-MSGR - 14 PESARO - 1 - 26/03/14-N:
136- N˚ 83
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ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Mercoledì 26 Marzo 2014 • S. Emanuele
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Salute
Prima colazione
come terapia
contro diabete
e obesità
Il ministro
Franceschini:
«Fermeremo
il resort sul colle
dell’Infinito»
L’anticipo
Florenzi al 92’:
la Roma batte
il Torino (2-1)
Lazio a Genova
Massi a pag. 21
Emiliozzi e Isman a pag. 26
Ferretti e Trani nello Sport
La visita
Gli ostacoli
di Barack
e l’occasione
per l’Italia
Mario Del Pero
C
osa aspettarsi da questo
viaggio di Obama in Europa? Che funzione potrà
avere l’incontro di domani con Matteo Renzi e cosa ci
dice del possibile ruolo dell’Italia in questa nuova fase
delle relazioni transatlantiche? È chiaro come la crisi che
si è aperta in Ucraina abbia radicalmente modificato i contenuti e gli obiettivi di un viaggio, quello del presidente americano, che era stato programmato da tempo.
Durante il secondo mandato obamiano, i rapporti tra Stati Uniti ed Europa hanno oscillato tra indifferenza e tensione. Con gli Stati Uniti proiettati su altri teatri e vieppiù disattenti (e disinteressati) alle questioni europee; con l’Europa
concentrata sui propri problemi e irritata dalla capillare
azione di spionaggio promossa dalle agenzie d’intelligence
americane; con la Nato in cerca di una missione la cui chiarezza appare spesso inversamente proporzionale alla
verbosità dei suoi comunicati
e dei suoi cosiddetti “concetti
strategici”.
L’Ucraina, e la spregiudicata azione russa, impongono
ora una rinnovata collaborazione transatlantica. Riattivano logiche di collaborazione e
interdipendenza
strategica
che troppo frettolosamente si
era pensato di poter archiviare. Sia pur temporaneamente,
riassegnano al continente europeo una centralità geopolitica che si pensava perduta. Permangono differenze significative, interne alla stessa Unione
Europea, che in questi giorni
si cercherà di superare.
Continua a pag. 16
Statali, via ai pensionamenti
Il sottosegretario Rughetti anticipa il piano del governo: «Per gli esuberi uscita anticipata»
Il governatore Visco: «Rinnovato interesse dei mercati per il Paese, puntare sulla crescita»
`
`
La crisi ucraina. Berlusconi: contro la Russia decisioni affrettate
Ghigliottina in Costituzione
Una corsia ad hoc per le leggi del governo
Riforma delle Province, voto con brivido
Marco Conti
I
l pallottoliere di palazzo
Chigi ha retto anche se lo
scossone subito al Senato è
stato forte.
Continua a pag. 7
Stanganelli a pag. 6
Amoruso, Bassi e Di Branco alle pag. 8 e 9
Choc a Roma, bidella
sequestra e minaccia
una classe di bimbi
`Odissea in una scuola elementare: alunno
riesce a fuggire e dà l’allarme alla polizia
Obama: Mosca attenta, la Nato è pronta
Capitale blindata, in arrivo Mr President
L’AJA Obama ha avvertito Mosca:
la Nato è pronta a reagire. Ma
Berlusconi afferma: contro la
Russia decisioni affrettate. Il presidente Usa questa sera sarà a
Roma.
Cirillo, D’Amato, Guaita
e Ventura alle pag. 2, 3, 4 e 5
Il retroscena
Domani il vertice
Mediazione di Renzi
«Non isoliamo Putin»
Dagli Usa un cargo
con cibi preparati
Gentili a pag. 3
Ventura a pag. 3
«Assolvete Dolce e Gabbana»
Svolta al processo per evasione
MILANO «Chiedo che gli imputati
vengano assolti perché il fatto non
sussiste». Con queste parole il sostituto procuratore generale ha
chiesto l’assoluzione per Stefano
Dolce e Domenico Gabbana al processo d’appello contro la sentenza
con cui erano stati condannati per
omessa dichiarazione dei redditi
su un imponibile di 200 milioni di
euro: «La cessione dei marchi rientra nelle libere scelte imprenditoriali e va tutelata con il principio
della libera circolazione dei capitali nel mercato». Per l’avvocato dello Stato che rappresenta l’Agenzia
delle entrate, invece, «l’evasione è
stata particolarmente rilevante».
Guasco a pag. 14
SEGNALI POSITIVI
PER L’ACQUARIO
Buongiorno, Acquario! I giovani
ricevono e rispondono meglio ai
segnali rinnovativi che le stelle
lanciano al vostro segno, aiutati
anche dall’incoscienza, ma pure
i nativi sopra il mezzo secolo
vivono i momenti migliori
dell’anno per programmare la
propria riscossa. Curate la casa
paterna. Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 35
ROMA Una bidella di 36 anni al
suo primo giorno di lavoro, armata di forbici, ha tenuto in
ostaggio e minacciato un’intera classe insieme alla maestra
della scuola elementare “Pietro Romualdo Pirotta”, al
quartiere Prenestino a Roma.
A dare l’allarme è stato un
bimbo, riuscito a scappare.
L’assistente scolastica è stata
bloccata dalla polizia e portata in ospedale.
Marani a pag. 15
Giallo in Malesia
Aereo precipitato
I parenti: assassini
Dieci giorni perduti. Qualcuno avrebbe potuto essere salvato nell’aereo precipitato? È
la domanda che fa infuriare i
parenti delle vittime.
Ameri a pag. 15
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Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
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Obama avverte
la Russia: la Nato
è pronta a reagire
Berlusconi: sbaglia
Crisi ucraina, Rasmussen: preoccupano le truppe russe al confine
Il Cremlino: interessati a proseguire i contatti con i partner del G8
`
IL CASO
NEW YORK È stata una frecciata gelida: «La Russia è una potenza regionale». Con il solito tono pacato,
Obama ha espresso ieri sera
un’opinione che non può che offendere Vladimir Putin e i suoi sogni revanscisti. Il presidente americano ha anche sostenuto che la
Russia non è una minaccia per gli
Stati Uniti, ma semplicemente «un
problema». E che se Putin ha fatto
ricorso alla violenza e all’invasione militare, è «la prova del calo della sua influenza, non di una sua
forza in crescita». Le stoccate sono
venute alla conferenza stampa insieme al premier olandese Mark
Rutte, alla fine del summit sulla sicurezza nucleare dell’Aja. Obama
parlava con un occhio ai suoi alleati europei e uno ai suoi elettori
americani, e soprattutto ai “falchi”
che in patria gli rimproverano di
non essere abbastanza duro con
Putin.
LE RASSICURAZIONI
Così ha cercato di rassicurare gli
europei sul «legame indistruttibile, politico, economico, culturale,
antiterrorista» che unisce le due
sponde dell’Atlantico, e ha ribadito l’intenzione di restare fedeli alle
regole di solidarietà e mutua difesa stabilite nell’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica. Ma ha anche ridimensionato la minaccia russa nel-
La curiosità
La first lady in Cina a lezione di Tai Chi
La first lady americana Michelle Obama si è lanciata in una
prova di Tai Chi. A Chengdu, capitale della provincia del
Sichuan, tra le tappe del suo viaggio in Cina, ha prima assistito
e poi partecipato ad una lezione di questa arte marziale cinese.
lo scacchiere mondiale: «La Russia è isolata come non lo è stata
mai», ha insistito.
E comunque, se dovesse continuare nella sua escalation contro
l’Ucraina, «si potrà ricorrere a sanzioni più severe, nel settore dell’energia, della finanza del commercio, e della vendita delle armi».
Al suo fianco, Rutte ha ripetuto
quasi parola per parola le affermazioni di Obama, lasciando intendere che l’Europa sarebbe unita nell’aumentare le sanzioni, se Putin
dovesse allungare il passo e tentare altri scherzetti contro l’Ucraina.
I TIMORI
Una certa preoccupazione sul futuro l’aveva espressa il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che davanti al crescente
dispiego militare russo ai confini
con l’Ucraina aveva sentito di dover ribadire che la Nato è «determinata a fornire una difesa efficace»,
che essa ha «i piani pronti», ed è in
trattative con l’Ucraina su «come
rafforzarle il sostegno». E' vero tuttavia che qualche minimo segnale
di ottimismo è stato avvertito. Ad
esempio, non è sfuggito che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov ha incontrato il collega ucraino Andriy Deschchytsia. Questo incontro, da giorni richiesto dagli
americani, potrebbe segnalare un
IL PRESIDENTE USA:
«VANNO AVANTI?
ALLORA CI SARANNO
CONSEGUENZE
MA SONO SOLO UNA
POTENZA REGIONALE»
L’AJA Barack Obama sull’Air Force One
La sicurezza
Nucleare, Mosca e Cina
non firmano l’accordo
Rafforzare la sicurezza
nucleare, evitare che i materiali
nucleari possano finire o essere
intercettati da organizzazioni
terroristiche, valutare
periodicamente i programmi
nazionali di sicurezza nucleare.
Sono questi gli impegni presi da
35 paesi tra cui l'Italia nel corso
del vertice mondiale sulla
sicurezza nucleare dell’Aja. Tra
i paesi che non si riconoscono in
tali orientamenti Russia, Cina,
India, Pakistan e Nigeria. La
Russia in particolare detiene
grandi depositi di materiali
nucleari. L'obiettivo politico dei
grandi paesi promotori di una
cooperazione più stretta, in
primo luogo gli Stati Uniti, è
contrastare e prevenire il
terrorismo nucleare.
riconoscimento formale da parte
russa del governo ad interim ucraino, cosa che finora Putin aveva rifiutato di fare. Inoltre il nostro ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è stata fra coloro che hanno interpretato positivamente una
frase del portavoce di Putin, Dimitry Peskov, che ha detto che la decisione di sospendere la Russia dal
G8 è «controproducente», ma anche che la «Russia ha interesse a
mantenere questi contatti». Dall’Italia, tra l’altro, arriva una critica a Obama. Silvio Berlusconi, infatti, difende la Russia e boccia le
decisioni di Nato e G8: «Trovo antistorica e controproducente la decisione dei leader riuniti a all’Aja di
escludere la Federazione Russa
dal summit».
LA VISITA
I media americani hanno valutato
positivamente nel suo insieme il
summit dell’Aja, e sembrano riconoscere che Obama ha ricompattato l’alleanza con l’Europa, anche
con la promessa di riformare il si-
stema di spionaggio. Ma ora guardano con aperta curiosità alla puntata italiana.
Il canale di notizie economiche
Cnbc sostiene che l’incontro con
Obama, dopo quello con Angela
Merkel, aiuterà Matteo Renzi a essere conosciuto sul palcoscenico
internazionale, e questo viene giudicato importante perché Obama
e Merkel «sanno cosa si gioca in
Italia: se Renzi riesce nella ripresa,
anche la ripresa dell’Eurozona potrà lentamente continuare, mentre in caso contrario i danni si potrebbero sentire al livello globale».
Ma c'è anche curiosità per l’incontro fra Obama e Papa Francesco.
C’è chi sostiene che il pontefice farà la predica a Obama sull’aborto.
Ma c’è chi è pronto a scommettere
che i due leader coglieranno l’occasione per sottolineare quel che li
unisce anziché quello che li divide
e cioè la lotta alla povertà e l’appello per una riforma dell’immigrazione.
Anna Guaita
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La telefonata choc di Timoshenko
«Sparo a quel bastardo di Putin»
IL PERSONAGGIO
MOSCA Intercettazioni telefoniche
di ogni tipo, proposte semi-ufficiali di spartizioni di Paesi sullo stile
Yalta 1945, disinformatsija di genere sovietico a tutti i livelli. E’ anche
questo la crisi ucraina in cui si gioca sporco, pur di far mostrare che
il proprio avversario non è uno
stinco di santo e che si ha ragione.
Con i mass media internazionali,
che necessitano di scandali ed iperboli pur di attirare l’attenzione del
pubblico, adesso non c’è che l’imbarazzo della scelta.
LA CONVERSAZIONE
L’ultima clamorosa novità su questo fronte è l’intercettazione della
conversazione telefonica tra l’ex
premier Julija Timoshenko ed l’ex
sottosegretario del Consiglio di Sicurezza nazionale Nestor Shufrich, finita poi su Internet. La pasionaria della rivoluzione arancione
del 2004 sarebbe «pronta a prendere in mano un mitra e a sparare
in fronte a questo mascalzone»
(con riferimento al presidente Vla-
dimir Putin). La chiacchierata è di
carattere privato, ma da qualcuno
che ha ricoperto in passato cariche
così importanti ci si aspetterebbero toni ed affermazioni di diverso
tipo. Si sa, la Timoshenko è una
donna vulcanica ed eccessivamente emotiva, ma, in questo momento di tensioni altissime, servirebbe
qualcuno che buttasse acqua sul
fuoco delle relazioni russo-ucraine e non benzina. «La situazione –
osserva al telefono l’ex premier di
Kiev – sta andando oltre ogni limite. Bisogna prendere le armi in mano e far fuori questi dannati Kazapy (un termine dispregiativo
usato dagli ucraini per indicare i
russi)». La Timoshenko promette
di «usare tutte le sue relazioni per
sollevare il mondo. Della Russia
non resti neppure un campo bruciato!».
L’ex primo ministro ha ammesso che ha avuto la conversazione
telefonica, ma che essa è stata abilmente «manipolata» dall’Fsb, l’ex
Kgb, ossia i servizi segreti russi. «Il
passaggio sugli 8 milioni di russi
in Ucraina – ha scritto su Twitter la
Timoshenko, scusandosi per il lin-
LE INTERCETTAZIONI
DELL’EX PRIMO
MINISTRO DI KIEV
CHE REPLICA:
FRASI MANIPOLATE
DAI LORO SERVIZI
«BISOGNA PRENDERE
LE ARMI IN MANO
E FARLI TUTTI FUORI
NON DEVE RESTARE
NEPPURE
UN CAMPO BRUCIATO»
guaggio osceno- è un montaggio».
I «russi in Ucraina» sono «cittadini
ucraini». Il resto della chiacchierata non è stato smentito. L’altra frase incriminata fa, comunque, il
gioco del Cremlino, che accusa le
nuove autorità di Kiev di minacciare i diritti dei russi e dei russofoni
del loro Paese. «La Timoshenko –
sostiene il presidente della Commissione per gli affari internazionali della Duma, Aleksej Pushkov,
- pensa che i russi dell'Ucraina
sud-orientale debbano essere uccisi con le armi nucleari. Un modo
abbastanza inusuale di iniziare la
campagna elettorale». La sensazione è che la Timoshenko, candidatasi alle presidenziali del 25 maggio,
sia in forte difficoltà. I nuovi politici, usciti vincitori col Maidan, sono
adesso più popolari di lei, che rappresenterebbe, secondo una parte
consistente dell’opinione pubblica
nazionale, un ritorno al passato, alle contrapposizioni Jushenko – Janukovich – Timoshenko.
CAMPAGNA ELETTORALE
L’Ucraina chiede oggi una nuova
classe politica, capace di traghetta-
Vladimir Putin e Yulia Timoshenko
re il Paese verso i lidi europei dopo
questa burrasca con la Russia. Ecco spiegati i toni durissimi della
conversazione. Un mese fa il capo
della diplomazia europea, Catherine Ashton, fu pizzicata al telefono
col ministro degli Esteri estone,
che le comunicava che il giorno
della strage al Maidan i cecchini
sparavano sia sui dimostranti che
sulla polizia. La Russia ha chiesto
l’apertura di un’inchiesta internazionale, ma finora non se n’è fatto
nulla. Qualche giorno fa il deputato ultranazionalista russo Vladimir Zhirinovskij ha inviato una let-
tera ai governi polacco, ungherese
e rumeno, proponendo loro di
spartirsi l’Ucraina, in una versione
corretta del patto Ribbentrop-Molotov del 1939. I canali vicini al
Cremlino danno ampio spazio alla
vittoria dell’ultradestra francese
ed ai moti secessionisti in giro per
l’Europa, dalla Catalogna alla Scozia. Il russo medio è ormai convinto che il Veneto stia uscendo dalla
repubblica italiana e Venezia sarà
presto la capitale di un nuovo Stato.
Giuseppe D’Amato
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Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
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Renzi è deciso a mediare
«Rischioso isolare Mosca»
`Oggi Barack arriva a Roma. La linea sulla `Gli Usa contano sulla presidenza italiana Ue
crisi in Crimea è: reversibilità e gradualità per il trattato di libero scambio con l’Europa
IL RETROSCENA
ROMA «Obama mica ha dichiarato
guerra alla Russia. E comunque
l'approccio più utile resta quello
del dialogo. Tutto deve essere
graduale e reversibile». Matteo
Renzi, a poche ore dall’incontro
di domani con il presidente americano, non vede differenze sostanziali tra la linea di Washington e quella di Roma sulla crisi
ucraina. «Tanto più che ho sottoscritto il documento del G7 ieri a
l’Aja e rimango attestato su quella posizione, senza alcun ripensamento o divergenza».
Ma le sfumature contano. E
mentre Obama fa balenare la
possibilità di un intervento della
Nato se Mosca non dovesse fermarsi, la diplomazia italiana continua a battere sul tasto del dialogo. «Il nostro approccio», spiega
il viceministro degli Esteri Lapo
Pistelli, «è che ogni azione debba
avere la sua gradualità e la sua reversibilità, compreso il passaggio al format del G7, che speriamo torni a otto insieme alla Russia». Ancora: «Il nostro obiettivo
L'Alleanza Atlantica
I Paesi della Nato
Islanda
Canada
Usa
Norvegia
Danimarca
Estonia
Lussemburgo
Lettonia
Olanda
Lituania
Regno
Unito Belgio Germania Polonia
R. Ceca Slovacchia
Francia
Ungheria
Romania
Italia
Bulgaria
Spagna
Slovenia
Portogallo
Turchia
Grecia
Croazia
Albania
ANSA
è fare pressioni affinché Putin rifletta e recuperi ragionevolezza.
Non siamo ritornati alla Guerra
Fredda in una manciata di giorni
e sarebbe stupido abdicare alla
strada del dialogo, limitandosi a
fare la faccia feroce». Qui arriva
la puntualizzazione di Armando
Varricchio, consigliere diplomatico di Renzi: «Non ha alcun senso, riferendosi a noi e agli States,
parlare di poliziotto buono e poliziotto cattivo. E una lettura semplicistica: sia noi che gli Usa siamo su una posizione di fermezza,
convinti però entrambi che non
sia utile a nessuno lasciare la
Russia ai margini e isolata».
DOMANI IL FACCIA A FACCIA
Ciò detto, il faccia a faccia di domani a villa Madama non avrà
solo l’Ucraina tra i temi in agenda. Il piatto forte sarà «la crescita
e l’occupazione giovanile», come
fanno sapere anche da Washington: «Il Presidente vuole conoscere i dettagli delle riforme messe in campo da Renzi per combattere la disoccupazione e favorire
lo sviluppo economico», ha detto
la portavoce Caitlin Hayden. Mo-
Matteo Renzi
L’Ucraina
La Libia
F35
Sensibilità
e interessi
differenti
In gioco
ricostruzione
e stabilità
L’allarme
per lo stop
annunciato
Sensibilità diverse tra Italia e
Stati Uniti sull’Ucraina. Il governo
di Roma vorrebbe mantenere
almeno uno spiraglio di
riconciliazione che vada oltre la
difficoltà attuale dei rapporti con
la Russia e la riduzione del G8 a
G7. Troppi gli interessi economici
(soprattutto energetici) in gioco
in questa partita. L’Italia
sottoscrive le decisioni degli
alleati, affianca gli Stati Uniti, ma
mostra cautela e mette
decisamente in campo una
diplomazia parallela per non
pregiudicare il buon vicinato con
la Russia. La stessa idea del
“gruppo di contatto” con la
Crimea che includa Mosca è nata
a Roma in occasione della
Conferenza sulla Libia.
Gli Stati Uniti vedono nell’Italia il
paese in grado di guidare i potenti
sforzi internazionali per la
ricostruzione dello Stato libico
dopo la guerra a Gheddafi e la
morte del rais. L’11 marzo il
Congresso nazionale ha
sfiduciato il premier Zidan
nominando il ministro della
Difesa Al Thinni premier ad
interim. Uno dei motivi di
preoccupazione maggiori è
piuttosto delicato e riguarda la
garanzia dei rifornimenti di
petrolio dopo il tentativo dei
cirenaici di esportarlo in proprio.
Altra preoccupazione è
l’attivismo dei gruppi alqaedisti.
L’integrità e sicurezza della Libia
è fondamentale per la stabilità di
tutta l’area del Nord Africa.
Tra i temi bilaterali il delicato
capitolo degli F35, i supercaccia
Joint Strike Fighter, occupa una
posizione speciale dopo
l’annuncio del possibile taglio al
programma da parte del governo
guidato da Matteo Renzi.
Coinvolte 40 aziende italiane,
beneficiarie o in corsa per nuove
commesse dei contractor
statunitensi. Il Gruppo
Finmeccanica è il secondo
investitore straniero sul mercato
della Difesa statunitense dopo che
nel 2008 ha acquisito la DRS
Technologies. Gli Stati Uniti, in
generale, sono il primo mercato
mondiale di riferimento per l’Italia
con un saldo attivo di quasi 13
miliardi di euro nei primi dieci mesi
del 2013.
Siria, Iran, Afghanistan e gli F35
tutti i dossier sul tavolo del vertice
IL FOCUS
ROMA Roma sempre di più crocevia diplomatico con la visita di
Obama. Ucraina, Libia, Afghanistan, Iran, Israele-Palestina, partnership euro-americana, semestre di presidenza italiano della
Ue, caso marò e relazioni bilaterali. Corposo il menu del primo
vertice tra Barack Obama e Matteo Renzi, con un tema di fondo,
le presentazioni di Matteo all’alleato americano, e una premessa
nota a entrambi: questo esecutivo e il suo leader sono sulla carta
i più in sintonia con Washington
tra quelli che li hanno preceduti
e dopo che nel passaggio del testimone da George W. Bush a
Obama Berlusconi aveva perso il
suo «amico americano».
A Obama il ruolo dell’Italia
preme per la posizione che occupa in Libia (il 6 marzo la Conferenza internazionale sul futuro
del paese si è svolta proprio a Roma), ma anche per il coinvolgimento italiano negli sforzi di pace in Siria attraverso la collabo-
razione con gli Stati Uniti nella
distruzione degli agenti chimici
più pericolosi dell’arsenale di Assad, per la determinazione italiana espressa anche di recente dal
ministro degli Esteri Federica
Mogherini a non abbandonare
l’Afghanistan al suo destino dopo il disimpegno militare alleato
previsto quest’anno, e per l’attivismo di Roma nella costruzione
di un nuovo rapporto con l’Iran
del presidente moderato Rouhani. Infine, l’idea italiana di una
«legislatura della crescita» nel
semestre di presidenza della Ue
da luglio si sposa con l’auspicio
di Obama che l’Europa si apra a
una politica economica più dinamica, mitigando l’insistenza di
AL SUMMIT
TRA ITALIA
E STATI UNITI
UNA FITTA AGENDA
IL NODO CENTRALE
DELL’UNIONE
tivo: «Un’Italia forte fa bene anche all’Europa».
La ragione di tanto interesse la
spiega Varricchio: «Gli Stati Uniti hanno bisogno di più Europa e
un’Europa che si occupa solo di
rigore finanziario per loro è un
problema». Perché gli States sperano sulla ripresa dell’Eurozona,
in modo da favorire le loro esportazioni e allungare il passo sulla
strada della crescita. E perché
Obama «punta molto sul semestre di presidenza italiana dell’Unione», aggiunge il consigliere
diplomatico, «affinché si chiuda
il negoziato per l’accordo transatlantico per il libero commercio,
gli investimenti e l’apertura dei
mercati».
Berlino sul rigore.
IL MEDITERRANEO
Procede a rilento il carico delle
sostanze in Siria per via della
guerra e il trasbordo nel porto di
Gioia Tauro avverrà dopo maggio, in strettissima collaborazione con gli americani che hanno
messo a disposizione la nave Cape Ray. L’Italia è stata anche il
primo paese a cogliere l’opportunità offerta dal cambio di leadership a Teheran con la vittoria del
moderato Rouhani. Gli americani negoziavano da mesi con
l’Iran tramite l’Oman per la riapertura del dossier nucleare. Il
20 gennaio i ministri degli Esteri
UE hanno varato le misure di attenuazione del regime sanzionatorio verso il nuovo Iran. Ma
Washington è cauta e vorrebbe
evitare fughe in avanti.
Lo stallo politico in Libia e le
condizioni critiche della sicurezza impensieriscono gli Stati Uniti. Il movimento cirenaico ha perfino tentato di esportare petrolio
senza l’autorizzazione del governo centrale. La Conferenza di Ro-
ma del 6 marzo ha gettato le basi
per un sostegno al percorso che
dovrebbe portare alle elezioni
entro l’estate del nuovo Parlamento e poi per il Presidente.
Sullo sfondo, la sorte delle primavere arabe e la presa dell’integralismo islamico in Nord Africa.
Le elezioni presidenziali in Afghanistan sono previste per il 5
aprile. Si apre una fase di transizione delicatissima. Gli Usa
aspettano la firma di un accordo
sulla sicurezza col governo afghano prima di decidere se restare nel paese. Da questo dipende
l’avvio della missione Nato
post-2014 “Resolute Support”.
