Liturgia iniziale
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Si dà lettura dell’autorizzazione del Ministro Generale fr. Mauro Johri per
la celebrazione del 215° Capitolo Provinciale Ordinario
CANTO D’INIZIO: Veni Creator Spiritus
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Saluto
Il Presidente del Capitolo
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti
Amen.
Il Presidente del Capitolo
Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo,
sia con tutti voi.
Tutti
E con il tuo spirito.
Monizione
Il Presidente del Capitolo
Carissimi, consapevoli che “se il Signore non costruisce la casa, invano
faticano i costruttori”, abbiamo invocato lo Spirito perché nella sua luce
e con la sua forza, questo nostro 215° Capitolo Provinciale Ordinario
possa portare frutti secondo il disegno di Dio. A Lui, Padre di infinita
misericordia, salga la nostra lode e la nostra preghiera perché benedica il
lavoro di questi giorni.
Orazione
Il Presidente del Capitolo
Preghiamo.
O Dio,
che hai posto nella mente e nel cuore dell’uomo
i doni del pensare e del volere,
fa’ che il tuo Spirito ci guidi alla verità tutta intera,
perché possiamo dirci ed essere discepoli del tuo Figlio,
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nel quale sono tutte le tue compiacenze.
Egli è Dio, e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Tutti
Amen.
Lettura evangelica
Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo(18,15-20)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà
una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con
te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o
tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non
ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in
cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela
concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in
mezzo a loro».
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Antifona: Ecce quam bonum (G. Becchimanzi)
Processione verso l’aula del Capitolo
Il Presidente del Capitolo
Fratelli, illuminati e fortificati dalla parola di Dio, andiamo ora verso
l’Aula del Capitolo, per dare inizio a questa nostra fraterna assemblea.
Il Signore Gesù, Verbo eterno del Padre, ci guidi con la sua Parola e i
santi, che ci hanno preceduto nel pellegrinaggio verso la Gerusalemme
del cielo ci assistano.
Avviamoci in pace.
Il Presidente del Capitolo prende il Crocifisso di S. Damiano e dà avvio alla
processione, durante la quale vengono cantate le Litanie dei Santi
Pater de caelis, Deus
Fili Redémptor mundi Deus Spiritus Sancte Deus Sancta Trinitas, unus Deus miserere nobis.
miserere nobis.
miserere nobis.
miserere nobis.
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Sancta Maria Mater Dei Sancte Michael Sancte Ioannes Baptista, Sancte Ioseph, Omnes sancti Patriarchae et Prophetae, Sancti Petre et Paule,
Sancta Maria Magdalena, Omnes sancti Discipuli Domini, Sancte Stephane, Sancte Ignati Antiochene, Sancte Berarde et Socii, protomartiri Ordinis seraphici,
Sancte Daniel et Socii Sancte Fidelis de Sigmaringa Sancte Maximiliane Maria Kolbe Omnes sancti Martyres Sancte Gregori Magne, Sancte Augustine, Sancte Antoni de Padua Sancte Bonaventura a Bagnoregio Sancte Laurenti a Brundisio Omnes sancti Pontifices et Doctores Sancte Benedicte Sancte Pater noster Francisce Sancte Pater Dominice Sancte Bernardine de Senis Sancte Ioannes a Capistrano Sancte Petre de Alcantara Sancte Paschalis Sancte Leonarde Sancte Felix a Cantalicio Sancte Iosephe a Leonissa Sancte Seraphine a Montegranaro Sancte Bernarde a Corleone ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
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Sancte Crispine a Viterbo Sancte Ignati a Santhià Sancte Ignati a Laconi Sancte Felix a Nicosia Sancte Francisce Maria a Camporubeo
Sancte Conrade a Parzham Sancte Leopolde a Castelnovo
Sancte Pie a Pietrelcina Omnes sancti Presbyteri et Religiosi Sancta Mater nostra Clara Sancta Agnes Assisiensis Sancta Agnes a Praga Sancta Margarita de Cortona Sancta Catharina Senensis Sancta Coleta Sancta Veronica de Iuliani Sancta Teresia de Avila Omnes sanctae Virgines et Viduae Sancte Lodovice Sancta Elisabeth ab Hungaria Omnes sancti Laici Omnes Iusti Israel Omnes Sancti et Sanctæ Ecclesiæ Omnes Sancti et Beati Ordinis Seraphici ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
ora pro nobis.
ora pro nobis.
orate pro nobis.
orate pro nobis.
orate pro nobis.
orate pro nobis.
