Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Andrea Moltrasio Vice presidente Confindustria Parlamento europeo Bruxelles, 6 maggio 2008 1 Contenuti • Gli obiettivi 20-20-20 • La proposta di decisione sull’effort sharing • La proposta di revisione della direttiva Emissions Trading • La proposta di direttiva sulla promozione delle fonti rinnovabili • Conclusioni Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 2 Gli obiettivi 20-20-20 Tre obiettivi correlati ma solo due sono stati tradotti in proposte concrete nel pacchetto clima e energia Consiglio europeo marzo 2007 Pacchetto Clima e Energia -20% gas serra entro il 2020, e 30% in caso di conclusione di un nuovo accordo internazionale sul clima 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili nei consumi energetici finali 20% di miglioramento dell’efficienza energetica Le proposte del Pacchetto Clima e Energia X Bruxelles, 6 maggio 2008 3 Le proposte di Revisione della Decisione sull’Effort Sharing e della Direttiva Emissions Trading 4 Gas serra: un obiettivo asimmetrico L’introduzione di due obiettivi distinti per i settori ETS e non-ETS è positiva Ma l’onere di riduzione che grava sulle aziende è sproporzionato e non aiuta l’ambiente Obiettivo di riduzione al 2020, rispetto al 2005 ETS Non-ETS EU-27 -21% -10% Italia -28% -13% Italia: Obiettivo di riduzione al 2020, rispetto al 2012 ETS Non-ETS -34Mt +18Mt E’ necessario riequilibrare gli obiettivi ETS e non-ETS alla luce dell’effettivo potenziale di riduzione Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 5 Non tutti hanno ricevuto quote in eccesso… Paese Austria Belgium Bulgaria Cyprus Czech Republic Denmark Estonia Finland France Paese Quote 2005 Germany Greece Hungary Ireland Italia 216,150,241 Italy Latvia Lithuania Luxembourg Malta Netherlands Poland Portugal Romania Slovakia (Slovak Republic) Slovenia Spain Sweden United Kingdom Totale Quote 2005 Emissioni 2005 33,372,841 55,363,232 n.a 40,574,000 5,471,353 5,078,877 96,919,971 82,454,636 37,303,720 26,468,662 16,747,054 12,621,824 44,665,566 33,081,572 150,412,090 131,267,584 Emissioni 2006 493,482,295 Quote 474,974,772 71,162,432 71,267,752 2005 30,236,166 26,039,237 19,236,747 205,050,245 22,379,388 225,961,698 216,150,241 225,961,698 4,070,078 2,854,492 13,499,398 6,603,869 3,229,321 2,603,349 2,085,602 1,971,258 86,452,491 80,351,292 237,555,330 202,871,091 36,908,808 36,425,933 n.a 70,810,000 30,470,677 25,231,769 9,138,064 8,720,550 172,160,788 183,627,216 22,289,169 19,381,682 206,071,973 242,509,174 2,096,441,896 2,124,867,750 32,412,654 58,309,908 Quote 2006 32,649,366 59,952,177 Emissioni 2006 Quote 2007 Emissioni 2007 32,382,819 32,649,366 31,740,118 54,775,326 60,428,821 52,789,684 Dato non noto perché non incluso in CITL 5,612,379 5,259,273 5,899,493 5,396,164 96,919,971 83,624,960 96,919,971 87,623,587 27,907,569 34,191,249 27,902,895 29,341,747 18,199,834 12,109,281 21,343,525 15,327,012 44,617,969 44,508,138 44,620,371 42,357,509 149,966,891 126,979,057 149,775,970 123,542,735 Emissioni Quote 2007 Emissioni 495,488,263 477,980,580 497,302,479 486,925,608 71,162,432 69,965,151 71,162,432 72,699,575 2006 2007 30,236,166 25,845,908 30,236,166 26,469,943 19,237,593 21,641,832 19,240,229 20,756,377 227,363,401 203,255,077 225,030,054 205,050,245 227,363,401 203,255,077 225,030,054 4,058,197 2,940,685 4,035,018 2,848,617 10,576,697 6,516,911 10,318,307 5,978,906 3,229,321 2,712,972 3,229,321 2,567,231 2,167,301 1,985,765 2,285,572 3,957,023 86,387,889 76,701,187 86,476,714 79,026,611 237,555,330 209,342,587 237,540,420 209,321,789 36,908,808 33,083,879 36,908,808 31,183,093 Dato non noto perché non incluso in CITL 30,486,877 25,543,243 30,486,829 10,678,253 8,691,991 8,842,182 8,245,914 9,048,634 166,186,154 179,697,208 159,716,691 186,346,206 22,483,602 19,884,193 22,846,480 15,255,013 206,005,294 251,155,312 215,875,184 256,572,378 2,071,738,316 2,035,033,099 2,078,702,053 2,032,783,867 Fonte: Commissione europea, CITL Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 6 Sostenere la competitività dei settori esposti alla concorrenza internazionale Positivo riconoscimento nella direttiva del rischio di perdita di competitività delle imprese e di delocalizzazione Ma le misure proposte sono inadeguate e fonte di grave incertezza per le Imprese e le strategie di investimento Anche in caso di attribuzione gratuita delle quote, si dovranno comunque acquistare sul mercato le quote necessarie a rispettare gli obiettivi di riduzione Confindustria chiede l’identificazione, già nella direttiva, dei settori esposti alla concorrenza internazionale e che sia loro garantita