158 MILA ITALIANI IN SPAGNA! “IL GIORNALE ITALIANO de España” PARLA DELLA SPAGNA AGLI ITALIANI, DEGLI ITALIANI IN SPAGNA E DELL’ITALIA PER GLI ITALIANI IN SPAGNA 34/2009 | GIORNALE NAZIONALE GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET RAFFAELLA RIVOLUZIONÒ IL MODO DI BALLARE, CAPELLI SCIOLTI, NIENTE PARRUCCHE A tre anni il mio sogno era diventare coreografa, così è stato. Amavo, amo la creatività e stare dietro le quinte. Nel 1969, con "Io, Agata e tu" ho lanciato uno stile diverso di ballo, non più lacche e parrucche, ma capelli liberi e danza non tradizionale. Le donne italiane copiarono la mia frangetta ed il mio caschetto biondo. Il "Tuca-Tuca" fu una rivoluzione che dura ancora. Amo scrivere le storie che presento in tv. Gli spagnoli mi hanno "trafugato" "Carramba". di Paola Pacifici I luoghi importanti della sua vita? Sono nata a Bologna , amo quella terra e una parte della mia famiglia è ancora lì. Ma la mia vita, sia di studentessa e dopo di lavoratrice, si è svolta fra Bologna e Roma. Poi Bellaria e Igea Marina dove è nata mia madre e c’era mia nonna. Io la frequentavo d’estate perché mia nonna possedeva un bellissimo bar concerto dove sono nati Morandi ed altri artisti. In realtà ho sempre vissuto prima a Bologna e poi a Roma durante gli otto mesi invernali, così lì ci andavo solo d’estate. Come e quando nasce l’artista? All’età di tre anni e mezzo frequentavo a Bologna il Teatro di danza classica e andavo a scuola. Il mio sogno, che non so da dove sia partito perché nessuno dei miei fa parte del mondo dello spettacolo, era di diventare coreografa. Quindi ho amato, in una età in cui normalmente non Pag. 2 si ragiona, ma c’è l’intuito e l’ingenuità, la creatività. Mi piaceva stare dietro le quinte e creare. La coreografa è colei che crea dei balletti per gli altri. Per fare questo dovevo diventare danzatrice io stessa per poi dirigere i ballerini. Ad un certo punto ho detto a mia madre che non mi bastava più il Teatro Comunale di Bologna e sono venuta a Roma in collegio cominciando a frequentare l’Accademia di Danza di Jia Ruskaja. Verso i 15 anni andavo al ginnasio e dovevo dare gli esami per il classico,ma di colpo, per una serie di circostanze assolutamente impensate, decisi di frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ma non avrei mai pensato di fare l’attrice. Sai quando la vita decide per te e ti porta verso una direzione? Ho fatto un provino, non avevo nemmeno l’età per poter entrare in questo centro, invece ci entrai addirittura con una borsa di studio. Poi è arrivato il primo film e di seguito il teatro. Ero contenta, ma non soddisfatta, perché un’attrice, sì, usa la creatività, ma poco, in realtà ce l’ha più il regista. Quando, passando gli anni, è entrata la televisione, allora ho trovato il mio mezzo vero, che è quello di comunicare attraverso la tua persona, dando anche delle idee tue. E così piano piano sono diventata, sicuramente una conduttrice, una show-woman, ma con la soddisfazione di sviluppare la parte autorale, cioè l’autore dei programmi che facevo, dando sfogo così alle mie idee. Sono più portata a pensare ad un programma e poi farlo fare ad un altro. Creando anche uno stile personale? La prima volta che sono apparsa in televisione con il programma “Io, Agata e tu” nel 1969, mi sono sfogata a danzare senza voler nessun coreografo, ma lanciando uno stile completamente diverso da quello che si usava in quei momenti. Era professionale, perfetto, ma la rottura degli schemi che portai era la libertà della danza, dei capelli liberi, senza parrucche e lacche, con un corpo che si muoveva più in un modo simile ai danzatori negri. Ero proprio l’opposto di quello che andava in televisione fino a quel momento. Questo, piacque molto, e dopo pochi mesi ho fatto Canzonissima ‘70 con Corrado e da lì è cominciata una storia molto felice che è durata per molti anni. Avevo un coreografo per i miei pezzi e poi sottostavo ad una grandissima coreografa, per me molto antica, che rappresentava la parte tradizionale del programma. Poi con il Tuca Tuca è stata una vera rivoluzione che dura tutt’ora ed è fortissimo. Adesso mi sto orientando, pur danzando ogni tanto, verso il talk-show , nel presentare e nell’essere colei che scrive le storie che presento in televisione. Che effetto ha avuto questo tipo di televisione sugli italiani? Sicuramente molte italiane hanno imitato la mia pettinatura, con la frangia e il caschetto anche quando era laterale per il movimento della testa. Le donne per anni, quando davo concerti, mi toccavano i capelli per vedere se erano i miei o se era una parrucca. Era una cosa fortissima. Le giovani show-girl o le ragazze frequentavano le scuole di danza moderna che si aprivano; c’è stata una rivoluzione, ma come c’è stata per me c’è stata anche quando è arrivata Heather Parisi, con la Cuccharini, siamo state delle “fendionde” sullo stile della danza. Bisogna sentirsi liberi, anarchici nella scelta, saper dire di no a tante cose, però quando hai scelto quello che ti piace devi dare tutta te stessa, i tuoi tempi, le tue ore, i tuoi giorni, tutto. Quale è la Carrà che piace di più alla Carrà? La cosa che mi dà più soddisfazione in assoluto è quando penso ad un programma, come per “Carramba”, che però mi è stato trafugato in Spagna senza pietà. Lo volevo fare io dopo aver terminato i sei anni in Italia, invece me lo hanno copiato subito. Una soddisfazione è quando assieme ad un piccolo gruppo con Iapino, confrontiamo la mia idea con il pubblico per vedere se gli arriva e se avevo ragione, è una sensazione molto forte, emozionante e positiva. Questa è la soddisfazione maggiore più delle bel- lezza le gambe ecc.., quello è solo una fatica per me. Credo molto nell’interiorità, nell’invenzione, nella creatività , come quando avevo tre anni. Raffaella Pelloni, perché Carrà? Me lo mise uno sceneggiatore molto famoso, il io cognome vero come hai detto è Pelloni, al telefono era sempre “Belloni, Melloni”, insomma un inferno. Lo sceneggiatore mi disse, Raffaella è il nome del grande pittore antico, ci mettiamo vicino il nome di un pittore moderno che è Carrà. Ma ho sofferto molto perché quell’accento mi dava una noia mortale, però suona molto bene e così è nata la Raffaella Carrà. Una cosa che mi piace e mi emoziona tantissimo, e che adoro, è che in Spagna, che è il Paese dove è partita una carriera laterale straordinaria, io sono semplicemente “Rafaela”. Questa cosa così tenera, aumenta il mio legame che non riesco nemmeno a spiegarlo quando sento parlare uno spagnolo. Uno mi ha chiamato poche ore fa che vuole editare un volume di mie canzoni dicendomi Raffaella Carrà con Sergio Iapino, famoso coreografo, regista, autore e ideatore di format 34/2009 “adios, nos hablamos”, insomma mi piace moltissimo. Trasmettono tenerezza e anche forza, lo spagnolo è una lingua forte, amo la loro ironia, io li frequento moltissimo quando posso, se sono nervosa prendo un aereo e vado a Madrid. Parlando di Spagna, come avviene il passaggio in questo paese? La prima volta che sono venuta a Madrid mi avevano invitata con altre star televisive italiane come ospite in un programma. Dopo tre canzoni, che avevo cantato, ci fu una persona importantissima del CBF che cominciò ad editare i miei dischi con un grande successo. Sette mesi dopo sono stata invitata in televisione varie volte fino a che nel 1976, il 6 gennaio, ebbi dalla televisione spagnola un’ora di trasmissione “La hora de Raffaella Carrà”, erano quattro puntate che andavano in onda dopo le partite di calcio con un successo straordinario. Da lì ho cominciato a dare dei concerti. Poi sono scomparsa perché cominciando il “Pronto Raffaella”, in Italia ero molto impegnata, era un programma quotidiano di notevole successo. Dopo 10 anni, attraverso Eurovsione, dove c’erano Francesco Boserman e Arturo Vega, mi hanno proposto dieci puntate di “Hola Raffaella”. Siamo nel 2000, conoscevo un po’ lo spagnolo ma non tanto, però ebbi così tanto successo che dovetti assumere un professore. Furono quattro anni e mezzo. Hai capito? Ogni volta che finivo un ciclo di puntate mi dicevano “tienes que quedarte aqui, tenemos que continuar”. Io rispondevo “guardate che la gente alla fine gli esce dalle orecchie la Carrà”. Sono tornata in Italia con “Carramba, che sorpresa!”, che per sei anni è stato leader, con audience di 13 milioni di persone. Purtroppo gli spagnoli me lo hanno copiato, noi andavamo in onda e dopo tre settimane facevano le stesse sorprese, come facessero non so, noi lavoravamo come dei matti per fare delle cose strepitose. Ancora oggi Carramba è ispiratore sia in Italia sia in Spagna di altri programmi. Momenti bel- li della tua carriera? Sicuramente il giorno dopo della prima puntata di “Io, Agata e tu”, quando mi sono resa conto che avevo un sacco di giornali e telegiornali che parlavano di me. Mi sono detta “qui è successo qualcosa”, quello è stato illuminante. Di momenti molto forti e molto belli ne ho avuti tanti che è impossibile fare una lista, tutte le tournées che ho fatto in America latina, l’affetto degli argentini, del Messico, in Venezuela, in Uruguay, ho girato il mondo con delle soddisfazioni immense, anche discograficamente dal Canada al Giappone. Ogni tanto ho delle sorprese che non mi aspetto. Raffaella Carrà con Gigi Proietti nella trasmissione “Carramba che fortuna”, abbinata alla Lotteria Italia Raffaella Carrà con Jerry Lewis, il famoso attore comico americano ospite al “Raffaella Carrà Show” 34/2009 C’è qualcosa che avresti voluto fare e che ancora non hai fatto? Guarda, credo di aver fatto tantissime cose. Adesso mi hanno proposto un programma curioso in Italia, un po’ diverso, che non so se accetterò, ci sto pensando. Praticamente diventa un talkshow di approfondimento, quindi non so come è accolto, perché ogni volta che vedono me in televisione mi legano alla musica e alla danza. È una scommessa, una sfida e non so che reazione possa provocare. Mi piace molto andare in profondità delle cose sempre di più, quindi un rischio che forse prenderò. O forse no. Una bella soddisfazione è stata quando in un programma di Santoro ho parlato della tele- visione dei ragazzi, che è carina, su RAITRE. Avevo visto un programma spagnolo che mi piaceva molto “Il Concertazo”. Mi sono rivista bambina quando ascoltavo musica classica, perché studiavo danza, ed a casa giocavo con le bambole mettendo i dischi di Ciaykovsky o Mussorsky e con i bottoni creavo coreografie per 50 o 60 ballerini. Stavo sul tappeto di mia madre nel grande salone, inventando incredibili coreografie. Fermando Argenta mi ha detto: “Guarda Raffaella 13 puntate non basteranno, perché si parli di questo programma, dovresti farlo per tutto il periodo scolastico”. Invece, guarda che l’Italia è strepitosa nei riguardi della musica, ha avuto un grandissimo successo “Il Gran Concerto”, va in onda alla domenica mattina e adesso c’è la seconda serie che faccio presentare ad un ragazzo che stimo molto ed io sono l’autore, non guadagno una lira, ma non me ne può fregare di meno. Che tipo di televisione ti piace? Mi piace una televisione garbata, ma non leziosa, positiva, alle volte anche trasgressiva, ma non tutta uguale come è adesso. Ora è il momento dei reality show, tutti fanno i reality. Mi piacerebbe una varietà di proposte in seno all’intrattenimento, si dovrebbero dare dei colori diversi. A proposito di televisione, anni fa Nieves Herrero, che tu conosci ed hai intervistato, mi ha invitato al suo programma e ad un certo punto mi ha detto “So che tu suoni la chitarra e voglio farti un omaggio”, la guardai stupita, io non so