tre nazioni (Italia, Francia e Spagna) e tre stili di vita che puntano comunque a obiettivi comu ni. Nell'Anno internazionale della Biodiversità, Festambiente rilan cia con maggior forza un messaggio di grande importanza a suppor to dell'ambiente, della solidarietà e dell'ecologia oltre a mostrare le produzioni tipiche locali di grande qualità. I tre festival infatti sorgono in tre località importantissime dal punto di vista del patrimonio naturale: si pensi a Fermenterà che ospita l'essere vivente più grande del mondo, una prateria di posidonia di 100mila anni e lunga 8 chilometri, parte del sistema di prateria dichiara ta dall'Unesco patrimonio dell'umanità. IL TIRRENO Esposto del Wwf contro i voli «Quelle due aviosuperfici sono illegali» CLAUDIO BELLUMORI CAPALBIO. Atterranno e ripartono ultraleggeri a due passi dalla strada Origlio, in prossimità della riserva dello Stato del lago di Burano. A Ponte Tre Occhi c’è un’aviosuperficie che Valentino Podestà (Comitato Terra di Maremma e Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio) definisce - da tempo - «abusiva e illegale, perché localizzata all’interno di uno specifico Notam (notice to airmen) permanente, che individua la zona come vietata al sorvolo al di sotto dei 1500 piedi». Insomma: non si può “sfrecciare” nell’aria, eppure si verifica il contrario. La stessa musica suona a Terrarossa, nel Comune di Monte Argentario. Pure lì spunta un campo di volo, ma il Wwf chiarisce: «Esistono le leggi, su quell’ aviosuperficie non si può planare». Tutto chiaro, tutto scritto. Ciò nonostante, la realtà è un’altra. Arrivano continue segnalazioni di avvistamenti di ultraleggeri nelle due zone. E la massima associazione ambientalista non ci sta. Tempo fa, proprio il Wwf “costringe” alla revoca della delibera del consiglio comunale capalbiese che concede l’ok alla zona di atterraggio di piccoli veicoli a Ponte Tre Occhi. Le osservazioni presentate, che puntano il loro “quid” sulla permanenza del divieto di sorvolo, fanno bingo. Trascorrono i mesi e i voli non cessano. Solito refrain a Terrarossa. E così, lo scorso novembre, parte l’esposto del Wwf indirizzato alla Procura, al corpo forestale dello Stato e alla Provincia. Fabio Cianchi, coordinatore delle oasi Wwf del territorio grossetano, spiega: «Le carte sono chiare. Non è previsto volare nella zona di Ponte Tre Occhi e a Terrarossa. E’ proibito dalle apposite leggi, però si nota un traffico consistente che disturba le persone e le specie animali che sono nel periodo di riproduzione». Cianchi aggiunge: «Entrambe le aree risultano protette da più vincoli: convenzione di Ramsar, Sic (sito di importanza comunitaria), Sir (sito di importanza regionale), Zps (zona di protezione speciale). Il problema non è il volare in sé per sé. L’importante è non recare disturbo e soprattutto rispettare le normative vigenti». LE REAZIONI BOCCIATA LA MOZIONE PRESENTATA DA PDL E LEGA NORD Fuscagni: «Sinistra arroccata sulla legge 194» — FIRENZE — LA PRIMA inziativa del portavoce dell’opposizione (Pdl e Lega Nord) in consiglio regionale Stefania Fuscagni (nella foto) è stata quella di «impegnare la giunta ad applicare integralmente la Legge 194 valorizzandone la prima parte e cioè la tutela e la promozione sociale della maternità. Una scelta che caratterizza tutte le Regioni del centrodestra - ha detto la Fuscagni - che pongono l’attenzione verso tutte le iniziative a sostegno della maternità come il bonus bebè, il sostegno alla natalità, il supporto economico alle donne e alle famiglie, l’attivazione di asili aziendali e condominiali. Tutte iniziative di buon senso che le regioni a guida Pdl e Lega Nord stanno mettendo in campo». L’obiettivo della mozione era «far sì che in Toscana nessuna donna abortisca per bisogno o per solitudine in un tempo di crisi come questo. Far sì - ha affermato la portavoce