Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - 70% CNS PD - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD Restituire al mittente le copie non consegnate Periodico d’informazione di Banca San Giorgio e Valle Agno N° 18 - NOVEMBRE 2010 4 8 Una fusione per il futuro Nuova filiale a Thiene 18 Basilea 3 OPPORTUNITÀ • INIZIATIVE • INFORMAZIONI UTILI • TERRITORIO • COOPERAZIONE La mia Banca Con l’aumento di capitale IO! ancora di più. La mia banca è fatta di persone che conosco. Che mi stimano e che io stimo. Protegge i miei risparmi con competenza e sicurezza. Non mi promette la luna. Però mi suggerisce con semplicità e chiarezza quello che è giusto fare, e anche quello che è meglio evitare. È cresciuta e si è rafforzata nel tempo, come le cose destinate a durare. La mia banca è nel mio territorio. È attenta e parsimoniosa, come piace a me. Ma so che non mi volta le spalle davanti a un problema. Io ho fiducia nella mia banca, perché lei si fida di me. La mia banca è anche mia: anch’io ho aderito all’aumento di capitale di Banca San Giorgio e Valle Agno. Credito Cooperativo. Differente per forza. www.bancasangiorgio.it Prima dell’adesione leggere il prospetto informativo disponibile in tutte le filiali e sul sito www.bancasangiorgio.it Rev. 10/07 - Servizio Marketing e Segreteria soci di Banca San Giorgio e Valle Agno SONO SOMMARIO Progetti 4 Verso il futuro senza dimenticare le nostre radici 5 La fusione? Un progetto condiviso e maturato nel tempo 6 Il percorso preparatorio alla Trimestrale d’informazione n. 4 anno 6 proposta di fusione Chiuso in redazione il 24/11/10 Primo Piano Hanno collaborato a questo numero: Federica Morello, Andrea Alba, Carlo Todesco, Andrea Scettro, Luisa Binotto, Luca Sperotto, Corrado Gnata, Sandro Stella, Valeria Simonato, Alessio Cabrio e Sonia Sperotto. 8 Nuova filiale a Thiene 9 In aiuto agli alluvionati Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 1172 del 20/03/08 13 ABC: il risparmio si impara da piccoli Incontri Coordinatrice Editoriale: Barbara Gamba Progettazione Grafica: DIELLE - www.denislucatello.com 12 Pacco Natalizio per i nostri Soci 4 Direttore Responsabile: Marco Catalani Editore e Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno Via Perlena, 78 San Giorgio di Perlena (VI) 10 Le nostre pensioni Una fusione per il futuro 14 UNIFORM, il passaggio del testimone da padre a figlio 16 GASPARELLA, la stampa digitale Nuova Filiale a Thiene è di famiglia 8 Stampa: Industrie Grafiche Vicentine S.p.A. Carta Ecologica Focus 18 Anticipare Basilea 3 per continuare a sostenere l’economia locale Tiratura: 8.500 copie AVVERTENZE DI LEGGE: In conformità al “Decreto Legislativo 196/2003” sulla tutela dei dati personali, si informa il destinatario del presente periodico che ha la possibilità di accedere liberamente ai suoi dati anagrafici per aggiornarli, modificarli, integrarli o semplicemente per segnalare di non voler più ricevere il periodico “La Rua” scrivendo al seguente indirizzo: Segreteria Soci BANCA SAN GIORGIO e VALLE AGNO Via Perlena, 78 - 36030 Fara Vicentino (VI) oppure via email all’indirizzo:[email protected] Per eventuali messaggi promozionali contenuti all’interno di questa pubblicazione si rimanda alle condizioni contrattuali riportate nei fogli informativi a disposizione del pubblico presso le filiali o sul sito www.bancasangiorgio.it No Profit BASILEA 3 18 20 Il colorato mosaico delle associazioni di Salcedo 21 Tutti fermi alla “seconda età e mezza” Radici 22 La Banca sostiene le politiche per l’infanzia 23 Crescere nella cooperazione Progetti Progetti Verso una fusione? Le prime tappe di un lungo percorso. L’ ipotesi di una fusione tra la nostra Banca e la BCC di Quinto Vicentino, che abbiamo annunciato ai Soci nel precedente numero della Rua, si sta facendo più concreta. Un primo passo è stato già fatto ed il percorso comune ha preso avvio: infatti qualche giorno fa, dopo l’approvazione unanime dei due Consigli di Amministrazione, sono stati sottoscritti i “patti di fusione”. Con questo documento gli amministratori hanno definito le linee di fondo e stabilito le “coordinate” all’interno delle quali dovrà svilupparsi il progetto. Entro la fine del mese di novembre, invieremo alla Banca d’Italia per l’approvazione il piano industriale, il cui contenuto è illustrato in dettaglio nelle prossime pagine della rivista. La decisione spetterà poi ai Soci, che si riuniranno nelle assemblee straordinarie previste nella primavera del 2011. In caso di approvazione del progetto di fusione, l’efficacia giuridica della nuova Banca partirà dal 1 gennaio 2012. comprendere appieno lo spirito e soprattutto le prospettive di sviluppo che si possono aprire con questo progetto. Infatti, siamo convinti si tratti di un momento importante nella storia della nostra Banca, il cui obiettivo primario deve essere quello di far ricadere sui Soci i vantaggi di una buona ed efficiente cooperazione. La prospettiva della fusione rappresenta un’opportunità concreta di migliorare la relazione con i Soci e la clientela: potremo Ilario Novella ampliare la gamma dei servizi offerti, punPresidente tare con convinzione alla qualità dei rapporti e razionalizzare con maggiore efficacia le risorse, a tutto beneficio del conto economico. Le nuove opportunità commerciali possono essere la premessa per acquisire una maggiore capacità di dare credito e liquidità alle imprese del territorio; in altri termini, potremo contribuire in maniera più incisiva ad innescare il circolo virtuoso dello sviluppo. Quello che ci si prospetta è la nascita di un’unica realtà che opererà in un territorio molto vasto - che comprende una Le due banche si sentono larga fascia della Provincia La firma d’intesa sui “Patti di Fusione”: da sinistra il direttore Giorgio Sandini ed il Presidente Franco Forte della BCC di già vicine a livello operativo di Vicenza e alcuni comuQuinto Vicentino; il Presidente Ilario Novella ed il e si stanno confrontando su ni dell’alta padovana - sodirettore L. Pilati di Banca San Giorgio e Valle Agno. procedure, metodi e stile. Le stanzialmente omogeneo basi di partenza sono solide perchè fondate sulla sostanper l’alto livello di sviluppo economico e per il tessuziale condivisione dei valori fondamentali della mutuato sociale, che si caratterizza per un discreto livello di lità e della cooperazione. Ma è evidente che oggi, nel ricchezza, generalmente diffusa, e per la presenza di contesto difficile e competitivo in cui viviamo, non posnumerose realtà associative e di volontariato. Il nuovo siamo richiamarci unicamente a questi ideali: dobbiamo Istituto dovrà valorizzare la propria identità di banca pensare anche a rafforzarci, migliorarci in efficienza e mutualistica locale e crediamo abbia tutte le potenacquisire una maggiore capacità di stare sul mercato. Il zialità per riuscire a interpretare bene il suo doppio C. di A. della nostra Banca ha visto nell’apertura della ruolo: intermediario creditizio, cioè banca a tutti gli BCC di Quinto Vicentino ad una fusione un’opportunità effetti, e impresa a responsabilità sociale legata ai significativa: vogliamo ora impegnarci a fondo per far propri Soci e clienti da un patto di fiducia. Verso il futuro senza dimenticare le nostre radici 4 Sull’ipotesi di fusione abbiamo chiesto l’opinione di Elio Carollo, presidente del C. di A. dal 2006 al 2009. A rchitetto Carollo, in queste pagine si ragiona sull’ipotesi di fusione con la BCC di Quinto Vicentino: cosa ne pensa ? “E’ un cammino iniziato diversi anni fa – racconta Carollo – quando abbiamo incominciato ad assistere allo sviluppo di intese consortili tra le varie categorie