ComunitA PAstorAle
Maria Regina Pacis, S. Giovanni Battista in Trenno, S. Leonardo da Porto Maurizio, Santi Martiri Anauniesi
Sommario
Anno 3 - Numero 19 - Giugno 2013
NOTIZIARIO LOGO.indd 1
1. Editoriale
Comunità pastorale:
3. Dieci anni
di ministero
4. Processione con il
Cardinale Angelo Scola
al Gallaratese
7. La nostra storia
16. Prime Comunioni
e Cresime
18. Vetrina libri
24. Notizie in breve
28. Credere
30. Asilo di Trenno:
nuovi progetti
31. Anagrafe
Le parrocchie:
8. Maria Regina Pacis
10. San Giovanni
Battista in Trenno
12. San Leonardo
da Porto Maurizio
14. Santi Martiri
Anauniesi
Spazio giovani:
19. ©OVER!
20. Veglia regionale a
Caravaggio
22. Educatori
e laureati
23. Una stagione
intensa per un giorno
speciale
26. Missioni
32. Orari e recapiti
25-03-2011 14:36:29
Bastioni da abbattere
strade da percorrere
N
on ci sono bastioni da difendere per la chiesa, ma
strade da percorrere per andare incontro a tutto
ciò che è umano, per condividere tutto ciò che è degno
dell’uomo. Così ci sta ripetendo il nostro Arcivescovo, il
Cardinale Angelo Scola, con insistenza.
Gioie e speranze, tristezze e angosce, dei poveri soprattutto: tutto questo sta a cuore alla chiesa; così scrivevano i
Padri del Concilio Vaticano II circa 50 anni fa. Volevano
una chiesa amica, che non ha paure, non difende bastioni,
ma anzi li abbatte, abbatte tutti i muri che creano separazioni, per aprire strade nuove, perché le chiusure fanno
male a tutti, a chi è dentro e a chi è fuori, e di questo il
nostro Dio non è contento.
Chi ha cominciato a costruire muri di divisione? Non importa. Conta chi è capace di fare il primo passo, di aprire
una breccia.
Dove sono i bastioni? Sono là dove ci sono sicurezze che
invece di difenderci hanno bisogno di essere difese. Sono
come gli idoli pagani, fatti da mani di uomo, con materiali
preziosi, che invece di custodire i loro devoti, devono essere custoditi perché non siano rubati.
Cosa sono i bastioni? Sono i beni economici, i ruoli sociali,
che abbiamo conquistato magari a fatica, che ci sono stati
assegnati per un’azione coraggiosa, di lungimiranza profetica, per un servizio utile e che ora, in condizioni nuove, ci tengono schiavi perché li dobbiamo conservare. Non sono loro a
conservare noi, siamo noi che dobbiamo conservare loro. ➔
editoriale
➔
Come qualcuno che è riuscito a prendersi una seconda casa in campagna. Era
utile per creare momenti di unità della famiglia. Ora che la situazione familiare è
cambiata, deve andarci anche controvoglia per mantenerla aperta. Come alcuni
che sono diventati amici perché si sono trovati insieme tutte le settimane ad accompagnare i figli al torneo di calcio. Ora vorrebbero costringere i figli a continuare a giocare anche fuori età per conservare quel contesto di relazioni dove, lì
dentro, ciascuno aveva il suo ruolo rassicurante.
Non ci dobbiamo stupire. Siamo portati tutti alla conservazione: singoli e gruppi
sociali; le novità ci fanno paura, ci rendono insicuri.
Chi ci salverà da questa inerzia? “I poveri saranno sempre con voi” dice Gesù. Non
è un bell’augurio, ma dice che ogni inerzia, ogni bastione inutile crea sempre disagi
al movimento, crea emarginazioni, divisioni, tra protetti e abbandonati. Saper vedere
i poveri, le sempre nuove forme di povertà, sarà la nostra salvezza. Come sentinelle
dobbiamo guardare oltre i nostri recinti, scovare i poveri. Vederli ci può emozionare,
commuovere e smuovere; può fare breccia nelle nostre sicurezze illusorie, prospettare
nuovi ambiti in cui investire la nostra esperienza, i nostri beni; offrire spazi nuovi per
rigenerare in progetti nuovi le nostre buone relazioni. Ma è importante anche farsi
vedere, far vedere che ci siamo, renderci visibili, raggiungibili perché i poveri possano loro venire a cercare, ad aprire brecce nelle nostre abitudini. Ci pensiamo, questa
estate, ci prepariamo per gli appuntamenti nuovi di settembre.
il parroco, don Riccardo
Periodico bimestrale della
Comunità pastorale Trasfigurazione del Signore
Aut. Trib. di Milano
n. 468 del 17.09.2010
n
don Riccardo Festa
n
direttore responsabile
Daniele Gregoris (coordinatore)
Giuliana Cavallo (revisione testi)
Claudio Bellingeri (progetto grafico)
Alessandro Barra, Renata Castiglioni,
Patrizia Damiano, Federica Ghezzi,
Milena Grasso, Dario Guglielmetti,
Sergio Miotto, Massimo Motta,
Giuliano Sacco, Giusy Songini,
Francesco Spelta, Costanza Terzano,
Maurizio Terzano,
Roberto Zavatti (internet)
Stampa Miolagrafiche
(www.miolagrafiche.it)
2
“Dio delle mie notti”:
dieci anni di ministero...
R
ipercorrendo il mio essere prete da dieci anni
e cercando di fare, prima di
tutto dentro di me e davanti al
Signore, una sintesi, mi accorgo di come, per definire il mio
essere prete, non ci sia bisogno
di chissà quali teorie, ma c’è
un episodio capitatomi che è
diventato una luce sempre più
intensa sul mio cammino.
“don... ho un problema di salute...” questo a grandi linee un
giorno mi venne detto da una
persona. Era verso il tramonto, il resto della sera passò con
questo pensiero fisso. La notte
non riuscivo a prendere sonno,
i pensieri turbavano la mente
e il cuore... nel letto presi in
mano la corona del rosario e
pregavo, poi mi addormentavo, mi svegliavo con il rosario
in mano e riprendevo a pregare e così via.
Lottai... lottai col mio Dio;
era la lotta del cuore e, senza
saperlo, la mia fede e il mio
ministero stavano diventando
veri, provati da un mistero che
non so ancora nominare.
La mattina capii.... capii che
mai come in quei momenti ero
stato un prete; lottando col mio
Dio a motivo di quelle persone
cha camminano con me e per
le quali io dovrei dare la vita
come il buon pastore.
Essere prete da quel giorno è
per me, prima di tutto, sintonizzarmi sulla stessa lunghezza d’onda della vita della gente
e, in tutto ciò che faccio, diventare custode di una speranza anche lì dove sembra venir
meno. Nella solitudine estrema
e malinconica di fronte a Dio,
con tutte le mie forze, porto
fino alla lotta la preghiera e la
possibilità di una speranza e
di una luce che vengono solo
dalla fede.
Feci la scelta di dire tutte le
sere un rosario,
magari anche
veloce, per
3
quella persona e per tutti i malati... essere prete per me va al
di là dell’organizzare le cose,
del predicare, del fare l’oratorio, le gite, del promuovere iniziative o del fare progetti e del
contare successi o delusioni.
Essere prete è, davanti a Dio,
portare nel cuore e custodire la
speranza per i più deboli.
Quella corona del rosario ce
l’ho ancora, per adesso... su di
essa è raffigurata la statua della Madonna di Notre-Dame de
Guérison, un santuario posto
ai piedi del versante sud-est
del Monte Bianco... ogniqualvolta mi è dato di contemplare
la sublimità della parete della
Brenva che si staglia verso il
cielo azzurro, il mio ricordo va
a quella notte, al mistero della
preghiera, alla lotta del cuore,
al volto del Signore del Cielo
diventato Padre.
Non c’è sera in cui, dicendo
il rosario per i malati e
per chi vedo soffrire, il
mio ricordo non vada
a quella notte... mi
sento discepolo... mi
sento prete... mi sento libero... mi sento
vero, al di là di tutto
ciò che succede...
Ogni parrocchiano sappia
che c’è un uomo solitario ma
mai solo che chiede al Padre
di custodire la speranza di
ognuno...
don Stefano
comunità pastorale
Corpus Domini
nostri Jesu Christi
Processione con il Cardinale
Angelo Scola al Gallaratese
4
I
bambini e bambine della Comunione e della Cresima, gli scout, i gruppi sportivi del
nostro quartiere e i ragazzi degli oratori; un
gruppo di seminaristi belli, puliti. La messa
finisce con il canto “Ave Verum” di Edward
Elgar ed inizia la processione che si snoderà
in via Betti e via Kant sino a giungere alla
chiesa di Regina Pacis.
