FABRIZIO PASSARELLA
RETROPHUTURE
The Gallery Apart - Via di Monserrato, 40, Roma
Inaugurazione: 14 febbraio 2012 ore 18,30
Retrophuture è un progetto musicale/mediale con cui Fabrizio Passarella si presenta per la sua nuova personale romana presso
The Gallery Apart nelle vesti non solo di artista visuale, ma anche di compositore e poeta. Messi da parte per una volta i pennelli,
ma non certo il metodo di creazione di immagini per campionature, Passarella dà vita ad una sua interpretazione di
quell'universo di suoni, stili, visioni e suggestioni ben noto agli appassionati di musica elettronica. Arte e musica sono per Passarella
le passioni più grandi fin dall’infanzia e, in questa occasione, egli porta ad estreme conseguenze il suo approccio tecnico e
teorico volto a decostruire o rifiutare i linguaggi tradizionali. Ne emerge, quale primo step concettuale del progetto, la mostra che
sta in una scatola, secondo una visione popolare della fruizione del processo creativo, un multiplo d'artista contenente ognuno
l'intero corredo creativo di cui Retrophuture si compone, vale a dire un cd con 24 brani musicali composti dall'artista, un libretto
recante 24 poesie e 24 immagini corrispondenti ai brani e infine un dvd contenente un video.
Il contesto nel quale il progetto Retrophuture si sviluppa comprende il minimalismo di Steve Reich, Terry Riley e La Monte Young,
la decadente trilogia berlinese di Bowie, i suoni ambient di Eno, il romanticismo congelato di John Foxx, il primo pop “meccanico”
di Gary Numan, il Krautrock e i mantra industriali post-rileyani dei Kraftwerk, le bizzarrie oblique di Steven Brown e Blaine Reiniger
così come le centinaia di effimeri gruppi flexi-synthpop scovati su internet.
Passarella fa inoltre largo uso di materiale iconografico e di propaganda della Germania e della Russia degli anni trenta, senza
che ci sia, ovviamente, nessun aggancio di tipo ideologico, pur essendo ben cosciente di muoversi in un terreno minato
affrontato con l’ironia necessaria, rilevando le coincidenze estetiche dei regimi totalitari e l’uso della retorica come poetica base
(come nei monumenti dello Stadio dei Marmi, o dei Kolkosiani, o nelle raffinatissime pellicole della Riefenstahl) ed esaltando
l’eroismo titanico e della macchina (ripresi da Bowie in quello che è stato l’inno della fin de siécle scorsa) simbolo della spinta al
tempo stesso reazionaria e modernista verso un ipotetico futuro splendente. Applicato alla musica, ciò significa una composizione
scaturita come in una scrittura automatica surrealista e veloce, frutto della piena appropriazione di softwares musicali facili da
usare, magari ricreando suoni analogici attraverso un semplice e geniale programma di Mac per principianti; mezzi perfetti per un
non-musicista e un artista educato all’occhio, funzionando più come una specie di montaggio video o un photoshop musicale
che come un foglio di composizione tradizionale. Vera design-music o pittura sonora ottenuta aggiungendo, sottraendo,
cancellando, copiando.
Parallelamente alla musica, Passarella ha lavorato sui testi (metrica stringatissima, rime basiche, linguaggio visionario dei testi dei
musicisti prima citati) e sulle immagini, creando per ogni brano musicale un corrispettivo poetico e visivo.
Il suo interesse però non è realizzare un’operazione nostalgica o di archeologia tecnologica, bensì riflettere sul senso profondo
dell'evidente definitivo tramonto/declino/decadenza/crollo/fine (in una parola, Untergang) di una fase storica caratterizzata dal
connubio tra una persistente eredità romantica europea, l’industrialismo del dopoguerra e l'odierna onnipresenza della
tecnologia. La potenza del progetto di Passarella risiede nella lucida e spietata evidenza con cui dipinge lo stallo ideologico e
culturale che caratterizza la stagione che il mondo occidentale e l'Europa in particolare stanno vivendo. La deriva economicista
cui le formule interpretative in auge costringono la crisi, per Passarella deve lasciare il passo ad altre categorie di pensiero, a
partire dalla Storia degli uomini e delle idee da cui trarre ispirazione per un futuro possibile.