economiche e sociali, tese al miglioramento dei servizi offerti. In quella fase abbiamo visto che il territorio si stava omogeneizzando, rivelando una società in continua e rapida evoluzione. La velocità dei cambiamenti si è rivelata, paradossalmente, una costante dei nostri tempi: essa richiede rapidità di adattamento, ma anche la capacità di non perdere di vista le nostre peculiarità. Ciò ha comportato per noi un maggior impegno nell’ascoltare, nell’aumentare le capacità di leggere chi siamo, ponendo attenzione al cambiamento in essere. In questo siamo stati agevolati dal meccanismo della rotazione dei mandati all’interno del C. di A. che ci ha permesso di guardare alla realtà in modo diverso e dinamico, volto allo sviluppo di nuove idee e di nuove energie, senza rimanere ancorati al contingente che può diventare un limite culturale e di immaginazione”. Progetti Progetti sti supporti per superare le attuali negatività. Ma sono fermamente convinto della bontà di questo progetto.” Quali indicazioni propone? “Vedo due banche che si confrontano e mostrano la voglia di percorrere strade che uniscono, per mantenere vivo lo spirito del credito cooperativo che costituisce il nostro vero punto fermo, perché è retto da una profonda motivazione interiore e da un radicato senso Elio Carollo Past President di responsabilità nei riguardi del territorio. A mio avviso, occorre essere consapevoli di agire in un ambito in cui l’iniziativa dei singoli e delle imprese si deve necessariamente confrontare con la modernità, la globalizzazione dei mercati, il progresso tecnologico sempre più avanzato. Di qui l’impegno di affrontare queste nuove frontiere della solidarietà, dello sviluppo e della promozione umana, cercando di dare risposte adeguate con contenuti concreti, progetti innovativi, iniziative atte ad incrementare il senso di appartenenza e la condivisione con una cultura d’impresa comune; svolgendo al meglio il ruolo di banca, con strumenti qualificati e competitivi e valorizzando, nel contempo la caratteristica di essere anche cooperativa. Non posso che augurare a tutti noi la Quali criticità vede nell’evolversi felice conclusione di questo prodel progetto? La cartina riporta in arancione i Comuni di getto con un pensiero solidale a “Il rischio che si corre è quello di insediamento delle filiali di Banca San Giorgio e tutti i soci e in particolare ai più perdere l’aggancio con le speciValle Agno; in azzurro quelli con filiali della BCC di Quinto Vicentino. In giallo, l’intera zona di giovani, che costituiscono il fulcro ficità del territorio e con le idee competenza della eventuale nuova Banca. di questa grande famiglia, tenenprogettuali che lo animano, con do sempre a mente che dobbiamo le nuove relazioni che si stanno inessere in grado non solo di aiutare ma anche di dare staurando - specie in questo momento di crisi: rischiamo dignità a chi è aiutato”. di non comprenderne il linguaggio e di non offrire i giu- La fusione? Un progetto condiviso e maturato nel tempo 5 Progetti Progetti Spunti di riflessione sul Piano Industriale di Fusione, il primo documento all’esame della Banca d’Italia. Q uando si intraprende un progetto imnostri Soci di cominciare a raccogliere qualche portante come quello della fusione elemento utile alla riflessione. con un’altra banca, il percorso “tecVa precisato, innanzi tutto, che il progetto si nico” da fare è lungo e complesso. struttura tecnicamente come “fusione per incorPrima di arrivare all’Assemblea dei Soci, anzi porazione in Banca San Giorgio e Valle Agno proprio per arrivare preparati a quel momendella BCC di Quinto Vicentino”. Inizialmente to, il Consiglio di Amministrazione deve prosi pensava ad una fusione “per unione”, scelta durre, con il supporto dell’esecutivo e di evenquest’ultima abbandonata per la semplificaziotuali consulenze professionali esterne, svariati ne di procedure e segnalazioni che la fusione Mariano Bonatto documenti. Il primo è il Piano Industriale di per incorporazione facilita. ViceDirettore Fusione. In sostanza, nel piano industriale viene diSi tratta di un elaborato che chiarato che << Il progetto prende in esame i principali di fusione tra Banca San elementi tecnici e strategici Giorgio e Valle Agno ed su cui si basa la proposta il Credito Cooperativo di di fusione. Di fatto è il docuQuinto Vicentino mira alla mento cardine che contiene costituzione di una banca ed evidenzia tutta una serie più solida e strutturata che, di informazioni e considefondandosi su importanti razioni che permettono di affinità valoriali e su forti valutare i principi fondanti complementarietà territodell’operazione, la sua soriali, consenta di affrontare stenibilità economica e le meglio i cambiamenti strutlinee di sviluppo strategico turali del mercato >>. del nascente Istituto. Le due banche, infatti, riconoscono quali valori comuni Nel documento, inoltre, devono essere illustrati le moi principi fondanti della mutualità e della coooperaziodifiche statutarie richieste, il nuovo organigramma e la ne e attribuiscono la massima rilevanza strategica alla pianificazione dei vari obiettivi. centralità della compagine sociale e del territorio. Tra le premesse citate all’inizio del documento, troviamo infatti Una volta approvato dal C. di A., il documento viene il fare “perno sull’ampia compagine sociale quale sogconsegnato alla Banca d’Italia, che procede ad un detgetto fondamentale della nuova Banca” e “favorire lo tagliato esame dei suoi contenuti. Se tutto va bene, entro sviluppo complessivo del territorio” e delle comunità che i successivi 90 giorni l’organo di vigilanza concede l’auvi sono insediate. torizzazione a procedere, in modo che il progetto possa La dimensione territoriale delle due banche messe asprendere corpo e svilupparsi nei successivi passaggi. sieme è ragguardevole: 29 filiali, 237 dipendenti per Come si vede, quindi, il Piano Industriale è fondamentale 75 comuni serviti; di fatto la prima banca di credito per il prosieguo del percorso: vediamo allora quali ne cooperativo della Provincia di Vicenza. L’accorpamento sono le principali linee di fondo, anche per dar modo ai Il percorso preparatorio alla proposta di fusione 6 “Non possiamo pensare di fare sempre le stesse cose e ottenere risultati diversi”. (A. Einstein) delle due aree territoriali consentirebbe un << maggior presidio di territori con forte potenzialità commerciale, senza alcuna sovrapposizione di filiale >>. Sia dal punto di vista “geografico” della copertura territoriale, sia da quello dei volumi complessivi, l’eventuale aggregazione permetterebbe al nascente Istituto di << posizionarsi ai primi posti a livello regionale delle banche di credito cooperativo e raggiungere dimensioni superiori alla media delle banche facenti parte del movimento, per meglio competere con i gruppi bancari operanti nei rispettivi territori di competenza >>. Proviamo a considerare qualche cifra che, seppur indicativa, ben rappresenta le potenzialià di una fusione. Il totale dell’attivo di bilancio passerebbe a 1,20 miliardi di euro, collocando il nuovo Istituto al 7° posto nella “classifica” regionale delle banche di credito cooperativo (oggi Banca San Giorgio e Valle Agno è al 9° posto). La raccolta complessiva ammonterebbe a 1,07 miliardi di euro ed i finanziamenti verso la clientela a circa 1 miliardo di euro, cui si sommano i crediti cartolarizzati per 40,7 milioni di euro. Il patrimonio complessivamente raggiunto arriverebbe a 104,7 milioni euro: un dato significativo, perchè offrirebbe migliori garanzie di solidità e permetterebbe un miglior controllo degli indici di rischio. Quest’ultimo aspetto