L’Arcivescovo di Milano, solenne e bonario
ad un tempo, procede sotto l’antico baldacchino reggendo l’ostensorio con il Corpo di
Cristo. Lungo il tragitto è tutto un brulicare
di lumini, di canti e di preghiere. Un gruppo di scout sostiene uno striscione di benvenuto al Cardinale. La gente dei quartieri fa
ala entusiasticamente alla processione e le
nonne, secondo un’antica tradizione, espongono alle finestre dei loro appartamenti
drappi rossi in onore del sangue di Gesù.
Giunge infine il cardinale a Regina Pacis.
Una processione lunghissima con migliaia
di persone si appresta a stazionare sotto la
collinetta antistante la chiesa. Il Coro del
Duomo, dislocato all’interno della chiesa
stessa, inizia ad intonare i suoi bellissimi
canti: è una festa di fede, di musica, di preghiera, talmente sentita che il popolo si accalca e si stringe al suo vescovo.
➔
l 30 del mese del rosario, novello Carlo Borromeo, Angelo Scola visita le sue
parrocchie. I mezzi di trasporto sono diversi (Carlo Borromeo nel 1500 viaggiava
a dorso di mulo), ma fermo e incrollabile
rimane il desiderio dei nostri arcivescovi di
stare in mezzo alla gente, di conoscerne la
gioia e il dolore, il lavoro e il dopolavoro, le
aspirazioni e gli intenti.
È sera, la chiesa dei Santi Martiri Anauniesi
è strapiena. Partecipano con i loro gonfaloni il Comune, la Provincia, la Regione e con
un simpatico gagliardetto la Zona 8. Sono
presenti i Cavalieri di Malta, i Cavalieri del
Santo Sepolcro, la Confraternita del Santissimo Sacramento, l’Ordine Francescano Secolare, l’Università del Sacro Cuore,
l’UNITALSI e l’OFTAL, la Croce Bianca
Vialba, le autorità.
Scoccano le 20.00, entra il cardinale Angelo
Scola accompagnato dai suoi vescovi e dai
preti del Decanato. Esplode il canto “Chiesa di Dio”. Sono i coristi diretti dal maestro
Ambrogio Geroli che è riuscito a fare delle
tante voci dei cori decanali un’unica voce.
La messa si svolge in un’atmosfera veramente comunitaria e piena di commozione
e purezza. Mi piace ricordare la presenza di
5
L’omelia del Cardinale Scola
Riassumiamo per punti l’intervento dell’Arcivescovo
1. Un viaggio che non si può disertare. Il gesto che insieme abbiamo compiuto evoca il più
semplice e fondamentale mistero umano: il mistero del nostro esistere come un viaggio che a nessuno è
dato di disertare. Nella fede che si manifesta nel gesto pubblico della processione l’ansia e talora l’angoscia che deriva dal non conoscere la meta, o addirittura dal negarla, è vinta. Non solo sappiamo dove – o
meglio da Chi – andiamo, ma abbiamo il viatico per il nostro cammino.
2. «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Questo versetto del Vangelo,
che ha dato il titolo alla nostra Processione, ben sintetizza il senso dell’Eucaristia e della Chiesa: la contemporaneità di Cristo alla vita dell’uomo. In Gesù, infatti, Dio si fa vicino a noi e resta con noi per sempre.
3. Insieme a Gesù pane spezzato per la vita del mondo. Il senso compiuto della nostra
esistenza è costituito dal dono totale di noi stessi.
4. Un solo corpo. «Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti
partecipiamo all’unico pane» (Processione,
II Parte, 1Cor 10,17). Dall’Eucarestia ha
➔ L’omelia del Cardinale è sempliorigine la comunione. Il popolo di Dio,
ce ed efficace. Al testo si agqui generato e rigenerato, è chiamato
giunge la raccomandazione a
a rendersi visibile e incontrabile.
braccio alla fine: “Carissimi
5. La povertà della carne di
giovani, l’amore non è imCristo. Segno espressivo dell’uniprovvisazione, all’amore ci si
tà generata dalla partecipazione
educa con il matrimonio o con
all’unico Pane di Vita che è Cristo è
la condivisione della vita con tutti e in
la consacrazione sacerdotale o
particolare con i più poveri.
religiosa. I genitori quindi diano ai
Abbiamo
scelto di fare la processione in questo
figli affetto, educazione, libertà”.
importante
quartiere di Milano per far memoria del
Infine l’Arcivescovo impartisce la benediBeato Giovanni Paolo II che qui celebrò la Messa
zione solenne e subito dopo il ringraziaconclusiva del XX Congresso eucaristico nazionale.
mento, fatto dal decano don Riccardo, il Come sappiamo era presente un’altra Beata, MaCardinale stesso ringrazia tutti e si soffer- dre Teresa di Calcutta. Da quel momento il Gallarama incontrando e benedicendo i malati e i tese ha subìto un imponente sviluppo anche grazie
disabili presenti in carrozzella.
all’azione delle sue parrocchie: da agglomerato è
Ci voleva una festa così forte e articolata. diventato quartiere vitale. Disse molto bene il Beato
Abbiamo bisogno, specialmente in questo Giovanni Paolo II nell’omelia qui pronunciata quel
difficile periodo, di gesti di fiducia e di af- 22 maggio del 1983: «Nell’Eucaristia viene iscritto
fetto: questo avviene quando si porta Gesù ciò che di più profondo ha la vita di ogni uomo: la
vita del padre, della madre, del bambino e dell’anper le strade.
Giuliano Sacco
ziano, del ragazzo e della ragazza, del professore
e dello studente, dell’agricoltore e dell’operaio,
dell’uomo colto e dell’uomo semplice, della religiosa e del sacerdote. Di ciascuno senza eccezioni.
Ecco, la vita dell’uomo viene inscritta, mediante
l’Eucaristia, nel mistero del Dio vivente».
6. «Factus cibus viatorum». Domani
concluderemo il mese che il popolo cristiano dedica a Maria, donna eucaristica e Chiesa immacolata. Chiediamo alla Vergine, Regina della pace,
e ai martiri della Valle di Non, di custodirci in questo cammino: affidiamo loro tutte le aspirazioni, i
desideri, i bisogni, le sofferenze che premono sul
cuore nostro e di tutti i fratelli uomini. Amen.
6
comunità pastorale
La nostra storia
ampie pozzanghere, stavano per ore
vecchi e bambini,
pazienti ed entusiasti. E io proprio quei
volti cercavo, non le
foto d’effetto, ma i
sorrisi e i sentimenti della gente, i giochi dei
bambini, il racconto dei visi e degli occhi
pieni di speranza e di attesa”. L’unico dispiacere di Vighi è di non aver avuto il permesso di avvicinarsi al Papa e a Madre Teresa,
per questioni di sicurezza… ma è un’ombra
passeggera. Alcune foto, una in particolare
in cui un gruppo di persone agita festoso le
mani al passaggio del corteo papale, furono riprese dai giornali dell’epoca. “Fu una
giornata umida – conclude - ma veramente bella”. Crediamo che quella mostra, già
visitata da moltissime persone, debba avere
altre opportunità di essere vista, magari integrata con altre foto del quartiere: Vighi ha
un archivio con migliaia di foto della nostra
zona. Ci impegniamo quindi a portare questa proposta nelle sedi opportune. Per ora
un grande grazie a Silvano Vighi.
Le foto dell’incontro con Giovanni
Paolo II al Gallaratese nel 1983
C
erto, la bella mostra delle foto di
quell’evento straordinario, esposte a
Regina Pacis in occasione del recente incontro con il Cardinale Scola, racconta il
momento più alto della storia del nostro
quartiere. Lo stesso Cardinale, in quella occasione, ha voluto visitare la mostra, esprimendo compiacimento per quelle significative immagini. “Quel giorno - racconta
Silvano Vighi (foto), autore delle foto - avrò
fatto più di cinque chilometri avanti e indietro, sotto quella pioggia insistente che tutti
sembravano ignorare, con la fedele Canon
tenuta quasi sotto il mento per evitare che si
bagnasse”. Vighi, già socio del Circolo Fotografico Milanese, aveva colto l’importanza
dell’evento, preoccupato per il cattivo tempo
ma subito in campo a partire dalle fasi di
preparazione, documentando anche la vicenda dell’incendio
doloso del palco.