Ma la sintesi del progetto Retrophuture è il video, concepito come un veloce videoclip synthpop, con una colonna sonora il cui
testo significativamente recita: L’arte è un vecchio giocattolo/ ingombrante spazzatura da museo/ Noi costruiamo in solitudine/ il
battito della moltitudine/ Noi costruiamo sculture di suono/ pitture immateriali/ minimalismi monumentali/ concettualismi portatili/
Visionari disintossicanti artistici/ che si possono portare ovunque/ in un piccolo involucro musicale/ per stimolare il cervello/ Noi
siamo Ingegneri (di musica) elettronici/ Costruttivisti romantici/ Noi siamo designer (di musica) elettronici/ Ossimorici Retrofuturisti.
Il video anima spezzoni storici scaricati da YouTube e filtrati: tra i tanti, documentari sulle Guardie Rosse maoiste, sui Pimpf hitleriani,
cori e danze dell’Armata Rossa, Carmen Miranda, Rodolfo Valentino, ballerini di tango, un raro video sul “Monumento alla Terza
Internazionale” di Tatlin, la “Lichtskhatedrale” dal “Triumph des Willens” di Leni Riefenstahl, sulle utopie urbanistiche della Russia
stalinista e sul modellino della nuova Berlino di Speer. Ne è protagonista l’attore Michel Rennie di “The day the Earth stood still
(Ultimatum alla terra) del 1951, archetipo dello spirito retrofuturistico dello scienziato manipolatore di energia (che qui si trasforma
in suono elettronico), per riprendere la poetica robotica degli anni ’80, nei movimenti a scatto e stereotipati ottenuti con
un’animazione primordiale.
Ed ecco che la mostra in scatola diventa anche esibizione in galleria di opere visuali, pezzi unici montati su alluminio delle
immagini realizzate digitalmente in un fascinoso bianco e nero che dà enfasi alle atmosfere dove deco, retrò pre e postbellico e
futuribile si mescolano. Una fanzine appositamente ideata e realizzata dall’artista completerà l’intero progetto.
THE GALLERY APART
Via di Monserrato 40
00186 Roma
tel/fax: (+39) 06 68809863
[email protected]
www.thegalleryapart.it
SCHEDA INFORMATIVA:
MOSTRA: FABRIZIO PASSARELLA - RETROPHUTURE
LUOGO: The Gallery Apart – Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
INAUGURAZIONE: 14 febbraio 2012 - ore 18,30
DURATA MOSTRA: 14 febbraio – 7 aprile 2012
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 16,00 - 20,00 e su appuntamento
INFORMAZIONI: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – [email protected] – www.thegalleryapart.it
Fabrizio Passarella è nato a Contarina (RO) nel 1953. Vive e lavora a Castenaso (BO).