non è affatto trascurabile: nel Piano Industriale si sottolinea infatti che << la nascita di una banca di dimensioni maggiori consente di meglio diversificare i rischi, ripartendo il portafoglio su più settori e territori distinti; la diversificazione delle attività di portafoglio permette un risparmio del capitale economico e la riduzione del rischio del credito>>. Non solo: i risparmi di costo e le economie di scala ottenute andrebbero a tutto beneficio del conto economico. L’organizzazione interna dovrà necessariamente essere Progetti Progetti rivista, nell’ottica di una valorizzazione delle competenze professionali del personale – aspetto su cui i due C. di A. concordano - e di razionalizzazione dei costi. L’integrazione delle due banche non produrrebbe esuberi, anzi mantenendo tutti i posti di lavoro si potranno recuperare aree di efficienza e valorizzare << le “best practices” attuate dalle singole banche, ossia le prassi migliori, al fine di diffonderle rapidamente nelle aree organizzative e funzionali simili e aggregabili >>. Quali benefici ci possiamo attendere dalla fusione? L’integrazione tra Banca San Giorgio e Valle Agno e la Banca di Credito Cooperativo di Quinto Vicentino porterebbe a questi risultati: SOCI: oltre 10.000, tutti residenti o operanti nella provincia di Vicenza PATRIMONIO: un patrimonio complessivo di 104,7 milioni di euro FILIALI: una rete territoriale di 29 sportelli e la possibilità di operare in 75 comuni RACCOLTA: una raccolta complessiva di 1,07 miliardi di euro IMPIEGHI: risorse restituite al territorio sotto forma di prestiti e finanziamenti a soci e clienti per oltre 1 miliardo di euro 7 Primo Piano Primo Piano Thiene: aperta una nuova filiale B anca San Giorgio e Valle Agno concede il bis. Accade a Thiene, dove è stata aperta a metà ottobre la filiale n. 21 della banca. Si tratta del secondo sportello a Thiene, dove è stata scelta la centrale Piazza Scalcerle al civico 25, di fronte alle scuole elementari. “Con la seconda filiale saremo ancora più vicini al cuore della città - spiega il Presidente della banca, Ilario Novella - e metteremo a frutto la nostra capacità di servire meglio le famiglie thienesi; nel centro storico saremo inoltre particolarmente vicini agli esercizi pubblici e alle attività commerciali”. Nuova filiale a Thiene Un traguardo importante voluto da tutto il Consiglio di Amministrazione della banca, a supporto dello sportello del “Ponte di Ferro”, in via Masere, diventato ormai frequentatissimo punto di riferimento per le imprese del polo produttivo industriale. Alcune immagini della nuova filiale La squadra della nuova filiale è guidata dal Responsabile di filiale Enrico De Boni e dai collaboratori Alberto Vecelli, Michela Rizzato ed Eugenia Patassini. Gli ambienti vivaci e colorati, dalla cassa agli uffici di consulenza, sono pensati per accogliere i clienti in totale sicurezza e riservatezza. “Aprire una filiale e’ sempre una sfida impegnativa – ci racconta De Boni – in particolare 8 in piazza Scalcerle. in questo caso perché siamo nel cuore della città, dove sono presenti diversi Istituti bancari e la concorrenza è agguerrita. Questo però non ci spaventa, anzi ci è di stimolo a fare ancora meglio. Vogliamo farci conoscere da un maggior numero di persone, lavorando con cortesia e senso di responsabilità. Siamo qui solo da qualche settimana ma abbiamo già avuto riscontri positivi con la clientela privata, le attività commerciali e, ci piace sottolinerarlo, anche con le moltissime associazioni locali, che vedono nella nostra Banca un reale punto di riferimento.” A tutto lo staff della nuova filiale va l’augurio di saper interpretare le esigenze ed incontrare le aspettative della dinamica piazza di Thiene. Emergenza alluvione: le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali della Provincia di Vicenza Scendono in campo con interventi comuni. U Primo Piano Primo Piano In aiuto agli alluvionati n aiuto subito a chi è stato colpito dai danni del maltempo ed è alle prese con problemi dovuti agli allagamenti e al fango. La nostra Banca, assieme alle altre BCC/CRA della Provincia, si è attivata per offrire misure di sostegno e per poter essere vicina da subito a famiglie, imprese, attività produttive, agricole, commerciali e artigianali che hanno bisogno di aiuto. Finanziamenti Sono state attivate forme di finanziamento per l’anticipo dei contributi post alluvione che verranno erogati dallo Stato o dalla Regione. Le spese di istruttoria e di pagamento rata sono gratuite; la durata può arrivare a 60 mesi. I tassi sono differenziati a seconda che il richiedente sia Socio o cliente. Per le persone fisiche già socie o clienti, il tasso d’interesse è zero per prestiti fino a 5.000,00 euro. Tra la documentazione da produrre: certificazione del Comune alluvionato che attesta i danni subiti, per le aziende corredata da documentazione fotografica e/o perizia. Raccolta fondi Per favorire la raccolta di fondi pro alluvionati, è stato aperto presso la Fondazione delle BCC/CRA della provincia di Vicenza il conto corrente sotto indicato: Conto Corrente codice IBAN IT04 M083 9960 1900 0000 0216 840 Presso CRA Brendola intestato alla “Fondazione delle BCC/CRA della Provincia di Vicenza - Pro alluvionati” Per effettuare donazioni non si pagano spese ed è possibile indicare nella causale il comune prescelto: la Fondazione si farà carico di trasferire i fondi raccolti ad una Associazione/Ente operante in quel territorio comunale. Per le donazioni prive di una specifica causale, la Fondazione si impegna a individuare un’Associazione/Ente meritevole. Un gesto concreto Le BCC/CRA vicentine si sono impegnate a promuovere la raccolta fondi nelle proprie comunità di riferimento presso i propri soci e clienti, ma anche presso i membri degli organi istituzionali ed il personale delle stesse. Banca San Giorgio e Valle Agno si è già attivata in questo senso; molti dipendenti hanno deciso di contribuire devolvendo la somma equivalente ad una o più ore di lavoro, mentre i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale hanno rinunciato ad un gettone di presenza. 9 Primo Piano Primo Piano I Pensione, ci sono dei motivi reali per fare “bis”? Rispondiamo alle domande di alcuni Soci. Le nostre l sistema pensionistico integrativo è stato concepito dal legislatore come un’aggiunta alla pensione obbligatoria, quando questa è stata rivista dalla riforma Dini. Nel corso degli anni Novanta la revisione del sistema della pensione obbligatoria nello specifico ha visto il passaggio dal sistema cosiddetto “retributivo” al “contributivo”: in massima sintesi la differenza è che con il secondo si ottiene un assegno previdenziale pari nel migliore dei casi al 4560 % dell’ultima busta paga, mentre in precedenza si raggiungeva anche il 100%. zione” di una previdenza integrativa può essere una scelta molto conveniente. Per dare ai dipendenti la possibilità di accedere convenientemente ai fondi pensione, la legge ha previsto la possibilità di alimentarli in particolare con il Tfr, trattamento di fine rapporto (ma è possibile farlo anche con contributi propri, a seconda del fondo), aggiungendo delle forti agevolazioni fiscali per rendere l’operazione conveniente. Pensioni Mi conviene aderire a un fondo pensione complementare? Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 la pensione è calcolata solo con il sistema contributivo: è per questi lavoratori che la “costru- Quali sono queste agevolazioni? Anzitutto, è bene precisare che il Tfr (quota via via accantonata dal datore di lavoro, per il dipendente) può essere destinato al fondo pensione che si è scelto anche solo in parte, in modo da avere comunque una liquidazione. Il primo vantaggio fiscale è la deducibilità. I contributi versati alle forme di previdenza complementare, anche il Tfr, sono deducibili dal reddito Irpef fino a un massimo di 5.164,67 euro. La soglia è più alta se il lavoratore è un giovane neo-occupato. In pratica se verso 500 euro in un anno di contributi volontari e ho un’aliquota del 23 per cento, avrò uno sgravio fiscale di 115 euro. Sono deducibili anche le quote versate a favore di familiari a carico. Altro aspetto positivo è il livello di tassazione della pensione integrativa, decisamente basso. Contano, 10 Una serie di indicazioni sul tema della previdenza complementare (o integrativa) permetterà di avere le idee un po’ più chiare. in questo caso, gli anni di contributi versati: la pensione riscossa viene tassata del 15 per cento, ma se si è iscritti da oltre 15 anni l’aliquota si riduce dello 0,30 per cento annuo (la soglia minima è il 6 per cento). Per esempio, un lavoratore con 35 anni di previdenza complementare riscuoterà un assegno tassato al 9 per cento. Per il Tfr lasciato in azienda, invece, come livello di tassazione vale l’aliquota media del singolo dipendente: se anche una persona resta nella soglia di tassazione Irpef più bassa si tratta sempre del 23 per cento. Avviando un proprio fondo pensione, come con il Tfr, è possibile richiedere delle anticipazioni prima del tempo, con qualche vantaggio. Se si lascia il trattamento di fine rapporto in azienda la somma richiesta non può eccedere il 70 per cento del totale maturato, e non può avvenire prima di otto anni in caso la richiesta venga fatta per l’acquisto della prima casa o per spese sanitarie. L’importo anticipato sul Tfr viene sempre tassato almeno al 23 per cento, o con aliquote superiori. In caso di Tfr versato ai fondi, invece, si ha diritto a ottenere fino al 75 per cento del capitale maturato, sempre dopo otto anni per acquistare casa e in qualunque momento per spese sanitarie, e fino a una quota del 30 per cento sul totale accumulato per altre esigenze. La tassazione è al massimo del 23 per cento per l’acquisto della casa o per altre esigenze, e al massimo del 15 per cento su spese sanitarie. Primo Piano Primo Piano l’I.S.C. (Indicatore sintetico di costo), per capire quali sono le spese che si avranno ogni anno. E’ poi importante analizzare i rendimenti dei fondi, su un periodo lungo, e naturalmente il tipo di rischio che si corre: elevato con l’azionario, e via via minore più si va verso l’obbligazionario. Banca San Giorgio e Valle Agno, a questo proposito, propone ai propri clienti fondi pensione personalizzabili a seconda delle esigenze e dell’età. In particolare è interessante il “Fondo Pensione Aperto Aureo”: uno strumento multicomparto, cioè costruibile con un piano di previdenza equilibrato fra i comparti Azionario, Bilanciato, Obbligazionario e Garantito. E il fondo lavora in un’ottica di “lifecycle”: il bilanciamento fra i vari comparti si aggiorna automaticamente nel tempo in base all’età dell’aderente e alle sue caratteristiche, un po’ più “aggressivo” all’inizio – quando l’orizzonte temporale è ancora molto lungo – e un po’ più “tranquillo” alla fine, quando si avvicina il momento della pensione. Maggiori informazioni sono disponibili in filiale. di Andrea Alba E se ad un certo punto il fondo pensione che avevo scelto non mi va più bene? Niente paura, la legge prevede che dopo due anni dalla data di inizio della partecipazione ad un fondo, l’aderente possa trasferire l’intera posizione individuale maturata ad un altro. E il trasferimento è esente da ogni onere fiscale. Come si sceglie un fondo pensione dall’altro? Ci sono più criteri. La prima valutazione va fatta sui costi: tutti i fondi nelle note informative hanno indicato Foto di gruppo per i nostri Soci in viaggio in Cina 11 Primo Piano Primo Piano Natale 2010: iniziative, appuntamenti e curiosità. Pacco Natalizio Nel pacco dono per il prossimo Natale i nostri Soci troveranno due prodotti tipici: un vino rosso passito molto particolare, il Groppello, ed una confezione di biscotti artigianali di pasticceria. La storia del Groppello è singolare. Groppello sta per “grop”, termine veneto che indica il nodo formato da un grappolo compatto di acini particolarmente serrati. Testimonianze certe che il vitigno Groppello fosse coltivato nella zona di Fara Vicentino e di Breganze risalgono già al ‘600 e anche un secolo dopo se ne parla in documenti arrivati fino a noi Questo antico Groppello è stato per molto tempo dimenticato, ma ora la Cantina Beato Bartolomeo lo ha riscoperto e recuperato registrando al Catasto Viticolo i rari vigneti ancora in produzione. L’uva, raccolta a mano e riposta ad appassire in fruttaio fino a dicembre, raggiunge una concentrazione zuccherina del 38%. La resa in mosto è bassissima, da 100 chili d’uva si ottengono 25 litri. A differenza del Torcolato, il Groppello fermenta a contatto con le vinacce per 20 giorni arricchendosi di colore e profumi e dopo 10 mesi di affinamento in vasca è pronto per essere degustato. La prima vendemmia che si può fregiare del nome Groppello è la 2009: in precedenza i vigneti di Groppello erano semplicemente registrati come Uva Rossa. La Cantina Beato Bartolomeo e Banca San Giorgio e Valle Agno dedicano con grande piacere ed orgoglio questa prima produzione ai Soci della Banca. Per l’occasione è stata scelta un’etichetta dei primi ‘900 utilizzata all’epoca dai produttori di Groppel- per i nostri Soci 12 lo della Costa di Fara Vicentino, la stessa località dalla quale provengono le uve del “Gropeo” 2009. Per il ritiro del pacco dono, staccate il coupon allegato a questo numero della rivista: vale per il ritiro del pacco e per ottenere lo sconto del 10% sugli altri prodotti della Cantina Beato Bartolomeo da Breganze. La promozione è riservata esclusivamente ai nostri Soci. BORSE DI STUDIO Sono circa 350 le domande di borsa di studio presentate quest’anno da universitari e studenti delle superiori. Per gli assegnatari che hanno dimostrato di avere i requisiti, l’erogazione degli importi avverrà - a partire dal 2 gennaio prossimo - attraverso l’accredito in conto corrente o, per i giovanissimi, con ricarica dell’importo su carta prepagata. Quest’anno torna anche l’appuntamento per la serata di consegna: i ragazzi e le loro famiglie sono invitati giovedì 23 dicembre alle 20,30 alla Corte degli Aranci di Marano Vicentino. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.bancasangiorgio.it. Primo Piano Parte a dicembre il nuovo progetto che Banca San Giorgio e Valle Agno dedica ai bambini con meno di 13 anni. Primo Piano Idea REGALO ABC: il risparmio si impara da piccoli per NATALE Idea LO REGAATALE perN S i chiama ABC ed è dedicato alle famiglie: l’obiettivo è offrire un primo semplice strumento per insegnare ai propri figli e nipoti l’importanza di pensare al futuro, cominciando da subito e in modo semplice. Il tutto in piena coerenza con quanto stabilisce la mission della banca che, nell’esercizio della propria attività, ha anche lo scopo di promuovere “l’educazione al risparmio e alla previdenza”. Cos’è ABC? Chi ha un figlio o un nipote con meno di 13 anni potrà chiedere in filiale il LIBRETTO ABC: nessun canone e nessuna spesa, nemmeno per l’imposta di bollo. Disponibilità immediata e massima semplicità di utilizzo. Con il primo versamento 25,00 euro come omaggio di benvenuto. Inoltre sarà possibile dedicare al bimbo una serie di prodotti e servizi pensati per garantirgli nel tempo sicurezza, protezione e previdenza, investendo a capitale garantito con redditività certa. E subito in regalo Giorgino, il simpatico salvadanaio per imparare a risparmiare sin da piccoli! I giovanissimi potranno così affidare a Giorgino le mancette ricevute in regalo e, una volta riempito, portarlo in filiale per imparare da subito a capire il valore del loro “gruzzolo”. ni, a 13 an di o r e z a n D are gra iare t n e iv d per parm ndo a ris a r a p im Messaggio promozionale. Per le condizioni applicate ai servizi si rinvia ai fogli informativi disponibili gratuitamente in tutte le filiali. LA CARTOLINA DI NATALE Nel cassetto dei ricordi ho trovato stamattina una vecchia cartolina con gli auguri di Natale. Non è carica di cose: la capanna coi pastori, il bambino e i genitori, niente abeti o lampadine. Son gli auguri di un compagno della scuola elementare “Infinite cose care.” Poi la firma e “Buon Natale”. Sergio G. Mocellin, “Il canto dei grilli che toglie i pensieri”, Attilio Fraccaro Editore, 2010. 