Giunti nell’aula, il Presidente del Capitolo depone il crocifisso nel luogo debitamente preparato e si reca al suo posto.
Preghiera del capitolo
Tutti
O Signore, Santo Spirito, noi siamo al tuo cospetto.
Pur stretti dal peso dei peccati, ma riuniti in modo speciale nel tuo nome,
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ci sentiamo vicini a Te: vieni e rimani in noi; degnati anzi di discernere
nel nostro cuore.
Insegnaci cosa dobbiamo fare, dove dobbiamo dirigere i nostri passi e
mostraci le mete che dobbiamo raggiungere, affinché con il tuo aiuto
possiamo piacerti in ogni cosa. Tu solo sii l’ispiratore a la guida delle
nostre decisioni, Tu solo che con il Padre ed il Figlio possiedi un nome
glorioso.
Tu, che ami in sommo grado le equità, non permettere che siamo
perturbatori della giustizia: l’ignoranza non cui spinga verso il male,
la ricerca dell’altrui favore non ci pieghi,
la discriminazione di incarichi o di persone non ci spinga
a rovina; uniscici piuttosto a te in maniera efficace con l’abituale dono
della tua grazia, perché siamo una sola cosa in Te e non ci allontaniamo
mai dalla verità.
Poiché siamo uniti nel tuo nome, fa che sappiamo moderare
le esigenze della giustizia con l’amore fraterno, in maniera tale,
che la manifestazione della nostra volontà in nessuna cosa si discosti da
Te, conseguendo in futuro il premio eterno per il bene compiuto.
Amen.
Preghiera di Benedizione
Il Presidente del Capitolo a braccia allargate dice
Siamo qui dinanzi a te,
o Spirito Santo:
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;
vieni a noi,
assistici,
scendi nei nostri cuori:
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insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
mostraci tu il cammino che dobbiamo seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii tu solo a suggerire
e guidare le nostre decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
hai un nome santo e glorioso:
non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza,
non ci renda parziali l’umana simpatia,
non ci influenzino cariche o persone;
tienici stretti a te col dono della tua grazia,
perché siamo una cosa sola con te
e in nulla ci discostiamo dalla verità;
fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
sappiamo contemperare
bontà e fermezza insieme,
così da far tutto in armonia con te,
nell’attesa che per il fedele compimento del dovere
ci siano dati in futuro i premi eterni.
Tutti
Amen.
Il Presidente del Capitolo
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo Spirito
Il Signore vi benedica e vi protegga.
R. Amen
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Faccia risplendere il suo volto
su di voi e vi doni la sua misericordia
R. Amen
Rivolga su di voi il suo sguardo e vi
doni la sua pace.
R. Amen
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre, Figlio X e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi
rimanga sempre.
R. Amen
Il Presidente del Capitolo
Fratelli, dichiaro ufficialmente aperto il 215° Capitolo Provinciale Ordinario
della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa.
Benediciamo il Signore.
Tutti
Rendiamo grazie a Dio.
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Preghiera di benedizione prima
dell’elezione del Ministro Provinciale
e dei Definitori
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Saluto
Il Presidente del Capitolo
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti
Amen.
Il Presidente del Capitolo
Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo,
sia con tutti voi.
Tutti
E con il tuo spirito.
Monizione
Il Presidente del Capitolo
Carissimi, consapevoli che “presso Dio non vi è preferenza di persone”
e che a ciascuno viene affidato un ministero per il bene di tutta la fraternità, abbiamo invocato lo Spirito Santo, dono del Risorto alla sua Chiesa,
che Francesco amava definire Ministro Generale dell’Ordine, perché con
la sua luce e la sua forza, possa assisterci nell’elezione che stiamo per
compiere.