“Ero venuto in quartiere nel 65 - continua Vighi - ci eravamo dati da fare per i
servizi, e nell’83 non
tutto era sistemato; il
centro commerciale
era in costruzione,
ma vi erano gli ampi
spazi verdi che gli
abitanti del quartiere
avevano difeso. Su
quei prati – continua
- talvolta ridotti ad
7
LE PARROCCHIE - MARIA REGINA PACIS
IL TEATRO
Maria
Regina
Pacis
Stiamo ormai concludendo la fase di
sperimentazione della nuova Sala con i teatri
già fatti e con la proiezione cinematografica.
Per il teatro pensiamo a qualche rassegna
per dopo l’estate, oltre alle repliche degli
spettacoli delle nostre compagnie. Per
il cinema stiamo preparando qualche
proiezione sperimentale prima dell’estate,
così da poter partire sicuri in autunno,
magari anche con un cineforum.
IL TEATRO
Cineteatro
Maria Regina
Pacis La sala
della comunità
per tutto
il decanato
Gallaratese
L’11 e il 12 maggio
nuovo spettacolo della Combriccola del Baffo: La palla
al piede. Nuovo il tipo di allestimento delle scene; commedia
rapidissima, senza prendere fiato. Divertente.
Il 6 e 7 aprile
è stato il turno della Combriccola Junior
con È una questione di famiglia. Personaggi spericolati, trascinati e lanciati senza freni,
dagli eventi inattesi di una giornata speciale in
un ospedale londinese.
Peter Pan Rappresentato il 9 giugno il musical divertente, allegro e… magico!
Grande emozione. Il “cast”,
dapprima ristretto a un gruppo di San
Leonardo, si è via via allargato con altri ragazzi del territorio. È stato bello coinvolgere
anche adulti (mamme, nonne, papà). Un esempio concreto di come “il lavorare insieme con
passione” faccia nascere affetto e simpatia.
Grazie! Manuela - direttore artistico
Ero emozionata. Avevo già partecipato una
volta ad uno spettacolo ma avevo solo una
particina. Questa volta invece ero co-protagonista e quindi sarei stata sempre in scena!
Che dire? I testi sono tratti dal musical vero
e adattati con maestria. Inizialmente una
prova a settimana… poi sempre di più fino
a tre! Abbiamo lavorato con gioia e siamo
diventati una grande famiglia….. bellissimo!
Ciao… Elisa (Wendy)
Ho interpretato la parte di un “pirata”, ma
in realtà ho fatto un sacco di cose: aiutato
nelle scenografie, redatto testi e mandato un
milione di mail per avvisare dove si andava
a provare (mai lo stesso luogo). Bellissimo
davvero… un’esperienza preziosa che por-
terò nel cuore. Ciao a tutti … Sara (pirata,
scenografa, testi ecc.)
Un’esperienza di vita vera portata sul palco.
Siamo partiti con un piccolo gruppo parrocchiale e ci siamo trasformati in un “gruppo
vero”, pronto a condividere e faticare lavorando insieme con affetto e condivisione! Fantastico davvero! Emilio (il capo degli indiani)
Giornata
inaugurale
25 giugno, martedì
CINEMA
• ore 10 per i ragazzi degli oratori
• ore 21 per tutti
È stata per me la prima volta, era il mio debutto ed ero davvero emozionato. Quello che
mi ha divertito di più è stato quando qualcuno di noi alle prove sbagliava, perché ci
ridevamo sopra, riprovando senza perderci d’animo. Anche chi ha lavorato dietro le
quinte è stato prezioso e indispensabile. Ciao
Diario di una schiappa.
Vita da cani.
Film per ragazzi
Giorni di catechismo
a tutti. Luca (John)
lunedi 4a primaria
martedì 3a primaria
mercoledì 3a primaria
giovedì 2a primaria (avvento e quaresima)
dalle ore 17 alle 18
“Ogni favola è un gioco che si fa con il tempo ed è vera soltanto a metà…” dice la canzone finale… Grazie ragazzi di averci fatto
sognare….. e continuate a farlo! Ciao.
Federica Rimes
8
9
LE PARROCCHIE - SAN giovanni battista in trenno
San Giovanni
Battista
in Trenno
Sabato 18 maggio ci siamo recati in gita al Forte
di Exilles, imponente roccaforte situata al centro di
una strettoia dell’alta Val
di Susa. Questa fortezza è
un perfetto esempio di architettura militare francese
e sabauda e grazie al suo
posizionamento strategico,
su una rupe a strapiombo
sulla Dora Riparia, gode di
grandissimo impatto visivo.
Un lungo percorso circolare scavato all’interno della
roccia ci ha consentito la
visita ai vari livelli della
costruzione. Nell’ala più
antica abbiamo anche potuto far visita alle impressionanti, gelide e umide
prigioni dove, tra leggenda
e verità storica, si dice fosse
Don Luciano alla festa di San Giovanni Battista
Il gruppo
In cammino
in Val di Susa
Alla Messa per la Festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno, era presente tra gli altri e
ha presieduto la Messa don Luciano Sala, parroco di San Cipriano a Milano, che festeggiava i suoi 20 anni di ordinazione sacerdotale. Don
Luciano è stato vicario
parrocchiale a Trenno dal
1999 al 2005; in quegli
anni ha collaborato anche
per la pastorale giovanile
dei Santi Martiri Anauniesi. Prima di arrivare a
Trenno è stato tre anni,
dal ‘93 al ‘96, a Magenta, San Martino e tre anni
a Sant’Agata di Basiglio.
Don Luciano ha lasciato molti amici a Trenno e
torna sempre volentieri
quando lo invitiamo. Anche di questa amicizia che
rimane lo ringraziamo.
I ragazzi del catechismo in visita ai malati
segregata la famosa “Maschera di Ferro”. La salita
ai sottotetti, imponenti e
spettacolari, da cui si gode
un panorama mozzafiato
sull’intera valle, ha comple-
tato un itinerario di grande
fascino. Infine, attraverso
inaspettati ed emozionanti
allestimenti scenici, ideati
dall’artista Richi Ferrero,
abbiamo ripercorso la storia
millenaria del Forte e la vita
del soldato in montagna.
Nel pomeriggio, dopo un
imprevisto che ci ha permesso di essere spettatori in prima fila del mitico
“Giro d’Italia”, abbiamo
rapidamente visitato la città
di Susa, in cui sono conservate testimonianze celtiche,
romane e medioevali.
Matilde Daniotti
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Nella preparazione alla cresima e alla prima comunione dei ragazzi
di Trenno è stata inserita quest’anno la visita ai malati; a gruppetti di quattro o cinque i ragazzi hanno accompagnato un ministro
dell’eucaristia nella visita ai malati per portare la comunione mensile.
Così ha vissuto Maria Teresa questo incontro.
Una sorpresa magnifica, preannunciata solo la sera prima: un
gruppetto di ragazzi sarebbe venuto a conoscere l’esperienza che
vivo nel mondo della malattia.
Che dirò? mi sono chiesta; saprò accoglierli con un sorriso?…
Che bello!
Sono giunti accompagnati da Anna, ragazzi allegri, euforici, festosi, si contendevano un vasetto di primule per offrirle… la primavera entrava in casa mia. Trattenevo le lacrime.
La televisione trasmetteva la Santa Messa da Castelgandolfo …
con slancio li avrei abbracciati.
Quanta gioia nella preghiera, insieme con Maria; lo Spirito santo era
con me e con loro, … una nuvola di colori e profumo di cielo.
Poi una caramella, una carezza e via di corsa in parrocchia.
Grazie a tutti. Maria Teresa
11
Giorni di
catechismo
2013 – 2014
2a primaria:
domeniche di
Avvento e di
Quaresima dalle
ore 17 alle ore18
3a primaria:
venerdì dalle ore
17 alle ore 18
4a primaria:
martedì dalle ore
17 alle ore 18
5a primaria:
mercoledì dalle
ore 17 alle ore 18
LE PARROCCHIE - SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
San Leonardo
da Porto
Maurizio
“Festa in famiglia” per gli anniversari
È stata una “festa in famiglia” con al centro
Gesù la S. Messa del 5 giugno delle ore 21, celebrata per ringraziare il Signore dei tanti doni:
la nostra chiesa (20 anni dalla Dedicazione),
gli anniversari di ordinazione sacerdotale di
don Carlo (20 anni) e don Stefano (10 anni).
È stato anche ricordato l’anniversario della
morte di don Rinaldo Dedè, avvenuta proprio
il 5 giugno 1991, un sacerdote che rimarrà
sempre nei nostri cuori.
Sull’altare tutti i sacerdoti della Comunità Pastorale: don Carlo, don Stefano, don Davide,
don Gianni, il parroco don Riccardo, Padre Fabio, parrocchiano e ora missionario del PIME
e, ospiti graditissimi e di casa, don Giuseppe
Barzaghi e Mons. Sandro Villa, che hanno
partecipato con affetto e simpatia ricordando
con noi i tempi passati. Assente “giustificato”
don Vittorino, il nostro parroco precedente,
che quest’anno festeggia il 40° di ordinazione
sacerdotale (ora in pellegrinaggio con la sua
comunità) e che aspettiamo alla Festa del Patrono San Leonardo il prossimo Novembre.
