Corso di Sociologia prof. F. Vespasiano SEA - a.a. 2005-2006 Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Oggetto della sociologia La sociologia è lo studio scientifico della società Ma di società si occupano anche altre scienze sociali che si sono sviluppate prima o contemporaneamente alla sociologia In che modo allora la sociologia si differenzia dalle altre scienze sociali? Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Tre ipotesi di risposta Comte, Soluzione gerarchica: essendo la scienza nata per ultima ad essa è riservato il posto più alto, essendo destinata a completare il processo evolutivo che ha condotto la conoscenza umana ad affrontare problemi sempre più complessi Runciman, Soluzione residuale: rientra nel campo di studio della sociologia tutto ciò che non è studiato da altre scienze sociali Simmel, Soluzione analitica o formale: oggetto dell’analisi sociologica è l’interazione sociale; in tal senso la sociologia non ha una determinazione di campo, ma dalla complessità dei fenomeni isolerà le forme di associazione studiandone i contenuti e le forme pure di relazione (es. la subordinazione, la concorrenza, le coalizioni, ecc…) Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le origini XIX secolo, periodo della nascita della sociologia, dovuta al susseguirsi di tre grandi rivoluzioni: - Scientifica: lo studio dei “segreti” della natura influenza anche quello degli esseri umani e dei loro rapporti - Industriale: l’economia politica si annovera tra le scienze sociali; alle categorie economiche della terra, del lavoro e del capitale corrispondono altrettante classi sociali di proprietari terrieri, di imprenditori e di salariati, legati tra di loro da rapporti di scambio, che avvengono sul mercato, considerato l’elemento connettivo della società - Francese: segna lo spartiacque tra un ordinamento politico fondato sul potere assoluto e uno fondato sul popolo Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le origini La sociologia nasce per rispondere agli interrogativi della trasformazione che la società ha vissuto fin dai tempi più remoti. La società diventa oggetto di studio ogni volta che i suoi fondamenti sono messi in discussione, che i suoi assetti non appaiono più stabili, quando cambiano i rapporti tra gruppi sociali ed individui. PADRI FONDATORI Gran Bretagna: (Marx), Spencer Francia: Durkheim Germania: Tönnies, Simmel, Weber Italia: Pareto Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Paradigmi Paradigmi scientifici: assunti di base di natura teorica o metodologica su cui una comunità di scienziati sviluppa un consenso accettato da tutti. Quando ciò non avviene, si ha rivoluzione scientifica ed un nuovo paradigma è destinato a sostituire il precedente. In sociologia si conoscono 4 paradigmi: - Paradigma dell’ordine - Paradigma del conflitto - Paradigma della struttura - Paradigma dell’azione Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Paradigma dell’ordine Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Cosa fonda l’ordine sociale? La credenza nella sacralità della tradizione religiosa. Una volta infranta, si genera disordine, che può essere eliminato in due modi: - Hobbes, autorità coercitiva dello Stato - Smith, la “mano invisibile” e il mercato - Sociologia, i modelli organicistici la società è vista come un organismo in cui le parti sono connesse tra di loro da una rete di relazioni sempre in continua evoluzione, generando nuovi funzioni e nuovi organismi, con la conseguenza di innescare processi di differenziazione e di divisione del lavoro Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Paradigma dell’ordine Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Simmel: la divisione del lavoro, creando differenziazione, fa in modo che ognuno svolga compiti specializzati, con la conseguente accentuazione dell’individualizzazione. In virtù di questa diversità gli individui hanno bisogno degli altri per soddisfare anche le loro esigenze e, quindi, devono stabilire rapporti di interazione reciproca (solidarietà organica) Durkheim: in quelle società dove c’è scarsa divisione del lavoro, con unità poco differenziate, ciò che unisce gli individui è un vincolo di solidarietà, di natura sacrale o religiosa (solidarietà meccanica) Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Paradigma dell’ordine Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Tönnies: le unità organiche sono quelle rappresentate da vincoli di sangue, di luogo, di spirito, dove gli individui si sentono uniti in modo permanente, perché si considerano simili gli uni con gli altri. Nella società, invece, gli individui sono isolati, oppure in tensione tra loro. I loro rapporti sono di scambio, dove nulla si cede per nulla. La società è una costruzione artificiale dove individui separati perseguono solo il proprio interesse Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Paradigma del conflitto Marx: i rapporti fondamentali in una società sono quelli che si instaurano tra la sfera della produzione e quella della distribuzione di beni e servizi. La lotta tra le classi è stata il fattore del mutamento sociale. Ogni sistema sociale ha, al proprio interno, forze destinate a negarlo, distruggerlo e superarlo. Weber: il conflitto non si riduce alla lotta di classe, perché può nascere anche in altre sfere diverse da quella economica, come quella politica e quella religiosa. Il conflitto non è una situazione patologica ma la condizione normale della società; esso genera disgregazione