L’Italia contribuirà alla formazione delle forze di polizia.
C’è poi la questione Israele.
L’Italia sostiene la mediazione
del segretario di Stato Usa, John
Kerry, per una pace fondata su
due Stati (e la sicurezza di Israele) e insieme a tutta la Ue sta definendo un pacchetto d’incentivi a
Israele e alla Palestina sotto forma di partnership privilegiata in
campo soprattutto economico.
SINTONIA
L’EX SINDACO INCASSA
LA SPONDA
AMERICANA PER
AFFERMARE LA LINEA
DELLA CRESCITA
E DELL’OCCUPAZIONE
Hanno
detto
Va da sé che per Renzi la sponda
di Obama sulla strada della crescita e dell’occupazione, la nascita di un “asse anti-rigore”, «è essenziale». Perché se è vero che le
questioni europee non vengono
decise Oltreoceano, è altrettanto
vero che «la spinta di Obama»
può risultare utile a Renzi per
convincere Angela Merkel (orfana di Putin) a «guardare meno lo
zero-virgola e più alla crescita»
nell’applicazione dei parametri
europei. «Tanto più che se l’Europa non cambia verso», ragiona il
premier, «i populisti e gli anti-europeisti alle elezioni di maggio faranno i pieno. E saranno dolori
per tutti, come dimostrano le elezioni francesi».
Tra i due, a sentire chi ha partecipato al vertice olandese di lunedì, «sì è già creata una buona
sintonia». Lo staff di Obama ha
riferito di «un’impressione molto buona, Renzi ha dimostrato di
essere preparato sui dossier». E a
palazzo Chigi ricordano come sia
importante per Obama «trovarsi
di fronte a un premier che ha un
orizzonte di lungo periodo, almeno fino al 2018», dopo aver già incontrato tre presidenti del Consiglio italiani in pochi anni. «In
più, un premier giovane negli
States è un merito. Da qui la battuta scherzosa di Obama sui capelli neri di Renzi».
Alberto Gentili
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scopo: incoraggiare le parti a siglare l’accordo in base a 5 punti:
riconoscimento di Israele come
Stato ebraico, confini, sicurezza,
rifugiati e Gerusalemme capitale dei due Stati.
USA-UE
Non vedo
nel medio periodo
una emergenza
energetica
per il nostro
Paese
FEDERICA MOGHERINI
L’escalation
in Ucraina
riduce
lo spazio
per il lavoro
della diplomazia
JOHN KERRY
Nella seconda metà del 2015 dovrebbe concludersi l’accordo tra
Ue e Stati Uniti per la regolazione dei rapporti economico-commerciali tra le sponde dell’Atlantico. Lo spirito della nostra guida
della Ue a partire da luglio fino a
dicembre è in linea con l’aspettativa americana di un’apertura
dell’Europa alla crescita superando la politica esclusiva dell’Austerity. Al summit di Roma
si parlerà pure del programma
degli F-35 che il governo Renzi
vorrebbe tagliare, e degli interessi dell’industria italiana della difesa in America. Ma anche delle
relazioni economiche-commerciali che fanno registrare un interscambio in costante crescita
dal 2009. Sul tavolo anche l’Expo
di Milano del 2015 e la vicenda
dei marò, per quanto l’Italia confidi
non
troppo
nelle
potenzialità persuasive degli Stati Uniti verso l’India dopo lo
scontro diplomatico tra Washington e Delhi per l’arresto di una
vice-console indiana a New York
accusata di frode fiscale.
Marco Ventura
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-MSGR - 20 CITTA - 6 - 26/03/14-N:
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Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
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Province, governo
battuto due volte
Riforma appesa
a un pugno di voti
Mauro diserta e manda sotto la coalizione. Atteso per oggi
il via libera. Il premier: se passa, addio indennità per 3mila politici
`
IL CASO
ROMA Al Senato, esordio col brivido del ddl Delrio sull’abolizione
delle Province. Battuto due volte
in commissione Affari costituzionali su due emendamenti con il risultato di far saltare il tetto ai
compensi dei presidenti delle Province e di restituire l’edilizia scolastica alle stesse Province, il governo ha poi, in Aula, evitato per soli
quattro voti un disastroso scivolone sulla pregiudiziale di costituzionalità presentata da M5S contro il ddl che prende il nome dal
sottosegretario braccio destro del
premier. Ed è stato lo stesso Renzi
ieri, appena rientrato dall’Aja, a
voler sottolineare, in uno dei suoi
twitt mattutini, l’importanza della riforma delle Province citandola al primo posto dei dossier su
cui lavora il governo. Scampato il
pericolo, quando ieri pomeriggio
il disegno di legge aveva iniziato il
suo iter d’aula che si dovrebbe
concludere oggi con il voto di palazzo Madama, il premier, sempre su twitter, osservava: «Se domani passa la nostra proposta sulle Province 3.000 politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani. La volta buona». Ad
ogni buon conto, visto il rischio
corso sulla pregiudiziale dei grillini - respinta con 115 no e un’astensione contro 112 sì, maggioranza
assai lontana dai 169 voti ottenuti
da Renzi nella fiducia al Senato - a
palazzo Chigi si è corsi ai ripari
con una riunione serale intesa a
blindare il ddl le cui sorti sembrano appese a un pugno di voti.
Obiettivo non semplice, dal momento che le assenze che hanno
fatto rischiare il capitombolo al
governo traggono, tra l’altro, origine dai diffusi malcontenti per
l’assenza nella legge elettorale di
misure riguardanti le preferenze,
le quote rosa e l’abbassamento
delle soglie di sbarramento. Introdotta, invece, nel ddl Delrio, la
possibilità del terzo mandato per i
sindaci dei piccoli Comuni.
CASINI E MERLONI
SALVANO IL DDL
DALLA RICHIESTA
M5S DI ILLEGITTIMITÀ
PESANO LE 17 ASSENZE
DI FORZA ITALIA
ASSENZE TRASVERSALI
D’altra parte, le assenze, nei vari
gruppi si sono distribuite trasversalmente con effetti contrapposti.
Se Ncd nega la ”strategicità“ dei
vuoti tra le proprie file, il dissenso
nei centristi di ”Per l’Italia“ si manifesta esplicitamente con Mario
Mauro che rivendica essere stata
La telenovela dell’abolizione
tra annunci e franchi tiratori
LA STORIA
ROMA Togliamo subito di mezzo
ogni equivoco: in Senato, tra qualche franco tiratore, si sta parlando
di una riforma delle Province, non
della loro abolizione.
Niente illusioni, le Province restano. A dispetto di centinaia di titoli di giornali, restano lì - intonsi 107 palazzi, migliaia di telefoni, segretarie, dirigenti, qualche auto
blu e, soprattutto, 61 mila impiegati e i loro 2,3 miliardi di stipendi
(oltre 38 mila euro lordi di media a
testa). Non chiuderà neppure la
mitica sede dell’Upi, l’Unione Italiana Province. In compenso gli
italiani si scrollano dalle spalle - se
non ci saranno colpi di scena - indennità e rimborsi pari a un centinaio di milioni assorbiti da circa
3.000 consiglieri provinciali, superstiti di un esercito di 4.014 eletti che, come vedremo, hanno cominciato a scollarsi dalle loro
amatissime poltrone da fine 2011.
La riforma li spiana senza pietà,
anche se nulla impedirà loro di
passare a Comuni e Regioni (o alle
province e Città Metropolitane
che nasceranno nel 2015 senza elezioni popolari).
europee. Un bel segnale politico,
dicono gli addetti ai lavori, è sempre un segnale politico.
Diverso è il profilo concreto dell’operazione: i 113 milioni - ripetiamo, milioni - sfilati a consiglieri e
presidenti contano nulla nella ricerca delle coperture per i 10 miliardi necessari alla riduzione dell’Irpef.
COLPO MORTALE
Fatto sta che con il voto di oggi che dovrebbe essere seguito a ruota da quello definitivo della Camera - dovrebbe chiudersi una vicenda nata ormai quasi tre anni fa e
che ha visto innumerevoli colpi di
scena.
Il primo colpo mortale alle Province arrivò il 5 agosto del 2011 - nel
pieno della terribile estate dell’esplosione dello spread e delle
TWEET POMERIDIANO
Insomma, l’unica abolizione effettiva avviata ieri è quella della classe politica provinciale. Un’abolizione che farà risparmiare (ammesso che i futuri consiglieri non
prendano niente davvero) circa
113 milioni di euro. Questa almeno
la cifra, l’ultima disponibile, che
nel 2010 fu versata ai consiglieri
provinciali eletti.
C’è da essere soddisfatti? E’ tutto relativo. Un bel po’ di poltrone
in meno non guastano mai in tempi di ”dagli al politico”. Non viene
toccata la burocrazia, dirigenti
compresi, ma magari l’operazione
fa guadagnare qualche voto alle
Gasparri e Finocchiaro in aula
NON SI PARLA PIÙ
DI CANCELLARLE
DEL TUTTO: SARANNO
ENTI DI SECONDO
GRADO FORMATI
DAI SINDACI
cinque manovre del governo Berlusconi - con la consegna a Palazzo Chigi della famosa lettera della
Banca Centrale Europea. Lettera
nella quale una lesta manina italiana infilò anche l’eliminazione
(eliminazione, non riforma) delle
Province.
I compiti, com’è noto, li fece il
successivo governo Monti. Che a
metà dicembre, nel gigantesco testo del decreto che avrebbe fatto
passare tutti gli italiani al sistema
pensionistico contributivo a 15 anni dalla riforma Dini, infilò un
comma che le Province non le aboliva ma le svuotava. In pratica quel
decreto anticipava quanto sta succedendo in queste ore: si prevedeva lo stop alle elezioni popolari
per le Province che, una volta completate le legislature, sarebbero
state guidate da un presidente eletto fra i sindaci dei Comuni.
Operazione spericolata. Bocciata mesi dopo dalla Corte Costituzionale perché la parola Province
è in Costituzione e dunque modifiche alle Province andavano fatte
con legge costituzionale. Possibile
che gli alti burocrati infilati nel governo Monti non lo sapessero?
Non andò meglio l’anno successivo quando il progetto di accorpamento fra le Province che avrebbero dovuto ridursi a una cinquantina fu travolto dalla crisi dello stesso governo Monri. Anche qui forse ci mise lo zampino la burocrazia: meno Province voleva dire meno prefetture, meno direzioni provinciali, un sacco di posti in meno.
Ora resta da capire chi chiuderà
la luce. «Io no - dice il presidente
dell’Upi e della Provincia di Torino, Antonio Saitta - Io sono stato
votato dal popolo e quando scadrà
il mio mandato me ne andrò e farò
posto a un commissario». Capito:
anche stavolta nessuno scriverà la
parola fine.
Diodato Pirone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi e Graziano Delrio
la sua «un’assenza politica» che in
commissione ha mandato sotto il
governo su una legge che all’ex
ministro della Difesa decisamente non piace nel suo complesso. Il
gruppo di PI si spacca di nuovo
sulla pregiudiziale di costituzionalità del M5S con tre dei suoi senatori che votano contro la maggioranza, mentre il governo viene
di fatto salvato dal voto di Pier
Ferdinando Casini e Maria Paola
Merloni. Ma un assist ancor maggiore all’esecutivo viene dal fronte dell’opposizione, dove l’assenza di almeno 17 senatori di FI scatena la polemica all’interno del
gruppo. Ed è lo stesso presidente
dei senatori forzisti, Paolo Roma-
ni, a scrivere ai suoi lamentando
la «perdita di una davvero grande
occasione» di bloccare il provvedimento «una volta per tutte: se fossimo stati in aula del ddl Delrio
non ne parlerebbe più nessuno».
E, invece, se ne continuerà a parlare, da stamattina a palazzo Madama, dove Renzi intende fare quadrato sul superamento delle Province, chiamando quella di oggi
«la prova del nove, la palestra per
vedere chi sta dalla parte delle riforme». Dalla sua ha l’Anci, il cui
presidente Piero Fassino afferma
che l’arrivo in Aula del ddl Delrio
«rappresenta una buona notizia
per i sindaci italiani: Questa riforma - osserva il sindaco di Torino -
rafforza i Comuni rendendoli lo
snodo del sistema istituzionale locale». Di diverso parere il presidente dell’Unione delle Province,
Antonio Saitta, che parla di «piccola riforma confusa e superficiale che, invece di produrre risparmi, porterà a un aumento della
spesa pubblica». Sul piano delle
convergenze si registra invece un
accordo tra maggioranza e opposizione per la discussione urgente
di un ddl costituzionale, a prima
firma Vito Crimi (M5S), per la cancellazione tout court dalla Costituzione italiana della parola «Province».
Mario Stanganelli
Il ddl province
ANSA
Città metropolitane
Milano
Venezia
Torino
Bologna
Genova
Firenze
Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bari
GLI ORGANI
Sindaco metropolitano: il sindaco del Comune capoluogo
della Provincia omonima
Consiglio metropolitano: costituito dal sindaco metropolitano
+ 24 consiglieri (città metropolitane con popolazione superiore
ai 3 mln di abitanti) oppure 18 consiglieri (città metropolitane
con popolazione compresa tra 800.000 e 3mln) oppure 14
consiglieri nelle altre città metropolitane
PROVINCE
UNIONI DI COMUNI
Reggio Quelle non assorbite dalle città
Calabria metropolitane sono trasformate
in enti locali di secondo livello e si
Assumeranno definitivamente le funzioni
occupano di pianificazione territoriale,
delle rispettive Province dal 30 settembre 2014 ambiente, trasporti e scuola
Napoli
Possono farne parte i Comuni con
popolazione di almeno 10mila
abitanti, o fino a 3 mila se
appartengono o sono appartenuti
a comunità montane
Il Messaggero - 26/03/2014
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE
AVVISO
LR 39/2005 – Avvio di un procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio ai sensi e per gli effetti della Legge
Regione Toscana n. 39 del 24 febbraio 2005 e DPR 327 del 08 giugno 2001 smi art.52quater con dichiarazione di pubblica
utilità, urgenza indifferibilità e inamovibilità delle opere, con effetto di variante agli strumenti urbanistici vigenti e
attivazione delle relative misure di salvaguardia nonché apposizione del vincolo preordinato all’imposizione in via coattiva
delle servitù di elettrodotto, relativamente alle opere:
ALLACCIAMENTO AL CANTIERE “GALLERIA SANTA LUCIA” della Soc. PAVIMENTAL SPA alla linea a 132 kV “CALENZANOBARBERINO” N. 802
Richiedente: TERNA Rete Italia Spa in nome e per conto di Pavimental Spa
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 12 comma 4 della L.R. n. 39/2005 e dagli articoli 52-ter e 52-quater del D.P.R. n 327
del 08/06/2001, si rende noto che in data 03 marzo 2014 la Società Terna Rete Italia Spa in nome e per conto di. Pavimental Spa ha
trasmesso alla Provincia di Firenze, l’istanza di Autorizzazione Unica per l’intervento in oggetto.
La società Terna Rete Italia Spa in nome e per conto Pavimental Spa ha anche richiesto la dichiarazione di pubblica utilità urgenza e
indifferibilità dei lavori e delle opere, con effetto di variante agli strumenti urbanistici vigenti e attivazione delle relative misure di
salvaguardia nonché apposizione del vincolo preordinato all’imposizione in via coattiva delle servitù di elettrodotto, con le procedure di cui
all'articolo 8, commi 4 e 5, della L.R. 39/2005 fatto salvo quanto disposto dagli articoli 52-ter e 52-quater del D.P.R. n 327 del 08/06/2001
come modificato dal D. Lgs. n 330 del 27/12/2004. (inamovibilità dell’opera). Le opere consistono nella realizzazione di un tratto di circa
1,4 km di linea elettrica aerea a 132 kV derivata dall’esistente linea elettrica a 132 kV “Calenzano-Barberino” n. 802 di proprietà Terna
Rete Italia Srl e di una Cabina Utente per la trasformazione AT/mt della potenza di 30 MW. Il nuovo raccordo in derivazione nei pressi
della loc. “Castagnolo” prevede l’infissione di n.5 sostegni a traliccio troncopiramidale e di un sostegno tipo portale localizzato all’interno
della nuova Cabina Utente. Il citato raccordo aereo si deriverà da un nuovo sostegno n. 1A da realizzarsi in sostituzione dell’esistente
sostegno n.37 che sarà demolito, detto nuovo sostegno n.1A non è oggetto della richiesta autorizzazione provinciale.
Le opere elettriche insisteranno sulle seguenti particelle catastali del Comune di Calenzano Foglio 6 mappale 1 – Foglio 5 mappali 7, 8, 30,
31, 32, 28,136, 38, 39, 40, 41, 135,141, Foglio 4 mappali 10, 20, 139, 11, 2, 3, 12, 185.
Dalle risultanze catastali allegate all’istanza ed al piano particellare le ditte catastali coinvolte risultano le seguenti: Ditta 1 Fattori Franca,
Fineschi Patrizia, Sandre Daniele, Sandre Gheraldo, Sandre Vittorio, Zampini Rosa Comune di Calenzano Foglio 6 mappale 1 – Ditta 3
Buti Guido Comune di Calenzano Foglio 5 mappali 7, 8, 30, 31, 32, 28 – Ditta 5 Benini Giovanni Comune di Calenzano Foglio 5 mappali
136, 38, 39, 40, 41, 135 – Ditta 7 Brianzi Brunella, Brini Maria Antonietta, Cecchi Camilla, Cecchi Leonardo, Cecchi Paolo, Cecchi Roberto
Brino Comune di Calenzano Foglio 5 mappale 141 Foglio 4 mappali 10, 20, 139, 11, 185 – Ditta 9 Del Bianco Giovanni Comune di
Calenzano Foglio 4 mappali 2, 3, 12.
La documentazione prodotta potrà essere consultata, previo appuntamento presso la Provincia di Firenze, Direzione Generale
Sviluppo e Territorio, Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti - P.O. Energia U.O. Autorizzazioni attività energetiche - Via Mercadante
42, Firenze (rif. telefonici: 055/2760827, Fax: 055/2761255). Osservazioni su tale intervento potranno essere inoltrate all'Ufficio
sopra citato da chiunque vi abbia interesse, singolarmente o in forma associata, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data
di pubblicazione del presente avviso.
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 26/03/14-N:
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Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Renzi: basta frenatori, ora leggi
senza modifiche entro 60 giorni
`Nel ddl costituzionale sul Senato inserita `Stasera riunione con i deputati dem
la ghigliottina che aggira decreti e fiducie Il leader: non c’è un testo blindato
IL RETROSCENA
segue dalla prima pagina
La Privacy
Partiti, il Garante vieta gli sms elettorali
In campagna elettorale i partiti
potranno utilizzare
liberamente le liste elettorali,
ma dovranno ottenere il
consenso per inviare sms,
e-mail, mms, telefonate
preregistrate e fax. E’ una delle
decisioni del Garante sulla
Privacy che ieri ha emanato il
regolamento che disciplina la
propaganda delle forze
politiche. Partiti e movimenti
politici più trasparenti,
insomma, sull’uso dei dati
personali di iscritti,
simpatizzanti, partecipanti
alle primarie, semplici
cittadini. Partiti, movimenti,
comitati per le
primarie possono utilizzare
senza consenso i dati di
aderenti o di cittadini con cui
intrattengono contatti
regolari, purchè gli scopi che
intendono raggiungere siano
individuati nello statuto o
nell'atto costitutivo. Serve
invece il consenso scritto per
comunicare i dati all'esterno
(ad esempio ad altri partiti
appartenenti alla stessa
coalizione) o per diffonderli.
E spiega la fretta con la quale Matteo Renzi ieri l’altro è tornato anzitempo in Italia dal vertice olandese. Le resistenze dei difensori
della casta dei presidenti delle
province, insieme ai malumori
dei Popolari di Mario Mauro, hanno rischiato di provocare uno
stop al ddl che impedirà di votare
a maggio per un cospicuo numero
di consigli provinciali. Ma la contromossa è già pronta: inserire
nel ddl costituzionale sul Senato
la cosiddetta ghigliottina, che renderà inutili decreti e fiducie. La
nuova Camera sarà infatti tenuta
a varare i ddl del governo entro 60
giorni, trascorsi i quali - recita la
bozza - «il testo è posto in votazione, senza modifiche, articolo per
articolo e con votazione finale».
QUADRATO
Problemi esistono dentro la maggioranza con i Popolari che masticano amaro sia per l’esclusione
dal governo di Mauro sia per la soglia di sbarramento, ritenuta troppo alta, fissata per le Europee. Ieri
Matteo Renzi ha dovuto anche
constatare i limiti del sostegno di
Forza Italia le cui assenze sono
state però decisive per il varo del
provvedimento. Gli affondi di Silvio Berlusconi contro la politica
estera del governo che ha escluso
la Russia dal G8, dicono ancor più
chiaramente che la luna di miele
con Forza Italia è finita e che occorre stringere i bulloni della
maggioranza senza poter contare
su ”aiutini”. E’ quello che Renzi
tenterà di fare questa sera e dopodomani incontrando prima i
gruppi parlamentari e poi la Direzione del suo partito. A tutti e due
il premier-segretario presenterà
«una bozza aperta» delle riforme
istituzionali e delineerà le misure
economiche che il governo sta
mettendo nero su bianco nel Def.
LA PALUDE
Chiuso da ieri a palazzo Chigi,
Renzi tiene costantemente d’occhio «la palude» nella quale in
tanti vorrebbero inabissare il governo. Una pattuglia numerosa di
frenatori contro i quali continua a
combattere una guerra sotterranea che sempre più frequentemente Renzi ufficializza, con nomi e cognomi, rivolgendosi all’opinione pubblica. «E’ fisiologico che ciò accada quando tocchi
interessi. E che interessi! - ha sostenuto ieri sera Renzi con i suoi non si può pensare che tagli tremila stipendi della politica e tutti
applaudano. Comunque noi sia-
VERTICE NOTTURNO
A PALAZZO
CHIGI IN VISTA
DEL VOTO FINALE
«STIAMO TOCCANDO
MOLTI INTERESSI...»
mo determinati ad andare avanti». L’«avanti» del presidente del
Consiglio è però ancor più insidioso perché tra divieti di cumulo
pensionistici, tagli alle auto blu,
riduzione di stipendi ai supermanager, tagli a palazzo Chigi, prepensionamenti e mobilità nella
pubblica amministrazione, sta accumulando una serie impressionante di avversari pronti ad attenderlo alla prova d’aula. Il vertice
serale a palazzo Chigi per blindare la riforma Del Rio conferma i limiti di una maggioranza che a palazzo Madama deve fare i conti
con i diktat dei piccoli, ma Renzi è
convinto che per ora nessuno
avrà il coraggio di fermare il treno
delle riforme. Anzi, osserva con
un certo compiacimento ciò che è
accaduto dopo il risultato elettorale in Francia. Ovvero che «ora
mi dicono pure che quello che vogliamo fare è troppo poco!».
La possibile avanzata della destra euroscettica in Europa ha
sparso terrore nelle cancellerie, a
Bruxelles e anche a Francoforte.
Ieri la parola «crescita» è però stata la priorità sia nel discorso del
governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che in quello del presidente della Bce Mauro Draghi. Un
endorsement? Forse no, ma sicuramente qualche ostacolo di meno per chi intende tagliare le tasse.
Marco Conti
Twitter, per Matteo un milione di follower
L’account twitter del presidente del Consiglio. Ieri mattina ha
raggiunto il primo milione di follower. Renzi è il leader
europeo più attivo sui social network.
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-MSGR - 20 CITTA - 8 - 26/03/14-N:
8
Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Visco: torna l’interesse
degli investitori
per il mercato italiano
Lavoro, stop
alle dimissioni
in bianco
Sì della Camera
IL CASO
Il governatore: «Per ridurre il debito pubblico serve la crescita,
no a manovre correttive». Draghi: risanare tagliando la spesa
BANKITALIA
ROMA I rischi non sono svaniti. E
«le tensioni sono pronte a riaccendersi». Ecco perchè puntare
sulla crescita e giocare la carta
delle riforme, continua ad essere
l’unica via d’uscita dalla crisi.
Per l’Europa, dice il governatore
di Bankitalia, Ignazio Visco, nella lectio magistralis al Collegio
Borromeo di Pavia. Ma soprattutto per l’Italia. Anche perchè il
nostro Paese, avverte lo stesso
Visco, ha «un solo vincolo di bilancio: la sostenibilità del debito». Può mettere agli atti «rinnovati segnali di interesse per i
mercati italiani, incluso quello
dei titoli di Stato. Non ha bisogno
di manovre da 40-50 miliardi all’anno. E non deve fare i conti
con la deflazione (per ora).
Sulla stessa linea Mario Draghi, che da Parigi indica una doppia linea per l’Europa: continuare a sanare i conti pubblici puntando sulle «priorità di spesa» e
insistere su «politiche strutturali
che aumentino la produttività».
Anche il processo di ristrutturazione del settore bancario può
contribuire per il numero uno
della Bce, «ad elevare il potenziale di crescita». La buona notizia
per Draghi è che se anche la crisi
ha superato il suo culmine. E, in
Bundesbank
ogni caso, la Bce «è pronta ad agire».
L’AZIONE DELLA BCE
Weidmann: non esclusi
acquisti modello Fed
L'ipotesi che la Bce possa
abbracciare il «quantitative
easing» comprando titoli come
la Federal Reserve americana
non è un argomento «fuori
questione» per il presidente
della Bundesbank, Jens
Weidmann, a dispetto della sua
fama di falco nel consiglio Bce.