suonare le dissi, ma all’improvviso entrò un signore con un astuccio di chitarra, continuavo a dirle che non sapevo suonare, ma lei mi invitò ad aprirlo: c’era uno stupendo “jamon de jabugo cinco estrellas”! (Ride, con la sua simpatica, allegrissima e famosa risata) FOTO MARINETTA SAGLIO PER GENTILE CONCESSIONE Pag. 3 MADRID di Alessandra Selvelli L’AMBASCIATORE PASQUALE TERRACCIANO: “ANNO IMPORTANTE PER L’ITALIA IN SPAGNA, E FERVIDI AUGURI AI NOSTRI ITALIANI” Incontri e accordi interessanti in campo politico, economico e culturale. Purtroppo alcuni corrispondenti di giornali spagnoli hanno raccontato l’Italia soltanto con il “fegato” Il Presidente del Forum “Alta Dirección”, Carlos Escudero de Buronha ha consegnato il “Master de Oro” all’Ambasciatore Terracciano di Giulio Rosi Ambasciatore, un bilancio di fine anno? Un bilancio positivo in tutti i principali settori di attività. Sotto il profilo politico abbiamo celebrato a settembre il vertice bilaterale alla Maddalena con i due primi Ministri o Presidenti di Governo e tutti i principali ministri, esteri, difesa, tesoro, industria, delle politiche europee, delle infrastrutture e trasporti. Erano presenti quasi due governi al completo, avendo un confronto e ritrovando una totale coincidenza di posizioni nei vari settori. Alla base del vertice c’è il lavoro preparatorio dell’Ambasciata e del Ministero a Roma. È rilevante che si siano riscontrate le ampie convergenze e che si sia ancora una volta ribadita l’importanza di un Europa a 27, di una cooperazione più stretta delle due principali potenze europee mediterranee, che sono l’Italia e la Spagna, che si siano firmati degli accordi importanti, quello per la realizzazione delle autostrade del mare, per il lancio di gare di appalti congiunti, in effetti era stato già firmato un pre accordo nel precedente vertice di Napoli e alla Maddalena si è passati ad un accordo esecutivo, poi il rinnovo dell’accordo culturale fra i due paesi. Tutti questi elementi fanno parlare di una fase positiva del rapporto politico fra i due paesi e tanto più significativa in quanto abbiamo due governi di orientamento politico divergente.. Pag. 6 Ci sono stati contatti, incontri preliminari a vari livelli. I due Presidenti Berlusconi e Zapatero, si erano visti a Roma nel giorno della partita del Barcellona per la finale della Coppa dei Campioni, ma il vertice è stato a settembre un momento culminante di incontri ad alto livello. A livello politico si chiude per discutere delle collaborazioni bilaterali in vista della Presidenza Spagnola dell’Unione Europea del prossimo anno, dalla quale noi ci aspettiamo tre cose che ci sono state già garantite, cioè uno sforzo per rinnovare e rilanciare la strategia di Lisbona, magari dandole anche un nuovo nome, ricostruendola, rielaborandola a fondo per avere uno strumento valido per tutti i Paesi Europei per l’uscita dalla crisi. Per le relazioni esterne uno sforzo per rilanciare la prospettiva europea dei Paesi Balcanici, che sono alle nostre porte e che sono ancora una enclave esclusa dalla stabilità e dal progresso dell’Unione Europea. Vorremmo che si aiutassero questi Paesi a procedere sulla prospettiva dell’integrazione europea, in questo senso la Spagna ci ha garantito che convocherà un vertice durante il suo semestre proprio sulla prospettiva europea dei Paesi Balcanici. Terzo punto, l’immigrazione, uno sforzo per aumentare l’impegno dell’Unione Europea per il controllo dell’immigrazione illegale e per la gestione congiunta del problema dei richiedenti l’asilo. Dal lato economico, sicuramente l’evento più importante dell’anno è avvenuto a marzo con l’assunzione piena del controllo di Endesa da parte di Enel, rilevando la quota del 24% che era di Acciona, arrivando al 92%, creando un nuovo campione internazionale nel settore energetico. È l’operazione di internazionalizzazione più grande mai realizzata da una impresa italiana che ha acquisito una dimensione internazionale di primo piano nel settore energetico, assumendo il controllo della prima società elettrica di Spagna, che però ha anche una penetrazione molto importante in tutta l’America latina, essendo la prima società generatrice, distributrice di elettricità in Cile, in Perù e con una presenza importante anche in Colombia ed in Argentina. Si somma quindi anche alla presenza che Enel aveva già in Brasile. Questo, fra l’altro, ha consentito a Enel, attraverso Endesa, com è accaduto con Telefonica, di mantenere un buon margine di utile perché il mercato in America Latina non ha subito il rallentamento che ha subito in Europa, quindi i conti si sono avvantaggiati grazie ai proventi dell’America Latina. Sempre sul fronte economico abbiamo firmato in Ambasciata un accordo fra Atitec e la catalana Mazel per creare un centro a livello europeo di trasformazione e manutenzione degli aerei, con sede a Napoli. Il rapporto Italia Spagna sta dando dei buoni frutti con un potenziale ancora da sfruttare. Abbiamo lanciato una co- operazione tra le piattaforme logistiche di Saragozza e Nola. Ci sono stati investimenti italiani in Spagna, l’acquisto del Parco Aventura, vicino a Barcellona, da parte di Invest Industrial, che è un fondo di investimenti italiano Private Equity. C’è un interesse di Riso Gallo per rilevare la parte riso del “Grupo SOS” che è entrato in difficoltà finanziarie. Il marchio dell’olio Dante è stato acquistato da una impresa italiana. Cremonini ha vinto una gara fantastica per la fornitura dei pasti sui treni Ave, è un appalto molto importante. Un nuovo investimento di un gruppo italiano dell’investitore Pucci che ha rilevato la fabbrica “Antibioticos” di León. Un panorama di grande importanza, di grande vitalità degli scambi economici italo-spagnoli e degli investimenti reciproci. Quest’anno segna qualche successo italiano in più. Da parte spagnola si conferma l’investimento molto importante di Telefonica in Telecom e poi registriamo anche il successo di alcune joint-venture italiane nel settore delle grandi opere pubbliche, in particolare il consorzio formato da Sacyr-Vallermoso e da Impregilo che già si era aggiudicato il Ponte di Messina e quest’anno anche l’ampliamento del canale di Panama. Quindi le due più grandi opere civili del mondo di questi anni saranno effettuate da un consorzio italo-spagnolo, la società italiana e quella spagnola fanno la parte del leone. Nel settore culturale, che è stato particolarmente vivo, abbiamo realizzato delle mostre importanti, la mostra sulla pittura veneziana del ‘700 alla Real Academia di San Fernando ed al museo de Bellas Artes di Siviglia. Sono tutte realizzazioni dell’Ambasciata. È in corso la mostra di Alinari su immagini dell’ultimo secolo d’Europa, un omaggio alla prossima Presidenza Spagnola dell’Unione Europea, all’Istituto Italiano di Cultura. Una mostra su Carlo III per celebrare il passaggio 250 anni fa di Carlo III da Napoli a Madrid, dal trono delle Due Sicilie a quello della Spagna, in corso alla Real Academia di San Fernando a Madrid fino a metà gennaio. Il secondo Festival del Cinema Italiano, è un festival dei festival in quanto porta a Madrid i principali film italiani che hanno rappresentato l’Italia nei diversi festival. Una presenza importante per il teatro italiano con il “Napoli Teatro Festival” che ha partecipato con tre spettacoli al “Festival de Otoño” di Madrid con grande successo di pubblico. “Il Piccolo Teatro” di Milano con la compagnia “Teatri Uniti” di Toni Servillo, con la “Trilogia della Villeggiatura” di Goldoni. Toni Servillo ha ricevuto il Premio Pupi Avati alla carriera. Abbiamo realizzato una bellissima mostra dedicata all’arte e al design di Missoni, il quale ci ha rifatto in stile Missoni il teatro dell’Istituto di Cultura che è diventato una sede di grandissimo prestigio per eventi culturali. Abbiamo avviato una collaborazione con i Gruppi Musicali, la “Pietà dei Turchini” di Napoli e “El aire español” che fanno una ricerca sulla musica barocca dove si riscontrano molti punti di contatto tra la produzione spagnola, quella di Napoli e quella della Sicilia. A León, con l’opera “Partenope” di Iommelli che inaugurò il teatro San Carlo di Napoli e non veniva messa in scena da 200 anni. Grande successo e da León è tornata al San Carlo. Quindi una attività diplomatica a tutto campo? Certamente. Manca l’appendice consolare, quest’anno abbiamo dovuto affrontare la chiusura del Consolato Generale con Il Presidente Napolitano, con l’Ambasciatore, durante la sua visita a Madrid per il COTEC 34/2009 MADRID di Alessandra Selvelli l’accorpamento della Cancelleria Consolare all’Ambasciata, cercando di non sprecare una buona crisi, come si dice, perché c’è stato un momento critico per i nostri servizi consolari. Abbiamo rafforzato l’organico trasferendo personale dall’Ambasciata alla Cancelleria Consolare. È stato introdotto lo sportello polifunzionale, un sistema di appuntamenti a Madrid per evitare le file al consolato e stiamo cercando di risolvere con un call center, già attivo nelle Canarie, ma che potrebbe partire in Andalusia e presto in tutto il Paese, permettendo ai concittadini di comunicare senza difficoltà con i servizi consolari. Al di fuori dei suoi impegni istituzionali, quando è libero cosa le piace fare? Leggo soprattutto saggi storici, e anche qualche buon romanzo, la domenica pomeriggio o in viaggio. Se il sabato sera non ho impegni vado al cinema, prendo la metropolitana, per vivere la città da cittadino comune e non perdere il contatto con la gente. Quando posso vado all’opera, è una delle mie passioni culturali. Ma il mio lavoro mi piace tanto. Bisogna avere amore per il proprio Paese, interesse a amicizia sincera per il Paese in cui si è accreditati e si lavora e naturalmente vocazione per il lavoro che si è scelto. Colgo l’occasione per augurare ai suoi lettori ed agli italiani in Spagna un 2010 pieno di successo, salute e felicità, mi auguro che sia per tutti un anno che ci veda uscire da questa fase di difficoltà economica, tanto per l’Italia che già sta uscendo dalla crisi, ma anche per la Spagna che spero ci segua presto. La Spagna è un grande cliente delle nostra industria e nel 2007 abbiamo registrato un avanzo nella bilancia commerciale di ben 10 miliardi di euro. Quindi abbiamo un doppio interesse che anche la Spagna esca presto da questa recessione, prima perché lo auguriamo agli amici spagnoli e poi perché sono dei nostri ottimi clienti e ci fa piacere che possano tornare ad acquistare quanto acqui- stavano prima della crisi. Voglio fare una ultima considerazione, vorrei per alcuni giornali spagnoli che i loro corrispondenti capissero che le corrispondenze più belle, più oneste si possono fare con la testa e con il cuore, ma mai con il fegato. Purtroppo, per concludere, alcuni corrispondenti spagnoli hanno raccontato quest’anno l’Italia soltanto con il fegato. PASQUALE TERRACCIANO Nato il 4 maggio 1956 a Napoli e nel 1978 si laurea in giurisprudenza, nel 1980 diventa Avvocato. Entra in carriera diplomatica nel 1981. Svolge i primi incarichi alla Direzione Generale del Personale, è Console a Rio de Janeiro nel 1985 e Primo Segretario alla NATO a Bruxelles dal 1989 al 1992, dove è incaricato, tra l'altro, dei rapporti con la stampa. Rientrato a Roma nel 1993, lavora al Coordinamento Comunitario della Direzione generale Affari Economici ed è successivamente nominato Consigliere del Gabinetto del Ministro. Dal 1996 al 2000 è Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Londra, nonché Direttore Aggiunto per l'Italia nella Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Nel 2000 torna alla