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2011
2007
2005
2004
2003
2001
2000
1999
1995
1994
1992
Floating Tales #1 e #2
Ay mi corazón fileteado!, a cura di I. Arestizábal, The Gallery Apart presso Istituto Italo-Latino Americano, Roma
No border-L’arte del delitto, a cura di M. R. Bentini e S. Simoni, MAR-Santa Maria delle Croci, Ravenna
Ex-statica, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea d’Ac, e Buenos Aires Expotrastiendas
BollyMood!, The Gallery Apart presso Studio Gobbi, Roma
Worlds in a small room, Temple Gallery - Temple University, Roma
Doguya Dogru (Verso Oriente), Çankaya Beledyesi, Çagdas Sanatlar Merkezi, Ankara
Sexdeath&prayer, Galleria Graziano Vigato, Alessandria
Saluti da Harar, Il Campo delle Fragole, Bologna
Seeing out the Angel, Musei Civici, Reggio Emilia
Vertigine Divina- un invito alla danza, Galleria Rugerini e Zonca, Milano
Tantrica, Galleria Placentia, Piacenza
SELEZIONE DELLE PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2010
2009
2008
2007
2005
2004
2003
2002
2000
1998
1997
1996
1994
1993
1992
1991
In What We Trust, The Art Miami Pavillon, Miami, a cura di/curated by J. Draganovic
Mediamorfosi 2.0. Act _01 | Contributi alle lingue dell’arterità. Between the images, experiences and contexts, Sudlab,
Portici-Napoli, a cura di/curated by G. Perretta
Out book. Moltiplicazioni e sconfinamenti del libro d'artista contemporaneo, Palazzo Mauri, Biblioteca comunale G.
Carducci, Roma
Here and Now, a cura di J. Draganovic, sedi varie, BolognaJeratica, Bologna Art First 2010, Palazzo Re Enzo, Piazza
Maggiore, Bologna, a cura di/curated by J. Draganovic
A Sud (del mondo). Identità culturali e diversità geo-politiche nell'arte contemporanea, a cura di R. Branà, Palazzo Delli
Ponti – ARSMAC, Taranto
ABRE TUS OJOS, a cura di Adriana Forconi e Ana Martínez Quijano, Sedi varie, Buenos Aires, Argentina
On the edge of vision. New idioms in Indian & Italian contemporary art, a cura di L. Canova e R. Lohan, Victoria
Memorial Hall Calcutta; National Gallery of Modern Art, New Delhi; National Gallery of Modern Art, Mumbai, India
1905-2005 Cento Anni Fabbri: 28 artisti interpretano un'azienda, a cura di M. Sciaccaluga, Fondazione del Monte,
Bologna; Esposizione Universale, Aichi (Giappone); Istituto Italiano di Cultura, Shanghai; Accademia russa di pittura,
Mosca
Bologna contemporanea, a cura di Peter Weiermair, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
Biennale del muro dipinto, Dozza, Bologna
Media.comm(unity)/comm.medium, Museo d'Arte Contemporanea, MASEDU, Sassari
Arte italiana per il XXI secolo, Collezione giovani, Ministero degli Affari Esteri, Roma
Mito, auto, moto: dal Futurismo alla videoarte, Palazzo d’Accursio – Sala d’Ercole, Bologna
Futuro italiano, Parlamento Europeo, Bruxelles
Nel corpo dell’immagine. Nuove prospettive italiane, Musei Civici in Palazzo d’Avalos, Vasto
Misura unica per una collezione, Palazzo Tiranni-Castracane, Cagli
Una Babele postmoderna, Palazzo Pigorini, Parma; galleria S. Ludovico
Desire, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
Effimera, Villa delle Rose, Bologna
Cover 2000, Museo Civico, Palazzo Ducale, Larino. Galleria Civica d'Arte
Contemporanea, Termoli
Mitovelocità, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino
Von Kopf bis Fuß, Ursula Blickle Stifftung, Kraichtal; Kunstraum, Innsbruck; Städtische Kunstzentrum, Eisenstadt
Arte italiana, ultimi quarant'anni: pittura iconica, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
XII Quadriennale - Ultime generazioni, Palazzo delle Esposizioni, Roma
Così lontano, così vicino, Castello Svevo, Bari
Icastica, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna
Nuove acquisizioni, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
Emergenze 1993, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento
Medialismo, Flash Art Museum, Trevi
Medialismi, Villa d’Este, Tivoli
Anninovanta, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
THE GALLERY APART
Via di Monserrato 40
00186 Roma
tel/fax: (+39) 06 68809863
[email protected]
www.thegalleryapart.it
Scarica

fabrizio passarella