Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirugiche Obesità infantile Teresa Arrigo Palmi 22 novembre 2008 Lancet 360: 473-482; 2002 Sovrappeso e obesità: la situazione dei bambini italiani fotografata da OKkio alla SALUTE Predictive value (PV) of childhood obesity for obesity in early adulthood (J Nutr 1998) Author Measure Age Age at follow-up PV Mossberg (1989) >2 SD wt/ht 0-16 y 40-56 y 47% Stark et al (1981) wt/ht >130% 7 y males 26 y 42% wt/ht >130% 7 y females 26 y 64% Wt/ht >85% 2-14 y 10-22 y 43% Freedman et al (1987) Obesità e salute Mortalita’ American Cancer Society Study of 750,000 Men and Women 2.5 2.0 Mortality Ratio Digestive and Pulmonary Disease Cardiovascular and Gallbladder Disease Diabetes Mellitus 1.5 1.0 Moderate Men Women 0 20 Very Low Low 25 Reprinted from Gray. Med Clin North Am. 1989;73(1):1-13, . Moderate 30 BMI 35 Very High High 40 Lancet 360: 473-482; 2002 Risk of mortality among males and females overweight during their high school years (Adapted from MUST et al. ,1992) J Nutr 128: 411-414;1998 Relative risk (95% CL) Cause of death All causes Coronary heart disease Atherosclerotic cerebrovascular disease Colorectal cancer Breast cancer *p < 0.01. Males 1.8 (1.2-2.7)* 2.3 (1.4-4.1)* Females 1.0 (0.6-1.6) 0.8 (0.3-2.1) 13.2 (1.6-108.0)* 0.4 (0.1-1.8) 9.1 (1.1-77.5) 1.0 (0.1-7.0) NA NA= not applicable 0.9 (0.2-3.8) ECCESSO PONDERALE Peso reale - Peso ideale x 100/ peso ideale EP di grado EP “ “ EP “ “ lieve: 20-40% medio: 40-60% elevato: >60% Indice di massa corporea (BMI) BMI = peso (kg)/ statura (m2) Sovrappeso= BMI >90° centile per sesso ed età Obesità centile = BMI >95° Pressione arteriosa Percentili della pressione arteriosa Parametri auxologici Circonferenza addominale Circonferenza addominale (cm) Percentili per il peso BMI (Kg/mq) Peso Altezza B.M.I. = Maschi Percentili Femmine per l’altezza Peso (Kg) Altezza (m)2 Età (anni) Età (anni) Plicometria Metodica con problemi di accuratezza e riproducibilità (operatore dipendente) Plica > 85° centile degli standard x sesso ed età = obesità Circonferenza vita Valutazione della composizione corporea e della distribuzione del tessuto adiposo • Bioimpedenziometria • Circonferenze e diametri: – circonferenza vita » Correla con il tessuto adiposo addominale e rappresenta una misura clinicamente accettabile per la determinazione del tessuto adiposo addominale » Rischio elevato: femmine >88 cm; maschi >102 cm – W/H Rischio elevato: femmine >0.8 cm; maschi >1.0 – diametro sagittale • Ecografia del tessuto adiposo • Dexa • TAC L4-L5 Adapted from Clinical guidelines. National Heart, Lung, and Blood Institute Valutazione anamnestica Anamnesi familiare • • • • • • • Sovrappeso/obesità nel gentilizio Patologie cardiovascolari Dislipidemie Diabete tipo 2 Ipertensione Gotta Tireopatie Anamnesi ponderale • Bilancio energetico - Fabbisogno calorico - Anamnesi alimentare • Indagine psicologica (genitori separati, convivenza con i nonni, lutti o incidenti gravi) • Peso e lunghezza alla nascita • Età di insorgenza obesità e • Inattività fisica protratta progressione • Anamnesi farmacologica Anamnesi farmacologica • • • • • • • Beta-bloccanti Estroprogestinici Corticosteroidi Insulina Antistaminici Ciproeptadina Antiepilettici (valproato, carbamazepina) VALUTAZIONE CLINICA • • • • • • • • Piede piatto? Ginocchia valghe? Acantosi? Strie perlacee? Strie rubre? Gibbo? Pseudomicropene? Pseudoginecomastia? • • • • Visus Udito Sviluppo psicomotorio Sviluppo sessuale CLASSIFICAZIONE DELL’OBESITA’ - Obesità essenziale - Obesità associata a sindromi genetiche Mutazioni puntiformi Sindromi mendeliane Ipercorticosurrenalismo - Obesità da endocrinopatie - Obesità da lesioni ipotalamiche Pseudoipoparatiroidismo Iperinsulinismo primario Infezioni, tumori, traumi, Malformazioni vascolari CRITERI DI DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE Obesità esogena Obesità endocrina/ genetica • Familiarità Frequente Infrequente • Altezza Normale > 50° p Spesso < 50° p • Età ossea Normale o Talvolta ritardata • Pressione arteriosa Normale Normale o • Sviluppo psicomotorio Normale Spesso ritardato • alterazioni fisiche Assenti Presenti Obesità genetica • • • • • • • • • • Nell’animale db/db fat ob/ob tub agouti topi mogano MC4r Ach M3 fa/fa cp ratti Nell’uomo • deficit di leptina Montague et al., Nature 387:903-908, 1997 Farooqui et al., NEJM 341:879-884 1998 Ozata et al., JCEM 85:3686-3695, 1999 • deficit gene POMC • mutazione gene Proconvertasi 1 • mutazione gene recettore MC4 • forme poligeniche Sindromi associate ad obesità: quando sospettarle Altri casi familiari simili • Esordio dell’obesità molto precoce • Appetito vorace e scarsa sensibilità alla dieta, anche se rigorosamente praticata • Associazione con note dismorfiche e/o alterazioni dello sviluppo psicomotorio, del visus o dell’udito, altre malformazioni d’organo • Obesità sindromica • Sindrome di Labhart Prader Willi • obesità generalizzata, bassa statura, carenza di GH, acromicria, ipoplasia metacarpale, ipotonia muscolare, ipogonadismo primitivo, ritardo mentale • Sindrome di Lawrence-Moon-Bardet-Biedl • obesità generalizzata, polidattilia, ipogonadismo primitivo • Sindrome di Alström • obesità tronculare, ipogonadismo maschile, QI normale • Sindrome di Cohen • obesità tronculare, anomalie craniofacciali, ipotonia muscolare, pubertà ritardata • Sindrome di Carpenter • obesità tronculare, anomalie craniofacciali, poli-sindattilia, ginocchio valgo, ipogonadismo secondario Sindrome di Alstrom Sindrome di Bardet-Biedl Sindrome di PRADER-WILLI • Ridotti movimenti nella vita fetale • Ritardo mentale,disturbi comportamentali. obesità, fame insaziabile, ipogenitalismo • Causata da alterazione 15q11-q13 (delezioni, disomia uniparentale, difetti del centro di imprinting, riarrangiamenti) Obesità ipotalamica • • • • • • • Craniofaringiomi Sindrome di Frölich Cisti Sarcoidosi Leucemie Istiocitosi X Encefaliti • Ipertensione endocranica Neoplasie e lesioni interessanti il nucleo ventromediale Obesità endocrina • Sindrome di Cushing • Ipotiroidismo • Ipogonadismo • Deficit di GH • Sindrome dell’ovaio policistico • Iperinsulinismo organico Sindrome di Cushing : Principali caratteristiche epidemiologiche e cliniche in età pediatrica Costituisce meno dell’1% delle cause di obesità infantile Anche le forme iatrogene sono rare Fra le patologie organiche quella meno infrequente è l’adenoma ACTH-secernente Assenza di familiarità Esordio dell’obesità molto tardivo Pressochè costante un grave rallentamento della crescita, accompagnato talora da rallentamento dell’età ossea Più incostanti altre manifestazioni tradizionalmente riportate come tipiche ( gibbo di bufalo, strie cutanee) Medical mystery answer: male infant with unusual weight gain and rash. Seven months of age. His weight was 8450 g, and his blood pressure was elevated, at 114/52 mm Hg. What is the diagnosis? New Engl J Med , 10 march 2005 Pseudoipoparatiroidismo • Bassa statura,anomalie della mano, faccia tonda, ritardo mentale, cataratta, calcificazioni ectopiche • Ipocalcemia, iperfosforemia con riassorbimento tubulare di fosfati aumentato e elevati livelli di PTH in soggetti con normale funzione renale. • I pazienti occasionalmente possono essere anche normocalcemici Con quali meccanismi l’obesità determina insulinoresistenza? Acidi grassi Steatosi e resistenza insulinica Infarcimento muscolare e resistenza insulinica Dal grasso addominale Fatty acid metabolism and insulin secretion in pancreatic beta cells GC Yaney Diabetologia Vol 46, N10 October 2003 Pag: 1297 - 1312 Distruzione delle Beta Ridotta produzione di insulina cellule pancreatiche Pediatric Diabetes 2003; 4:174-209 DEFINIZIONE Incapacità dell’insulina plasmatica di favorire adeguatamente l’utilizzazione del glucosio periferico, di eliminare il glucosio epatico e di inibire la fuoriuscita delle VLDL. DEFINIZIONE BIOCHIMICA Livelli di insulina basale