Rappresentanza alla Nato come Primo Consigliere, responsabile dei negoziati tra Nato e Unione Europea. Nel 2001 è chiamato ad assumere l’incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero degli Esteri. Dall’ottobre 2004 al giugno del 2006 ha ricoperto l'incarico di Capo del Servizio Stampa e Informazione e di Portavoce del Ministro degli Esteri. È Ambasciatore a Madrid dal 31 luglio 2006. Parla inglese, francese, spagnolo e portoghese. Pasquale Terracciano è sposato ed ha tre figli. Festa della Repubblica Italiana 2009 all’Ambasciata di Madrid. Sin: la signora Karen, moglie dell’Ambasciatore, l’Ambasciatore e il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino 34/2009 Il Centro de Estudios Europa Hispánica Il Centro de Estudios Europa Hispánica (www.ceeh.es) a come obiettivo la ricerca sulla dimensione internazionale della monarchia ispanica, con particolare enfasi sulla presenza spagnola e la sua influenza nei territori dominati dalla casa d’Austria, oltre allo studio dei rapporti politici, religiosi, culturali e artistici che nacquero tra questi popoli nei secoli XVI e XVII. Il CEEH nasce come iniziativa privata, indipendente dal potere pubblico e finanzia le sue attività in modo autonomo o mediante l’associazione con altre entità. Il CEEH stimola e appoggia l’ispanismo internazionale, finanziando e editando i progetti realizzati da ricercatori di università e musei di tutto il mondo. L’attività del CEEH si focalizza su tre aree principali: Ricerca, Editoria, Organizzazione di congressi, seminari e mostre Il CEEH organizza congressi, seminari di portata internazionale, pubblicando i progetti che da essi ne derivano in collaborazione con altre entità o in modo del tutto autonomo. Lo stesso vale per le tesi di dottorato di ricerca o altri studi di elevato rigore scientifico dedicati al suo ambito specifico d’interesse o ad altri periodi della storia, letteratura e arte spagnola. Il Comitato scientifico è formato da personalità di rilievo appartenenti al mondo dell’ispanismo internazionale e rappresentanti di istituzioni affini: Gonzalo Anes - Direttore, Real Academia de la Historia Jonathan Brown - Carroll and Milton Petrie Professor of Fine Arts, Institute of Fine Arts, New York University Jean Canavaggio - Cattedratico emerito, Université Paris X Nanterre Sir John Elliott - Regius Professore emerito di Storia Moderna, Oxford University Gabriele Finaldi - Vice Direttore di Conservazione e Ricerca, Museo Nacional del Prado Nigel Glendinning - Cattedratico emerito, Queen Mary College, University of London Lo staff del CEEH, fondato e diretto da José Luis Colomer, è composto da 6 persone. La sede si trova a Madrid, calle Felipe IV 12, bajo b, vicino al Museo del Prado, istituzione con la quale il Centro Studi collabora in modo costante. Tra i prossimi progetti importanti vi sono l’uscita in lingua spagnola di un saggio su Anna d’Austria, Infanta di Spagna e Regina di Francia (già pubblicato in francese), e un’importantissima mostra organizzata in collaborazione con la Biblioteca Nacional programmata per 2010. L’AMBASCIATA ITALIANA E LE “GENERALI” PRESENTANO L’ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA “EUROPA IN IMMAGINI” L’esposizione fotografica sull’Europa, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Madrid con il patrocinio delle Generali ( e delle sue filiali Estrella Seguros e Vitalicio Seguros ) presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione del semestre di presidenza spagnola dell’Unione Europea, resterà aperta fino al 14 gennaio 2010. Precedentemente, in sei Paesi dell’Unione Europea (Italia, Germania, Slovenia, Francia, Belgio e Slovacchia), era stata visitata da oltre 300 Pasquale Terracciano, Ambasciatore d’Italia in mila persone. L’iniziativa inSpagna; Jaime Anchústegui, Consejero Delegado tende mostrare l’eredità storica de Generali España; José María Amusategui, da cui è partito il progetto poPresidente de Vitalicio Seguros; Giorgio litico europeo, ritenuto inizialNapolitano, Presidente della Repubblica Italiana mente una “utopia” e tutt’ora in cammino. L’esposizione è y Carlos Zurita, Presidente de Estrella Seguros strutturata in cinque parti. La prima sulle radici storiche e politiche, la seconda sulle radici del Pensiero Europeo, la terza sull’Europa del Sapere (le Università dal Medioevo al progetto Erasmus), la quarta su cultura, costumi e società, la quinta su industria, agricoltura, commercio e trasporti. Una parte finale è dedicata alla Carta di Identità dell’Europa, in cui ogni paese viene rappresentato da 4 fotografie che ne spiegano identità culturale e legami con l’Europa. Pag. 7 MADRID di Alessandra Selvelli ANDREA BARBERA,CANTA LA CANZONE ITALIANA SUL FLAMENCO N O T I Z I E Mi piace tutto quello che viene dal teatro. Alcuni anni fa venni in Spagna, il flamenco mi affascinò, decisi di unirlo alla canzone italiana. Due stili uniti dalla sensibilità mediterranea che ho portato in giro per il mondo di Paola Pacifici Andrea, perché si sceglie di fare il cantante, perché lo fai? All’inizio ci si fa alle volte trasportare dai complimenti, ti dicono “hai una bella voce, perché non studi?”, quando finisce la fase dei complimenti, ti rendi conto che anche a te fa piacere cantare. Avevo 14 anni studiavo in una scuola privata delle suore domenicane, cantavo nelle feste e poi mi riascoltavo e mi dicevo che non cantavo bene. Così decisi di studiare, fare esperienze. Ti diverti sempre di più perché canti meglio, ma arriva il momento di scegliere. Non ho scelto subito perché mi sono laureato in economia in quanto vivevo in una famiglia fino al nonno laureati in economia. Dopo la laurea mi domandai che cosa avevo fatto, ho deciso di fare seriamente quello che mi piaceva. Ho avuto la fortuna di incontrare Antonio Maiello, del duo Antonio e Marcello, con il quale ho fatto il music-hall cambiando completamente l’ottica del mio lavoro in quanto vai in scena tutte le sere, devi provare per due mesi, ma ti rendi conto che ti piace. Dopo il teatro? Continuando a cercare cose nuove ho riunito le esperienze passate. Ho cominciato a suonare da solo, ho recuperato gli studi di pianoforte, ho preparato dei repertori cominciando a vendermi nelle serate raffinate, ricercate, con 34/2009 musiche più colte, ma anche in quelle più popolari. Con quale genere di musica ti senti più a tuo agio sia per ascoltarla sia per cantarla? Mi piace tutto quello che viene dal music-hall, dall’opera e dall’operetta. La mia formazione nasce da lì e l’adoro. Oggi viene considerata di un certo livello, ai tempi di Rossini e del suo “Barbiere di Siviglia” era un successo popolare, la Callas era una star, come oggi potrebbe essere Nicole Kidman. Oggi è meno popolare. Una volta i grandi cantanti venivano in Italia per confrontarsi ed essere conosciuti. Ho cantato all’inizio un po’ di opera, poi sono passato alla nuova opera che è il music-hall, insomma alla musica per il teatro. Io amo il teatro, mi ha fatto nascere l’amore per questo lavoro. Perché adesso la Spagna? Decisi di venire via e mi guardai intorno. Ho visto che la Spagna e Madrid in particolare era un luogo che mi piaceva e che aveva potenzialità nel futuro, fanno la “fila”, quindi se c’è una cosa di buono, un buon spettacolo, li vedi tutti in fila. Ovviamente quello che avveniva anche da noi per esempio a Roma, in Italia più di trenta anni fa. Nei locali spagnoli mi dicono “vieni tu con la tua musica italiana, basta quella, è il tuo biglietto da visita, non hai bisogno di fare fusioni con la Spagna, tu rappresenti qualcosa”, è una bellissima soddisfazione. Nel locale “La Cueva del Bolero” che ha una programmazione incredibile, ogni giorno ha due rappresentazioni di artisti diversi, da tutto il mondo, è un piccolo salotto. Parlando con uno scrittore storico, mi sono sentito un po’ ignorante perché ha cominciato a parlare dell’Italia, dei film italiani di Dino Risi, di Ettore Scola, di Rossellini, “Pasolini mi piace meno e Fellini di più, Sergio Leone anche.” Confrontandomi sapevo la metà della metà di lui e questo mi inorgoglì. Chi è il tuo pubblico? Il mio pubblico è tutto. Adatto il mio repertorio a seconda dell’età modificando i tempi. Rispetto molto il mio pubblico, questo mi viene dall’esperienza del piano bar. Dipende anche da dove sei, ogni posto ti dice come costruire il tuo spettacolo, l’età di chi ci sarà il giorno dopo. Il pubblico bisogna capirlo, non si può essere presuntuosi, la gente viene per divertirsi, ascoltare e anche per riflettere. Più è disattento e più significa che non sei bravo. Chi vorresti diventare? Il mio mito era ed è Placido Domingo. Anche se io non canto quel tipo di musica, ma mi piacciono il suo gusto, il suo sorriso, la sua preparazione, è anche un direttore d’orchestra, ha una preparazione incredibile. È sicuramente un punto di riferimento. L’Andrea non cantante: cosa ti fa arrabbiare di più? Andrea non si arrabbia molto. Ama stare con gli amici, con il proprio cane, cucinare, amo leggere di tutto specialmente romanzi, in questo momento ho terminato “L’Alchimista” di Coelho. Adesso sono molto concentrato sull’Andrea cantante. I programmi futuri? Vivere bene sia con gli spagnoli che con gli italiani in Spagna. Cantare questo felice ed unico connubio della canzone italiana sul ritmo flamenco, che ho portato in giro per il mondo. Adesso lo presento in Spagna, sono delle serate uniche. Lo saluto e gli dico “che è un cantante che ha qualcosa in più che oggi non c’è”. Mi risponde: “È il più bel complimento che si possa fare ad un cantante” Andrea Barbera, a Madrid suona alla “Cueva del Bolero” Andrea Barbera “il giullare” in “Federico II, la danza del falcone”. Musiche, libretto e regia di Antonio Maiello (famoso per la trasmissione “Quelli della Notte” di Renzo Arbore) e prodotta da David Zard (noto per “Notre Dame de Paris” di Cocciante e “Tosca” di Lucio Dalla) Asociación Española Abogados Urbanistas JOSE MARIA GARCIA GUTIERREZ, PRESIDENTE www.aeaurbanistas.com CORSO AMBIENTALE DEGLI AVVOCATI URBANISTI La Asociacion Española de Abogados Urbanistas (AEAU) organizza un corso sul Derecho Medioambiental riservato ad imprese, affinché conoscano i propri obblighi in relazione al tema, ed ai professionisti che intendano occuparsi dell’ambiente. Il corso, che è particolarmente riferito alla Ley de Responsabilidad Medioambiental, si terrà dal 5 al 12 febbraio 2010 nella sede dell’AEAU e sarà inaugurato dal Presidente José María García Gutiérrez. Le lezioni, tenute da tecnici ed esperti di chiara fama, spiegheranno quanto debbono sapere le imprese per rispettare la legge, tratteranno la Certificación Leed, il Código Técnico e la Calidad en la Edificación Empresas Especializadas. Specialisti del settore informeranno sulla Auditoria Medioambiental, e si realizzeranno esercitazioni sulle Ecoauditorías y Certificación ISO 14.001. Fra i punti di maggior interesse figurano la Responsabilidad Medioambiental, la Ley Medioambiental, i Delitos Medioambientales, i Delitos Urbanísticos, concludendo con esempi pratici di valutazione ed analisi di sentenze emesse dai tribunali in questo settore. Il Corso è indirizzato ad avvocati, architetti, geometri, periti, consulenti giuridici, impiegati di costruttori, progettisti, agenti commerciali, direttori generali, impiegati di aziende, professionisti e studenti degli ultimi anni nelle facoltà tecniche o giuridiche. È patrocinato da: el Derecho editores, Ayuntamiento de difusión jurídica, con l’appoggio del Colegio de Abogados di Madrid. Ai partecipanti verrà consegnato un diploma. Chi lo richiede sarà iscritto alla Bolsa de Empleo