Che dire? È stata una S. Messa più speciale
del solito perché ha visto momenti di emozione. L’omelia di don Carlo, il festeggiato,
che ha ricordato il suo arrivo a San Leonardo, e la sua commozione all’apertura del regalo: un viaggio in Terrasanta, “La Terra di
Gesù”, accompagnato da un ringraziamento
verbale, sia in prosa che in versi, a nome di
tutti i parrocchiani.
E poi l’intervento di don Giuseppe Barzaghi,
che ha ricordato la figura di don Rinaldo e il
Vincenzo, il seminarista del PIME,
va in missione!
Vincenzo sta studiando in Seminario per diventare prete missionario.
Nel suo cammino di formazione sono stati ora progettati tre anni
in Bangladesh. Ci saluta così e lo ringraziamo di cuore per il suo
contributo prezioso la domenica alla S. Messa, per aver aiutato anche
i bambini del catechismo… e per il musical Peter Pan!
“Mi chiamo Vincenzo e ho 22 anni.
Tra pochi giorni inizia il mio viaggio verso la missione, il Bangladesh;
il 1 luglio vado a Londra per imparare l’inglese per poi proseguire verso
il Bengala.
Sin da piccolo ero affascinato dalla figura del prete, qualcosa mi attirava;
ma cosa? Così entrai al seminario minore di Aversa, dove ho iniziato il
mio cammino di scoperta verso Dio. Il fascino iniziale si trasformava e
12
suo testamento
spirituale.
Don Riccardo ha ringraziato a
sua volta don
Carlo per il
suo impegno
e espresso la
sua soddisfazione sul metodo di
lavoro costruttivo che
vede i sacerdoti della Comunità della Trasfigurazione operare insieme condividendo le
linee pastorali.
A conclusione… un rinfresco come in una
“grande festa in famiglia” .
Grazie Signore… quanti doni! Ti chiediamo di
continuare ad accompagnarci nel nostro viaggio, nella nostra parrocchia in periferia, con
uno spirito di unità rinnovato e con orizzonti
sempre più ampi perché anche noi, nel nostro
piccolo, possiamo annunciare “La lieta novella”, perché amare Gesù rende felici.
diventava consapevolezza di essere amato, amato da Dio, così a quest’amore rispondo donandogli la mia vita, rendendomi disponibile al progetto che Dio vuole costruire con me.
Questa disponibilità si traduce in una disponibilità totale ad andare in qualsiasi parte del
mondo: così, quattro anni fa, sono entrato al PIME per diventare sacerdote missionario.
Il seminario è un po’ come il tempo del fidanzamento: ci si conosce meglio e si cresce nell’amore io-Cristo; solo quest’affetto
ti aiuta e fa sì che si accettino e superino le paure e le difficoltà
che durante il cammino si incontrano.
La mia partenza imminente crea in me un cocktail di emozioni:
paura, nostalgia e gioia che si traducono in una specie di irrequietudine. Forse vi domandate: ma se è cosi perché si parte? Beh, perché
si ama, si ama Cristo e questo basta per tutto. Vincenzo
Giorni di catechismo
2 a primaria mercoledi - ore 17-18 (avvento e quaresima)
3 a primaria martedi - ore 17-18
4 a primaria domenica 9,30 - 10,30
5 a primaria venerdi 17-18
13
1
2
LE PARROCCHIE - SANTI MARTIRI ANAUNIESI
Santi Martiri
Anauniesi
Don Olivo
e gli amici
del Trentino
Sabato 8 giugno abbiamo ricevuto la visita di don
Olivo Rocchetti, prete del Trentino, ora parroco di
Tione, che fu ai Santi Martiri Anauniesi come Vicario parrocchiale ai tempi di don Giuseppe Betta.
Don Olivo è venuto in pellegrinaggio alla Certosa di
Pavia con un gruppo di fedeli trentini, coi quali si è
aperta un’immediata amicizia.
Carissimi amici milanesi,
desidero farvi giungere, anche da parte del mio gruppo missionario, un sincero e caloroso grazie per
l’accoglienza che ci avete riservato. Quello che sembrava essere solo un momento per la celebrazione
della Messa nella chiesa dei Tre Santi Martiri, per poi ripartire per la visita alla Certosa di Pavia, si è
trasformato in una vera e propria festa tra persone che sembrano essere state sempre amiche.
Per me è stato un incontro gioioso con tanti amici che ancora porto nel cuore, per il gruppo del decanato di Tione che accompagnavo, una cosa meravigliosa, che ha lasciato tutti stupiti per la spontaneità
e il calore dell’accoglienza. Tutto è stato bello: la storia del quartiere, dei preti trentini, della chiesa
raccontataci da don Riccardo, la Messa, la visita all’Oratorio, l’ottimo pranzo offertoci con tanta generosità, la foto ricordo con i vecchi amici e con il gruppo… Una vera festa che ci ha rallegrato il cuore
e ci ha commosso per tanta spontaneità e fraternità. E’ stato questo il commento di tutto il gruppo, che
ha auspicato anche uno scambio nei nostri paesi di montagna.
Noi desideriamo perciò ringraziare tutti: don Riccardo e don Stefano, lo staff della cucina e del servizio, le
persone che sono venute a farci accoglienza e festa. Con la visita alla Certosa di Pavia, tutta intera la giornata è stata bellissima e ci ha portato tanta soddisfazione. Grazie di nuovo e tanti cari saluti. Don Olivo
Un grazie da Don Mario
Domenica 19 maggio abbiamo festeggiato, oltre agli anniversari di matrimonio, anche i 50 anni di sacerdozio di Don Mario Guzzeloni, parroco dei
Santi Martiri dal 1979 al 1988.
Carissimo don Riccardo (e tutta la comunità dei Martiri Anauniesi),
un grazie sincero e riconoscente per la giornata bella e gioiosa che mi
avete donato domenica scorsa! Auguri ricevuti, strette di mano, abbracci,
piccoli e grandi segni, doni, scritti: quanto ho ricevuto da questa buona e
bella comunità!
Mi sono reso conto che, quando gli anni passano, può indebolirsi la memoria
e così alcuni fatti o persone possono annebbiarsi nella nostra mente; ma, ne
sono convinto, non c'è solo la memoria della mente, c'è anche la memoria
del cuore, che è più solida, più costante, non viene mai meno! Ed io domenica ho sentito viva nel mio cuore, e nel cuore di tante persone, questa memoria incancellabile: questa parrocchia, questa comunità, il tanto affetto che
mi avete dimostrato sono dentro il mio cuore (ed anche nella mia preghiera)
e vi rimarranno sempre. Grazie di cuore a tutti voi! Il Signore benedica semMario
pre ciascuno di voi e la vostra comunità pastorale. Don14
19 Maggio: celebrazione degli anniversari di matrimonio
con don Mario Guzzeloni. Foto 1
2 Giugno: festa per i 10 anni
di sacerdozio di don Stefano.
Foto 2; 3; 4, 5
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Santi
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San Vincenzo
La Conferenza San Vincenzo della
parrocchia Santi Martiri calorosamente ringrazia tutte le persone che hanno confezionato le buone torte, e per
l'acquisto delle medesime e dei fiori,
durante la giornata della festa della
mamma. Il ricavato netto è stato di
617,00 euro e verrà devoluto in opere
di carità. Grazie di cuore.
7
2 Giugno:
festa
dell’oratorio.
Foto 6; 7
Giorni di catechismo
dalle ore 17 alle ore 18
2a primaria: lunedì
3a primaria: mercoledì
4a primaria: giovedì
5a primaria: martedì
Festa dell’oratorio. Anche quest’anno un grande grazie al panificio Moro che ha offerto il pane utilizzato
15 ACLI che ha offerto le bevande.
durante la festa del 2 Giugno. Un grazie anche al Circolo
Cresime
di San Leonardo
celebrate
il 4 Maggio 2013
Comunioni e Cresime
di San Giovanni
Battista in Trenno
celebrate il 5 Maggio 2013
(ore 15 e 30)
Comunioni e Cresime
di San Leonardo celebrate
il 26 Maggio 2013
Comunioni e Cresime
di San Giovanni
Battista in Trenno
celebrate il 5 Maggio 2013
(ore 18)
Cresime di Maria Regina Pacis
celebrate il 11 Maggio 2013
Comunioni e Cresime
dei Santi Martiri Anauniesi
celebrate il 12 Maggio 2013
Comunioni e Cresime di Maria Regina
Pacis celebrate il 19 Maggio 2013
vetrina libri
a cura di Giuliana Cavallo Invernizzi
Per l’estate, tempo di vacanze e di relax, suggeriamo
un romanzo che ha avuto grande successo di pubblico
e di critica in Francia: il protagonista, Ferdinand, è
un anziano che vive da solo in una fattoria e si trova
quasi per caso ad ospitare un’anziana vicina (con i relativi animali) la cui casa è diventata inagibile per un
nubifragio. Alla prima ospite se ne aggiungono altri,
persone sole che scoprono la bellezza dell’aiuto reciproco e della condivisione: nasce così una strana tribù
che riesce anche ad accogliere il dono di una nascita
inaspettata dimostrando che c’è sempre una seconda
possibilità se sappiamo coglierla….
