COMUNE DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA Provincia di Grosseto Rassegna Stampa Giovedì 14 ottobre 2010 Replica di Bonifazi a Viggiani: "Parla di una situazione che non esiste" "Al Pdl piacerebbe una città simile al Bronx" GROSSETO - Non sono passate inosservate, in Comune, le critiche del Pdl in tema di sicurezza. Il sindaco replica con puntiglio alle considerazioni del coordinatore comunale Fabrizio Viggiani, "sperso - attacca - nei meandri di un'attività di partito che langue" e che per questo "cerca occupazioni alternative. Quindi attacca l'amministrazione comunale continuando a descrivere una città che non esiste. Si avvicina la campagna elettorale e puntuale - nota il sindaco - arriva l'emergenza insicurezza, oltre al 'sempre verde' degrado urbano. Seguono una serie di accuse che mancano solamente - ironizza - di assegnare al sottoscritto anche la responsabilità della fame nel mondo. Proprio ieri (martedì per chi legge, ndr) è stato siglato il Patto per la sicurezza, che favorirà la tutela della tradizionale tranquillità di questa città. Viggiani si impegnerà naturalmente ad esaltare qualunque scritta, cartaccia, grido, suono o rissa che possa far assimilare Grosseto al Bronx, ma il suo problema è che i grossetani conoscono la città dove vivono e chiedono solo che continui ad essere tranquilla e pulita". Il sindaco, infine, ricorda a Viggiani "che sono stati realizzati e sono in corso lavori di riqualificazione importanti, che ci battiamo quotidianamente contro pochi incivili, che inauguriamo piste ciclabili e ristrutturiamo parchi e scuole, anche quelle che ci avevano garantito fossero nuove, come quella di Rispescia, inaugurata dal centrodestra nel 2004 e rifatta completamente nel 2009 perché cadeva a pezzi". Ieri vertice col ministro Matteoli Grosseto-Fano Passo in avanti per l'incompiuta PERUGIA - Passo avanti verso la E78. Dal vertice di Roma, al ministero delle Infrastrutture, la Maremma e l'Italia di mezzo escono con le rassicurazioni del governo "a terminare l'incompiuta", ma al tempo stesso restano in allerta. Le Regioni, di fronte al quadro economico estremamente "difficile", hanno (parzialmente) tolto il veto dal project financing, vedendosi riconosciute in cambio l'inserimento della Fano-Grosseto nelle opere di priorità europea. Dal tavolo del ministro - ai lavori ha partecipato anche il presidente dell'Anas Pietro Ciucci - è emersa inoltre la proposta di istituire un tavolo tecnico con il ministero delle infrastrutture e le tre Regioni interessate al completamento della strada E78 Fano-Grosseto è stato proposto ieri pomeriggio dal ministro Altero Matteoli. Il tavolo tecnico proposto da Matteoli lavorerà da subito alle verifiche di fattibilità: a riferirlo è stata la presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, che ha definito "importante la riunione odierna, per un'opera sulla cui realizzazione anche l'Umbria punta molto in una chiave strategica di sviluppo per il proprio territorio". "Matteoli riferisce ancora la Marini - ci ha detto due cose importanti: la prima è che la E78 è un'arteria strategica ed originale in quanto collega due mari. La seconda cosa e' che, proprio perché ha queste caratteristiche, entro novembre potrebbe essere riconsiderata dall'Ue strada di interesse Europeo". La Marini (per l'Umbria hanno partecipato con lei all'incontro anche il presidente della Provincia di Perugia, Guasticchi e l'assessore regionale Rometti) ha espresso anche "disponibilità ad approfondire la proposta del ministro di utilizzare lo strumento del project financing per portare a termine l'opera: servono in tutto 3,6 miliardi di euro, e con questo meccanismo la metà ne metterebbe a disposizione lo Stato e l'altra metà il concessionario privato". La Marini ha tra l'altro fatto osservare che "per il tratto umbro della E78 tutti i soggetti interessati sono arrivati a concordare un tracciato condiviso: è sulla base di questa proposta - ha concluso la Marini - che il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha potuto annunciare la ripartenza della progettazione preliminare. La mobilitazione per la E78, comunque, non si ferma qui. Dopo l'occupazione della Guinza, dal 26 al 29 settembre scorso gli enti locali si rivedranno a Mercatello