sociale e creazione di nuove strutture istituzionali, che solo provvisoriamente risultano stabili Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Paradigma del conflitto Marx: esiste un esito finale, dove il conflitto si placa e regna l’armonia Weber: non c’è un fine al corso della storia. Il conflitto genera sia ordine che mutamento e la società altro non è che l’insieme delle istituzioni e dei conflitti che si intrecciano su piani e sfere diverse Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Paradigma della struttura Ogni uomo nasce in un mondo preformato, assume valori, credenze, stili di vita della società in cui viene a crescere; la struttura sociale sarà il reticolo all’interno del quale egli si muoverà - non senza essere libero ma con una libertà confinata nei limiti consentiti dalla stessa struttura sociale Durkheim: la società viene prima degli individui, i fatti sociali possono essere spiegati solo a partire da altri fatti sociali; il comportamento degli individui è secondario rispetto alla società È la società che spiega gli individui e non viceversa; essa è l’unità principale di analisi e gli individui sono solo i veicoli attraverso i quali la essa si esprime (concezione olistica) Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Paradigma dell’azione Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Weber: per spiegare i fenomeni sociali bisogna ricondurli agli atteggiamenti, credenze e comportamenti individuali. La società è solo un’invenzione, una “etichetta” Principi: 1) i fenomeni macroscopici devono essere ricondotti alle loro cause microscopiche (azioni individuali) 2) per spiegare le azioni individuali è necessario tener conto delle motivazioni degli attori Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Paradigma dell’azione Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1) individualismo metodologico: non si possono imputare azioni ad entità astratte o ad attori collettivi di cui si ipostatizza l’unità (es. agency: ente che agisce attraverso gli individui, ma dotato di volontà e capacità di azione indipendente dalla volontà degli individui che la esprimono) 2) in un’azione è importante capire il senso intenzionale dell’attore, che resta un soggetto libero nelle sue scelte e nelle sue azioni, anche se continuamente pressato e condizionato da forze esterne alla sua volontà Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Azione - Relazione - Interazione La società è fatta di individui che si influenzano reciprocamente, agendo “l’uno per l’altro, con l’altro e contro l’altro” - Simmel Concetto di base della sociologia Azione sociale L’attore agisce sempre e comunque in relazione al comportamento di altri attori e, pertanto, orienta il suo agire secondo le possibilità del fare tralasciare subire Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 …segue Senso: il significato intenzionale che l’attore dà al suo comportamento Azioni intenzionali rispetto allo scopo Azioni razionali rispetto al valore Azioni determinate affettivamente Azioni tradizionali Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 …segue Quando l’attenzione è posta contemporaneamente su due o più attori, che orientano reciprocamente le proprie azioni Relazione sociale stabile e profonda transitoria e superficiale cooperativa di conflitto Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 …segue Due o più persone in relazione fra loro agiscono reagendo alle azioni degli altri Interazione sociale Con essa si realizza, si riproduce e cambia nel tempo il contenuto di una relazione Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gruppi sociali Insieme di persone tra di loro in interazione con continuità DIADE TRIADE In questo caso, entra in gioco la figura del mediatore Se un membro decide di uscire dal gruppo, essa scompare N.B. I gruppi con un numero pari di componenti presentano maggiori gradi di disaccordo rispetto a quelli con componenti dispari, in conseguenza del fatto che in quelli pari si possono formare sottogruppi di uguali dimensioni Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gruppi sociali Tipologie di non componenti di gruppi, in base al possesso o meno dei requisiti dell’appartenenza Candidato all’appartenenza Uomo marginale Membro potenziale Non membro neutrale Indifferente nei confronti dell’appartenenza Non membro autonomo Non membro antagonista Deciso a non far parte Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Aspira a far parte del gruppo Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gruppi sociali Ruolo: insieme di comportamenti Comportamento atteso che in un gruppo ci si aspetta da una persona che fa parte di quel gruppo All’interno di un gruppo il ruolo può essere Specifico: insieme limitato e preciso di comportamenti Diffuso: i comportamenti attesi sono un insieme più ampio e meno definito Più aumentano le dimensioni e la densità sociale (concentrazione spaziale delle persone e volume delle loro interazioni ) tanto più elevata sarà la differenziazione dei ruoli all’interno di un gruppo Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gruppi sociali e ruoli Gruppi totalitari: impegnano tutti, o quasi, i ruoli di un individuo Gruppi segmentali: impegnano uno o pochi ruoli di un individuo Gruppi primari: di piccole dimensioni, a ruoli diffusi, molto personalizzati e con contenuti affettivi Gruppi secondari: di grandi dimensioni, a ruoli specifici, molto spersonalizzati e con relazioni più fredde Gruppi formali: basati su uno statuto o