dell’opposizione - che le famiglie siano al centro di interventi per promuovere e sostenere la genitorialità non solo durante la campagna elettorale. La sinistra si è trincerata dietro slogan ideologici. Rimane la soddisfazione che Pdl e Lega Nord abbiano cominiciato il proprio lavoro misurandosi su un tema delicato». Dopo Totaro, Bianconi. Nel Pdl sale la tensione verso i finiani Ormai, tra Generazione Italia e parti del Pdl toscano, evidentemente innervosito dal movimento dei finiani in espansione, i veleni sono all'ordine del giorno. Dopo il senatore Achille Totaro, è la volta del deputato Maurizio Bianconi (entrambi ex An) a prendere di mira i finiani toscani, che stigmatizzano i cumuli di cariche dei politici. «Chiedo a Generazione Italia un po' di pudore e un minor grado di sfrontatezza poichè, bene o male, sono ancora membri del Pdl», dice Bianconi. Che attacca frontalmente il coordinatore toscano di Generazione Italia Massimiliano Simoni: «Simoni è consigliere provinciale di Lucca, membro dell'Unione Province Italiane, presidente della Fondazione Versiliana e della Fondazione del Festival Pucciniano. Tutte cariche e incarichi con cumulo di compensi, indennità e rimborsi spese». Ma le cose non stanno proprio così. Replica infatti Simoni: «Ad oggi non percepisco alcuna indennità di carica e tutto quello che faccio per la politica, per rispetto con chi in tutti questi anni mi ha sostenuto. Bianconi invece non è stato votato né ieri in Consiglio Regionale (il nostro, come capogruppo di An, fu tra i promotori dell'abolizione delle preferenze), né oggi al Senato, in quanto, come altri, calato dall'alto in virtù di un meccanismo che premia i raccomandati». Simoni continua l'affondo così: «Bianconi dovrebbe spiegare ai cittadini i motivi dell'assunzione di sua moglie nella segreteria del Vice Presidente Regionale, Roberto Benedetti». E infine, i compensi. «Bianconi - aggiunge il cocordinatore dei finiani toscani percepisce oltre 15 mila euro mensili malgrado sia tra i più assenteisti in aula. Un'assenza che si traduce anche sul territorio di Arezzo dove non ha più punti di riferimento. Non ho mai avuto dubbi sulla bontà del nostro movimento, e sulle sue intenzioni. Ora so, dopo questi attacchi, che siamo un pungolo per il Pdl». T.GAL IL TIRRENO Valente: «Noi andiamo avanti» Per il presidente la proroga non ha scadenza. Ma il Pd non c’è «La legge a noi non si applica. Aspettiamo che i sindaci decidano» GUIDO FIORINI GROSSETO. L’Epg va avanti così. Con i vertici scaduti da quasi due mesi, senza una nuova assemblea, senza un nuovo Cda e, soprattutto, senza limiti di tempo. Almeno in attesa che i sindaci si mettano d’accordo sui nomi per le nuove nomine. Si sente sereno, nell’affermare questo principio, il presidente Roberto Valente. Lo fa portando un paio di pareri di altrettanti avvocati (Arturo Cancrini e Niccolò Abriani) che ritengono che la legge 444 del 1994, varata proprio per dettare le regole per le società partecipate dai Comuni, non si applicherebbe all’Epg, in quanto - scrivono i due legali - le nomine non sono espressione diretta degli Enti, ma scaturiscono dall’assemblea, nella quale i Comuni sono solo soci. Quasi tutte le partecipate sono così, a dire il vero, e la legge stessa contempla i casi di non applicabilità (fra i quali non c’è l’Epg) ma i due avvocati la vedono diversamente, per cui il limite dei 45 giorni di proroga non sarebbe - almeno a loro avviso applicabile. Si va quindi avanti senza scadenza, l’opposto dello spirito della legge. Per Valente non ci sarebbe neppure un problema politico. E mentre lo dice, però, accanto a lui ci sono soltanto il direttore dell’Epg e due membri di Cda e collegio dei sindaci, Rinaldo Carlicchi e Gianluca Pontarelli, entrambi espressione del Pdl (Comuni di Orbetello e Argentario). Sarà certamente un caso, ma è quantomeno curioso