sul Metauro (provincia di Pesaro) il 7 novembre, in occasione del ventennale dell'opera, ancora non completata. Il presidente Guasticchi ha rinviato commenti più dettagliati nei prossimi giorni, anche per ricalibrare la linea politica con le Province di Arezzo e Pesaro Urbino. Nel tavolo con il ministro, sarà infatti centrale lo stanziamento dei fondi per i lotti funzionali. Jacopo Zuccari BONIFAZI «Emergenze a comando per il clima elettorale» «ELEZIONI vicine e il coordinatore comunale del Pdl Fabrizio Viggiani ne approfitta per descrivere una città che non esiste». Così il sindaco Emilio Bonifazi replica all’esponente della minoranza, che secondo il primo cittadino «puntuale parla di emergenza insicurezza e di degrado urbano, oltre a una serie di accuse che mancano solamente di assegnare al sottoscritto anche la responsabilità della fame nel mondo». Bonifazi ricorda inoltre il Patto per la sicurezza siglato in Prefettura, «a perfezionamento di anni di collaborazione tra Comune e forze dell’ordine». E conclude: «Viggiani si impegnerà a esaltare qualunque scritta o cartaccia che possano far assimilare Grosseto al Bronx, ma il suo problema è che i grossetani conoscono la città dove vivono e chiedono solo che continui ad essere tranquilla e pulita». Il Pdl attacca il centrosinistra "I consiglieri di maggioranza sono stati zittiti dalla giunta" FOLLONICA-"I toni di soddisfazione del sindaco per l'approvazione parziale del regolamento urbanistico lasciano intatti tutti i problemi che questo atto così atteso e decisivo non ha saputo risolvere". Cosi il Pdl torna a parlare dello strumento edilizio approvato solo a metà dal consiglio comunale: "Non ha risolto la questione della partecipazione vera dell'assemblea al suo esame, perché la maratona consiliare non può coprire come un velo di ipocrisia il fatto che la giunta Baldi ha letteralmente impedito ai consiglieri della maggioranza di fare interventi con la scusa che altrimenti si sarebbe perso tempo. Il confronto - afferma invece il Pdl - non è mai perdita di tempo e non lo è tanto più quando c'è da approvare il provvedimento sicuramente più importante degli ultimi anni". A detta del capogruppo Simone Turini anche il confronto in commissione urbanistica non può essere considerato sufficiente, perché se in quella sede è stato fatto un lavoro utile tra maggioranza e opposizione, è il Consiglio la sede principe di ogni ragionamento. "Svilita l'assemblea - queste le parole del Pdl - anche il merito del regolamento urbanistico lascia aperti troppi interrogativi che nella lunga maratona non è stato possibile affrontare per la fretta di andare avanti e appendersi la medaglia al petto. Perdere qualche ora in più non avrebbe rovinato la festa, dato che Follonica attende questo regolamento da molto tempo e ha dovuto attendere solo perché il centrosinistra, con Saragosa prima e con la Baldi poi, si è mostrato diviso e confuso". Il Pdl di Verdini sempre più terra di conquista finiana ARoma si accartocciano, a Firenze scappano, a Lucca litigano. Nonè un bel momento per il Pdl. Se a livello nazionale Berlusconi pensa adun ribaltone generale che potrebbe costare il posto ai tre coordinatori Bondi-La Russa e Verdini, in Toscana il centro destra è praticamente fermo in attesa di capire cosa potrebbe succedere. I dissidenti del Pdlaspettano novità: la prima è la sostituzione del coordinatore regionale Massimo Parisi. A Lucca la crisi ha spaccato in sei il partito e ora anche il sindaco Favilla, nel 2006 era toccato a Fazzi, rischia grosso per le scissioni nella maggioranza che lo sostiene. La crisi è culminata con il siluramento del presidente del consiglio. La faida toscana, che forse a Lucca, ha toccato i livelli più alti non è passata inosservata tanto da costringere lo stesso ministro Altero Matteoli, uno dei colonnelli del Pdl insieme a Verdini, ad ammettere che il suo partito non sta facendo proprio una bella figura. Insomma è da mesi che nel Pdl si fanno la guerra. Già prima dell’addio di Gianfranco Fini, che ha trovato proprio in Toscana uno dei suoi feudi più importanti. Infatti i dissidenti del Pdl mettono le basi per il nuovo partito. Oggipomeriggioall’hotel Baglioni di Firenze è atteso Italo Bocchino, che sarà accolto dall’ex consigliere