della associazione. L’INFORMATICA AL SERVIZIO DELLA TRASPARENZA URBANISTICA La Asociación Española de Abogados Urbanistas (AEAU) informa che, dalla entrata in vigore della Nueva Ley del Suelo e del Real Decreto Legislativo dell’anno scorso, tutti i Comuni devono promuovere la pubblicazione telematica del contenuto dei loro programmi di Ordenación Territorial y Urbanística (Piani Regolatori), così come la messa a disposizione della Pubblica Informazione dei Piani urbanistici che si intende approvare e le relative deliberazioni consigliare. Per realizzare questo servizio i Comuni debbono prevedere adeguati stanziamenti finanziari. Lo scopo è quello di rendere trasparente l’attività municipale in fatto di urbanistica, lottando nello stesso tempo contro la corruzione presente in questo settore. La Asociación Española de Abogados Urbanistas, attraverso il suo Presidente D. Jose Maria Garcia Gutiérrez, ha plaudito ed espresso soddisfazione per questo provvedimento. Pag. 9 Pag. 10 34/2009 34/2009 Pag. 11 MADRID di Alessandra Selvelli 44.000 soci in 33 collegi NOTIZIE 60 «NOTAS» SULLE TASSE SOCIETARIE VALENTI PICH, PRESIDENTE Il Registro de Economistas Asesores Fiscales (REAF), organo specializzato del Consejo General de Colegios de Economistas de España, assieme al portale Finanzas.com (www.finanzas.com) presenta 60 Consigli per la chiusura fiscale delle Imposte sulle Società. Applicando criteri contabili corretti con le indicazioni sulla utilizzazione dei benefici fiscali. In proposito REAF e Finanzas.com raccomandano di controllare la corretta applicazione dei criteri di contabilizzazione delle entrate, che per alcune categorie, come i costruttori, seguono procedure particolari. Inoltre non tutte le entrate vanno a far parte dell’imponibile, come avviene per esempio nelle vendite a rate, in cui si deve tenere conto solo della parte incassata. Analogamente se si tratta di dividendi derivati da attività imprenditoriali all’estero. In presenza di alcuni requisiti, è possibile la riduzione delle entrate del 50% derivanti dallo sviluppo economico dell’impresa. Se nel primo esercizio iniziato nel 2008 si era scelta l’imputazione della base imponibile in tre esercizi, occorre revisionare il tutto, vedere se nel frattempo sono stati alienati dei beni o diritti, valutare se alcune cifre sono state differite ed ottenere il nuovo importo. È importate revisionare la classificazione contabile fatta per gli attivi finanziari secondo il PGC, applicata a seconda se impresa generale o piccola-media impresa. Per esempio, va considerato il deterioramento dei beni, passando direttamente i benefici a Perdidas y Ganancias, oppure al Patrimonio Neto. Revisionare la corretta attivazione delle spese finanziarie, che per le società costruttrici si interrompono se i lavori vengono sospesi. Conviene controllare la politica di ammortamento per vedere se le spese contabili superano il massimo ammesso dalle legge tributaria. Dopo di che valutare se conviene applicare qualche beneficio fiscale. Se una impresa sta comprando un bene in regime di affitto con riscatto può beneficiare di un regime fiscale che permette di dedurre fino al triplo delle spese. Fra le novità c’è la possibilità di tener conto della perdita di partecipanti o di filiali, con conseguente deterioramento del portafogli dell’impresa. Norme particolarmente convenienti si possono applicare nel caso di entidades con créditos contra empresas en concurso, y rastrear las operaciones vinculadas que la empresa pueda haber realizado, a fin de valorarlas a valor normal de mercado y, lo que es muy importante para evitar sanciones, justificar y documentar las realizadas desde el 19 de febrero de 2009. Per l’esercizio iniziato nel 2009, le aziende con un giro d’affari inferiore ai 5 milioni di euro, con meno di 25 dipendenti, potranno applicare, al posto del 2530%, il 20% per i primi 120.202,41 euro di base imponibile e il 25% sul resto. Se l’Anteproyecto de Ley de Economia Sostenible si approvasse in tempo utile, nel 2010 la deduzione fra spese in investimenti medioambientali salirà fino all’8% e la deduzione per innovazione tecnologica sarà del 12%. Durante il 2009 le stesse erano rispettivamente dell’8% e del 4%. In tutti i casi i contribuenti possono verificare le proprie obbligazioni fiscali entrando in http://www.finanzas.com/ noticias/fiscalidad/reportajes/2009-12-16/228139_impuesto-sociedades-reaf.html CARLOS PUIG DE TRAVY NEO PRESIDENTE DEGLI “ECONOMISTAS AUDITORES” (REA) Gonzalo Angulo, ha lodato il lavoro del REA, soprattutto per l’eleborazione del Plan General de Contabilidad e per la reforma della Ley de Auditoría. NUOVO DIRETTIVO Valentí Pich Rosell, presidente de Consejo General de Colegios de Economistas; Efrén Alvarez ex-presidente del REA; José Antonio Gonzalo Angulo, Presidente de Instituto de Contabilidad y Auditoría de Cuentas; Carlos Puig de Travy, nuovo Presidente del REA Alla presenza del Presidente del Consejo General de Colegios de Economistas de España, Valentí Pich Rosell, e del Presidente del Instituto de Contabilidad y Auditoría de Cuentas, José Antonio Gonzalo Angulo, ha assunto l’incarico il nuovo Presidente del Consejo Directivo del Registro de Economistas Auditores, settore del Consejo General de Colegios de Economistas nato nel 1982 per operare nella auditoría de cuentas. È formato da 3.900 membri effettivi, più 600 praticanti e 519 società affíliate. Il neo presidente Carlos Puig de Travy, ha detto “l’obiettivo principale è essere referente delle attività di auditoria dei conti in Spagna, con una posizione chiara per gli interessi generali. Stimolare lo sviluppo dell’attività professionale, adattarsi alle circostanze contingenti. Il REA è stato uno dei primi promotori del FIASEP (Formación e Investigación Auditoría Sector Publico) evidenziando l’importanza della Ley de Auditoría”. Il Presidente Valentí Pich ha dichiarato che “l’informazione finanziaría ed i suoi operatori sono fondamentali per l’economia della Spagna. Una buona Ley de Auditoría con delle efficienti Corporaciones de Auditores con il loro organismo regolatore, assieme ad un gruppo professionale preparato ed onesto”. Il presidente José Antonio Presidente: Calos Puig de Travy (Madrid y Cataluña); Vicepresidente: Ramón Madrid Nicolás (Murcia); Vocales: Antonio Alonso Alarcón (AndalucíaAlmería) - Emilio Álvarez Pérez Bedia (Cataluña) Andoni Arzallus Mendiluce (País Vasco) - Gustavo Bosquet Rodríguez (País Vasco) - Luis Caruana Font de Mora (Valencia) - Francisco José Gracia Herreiz (Aragón) - Enrique Martín García (Valladolid) - Luis Moyá Bareche (Baleares) - Enrique Ortega Carballo (Madrid) - Manuel Antonio Pardo Mosquera (GaliciaCoruña); Secretario Técnico: Manuel Hernando Vela Carlos Puig de Travy, il nuovo Presidente La base imponibile delle Imposte sulle Società si calcola partendo dal risultato contabile e apportando le correzioni permesse dalle norme tributarie. Per applicare le regole del Plan Generale Contable (PGC) e delle Pymes, stando attenti alle interpretazioni dell’ICAC (Instituto de Contabilidad y Auditoria de Cuentas), in fase di dichiarazione fiscale il REAF presenta 60 “notas” per una corretta ed equa chiusura di esercizio. 1. Declaraciones informativas y por otros Impuestos ־2. Memoria de las Cuentas Anuales del ejercicio anterior ־3. Ingresos por ventas ־4. Ventas de empresas promotoras ־5. Ingresos por prestación de servicios ־6. Ingresos de empresas constructoras ־7. Ingresos financieros ־8. Ingresos exentos de dividendos o de transmisiones de participaciones en entidades radicadas en el extranjero que cumplan los requisitos del artículo 21 del TRLIS ־9. Rentas obtenidas en el extranjero a través de un establecimiento permanente ־10. Ingresos procedentes de la cesión del derecho de explotación de patentes, dibujos, modelos, planos, fórmulas, etc. creados por la empresa ־11. Distinción entre subvenciones ־12. Subvenciones de capital ־13. Imputación temporal de ingresos ־14. Importe neto anual de la cifra de negocios ־15. Integración en la base imponible de los ajustes de primera aplicación ־16. Periodificación de ingresos ־17. Diferencias de cambio ־18. Inmovilizaciones en curso ־19. Existencias ־20. Clasificación de activos financieros ־21. Gastos financieros ־22. Capitalización de gastos financieros en inmobiliarias ־23. Amortizaciones contabilizadas ־24. Libertad de amortización con mantenimiento de empleo ־25. Libertad de amortización con incremento de plantilla ־26. Libertad de amortización para bienes de escaso valor ־27. Amortización acelerada ־28. Amortización de gastos de I+D ־29. Amortización del Fondo de Comercio y de los intangibles de vida útil indefinida ־30. Activos adquiridos en régimen de arrendamiento financiero ־31. Activos no corrientes mantenidos para la venta ־32. Deterioro del Inmovilizado ־33. Deterioro de créditos ־34. Deterioro de la cartera de empresas del grupo, multigrupo y asociadas ־35. Deterioro en la cartera de disponibles para la venta ־36. Quita de créditos a un concursado ־37. Deterioro de existencias ־38. Provisiones para riesgos y gastos ־39. Donativos, multas y sanciones ־40. Retribuciones a los Administradores ־41. Gastos que se han de activar ־42. Permutas ־43. Incidencia de los bienes vendidos por la empresa que retornan ־44. Transmisión de bienes inmuebles que formen parte de los elementos del activo fijo o estén clasificados como activos no corrientes mantenidos para la venta ־45. Chequeo de operaciones vinculadas ־46. Valoración a valor normal de mercado de las operaciones vinculadas ־47. Documentación y justificación de operaciones vinculadas ־48. Caso especial de operaciones socio profesional con sociedad de profesionales ־49. Bases imponibles negativas compensables ־50. Tipos impositivos aplicables en 2009 ־51. Tipo 20 (hasta 120.202,41 euros) -25% al resto de base para empresas con menos de 5 millones de cifra de negocios y con menos de 25 empleados que mantengan plantilla ־52. Deducciones por doble imposición interna ־53. Deducciones por doble imposición internacional ־54. Bonificaciones y deducciones para incentivar actividades aplicables en ejercicios iniciados en 2009 ־55. Deducciones por innovación tecnológica y por inversiones en bienes del activo material destinadas a la protección del medio ambiente ־56. Deducción para el fomento de las TIC ־57. Porcentajes de la deducción por reinversión de beneficios extraordinarios ־58. Algunas particularidades de la deducción por reinversión ־59. Mantenimiento de la inversión y régimen transitorio de la deducción por reinversión ־60. Información que la normativa fiscal obliga a incluir en la memoria de las Cuentas Anuales Pag. 12 34/2009 MADRID N OT I Z I E E C O N O M I S TA S È STATO RINNOVATO IL “CONSEJO PROGRAMMA PER LA FISCALIDAD LOCAL de Economistas Ase- che non sono le proprie, aggravan- cremento del Valore dei Terreni di CONSULTIVO DE ECONOMISTAS IlsoresRegistro Fiscales (REAF), formato do notevolmente i costi di gestione. Natura Urbana (IIVTNU), l’antica EXPERTOS EN CONTABILIDAD dai Consulenti Fiscali del Consejo Durante la presentazione, Emilio Plusvalía Municipal, è superata e General de Economistas, ha pre- Álvarez, economista y auditor de deve essere revisionata. La tassa E INFORMACIÓN FINANCIERA” sentato un testo sul Panorama de la cuentas, ha evidenziato il drastico su Construcciones Instalaciones y Nella sede del Consejo General de Colegios de Economistas, si è rinnovato il Consejo Consultivo, de Economistas Expertos en Contabilidad e Información Financiera (ECIF). Questo organismo è composto da Economisti di riconosciuto prestigio, provenienti dal mondo professionale, dall’università e dall’amministrazione pubblica. I membri eletti dell’ECIF sono: D. Oriol Amat Salas, D. Marcos Antón Renat, D. Ricardo Bolufer Nieto, D. Leandro Cañibano Calvo, D. Vicente Condor López, D. Juan Carlos De Margarida Sanz, D. Domingo García Pérez de Lema, D. Antonio Gómez Ciria, D. José Ramón González García, D. Carlos González Fernández, D. Fernando González-Moya Rodríguez de Mondelo, D. José Antonio Gonzalo Angulo, D. Manuel Hernando Vela, D. José Luis López Combarros, D. Salvador Marín Hernández, D. José Ignacio Martínez Churiaque, D. Francisco Javier Martínez García, D. José Antonio Trigueros Pina, D. Valentí Pich Rosell. Il primo ordine del giorno del nuovo Consiglio ha illustrato l’attività sviluppata dall’ECIF in materia di economia, contabilità ed informazione finanziaria. Il Presidente del Consejo General de Economistas, Valentí Pich, attraverso l’esperienza dell’ECIF ha esaltato il ruolo del contabile come in altri paesi avanzati. Nelle prossime riunioni si affronteranno i seguenti temi: 1. Calidad y Responsabilidad del Economista Experto en Contabilidad e Información Financiera. Regulación Específica del Experto Contable y Financiero. 