Barbara Constantine
E poi, Paulette…
Einaudi, Torino, 2012, pp. 228 - Euro 17.
“Con la pancia contro il volante e il naso incollato al parabrezza Ferdinand si concentra sulla guida. Contachilometri fisso sui cinquanta. Velocità ideale. Non soltanto
risparmia benzina, ma così ha tutto il tempo di veder filare il paesaggio, di ammirare il panorama.
E soprattutto, di fermarsi al minimo allarme, senza rischiare un incidente.
E per l’appunto c’è un cane che corre, proprio davanti a lui. Reazione. Schiaccia il pedale del freno.
Stridio di gomme. Ghiaia che schizza. Gli ammortizzatori cigolano. L’auto beccheggia e alla fine si
blocca in mezzo alla strada.
Ferdinand si sporge dal finestrino.
- Dove te ne vai, caro mio? A darti ai bagordi, scommetto!
Il cane fa uno scarto, supera l’auto al galoppo e si acquatta un po’ più in là, nell’erba del fosso. Ferdinand scende. – Ma sei il cane della vicina. Che ci fai qui, tutto solo? – Gli va accanto, tende una
mano piano piano, gli accarezza la testa. Il cane trema.
Poco dopo, finalmente rassicurato, si decide a seguirlo.
Ferdinand lo fa salire dietro e riparte.
Arrivato all’imbocco di un sentierino, apre la portiera. Il cane scende, ma gli si incolla alle gambe,
guaendo, con l’aria di avere paura. Ferdinand apre il cancelletto di legno, lo incita a entrare. Il cane gli
striscia ai piedi, continua a guaire. Ferdinand percorre il sentiero tra due siepi di rovi, arriva davanti a
una casetta. La porta è socchiusa. Grida… Oh… C’è qualcuno?... Niente. Si guarda intorno. Nessuno.
Spinge il battente. In fondo, nella penombra, c’è una persona sdraiata sul letto. Chiama. Lei non si muove. Annusa. C’è puzza, lì dentro… Annusa di nuovo. Ehi! Puzza di gas! Si avventa sui fornelli, chiude
la valvola della bombola, si avvicina al letto. Signora, signora! Comincia a darle qualche schiaffetto
sulle guance. Prima piano; poi, dato che non reagisce, sempre più forte. Il cane abbaia saltando intorno
al letto. Anche Ferdinand perde la testa, si mette a schiaffeggiarla sul serio. Le grida di svegliarsi. Grida e latrati. Signora Marceline! Bau bau! Apra gli occhi, porcoBau! Si svegli, perfaBau!
Alla fine lei geme debolmente.
Ferdinand e il cane tirano un respiro di sollievo, all’unisono” (pp. 5-6).
18
Madre Teresa di Calcutta
Luciano Besi, Oltre la sofferenza (2010).
GMG2013
27-28 luglio 2013
VEGLIA REGIONALE
A CARAVAGGIO
La maggioranza dei giovani ambrosiani non potrà vivere in prima persona la XXVIII Giornata
Mondiale della Gioventù (“Andate e fate discepoli tutti i popoli” Mt 28, 19): la lontananza
del luogo e il periodo di svolgimento (23-28 luglio 2013)
consentiranno soltanto a pochi di loro
di vivere in prima
persona questo
evento mondiale
che avrà luogo
a Rio e vedrà la
partecipazione di
papa Francesco.
Per questo motivo
ODL (Oratori Dioce-
si Lombarde) organizzerà a Caravaggio una
Veglia regionale nei giorni 27 e 28 luglio per
consentire ai giovani della Lombardia di vivere
in comunione con le Diocesi di tutto il mondo
e in diretta televisiva la Veglia che, presieduta da Papa Francesco, si terrà a Rio de Janeiro.
La Veglia, alla quale potranno partecipare i nati a
partire dall’anno 1996, sarà
preceduta da
momenti di preghiera e di animazione e seguita
dalla celebrazione del-
la Messa, presieduta dal Card. Angelo Scola.
Verranno scelti alcuni temi in sintonia con la
Giornata Mondiale della Gioventù e ci saranno
diverse opportunità di confronto per consentire ai giovani di partecipare al racconto e alla
testimonianza di esperienze che riguardano
molto da vicino la loro vita; inoltre saranno
messi a disposizione spazi per la meditazione
e la riflessione personale. Sarà anche offerta la
possibilità di vivere il sacramento della riconciliazione, di essere guidati secondo precisi
intervalli all’adorazione eucaristica presso il
Santuario, di condividere la propria esperienza di vita cristiana alla luce del messaggio del
Papa emerito, Benedetto XVI, per la XXVIII
Giornata Mondiale della Gioventù.
L’intento è quello di creare un contesto favorevole perché i giovani possano ascoltare e
interiorizzare le parole che papa Francesco
rivolgerà loro, per poi riprenderle e meditarle
personalmente o all’interno dei gruppi giovanili,
magari già in occasione delle vacanze estive
che molti di questi ultimi vivranno comunitariamente nelle successive settimane.
IL PROGRAMMA della
veglia
A partire dalle ore 19.00: Arr
ivo presso il Santuario
Ore 20.30: Accoglienza e ani
mazione
Ore 23.00: Preghiera guida
ta da Mons. Francesco Besch
i (Vescovo di Bergamo)
Ore 23.30: Momenti di ado
razione, confessione e testim
onianza
Ore 01.30: Veglia con il Pa
pa (Collegamento in dirett
a con Rio de Janeiro)
Pernottamento all’aperto (sa
rà comunque possibile continu
are
la frequentazione degli stand
Ore 07.00: Lodi e colazione
fino alle ore 7.00)
Ore 08.00: S. Messa pre
sieduta dal Card. Angelo
Scola (Arcivescovo di Milan
A tempo debito verranno dat
o)
e a tutti gli interessati inform
azioni circa i trasporti e le
cheggio: tutti i giovani dov
modalità di parranno comunque raggiungere
autonomamente il Santuari
prossimità del quale sarann
o
o allestite ampie zone parkin
di Caravaggio, in
g gestite da un folto gruppo
l’accoglienza, gli spazi e i tem
di volontari che curerà
pi della Veglia.
Essendo previsto il pernotta
mento all’aperto nei prati
antistanti il Santuario di Ca
sario portare il sacco a pelo,
ravaggio, sarà necesil materassino e altro per tra
scorrere la notte.
LE ISCRIZIONI
È necessario iscriversi com
pilando l’apposito modulo
on line a partire dal 15 giu
2013. Possono partecipare
gno e fino al 14 luglio
i giovani di età compres
a tra i 17 (i nati nell’ann
ed i loro educatori: a tut
o 1996) e i 30 anni
ti gli iscritti verrà distribuit
o un semplice kit del pelle
Veglia; il kit conterrà: porta
grino in ricordo della
pass, pass, cappello, maglie
tta, libretto (contenente le ind
testi per seguire le celebrazi
icazioni logistiche e i
oni). Il costo della partecip
azione è di 10 € a testa da
ritiro del materiale: verrà dat
versare all’atto del
a comunicazione ai capigrup
po e alle singole persone int
e il luogo del ritiro.
eressate circa il giorno
INFORMAZIONI
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Servizio Giovani http://w
ww.chiesadimilano.it/pgfom/gio
vani/servizio-giovani/gmg-2013
regionale-a-caravaggio-1.73
/gmg-2013-veglia021
Via S. Antonio, 5 - 20122 Mil
ano
Tel. 02 58391330; Fax 02 58
391434 E-Mail: giovani@dio
cesi.milano.it
Per partecipare insieme
come decanato Gallarat
ese si possono chiedere
Davide e don Stefano.
informazioni a don
Per iscriversi e andare ins
ieme occorre dare il propri
o nominativo, con cellular
a don Stefano o don David
e e indirizzo e-mail,
e, e i 10 Euro di iscrizione,
entro martedì 9 luglio.
