-MSGR - 14 PESARO - 1 - 26/03/14-N: 136- N˚ 83 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Mercoledì 26 Marzo 2014 • S. Emanuele Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Salute Prima colazione come terapia contro diabete e obesità Il ministro Franceschini: «Fermeremo il resort sul colle dell’Infinito» L’anticipo Florenzi al 92’: la Roma batte il Torino (2-1) Lazio a Genova Massi a pag. 21 Emiliozzi e Isman a pag. 26 Ferretti e Trani nello Sport La visita Gli ostacoli di Barack e l’occasione per l’Italia Mario Del Pero C osa aspettarsi da questo viaggio di Obama in Europa? Che funzione potrà avere l’incontro di domani con Matteo Renzi e cosa ci dice del possibile ruolo dell’Italia in questa nuova fase delle relazioni transatlantiche? È chiaro come la crisi che si è aperta in Ucraina abbia radicalmente modificato i contenuti e gli obiettivi di un viaggio, quello del presidente americano, che era stato programmato da tempo. Durante il secondo mandato obamiano, i rapporti tra Stati Uniti ed Europa hanno oscillato tra indifferenza e tensione. Con gli Stati Uniti proiettati su altri teatri e vieppiù disattenti (e disinteressati) alle questioni europee; con l’Europa concentrata sui propri problemi e irritata dalla capillare azione di spionaggio promossa dalle agenzie d’intelligence americane; con la Nato in cerca di una missione la cui chiarezza appare spesso inversamente proporzionale alla verbosità dei suoi comunicati e dei suoi cosiddetti “concetti strategici”. L’Ucraina, e la spregiudicata azione russa, impongono ora una rinnovata collaborazione transatlantica. Riattivano logiche di collaborazione e interdipendenza strategica che troppo frettolosamente si era pensato di poter archiviare. Sia pur temporaneamente, riassegnano al continente europeo una centralità geopolitica che si pensava perduta. Permangono differenze significative, interne alla stessa Unione Europea, che in questi giorni si cercherà di superare. Continua a pag. 16 Statali, via ai pensionamenti Il sottosegretario Rughetti anticipa il piano del governo: «Per gli esuberi uscita anticipata» Il governatore Visco: «Rinnovato interesse dei mercati per il Paese, puntare sulla crescita» ` ` La crisi ucraina. Berlusconi: contro la Russia decisioni affrettate Ghigliottina in Costituzione Una corsia ad hoc per le leggi del governo Riforma delle Province, voto con brivido Marco Conti I l pallottoliere di palazzo Chigi ha retto anche se lo scossone subito al Senato è stato forte. Continua a pag. 7 Stanganelli a pag. 6 Amoruso, Bassi e Di Branco alle pag. 8 e 9 Choc a Roma, bidella sequestra e minaccia una classe di bimbi `Odissea in una scuola elementare: alunno riesce a fuggire e dà l’allarme alla polizia Obama: Mosca attenta, la Nato è pronta Capitale blindata, in arrivo Mr President L’AJA Obama ha avvertito Mosca: la Nato è pronta a reagire. Ma Berlusconi afferma: contro la Russia decisioni affrettate. Il presidente Usa questa sera sarà a Roma. Cirillo, D’Amato, Guaita e Ventura alle pag. 2, 3, 4 e 5 Il retroscena Domani il vertice Mediazione di Renzi «Non isoliamo Putin» Dagli Usa un cargo con cibi preparati Gentili a pag. 3 Ventura a pag. 3 «Assolvete Dolce e Gabbana» Svolta al processo per evasione MILANO «Chiedo che gli imputati vengano assolti perché il fatto non sussiste». Con queste parole il sostituto procuratore generale ha chiesto l’assoluzione per Stefano Dolce e Domenico Gabbana al processo d’appello contro la sentenza con cui erano stati condannati per omessa dichiarazione dei redditi su un imponibile di 200 milioni di euro: «La cessione dei marchi rientra nelle libere scelte imprenditoriali e va tutelata con il principio della libera circolazione dei capitali nel mercato». Per l’avvocato dello Stato che rappresenta l’Agenzia delle entrate, invece, «l’evasione è stata particolarmente rilevante». Guasco a pag. 14 SEGNALI POSITIVI PER L’ACQUARIO Buongiorno, Acquario! I giovani ricevono e rispondono meglio ai segnali rinnovativi che le stelle lanciano al vostro segno, aiutati anche dall’incoscienza, ma pure i nativi sopra il mezzo secolo vivono i momenti migliori dell’anno per programmare la propria riscossa. Curate la casa paterna. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 ROMA Una bidella di 36 anni al suo primo giorno di lavoro, armata di forbici, ha tenuto in ostaggio e minacciato un’intera classe insieme alla maestra della scuola elementare “Pietro Romualdo Pirotta”, al quartiere Prenestino a Roma. A dare l’allarme è stato un bimbo, riuscito a scappare. L’assistente scolastica è stata bloccata dalla polizia e portata in ospedale. Marani a pag. 15 Giallo in Malesia Aereo precipitato I parenti: assassini Dieci giorni perduti. Qualcuno avrebbe potuto essere salvato nell’aereo precipitato? È la domanda che fa infuriare i parenti delle vittime. Ameri a pag. 15 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 26/03/14-N: 2 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Obama avverte la Russia: la Nato è pronta a reagire Berlusconi: sbaglia Crisi ucraina, Rasmussen: preoccupano le truppe russe al confine Il Cremlino: interessati a proseguire i contatti con i partner del G8 ` IL CASO NEW YORK È stata una frecciata gelida: «La Russia è una potenza regionale». Con il solito tono pacato, Obama ha espresso ieri sera un’opinione che non può che offendere Vladimir Putin e i suoi sogni revanscisti. Il presidente americano ha anche sostenuto che la Russia non è una minaccia per gli Stati Uniti, ma semplicemente «un problema». E che se Putin ha fatto ricorso alla violenza e all’invasione militare, è «la prova del calo della sua influenza, non di una sua forza in crescita». Le stoccate sono venute alla conferenza stampa insieme al premier olandese Mark Rutte, alla fine del summit sulla sicurezza nucleare dell’Aja. Obama parlava con un occhio ai suoi alleati europei e uno ai suoi elettori americani, e soprattutto ai “falchi” che in patria gli rimproverano di non essere abbastanza duro con Putin. LE RASSICURAZIONI Così ha cercato di rassicurare gli europei sul «legame indistruttibile, politico, economico, culturale, antiterrorista» che unisce le due sponde dell’Atlantico, e ha ribadito l’intenzione di restare fedeli alle regole di solidarietà e mutua difesa stabilite nell’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica. Ma ha anche ridimensionato la minaccia russa nel- La curiosità La first lady in Cina a lezione di Tai Chi La first lady americana Michelle Obama si è lanciata in una prova di Tai Chi. A Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, tra le tappe del suo viaggio in Cina, ha prima assistito e poi partecipato ad una lezione di questa arte marziale cinese. lo scacchiere mondiale: «La Russia è isolata come non lo è stata mai», ha insistito. E comunque, se dovesse continuare nella sua escalation contro l’Ucraina, «si potrà ricorrere a sanzioni più severe, nel settore dell’energia, della finanza del commercio, e della vendita delle armi». Al suo fianco, Rutte ha ripetuto quasi parola per parola le affermazioni di Obama, lasciando intendere che l’Europa sarebbe unita nell’aumentare le sanzioni, se Putin dovesse allungare il passo e tentare altri scherzetti contro l’Ucraina. I TIMORI Una certa preoccupazione sul futuro l’aveva espressa il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che davanti al crescente dispiego militare russo ai confini con l’Ucraina aveva sentito di dover ribadire che la Nato è «determinata a fornire una difesa efficace», che essa ha «i piani pronti», ed è in trattative con l’Ucraina su «come rafforzarle il sostegno». E' vero tuttavia che qualche minimo segnale di ottimismo è stato avvertito. Ad esempio, non è sfuggito che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov ha incontrato il collega ucraino Andriy Deschchytsia. Questo incontro, da giorni richiesto dagli americani, potrebbe segnalare un IL PRESIDENTE USA: «VANNO AVANTI? ALLORA CI SARANNO CONSEGUENZE MA SONO SOLO UNA POTENZA REGIONALE» L’AJA Barack Obama sull’Air Force One La sicurezza Nucleare, Mosca e Cina non firmano l’accordo Rafforzare la sicurezza nucleare, evitare che i materiali nucleari possano finire o essere intercettati da organizzazioni terroristiche, valutare periodicamente i programmi nazionali di sicurezza nucleare. Sono questi gli impegni presi da 35 paesi tra cui l'Italia nel corso del vertice mondiale sulla sicurezza nucleare dell’Aja. Tra i paesi che non si riconoscono in tali orientamenti Russia, Cina, India, Pakistan e Nigeria. La Russia in particolare detiene grandi depositi di materiali nucleari. L'obiettivo politico dei grandi paesi promotori di una cooperazione più stretta, in primo luogo gli Stati Uniti, è contrastare e prevenire il terrorismo nucleare. riconoscimento formale da parte russa del governo ad interim ucraino, cosa che finora Putin aveva rifiutato di fare. Inoltre il nostro ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è stata fra coloro che hanno interpretato positivamente una frase del portavoce di Putin, Dimitry Peskov, che ha detto che la decisione di sospendere la Russia dal G8 è «controproducente», ma anche che la «Russia ha interesse a mantenere questi contatti». Dall’Italia, tra l’altro, arriva una critica a Obama. Silvio Berlusconi, infatti, difende la Russia e boccia le decisioni di Nato e G8: «Trovo antistorica e controproducente la decisione dei leader riuniti a all’Aja di escludere la Federazione Russa dal summit». LA VISITA I media americani hanno valutato positivamente nel suo insieme il summit dell’Aja, e sembrano riconoscere che Obama ha ricompattato l’alleanza con l’Europa, anche con la promessa di riformare il si- stema di spionaggio. Ma ora guardano con aperta curiosità alla puntata italiana. Il canale di notizie economiche Cnbc sostiene che l’incontro con Obama, dopo quello con Angela Merkel, aiuterà Matteo Renzi a essere conosciuto sul palcoscenico internazionale, e questo viene giudicato importante perché Obama e Merkel «sanno cosa si gioca in Italia: se Renzi riesce nella ripresa, anche la ripresa dell’Eurozona potrà lentamente continuare, mentre in caso contrario i danni si potrebbero sentire al livello globale». Ma c'è anche curiosità per l’incontro fra Obama e Papa Francesco. C’è chi sostiene che il pontefice farà la predica a Obama sull’aborto. Ma c’è chi è pronto a scommettere che i due leader coglieranno l’occasione per sottolineare quel che li unisce anziché quello che li divide e cioè la lotta alla povertà e l’appello per una riforma dell’immigrazione. Anna Guaita © RIPRODUZIONE RISERVATA La telefonata choc di Timoshenko «Sparo a quel bastardo di Putin» IL PERSONAGGIO MOSCA Intercettazioni telefoniche di ogni tipo, proposte semi-ufficiali di spartizioni di Paesi sullo stile Yalta 1945, disinformatsija di genere sovietico a tutti i livelli. E’ anche questo la crisi ucraina in cui si gioca sporco, pur di far mostrare che il proprio avversario non è uno stinco di santo e che si ha ragione. Con i mass media internazionali, che necessitano di scandali ed iperboli pur di attirare l’attenzione del pubblico, adesso non c’è che l’imbarazzo della scelta. LA CONVERSAZIONE L’ultima clamorosa novità su questo fronte è l’intercettazione della conversazione telefonica tra l’ex premier Julija Timoshenko ed l’ex sottosegretario del Consiglio di Sicurezza nazionale Nestor Shufrich, finita poi su Internet. La pasionaria della rivoluzione arancione del 2004 sarebbe «pronta a prendere in mano un mitra e a sparare in fronte a questo mascalzone» (con riferimento al presidente Vla- dimir Putin). La chiacchierata è di carattere privato, ma da qualcuno che ha ricoperto in passato cariche così importanti ci si aspetterebbero toni ed affermazioni di diverso tipo. Si sa, la Timoshenko è una donna vulcanica ed eccessivamente emotiva, ma, in questo momento di tensioni altissime, servirebbe qualcuno che buttasse acqua sul fuoco delle relazioni russo-ucraine e non benzina. «La situazione – osserva al telefono l’ex premier di Kiev – sta andando oltre ogni limite. Bisogna prendere le armi in mano e far fuori questi dannati Kazapy (un termine dispregiativo usato dagli ucraini per indicare i russi)». La Timoshenko promette di «usare tutte le sue relazioni per sollevare il mondo. Della Russia non resti neppure un campo bruciato!». L’ex primo ministro ha ammesso che ha avuto la conversazione telefonica, ma che essa è stata abilmente «manipolata» dall’Fsb, l’ex Kgb, ossia i servizi segreti russi. «Il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina – ha scritto su Twitter la Timoshenko, scusandosi per il lin- LE INTERCETTAZIONI DELL’EX PRIMO MINISTRO DI KIEV CHE REPLICA: FRASI MANIPOLATE DAI LORO SERVIZI «BISOGNA PRENDERE LE ARMI IN MANO E FARLI TUTTI FUORI NON DEVE RESTARE NEPPURE UN CAMPO BRUCIATO» guaggio osceno- è un montaggio». I «russi in Ucraina» sono «cittadini ucraini». Il resto della chiacchierata non è stato smentito. L’altra frase incriminata fa, comunque, il gioco del Cremlino, che accusa le nuove autorità di Kiev di minacciare i diritti dei russi e dei russofoni del loro Paese. «La Timoshenko – sostiene il presidente della Commissione per gli affari internazionali della Duma, Aleksej Pushkov, - pensa che i russi dell'Ucraina sud-orientale debbano essere uccisi con le armi nucleari. Un modo abbastanza inusuale di iniziare la campagna elettorale». La sensazione è che la Timoshenko, candidatasi alle presidenziali del 25 maggio, sia in forte difficoltà. I nuovi politici, usciti vincitori col Maidan, sono adesso più popolari di lei, che rappresenterebbe, secondo una parte consistente dell’opinione pubblica nazionale, un ritorno al passato, alle contrapposizioni Jushenko – Janukovich – Timoshenko. CAMPAGNA ELETTORALE L’Ucraina chiede oggi una nuova classe politica, capace di traghetta- Vladimir Putin e Yulia Timoshenko re il Paese verso i lidi europei dopo questa burrasca con la Russia. Ecco spiegati i toni durissimi della conversazione. Un mese fa il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, fu pizzicata al telefono col ministro degli Esteri estone, che le comunicava che il giorno della strage al Maidan i cecchini sparavano sia sui dimostranti che sulla polizia. La Russia ha chiesto l’apertura di un’inchiesta internazionale, ma finora non se n’è fatto nulla. Qualche giorno fa il deputato ultranazionalista russo Vladimir Zhirinovskij ha inviato una let- tera ai governi polacco, ungherese e rumeno, proponendo loro di spartirsi l’Ucraina, in una versione corretta del patto Ribbentrop-Molotov del 1939. I canali vicini al Cremlino danno ampio spazio alla vittoria dell’ultradestra francese ed ai moti secessionisti in giro per l’Europa, dalla Catalogna alla Scozia. Il russo medio è ormai convinto che il Veneto stia uscendo dalla repubblica italiana e Venezia sarà presto la capitale di un nuovo Stato. Giuseppe D’Amato © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 26/03/14-N: 3 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Renzi è deciso a mediare «Rischioso isolare Mosca» `Oggi Barack arriva a Roma. La linea sulla `Gli Usa contano sulla presidenza italiana Ue crisi in Crimea è: reversibilità e gradualità per il trattato di libero scambio con l’Europa IL RETROSCENA ROMA «Obama mica ha dichiarato guerra alla Russia. E comunque l'approccio più utile resta quello del dialogo. Tutto deve essere graduale e reversibile». Matteo Renzi, a poche ore dall’incontro di domani con il presidente americano, non vede differenze sostanziali tra la linea di Washington e quella di Roma sulla crisi ucraina. «Tanto più che ho sottoscritto il documento del G7 ieri a l’Aja e rimango attestato su quella posizione, senza alcun ripensamento o divergenza». Ma le sfumature contano. E mentre Obama fa balenare la possibilità di un intervento della Nato se Mosca non dovesse fermarsi, la diplomazia italiana continua a battere sul tasto del dialogo. «Il nostro approccio», spiega il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, «è che ogni azione debba avere la sua gradualità e la sua reversibilità, compreso il passaggio al format del G7, che speriamo torni a otto insieme alla Russia». Ancora: «Il nostro obiettivo L'Alleanza Atlantica I Paesi della Nato Islanda Canada Usa Norvegia Danimarca Estonia Lussemburgo Lettonia Olanda Lituania Regno Unito Belgio Germania Polonia R. Ceca Slovacchia Francia Ungheria Romania Italia Bulgaria Spagna Slovenia Portogallo Turchia Grecia Croazia Albania ANSA è fare pressioni affinché Putin rifletta e recuperi ragionevolezza. Non siamo ritornati alla Guerra Fredda in una manciata di giorni e sarebbe stupido abdicare alla strada del dialogo, limitandosi a fare la faccia feroce». Qui arriva la puntualizzazione di Armando Varricchio, consigliere diplomatico di Renzi: «Non ha alcun senso, riferendosi a noi e agli States, parlare di poliziotto buono e poliziotto cattivo. E una lettura semplicistica: sia noi che gli Usa siamo su una posizione di fermezza, convinti però entrambi che non sia utile a nessuno lasciare la Russia ai margini e isolata». DOMANI IL FACCIA A FACCIA Ciò detto, il faccia a faccia di domani a villa Madama non avrà solo l’Ucraina tra i temi in agenda. Il piatto forte sarà «la crescita e l’occupazione giovanile», come fanno sapere anche da Washington: «Il Presidente vuole conoscere i dettagli delle riforme messe in campo da Renzi per combattere la disoccupazione e favorire lo sviluppo economico», ha detto la portavoce Caitlin Hayden. Mo- Matteo Renzi L’Ucraina La Libia F35 Sensibilità e interessi differenti In gioco ricostruzione e stabilità L’allarme per lo stop annunciato Sensibilità diverse tra Italia e Stati Uniti sull’Ucraina. Il governo di Roma vorrebbe mantenere almeno uno spiraglio di riconciliazione che vada oltre la difficoltà attuale dei rapporti con la Russia e la riduzione del G8 a G7. Troppi gli interessi economici (soprattutto energetici) in gioco in questa partita. L’Italia sottoscrive le decisioni degli alleati, affianca gli Stati Uniti, ma mostra cautela e mette decisamente in campo una diplomazia parallela per non pregiudicare il buon vicinato con la Russia. La stessa idea del “gruppo di contatto” con la Crimea che includa Mosca è nata a Roma in occasione della Conferenza sulla Libia. Gli Stati Uniti vedono nell’Italia il paese in grado di guidare i potenti sforzi internazionali per la ricostruzione dello Stato libico dopo la guerra a Gheddafi e la morte del rais. L’11 marzo il Congresso nazionale ha sfiduciato il premier Zidan nominando il ministro della Difesa Al Thinni premier ad interim. Uno dei motivi di preoccupazione maggiori è piuttosto delicato e riguarda la garanzia dei rifornimenti di petrolio dopo il tentativo dei cirenaici di esportarlo in proprio. Altra preoccupazione è l’attivismo dei gruppi alqaedisti. L’integrità e sicurezza della Libia è fondamentale per la stabilità di tutta l’area del Nord Africa. Tra i temi bilaterali il delicato capitolo degli F35, i supercaccia Joint Strike Fighter, occupa una posizione speciale dopo l’annuncio del possibile taglio al programma da parte del governo guidato da Matteo Renzi. Coinvolte 40 aziende italiane, beneficiarie o in corsa per nuove commesse dei contractor statunitensi. Il Gruppo Finmeccanica è il secondo investitore straniero sul mercato della Difesa statunitense dopo che nel 2008 ha acquisito la DRS Technologies. Gli Stati Uniti, in generale, sono il primo mercato mondiale di riferimento per l’Italia con un saldo attivo di quasi 13 miliardi di euro nei primi dieci mesi del 2013. Siria, Iran, Afghanistan e gli F35 tutti i dossier sul tavolo del vertice IL FOCUS ROMA Roma sempre di più crocevia diplomatico con la visita di Obama. Ucraina, Libia, Afghanistan, Iran, Israele-Palestina, partnership euro-americana, semestre di presidenza italiano della Ue, caso marò e relazioni bilaterali. Corposo il menu del primo vertice tra Barack Obama e Matteo Renzi, con un tema di fondo, le presentazioni di Matteo all’alleato americano, e una premessa nota a entrambi: questo esecutivo e il suo leader sono sulla carta i più in sintonia con Washington tra quelli che li hanno preceduti e dopo che nel passaggio del testimone da George W. Bush a Obama Berlusconi aveva perso il suo «amico americano». A Obama il ruolo dell’Italia preme per la posizione che occupa in Libia (il 6 marzo la Conferenza internazionale sul futuro del paese si è svolta proprio a Roma), ma anche per il coinvolgimento italiano negli sforzi di pace in Siria attraverso la collabo- razione con gli Stati Uniti nella distruzione degli agenti chimici più pericolosi dell’arsenale di Assad, per la determinazione italiana espressa anche di recente dal ministro degli Esteri Federica Mogherini a non abbandonare l’Afghanistan al suo destino dopo il disimpegno militare alleato previsto quest’anno, e per l’attivismo di Roma nella costruzione di un nuovo rapporto con l’Iran del presidente moderato Rouhani. Infine, l’idea italiana di una «legislatura della crescita» nel semestre di presidenza della Ue da luglio si sposa con l’auspicio di Obama che l’Europa si apra a una politica economica più dinamica, mitigando l’insistenza di AL SUMMIT TRA ITALIA E STATI UNITI UNA FITTA AGENDA IL NODO CENTRALE DELL’UNIONE tivo: «Un’Italia forte fa bene anche all’Europa». La ragione di tanto interesse la spiega Varricchio: «Gli Stati Uniti hanno bisogno di più Europa e un’Europa che si occupa solo di rigore finanziario per loro è un problema». Perché gli States sperano sulla ripresa dell’Eurozona, in modo da favorire le loro esportazioni e allungare il passo sulla strada della crescita. E perché Obama «punta molto sul semestre di presidenza italiana dell’Unione», aggiunge il consigliere diplomatico, «affinché si chiuda il negoziato per l’accordo transatlantico per il libero commercio, gli investimenti e l’apertura dei mercati». Berlino sul rigore. IL MEDITERRANEO Procede a rilento il carico delle sostanze in Siria per via della guerra e il trasbordo nel porto di Gioia Tauro avverrà dopo maggio, in strettissima collaborazione con gli americani che hanno messo a disposizione la nave Cape Ray. L’Italia è stata anche il primo paese a cogliere l’opportunità offerta dal cambio di leadership a Teheran con la vittoria del moderato Rouhani. Gli americani negoziavano da mesi con l’Iran tramite l’Oman per la riapertura del dossier nucleare. Il 20 gennaio i ministri degli Esteri UE hanno varato le misure di attenuazione del regime sanzionatorio verso il nuovo Iran. Ma Washington è cauta e vorrebbe evitare fughe in avanti. Lo stallo politico in Libia e le condizioni critiche della sicurezza impensieriscono gli Stati Uniti. Il movimento cirenaico ha perfino tentato di esportare petrolio senza l’autorizzazione del governo centrale. La Conferenza di Ro- ma del 6 marzo ha gettato le basi per un sostegno al percorso che dovrebbe portare alle elezioni entro l’estate del nuovo Parlamento e poi per il Presidente. Sullo sfondo, la sorte delle primavere arabe e la presa dell’integralismo islamico in Nord Africa. Le elezioni presidenziali in Afghanistan sono previste per il 5 aprile. Si apre una fase di transizione delicatissima. Gli Usa aspettano la firma di un accordo sulla sicurezza col governo afghano prima di decidere se restare nel paese. Da questo dipende l’avvio della missione Nato post-2014 “Resolute Support”. L’Italia contribuirà alla formazione delle forze di polizia. C’è poi la questione Israele. L’Italia sostiene la mediazione del segretario di Stato Usa, John Kerry, per una pace fondata su due Stati (e la sicurezza di Israele) e insieme a tutta la Ue sta definendo un pacchetto d’incentivi a Israele e alla Palestina sotto forma di partnership privilegiata in campo soprattutto economico. SINTONIA L’EX SINDACO INCASSA LA SPONDA AMERICANA PER AFFERMARE LA LINEA DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE Hanno detto Va da sé che per Renzi la sponda di Obama sulla strada della crescita e dell’occupazione, la nascita di un “asse anti-rigore”, «è essenziale». Perché se è vero che le questioni europee non vengono decise Oltreoceano, è altrettanto vero che «la spinta di Obama» può risultare utile a Renzi per convincere Angela Merkel (orfana di Putin) a «guardare meno lo zero-virgola e più alla crescita» nell’applicazione dei parametri europei. «Tanto più che se l’Europa non cambia verso», ragiona il premier, «i populisti e gli anti-europeisti alle elezioni di maggio faranno i pieno. E saranno dolori per tutti, come dimostrano le elezioni francesi». Tra i due, a sentire chi ha partecipato al vertice olandese di lunedì, «sì è già creata una buona sintonia». Lo staff di Obama ha riferito di «un’impressione molto buona, Renzi ha dimostrato di essere preparato sui dossier». E a palazzo Chigi ricordano come sia importante per Obama «trovarsi di fronte a un premier che ha un orizzonte di lungo periodo, almeno fino al 2018», dopo aver già incontrato tre presidenti del Consiglio italiani in pochi anni. «In più, un premier giovane negli States è un merito. Da qui la battuta scherzosa di Obama sui capelli neri di Renzi». Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA Scopo: incoraggiare le parti a siglare l’accordo in base a 5 punti: riconoscimento di Israele come Stato ebraico, confini, sicurezza, rifugiati e Gerusalemme capitale dei due Stati. USA-UE Non vedo nel medio periodo una emergenza energetica per il nostro Paese FEDERICA MOGHERINI L’escalation in Ucraina riduce lo spazio per il lavoro della diplomazia JOHN KERRY Nella seconda metà del 2015 dovrebbe concludersi l’accordo tra Ue e Stati Uniti per la regolazione dei rapporti economico-commerciali tra le sponde dell’Atlantico. Lo spirito della nostra guida della Ue a partire da luglio fino a dicembre è in linea con l’aspettativa americana di un’apertura dell’Europa alla crescita superando la politica esclusiva dell’Austerity. Al summit di Roma si parlerà pure del programma degli F-35 che il governo Renzi vorrebbe tagliare, e degli interessi dell’industria italiana della difesa in America. Ma anche delle relazioni economiche-commerciali che fanno registrare un interscambio in costante crescita dal 2009. Sul tavolo anche l’Expo di Milano del 2015 e la vicenda dei marò, per quanto l’Italia confidi non troppo nelle potenzialità persuasive degli Stati Uniti verso l’India dopo lo scontro diplomatico tra Washington e Delhi per l’arresto di una vice-console indiana a New York accusata di frode fiscale. Marco Ventura © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 26/03/14-N: 6 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Province, governo battuto due volte Riforma appesa a un pugno di voti Mauro diserta e manda sotto la coalizione. Atteso per oggi il via libera. Il premier: se passa, addio indennità per 3mila politici ` IL CASO ROMA Al Senato, esordio col brivido del ddl Delrio sull’abolizione delle Province. Battuto due volte in commissione Affari costituzionali su due emendamenti con il risultato di far saltare il tetto ai compensi dei presidenti delle Province e di restituire l’edilizia scolastica alle stesse Province, il governo ha poi, in Aula, evitato per soli quattro voti un disastroso scivolone sulla pregiudiziale di costituzionalità presentata da M5S contro il ddl che prende il nome dal sottosegretario braccio destro del premier. Ed è stato lo stesso Renzi ieri, appena rientrato dall’Aja, a voler sottolineare, in uno dei suoi twitt mattutini, l’importanza della riforma delle Province citandola al primo posto dei dossier su cui lavora il governo. Scampato il pericolo, quando ieri pomeriggio il disegno di legge aveva iniziato il suo iter d’aula che si dovrebbe concludere oggi con il voto di palazzo Madama, il premier, sempre su twitter, osservava: «Se domani passa la nostra proposta sulle Province 3.000 politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani. La volta buona». Ad ogni buon conto, visto il rischio corso sulla pregiudiziale dei grillini - respinta con 115 no e un’astensione contro 112 sì, maggioranza assai lontana dai 169 voti ottenuti da Renzi nella fiducia al Senato - a palazzo Chigi si è corsi ai ripari con una riunione serale intesa a blindare il ddl le cui sorti sembrano appese a un pugno di voti. Obiettivo non semplice, dal momento che le assenze che hanno fatto rischiare il capitombolo al governo traggono, tra l’altro, origine dai diffusi malcontenti per l’assenza nella legge elettorale di misure riguardanti le preferenze, le quote rosa e l’abbassamento delle soglie di sbarramento. Introdotta, invece, nel ddl Delrio, la possibilità del terzo mandato per i sindaci dei piccoli Comuni. CASINI E MERLONI SALVANO IL DDL DALLA RICHIESTA M5S DI ILLEGITTIMITÀ PESANO LE 17 ASSENZE DI FORZA ITALIA ASSENZE TRASVERSALI D’altra parte, le assenze, nei vari gruppi si sono distribuite trasversalmente con effetti contrapposti. Se Ncd nega la ”strategicità“ dei vuoti tra le proprie file, il dissenso nei centristi di ”Per l’Italia“ si manifesta esplicitamente con Mario Mauro che rivendica essere stata La telenovela dell’abolizione tra annunci e franchi tiratori LA STORIA ROMA Togliamo subito di mezzo ogni equivoco: in Senato, tra qualche franco tiratore, si sta parlando di una riforma delle Province, non della loro abolizione. Niente illusioni, le Province restano. A dispetto di centinaia di titoli di giornali, restano lì - intonsi 107 palazzi, migliaia di telefoni, segretarie, dirigenti, qualche auto blu e, soprattutto, 61 mila impiegati e i loro 2,3 miliardi di stipendi (oltre 38 mila euro lordi di media a testa). Non chiuderà neppure la mitica sede dell’Upi, l’Unione Italiana Province. In compenso gli italiani si scrollano dalle spalle - se non ci saranno colpi di scena - indennità e rimborsi pari a un centinaio di milioni assorbiti da circa 3.000 consiglieri provinciali, superstiti di un esercito di 4.014 eletti che, come vedremo, hanno cominciato a scollarsi dalle loro amatissime poltrone da fine 2011. La riforma li spiana senza pietà, anche se nulla impedirà loro di passare a Comuni e Regioni (o alle province e Città Metropolitane che nasceranno nel 2015 senza elezioni popolari). europee. Un bel segnale politico, dicono gli addetti ai lavori, è sempre un segnale politico. Diverso è il profilo concreto dell’operazione: i 113 milioni - ripetiamo, milioni - sfilati a consiglieri e presidenti contano nulla nella ricerca delle coperture per i 10 miliardi necessari alla riduzione dell’Irpef. COLPO MORTALE Fatto sta che con il voto di oggi che dovrebbe essere seguito a ruota da quello definitivo della Camera - dovrebbe chiudersi una vicenda nata ormai quasi tre anni fa e che ha visto innumerevoli colpi di scena. Il primo colpo mortale alle Province arrivò il 5 agosto del 2011 - nel pieno della terribile estate dell’esplosione dello spread e delle TWEET POMERIDIANO Insomma, l’unica abolizione effettiva avviata ieri è quella della classe politica provinciale. Un’abolizione che farà risparmiare (ammesso che i futuri consiglieri non prendano niente davvero) circa 113 milioni di euro. Questa almeno la cifra, l’ultima disponibile, che nel 2010 fu versata ai consiglieri provinciali eletti. C’è da essere soddisfatti? E’ tutto relativo. Un bel po’ di poltrone in meno non guastano mai in tempi di ”dagli al politico”. Non viene toccata la burocrazia, dirigenti compresi, ma magari l’operazione fa guadagnare qualche voto alle Gasparri e Finocchiaro in aula NON SI PARLA PIÙ DI CANCELLARLE DEL TUTTO: SARANNO ENTI DI SECONDO GRADO FORMATI DAI SINDACI cinque manovre del governo Berlusconi - con la consegna a Palazzo Chigi della famosa lettera della Banca Centrale Europea. Lettera nella quale una lesta manina italiana infilò anche l’eliminazione (eliminazione, non riforma) delle Province. I compiti, com’è noto, li fece il successivo governo Monti. Che a metà dicembre, nel gigantesco testo del decreto che avrebbe fatto passare tutti gli italiani al sistema pensionistico contributivo a 15 anni dalla riforma Dini, infilò un comma che le Province non le aboliva ma le svuotava. In pratica quel decreto anticipava quanto sta succedendo in queste ore: si prevedeva lo stop alle elezioni popolari per le Province che, una volta completate le legislature, sarebbero state guidate da un presidente eletto fra i sindaci dei Comuni. Operazione spericolata. Bocciata mesi dopo dalla Corte Costituzionale perché la parola Province è in Costituzione e dunque modifiche alle Province andavano fatte con legge costituzionale. Possibile che gli alti burocrati infilati nel governo Monti non lo sapessero? Non andò meglio l’anno successivo quando il progetto di accorpamento fra le Province che avrebbero dovuto ridursi a una cinquantina fu travolto dalla crisi dello stesso governo Monri. Anche qui forse ci mise lo zampino la burocrazia: meno Province voleva dire meno prefetture, meno direzioni provinciali, un sacco di posti in meno. Ora resta da capire chi chiuderà la luce. «Io no - dice il presidente dell’Upi e della Provincia di Torino, Antonio Saitta - Io sono stato votato dal popolo e quando scadrà il mio mandato me ne andrò e farò posto a un commissario». Capito: anche stavolta nessuno scriverà la parola fine. Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA Matteo Renzi e Graziano Delrio la sua «un’assenza politica» che in commissione ha mandato sotto il governo su una legge che all’ex ministro della Difesa decisamente non piace nel suo complesso. Il gruppo di PI si spacca di nuovo sulla pregiudiziale di costituzionalità del M5S con tre dei suoi senatori che votano contro la maggioranza, mentre il governo viene di fatto salvato dal voto di Pier Ferdinando Casini e Maria Paola Merloni. Ma un assist ancor maggiore all’esecutivo viene dal fronte dell’opposizione, dove l’assenza di almeno 17 senatori di FI scatena la polemica all’interno del gruppo. Ed è lo stesso presidente dei senatori forzisti, Paolo Roma- ni, a scrivere ai suoi lamentando la «perdita di una davvero grande occasione» di bloccare il provvedimento «una volta per tutte: se fossimo stati in aula del ddl Delrio non ne parlerebbe più nessuno». E, invece, se ne continuerà a parlare, da stamattina a palazzo Madama, dove Renzi intende fare quadrato sul superamento delle Province, chiamando quella di oggi «la prova del nove, la palestra per vedere chi sta dalla parte delle riforme». Dalla sua ha l’Anci, il cui presidente Piero Fassino afferma che l’arrivo in Aula del ddl Delrio «rappresenta una buona notizia per i sindaci italiani: Questa riforma - osserva il sindaco di Torino - rafforza i Comuni rendendoli lo snodo del sistema istituzionale locale». Di diverso parere il presidente dell’Unione delle Province, Antonio Saitta, che parla di «piccola riforma confusa e superficiale che, invece di produrre risparmi, porterà a un aumento della spesa pubblica». Sul piano delle convergenze si registra invece un accordo tra maggioranza e opposizione per la discussione urgente di un ddl costituzionale, a prima firma Vito Crimi (M5S), per la cancellazione tout court dalla Costituzione italiana della parola «Province». Mario Stanganelli Il ddl province ANSA Città metropolitane Milano Venezia Torino Bologna Genova Firenze Roma © RIPRODUZIONE RISERVATA Bari GLI ORGANI Sindaco metropolitano: il sindaco del Comune capoluogo della Provincia omonima Consiglio metropolitano: costituito dal sindaco metropolitano + 24 consiglieri (città metropolitane con popolazione superiore ai 3 mln di abitanti) oppure 18 consiglieri (città metropolitane con popolazione compresa tra 800.000 e 3mln) oppure 14 consiglieri nelle altre città metropolitane PROVINCE UNIONI DI COMUNI Reggio Quelle non assorbite dalle città Calabria metropolitane sono trasformate in enti locali di secondo livello e si Assumeranno definitivamente le funzioni occupano di pianificazione territoriale, delle rispettive Province dal 30 settembre 2014 ambiente, trasporti e scuola Napoli Possono farne parte i Comuni con popolazione di almeno 10mila abitanti, o fino a 3 mila se appartengono o sono appartenuti a comunità montane Il Messaggero - 26/03/2014 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE AVVISO LR 39/2005 – Avvio di un procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio ai sensi e per gli effetti della Legge Regione Toscana n. 39 del 24 febbraio 2005 e DPR 327 del 08 giugno 2001 smi art.52quater con dichiarazione di pubblica utilità, urgenza indifferibilità e inamovibilità delle opere, con effetto di variante agli strumenti urbanistici vigenti e attivazione delle relative misure di salvaguardia nonché apposizione del vincolo preordinato all’imposizione in via coattiva delle servitù di elettrodotto, relativamente alle opere: ALLACCIAMENTO AL CANTIERE “GALLERIA SANTA LUCIA” della Soc. PAVIMENTAL SPA alla linea a 132 kV “CALENZANOBARBERINO” N. 802 Richiedente: TERNA Rete Italia Spa in nome e per conto di Pavimental Spa In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 12 comma 4 della L.R. n. 39/2005 e dagli articoli 52-ter e 52-quater del D.P.R. n 327 del 08/06/2001, si rende noto che in data 03 marzo 2014 la Società Terna Rete Italia Spa in nome e per conto di. Pavimental Spa ha trasmesso alla Provincia di Firenze, l’istanza di Autorizzazione Unica per l’intervento in oggetto. La società Terna Rete Italia Spa in nome e per conto Pavimental Spa ha anche richiesto la dichiarazione di pubblica utilità urgenza e indifferibilità dei lavori e delle opere, con effetto di variante agli strumenti urbanistici vigenti e attivazione delle relative misure di salvaguardia nonché apposizione del vincolo preordinato all’imposizione in via coattiva delle servitù di elettrodotto, con le procedure di cui all'articolo 8, commi 4 e 5, della L.R. 39/2005 fatto salvo quanto disposto dagli articoli 52-ter e 52-quater del D.P.R. n 327 del 08/06/2001 come modificato dal D. Lgs. n 330 del 27/12/2004. (inamovibilità dell’opera). Le opere consistono nella realizzazione di un tratto di circa 1,4 km di linea elettrica aerea a 132 kV derivata dall’esistente linea elettrica a 132 kV “Calenzano-Barberino” n. 802 di proprietà Terna Rete Italia Srl e di una Cabina Utente per la trasformazione AT/mt della potenza di 30 MW. Il nuovo raccordo in derivazione nei pressi della loc. “Castagnolo” prevede l’infissione di n.5 sostegni a traliccio troncopiramidale e di un sostegno tipo portale localizzato all’interno della nuova Cabina Utente. Il citato raccordo aereo si deriverà da un nuovo sostegno n. 1A da realizzarsi in sostituzione dell’esistente sostegno n.37 che sarà demolito, detto nuovo sostegno n.1A non è oggetto della richiesta autorizzazione provinciale. Le opere elettriche insisteranno sulle seguenti particelle catastali del Comune di Calenzano Foglio 6 mappale 1 – Foglio 5 mappali 7, 8, 30, 31, 32, 28,136, 38, 39, 40, 41, 135,141, Foglio 4 mappali 10, 20, 139, 11, 2, 3, 12, 185. Dalle risultanze catastali allegate all’istanza ed al piano particellare le ditte catastali coinvolte risultano le seguenti: Ditta 1 Fattori Franca, Fineschi Patrizia, Sandre Daniele, Sandre Gheraldo, Sandre Vittorio, Zampini Rosa Comune di Calenzano Foglio 6 mappale 1 – Ditta 3 Buti Guido Comune di Calenzano Foglio 5 mappali 7, 8, 30, 31, 32, 28 – Ditta 5 Benini Giovanni Comune di Calenzano Foglio 5 mappali 136, 38, 39, 40, 41, 135 – Ditta 7 Brianzi Brunella, Brini Maria Antonietta, Cecchi Camilla, Cecchi Leonardo, Cecchi Paolo, Cecchi Roberto Brino Comune di Calenzano Foglio 5 mappale 141 Foglio 4 mappali 10, 20, 139, 11, 185 – Ditta 9 Del Bianco Giovanni Comune di Calenzano Foglio 4 mappali 2, 3, 12. La documentazione prodotta potrà essere consultata, previo appuntamento presso la Provincia di Firenze, Direzione Generale Sviluppo e Territorio, Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti - P.O. Energia U.O. Autorizzazioni attività energetiche - Via Mercadante 42, Firenze (rif. telefonici: 055/2760827, Fax: 055/2761255). Osservazioni su tale intervento potranno essere inoltrate all'Ufficio sopra citato da chiunque vi abbia interesse, singolarmente o in forma associata, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso. -MSGR - 20 CITTA - 7 - 26/03/14-N: 7 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Renzi: basta frenatori, ora leggi senza modifiche entro 60 giorni `Nel ddl costituzionale sul Senato inserita `Stasera riunione con i deputati dem la ghigliottina che aggira decreti e fiducie Il leader: non c’è un testo blindato IL RETROSCENA segue dalla prima pagina La Privacy Partiti, il Garante vieta gli sms elettorali In campagna elettorale i partiti potranno utilizzare liberamente le liste elettorali, ma dovranno ottenere il consenso per inviare sms, e-mail, mms, telefonate preregistrate e fax. E’ una delle decisioni del Garante sulla Privacy che ieri ha emanato il regolamento che disciplina la propaganda delle forze politiche. Partiti e movimenti politici più trasparenti, insomma, sull’uso dei dati personali di iscritti, simpatizzanti, partecipanti alle primarie, semplici cittadini. Partiti, movimenti, comitati per le primarie possono utilizzare senza consenso i dati di aderenti o di cittadini con cui intrattengono contatti regolari, purchè gli scopi che intendono raggiungere siano individuati nello statuto o nell'atto costitutivo. Serve invece il consenso scritto per comunicare i dati all'esterno (ad esempio ad altri partiti appartenenti alla stessa coalizione) o per diffonderli. E spiega la fretta con la quale Matteo Renzi ieri l’altro è tornato anzitempo in Italia dal vertice olandese. Le resistenze dei difensori della casta dei presidenti delle province, insieme ai malumori dei Popolari di Mario Mauro, hanno rischiato di provocare uno stop al ddl che impedirà di votare a maggio per un cospicuo numero di consigli provinciali. Ma la contromossa è già pronta: inserire nel ddl costituzionale sul Senato la cosiddetta ghigliottina, che renderà inutili decreti e fiducie. La nuova Camera sarà infatti tenuta a varare i ddl del governo entro 60 giorni, trascorsi i quali - recita la bozza - «il testo è posto in votazione, senza modifiche, articolo per articolo e con votazione finale». QUADRATO Problemi esistono dentro la maggioranza con i Popolari che masticano amaro sia per l’esclusione dal governo di Mauro sia per la soglia di sbarramento, ritenuta troppo alta, fissata per le Europee. Ieri Matteo Renzi ha dovuto anche constatare i limiti del sostegno di Forza Italia le cui assenze sono state però decisive per il varo del provvedimento. Gli affondi di Silvio Berlusconi contro la politica estera del governo che ha escluso la Russia dal G8, dicono ancor più chiaramente che la luna di miele con Forza Italia è finita e che occorre stringere i bulloni della maggioranza senza poter contare su ”aiutini”. E’ quello che Renzi tenterà di fare questa sera e dopodomani incontrando prima i gruppi parlamentari e poi la Direzione del suo partito. A tutti e due il premier-segretario presenterà «una bozza aperta» delle riforme istituzionali e delineerà le misure economiche che il governo sta mettendo nero su bianco nel Def. LA PALUDE Chiuso da ieri a palazzo Chigi, Renzi tiene costantemente d’occhio «la palude» nella quale in tanti vorrebbero inabissare il governo. Una pattuglia numerosa di frenatori contro i quali continua a combattere una guerra sotterranea che sempre più frequentemente Renzi ufficializza, con nomi e cognomi, rivolgendosi all’opinione pubblica. «E’ fisiologico che ciò accada quando tocchi interessi. E che interessi! - ha sostenuto ieri sera Renzi con i suoi non si può pensare che tagli tremila stipendi della politica e tutti applaudano. Comunque noi sia- VERTICE NOTTURNO A PALAZZO CHIGI IN VISTA DEL VOTO FINALE «STIAMO TOCCANDO MOLTI INTERESSI...» mo determinati ad andare avanti». L’«avanti» del presidente del Consiglio è però ancor più insidioso perché tra divieti di cumulo pensionistici, tagli alle auto blu, riduzione di stipendi ai supermanager, tagli a palazzo Chigi, prepensionamenti e mobilità nella pubblica amministrazione, sta accumulando una serie impressionante di avversari pronti ad attenderlo alla prova d’aula. Il vertice serale a palazzo Chigi per blindare la riforma Del Rio conferma i limiti di una maggioranza che a palazzo Madama deve fare i conti con i diktat dei piccoli, ma Renzi è convinto che per ora nessuno avrà il coraggio di fermare il treno delle riforme. Anzi, osserva con un certo compiacimento ciò che è accaduto dopo il risultato elettorale in Francia. Ovvero che «ora mi dicono pure che quello che vogliamo fare è troppo poco!». La possibile avanzata della destra euroscettica in Europa ha sparso terrore nelle cancellerie, a Bruxelles e anche a Francoforte. Ieri la parola «crescita» è però stata la priorità sia nel discorso del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che in quello del presidente della Bce Mauro Draghi. Un endorsement? Forse no, ma sicuramente qualche ostacolo di meno per chi intende tagliare le tasse. Marco Conti Twitter, per Matteo un milione di follower L’account twitter del presidente del Consiglio. Ieri mattina ha raggiunto il primo milione di follower. Renzi è il leader europeo più attivo sui social network. INESAURIBILE € 199 CRONO SPORT 2 minuti di luce = 24 ore di energia € 199 € 179 Energia inesauribile, è ciò che ti distingue. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 26/03/14-N: 8 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Visco: torna l’interesse degli investitori per il mercato italiano Lavoro, stop alle dimissioni in bianco Sì della Camera IL CASO Il governatore: «Per ridurre il debito pubblico serve la crescita, no a manovre correttive». Draghi: risanare tagliando la spesa BANKITALIA ROMA I rischi non sono svaniti. E «le tensioni sono pronte a riaccendersi». Ecco perchè puntare sulla crescita e giocare la carta delle riforme, continua ad essere l’unica via d’uscita dalla crisi. Per l’Europa, dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella lectio magistralis al Collegio Borromeo di Pavia. Ma soprattutto per l’Italia. Anche perchè il nostro Paese, avverte lo stesso Visco, ha «un solo vincolo di bilancio: la sostenibilità del debito». Può mettere agli atti «rinnovati segnali di interesse per i mercati italiani, incluso quello dei titoli di Stato. Non ha bisogno di manovre da 40-50 miliardi all’anno. E non deve fare i conti con la deflazione (per ora). Sulla stessa linea Mario Draghi, che da Parigi indica una doppia linea per l’Europa: continuare a sanare i conti pubblici puntando sulle «priorità di spesa» e insistere su «politiche strutturali che aumentino la produttività». Anche il processo di ristrutturazione del settore bancario può contribuire per il numero uno della Bce, «ad elevare il potenziale di crescita». La buona notizia per Draghi è che se anche la crisi ha superato il suo culmine. E, in Bundesbank ogni caso, la Bce «è pronta ad agire». L’AZIONE DELLA BCE Weidmann: non esclusi acquisti modello Fed L'ipotesi che la Bce possa abbracciare il «quantitative easing» comprando titoli come la Federal Reserve americana non è un argomento «fuori questione» per il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, a dispetto della sua fama di falco nel consiglio Bce. Weidmann ha però subito messo le mani avanti nell’intervista a Market News: acquisti di bond proporzionali alle quote del capitale della Bce sarebbero problematici. Non è escluso poi che la Bce possa far scattare tassi di interesse negativi, come strumento «più adeguato per contrastare un euro forte rispetto a misure non convenzionali». La prima tentazione di Visco è quella di strigliare i governi europei. Perchè «la politica monetaria non potrà da sola garantire la stabilità finanziaria se non saranno risolti i problemi all’origine della crisi dei debiti sovrani». Il dito è puntato sugli errori del passato: su «politiche di bilancio imprudenti», e sulla «sottovalutazione delle perdite di competitività». Quanto all’Italia, paga ancora uno spread lontano dai 50 punti base precedenti alla crisi del 2008. Tutta colpa del debito pubblico e della «bassa crescita», non certo di altro. Ma attenzione: «Le regole concordate in sede europea», mette subito in chiaro il governatore, «sono il mezzo, non il fine. Perchè «il vero vincolo di bilancio» dell’Italia è «la necessità di garantire la sostenibilità del debito». Ma senza crescita, senza una ripresa degli investimenti, il Paese non va da nessuna parte, lascia intendere Visco. Nonostante «i margini di flessibilità della regola sul debito». Una crescita «nominale vicina al 3%», per esempio, basterebbe per rendere sufficiente il pareggio strutturale del bilan- Il governatore Ignazio Visco cio», fa notare Visco. Altro che «manovre correttive». C’è poi spazio anche per un focus sui prezzi. Non siamo in deflazione, assicura il governatore, ma non si può abbassare la guardia. Perchè «anche un lungo periodo di variazioni dei prezzi troppo contenute può avere conseguenze indesiderabili». Il rischio è «contenuto», ma vi sono segnali da «non sottovalutare». In questo contesto, l’Italia deve sfruttare le opportunità offerte dall’Ue (come non è successo con i fondi strutturali), ma dovrà anche passare dalle riforme strutturali. Magari sfruttando la leva di un’Europa più integrata. L’intervento a tutto campo del numero uno di Bankitalia è poi anche l’occasione per difendere il programma Omt della Bce dopo gli attacchi della Corte tedesca. L’adozione dell’Omt «non è quello «di sostenere l’acquisto di titoli rischiosi». Bensì di «correggere l’errata percezione del rischio». Roberta Amoruso © RIPRODUZIONE RISERVATA «NON SIAMO IN UNA SITUAZIONE DI DEFLAZIONE L’OPERAZIONE OMT NON È PER NEUTRALIZZARE LO SPREAD» ROMA Cala il sipario sulle dimissioni in bianco. L’Aula della Camera ha approvato la proposta di legge che mette fine alla pratica sulla base della quale al lavoratore, e più spesso alla donna lavoratrice, si chiede di firmare una lettera di dimissioni al momento dell’assunzione. Una lettera che può essere successivamente utilizzata dal datore di lavoro: il più delle volte in caso di gravidanza, ma anche per una malattia prolungata o per la partecipazione ad uno sciopero. Il testo, approvato a Montecitorio con 300 sì, 101 no e 21 astenuti, passa ora al Senato. In base al testo approvato, la lettera di dimissioni volontarie deve essere sottoscritta, pena la sua nullità, dal lavoratore su appositi moduli, con tanto di numero progressivo che accerta la data, resi disponibili gratuitamente dalle direzioni territoriali del lavoro, dagli uffici comunali e dai centri per l’impiego. La nuova normativa si riferisce a qualsiasi contratto. E la nuova disciplina assicura una semplificazione degli oneri amministrativi connessi alla risoluzione del contratto per dimissioni volontarie, salvaguardando, tuttavia, l’esigenza di garantire la certezza dell’identità del lavoratore richiedente e il rispetto del termine di validità del modulo di dimissioni. Qualora la lavoratrice o il lavoratore si assentino dal lavoro, senza fornire comunicazioni, per oltre sette giorni, il rapporto si intende risolto per dimissioni volontarie. Foto: Federico Riva Le novità FISCO Prevista la revisione del sistema fiscale. Riordino detrazioni e deduzioni a favore di imprese e famiglie. Nuove misure per stima e monitoraggio dell’evasione CATASTO Rendita catastale calcolata sui metri quadrati e collegata al valore di mercato LOTTA ALL’EVASIONE Le risorse derivanti dovranno essere prima utilizzate per salvaguardare l’equilibrio di bilancio e poi confluire nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale GIOCO D’AZZARDO Delega al governo per il riordino. Stretta sulla diffusione, requisiti più rigidi per le concessioni alle aziende EQUITALIA I Comuni potranno avvalersi di Equitalia per la riscossione dei tributi solo “in via transitoria”. Nuovi servizi di riscossione: internalizzati o affidati a società pubbliche AZIENDE Il trasferimento di impresa a titolo oneroso sarà detassato Dichiarazioni precompilate operative a partire dal 2015 FISCO BRUNDIBÁR Opera per bambini in due atti Libretto di Adolf Hoffmeister Musica di Hans Krása Direttore José Maria Sciutto Regia Cesare Scarton Scene Michele Della Cioppa Costumi Anna Biagiotti ORCHESTRA GIOVANILE E CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA AL TEATRO NAZIONALE DAL 25 AL 30 MARZO [email protected] - www.operaroma.it ROMA Subito le dichiarazioni dei redditi precompilate. Poi la fatturazione elettronica. Infine l’attesa riforma del catasto. E’ questa la road map della riforma fiscale tracciata dal viceministro dell’Economia Luigi Casero. La “grande rivoluzione”, come l’ha definita ieri l’esponente di governo durante un'audizione in Commissione finanze del Senato, ha avuto l’ok del Parlamento a febbraio. Ed ora Palazzo Chigi ha un anno di tempo per approvare i decreti delega e dare sostanza al ddl. Ma l’obiettivo è quello di accelerare. Così al ministero dell’Economia si punta a preparare entro maggio i provvedimenti che riguardano in particolare le semplificazioni fiscali. A cominciare dai modelli di dichiarazione dei redditi precompilati che riguarderanno circa 18 milioni di dipendenti e pensionati. La nuova procedura, ha spiegato Casero, «elimina un milione di errori formali, che in questo momento vengono fatti dai contribuenti che presentano le dichiarazioni». Si tratta di una delle innovazioni più attese dal premier Matteo Renzi. E Via XX Settembre lavora affinchè, già a partire dal 2015, i contribuenti possano ricevere a casa i modelli redatti dall’Agenzia delle Entrate. «Dovrà funzionare perchè se buchiamo si perde tutta la credibilità tra cittadini e chi si occupa di fisco» ha avvertito Casero. Quanto alla fatturazione elettronica, i tempi saranno più lunghi. Serve un sistema informatico «senza buchi» che metta in connessione i privati, ha spiegato il viceministro. Il quale ha confermato che la riforma del catasto sarà operativa non prima di 3-5 anni. La riforma prevede il passaggio dai vani ai metri quadrati. E per calcolare il IL GOVERNO ACCELERA SULLA DELEGA: PRIMI DECRETI A MAGGIO valore dell’immobile serviranno anche dati precisi sulle caratteristiche di ciascun edificio. Entro il 2014 il governo realizzerà comunque il disegno quadro. IL CONFRONTO Stesso destino anche per la riforma dell’accertamento, dell'abuso del diritto e per la revisione delle tax expenditures. Sono procedimenti «ampi e complessi» ha precisato il viceministro garantendo che nella stesura dei provvedimenti, il governo avvierà un confronto con le associazioni di categoria e con le commissioni parlamentari. Ma anche con i cittadini considerato che “sarà aperto un dialogo attraverso piattaforme telematiche”. Passo spedito per la revisione dei Caf, mentre Palazzo Chigi intende muoversi con cautela sulle ludopatie. Serve un confronto parlamentare sul tema dei giochi "che ha molte interfacce e tocca anche altre sensibilità” ha spiegato Casero chiamando così alla collaborazione la commissione Affari sociali. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 26/03/14-N: 9 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Gli statali ANSA 3.436.814 3.238.474 -198.000 -5,7% scuola ministeri autonomie locali enti non economici 2008 Fonte: Ragioneria generale dello Stato -10,9% -124.000 3.193.500 -45.000 -1,4% (come nel 2012/11) -11,5% -5% -17% 2012 stima 2013 Angelo Rughetti Sottosegretario alla pubblica amministrazione Grazie ad una norma già in vigore i dipendenti in eccesso lasceranno il servizio in anticipo Novara è il primo Comune autorizzato, si valuta con il Tesoro l’allargamento del piano ` «Statali, esuberi in pensione e la mobilità sarà la regola» ROMA Ancora poche settimane. Poi il piano di riforma della pubblica amministrazione, uno dei punti cardine del programma di Renzi, sarà pronto. «Contiamo di presentarlo tra la fine di aprile e la prima metà di maggio», dice a Il Messaggero Angelo Rughetti, sottosegretario del ministero della Pubblica amministrazione. Il commissario Cottarelli chiede 3 miliardi di risparmi dal pubblico impiego. Il ministro Madia ha parlato di prepensionamenti e mobilità obbligatoria per gli statali, conferma? «Confermo. Abbiamo intenzione di utilizzare sia il meccanismo degli scivoli che quello dei prepensionamenti per svecchiare la pubblica amministrazione e far entrare giovani». Come funzioneranno i prepensionamenti? «Intanto abbiamo iniziato ad applicare una norma già prevista dal governo Monti che consente ai Comuni con piani di esubero di effettuare prepensionamenti applicando le regole precedenti alla riforma Fornero. Il primo ad essere autorizzato è stato il Comune di Novara». In pratica, generalizzando, 62 anni e 3 mesi con 36 di contributi invece dei 66 anni attuali. Vale solo per Novara? «Abbiamo aperto un tavolo con il mini- stero dell’Economia e con l’Inps per estendere l’utilizzo della norma ad altri Comuni che ne stanno facendo richiesta. Vorremmo studiare anche altre soluzioni per le altre amministrazioni e che si basano sullo stesso concetto, ossia favorire l’uscita del personale che è più vicino alla pensione per assumere giovani. È chiaro che tutto questo va reso compatibile finanziariamente. Insieme a Tesoro e Inps stiamo effettuando delle simulazioni per capire quanti nuovi assunti possiamo fare ogni ”tot” di persone che mandiamo in pensione». C’è già un risultato di queste simulazioni? Madia: avanti con la riforma non servono tavoli sindacali LA POLEMICA ROMA La riforma della pubblica amministrazione «non è detto» che vedrà il confronto con i sindacati. A confermare che per il governo Renzi la parola concertazione non ha più significato, stavolta è il ministro Marianna Madia. La sua rivoluzione nel pubblico impiego - che dovrebbe passare attraverso una «sana mobilità obbligatoria», un massiccio piano di esuberi/prepensionamenti, stipendi dei manager ridotti - non sarà necessariamente concordata con i sindacati. Anzi. «Non è detto che ci saranno dei tavoli, perché abbiamo tempi molto stretti» ha dichiarato ieri il ministro. D’altronde incontri con i sindacati ci sono già stati nei giorni scorsi. E «sono stati incontri molto importanti, in cui noi abbiamo chiesto di darci proposte per andare oltre il piano Cottarelli» ha sottolineato la Madia. Immediata la replica delle organizzazioni sindacali. Particolarmente duro il leader Cisl, Raffaele Bonanni: «Se il governo Renzi non vuole confrontarsi con il sindacato, e le altre parti sociali, ce ne faremo anche noi una ragione. Non ci strapperemo le vesti e andremo tra la gente». Per Rossana Dettori, leader della Fp-Cgil, quella del ministro «è una posizione fortemente sbagliata. I processi virtuosi si governano con il consenso, non con provvedimenti calati dall’alto». Detto ciò la sindacalista si dice favorevole ai prepensionamenti «purché si discuta di riorganizzazione dei servizi e si assumano i giovani qualificati, a partire dai vincitori di concorso non Marianna Madia STIPENDI MANAGER: PER LE SOCIETÀ QUOTATE IL LIMITE DEI 300 MILA EURO SARÀ SUPERATO CON LA PARTE VARIABILE ancora assunti e dai precari». Ieri il ministro ha anche fornito nuovi dettagli sulla riforma in cottura. A proposito degli 85.000 esuberi previsti dal commissario per la spending review Cottarelli, Madia ha spiegato che «l’idea sarà quella di provare ad avere delle uscite anche con dei prepensionamenti». Confermato il piano di mobilità interna e confermato anche il tetto agli stipendi dei manager. Anche se per le società quotate «si può ragionare su una parte fissa e una variabile», in modo da evitare «eccessi» ma comunque restare sopra la soglia di 300.000 euro lordi annui. Per le altre società pubbliche, invece, il ministro Madia ha reso noto di aver appena firmato una circolare che - facendo riferimento a una norma del governo Letta - chiarisce che nella soglia massima (pari allo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione) «vanno cumulati tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi». Concertazione Poletti: confronto ok, ma decidiamo noi Anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, torna sulla querelle concertazione si-concertazione no. «Il confronto è nell'ordine delle cose ma la responsabilità della decisione compete al governo e al Parlamento» dice durante l'audizione in commissione Lavoro della Camera. Aggiungendo: «Questo non vuol dire che si liquida qualcuno. Se ognuno fa la sua parte, lo spazio c’è per tutti». Il ministro ha poi ribadito che si sta lavorando per trovare «una soluzione strutturale» alla vicenda degli esodati, e ha nuovamente confermato che manca un miliardo per la cig in deroga. Infine, per quanto riguarda lo sconto Irpef, Poletti ha escluso sia che ne possano beneficiare i pensionati sia l’ipotesi bonus in busta paga, confermando invece la scelta delle detrazioni per i soli lavoratori dipendenti. IL PASSAGGIO TRA AMMINISTRAZIONI CON LA RIFORMA NON SARÀ PIÙ L’ECCEZIONE SOPRATTUTTO PER I DIRIGENTI «Ci stiamo ancora lavorando, anche perché molto dipende da quanto tempo si anticipa la pensione. Più apro la forbice, più risparmia lo Stato ma più costa per l’Inps». Anche la mobilità obbligatoria già esiste ma non è praticamente stata mai applicata? «Per farlo stiamo attivando un tavolo interistituzionale insieme a Comuni e Regioni. Dovremo mettere a punto una tabella di equiparazione che chiarisca che, per fare un esempio, un dipendente che è un C1 in un Comune diventa un D3 in un ministero». La mobilità sarà possibile, come chiede per esempio il Comune di Roma, anche tra amministrazione e società controllate? «Sì, ci stiamo lavorando e potrebbe essere introdotta come emendamento al salva Roma. La capitale e gli altri Comuni che hanno piani di ristrutturazione potranno essere un modello, un laboratorio. Ma questa norma ha una sua ratio all’interno della riforma complessiva che abbiamo in mente». Quale sarebbe la ragione? «I dipendenti del pubblico impiego, siano essi di un Comune, di una Regione, di un ministero, ma anche di un’azienda pubblica, andranno tutti considerati come dipendenti della Repubblica che prestano la loro attività pro tempore presso un determinato ente. In questo modo la mobilità non sarà più l’eccezione, ma l’ordinario. Soprattutto sulla parte alta, per i dirigenti». Il ministro Madia ha detto che non ci sarà tempo per trattare con i sindacati? «Chiariamo. Non abbiamo i tempi per la concertazione lunga e rituale. I sindacati ci possono mandare le proposte e possiamo incontrarci, come abbiamo già fatto, informalmente. Il confronto rituale, quello è morto». L’amministratore delle Ferovie Mauro Moretti è tornato all’attacco sulla questione degli stipendi. Andate avanti comunque anche su manager e dirigenti? «Sulle controllate c’è già un tetto previsto dalla legge e ridotto del 25% da Letta. Pochissime aziende lo hanno applicato. Per le società quotate come Eni e Enel, o che emettono obbligazioni come Ferrovie e Poste , i tetti non sono stati applicati. Ma una regola ci deve essere anche per loro, non si possono lasciare le decisioni sulle retribuzioni solo ai consigli di amministrazione e alle assemblee». Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 11 - 26/03/14-N:RIBATTERE 11 Primo Piano Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Caos FI, Fitto: pronto a lasciare la Camera `Alta tensione dopo la decisione di escludere i parlamentari `I colonnelli contro il «cerchio magico» di Pascale e Rossi dalle liste per le europee. Scajola: «Scelte incomprensibili» Berlusconi le difende: «Di magico qui ci sono solo io...» IL CASO I pm su Ponzellini ROMA Dire che hanno un diavolo per capello è un tenue eufemismo. Sono incavolati neri, furibondi. L’idea che proprio loro, Raffaele Fitto e Claudio Scajola debbano farsi da parte per far spazio al rinnovamento conferma un sospetto diffuso ma inconfessabile. Sospetto che forse entrambi avevano da tempo: la quasi certezza che l’ultimo anello del cerchio magico di Berlusconi sia «in confusione». Si spiega così la sfida di Fitto: «Se dovesse permanere la tesi di non candidare i parlamentari nazionali sono pronto a dimettermi dal Parlamento». Sfida che il consigliere politico Toti non esclude e accoglie come «una strada seria». «A Santanchè 2 milioni e 800mila euro» Chiuse a Milano le indagini sulla Bpm Due milioni e 800 mila euro «nell’interesse esclusivo» di Daniela Santanchè, amministratore delle società Visibilia2 e Visibilia srl. La parlamentare di FI non è indagata. È uno dei presunti finanziamenti illeciti concessi dall’ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini elencati dai pm milanesi nell’avviso di chiusura delle indagini, notificato dalla GdF a Ponzellini e ad altre 16 persone. Nell’elenco di finanziamenti che sarebbero stati disposti dall’ex presidente e dal suo ex braccio destro Antonio Cannalire a favore di una serie di società con «un danno patrimoniale» per GLI INGRATI Intanto seduto su un divanetto di Montecitorio, l’ex governatore pugliese medita. Cerca una ragionevole spiegazione. Vorrebbe sentirsi dire il vero motivo per cui vogliono escluderlo dalle liste. Proprio lui che ha riempito le piazze e i palazzetti di fedelissimi nei giorni della decadenza. «Mai come in questo momento è importante il ruolo di chi è espressione del territorio», si limita a dire, con aplomb british. Berlusconi ha lanciato l’invito a «mettere da parte gli egoismi e le rendite di posizione». Parole che lette in un certo modo suonano come accuse. I colonnelli sono convinti che dietro certe frasi si celi lo zampino del «cerchio», di Toti, Fiori, Verdini e di Maria Rosaria Rossi. Avrebbero convinto il 78enne ex Cavaliere che «certi nomi» in un momento delicato come questo sarebbero di peso. «Nella segreteria nazionale Renzi ha messo persone di trent’anni anche noi dobbiamo fare lo stesso», ha ripetuto lo stesso Berlusconi incontrando di recente il coordinatore romano, Bordoni. Segno che certe cose lui le pensa e le dice, non ha bisogno di essere influenzato. E nel Lazio in pole position per un posto in lista ci sarebbero Ciocchetti e il presidente della Provincia di Latina, Cusani. «NON LO DISTURBO» E Scajola? Si era messo a disposizione. Qualche ora dopo gli è stato recapitato l’invito all’autorottamazione. Dispiaciuto? «Avevo dato la mia disponibilità - mette alla prova il suo self control l’ex ministro di Imperia -: sono elezioni difficili. La gente vede l’Europa lontana. Il voto di protesta sarà molto forte e noi ci presentiamo senza Berlusconi, un handicap. Dobbiamo obbligare tutti coloro che hanno capacità di mobilitazione a scendere in campo. Ecco perché certe scelte mi sembrerebbero incomprensibili». E il rinnovamento? «Ci deve essere ma cum grano salis, mischiando novità ed esperienza. Una lista è formata da 15/20 nomi, la rosa di una squadra di calcio. Capirei le difficoltà se si dovesse scegliere l’uno o l’altro ma a noi basta prendere chi è più in forma». Scajola non sente il «capo» da tempo. Non lo ha chiamato e non lo farà «non voglio disturbare». Approva l’eventuale candidatura dei figli Piersilvio, Marina e Barbara, «persone affermate, e che in una lista starebbero bene» e, qualora decidesse in questo senso, della Pascale «una donna intelligente, anche se non so quanto una sua candidatura sarebbe popolare». In questo momento FI teme la scadenza del 10 aprile, quando i giudici dovranno decidere se affidare il leader maximo ai servizi sociali o dargli i domiciliari. Berlusconi però non sembra scosso dalle lotte interne: «Di magico a Forza Italia ci sono solo io che dopo 20 anni di guerra che mi hanno fatto sono ancora qui vivo e vegeto». Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA Silvio Berlusconi e Francesca Pascale l'istituto di credito milanese, c'è anche quello per le concessionarie di pubblicità Visibilia2 e Visibilia srl amministrate dalla parlamentare. La vicenda non è nuova mentre inedita è la cifra complessiva stanziata. Nel capo di imputazione si legge infatti che Ponzellini e Cannalire «in conflitto di interessi con la posizione di dirigenti di Bpm» hanno «concorso a compiere nell'interesse esclusivo di Daniela Santanchè atti di disposizione del patrimonio di Bpm facendo ottenere a dette società finanziamenti con la consapevolezza di recare pregiudizio della banca». L’intervista Giovanni Toti «Francesca non sarà candidata ma c’è bisogno di rinnovare» ROMA Silvio Berlusconi invita a mettere da parte gli egoismi in Forza Italia in vista delle elezioni europee. Ma chi sono gli egoisti: i ”nuovi” che vogliono salire sul proscenio o i ”vecchi” che non intendono fare un passo indietro? Giovanni Toti glissa: «Mah, la linea del partito la da Berlusconi ed è nota a tutti. Ha rilanciato FI come marchio per le Europee per tornare allo spirito di novità che da sempre contraddistingue lui ed il suo movimento; ha chiesto ai Club Forza Silvio di stare tra la gente per allargare il bacino del consenso. E’ evidente che tutto questo nasce anche dall’esigenza di avviare un processo di rinnovamento della classe politica». Un po’ troppo doroteo, no? Se Berlusconi ha fatto quell’appel- «NESSUNA ROTTAMAZIONE MA SONO INTOLLERABILI LE RESISTENZE DI CHI NON TOCCHEREBBE NEMMENO UNO SPILLO» lo è perché di egoismi ne ha visti e tanti.. «Probabilmente si riferisce a tutti quelli che lo tirano per la giacca». Tra questi c’è anche la sua fidanzata Pascale, negli ultimi giorni molto attiva per affermazioni politiche? «No. Escludo nel modo più assoluto che si riferisse alla Pascale». Allora diciamo così: tanto attivismo prelude ad una candidatura alle Europee della signorina Pascale? «Ma andiamo, assolutamente no». Glielo chiedo perché c’è chi, come Vittorio Feltri, tuona contro il cerchio magico che circonda Berlusconi. A proposito, lei chi sarebbe: Cagliostro? «Guardi, su questa storia del cerchio magico non posso che citare quel che dice il presidente Berlusconi, e cioè che di magico in FI c’è solo lui. E che dopo vent’anni, nonostante le tante ingiustizie subite, è ancora lì che ha voglia di lottare». Significa che allora in lista ci deve essere comunque un Berlusconi? O magari più di uno? «Sono considerazioni di Feltri - posso dirle? - di sapore vagamente ridicolo, non all’altezza della sua fama di grande giornalista». Dunque rimane la smentita di Berlusconi: niente figli nelle liste europee? «Sicuro, non ci saranno figli candidati». C’è chi assicura che così, senza appunto un richiamo al nome Berlusconi sulla scheda, FI è destinata alla débacle elettorale. «Non credo nel modo più assoluto». Ma in quella malaugurata ipotesi, se cioè FI arriva terza dopo Pd e Grillo, a quel punto Berlusconi fa saltare il tavolo delle riforme concordato con Renzi? «Assolutamente no. Credo che Forza Italia, come ha sempre fatto, manterrà i patti che ha sottoscritto. E per dirla tutta a me sembra che le cose stiano al contrario. A me sembra cioè che l’anello debole non stia nell’accordo tra il presidente Berlusconi e il premier quanto nella scarsa affidabilità e coesione della maggioranza. Almeno a vedere i voti al Senato sul Ddl Delrio. Renzi ha ben maggiori problemi Giovanni Toti dere l’alleanza, più perplesso Maurizio Lupi. Lorenzo Cesa e Giampiero D’Alia lavorano su questo progetto da alcuni mesi. Nel quartier generale centrista però per il momento la parola d’ordine è «no comment». Antonio De Poli avrebbe già in mano alcuni bozzetti del simbolo unitario, ma preferisce glissare: «E’ ancora prematuro», fa sapere prudente, «non c’è ancora niente di così definito». Di certo, un patto per le europee ancorerebbe l’Udc su un’alternativa a Silvio Berlusconi. Senza contare che il partito di Pier Ferdinando Casini può contare su una capillare struttura radicata sul territorio, che invece al neonato Nuovo centrodestra manca. B.L. ma la riforma costituzionale di palazzo Madama e poi quella elettorale? «Di quello discuteremo. Quello sottoscritto sulle riforme è un patto, e come sempre in queste occasioni tra i sottoscrittori del patto si discute nel merito e sul calendario dei lavori. Non è questo il punto». Ma al dunque l’immagine di una FI dilaniata da una guerra tra bande le risuona o no? «Non mi risuona affatto. Detto questo è evidente la voglia del presidente Berlusconi di rinnovare il suo partito: nei meccanismi di confronto con la gente, nelle idee; nei programmi e in parte nelle facce. Lo ha detto più e più volte. E’ una operazione che è già avviata e direi anche in modi assai prudenti visto che il concetto di rottamazione gli è estraneo e non l’ha mai usato in vita sua. Tuttavia le resistenze improntate al ”non cambiamo niente, neanche uno spillo” sono poco tollerabili». Lei parla di idee nuove. Quali sarebbero, l’euroscetticismo? Se è così arrivate ben ultimi... «Ci sono fatti che ci devono far riflettere. In primo luogo, sondaggi alla mano, si rischia un’astensione del 50 per cento. In secondo luogo, il voto a Le Pen conferma i nostri timori. A questa Europa a guida tedesca siamo critici da molti anni e Berlusconi è stato l’unico a prendere di petto i partner chiedendo una politica più favorevole agli Stati mediterranei e l’ha pagata cara. Non diciamo di uscire dall’euro ma chiediamo di rinegoziare il fiscal compact; usare nuovi criteri per calcolare il tetto del 3 per cento tra deficit e Pil e dotare la Bce di poteri veri, compreso quello di emettere moneta». Carlo Fusi © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA in casa rispetto a quelli che teoricamente potremmo procurargli noi. Del resto la nostra lealtà l’abbiamo dimostrata alla Camera sulla riforma elettorale senza i nostri voti l’Italicum non sarebbe passato per colpa dei franchi tiratori del Pd. Al Senato non mi sembra tiri un’aria migliore». Ecco, appunto. Non vi convince l’idea di cambiare priorità: pri- «QUALUNQUE SIA IL RISULTATO ELETTORALE L’ACCORDO SULLE RIFORME NON È A RISCHIO» Ncd-Udc, prove di intesa per le europee IL CENTRO ROMA I due simboli Udc-Ncd affiancati sulla scheda delle elezioni europee. E’ l’ipotesi a cui stanno lavorando in queste ore riservatamente gli staff dei due partiti moderati, nel nome della comune appartenenza al Ppe. Un progetto, come conferma Gaetano Quagliariello, coordinatore degli alfaniani, che vede sia dall’una che dall’altra parte ancora dubbi da superare ma, allo stesso modo, anche fan decisi a condurre in porto l’operazione. In Europa lo sbarramento è al 4% e non sono previste coalizioni, mentre l’Italicum alle elezioni politiche prevede uno sbarramento al 4,5% per i partiti in coalizione e una soglia del 12% per la coalizione stessa. «Il punto», spiega l’ex ministro, «è se si pensa a un progetto politico vero e proprio, o se si tratta solo di mettersi insieme per superare lo sbarramento. Perché se è così, non si va da nessuna parte. Se invece le elezioni sono solo il primo passo, cui far seguire una costituente di centro sui valori e sui programmi, allora ben venga». Così, raccontano che Renato Schifani sia molto più determinato a conclu- AL LAVORO SULL’IPOTESI DI UNIFICARE I SIMBOLI NEL NOME DELLA COMUNE ADESIONE AL PPE Il grillino «Sarò breve e circonciso» La gaffe fa il giro del web Alla Camera si vota il ddl che vieta le dimissioni in bianco e Tripiedi (M5S) inizia il suo intervento con un infortunio linguistico: «Sarò breve e circonciso». Il vicepresidente Baldelli lo stoppa: «Conciso... Quella è un’altra cosa». -MSGR - 14 PESARO - 37 - 26/03/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Mercoledì 26 Marzo 2014 METEO Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Domani Marche Cult e i dettagli che fanno la differenza Regione Gli stipendi dei dirigenti: molti oltre i 100 mila euro Piobbico Domani sul Messaggero Carnevali a pag.38 Perini a pag. 41 Precipita con il parapendio e resta appeso su una roccia L’uomo è riuscito a telefonare alla moglie che ha subito dato l’allarme Salvato dopo cinque ore, è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Via libera all’hotel con le torri Primo sì della giunta al progetto di Filippetti per unire il Beaurivage e il Nautilus Niente sconti sull’altezza. Gli albergatori chiedono impegni per il turismo ai candidati sindaco ` Maxi Albergo di Filippetti, il progetto va avanti senza modifiche. Resteranno le due torri con sette piani di altezza. Corsa contro il tempo per il via libera: «In consiglio entro il 10 aprile, prima che finisca il mandato», è l'obiettivo del sindaco. E oggi in commissione la variante per trasformare il Rex in appartamenti. Se l'operazione Poru, per riconvertire gli alberghi Lido e Sporting in appartamenti commerciali, è stata bloccata dal sindaco e della maggioranza, va avanti, invece, senza battute d'arresto il piano per la realizzazione del maxi hotel da 330 posti letto su viale Trieste, presentato dal pa- tron di Eden Viaggi Nardo Filippetti. Il progetto è stato visionato ieri mattina dalla giunta, che ha dato parere favorevole alla costituzione del diritto di superficie che permetterà di creare percorsi di collegamento tra le due strutture alberghiere che verranno accorpate, il Nautilus e il Beaurivage. A quanto pare, anche se la fase delle osservazioni non è ancora chiusa, non dovrebbero essere apportate modifiche progettuali. In particolare, non verrà recepita la richiesta dell'associazione dei bagnini Oasi Confartigianato, di ridurre l'altezza del nuovo hotel. Delbianco a pag. 40 Urbino, una folla di candidati sindaco e incognita Sgarbi Blitz in Romagna. La donna è pesarese Droga in casa, arrestata cuoca stagionale Una pesarese di 54 anni, cuoca stagionale, è stata arrestata dai carabinieri di San Giovanni Marignano, dove abita, con l’accusa di spacciare hashish e marijuana. La donna, divorziata e incensurata, lavora come stagionale in riviera. I carabinieri la tenevano d’occhio da qualche tempo, dopo avere notato un via vai sospetto di persone vicino alla sua abitazione, così hanno deciso di perquisire l’appartamento e hanno trovato la droga (due etti di hashish) nascosta nel frigorifero. Altri due etti di marijuana, invece, erano stati messi sul termosifone della sala da pranzo per essiccare. L’hotel Nautilus Dopo il derby. Il Benelli privo di recinzioni debutta domenica `Sono otto i pretendenti: i Verdi contano di schierare il critico d’arte VERSO IL VOTO URBINO Una gara per otto, una cifra che potrebbe ridursi sensibilmente per il tentennamento dell’ultima ora di qualche pretendente. Comincia a delinearsi come la più folta competizione di sempre quella in vista per il 25 maggio, alle elezioni comunali della città. Smottamenti e frazioni multiple sia a destra che a sinistra, con l’incognita delle (significative) liste civiche e del peso elettorale del M5S al debutto nella competizione comunale. I grillini hanno candi- LISTE CIVICHE A DESTRA E SINISTRA MA SONO I 5 STELLE QUELLI CHE POTREBBERO PORTARE ALLA NOVITÀ DEL BALLOTTAGGIO Vittorio Sgarbi dato Emilia Forti, il cui consenso potrebbe crescere in ragione delle concomitanti elezioni europee che vedono i partiti anti Ue godere del vento in poppa. Si avvicinerebbe lo spettro di un ballottaggio che costringerebbe le otto formazioni a cercare intese ed incastri nei quindici giorni tra una votazione e l’altra. Lo sa bene Maricla Muci, vincitrice delle cruente primarie Pd, che avrà una lista con il suo nome ed una del Partito Democratico. In queste ore sono in corso trattative con Sel e Socialisti per un appoggio. Alla sua sinistra dovrà fare i conti con Gualtiero De Santi di «Sinistra per Urbino». Ma a far davvero paura a tutti sono le liste civiche. Innanzi tutto quella guidata da Francesca Crespini, ex assessore al Turismo agguerrita rinnovatrice. Poi, più a destra, quella di Maurizio Gambini, che è già una realtà e gode dell’appoggio di Fi e Ncd. Indecisi sulla candidatura con una lista personale Piero Demitri e Bruno Malerba. Dulcis in fundo i Verdi di Vittorio Sgarbi. Che punta innanzi tutto a rovinare la festa dei partiti tradizionali, per poi giocarsi eventualmente tutto al ballottaggio contro quel Pd che lo ha escluso dalle primarie. «Puntiamo ancora sulla sua candidatura in città», ha spiegato il suo portavoce smentendo le voci di un ritiro che erano circolate in seguito ad alcune sue dichiarazioni televisive. Giorgio Bernardini © RIPRODUZIONE RISERVATA Fumata bianca per l’Indesit siglato l’accordo col sindacato LAVORO FABRIANO Accordo siglato fra Indesit (nella foto, la sede) e sindacati sulla maturazione dei ratei e degli altri istituti in regime di cassa integrazione straordinaria. Dopo oltre 8 ore di faccia a faccia al Centro Convegni Carte Geografiche, la fumata bianca. Indesit ha concordato con le parti sociali la maturazione per le fabbriche dell'intero premio di risultato. «Le decisioni odierne, nel solco della disponibilità aziendale al confronto con le parti, rappresentano le migliori soluzioni possibili e sostenibili volte a tutelare i lavoratori e rilanciare la competitività delle produzioni», le parole dell' azienda. Nello specifico, l'accordo prevede, secondo quanto evidenziato dai sindacati «al fine di favorire i dipendenti coinvolti dalla cassa integrazione guadagni straordinaria, sarà garantita su base annuale, per il biennio 2014-2015, la maturazione minima del 70% dell'importo di armonizzazione accordi pregressi; Il valore del Premio di risultato, per i lavoratori di cui al punto precedente, sarà erogato in funzio- ARISTIDE MERLONI SULLA NOMINA DI CASÒ «UNA SCELTA GIUSTA» mente, in quota si isolerà una depressione chiusa a coinvolgere tutte le regioni centro-settentrionali. E’ questa una configurazione critica per la nostra penisola. Oggi il tempo andrà peggiorando, con precipitazioni a partire dal primo pomeriggio, in estensione ed intensificazione, in serata, sui settori più settentrionali della regione. I venti saranno settentrionali con mare mosso. La fase peggiore si verificherà tra la notte e le ore antimeridiane di domani, quando si avranno precipitazioni intense a carattere temporalesco, più diffuse sui settori collinari settentrionali e nevose oltre i 1000 metri. Le temperature odierne saranno comprese tra 6 e 14˚C; le minime oscilleranno tra 1 e 8˚C. ne del raggiungimento degli obiettivi annuali. È un discreto accordo ed importante per tutti». Nel frattempo, il giorno dopo la nomina di Angelo Casò alla carica di Fineldo, la finanziaria della famiglia Merloni che controlla il pacchetto di maggioranza della Indesit company, a parlare è Aristide Merloni, vicepresidente e tutore legale del padre Vittorio, gravemente malato da alcuni anni. In molti lo consideravano come il possibile successore del fratello gemello, Andrea, alla carica di presidente della cassaforte di famiglia. «Nessuna sorpresa. In realtà avevamo individuato da tempo in Casò come la migliore per occupare questo incarico, considerando che sta da anni con noi, basti pensare ai 9 anni presidente del collegio sindacale di Indesit. Mi sembra chiaro, quindi, che conosce benissimo sia Fineldo che Indesit stessa. Una scelta giusta per ricompattare tutte le divergenze che ci sono state in passato». Parole, dunque, che certificano l'unità di intenti in seno alla famiglia Merloni per tracciare il futuro di Indesit, magari attraverso una partnership internazionale. Cla.Cu. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Stadio senza barriere ma blindato Sono ultimati i lavori al Benelli con l’installazione della balaustra di vetro al posto della recinzione ma domenica per Vis-Isernia saranno tanti gli agenti allo stadio (Foto Toni) Sacchi a pag.39 Il meteorologo Freddo, vento e pioggia Massimiliano Fazzini Il mese di marzo è uno tra i preferiti dai meteorologi perché riesce a regalare spunti di dinamicità atmosferica talora estremi. E anche questo mese, dopo un costante dominio del campo anticiclonico misto atlantico-continentale, si chiude con un deciso “colpo di coda” dell’inverno. Già da 48 ore, il quadro meteorologico e soprattutto il clima termico sono tipici di fine inverno e anche nella giornata di ieri, seppur caratterizzata da un temporaneo miglioramento della situazione meteo, non sono mancati passaggi nuvolosi di tipo cu- muliforme, capaci di produrre locali focolai temporaleschi, con brevi rovesci associati. Il clima è stato rigido, soprattutto nottetempo, quando in montagna si è scesi spesso sotto lo zero. Durante il giorno, un vivace maestro ha mantenuto basse le temperature mai superiori ai 13˚C. Ora ci attende un significativo peggioramento del tempo. Si va avvicinando una intensa perturbazione alimentata da aria polare marittima che nella mattinata odierna “scaverà” una profonda depressione sui mari ad ovest dell’Italia. Contemporanea- -MSGR - 14 PESARO - 38 - 26/03/14-N: 38 Marche Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Regione, il peso dei dirigenti `Tutti gli stipendi oltre i 100 mila euro e a tempo indeterminato I COSTI DELLA POLITICA ANCONA Il problema, nelle Marche, non è in fondo il costo del manager. A pesare sul Bilancio dei costi della macchina regionale sono soprattutto gli stipendi dei dirigenti di Giunta e Consiglio. Nella mappa delle posizioni apicali - non solo dirigenti, ma anche le così dette p.f, posizioni di funzione - oltre la metà delle figure supera i 100 mila euro lordi all'anno (dati 2013) a cui poi si aggiungono le premialità di risultato. Due su tre, nella classifica degli stipendi più alti, sono donne, in controtendenza con i dati nazionali. Si tratta del direttore generale dell'Assemblea legislativa, Paola Santoncini, al primo posto in assoluto con un guadagno annuo di 147 mila euro lordi e del segretario generale della Giunta regionale Elisa Moroni, che incassa 131 mila euro lordi all'anno. Tra le due, al secondo posto, il capo di gabinetto del presidente della Giunta, Mario Becchetti, 144 mila. Equilibrio tra i generi rispettato anche tra i piani alti della struttura. Nell'analisi della documentazione seguono Paolo Costanzi, a capo del servizio Attività normativa e legale (128.596), Maria Di BEN TRE PER IL CONSIGLIO REGIONALE I FACENTI FUNZIONE A TERMINE Bonaventura, dirigente del servizio Bilancio, ragioneria, tributi, patrimonio e politiche comunitarie (121.732) e Cristina Martellini (servizio Agricoltura, forestazione e pesca) che guadagna 120.866 euro lordi all'anno. Qualche centinaia di euro in meno per il dirigente del servizio Internazionalizzazione, cultura, turismo, commercio e attività promozionali, Raimondo Orsetti (120.590). Proseguendo, Rolando Amici, a capo del servizio Industria, artigianato, istruzione, formazione e lavoro (119.488), Paolo Londrillo, impiegato presso la segreteria generale della Giunta (118.652), che guadagna circa 6 mila euro in più all'anno rispetto alla collega d'ufficio Daniela del Bello (112.007). Chiudono il quadro di segreteria e gabinetto della presidenza Stefania Baldassarri (93.033), Francesca Damiani (91.651) e Gabriella Massaccesi (91.305). Sugli stessi livelli retributivi di Londrillo, Mario Pompei del servizio Infrastrutture, trasporti ed energia (118.136) e Mauro Terzoni (118.472), che ricopre l'incarico di p.f. (un gradino sotto la dirigenza, nell'inquadramento del personale) per le Politiche comunitarie e l'attività di gestione dei fondi Fesr e Fse. Poco sotto Paolo Mannucci, responsabile del servizio Politiche sociali (117.343). Salto di 7 mila euro per Antonio Minetti, dirigente del servizio Territorio e ambiente, che guadagna 110.725 euro lordi all'anno. Meno pagato dei manager della sanità (tra i 155 mila e i 140 mila euro lordi all'anno) il dirigente del Servizio sanità in Regione, Pierluigi Gigliucci, per lui 108.712 euro. Sul livello dei 100 mila euro, a differenza di poche centinaia di euro, le p.f Antonella Nobili (Attività normativa e Bur), Serenella Carota (servizi Informativi e telematici), Gabriella «Ci sono problemi per il trasporto regionale dovuti anche alla vetustà dei mezzi. Speriamo di poter annunciare presto nuove macchine». Lo ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi, a margine di una conferenza stampa in Regione per presentare i lavori di ammodernamento, dopo 50 anni, della stazione ferroviaria di Ancona. LA MISSIONE PRESENTATA A SEUL L’ OFFERTA TURISTICA Busilacchi Sanità, appalti unici «Siamo in ritardo» «Sono trascorsi due anni dalla approvazione delle legge in aula e la struttura amministrativa non ha ancora dato attuazione al dettato normativo della legge sulla Stazione Unica Appaltante Marche(Suam) pensata per rendere più trasparenti e meno costosi i grandi appalti. È impensabile che ci siano rallentamenti anche per le gare relative ai toner delle stampanti». Così il presidente della Commissione Salute Gianluca Busilacchi in merito alla risposta di Mezzolani ad una sua interrogazione. De Berardinis (supporto all'Avvocatura regionale), Elisabetta Arzeni al Bilancio, Pietro Talarico al servizio Turismo, commercio e tutela dei consumatori e Pari opportunità e Fabio Montanini (servizi per l'Impiego, mercato del lavoro, crisi occupazionali e produttive). Chiudono il quadro delle p.f., ma con livelli retributivi più alti dei loro colleghi, David Piccinini (Autorizzazioni e valutazioni ambientali) che guadagna 112.424 euro lordi all' anno e Giogio Occhipinti (Viabilità e demanio idrico) che incassa 108.325 euro lordi all'anno. Meno in numero e meno retribuiti, ad eccezione del direttore generale, i dirigenti del Consiglio regionale. Sono in tre, Luigia Alessandrelli (servizio Studi e Commissione), Massimo Misiti (Amministrazione) e Antonio ECCELLENZE Mario Pesaresi, il presidente di E Capital bliche o private, "Cancellazione Attiva del Rumore" (Massimo Grisostomi) che permette l'insonorizzazione attiva degli edifici. Un sistema di sensori integrati nelle vetrate permettono la riduzione della vibrazione ottenuta per effetto del rumore incidente, e di conseguenza, riduce l'ampiezza del rumore trasmesso. "IceGlass: soluzione per la climatizzazione" (Eleonora Santecchia) introduce la nanotecnologia nel mondo dei vetri e permetterà di illuminare gli ambienti senza modificare i colori della luce naturale del sole ed eviterà il surriscaldamento dei locali durante il periodo estivo. "Network localizer" (Alberto Belli) permette la localizzazione all'interno di edifici di oggetti mobili o persone sui quali vengono applicati dei piccoli sensori wireless a basso costo. Il gioco che innova e l'innovazione che gioca: questa l'intuizione da cui "DigiTales" (Irene Marini) ha avuto origine. Utilizzando le tecniche dell'industria videoludica, vengono creati giochi che veicolano un messaggio pubblicitario da proporre sia a Enti pubblici, interessati all'utilizzo dei nuovi media per azioni di promozione, sia a privati. Una soluzione per la difesa del Made in Italy e la lotta alla contraffazione è " Younivocal" (Andrea Pace): etichetta interattiva in grado di rendere ogni prodotto unico al mondo. Questa etichetta è associata ad un certificato di firma digitale e quindi non è falsificabile o riproducibile, al punto di diventare un vero passaporto elettronico del prodotto. E ancora LA PIATTAFORMA WEB PER SCAMBIARSI INFO PRIMA DELLA TRATTATIVA LA SOLETTA CHE SI UNIFORMA E MASSAGGIA IL PIEDE L’ETICHETTA ANTI TRUFFE "Un nuovo modo di concepire la calzatura" (Lorenzo Tosoni) che crea un particolare sottopiede, contenente sfere di silicio mobili. Questa tecnologia gli permette di adattarsi continuamente alla posizione del piede senza però mantenere in modo permanente la memoria dell'impronta. Oltre a garantire un comfort elevato, svolge anche un'azione massaggiante. Infine "StartYourProjects" (Gianluca Mariucci) è una piattaforma web che offre servizi di Open Innovation per negoziare progetti di business tra persone e PMI, fornendo i presupposti di sicurezza per lo scambio delle informazioni riservate, prima che le parti possano iniziare la trattativa. Micol Sara Misiti © RIPRODUZIONE RISERVATA Buona la partenza della missione economico-istituzionale in Corea del Sud e Giappone per il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca (foto) e gli operatori economici della delegazione. Momenti di punta, le celebrazioni per i 130 anni delle relazioni italo-coreane e l'incontro con Koima. L'associazione che raccoglie oltre 8.000 importatori coreani ha mostrato molto interesse per il sistema produttivo regionale sia del settore enogastronomico che manifatturiero, assicurando una prossima visita nelle Marche per un confronto diretto con gli imprenditori locali. Nel corso delle celebrazioni italo-coreane © RIPRODUZIONE RISERVATA Fondazione Marche finanziamenti agevolati per le start up `Sanità, relazioni, industria: un assegno da 20 mila euro Massimo Grisostomi, uno dei vincitori Russi (Autorità indipendenti). Retribuzione uguale per tutti, 85.543 euro lordi all'anno che diventano 98.043 per la prima e 104.043 per i secondi, con l'aggiunta della retribuzione di risultato (2013). Ai tre si aggiunge Simone Socionovo (p.f. Informazione e comunicazione) che guadagna 73.543 euro lordi all'anno, più 15 mila euro di premialità (2013). Restano poi alcuni incarichi esterni impiegati a vario titolo presso il gabinetto del presidente, quelli dei collaboratori Paola Maria Cimarelli (58.168) e Raffaele Cerulli (58.168), della portavoce