Al Padre di infinita misericordia, per il Figlio obbediente salga la nostra
lode e la nostra preghiera perché benedica la nostra fraternità con il dono
di un Ministro secondo il suo cuore.
Orazione
Il Presidente del Capitolo
Preghiamo.
O Dio,
che hai posto nella mente e nel cuore dell’uomo
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i doni del pensare e del volere,
fa’ che il tuo Spirito ci guidi alla verità tutta intera,
perché possiamo dirci ed essere discepoli del tuo Figlio,
nel quale sono tutte le tue compiacenze.
Egli è Dio, e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Tutti
Amen.
Prima Lettura
Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28)
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e
si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli
rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno
alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello
che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo
possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla
mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i
quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li
chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano
su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra
voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per
farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Seconda Lettura
Dal Memoriale del desiderio nell’anima di Tommaso da Celano (FF 139; 184-186)
Quando Francesco stava per giungere al traguardo della sua chiamata al
Signore, un frate sempre premuroso delle cose divine, mosso da affetto
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per l’Ordine gli domandò: «Padre, tu passerai da questa vita, e la famiglia
che ti ha seguito rimane abbandonata in questa valle di lacrime. Indica
uno, se conosci che esista nell’Ordine, che soddisfi il tuo spirito e al
quale si possa addossare con tranquillità il peso di ministro generale».
Francesco, accompagnando le singole parole con sospiri rispose: «Non
conosco alcuno capace di essere guida di un esercito così vario e pastore di un gregge tanto numeroso. Ma voglio dipingervi e, come si dice,
modellare la figura, nella quale si veda chiaramente quale deve essere
il padre di questa famiglia». «Deve essere - proseguì - un uomo di vita
quanto mai austera, di grande discrezione e lodevole fama. Un uomo che
non conosca simpatie particolari, perché, mentre predilige una parte, non
generi scandalo in tutta la comunità. Si applichi con zelo alla preghiera
e sappia distribuire determinate ore alla sua anima e altre al gregge che
gli è affidato. Così, di primo mattino deve premettere il sacrificio della
Messa e raccomandare con lunga preghiera se stesso ed il suo gregge
alla protezione divina. Dopo l’orazione poi, Si metta a disposizione dei
religiosi, disposto a lasciarsi importunare da tutti, pronto a rispondere e
a provvedere a tutti con affabilità. Deve essere una persona, che non presenti alcun angolo oscuro di turpe favoritismo e che abbia per i piccoli ed
i semplici la stessa premura che ha per i maggiori e i dotti Anche ammettendo che emerga per cultura, tuttavia ancor più nella sua condotta sia il
ritratto della virtuosa semplicità e coltivi la virtù. Deve avere in orrore
il denaro, principale rovina della nostra vita religiosa e della perfezione
e, come capo di un Ordine povero, presentandosi modello agli altri, non
abusi mai di alcuna somma di denaro». E continuò: «Gli deve bastare
personalmente l’abito ed un registro, per i frati invece un portapenne
ed il sigillo, Non sia collezionista di libri, né molto dedito alla lettura, per non sottrarre all’ufficio il tempo che dedica allo studio. Consoli
gli afflitti, essendo l’ultimo rifugio per i tribolati, perché non avvenga
che, non trovando presso di lui rimedi salutari, gli infermi si sentano
sopraffatti dal morbo della disperazione. Umíli se stesso, per piegare i
protervi alla mitezza, e lasci cadere parte del suo diritto, per conquistare un’anima a Cristo. Quanto ai disertori dell’Ordine, come a pecorelle
smarrite, non chiuda loro le viscere della sua misericordia, ben sapendo
che sono violentissime le tentazioni, che possono spingere a tanto. Vorrei
che tutti l’onorassero come rappresentante di Cristo, e si provvedesse a
tutte le sue necessità con ogni benevolenza. Da parte sua non dovrebbe
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lasciarsi solleticare dagli onori, né provare più gusto dei favori che delle
ingiurie. Se a volte, perché debole o stanco, avesse bisogno di un cibo
più abbondante, sarebbe opportuno lo prendesse non di nascosto, ma in
luogo pubblico per togliere ad altri il rossore di dovere provvedere alla
propria debolezza fisica. È suo compito soprattutto indagare nel segreto
delle coscienze per estrarre la verità dalle vene più occulte, ma non presti
orecchio a chi fa pettegolezzi. Infine, deve essere tale da non macchiare in
nessun modo l’aspetto virile della giustizia per la smania di mantenere la
carica, e che senta più un peso che un onore sì alto ufficio. Guardi tuttavia
che l’eccessiva bontà non generi rilassamento, né la condiscendenza
colpevole il dissolvimento della disciplina, in modo da essere amato da
tutti, ma anche non meno temuto da quanti operano il male. Vorrei anche
che avesse come collaboratori persone fornite di onestà e che si presentino, come lui, esempio di ogni virtù: rigidi contro le attrattive mondane,
forti contro le difficoltà, e tanto convenientemente affabili, da accogliere
con santa affabilità quanti ricorrono a loro. Ecco - concluse - come dovrebbe essere il ministro generale dell’Ordine».