Weidmann ha però subito
messo le mani avanti
nell’intervista a Market News:
acquisti di bond proporzionali
alle quote del capitale della Bce
sarebbero problematici.
Non è escluso poi che la Bce
possa far scattare tassi di
interesse negativi, come
strumento «più adeguato per
contrastare un euro forte
rispetto a misure non
convenzionali».
La prima tentazione di Visco è
quella di strigliare i governi europei. Perchè «la politica monetaria non potrà da sola garantire la
stabilità finanziaria se non saranno risolti i problemi all’origine della crisi dei debiti sovrani».
Il dito è puntato sugli errori del
passato: su «politiche di bilancio
imprudenti», e sulla «sottovalutazione
delle
perdite
di
competitività».
Quanto all’Italia, paga ancora
uno spread lontano dai 50 punti
base precedenti alla crisi del
2008. Tutta colpa del debito pubblico e della «bassa crescita»,
non certo di altro. Ma attenzione: «Le regole concordate in sede europea», mette subito in
chiaro il governatore, «sono il
mezzo, non il fine. Perchè «il vero vincolo di bilancio» dell’Italia
è «la necessità di garantire la
sostenibilità del debito». Ma senza crescita, senza una ripresa degli investimenti, il Paese non va
da nessuna parte, lascia intendere Visco. Nonostante «i margini
di flessibilità della regola sul debito». Una crescita «nominale vicina al 3%», per esempio, basterebbe per rendere sufficiente il
pareggio strutturale del bilan-
Il governatore Ignazio Visco
cio», fa notare Visco. Altro che
«manovre correttive».
C’è poi spazio anche per un focus sui prezzi. Non siamo in deflazione, assicura il governatore,
ma non si può abbassare la guardia. Perchè «anche un lungo periodo di variazioni dei prezzi
troppo contenute può avere conseguenze indesiderabili». Il rischio è «contenuto», ma vi sono
segnali da «non sottovalutare».
In questo contesto, l’Italia deve sfruttare le opportunità offerte dall’Ue (come non è successo
con i fondi strutturali), ma dovrà
anche passare dalle riforme
strutturali. Magari sfruttando la
leva di un’Europa più integrata.
L’intervento a tutto campo del
numero uno di Bankitalia è poi
anche l’occasione per difendere
il programma Omt della Bce dopo gli attacchi della Corte tedesca. L’adozione dell’Omt «non è
quello «di sostenere l’acquisto di
titoli rischiosi». Bensì di «correggere l’errata percezione del rischio».
Roberta Amoruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«NON SIAMO
IN UNA SITUAZIONE
DI DEFLAZIONE
L’OPERAZIONE OMT NON
È PER NEUTRALIZZARE
LO SPREAD»
ROMA Cala il sipario sulle dimissioni in bianco. L’Aula della Camera ha approvato la proposta
di legge che mette fine alla pratica sulla base della quale al lavoratore, e più spesso alla donna lavoratrice, si chiede di firmare una lettera di dimissioni
al momento dell’assunzione.
Una lettera che può essere successivamente utilizzata dal datore di lavoro: il più delle volte
in caso di gravidanza, ma anche
per una malattia prolungata o
per la partecipazione ad uno
sciopero. Il testo, approvato a
Montecitorio con 300 sì, 101 no
e 21 astenuti, passa ora al Senato.
In base al testo approvato, la
lettera di dimissioni volontarie
deve essere sottoscritta, pena la
sua nullità, dal lavoratore su appositi moduli, con tanto di numero progressivo che accerta la
data, resi disponibili gratuitamente dalle direzioni territoriali del lavoro, dagli uffici comunali e dai centri per l’impiego.
La nuova normativa si riferisce
a qualsiasi contratto. E la nuova
disciplina assicura una semplificazione degli oneri amministrativi connessi alla risoluzione del contratto per dimissioni
volontarie, salvaguardando, tuttavia, l’esigenza di garantire la
certezza dell’identità del lavoratore richiedente e il rispetto del
termine di validità del modulo
di dimissioni. Qualora la lavoratrice o il lavoratore si assentino
dal lavoro, senza fornire comunicazioni, per oltre sette giorni,
il rapporto si intende risolto per
dimissioni volontarie.
Foto: Federico Riva
Le novità
FISCO
Prevista la revisione
del sistema fiscale.
Riordino detrazioni e deduzioni a favore
di imprese e famiglie. Nuove misure per
stima e monitoraggio dell’evasione
CATASTO
Rendita catastale
calcolata sui metri quadrati
e collegata al valore di mercato
LOTTA ALL’EVASIONE
Le risorse derivanti
dovranno essere prima utilizzate
per salvaguardare l’equilibrio
di bilancio e poi confluire nel Fondo
per la riduzione della pressione fiscale
GIOCO D’AZZARDO
Delega al governo per il riordino.
Stretta sulla diffusione, requisiti
più rigidi per le concessioni alle aziende
EQUITALIA
I Comuni potranno avvalersi
di Equitalia per la riscossione
dei tributi solo “in via transitoria”.
Nuovi servizi di riscossione:
internalizzati o affidati
a società pubbliche
AZIENDE
Il trasferimento di impresa
a titolo oneroso sarà detassato
Dichiarazioni precompilate
operative a partire dal 2015
FISCO
BRUNDIBÁR
Opera per bambini in due atti
Libretto di Adolf Hoffmeister
Musica di Hans Krása
Direttore José Maria Sciutto
Regia Cesare Scarton
Scene Michele Della Cioppa
Costumi Anna Biagiotti
ORCHESTRA GIOVANILE E CORO DELLE VOCI BIANCHE
DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
AL TEATRO NAZIONALE DAL 25 AL 30 MARZO
[email protected] - www.operaroma.it
ROMA Subito le dichiarazioni dei
redditi precompilate. Poi la fatturazione elettronica. Infine l’attesa
riforma del catasto. E’ questa la
road map della riforma fiscale
tracciata dal viceministro dell’Economia Luigi Casero. La
“grande rivoluzione”, come l’ha
definita ieri l’esponente di governo durante un'audizione in Commissione finanze del Senato, ha
avuto l’ok del Parlamento a febbraio. Ed ora Palazzo Chigi ha un
anno di tempo per approvare i decreti delega e dare sostanza al ddl.
Ma l’obiettivo è quello di accelerare. Così al ministero dell’Economia si punta a preparare entro
maggio i provvedimenti che riguardano in particolare le semplificazioni fiscali. A cominciare dai
modelli di dichiarazione dei redditi precompilati che riguarderanno circa 18 milioni di dipendenti e
pensionati. La nuova procedura,
ha spiegato Casero, «elimina un
milione di errori formali, che in
questo momento vengono fatti
dai contribuenti che presentano
le dichiarazioni». Si tratta di una
delle innovazioni più attese dal
premier Matteo Renzi. E Via XX
Settembre lavora affinchè, già a
partire dal 2015, i contribuenti
possano ricevere a casa i modelli
redatti dall’Agenzia delle Entrate.
«Dovrà funzionare perchè se buchiamo si perde tutta la credibilità tra cittadini e chi si occupa di fisco» ha avvertito Casero. Quanto
alla fatturazione elettronica, i
tempi saranno più lunghi. Serve
un sistema informatico «senza buchi» che metta in connessione i
privati, ha spiegato il viceministro. Il quale ha confermato che la
riforma del catasto sarà operativa
non prima di 3-5 anni. La riforma
prevede il passaggio dai vani ai
metri quadrati. E per calcolare il
IL GOVERNO
ACCELERA
SULLA DELEGA:
PRIMI DECRETI
A MAGGIO
valore dell’immobile serviranno
anche dati precisi sulle caratteristiche di ciascun edificio. Entro il
2014 il governo realizzerà comunque il disegno quadro.
IL CONFRONTO
Stesso destino anche per la riforma dell’accertamento, dell'abuso
del diritto e per la revisione delle
tax expenditures. Sono procedimenti «ampi e complessi» ha precisato il viceministro garantendo
che nella stesura dei provvedimenti, il governo avvierà un confronto con le associazioni di categoria e con le commissioni parlamentari. Ma anche con i cittadini
considerato che “sarà aperto un
dialogo attraverso piattaforme telematiche”. Passo spedito per la
revisione dei Caf, mentre Palazzo
Chigi intende muoversi con cautela sulle ludopatie. Serve un confronto parlamentare sul tema dei
giochi "che ha molte interfacce e
tocca anche altre sensibilità” ha
spiegato Casero chiamando così
alla collaborazione la commissione Affari sociali.
Michele Di Branco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 26/03/14-N:
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Primo Piano
Mercoledì 26 Marzo 2014
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Gli statali
ANSA
3.436.814
3.238.474
-198.000
-5,7%
scuola
ministeri
autonomie locali
enti non economici
2008
Fonte: Ragioneria generale dello Stato
-10,9%
-124.000
3.193.500
-45.000
-1,4%
(come nel
2012/11)
-11,5%
-5%
-17%
2012
stima 2013
Angelo Rughetti
Sottosegretario alla pubblica amministrazione
Grazie ad una norma già in vigore i dipendenti in eccesso lasceranno il servizio in anticipo
Novara è il primo Comune autorizzato, si valuta con il Tesoro l’allargamento del piano
`
«Statali, esuberi in pensione
e la mobilità sarà la regola»
ROMA Ancora poche settimane. Poi il
piano di riforma della pubblica amministrazione, uno dei punti cardine del
programma di Renzi, sarà pronto.
«Contiamo di presentarlo tra la fine di
aprile e la prima metà di maggio», dice
a Il Messaggero Angelo Rughetti, sottosegretario del ministero della Pubblica
amministrazione.
Il commissario Cottarelli chiede 3
miliardi di risparmi dal pubblico impiego. Il ministro Madia ha parlato di
prepensionamenti e mobilità obbligatoria per gli statali, conferma?
«Confermo. Abbiamo intenzione di utilizzare sia il meccanismo degli scivoli
che quello dei prepensionamenti per
svecchiare la pubblica amministrazione e far entrare giovani».
Come funzioneranno i prepensionamenti?
«Intanto abbiamo iniziato ad applicare
una norma già prevista dal governo
Monti che consente ai Comuni con piani di esubero di effettuare prepensionamenti applicando le regole precedenti
alla riforma Fornero. Il primo ad essere autorizzato è stato il Comune di Novara».
In pratica, generalizzando, 62 anni e
3 mesi con 36 di contributi invece dei
66 anni attuali. Vale solo per Novara?
«Abbiamo aperto un tavolo con il mini-
stero dell’Economia e con l’Inps per
estendere l’utilizzo della norma ad altri Comuni che ne stanno facendo richiesta. Vorremmo studiare anche altre soluzioni per le altre amministrazioni e che si basano sullo stesso concetto, ossia favorire l’uscita del personale che è più vicino alla pensione per
assumere giovani. È chiaro che tutto
questo va reso compatibile finanziariamente. Insieme a Tesoro e Inps stiamo
effettuando delle simulazioni per capire quanti nuovi assunti possiamo fare
ogni ”tot” di persone che mandiamo in
pensione».
C’è già un risultato di queste simulazioni?
Madia: avanti con la riforma
non servono tavoli sindacali
LA POLEMICA
ROMA La riforma della pubblica
amministrazione «non è detto»
che vedrà il confronto con i sindacati. A confermare che per il governo Renzi la parola concertazione non ha più significato, stavolta è il ministro Marianna Madia. La sua rivoluzione nel pubblico impiego - che dovrebbe passare attraverso una «sana mobilità
obbligatoria», un massiccio piano di esuberi/prepensionamenti,
stipendi dei manager ridotti - non
sarà necessariamente concordata con i sindacati. Anzi. «Non è
detto che ci saranno dei tavoli,
perché abbiamo tempi molto
stretti» ha dichiarato ieri il ministro.
D’altronde incontri con i sindacati ci sono già stati nei giorni
scorsi. E «sono stati incontri molto importanti, in cui noi abbiamo
chiesto di darci proposte per andare oltre il piano Cottarelli» ha
sottolineato la Madia. Immediata
la replica delle organizzazioni
sindacali. Particolarmente duro
il leader Cisl, Raffaele Bonanni:
«Se il governo Renzi non vuole
confrontarsi con il sindacato, e le
altre parti sociali, ce ne faremo
anche noi una ragione. Non ci
strapperemo le vesti e andremo
tra la gente». Per Rossana Dettori, leader della Fp-Cgil, quella del
ministro «è una posizione fortemente sbagliata. I processi virtuosi si governano con il consenso,
non con provvedimenti calati dall’alto». Detto ciò la sindacalista si
dice favorevole ai prepensionamenti «purché si discuta di riorganizzazione dei servizi e si assumano i giovani qualificati, a partire dai vincitori di concorso non
Marianna Madia
STIPENDI MANAGER:
PER LE SOCIETÀ
QUOTATE IL LIMITE
DEI 300 MILA EURO
SARÀ SUPERATO CON
LA PARTE VARIABILE
ancora assunti e dai precari».
Ieri il ministro ha anche fornito nuovi dettagli sulla riforma in
cottura. A proposito degli 85.000
esuberi previsti dal commissario
per la spending review Cottarelli,
Madia ha spiegato che «l’idea sarà quella di provare ad avere delle
uscite anche con dei prepensionamenti». Confermato il piano di
mobilità interna e confermato anche il tetto agli stipendi dei manager. Anche se per le società quotate «si può ragionare su una parte
fissa e una variabile», in modo da
evitare «eccessi» ma comunque
restare sopra la soglia di 300.000
euro lordi annui. Per le altre società pubbliche, invece, il ministro Madia ha reso noto di aver
appena firmato una circolare che
- facendo riferimento a una norma del governo Letta - chiarisce
che nella soglia massima (pari allo stipendio del primo presidente
della Corte di Cassazione) «vanno
cumulati tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi».
Concertazione
Poletti: confronto ok, ma decidiamo noi
Anche il ministro del Lavoro,
Giuliano Poletti, torna sulla
querelle concertazione
si-concertazione no. «Il
confronto è nell'ordine delle
cose ma la responsabilità della
decisione compete al governo e
al Parlamento» dice durante
l'audizione in commissione
Lavoro della Camera.
Aggiungendo: «Questo non
vuol dire che si liquida
qualcuno. Se ognuno fa la sua
parte, lo spazio c’è per tutti».
Il ministro ha poi ribadito che
si sta lavorando per trovare
«una soluzione strutturale»
alla vicenda degli esodati, e ha
nuovamente confermato che
manca un miliardo per la cig in
deroga. Infine, per quanto
riguarda lo sconto Irpef, Poletti
ha escluso sia che ne possano
beneficiare i pensionati sia
l’ipotesi bonus in busta paga,
confermando invece la scelta
delle detrazioni per i soli
lavoratori dipendenti.
IL PASSAGGIO
TRA AMMINISTRAZIONI
CON LA RIFORMA
NON SARÀ PIÙ L’ECCEZIONE
SOPRATTUTTO
PER I DIRIGENTI
«Ci stiamo ancora lavorando, anche perché molto dipende da quanto tempo si anticipa la pensione. Più apro la forbice, più
risparmia lo Stato ma più costa per l’Inps».
Anche la mobilità obbligatoria già esiste
ma non è praticamente stata mai applicata?
«Per farlo stiamo attivando un tavolo interistituzionale insieme a Comuni e Regioni.
Dovremo mettere a punto una tabella di
equiparazione che chiarisca che, per fare
un esempio, un dipendente che è un C1 in
un Comune diventa un D3 in un ministero».
La mobilità sarà possibile, come chiede
per esempio il Comune di Roma, anche
tra amministrazione e società controllate?
«Sì, ci stiamo lavorando e potrebbe essere
introdotta come emendamento al salva
Roma. La capitale e gli altri Comuni che
hanno piani di ristrutturazione potranno
essere un modello, un laboratorio. Ma questa norma ha una sua ratio all’interno della riforma complessiva che abbiamo in
mente».
Quale sarebbe la ragione?
«I dipendenti del pubblico impiego, siano
essi di un Comune, di una Regione, di un
ministero, ma anche di un’azienda pubblica, andranno tutti considerati come dipendenti della Repubblica che prestano la loro
attività pro tempore presso un determinato ente. In questo modo la mobilità non sarà più l’eccezione, ma l’ordinario. Soprattutto sulla parte alta, per i dirigenti».
Il ministro Madia ha detto che non ci sarà tempo per trattare con i sindacati?
«Chiariamo. Non abbiamo i tempi per la
concertazione lunga e rituale. I sindacati
ci possono mandare le proposte e possiamo incontrarci, come abbiamo già fatto,
informalmente. Il confronto rituale, quello è morto».
L’amministratore delle Ferovie Mauro
Moretti è tornato all’attacco sulla questione degli stipendi. Andate avanti comunque anche su manager e dirigenti?
«Sulle controllate c’è già un tetto previsto
dalla legge e ridotto del 25% da Letta. Pochissime aziende lo hanno applicato. Per
le società quotate come Eni e Enel, o che
emettono obbligazioni come Ferrovie e Poste , i tetti non sono stati applicati. Ma una
regola ci deve essere anche per loro, non si
possono lasciare le decisioni sulle retribuzioni solo ai consigli di amministrazione e
alle assemblee».
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 26/03/14-N:RIBATTERE
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Caos FI, Fitto: pronto a lasciare la Camera
`Alta tensione dopo la decisione di escludere i parlamentari `I colonnelli contro il «cerchio magico» di Pascale e Rossi
dalle liste per le europee. Scajola: «Scelte incomprensibili»
Berlusconi le difende: «Di magico qui ci sono solo io...»
IL CASO
I pm su Ponzellini
ROMA Dire che hanno un diavolo
per capello è un tenue eufemismo.
Sono incavolati neri, furibondi.
L’idea che proprio loro, Raffaele
Fitto e Claudio Scajola debbano
farsi da parte per far spazio al rinnovamento conferma un sospetto
diffuso ma inconfessabile. Sospetto che forse entrambi avevano da
tempo: la quasi certezza che l’ultimo anello del cerchio magico di
Berlusconi sia «in confusione». Si
spiega così la sfida di Fitto: «Se dovesse permanere la tesi di non candidare i parlamentari nazionali sono pronto a dimettermi dal Parlamento». Sfida che il consigliere politico Toti non esclude e accoglie
come «una strada seria».
«A Santanchè 2 milioni e 800mila euro»
Chiuse a Milano le indagini sulla Bpm
Due milioni e 800 mila euro
«nell’interesse esclusivo» di
Daniela Santanchè,
amministratore delle società
Visibilia2 e Visibilia srl. La
parlamentare di FI non è
indagata. È uno dei presunti
finanziamenti illeciti concessi
dall’ex presidente di Bpm
Massimo Ponzellini elencati
dai pm milanesi nell’avviso di
chiusura delle indagini,
notificato dalla GdF a
Ponzellini e ad altre 16
persone. Nell’elenco di
finanziamenti che sarebbero
stati disposti dall’ex presidente
e dal suo ex braccio destro
Antonio Cannalire a favore di
una serie di società con «un
danno patrimoniale» per
GLI INGRATI
Intanto seduto su un divanetto di
Montecitorio, l’ex governatore pugliese medita. Cerca una ragionevole spiegazione. Vorrebbe sentirsi dire il vero motivo per cui vogliono escluderlo dalle liste. Proprio
lui che ha riempito le piazze e i palazzetti di fedelissimi nei giorni
della decadenza. «Mai come in
questo momento è importante il
ruolo di chi è espressione del territorio», si limita a dire, con aplomb
british. Berlusconi ha lanciato l’invito a «mettere da parte gli egoismi
e le rendite di posizione». Parole
che lette in un certo modo suonano come accuse. I colonnelli sono
convinti che dietro certe frasi si celi lo zampino del «cerchio», di Toti,
Fiori, Verdini e di Maria Rosaria
Rossi. Avrebbero convinto il 78enne ex Cavaliere che «certi nomi» in
un momento delicato come questo
sarebbero di peso. «Nella segreteria nazionale Renzi ha messo persone di trent’anni anche noi dobbiamo fare lo stesso», ha ripetuto
lo stesso Berlusconi incontrando
di recente il coordinatore romano,
Bordoni. Segno che certe cose lui
le pensa e le dice, non ha bisogno
di essere influenzato. E nel Lazio
in pole position per un posto in lista ci sarebbero Ciocchetti e il presidente della Provincia di Latina,
Cusani.
«NON LO DISTURBO»
E Scajola? Si era messo a disposizione. Qualche ora dopo gli è stato
recapitato l’invito all’autorottamazione. Dispiaciuto? «Avevo dato la
mia disponibilità - mette alla prova il suo self control l’ex ministro
di Imperia -: sono elezioni difficili.
La gente vede l’Europa lontana. Il
voto di protesta sarà molto forte e
noi ci presentiamo senza Berlusconi, un handicap. Dobbiamo obbligare tutti coloro che hanno capacità di mobilitazione a scendere in
campo. Ecco perché certe scelte mi
sembrerebbero incomprensibili».
E il rinnovamento? «Ci deve essere
ma cum grano salis, mischiando
novità ed esperienza. Una lista è
formata da 15/20 nomi, la rosa di
una squadra di calcio. Capirei le
difficoltà se si dovesse scegliere
l’uno o l’altro ma a noi basta prendere chi è più in forma». Scajola
non sente il «capo» da tempo. Non
lo ha chiamato e non lo farà «non
voglio disturbare». Approva l’eventuale candidatura dei figli Piersilvio, Marina e Barbara, «persone affermate, e che in una lista starebbero bene» e, qualora decidesse in
questo senso, della Pascale «una
donna intelligente, anche se non
so quanto una sua candidatura sarebbe popolare».
In questo momento FI teme la
scadenza del 10 aprile, quando i
giudici dovranno decidere se affidare il leader maximo ai servizi sociali o dargli i domiciliari. Berlusconi però non sembra scosso dalle lotte interne: «Di magico a Forza
Italia ci sono solo io che dopo 20
anni di guerra che mi hanno fatto
sono ancora qui vivo e vegeto».
Claudio Marincola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvio Berlusconi e Francesca Pascale
l'istituto di credito milanese,
c'è anche quello per le
concessionarie di pubblicità
Visibilia2 e Visibilia srl
amministrate dalla
parlamentare. La vicenda non
è nuova mentre inedita è la
cifra complessiva stanziata.
Nel capo di imputazione si
legge infatti che Ponzellini e
Cannalire «in conflitto di
interessi con la posizione di
dirigenti di Bpm» hanno
«concorso a compiere
nell'interesse esclusivo di
Daniela Santanchè atti di
disposizione del patrimonio di
Bpm facendo ottenere a dette
società finanziamenti con la
consapevolezza di recare
pregiudizio della banca».
L’intervista Giovanni Toti
«Francesca non sarà candidata
ma c’è bisogno di rinnovare»
ROMA Silvio Berlusconi invita a
mettere da parte gli egoismi in
Forza Italia in vista delle elezioni
europee. Ma chi sono gli egoisti: i
”nuovi” che vogliono salire sul
proscenio o i ”vecchi” che non intendono fare un passo indietro?
Giovanni Toti glissa: «Mah, la linea del partito la da Berlusconi
ed è nota a tutti. Ha rilanciato FI
come marchio per le Europee
per tornare allo spirito di novità
che da sempre contraddistingue
lui ed il suo movimento; ha chiesto ai Club Forza Silvio di stare
tra la gente per allargare il bacino del consenso. E’ evidente che
tutto questo nasce anche dall’esigenza di avviare un processo di
rinnovamento della classe politica».
Un po’ troppo doroteo, no? Se
Berlusconi ha fatto quell’appel-
«NESSUNA
ROTTAMAZIONE
MA SONO INTOLLERABILI
LE RESISTENZE DI CHI
NON TOCCHEREBBE
NEMMENO UNO SPILLO»
lo è perché di egoismi ne ha visti e tanti..
«Probabilmente si riferisce a tutti quelli che lo tirano per la giacca».
Tra questi c’è anche la sua fidanzata Pascale, negli ultimi
giorni molto attiva per affermazioni politiche?
«No. Escludo nel modo più assoluto che si riferisse alla Pascale».
Allora diciamo così: tanto attivismo prelude ad una candidatura alle Europee della signorina Pascale?
«Ma andiamo, assolutamente
no».
Glielo chiedo perché c’è chi, come Vittorio Feltri, tuona contro il cerchio magico che circonda Berlusconi. A proposito,
lei chi sarebbe: Cagliostro?
«Guardi, su questa storia del cerchio magico non posso che citare quel che dice il presidente Berlusconi, e cioè che di magico in
FI c’è solo lui. E che dopo
vent’anni, nonostante le tante ingiustizie subite, è ancora lì che
ha voglia di lottare».
Significa che allora in lista ci
deve essere comunque un Berlusconi? O magari più di uno?
«Sono considerazioni di Feltri -
posso dirle? - di sapore vagamente ridicolo, non all’altezza della
sua fama di grande giornalista».
Dunque rimane la smentita di
Berlusconi: niente figli nelle liste europee?
«Sicuro, non ci saranno figli candidati».
C’è chi assicura che così, senza
appunto un richiamo al nome
Berlusconi sulla scheda, FI è
destinata alla débacle elettorale.
«Non credo nel modo più assoluto».