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educatori
e laureati
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Pubblichiamo volentieri l’elenco dei nostri
educatori di oratorio che in questo anno si sono laureati. Un bel gruppo, una bella notizia perché sono riusciti a dedicare tempo al loro studio e al loro servizio in oratorio. Un esempio per
i ragazzi di cui sono educatori, un messaggio positivo per tutti: il servizio al prossimo fa bene
anche allo studio e uno studio serio fa guadagnare stima per fare bene l’educatore. [dr]
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• Luca Songini, laurea triennale facoltà di lettere, 29/02/2012
• Raul Guerrini, laurea triennale facoltà di biotecnologie, 28/3/2012
• Davide Modenesi, laurea triennale facoltà di ingegneria matematica, 26/09/2012
• Patrizia Paciletti, laurea triennale facoltà di scienze
dell’educazione, 26/09/2012
• Marco Songini, laurea quinquennale
facoltà di fisica, 09/10/2012
• Giulia Reina, laurea triennale
facoltà di filosofia, 10/12/2012
• Francesca Cassina, laurea triennale
facoltà di mediazione linguistica e culturale,19/12/2012
• Vanessa Rondinella, laurea triennale
facoltà di architettura, 25/02/2013
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Oratorio estivo 2013
• Dal 10 giugno al 5 luglio nella propria parrocchia
• Dall’ 8 al 26 luglio tutti insieme all’oratorio dei
Santi Martiri Anauniesi (via Betti)
• Dal 2 al 6 settembre e fino all’inizio della scuola,
sempre ai Santi Martiri Anauniesi
Gli orari delle giornate
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• ore 8.00/9.00 entrata – mattina: preghiera, animazione, gioco e compiti delle vacanze.
• ore 12.30 pranzo – fino alle 14.00 gioco libero.
• ore 14.00 animazione, gioco organizzato, merenda.
• ore 16.45 preghiera, canti insieme e conclusione alle ore 17.
L’oratorio è poi aperto fino alle 18.30.
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COMUNITà PASTORALE
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BREVE
Iscrizioni al
catechismo
Le iscrizioni al catechismo saranno nella
settimana dal 16 al 21
settembre in tutte le
parrocchie con orari che
verranno comunicati.
Pellegrinaggio mariano
a Medjugorje
da martedì 8 ottobre a sabato 12 ottobre 2013
Presso le bacheche delle Chiese si può vedere il programma
e nelle sacrestie si può ritirare il foglio illustrativo.
Per le iscrizioni occorre andare durante il pomeriggio
presso le sacrestie di san Leonardo o di Regina Pacis.
Il costo è di 330 euro; all’atto dell’iscrizione occorre dare
una caparra di 100 euro.
Per ulteriori informazioni chiedere a don Carlo (parrocchia
san Leonardo)
I posti sono limitati. Pertanto le iscrizioni si chiuderanno al
completamento dei posti e, comunque, entro e non oltre la
prima settimana di settembre.
INIZIAZIONE CRISTIANA - CELEBRAZIONE DELLA
PRIMA COMUNIONE E DELLA CRESIMA DEI RAGAZZI
Il nostro Arcivescovo, Cardinale Angelo Scola, ha dato nuove indicazioni
per la preparazione dei ragazzi e delle ragazze che riceveranno la prima
comunione e la cresima. Negli anni recenti, qui nel decanato Gallaratese,
per unificare i percorsi di catechismo, avevamo accolto per tutte le parrocchie la proposta sperimentale di portare la cresima e la prima comunione in quinta
elementare, celebrate insieme nello stesso giorno nella stessa Santa Messa.
Dopo l’esperienza fatta anche negli anni precedenti in altre parrocchie, dopo le consultazioni fatte con i sacerdoti e i catechisti, l’Arcivescovo ha dato indicazione di confermare
la cresima al termine della scuola primaria, cioè in quinta elementare e di anticipare, per ragioni educative, la prima comunione in quarta elementare. L’inizio del catechismo di preparazione sarà ancora in seconda elementare, come già adottato da noi.
I ragazzi e le ragazze che iniziano la seconda elementare riceveranno pertanto la prima
comunione in quarta e la cresima in quinta. Quelli che invece nell’anno 2013/14 frequenteranno la terza, la quarta e la quinta primaria riceveranno come già programmato la
cresima e la prima comunione insieme, alla fine della quinta primaria.
Accogliamo anche queste nuove indicazioni con fiducia, per camminare insieme con le
altre parrocchie della nostra diocesi di Milano.
I sacerdoti del decanato
ACLI SAF: NOTIZIE UTILI
Ricordiamo, per chi lo desidera, che presso il CAF ACLI di via Uruguay 31 si possono
avviare pratiche per il lavoro domestico (apertura, elaborazione busta paga mensile,
calcolo contributi ecc) e per la Contabilità Professionisti (dichiarazioni fiscali professionisti, artigiani e società). INFO 0233490224
24 lunedi 9-12,30 e martedì 14-18,30.
Corsi di preparazione al
matrimonio
Comunità Pastorale viaggio in Francia
dal 5 all’11 maggio 2013
Il prossimo martedì 8 ottobre inizia il corso
per chi pensa di sposarsi nel 2014. Sette
martedì fino all’inizio di dicembre. Segnalarsi ai sacerdoti delle parrocchie al più
presto, comunque prima della fini di settembre. A gennaio ci sarà un altro corso.
Momenti emozionanti e speciali per i panorami e le opere architettoniche francesi. Intensi e preziosi i momenti spirituali
in cui il nostro piccolo gruppo ha condiviso anche l’esperienza della preghiera. In
particolare abbiamo pregato Santa Bernardetta a partire da Nevers fino all’arrivo
ad Ars, la città di Giovanni Maria Battista
Vianney conosciuto come “Curato d’Ars”
Corso base di chitarra
L’obiettivo del corso è imparare i principali accordi e i concetti base di tempo e di ritmo: il necessario per cominciare a cantare e suonare, da
soli o in compagnia. Qualora i partecipanti manifestassero interesse a riguardo, in
primavera sarà possibile valutare la realizzazione di un corso avanzato.
Al fine di favorire uniformità ed efficacia del
percorso didattico e del processo di apprendimento è necessario che i partecipanti:
• non abbiano mai preso in mano - o quasi - la
chitarra (siano dei principianti)
• abbiano almeno 14-15 anni (classe prima superiore) e al massimo… 100
Le lezioni si terranno dalle 20,45 alle 22,15 ogni
martedì, dall’1 di ottobre al 3 di dicembre 2013
(10 lezioni) presso il circolo ACLI, Parrocchia
Santi Martiri.
Quota di partecipazione: 70 euro.
Iscrizioni entro il 20 settembre 2013, via e-mail
a [email protected] oppure
presso il bar del circolo familiare ACLI ai Santi
Martiri Anuniesi.
per la sua intensa attività di parroco in
questo villaggio. Un grazie a don Carlo per
averci aiutato a conoscerci l’un l’altro e a
camminare insieme.
CINETEATRO MARIA REGINA PACIS
Seconda proiezione: mercoledì 10 luglio 2013
CINEMA
• Ore 15 per ragazzi dell’oratorio estivo • Ore 21 per tutti (ingresso gratuito)
I pinguini di Mr Popper
Tom Popper (Jim Carrey), affermato uomo d’affari a New York, riceve un
giorno in regalo dall’Antartide sei pinguini, che lui ospita nel suo grande
appartamento a Brooklyn. Da quel momento la sua vita cambia. All’inizio
in peggio, perché vorrebbe sbarazzarsi degli uccelli ma non ci riesce; ma
poi in meglio, quando capisce che i due figli (che vivono con la madre) si
affezionano e sono contenti che il padre li accudisca.
25
MISSIONI
Ci sarà un altro al mio posto?
Pubblichiamo la lettera di don Pier Angelo, missionario in
Brasile, legato in modo particolare alla comunità di Trenno
Caro don Gianni
Son tornato dal Brasile per la Pasqua, per un
periodo di riposo più prolungato: la “macchina” è un po’vecchia, intendo il mio fisico, e
devo tentare un’ultima revisione prima di rottamarla.
Ho lasciato ad Arame don Arturo, praticamente solo con la sua immensa parrocchia,
dove ha recentemente costruito, alla periferia
della città, una scuola materna molto bella,
diretta da un gruppo di giovani maestre, catechiste da lui formate negli ultimi anni. Sono
i bambini più poveri che ricevono,
oltre ad un’alimentazione adeguata, la cura e l’affetto di
queste maestre. È una
testimonianza di fede e
di amore che si riversa
sui genitori, che per
la prima volta ricevono una parola apposta per loro, così che
diventa un’occasione
preziosa di sostegno
alla famiglia.