2. Regulaciones Financieras y Crisis Económica: Análisis de sus relaciones, consecuencias y efectos. 3. Transparencia de la Información Financiera de las Fundaciones y otros entes similares. Fiscalidad Local, per contribuire al dibattito che precede la Riforma del Finanziamento degli Enti Locali. Il libro, scritto dalla professoressa di Economia dell’Università di Murcia, Maria José Portillo, intende “fotografare” la situazione finanziaria degli Enti Locali, soprattutto delle entrate tributarie e delle spese gestionali. Ne individua i problemi e indica i provvedimenti necessari. Il Presidente del REAF, Jesús Sanmartín, ha spiegato che il problema più importante degli Enti Locali sta nel fatto che, a causa della pressione sociale, hanno assunto competenze taglio che la crisi ha prodotto nelle entrate tributarie dei municipi, in gran parte collegato alla contrazione delle attività immobiliari. Va precisato che l’Imposta sui Beni Immobili (IBI) costituisce il 33% delle entrate fiscali municipali. La tassa sulle Attività Economiche (IAE) che era la seconda tassa per importanza quantitativa, ha perso importanza a causa della esenzione fiscale per giro di affari inferiori al milione di euro. La tassa sui veicoli (IVTM) è obsoleta sia come unità di misura della potenza sia per i problemi di delocalizzazione. L’imposta sull’In- Obras (ICIO) che costituisce oggi circa il 10% delle entrate dei Comuni, registra una forte caduta dovuta alla crisi generale e immobiliare. Il REAF suggerisce di togliere alcune competenze ai Comuni finanziandole a livello di Stato o di Comunità Autonome, rendere obbligatorio un Controllo dei Conti esterno per i Comuni, varare un Plan Estatal per migliorare l’esattoria unificando i sistema telematici, cercare di omogeneizzare le tasse, eliminare o modificare alcuni tributi, introdurre criteri mediambientali sulla imposta per i veicoli a motore. SANMARTIN RICONFERMATO PRESIDENTE REAF Presso il Consejo General de Colegios de Economistas de España, in presenza del Presidente, Valentí Pich Rosell e del Director General de Tributos, Jesús Gascón Catalán, sono stati nominati i 12 nuovi membri del Consejo Directivo del Registro de Economistas Asesores Fiscales (REAF), organo del Consejo General de Colegios de Economistas. Jesús Sanmartín, riconfermato presidente del REAF, ha annunciato il completamento delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, per facilitare il difficile Valentí Pich, Presidente del Consejo General de Eco- compito ai commercialisti ed ai consunomistas; Jesús Gascón, Director General de Tribu- lenti fiscali. Valentí Pich Rosell, come tos y Jesús Sanmartín, Presidente del REAF Presidente del Consejo General de Colegios de Economistas de España, ha ricordato che il REAF, la maggiore organizzazione del genere in Spagna, con circa 5.000 professionisti, va valorizzato per la sua collaborazione con le amministrazioni tributarie e soprattutto con il Ministerio de Economía y Hacienda e con la AEAT. Il nuovo Consiglio Direttivo del REAF è così formato: Presidente, Jesús Sanmartín Mariñas; Vicepresidente, Rodolfo Molina Stranz; Vocales, Josep María Coma Martorell, Agustín Fernández Pérez, Milagros Gómez Arévalo, Arturo Hernández Ortega,Juan José Lagares Gómez- Abascal,Daniel López de Armentía Cortés,Juan José Martín Álvarez,Leopoldo Pons Albentosa,Francisco Ropero Parra,Juan Manuel Toro Fernández. COM.IT.ES. DI MADRID FESTA DI NATALE E PREMIO ITALIANITÀ 2009 IL PRESIDENTE ALMERINO FURLAN RICEVE LA COMMENDA MOTIVAZIONE LETTA DALL’AMBASCIATORE PASQUALE TERRACCIANO Il dottor Almerino Furlan oltre ad essere il Presidente del Com.It.Es. di Madrid, è un apprezzato imprenditore del settore informatico. Grazie all’esperienza accumulata negli anni, a seguito del suo trasferimento a Madrid ha dato vita ad un’importante impresa, tra le pochissime attive in un settore di speciale delicatezza: la produzione di software per il Ministero della Difesa Spagnolo. Nello svolgimento della sua attività imprenditoriale, il dottor Furlan ha dimostrato eccezionali doti di laboriosità, inventiva, lungimiranza ed onestà. E’ particolarmente significativo che il suo principale committente sia il proprio il Governo Spagnolo. Per altro verso, il dottor Furlan ha sempre tenuto a mantenere e coltivare uno strettissimo rapporto con il nostro Paese e con le Istituzioni italiane presenti a Madrid. Nella sua veste di Presidente del Com.It.Es si è prodigato con dedizione e serietà nella delicata opera di tutela degli interessi della Collettività italiana, favorendo sempre un dialogo sereno con l’Ambasciata e gli Uffici Italiani a Madrid. Quest’anno scade il suo mandato di Presidente del Com.It.Es. Si ritiene, pertanto che la concessione dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana al dottor Furlan sia un meritato riconoscimento anche per l’attività svolta alla guida del principale organo elettivo della Comunità italiana in Spagna. 34/2009 Pag. 13 MADRID di Alessandra Selvelli COM.IT.ES. DI MADRID FESTA DI NATALE E PREMIO ITALIANITÀ 2009 Premio Italianità per lo Sport Ettore Messina (allenatore Real Madrid Pallacanestro), per il Sociale Padre Javier Badillo (parroco Chiesa San Nicolas de Bari, parrocchia degli italiani), il Presidente Com.It.Es. Madrid ed Intercomites Spagna Commendator Almerino Furlan, l’Ambasciatore Pasquale Terracciano, Premio Italianità per l’Industria Andrea Bertan (Amministratore Endesa), per la Cultura Gabriele Finaldi (direttore aggiunto Museo del Prado). Riconoscimento Speciale Luca Cuccolini - Presidente della omonima fabbrica di bottoni in Spagna (nella foto) Un foltissimo pubblico ha partecipato alla Festa di Natale - Premio Italianità e al concerto del quartetto “Ad Maiora” tenutosi nelle stupende sale della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata Sin.: Giuseppe Di Claudio, organizzatore del premio “Gaetano Scardocchia”, con il senatore Giuseppe Astore. Il prossimo anno Di Claudio organizzerà il premio in Brasile. La comunità italiana ospite nei saloni della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata di Madrid, i premiati e l’Ambasciatore mentre ascoltano l’Inno d’Italia cantato in modo eccellente e commovente dalla soprano Paola Tedesco accompagnata dal Quartetto “Ad Maiora”. Il Quartetto “Ad Maiora” ha esibito brani di Scarlatti, Donizetti, Tosti-D’Annunzio, Anonimo, Stravinsky, Pergolesi, Cimarosa, Rossini, Corelli, Giordano, S. Alfonso Maria de’ Liguori. Il Quartetto è formato da professori del Teatro San Carlo e della RAI di Napoli. Svolge intensa attività dal 1998 fondendo le esperienze dei suoi componenti al servizio della diffusione e della conoscenza del repertorio cameristico, spaziando dal ‘700 napoletano ai nostri giorni. La soprano Paola Tedesco, di scuola napoletana, ha studiato con il Maestro Ciro Visco. La carriera da solista inizia nel 1992 con la Petite Messe Solemnelle di Rossini al Teatro San Carlo di Napoli. Particolarmente incline al repertorio sacro che spazia da Pergolesi a Poulenc, negli anni si è cimentata anche in ruoli drammatici esibendosi in vari teatri italiani e all’estero. Al suo attivo ha numerose collaborazioni con organici lirici e sinfonici come l’Orchestra da Camera di Napoli, l’Orchestra internazionale Italiana, la Collegium Philarmonicum, la Nuova Scarlatti, l’Unione Musicisti. Sin.: Giuseppe Di Claudio, il Presidente Almerino Furlan, l’Ambasciatore Terracciano e Giacomo Ronzetti, Presidente dell’Assemblea Legislativa Liguria durante la consegna del premio “Gaetano Scardocchia”. I premiati: Giorgio Silvestri, Lucilene Machado, Stefano Sabatino e Ruven Rossello. Foto: Antena Press Foto - Reportajes Video y Fotografia - Miguel Ángel Benedicto - [email protected] Pag. 14 34/2009 MADRID di Alessandra Selvelli NICOLETTA NEGRINI APRE L’ “ACCADEMIA DEL GUSTO” 1 Nasce a Madrid l’Accademia del Gusto, la prima Scuola di Cucina Italiana della Spagna, dall’impegno e dall’esperienza di Nicoletta Negrini, appartenente ad una delle famiglie di spicco del settore alimentare di qualità in Italia. La Scuola dell’arte culinaria azzurra introduce in un universo dedicato alla gastronomia italiana attraverso corsi di cucina, corsi sul vino, vendita di prodotti, assaggi monografici, vini, aperitivi, pranzi e cene, specialità da portare a casa e così via. Una rassegna preziosa di livello elevatissimo, dove il giusto rapporto prezzo qualità costituisce uno de- Intervista a Mayura Malenotti, General Manager di Belstaffflagshipstore. Chi è Belstaff? È una firma inglese, nasce nello Staffordshire nel 1924. Negli anni 70 la famiglia Malenotti la compra. Era una firma in decadenza. Mio zio paterno aveva la passione per il mondo delle moto (disegnava caschi Shoei in quanto direttore della ditta Aprilia). La rende famosa per i suoi tessuti tecnici e per la sua originalità. La collezione ispirata agli anni 40 e 60 del motociclismo. All’inizio era per appassionati, oggi è diventata la moda per tutti. Chi sono i vostri clienti? Noi vendiamo “uno stile di vita”. Sono imprenditori che vogliono essere moderni, le mamme che comprano per i loro bambini dai 3 ai 15 anni. Belstaff è da 30 anni sulla cresta dell’onda. È una moda che entusiasma i ragazzi che vedono un attore famoso con uno dei nostri capi. I nostri clienti sono dell’alta società ma non abbiamo un età definita. Vo- 34/2009 gli elementi costanti voluti da Nicoletta Negrini. Situata nella prestigiosa Calle Cristóbal Bordiú, l’Accademia si propone come centro polivalente - suddiviso fra negozio, scuola di cucina, cantina e sala per gli assaggi - aperto ad ogni attività relazionata con la migliore gastronomia italiana. L’attività formativa comincerà con un primo corso e sessioni dedicate alle cucine regionali, alla produzione di pasta fatta in casa (ravioli, tortellini, lasagne), corsi in italiano per approfondire la lingua mentre si cucina e “catas de vino” in cui i professori, coordinati da Juancho Asenjo, spiegano i segreti dei grandi vini, come l’Amarone, il Barolo e il Sangiovese. Si terranno anche corsi tenuti dai cuochi dei principali ristoranti italiani di Ma- 2 1 gliono la qualità e noi diamo un prodotto Made in Italy. Infatti produciamo tutto in Italia, dando una garanzia di due anni di assistenza per i nostri prodotti. Cosa produce la Belstaff? Siamo famosi per il Wax Cotton, un cotone egizio, per giacche, è un materiale super waterproof. Belstaff dedica 2 anni allo studio dei materiali diventando una pioniera dei nuovi materiali. Produciamo: scarpe, borse, accessori e da quest’anno anche l’intimo. Abbiamo negozi in tutto il mondo. A Madrid di 1000 metri quadri, nella strada importante di Claudio Coello 55. Vendiamo in tutta la Spagna e prossimamente apriremo a drid, fra i quali: Ignacio Deias, del Bocon Divino; Ana e Gianluca, di Più di Prima; Romano e Rita Felli, del Caffè Romano; Marco di Tullio, di Casa Marco e Angelo Loi, della Taverna Siciliana. Interverranno alcuni fra i migliori chef d’Italia, si svolgeranno lezioni e corsi per bambini, sessioni dirette dalla nutrizionista Marta Aranzadi, cicli didattici sulla cucina rapida. I primi passi dell’Accademia del Gusto vengono dedicati al vino, con aperitivi commentati, serviti all’italiana, seguiranno cene commentate. I locali potranno essere concessi per cene private, presentazione di prodotti, incontri commerciali e culturali. La struttura è stata realizzata dallo studio di Architettura di Teresa Sapey – destinataria del premio Arquitectura de Interiores de la Comunidad de Madrid 2005, autrice del Parking di Plaza Vázquez de Mella, dei negozi Custo Barcelona e della catena Mandarina Duck - armonizzando elementi delle antiche salumerie con quelli più moderni e funzionali. Al piano superiore tre affreschi illustrano i vari tipi di pasta. Pannelli di legno presentano le varie regioni d’Italia e i loro vini. Una originale illuminazione disegna un cucchiaio e una forchetta. All’interno coperchi di pentole, piatti e su uno specchio il famoso proverbio “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”. 