Ma in quella malaugurata ipotesi, se cioè FI arriva terza dopo Pd e Grillo, a quel punto Berlusconi fa saltare il tavolo delle
riforme concordato con Renzi?
«Assolutamente no. Credo che
Forza Italia, come ha sempre fatto, manterrà i patti che ha sottoscritto. E per dirla tutta a me
sembra che le cose stiano al contrario. A me sembra cioè che
l’anello debole non stia nell’accordo tra il presidente Berlusconi e il premier quanto nella scarsa affidabilità e coesione della
maggioranza. Almeno a vedere i
voti al Senato sul Ddl Delrio.
Renzi ha ben maggiori problemi
Giovanni Toti
dere l’alleanza, più perplesso
Maurizio Lupi.
Lorenzo Cesa e Giampiero
D’Alia lavorano su questo progetto da alcuni mesi. Nel quartier generale centrista però per
il momento la parola d’ordine è
«no comment». Antonio De Poli
avrebbe già in mano alcuni bozzetti del simbolo unitario, ma
preferisce glissare: «E’ ancora
prematuro», fa sapere prudente, «non c’è ancora niente di così
definito». Di certo, un patto per
le europee ancorerebbe l’Udc su
un’alternativa a Silvio Berlusconi. Senza contare che il partito
di Pier Ferdinando Casini può
contare su una capillare struttura radicata sul territorio, che invece al neonato Nuovo centrodestra manca.
B.L.
ma la riforma costituzionale di
palazzo Madama e poi quella
elettorale?
«Di quello discuteremo. Quello
sottoscritto sulle riforme è un
patto, e come sempre in queste
occasioni tra i sottoscrittori del
patto si discute nel merito e sul
calendario dei lavori. Non è questo il punto».
Ma al dunque l’immagine di
una FI dilaniata da una guerra
tra bande le risuona o no?
«Non mi risuona affatto. Detto
questo è evidente la voglia del
presidente Berlusconi di rinnovare il suo partito: nei meccanismi di confronto con la gente,
nelle idee; nei programmi e in
parte nelle facce. Lo ha detto più
e più volte. E’ una operazione
che è già avviata e direi anche in
modi assai prudenti visto che il
concetto di rottamazione gli è
estraneo e non l’ha mai usato in
vita sua. Tuttavia le resistenze
improntate al ”non cambiamo
niente, neanche uno spillo” sono
poco tollerabili».
Lei parla di idee nuove. Quali
sarebbero, l’euroscetticismo?
Se è così arrivate ben ultimi...
«Ci sono fatti che ci devono far riflettere. In primo luogo, sondaggi alla mano, si rischia un’astensione del 50 per cento. In secondo luogo, il voto a Le Pen conferma i nostri timori. A questa Europa a guida tedesca siamo critici da molti anni e Berlusconi è
stato l’unico a prendere di petto i
partner chiedendo una politica
più favorevole agli Stati mediterranei e l’ha pagata cara. Non diciamo di uscire dall’euro ma
chiediamo di rinegoziare il fiscal
compact; usare nuovi criteri per
calcolare il tetto del 3 per cento
tra deficit e Pil e dotare la Bce di
poteri veri, compreso quello di
emettere moneta».
Carlo Fusi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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in casa rispetto a quelli che teoricamente potremmo procurargli
noi. Del resto la nostra lealtà l’abbiamo dimostrata alla Camera
sulla riforma elettorale senza i
nostri voti l’Italicum non sarebbe passato per colpa dei franchi
tiratori del Pd. Al Senato non mi
sembra tiri un’aria migliore».
Ecco, appunto. Non vi convince
l’idea di cambiare priorità: pri-
«QUALUNQUE SIA
IL RISULTATO
ELETTORALE
L’ACCORDO SULLE
RIFORME
NON È A RISCHIO»
Ncd-Udc, prove di intesa per le europee
IL CENTRO
ROMA I due simboli Udc-Ncd affiancati sulla scheda delle elezioni europee. E’ l’ipotesi a cui stanno lavorando in queste ore riservatamente gli staff dei due partiti moderati, nel nome della comune appartenenza al Ppe. Un
progetto, come conferma Gaetano Quagliariello, coordinatore
degli alfaniani, che vede sia dall’una che dall’altra parte ancora
dubbi da superare ma, allo stesso modo, anche fan decisi a condurre in porto l’operazione. In
Europa lo sbarramento è al 4% e
non sono previste coalizioni,
mentre l’Italicum alle elezioni
politiche prevede uno sbarramento al 4,5% per i partiti in coalizione e una soglia del 12% per
la coalizione stessa.
«Il punto», spiega l’ex ministro, «è se si pensa a un progetto
politico vero e proprio, o se si
tratta solo di mettersi insieme
per superare lo sbarramento.
Perché se è così, non si va da nessuna parte. Se invece le elezioni
sono solo il primo passo, cui far
seguire una costituente di centro sui valori e sui programmi,
allora ben venga». Così, raccontano che Renato Schifani sia
molto più determinato a conclu-
AL LAVORO
SULL’IPOTESI
DI UNIFICARE
I SIMBOLI NEL NOME
DELLA COMUNE
ADESIONE AL PPE
Il grillino
«Sarò breve e circonciso»
La gaffe fa il giro del web
Alla Camera si vota il ddl che
vieta le dimissioni in bianco e
Tripiedi (M5S) inizia il suo
intervento con un infortunio
linguistico: «Sarò breve e
circonciso». Il vicepresidente
Baldelli lo stoppa: «Conciso...
Quella è un’altra cosa».
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 26/03/14-N:
Pesaro
[email protected]
www.ilmessaggero.it
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Mercoledì 26
Marzo 2014
METEO
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Domani
Marche Cult
e i dettagli
che fanno
la differenza
Regione
Gli stipendi
dei dirigenti:
molti oltre
i 100 mila euro
Piobbico
Domani sul Messaggero
Carnevali a pag.38
Perini a pag. 41
Precipita con il parapendio
e resta appeso su una roccia
L’uomo è riuscito a telefonare alla moglie che ha subito dato l’allarme
Salvato dopo cinque ore, è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale
Via libera all’hotel con le torri
Primo sì della giunta al progetto di Filippetti per unire il Beaurivage e il Nautilus
Niente sconti sull’altezza. Gli albergatori chiedono impegni per il turismo ai candidati sindaco
`
Maxi Albergo di Filippetti, il progetto va avanti senza modifiche.
Resteranno le due torri con sette
piani di altezza. Corsa contro il
tempo per il via libera: «In consiglio entro il 10 aprile, prima che finisca il mandato», è l'obiettivo del
sindaco. E oggi in commissione la
variante per trasformare il Rex in
appartamenti. Se l'operazione Poru, per riconvertire gli alberghi Lido e Sporting in appartamenti
commerciali, è stata bloccata dal
sindaco e della maggioranza, va
avanti, invece, senza battute d'arresto il piano per la realizzazione
del maxi hotel da 330 posti letto
su viale Trieste, presentato dal pa-
tron di Eden Viaggi Nardo Filippetti. Il progetto è stato visionato
ieri mattina dalla giunta, che ha
dato parere favorevole alla costituzione del diritto di superficie
che permetterà di creare percorsi
di collegamento tra le due strutture alberghiere che verranno accorpate, il Nautilus e il Beaurivage. A quanto pare, anche se la fase
delle osservazioni non è ancora
chiusa, non dovrebbero essere apportate modifiche progettuali. In
particolare, non verrà recepita la
richiesta dell'associazione dei bagnini Oasi Confartigianato, di ridurre l'altezza del nuovo hotel.
Delbianco a pag. 40
Urbino, una folla
di candidati sindaco
e incognita Sgarbi
Blitz in Romagna. La donna è pesarese
Droga in casa, arrestata cuoca stagionale
Una pesarese di 54 anni,
cuoca stagionale, è stata
arrestata dai carabinieri di
San Giovanni Marignano,
dove abita, con l’accusa di
spacciare hashish e
marijuana. La donna,
divorziata e incensurata,
lavora come stagionale in
riviera. I carabinieri la
tenevano d’occhio da qualche
tempo, dopo avere notato un
via vai sospetto di persone
vicino alla sua abitazione, così
hanno deciso di perquisire
l’appartamento e hanno
trovato la droga (due etti di
hashish) nascosta nel
frigorifero. Altri due etti di
marijuana, invece, erano stati
messi sul termosifone della
sala da pranzo per essiccare.
L’hotel Nautilus
Dopo il derby. Il Benelli privo di recinzioni debutta domenica
`Sono
otto i pretendenti: i Verdi
contano di schierare il critico d’arte
VERSO IL VOTO
URBINO Una gara per otto, una cifra che potrebbe ridursi sensibilmente per il tentennamento
dell’ultima ora di qualche pretendente. Comincia a delinearsi come la più folta competizione di sempre quella in vista per
il 25 maggio, alle elezioni comunali della città. Smottamenti e
frazioni multiple sia a destra
che a sinistra, con l’incognita
delle (significative) liste civiche
e del peso elettorale del M5S al
debutto nella competizione comunale. I grillini hanno candi-
LISTE CIVICHE
A DESTRA E SINISTRA
MA SONO I 5 STELLE
QUELLI CHE POTREBBERO
PORTARE ALLA NOVITÀ
DEL BALLOTTAGGIO
Vittorio Sgarbi
dato Emilia Forti, il cui consenso potrebbe crescere in ragione
delle concomitanti elezioni europee che vedono i partiti anti
Ue godere del vento in poppa. Si
avvicinerebbe lo spettro di un
ballottaggio che costringerebbe le otto formazioni a cercare
intese ed incastri nei quindici
giorni tra una votazione e l’altra. Lo sa bene Maricla Muci,
vincitrice delle cruente primarie Pd, che avrà una lista con il
suo nome ed una del Partito Democratico. In queste ore sono
in corso trattative con Sel e Socialisti per un appoggio. Alla
sua sinistra dovrà fare i conti
con Gualtiero De Santi di «Sinistra per Urbino». Ma a far davvero paura a tutti sono le liste
civiche. Innanzi tutto quella
guidata da Francesca Crespini,
ex assessore al Turismo agguerrita rinnovatrice. Poi, più a destra, quella di Maurizio Gambini, che è già una realtà e gode
dell’appoggio di Fi e Ncd. Indecisi sulla candidatura con una
lista personale Piero Demitri e
Bruno Malerba. Dulcis in fundo
i Verdi di Vittorio Sgarbi. Che
punta innanzi tutto a rovinare
la festa dei partiti tradizionali,
per poi giocarsi eventualmente
tutto al ballottaggio contro quel
Pd che lo ha escluso dalle primarie. «Puntiamo ancora sulla
sua candidatura in città», ha
spiegato il suo portavoce smentendo le voci di un ritiro che
erano circolate in seguito ad alcune sue dichiarazioni televisive.
Giorgio Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fumata bianca
per l’Indesit
siglato l’accordo
col sindacato
LAVORO
FABRIANO Accordo siglato fra
Indesit (nella foto, la sede) e
sindacati sulla maturazione
dei ratei e degli altri istituti in
regime di cassa integrazione
straordinaria. Dopo oltre 8 ore
di faccia a faccia al Centro Convegni Carte Geografiche, la fumata bianca. Indesit ha concordato con le parti sociali la
maturazione per le fabbriche
dell'intero premio di risultato.
«Le decisioni odierne, nel solco della disponibilità aziendale al confronto con le parti,
rappresentano le migliori soluzioni possibili e sostenibili volte a tutelare i lavoratori e rilanciare la competitività delle
produzioni», le parole dell'
azienda. Nello specifico, l'accordo prevede, secondo quanto evidenziato dai sindacati
«al fine di favorire i dipendenti
coinvolti dalla cassa integrazione guadagni straordinaria,
sarà garantita su base annuale, per il biennio 2014-2015, la
maturazione minima del 70%
dell'importo di armonizzazione accordi pregressi; Il valore
del Premio di risultato, per i lavoratori di cui al punto precedente, sarà erogato in funzio-
ARISTIDE
MERLONI
SULLA
NOMINA
DI CASÒ
«UNA SCELTA
GIUSTA»
mente, in quota si isolerà una depressione chiusa a coinvolgere tutte le regioni centro-settentrionali.
E’ questa una configurazione critica per la nostra penisola. Oggi il
tempo andrà peggiorando, con
precipitazioni a partire dal primo
pomeriggio, in estensione ed intensificazione, in serata, sui settori più settentrionali della regione.
I venti saranno settentrionali con
mare mosso. La fase peggiore si
verificherà tra la notte e le ore antimeridiane di domani, quando si
avranno precipitazioni intense a
carattere temporalesco, più diffuse sui settori collinari settentrionali e nevose oltre i 1000 metri. Le
temperature odierne saranno
comprese tra 6 e 14˚C; le minime
oscilleranno tra 1 e 8˚C.
ne del raggiungimento degli
obiettivi annuali. È un discreto
accordo ed importante per tutti». Nel frattempo, il giorno dopo la nomina di Angelo Casò
alla carica di Fineldo, la finanziaria della famiglia Merloni
che controlla il pacchetto di
maggioranza della Indesit
company, a parlare è Aristide
Merloni, vicepresidente e tutore legale del padre Vittorio,
gravemente malato da alcuni
anni. In molti lo consideravano come il possibile successore del fratello gemello, Andrea, alla carica di presidente
della cassaforte di famiglia.
«Nessuna sorpresa. In realtà
avevamo individuato da tempo in Casò come la migliore
per occupare questo incarico,
considerando che sta da anni
con noi, basti pensare ai 9 anni
presidente del collegio sindacale di Indesit. Mi sembra chiaro, quindi, che conosce benissimo sia Fineldo che Indesit
stessa. Una scelta giusta per ricompattare tutte le divergenze
che ci sono state in passato».
Parole, dunque, che certificano l'unità di intenti in seno alla
famiglia Merloni per tracciare
il futuro di Indesit, magari attraverso una partnership internazionale.
Cla.Cu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Stadio senza barriere ma blindato
Sono ultimati i lavori al Benelli con l’installazione della balaustra di vetro al posto della recinzione ma
domenica per Vis-Isernia saranno tanti gli agenti allo stadio (Foto Toni)
Sacchi a pag.39
Il meteorologo
Freddo, vento e pioggia
Massimiliano Fazzini
Il mese di marzo è uno tra i preferiti dai meteorologi perché riesce
a regalare spunti di dinamicità atmosferica talora estremi. E anche
questo mese, dopo un costante dominio del campo anticiclonico misto atlantico-continentale, si chiude con un deciso “colpo di coda”
dell’inverno. Già da 48 ore, il quadro meteorologico e soprattutto il
clima termico sono tipici di fine inverno e anche nella giornata di ieri, seppur caratterizzata da un
temporaneo miglioramento della
situazione meteo, non sono mancati passaggi nuvolosi di tipo cu-
muliforme, capaci di produrre locali focolai temporaleschi, con
brevi rovesci associati. Il clima è
stato rigido, soprattutto nottetempo, quando in montagna si è scesi
spesso sotto lo zero. Durante il
giorno, un vivace maestro ha mantenuto basse le temperature mai
superiori ai 13˚C. Ora ci attende
un significativo peggioramento
del tempo. Si va avvicinando una
intensa perturbazione alimentata
da aria polare marittima che nella
mattinata odierna “scaverà” una
profonda depressione sui mari ad
ovest dell’Italia. Contemporanea-
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 26/03/14-N:
38
Marche
Mercoledì 26 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Regione, il peso dei dirigenti
`Tutti gli stipendi
oltre i 100 mila euro
e a tempo indeterminato
I COSTI DELLA POLITICA
ANCONA Il problema, nelle Marche, non è in fondo il costo del
manager. A pesare sul Bilancio
dei costi della macchina regionale sono soprattutto gli stipendi
dei dirigenti di Giunta e Consiglio. Nella mappa delle posizioni
apicali - non solo dirigenti, ma
anche le così dette p.f, posizioni
di funzione - oltre la metà delle
figure supera i 100 mila euro lordi all'anno (dati 2013) a cui poi si
aggiungono le premialità di risultato. Due su tre, nella classifica degli stipendi più alti, sono
donne, in controtendenza con i
dati nazionali. Si tratta del direttore generale dell'Assemblea legislativa, Paola Santoncini, al primo posto in assoluto con un guadagno annuo di 147 mila euro
lordi e del segretario generale
della Giunta regionale Elisa Moroni, che incassa 131 mila euro
lordi all'anno. Tra le due, al secondo posto, il capo di gabinetto
del presidente della Giunta, Mario Becchetti, 144 mila. Equilibrio tra i generi rispettato anche
tra i piani alti della struttura.
Nell'analisi della documentazione seguono Paolo Costanzi, a
capo del servizio Attività normativa e legale (128.596), Maria Di
BEN TRE
PER IL CONSIGLIO
REGIONALE
I FACENTI
FUNZIONE
A TERMINE
Bonaventura, dirigente del servizio Bilancio, ragioneria, tributi,
patrimonio e politiche comunitarie (121.732) e Cristina Martellini
(servizio Agricoltura, forestazione e pesca) che guadagna
120.866 euro lordi all'anno. Qualche centinaia di euro in meno
per il dirigente del servizio Internazionalizzazione, cultura, turismo, commercio e attività promozionali, Raimondo Orsetti
(120.590). Proseguendo, Rolando Amici, a capo del servizio Industria, artigianato, istruzione,
formazione e lavoro (119.488),
Paolo Londrillo, impiegato presso la segreteria generale della
Giunta (118.652), che guadagna
circa 6 mila euro in più all'anno
rispetto alla collega d'ufficio Daniela del Bello (112.007). Chiudono il quadro di segreteria e gabinetto della presidenza Stefania
Baldassarri (93.033), Francesca
Damiani (91.651) e Gabriella
Massaccesi (91.305).
Sugli stessi livelli retributivi di
Londrillo, Mario Pompei del servizio Infrastrutture, trasporti ed
energia (118.136) e Mauro Terzoni (118.472), che ricopre l'incarico di p.f. (un gradino sotto la dirigenza, nell'inquadramento del
personale) per le Politiche comunitarie e l'attività di gestione dei
fondi Fesr e Fse. Poco sotto Paolo
Mannucci, responsabile del servizio Politiche sociali (117.343).
Salto di 7 mila euro per Antonio
Minetti, dirigente del servizio
Territorio e ambiente, che guadagna 110.725 euro lordi all'anno. Meno pagato dei manager
della sanità (tra i 155 mila e i 140
mila euro lordi all'anno) il dirigente del Servizio sanità in Regione, Pierluigi Gigliucci, per lui
108.712 euro. Sul livello dei 100
mila euro, a differenza di poche
centinaia di euro, le p.f Antonella Nobili (Attività normativa e
Bur), Serenella Carota (servizi Informativi e telematici), Gabriella
«Ci sono problemi per il
trasporto regionale dovuti
anche alla vetustà dei mezzi.
Speriamo di poter annunciare
presto nuove macchine». Lo
ha detto l'assessore regionale
ai Trasporti Luigi Viventi, a
margine di una conferenza
stampa in Regione per
presentare i lavori di
ammodernamento, dopo 50
anni, della stazione
ferroviaria di Ancona.
LA MISSIONE
PRESENTATA A SEUL
L’ OFFERTA TURISTICA
Busilacchi
Sanità, appalti unici
«Siamo in ritardo»
«Sono trascorsi due anni dalla
approvazione delle legge in aula
e la struttura amministrativa
non ha ancora dato attuazione
al dettato normativo della legge
sulla Stazione Unica Appaltante
Marche(Suam) pensata per
rendere più trasparenti e meno
costosi i grandi appalti. È
impensabile che ci siano
rallentamenti anche per le gare
relative ai toner delle
stampanti». Così il presidente
della Commissione Salute
Gianluca Busilacchi in merito
alla risposta di Mezzolani ad
una sua interrogazione.
De Berardinis (supporto all'Avvocatura regionale), Elisabetta
Arzeni al Bilancio, Pietro Talarico al servizio Turismo, commercio e tutela dei consumatori e Pari opportunità e Fabio Montanini (servizi per l'Impiego, mercato del lavoro, crisi occupazionali
e produttive). Chiudono il quadro delle p.f., ma con livelli retributivi più alti dei loro colleghi,
David Piccinini (Autorizzazioni
e valutazioni ambientali) che
guadagna 112.424 euro lordi all'
anno e Giogio Occhipinti (Viabilità e demanio idrico) che incassa 108.325 euro lordi all'anno.
Meno in numero e meno retribuiti, ad eccezione del direttore
generale, i dirigenti del Consiglio
regionale. Sono in tre, Luigia
Alessandrelli (servizio Studi e
Commissione), Massimo Misiti
(Amministrazione) e Antonio
ECCELLENZE
Mario Pesaresi, il presidente
di E Capital
bliche o private, "Cancellazione
Attiva del Rumore" (Massimo
Grisostomi) che permette l'insonorizzazione attiva degli edifici.
Un sistema di sensori integrati
nelle vetrate permettono la riduzione della vibrazione ottenuta
per effetto del rumore incidente,
e di conseguenza, riduce l'ampiezza del rumore trasmesso.
"IceGlass: soluzione per la climatizzazione" (Eleonora Santecchia) introduce la nanotecnologia nel mondo dei vetri e permetterà di illuminare gli ambienti
senza modificare i colori della luce naturale del sole ed eviterà il
surriscaldamento dei locali durante il periodo estivo. "Network
localizer" (Alberto Belli) permette la localizzazione all'interno di
edifici di oggetti mobili o persone sui quali vengono applicati
dei piccoli sensori wireless a basso costo. Il gioco che innova e
l'innovazione che gioca: questa
l'intuizione da cui "DigiTales"
(Irene Marini) ha avuto origine.
Utilizzando le tecniche dell'industria videoludica, vengono creati
giochi che veicolano un messaggio pubblicitario da proporre sia
a Enti pubblici, interessati all'utilizzo dei nuovi media per azioni
di promozione, sia a privati. Una
soluzione per la difesa del Made
in Italy e la lotta alla contraffazione è " Younivocal" (Andrea Pace): etichetta interattiva in grado
di rendere ogni prodotto unico al
mondo. Questa etichetta è associata ad un certificato di firma digitale e quindi non è falsificabile
o riproducibile, al punto di diventare un vero passaporto elettronico del prodotto. E ancora
LA PIATTAFORMA WEB
PER SCAMBIARSI INFO
PRIMA DELLA TRATTATIVA
LA SOLETTA CHE SI UNIFORMA
E MASSAGGIA IL PIEDE
L’ETICHETTA ANTI TRUFFE
"Un nuovo modo di concepire la
calzatura" (Lorenzo Tosoni) che
crea un particolare sottopiede,
contenente sfere di silicio mobili. Questa tecnologia gli permette di adattarsi continuamente alla posizione del piede senza però
mantenere in modo permanente
la memoria dell'impronta. Oltre
a garantire un comfort elevato,
svolge anche un'azione massaggiante.
Infine
"StartYourProjects" (Gianluca Mariucci) è
una piattaforma web che offre
servizi di Open Innovation per
negoziare progetti di business
tra persone e PMI, fornendo i
presupposti di sicurezza per lo
scambio delle informazioni riservate, prima che le parti possano iniziare la trattativa.
Micol Sara Misiti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Buona la partenza della
missione
economico-istituzionale in
Corea del Sud e Giappone per
il presidente della Regione
Marche Gian Mario Spacca
(foto) e gli operatori
economici della delegazione.
Momenti di punta, le
celebrazioni per i 130 anni
delle relazioni italo-coreane e
l'incontro con Koima.
L'associazione che raccoglie
oltre 8.000 importatori
coreani ha mostrato molto
interesse per il sistema
produttivo regionale sia del
settore enogastronomico che
manifatturiero, assicurando
una prossima visita nelle
Marche per un confronto
diretto con gli imprenditori
locali. Nel corso delle
celebrazioni italo-coreane
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fondazione Marche
finanziamenti
agevolati
per le start up
`Sanità, relazioni,
industria: un assegno
da 20 mila euro
Massimo Grisostomi, uno dei vincitori
Russi (Autorità indipendenti).
Retribuzione uguale per tutti,
85.543 euro lordi all'anno che diventano 98.043 per la prima e
104.043 per i secondi, con l'aggiunta della retribuzione di risultato (2013). Ai tre si aggiunge Simone Socionovo (p.f. Informazione e comunicazione) che guadagna 73.543 euro lordi all'anno,
più 15 mila euro di premialità
(2013).
Restano poi alcuni incarichi
esterni impiegati a vario titolo
presso il gabinetto del presidente, quelli dei collaboratori Paola
Maria Cimarelli (58.168) e Raffaele Cerulli (58.168), della portavoce del presidente Spacca, Claudia Grandi (55.168) e di Pietro
Alessandrini (30 mila euro) per
il progetto "Marche 2020".
Agnese Carnevali
La fase due
E Capital, le idee innovative
i dieci progetti vincenti
ANCONA Dall’etichetta anti contraffazione alla soletta massaggiante, sino a nuovi sistemi anti
rumore. Sono dieci i progetti
d'impresa vincitori della tredicesima edizione di Ecapital, concorso di idee imprenditoriali innovative. Ogni gruppo premiato
ha vinto 20mila euro (per un totale di 200mila euro), messi a disposizione da Fondazione Marche. Tre i progetti riguardanti lo
stato di salute e il settore dei dispositivi medici. "Advanced Fetal Care" (Capogruppo Alessandra Biagini) migliora il cardiotocografo, lo strumento che registra l'attività cardiaca fetale, fondamentale per controllare il benessere fetale durante il travaglio del parto. "Senza Blocchi
Lontano Camminerai" (Giulia
Bolsi) è dedicato alle persone affette dal Parkinson che sono soggette a blocchi durante la deambulazione. Una serie di dispositivi permetteranno una stimolazione multisensoriale in modo
che il soggetto possa gestire il
problema
autonomamente.