che in una conferenza stampa convocata “a sostegno” di un presidente scelto dal Pd, in cui è annunciata la presenza di Cda e collegio dei sindaci, manchino proprio tutti gli esponenti del Pd stesso. «Sono assolutamente sereno - dice Roberto Valente - e l’Epg è nel pieno delle proprie funzionalità. Abbiamo fatto l’assemblea per il bilancio il 28 aprile scorso e, non applicandosi la legge 444, non abbiamo scadenza. Siamo in prorogatio, in attesa che venga presa una decisione. Anzi, se l’avessimo applicata, avrei potuto fare legittimamente le nomine io negli ultimi tre giorni, ma non le ho fatte». Certo è che non si capisce perché l’assemblea, dopo quella per l’approvazione del bilancio del 28 aprile scorso in cui le nomine vennero rinviate, non sia stata convocata lo stesso, ma il vero problema è che la questione è politica. Lo sanno tutti, da un mese non si parla d’altro, anche se Valente lo nega con forza: «I sindaci in questo momento hanno ben altro a cui pensare che non alle nomine, in particolare penso ai tagli della Finanziaria. Noi intanto siamo qui e andiamo avanti, quando decideranno, si faranno le nomine. Sia chiaro, io sono solo al secondo mandato (i dieci anni precedenti era al vertice come commissario regionale, ndr), quindi niente ne vieta un terzo». Valente, Carlicchi e Pontarelli, in particolare, tengono a far notare che l’Epg non è “paralizzata”. In gioco ci sono tante famiglie che aspettano l’assegnazione di una casa popolare e una società ferma di fatto - sostengono - potrebbe creare allarme sociale. «Avete visto cosa è successo in Comune col Poggio? dice Roberto Valente -. Mica possiamo fermare tutto. E poi in estate il problema diventa enorme, con le case sfitte al mare, a Marina e Principina, che si riempiono e vanno liberate. Noi andiamo avanti serenamente, mica possiamo dimetterci, la funzionalità della società va garantita». Ma che si applichi o no la legge 444 del 1994, peraltro scritta apposta per le partecipate, il Cda attuale, che sia decaduto, oppure solo scaduto e in prorogatio, non potrà firmare atti di spessore, a partire dai mutui, ma neppure potrà stabilire i criteri di assegnazione delle case per i prossimi anni. Serve, magari in tempi brevi, una soluzione politica. Alla quale sta lavorando, nelle segrete stanze, il Pd. Mentre i due esponenti del Pdl restano, da soli, a fianco di Valente. Non è un paradosso, temono solo che la prossima presidenza dell’Epg vada a Sinistra, Ecologia e Libertà. E, nel dubbio, si schierano con il male minore. IL TIRRENO Pdl, Bianconi contro Simoni si fa duro lo scontro in famiglia Tra moglie e marito non mettere il dito, recita un vecchio adagio. Ma tra Maurizio Bianconi, parlamentare del Pdl ed ex capogruppo regionale di An), e la gentile signora, il numero uno dei finiani in Toscana, il versiliese Massimiliano Simoni più che un dito ha messo un pugno. Di quelli che certi pugili sferrano contro le parti proibite per far male. Simoni chiede infatti a Bianconi di «spiegare ai cittadini» i motivi dell’assunzione di sua moglie nella segreteria del vice presidente regionale Roberto Benedetti (Pdl, anche lui ex An). Bianconi replica a stretto giro di dichiarazione: «Ho conosciuto mia moglie in Regione, dove lavorava e dove oggi continua a lavorare. Non penso che il matrimonio debba essere causa di licenziamento». La notizia dell’impiego in Regione della moglie di Bianconi non è nuova. Così come di altri parenti e amici di dirigenti e consiglieri del Pdl. A tal punto che in difesa delle dipendenti regionali in odore di parentopoli è sceso in campo nientemeno che il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci: «Se accettiamo anche solo una volta di comprare il giornale o i giornali, che si dilettano a dare certe notizie, noi stessi contribuiamo a togliere credibilità alle Istituzioni, che sono elemento portante