Prima di partire io ho avuto una “consolazione” particolare. Dopo più di quindici anni
di contatti con gli indios guajajara – la
tribù dominante nello stato del Maranhao –
sono riuscito a costruire in una delle loro aldeie (piccoli villaggi) una mini chiesetta. O
meglio, l’han costruita loro: io ho solo portato
loro con la Toyota le tegole per il tetto.
Sulla parete di fondo, intreccio di pali ricoper-
to d’argilla, domina
un bel crocifisso: per
il resto tutto è vuoto,
aperto, circondato dal
verde della foresta.
Quando si radunano,
portano qualche tronco
per sedersi, e un piccolo
tavolo ai piedi del crocifisso.
Non ho ancora celebrato una S.
Messa con loro: arriverà il momento…
per ora solo canti, preghiere - un po’in portoghese, un po’ nella loro lingua, che è solo
orale - e parlare di Gesù.
Io resto incantato e commosso per l’attenzione, e penso a Gesù come parlava alle
folle, con il loro linguaggio e sento che è
26
ancora Lui che sta parlando a loro.
Il giorno dell’inaugurazione della chiesetta,
ci sono stati una settantina di Battesimi, di
tutte le età: bambini, ragazzi e adulti, praticamente quasi una metà del villaggio. È la
prima volta che celebro solo per loro. Altre
volte capitava di avere qualche indio che
veniva a far battezzare i figli, nelle messe
celebrate presso i caboclos, i bianchi meticci insediati ai margini della foresta.
Io dico sempre che
Gesù non è un bianco: è di tutti, è fratello anche degli indios.
Ci vorrà ancora molto per superare le
barriere di razza, anche perché la legislazione non aiuta: col
pretesto di preservare la loro cultura, li
confina nelle riserve;
ma la storia non si
ferma, e sempre più
i giovani vogliono
partecipare del progresso che il mondo
di oggi offre a tutti. E
poi c’è il pallone… e
i matrimoni, che superano tutte le barriere.
La storia di questo villaggio - chiamato Boa
Esperança - risale a undici anni fa: passando
con la macchina sulla strada che congiunge
Arame con Grajaù si vedevano alcune capanne, appena costruite, in una chiazza di verde
di foresta disboscata. Dopo un paio di anni,
con l’aiuto di un giovane catechista,
che conosceva un indio col quale giocava al pallone, sono andato a trovarli. Non potevo entrare nelle loro case:
sospettano sempre che il bianco abbia qualche interesse a loro spese.
Per alcuni anni mi son limitato a
visitare la piccola scuola elementare: con l’aiuto della maestra insegnavo canti portoghesi tradotti
nella loro lingua. La scuola era distinta dalle altre capanne: le pareti erano di assi, e
non intreccio di pali con argilla. Mi accorgevo che alcuni genitori con il vecchio cacique (il capo villaggio) venivano a spiare
dalle fessure delle pareti.
Poi sono riuscito a scavare un pozzo per loro,
e poi un altro… poi li aiutavo con la Toyota a
fare carichi di rami di palme, per rifare i loro
tetti, o carichi di riso o di legname, evitando
loro di portarli a spalla o con l’asinello per
chilometri. E così poco alla volta ho guadagnato la loro amicizia.
Adesso, quando vanno in città per i vari documenti, vengono a trovarmi, sempre con
una frotta di bambini: li faccio entrare nella
grande sala parrocchiale, gli offro il cafezinho con pane e margarina - un vero lusso per loro! - e posso non solo dare loro la
mano, ma anche abbracciarli. Non so cosa
pensano: so che mi vogliono bene, e hanno
pianto quando sono partito.
Ci sarà un altro al mio posto per parlare loro di
Gesù, per far sentire loro quanto sono amati?
Con amicizia
27
don Pier Angelo.
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V
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NDITORIALE
E
Credere la gioia della fede
È il nuovo settimanale della Periodici San Paolo (il giovedì in edicola e la
domenica in parrocchia sui tavoli della Buona Stampa – prezzo euro 1,50).
Ricco di contenuti, aiuta il lettore a vivere la fede nella quotidianità: servizi,
inserti, catechesi, con un linguaggio semplice comprensibile a grandi e piccoli.
Fantastico, vero? Vi svelo un segreto, il vicecaporedattore è Padre Stefano Stimamiglio, (nella foto) un sacerdote paolino
che tutti conosciamo perché celebra ogni domenica la S.
Messa nella nostra Comunità Pastorale, aiutando così i
nostri sacerdoti.
Quando l’ho chiamato per fissare l’intervista ero intimidita
(Padre Stefano è un giornalista che lavora nella redazione di
un giornale nazionale composta da 30 persone e più, io una
semplice volontaria del Notiziario), eppure mi ha accolto con
queste parole: “Grazie per la sua disponibilità ad impegnarsi
nella buona stampa che è costituita anche dai bollettini o i Notiziari delle Comunità Pastorali.” Ha aggiunto poi che la “Missione”
dei Paolini, la sua congregazione, è “Annunciare il Vangelo attraverso i
mezzi di comunicazione”. Quanti modi ci sono di portare la “Buona Notizia”!
Grazie Padre Stefano da tutta la Redazione del Notiziario e dai lettori, sia per l’intervista
che per l’incoraggiamento a continuare il nostro cammino “editoriale”!
Quando è nata la rivista e perché?
La rivista “CREDERE” è nata come progetto editoriale dopo numerose riunioni
tra i giornalisti delle redazioni di Milano
e Roma sul complesso della proposta editoriale della Periodici San Paolo, che vede,
fra le sue testate, anche “Famiglia Cristiana”, “Benessere” e “Il Giornalino”. L’obiettivo era di studiare la realizzazione di una
formula editoriale innovativa con un taglio
popolare, orientata all’ “Anno della Fede”,
voluto da Papa Benedetto XVI. La sfida era
costruire uno strumento ricco di contenuti che aiutasse il lettore, nella vita di tutti i
giorni, a riscoprire e ad approfondire i temi
della FEDE, fonte di gioia e serenità in ogni
momento della vita.
Da qui il titolo “CREDERE – la gioia della fede”. Il primo numero è uscito in data 7
aprile 2013.
➔
28
Com’è strutturata?
È suddivisa in tre parti, secondo la definizione che Gesù dà di se stesso nel Vangelo di
Giovanni: “Io sono la VIA, la VERITà, la
VITA”, le tre parole chiave che fondano la
spiritualità dei Paolini. Sulla base di questa
triade abbiamo suddiviso i contenuti della testata. Ogni parte contiene servizi e rubriche.
VIA – I testimoni della fede
Racconti, testimonianze, esperienze di vita
che danno al lettore l’opportunità di conoscere storie di vita di persone che testimoniano e mostrano, ciascuna a modo suo, la
“via” indicata da Gesù, Maestro Divino.
Sono i cristiani, ma anche i santi (e in queste
prime puntate vi è la storia di Padre Pio), i
martiri, i missionari, laici e religiosi, ecc.
VERITÀ - I contenuti della fede
Catechesi sui contenuti della Fede (La Cresima, il Battesimo…) nel dossier centrale e
staccabile, un’intervista con un teologo su un
particolare tema, e alcune rubriche: “Nonno
mi spieghi…”, a cura dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma,” piccolo sussidio
per spiegare la fede ai bambini; “La bellezza
ci salverà”, per scoprire come gli artisti nei
secoli hanno rappresentato attraverso l’arte
gli episodi legati alla nostra fede; poi una rubrica-intervista a Padre Livio, direttore di Radio Maria, sulla Vergine e “Dialoghi sull’Aldilà”, con l’esorcista don Gabriele Amorth
che spiega i Novissimi e i fenomeni legati
all’occulto, così nocivi per chi vi si avvicina.
VITA – I gesti della fede
Una volta seguita la “via” e scoperta “la verità” è il momento della gioia.
Pellegrinaggi, manifestazioni a livello popolare, la settimana liturgica in rito ambrosiano e tempo libero (cruciverba e giochi).
È bellissimo! Quindi chi legge “Credere” segue le parole di Gesù e cammina con lui!
Grazie ancora e buon lavoro! La aspettiamo la domenica nelle nostre chiese!
E ora torniamo sul territorio: “Credere” ha già
tanti “fans”. Ecco alcune risonanze.
‘‘
Il primo numero non lo trovai:
esaurito in parrocchia e in edicola.
Lo chiesi in prestito. Mi piacque subito.
Dà notizie di vita vissuta con belle immagini
e poi… rinfresca la memoria su argomenti
che abbiamo tutti un po’ dimenticato.