"Looking for Bubbles" (Lorenzo
Palma) permette di praticare l'attività subacquea in maniera sicura. Il progetto sviluppa un sistema capace di analizzare automaticamente file eco doppler acquisiti in zona precordiale rilevando la presenza di bolle gassose
nel flusso sanguigno.
A servizio delle strutture pub-
FERROVIE
VIVENTI: «PRESTO
NUOVE VETTURE»
Fondazione Marche ha
firmato con Banca Popolare di
Ancona e Carifano una
convenzione con cui
Fondazione Marche diventa
un fondo di garanzia per
permettere un miglior
accesso al credito per le start
up che sono risultate finaliste
nel concorso Ecapital negli
anni successivi al 2010. Messe
in campo risorse per 1 milione
e mezzo di euro. In tutto
dovrebbero essere un
centinaio i soggetti interessati
all'iniziativa. «Fatto
importante - dice Francesco
Merloni, presidente di
Fondazione Marche - è che i
partecipanti, stante la
formazione ricevuta, saranno
in grado di supportare le loro
richieste con business plan e
informazioni di
aggiornamento». «Le
modalità di operatività del
fondo - afferma il
vicepresidente Mario Pesaresi
- saranno semplici:
Fondazione Marche verserà in
un conto vincolato una
somma che, come esempio,
potrebbe essere 100 e la banca
si impegna a realizzare
finanziamenti per 300; in caso
di perdita del finanziamento
potrà rivalersi sul fondo nella
misura del 75 % sulla singola
operazione e fino al totale
vincolato di 100». Fondazione
Marche prevede di
accantonare nel fondo
450-500mila euro che,
moltiplicato per 3,
permetteranno finanziamenti
fino a 1 milione e mezzo di
euro.
forte è stato il richiamo, negli
interventi, alla figura di padre
Matteo Ricci, molto amato
anche in Corea. «Vorrei
ricordare - ha detto Spacca nel
suo intervento nella
Biblioteca nazionale di Seul,
presenti tra gli altri
l'ambasciatore italiano Sergio
Mercuri e il ministro della
Cultura coreano Cho Hyun
Jae - un grande italiano, nato
nella mia regione, che legò il
suo nome e parte della sua
opera alla Corea: il gesuita
padre Matteo Ricci, che oltre
400 anni fa lasciò
un'importante eredità anche
nella cultura coreana. Una
figura che, ancora oggi,
rappresenta un ponte ideale
tra i due Paesi».
SPENDING REVIEW
CONSIGLIO MARCHE, RAI
RESTI SUL TERRITORIO
Il presidente della Regione
Marche dovrà attivarsi in
tutte le sedi «affinchè più
significativi investimenti
vengano indirizzati verso la
articolazione regionale della
Rai», scongiurando ipotesi di
chiusura o accorpamento
delle sedi regionali della
televisione pubblica. Lo
prevede una mozione di
Raffaele Bucciarelli
(Pdci-Prc), approvata
all'unanimità dal Consiglio
regionale delle Marche. «La
Rai deve continuare a essere
in ogni singola regione o
provincia autonoma», si legge
nel documento, in cui si
chiede «un'inversione della
politica di austerità che finora
la Rai ha indirizzato
soprattutto verso le sue
articolazioni regionali». «Alla
luce del varo della
Macroregione adriatico
ionica da parte della Ue conclude la mozione - la sede
Rai di Ancona venga
finalmente valorizzata
riconoscendole un ruolo
adeguato, anche all’interno
dei palinsesti Rai nazionali
televisivi e radiofonici».
-MSGR - 14 PESARO - 42 - 26/03/14-N:
42
Fano
«DAL GOVERNO ASPETTIAMO
DIRETTIVE PIÙ PRECISE
MEGLIO PIUTTOSTO
INCENTIVARE LA ROTAZIONE
DEI PARCHEGGI NELLE ZONE
DEL CENTRO STORICO»
Mercoledì 26 Marzo 2014
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Mascarin
chiede
le dimissioni
della giunta
VERSO IL VOTO
Parcheggio sulle strisce blu, in alto in sindaco Stefano Aguzzi
Comune: ticket scaduti
le multe continueranno
`Congelata
la proposta
degli assessori
Santorelli e Silvestri
SOSTA
Non ci saranno sconti sulle contravvenzioni per il parcheggio negli stalli blu fuori orario, almeno
fino a quando il governo centrale
non darà indicazioni di carattere
diverso. La giunta fanese, riunitasi nella giornata di ieri, ha dunque
congelato la proposta degli assessori Alberto Santorelli e Michele
Silvestri («Basta sanzioni, si paga
solo la differenza d'orario»). «Non
essendoci al momento una precisa direttiva in materia ma trattandosi solo di una presa di posizione
personale di un ministro– hanno
ribadito gli amministratori fanesi
- non riteniamo di dovere cambiare il regolamento e abolire le multe dopo la scadenza dell'orario indicato nel ticket. Questo almeno
sino a quando il Governo non si
esprimerà a riguardo. Riteniamo
invece utile incentivare l'incremento dell'utenza nelle zone del
centro storico attraverso la rotazione dei parcheggi che consente,
infatti, ai commercianti di poter
contare su un flusso maggiore e
variegato di potenziali clienti». Polizia municipale e ausiliari della
sosta in servizio ad Aset Holding
continueranno quindi a operare
come hanno fatto finora. Congelata anche un'altra questione riguardante la Holding: la fusione con
Aset spa. In questo caso, però, l'attesa potrebbe essere più breve. Il
vertice di Aset Holding si è infatti
aggiornato a dopodoman. La seduta di ieri ha dunque vanificato le
più ottimistiche attese del sindaco
Stefano Aguzzi, il quale si augurava che il voto fosse recuperato all'
ultimo momento. La fusione trova
d'accordo anche il centrosinistra,
purché l'operazione sia fatta con
maggiore cautela e minore fretta
rispetto ai ritmi impostati dall'
Amministrazione fanese. La coalizione guidata dal candidato Massimo Seri ha quindi rivolto un appello ai Comuni soci delle due Aset,
cui si sono uniti Stefano Marchegiani del Pd e Samuele Mascarin
di Sinistra Unita: "Senso di responsabilità e buona fede impongono
di evitare il rischio che ai soci di
minoranza sia riconosciuto il solo
diritto di recesso".
O.S.
Provincia
Seminario sul turismo
«Il turismo vola sul web. Il
futuro è on line» è il titolo del
seminario formativo per
operatori turistici in
programma oggi alle ore 9.30,
nell'Hotel Tag di via Einaudi.
L'iniziativa, promossa dalla
Provincia, segue
l'appuntamento odierno di
Urbania sullo stesso tema.
Intervengono l'assessore
provinciale Renato Claudio
Minardi; l'assessore comunale
Maria Antonia Cucuzza; Sandro
Giorgetti (Marche Social Media
Team, Regione Marche); Carla
Alfonsi (Servizio Turismo,
Regione Marche); Renzo
Iacobucci e Cinzia Paciarotti
(Eva Solution Web Marketing).
Secondo Minardi, «la Rete è una
grande opportunità».
Il rapinatore del Conad tradito dall’auto
CARRARA
E’ stato tradito dall’auto con cui
aveva rapinato il supermercato
di Carrara. Una Y10 Elefantino
scura, di sua proprietà, a cui aveva pensato bene di coprire la targa con un cartone attaccato con
lo scotch. Uno stratagemma che,
però, non è servito a fargliela
passare liscia visto che lunedì i
carabinieri di Fano gli hanno
bussato direttamente alla porta
di casa. Erano passati appena
due giorni dal colpo alla Conad
City messo a segno all’orario di
chiusura, verso le 19.40, quando
il rapinatore, armato di taglierino, aveva minacciato la cassiera
ed era fuggito con i mille euro
dell’incasso. In quell’occasione
la figlia della titolare si era anche
sentita male ed era stato necessario l’intervento dell’ambulanza.
A finire in manette è un 40enne
del posto, volto noto alle forze
dell’ordine per il suo vizietto di
rapinare e rubare nei negozi della zona. Del resto, già poco dopo
l’irruzione nel supermercato di
Carrara, i carabinieri avevano capito che si trattava di una persona del posto, un disperato alla ricerca di soldi facili e avvezzo a
bravate del genere. A nulla è servito il cappuccio con cui il 40enne si era coperto il volto visto che
la Y10, a bordo della quale era
fuggito in direzione Falcineto, è
stata la traccia seguita fin da subito dai carabinieri. La ricerca
I CARABINIERI
ARRESTANO
IL MALVIVENTE
CHE HA COLPITO
AL MARKET
E RITROVANO
IL BOTTINO
(coadiuvata da una serie di testimonianze di chi era presente al
momento del colpo) era mirata a
già noti, con precedenti specifici
e residenti in zona, che possedessero una macchina simile. Dopo
una serie di controlli andati a
vuoto, lunedì i militari della
Compagnia di Fano si sono presentati a casa del 40enne che, in
un primo momento ha cercato di
difendersi dicendo che non aveva fatto niente e che si trattava di
un errore. Poi, l’evidenza lo ha
incastrato visto che davanti al
portone era parcheggiata la Y
Elefantino con ancora residui di
scotch sulla targa. Ma i militari
hanno trovato di più. All’interno
di una custodia per cd erano nascosti, infatti, i mille euro arraffati nel colpo di sabato. Arrestato, l’uomo è stato portato in carcere a disposizione dell’autorità
giudiziaria.
Em.I.
Una bomba politica a orologeria sotto gli scranni della traballante maggioranza fanese.
Il conto alla rovescio è stato avviato da Samuele Mascarin,
candidato di Sinistra Unita,
con un intervento che punta a
mettere il centrodestra locale
di fronte alle proprie spaccature, susseguitesi a grappolo in
queste ultime settimane, e a
provocare le "immediate dimissioni" tanto del sindaco Stefano Aguzzi quanto degli assessori. "Il mandato politico della
giunta comunale è da considerarsi esaurito", argomenta infatti Mascarin. L'attacco parte
da un presupposto determinatosi di recente, dopo la spaccatura provocata dal consigliere
regionale Mirco Carloni, che
ora si candida sindaco in antitesi all'assessore Davide Delvecchio, altro aspirante alla
successione di Aguzzi. La conseguenza è la frattura politica
in giunta (assessori che tirano
la volata a candidati diversi),
propagatasi di conseguenza
anche fra i banchi del consiglio
comunale. "Non esiste più - incalza Mascarin - l'alleanza Uniti per Fano, affermatasi con
una netta vittoria alle elezioni
Amministrative 2009. Nelle ultime settimane diversi assessori e consiglieri comunali del
centrodestra sono intervenuti
in pubblico, dichiarando conclusa tale esperienza politica,
promuovendo candidature e liste elettorali alternative, contrapposte alle forze che sostengono l'attuale l'Amministrazione comunale". L'aspetto forse
più singolare, prosegue Mascarin, è che Michele Silvestri, "un
assessore in carica da dieci anni, abbia addirittura promosso
una lista civica contrapposta
all'attuale maggioranza, denominandola con involontaria
ironia La rinascita di Fano. Ritengo incomprensibile agli occhi dei fanesi che la città sia governata da figure e soggetti politici concorrenti, avversari in
termini elettorali, che ogni
giorno si delegittimano, attaccandosi in pubblico sul piano
personale, politico e programmatico". Secondo Mascarin
manca dunque quel legame politico, il consenso, che permetta alla maggioranza di "proseguire e concludere l'attuale
esperienza amministrativa".
Queste stesse considerazioni
saranno messe al voto del consiglio comunale durante la prima seduta utile del prossimo
mese. A quel punto si vedrà.
O.S.
Il consiglio
comunale
Il chiosco bruciato
alla Spiaggia dei Gabbiani
Danno fuoco nella notte
a due chioschi al mare
`Danni
alla Spiaggia
dei Gabbiani
e ai Bagni Arzilla
I ROGHI
Una lingua di fuoco ha attraversato la riviera fanese nella serata
dell'altro ieri, due incendi sono
divampati in altrettante concessioni balneari a breve distanza di
tempo e a pochi chilometri l'una
dall'altra. Il primo a Bagni Arzilla, il secondo, poco prima di mezzanotte, alla Spiaggia dei Gabbiani, in via Aureliano. Entrambi i
roghi sono considerati dolosi, ma
sarebbero diverse le mani che li
hanno appiccati. Più ingenti i
danni stimati a bagni Arzilla, la
prima concessione a essere danneggiata dal fuoco intorno alle
19.30. Distrutta una tettoia di circa 150 metri quadri, d'estate usata come zona d'ombra per i bagnanti e d'inverno riconvertita,
grazie ad alcune chiusure, come
deposito di materiale vario. Bruciati tavolini, sedie, parti di ombrellone, una cella frigorifera,
docce con scheda elettrica, macchinari per la pulizia della concessione, un generatore, arredi e
attrezzature per sei campi di ten-
nis da spiaggia. Il totale delle cose
andate in fumo e cenere si aggira
intorno ai 30-40.000 euro. "Non
ho nemici - assicura Marco Tanfani, il titolare di bagni Arzilla ma questa è stata una vigliaccata.
Tutto è bruciato troppo in fretta,
si spiega solo con un incendio doloso. I vigili del fuoco sono arrivati qui volando, appena hanno ricevuto l'allarme, ma l'incendio
aveva già distrutto tutto in 15-20
minuti". Per dare un'idea del danno, solo le tre docce con scheda
elettrica valgono in tutto dai 10 ai
12.000 euro. Indaga il personale
del commissariato. Le vittime,
poi, dovranno sopportare un costo in più: smaltire il materiale
bruciato. Ora si aspettano le conclusioni definitive dei vigili del
fuoco, ma è molto forte il dubbio
che le fiamme siano state innescate in modo deliberato. Walter
Stafoggia della Spiaggia dei Gabbiani a Baia Metauro, ha già un
sospetto e l'ha dichiarato ai carabinieri, che stanno indagando da
tempo. "Questa è la nona volta in
pochi mesi - racconta - che tentano o riescono ad appiccare il fuoco nella mia concessione". In fumo il gazebo in cui erano i giochi
dei bambini e alcuni materassi,
per un danno totale stimato in
3-4.000 euro.
O.S.
Marche Nord: medico
via solo se condannato
SANITÀ
Il caso del medico autorizzato
avrà sviluppi contrattuali solo
nel caso in cui sia condannata la
professionista barese, 44 anni.
Lo scandalo della sanità pugliese
ha lambito Marche Nord, ora la
direzione dell'azienda ospedaliera spiega come stanno le cose. Un
chiarimento sollecitato da Luciano Benini di Bc e dal grillino Hadar Omiccioli, candidato sindaco
a Fano, i quali hanno segnalato
che Sabina Ilaria Tatò, il medico
autorizzato in questione, è stata
rinviata a giudizio. "Marche Nord
- sostiene la direzione aziendale ha verificato le dichiarazioni fatte in sede di gara dalla società pugliese controllando, come impone la normativa, gli amministratori. La legge non consente agli
enti pubblici di fare ulteriori indagini sui professionisti incaricati dalle società vincitrici. È evidente che, in caso di condanna,
l'impresa dovrà sospendere la
dottoressa e inviare un sostituto".
Prosegue la nota: "Per individuare questa società, Marche Nord
ha avviato, rispettando la norma-
tiva vigente e come consentito
dalla legge, un cottimo fiduciario
invitando 10 operatori economici. Inoltre Marche Nord, per garantire ancora di più la massima
partecipazione e trasparenza, ha
pubblicato un apposito avviso di
gara. La procedura si è svolta nel
rispetto della normativa. Hanno
presentato l'offerta due operatori
economici e la società Medica
Sud di Bari è risultata aggiudicataria, avendo ottenuto il miglior
punteggio tecnico e presentato
l'offerta più bassa. Questa società
si avvale di Sabina Ilaria Tatò e,
in sua sostituzione, di Giuseppe
Marinelli. Ma prima di affidare
l'incarico, Marche Nord ha avviato i controlli sulle autodichiarazioni rese in sede di gara dalla
Medica Sud. Da questi controlli,
non sono emerse cause ostative".
Conclude la direzione: "Non siamo a conoscenza di responsabilità diretta o indiretta di Tatò relativamente a centri di riabilitazione e laboratori di analisi convenzionati con il servizio sanitario,
tanto meno di sentenza passata
in giudicato. Infine la documentazione di gara era coerente con la
normativa in materia".
-MSGR - 14 PESARO - 52 - 26/03/14-N:
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Sport
Mercoledì 26 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
«Del Conero, che piacere ritrovarti» Vis, Magi
L’ EX
ANCONA Il toro di Sora torna ad
Ancona. «Ma quale toro. Adesso
che faccio l'allenatore e ho messo su qualche chiletto mi chiamano la vacca di Sora». Ride, Pasquale Luiso. Anche se a Sulmona la situazione è tremendamente seria. «Sono qui da fine dicembre, non c'erano nemmeno i palloni. Ho messo insieme 22 calciatori, e pensi, 17 sono under». È arrivato col Sulmona settimo, a 11
punti dalla vetta. Ora, dopo il terremoto societario, è dodicesimo
a meno 28 dalla capolista. E rischia di cadere dentro la botola
dei playout. «La classifica è preoccupante. Ma se vinciamo almeno due partite in casa, forse ci
salviamo senza gli spareggi. Lo
so, inseguiamo un miracolo».
Per Luiso due bocconi di campionato ad Ancona: la serie B nel
2002, ma niente promozione, a
gennaio era scappato a Salerno
(nove presenze in tutto, due gol,
proprio all'Arechi); quindi un'altra mezza stagione in A (tre gettoni). «Troppo poco. La gente il
vero Luiso non l'ha conosciuto.
Conservo un gran ricordo della
città, anche perché lì è nato mio
figlio Alessio. E coi tifosi c'è sempre stato un bel rapporto. Spero
LUISO TORNA
DOMENICA AD ANCONA
CON IL SUO SULMONA
«INSEGUO
IL MIRACOLO
DELLA SALVEZZA»
Giovanni Cornacchini, allenatore dell’Ancona capolista
in una buona accoglienza».
E il Sulmona? Viene da pensare: chi gliel'ha fatto fare? «Se in
questo calcio non sei raccomandato, non ti fila nessuno. Sono rimasto a casa un anno e mezzo
nonostante avessi vinto l'Eccellenza al Sora con pochi spicci. Insomma, mi hanno chiamato a
Sulmona e mi sono buttato. La
classifica era un'altra, forse mi
sono illuso. Ma non mollo. Domenica non partiremo battuti:
conto sulla voglia dei miei giovani, per loro sarà una gran vetrina». Finale: «L'Ancona è stata costruita per vincere e sta rispettando il pronostico. La nostra
salvezza non passa certo dal Del
Conero, ma dopo due sconfitte
immeritate dobbiamo provarci».
M. Nat.
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(foto BORIA)
«ANCONA, DEL FUTURO
NE RIPARLEREMO»
Cornacchini: «La mia conferma? Prima fatemi vincere il campionato»
La Lega: anticipo tv il 12 aprile con la Recanatese. Ma c’è un concerto
CALCIO SERIE D
ANCONA Scansa il futuro. Anche se
giura che l'abito della serie C gli
calzerebbe a pennello. «Il calcio è
uguale in tutte le categorie. E chi
lo fa da una vita lo sa bene. È tanto
semplice, anche se c'è chi vorrebbe far credere che sia complicato.
Per assurdo è più difficile in serie
D, con la regola dei quattro under
obbligatori in campo. Ma come la
giri, la giri: sono i giocatori a fare
la differenza. Se ce li hai bravi, bene, altrimenti è dura. Io pronto
per la Lega Pro? Non sta a me dirlo. Al momento non mi pongo il
problema». Giovanni Cornacchini è abbottonato, come sempre, in
tema di conferma. Anche se quella sembra scontata. «Non mi interessa, non ora. Voglio continuare
a vincere, di appetito ne ho ancora molto e non mi accontenterà
certo dei punticini. Ci siamo quasi, ma non illudetevi che alzeremo
il piede dall'acceleratore. Sarebbe
sciocco, proprio adesso. Per me è
inconcepibile. Anche perché la
gente si ricorda soprattutto come
finiscono le cose, mica del resto.
La matematica non c'è ancora,
per cui va bene l'entusiasmo, ma
ripartiamo con la solita determinazione».
Ancora tre vittorie, dopo magari l'allenatore padrone del girone
F potrà rilassarsi un po'. Sulmo-
na, Giulianova, Recanatese. Ecco,
Ancona-Recanatese sarà la partita della festa? «Io voglio festeggiare sempre». Se gli riesce il filotto
da nove punti lo farà il 12 aprile. Di
sabato. La Lega ha chiesto l'anticipo televisivo su RaiSport, insistendo. La società biancorossa ha storto la bocca, poi ha finito col cedere. Doppia opzione: di pomeriggio
o in notturna, con la prima che è
più probabile, visto che il 12 aprile, alle 21, al PalaRossini c'è il concerto di Alessandra Amoroso.
Di nuovo Cornacchini. Insistiamo: e la conferma? Se tanto ci dà
tanto, con il ds Marcaccio è nato
un bel rapporto. Doppio rinnovo e
tanti saluti, insomma. Scatta la
sviolinata al direttore, sincera però. E dovuta. «Quest'anno Sandro
ha meriti grandissimi. È fondamentale. È un grande uomo e un
ds vero. Sì, c'è un bel feeling tra
noi». Gli ricorderà quello nato a
Fano con un altro ds, Pompilio.
Fu la C2 dei playoff, nel 2010. Ecco. All'epoca destino intrecciato:
L’ALLENATORE:
«VOGLIO FARE
PIÙ PUNTI POSSIBILE
NON MI ACCONTENTERÒ
IO ADATTO ALLA C?
IL CALCIO È SEMPRE UGUALE»
Pompilio non volle restare, Cornacchini fece altrettanto. Sarà lo
stesso anche qui ad Ancona? Ossia, se resta Marcaccio rimango
anch'io, sennò ciccia? Lei che dice, mister? «Ripeto che del futuro
ne parleremo più avanti». Passo
indietro, allora. Al pomeriggio di
Macerata, a quella festa matta dopo il 4-1. «Mi sono sfogato dieci
minuti, sapevamo che il Termoli
aveva perso con il Matelica, impossibile non festeggiare. Ma domenica sera non era già più niente. Basta, finita, rimettiamoci al lavoro. Voglio fare più punti possibile». E poi. «Marinelli? È molto
contento, è passato negli spogliatoi, ci ha ringraziati. Se qualcuno
in questi giorni mi ha fatto i complimenti? Beh, mi ha chiamato un
signore di Ancona. E la cosa mi ha
fatto piacere. Mah sì, si può dire:
mi ha telefonato un collega, Trillini. Bella persona, Sauro».
Capitolo Sulmona. «Siamo
messi maluccio tra squalificati
(Barilaro, Di Dio e Degano, ndr) e
infortuni (Pazzi, Marfia, Mallus e
Biso). A centrocampo dovrò inventarmi qualcosa. Ma difficilmente cambierò modulo. Sì, stavolta a Cazzola gli toccherà da terzino. Ma sono tranquillo, questa
squadra ha dimostrato la maturità e la personalità di chi non sbaglia mai partita».
Michele Natalini
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prova
a ricaricare
la squadra
CALCIO SERIE D
PESARO Dopo la più avvilente
sconfitta stagionale, ecco la più
complicata settimana della Vis
Pesaro. Iniziata col dubbio amletico di Peppe Magi: «Quello di
dover calibrare la razionalità
dell’allenatore con l’emotività
di un tifoso della Vis, quale io sono, che ha perso il derby in quella maniera. In questo momento
ci meritiamo le critiche che ci
arrivano. Però non posso concentrarmi sui processi, ma su
ciò che posso fare per creare
una squadra che vuole ribellarsi da questa situazione». E Magi
individua subito dov’è che il
dente duole: «Fano ha dato un
segnale ben preciso – dice – La
Vis di oggi è una squadra scarica. Dove la gestione mentale della partita è viziata dalla condizione atletica generale. E il problema non è relativo a chi non
c’è, ma soprattutto a come è ridotto chi c’è». Perché chi non c’è
aveva il suo peso specifico e chi
ha sempre tirato la carretta ha
ora il suo calo fisiologico:
«Quando hai cinque giocatori
alla volta con 38 di febbre diventa difficile che si allenino come
si deve. Così a Fano abbiamo visto una squadra senza ardore,
senza grinta e senza amor proprio. Ma perché quando non c’è
gamba, si scioglie anche l’aspetto tattico, preferisci non ricevere il pallone, non tentare le giocate e il derby vissuto in quella
maniera è stato la conseguenza». Questione di resistenza.
Quella che evidenzia come anche nel disastro che è stato il
derby, i primi 20 minuti avevano una loro differenza: «Quelli
di una Vis che ha provato subito
a giocare e a imporsi – dice Magi
– Ma che poi s’è sciolta presto.