3 Foto 1 - L’Ambasciatore italiano Pasquale Terracciano inaugura “L’Accademia del Gusto” di Nicoletta Negrini. foto: l’Ambasciatore, Nicoletta Negrini e Annabella di Montaperto- Delegata dell´Accademia Italiana di Cucina per Italia e Portogallo. Foto 2 - La bellissima famiglia di Nicoletta Negrini. Foto 3 - Nicoletta Negrini riceve dall’On. Antonio Razzi (con lei nella foto con il Commendator Almerino Furlan, Presidente Com.It.Es e Intercomites Spagna) la medaglia concessale dal Presidente FIni per la “Promozione e la valorizzazione del Made in Italy in Spagna e per aver fondato l’Accademia del Gusto a Madrid” Barcellona. Madrid è alla moda? Si, personalmente la trovo indietro su alcune cose ma sono italiana e non conta. Ho visto, in questi sei anni che vivo qui, un cambiamento soprattutto nella donna spagnola. E questo evento, tanti personaggi famosi, perché? L’evento è stato per il suo 3 2 85° anniversario. Sono stati presenti moltissimi attrici, attori del cinema e della televisione e personaggi della Madrid bene (foto 1 - Arancha de Benito con Manuele e Michele Malenotti. foto 2 Bimba Bosé. foto 3 - Natalia Verbeke e Miguel Abellán). Noi vestiamo i V.i.p. come il Papa, al quale abbiamo regalato una giacca fatta apposta per lui, il Presidente Berlusconi, che asssieme ai Presidenti del G8, ha ricevuto il Belstaff Parka. Belstaff veste da anni i protagonisti del cinema americano come nel film “The Aviator”, “Mission Imposible”, “Inglourious Bastard”, “Harry Potter”. Pag. 15 C A BTA RAC L O G N A ELLONA di Maria Santini CONCERTO DI NATALE A FAVORE DELL’ABRUZZO Organizzato dal Consolato Generale, il Console Daniele Perico ha voluto che quest’anno fosse a favore della ricostruzione del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila” distrutto durante il terremoto. zioni colpite anche da parte delle Istituzioni catalane e di tanti cittadini spagnoli e italiani qui residenti. Si è pertanto deciso di convogliare tale volontà di sostegno nella realizzazione di un concerto che potesse servire per la raccolta di fondi destinati, per l’appunto, ad un concreto progetto di ricostruzione delle zone colpite (a tal fine è stato appositamente aperto un conto corrente). Ad eseguire il concerto sono stati proprio tutti i musicisti ed i coristi – circa 130 persone – del Conservatorio de L’Aquila che, diretti dal Maestro Stefanucci, hanno eseguito la Messa Solenne di Puccini. L’imponente logistica anche per il loro spostamento e la loro ospitalità, nonché per l’allestimento complessivo, ha necessariamente richiesto un fattivo contributo da parte di tanti soggetti pubblici e privati e, proprio per la sua portata, il concerto ha altresì ottenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il risultato raggiunto risulta particolarmente significativo perché, a maggior ragione in un tempo di indubbia difficoltà economica, la disponibilità e la volontà di molti di partecipare a tale iniziativa sono state un concreto conforto ed una soddisfazione. Il saluto del Console Generale d'Italia a Barcellona Daniele Perico Anche quest’anno il Consolato Generale ha deciso di organizzare il Concerto di Natale in onore della collettività italiana di Barcellona, che dallo scorso marzo è diventata numericamente la prima comunità straniera della città. Come nel 2007, si è optato per la meravigliosa ed unica cornice di Santa Maria del Mar, lasciando libero accesso ai connazionali ed agli amici che hanno voluto prendere parte all’evento e sono state invitate, come di consueto, tutte le Autorità, erano presenti il Sindaco di Barcellona, Jordi Hereu, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, avvocato Nazario Pagano e Er- nest Benach, il Presidente del Parlament de Catalunya. Quest’anno, tuttavia, oltre a voler rendere omaggio ai tanti italiani di Barcellona, il Console ha deciso di finalizzare questo importante evento anche ad un’opera caritatevole particolarmente significativa: la ricostruzione del Conservatorio della città de L’Aquila, andato completamente distrutto a causa del sisma. In occasione del drammatico terremoto che ha colpito la regione degli Abruzzi lo scorso 6 aprile sono state innumerevoli le attestazioni di solidarietà e di disponibilità per un concreto aiuto alle popola- Il sindaco di Barcellona Jordi Hereu Il Presidente Regione Abruzzo Nazario Pagano Il Presidente “Parlament de Catalunya” Ernest Benach Pag. 16 sin.: Il tenore Giuseppe Ruggiero, il baritono Seunghwa Jeong e il maestro Fernando Stefanucci 34/2009 C A BTA RAC L O G N A ELLONA di Maria Santini N O T I Z I E NOTIZE - CASA DEGLI ITALIANI A ROMA IL MUSEO NAZIONALE DEDICATO ALL’EMIGRAZIONE Secondo il Ministro degli Esteri Franco Frattini la nascita del Museo Nazionale dellʼEmigrazione Italiana ha un duplice significato: “dare senso al sacrificio esistenziale di molti nostri connazionali del passato e essere il luogo dove risuona il monito per molti connazionali nel mondo, soprattutto oggi che l’Italia è cambiata, affinché sentano chiaro un senso di appartenenza ad un Paese che li considera parte di un sistema allargato e coordinato, che li riconosce come un patrimonio capace di aiutare lʼimmagine italiana a crescere”. Il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica ha spiegato che “la mostra diverrà, dopo il 2011, unʼesposizione itinerante. La documentazione sarà esposta sia nei Paesi dove si c’è una maggiore presenza dei connazionali, sia in 54 musei locali”. Mantica ha inoltre sottolineato come il museo, “grazie al materiale video e musicale già catalogato ed a quello ancora da raccogliere e recuperare presso le collezioni private, potrebbe affiancare allʼattività espositiva quella di ricerca, divenendo un centro nazionale per lo studio dellʼemigrazione”. Il percorso museale è di quattro sezioni. La prima va dall’Unità dʼItalia fino ai nostri giorni: 150 anni di storia illustrata, con la prima grande ondata migratoria dopo all’Unità d’Italia. Pannelli e documenti illustrano come 14 milioni di italiani lasciarono il proprio paese dal 1876 alla prima Grande Guerra. Alla fine del XIX secolo, le Regioni con il più alto numero di partenze sono state il Veneto (879.000) seguito dal Friuli (803.000), dal Piemonte (685.000) e dalla Lombardia (497.000). Fra le Regioni meridionali il record di partenze lo detiene la Campania (470.000). I veneti ed i friulani scelsero lʼAmerica Latina, i meridionali il Nord America mentre i padani la Francia e il Belgio. La seconda sezione racconta il 1876 e il 1915: dal reclutamento al porto dʼimbarco, dallo sbarco alle abitazioni, descrivendo le tipologie di lavoro, le discriminazioni, i problemi d’inserimento. La terza sezione è dedicata all’emigrazione nel periodo delle due guerre mondiali (1916-1945) e sottolinea le caratteristiche sociali del periodo ed i momenti tipici di questo fenomeno anche in rapporto al fascismo, al colonialismo e alle migrazioni interne. I documenti sottolineano come le , di leggi restrittive negli Stati Uniti e la crisi del ‘29 portino gli italiani a privilegiare lʼEuropa (51%) rispetto alle Americhe (44%). Lʼemigrazione italiana nel secondo dopoguerra (1946-1976) è il tema della quarta sezione che illustra la trasformazione dei flussi migratori dallʼItalia nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, la ricostruzione ed il decollo economico, il miglioramento della legislazione e dell’organizzazione sociale a protezione del migrante. Chiude il percorso, la sezione attuale degli italiani nel mondo (1977-2008). Si contano oggi 60-70 milioni di oriundi italiani. Le presenze più numerose si trovano in Argentina (24 milioni), in Brasile (20 milioni), negli Stati Uniti (16 milioni), Canada (1,2 milioni), Australia (760 mila) e Uruguay (680 mila). La sezione, nel raccontare la realtà attuale degli “emigrati ad alta qualificazione” che lasciano il nostro Paese ogni anno sono circa 50.000 unità. LʼItalia si è trasformata, a partire dagli anni ‘70, in Paese dʼimmigrazione con quasi quattro milioni di stranieri che vivono sul suo territorio. Nella parte finale, è stata allestita una biblioteca, e una sala di cinema che proietta il documentario “L’Emigrazione Italiana e il Cinema” con interventi di registi che hanno parlato di emigrazione tra cui Emanuele Crialese, Carlo Lizzani, Enrico Magrelli e Gabriele Salvatores. Pag. 18 Il Presidente Giuseppe Meli INCONTRO CON IL VINO ITALIANO Quattro incontri con il vino organizzati dalla Casa degli Italiani, quattro appuntamenti simpatici con degustazione di ottimi “caldos”, accompagnati da opportuni e scelti aperitivi. Ogni coppa era preceduta da una chiara esposizione orale e scritta a cura, in ogni occasione, di un esperto e loquace enologo sommelier; sotto l’attenta regia dell'ineffabile Alessandro Castro. Interessante, ameno, istruttivo; senz'altro abbiamo imparato a sensibilizzare il nostro palato, assaporando, non bevendo. Come “boton de muestra” qualche immagine, scattate nei vari incontri, guarda caso con Barolo, Rosso e Brunello di Montalcino che rendono meglio l'idea di un piacevole incontro fra amici. Gianfranco Vignola Il Presidente Meli con i degustatori e gli appassionati durante i 4 incontri con i vini italiani PRESENTATI I SERVIZI CONSOLARI ON-LINE È stato presentato a Bruxelles, dal Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, il progetto “Servizi consolari a distanza”, che prevede la possibilità, per il cittadino italiano residente allʼestero, di avviare alcune procedure amministrative ovvero richiedere certificati e documenti via Internet, versando i diritti amministrativi con carta di credito, via computer. La Farnesina ha realizzato una piattaforma informatica indispensabile per lo sviluppo del progetto “Servizi consolari a distanza” denominata Sistema Integrato di Funzioni Consolari (SIFC), operativa già negli Uffici consolari di Bruxelles, Berlino, Monaco di Baviera e Berna, e in corso di installazione in altre Sedi, in vista della diffusione presso tutta la Rete consolare. Si tratta di una piattaforma che unisce e integra il programma di anagrafe, di stato civile, quello relativo ai passaporti e le percezioni consolari. In virtù di tale integrazione si realizza quindi la piena polifunzionalità degli sportelli consolari dove il SIFC è installato. Tale piattaforma, concepita tra il 2006 e il 2007, è stata presentata nel 2008 alla Fiera della Pubblica Amministrazione, meritando significative manifestazioni di interesse. 