13 Incontri Incontri È UNIFORM, il sogno di tanti imprenditori ed artigiani: poter lasciare un giorno l’attività di una vita, fatta crescere in tanti anni di dedizione e fatica, nelle mani dei figli, perché ne raccolgano l’eredità non solo economica, ma anche di valori, motivazioni, passione per il lavoro. È il tema del “passaggio generazionale” che per anni ha tenuto banco nei dibattiti pubblici, soprattutto nel Nord Est delle Pmi e del miracolo economico, ed è oggi anche la sfida ormai vinta di Uniform Srl, azienda di Marostica specializzata nella realizzazione e produzioni di stampi industriali per materie plastiche. L’azienda è nata infatti ancora 35 anni fa per iniziativa di Luciano Passuello, che l’ha fatta crescere negli anni portandola alle attuali dimensioni: 1,5 milioni di euro di fatturato, 12 dipendenti e un portafoglio clienti che vede numerosi grandi nomi dell’industria del Veneto e non solo. A 61 anni, da tre in pensione, oggi Luciano sta gradualmente lasciando le redini della società nelle mani del figlio Riccardo, 31 anni, che, entrato in organico solo nel 2006, sembra avere già oggi le idee molto chiare sulle direttrici di sviluppo futuro di Uniform: innovazione e tecnologia, qualità e customizzazione, infine sostenibilità. Come ci racconta lui stesso in questa intervista. il passaggio del t e s t i m o n e da padre a figlio Com’è nata la Uniform? Era il 1975. Mio padre, allora venticinquenne, dopo diversi anni di esperienza all’interno di un’azienda del settore di Marostica, la prima ad aver introdotto, già negli anni Cinquanta, la tecnologia dello stampo ad iniezione per materie plastiche, decide di fare il grande salto e mettersi in proprio. Al suo fianco in società trova 14 L’azienda di Marostica specializzata nella produzione di stampi industriali affronta prima Giuseppe Filadi, che mette a disposizione anche la prima sede all’interno dello scantinato sotto casa sua, a Vallonara, e poi Lorenzo Cremasco, collega nella precedente esperienza. Il primo verrà a mancare sfortunatamente solo due anni dopo, e così la compagine rimarrà fino agli anni ’90 composta da soli due soci: mio padre specializzato sul fronte produttivo, Cremasco su quello progettuale. Nel 1984 intanto l’azienda si era già trasferita nell’attuale sede di via dell’Industria, sempre a Marostica, ma è nel 1997 che gli assetti societari cambiano radicalmente. Cremasco vende la sua quota ad un importante gruppo metalmeccanico della zona, spingendo la mia famiglia a decidere nel 2001 un importante investimento per riacquisire la proprietà dell’azienda. E poi entri in scena anche tu…. Io entro in azienda solo quattro anni fa, specializzandomi nella parte progettuale. Inizialmente, dopo la laurea nel 2004 con il massimo dei voti all’università di Padova in ingegneria meccanica, avevo altri progetti. Mi sono infatti trasferito a Milano per due anni, tentando un’esperienza in McKinsey, una delle più importanti società di consulenza internazionali, ma ho capito presto che non era la mia strada. Nel frattempo la Uniform stava crescendo, le complessità aumentavano, anche per effetto di un mercato sempre più competitivo e difficile, e mio padre aveva bisogno di una mano. Da lì al mio ingresso in società il passo fu breve, e oggi sono davvero contento di averlo compiuto. il passaggio generazionale investendo sul futuro, in tecnologia e sulla crescita dimensionale. Com’è cambiato in questi ultimi anni il vostro mercato, anche per effetto della crisi? I clienti ci chiedono un servizio e una qualità maggiori a fronte di prezzi più bassi, anche in virtù di una congiuntura economica non favorevole e per la concorrenza straniera pressante. Oggi Cina e paesi dell’Est europeo sono in grado di garantire condizioni economiche spesso più vantaggiose. Noi cerchiamo di rispondere con la qualità, la conoscenza delle nostre specificità locali e con la capacità di instaurare un dialogo stretto e proficuo con i clienti. Su questo terreno sappiamo che non c’è “cinese” che tenga. Certo sono i finiti i tempi in cui il mercato aveva una sovrabbondanza tale di domanda da metterci quasi nelle condizioni di non dover cercare nuove commesse. Chi sono i vostri clienti, e cosa offrite loro? Sono per lo più importanti aziende del Veneto e dell’Alto Adige, soprattutto nei settori del bianco (elettrodomestici), dell’elettrico e dell’automotive. Recentemente abbiamo acquisito anche un cliente russo, il nostro secondo all’estero. Produciamo stampi di tutti i tipi per materie plastiche. In questi giorni ad esempio stiamo lavorando su un progetto di ingegnerizzazione per un motore innovativo, idea di un nostro cliente, che forse rivoluzionerà il mercato e la lavatrice così come la conosciamo oggi. Quanto pesa l’innovazione per voi? Come in tutti i settori è fondamentale. Tanto più in quelli industriali e manifatturieri, dove spesso la competizione degli stranieri è assillante e le leve distintive possono essere proprio la qualità e l’innovazione. Per noi ha tra l’altro due anime: una tutta interna alla Uniform, per lo sviluppo di nuovi processi produttivi e nuove tecnologie, l’altra a disposizione dei nostri clienti, per i quali sviluppiamo progetti per prodotti o servizi spesso all’avanguardia. Incontri Incontri Avete anche progetti importanti di sviluppo strutturale. Proprio per spingere con forza sul fronte dell’innovazione, l’azienda presto farà un importante salto in avanti. Abbiamo infatti deciso con mio padre un importante investimento di oltre un milione di euro per rinnovare lo stabilimento, con la costruzione – se riusciremo ad avere le necessarie autorizzazioni dal Comune – di una nuova area ad alta tecnologia, con climatizzazione per garantire temperature e umidità controllate, a vantaggio della qualità della produzione. I nuovi macchinari saranno votati all’automazione più spinta, e per questo stiamo già cominciando a formare i nostri dipendenti perché in futuro siano in grado di fare un passo indietro dal lavoro manuale per gestire invece i processi e il corretto funzionamento delle macchine. Costruiremo inoltre una nuova palazzina per ospitare gli uffici, e punteremo sul fotovoltaico per abbattere i consumi e i costi energetici. Come farete fronte ad un tale investimento? Banca San Giorgio e Valle Agno ci sta fortunatamente accompagnando in questo percorso, garantendoci il necessario finanziamento. Inutile dire che il rapporto con la banca è oggi sempre più importante, vista l’entità economica del piano e soprattutto la sua importanza strategica per il futuro di Uniform. Puntiamo infatti a raddoppiare in pochi anni la produzione. Se riusciremo a raggiungere l’obiettivo, dovremo ringraziare necessariamente anche chi ha creduto in noi come Banca San