regionale di Forza Italia Angelo Pollina, da tempo ai ferri corti con il Popolo della libertà. Secondo il responsabile regionale Massimiliano Simoni gli iscritti al neonato “Futuro e libertà” nella regione saranno oltre 1600 e sessantasette gli eletti nei consigli comunali e provinciali che passeranno a Fli. Al primo posto c’è lo stesso Pollina, che dal Consiglio comunale di Siena potrebbe portarsi dietro anche altri due colleghi che hanno rotto con il Pdl, Agostino Milani e Massimo Bandini. Tra i finiani di Pisa ci sono Massimo Balzi e Paolo Cognetti, tra i grossetani Laura Cutini. A Lucca pare siano stati avviati contatti con Giuliana Baudone (ex An) e Maurizio Dinelli (ex Fi), che hanno formato un gruppo autonomo nel Consiglio lucchese. Malpancisti del centrodestra aretino, e quindi possibili Fli, anche Beppe Matteucci, Franco Barbagli, Raffaello Giorgetti del consiglio comunale cittadino e Stefania Crott di Castiglion Fiorentino.ALivorno la dissidente è Marcella Amadio, che però è da sempre fedele ad Alemanno. A Pistoia pare che all’ex sindaco dell’Abetone Gianni Montagna toccherà la carica di coordinatore provinciale e Prato si fa il nome di Giorgio Silli, anche se lui smentisce categoricamente. la Repubblica I dinelliani chiedono 2 posti in giunta per sostenere il sindaco Trattative tra Pdl e dissidenti l´accordo è ancora in bilico SIMONA POLI Martedì sera l´accordo sembrava fatto, ieri di nuovo tutto è saltato per aria. Non trova pace la maggioranza di centrodestra a Lucca, dove il gruppo del Pdl da tempo è scisso in due pezzi, 11 berlusconiani (tra cui alcuni inglobati in corso d´opera da liste civiche) e 7 dissidenti capeggiati da Maurizio Dinelli che ha chiamato "Forza Lucca" la sua neoformazione e ha chiesto «un´adeguata rappresentanza in giunta" per continuare a sostenere il sindaco Mauro Favilla. Il quale ormai somiglia più ad un acrobata che a un amministratore, costretto com´è a camminare sul filo della crisi dalle opposte pressioni dei suoi consiglieri comunali. Dopo giorni di tira e molla Favilla, con l´appoggio del Pdl lucchese, aveva raggiunto un faticoso compromesso: dare due assessori ai dinelliani e toglierne uno al Pdl, in modo da equilibrare le rappresentanze e poter sperare di arrivare alla naturale scadenza elettorale senza altri incidenti di percorso. Dinelli ha firmato senza tentennamenti. Sembrava fatta e invece dentro al Pdl sono rinati i malumori. In particolare ad opporsi alla conciliazione è stato Piero Fazzi, ex sindaco di Forza Italia che - silurato a quel tempo da Verdini - è stato rieletto in Comune con una sua lista e ora è di nuovo confluito nel Pdl. Le sue urla si sentivano da lontano ieri sera durante la riunione dei berlusconiani. Poi, in nottata, sembra che la linea della "colombe" abbia prevalso. L´accordo è ancora in bilico però. Il Pd chiede che si metta fine allo spettacolo. «Le trattative infinite del Pdl sulle sorti del Comune di Lucca stanno coprendo di ridicolo tutta la città», dice il senatore democratico Andrea Marcucci. «A questo punto non resta che fare appello al buon senso del sindaco Favilla: interrompa questa indecorosa recita e si dimetta. Meglio tornare alle urne». IL TIRRENO È l’escalation di consumo di stupefacenti tra i ventenni L’onda bianca sulla Maremma tra decessi, arresti e indagati A Follonica le fiamme gialle hanno portato a termine una maxi operazione A Grosseto caccia agli spacciatori di ecstasy GROSSETO. Quattordici indagati dalla guardia di Finanza, due morti sospette in appena sei giorni, due ventenni finiti in ospedale sabato scorso dopo aver fatto uso di pasticche di ecstasy fuori da una discoteca e per finire il blitz di lunedì mattina della polizia in un bar dove tra un caffè e un tramezzino il gestore spacciava capsule di eroina. Da Follonica a Orbetello, passando per Gavorrano e Follonica per finire con il commercialista di Castiglione della Pescaia trovato con la cocaina sul Suv appena due settimane fa. Non sembra esserci differenza tra nord e sud della provincia dove il minimo comune denominatore pare essere quello della distribuzione capillare della droga, in particolare per quello che riguarda eroina e amfetamine. «Fino a qualche anno - spiega un investigatore da anni sulle tracce di spacciatori e clienti - la Maremma si divideva in zone. A Gavorrano c’erano i consumatori di eroina e si concentravano tutti in quella zona. Adesso non più e così è anche il consumo è cambiato: pochissimi ormai assumono la droga tramite il buco in vena come negli anni Ottanta». Quello che preoccupa gli inquirenti ora, nessuno dei quali parla però di allarme, è la distribuzione su tutto il territorio. Così capita che una famiglia di Follonica, i Di Buduo, finiti nell’inchiesta delle fiamme gialle, grazie agli agganci con la camorra diventi il punto di riferimento non solo della zona nord. Oppure che due ragazzi poco più che ventenni che abitano a Gavoranno acquistino l’ecstasy a Grosseto prima di cercare di raggiungere una festa a Principina e accusare i primi malori. Da giorni i carabinieri del nucleo radiomobile di Grosseto sono a caccia degli spacciatori che possono aver ceduto le pasticche di ecstasy ai due. Loro quando sono stati ascoltati dai militari dopo essere stati dimessi hanno detto di non ricordare da chi avessero acquistato la droga due giorni prima. L’apice di questa escalation iniziata con i tredici arresti della Finanza, è nei due ragazzi di 27 e 28 anni morti in meno di una settimana tra Orbetello e Grosseto. Possibile - si sono chiesti gli investigatori - che ci possa essere un legame tra queste due tragedie? Per il momento gli inquirenti rispondono di no. Ma il dubbio rimane e forse potrebbe essere sciolto dall’autopsia di oggi sul corpo di Eduardo Giaconi. IL TIRRENO Carabinieri a Vetulonia Lezione antitruffa ai nonni CASTIGLIONE. I carabinieri insegnano agli anziani a difendersi da ladri, truffatori e scippatori: tutti a scuola per frequentare un corso ad hoc che mostra ai “nonni” le tecniche che i malviventi usano per trarre vantaggio dalla loro buona fede e i sistemi per non cascarci. Così i castiglionesi over 70 potranno riconoscere più facilmente un malintenzionato. I corsi, proposti dal comando della stazione carabinieri di Buriano, sono patrocinati dal Comune di Castiglione della Pescaia. A fine settembre si è tenuto il primo dei tre appuntamenti al centro sociale di Buriano, al quale hanno partecipato il comandante della stazione di Buriano e promotore dell’iniziativa, maresciallo Ivan Carito e il comandante della compagnia carabinieri di Grosseto, capitano Edoardo Campora. Il secondo appuntamento si è tenuto a Tirli, all’ex scuola con una grande partecipazione di pubblico. Il terzo appuntamento con le frazioni, in attesa del corso che avverrà nel capoluogo, è in programma oggi a Vetulonia alle 17, nella sala conferenze del nuovissimo centro diocesano. Lo slogan dell’iniziativa è “Fidati solo di chi conosci”. Durante gli incontri vengono distribuiti opuscoli e materiale informativo. Insieme per rilanciare la movida Locali uniti per la sicurezza La proposta degli imprenditori: «Lavoriamo per migliorare la notte» UNA MOVIDA notturna più sicura e più ricca di offerte. Questi sono gli stimoli che hanno mosso tre imprenditori a unire le forze per costruire un venerdì sera diverso dal solito. Sono Luis Leandri del Nob Restaurant, Patrizia Pozzolini del Cristall bar e Paolo Maria Pasquinelli del bar Bristol (nella foto insieme). Assecondando la tendenza di passare la prima parte della serata in viale Ombrone, poi in piazza Albegna e infine al locale di via Castiglionese, i tre titolari hanno deciso di fare di questa «corrente naturale» un vero e proprio pacchetto «tutto compreso», per un venerdì sera organizzato dalla prima all’ultima tappa, con tanto di pulmino che dal Bristol porterà tutti al Nob per concludere la serata. «INVECE che farci la guerra abbiamo deciso di unirci e collaborare — afferma la Pozzolini — e così ci siamo trovati e ci siamo messi a pensare a come migliorare l’offerta, come renderla più ricca. Così abbiamo inventato un percorso del divertimento che è solo la prima delle iniziative che vogliamo realizzare insieme. Per fare un esempio, già pensiamo all’ultimo dell’anno». «IN QUESTO momento nel mondo della movida notturna regna il caos — afferma Pasquinelli — e questo non aiuta la sicurezza della notte. I problemi di ordine pubblico derivano anche dalla mancanza di organizzazione e di collaborazione tra gli imprenditori. Organizzare la serata come un circuito, aiuta