Come con la Recanatese era stata molle per poi reagire. Questa
settimana dobbiamo rimettere
forza nelle gambe e rialzare la
resistenza. Il mio compito è fare
il massimo per mettere i giocatori nelle migliori condizioni
psico-fisiche». Magari limando
pure qualche gap strutturale:
«Soffriamo tremendamente le
palle inattive – ammette Magi –
E questo gli avversari lo sanno.
Tolte quelle, non ho visto una
squadra che soffriva il Fano nella fase di non possesso, ma ho
visto una Vis disarmante in fase
di possesso e di reattività sulle
seconde palle». Poi si può disquisire su una Vis che ha già
raggiunto il suo obiettivo minimo, che la scalata ai playoff è
stata minata dalla pioggia di infortuni e che le sei partite restanti non cambierebbero la storia di questo campionato: «Ma
cambierebbero questi giocatori
– assicura Magi – Perché questo
è il momento più tremendo da
quando faccio l’allenatore. E se i
ragazzi sono in grado di superarlo, si troveranno ad essere
giocatori più forti di prima. Per
la Vis e per se stessi».
Daniele Sacchi
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L’esultanza di Nodari dopo il gol alla Vis (Foto TONI)
Nodari, l’uomo
del derby
«Ecco il vero
valore del Fano»
«Mi sto ancora
godendo il gol
Non poniamoci limiti»
CALCIO SERIE D
FANO Già tanti i candidati sindaco. Da domenica però uno in
più. «Per carità, niente politica»
si disimpegna Alex Nodari, che
più di qualcuno sui social aveva
invocato primo cittadino. Potere
di un gol che ha consegnato il
derby all’Alma. «Me lo sto ancora godendo. So per esperienza
che la vita sa essere generosa ma
anche meschina. Adesso con me
è molto buona e credo anche di
meritarmelo. A Fano ho trovato
la mia compagna che mi darà un
figlio, col quinto gol sono al mio
massimo in carriera e la squadra
funziona». Cos’è successo?
«Stanno venendo fuori i nostri
valori. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, anzi molti più bassi
che alti e si faceva fatica a coglierli». E il cambio in panchina
quanto ha realmente inciso?
«Anzitutto penso che sia stata la
situazione a determinarlo. Per il
mestiere che fa, un allenatore ha
sempre la valigia pronta e le partite le giocano i calciatori. Il nuovo mister non s’è inventato niente e il vecchio non aveva tutte le
colpe. Diciamo che è stata riordinata la mentalità di questa squadra, che era molto frustrata ma
che ha anche saputo guardarsi
negli occhi».
Poche cose ma fatte bene. La
prima è chiudere la porta. «De
Angelis ha battuto molto su que-
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«NON SIAMO
ANCORA SALVI
MA UNA VOLTA
RAGGIUNTA LA META
PERCHÈ NON CERCARE
I PLAYOFF?»
Monticelli, Nosdeo secondo esonero
e il ricorso rinvia la festa P.d’Ascoli
CALCIO PROMOZIONE
Giuseppe Magi
sto. Quando non prendi gol, sei
già a metà dell’opera. E poi almeno un gol lo abbiamo sempre fatto. Quando non con gli attaccanti, come in questo periodo, con
altri». E soprattutto con l’uomo
venuto da Ravenna, che qui nessuno conosceva e che adesso è
un simbolo. «Sono felice di essermi fatto volere bene. Come calciatore e soprattutto come persona. Si sa, il calciatore prima o
poi finisce, la persona va avanti.
E io qui ci voglio vivere». Magari
anche arrivando fino alla fine di
una carriera che lo ha consacrato giocatore di categoria e che
rimpianti ne lascia. «Un po’ sì.
Quando a 18 anni fai cinque presenze in B, qualche illusione te la
fai. Purtroppo sono rimasto prigioniero di situazioni che nel calcio capitano. In generale non ho
avuto troppa fortuna con le società per cui ho giocato». Col Fano è diverso? «Qui ho trovato
gente seria e un ambiente sano».
Salvezza in cassa? E se sì, dopo
cosa si fa? «Nel calcio bisogna
darsi sempre un obiettivo. E salvi ancora non siamo, per cui vediamo di esserlo dopo Agnone.
Poi se è possibile provare ad arrivare ai playoff, perché no?».
Andrea Amaduzzi
ASCOLI Doppio colpo di scena in
casa Monticelli. La squadra ascolana impegnata nel girone B di
Promozione ha deciso di sollevare dall'incarico il proprio tecnico
Antonino Nosdeo, dopo la sconfitta 2-0 maturata al Del Duca sabato scorso. Si tratta del secondo
esonero dell'ex tecnico della Primavera dell'Ascoli che già qualche settimana addietro era stato
sollevato dall'incarico, prima di
essere richiamato sulla panchina
del Monticelli. La società ha deciso di affidare la squadra non ad
un nuovo tecnico ma optando
per una soluzione interna. Sempre il Monticelli ha presentato ricorso contro la decisione del giu-
dice sportivo che ha sentenziato
lo 0-3 a tavolino per la gara non
disputata al Monterocco, causa
l'altezza non regolamentare delle
porte che sono risultate più basse
rispettivamente di 6 e 7 centimetri. Per questo, di fatto, il Porto
D'Ascoli non può ancora festeggiare la matematica promozione
in Eccellenza, cosa che in realtà
potrebbe fare già sabato nel match casalingo contro la Cuprense
dove basterà solamente un punto
per brindare prima di pensare ad
una doppia finale : quella per il titolo di regionale contro la vincente del girone A (tutti gli indizi portano all'Atletico Gallo Colbordolo) e quella di Coppa Italia contro
l'Atletico Alma il prossimo 2 aprile al Tubaldi di Recanati.
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PRIMO PIANO
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
7
••
DOPO GLI SCONTRI NEL DERBY
Benelli senza barriere: avanti
La Vis non si ferma: «Non roviniamo tutto adesso»
SONO ore schizofreniche. Da
una parte si aspettano multe e
provvedimenti amministrativi, rispettivamente per Vis e tifosi vissini, per i fatti accaduti nel derby
di Fano. Dall’altra c’è il settore
Prato del Benelli senza barriere,
completato a tempo record ieri pomeriggio e già pronto, dopo soli 8
giorni lavorativi, per l’inaugurazione. «Noi siamo pronti: le recinzioni sono state sostituite da vetro
antisfondamento alto poco più di
un metro — hanno ribadito dal
Comune —. Non risultano cambi
di programma: domenica s’inaugura».
COSÌ, aspettando che il giudice
sportivo, oggi pomeriggio, renda
nota l’entità della multa, certa,
per la Vis per via dei diversi fumogeni lanciati in campo dai tifosi, e
con la spada di Damocle di possibili daspo (divieto di accedere alle
manifestazioni sportive) per i pesaresi coinvolti nel parapiglia
dell’ingresso, si guarda avanti. «Il
minorenne ferito al volto da una
manganellata è un nostro giocatore, milita nella nostra squadra Allievi — rivela il direttore della Vis
Pesaro, Leandro Leonardi —.
L’ho chiamato domenica sera,
per sincerarmi della sue condizioni. E’ un ragazzo buonissimo, sereno, tranquillo. Domenica sarà
presente al Benelli, nel Prato, con
VIE E BARRIERE Il percorso utilizzato per trasferire i tifosi vissini allo
stadio Mancini: «1,8 km e non 500 metri». A destra Benelli senza reti
tutto il settore giovanile biancorosso e di altre società, in divisa sociale. Un segnale di festa: lo stadio non inteso come battaglia ma
come festa per il calcio». Così, se
da una parte la società conferma
la volontà di denunciare i tifosi
che non si sono comportati bene
a Fano (c’è stato un lungo summit, lunedì sera, tra Leonardi e il
questore), dall’altra fervono i preparativi per la prima partita senza
barriere.
DA una parte si analizzano i fatti
del derby (a Pesaro, in Coppa Ita-
lia, tutto per esempio era filato liscio facendo entrare subito oltre
100 tifosi fanesi rimasti senza biglietto, con l’Ancona erano stati
utilizzati dei pullman: perché
non è stato fatto lo stesso?), dall’altra si lavora per un pranzo pre-partita con diverse autorità della Lega Nazionale Dilettanti, dell’Osservatorio del Ministero e delle
forze dell’ordine e istituzioni locali. «Domenica deve iniziare una
nuova stagione in tutti i sensi,
non si può tornare indietro: sarebbe deleterio rinviare e la Vis, poi,
dovrebbe andare a giocare da
un’altra parte — spiega Leonardi
—. Voglio che i nostri giocatori,
in primis, siano protagonisti nel
comportamento. Noi abbiamo
sempre appoggiato i nostri tifosi:
dopo Jesi (richiamo per presunti
cori razzisti, ndr) è cambiato qualcosa. E non riesco a capire perché.
Confesso che a Fano, a un certo
punto, ho pensato di lasciare tutto... Ma saranno valutazioni che
farò a fine stagione. Abbiamo lavorato tanto per la Vis e, insieme
ad Arceci, lottato contro la burocrazia per l’abbattimento delle
barriere. Ora, per colpa di 3-4
sconsiderati, rischiamo di rovinare tutto».
Gianluca Murgia
TIFOSI ARRABBIATI
‘Un percorso lungo
oltre 1,8 chilometri’
«ALTRO che i 500-600 metri
che dice il questore, dalla stazione allo stadio ci hanno fatto percorrere un chilometro
e 800 metri». L’immagine è
il frutto di uno smartphone
con gps (l’applicazione viene
utilizzata di solito da chi fa
jogging) e riguarda la reale
lunghezza del tragitto percorso dai tifosi vissini a Fano. C’è anche l’esatto tempo
di percorrenza: ora di partenza dalla stazione 14.14, ora di
arrivo allo stadio 14.31 (notare che la partita iniziava alle
14.30). Insomma, il corteo è
andato spedito. Anche sul
“percorso di sicurezza” sono
state molte le perplessità sollevate dai tifosi: “Ci hanno
fatto fare a piedi la Statale,
poi risalire in via della Repubblica per sbucare comunque sempre in una delle zone residenziale più popolata
del quartiere. E allora che
senso ha avuto questo giro?»
11
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
••
APPUNTAMENTO OGGI SI PARLA DI TURISMO ON LINE
«IL TURISMO vola sul web. Il futuro è on line». E’ questo il titolo
del seminario per operatori turistici in programma questa mattina
dalle 9.30 al Tag Hotel di via Einaudi. L’iniziativa è promossa dalla
Provincia. Intervengono l’assessore provinciale Renato Claudio
Minardi; l’assessore comunale Maria Antonia Cucuzza; Sandro
Giorgetti (Marche Social Media Team, Regione Marche); Carla
Alfonsi (Servizio Turismo, Regione Marche); Renzo Iacobucci e
Cinzia Paciarotti (Eva Solution Web Marketing).
Dopo l’Arzilla piromani anche a Baia Metauro
Incendiato un casottino-deposito. La proprietà è di Walter Stafoggia de «La Destra»
DISOCCUPATI
«Noi ci siamo»
«GLI SCRUTATORI si
scelgano tra i disoccupati
veri». E’ l’appello del
presidente
dell’associazione
«Disoccupati PU»,
Ermanno Cavallini
rivolge
all’Amministrazione
comunale. «Vorremmo
— afferma Cavallini —
che ogni forza politica
spontaneamente desse
indicazione al sindaco
perché gli scrutatori
fossero scelti tra i
disoccupati iscritti al
Centro per l’impiego.
Oltre che dare un
segnale di civiltà e
trasparenza potremmo
aiutare chi ha più bisogno
a vivere con un minimo di
dignità. Voglio far notare
che noi, non chiediamo
priorità per i nostri
iscritti, ma per tutti i
disoccupati» . Un
analogo appello venne
fatto dall’associazione
alle ultime elezioni
politiche.
NON HANNO fatto in tempo a
rientrare in caserma, i vigili del
fuoco che l’altra notte sono stati
impegnati per quasi due ore nello
spegnere l’incendio ai Bagni Arzilla, che alle 22.30 alla centrale è
arrivata una seconda chiamata:
un altro incendio, in un altro stabilimento balneare. Nella stessa
notte a fuoco anche la Spiaggia
dei Gabbiani a Baia Metauro. Bagnini sotto assedio o semplice fatalità che nel giro di poche ore
due concessioni balneari
siano state prese di mira
da piromani? Per Walter Stafoggia, titolare
della Spiaggia dei
Gabbiani, ma anche
segretario provinciale de La Destra, il
partito che fa riferimento a Storace, è
«una coincidenza – dice
—. Anche perché da me stanotte è successo l’ennesimo episodio di incendio doloso. A livello
di danni si tratta “solo” di qualche migliaio di euro: sotto il gazebo andato in fiamme c’erano alcuni giochi. Ma questo è il nono tra
incendi e tentativi, quattro solo
nell’ultimo mese». Anche i Bagni
Arzilla hanno subito un attacco
incendiario l’altra notte. Una testimone, da lì, ha visto fuggire tre
giovani mentre le fiamme si levavano. «Me l’hanno detto i pompieri, ma non credo che sia riconducibile allo stesso autore — prosegue
Stafoggia —. Perché da me questi
episodi sono iniziati a novembre
in maniera molto soft tant’è che
COMUNE
Strisce blu:
si va avanti
con le multe
FUOCO Il deposito incendiato a Baia Metauro. Nel
tondo a sinistra i pompieri ai bagni Arzilla
pensavo fossero più
ragazzate: hanno incendiato prima la colonnina
di un gazebo, poi un’altra, poi
un gioco di plastica... episodi in
cui i danni ammontavano a qualche decina di euro. Però gli ultimi
tre sono avvenuti in sere in cui
pioveva e sono stati utilizzati degli inneschi. In più nell’ultimo è
stata completata un’opera già iniziata. Giovedì scorso infatti ci avevano già provato e un passante
aveva dato subito l’allarme. Insomma, non è una bravata».
HA RICEVUTO minacce? «Nessuna». Pensa che ci sia un collegamento con la sua attività politica?
«Non credo. Perché ho avuto peri-
COMUNE CICERCHIA DI FORZA ITALIA TORNA SUL PROBLEMA STAGIONALE
Accessi al mare, una interrogazione
ACCESSI al mare tramite i sottopassi ferroviari... Marco Cicerchia
(foto) interroga sindaco e giunta
«per sapere per quali motivazioni
ancora non si è proceduto a firmare
la convenzione per la presa in carico dei sottopassi da parte del Comune, e se si intende procedere e con
quale tempistica». Il consigliere comunale chiede inoltre che la sua interrogazione sia calendarizzata in
Consiglio comunale «con urgenza»
perché «la stagione balneare è alle
porte». «Per accedere alle spiagge
— si legge nel testo dell’interrogazione — si puo` passare esclusivamente attraverso i sottopassi ferroviari; le FS hanno proposto uno
schema di convenzione per la presa
in carico dei sottopassi da parte del
comune, la pressoché totalità dei comuni italiani costieri ha gia` da
dendo in sintesi l’accesso a chilometri di spiagge».
tempo preso in carico i sottopassi; i
numerosi operatori lungo il litorale
fanese hanno nel tempo effettuato
sempre più cospicui investimenti
per migliorare le potenzialità ricettive; considerato che qualora non fosse firmata la convenzione di presa
in carico dei sottopassi le Ferrovie
dello Stato li chiuderebbero, impe-
SUL TEMA dell’erosione marina
interviene il consigliere regionale
Mirco Carloni che ha presentato ieri mattina una mozione per impegnare la Giunta regionale al fine di
attivare tutte le azioni necessario affinché vengano eseguiti nell’immediato, tutti gli interventi strutturali
e di manutenzione per porre fine al
ripetersi della drammatica situazione dell’erosione marina, ed in particolare del tratto di Fano e provveda
ad elaborare un programma di interventi strutturali per risolvere definitivamente tali problemi e che
contempli soluzioni adeguate, efficaci, rispettose dell’ambiente, ed in
grado di rimuovere progressivamente le cause dell’erosione nella
città di Fano».
odi di attività più intensa dove
magari sarebbe stato più giustificabile. Posso capire un’intimidazione a chi si candida, ma io non
mi candido». Stafoggia ora confida nelle indagini anche se «me ne
aspetto altri di attacchi incendiari
– conclude —. Ora vediamo se saranno più veloci i carabinieri o i
piromani». Anche se Stafoggia
esclude la pista politica, un’altra
coincidenza lega i due roghi. Titolari dei Bagni Arzilla, infatti, sono Montalbini e Tanfani. Montalbini come Andrea, il consigliere
candidato anche alle prossime amministrative per Fratelli d’ItaliaAN, schieramento sempre di destra. «E’ solo un caso di omonimia — spiega il consigliere —.
Non c’è nessun legame di parentela».
Tiziana Petrelli
NELLA seduta di ieri la
Giunta si è confrontata
sulla questione relativa
alle multe nei parcheggi a
pagamento dopo la
scadenza dell’orario.
«Non essendoci al
momento una precisa
direttiva in materia ma
trattandosi solo di una
presa di posizione
personale di un ministro
— hanno ribadito gli
amministratori — non
riteniamo di dovere
cambiare il regolamento e
abolire le multe dopo la
scadenza dell’orario
indicato nel ticket. Questo
almeno sino a quando il
Governo non si esprimerà
a riguardo. Riteniamo
invece utile incentivare
l’incremento dell’utenza
nelle zone del centro
storico attraverso la
rotazione dei parcheggi
che consente, infatti, ai
commercianti di poter
contare su un flusso
maggiore e variegato di
potenziali clienti».
••
12 FANO
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
«Lei era consenziente...». Ma resta in carcere il 24enne accusato di stupro
RIMANE rinchiuso nel carcere di Montacuto Y.D., l’operaio 24enne originario
di Capo Verde e residente a Mondolfo accusato di aver stuprato una ragazza tunisina di vent’anni fuori dalla discoteca
«Mamamia» di Senigallia la notte tra venerdì e sabato scorsi. Ieri mattina al Tribunale di Ancona si è tenuta l’udienza di
convalida dell’arresto con l’interrogato-
rio. Il giovane, tutelato dal legale Andrea
Reginelli, si è difeso affermando che il
rapporto sessuale è stato consenziente.
Del tutto difforme, però, la versione della
nordafricana, che abita a Senigallia e non
nella Valcesano com’era erroneamente
trapelato nel pomeriggio di lunedì e che è
assistita dall’avvocato Ruggero Tomasi.
La ragazza ha raccontato alla polizia la
notte stessa della presunta aggressione di
essere uscita dalla discoteca perché si sentiva male a causa di alcuni bicchieri di
troppo. Il 24enne, che era andato nel locale con lo stesso gruppo di amici e conoscenti della ventenne, si è offerto di accompagnarla, ma una volta all’esterno
l’avrebbe afferrata per i polsi, trascinata
dietro una siepe al riparo da possibili
sguardi e gettata a terra abusando di lei.
Dinamica che troverebbe riscontro nella
presenza di ecchimosi su un polso della
tunisina. Il suo legale ha citato tra gli elementi che fanno propendere per la violenza anche il fatto che la ragazza è fidanzata: con un sudamericano che venerdì non
era in discoteca.
s.fr.
«Rapinatore per sentire l’adrenalina»
Preso dai carabinieri il bandito che ha colpito sabato al Conad di Carrara
HA RAPINATO sabato scorso il Conad sotto casa a Carrara (lui è di Bellocchi) non perché avesse bisogno di
soldi (portò via il cassettino del registratore di cassa con 1500 euro), ma
per «sentire l’adrenalina del rapinatore». E’ la sconcertante versione che
Alessandro S. 40 anni, già condannato per una rapina in banca che fece
nel 2011 a Bellocchi (patteggiò un anno, 10 mesi e 800 euro di multa), ha
rilasciato ai carabinieri di Fano che
l’altro ieri sono andati a prenderlo a
casa sua sottoponendolo a fermo. Oggi verrà interrogato per la convalida.
Ma Alessandro non nega nulla. Anzi,
ha fatto ritrovare anche il dirupo dove aveva gettato il cassettino del registratore di cassa. Ha restituito anche
parte del bottino (600 euro). Il 40enne aveva appena terminato un percorso di recupero con tanto di attestato
di piena consapevolezza del percorso
effettuato.
INVECE il 22 marzo scorso, alle
19.50, è entrato con volto travisato ed
armato di taglierino nel supermercato Conad a Carrara di Fano. Brandendo l’arma e minacciando la cassiera
(che nel frattempo è fuggita sul retro)
ha prelevato l’intero cassettino del registratore di cassa. Poco dopo è fuggito su una Lancia Y elefantino di colore scuro con targa coperta con dello
scotch. Era l’auto sua.
I carabinieri del nucleo operativo e
L’AUTORE
Si tratta di un 40enne già
condannato per lo stesso reato
Era fuggito con 1.500 euro
radiomobile di Fano, intervenuti poco dopo sul posto, hanno raccolto le
testimonianze ed avviato immediatamente le ricerche. Qualcuno aveva visto quella macchina, e malgrado la
targa fosse coperta da una striscia di
scoch, non era apparsa del tutto sconosciuta. Contemporaneamente, i carabinieri hanno avviato una ricerca
di tutte le auto nella disponibilità dei
pregiudicati ed è uscita fuori la «Y»
di Alessandro. Quando sono andati a
casa sua, la vettura aveva ancora i segni dello scoch appesi alla targa. Subito dopo l’uomo ha ammesso tutto,
raccontando che quella rapina l’ha
fatta per risentire addosso l’andrenalina di quei momenti. Che aveva già
provato con la rapina alla filiale di
Banca Marche nel 2011, anche questa vicina a casa sua. La somma che
aveva ancora con sé l’aveva sistemata
in un cd.
CON LA CONVALIDA in programma oggi, il 40enne ha la possibilità di spiegare meglio il perché di
quella rapina ma appare scontato che
non dica di aver avuto bisogno di soldi. In quel caso, il pericolo di recidiva sarà dietro l’angolo. La procura
chiederà comunque l’emissione di
un’ordinanza di custodia cautelare
in carcere, tenuto conto dei precedenti dell’uomo.
ro.da.
L’ARRESTO
I militari si sono presentati nella sua abitazione ed
hanno trovato anche una parte del bottino
FANO E VAL CESANO
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
13
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ASET SECONDO LUCIANO BENINI DI BENE COMUNE TANTO POTEVA RISPARMIARE OGNI FAMIGLIA FANESE
Finiti nell’immondizia 100 euro l’anno
Il consigliere incolpa la giunta Aguzzi: «Mattioli disse che attaccava il carro...»
«IL PORTA porta spinto ci
avrebbe fatto risparmiare milioni
di euro». Ne è convinto Luciano
Benini, consigliere di Bene Comune, tutt’altro che stupito dai risultati raggiunti dal Comune di
Mondolfo. Il sindaco Pietro Cavallo, infatti, ha annunciato che
nel 2013, dopo che si è staccato da
Aset, la raccolta differenziata è
passata dal 24% del 2012 al 75%
del 2013 con un risparmio di quasi 800 mila euro, di cui hanno immediatamente beneficiato i cittadini con una riduzione delle bollette del 30-35%. «Lo diciamo da
ESPLODE
Arrivano i conti dopo
le dichiarazioni fatte
da Cavallo di Mondolfo
sei anni — dice Benini — che la
raccolta differenziata porta a porta fa risparmiare: si riducono i costi dei conferimenti dei rifiuti in
discarica, la durata della discarica
si allunga di qualche anno ed è
possibile guadagnare dalla vendita dei rifiuti differenziati». In sei
anni, secondo i calcoli di Bene Comune, il Comune avrebbe potuto
evitare di pagare i 3 milioni di eco
tassa (più si differenzia, meno si
paga ndr) i 7 milioni di maggior
spesa per il conferimento dei rifiuti e guadagnare 1 milioni di euro
dalla vendita del materiale differziato: totale 11 milioni di euro,
circa due milioni di euro all’anno.
«CALCOLANDO il maggior costo del servizio che richiede la differenziata — sottolinea Benini —
avremmo potuto risparmiare almeno un milione all’anno». Que-
Tentano di occupare
una casa dell’Erap
Evoluzione dell’uomo
oggi in Comune
Incidenti sul lavoro:
incontro al Tag hotel
HANNO infranto un vetro e si sono introdotti in un appartamento nel complesso di edilizia popolare di Villa Aosta, in via Sanzio, a Senigallia. Autori
del gesto, una coppia di cinquantenni
della Valcesano, che volevano occupare
l’alloggio. Ad intervenire, allertata dai
vicini, è stata la Polizia alla quale i due
hanno detto di voler occupare l’appartamento perchè ritenevano essere libero.
L’alloggio però, di proprietà dell’Erap
starebbe per essere assegnato ad una famiglia già in graduatoria.
SI PARLERA’ dell’«Evoluzione interiore dell’uomo» di Peter D. Ouspensky oggi pomeriggio, alle 18.30, nella sala della Concordia del Comune di Fano,
in via San Francesco. L’evento, patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune, è ad ingresso libero. Nel suo libro, Ouspensky parte dall’idea fondamentale che l’uomo non è un essere
compiuto, ma è un essere in continuo
divenire. Per questo, l’autore ci tiene a
sottolineare gli sforzi necessari al suo
sviluppo interiore.