Giorgio e Valle Agno. 15 Incontri Incontri L GASPARELLA, a Gasparella Office Service di Thiene nasce ancora nel 1982 come piccola ditta di vendita di macchine, attrezzature ed articoli per ufficio e il disegno tecnico. Sono passati quasi trent’anni di onorato servizio da allora, nel corso dei quali anche il mondo esterno è rapidamente cambiato, a forza di innovazioni, nuove tecnologie e modalità di comunicazione. Proprio come il mercato, anche l’azienda si è evoluta, crescendo di anno in anno, fino a diventare ciò che è oggi: una delle realtà all’avanguardia e più conosciute nell’Alto Vicentino nell’ambito della stampa digitale, nei più svariati tipi di supporti, formati e colori, con particolare attenzione allo sviluppo dei sistemi di elaborazione grafica. Merito di Francesco Gasparella, oggi 62 anni, e della moglie, che fin dall’inizio hanno creduto nell’attività, con passione, dedizione e capacità di coinvolgere nel corso del tempo nuovi validi collaboratori, primi tra tutti Federico, Alberto e la figlia Nicoletta. la stampa digitale è di famiglia Signor Gasparella, come le venne tanti anni fa l’idea e la voglia di diventare imprenditore? Venivo da un’esperienza come agente per alcune ditte della zona specializzate nel settore delle macchine per ufficio fax e delle fotocopiatrici. Ad un certo punto decisi che era arrivato il momento di mettermi alla prova, di camminare da soli, io e mia moglie. Partimmo come semplice Snc, in una bottega di soli 70 metri quadri a Piovene Rocchette, trattando inizialmente tavoli da disegno, macchine eliografiche e altre apparecchiature per ufficio. Solo per pochi anni, perché nel 1985 ci trasferimmo a Thiene, in un nuovo negozio fronte stazione ferroviaria, dove avviammo anche una prima vendita al dettaglio di cancelleria, molto accogliente. Dieci anni più tardi, affrontammo il trasferimento in una nuova sede 16 Nella zona industriale di Thiene, la Gasparella Office Service fondata da Francesco Gasparella e dalla moglie Bruna, lungo la Nuova Gasparona, mentre nel 2001, passammo in via definitiva all’attuale sede di 500 mq nella IV zona industriale di Thiene. Come ha influito in questi cambiamenti l’evoluzione del mercato? Moltissimo. La stessa tecnologia ha fatto passi da gigante. Nel ’92, ad esempio, quando decidemmo il trasferimento, la competizione era già allora fortissima, i margini ridotti, e la stampa digitale stava già cominciando a cambiare le regole del gioco. Oltre all’ampliamento decidemmo quindi subito, tra i primi nel Vicentino, di scommettere sull’innovazione, investendo su questo tipo di stampa e assumendo il nostro primo giovane collaboratore, Federico Dal Zotto, all’epoca in uscita da un’importante esperienza proprio nel digitale alla Selecta di Bolzano Vicentino ed oggi una delle colonne portanti della società assieme a mia figlia Nicoletta. Per voi fu la svolta. Da allora cominciammo a specializzarci sempre più sui servizi di stampa in digitale e per ogni tipo di formato, conservando e facendo comunque crescere anche la parte di front office e vendita di cancelleria per uffici, che ci ha sempre permesso di attirare traffico nel punto vendita. I nostri clienti oggi sono per lo più piccole e medio-piccole imprese dell’Alto Vicentino, oltre che privati cittadini e istituzioni locali. Generalmente infatti non seguiamo grandi clienti, poiché preferiamo investire sulla qualità e sul servizio, piuttosto che competere sul prezzo. Questa scelta nel tempo sembra averci premiato, visto che ogni anno abbiamo incrementato il fatturato, ormai vicino al milione di euro, e abbiamo avuto la possibilità di assumere nuove persone. offre servizi di stampa digitale e in grande formato, di vendita al dettaglio di cancelleria e di consulenza grafica e creativa. Come siete organizzati all’interno? Attualmente siamo in nove in azienda. Io seguo la parte commerciale e gli acquisti di rilievo, mentre mia moglie la parte amministrativa. Alberto cura gli acquisti di cartucce, carte speciali e cancelleria in genere e la vendita esterna presso le aziende e Tatiana la vendita al dettaglio in negozio, mentre Federico e Nicola seguono i servizi grafici, la stampa digitale per i grandi formati. Dario segue la stampa a colori, mentre mia figlia Nicoletta i contatti con buona parte della clientela e la relativa gestione degli ordini. Con Silvia, poi, segue anche la stampa in bianco e nero e relative finiture. Quando ha deciso Nicoletta di seguire le orme dei genitori? Inizialmente aveva altri progetti. Laureata in economia aziendale nel 2004 alla Cà Foscari di Venezia con 110 e lode, ha avuto l’opportunità di fare un paio di esperienze molto importanti a Trieste e in Canada. Poi però, nonostante qualche titubanza iniziale, ha deciso di seguirci in azienda. Ed oggi è assolutamente innamorata del suo lavoro: è la prima ad entrare, l’ultima ad uscire. Sempre. Cosa offre la Gasparella oggi in più rispetto ai concorrenti? Credo che la Gasparella Office Service sia tra le poche aziende del Vicentino a poter offrire ogni tipo di servizio e consulenza in ambito stampa e di elaborazione grafica. Possiamo garantire massima flessibilità, velocità di esecuzione, attenzione costante alla qualità. In casa lavoriamo soprattutto le medio-piccole commesse che richiedono l’abbattimento dei tempi di consegna, mentre per la stampa di grandi volumi (libri, manuali, etc.) ci appoggiamo spesso a partner della zona con cui abbiamo attivato strette collaborazioni. L’importante è che il no- Incontri Incontri stro cliente per ogni esigenza di stampa e in ogni momento può avere in noi un unico punto di riferimento costante e affidabile. E la tecnologia come entra in gioco? Ovviamente un livello tale di servizio viene in parte reso possibile dalle persone, in parte dalla tecnologia, sulla quale continuiamo ad investire. Oggi usiamo macchine Xerox per la stampa a colori, Ocè per quella in bianco e nero e Roland per i grandi formati. Cerchiamo sempre di tenerci al passo con le ultimissime novità, anche perché è necessario in un settore così competitivo e attento alla qualità come il nostro. Quanti clienti avete, e quali nomi eccellenti si appoggiano a voi? Oggi seguiamo circa duemila clienti, tra aziende e privati. Ci sono anche società molto conosciute come Laverda, Valentino Fashion Group, Bft, Fas, Sicon Socomec, Tyrolit Vincent, Faresin, Arroweld o Adriani e Rossi Edizioni a Thiene. E con Banca San Giorgio e Valle Agno che rapporto avete? Siamo clienti da diversi anni, sia come famiglia, sia come ditta. Soprattutto però siamo anche soci, e posso dire che il rapporto è davvero molto positivo. Per chiudere: altri dieci, venti anni alla guida della Gasparella Office Service, o spazio alla pensione? Quest’azienda l’ho costruita dal nulla, è la mia vita e anche una passione. Non posso chiedere di meglio che continuare a seguirla, anche se cerco di dedicarmi più tempo che in passato. Amo la montagna e cerco di andarci più spesso, mentre sto scrivendo anche un libro su un caro, vecchio amico alpinista, un grandissimo Marco Dal Bianco, che ora non è più con noi. Spero di pubblicarlo già il prossimo anno. 17 Focus Focus L’ i governatori delle banche centrali europee e i capi di Vigilanza è stato approvato il nuovo accordo denominato “Basilea 3”. Anticipare accordo Basilea 3 impone requisiti patrimoniali più severi per l’operatività delle banche, in modo che gli Istituti bancari possano disporre di maggiori risorse per resistere a una crisi come quella iniziata con i mutui subprime, che continua ad avere oggigiorno ripercussioni non solo nel mondo finanziario ma anche nell’economia reale (industriale). Oltre