anche le forze dell’ordine a sapere dove si sposta il movimento. E l’idea del pulmino rende più sicure le strade». UNA NOVITÀ imprenditoriale, per la città: tre locali che si mettono insieme per contribuire a rendere la notte più sicura e con un bollino «doc» per il divertimento grossetano. «Il nostro — conclude Pasquinelli — è un invito rivolto anche agli altri a non danneggiarci a vicenda e collaborare». «Perché crediamo che tutto questo — conclude la Pozzolini — faccia bene prima di tutto alla nostra città». R.B. SCARLINO PREVISTO IL RIPASCIMENTO FINO A FOLLONICA «Quasi due milioni di euro per difendere il litorale» L’assessore Pianigiani assicura interventi lungo la costa NESSUNA esclusione dal piano anti-erosione. «La difesa della costa del Comune di Scarlino rientra a pieno titolo nei programmi della Provincia: è previsto il ripascimento al confine con Follonica. E 1,8 milioni di euro per mettere in sicurezza Cala Violina e Cala Civette». Parola di Fernando Pianigiani, assessore provinciale alle infrastrutture. Tanto per rassicurare chi teme che gli interventi appena annunciati a difesa della costa del Golfo si fermino ai confini follonichesi, trascurando i vicini scarlinesi. «Il lavoro di difesa del territorio costiero del Comune di Scarlino — chiarisce Pianigiani — è presente a pieno titolo nei progetti dalla Provincia. E’ assurdo (o strumentale) affermare che gli interventi tecnici sulla zona costiera del golfo di Follonica siano parziali e che Scarlino sia escluso. La battaglia contro l’erosione non è un tema da affrontare con superficialità: la Provincia, con i suoi tecnici e specialisti, affronta in maniera organica e attenta i problemi della costa nel suo insieme, come a Capalbio, Castiglione e Punta Ala, individuando le soluzioni più idonee anche nella zona che interessa Scarlino». IN PARTICOLARE, Palazzo Aldobrandeschi assicura che il tratto di costa fra il confine con Follonica e il pontile Nuova Solmine è inserito a pieno titolo nel programma di interventi per contenere l’erosione costiera. «L’attento studio progettuale — spiega l’assessore — indica il ripascimento con sabbia come soluzione ottimale per il recupero della spiaggia. Uno dei problemi più importanti del litorale, infatti, consiste proprio nello scarso volume di sabbia nella parte emersa della spiaggia, che comporta quindi la necessità di individuare fonti di approvvigionamento esterne. E per far fronte ai grandi quantitativi necessari, circa 500mila metri cubi, la sabbia proveniente da cava marina è una soluzione più economica rispetto a una cava terrestre, e migliore anche dal punto di vista ambientale. L’individuazione di cave a mare da parte della Regione Toscana è in fase di studio e confidiamo che possa coincidere con la predisposizione del progetto esecutivo e l’avvio dei lavori». L’erosione colpisce anche altrove. «La Provincia sta seguendo con attenzione tutti i problemi legate alla costa: in occasione della visita della Giunta Regionale a Grosseto — conferma Pianigiani — è stato consegnato un rapporto con le segnalazioni di nuove criticità anche per Cala Civette e Cala Violina, soggette a frane per distacchi e cadute di blocchi innescate proprio dall’erosione. L’intervento di messa in sicurezza ha comportato una richiesta di finanziamento pari a 1,8 milioni di euro». G.D. IL TIRRENO Segretario ancora in alto mare Un candidato o due, ma anche Grosseto è nel caos Oggi (forse) si decide fra Barbara Pinzuti e Walter Lunardi PD E Piccolotti lascia il ruolo di coordinatore GROSSETO. Alla fine, con ogni probabilità, si andrà al congresso del Partito Democratico con due nomi e due liste. Ma ieri, in tarda serata, la linea di Grosseto era ancora in sospeso. Dopo un mese abbondante di discussioni e dopo il “gran rifiuto” di Massimo Alessandri, alla fine non è stato possibile trovare un candidato unitario. La “commissione di saggi”, che ha bypassato la base, ha esaurito il proprio compito senza stringere niente di concreto. Da una parte ci sarà Barbara Pinzuti, definita “espressione dei territori”, ma in realtà solo di una parte di essi, dall’altra ci sarà, probabilmente, Walter Lunardi, chiamato a sostituire Alessandri per rappresentare Grosseto e pronto a correre per un posto che, fino a qualche