barche&cantieri
tecnica
Refit: rigging
di Vieri Mannucci
La revisione dell’attrezzatura è di vitale importanza per navigare sicuri
A
ffidabilità, originalità, performance:
sono questi i tipici
obiettivi che giustificano l’avvio della
ristrutturazione del rigging di un’imbarcazione da diporto.
Il rig, cioè l’insieme dell’armo, dell’attrezzatura velica e di
coperta, costituisce il motore e il vero e proprio cuore pulsante di ogni imbarcazione a vela. Dal tipo di rig si è in grado
di ricostruire le qualità più profonde dell’imbarcazion e di
rispettarle. La sua manutenzione - e ottimizzazione continua
- sono fondamentali sia per la prestazione in regata sia per la
sicurezza e l’affidabilità della navigazione in crociera
L’affidabilità è identificabile come
qualità intrinseca necessaria, forse
l’attributo più importante dell’attrezzatura di qualsiasi imbarcazione.
Deve essere verificata e rimodulata
in continuazione, in vista del tipo di
L
’originalità ha a sua
manovra che sono da sempre le vere
volta una duplice
chimere di qualsiasi appassionato
possibile valenza:
velista e regatante. I nuovi materiali
da una parte l’ideale
(basti pensare al Dynema, tanto per
navigazione che si vuole affrontare.
(tipico delle imbarcazioni d’epoca
riassumere in una parola tutto ciò
Per un utilizzo “domestico” (cioè
e classiche impegnate nel circuito
che ha consentito di sostituire il me-
limitato al piccolo-medio cabotag-
delle regate d’altura) di avere un
tallo con la fibra), le nuove soluzioni
gio, quello tipicamente estivo in Me-
rig che rispecchi il più possibile i
(le mitiche hook delle drizze, i soft-
diterraneo) è sufficiente un controllo
canoni di classe e l’aderenza ai di-
knot, i dog- bone, le Equipe Light,
periodico di albero/sartiame/lande/
segni da cui la barca è nata: più la
etc) consentono upgrade infiniti del
stralli/manovre fisse e correnti/at-
barca è “vera”, minore sarà il rating
rig e innumerevoli spazi di creatività
trezzatura. Invece quando ci si ap-
che le è applicato.
per l’attrezzatura.
presta ad affrontare una navigazione
Dall’altra la coerenza del rig ri-
“long-range”- o addirittura oceanica
spetto alle specifiche di costruzione:
la corretta e ottimale esecuzione
- sarà invece necessario adottare una
infatti i dimensionamenti, le scelte
di tutti questi interventi è il rigger.
serie di accorgimenti-modifiche e di
strategiche e le varie modifiche che
Profondo conoscitore dei vari tipi di
migliorie (dal dimensionamento dei
sono state apportate, col tempo con-
imbarcazione, professionista dotato
componenti del sartiame, al rinfor-
tinuano a far rientrare la nostra im-
zo dei punti sensibili, al raddoppio
barcazione nei parametri di classifi-
delle manovre sottoposte a usura
cazione sotto cui era stata costruita?
straordinaria) tali da poter affrontare
È incredibile la quantità di imbarca-
il grande mare con la massima sicu-
zioni che navigano, di fatto, fuori da
rezza.
questi parametri (come se mettessimo dei motori o delle ruote maggiorate su una automobile rispetto a
in rosso le puntate
già pubblicate
Il programma
Concept
Budget
Project Management
Location
Strutture primarie
Impianti
Rigging
ni
Elettronica e comunicazio
ri
lavo
to
men
nza
Ava
Consegna
Collaudi
Garanzie
quelle descritte nel libretto di circoFV 265
FV 266
lazione) e, ancora più incredibile, la
superficialità con cui certe modifiche
FV 267
(poppe allungate, alberi maggiorati,
FV 268
bulbi modificati, bompressi aggiunti)
FV 269
siano state adottate senza pensare
FV 270
alle possibili implicazioni in caso di
FV 271
sinistro marittimo e di relativa attribuzione delle responsabilità.
Infine le performance, cioè la ricerca delle prestazioni, della velocità,
della leggerezza e della rapidità di
Il “direttore responsabile” del-
Il Rigger è
un profondo conoscitore
delle imbarcazioni, professionista e
regatante
appassionato, ha
un know
how necessario
ad affrontare tutte
le possibili
problematiche
064
di un’intelligenza tipicamente “emotiva” (basata cioè sulla propria esperienza e sui propri sensi), appassionato regatante e quindi testimone
dell’utilizzo al limite dei vari materiali
e delle differenti attrezzature, il bravo rigger è in possesso del know-how
necessario per affrontare tutte le
possibili problematiche che riguardano l’albero e l’attrezzatura.
E anche di tutte le abilitazioni
richieste per intervenire responsabilmente in un reparto così importante
dell’imbarcazione, nel completo rispetto delle norme e degli standard
previsti dal settore.
Vieri Mannucci, 1970, fiorentino, skipper professionista e Yachtmaster Instructor autorizzato da RYA/MCA.