superiori a 15 μU/ml, o picco insulinemico post-OGTT maggiore di 150 μU/ml e/o maggiore di 75 μU/ml a 120’. HOMA Glucosio 0’ (mmol/l) x Ins 0 min (μU/ml) 22,5 VN < 4 QUICKI 1 log (ins 0 min) + log (glu 0 min) VN > 0,30 Pediatrics 2000;105;671-680 EPIDEMIOLOGIA ATTUALE DEL DIABETE DI TIPO 2 IN ETA’ EVOLUTIVA • Costituisce il 20-30 % circa delle forme di diabete nell’adolescente • L’età di esordio è mediamente fra 12 e 14 anni (in coincidenza con l’aumento dell’insulino-resistenza tipico della pubertà) • Il sesso più colpito è quello femminile (1.6:1) • Il 96 % dei giovani colpiti hanno un BMI > 85° percentile • L’86 % hanno un’ acanthosis nigricans • Il 30 % hanno un’ipertensione arteriosa • Tutti questi dati sottolineano la stretta correlazione fra diabete di tipo 2 ed obesità (considerato che acanthosis nigricans ed ipertensione sono spesso una conseguenza dell’obesità) Bogalusa Heart Study 1 Pubertà Età prepubere Adolescenza OBESITA’ INSULINORESISTENZA IPERLIPIDEMIA L’obesità compare prima e determina successivamente insulinoresistenza e iperlipemia 1 Metabolism 2003; 52: 443-450 Criteri per la diagnosi di sindrome metabolica* *3 citeri su 5 SINDROME METABOLICA Ipertensione Basso rapporto HDL/LDL Ipertrigliceridemia Obesità a prevalenza addominale Resistenza periferica all’insulina Iperinsulinismo compensatorio Diabete Mellito Tipo 2 Aterosclerosi coronarica Prevalence of a metabolic syndrome phenotype in adolescents Cook S et al, Arch Pediatr Adolesc Med. 157, 821, 2003 Prevalenza della sindrome metabolica 4.2% ( 6.1% M e 2.1% F) PERCENTUALI DI PAZIENTI vs NUMERO DEI FATTORI DI RISCHIO Prevalenza della sindrome metabolica nei soggetti con BMI > 95% : 28.7% 45 40 40,9 35 30 % pazienti 25 20 14,2 15 10 4,2 5 0,9 0 1 2 3 Numero dei fattori di rischio 4 FATTORI ASSOCIATI CON MALATTIA CARDIOVASCOLARE Fattori genetici: Fattori ambientali • Elevati livelli di LDL (VLDL, lipoproteine) - Diete ricche di grassi • Ridotti livelli di HDL - Fumo • Elevati livelli di pressione arteriosa - Bassi livelli di antiossidanti • Storia familiare - Mancata attività fisica • Diabete e obesità • Livelli elevati di fattori dell’emostasi • Sesso (maschile) • S. metaboliche (s. di Prader-Willi, di Bardet-Biedl, di Alstrom-Hallgren, di Cohen) Obesity: cardiovascular risk 60 6.6 Total cholesterol 6.2 50 SBP 5.8 % with high SBP 40 mmol/l 2.8 2.6 30 2.4 Triglycerides 2.2 2.0 20 1.8 1.6 10 1.4 1.2 1.0 18 Data from British Regional Heart Survey. HDL cholesterol 0 20 22 24 26 28 30 32 Body Mass Index (kg/m²) 34 La steato-epatite non alcolica (NAFLD) rappresenta una conseguenza metabolica dell’obesità e si caratterizza per: • Elevazione ALT sieriche • Iperecogenicità epatica agli ultrasuoni • • Steatosi micro e/o macrovescicolare e fibrosi periportale all’istologia % di bambini con elevati livelli di ALT 16 ** 14 * 12 Sovrappeso 10 Obesi ** 8 6 P= 0.1 4 * 2 0 Peso normale 12-13 14-15 16-17 18 ETA’ (ANNI) * P < 0.05 ** P < 0.01 J Pediatr 136: 727-33, 2000 Variations in % IBW and in serum levels of ALT in obese children J Pediatr 136: 739-43, 2000 Funzione tiroidea T3, T4 e TSH risultano aumentati rispetto ai controlli normopeso T3, T4 diminuiscono dopo dimagramento, ma non il TSH Tali alterazioni non necessitano di terapia Arch Dis Child 2002;87:320-3 La disfunzione dell’asse ipofiso-tiroidea non è associata ad aumento degli Ab tiroide o carenza iodica Horm Res 2000;54;14-9 OBESITY AND PUBERTY • Obese children were younger, taller and had more advanced bone maturation than nonobese children of similar pubertal stage, confirming the accelerated bone maturation and relatively earlier puberty in obese children. • The link bewteen body weight and timing of pubertal events has been documented. Kein KO et al .JCEM 83; 3469-75;1998 Puberty and prenatal growth Molecular and Cellular Endocrinology 254–255 (2006) 22–25 Sovrappeso e obesità: la situazione dei bambini italiani fotografata da OKkio alla SALUTE L’alimentazione degli