l’attribuzione gratuita delle quote almeno fino al 2020 Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 7 L’accordo internazionale Un nuovo accordo internazionale sul clima è indispensabile e deve essere concluso al più presto Ma l’accordo internazionale non garantisce regole certe e condizioni equivalenti a livello globale Non c’e’ alcuna garanzia nella direttiva sulle modalità e i tempi per l’effettiva adozione di misure equivalenti da parte degli altri Paesi E’ necessario definire esplicitamente, nella direttiva, le condizioni che il nuovo accordo internazionale dovrà soddisfare L’attribuzione gratuita delle quote deve essere mantenuta almeno fino al 2020, anche in caso di conclusione di un accordo globale Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 8 Il metodo d’asta Il metodo d’asta non è indispensabile al raggiungimento dell’obiettivo ETS Difficile prevenire fenomeni speculativi che potrebbero fare lievitare il prezzo delle quote messe all’asta senza alcuna base di mercato Non c’è alcuna garanzia circa il riutilizzo dei proventi delle aste per finanziare la lotta al cambiamento climatico Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 9 Esclusione dei piccoli impianti La soglia di esclusione dei piccoli impianti è troppo bassa e contrasta con il principio di better regulation L’innalzamento della la soglia da 10.000 a 50.000 tonnellate annue consentirebbe una notevole riduzione dei costi per le imprese e la pubblica amministrazione senza impatti significativi sull’ambiente Si coprirebbero comunque il 95% delle emissioni ETS garantendo al sistema un maggiore equilibrio costi-benefici La soglia di esclusione dei piccoli impianti dovrebbe essere innalzata a 50.000 tonnellate annue Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 10 Utilizzo dei crediti CDM e JI Non si condivide il limite all’utilizzo di crediti CDM e JI in mancanza di un accordo internazionale Tali meccanismi possono contribuire a raggiungere gli obiettivi ambientali, riducendo notevolmente i costi del sistema Limitarne l’utilizzo significa mandare un messaggio di chiusura ai Paesi in via di sviluppo che complica ulteriormente i negoziati internazionali Si sostiene un utilizzo illimitato dei crediti da CDM e JI Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 11 Utilizzo della comitologia La proposta propone di definire le modalità dell’asta e le regole per l’attribuzione gratuita delle quote attraverso la procedura di comitologia Il rischio è di generare regole e disposizioni definite in maniera poco trasparente, senza l’opportuno coinvolgimento delle parti interessate e degli attori coinvolti nell’attuazione del sistema ETS Confindustria chiede che si utilizzi la procedura di codecisione o, in alternativa, che la Commissione predisponga un adeguato strumento di consultazione trasparente degli stakeholder Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 12 Proposte di Confindustria Riequilibrare gli obiettivi ETS e non-ETS alla luce dell’effettivo potenziale di riduzione Identificare immediatamente, nella nuova direttiva, i settori esposti alla concorrenza internazionale Garantire l’attribuzione gratuita delle quote almeno fino al 2020, anche in caso di conclusione di un accordo internazionale Definire esplicitamente, nella direttiva, le condizioni che il nuovo accordo internazionale dovrà soddisfare Organizzazione tempestiva ed efficiente delle aste Innnalzamento della soglia di esclusione dei piccoli impianti Utilizzo illimitato di crediti CDM e JI Consultazione trasparente degli stakeholder nel disciplinare le metodologie di attribuzione delle quote Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 13 La proposta di Direttiva per la promozione delle Fonti Rinnovabili 14 L’obiettivo fonti rinnovabili La proposta di direttiva sulla fonti energetiche rinnovabili prevede target nazionali al 2020 vincolanti 20% di fonti rinnovabili per l’intera UE sul consumo finale di energia 10% di biocarburanti nei trasporti, obiettivo uguale per tutti gli Stati membri Target per l’Italia del 17% Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 15 Il target per l’Italia (I) La direttiva può offrire un contributo significativo alla realizzazione del potenziale italiano per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili Ma un obiettivo che non riflette il potenziale tecnico e fisico reale rischia di alimentare speculazioni sugli incentivi a costi proibitivi… …ed uno sviluppo sbilanciato delle rinnovabili verso le fonti più redditizie economicamente, ma non necessariamente migliori per l’ambiente Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 16 