di democrazia e convivenza», ha tuonato. Pronta replica dell’Ordine dei giornalisti e dell’associazione stampa: «Stupisce che un esponente autorevole di un partito che si mobilita contro la Legge Bavaglio si spinga a ipotizzare una sorta di «boicottaggio dei giornali a seconda delle notizie che vengono pubblicate». Ora la vicenda della moglie di Bianconi viene utilizzata anche nella «guerra» tra fininiani e Pdl. Simoni chiede a Bianconi di spiegare anche perché risieda a Forte dei Marmi «in una lussuosa villa edificata nel recente passato quando vice sindaco all’Urbanistica era Ermindo Tucci». Bianconi non risponde. Parla di gossip. Forse interverrà di nuovo Monaci per difendere le istituzioni? M.L. IL TIRRENO Ai turisti mostriamo il fondoschiena Massa, l’Apt promuove il territorio con una bella ragazza e le donne insorgono Crociata del mondo femminile apuano contro una brochure: pubblicità anonima e volgare CLAUDIO FIGAIA MASSA. “Massa Carrara: la tua vacanza tra spiagge, marmo, borghi e castelli”. Recita così la brochure che l’Apt ha diffuso per promuovere le strutture alberghiere della provincia apuana. Solo che sulla copertina c’è un (bel) sedere di una bagnante in costume che passeggia su un’anonima spiaggia. Di castelli e borghi, invece, neanche una traccia: relegati in quarta di copertina, con i recapiti telefonici. E poi quello slogan “Io ho scelto... e tu?” che messo lì, a fianco del fondoschiena, lascia spazio a tutti i doppiosensi possibili. Niente di particolarmente volgare, sia chiaro: piuttosto una specie di pubblicità di intimo un po’ fuori luogo. Abbastanza, però, anche in tempi di dilagante mercificazione del corpo femminile, per sollevare vivaci proteste. Infatti, le donne insorgono. Quelle della politica e delle istituzioni, innanzitutto. La prima è Enrica Briganti, presidente della commissione Pari opportunità della Provincia. Seguono, citiamo in ordine sparso, l’assessora al Turismo e le dipendenti donna dell’amministrazione provinciale; le consigliere del consiglio comunale di Massa la ex deputata Elena Cordoni, metà giunta comunale di Massa, cioè le cinque donne assessore. A fare indignare il mondo femminile apuano è anche il fatto che la stessa Provincia, da cui dipende l’Apt, ha sottoscritto di recente un protocollo contro la mercificazione del corpo femminile nella pubblicità. «Quando per promuovere il territorio da parte di una pubblica istituzione, si propone un segmento anonimo del corpo di una donna, il suo sedere, si manifesta la propria pochezza e si rasenta la volgarità», accusano le donne della politica massese. «A fronte di tante conclamate risorse di cui disponiamo aggiungono -, si dimostra, infatti, di non aver altro da offrire che quarti di donna, e mentre da una parte siamo alla rincorsa di marchi Dop, Doc e altre originalità che esaltino l’identità del nostro territorio, dall’altro questo viene “promosso” con un messaggio non solo del tutto anonimo, ma anche profondamente becero, frutto di una cultura maschilista dalla quale le donne di questa amministrazione prendono le distanze». Protesta anche Alessandro Bandoni, del Pd che dice: «Avrei preferito un lato B maschile». Francesco Sinatti del Pdl prova a dire: in fondo che male c’è, sono altri i problemi del turismo che non va. Il direttore dell’Apt Antonio Tarantino prova a difendersi: «Non credevo che l’immagine di una ragazza che passeggia in costume da bagno sulla nostra spiaggia, avrebbe creato così tanto clamore da suscitare discussioni su temi come le pari opportunità tra i sessi, la mercificazione del corpo, la pubblicità lesiva della dignità delle donne. Per me, voleva essere, e tale rimane, una ragazza che passeggia sulla spiaggia in costume da bagno come normalmente si fa quando si sta sulla riva». Ma la frittata ormai è fatta. La politica, anche quella maschile, fa rilevare che