34/2009 ANDALUSIA di Paola Lungarini Il CONSOLE DI SIVIGLIA JOSE CARLOS RUIZ-BERDEJO SIGURTÀ , DELEGATO CAMERA COMMERCIO ITALIANA Il Presidente della Camera di Commercio ed Industria Italiana per la Spagna Marco Pizzi, l'Ambasciatore Pasquale Terracciano, il Console di Siviglia Ruiz-Berdejo Sigurtà di Giulio Rosi Sei stato nominato delegato della Camera di Commercio Italiana di Spagna per l’Andalusia e l’Estremadura. Quali le prospettive? In Consolato, alla presenza dell’Ambasciatore, recentemente è stata annunciata la nascita di questa delegazione. Abbiamo avuto una importante presenza di imprenditori di Siviglia, Huelva, Malaga, Cordoba e di Cadice, molto interessati a stabilire dei rapporti con l’Italia e possibilmente, ad aderire alla Camera di Commercio Italiana in Spagna. Ci proponiamo di dare una risposta concreta a qualsiasi iniziativa e richiesta di contatto a livello imprenditoriale e commerciale fra l’Italia e la Spagna, con l’appoggio non soltanto della Camera di Commercio Italiana a Madrid, che ha le strutture necessarie per questo, ma di tutta l’Assocamerestero che ha una enorme capillarità in Italia e nelle provincie. Quando un imprenditore locale avrà bisogno di un contatto con una azienda italiana in qualsiasi provincia d’Italia, attraverso la Camera di Madrid e la nostra delegazione la potrà raggiungere. Viceversa vogliamo anche favorire gli investimenti italiani in queste due regioni, Andalusia ed Estremadura, che sono in sviluppo e che al momento hanno delle necessità per la grande disoccupazione; per cui sono aperte a qualsiasi iniziativa che possa cre- JOSE CARLOS RUIZBERDEJO SIGURTÀ are posti di lavoro. Sono terreni fertili per imprenditori che desiderino investire, portandovi così anche il Made in Italy. Si tratta di una andata e ritorno che vogliamo favorire con l’appoggio di una struttura che esiste dal 1914 ed è la Camera di Commercio Italiana in Spagna, assieme all’Assocamerestero. In quali settori si prevedono i primi sviluppi? Principalmente l’agroalimentare, il turistico e anche l’industriale dal punto di vista tecnologico, le nuove energie. Si tratta di buoni investimenti per gli italiani ed è quello che cercheremo di favorire. Siamo appena partiti quanto prima ci sarà una presentazione di questa delegazione della Camera di Commercio Italiana per la Spagna nelle otto province dell’Andalusia e nelle due dell’Estremadura che ci sono state affidate. Malaga sarà la prima ad essere visitata, visto il grande interesse della sua “Camara de Comercio” per un incontro con l’Italia ed avviare un dialogo reciprocamente costruttivo; poi verranno tutte le altre e logicamente Siviglia, dove siamo già partiti Successivamente Jaen, Caceres e Badajoz. Un programma che coordineremo con le attività istituzionali del semestre della Presidenza Spagnola dell’Unione Europea, che richiederà un notevole impegno consolare, in modo che l’Italia sia molto presente nelle zone assegnateci come delegazione. Come Console Italiano a Siviglia ci sarà quindi una sinergia anche come esperienza? Certo. Il convegno di Vienna sulle funzioni consolari, fra le più fondamentali indica proprio quella di favorire il commercio tra lo Stato rappresentato e lo Stato in cui si risiede. Attività che, nella nostra circoscrizione, ho svolto a volte in modo un po’ isolato, senza l’appoggio della Camera ufficiale; ma che adesso, con la creazione di questa delegazione, avverrà in modo soddisfacente e naturalmente più proficuo.. L'Avvocato José Carlos Ruiz-Berdejo y Sigurtà nato a Siviglia, abitò fin dalla prima infanzia in Italia, Paese nel quale suo padre, l’Avvocato Antonio Ruiz-Berdejo del Castillo, si trasferì dalla Spagna nel 1945 per assumere l’incarico di dirigente della Sigurtà Farmaceutici di Milano. Conclusi gli studi, ha lavorato nella stessa Azienda farmaceutica dal 1963 al 1973 raggiungendo l’incarico di Segretario Generale. Nel 1988, una volta laureatosi in Giurisprudenza in Spagna, fondò uno Studio Legale Internazionale che presiede da oltre vent'anni a Siviglia. Dal 1996 è Console Onorario d’Italia prima per le province di Cordoba, Huelva e Siviglia e, poi anche per quelle di Cadice, Badajoz e Caceres e più recentemente anche per la località di Algeciras. È sposato con la famosa pittrice bresciana Clelia Muchetti e ha due figli entrambi nati a Milano. Tanto in Italia come in Spagna, già da molto prima di assumere le funzioni consolari, ha collaborato attivamente nella promozione e nello sviluppo delle relazioni istituzionali, commerciali e culturali tra i due paesi a tutti i livelli. Tra le diverse Onorificenze Italiane e Spagnole, ha ottenuto quelle di, prima Cavaliere e poi Ufficiale, dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e quella di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. In Spagna, tra altri riconoscimenti, il Comando della Brigata della Legione, gli ha conferito il titolo di "Caballero Legionario de Honor". FUENGIROLA - José Francisco Domínguez, Assessore alla Gioventù, ha organizzato una esposizione di graffiti presso la Casa della Gioventù nell’Avenida de Mijas. 4 artisti locali li hanno dipinti su pannelli in un tempo record di 5 ore e mezzo. Tema: il Natale, Re Magi e Babbo Natale. FUENGIROLA - La sindachessa, Esperanza Oña, ha ricevuto il 1º Premio Prestigio Turístico Nacional 2209, creato da Reservahoteles. Il premio considera i buoni risultati nella gestione della città, come la Escoba de Plata y de Oro, la Bandera Azul per la qualità della spiaggia, l’apertura da parte della Universidad EADE di una Facultad de Ciencia del Deporte, il progetto di un Hotel con Encanto, il Parque de Poniente, il Fuengirola Skate Plaza, l’ampliamento dell’Oficina de Turismo, la nomina come Municipio Turistico e gli sforzi per allargare il Puerto Deportivo. MARBELLA - La sindachessa Ángeles Muñoz ha nominato l’attore svedese Dolph Lundgren “Ambasciatore di Marbella”, per la sua prestigiosa carriera cinematografica e per i suoi legami con la città andalusa, dove l’artista ha scelto di vivere con sua moglie e i due figli. Ángeles Muñoz ha sottolineato l’importanza di questa nomina “diplomatica” per l’immagine di Marbella, che fa seguito, come ha specificato l’assessore al Turismo, José Luis Hernández, a quella già assegnata come “Ambasciatore” al presidente del Comité Olímpico Español, Alejandro Blanco. MARBELLA - La alcaldesa, Ángeles Muñoz, e la prima teniente de alcalde, Maria Francisca Caracuel, hanno partecipato ad un incontro conviviale nel Restaurante La Meridiana con le socie della Asociación de Mujeres Empresarias. Direttore: Giulio Rosi | Capo Redattore: Paola Pacifici | Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti Il Giornale Italiano de España | Direzione e redazione | +34 647952382 / 670030227 - [email protected] Pubblicità: +34 671974928 / 647952382 - [email protected] | Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. • D.L.: MA-884-2008 Pag. 20 34/2009 ANDALUSIA di Paola Lungarini INCOSOL E LA CULTURA HAVANA CAFÈ SFILATA DI MODA ITALIANA 1 4 5 Servizio fotografico Colin Magee [email protected] MARBELLA - La Federación Española de Hoteles y Restaurantes ha consegnato al Presidente de Hoteles Jale del Premio Nacional de Hostelería a la Difusión de la Cultura, per i suoi oltre vent’anni dedicati alla cultura. Il premio è stato consegnato, all’hotel Monasterio San Miguel, da Bernardo Rodilla Vicepresidente del Comité Ejecutivo de FEHR a José Antonio López Esteras Presidente de Hoteles Jale. 6 In occasione della inaugurazione del Centro Medico Incosol di Marbella, il dottor Otto Brusis, cardiologo internazionale e pioniere della riabilitazione cardiaca, , ha tenuto una conferenza sui benefici di questa struttura nei problemi cardiaci e nella prevenzione. Presenti il dottor Emilio Gonzales Cocina, Capo della Unità di Riabilitazione Cardiaca dell’Hotel Incosol, e il dottor Valeriano Sosa, attuale Capo di Cardiologia all’Ospedale Gregorio Marañon di Madrid. A conclusione dell’incontro, il dottor Otto Brusis ha sottolineato l’importanza della qualità della vita, come quella offerta dagli Hotel Incosol, nella prevenzione delle infermità e in particolare delle affezioni cardiologiche. 1) sin.: Daniela Tassi, della Cotton Club Lingerie; Salvatore Spinelli, proprietario dell’Havana Cafè; Elena Tsymbala, proprietaria della Madonna Boutique. - 4) Ospiti V.i.p. 5) Fabrizio Dattola, della Cotton Club, con Juan Hassani. 6) Franky, famoso cantante italiano che dopo aver fatto tournée in tutto il mondo ora si esibisce all’Havana Cafè Padre Vicente Mundina (secondo da destra), il sacerdote specialista in botanica, della Congregazione Hijos de la Sagrada Familia, si è intrattenuto presso l’Hotel Incosol, ricordando divertenti aneddoti sdella sua vita, del suo libro e dei numerosi personaggi, fra i quali Emilio Batragueño, Ava Gardner, Juan Carlos I, Papa Giovanni Paolo II, incontrati nel corso della sua vita. “Di queste e di molte altre persone importanti potrei raccontare tante cose - ha detto il colto sacerdote - ma me lo impedisce il segreto della confessione”. Padre Mundina ha poi ricordato come e quando si incaricò di curare l’Hogar Nazareth e della sua dedizione per il mondo delle piante che lo ha reso famoso. Pag. 22 MARBELLA - All’Havana Cafè sono cominciate le serate con eventi. Il primo è stato la sfilata di moda italiana della Cotton Club Lingerie di Marbella e gli abiti di Madonna Boutique di Porto Banus. Dei bellissimi angeli con ali e con eleganti completi intimi hanno aperto la sfilata seguita poi dagli splendidi abiti. Uno squisito buffet è stato offerto dal Ristorante Rentero di Marbella. La originalità della serata era che fra i possessori di un ticket, dato dall’Havana Cafè, veniva estratto a sorte uno dei più bei completi intimi regalato dalla Cotton Club Lingerie, un vestito della Boutique Madonna e una cena per due al Ristorante Rentero. 34/2009 ANDALUSIA di Paola Lungarini IL DIRETTORE ADOLFO ARJONA: “LA COPE EN LA CALLE” Rappresentiamo i malaghegni di classe media, media alta, con un livello culturale sopra la media. Siamo una radio cattolica, il nostro proprietario è per l’80% la Conferenza Episcopale. Quando organizzo i miei programmi con i miei collaboratori “me horroriza” se mi dicono “¡que interesante!”, mi piace che mi dicano invece “¡que entratenido!”