del presidente Spacca, Claudia Grandi (55.168) e di Pietro Alessandrini (30 mila euro) per il progetto "Marche 2020". Agnese Carnevali La fase due E Capital, le idee innovative i dieci progetti vincenti ANCONA Dall’etichetta anti contraffazione alla soletta massaggiante, sino a nuovi sistemi anti rumore. Sono dieci i progetti d'impresa vincitori della tredicesima edizione di Ecapital, concorso di idee imprenditoriali innovative. Ogni gruppo premiato ha vinto 20mila euro (per un totale di 200mila euro), messi a disposizione da Fondazione Marche. Tre i progetti riguardanti lo stato di salute e il settore dei dispositivi medici. "Advanced Fetal Care" (Capogruppo Alessandra Biagini) migliora il cardiotocografo, lo strumento che registra l'attività cardiaca fetale, fondamentale per controllare il benessere fetale durante il travaglio del parto. "Senza Blocchi Lontano Camminerai" (Giulia Bolsi) è dedicato alle persone affette dal Parkinson che sono soggette a blocchi durante la deambulazione. Una serie di dispositivi permetteranno una stimolazione multisensoriale in modo che il soggetto possa gestire il problema autonomamente. "Looking for Bubbles" (Lorenzo Palma) permette di praticare l'attività subacquea in maniera sicura. Il progetto sviluppa un sistema capace di analizzare automaticamente file eco doppler acquisiti in zona precordiale rilevando la presenza di bolle gassose nel flusso sanguigno. A servizio delle strutture pub- FERROVIE VIVENTI: «PRESTO NUOVE VETTURE» Fondazione Marche ha firmato con Banca Popolare di Ancona e Carifano una convenzione con cui Fondazione Marche diventa un fondo di garanzia per permettere un miglior accesso al credito per le start up che sono risultate finaliste nel concorso Ecapital negli anni successivi al 2010. Messe in campo risorse per 1 milione e mezzo di euro. In tutto dovrebbero essere un centinaio i soggetti interessati all'iniziativa. «Fatto importante - dice Francesco Merloni, presidente di Fondazione Marche - è che i partecipanti, stante la formazione ricevuta, saranno in grado di supportare le loro richieste con business plan e informazioni di aggiornamento». «Le modalità di operatività del fondo - afferma il vicepresidente Mario Pesaresi - saranno semplici: Fondazione Marche verserà in un conto vincolato una somma che, come esempio, potrebbe essere 100 e la banca si impegna a realizzare finanziamenti per 300; in caso di perdita del finanziamento potrà rivalersi sul fondo nella misura del 75 % sulla singola operazione e fino al totale vincolato di 100». Fondazione Marche prevede di accantonare nel fondo 450-500mila euro che, moltiplicato per 3, permetteranno finanziamenti fino a 1 milione e mezzo di euro. forte è stato il richiamo, negli interventi, alla figura di padre Matteo Ricci, molto amato anche in Corea. «Vorrei ricordare - ha detto Spacca nel suo intervento nella Biblioteca nazionale di Seul, presenti tra gli altri l'ambasciatore italiano Sergio Mercuri e il ministro della Cultura coreano Cho Hyun Jae - un grande italiano, nato nella mia regione, che legò il suo nome e parte della sua opera alla Corea: il gesuita padre Matteo Ricci, che oltre 400 anni fa lasciò un'importante eredità anche nella cultura coreana. Una figura che, ancora oggi, rappresenta un ponte ideale tra i due Paesi». SPENDING REVIEW CONSIGLIO MARCHE, RAI RESTI SUL TERRITORIO Il presidente della Regione Marche dovrà attivarsi in tutte le sedi «affinchè più significativi investimenti vengano indirizzati verso la articolazione regionale della Rai», scongiurando ipotesi di chiusura o accorpamento delle sedi regionali della televisione pubblica. Lo prevede una mozione di Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc), approvata all'unanimità dal Consiglio regionale delle Marche. «La Rai deve continuare a essere in ogni singola regione o provincia autonoma», si legge nel documento, in cui si chiede «un'inversione della politica di austerità che finora la Rai ha indirizzato soprattutto verso le sue articolazioni regionali». «Alla luce del varo della Macroregione adriatico ionica da parte della Ue conclude la mozione - la sede Rai di Ancona venga finalmente valorizzata riconoscendole un ruolo adeguato, anche all’interno dei palinsesti Rai nazionali televisivi e radiofonici». -MSGR - 14 PESARO - 42 - 26/03/14-N: 42 Fano «DAL GOVERNO ASPETTIAMO DIRETTIVE PIÙ PRECISE MEGLIO PIUTTOSTO INCENTIVARE LA ROTAZIONE DEI PARCHEGGI NELLE ZONE DEL CENTRO STORICO» Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Mascarin chiede le dimissioni della giunta VERSO IL VOTO Parcheggio sulle strisce blu, in alto in sindaco Stefano Aguzzi Comune: ticket scaduti le multe continueranno `Congelata la proposta degli assessori Santorelli e Silvestri SOSTA Non ci saranno sconti sulle contravvenzioni per il parcheggio negli stalli blu fuori orario, almeno fino a quando il governo centrale non darà indicazioni di carattere diverso. La giunta fanese, riunitasi nella giornata di ieri, ha dunque congelato la proposta degli assessori Alberto Santorelli e Michele Silvestri («Basta sanzioni, si paga solo la differenza d'orario»). «Non essendoci al momento una precisa direttiva in materia ma trattandosi solo di una presa di posizione personale di un ministro– hanno ribadito gli amministratori fanesi - non riteniamo di dovere cambiare il regolamento e abolire le multe dopo la scadenza dell'orario indicato nel ticket. Questo almeno sino a quando il Governo non si esprimerà a riguardo. Riteniamo invece utile incentivare l'incremento dell'utenza nelle zone del centro storico attraverso la rotazione dei parcheggi che consente, infatti, ai commercianti di poter contare su un flusso maggiore e variegato di potenziali clienti». Polizia municipale e ausiliari della sosta in servizio ad Aset Holding continueranno quindi a operare come hanno fatto finora. Congelata anche un'altra questione riguardante la Holding: la fusione con Aset spa. In questo caso, però, l'attesa potrebbe essere più breve. Il vertice di Aset Holding si è infatti aggiornato a dopodoman. La seduta di ieri ha dunque vanificato le più ottimistiche attese del sindaco Stefano Aguzzi, il quale si augurava che il voto fosse recuperato all' ultimo momento. La fusione trova d'accordo anche il centrosinistra, purché l'operazione sia fatta con maggiore cautela e minore fretta rispetto ai ritmi impostati dall' Amministrazione fanese. La coalizione guidata dal candidato Massimo Seri ha quindi rivolto un appello ai Comuni soci delle due Aset, cui si sono uniti Stefano Marchegiani del Pd e Samuele Mascarin di Sinistra Unita: "Senso di responsabilità e buona fede impongono di evitare il rischio che ai soci di minoranza sia riconosciuto il solo diritto di recesso". O.S. Provincia Seminario sul turismo «Il turismo vola sul web. Il futuro è on line» è il titolo del seminario formativo per operatori turistici in programma oggi alle ore 9.30, nell'Hotel Tag di via Einaudi. L'iniziativa, promossa dalla Provincia, segue l'appuntamento odierno di Urbania sullo stesso tema. Intervengono l'assessore provinciale Renato Claudio Minardi; l'assessore comunale Maria Antonia Cucuzza; Sandro Giorgetti (Marche Social Media Team, Regione Marche); Carla Alfonsi (Servizio Turismo, Regione Marche); Renzo Iacobucci e Cinzia Paciarotti (Eva Solution Web Marketing). Secondo Minardi, «la Rete è una grande opportunità». Il rapinatore del Conad tradito dall’auto CARRARA E’ stato tradito dall’auto con cui aveva rapinato il supermercato di Carrara. Una Y10 Elefantino scura, di sua proprietà, a cui aveva pensato bene di coprire la targa con un cartone attaccato con lo scotch. Uno stratagemma che, però, non è servito a fargliela passare liscia visto che lunedì i carabinieri di Fano gli hanno bussato direttamente alla porta di casa. Erano passati appena due giorni dal colpo alla Conad City messo a segno all’orario di chiusura, verso le 19.40, quando il rapinatore, armato di taglierino, aveva minacciato la cassiera ed era fuggito con i mille euro dell’incasso. In quell’occasione la figlia della titolare si era anche sentita male ed era stato necessario l’intervento dell’ambulanza. A finire in manette è un 40enne del posto, volto noto alle forze dell’ordine per il suo vizietto di rapinare e rubare nei negozi della zona. Del resto, già poco dopo l’irruzione nel supermercato di Carrara, i carabinieri avevano capito che si trattava di una persona del posto, un disperato alla ricerca di soldi facili e avvezzo a bravate del genere. A nulla è servito il cappuccio con cui il 40enne si era coperto il volto visto che la Y10, a bordo della quale era fuggito in direzione Falcineto, è stata la traccia seguita fin da subito dai carabinieri. La ricerca I CARABINIERI ARRESTANO IL MALVIVENTE CHE HA COLPITO AL MARKET E RITROVANO IL BOTTINO (coadiuvata da una serie di testimonianze di chi era presente al momento del colpo) era mirata a già noti, con precedenti specifici e residenti in zona, che possedessero una macchina simile. Dopo una serie di controlli andati a vuoto, lunedì i militari della Compagnia di Fano si sono presentati a casa del 40enne che, in un primo momento ha cercato di difendersi dicendo che non aveva fatto niente e che si trattava di un errore. Poi, l’evidenza lo ha incastrato visto che davanti al portone era parcheggiata la Y Elefantino con ancora residui di scotch sulla targa. Ma i militari hanno trovato di più. All’interno di una custodia per cd erano nascosti, infatti, i mille euro arraffati nel colpo di sabato. Arrestato, l’uomo è stato portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Em.I. Una bomba politica a orologeria sotto gli scranni della traballante maggioranza fanese. Il conto alla rovescio è stato avviato da Samuele Mascarin, candidato di Sinistra Unita, con un intervento che punta a mettere il centrodestra locale di fronte alle proprie spaccature, susseguitesi a grappolo in queste ultime settimane, e a provocare le "immediate dimissioni" tanto del sindaco Stefano Aguzzi quanto degli assessori. "Il mandato politico della giunta comunale è da considerarsi esaurito", argomenta infatti Mascarin. L'attacco parte da un presupposto determinatosi di recente, dopo la spaccatura provocata dal consigliere regionale Mirco Carloni, che ora si candida sindaco in antitesi all'assessore Davide Delvecchio, altro aspirante alla successione di Aguzzi. La conseguenza è la frattura politica in giunta (assessori che tirano la volata a candidati diversi), propagatasi di conseguenza anche fra i banchi del consiglio comunale. "Non esiste più - incalza Mascarin - l'alleanza Uniti per Fano, affermatasi con una netta vittoria alle elezioni Amministrative 2009. Nelle ultime settimane diversi assessori e consiglieri comunali del centrodestra sono intervenuti in pubblico, dichiarando conclusa tale esperienza politica, promuovendo candidature e liste elettorali alternative, contrapposte alle forze che sostengono l'attuale l'Amministrazione comunale". L'aspetto forse più singolare, prosegue Mascarin, è che Michele Silvestri, "un assessore in carica da dieci anni, abbia addirittura promosso una lista civica contrapposta all'attuale maggioranza, denominandola con involontaria ironia La rinascita di Fano. Ritengo incomprensibile agli occhi dei fanesi che la città sia governata da figure e soggetti politici concorrenti, avversari in termini elettorali, che ogni giorno si delegittimano, attaccandosi in pubblico sul piano personale, politico e programmatico". Secondo Mascarin manca dunque quel legame politico, il consenso, che permetta alla maggioranza di "proseguire e concludere l'attuale esperienza amministrativa". Queste stesse considerazioni saranno messe al voto del consiglio comunale durante la prima seduta utile del prossimo mese. A quel punto si vedrà. O.S. Il consiglio comunale Il chiosco bruciato alla Spiaggia dei Gabbiani Danno fuoco nella notte a due chioschi al mare `Danni alla Spiaggia dei Gabbiani e ai Bagni Arzilla I ROGHI Una lingua di fuoco ha attraversato la riviera fanese nella serata dell'altro ieri, due incendi sono divampati in altrettante concessioni balneari a breve distanza di tempo e a pochi chilometri l'una dall'altra. Il primo a Bagni Arzilla, il secondo, poco prima di mezzanotte, alla Spiaggia dei Gabbiani, in via Aureliano. Entrambi i roghi sono considerati dolosi, ma sarebbero diverse le mani che li hanno appiccati. Più ingenti i danni stimati a bagni Arzilla, la prima concessione a essere danneggiata dal fuoco intorno alle 19.30. Distrutta una tettoia di circa 150 metri quadri, d'estate usata come zona d'ombra per i bagnanti e d'inverno riconvertita, grazie ad alcune chiusure, come deposito di materiale vario. Bruciati tavolini, sedie, parti di ombrellone, una cella frigorifera, docce con scheda elettrica, macchinari per la pulizia della concessione, un generatore, arredi e attrezzature per sei campi di ten- nis da spiaggia. Il totale delle cose andate in fumo e cenere si aggira intorno ai 30-40.000 euro. "Non ho nemici - assicura Marco Tanfani, il titolare di bagni Arzilla ma questa è stata una vigliaccata. Tutto è bruciato troppo in fretta, si spiega solo con un incendio doloso. I vigili del fuoco sono arrivati qui volando, appena hanno ricevuto l'allarme, ma l'incendio aveva già distrutto tutto in 15-20 minuti". Per dare un'idea del danno, solo le tre docce con scheda elettrica valgono in tutto dai 10 ai 12.000 euro. Indaga il personale del commissariato. Le vittime, poi, dovranno sopportare un costo in più: smaltire il materiale bruciato. Ora si aspettano le conclusioni definitive dei vigili del fuoco, ma è molto forte il dubbio che le fiamme siano state innescate in modo deliberato. Walter Stafoggia della Spiaggia dei Gabbiani a Baia Metauro, ha già un sospetto e l'ha dichiarato ai carabinieri, che stanno indagando da tempo. "Questa è la nona volta in pochi mesi - racconta - che tentano o riescono ad appiccare il fuoco nella mia concessione". In fumo il gazebo in cui erano i giochi dei bambini e alcuni materassi, per un danno totale stimato in 3-4.000 euro. O.S. Marche Nord: medico via solo se condannato SANITÀ Il caso del medico autorizzato avrà sviluppi contrattuali solo nel caso in cui sia condannata la professionista barese, 44 anni. Lo scandalo della sanità pugliese ha lambito Marche Nord, ora la direzione dell'azienda ospedaliera spiega come stanno le cose. Un chiarimento sollecitato da Luciano Benini di Bc e dal grillino Hadar Omiccioli, candidato sindaco a Fano, i quali hanno segnalato che Sabina Ilaria Tatò, il medico autorizzato in questione, è stata rinviata a giudizio. "Marche Nord - sostiene la direzione aziendale ha verificato le dichiarazioni fatte in sede di gara dalla società pugliese controllando, come impone la normativa, gli amministratori. La legge non consente agli enti pubblici di fare ulteriori indagini sui professionisti incaricati dalle società vincitrici. È evidente che, in caso di condanna, l'impresa dovrà sospendere la dottoressa e inviare un sostituto". Prosegue la nota: "Per individuare questa società, Marche Nord ha avviato, rispettando la norma- tiva vigente e come consentito dalla legge, un cottimo fiduciario invitando 10 operatori economici. Inoltre Marche Nord, per garantire ancora di più la massima partecipazione e trasparenza, ha pubblicato un apposito avviso di gara. La procedura si è svolta nel rispetto della normativa. Hanno presentato l'offerta due operatori economici e la società Medica Sud di Bari è risultata aggiudicataria, avendo ottenuto il miglior punteggio tecnico e presentato l'offerta più bassa. Questa società si avvale di Sabina Ilaria Tatò e, in sua sostituzione, di Giuseppe Marinelli. Ma prima di affidare l'incarico, Marche Nord ha avviato i controlli sulle autodichiarazioni rese in sede di gara dalla Medica Sud. Da questi controlli, non sono emerse cause ostative". Conclude la direzione: "Non siamo a conoscenza di responsabilità diretta o indiretta di Tatò relativamente a centri di riabilitazione e laboratori di analisi convenzionati con il servizio sanitario, tanto meno di sentenza passata in giudicato. Infine la documentazione di gara era coerente con la normativa in materia". -MSGR - 14 PESARO - 52 - 26/03/14-N: 52 Sport Mercoledì 26 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it «Del Conero, che piacere ritrovarti» Vis, Magi L’ EX ANCONA Il toro di Sora torna ad Ancona. «Ma quale toro. Adesso che faccio l'allenatore e ho messo su qualche chiletto mi chiamano la vacca di Sora». Ride, Pasquale Luiso. Anche se a Sulmona la situazione è tremendamente seria. «Sono qui da fine dicembre, non c'erano nemmeno i palloni. Ho messo insieme 22 calciatori, e pensi, 17 sono under». È arrivato col Sulmona settimo, a 11 punti dalla vetta. Ora, dopo il terremoto societario, è dodicesimo a meno 28 dalla capolista. E rischia di cadere dentro la botola dei playout. «La classifica è preoccupante. Ma se vinciamo almeno due partite in casa, forse ci salviamo senza gli spareggi. Lo so, inseguiamo un miracolo». Per Luiso due bocconi di campionato ad Ancona: la serie B nel 2002, ma niente promozione, a gennaio era scappato a Salerno (nove presenze in tutto, due gol, proprio all'Arechi); quindi un'altra mezza stagione in A (tre gettoni). «Troppo poco. La gente il vero Luiso non l'ha conosciuto. Conservo un gran ricordo della città, anche perché lì è nato mio figlio Alessio. E coi tifosi c'è sempre stato un bel rapporto. Spero LUISO TORNA DOMENICA AD ANCONA CON IL SUO SULMONA «INSEGUO IL MIRACOLO DELLA SALVEZZA» Giovanni Cornacchini, allenatore dell’Ancona capolista in una buona accoglienza». E il Sulmona? Viene da pensare: chi gliel'ha fatto fare? «Se in questo calcio non sei raccomandato, non ti fila nessuno. Sono rimasto a casa un anno e mezzo nonostante avessi vinto l'Eccellenza al Sora con pochi spicci. Insomma, mi hanno chiamato a Sulmona e mi sono buttato. La classifica era un'altra, forse mi sono illuso. Ma non mollo. Domenica non partiremo battuti: conto sulla voglia dei miei giovani, per loro sarà una gran vetrina». Finale: «L'Ancona è stata costruita per vincere e sta rispettando il pronostico. La nostra salvezza non passa certo dal Del Conero, ma dopo due sconfitte immeritate dobbiamo provarci». M. Nat. © RIPRODUZIONE RISERVATA (foto BORIA) «ANCONA, DEL FUTURO NE RIPARLEREMO» Cornacchini: «La mia conferma? Prima fatemi vincere il campionato» La Lega: anticipo tv il 12 aprile con la Recanatese. Ma c’è un concerto CALCIO SERIE D ANCONA Scansa il futuro. Anche se giura che l'abito della serie C gli calzerebbe a pennello. «Il calcio è uguale in tutte le categorie. E chi lo fa da una vita lo sa bene. È tanto semplice, anche se c'è chi vorrebbe far credere che sia complicato. Per assurdo è più difficile in serie D, con la regola dei quattro under obbligatori in campo. Ma come la giri, la giri: sono i giocatori a fare la differenza. Se ce li hai bravi, bene, altrimenti è dura. Io pronto per la Lega Pro? Non sta a me dirlo. Al momento non mi pongo il problema». Giovanni Cornacchini è abbottonato, come sempre, in tema di conferma. Anche se quella sembra scontata. «Non mi interessa, non ora. Voglio continuare a vincere, di appetito ne ho ancora molto e non mi accontenterà certo dei punticini. Ci siamo quasi, ma non illudetevi che alzeremo il piede dall'acceleratore. Sarebbe sciocco, proprio adesso. Per me è inconcepibile. Anche perché la gente si ricorda soprattutto come finiscono le cose, mica del resto. La matematica non c'è ancora, per cui va bene l'entusiasmo, ma ripartiamo con la solita determinazione». Ancora tre vittorie, dopo magari l'allenatore padrone del girone F potrà rilassarsi un po'. Sulmo- na, Giulianova, Recanatese. Ecco, Ancona-Recanatese sarà la partita della festa? «Io voglio festeggiare sempre». Se gli riesce il filotto da nove punti lo farà il 12 aprile. Di sabato. La Lega ha chiesto l'anticipo televisivo su RaiSport, insistendo. La società biancorossa ha storto la bocca, poi ha finito col cedere. Doppia opzione: di pomeriggio o in notturna, con la prima che è più probabile, visto che il 12 aprile, alle 21, al PalaRossini c'è il concerto di Alessandra Amoroso. Di nuovo Cornacchini. Insistiamo: e la conferma? Se tanto ci dà tanto, con il ds Marcaccio è nato un bel rapporto. Doppio rinnovo e tanti saluti, insomma. Scatta la sviolinata al direttore, sincera però. E dovuta. «Quest'anno Sandro ha meriti grandissimi. È fondamentale. È un grande uomo e un ds vero. Sì, c'è un bel feeling tra noi». Gli ricorderà quello nato a Fano con un altro ds, Pompilio. Fu la C2 dei playoff, nel 2010. Ecco. All'epoca destino intrecciato: L’ALLENATORE: «VOGLIO FARE PIÙ PUNTI POSSIBILE NON MI ACCONTENTERÒ IO ADATTO ALLA C? IL CALCIO È SEMPRE UGUALE» Pompilio non volle restare, Cornacchini fece altrettanto. Sarà lo stesso anche qui ad Ancona? Ossia, se resta Marcaccio rimango anch'io, sennò ciccia? Lei che dice, mister? «Ripeto che del futuro ne parleremo più avanti». Passo indietro, allora. Al pomeriggio di Macerata, a quella festa matta dopo il 4-1. «Mi sono sfogato dieci minuti, sapevamo che il Termoli aveva perso con il Matelica, impossibile non festeggiare. Ma domenica sera non era già più niente. Basta, finita, rimettiamoci al lavoro. Voglio fare più punti possibile». E poi. «Marinelli? È molto contento, è passato negli spogliatoi, ci ha ringraziati. Se qualcuno in questi giorni mi ha fatto i complimenti? Beh, mi ha chiamato un signore di Ancona. E la cosa mi ha fatto piacere. Mah sì, si può dire: mi ha telefonato un collega, Trillini. Bella persona, Sauro». Capitolo Sulmona. «Siamo messi maluccio tra squalificati (Barilaro, Di Dio e Degano, ndr) e infortuni (Pazzi, Marfia, Mallus e Biso). A centrocampo dovrò inventarmi qualcosa. Ma difficilmente cambierò modulo. Sì, stavolta a Cazzola gli toccherà da terzino. Ma sono tranquillo, questa squadra ha dimostrato la maturità e la personalità di chi non sbaglia mai partita». Michele Natalini © RIPRODUZIONE RISERVATA prova a ricaricare la squadra CALCIO SERIE D PESARO Dopo la più avvilente sconfitta stagionale, ecco la più complicata settimana della Vis Pesaro. Iniziata col dubbio amletico di Peppe Magi: «Quello di dover calibrare la razionalità dell’allenatore con l’emotività di un tifoso della Vis, quale io sono, che ha perso il derby in quella maniera. In questo momento ci meritiamo le critiche che ci arrivano. Però non posso concentrarmi sui processi, ma su ciò che posso fare per creare una squadra che vuole ribellarsi da questa situazione». E Magi individua subito dov’è che il dente duole: «Fano ha dato un segnale ben preciso – dice – La Vis di oggi è una squadra scarica. Dove la gestione mentale della partita è viziata dalla condizione atletica generale. E il problema non è relativo a chi non c’è, ma soprattutto a come è ridotto chi c’è». Perché chi non c’è aveva il suo peso specifico e chi ha sempre tirato la carretta ha ora il suo calo fisiologico: «Quando hai cinque giocatori alla volta con 38 di febbre diventa difficile che si allenino come si deve. Così a Fano abbiamo visto una squadra senza ardore, senza grinta e senza amor proprio. Ma perché quando non c’è gamba, si scioglie anche l’aspetto tattico, preferisci non ricevere il pallone, non tentare le giocate e il derby vissuto in quella maniera è stato la conseguenza». Questione di resistenza. Quella che evidenzia come anche nel disastro che è stato il derby, i primi 20 minuti avevano una loro differenza: «Quelli di una Vis che ha provato subito a giocare e a imporsi – dice Magi – Ma che poi s’è sciolta presto. Come con la Recanatese era stata molle per poi reagire. Questa settimana dobbiamo rimettere forza nelle gambe e rialzare la resistenza. Il mio compito è fare il massimo per mettere i giocatori nelle migliori condizioni psico-fisiche». Magari limando pure qualche gap strutturale: «Soffriamo tremendamente le palle inattive – ammette Magi – E questo gli avversari lo sanno. Tolte quelle, non ho visto una squadra che soffriva il Fano nella fase di non possesso, ma ho visto una Vis disarmante in fase di possesso e di reattività sulle seconde palle». Poi si può disquisire su una Vis che ha già raggiunto il suo obiettivo minimo, che la scalata ai playoff è stata minata dalla pioggia di infortuni e che le sei partite restanti non cambierebbero la storia di questo campionato: «Ma cambierebbero questi giocatori – assicura Magi – Perché questo è il momento più tremendo da quando faccio l’allenatore. E se i ragazzi sono in grado di superarlo, si troveranno ad essere giocatori più forti di prima. Per la Vis e per se stessi». Daniele Sacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA L’esultanza di Nodari dopo il gol alla Vis (Foto TONI) Nodari, l’uomo del derby «Ecco il vero valore del Fano» «Mi sto ancora godendo il gol Non poniamoci limiti» CALCIO SERIE D FANO Già tanti i candidati sindaco. Da domenica però uno in più. «Per carità, niente politica» si disimpegna Alex Nodari, che più di qualcuno sui social aveva invocato primo cittadino. Potere di un gol che ha consegnato il derby all’Alma. «Me lo sto ancora godendo. So per esperienza che la vita sa essere generosa ma anche meschina. Adesso con me è molto buona e credo anche di meritarmelo. A Fano ho trovato la mia compagna che mi darà un figlio, col quinto gol sono al mio massimo in carriera e la squadra funziona». Cos’è successo? «Stanno venendo fuori i nostri valori. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, anzi molti più bassi che alti e si faceva fatica a coglierli». E il cambio in panchina quanto ha realmente inciso? «Anzitutto penso che sia stata la situazione a determinarlo. Per il mestiere che fa, un allenatore ha sempre la valigia pronta e le partite le giocano i calciatori. Il nuovo mister non s’è inventato niente e il vecchio non aveva tutte le colpe. Diciamo che è stata riordinata la mentalità di questa squadra, che era molto frustrata ma che ha anche saputo guardarsi negli occhi». Poche cose ma fatte bene. La prima è chiudere la porta. «De Angelis ha battuto molto su que- © RIPRODUZIONE RISERVATA «NON SIAMO ANCORA SALVI MA UNA VOLTA RAGGIUNTA LA META PERCHÈ NON CERCARE I PLAYOFF?» Monticelli, Nosdeo secondo esonero e il ricorso rinvia la festa P.d’Ascoli CALCIO PROMOZIONE Giuseppe Magi sto. Quando non prendi gol, sei già a metà dell’opera. E poi almeno un gol lo abbiamo sempre fatto. Quando non con gli attaccanti, come in questo periodo, con altri». E soprattutto con l’uomo venuto da Ravenna, che qui nessuno conosceva e che adesso è un simbolo. «Sono felice di essermi fatto volere bene. Come calciatore e soprattutto come persona. Si sa, il calciatore prima o poi finisce, la persona va avanti. E io qui ci voglio vivere». Magari anche arrivando fino alla fine di una carriera che lo ha consacrato giocatore di categoria e che rimpianti ne lascia. «Un po’ sì. Quando a 18 anni fai cinque presenze in B, qualche illusione te la fai. Purtroppo sono rimasto prigioniero di situazioni che nel calcio capitano. In generale non ho avuto troppa fortuna con le società per cui ho giocato». Col Fano è diverso? «Qui ho trovato gente seria e un ambiente sano». Salvezza in cassa? E se sì, dopo cosa si fa? «Nel calcio bisogna darsi sempre un obiettivo. E salvi ancora non siamo, per cui vediamo di esserlo dopo Agnone. Poi se è possibile provare ad arrivare ai playoff, perché no?». Andrea Amaduzzi ASCOLI Doppio colpo di scena in casa Monticelli. La squadra ascolana impegnata nel girone B di Promozione ha deciso di sollevare dall'incarico il proprio tecnico Antonino Nosdeo, dopo la sconfitta 2-0 maturata al Del Duca sabato scorso. Si tratta del secondo esonero dell'ex tecnico della Primavera dell'Ascoli che già qualche settimana addietro era stato sollevato dall'incarico, prima di essere richiamato sulla panchina del Monticelli. La società ha deciso di affidare la squadra non ad un nuovo tecnico ma optando per una soluzione interna. Sempre il Monticelli ha presentato ricorso contro la decisione del giu- dice sportivo che ha sentenziato lo 0-3 a tavolino per la gara non disputata al Monterocco, causa l'altezza non regolamentare delle porte che sono risultate più basse rispettivamente di 6 e 7 centimetri. Per questo, di fatto, il Porto D'Ascoli non può ancora festeggiare la matematica promozione in Eccellenza, cosa che in realtà potrebbe fare già sabato nel match casalingo contro la Cuprense dove basterà solamente un punto per brindare prima di pensare ad una doppia finale : quella per il titolo di regionale contro la vincente del girone A (tutti gli indizi portano all'Atletico Gallo Colbordolo) e quella di Coppa Italia contro l'Atletico Alma il prossimo 2 aprile al Tubaldi di Recanati. © RIPRODUZIONE RISERVATAr5 PRIMO PIANO MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 7 •• DOPO GLI SCONTRI NEL DERBY Benelli senza barriere: avanti La Vis non si ferma: «Non roviniamo tutto adesso» SONO ore schizofreniche. Da una parte si aspettano multe e provvedimenti amministrativi, rispettivamente per Vis e tifosi vissini, per i fatti accaduti nel derby di Fano. Dall’altra c’è il settore Prato del Benelli senza barriere, completato a tempo record ieri pomeriggio e già pronto, dopo soli 8 giorni lavorativi, per l’inaugurazione. «Noi siamo pronti: le recinzioni sono state sostituite da vetro antisfondamento alto poco più di un metro — hanno ribadito dal Comune —. Non risultano cambi di programma: domenica s’inaugura». COSÌ, aspettando che il giudice sportivo, oggi pomeriggio, renda nota l’entità della multa, certa, per la Vis per via dei diversi fumogeni lanciati in campo dai tifosi, e con la spada di Damocle di possibili daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) per i pesaresi coinvolti nel parapiglia dell’ingresso, si guarda avanti. «Il minorenne ferito al volto da una manganellata è un nostro giocatore, milita nella nostra squadra Allievi — rivela il direttore della Vis Pesaro, Leandro Leonardi —. L’ho chiamato domenica sera, per sincerarmi della sue condizioni. E’ un ragazzo buonissimo, sereno, tranquillo. Domenica sarà presente al Benelli, nel Prato, con VIE E BARRIERE Il percorso utilizzato per trasferire i tifosi vissini allo stadio Mancini: «1,8 km e non 500 metri». A destra Benelli senza reti tutto il settore giovanile biancorosso e di altre società, in divisa sociale. Un segnale di festa: lo stadio non inteso come battaglia ma come festa per il calcio». Così, se da una parte la società conferma la volontà di denunciare i tifosi che non si sono comportati bene a Fano (c’è stato un lungo summit, lunedì sera, tra Leonardi e il questore), dall’altra fervono i preparativi per la prima partita senza barriere. DA una parte si analizzano i fatti del derby (a Pesaro, in Coppa Ita- lia, tutto per esempio era filato liscio facendo entrare subito oltre 100 tifosi fanesi rimasti senza biglietto, con l’Ancona erano stati utilizzati dei pullman: perché non è stato fatto lo stesso?), dall’altra si lavora per un pranzo pre-partita con diverse autorità della Lega Nazionale Dilettanti, dell’Osservatorio del Ministero e delle forze dell’ordine e istituzioni locali. «Domenica deve iniziare una nuova stagione in tutti i sensi, non si può tornare indietro: sarebbe deleterio rinviare e la Vis, poi, dovrebbe andare a giocare da un’altra parte — spiega Leonardi —. Voglio che i nostri giocatori, in primis, siano protagonisti nel comportamento. Noi abbiamo sempre appoggiato i nostri tifosi: dopo Jesi (richiamo per presunti cori razzisti, ndr) è cambiato qualcosa. E non riesco a capire perché. Confesso che a Fano, a un certo punto, ho pensato di lasciare tutto... Ma saranno valutazioni che farò a fine stagione. Abbiamo lavorato tanto per la Vis e, insieme ad Arceci, lottato contro la burocrazia per l’abbattimento delle barriere. Ora, per colpa di 3-4 sconsiderati, rischiamo di rovinare tutto». Gianluca Murgia TIFOSI ARRABBIATI ‘Un percorso lungo oltre 1,8 chilometri’ «ALTRO che i 500-600 metri che dice il questore, dalla stazione allo stadio ci hanno fatto percorrere un chilometro e 800 metri». L’immagine è il frutto di uno smartphone con gps (l’applicazione viene utilizzata di solito da chi fa jogging) e riguarda la reale lunghezza del tragitto percorso dai tifosi vissini a Fano. C’è anche l’esatto tempo di percorrenza: ora di partenza dalla stazione 14.14, ora di arrivo allo stadio 14.31 (notare che la partita iniziava alle 14.30). Insomma, il corteo è andato spedito. Anche sul “percorso di sicurezza” sono state molte le perplessità sollevate dai tifosi: “Ci hanno fatto fare a piedi la Statale, poi risalire in via della Repubblica per sbucare comunque sempre in una delle zone residenziale più popolata del quartiere. E allora che senso ha avuto questo giro?» 11 MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 •• APPUNTAMENTO OGGI SI PARLA DI TURISMO ON LINE «IL TURISMO vola sul web. Il futuro è on line». E’ questo il titolo del seminario per operatori turistici in programma questa mattina dalle 9.30 al Tag Hotel di via Einaudi. L’iniziativa è promossa dalla Provincia. Intervengono l’assessore provinciale Renato Claudio Minardi; l’assessore comunale Maria Antonia Cucuzza; Sandro Giorgetti (Marche Social Media Team, Regione Marche); Carla Alfonsi (Servizio Turismo, Regione Marche); Renzo Iacobucci e Cinzia Paciarotti (Eva Solution Web Marketing). Dopo l’Arzilla piromani anche a Baia Metauro Incendiato un casottino-deposito. La proprietà è di Walter Stafoggia de «La Destra» DISOCCUPATI «Noi ci siamo» «GLI SCRUTATORI si scelgano tra i disoccupati veri». E’ l’appello del presidente dell’associazione «Disoccupati PU», Ermanno Cavallini rivolge all’Amministrazione comunale. «Vorremmo — afferma Cavallini — che ogni forza politica spontaneamente desse indicazione al sindaco perché gli scrutatori fossero scelti tra i disoccupati iscritti al Centro per l’impiego. Oltre che dare un segnale di civiltà e trasparenza potremmo aiutare chi ha più bisogno a vivere con un minimo di dignità. Voglio far notare che noi, non chiediamo priorità per i nostri iscritti, ma per tutti i disoccupati» . Un analogo appello venne fatto dall’associazione alle ultime elezioni politiche. NON HANNO fatto in tempo a rientrare in caserma, i vigili del fuoco che l’altra notte sono stati impegnati per quasi due ore nello spegnere l’incendio ai Bagni Arzilla, che alle 22.30 alla centrale è arrivata una seconda chiamata: un altro incendio, in un altro stabilimento balneare. Nella stessa notte a fuoco anche la Spiaggia dei Gabbiani a Baia Metauro. Bagnini sotto assedio o semplice fatalità che nel giro di poche ore due concessioni balneari siano state prese di mira da piromani? Per Walter Stafoggia, titolare della Spiaggia dei Gabbiani, ma anche segretario provinciale de La Destra, il partito che fa riferimento a Storace, è «una coincidenza – dice —. Anche perché da me stanotte è successo l’ennesimo episodio di incendio doloso. A livello di danni si tratta “solo” di qualche migliaio di euro: sotto il gazebo andato in fiamme c’erano alcuni giochi. Ma questo è il nono tra incendi e tentativi, quattro solo nell’ultimo mese». Anche i Bagni Arzilla hanno subito un attacco incendiario l’altra notte. Una testimone, da lì, ha visto fuggire tre giovani mentre le fiamme si levavano. «Me l’hanno detto i pompieri, ma non credo che sia riconducibile allo stesso autore — prosegue Stafoggia —. Perché da me questi episodi sono iniziati a novembre in maniera molto soft tant’è che COMUNE Strisce blu: si va avanti con le multe FUOCO Il deposito incendiato a Baia Metauro. Nel tondo a sinistra i pompieri ai bagni Arzilla pensavo fossero più ragazzate: hanno incendiato prima la colonnina di un gazebo, poi un’altra, poi un gioco di plastica... episodi in cui i danni ammontavano a qualche decina di euro. Però gli ultimi tre sono avvenuti in sere in cui pioveva e sono stati utilizzati degli inneschi. In più nell’ultimo è stata completata un’opera già iniziata. Giovedì scorso infatti ci avevano già provato e un passante aveva dato subito l’allarme. Insomma, non è una bravata». HA RICEVUTO minacce? «Nessuna». Pensa che ci sia un collegamento con la sua attività politica? «Non credo. Perché ho avuto peri- COMUNE CICERCHIA DI FORZA ITALIA TORNA SUL PROBLEMA STAGIONALE Accessi al mare, una interrogazione ACCESSI al mare tramite i sottopassi ferroviari... Marco Cicerchia (foto) interroga sindaco e giunta «per sapere per quali motivazioni ancora non si è proceduto a firmare la convenzione per la presa in carico dei sottopassi da parte del Comune, e se si intende procedere e con quale tempistica». Il consigliere comunale chiede inoltre che la sua interrogazione sia calendarizzata in Consiglio comunale «con urgenza» perché «la stagione balneare è alle porte». «Per accedere alle spiagge — si legge nel testo dell’interrogazione — si puo` passare esclusivamente attraverso i sottopassi ferroviari; le FS hanno proposto uno schema di convenzione per la presa in carico dei sottopassi da parte del comune, la pressoché totalità dei comuni italiani costieri ha gia` da dendo in sintesi l’accesso a chilometri di spiagge». tempo preso in carico i sottopassi; i numerosi operatori lungo il litorale fanese hanno nel tempo effettuato sempre più cospicui investimenti per migliorare le potenzialità ricettive; considerato che qualora non fosse firmata la convenzione di presa in carico dei sottopassi le Ferrovie dello Stato li chiuderebbero, impe- SUL TEMA dell’erosione marina interviene il consigliere regionale Mirco Carloni che ha presentato ieri mattina una mozione per impegnare la Giunta regionale al fine di attivare tutte le azioni necessario affinché vengano eseguiti nell’immediato, tutti gli interventi strutturali e di manutenzione per porre fine al ripetersi della drammatica situazione dell’erosione marina, ed in particolare del tratto di Fano e provveda ad elaborare un programma di interventi strutturali per risolvere definitivamente tali problemi e che contempli soluzioni adeguate, efficaci, rispettose dell’ambiente, ed in grado di rimuovere progressivamente le cause dell’erosione nella città di Fano». odi di attività più intensa dove magari sarebbe stato più giustificabile. Posso capire un’intimidazione a chi si candida, ma io non mi candido». Stafoggia ora confida nelle indagini anche se «me ne aspetto altri di attacchi incendiari – conclude —. Ora vediamo se saranno più veloci i carabinieri o i piromani». Anche se Stafoggia esclude la pista politica, un’altra coincidenza lega i due roghi. Titolari dei Bagni Arzilla, infatti, sono Montalbini e Tanfani. Montalbini come Andrea, il consigliere candidato anche alle prossime amministrative per Fratelli d’ItaliaAN, schieramento sempre di destra. «E’ solo un caso di omonimia — spiega il consigliere —. Non c’è nessun legame di parentela». Tiziana Petrelli NELLA seduta di ieri la Giunta si è confrontata sulla questione relativa alle multe nei parcheggi a pagamento dopo la scadenza dell’orario. «Non essendoci al momento una precisa direttiva in materia ma trattandosi solo di una presa di posizione personale di un ministro — hanno ribadito gli amministratori — non riteniamo di dovere cambiare il regolamento e abolire le multe dopo la scadenza dell’orario indicato nel ticket. Questo almeno sino a quando il Governo non si esprimerà a riguardo. Riteniamo invece utile incentivare l’incremento dell’utenza nelle zone del centro storico attraverso la rotazione dei parcheggi che consente, infatti, ai commercianti di poter contare su un flusso maggiore e variegato di potenziali clienti». •• 12 FANO MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 «Lei era consenziente...». Ma resta in carcere il 24enne accusato di stupro RIMANE rinchiuso nel carcere di Montacuto Y.D., l’operaio 24enne originario di Capo Verde e residente a Mondolfo accusato di aver stuprato una ragazza tunisina di vent’anni fuori dalla discoteca «Mamamia» di Senigallia la notte tra venerdì e sabato scorsi. Ieri mattina al Tribunale di Ancona si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto con l’interrogato- rio. Il giovane, tutelato dal legale Andrea Reginelli, si è difeso affermando che il rapporto sessuale è stato consenziente. Del tutto difforme, però, la versione della nordafricana, che abita a Senigallia e non nella Valcesano com’era erroneamente trapelato nel pomeriggio di lunedì e che è assistita dall’avvocato Ruggero Tomasi. La ragazza ha raccontato alla polizia la notte stessa della presunta aggressione di essere uscita dalla discoteca perché si sentiva male a causa di alcuni bicchieri di troppo. Il 24enne, che era andato nel locale con lo stesso gruppo di amici e conoscenti della ventenne, si è offerto di accompagnarla, ma una volta all’esterno l’avrebbe afferrata per i polsi, trascinata dietro una siepe al riparo da possibili sguardi e gettata a terra abusando di lei. Dinamica che troverebbe riscontro nella presenza di ecchimosi su un polso della tunisina. Il suo legale ha citato tra gli elementi che fanno propendere per la violenza anche il fatto che la ragazza è fidanzata: con un sudamericano che venerdì non era in discoteca. s.fr. «Rapinatore per sentire l’adrenalina» Preso dai carabinieri il bandito che ha colpito sabato al Conad di Carrara HA RAPINATO sabato scorso il Conad sotto casa a Carrara (lui è di Bellocchi) non perché avesse bisogno di soldi (portò via il cassettino del registratore di cassa con 1500 euro), ma per «sentire l’adrenalina del rapinatore». E’ la sconcertante versione che Alessandro S. 40 anni, già condannato per una rapina in banca che fece nel 2011 a Bellocchi (patteggiò un anno, 10 mesi e 800 euro di multa), ha rilasciato ai carabinieri di Fano che l’altro ieri sono andati a prenderlo a casa sua sottoponendolo a fermo. Oggi verrà interrogato per la convalida. Ma Alessandro non nega nulla. Anzi, ha fatto ritrovare anche il dirupo dove aveva gettato il cassettino del registratore di cassa. Ha restituito anche parte del bottino (600 euro). Il 40enne aveva appena terminato un percorso di recupero con tanto di attestato di piena consapevolezza del percorso effettuato. INVECE il 22 marzo scorso, alle 19.50, è entrato con volto travisato ed armato di taglierino nel supermercato Conad a Carrara di Fano. Brandendo l’arma e minacciando la cassiera (che nel frattempo è fuggita sul retro) ha prelevato l’intero cassettino del registratore di cassa. Poco dopo è fuggito su una Lancia Y elefantino di colore scuro con targa coperta con dello scotch. Era l’auto sua. I carabinieri del nucleo operativo e L’AUTORE Si tratta di un 40enne già condannato per lo stesso reato Era fuggito con 1.500 euro radiomobile di Fano, intervenuti poco dopo sul posto, hanno raccolto le testimonianze ed avviato immediatamente le ricerche. Qualcuno aveva visto quella macchina, e malgrado la targa fosse coperta da una striscia di scoch, non era apparsa del tutto sconosciuta. Contemporaneamente, i carabinieri hanno avviato una ricerca di tutte le auto nella disponibilità dei pregiudicati ed è uscita fuori la «Y» di Alessandro. Quando sono andati a casa sua, la vettura aveva ancora i segni dello scoch appesi alla targa. Subito dopo l’uomo ha ammesso tutto, raccontando che quella rapina l’ha fatta per risentire addosso l’andrenalina di quei momenti. Che aveva già provato con la rapina alla filiale di Banca Marche nel 2011, anche questa vicina a casa sua. La somma che aveva ancora con sé l’aveva sistemata in un cd. CON LA CONVALIDA in programma oggi, il 40enne ha la possibilità di spiegare meglio il perché di quella rapina ma appare scontato che non dica di aver avuto bisogno di soldi. In quel caso, il pericolo di recidiva sarà dietro l’angolo. La procura chiederà comunque l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tenuto conto dei precedenti dell’uomo. ro.da. L’ARRESTO I militari si sono presentati nella sua abitazione ed hanno trovato anche una parte del bottino FANO E VAL CESANO MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 13 •• ASET SECONDO LUCIANO BENINI DI BENE COMUNE TANTO POTEVA RISPARMIARE OGNI FAMIGLIA FANESE Finiti nell’immondizia 100 euro l’anno Il consigliere incolpa la giunta Aguzzi: «Mattioli disse che attaccava il carro...» «IL PORTA porta spinto ci avrebbe fatto risparmiare milioni di euro». Ne è convinto Luciano Benini, consigliere di Bene Comune, tutt’altro che stupito dai risultati raggiunti dal Comune di Mondolfo. Il sindaco Pietro Cavallo, infatti, ha annunciato che nel 2013, dopo che si è staccato da Aset, la raccolta differenziata è passata dal 24% del 2012 al 75% del 2013 con un risparmio di quasi 800 mila euro, di cui hanno immediatamente beneficiato i cittadini con una riduzione delle bollette del 30-35%. «Lo diciamo da ESPLODE Arrivano i conti dopo le dichiarazioni fatte da Cavallo di Mondolfo sei anni — dice Benini — che la raccolta differenziata porta a porta fa risparmiare: si riducono i costi dei conferimenti dei rifiuti in discarica, la durata della discarica si allunga di qualche anno ed è possibile guadagnare dalla vendita dei rifiuti differenziati». In sei anni, secondo i calcoli di Bene Comune, il Comune avrebbe potuto evitare di pagare i 3 milioni di eco tassa (più si differenzia, meno si paga ndr) i 7 milioni di maggior spesa per il conferimento dei rifiuti e guadagnare 1 milioni di euro dalla vendita del materiale differziato: totale 11 milioni di euro, circa due milioni di euro all’anno. «CALCOLANDO il maggior costo del servizio che richiede la differenziata — sottolinea Benini — avremmo potuto risparmiare almeno un milione all’anno». Que- Tentano di occupare una casa dell’Erap Evoluzione dell’uomo oggi in Comune Incidenti sul lavoro: incontro al Tag hotel HANNO infranto un vetro e si sono introdotti in un appartamento nel complesso di edilizia popolare di Villa Aosta, in via Sanzio, a Senigallia. Autori del gesto, una coppia di cinquantenni della Valcesano, che volevano occupare l’alloggio. Ad intervenire, allertata dai vicini, è stata la Polizia alla quale i due hanno detto di voler occupare l’appartamento perchè ritenevano essere libero. L’alloggio però, di proprietà dell’Erap starebbe per essere assegnato ad una famiglia già in graduatoria. SI PARLERA’ dell’«Evoluzione interiore dell’uomo» di Peter D. Ouspensky oggi pomeriggio, alle 18.30, nella sala della Concordia del Comune di Fano, in via San Francesco. L’evento, patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune, è ad ingresso libero. Nel suo libro, Ouspensky parte dall’idea fondamentale che l’uomo non è un essere compiuto, ma è un essere in continuo divenire. Per questo, l’autore