l’Azienda di promozione turistica “non ne sta imbroccando una” in tema di promozione (di qualche settimana fa è una polemica per un’altra brochure in cui si pubblicizzavano bellezze della Garfagnana e non della nostra provincia). E qualcun altro, malevolo, sostiene addirittura che la spiaggia su cui passeggia il notevole fondoschiena - la foto ritrae solo gambe e sedere - non è sul litorale apuano. MaremmaNews I bambini delle elementari donano 2000 euro in beneficenza La 3°A ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto “Arte in Cucina”, una raccolta, illustrata di ricette con disegni Castiglione della Pescaia: Duemila euro donati dai bambini ai bambini. Venerdì 11 giugno i venticinque alunni della classe 3°A della scuola elementare di Castiglione della Pescaia, guidati dalle loro insegnanti Ornella Temperani, Maria Elena Mucci, hanno donato 924 euro all’associazione “Ali sul mare” di Castiglione della Pescaia (un’associazione di volontariato, costituita da genitori, che opera a sostegno dei bambini e ragazzi diversamente abili), e 1000 euro all’associazione “l’Altra città nel mondo” di Grosseto che opera per interventi umanitari in paesi del terzo mondo. La 3°A ha raccolto infatti ben 2200 euro grazie alla vendita del libretto “Arte in Cucina”, una raccolta, illustrata di ricette con disegni: bruschetta, panzanella, acqua cotta, ribollita, cinghiale, cacciucco di Castiglione, ecc.). Tutti i 500 libretti stampati sono stati venduti nel giro di poche settimane. L’amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia ha finanziato la pubblicazione del libretto e le mamme, con il loro aiuto prezioso, hanno fornito le ricette. “Un progetto che ci inorgoglisce profondamente e ci commuove – dicono il vice sindaco Sandra Mainetti e l’assessore Assunta Fico -. Vedere dei bambini che aiutano altri bambini meno fortunati è la cosa più bella del mondo”. “E’ la festa della Toscana 2009 che ha dato la possibilità, agli alunni/e della classe 3°A di sviluppare il tema della festa l’arte e la cultura nel futuro del territorio – spiega il preside Adriano Arzilli -. Nel percorso intrapreso, i bambini sono stati portati a riflettere sulla cultura e l’arte culinaria della nostra terra, scoprendo che, se cucinare è un’ arte, preparare alcuni piatti toscani è anche arte di arrangiarsi, perché è stata proprio la miseria e la scarsità degli ingredienti di un tempo a dare vita alle migliori ricette toscane”. In occasione della Festa della Toscana 2009, che aveva come tema “Arti, Culture, Futuro”, i bambini delle scuole elementari del Comune hanno fatto una ricerca sull’arte culinaria della nostra terra e da tale ricerca, con l’aiuto delle maestre, hanno elaborato un quaderno con le ricette più tipiche, arricchito da disegni. Il lavoro è molto accurato e sicuramente valido, sia dal punto di vista estetico che da quello della ricerca delle ricette originarie del nostro territorio, che è stata fatta in modo molto approfondito e dalla quale risulta tutta l’originalità dell’arte culinaria maremmana e dell’utilizzo di ingredienti poveri per l’elaborazione di piatti tipici. L’amministrazione comunale è sempre molto attenta alle richieste delle scuole presenti nel territorio e cerca sempre di valorizzare ed incentivare il lavoro dei ragazzi che le frequentano, soprattutto quando, come in questo caso, tale lavoro riguarda l’arte e le tradizioni castiglionesi che è importante non vengano dimenticate; In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, organizzati dalla Pro Loco di Castiglione della Pescaia, il libretto è stato messo in vendita ad offerta dai bambini della scuola elementare ed il ricavato oggi è stato devoluto in beneficenza. MaremmaNews I carrozzieri dicono no alle imposizioni delle compagnie assicurative "Lottiamo per la libertà d’impresa, la sicurezza, la tutela del