‚‚
Sergio (MRP)
‘‘ ‚‚ ‘‘
‚‚
‘‘
Rivista ben
articolata e dai contenuti di
estrema attualità.
Andrea (SL)
Apprezzo l’approccio semplice
e immediato e il “taglio trasversale” che
valorizza la multiformità dei carismi.
Sonia (SGB)
29
‚‚
Ben strutturato e comprensibile.
Offre arricchimento per la catechesi
cristiana con inserti specifici.
Adatto a tutta la famiglia.
Alessandra (MRP)
Testo e intervista
a cura di Federica Rimes
comunità pastorale
Asilo di Trenno:
nuovi progetti
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Consulta il n :
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sito del
cher.it
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Scuola d’infanzia e Asilo nido
Un Agrinido alla “Ratti Welcher”
D
opo le difficoltà dello scorso anno scolastico con la diminuzione degli iscritti alla
Scuola d’infanzia, stanno prendendo forma i nuovi progetti per la scuola “Clotilde
Ratti Welcher”, l’asilo di Trenno.
L’interesse dei genitori e l’adeguamento delle rette ha permesso di prevedere per il prossimo anno una sola sezione di 28 bambini in equilibrio economico. Un equilibrio sufficiente in attesa dell’integrazione con l’asilo nido di cui c’è bisogno nel territorio, come
confermato dal confronto con il Comune di Milano.
Per il rilancio dell’attività si sta provvedendo al rafforzamento della compagine associativa con l’entrata di nuovi soci, fra i quali anche solide Fondazioni, che possono dare
garanzie per la ricerca di finanziamenti dei progetti di ristrutturazione dell’edificio, che
alla fine ospiterà:
• al piano terra una sezione di Scuola dell’infanzia (28 bambini) sufficiente a soddisfare la richiesta mantenendo, al contempo, la tradizione
• al primo piano un Nido d’infanzia (circa 34-36 bambini).
Il progetto del nido sarà la vera novità anche nella proposta educativa: valorizzando le radici di Trenno legate alla terra, il progetto prevede di caratterizzare il nuovo Nido d’infanzia realizzando quello che viene comunemente detto un “Agrinido”.
Nell’Agrinido le famiglie potranno condividere una proposta educativa che, oltre ai tradizionali requisiti di un nido di qualità, comprenda tra le sue finalità la possibilità di
scegliere, fin dai primi anni di vita, uno stile di vita e di crescita per i propri figli diverso
da quello prevalente in ambiente urbano. L’Agrinido ha la possibilità di identificarsi come
luogo educativo dove il “contatto” con la natura agreste è reale, quotidiano, concreto,
corporeo e spontaneo.
E per realizzare l’Agrinido, ci si appoggerà proprio a quelle realtà già presenti sul territorio che stanno coraggiosamente facendo della ruralità una risorsa per lo sviluppo e la
coesione sociale nella zona.
Vogliamo che il progetto sia davvero una nuova linfa per tutti: non solo per ravvivare la
“Ratti Welcher”, ma anche per arricchire il territorio che si vedrà restituita una risorsa,
per sostenere le famiglie che attualmente non hanno un nido di riferimento nel quartiere
e per i bambini che sono troppo spesso costretti a distaccarsi da un senso reale e naturale
della vita quotidiana perché circondati da esperienze artificiali o virtuali.
don Riccardo, don Gianni,
Giulio Boati e Marco Lampugnani della cooperativa “Tuttinsieme”
30
Anagrafe
della Comunità Pastorale
Anagrafe della Comunità Pastorale
dal 1 Maggio
2013
15 Giugno
2013
dal 1 Maggio
2013 al
al 15 Giugno
2013
Parrocchia Maria Regina Pacis
Battesimi
RICCI Lavinia Sofia
CAMPANALE MICOL Maria
TOMMASINI Elisa
HERNANDEZ CASTANEDA Gabriel
Alejandro
San Giovanni Battista in Trenno
LEPRI Pamela Alejandra
NOGERO Gabriele
ATANASSIU Giovanni
DI TONNO Massimo Francesco
ROSSI Arianna
San Leonardo da Porto Maurizio
ABATE Michela Maria Antonietta
ABATE Thomas Vincenzo
SIRONI Camilla Valentina Chiara
Santi Martiri Anauniesi
DI CARLO Giulia
MALDERA riccardo
MINEO Amelie
San Leonardo da Porto Maurizio
PEZZANO Martino
BROGGIATO Riccardo Giovanni
CAPITALE Leonardo Luigi
Matrimoni
PISATI Francesco con LAMBERTI Luigia Alfonsina
STELLA Nicola Francesco con MARRAZZO Anna Maria
TROTTA MARIO con TIRENNA Serena
San Giovanni Battista in Trenno
BIANCHI Roberto con FRASCHINI Eleonora
ZANONI Maurizio con MAGNANI Viviana
REGALBUTO Dario con RAVELLI Michela
Parrocchia Maria Regina Pacis
Funerali
TRONI CAZZANIGA Giuseppina
BALZANO Vincenzo
LONGHI Francesco
BRIANZA SOZZANI Giuliana
MONINI-BONINI Vincenzo
LONGONI SECCHI Fernanda
LATTUADI Armando
MAZZAROL GRECCHI Milena
FILIPPINI PAIARDI Anna
DI MARIO Mario
CHIESI Guerrino
CALEGARI Mario
San Giovanni Battista in Trenno
SAINAGHI Carlotta
NICOLINI Marisa
VUOLO Antonina
1
San Leonardo da Porto Maurizio
PIAZZA Vincenzo
SAMBATI Salvatore
PIANTABONA Fernando
CAPARRO Margherita
PISATI Francesco
BRAMBILLA Liliana
MANIGRASSO Teodoro
PARLAVECCHIA Michele
DESARLO Leonardo
Santi Martiri Anauniesi
CALDARA Silvio
BARATTA Antonio Francesco
RAJA Enrico
SACCHI Luciano
BONOMI Gaudenzio Antonio
CAPELLI Stefano
ACCORNERO Luigi
BELLINZONI Dante
CARTA Abramo
GIANELLI Gianfranca
31
✢
Maria
Regina
Pacis
Orari sante Messe ✢
luglio e agosto
S. Giovanni S. Leonardo Santi
Sant’Ilario S.Ambrogio San
Battista da Porto Martiri Vescovo
ad Urbem Romano
Via Consolini
in Trenno Maurizio Anauniesi Via Cechov, 25 Via Falck, 2
FERIALI
8.30
8.30
18
8.30
15 V
18 L, Ma, Me, G
8.30 solo a luglio
18
SABATO E PREFESTIVI
18
18
17
18
18
18
17 solo a luglio
d o m e n i c a e festivi
8.30
10
9
8.30
10.30
10
8.30
10.30
11
18
Comunità Pastorale Trasfigurazione
del
18
Signore:
10
11
18
Riferimenti e Recapiti
✢ Parrocchia Maria Regina Pacis
via Kant, 8
Don Davide: 02.3085583
- Sacrestia parrocchiale per certificati e info
(da L a V 9-10; S 16,30-18): 338.2410883
- CAF ACLI, via Uruguay 31
(L 9-12.30; Ma 14-18.30): 02.33490224
- Patronato sociale ACLI, via Uruguay 31
(G 9-12): 02.33490224
✢ Parrocchia San Leonardo
da Porto Maurizio
Via Mario Borsa, 50
Don Carlo: 02.33911266
- CAF ACLI (Me 14-18, V 9-13)*
- Patronato sociale ACLI (G 15.30-18)*
*recapito Caf -Patronato Acli: 02.38101321
- Centro di ascolto San Vincenzo
(G 10-12): 370.1122566 (chiuso luglio e agosto)
✢ Parrocchia Santi Martiri Anauniesi
via Ugo Betti, 62
Don Stefano: 02.38006361
- Segreteria parrocchiale per certificati e
info (Me e V 17-18.30): 02.38006361
- Oratorio, info (17-18.30): 366.4870794
- Centro di ascolto Caritas (Ma e G 9.3012): 366.5327694 (chiuso luglio e agosto)
✢ Parrocchia San Giovanni
Battista in Trenno
Piazza San Giovanni, 4
Don Gianni: 02.48202218
Don Antonio, sacerdote residente presso la parrocchia dei Santi Martiri Anauniesi: 02.38005492
Don Riccardo, parroco responsabile della Comunità pastorale,
risiede in via Kant 8, presso la parrocchia Maria Regina Pacis: 02.38007907
Sito internet della Comunità pastorale: http://www.milanodecanatogallaratese.it/cpts/
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Notiziario 19 - Decanato Gallaratese