Preghiera del capitolo
Tutti
O Signore, Santo Spirito, noi siamo al tuo cospetto.
Pur stretti dal peso dei peccati, ma riuniti in modo speciale nel tuo nome,
ci sentiamo vicini a Te: vieni e rimani in noi; degnati anzi di discernere
nel nostro cuore.
Insegnaci cosa dobbiamo fare, dove dobbiamo dirigere i nostri passi e
mostraci le mete che dobbiamo raggiungere, affinché con il tuo aiuto
possiamo piacerti in ogni cosa. Tu solo sii l’ispiratore a la guida delle
nostre decisioni, Tu solo che con il Padre ed il Figlio possiedi un nome
glorioso.
Tu, che ami in sommo grado le equità, non permettere che siamo
perturbatori della giustizia: l’ignoranza non cui spinga verso il male,
la ricerca dell’altrui favore non ci pieghi,
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la discriminazione di incarichi o di persone non ci spinga
a rovina; uniscici piuttosto a te in maniera efficace con l’abituale dono
della tua grazia, perché siamo una sola cosa in Te e non ci allontaniamo
mai dalla verità.
Poiché siamo uniti nel tuo nome, fa che sappiamo moderare
le esigenze della giustizia con l’amore fraterno, in maniera tale,
che la manifestazione della nostra volontà in nessuna cosa si discosti da
Te, conseguendo in futuro il premio eterno per il bene compiuto.
Amen.
Preghiera di Benedizione
Il Presidente del Capitolo a braccia allargate dice
Siamo qui dinanzi a te,
o Spirito Santo:
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;
vieni a noi,
assistici,
scendi nei nostri cuori:
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
mostraci tu il cammino che dobbiamo seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii tu solo a suggerire
e guidare le nostre decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
hai un nome santo e glorioso:
non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza,
non ci renda parziali l’umana simpatia,
non ci influenzino cariche o persone;
tienici stretti a te col dono della tua grazia,
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perché siamo una cosa sola con te
e in nulla ci discostiamo dalla verità;
fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
sappiamo contemperare
bontà e fermezza insieme,
così da far tutto in armonia con te,
nell’attesa che per il fedele compimento del dovere
ci siano dati in futuro i premi eterni.
Tutti
Amen.
Orazione conclusiva
Il Presidente del Capitolo
O Dio, dalla tua santità fiorisce ogni bene
negli uomini e nelle cose:
rinnova con il dono del tuo Spirito i nostri cuori,
perché tu sia glorificato in ogni nostra opera,
e la nostra fraternità
si disponga ad accogliere docilmente la tua volontà,
come ci ha insegnato il tuo Figlio Gesù.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Tutti
Amen.
Il Presidente del Capitolo
Benediciamo il Signore.
Tutti
Rendiamo grazie a Dio.
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liturgia iniziale - Frati Cappuccini Siracusa