consumatore” Grosseto: Venerdì 11 giugno si è tenuta a Grosseto un’importantissima Assemblea generale del comparto Carrozzerie organizzata da CNA e Confartigianato che ha visto la partecipazione di più di 150 aziende. L’iniziativa è stata voluta fortemente dai due rispettivi presidenti di categoria, Nevio Bernardini per CNA e Roberto Malfetti per Confartigianato che avevano deciso di far incontrare i colleghi imprenditori con alcune delle più importanti rappresentanze politiche espresse dal territorio maremmano. Invitati a prendere parte ai lavori, oltre al presidente della CCIAA di Grosseto Giovanni Lamioni, una corposa rappresentanza politica con esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Davanti alla sala completamente gremita sono intervenuti il Senatore Franco Mugnai, membro della seconda commissione permanente di giustizia e fautore del meccanismo dell’indennizzo diretto, l’Onorevole Monica Faenzi, parlamentare del PDL e l’Onorevole Luca Sani parlamentare del PD. Vista l’importanza degli interlocutori le associazioni locali hanno deciso di invitare anche i due massimi esperti della questione riguardante l’indennizzo diretto e il risarcimento in forma specifica, ossia Stefano Micheli, vice presidente nazionale di CNA Servizi Alla Comunità con delega all’autoriparazione e Graziano Carniato, Presidente regionale dei carrozzieri di Confartigianato. L’assemblea è stata aperta dai saluti del Presidente della CCIAA che ha manifestato forte attenzione e personale disponibilità nei confronti delle aziende di autoriparazione ai quali ha fatto seguito larelazione di Roberto Malfetti che ha ripercorso puntualmente tutti i passaggi che hanno portato dalla fine dell’accordo tra l’ANIA e le maggiori rappresentanze dei carrozzieri dal 2004 fino ad arrivare ai giorni nostri con l’entrata in vigore del nuovo codice delle assicurazioni private. “Abbiamo pensato che fosse utile ripercorrere le fasi salienti dell’evoluzione normativa – dice Malfetti – per poi arrivare alle proposte per cui la categoria sta lottando ormai da più di tre anni”. Nevio Bernardini ha proseguito entrando nel dettaglio degli articoli 149 e 150 del CDAP sottolineando le varie problematiche che la categoria ha incontrato in questi anni per uniformarsi al nuovo sistema. “ Queste modifiche – spiega Bernardini – hanno fatto si che dei soggetti già dotati di ampi poteri come gli assicuratori, ne guadagnassero di ulteriori. Sarebbe opportuno che ognuno di noi tornasse a fare il proprio lavoro, gli agenti facessero gli agenti, le compagnie assicurassero le macchine, i periti periziassero i mezzi non come mandanti delle stesse compagnie, ma quali liberi professionisti e che i carrozzieri tornassero a riparare le autovetture. Oggi accade che le assicurazioni si assicurano i mezzi, li periziano, li riparano e li pagano e tutto questo per noi è inaccettabile in un mercato che si definisce libero.” I tre esponenti della politica presenti all’Assemblea, riconoscendo il buon diritto della battaglia che la categoria dei carrozzieri sta da tempo portando avanti con determinazione, hanno manifestato disponibilità ed interesse ad offrire il loro contributo, nell’ambito dei rispettivi incarichi e competenze, per promuovere e sostenere una modifica dell’attuale normativa che consenta di ristabilire un equilibrio di potere nel mercato generato dalla Responsabilità civile dei veicoli. Gli interventi si sono susseguiti fino al dibattito conclusivo in cui gli imprenditori hanno potuto interloquire direttamente coi rappresentanti politici manifestando le proprie ragioni. Questa non sarà sicuramente la fine della nostra battaglia, ma sicuramente, a giudicare dalle risposte degli Onorevoli e del Senatore presenti all’iniziativa, abbiamo fatto un importante passo avanti nel tutelare la libertà delle imprese che CNA e Confartigianato rappresentano.