settimana fa, tutti davano come sicuro al capoluogo. In fondo niente di male. Anzi. Se la gente, finalmente coinvolta con i congressi dei 67 circoli, potrà almeno fare una scelta invece di dover ratificare e basta una decisione calata dall’alto, magari avrà una motivazione in più per partecipare. E il segretario che uscirà dall’urna, e non dal “comitato dei saggi”, avrà un briciolo di autorevolezza in più. Ieri si è maturato l’epilogo, con qualche sorpresa. Da una parte Walter Lunardi, riunito a Grosseto con alcuni esponenti del Pd cittadino, pare deciso ad andare avanti con la propria candidatura. Dovrebbe raccogliere le firme e presenterà la lista. Al momento in cui scriviamo, però, parte di Grosseto (fra cui il sindaco) era per andare invece ad una trattativa e ritirare la candidatura. Vedremo stamani. Dall’altra alcuni “territori” si sono chiamati fuori dal coinvolgimento. Da una patre Bruno Piccolotti ha scritto una lettera agli altri segretari della zona sud, sbattendo la porta e rinunciando al ruolo di coordinatore perché - scrive - «Mi sono trovato isolato su una posizione che mi pareva consolidata da tempo sui criteri per la scelta del nuovo segretario, che noi avevamo individuato in quello indicato dall’Unione Comunale di Grosseto». Lo stesso Cristina Remi, di Gavorrano, che ha precisato di non aver ancora fatto alcuna scelta sul nome del segretario: «Dobbiamo ancora fare la riunione, non siamo né per la Pinzuti, né per il Lunardi». Analoga posizione l’ha espressa Bartoletti, da Castiglione. Un caos (male) organizzato, quindi, che poteva essere superato coinvolgendo da subito la base. Così se adesso, almeno, si voterà su due nomi, tanto male non sarà. (g.f.) IL TIRRENO Prove di dialogo nel centrosinistra Nasce il gruppo che va dai repubblicani a Rifondazione E.G. CASTIGLIONE. Prove di dialogo nel centro sinistra a Castiglione. Per superare la stagnazione di idee e di dibattito che sta colpendo la vita politico-amministrativa del paese, è stato formato il gruppo “Sinistre e laici per Castiglione”. L’idea nasce dal circolo Repubblicani castiglionesi, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, e Sinistra Ecologia e Libertà, in vista anche della prossima scadenza elettorale. Con un comunicato la nuova formazione politica ha sottolineato: «Vogliamo stilare un documento programmatico propositivo ed innovativo, in una proposta più generale volta alla continuazione della stagione turistica, anche nei mesi invernali, per ottenere la piena occupazione per tutto l’anno solare, e per evitare che Castiglione diventi, in inverno, come sempre una città fantasma». Sulla base del programma, Sinistre e Laici per Castiglione, si presenterà alla popolazione con nuove proposte intorno alle annose problematiche non risolte, e che ormai non possono più essere ulteriormente rimandate. Tale programma sarà anche discusso con le altre forze politiche disponili ad un confronto: l’interlocutore primario sarà il Partito Democratico, nella speranza che questo possa uscire dall’immobilismo in cui si trova da alcuni anni. il Giornale della Toscana Idv: «Stretta sul vitalizio per gli ex consiglieri regionali» LA PROPOSTA Riformare il sistema dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali toscani. È l'obiettivo del consigliere regionale dell'Italia dei Valori e presidente della commissione affari istituzionali di Palazzo Panciatichi, Marco Manneschi. Una riforma che si basa sull'innalzamento dell'età a cui matura il diritto alla corresponsione dell'indennità da 60 a 65 anni e un finanziamento attraverso gli accantonamenti degli stessi consiglieri. «Il gruppo. consiliare Idv - ricorda Manneschi - ha iniziato un esame dei vari aspetti legati ai costi della politica ed ha assunto l'impegno di contenerli. Rammento che come gruppo, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale, abbiamo valorizzato il personale interno inducendo un risparmio di ben oltre 100 mila euro annue. Personalmente mi sono interessato alle problematiche legate agli assegni vitalizi che spettano ai consiglieri regionali». Il consigliere dell'Italia dei Valori spiega che «ogni anno la Regione deve coprire il disavanzo (nel 2009 circa 3,1 milioni) che si crea tra i contributi che i consiglieri versano per avere