ci tiene a sottolineare gli sforzi necessari al suo sviluppo interiore. L’ANALISI Coldiretti sull’ultimo rapporto Inail evidenzia che gli incidenti sul lavoro in agricoltura sono diminuiti a livello provinciale del 14%. E proprio sul tema della sicurezza Coldiretti ha organizzato per questa mattina al Tag Hotel dalle 9,30 un incontro dal titolo “Sicurezza nell’uso delle trattrici e delle macchine agricole: prevenzione e messa a norma”. partecipa Romano Magrini. Ad aprire i lavori Paolo De Cesare e le conclusioni a Tommaso Di Sante, presidente della Coldiretti Marche sto significa che ogni famiglia si sarebbe tenuta in tasca una media di 100 euro all’anno. Un calcolo approssimitivo — spiega Benini — perchè Aset non ci ha mai fornito i dati sul costo reale della raccolta porta a porta». L’obiettivo comunque non è stato raggiunto, secondo Bene Comune, per mancanza di volontà politica della giunta Aguzzi: «Si è sempre opposta a questa scelta, nonostante Aset spa fosse perfettamente in grado di assicurare il servizio. Ricordo le parole dell’allora presidente di Aset spa, Giovanni Mattioli, che in Commissione Controllo e Garanzia, di fronte alle nostre sollecitazioni, rispose: Io sono costretto a legare l’asino dove vuole il padrone. D’altra parte ci sono Comuni, come San Costanzo e Sant’Ippolito, dove Aset ha raggiunto gli stessi risultati di Mondolfo». Insomma, secondo Bene Comune, una politica, quella della giunta Aguzzi, completamente sbagliata dettata da due motivazioni: prima di tutto erano convinti che i cittadini non fossero pronti ad accettare la raccolta differenziata spinta, poi c’era il problema di cassonetti e macchinari inutili». Intanto si rivela sempre più in salita la strada verso la nuova società unica dei servizi Anna Marchetti AMMINISTRATIVE IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FANO SOLIDALE CAMBIA ROTTA: LA SUA LISTA SI CHIAMA FANO POPOLARE «Ho votato Seri alle primarie, ma ora appoggio Mirco Carloni» NASCE «Fano popolare» in appoggio al candidato sindaco de «La Cosa Giusta» Mirco Carloni. A promuovere la nuova lista civica, che chiama a raccolta tutti i popolari fanesi, è Fabio Uguccioni (foto), ex Udc e attuale vice presidente della Fondazione Fano Solidale. La sua decisione è maturata da pochi giorni: «Un’ipotesi che non avevo preso in considerazione — commenta Uguccioni — tanto che avevo partecipato alle Primarie del centro sinistra, votando Massimo Seri. Avevo scelto lui perché era l’unico ad avere rapporti con l’associazionismo. La vera sfida della politica, però, è combattere la burocrazia imperante, ma su questo aspetto Seri rischia di essere schiacciato tra Pd e Sinistra Unita». E ancora: «Tra lo stalinismo di alcuni e il populismo di altri, io scelgo il popolarismo. Ho sempre rifuggito i partiti liberistici e che li rappresentava, da Berlusconi a Casini. Penso che il compito della politica in questo momento storico sia quello di riconquistare il bene comune. E così ho deciso di dare una mano a Carloni, a questo gruppo di giovani che hanno avuto il coraggio di osare e che parla di solidarietà e sussidiarietà». UGUCCIONI rivolge un appello a tutti coloro che abbiano voglia di adoperarsi nel progetto di «Fano Popolare»: «Abbiamo due settimane per formare la lista, vediamo cosa succede». Naturalmente capolista sarà proprio Uguccioni che, in tanti anni di impegno sociale, ha creato una rete di rapporti forte e profonda nel tessuto cittadino. La presenza della sua lista pre- occuperà non poco sia Seri, sia lo stesso Udc. Con la lista civica promossa da Fabio Uguccioni, Carloni è riuscito a raggruppare intorno al suo progetto ben 5 soggetti politici: oltre a «La Cosa Giusta» che esprime il candidato sindaco, dell’alleanza fanno parte Ncd, partito di origine di Carloni e da cui il consigliere regionale si è autosospeso per affrontare la campagna elettorale, «Fano in Testa» con i giovani ex Forza Italia, «La Rinascita di Fa- no» dell’assessore Michele Silvestri e ora «Fano Popolare» di Uguccioni. Queste elezioni saranno ricordate per l’abbondare di liste civiche: quelle create per l’occasione (Noi Città Seri per Fano, Noi Giovani Seri per Fano, La Tua Fano,Prima Fano, Giancarlo D’Anna Sindaco, La Cosa Giusta, Fano in Testa, La Rinascita di Fano, Fano Popolare) che si aggiungono a quelle già esistenti nel 2009 (La Fano dei Quartieri, Fano 5 Stelle, Bene Comune, La Tua Fano). Anna Marchetti SODDISFATTO IL SINDACO CAVALLO All’ex ospedale di Mondolfo un nuovo poliambulatorio E’ ENTRATO in funzione nell’ex ospedale Bartolini di Mondolfo l’ambulatorio infermieristico di stomatoterapia per i pazienti che, a causa di un tumore o di una patologia dell’intestino, hanno subito una “stomia”, cioè un’apertura chirurgica sull’addome che mette in comunicazione con l’esterno l’apparato intestinale o urinario. La persona che ne è portatrice necessita, infatti, di un surplus di assistenza, di un accompagnamento specifico, dato da personale appositamente formato, per riacquistare la completa autonomia. «Ringrazio il direttore di Area Vasta1, Maria Capalbo, per aver implementato i poliambulatori del Distretto di Mondolfo con questo importante e atteso servizio, che andrà a beneficio non solo degli abitanti della Valcesano ma anche di una zona di riferimento più ampia — dice il sindaco Pietro Cavallo —; l’obiettivo è il frutto di un’azione coordinata tra l’assessore Martini e i dirigenti Stefania Rasori e Giovanni Guidi ed è nato dall’esigenza di una presa in carico assistenziale della persona portatrice di stoma per la gestione dei problemi relativi alla riabilitazione in modo da garantire la continuità delle terapie per tali problematiche in sinergia con il Servizio di Cure Domiciliari». «I lavori di ammodernamento condotti nella struttura dell’ex ospedale — aggiunge Martini — hanno reso possibile l’apertura del servizio, che è uno dei due attivi in tutta FUNZIONE Servirà ad aiutare gli operati di tumori o all’intestino per riacquistare autonomia l’Area Vasta insieme a quello di Urbino. L’ambulatorio è attivo il martedì dalle 9,30 alle 13 e vi si accede con impegnativa medica e previo appuntamento telefonando al numero 0721.9368872». 18 •• MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 LE ALTE VIE DEL CAI LA CARITA’ DI FRANCESCO LE più belle vie ferrate percorse dagli alpinisti pesaresi del Cai tra il 2012 e il 2013. Le immagini saranno proiettate stasera alle 21 nella sede del Cai in largo Aldo Moro, 12 (II piano). L’iniziativa, aperta a tutti, è stata curata da Roberto Branchesi. LA PARROCCHIA di Cristo Re ospita il direttore della Caritas Diocesana, don Marco Di Giorgio, per un incontro sul tema: “La carità nel pensiero di Papa Francesco”. L’appuntamento è per oggi alle 18 nella canonica di Cristo Re, in viale Cesare Battisti, 2. Solidarietà, vola ancora alto il colibrì di Sofia OTTIMA affluenza, circa 500 persone, e ottimo ricavato, almeno 1500 euro. Si è concluso con queste cifre il lungo week end dedicato a Progetto Sofia, l’iniziativa ideata da Mauro Ciaroni e protata avanti in cooperazione con Avsi in Africa. Da venerdì a domenica la sala San Domenico di via Branca ha esposto immmagini realizzate in Africam nei vari luoghi dove Ciaroni ha messo in peidi i progetti di solidarietà a favore dei bimbi africani. Per l’occasione si poteva comprave anche il libro “Sofia e il colibrì”. I fondi raccolti serviranno a AFRICA Mauro Ciaroni durante un viaggio Se i ragazzi del ‘Bramante’ realizzano l’utopia tedesca La classe 2ªN ha recitato Frisch San Pietroburgo IL SUCCESSO di “Tedesco in scena” è arrivato a San Pietroburgo per alcuni studenti dell’Istituto tecnico “Bramante” di Pesaro. «Tutto è iniziato nel 2012 — scrivono i protagonisti— : su proposta del professor Daniele Stramigioli, la classe 2ªN decide di partecipare al concorso del Festival teatrale internazionale “Lingue in Scena: Deutsch auf die Bühne” organizzato dal Goethe Institut di Torino, per potenziare le capacità comunicative, espressive e creative in lingua straniera». «Il tema del festival proposto era “Democrazie-Utopia. Gli altri siamo sempre noi”. Il motto ci ha ispirato la scrittura in tedesco di “der Andere” (l’Altro) riadattando il testo “Andorra” di Max Frisch, e poi, anche affiancati dal madrelinguista Nikolaus Zulinski, proviamo per quatto mesi — raccontano — . L’ 8 maggio 2013 al “Bramante” siamo andati in scena davanti alla giuria del Goethe Institut, giunta a Pesaro. Dopo un lungo applauso i giudici ci comunicano che lo LINGUA Gli studenti hanno recitato in tedesco, un progetto dell’insegnante Daniele Stramigioli affiancato da Nikolaus Zulinski spettacolo è stato il più bello tra quelli considerati e quindi siamo stati invitati per tre giorni a Torino a rappresentare l’Italia al “Festival Internazionale delle Lingue in Scena”». TANTA è la soddisfazione e anche l’orgoglio. Poi a dicembre il professor Stramigioli riceve una chiamata dal Goethe Institut: la classe è stata selezionata per rappresentare con la sua opera, l’Europa sud occidentale a San Pietroburgo nel 18˚ Festival teatrale organizzato da Goethe Institut e associazione Drushba dell’Anitschkov-Palast. Vitto e alloggio sono a carico degli organizzatori, ma i costi di viaggio a spese dei giovani studenti - attori che si sono messi alla ricerca dei finanziamenti, ricevendo risposte positive da enti privati e pubblici e famiglie degli alunni. «Così grazie agli sponsor — esultano gli studenti del Bramante — il 14 marzo siamo andati in scena a San Pietroburgo insieme a scuole di S. Pietroburgo e Kaliningrad. Per esprimere la nostra gratitudine a tutti gli sponsor abbiamo messo in scena, sabato scorso, la fortunata rappresentazione anche a Pesaro, al cinema Astra». far fronte all’emergenza educazione del Sud Sudan con l’accesso alle scuole primarie nelle contee di Ikotos e Torit; la riabilitazione delle scuole primarie e formazione degli insegnanti nel distretto diHinda Congo Brazaville. «Come il Colibri del racconto africano — spiga Mauro che ringrazia tutti colori che hanno partecipato all’iniziativa —, anche Progetto Sofia si adopera nel suo piccolo, goccia dopo goccia, per spegnere gli incendi di dolore e disagio a sostegno dei bambini». Info: www.progettosofia.com VITA DI ADRIANO STASERA A URBANIA In scena il teatro sociale di Giorgio Felicetti STASERA alle 21.15 sul palco del teatro Bramante di Urbania va in scena lo spettacolo pluripremiato “Vita d’Adriano. Memorie di un operaio nella neve” interpretato dall’attore Giorgio Felicetti (foto). L’ultimo appuntamento ad Urbania per la stagione teatrale organizzata dalla Rete teatrale della provincia è con un inten- so teatro civile: “Vita d’Adriano” è la storia di un uomo dei nostri giorni, un operaio, che ha trascorso tutta la vita in fabbrica. E’ anche la storia di una fabbrica, la Cecchetti di Civitanova Marche, impegnata in produzioni di carrozze e vagoni ferroviari, una fabbrica grande, dove in novanta anni di storia hanno lavorato in circa 50.000, tra uomini e donne. Raccontare la Cecchetti vuole dire parlare della vita di fabbrica dall’interno: le condizioni di lavoro, l’appartenenza alla classe operaia, i pericoli, gli incidenti, gli scioperi, i licenzia- “One night di mezza sera” con crudità di pesce, party e cultura Rossi. La colonna sonora è stata studiata appositamente per accompagnare le crudità in un mix originale di suoni vecchi rivisitati e nuove tendenze. Ma l’invito è anche a visitare e l’area museum all’interno della Fish House fanese dove si trovano esposte alcune rare edizioni originali di storici libri e romanzi dedicati al mare dalle copertine vintage uniche da Salgari a Hugo fino a Verne le cui immagini verranno proiettate per l’occasione su di un maxischermo. «Fish & Love — racconta QUESTO è uno l’ultimo dei GIORNI IN FABBRICA La storia di un operaio che ha trascorso tutta la sua vita in fabbrica FISH HOUSE STASERA IMPORTANTE APPUNTAMENTO NEL LOCALE: DA SALGARI AL SUSHI UNA delle “One night di mezza sera” più originali della Riviera Adriatica va in scena questa sera tra le caratteristiche barche della Marina dei Cesari di Fano nella profumata Agrumaia di Fish House. Fish & Love questa settimana si dedica al pesce crudo preparato dallo chef Luca Peverini. E’ un evento imperdibile per gli amanti delle crudità all’italiana in programma dalle 20 in poi. La musica sarà quella avvolgente di DJ Thor, direttore artistico della struttura, e da DJ Emidio menti, la chiusura, avvenuta, nel 1994 a causa di un ospite terribile e instancabile: l’Amianto. Il testo nasce da interviste ad ex operai, e da una lunga ricerca nel mondo del lavoro della meccanica. Andrea Thor — nasce da un mix speciale di esperienze di menti creative quali sono quelle della designer Federica Olivi e di Gianfranco Sanchi e dove l’accoglienza dettata dall’esperienza acquisita in tanti decenni da Alessandro Scarponi, ideatore di Fishhouse e figlio del patron di Trampolines di Riccione, diventa elemento determinante. Amore per il territorio marchigiano, cultura del pesce e un tocco glamour di internazionalità... tutto questo è Fish House». Info: 0721.820873 tre spettacoli della mini rassegna di teatro civile collegata al progetto “E’ di scena la sicurezza” nato «per accompagnare gli studenti delle superiori alla visione di tre spettacoli che hanno come tema i diritti e la sicurezza dei lavoratori». L’attore Giorgio Felicetti incontrerà oggi alle 18.30 nella Sala Volponi di Urbania, i ragazzi del Liceo Classico Nolfi di Fano. Si può raggiungere Urbania anche prenotando un posto in bus gratuito allo 0721.3592515 o al 366 6305500: partenza da Pesaro e Fano. ••• 8 PESARO SPORT il Resto del Carlino MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 «CI SENTIVAMO CARICHI E VOLEVAMO VINCERE POI IL DESTINO MI HA FATTO UN GRAN REGALO: SEGNARE PROPRIO SOTTO LA NOSTRA CURVA» IL DOPO DERBY L’ESULTANZA GRANATA NODARI: «EMOZIONE FORTE» Fano Il «tuttocampista» e un gol che non si scorderà più · Fano gol perfetto, in una domenica perfetta. «NODARI sindaco» oppure «beato», sui social network girano anche questi simpatici attestati di stima nei confronti del «tuttocampista» granata Alex Nodari che ha messo al tappeto la Vis. In ogni caso per Alex questo è un “magic moment”. E’ lui l’uomo derby, l’uomo del rilancio e, se vogliamo, della provvidenza. Determinato, grintoso e decisivo, è l’emblema della voglia dell’Alma di risalire e togliersi delle belle soddisfazioni dopo una stagione passata a soffrire e patire le pene dell’inferno. DOMENICA il gol dell’ex difensore della Spal è stato poetico, dal momento che la sua rete fotografa la forza e la voglia di questo Fano di risalire la corrente. Sì, perché il suo gol è arrivato quando il vento contro picchiava forte, nonostante ciò, l’energia impressa alla palla, su un calcio d’angolo battuto alla perfezione da Antonioni, è sta- Leonardi «Avevo chiesto generosità: risposta opposta» · Pesaro «PROVVEDIMENTI per la squadra? I panni sporchi si lavano in famiglia. Ma è stata una prestazione peggiore anche rispetto a quella di Ancona». Parola del direttore Leonardi che, alla ripresa degli allenamenti, ha parlato alla squadra. «Avevo chiesto una sola cosa: la generosità in campo. La risposta è stata opposta — dice —. Unico a salvarsi Alberto Torelli, gli altri si sono nascosti. Fatti gravi: nessun tiro in porta e, nonostante un’ora di tempo dal gol subito, nessuna reazione. Non abbiamo mai cercato alibi per gli infortuni? E’ vero. Comunque mancavano Costantino e Chicco, Ridolfi è stato vittima di un eritema e Cremona, sabato, è stato visitato d’urgenza da Zini dopo una distorsione avuta alla caviglia operata. A Fano, però, abbiamo avuto undici di assenti... Carattere? Fino al mese scorso c’era... Ora, sembriamo consumati dal punto di vista nervoso. Queste partite, sicuramente, sono fondamentali per valutare chi farà parte della Vis del futuro». gia.mur. Nodari, autore del gol vittoria domenica scorsa ta più forte di tutto, come se dentro quel gol ci fosse la rabbia compressa di questi ultimi mesi sfortunati. Lui che è l’uomo dei colpi di testa, qui a Fano non era mai riuscito a siglare una rete alzandosi in cielo. In altre occasioni ha siglato tutti gol decisivi (gli altri 4), ma sempre di piede o addirittura di tacco. E POI il gioco burlone del destino gli ha regalato la gioia di poter esultare sotto la curva, per di più, nel derby che al Mancini mancava da sedici anni. Insomma un DOPO il gol, la corsa di Nodari verso la tribuna con il pollice in bocca per la dedica alla compagna incinta e il pallone lanciato verso di lei come segno d’amore. Insomma, un gol pieno di passione e sentimento. Voluto e cercato. «E’ stato bellissimo — ci ha ridetto ieri a mente fredda — e me lo ricorderò per sempre. Una gioia indescrivibile. Soprattutto perché il destino mi ha regalato la fortuna di poter esultare sotto la curva. Da anni non vivevo emozioni come questa. Ci sentivamo carichi, volevamo a tutti costi questa vittoria. Per mesi abbiamo sofferto, ora questo successo ci carica per questo finale di stagione in cui vogliamo evidenziare le nostre qualità. Siamo un gruppo bellissimo, unito e finalmente siamo venuti fuori. Ancora, se ci ripenso mi vengono i brividi. Ce lo meritiamo tutto questo successo». Roberto Farabini L’eroe al lavoro con la pubalgia · Fano IN UN clima ancora di grande, e comprensibile, euforia è ripresa, ieri pomeriggio, la preparazione dell’Alma in vista della trasferta di Agnone. Entusiasmo palpabile poco prima dell’allenamento, poi tutti in campo a lavorare sodo secondo i precisi diktat di mister De Angelis già proiettato alla prossima gara. Vincere un derby, poi, non solo fa bene al morale ma fa miracoli come si evince dall’ottimo stato di salute di tutti i granata presenti ieri. Anche Nodari che sta giocando da tempo con la pubalgia ha partecipato all’allenamento pur esercitandosi in disparte per precauzione. La Vis si è sciolta in ogni reparto La crisi Errori che vengono da lontano: difesa male assortita e punte «rotte» · PESARO CENTROCAMPO. Venuto meno il Ridolfi alla Pirlo dell’anno scorso (impiegato, non solo per necessità, come attaccante o esterno), la Vis, che non è mai stata squadra di lotta, ha perso pure il governo. E con gli infortuni, oggettivamente pesanti, si è liquefatta mentalmente azzerando pure la corsa. Si era spesso retta sui singoli: Bugaro e, all’inizio, Ridolfi. Alberto Torelli, altro gioiello di casa, è andato a corrente alterna. Sempre sia lodato Bianchi, da rivedere Rossi, disperso il vero Giorgio Torelli. Omiccioli? Benino. Sarebbe andato benissimo con una miglior gestione, da parte dell’equipe medica, dei suoi infortuni muscolari. VIAGGIO nella crisi vissina. Reparto per reparto. PORTIERI. Unico settore senza problemi. Foiera, sempre più determinante, sta vivendo la sua miglior stagione. Dietro di lui due ‘95 come Osso e Francolini di buone prospettive. L’equivoco Ridolfi impiegato esterno oppure come attaccante: mai in cabina di regia DIFESA. il reparto più rivoluzionato e riaggiustato della stagione. Partiti Paoli e Boinega (addio per scelta degli stessi giocatori) più Santini. Arrivati Melis, Cusaro e Martini. Le strategie erano dichiarate: budget limitato, puntare sul rilancio di Eugenio Dominici e costruire un blocco meno tecnico ma più di temperamento. Il progetto è stato minato dagli infortuni e da una chimica sbagliata: Melis (ceduto a dicembre), Cusaro e Martini sono apparsi subito molto simili. Il risultato? Un reparto spesso in difficoltà sulle palle alte, incapace di impostare il gioco, che sale poco sulle corsie. Martini, una vita nella difesa a tre, ha Martini: la difesa non ha retto l’urto concedendo numerose palle gol ma tutti i reparti sono clamorosamente mancati nella partita più attesa patito il ripetuto impiego fuori ruolo prima di venir scavalcato da centrale, in ottica futuribile, da Pangrazi (‘92). Mister Magi, nei mesi, sembrava però aver trovato la quadratura: 11 risultati utili di fila, pochissimi gol incassati su azione. Poi, il crollo: Giovanni Dominici (sem- pre presente, prezioso come bomber) è andato in riserva, andamento altalenate per il gemello Eugenio. Cusaro (arrivato a preparazione estiva già finita) ha pagato il logorio, dovendo anche dirigere un reparto giovane ma che, per assurdo, non ha fornito novità under (3 presenze per Bartolucci, ‘95). ATTACCO. Il crack di Costantino (unico colpo di mercato perfetto) rientra nella categoria “sfiga” ma per Chicco e Cremona, le due punte fisiche, esperte, in grado di far salire la squadra e fare gol, vale il discorso fatto per Omiccioli. Chi ne ha gestito gli infortuni? Ridolfi, invece, ha perso il sorriso gravato dalle voci di mercato: l’eritema patito, sembra l’emblema. La scommessa Pieri, a oggi, è stata persa. Rammarico per Di Carlo: avrebbe meritato di più. Gianluca Murgia Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!