regolamento esplicito in vista di certi scopi Gruppi informali: formati in modo spontaneo e senza che siano fissate regole precise per il suo funzionamento Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Norme, valori e istituzioni I principali componenti della cultura Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Potere Weber: il potere è la possibilità di ottenere obbedienza a un determinato comando. A ogni rapporto di potere corrisponde l’interesse all’obbedienza, quando disobbedire diventa troppo costoso Il potere non è imposizione né violenza, ma la capacità di condizionare il comportamento degli altri anche senza azioni dirette o comandi Autorità: un tipo di potere (potere legittimo) che riguarda le relazioni nelle quali sono previsti diritti di dare ordini e doveri di ubbidire Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Conflitto e sue proprietà Quando i soggetti decidono di voler cambiare i criteri di legittimazione dell’autorità si aprono i conflitti Conflitto: insieme di azioni orientate dal proposito di affermare la propria volontà contro la volontà e la resistenza degli altri Il conflitto contribuisce a stabilire e mantenere i confini del gruppo I gruppi che richiedono un impegno totale della personalità sono capaci di limitare i conflitti ma se questi esplodono tendono ad essere di particolare intensità e anche distruttivi delle relazioni di gruppo Il conflitti con altri gruppi normalmente aumenta la coesione interna Il conflitto può generare nuovi tipi di interazione fra gli antagonisti Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Comportamento collettivo Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Ci si riferisce a un insieme di individui sottoposti a uno stesso stimolo, che reagiscono e interagiscono tra loro, in situazioni senza sicuro riferimento a ruoli definiti e stabilizzati Panico: di fronte a un evento in corso o annunciato, che può causare gravi danni, la reazione collettiva spontanea si manifesta con la fuga o con l’immobilità. L’individuo pensa solo a sé e vede l’altro come un ostacolo. Esprime orientamenti individualistici Pubblico: insieme di persone che si confrontano con uno stesso problema, generando opinioni e atteggiamenti diversi (in genere si discute in modo ordinato). Esprime orientamenti dialogici Folla: insieme di persone riunite in un luogo e che reagiscono ad uno stimolo in modo più o meno comune (comportamenti violenti o pacifici e gioiosi). Esprime comportamenti solidaristici Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano …segue Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Espressiva: sfogo di tensioni sociali e psicologiche (balli, canti, ecc..); espressione in comune di una gioia o di un dolore, di una credenza (riti religiosi) FOLLA Attiva: l’attenzione è rivolta a persone o cose definite che diventano l’obiettivo di azioni conflittuali e a volte violente (per esempio: una manifestazione contro un gruppo di immigrati) Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano …segue Folla Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Reazione circolare: le persone si rafforzano in un atteggiamento ricevendo in risposta dagli altri lo stesso stimolo Pubblico Interazione interpretativa: un messaggio può ricevere una risposta con contenuti diversi; ciò crea interazioni che possono modificare gli atteggiamenti di partenza Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le reti Network analysis tecnica che dimostra come la società sia una rete di reti di relazioni A maglia larga rete A maglia stretta Una rete è a maglia tanto più stretta quanto più le persone che un individuo conosce si conoscono tra di loro Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 …segue A partire dalla persona al centro si osservano 10 contatti sui possibili 28 fra 8 persone osservate: rete a maglia larga Persona 5 Persona 4 Persona 6 Persona 1 Persona 8 Persona 7 Persona 2 Persona 3 Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Approccio di rete 1. Si definisce Y, l’oggetto, come relazione sociale tra A e B, appartenenti a due diverse strutture socio-culturali. 2. Si osservano i fenomeni dal punto di vista relazionale, collocandosi come un terzo osservatore, O, che osserva sia il comportamento di A verso B, sia quello di B verso A, sia, infine, la relazione che emerge da tali relazioni, Y, che essendo il punto da cui si era partiti diventa oggetto di una vera e propria teoria. O Strutture socioculturali in cui è inserito A A B Y Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Strutture socioculturali in cui è inserito B Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Interazione e società Nell’ambito di una società non sempre l’esito di un’azione dà le conseguenze sperate Conseguenze inattese Effetti di composizione Effetti previsti ma non evitabili Effetti indesiderati o perversi rispetto a quelli attesi Le conseguenze inattese non sono mai casuali Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano …segue Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Sistemi di interazione Sistemi di interdipendenza Conseguenze inattese riconducibili a proprietà derivanti dall’interazione degli attori (piccoli gruppi) Le azioni di ogni individuo si riflettono su tutti gli altri anche se non c’è una interazione diretta (gruppi di grandi dimensioni) Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano Slides 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 I gruppi organizzati Corso di Sociologia-Prof. F.Vespasiano