diritto al vitalizio, e la spesa complessiva per il pagamento dello stesso a tutti coloro che ne hanno diritto (ad oggi sono 154 ex consiglieri)». Per l'esponente Idv «la riforma del sistema, che nei prossimi giorni sottoporrò agli altri componenti del gruppo consiliare e, successivamente, all'attenzione del Consiglio, si propone di cambiare la natura dell'istituto, rendendolo esclusivamente "contributivo, volontario, e limitato nel tempo". La somma da erogare agli ex consiglieri, sottolinea ancora, «deriverebbe quindi dai soli contributi accantonati negli anni nel fondo apposito dagli interessi maturati nel tempo da tale somma (senza ulteriori oneri per le casse regionali). La proposta prevede inoltre l'innalzamento dell'età a cui matura il diritto alla corresponsione dell'indennità da 60 a 65 anni». Secondo Manneschi «si passerebbe quindi da un vitalizio vero e proprio, illimitato nel tempo e che sottrae risorse in prospettiva crescenti al bilancio regionale, ad una semplice indennità differita, un sistema meramente volontario di accantonamento personale e privato». Bisogna ricordare che il partito di Di Pietro aveva presentato un'analoga proposta anche per il vitalizio dei parlamentari. Una richiesta che a Roma però è stata bocciata: «Ma in Toscana c'è un altro clima»; conclude il consigliere regionale dell'Italia dei Valori spiegando che «la proposta di legge sarà pronta al più presto anche se prima vogliamo fare un giro di consultazioni con gli altri gruppi. Fino ad ora comunque sembra che ci sia disponibilità». Va detto infine che la questione del vitalizio è allo studio anche della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome di cui è presidente Davide Boni (Lega Nord) che guida il consiglio regionale della Lombardia. [RP] MaremmaNews Secondo corso di inglese per i dipendenti del Comune In aula 85 impiegati con insegnanti della British Institutes di Grosseto Castiglione della Pescaia: La prossima giornata di corso di inglese per i dipendenti del Comune di Castiglione della Pescaia si terrà domani, giovedì 14 ottobre, sempre nella sala del consiglio comunale. Il corso è tenuto da DS Formazione, sede della British Institutes di Grosseto. Il Comune di Castiglione della Pescaia sta investendo nella formazione in un’ottica di continuo miglioramento della qualità dei servizi e per offrire ai propri dipendenti l’opportunità di migliorare la loro performance e quindi quella del Comune, non solo con saltuari e tradizionali corsi di aggiornamento specifico, ma anche tramite corsi complessi e articolati su più mesi per ottenere competenze di alto livello. In particolare, il Comune si avvale della DS Formazione, sede della British Istitutes di Grosseto, per organizzare corsi di formazione di lingua inglese articolati su più livelli. Dopo i corsi di formazione per la patente di uso del computer, dunque, a seguito dei quali dal 2007 al 2010 ben 40 dipendenti hanno conseguito la certificazione Ecdl, questa settimana hanno preso il via i corsi di inglese, con la meta ambiziosa di arrivare a rilasciare in tre anni almeno altrettanti attestati Pet della conoscenza della lingua inglese, secondo lo standard europeo Qcer “Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue”. “In un mondo che cambia, la pubblica amministrazione ha il dovere di rispondere a nuove esigenze, e se da una parte è doveroso rilevare la soddisfazione dei cittadini, dall’altra è altrettanto importante dotare i dipendenti del Comune delle capacità ed abilità necessarie per un’adeguata interazione con le nuove tecnologie”, spiega l’assessore all’informatizzazione Giulio Ciabatti. I dipendenti dell’Ente che si sono iscritti al corso sono stati ben 85, appartenenti a tutte le aree e settori. I corsi si svolgono in due lezioni alla settimana, ciascuna della durata di un’ora e mezzo, con una frequenza minima dell’80% delle ore, quindi ogni anno si prevedono al massimo tre classi dall’autunno alla primavera. Ogni classe è formata da un numero massimo di 15 persone, per un totale annuo di 45 dipendenti al massimo ogni anno. “L’amministrazione ha ritenuto rilevante per la professionalità interna un miglioramento generale nelle competenze linguistiche dei dipendenti, soprattutto in considerazione della vocazione turistica