italiani è ricca in grassi, per l’aumentato consumo di prodotti alimentari a contenuto “mascherato” di lipidi/grassi quali : • • • • snacks biscotti e prodotti da forno formaggi frutta secca (dati ISTAT sui Consumi delle Famiglie) Stima dei fabbisogni energetici giornalieri per Kg di peso in bambini da 0 a 3 anni Età (mesi) 1 3 6-36 Kcal/Kg 115 100 96 Stima dei fabbisogni energetici dei bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e 18 anni (Kcal/Kg) ( LARN 1996) Età (anni) 3.5 4.5 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5 10-12 13-15 16-17 18 Maschi 94 90 87 84 79 73 68 61 50 44 43 Femmine 90 87 84 79 73 66 59 53 42 39 39 STILE DI VITA: LA TELEVISIONE Il rischio di sovrappeso/obesità aumenta del 6% per ogni ora passata davanti alla TV (media italiana 3-4 ore) Assenza di movimento Consumo di alimenti ipercalorici ad alto valore nutrizionale Fattori di rischio aggiuntivi: N. di TV in casa TV in camera da letto TV dove si mangia Televisione e frequenza di spot pubblicitari totali Bambini che guardano programmi tv loro dedicati per 2ore/die, in Italia hanno guardato circa 25.000 spot/anno ItalianSociety ofPediatrics, 2000 Bambini che guardano programmi tv loro dedicati per 2ore/die, negli USA hanno guardato circa: 22.000 spot/anno durante gli anni ‘70 Choates, 1975 40.000 spot/anno durante gli anni ‘90 Kunkel, 2001 Linee guida: L.A.R.N. Ripartizione corretta delle fonti energetiche nell’alimentazione umana secondo le linee guida : • 55-60% CARBOIDRATI • 25-30% LIPIDI • 12-15% PROTIDI •1 colazione 20% •Spuntino 5% •Pranzo 35% •Merenda 5% •Cena 35% Nessun alimento in assoluto fa male…… ….è sempre soltanto un problema di quantità Correzione stile di vita • Frazionamento dei pasti • Condividere con i figli orari e modi mangiare • Separare il momento del pasto da altre attività • Evitare di acquistare cibi proibiti • Porre in tavola solo quello che si deve mangiare • Servirsi di una sola porzione • Ingerire piccole quantità di cibo e masticare a lungo • Non usare il cibo come ricompensa o punizione OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO Calo ponderale lento (0.5-1 Kg/mese) Mantenimento della crescita in altezza Modifica di abitudini alimentari Incentivazione degli atteggiamenti attivi Coinvolgimento della famiglia nel supporto Avvicinamento al peso ideale entro 2 anni Assenza di ricaduta a distanza di 5 anni Limitare al massimo il fenomeno del “drop-out” Gestione dell’attività fisica 1. Praticare attività ludiche di movimento e attività sportive con le seguenti caratteristiche: a) piacevoli b) compatibili con lo studio c) regolari e di durata 2. Aumentare le attività fisiche “semplici”: a) camminare a piedi b) non prendere l’ascensore c) aiutare nelle faccende domestiche 3. Ridurre le attività sedentarie: a) andare in auto b) guardare la TV c) giocare con i videogiochi d) “oziare” sul divano ALCUNE RACCOMANDAZIONI: • Identificare i soggetti a rischio (storia familiare, condizioni ambientali…). • Calcolare periodicamente BMI. • Incoraggiare allattamento protratto al seno. • Consigliare modelli nutrizionali adeguati. • Incoraggiare regolare attività fisica. • Riconoscere e monitorare i fattori di rischio per malattia cardio-vascolare. Pediatrics 112, 424,2003 Lancet, 360: 473-82, 2002 • The majority of studies were shortterm. Studies that focused on combining dietary and physical activity approaches did not significantly improve BMI, but some studies that focused on dietary or physical activity approaches showed a small but positive impact on BMI status. • We recommend that stakeholders (families, school environments,and others) be included in the decision making regarding the potential strategies to be implemented, and that a sustained strategy to bring about supportive environments and behaviour change in physical activity, sedentariness and healthier food choices is likely to make more of a positive impact than the interventions identified in this review.