[email protected]
FareVela dicembre 2010 - gennaio 2011
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
DISALBERAMENTO
VOLONTARIO
Il momento di sollevare
l’albero dall’imbarcazione,
per andare in cantiere,
corrisponde sempre a una
fase di elevata tensione (sia
sul rig sia sui presenti). Nel
caso del disalberamento di
una pesante attrezzatura
in alluminio con rollaranda
incorporato (come in foto),
si è reso necessario realizzare e applicare un apposito
collare “a ganascia” avente
la funzione di evitare che
la tensione della fascia
di sollevamento potesse
comprimere e danneggiare
il profilo dell’albero stesso.
Solo un Rigger esperto ha la
professionalità e la competenza necessarie a gestire
in completa sicurezza
questa delicatissima fase
dei lavori. Affidarsi alla sua
esperienza e alla sua preparazione è semplicemente
indispensabile.
DISALBERAMENTO
INVOLONTARIO
Un imprecisato e imprevedibile cedimento strutturale sul rig ha provocato un
disastro durante la regata.
Questo nonostante che la
barca si trovasse in perfetto
stato di manutenzione e
fosse condotta da un equipaggio di caratura mondiale. A parte queste eccezioni,
una corretta manutenzione periodica del rig e un
attento esame delle parti
che lo compongono, sono
normalmente sufficienti
a evitare dispiaceri. Per
l’acciaio e gli altri materiali
moderni (carbonio, titanio,
PBO, etc), è bene inserire
nei cicli di manutenzione
previsti dal costruttore,
delle analisi specifiche:
liquidi penetranti e raggi
X sono analisi a bassissimo
impatto economico se confrontate all’impatto del rig
sulla coperta.
PRIMA E DOPO LA CURA
Queste due fotografie illustrano in maniera esemplare
cosa possa significare il refit
del rig e dell’attrezzatura di
coperta di un’imbarcazione
classica (C&C 61 del 1971). I
winch, dei Barient old-style
con scatola degli ingranaggi
sottocoperta (praticamente
l’equivalente degli odierni
underdeck usati in Coppa),
che erano sostanzialmente
bloccati dopo anni e anni di
navigazione oceanica, vengono smontati e rigenerati pezzo
per pezzo. La seconda fotografia ci fa vedere con quale
meticolosità questo lavoro debba essere svolto se si vuole
ottenere un risultato efficace e duraturo.
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
FIFE 1902 – FLUSH DECK
Su di un Fife del 1902
si è già provveduto a
smontare integralmente l’attrezzatura di
coperta e a riportare lo
scafo a nudo, in vista di
una parziale ricostruzione e del restauro
conservativo. Da notare
la pulizia delle linee.
Questa fase non solo rappresenta la migliore occasione per la revisione e
il servicing generale dell’attrezzatura stessa, ma fornisce anche lo spunto
per concepire e introdurre innovazioni e/o modifiche (anche meramente
filologiche) finalizzate a ottimizzare le manovre e le prestazioni di questa
imbarcazione in vista del futuro impiego: regata e crociera hanno esigenze
diverse, ma non sempre incompatibili.
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
SMONTAGGIO
ATTREZZATURA
Fasi preliminari del
refit di un Camper &
Nicholson di 105 piedi.
La complessità e le dimensioni della coperta
di questa imbarcazione impongono una
accurata operazione di
catalogazione (sia fotografica che di labeling) nel corso dello smontaggio. Tutto il materiale verrà
successivamente riposto in un ambiente adatto alla conservazione e alla
manutenzione e sottoposto a servicing approfondito. È il tipo di impiego
intensivo di questa imbarcazione a richiederlo: lunghi periodi di utilizzo in
navigazione oceanica e charter worldwide giustificano un service periodico che vada fino alla radice dell’attrezzatura e rimetta l’imbarcazione in
condizione di impiego ottimale per un’altra lunga serie di anni.
foto Francesco Dinelli (FD Rigging Viareggio)
CLASSIC YACHT
PIANI ORIGINALI
Il refit di un’imbarcazione d’epoca comporta
sempre uno studio
approfondito dei piani
originali. Ogni restauro
filologico (che da una
parte è legato a esigenze prettamente estetiche e di conservazione/recupero del layout originale dell’imbarcazione) deve
estendersi necessariamente al rispetto complessivo del progetto e dell’armo
originario. Il corretto studio dei dimensionamenti e delle forze in gioco sul rig
e su tutta l’attrezzatura di coperta, così come previste per la navigazione dal
designer del tempo, avrà evidenti ricadute anche sulla solidità strutturale del
rig stesso. Nella realtà accade molto spesso di vedere imbarcazioni d’epoca
veleggiare con armi parzialmente modificati in epoca moderna, per esigenze
legate alle prestazioni o al comfort (tipicamente l’armo con genoa in testa
d’albero). Bisogna fare attenzione alle sollecitazioni: se un armo nasce frazionato (con una vela “da lavoro” fissata ad esempio a ¾ dell’altezza complessiva
dell’albero) non sopporterà il carico aggiuntivo in testa senza ribellarsi da
qualche parte.
Scarica

La revisione dell`attrezzatura è di vitale importanza