all’irrobustimento dei criteri su patrimonio e rischi, sono state introdotte misure nuove quali il presidio della liquidità (soddisfare determinati equilibri sia di breve che di medio periodo in funzione della capacità di far fronte a fabbisogni improvvisi di liquidità), il provisioning e cioè la richiesta alle banche di creare dei “cuscinetti” di capitale nei periodi non di crisi a fronte dei possibili periodi di crisi e il limite generale di leva massima e cioè del rapporto tra i volumi di attività della banca (compresi gli impegni) e i suoi mezzi propri. Basilea 3 per c o n t i n u a r e a sostenere l’economia locale I punti principali sui quali poggia l’accordo possono essere così sintetizzati: • Patrimonio di base: aumento della qualità al fine di garantire una maggior capacità di assorbire le perdite, • Buffer: è il cuscinetto previsto che permetterà di integrare il patrimonio minimo di base (capitale più riserve), che potrà gonfiarsi o sgonfiarsi nelle diverse condizio- 18 Nella riunione del 12 settembre scorso tra ni cicliche; in sintesi si tratta di una serie di misure volte all’accumulo di capitale in tempi di espansione economica al fine di disporre degli stessi in periodi di recessione (stabilizzazione dell’espansione); • Standard minimi di liquidità: liquidità minima che include 30 giorni e 12 mesi di copertura di fabbisogno di liquidità (“Liquidity Coverage Ratio” quale indicatore di equilibrio per evitare situazioni di stress tra scadenze del passivo e dell’attivo entro i trenta giorni e il “Net Stable Funding Ratio” quale parametro di controllo dell’equilibrio tra l’attivo ed il passivo entro i dodici mesi), • Rapporto di leva: introduzione di un leverage ratio al fine di contenere l’accumulo eccessivo della leva finanziaria (ricorso al capitale di debito); sarà definito quale rapporto massimo tra volume delle attività e delle esposizioni fuori bilancio (crediti di firma, margini su linee di credito non utilizzati, ecc.) e il capitale. Con le nuove regole di Basilea le banche italiane “saranno in grado di muoversi verso livelli patrimoniali più elevati con gradualità, assicurando al tempo stesso il sostegno alle imprese e all’economia” ha spiegato il Governatore Draghi, aggiungendo altresì che “il contenuto di questo accordo, che riguarda tutti, non solo l’Italia o l’Europa, ma è mondiale, rispecchia le finalità che indico da tempo: più capitale, meno debito e sostegno alla L’entrata in vigore sarà graduale, a partire dal 1 gennaio 2013, per arrivare alla piena attuazione all’1 gennaio 2019. Focus Focus crescita attraverso una maggiore perativo sono riuscite a continuare solidità del sistema bancario”. ad erogare prestiti nonostante la A fronte dei benefici che il nuovo recente recessione mondiale (dati accordo avrà sulla stabilizzaziotestimoniati dallo sviluppo degli ne del sistema bancario e sulle attivi creditizi delle banche locali relative capacità dello stesso di a dispetto della contrazione degli affrontare con maggior snellezza stessi verificatasi nelle grandi baneventuali crisi economiche mondiache italiane che hanno privilegiato li, senza il sostegno pubblico, non gli investimenti nel portafoglio di «Le banche italiane complessivamente sono solimancheranno effetti sull’economia proprietà), con l’introduzione di de e hanno livelli patrimoniali superiori ai minireale e sulla relativa capacità delvincoli strutturali di liquidità, capitami regolamentari. Sono in linea e a volte anche le aziende di credito di sostenere li aggiuntivi e rating più stringenti, meglio rispetto alla media internazionale». Mario Draghi, governatore di Banca d’Italia, le imprese: gli effetti sulla struttura tale capacità potrà essere garantita settembre 2010. patrimoniale, finanziaria ed ecosolo con l’aumento del patrimonio nomica delle banche sono rilevanti garantito dalla compagine sociale. e la capacità di finanziare le imprese sarà sicuramente Scelta che Banca San Giorgio e Valle Agno, prima banridotta e dovrà essere necessariamente proporzionale al ca in Italia nel mondo del credito cooperativo, ha già merito del credito del cliente finanziato. attuato attraverso l’Offerta pubblica di sottoscrizione di azioni. L’aumento del capitale delle banche è condizione necessaria alla capacità delle stesse di sostenere il tesDi Andrea Scettro, suto produttivo e da questa esigenza non sono certaUfficio Pianificazione e Controllo di Gestione mente immuni le banche di credito cooperativo che, oltre al finaziamento dei clienti, hanno il dovere di presidiare il territorio, sostenere la compagine sociale La tua Associazione ha ritirato i cappellini e l’economia locale, in particolare nei periodi di crisi di Banca San Giorgio e Valle Agno? quale quello che stiamo attraversando. Mandaci la foto! Con l’introduzione delle nuove regole vi è però una differenza rispetto al periodo attuale: se le banche di credito coo- Il Futsal Rosà, squadra di Calcio a 5 impegnata nel campionato di serie D che si allena con le T-shirt di MondoDream 19 No Profit No Profit A Salcedo, piccolo comune ai piedi dell’Altopiano di Asiago, i diversi gruppi di volontariato hanno intrapreso un percorso comune, organizzando – anche con l’aiuto della nostra Banca - alcune iniziative per uscire dal localismo e far conoscere le ricchezze e le risorse del luogo. Gruppo Coltivatori e Donatori di sangue: tutti riuniti, assieme a molti altri volontari, per un traguardo comune. Il colorato mosaico delle associazioni di Salcedo “Abbiamo bellissimi percorsi immersi nella natura, piatti e prodotti tipici, feste di comunità e persino piccoli Musei che è impossibile trovare altrove - racconta il presidente della Pro Loco, Roberto Montemaggiore - Attraverso la riscoperta delle nostre origini, legate alla terra, ci siamo dati l’obiettivo di valorizzare la specificità del paese e magari riuscire a promuoverlo all’interno dei percorsi enogastronomici o degli itinerari turistici complementari alle grandi mete del Veneto. In fondo, non abbiamo niente da individiare a comuni di altre regioni italiane che hanno già fatto questo percorso.” L’appuntamento principale nell’arco dell’anno è senza dubbio a luglio, con la Festa di S. Anna: un momento molto sentito in paese, non solo per il contenuto religioso – che ha origini antiche ed è sempre molto forte – ma anche in senso più ampio, come occasione per la comunità di riunirsi richiamando anche persone dai paesi vicini. In autunno, poi, Salcedo si riunisce per la Festa del Ringraziamento, che si tiene l’ultima domenica di settembre ed è preceduta, il sabato, dalla transumanza. “Può sembrare un pittoresco corteo di uomini e animali – rac- 20 Pro Loco, Protezione civile, conta Antonio Lazzaretti, che coordina il Gruppo Coltivatori - ma l’occasione ha in realtà un significato più profondo: vorremmo richiamare i valori della civiltà contadina dei nostri avi, per riavvicinare i giovani alla natura ed ai suoi cicli”. Da qualche anno i diversi gruppi collaborano anche alla realizzazione del calendario, che raggiungendo ogni famiglia diventa strumento di memoria e condivisione: infatti, rievoca eventi importanti o semplicemente momenti di vita o lavoro cha hanno coinvolto il paese. Ma il risultato più bello – raccontano - è l’esser riusciti a coinvolgere molti ragazzi e ragazze del paese. “Facciamo pur finta di non aver capito che per loro fare volontariato è la scusa per uscire un po’ - dice Montemaggiore – Il loro entusiasmo e la loro spontaneità sono la migliore ricompensa per tutti gli sforzi fatti!” Nelle immagini alcuni momenti della recente “Festa del Ringraziamento” a Salcedo. Da circa un triennio, Fara Vicentino e San