Il target per l’Italia: Sostenibilità tecnica L’obiettivo del 17% sui consumi finali di energia è eccessivamente ambizioso perché slegato dal potenziale tecnico e fisico Il Governo italiano ha stimato un potenziale massimo teorico del 14% al 2020 Utilizzando un criterio di calcolo basato sull’energia primaria, al posto dei consumi finali, il contributo potenziale massimo stimato dal Governo italiano sarebbe stato pari al 17,5% Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 17 Il target per l’Italia: Sostenibilità economica La definizione di un obiettivo slegato dal potenziale rischia di innescare livelli di incentivazione enormi e speculazioni Per il solo settore elettrico il raggiungimento del potenziale massimo teorico indicato dal Governo italiano (104 TWh) avrebbe nel 2020 un costo di 9 miliardi di euro. Il costo nel 2006 è stato di circa di circa di 3 miliardi Si stima un incremento del costo medio dell’energia elettrica consumato di 25 euro/MWh Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 18 Proposte di Confindustria (I) La proposta di Direttiva dovrebbe garantire la maggiore flessibilità possibile per facilitare l’avvicinamento all’obiettivo a costi sostenibili Trading delle Garanzie d’Origine Barriere Amministrative Eliminare gli attuali vincoli al trasferimento delle GdO tra soggetti giuridici Prevedere il trading virtuale con Paesi extra UE nel rispetto del principio della supplementarietà Consentire il passaggio ad altri regimi incentivanti Precisare nei Piani d’Azione Nazionali i criteri di coordinamento tra gli enti locali e lo Stato Introdurre il criterio del silenzioassenso Prevedere lo sportello unico per le autorizzazioni Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 19 Proposte di Confindustria (II) A livello nazionale, sono necessarie una serie di azioni per la concreta realizzazione del potenziale di realizzazione delle fonti rinnovabili Un concreto coinvolgimento delle regioni al raggiungimento dell’obiettivo nazionale, attraverso la formulazione di Piani energetici regionali incentivanti per le comunità locali La definizione da parte del Governo di obiettivi regionali basati sull’effettivo potenziale delle singole regioni L’introduzione di meccanismi di premio-sanzione che aiutino a superare l’effetto nimby Un migliore utilizzo da parte degli enti locali dei fondi comunitari destinati alla promozione delle fonti rinnovabili Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 20 Biocarburanti L’obiettivo del 10% appare ambizioso e soggetto ad una serie di condizioni di natura tecnica e di sostenibilità ambientale, sociale, ed economica, la cui realizzazione è fondamentale per il raggiungimento del target fissato dalla proposta di Direttiva Proposte I criteri di sostenibilità indicati nella proposta di Direttiva sono sufficientemente esaustivi e bisogna evitare l’introduzione di ulteriori criteri su base nazionale. Tali crireri dovrebbero essere accompagnati da indici quantitativi per escludere interpretazioni soggettive Modulazione del requisito relativo al contributo dei biocarburanti del 35% di riduzione dei gas serra, differenziando tra impianti esistenti (30%) e nuovi impianti (35%) Adozione di misure tese a favorire la riconversione della coltivazione di aree agricole da destinare alla produzione energetica sia a livello nazionale che comunitario Definire adeguate misure di incentivazione alla attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie sui biocarburanti di II generazione Assicurare una produzione di biocarburanti qualitativamente conforme alle nuove specifiche CEN stabilite per garantire le prestazioni motoristiche dei veicoli in circolazione e di quelli di futura generazione Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 21 Conclusioni Confindustria sostiene la scelta di leadership dell’Unione europea nella lotta al cambiamento climatico ma questa non può prescindere da un effettivo coinvoigimento di altri Paesi L’industria può e vuole essere parte della soluzione, attraverso un impegno diretto a ridurre le proprie emissioni e a sviluppare prodotti e tecnologie innovative Le proposte del pacchetto clima e energia potrebbero offrire gli strumenti e gli stimoli per sostenere le imprese ad innovare ed innovarsi E’ essenziale però migliorare le proposte in modo da eliminare i rischi di costi insostenibili che priverebbero le imprese delle risorse necessarie alla crescita e all’innovazione Le politiche ambiziose dell’Unione europea possono e devono rappresentare un vantaggio competitivo per le imprese e non il contrario Le proposte del Pacchetto Clima e Energia Bruxelles, 6 maggio 2008 22