L’ANALISI Coldiretti sull’ultimo rapporto Inail evidenzia che gli incidenti
sul lavoro in agricoltura sono diminuiti
a livello provinciale del 14%. E proprio
sul tema della sicurezza Coldiretti ha organizzato per questa mattina al Tag Hotel dalle 9,30 un incontro dal titolo “Sicurezza nell’uso delle trattrici e delle
macchine agricole: prevenzione e messa a norma”. partecipa Romano Magrini. Ad aprire i lavori Paolo De Cesare e
le conclusioni a Tommaso Di Sante,
presidente della Coldiretti Marche
sto significa che ogni famiglia si
sarebbe tenuta in tasca una media
di 100 euro all’anno. Un calcolo
approssimitivo — spiega Benini
— perchè Aset non ci ha mai fornito i dati sul costo reale della raccolta porta a porta». L’obiettivo
comunque non è stato raggiunto,
secondo Bene Comune, per mancanza di volontà politica della
giunta Aguzzi: «Si è sempre opposta a questa scelta, nonostante
Aset spa fosse perfettamente in
grado di assicurare il servizio. Ricordo le parole dell’allora presidente di Aset spa, Giovanni Mattioli, che in Commissione Controllo e Garanzia, di fronte alle nostre sollecitazioni, rispose: Io sono costretto a legare l’asino dove
vuole il padrone. D’altra parte ci
sono Comuni, come San Costanzo e Sant’Ippolito, dove Aset ha
raggiunto gli stessi risultati di
Mondolfo». Insomma, secondo
Bene Comune, una politica, quella della giunta Aguzzi, completamente sbagliata dettata da due
motivazioni: prima di tutto erano
convinti che i cittadini non fossero pronti ad accettare la raccolta
differenziata spinta, poi c’era il
problema di cassonetti e macchinari inutili». Intanto si rivela sempre più in salita la strada verso la
nuova società unica dei servizi
Anna Marchetti
AMMINISTRATIVE IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FANO SOLIDALE CAMBIA ROTTA: LA SUA LISTA SI CHIAMA FANO POPOLARE
«Ho votato Seri alle primarie, ma ora appoggio Mirco Carloni»
NASCE «Fano popolare» in appoggio al
candidato sindaco de «La Cosa Giusta»
Mirco Carloni. A promuovere la nuova lista civica, che chiama a raccolta tutti i popolari fanesi, è Fabio Uguccioni (foto), ex
Udc e attuale vice presidente della Fondazione Fano Solidale. La sua decisione è
maturata da pochi giorni: «Un’ipotesi
che non avevo preso in considerazione —
commenta Uguccioni — tanto che avevo
partecipato alle Primarie del centro sinistra, votando Massimo Seri. Avevo
scelto lui perché
era l’unico ad avere rapporti con l’associazionismo. La
vera sfida della politica, però, è combattere la burocrazia imperante, ma
su questo aspetto
Seri rischia di essere schiacciato tra
Pd e Sinistra Unita». E ancora: «Tra
lo stalinismo di alcuni e il populismo di
altri, io scelgo il popolarismo. Ho sempre
rifuggito i partiti liberistici e che li rappresentava, da Berlusconi a Casini. Penso
che il compito della politica in questo momento storico sia quello di riconquistare
il bene comune. E così ho deciso di dare
una mano a Carloni, a questo gruppo di
giovani che hanno avuto il coraggio di
osare e che parla di solidarietà e
sussidiarietà».
UGUCCIONI rivolge un appello a tutti
coloro che abbiano voglia di adoperarsi
nel progetto di «Fano Popolare»: «Abbiamo due settimane per formare la lista, vediamo cosa succede». Naturalmente capolista sarà proprio Uguccioni che, in tanti
anni di impegno sociale, ha creato una rete di rapporti forte e profonda nel tessuto
cittadino. La presenza della sua lista pre-
occuperà non poco sia Seri, sia lo stesso
Udc. Con la lista civica promossa da Fabio Uguccioni, Carloni è riuscito a raggruppare intorno al suo progetto ben 5
soggetti politici: oltre a «La Cosa Giusta»
che esprime il candidato sindaco, dell’alleanza fanno parte Ncd, partito di origine
di Carloni e da cui il consigliere regionale
si è autosospeso per affrontare la campagna elettorale, «Fano in Testa» con i giovani ex Forza Italia, «La Rinascita di Fa-
no» dell’assessore Michele Silvestri e ora
«Fano Popolare» di Uguccioni. Queste
elezioni saranno ricordate per l’abbondare di liste civiche: quelle create per l’occasione (Noi Città Seri per Fano, Noi Giovani Seri per Fano, La Tua Fano,Prima Fano, Giancarlo D’Anna Sindaco, La Cosa
Giusta, Fano in Testa, La Rinascita di Fano, Fano Popolare) che si aggiungono a
quelle già esistenti nel 2009 (La Fano dei
Quartieri, Fano 5 Stelle, Bene Comune,
La Tua Fano).
Anna Marchetti
SODDISFATTO IL SINDACO CAVALLO
All’ex ospedale di Mondolfo un nuovo poliambulatorio
E’ ENTRATO in funzione nell’ex ospedale Bartolini di Mondolfo l’ambulatorio
infermieristico di stomatoterapia per i pazienti che, a causa di un tumore
o di una patologia dell’intestino,
hanno subito una “stomia”, cioè
un’apertura chirurgica sull’addome che mette in comunicazione
con l’esterno l’apparato intestinale o urinario. La persona che
ne è portatrice necessita, infatti,
di un surplus di assistenza, di un
accompagnamento specifico, dato da personale appositamente
formato, per riacquistare la completa autonomia. «Ringrazio il direttore di Area
Vasta1, Maria Capalbo, per aver implementato i poliambulatori del Distretto di
Mondolfo con questo importante e atteso
servizio, che andrà a beneficio non solo
degli abitanti della Valcesano ma anche
di una zona di riferimento più
ampia — dice il sindaco Pietro
Cavallo —; l’obiettivo è il frutto
di un’azione coordinata tra l’assessore Martini e i dirigenti Stefania Rasori e Giovanni Guidi
ed è nato dall’esigenza di una
presa in carico assistenziale della
persona portatrice di stoma per
la gestione dei problemi relativi
alla riabilitazione in modo da garantire la continuità delle terapie per tali
problematiche in sinergia con il Servizio
di Cure Domiciliari». «I lavori di ammodernamento condotti nella struttura
dell’ex ospedale — aggiunge Martini —
hanno reso possibile l’apertura del servizio, che è uno dei due attivi in tutta
FUNZIONE
Servirà ad aiutare gli operati
di tumori o all’intestino
per riacquistare autonomia
l’Area Vasta insieme a quello di Urbino.
L’ambulatorio è attivo il martedì dalle
9,30 alle 13 e vi si accede con impegnativa medica e previo appuntamento telefonando al numero 0721.9368872».
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MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
LE ALTE VIE DEL CAI
LA CARITA’ DI FRANCESCO
LE più belle vie ferrate percorse dagli
alpinisti pesaresi del Cai tra il 2012
e il 2013. Le immagini saranno
proiettate stasera alle 21 nella sede
del Cai in largo Aldo Moro, 12 (II
piano). L’iniziativa, aperta a tutti,
è stata curata da Roberto Branchesi.
LA PARROCCHIA di Cristo Re ospita
il direttore della Caritas Diocesana,
don Marco Di Giorgio, per un incontro
sul tema: “La carità nel pensiero
di Papa Francesco”. L’appuntamento
è per oggi alle 18 nella canonica
di Cristo Re, in viale Cesare Battisti, 2.
Solidarietà, vola ancora alto il colibrì di Sofia
OTTIMA affluenza, circa 500 persone, e ottimo ricavato, almeno 1500 euro. Si è concluso con queste cifre il lungo week
end dedicato a Progetto Sofia, l’iniziativa ideata da Mauro
Ciaroni e protata avanti in cooperazione con Avsi in Africa.
Da venerdì a domenica la sala San Domenico di via Branca
ha esposto immmagini realizzate in Africam nei vari luoghi
dove Ciaroni ha messo in peidi i progetti di solidarietà a favore dei bimbi africani. Per l’occasione si poteva comprave anche il libro “Sofia e il colibrì”. I fondi raccolti serviranno a
AFRICA
Mauro
Ciaroni
durante
un viaggio
Se i ragazzi del ‘Bramante’
realizzano l’utopia tedesca
La classe 2ªN ha recitato Frisch San Pietroburgo
IL SUCCESSO di “Tedesco in
scena” è arrivato a San Pietroburgo per alcuni studenti dell’Istituto tecnico “Bramante” di Pesaro.
«Tutto è iniziato nel 2012 — scrivono i protagonisti— : su proposta del professor Daniele Stramigioli, la classe 2ªN decide di partecipare al concorso del Festival teatrale internazionale “Lingue in
Scena: Deutsch auf die Bühne”
organizzato dal Goethe Institut di
Torino, per potenziare le capacità
comunicative, espressive e creative in lingua straniera».
«Il tema del festival
proposto era “Democrazie-Utopia. Gli altri siamo sempre
noi”. Il motto ci ha
ispirato la scrittura
in tedesco di “der Andere” (l’Altro) riadattando il testo “Andorra” di Max Frisch, e
poi, anche affiancati
dal madrelinguista
Nikolaus Zulinski, proviamo per
quatto mesi — raccontano — . L’
8 maggio 2013 al “Bramante” siamo andati in scena davanti alla
giuria del Goethe Institut, giunta
a Pesaro. Dopo un lungo applauso i giudici ci comunicano che lo
LINGUA
Gli
studenti
hanno
recitato in
tedesco, un
progetto
dell’insegnante
Daniele
Stramigioli
affiancato
da
Nikolaus
Zulinski
spettacolo è stato il
più bello tra quelli
considerati e quindi
siamo stati invitati
per tre giorni a Torino a rappresentare
l’Italia al “Festival
Internazionale delle
Lingue in Scena”».
TANTA è la soddisfazione e anche l’orgoglio. Poi a dicembre il professor Stramigioli riceve una chiamata dal Goethe Institut: la classe è
stata selezionata per rappresentare con la sua opera, l’Europa sud
occidentale a San Pietroburgo nel
18˚ Festival teatrale organizzato
da Goethe Institut e associazione
Drushba dell’Anitschkov-Palast.
Vitto e alloggio sono a carico degli organizzatori, ma i costi di
viaggio a spese dei giovani studenti - attori che si sono messi alla ricerca dei finanziamenti, ricevendo risposte positive da enti privati e pubblici e famiglie degli alunni. «Così grazie agli sponsor —
esultano gli studenti del Bramante — il 14 marzo siamo andati in
scena a San Pietroburgo insieme
a scuole di S. Pietroburgo e Kaliningrad. Per esprimere la nostra
gratitudine a tutti gli sponsor abbiamo messo in scena, sabato scorso, la fortunata rappresentazione
anche a Pesaro, al cinema Astra».
far fronte all’emergenza educazione del Sud Sudan con l’accesso alle scuole primarie nelle contee di Ikotos e Torit; la
riabilitazione delle scuole primarie e formazione degli insegnanti nel distretto diHinda Congo Brazaville.
«Come il Colibri del racconto africano — spiga Mauro che
ringrazia tutti colori che hanno partecipato all’iniziativa —,
anche Progetto Sofia si adopera nel suo piccolo, goccia dopo
goccia, per spegnere gli incendi di dolore e disagio a sostegno
dei bambini». Info: www.progettosofia.com
VITA DI ADRIANO STASERA A URBANIA
In scena il teatro sociale
di Giorgio Felicetti
STASERA alle 21.15 sul palco
del teatro Bramante di Urbania va in scena lo spettacolo
pluripremiato “Vita d’Adriano. Memorie di un operaio nella neve” interpretato dall’attore Giorgio Felicetti (foto).
L’ultimo appuntamento ad Urbania per la stagione teatrale
organizzata dalla Rete teatrale
della provincia è con un inten-
so teatro civile: “Vita d’Adriano” è la storia di un uomo dei
nostri giorni, un operaio, che
ha trascorso tutta la vita in fabbrica. E’ anche la storia di una
fabbrica, la Cecchetti di Civitanova Marche, impegnata in
produzioni di carrozze e vagoni ferroviari, una fabbrica grande, dove in novanta anni di storia hanno lavorato in circa
50.000, tra uomini e donne.
Raccontare la Cecchetti vuole
dire parlare della vita di fabbrica dall’interno: le condizioni
di lavoro, l’appartenenza alla
classe operaia, i pericoli, gli incidenti, gli scioperi, i licenzia-
“One night di mezza sera” con crudità di pesce, party e cultura
Rossi. La colonna sonora è stata studiata appositamente per accompagnare le crudità in un mix
originale di suoni vecchi rivisitati e nuove tendenze. Ma l’invito è anche a visitare e l’area museum
all’interno della Fish House fanese dove si trovano esposte alcune rare edizioni originali di storici
libri e romanzi dedicati al mare dalle copertine
vintage uniche da Salgari a Hugo fino a Verne le
cui immagini verranno proiettate per l’occasione
su di un maxischermo. «Fish & Love — racconta
QUESTO è uno l’ultimo dei
GIORNI IN FABBRICA
La storia di un operaio
che ha trascorso
tutta la sua vita in fabbrica
FISH HOUSE STASERA IMPORTANTE APPUNTAMENTO NEL LOCALE: DA SALGARI AL SUSHI
UNA delle “One night di mezza sera” più originali della Riviera Adriatica va in scena questa sera tra le caratteristiche barche della Marina dei
Cesari di Fano nella profumata Agrumaia di
Fish House. Fish & Love questa settimana si dedica al pesce crudo preparato dallo chef Luca Peverini. E’ un evento imperdibile per gli amanti delle
crudità all’italiana in programma dalle 20 in poi.
La musica sarà quella avvolgente di DJ Thor, direttore artistico della struttura, e da DJ Emidio
menti, la chiusura, avvenuta,
nel 1994 a causa di un ospite
terribile
e
instancabile:
l’Amianto. Il testo nasce da interviste ad ex operai, e da una
lunga ricerca nel mondo del lavoro della meccanica.
Andrea Thor — nasce da un mix speciale di esperienze di menti creative quali sono quelle della designer Federica Olivi e di Gianfranco Sanchi e
dove l’accoglienza dettata dall’esperienza acquisita in tanti decenni da Alessandro Scarponi, ideatore di Fishhouse e figlio del patron di Trampolines
di Riccione, diventa elemento determinante. Amore per il territorio marchigiano, cultura del pesce e
un tocco glamour di internazionalità... tutto questo è Fish House». Info: 0721.820873
tre spettacoli della mini rassegna di teatro civile collegata al
progetto “E’ di scena la sicurezza” nato «per accompagnare
gli studenti delle superiori alla
visione di tre spettacoli che
hanno come tema i diritti e la
sicurezza dei lavoratori». L’attore Giorgio Felicetti incontrerà oggi alle 18.30 nella Sala Volponi di Urbania, i ragazzi del
Liceo Classico Nolfi di Fano.
Si può raggiungere Urbania anche prenotando un posto in
bus gratuito allo 0721.3592515
o al 366 6305500: partenza da
Pesaro e Fano.
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PESARO SPORT
il Resto del Carlino MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014
«CI SENTIVAMO CARICHI E VOLEVAMO VINCERE
POI IL DESTINO MI HA FATTO UN GRAN REGALO:
SEGNARE PROPRIO SOTTO LA NOSTRA CURVA»
IL DOPO DERBY
L’ESULTANZA GRANATA
NODARI: «EMOZIONE FORTE»
Fano Il «tuttocampista» e un gol che non si scorderà più
· Fano
gol perfetto, in una domenica perfetta.
«NODARI sindaco» oppure «beato», sui social network girano anche questi simpatici attestati di
stima nei confronti del «tuttocampista» granata Alex Nodari che ha
messo al tappeto la Vis. In ogni caso per Alex questo è un “magic
moment”. E’ lui l’uomo derby,
l’uomo del rilancio e, se vogliamo, della provvidenza. Determinato, grintoso e decisivo, è l’emblema della voglia dell’Alma di risalire e togliersi delle belle soddisfazioni dopo una stagione passata a soffrire e patire le pene dell’inferno.
DOMENICA il gol dell’ex difensore della Spal è stato poetico, dal
momento che la sua rete fotografa
la forza e la voglia di questo Fano
di risalire la corrente. Sì, perché il
suo gol è arrivato quando il vento
contro picchiava forte, nonostante ciò, l’energia impressa alla palla, su un calcio d’angolo battuto alla perfezione da Antonioni, è sta-
Leonardi
«Avevo chiesto
generosità:
risposta opposta»
· Pesaro
«PROVVEDIMENTI per la
squadra? I panni sporchi si lavano in famiglia. Ma è stata
una prestazione peggiore anche rispetto a quella di Ancona». Parola del direttore Leonardi che, alla ripresa degli allenamenti, ha parlato alla
squadra. «Avevo chiesto una
sola cosa: la generosità in
campo. La risposta è stata opposta — dice —. Unico a salvarsi Alberto Torelli, gli altri
si sono nascosti. Fatti gravi:
nessun tiro in porta e, nonostante un’ora di tempo dal
gol subito, nessuna reazione.
Non abbiamo mai cercato alibi per gli infortuni? E’ vero.
Comunque mancavano Costantino e Chicco, Ridolfi è
stato vittima di un eritema e
Cremona, sabato, è stato visitato d’urgenza da Zini dopo
una distorsione avuta alla caviglia operata. A Fano, però,
abbiamo avuto undici di assenti... Carattere? Fino al mese scorso c’era... Ora, sembriamo consumati dal punto di
vista nervoso. Queste partite,
sicuramente, sono fondamentali per valutare chi farà parte della Vis del futuro».
gia.mur.
Nodari, autore del gol vittoria domenica scorsa
ta più forte di tutto, come se dentro quel gol ci fosse la rabbia compressa di questi ultimi mesi sfortunati. Lui che è l’uomo dei colpi di
testa, qui a Fano non era mai riuscito a siglare una rete alzandosi
in cielo. In altre occasioni ha siglato tutti gol decisivi (gli altri 4),
ma sempre di piede o addirittura
di tacco.
E POI il gioco burlone del destino
gli ha regalato la gioia di poter
esultare sotto la curva, per di più,
nel derby che al Mancini mancava da sedici anni. Insomma un
DOPO il gol, la corsa di Nodari
verso la tribuna con il pollice in
bocca per la dedica alla compagna
incinta e il pallone lanciato verso
di lei come segno d’amore. Insomma, un gol pieno di passione e sentimento. Voluto e cercato. «E’ stato bellissimo — ci ha ridetto ieri a
mente fredda — e me lo ricorderò
per sempre. Una gioia indescrivibile. Soprattutto perché il destino
mi ha regalato la fortuna di poter
esultare sotto la curva. Da anni
non vivevo emozioni come questa. Ci sentivamo carichi, volevamo a tutti costi questa vittoria.
Per mesi abbiamo sofferto, ora
questo successo ci carica per questo finale di stagione in cui vogliamo evidenziare le nostre qualità.
Siamo un gruppo bellissimo, unito e finalmente siamo venuti fuori. Ancora, se ci ripenso mi vengono i brividi. Ce lo meritiamo tutto
questo successo».
Roberto Farabini
L’eroe al lavoro
con la pubalgia
· Fano
IN UN clima ancora di grande, e comprensibile, euforia
è ripresa, ieri pomeriggio, la
preparazione dell’Alma in vista della trasferta di Agnone.
Entusiasmo palpabile poco
prima dell’allenamento, poi
tutti in campo a lavorare sodo secondo i precisi diktat di
mister De Angelis già proiettato alla prossima gara. Vincere un derby, poi, non solo
fa bene al morale ma fa miracoli come si evince dall’ottimo stato di salute di tutti i
granata presenti ieri. Anche
Nodari che sta giocando da
tempo con la pubalgia ha partecipato all’allenamento pur
esercitandosi in disparte per
precauzione.
La Vis si è sciolta in ogni reparto
La crisi Errori che vengono da lontano: difesa male assortita e punte «rotte»
· PESARO
CENTROCAMPO. Venuto meno
il Ridolfi alla Pirlo dell’anno scorso (impiegato, non solo per necessità, come attaccante o esterno), la
Vis, che non è mai stata squadra
di lotta, ha perso pure il governo.
E con gli infortuni, oggettivamente pesanti, si è liquefatta mentalmente azzerando pure la corsa. Si
era spesso retta sui singoli: Bugaro e, all’inizio, Ridolfi. Alberto
Torelli, altro gioiello di casa, è andato a corrente alterna. Sempre
sia lodato Bianchi, da rivedere
Rossi, disperso il vero Giorgio Torelli. Omiccioli? Benino. Sarebbe
andato benissimo con una miglior gestione, da parte dell’equipe medica, dei suoi infortuni muscolari.
VIAGGIO nella crisi vissina. Reparto per reparto.
PORTIERI. Unico settore senza
problemi. Foiera, sempre più determinante, sta vivendo la sua miglior stagione. Dietro di lui due
‘95 come Osso e Francolini di
buone prospettive.
L’equivoco
Ridolfi impiegato esterno
oppure come attaccante:
mai in cabina di regia
DIFESA. il reparto più rivoluzionato e riaggiustato della stagione.
Partiti Paoli e Boinega (addio per
scelta degli stessi giocatori) più
Santini. Arrivati Melis, Cusaro e
Martini. Le strategie erano dichiarate: budget limitato, puntare sul
rilancio di Eugenio Dominici e
costruire un blocco meno tecnico
ma più di temperamento. Il progetto è stato minato dagli infortuni e da una chimica sbagliata: Melis (ceduto a dicembre), Cusaro e
Martini sono apparsi subito molto simili. Il risultato? Un reparto
spesso in difficoltà sulle palle alte,
incapace di impostare il gioco,
che sale poco sulle corsie. Martini, una vita nella difesa a tre, ha
Martini: la difesa non ha retto l’urto concedendo numerose palle gol ma
tutti i reparti sono clamorosamente mancati nella partita più attesa
patito il ripetuto impiego fuori
ruolo prima di venir scavalcato da
centrale, in ottica futuribile, da
Pangrazi (‘92).
Mister Magi, nei mesi, sembrava
però aver trovato la quadratura:
11 risultati utili di fila, pochissimi gol incassati su azione. Poi, il
crollo: Giovanni Dominici (sem-
pre presente, prezioso come bomber) è andato in riserva, andamento altalenate per il gemello Eugenio. Cusaro (arrivato a preparazione estiva già finita) ha pagato il logorio, dovendo anche dirigere un
reparto giovane ma che, per assurdo, non ha fornito novità under
(3 presenze per Bartolucci, ‘95).
ATTACCO. Il crack di Costantino
(unico colpo di mercato perfetto)
rientra nella categoria “sfiga” ma
per Chicco e Cremona, le due punte fisiche, esperte, in grado di far
salire la squadra e fare gol, vale il
discorso fatto per Omiccioli. Chi
ne ha gestito gli infortuni? Ridolfi, invece, ha perso il sorriso gravato dalle voci di mercato: l’eritema
patito, sembra l’emblema. La
scommessa Pieri, a oggi, è stata
persa. Rammarico per Di Carlo:
avrebbe meritato di più.
Gianluca Murgia
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!%!?!.
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
L’ECONOMIA
μ Matura un’intesa con i sindacati
Casò garanzia
per Indesit
ed i Merloni
Anno 154 N˚ 84
Mercoledì 26 Marzo 2014
€ 1.20
PESARO e FANO
www.corriereadriatico.it
Stabilimenti balneari in fiamme
Due episodi di matrice dolosa nel giro di una notte. Le indagini
Fano
Notte di fuoco con due incendi ai
danni di stabilimenti balneari, a distanza di poche ore l'uno dall'altro
e con molta probabilità entrambi
di origine dolosa. Sono avvenuti
nella serata di lunedì, prima ai Bagni Arzilla intorno alle 20 e poi al-
la Spiaggia dei Gabbiani poco dopo le 22. Anche se in entrambi gli
episodi sembra si tratti di cause intenzionali, i due casi non sembrano essere però collegati. Ingenti i
danni all'Arzilla, che i titolari
quantificano in oltre 40.000 euro.
Ad andare completamente distrutto è stato un capanno di legno, po-
sizionato proprio di fianco a quello
della reception della spiaggia e vicino ai campetti sportivi. All'interno erano contenuti attrezzature e
materiale di tutti i generi: giochi
per i bambini, casette di legno,
docce calde e fredde, racchette, recinzioni, insomma tutto il necessario per affrontare la stagione bal-
neare. Incendio anche alla Spiaggia dei Gabbiani in via Aureliano,
nella zona di Baia Metauro: ignoti
hanno dato fuoco ad un gazebo utilizzato per il ricovero attrezzi, nel
quale erano contenuti giochi per
bambini e materassi di gommapiuma.
Falcioni In cronaca di Fano
μ L’infinito contenzioso per la nuova country house
μ Le Fs investono su Ancona, snodo delle Marche
In campo Franceschini
Si schiera con Leopardi
Una stazione elettronica
attesa da cinquanta anni
LA BATTAGLIA
Recanati
L’Ad di Indesit Company, Marco Milani
Fabriano
Per Indesit ieri il fronte sindacale va in rete: il
premio di risultato maturerà per intero anche durante i periodi di cassa integrazione. E
l’arrivo di Casò in Fineldo è considerato una
garanzia per il futuro dell’azienda.
Camilli A pagina 4
“Il colle dell’Infinito di Leopardi è patrimonio della
letteratura e della cultura
italiana e in quanto tale va
preservato. Per questo oggi ho dato disposizione agli
uffici competenti affinché
adottino tutti gli atti necessari a ribadire il parere negativo sui progetti che incidono sull’area”. Lo dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario
Franceschini, all’indomani
della sentenza del Consiglio di Stato.