%!?!. CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) L’ECONOMIA μ Matura un’intesa con i sindacati Casò garanzia per Indesit ed i Merloni Anno 154 N˚ 84 Mercoledì 26 Marzo 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Stabilimenti balneari in fiamme Due episodi di matrice dolosa nel giro di una notte. Le indagini Fano Notte di fuoco con due incendi ai danni di stabilimenti balneari, a distanza di poche ore l'uno dall'altro e con molta probabilità entrambi di origine dolosa. Sono avvenuti nella serata di lunedì, prima ai Bagni Arzilla intorno alle 20 e poi al- la Spiaggia dei Gabbiani poco dopo le 22. Anche se in entrambi gli episodi sembra si tratti di cause intenzionali, i due casi non sembrano essere però collegati. Ingenti i danni all'Arzilla, che i titolari quantificano in oltre 40.000 euro. Ad andare completamente distrutto è stato un capanno di legno, po- sizionato proprio di fianco a quello della reception della spiaggia e vicino ai campetti sportivi. All'interno erano contenuti attrezzature e materiale di tutti i generi: giochi per i bambini, casette di legno, docce calde e fredde, racchette, recinzioni, insomma tutto il necessario per affrontare la stagione bal- neare. Incendio anche alla Spiaggia dei Gabbiani in via Aureliano, nella zona di Baia Metauro: ignoti hanno dato fuoco ad un gazebo utilizzato per il ricovero attrezzi, nel quale erano contenuti giochi per bambini e materassi di gommapiuma. Falcioni In cronaca di Fano μ L’infinito contenzioso per la nuova country house μ Le Fs investono su Ancona, snodo delle Marche In campo Franceschini Si schiera con Leopardi Una stazione elettronica attesa da cinquanta anni LA BATTAGLIA Recanati L’Ad di Indesit Company, Marco Milani Fabriano Per Indesit ieri il fronte sindacale va in rete: il premio di risultato maturerà per intero anche durante i periodi di cassa integrazione. E l’arrivo di Casò in Fineldo è considerato una garanzia per il futuro dell’azienda. Camilli A pagina 4 “Il colle dell’Infinito di Leopardi è patrimonio della letteratura e della cultura italiana e in quanto tale va preservato. Per questo oggi ho dato disposizione agli uffici competenti affinché adottino tutti gli atti necessari a ribadire il parere negativo sui progetti che incidono sull’area”. Lo dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato. Patrassi A pagina 3 L’atrio della stazione di Ancona Il ministro Dario Franceschini Rocchetti Apagina2 μ La missione di Spacca in Corea Economia e cultura ecco il patto di Seul Quadri A pagina 5 L’OPINIONE E’ rimasto appeso a 400 metri d’altezza per sette ore. Ricoverato a Torrette Piobbico La fiducia di Silvio S Deltaplanista precipita sulla roccia MASSIMO ADINOLFI econdo Silvio Berlusconi, la qualità principale che deve avere un politico è “la capacità di dare fiducia”. Questa però è l’opinione espressa da Berlusconi nel 1994, esattamente vent’anni fa, poco prima di vincere per la prima volta le elezioni. Se lo fosse ancora oggi, non è chiaro cosa resterebbe degli attuali gruppi dirigenti di Forza Italia. Vent’anni fa, in un momento di grave crisi... Continua a pagina 17 Spettacolare salvataggio ad alta quota, con altissimo coefficiente di pericolosità, per soccorrere un amante di base jumping bloccato sulla parete della Balza della Penna nel comune di Urbania, ma a pochi chilometri da Piobbico. Michele Baldoni, 37 anni di Piagaro in provincia di Perugia, è caduto sulla cima della Balza della Penna. Sette ore di difficilissimi soccorsi poi il ricovero a Torrette per ipotermia e trauma cranico. Parlani In cronaca di Pesaro μ Dopo la protesta dei sindaci in Regione Nevone, sbloccati i fondi Arriveranno 18 milioni MALTEMPO Urbino Sono stati sbloccati dopo due anni i fondi previsti per i danni causati dalle nevicate del febbraio 2012 nella Provincia di Pesaro e Urbino. La cifra è di 18 milioni totali dei quali 7 saranno assegnati verso la fine di aprile, tre arriveranno sempre nel corso dell'anno e per i restanti 7 bisognerà aspettare il 2015. Risultato decisivo, per sbloccare tali fondi, il presidio organizzato ieri presso la sede regionale di Ancona, dai sindaci dei comuni della valle del Metauro e del Montefeltro ricevuti da alcuni rappresentanti della giunta regionale e dal direttore del dipartimento infrastrutture e trasporti Mario Pompei. I fondi saranno ora ripartiti tra i vari centri. Senesi In cronaca di Pesaro μ Il teatro μ Il tecnico del Fano De Angelis ha i piedi in terra Albertazzi mercante alle Muse “Il derby è alle spalle Adesso match decisivo” SPORT Ancona Albertazzi alle Muse con Il Mercante di Venezia. In Cultura e Spettacoli Fano Giorgio Albertazzi Piedi ben saldi in terra e mirino puntato sull’Agnonese. L’avremmo voluto sentire Gianluca De Angelis parlare ai suoi alla ripresa degli allenamenti, che l’Alma ha affrontato col sorriso sulla bocca e il petto gonfio. Non poteva essere diversamente dopo la grande gioia per la vittoria nel derbissimo, una partita particolarmente sentita da giocatori, società e tifosi per via del campanile, ma ancor più importante per l’allenatore granata per avvicinare ulteriormente il Fano al traguardo salvezza. Barbadoro Nello Sport Il mister granata Gianluca De Angelis μ Turno infrasettimanale della Serie A La Roma supera il Toro Juve-Parma per il record Martello-Casellato Nello Sport IV Mercoledì 26 Marzo 2014 FANO T: 0721 31633 E: [email protected] F: 0721 67984 In fiamme due stabilimenti balneari Roghi di natura dolosa nel giro di poche ore ai Bagni Arzilla prima e alla Spiaggia dei Gabbiani poi Il colpo di sabato NOTTE DI FUOCO Arrestato rapinatore di Carrara SILVIA FALCIONI Fano Due incendi ai danni di stabilimenti balneari, a distanza di poche ore l'uno dall'altro e con molta probabilità entrambi di origine dolosa. Sono avvenuti nella serata di lunedì, prima ai Bagni Arzilla intorno alle 20 e poi alla Spiaggia dei Gabbiani poco dopo le 22. Se in entrambi gli episodi si potrebbe trattare di cause intenzionali, i due casi non sembrano essere però collegati. Ingenti i danni all'Arzilla, che i titolari quantificano in circa 40.000 euro. Ad andare completamente distrutto è stato un capanno di legno, posizionato proprio di fianco a quello della reception della spiaggia e vicino ai campetti sportivi. All'interno erano contenuti attrezzature e materiale di tutti i generi: giochi per i bambini, casette di legno, docce calde e fredde, racchette, recinzioni, insomma tutto il necessario per affrontare la stagione balneare. L'intero contenuto è andato completamente distrutto così come il capanno per la custodia. Al suo posto ieri si poteva notare un ammasso di oggetti bruciati dalle fiamme e tanta cenere, attorno a cui i gestori della spiaggia si prodigavano per la pulizia e sistemazione. Ad accorgersi delle fiamme è stata una esercente del Lido che stava portando a spasso il cane in direzione Arzilla ed ha notato il rogo. Per lo spegnimento sono intervenuti i vigili del fuoco di Fano, mentre agli agenti del Commissariato spetta il compito di indagare sulle cause e sui responsabili. "Abbiamo sfiorato una tragedia più grossa. Per fortuna le fiamme non sono arrivate al bar, sul quale abbiamo fatto forti investimenti lo scorso anno - afferma un titolare, Marco Tanfani- Anche questa struttura è in legno e se avesse bruciato, la stagione sarebbe andata in fumo". Le fiamme si sono per fortuna fermate a pochi centimetri dal bar, bruciando i vasi delle fioriere di fronte. "Nel male possiamo dire che se ciò fosse successo a maggio - prosegue l'altro titolare Enrico Cinotti - sa- L’OPERAZIONE Fano Fuoco ai Bagni Arzilla, l’allarme è stato lanciato da un esercente del Lido. Poco più tardi situazione analoga anche alla Spiaggia dei Gabbiani Danneggiate anche le piante e le fioriere rebbe andata molto peggio ed avremmo faticato a recuperare la stagione". In merito alle cause del rogo, i proprietari riferiscono di non sapere chi possa essere stato: "Non abbiamo mai ricevuto minacce, intimidazioni, né richieste di denaro e non abbiamo problemi con il vicinato o i dipendenti". Stessa situazione alla Spiaggia dei Gabbiani in via Aureliano, nella zona di Baia Metauro: ignoti hanno dato fuoco ad un gazebo utilizzato per il ricovero attrezzi, nel quale erano contenuti giochi per bambini e materassi di gommapiuma. Il danno si aggira su qualche migliaio di euro, ma ciò che fa pensare è il fatto che solo la settimana scorsa il titolare dello Indagini in corso e altre verifiche ma sembra che i due casi non siano collegati 18 Auguri NICOLA per i tuoi 18 anni Babbo, Mamma ed Enrico Quel che resta dopo il rogo del capanno di legno stabilimento aveva trovato segni di fiamme nello stesso gazebo. "Si è trattato dell'ennesimo episodio che subiamo ormai da qualche mese - afferma il gestore Walter Stafoggia - all'inizio pensavamo a qualche ragazzino che accendeva fuochi per divertimento, oppure a piccoli incidenti occasionali. Poi abbiamo iniziato a notare che i casi si ripetevano sempre più spesso, sempre ai danni della nostra struttura". Gli episodi, sui quali indagano i Carabinieri, avrebbero una frequenza quindicinale secondo gli operatori balneari e comporterebbero danni di modesta entità, quantificati in circa 5000 euro. "Abbiamo notato che gli incendi avvengono nelle giornate piovose e ci sono degli indizi che fanno pensare al fatto che siano diretti proprio a noi - conclude Stafoggia Purtroppo temiamo che questi atti non siano ancora finiti". © RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri mattina le prime sistemazioni E ora il problema dello smaltimento rifiuti LA PROCEDURA Fano Oltre al danno anche la beffa. I titolari dei Bagni Arzilla si trovano ora a fare i conti con lo smaltimento degli oggetti carbonizzati dalle fiamme. "Il problema più grosso, in attesa che l'assicurazione ci comunichi un possibile rimborso - afferma Marco Tanfani - è quello dello smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo attendere che l'Aset venga a fare una catalogazione, poi le analisi sui materiali e la loro separazione ed infine la rimozione. E lo smaltimento, dopo tutti i danni subiti, è a carico nostro". Resta l'amaro in bocca per una vicenda che poteva concludersi anche peggio del già ingente danno e che richiama un altro episodio avvenuto circa un mese fa: ignoti si sono introdotti negli uffici dei Bagni Arzilla. Se all'epoca erano state rubate poche cose, ora però quell'episodio torna alla mente. Difficile dire se ci sia stato un collegamento tra i due fatti. Lo stabilimento balneare è privo di telecamere, dal momento che quelle esistenti erano state rimosse perché rotte e non ci sono al momento altri indizi. Chi invece è certo di far ricorso a dei mezzi di videosorveglianza sembra essere Stafoggia della Spiaggia dei Gabbiani: "Sicuramente metteremo le telecamere, anche se i malintezionati trovano il modo di aggirarle. Nel nostro caso pensiamo a qualcuno che conosce bene la zona e sa come nascondersi". E' stato scoperto ed arrestato il rapinatore che sabato scorso era entrato nel Conad City di Carrara ed era scappato con l'incasso, terrorizzando alcuni clienti. Si tratta di un quarantenne fanese, A.S., le sue iniziali, già noto alle forze dell'ordine per reati simili. L'uomo aveva colpito all' ora di chiusura del supermercato, alle 19.50, armato di taglierino e con il volto nascosto da un cappellino. Il bottino era stato di circa mille euro e il malvivente era poi scappato a bordo di una Lancia Y Elefantino, le cui targhe erano state coperte con dello scotch. Sulle sue tracce si erano subito messi i Carabinieri di Fano, guidati dal comandante Alfonso Falcucci, che avevano proseguito le ricerche fino a notte inoltrata. Nei giorni scorsi i controlli erano proseguiti con posti di blocco sull'intero territorio e contemporaneamente è stato avviato un controllo di tutti i pregiudicati locali in possesso della stessa vettura utilizzata per la rapina. Dopo numerose perquisizioni, il lavoro effettuato ha dato i risultati sperati, con il ritrovamento dell'auto con ancora attaccati alcuni pezzetti di nastro adesivo sulla targa. Successivi controlli hanno permesso di ritrovare anche il denaro rubato, nascosto nella custodia di un compact disc Il quarantenne ha in un primo momento cercato di negare la sua responsabilità ed il coinvolgimento nella rapina, ma è stato messo alle strette dalle prove rinvenute. L'uomo è stato sottoposto a fermo e condotto al carcere di Pesaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tratto Gimarra-Fosso Sejore: per l’assessore Falcioni dopo le soluzioni tampone servono opere definitive “Sottopasso ferroviario sempre più necessario” L’ACCESSO IN SPIAGGIA Fano "Non vi sono accordi che tengano: per garantire l'accesso in spiaggia nel litorale, tra Gimarra e Fosso Sejore, dove vi sono spiagge libere, ma anche stabilimenti balneari, occorre che l'amministrazione comunale si metta in testa di realizzare almeno un sottopasso ferroviario ogni uno - due anni, senza ricorrere ad autorizzazioni (diventate ormai impossibili) che permettano al pub- blico di utilizzare per valicare la ferrovia gli attraversamenti idraulici". E' quanto dichiarato dall' assessore ai Lavori Pubblici Mauro Falcioni che dice basta con le soluzioni "tampone" e si schiera in favore delle soluzioni radicali al problema. Assunta la delega nello scorcio della legislatura, dopo essersi occupato di urbanistica, Falcioni è l'assessore che maggiormente si è trovato a far fronte a una marea di problemi strutturali con risorse assai scarse. L'esigenza di facilitare l'accesso in spiaggia sul litorale di Fano nord è stata evidenziata da una interrogazione di Marco Cicerchia, il quale ha messo in evidenza le difficoltà degli operatori a gestire la propria concessione, dopo che gli utenti sono costretti a compiere un lungo tragitto a piedi per arrivarci. Un tempo era possibile attraversare i binari servendosi degli attraversamenti idraulici, piccoli tunnel assai scomodi, ma che a suo tempo era fruibili. Ora le Ferrovie hanno puntato i piedi chiudendo tutti gli accessi, sollevandosi da ogni responsabilità in caso di incidenti. Addirittura un sottopasso è stato ridotto a una grossa conduttura. "Fano è una città turistica - ha evidenziato Cicerchia - e non può sacrificare le sue spiagge per mancanza di accessi". "Un sottopasso regolare costa 500.000 euro - ha evidenziato Falcioni - spetterà al nuovo sindaco mettere a bilancio tale somma e replicarla negli anni a venire per realizzare il numero degli accessi necessari". © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 26 Marzo 2014 Tassa di soggiorno, è l’ora verità I Disoccupati Scrutinio a chi non ha lavoro Primo punto dell’ordine del giorno, attesa per la variante di via degli Olmi IL CONSIGLIO COMUNALE MASSIMO FOGHETTI Fano Oggi si vedrà se i partiti e le liste civiche che si sono pronunciate per l'eliminazione della tassa di soggiorno, la faranno davvero. Figura infatti al primo punto dell'ordine del giorno della seduta consiliare che inizierà alle 19, una mozione che propone l'eliminazione della tassa, proposta dal Pd. La stessa iniziativa figura nel programma del candidato sindaco della coalizione "insieme per Fano" Davide Delvecchio e prima ancora in quello di Daniele Sanchioni che ora continua la sua campagna elettorale in solitaria con la lista civica "Prima Fano". Se la mozione verrà accolta, l'importo della tassa non figurerà nel bilancio preventivo che il consiglio dovrebbe ap- provare il 10 aprile prossimo. Una delibera importante in approvazione oggi è il nuovo regolamento comunale per l'installazione e l'esercizio degli impianti di telecomunicazione e radiodiffusione, presentato dall'assessore all'Ambiente Luca Serfilippi finalizzato a tutelare maggiormente i cittadini dalla propagazione dell'elettrosmog. Vi sono ancora diversi impianti ricchi di antenne, troppo vicini alle abitazioni (vedi San Lazzaro e zona sportiva della Trave) da rimuovere per maggiore sicurezza, anche se le analisi Arpam non hanno evidenziato emissioni di onde elettromagnetiche dannose per la salute umana. Non manca infine la "solita variante". L'ordine del giorno infatti propone l'approvazione della variante al Prg per la realizzazione del comparto residenziale di via degli Olmi di circa 15.000 metri LA PROPOSTA Fano quadri. Si tratta della adozione definitiva di atto amministrativo che è stato adottato in prima istanza dal Consiglio il 28 settembre del 2012. E' stata poi inviato in Provincia ed è ritornato con parere favorevole condizio- “Controlli fatti, servizio regolare” L’INTERROGAZIONE La direzione dell'azienda Marche Nord, venuta a conoscenza della interrogazione inviata al sindaco di Fano dai consiglieri comunali Luciano Benini e Hadar Omiccioli, chiarisce l'affida- mento alla società Medica Sud di Bari e in suo nome alla dottoressa Sabina Ilaria Tatò, poi risultata inquisita, del servizio relativo alla tutela della salute dei lavoratori esposti a rischio di radiazioni ionizzanti. L'azienda afferma di aver avviato tutti i controlli di legge sulle autodichiarazioni rese in sede di gara rispetto della normativa in materia. Inoltre Marche Nord precisa di non essere a conoscenza di responsabilità diretta o indiretta della dottoressa Sabina Ilaria Tatò relativamente a centri di Riabilitazione e Laboratori di Analisi convenzionati con il servizio sanitario, tanto meno di sentenza passata ingiudicata. In caso di condanna definitiva, l'impresa comunque dovrà immediatamente sospendere la dottoressa e inviare a Marche Nord un sostituto. Si stanno avvicinando le elezioni amministrative e l'associazione Disoccupati di Fano rinnova la richiesta a tutte le forze politiche affinché sia data l'opportunità a chi è rimasto senza lavoro di guadagnare qualche soldo svolgendo l'incarico di scrutatore. Tutti i partiti sono invitati a stimolare il sindaco nel consentire di sorteggiare solo tra i disoccupati iscritti nelle liste degli scrutatori, in possesso di un certificato rilasciato dal Centro per l'Impiego, l'attribuzione dell'incarico. Le prima forze politiche che hanno aderito all'invito sono state Bene Comune e Fano 5 stelle. "Nel 2008 - evidenziano - una legge dall'allora governo Berlusconi permise alle forze politiche di scegliersi gli scrutatori tra quelli iscritti nell'apposito registro pubblico. Molti comuni in Italia, decisero di soprassedere. Non cosi a Fano dove anche il magro guadagno dello scrutatore è divenuto sottilmente voto di scambio. Fano 5 Stelle e Bene Comune hanno deciso di mettere fine a questa indecenza appoggiano la richiesta dell' associazione Disoccupati". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il sindaco Aguzzi e un’altra seduta consiliare con tanti temi importanti Marche Nord, la direzione aziendale e il rapporto con Medica Sud Fano V FANO Online www.corriereadriatico.it dalla Medica Sud, verificando, le persone fisiche che rivestono la carica di amministratori muniti di rappresentanza, direttori tecnici e procuratori speciali. Da questi controlli, non sono emerse cause ostative in termini di legge all'affidamento del servizio. Per Marche Nord dunque la procedura si è svolta nel nato ad alcune prescrizioni inerenti l'assetto della rete idraulica. Dovrebbe seguire prima della chiusura della tornata amministrativa la variante dell'ex Vittoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOTIZIE FLASH Arriva la fibra ottica di nuova generazione Fano Telecom Italia ha avviato a Fano la rete in fibra ottica di nuova generazione che renderà disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese che potranno usufruire in un prossimo futuro di connessioni ultrabroadband con velocità a partire da 30 Megabit al secondo che migliorano l'esperienza della navigazione in rete e abilitano nuovi servizi. Venerdì via al corso sui prodotti biologici Fratte Rosa "C'è bio e bio. Comunicare e commercializzare i prodotti locali attraverso gli strumenti del web" è il titolo del corso che si propone come un percorso formativo e informativo rivolto a giovani imprenditori del settore agricolo, cooperatori agricoli e dei servizi e a chiunque abbia l'interesse di approfondire queste tematiche. Tre i moduli. Si parte venerdì e sabato presso la sala Vittoria. A organizzarlo l'associazione LIS. Partecipazione gratuita. Informazioni e iscrizioni: [email protected]. www.gallerieauchan.it VI Mercoledì 26 Marzo 2014 FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Pergola a dimensione europea Vetrina in Lussemburgo per i Bronzi dorati e la fiera del tartufo LA PROMOZIONE MARCO SPADOLA Pergola Pergola protagonista in Lussemburgo. Il sindaco Baldelli, invitato dal presidente dei Marchigiani nel mondo Franco Nicoletti, ha partecipato, con l'assessore provinciale Massimo Seri, alla trentaduesimna edizione del "Festival des migrations". Un'occasione per promuovere la città, i suoi prodotti e le sue bellezze. Baldelli oltre a tanti pergolesi e corregionali, ha incontrato le più importanti personalità politiche e istituzionali locali: il primo ministro Xavier Bettel, il presidente della Camera dei deputati Mars Di Bartolomeo, il ministro della famiglia Corinne Cahen, il presidente dell'Anci Emile Eicher, l'europarla- mentare verde Turpel, il segretario nazionale del partito Csv Marc Spautz; i sindaci di Bettemburgo e Clervaux; il presidente Caritas Marie-Josée Jacobs. "Quelle che abbiamo vissuto in Lussemburgo sono state giornate ricche di incontri importanti soprattutto per promuovere Pergola sia dal punto di vista turistico che commerciale. Si è parlato di accesso ai finanziamenti europei e programmi di cooperazione culturale. Si è discusso di un gemellaggio con una città lussemburghese e con Franco Nicoletti, originario di Pergola, si è considerato la possibilità di promuovere il Museo dei Bronzi e la Fiera del Tartufo in tutte le comunità marchigiane nel mondo. Ringrazio l'assessore Seri per la collaborazione". Soddisfatto di questa impor- "E' necessario un maggior coordinamento delle varie forze che si sono mostrate chiaramente per il 'no', da Aguzzi, sindaco di Fano, a Delvecchio e Seri, la Fano Unita e la Fano dei Quartieri. Faremo di tutto affinché ciò avvenga e non vada sprecato nemmeno un grammo d'energia". Il comitato cittadino Mondolfese dopo ill referendum consultivo per l'unificazione di Marotta continua la sua battaglia, auspicando che il fronte contrario collabori. "Con un consiglio schierato, per convinzione o opportu- Giornata dedicata alla cultura “Accenti Diversi” con Mellini Mondolfo po, da coloro che amministrano i Comuni di Fano e Mondolfo, invece si è trasformato in un'occasione di rivincita politica. La lista alternativa al centrosinistra a Mondolfo ha sempre guadagnato terreno e quindi occorreva, per cercare di neutralizzarne l'avanzata, cavalcarne il tema "vincente", la Marotta unita. Solazzi e Cavallo ci sono riusciti, tanto che sembra una loro vittoria. Vedremo poi se riusciranno a gestirne i consensi, soprattutto quelli giovanili”. Due appuntamenti con la cultura questo pomeriggio a Mondolfo, al complesso monumentale di Sant'Agostino. Alle ore 17 il corso introduttivo allo studio della grafologia promosso dall'Associazione Magnafava, con l'Istituto di Grafologia di Urbino e con il patrocinio dell' Istituto Comprensivo Statale Emrico Fermi di Mondolfo. Ad accesso libero e gratuito è destinato a tutti coloro che si vogliono accostare a questa affascinante materia, che vide in P. Moretti il moderno fondatore. La grafologia indaga la psicologia dell'individuo ed è particolarmente rivolta a genitori e docenti che vogliano supportare i giovani nello studio e nelle esperienze di vita. Alle ore 21, poi, il ciclo di incontri "Aiutare i genitori ad aiutare i figli", che vedrà la dottoressa Silvia Mandolini, specialista in sostegno alla genitorialità e problematiche dell'età evolutiva trattare il tema "fare un passo indietro per farne due avanti", sul rapporto genitori-figli; l'incontro, a partecipazione gratuita, è promosso dalla parrocchia ed aperto a tutti. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Il sindaco Baldelli con i rappresentanti delle istituzioni lussemburghesi tante opportunità anche Franco Nicoletti. "Ringrazio il sindaco per la visita e la disponibilità, questi incontri creano un legame speciale che unisce gli emigrati alle loro radici d'origine". Per Per- “Continua la nostra battaglia” IL REFERENDUM Il secondo libro IL PROGRAMMA Il comitato mondolfese chiede maggior coordinamento del fronte del no Marotta A Mondolfo nità, a favore di Marotta unita e con l'attivismo diretto del presidente del consiglio regionale e del sindaco, potevamo fare ben poco. Il nostro messaggio, che era un invito alla ragione e contro i "soliti noti" della politica locale non è passato. Quello della Marotta unita è un problema che poteva essere risolto da tem- gola che già si è fatta apprezzare in tante occasione un’altra interessante opportunità per mettere in vetrina le sue caratteristiche e i suoi punti di forza. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il municipio di S. Lorenzo LA PRESENTAZIONE San Lorenzo in Campo Per la rassegna letteraria interculturale "Accenti Diversi", appuntamento venerdì alle 21.15, in sala consiliare, dove si terrà la presentazione del libro di Stefano Mellini Stella Rossa. Musiche di Alessandro Buccioletti, letture di Marco Florio. E' il secondo romanzo dell'autore. Sul campo da calcio, i ragazzi della Stella Rossa giocano per dimenticare quella periferia rabbiosa in cui le loro vite in uno scenario fatto di tanti disagi e di evidenti difficoltà si snodano. Ma a metà di un campionato cambia qualche cosa in un contesto di grande interesse. www.gallerieauchan.it © RIPRODUZIONE RISERVATA