Giorgio di Perlena hanno la loro associazione della “terza età”. No Profit No Profit A Fara e San Giorgio no, è stato possibile visitare manca la terza età. la caserma dei Lagunari e Gli over 65, riuniti assistere alle loro esercitain un gruppo compatto e zioni belliche. numeroso, si sono risoluti a Il gruppo ha anche consufermarsi alla “Seconda età mato il rancio assieme ai e mezza”. E guai a parlare soldati: alcuni di loro sono di … anziani! probabilmente ancora in Il Comitato pomotore è missione in Afghanistan. sorto solo qualche anno fa, grazie alla tenace voSi portano avanti anche alIl gruppo degli iscritti al corso di attività motoria. lontà dell’amministrazione cune attività sociali, preziocomunale, per favorire le se per la comunità, come possibilità di incontro e le quella dei Nonni Vigili. occasioni di socializzazio“Il gruppo – ci racconta il ne fuori casa: Sindaco, Presidente, Nicola Gnata Vice Sindaco e qualche – è nato con l’aiuto, anche assessore, pur essendo economico, del Comune e … juniores, fanno ancora con il supporto della Banca, parte del gruppo. sempre presente e vicina Oggi ci sono oltre 160 alle nostre necessità. Dopo iscritti, che partecipano con entusiasmo alle varie la fase di avvio, però, abbiamo ritenuto che fosse doveattività e frequentano le strutture comunali - la paleroso da parte nostra autotassarci, anche se per importi stra e la biblioteca, soprattutto - messe a disposizione modesti. Abbiamo quindi introdotto il tesseramento andell’Associazione a titolo gratuito. Il Comitato Direttinuale e stabilito delle quote per le gite. E’ vero che per vo, previsto dallo Statuto, coordina le verie iniziative, i nostri iscritti è un piccolo sacrificio, ma abbiamo la che hanno come scopo principale quello di rafforzare soddisfazione di non gravare interamente sulle risorse i legami tra la comunità di Fara e quella di San Giordel comune, che può quindi gio. destinarle anche ad altri L’iniziativa più seguita è senz’altro l’attività motoscopi. ria. Ma se al lunedì si fa ginnastica, al martedì si balla! I pomeriggi danzanti sono aperti anche ad ospiti dei comuni vicini, con tessera d’ingresso, e sono resi più vivaci dalla musica eseguita dal vivo. Ogni anno si organizzano almeno quattro gite: mete raggiungibili in una giornata, con la pausa per il lauto pranzo, che hanno portato il gruppo a visitare di recente Feltre, l’Abbazia di Praglia, il Santuario di Pietralba. E’ rimasta nel Dallo Sci Club 2A riceviamo la foto della partenza della corsa cuore a tutti la visita all’isola di S. Andrea a Vein salita Stalder, organizzata in agosto a Maddarello di Asiago. nezia: grazie all’interessamento di un concittadi- Tu t t i fermi alla “seconda età e mezza” 21 Radici Radici Il Credito Cooperativo Veneto assegna un totale di 7,5 milioni di euro per l’anticipo del contributo regionale alle scuole dell’infanzia non statali. L e Banche di Credito Cooperativo del Veneto offrono un aiuto concreto alle scuole d’infanzia non statali, mettendo a disposizione 7,5 milioni di euro per anticipare i contributi che le scuole stesse attendono dalla Regione. L’iniziativa è stata presentata a fine ottobre, in un incontro al quale hanno partecipato Amedeo Piva ed Andrea Bologna, rispettivamente presidente e direttore della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo assieme ad Ugo Lessio, presidente della Fism regionale che rappresenta le scuole materne del Veneto. A questa iniziativa ha subito aderito anche Banca San Giorgio e Valle Agno, ritenendo si tratti di una significativa appli- Fata Passaparola legge le fiabe ai bimbi della Scuola Materna San Giuseppe di Schiavon La Banca sostiene le politiche per l’infanzia Festa di fine anno alla Scuola Materna Dolcetta di Montecchio Maggiore 22 cazione del principio di sussidiarietà a favore di strutture, quali le scuole materne, che spesso faticano a chiudere il bilancio. Da sempre, infatti, la nostra banca ha manifestato sensibilità e attenzione nei confronti delle attività a sostegno della famiglia, accompagnando le giovani coppie nell’educazione dei figli. Oggi lo facciamo con uno strumento in più a vantaggio della gestione operativa delle scuole d’infanzia non statali: l’anticipo del saldo è a costo zero. Da più parti, infatti, abbiamo raccolto la richiesta di anticipare alcune somme dovute dalla Regione del Veneto alle scuole d’infanzia, in attesa che questi contributi a saldo divengano tecnicamente disponibili. Nel frattempo, proprio per dare linfa vitale alle attività svolte dagli asili per l’infanzia e per assistere la loro gestione in un momento difficile per tutti, interverremo per anticipare questi contributi. La Federazione Veneta ha coinvolto in questo progetto tutte le 40 BCC/CRA Venete, che operano attraverso gli oltre 630 sportelli in tutta la regione. Tale facilitazione sarà realizzata mediante la concessione di apposite linee di fido a tasso zero. Le scuole d’infanzia - asili privati e parrocchiali - coinvolti in questo progetto nelle varie province venete sono 1.192. Gli importi anticipati dalle banche di credito cooperativo veneto, che si aggirano mediamente sui 5 -10 La Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali della provincia ha avviato un nuovo progetto di collaborazione con le scuole del territorio. Radici Radici Crescere nella cooperazione “ Cappellini blu per la gita al parco dei bambini della Scuola Materna di Fara Vicentino mila euro per ciascun asilo, saranno erogati a costo zero fino alla liquidazione del contributo da parte della Regione Veneto. Potranno chiedere l’anticipo le singole scuole dell’infanzia che già intrattengono un rapporto di conto corrente con la nostra Banca o che in relazione a questa operazione provvederanno ad aprirlo. Maggiori informazioni possono essere richieste attraverso la propria filiale. Con la collaborazione di Federica Morello Federazione Veneta BCC La giornata termina in allegria alla Scuola Materna Prospero Alpino di Marostica Crescere nella cooperazione” è il nome dato al nuovo progetto della Fondazione delle BCC/CRA vicentine. L’iniziativa, che nasce per favorire l’integrazione e lo scambio tra scuola e territorio, vuole valorizzare la cultura della cooperazione tra i giovani e potenziare la dimensione della solidarietà e dell’imprenditorialità, viste come competenze preziose per la vita. L’intento del progetto è quello di sviluppare un’azione di impegno civico ed etico: l’idea di cooperazione proposta a docenti ed alunni non è, infatti, soltanto un modello di sviluppo economico, ma anche un esempio di responsabilità civile e sociale. Il progetto è uno strumento per approfondire la conoscenza del mondo cooperativo e dei suoi valori, in particolare la responsabilità individuale, la democrazia, la solidarietà. Ma non si ferma ad una mera esposizione astratta di questi principi: per la conoscenza del modello cooperativo, della sua organizzazione, della sua storia e della sua valenza sul territorio è importante che i ragazzi ne sperimentino direttamente le forme organizzative. Solo la sperimentazione di imprese cooperative con le classi – ossia vere e proprie Associazioni Cooperative Scolastiche - con l’esperienza concreta dei valori della democrazia e della condivisione, permette di comprenderne l’importanza, gettando le basi per una cittadinanza responsabile e solidale e offrendo ai ragazzi competenze aggiuntive per la loro futura vita professionale. A Venezia la firma del protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Veneto 23 a Thiene siamo Vi due volte più vicini! in Piazza Scalcerle 25 | NUOVA FILIALE in Via Masere 1 Scegliete la filiale a voi più comoda.