Patrassi A pagina 3
L’atrio della stazione di Ancona
Il ministro Dario Franceschini
Rocchetti Apagina2
μ La missione di Spacca in Corea
Economia e cultura
ecco il patto di Seul
Quadri A pagina 5
L’OPINIONE
E’ rimasto appeso a 400 metri d’altezza per sette ore. Ricoverato a Torrette
Piobbico
La fiducia di Silvio
S
Deltaplanista precipita sulla roccia
MASSIMO ADINOLFI
econdo Silvio Berlusconi, la qualità principale che deve avere un politico è “la capacità di dare fiducia”. Questa però è
l’opinione espressa da Berlusconi nel 1994,
esattamente vent’anni fa, poco prima di vincere per la prima volta le elezioni. Se lo fosse
ancora oggi, non è chiaro cosa resterebbe degli attuali gruppi dirigenti di Forza Italia.
Vent’anni fa, in un momento di grave crisi...
Continua a pagina 17
Spettacolare salvataggio ad
alta quota, con altissimo coefficiente di pericolosità, per
soccorrere un amante di base
jumping bloccato sulla parete della Balza della Penna nel
comune di Urbania, ma a pochi chilometri da Piobbico.
Michele Baldoni, 37 anni di
Piagaro in provincia di Perugia, è caduto sulla cima della
Balza della Penna. Sette ore
di difficilissimi soccorsi poi il
ricovero a Torrette per ipotermia e trauma cranico.
Parlani In cronaca di Pesaro
μ Dopo la protesta dei sindaci in Regione
Nevone, sbloccati i fondi
Arriveranno 18 milioni
MALTEMPO
Urbino
Sono stati sbloccati dopo due
anni i fondi previsti per i danni causati dalle nevicate del
febbraio 2012 nella Provincia
di Pesaro e Urbino. La cifra è
di 18 milioni totali dei quali 7
saranno assegnati verso la fine di aprile, tre arriveranno
sempre nel corso dell'anno e
per i restanti 7 bisognerà
aspettare il 2015. Risultato
decisivo, per sbloccare tali
fondi, il presidio organizzato
ieri presso la sede regionale
di Ancona, dai sindaci dei comuni della valle del Metauro
e del Montefeltro ricevuti da
alcuni rappresentanti della
giunta regionale e dal direttore del dipartimento infrastrutture e trasporti Mario
Pompei. I fondi saranno ora
ripartiti tra i vari centri.
Senesi In cronaca di Pesaro
μ Il
teatro
μ Il tecnico del Fano De Angelis ha i piedi in terra
Albertazzi
mercante
alle Muse
“Il derby è alle spalle
Adesso match decisivo”
SPORT
Ancona
Albertazzi alle Muse con Il Mercante
di Venezia.
In Cultura e Spettacoli
Fano
Giorgio Albertazzi
Piedi ben saldi in terra e mirino puntato sull’Agnonese.
L’avremmo voluto sentire
Gianluca De Angelis parlare
ai suoi alla ripresa degli allenamenti, che l’Alma ha affrontato col sorriso sulla bocca e il
petto gonfio. Non poteva essere diversamente dopo la grande gioia per la vittoria nel derbissimo, una partita particolarmente sentita da giocatori,
società e tifosi per via del campanile, ma ancor più importante per l’allenatore granata
per avvicinare ulteriormente
il Fano al traguardo salvezza.
Barbadoro Nello Sport
Il mister granata Gianluca De Angelis
μ Turno infrasettimanale della Serie A
La Roma supera il Toro
Juve-Parma per il record
Martello-Casellato Nello Sport
IV Mercoledì 26 Marzo 2014
FANO
T: 0721 31633
E: [email protected]
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In fiamme due stabilimenti balneari
Roghi di natura dolosa nel giro di poche ore ai Bagni Arzilla prima e alla Spiaggia dei Gabbiani poi
Il colpo di sabato
NOTTE
DI FUOCO
Arrestato
rapinatore
di Carrara
SILVIA FALCIONI
Fano
Due incendi ai danni di stabilimenti balneari, a distanza di
poche ore l'uno dall'altro e con
molta probabilità entrambi di
origine dolosa. Sono avvenuti
nella serata di lunedì, prima ai
Bagni Arzilla intorno alle 20 e
poi alla Spiaggia dei Gabbiani
poco dopo le 22.
Se in entrambi gli episodi si potrebbe trattare di cause intenzionali, i due casi non sembrano essere però collegati. Ingenti i danni all'Arzilla, che i titolari quantificano in circa 40.000
euro. Ad andare completamente distrutto è stato un capanno
di legno, posizionato proprio
di fianco a quello della reception della spiaggia e vicino ai
campetti sportivi. All'interno
erano contenuti attrezzature e
materiale di tutti i generi: giochi per i bambini, casette di legno, docce calde e fredde, racchette, recinzioni, insomma
tutto il necessario per affrontare la stagione balneare. L'intero contenuto è andato completamente distrutto così come il
capanno per la custodia. Al suo
posto ieri si poteva notare un
ammasso di oggetti bruciati
dalle fiamme e tanta cenere, attorno a cui i gestori della spiaggia si prodigavano per la pulizia e sistemazione. Ad accorgersi delle fiamme è stata una
esercente del Lido che stava
portando a spasso il cane in direzione Arzilla ed ha notato il
rogo. Per lo spegnimento sono
intervenuti i vigili del fuoco di
Fano, mentre agli agenti del
Commissariato spetta il compito di indagare sulle cause e sui
responsabili. "Abbiamo sfiorato una tragedia più grossa. Per
fortuna le fiamme non sono arrivate al bar, sul quale abbiamo
fatto forti investimenti lo scorso anno - afferma un titolare,
Marco Tanfani- Anche questa
struttura è in legno e se avesse
bruciato, la stagione sarebbe
andata in fumo".
Le fiamme si sono per fortuna
fermate a pochi centimetri dal
bar, bruciando i vasi delle fioriere di fronte. "Nel male possiamo dire che se ciò fosse successo a maggio - prosegue l'altro titolare Enrico Cinotti - sa-
L’OPERAZIONE
Fano
Fuoco ai Bagni Arzilla, l’allarme è stato lanciato da un esercente del Lido. Poco più tardi situazione analoga anche alla Spiaggia dei Gabbiani
Danneggiate anche le piante e le fioriere
rebbe andata molto peggio ed
avremmo faticato a recuperare la stagione". In merito alle
cause del rogo, i proprietari riferiscono di non sapere chi possa essere stato: "Non abbiamo
mai ricevuto minacce, intimidazioni, né richieste di denaro
e non abbiamo problemi con il
vicinato o i dipendenti".
Stessa situazione alla Spiaggia
dei Gabbiani in via Aureliano,
nella zona di Baia Metauro:
ignoti hanno dato fuoco ad un
gazebo utilizzato per il ricovero attrezzi, nel quale erano
contenuti giochi per bambini e
materassi di gommapiuma. Il
danno si aggira su qualche migliaio di euro, ma ciò che fa
pensare è il fatto che solo la settimana scorsa il titolare dello
Indagini in corso e altre
verifiche ma sembra
che i due casi
non siano collegati
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Auguri NICOLA
per i tuoi 18 anni
Babbo, Mamma ed Enrico
Quel che resta dopo il rogo del capanno di legno
stabilimento aveva trovato segni di fiamme nello stesso gazebo. "Si è trattato dell'ennesimo
episodio che subiamo ormai da
qualche mese - afferma il gestore Walter Stafoggia - all'inizio
pensavamo a qualche ragazzino che accendeva fuochi per divertimento, oppure a piccoli incidenti occasionali. Poi abbiamo iniziato a notare che i casi
si ripetevano sempre più spesso, sempre ai danni della nostra struttura".
Gli episodi, sui quali indagano i Carabinieri, avrebbero
una frequenza quindicinale secondo gli operatori balneari e
comporterebbero danni di modesta entità, quantificati in circa 5000 euro. "Abbiamo notato che gli incendi avvengono
nelle giornate piovose e ci sono
degli indizi che fanno pensare
al fatto che siano diretti proprio a noi - conclude Stafoggia Purtroppo temiamo che questi
atti non siano ancora finiti".
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Ieri mattina le prime sistemazioni
E ora il problema dello smaltimento rifiuti
LA PROCEDURA
Fano
Oltre al danno anche la beffa. I
titolari dei Bagni Arzilla si
trovano ora a fare i conti con lo
smaltimento degli oggetti
carbonizzati dalle fiamme. "Il
problema più grosso, in attesa
che l'assicurazione ci
comunichi un possibile
rimborso - afferma Marco
Tanfani - è quello dello
smaltimento dei rifiuti.
Dobbiamo attendere che l'Aset
venga a fare una
catalogazione, poi le analisi sui
materiali e la loro separazione
ed infine la rimozione. E lo
smaltimento, dopo tutti i danni
subiti, è a carico nostro". Resta
l'amaro in bocca per una
vicenda che poteva concludersi
anche peggio del già ingente
danno e che richiama un altro
episodio avvenuto circa un
mese fa: ignoti si sono
introdotti negli uffici dei Bagni
Arzilla. Se all'epoca erano state
rubate poche cose, ora però
quell'episodio torna alla mente.
Difficile dire se ci sia stato un
collegamento tra i due fatti. Lo
stabilimento balneare è privo di
telecamere, dal momento che
quelle esistenti erano state
rimosse perché rotte e non ci
sono al momento altri indizi.
Chi invece è certo di far ricorso
a dei mezzi di
videosorveglianza sembra
essere Stafoggia della Spiaggia
dei Gabbiani: "Sicuramente
metteremo le telecamere,
anche se i malintezionati
trovano il modo di aggirarle.
Nel nostro caso pensiamo a
qualcuno che conosce bene la
zona e sa come nascondersi".
E' stato scoperto ed arrestato il rapinatore che sabato scorso era entrato nel
Conad City di Carrara ed
era scappato con l'incasso,
terrorizzando alcuni clienti. Si tratta di un quarantenne fanese, A.S., le sue
iniziali, già noto alle forze
dell'ordine per reati simili.
L'uomo aveva colpito all'
ora di chiusura del supermercato, alle 19.50, armato di taglierino e con il volto nascosto da un cappellino.
Il bottino era stato di circa
mille euro e il malvivente
era poi scappato a bordo di
una Lancia Y Elefantino, le
cui targhe erano state coperte con dello scotch. Sulle sue tracce si erano subito messi i Carabinieri di Fano, guidati dal comandante Alfonso Falcucci, che
avevano proseguito le ricerche fino a notte inoltrata. Nei giorni scorsi i controlli erano proseguiti con
posti di blocco sull'intero
territorio e contemporaneamente è stato avviato un
controllo di tutti i pregiudicati locali in possesso della
stessa vettura utilizzata
per la rapina.
Dopo numerose perquisizioni, il lavoro effettuato
ha dato i risultati sperati,
con il ritrovamento dell'auto con ancora attaccati alcuni pezzetti di nastro adesivo sulla targa. Successivi
controlli hanno permesso
di ritrovare anche il denaro rubato, nascosto nella
custodia di un compact
disc
Il quarantenne ha in un
primo momento cercato di
negare la sua responsabilità ed il coinvolgimento nella rapina, ma è stato messo
alle strette dalle prove rinvenute. L'uomo è stato sottoposto a fermo e condotto
al carcere di Pesaro.
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Tratto Gimarra-Fosso Sejore: per l’assessore Falcioni dopo le soluzioni tampone servono opere definitive
“Sottopasso ferroviario sempre più necessario”
L’ACCESSO IN SPIAGGIA
Fano
"Non vi sono accordi che tengano: per garantire l'accesso
in spiaggia nel litorale, tra Gimarra e Fosso Sejore, dove vi
sono spiagge libere, ma anche
stabilimenti balneari, occorre
che l'amministrazione comunale si metta in testa di realizzare almeno un sottopasso ferroviario ogni uno - due anni,
senza ricorrere ad autorizzazioni (diventate ormai impossibili) che permettano al pub-
blico di utilizzare per valicare
la ferrovia gli attraversamenti
idraulici".
E' quanto dichiarato dall'
assessore ai Lavori Pubblici
Mauro Falcioni che dice basta
con le soluzioni "tampone" e si
schiera in favore delle soluzioni radicali al problema. Assunta la delega nello scorcio della
legislatura, dopo essersi occupato di urbanistica, Falcioni è
l'assessore che maggiormente
si è trovato a far fronte a una
marea di problemi strutturali
con risorse assai scarse. L'esigenza di facilitare l'accesso in
spiaggia sul litorale di Fano
nord è stata evidenziata da
una interrogazione di Marco
Cicerchia, il quale ha messo in
evidenza le difficoltà degli operatori a gestire la propria concessione, dopo che gli utenti
sono costretti a compiere un
lungo tragitto a piedi per arrivarci.
Un tempo era possibile attraversare i binari servendosi
degli attraversamenti idraulici, piccoli tunnel assai scomodi, ma che a suo tempo era
fruibili. Ora le Ferrovie hanno
puntato i piedi chiudendo tutti
gli accessi, sollevandosi da
ogni responsabilità in caso di
incidenti. Addirittura un sottopasso è stato ridotto a una
grossa conduttura. "Fano è
una città turistica - ha evidenziato Cicerchia - e non può sacrificare le sue spiagge per
mancanza di accessi". "Un sottopasso
regolare
costa
500.000 euro - ha evidenziato
Falcioni - spetterà al nuovo
sindaco mettere a bilancio tale
somma e replicarla negli anni
a venire per realizzare il numero degli accessi necessari".
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Mercoledì 26 Marzo 2014
Tassa di soggiorno, è l’ora verità
I Disoccupati
Scrutinio
a chi non
ha lavoro
Primo punto dell’ordine del giorno, attesa per la variante di via degli Olmi
IL CONSIGLIO COMUNALE
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Oggi si vedrà se i partiti e le liste civiche che si sono pronunciate per l'eliminazione della
tassa di soggiorno, la faranno
davvero. Figura infatti al primo
punto dell'ordine del giorno
della seduta consiliare che inizierà alle 19, una mozione che
propone l'eliminazione della
tassa, proposta dal Pd. La stessa iniziativa figura nel programma del candidato sindaco
della coalizione "insieme per
Fano" Davide Delvecchio e prima ancora in quello di Daniele
Sanchioni che ora continua la
sua campagna elettorale in solitaria con la lista civica "Prima
Fano". Se la mozione verrà accolta, l'importo della tassa non
figurerà nel bilancio preventivo che il consiglio dovrebbe ap-
provare il 10 aprile prossimo.
Una delibera importante in approvazione oggi è il nuovo regolamento comunale per l'installazione e l'esercizio degli impianti di telecomunicazione e
radiodiffusione,
presentato
dall'assessore all'Ambiente Luca Serfilippi finalizzato a tutelare maggiormente i cittadini dalla propagazione dell'elettrosmog. Vi sono ancora diversi
impianti ricchi di antenne,
troppo vicini alle abitazioni (vedi San Lazzaro e zona sportiva
della Trave) da rimuovere per
maggiore sicurezza, anche se
le analisi Arpam non hanno evidenziato emissioni di onde elettromagnetiche dannose per la
salute umana. Non manca infine la "solita variante". L'ordine
del giorno infatti propone l'approvazione della variante al
Prg per la realizzazione del
comparto residenziale di via degli Olmi di circa 15.000 metri
LA PROPOSTA
Fano
quadri. Si tratta della adozione
definitiva di atto amministrativo che è stato adottato in prima
istanza dal Consiglio il 28 settembre del 2012. E' stata poi inviato in Provincia ed è ritornato
con parere favorevole condizio-
“Controlli fatti, servizio regolare”
L’INTERROGAZIONE
La direzione dell'azienda Marche Nord, venuta a conoscenza
della interrogazione inviata al
sindaco di Fano dai consiglieri
comunali Luciano Benini e Hadar Omiccioli, chiarisce l'affida-
mento alla società Medica Sud
di Bari e in suo nome alla dottoressa Sabina Ilaria Tatò, poi risultata inquisita, del servizio relativo alla tutela della salute dei
lavoratori esposti a rischio di
radiazioni ionizzanti. L'azienda afferma di aver avviato tutti
i controlli di legge sulle autodichiarazioni rese in sede di gara
rispetto della normativa in materia. Inoltre Marche Nord precisa di non essere a conoscenza
di responsabilità diretta o indiretta della dottoressa Sabina
Ilaria Tatò relativamente a centri di Riabilitazione e Laboratori di Analisi convenzionati con
il servizio sanitario, tanto meno
di sentenza passata ingiudicata. In caso di condanna definitiva, l'impresa comunque dovrà
immediatamente sospendere
la dottoressa e inviare a Marche Nord un sostituto.
Si stanno avvicinando le elezioni amministrative e l'associazione Disoccupati di Fano rinnova la richiesta a tutte le forze politiche affinché
sia data l'opportunità a chi è
rimasto senza lavoro di guadagnare qualche soldo svolgendo l'incarico di scrutatore. Tutti i partiti sono invitati
a stimolare il sindaco nel
consentire di sorteggiare solo tra i disoccupati iscritti
nelle liste degli scrutatori, in
possesso di un certificato rilasciato dal Centro per l'Impiego, l'attribuzione dell'incarico.
Le prima forze politiche che
hanno aderito all'invito sono
state Bene Comune e Fano 5
stelle. "Nel 2008 - evidenziano - una legge dall'allora governo Berlusconi permise alle forze politiche di scegliersi gli scrutatori tra quelli
iscritti nell'apposito registro
pubblico. Molti comuni in
Italia, decisero di soprassedere. Non cosi a Fano dove
anche il magro guadagno
dello scrutatore è divenuto
sottilmente voto di scambio.
Fano 5 Stelle e Bene Comune hanno deciso di mettere
fine a questa indecenza appoggiano la richiesta dell' associazione Disoccupati".
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Il sindaco Aguzzi e un’altra seduta consiliare con tanti temi importanti
Marche Nord, la direzione aziendale e il rapporto con Medica Sud
Fano
V
FANO
Online
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dalla Medica Sud, verificando,
le persone fisiche che rivestono
la carica di amministratori muniti di rappresentanza, direttori tecnici e procuratori speciali.
Da questi controlli, non sono
emerse cause ostative in termini di legge all'affidamento del
servizio. Per Marche Nord dunque la procedura si è svolta nel
nato ad alcune prescrizioni inerenti l'assetto della rete idraulica. Dovrebbe seguire prima
della chiusura della tornata amministrativa la variante dell'ex
Vittoria.
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NOTIZIE
FLASH
Arriva la fibra ottica
di nuova generazione
Fano Telecom Italia ha
avviato a Fano la rete in
fibra ottica di nuova
generazione che
renderà disponibili servizi
innovativi a cittadini e
imprese che potranno
usufruire in un prossimo
futuro di connessioni
ultrabroadband con
velocità a partire da 30
Megabit al secondo che
migliorano l'esperienza
della navigazione in rete e
abilitano nuovi servizi.
Venerdì via al corso
sui prodotti biologici
Fratte Rosa "C'è bio e bio.
Comunicare e
commercializzare i prodotti
locali attraverso gli
strumenti del web" è il titolo
del corso che si propone
come un percorso
formativo e informativo
rivolto a giovani
imprenditori del settore
agricolo, cooperatori
agricoli e dei servizi e a
chiunque abbia l'interesse di
approfondire queste
tematiche. Tre i moduli. Si
parte venerdì e sabato
presso la sala Vittoria. A
organizzarlo l'associazione
LIS. Partecipazione gratuita.
Informazioni e iscrizioni:
[email protected].
www.gallerieauchan.it
VI Mercoledì 26 Marzo 2014
FANO •VALCESANO
Online
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Pergola a dimensione europea
Vetrina in Lussemburgo per i Bronzi dorati e la fiera del tartufo
LA PROMOZIONE
MARCO SPADOLA
Pergola
Pergola protagonista in Lussemburgo. Il sindaco Baldelli,
invitato dal presidente dei
Marchigiani nel mondo Franco Nicoletti, ha partecipato,
con l'assessore provinciale
Massimo Seri, alla trentaduesimna edizione del "Festival
des migrations".
Un'occasione per promuovere la città, i suoi prodotti e le
sue bellezze. Baldelli oltre a
tanti pergolesi e corregionali,
ha incontrato le più importanti personalità politiche e istituzionali locali: il primo ministro Xavier Bettel, il presidente della Camera dei deputati
Mars Di Bartolomeo, il ministro della famiglia Corinne
Cahen, il presidente dell'Anci
Emile Eicher, l'europarla-
mentare verde Turpel, il segretario nazionale del partito
Csv Marc Spautz; i sindaci di
Bettemburgo e Clervaux; il
presidente Caritas Marie-Josée Jacobs.
"Quelle che abbiamo vissuto
in Lussemburgo sono state
giornate ricche di incontri importanti soprattutto per promuovere Pergola sia dal punto di vista turistico che commerciale. Si è parlato di accesso ai finanziamenti europei e
programmi di cooperazione
culturale. Si è discusso di un
gemellaggio con una città lussemburghese e con Franco
Nicoletti, originario di Pergola, si è considerato la possibilità di promuovere il Museo dei
Bronzi e la Fiera del Tartufo
in tutte le comunità marchigiane nel mondo. Ringrazio
l'assessore Seri per la collaborazione".
Soddisfatto di questa impor-
"E' necessario un maggior coordinamento delle varie forze che
si sono mostrate chiaramente
per il 'no', da Aguzzi, sindaco di
Fano, a Delvecchio e Seri, la Fano Unita e la Fano dei Quartieri.
Faremo di tutto affinché ciò avvenga e non vada sprecato nemmeno un grammo d'energia". Il
comitato cittadino Mondolfese
dopo ill referendum consultivo
per l'unificazione di Marotta
continua la sua battaglia, auspicando che il fronte contrario collabori. "Con un consiglio schierato, per convinzione o opportu-
Giornata
dedicata
alla cultura
“Accenti
Diversi”
con Mellini
Mondolfo
po, da coloro che amministrano
i Comuni di Fano e Mondolfo, invece si è trasformato in un'occasione di rivincita politica. La lista alternativa al centrosinistra
a Mondolfo ha sempre guadagnato terreno e quindi occorreva, per cercare di neutralizzarne
l'avanzata, cavalcarne il tema
"vincente", la Marotta unita. Solazzi e Cavallo ci sono riusciti,
tanto che sembra una loro vittoria. Vedremo poi se riusciranno
a gestirne i consensi, soprattutto quelli giovanili”.
Due appuntamenti con la
cultura questo pomeriggio a
Mondolfo, al complesso monumentale di Sant'Agostino. Alle ore 17 il corso introduttivo allo studio della grafologia promosso dall'Associazione Magnafava, con
l'Istituto di Grafologia di Urbino e con il patrocinio dell'
Istituto Comprensivo Statale Emrico Fermi di Mondolfo. Ad accesso libero e gratuito è destinato a tutti coloro che si vogliono accostare
a questa affascinante materia, che vide in P. Moretti il
moderno fondatore. La grafologia indaga la psicologia
dell'individuo ed è particolarmente rivolta a genitori e
docenti che vogliano supportare i giovani nello studio e
nelle esperienze di vita. Alle
ore 21, poi, il ciclo di incontri
"Aiutare i genitori ad aiutare i figli", che vedrà la dottoressa Silvia Mandolini, specialista in sostegno alla
genitorialità e problematiche dell'età evolutiva trattare il tema "fare un passo indietro per farne due avanti",
sul rapporto genitori-figli;
l'incontro, a partecipazione
gratuita, è promosso dalla
parrocchia ed aperto a tutti.
a.b.
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Il sindaco Baldelli con i rappresentanti delle istituzioni lussemburghesi
tante opportunità anche
Franco Nicoletti. "Ringrazio
il sindaco per la visita e la disponibilità, questi incontri
creano un legame speciale
che unisce gli emigrati alle loro radici d'origine". Per Per-
“Continua la nostra battaglia”
IL REFERENDUM
Il secondo libro
IL PROGRAMMA
Il comitato mondolfese chiede maggior coordinamento del fronte del no
Marotta
A Mondolfo
nità, a favore di Marotta unita e
con l'attivismo diretto del presidente del consiglio regionale e
del sindaco, potevamo fare ben
poco. Il nostro messaggio, che
era un invito alla ragione e contro i "soliti noti" della politica locale non è passato. Quello della
Marotta unita è un problema
che poteva essere risolto da tem-
gola che già si è fatta apprezzare in tante occasione un’altra interessante opportunità
per mettere in vetrina le sue
caratteristiche e i suoi punti
di forza.
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Il municipio di S. Lorenzo
LA PRESENTAZIONE
San Lorenzo in Campo
Per la rassegna letteraria
interculturale "Accenti Diversi", appuntamento venerdì alle 21.15, in sala consiliare, dove si terrà la presentazione del libro di Stefano Mellini Stella Rossa.
Musiche di Alessandro Buccioletti, letture di Marco
Florio. E' il secondo romanzo dell'autore. Sul campo
da calcio, i ragazzi della
Stella Rossa giocano per dimenticare quella periferia
rabbiosa in cui le loro vite
in uno scenario fatto di tanti disagi e di evidenti difficoltà si snodano. Ma a metà
di un campionato cambia
qualche cosa in un contesto
di grande interesse.
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26 Marzo 2014 - Movimento 5 Stelle Fano