del territorio di riferimento”, commenta l’assessore al personale Sandra Mainetti. MaremmaNews Caccia, riunione in Comune sulla nuova stagione venatoria Castiglione della Pescaia: Nei giorni scorsi si è tenuta nella sala giunta del Comune di Castiglione della Pescaia una riunione per discutere della stagione venatoria 2010-2011. L’incontro con tutte le associazioni di categoria, nonché il presidente dell’ATC 7, è stato indetto dall’assessore alla caccia David Bulleri, per parlare delle problematiche legate al mondo della caccia. A confrontarsi su alcune particolari tematiche sono stati, Sergio Bocci e Giuliano Masetti (Arcicaccia), Paolo Isidori (Liberacaccia), Gianfranco Gemignani (Federcaccia) e Giuliano Merlini (Enalcaccia) e Gaetano Zambrini (presidente di Atc7). Nell’ambito della discussione è emerso anche la problematica relativa all’ “aspetto alla beccaccia”, un comportamento venatorio vietato dalla legge, che troppo spesso viene sottovalutato. Il dibattito ha avuto il fine di far emergere proposte finalizzate a prevenire e punire certi comportamenti scorretti, nonché sensibilizzare tutto il mondo venatorio. E’ per questo che tutti i presenti hanno ritenuto opportuno chiedere una maggiore sorveglianza da parte degli organi di controllo. “Penso che sia doveroso da parte delle varie figure istituzionali e associative cercare di trovare soluzioni a questa forma di violazione della legge in materia venatoria che peraltro rischia di danneggiare notevolmente la popolazione delle beccacce”, spiega l’assessore Bulleri. MaremmaNews Terminati i lavori per le nuove banchine del porto Quattro mesi di attività subacquea per consolidare il cemento Castiglione della Pescaia: Terminati lavori per il di consolidamento di due tratti della banchina destra del porto canale adibita all’attracco dei pescherecci. Il costo totale dei lavori è stato di 124mila 800 euro di cui centomila reperiti attraverso un bando della Regione Toscana. La ditta che ha vinto l’appalto è la “Barracuda Sub” di Genova e i lavori sono durati quattro mesi. E’ stato vietato l’attracco ai pescherecci in quel tratto di banchina ed è stata impedita in parte la passeggiata lungo il canale dalla parte di ponente. Quasi tutto il lavoro è stato fatto con l’ausilio di sommozzatori in quanto si è trattato di riempire i buchi provocati dalle maree e dalle piene del fiume sotto le banchine. Prima sono stati ripuliti dalla melma che si è depositata e poi riempiti con il cemento. “Un lavoro importante terminato nei tempi previsti – dice l’assessore ai lavori pubblici, Alessandro Cini – che permetterà adesso di fruire del porto in maniera migliore e nella più totale sicurezza per i pescherecci e per le imbarcazioni in generale”. CACCIA, RIUNIONE IN COMUNE SULLA NUOVA STAGIONE VENATORIA COMUNE DI CASTIGLIONE Provincia di Grosseto DELLA PESCAIA Ufficio Stampa Comunicato Mercoledì 13 ottobre 2010 stampa Nei giorni scorsi si è tenuta nella sala giunta del Comune di Castiglione della Pescaia una riunione per discutere della stagione venatoria 2010-2011. L’incontro con tutte le associazioni di categoria, nonché il presidente dell’ATC 7, è stato indetto dall’assessore alla caccia David Bulleri, per parlare delle problematiche legate al mondo della caccia. A confrontarsi su alcune particolari tematiche sono stati, Sergio Bocci e Giuliano Masetti (Arcicaccia), Paolo Isidori (Liberacaccia), Gianfranco Gemignani (Federcaccia) e Giuliano Merlini (Enalcaccia) e Gaetano Zambrini (presidente di Atc7). Nell’ambito della discussione è emerso anche la problematica relativa all’ “aspetto alla beccaccia”, un comportamento venatorio vietato dalla legge, che troppo spesso viene sottovalutato. Il dibattito ha avuto il fine di far emergere proposte finalizzate a prevenire e punire certi comportamenti scorretti, nonché sensibilizzare tutto il mondo venatorio. E’ per questo che tutti i presenti hanno ritenuto opportuno chiedere una maggiore sorveglianza da parte degli organi di controllo. “Penso che sia doveroso da parte delle varie figure istituzionali e associative cercare di trovare soluzioni a questa forma di violazione della legge in materia venatoria che peraltro rischia di danneggiare notevolmente la popolazione delle beccacce”, spiega l’assessore Bulleri.