COMUNICATO STAMPA
I COCKTAIL CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL BERE MISCELATO
Prosegue venerdì 22 luglio 2011 il calendario di serate tra racconto e degustazione al Bar Cocchi
Un percorso culturale alla scoperta del mondo dei cocktail organizzato al bar Cocchi di Asti con un
calendario di incontri curati dal barman Fulvio Piccinino per conoscere e degustare i cocktail classici che
hanno fatto la storia del bere miscelato.
Dopo il successo dell’appuntamento di venerdì scorso, “Italian Vintage – I classici dell’aperitivo italiano”, il
22 luglio dalle 19 il focus sarà sui cocktail di fine ottocento: “I cocktail dopo l’Unità d’Italia – La nascita del
bere miscelato”.
Protagonisti l’Adonis, con le sue mitologiche ascendenze, il Dandy cocktail, direttamente dal Savoy Cocktail
Book, il californiano Martinez e il Million Dollar cocktail, al gusto del sogno americano.
In occasione della Douja d’Or, il 9 settembre, incontro dedicato alla risposta italiana ai cocktail party
d’oltreoceano: “Le polibibite futuriste – I cocktail con Barbera d’Asti, Moscato e Barolo Chinato”.
Spazio quindi ai drink di Marinetti (la cangiante Inventina e il Decisone, che aiutava a compiere scelte nei
momenti cruciali) e a quello di Prampolini (Giostra d’alcol, polibibita leggera).
FULVIO PICCININO: barman mixologist di origine torinese, Fulvio Piccinino si considera un innovatore nella
tradizione. La sua specialità è riproporre cocktail di altri tempi. Cura il sito www.saperebere.com – La
cultura del bere responsabile. “Saperebere” è anche il titolo del libro che Piccinino ha pubblicato con
Graphot presentato all’ultimo Salone del Libro di Torino.
GIULIO COCCHI: dal 1891 è il produttore per antonomasia dell’aperitivo Americano e del Barolo Chinato. E
considerata a livello internazionale la boutique winery degli aperitivi a base di vino oltre a essere la casa
storica degli spumanti di Asti.
www.cocchi.it
Il COCCHI: è il bar più noto della città di Asti, punto di ritrovo per il caffè Vergnano del mattino, per un
aperitivo Americano accompagnato da olive Saclà o semplicemente per sfogliare il giornale e fare due
chiacchiere con gli amici.
Facebook: Il Cocchi
18 luglio 2011
GIULIO COCCHI SPUMANTI
Marianna Natale - Comunicazione e Marketing
Telefono: 0141-907083 Email: [email protected] Sito internet: www.cocchi.it
“I cocktail dopo l’Unità d’Italia – La nascita del bere miscelato”– 22 luglio 2011
ADONIS (4 cl di Sherry secco, 2 cl di Storico Vermouth di Torino Cocchi, una goccia di Grand Marnier e una
goccia di Angostura, scorza di arancia)
Il nome del drink ha origini mitologiche. Adone è la figura che incarna la bellezza giovanile maschile, ma
anche la morte e il rinnovamento, infatti dal suo sangue, sgorgato dalle ferite provocate da un cinghiale
inviato da Apollo, geloso di Afrodite, nacquero le anemoni.
Un fantasioso barman che lavorava in un teatro di Broadway creò un cocktail ispirato al successo del
burlesque "Adonis" che ebbe ben 603 repliche, record tuttora detenuto.
DANDY COCKTAIL (3 cl di Rye Whiskey canadese, 3 cl di Storico Vermouth di Torino Cocchi, 3 gocce di
Cointreau, una goccia di Angostura, zest di arancia e zest di limone)
Un drink codificato dal Savoy Cocktail Book di Harry Craddock, presumibilmente inventato alla fine
dell’ottocento come dimostra la sua trascrizione nel "Cocktails Boothby's American Bartender" del 1891, un
libretto con 361 ricette e trucchi del mestiere.
Pochi e conosciuti gli ingredienti , che lo rendono databile negli ultimi anni del XIX secolo, ma con due
piccole innovazioni: gli zest di arancia e limone e la presenza del Cointreau.
Il nome richiama la dottrina inglese dell'eleganza, della finezza e dell'originalità riassumibile nel "vivere la
vita come fosse un'opera d'arte". Tra gli esponenti di massimo spicco figura l’irlandese Oscar Wilde, mentre
in Italia il personaggio più vicino al dandismo fu Gabriele D’Annunzio.
MARTINEZ (3 cl di Storico Vermouth di Torino Cocchi, 3 cl di Gin, due gocce di Maraschino, una goccia di
Bitter Angostura)
Il cocktail si collega a due leggende. La prima, datata 1849, racconta di un generoso cercatore d'oro che,
molto assetato, decise di fare una sosta al saloon Julio Richelieau, a San Francisco. Qui, sprovvisto di
contante, pagò con una pepita d'oro e il barman decise di dedicargli il primo Martinez, dal nome del
villaggio californiano simbolo della corsa all'oro.
L'altra leggenda ha come protagonista, il bartender Jerry Thomas che, nel 1860, al San Francisco Occidental
Hotel, avrebbe miscelato questo drink per un cercatore d'oro diretto alle munifiche miniere della
California orientale, battezzando il cocktail con il nome della famosa città, meta e illusione di tutti i
cercatori di allora.
Quale delle due versioni sarà vera?
MILLION DOLLAR COCKTAIL (4 cl di Gin, 2 cl di Storico Vermouth di Torino Cocchi, alcune gocce di
granatina, 1 cl di succo d’ananas)
Il creatore di questo drink è il famoso barman Ngiam Tong Boon del Raffles Hotel, già conosciuto per essere
il padre del Singapore Sling.
Il Million Dollar Cocktail nasce agli inizi del novecento e rappresenta, nel nome, il sogno proibito di ogni
americano: una cifra a sei zeri in grado di assicurare vita agiata e ogni genere di lusso.
GIULIO COCCHI SPUMANTI
Marianna Natale - Comunicazione e Marketing
Telefono: 0141-907083 Email: [email protected] Sito internet: www.cocchi.it
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