. Adolfo Arjona, direttore di Radio COPE Malaga di Giulio Rosi Qual’è oggi l’importanza di radio Cope Malaga? Nel contesto generale dei mezzi di comunicazione di Malaga e delle radio, noi credo che siamo, assieme alla Cadena Ser, la radio con maggior influenza, anche Onda Cero occupa uno spazio che mi sembra in crescita. La Cope, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, come numero di ascoltatori da una parte e come notorietà dall’altra, rappresenta i malaghegni di classe media, media alta, con un livello culturale al di sopra della media, di età matura, quindi un cliente che possiede dall’auto Lexus alla Seat Ibiza. Cosa vuole il vostro ascoltatore? Ci sono due programmazioni. Dalla nazionale vogliono ascoltare una radio equilibrata, che sia capace di riflettere il loro modo di vedere la vita, i loro valori, il loro modello. Siamo una radio cattolica, il nostro propietario per l’80% è la Conferenza Episcopale, quindi la Cope deve essere molto coerente, con uno sfondo che definisca chiaramente i suoi principi. A livello locale, senza perdere quella identità, la gente cerca non soltanto una istantanea di quello che avviene in città, ma anche una divertimento. Faccio questa professione da 26 anni, la mia prima direzione fu a 21 anni, oggi ne ho 47. Oltre a dirigere la Cope, per tre anni ho fatto televisione a Canal Sur continuando a fare programmi di radio. Il lunedì conduco “La Tapadera”, un programma locale, il venerdi un programma regionale chiamato “Destino Andalucia” e il sabato un programma nazionale “De Pag. 24 sabado a domingo”. Quando organizzo i programmi con i miei collaboratori, “me horroriza” quando mi dicono “que interesante”, mi piace che mi dicano invece “que entratenido”. Cerco una differenza fra quello che è il “rigore” e il “rigor mortis”. Molte gente fa comunicazione con “rigor mortis”. Per esempio “La Tapadera” è un programma di contenuti politici, ma è simile ad uno “show”. Si può fare informazione politica senza annoiare. Per esempio, la Junta de Andalucia ha nominato Enrique Salvo Tierra, come direttore del Metro. Un uomo che ha avuto cinque incarichi negli ultimi due anni, da responsabile del “Medio Ambiente” a responsabile di “Obras Publicas”, una volta difendeva gli alberi e tre mesi dopo difendeva gli edifici. Lo fanno capo di gabinetto di una ministra a Madrid, che doveva essere esperto in comunicazioni, e quindi una miscela di incarichi ed ora direttore del Metro. Cosa può conoscere quest’uomo della cultura e dei lavori ferroviari? Nel mio programma, oltre che dare informazioni ironizziamo sul suo cognome, questo signore si chiama Salvo Tierra e quindi diciamo “ponga usted un salvotierra en su vida”, se vuole avere una casa piena di alberi verdi “llame Salvotierra”, che le stiri bene, che cucini “llame Salvotierra” insomma va bene per tutto. La gente comprende molto bene questo tipo di informazione mischiato con un po’ di ironia, il che richiede una certa abilità. I giovani e la radio? Cercano soprattutto la musica, ma sempre meno perché internet gli permette scaricare la musica che vogliono. Però la gioventù è una malattia che guarisce con il tempo e quindi il loro gusto cambia e vanno verso l’informazione. A mio figlio , che ha 12 anni e va a scuola, non gli interessa che tempo fa, il ragazzo che va all’università comincia a preoccuparsi del tempo che fa, quindi cerca questa informazione. Più crescono più aumenta la esigenza di informazione. Come sono cambiati negli anni il modo di fare la radio e gli ascoltatori? Ci sono due fenomeni che hanno condizionato la radio. Uno è l’introduzione dell’informatica nell’elaborazione dei contenuti, tanto nell’audio, quanto nel modo di ricevere l’informazione. Ricordo che quando cominciai c’era un tecnico che prendeva un nastrino, lo metteva nel Revox e mandava in onda la pubblicità, oggi questo lavoro lo fa il computer automaticamente attraverso un comando emesso da un satellite e captato solo dal sistema informatico. Quindi da una parte la tecnica e dall’altra la domanda dell’ascoltatore. Si è elevata la domanda di informazione essendo cresciuto il livello culturale. Prima il conduttore era un uomo con una voce stupenda che leggeva un copione e che diceva frasi vuote, oggi non è necessario che il conduttore abbia una voce eccellente ma deve saper esprimere concetti. Ventisei anni fa a Malaga c’erano solo radio “Juventud” e Adolfo Arjona (a destra) Malaga, Francisco de la la Bisnaga de Plata alla Thyssen per i suoi meriti con il sindaco di Torre, consegnano baronessa Carmen in favore di Malaga radio “Popular”. Oggi abbiamo “Onda Cero”, “Radio Boqueron”, “Torremolinos”, “La Ser”, la “Cope” ecc. Quindi oggi abbiamo un ascoltatore più preparato e più esigente che seleziona il programma che lo soddisfa di più . La Cope e gli eventi? La Cope “està en la calle”. Da 15 anni metto la mia esperienza, per farne anche un motore culturale della città, la Cope deve stare fuori con la gente. Gli ultimi eventi organizzati da noi sono stati la consegna della “Bisnaga de Plata”, un premio da me creato, alla Baronessa Thyssen in Comune con il Sindaco, dove c’eri anche tu Giulio. Al Teatro Cervantes abbiamo avuto un concerto con la direttrice Inma Sara e la orchestra ceka in una selezione di colonne sonore, un concerto in Plaza Constitucion in occasione del “alumbrado” di Natale con Alex Ubago, un concerto con l’artista rivelazione Conchita, il 14 di gennaio 2010 abbiamo un concerto nel “Centro cultural de la Deputacion Provincial” con il duo “Ella baila sola” che si riuniscono e nel mese di marzo David Bustamante nel Teatro Cervantes. È stato pubblicato il libro “La profesion de las pofesiones” collegato alla Semana Santa. Abbiamo fatto l’agenda del 2010, un album “Descubres tu ciudad”. “la Cope en la calle”: questa la filosofia che ho voluto dare a Radio Cope Malaga. MÁLAGA, 4 CONCERTI PER LA “CAPITALIDAD CULTURAL” Dopo una tournée in Europa e il successo della scorsa edizione, Concierto Málaga ha iniziato il VI Ciclo “Le Quattro Stagioni” - Conciertos por la Capitalidad Cultural, per la direzione di Massimo Paris, direttore d’orchestra, compositore e viola solista del leggendario “I Musici”. Il ciclo è promosso dall’Area de Cultura dell’Ayuntamiento ed è stato inaugurato dal Delegado alla Cultura, Miguel Briones, assieme a Sergio Fernández Povatos e Juan Pablo Gamarro, presidente e direttore del Concerto Málaga. È seguita una esecuzione di Rubem Dantas, il musicista che ha introdotto attraverso Paco de Lucía il “cajón flamenco”. Il 7 di marzo 2010 l’orchestra conterà con la presenza della giovane pianista Judith Jáuregui,che interpreterà Homenaje a Chopin in un programa dedicato alla Candidatura di Málaga come Capital Europea de la Cultura 2016. Il “bel suono italiano” dominerà il concerto del 2 maggio 2010 con gli autori Locatelli, Corelli e Vivaldi, per la direzione del maestro italiano Massimo Paris e la pratecipazione della violinista Mariana Sirbu, lider del Quartetto Stradivari. Ritmo Clásico è il nome del quarto ed ultimo concerto VI “CIVE – Ciclo Las Cuatro Estaciones”- che avrà luogo il 5 d agosto 2010, armonizando il ritmo del flamenco di Rubem Dantas con la bellezza degli strumenti a corda di Concierto Málaga. 34/2009 ANDALUSIA di Paola Lungarini “O MAMMA MIA”, LE FAMOSE PIZZERIE ITALIANE NELLA COSTA Andrea Silvi: “Grazie a mio padre che ci ha fatto lavorare in ogni settore dell’impresa” Sin.: Mª Jesús García (vincitrice della pizzeria di Plaza de la Merced), con una amica; Andrea Silvi (direttore pizzeria “O Mamma Mia” ); Carmen Gómez, (vincitrice della pizzeria di Calle Príes) e sua figlia di Paloma Almansa Méndez MALAGA - Andrea Silvi, appartiene alla seconda generazione dei gestori di “O Mamma Mia”. Gli piace molto il suo lavoro perché ha imparato ad amarlo fin da bambino. Quando aveva tre anni, assieme a suo zio Paolo Bracci, cantava canzoni italiane con una chitarra giocattolo nel locale dove lavorava il resto della famiglia. A dieci anni aiutava come cameriere nei fine settimana e durante le vacanze. Quando ebbe 15 anni suo padre, Silvio Silvi, lo mise in cucina per imparare il mestiere dalla base. “Da allora - racconta Andrea – ho sempre lavorato in cucina, in sala e alla cassa, conciliando il lavoro con lo studio”. Questo apprendistato diventa pratica nel 1995 quando muore suo padre e lui dovette lasciare gli studi universitari di economia a Madrid per ritornare a Malaga e aiutare la famiglia che continuava a consolidare il suo sogno italiano della famiglia BracciSilvi. La storia comincia agli inizi del 1972, quando Sergio Bracci, con alcuni amici, decide di trascorrere qualche giorno di vacanza sulla Costa del Sol. Rimangono colpiti dal clima, dalla cultura dello svago e dal carattere allegro della gente. Decidono di aprire la prima pizzeria O Mamma Mia a Fuengirola. Un anno dopo Sergio Bracci chiama suo cognato Silvio Silvi, che si trasferisce a Malaga con tutta la famiglia. “Al principio - racconta Andrea – mia madre stava in cucina e faceva delle torte squisite”. Tutta la famiglia condivideva gli sforzi per far crescere l’impresa. In poco tempo vennero aperte altre pizzerie. Il gruppo Silvi-Bracci funzionava. Bracci ideava, immaginava nuove strategie e cercava i posti adatti per aprire nuove pizzerie, Silvi era il braccio che organizzava e sviluppava il lavoro pratico. Attualmente le pizzerie funzionano con il vento in poppa; la seconda generazione continua anche aggregando nuove pizzerie in franchising. Leonardo Silvi gestisce quelle di Cadice, Siviglia e Cordoba, senza tralasciare la musica, per la quale possiede un talento naturale. Mauro Bracci si occupa del franchising con entusiasmo e professionalità, curando anche lo sviluppo della marca. Andrea Silvi gestisce la pizzeria di Malaga, con un gruppo di collaboratori, tutti seriamente impegnati a far crescere e consolidare l’impresa creata da Bracci e Silvi. “Ciò che offre O Mamma Mia, rispetto ad altre pizzerie - spiega Andrea Silvi – è la buona relazione fra prezzo e qualità, la qualità dei prodotti, l’ambiente accogliente e i modi familiari con cui riceviamo i nostri clienti. Dagli oltre 35 anni della prima pizzeria, abbiamo assimilato i principi che determinarono il successo dei padri, adattandoli ai nuovi tempi e aggiungendo freschezza e professionalità”. Per il futuro Andrea Silvi ha un solo desiderio: “Continuare a lavorare senza rinunciare al nostro marchio di qualità, offrendo il meglio dei prodotti provenienti dall’Italia e preparando piatti sempre più all’avanguardia della cucina italiana”. CONCORSO DEI MACCHERONI 2009 Durante quest’anno, nelle due pizzerie di Malaga si sono realizzate varie iniziative promozionali, fra le quali il “Primo Concorso dei Maccheroni”. Fin da maggio in ogni pizzeria era collocato un vaso pieno di maccheroni. I clienti dovevano compilare una scheda indicando la quantità di maccheroni che pensavano contenesse il vaso. Il premio consisteva in un fine settimana per due persone a Roma, nell’Hotel Savoy a quattro stelle di Via Ludovisi, incluso il biglietto aereo andata e ritorno. Il concorso si è svolto sotto il controllo della notaia Silvia Tejuca García, che ha certificato 4.734 maccheroni per la pizzeria di Avenida de Príes e 5.374 per quella di Piazza della Mercede. Fra le oltre 5.000 schede sono risultati vincitori Carmen Padilla e Maria Jesús García. Pag. 26 MALAGA E LE FESTE NATALIZIE L’Assesore alla Cultura, Miguel Briones, ha presentato il programma di Navidad y Reyes del Área de Cultura. BELÉN MUNICIPAL - Patio del Ayuntamiento - Dal 28 novembre al 6 gennaio - Orario: 10,00-14,30 e 16,00 – 21,00 ■ FESTA MAYOR DE VERDIALES - Venta de San Cayetano-Puerto de la Torre - Lunedì 28 dicembre (ore 12,00) ■ CAMPANADAS DE AÑO NUEVO ■ CAMPANADAS DE LA SUERTE ■ SPETTACOLO MULTIMEDIALE ■ BALLO CON L’ORCHESTRA “D. VÉRTIGO” - Plaza de la Constitución - Giovedì 31 dicembre ■ EMBAJADA DE SS.MM LOS REYES MAGOS - Alcazaba (Plaza de la Aduana) - Domenica 4 gennaio (ore 19,00) ■ CABALGATA DE REYES MAGOS - Lunedì 5 gennaio - 17,00 h. Arrivo dei SS.MM. - all’Ayuntamiento - 17,30 h. Uscita ufficiale della Cabalgata - Itinerario: Ayuntamiento de Málaga, Avda. de Cervantes, Plaza General Torrijos, Paseo del Parque, Plaza de la Marina, Marqués de Larios, Plaza de la Constitución, Granada, Calderería, Méndez Núñez, Tejón y Rodríguez, Carretería, Pasillo Santa Isabel, Plaza de Arriola, Torregorda, Alameda Principal, Plaza de la Marina, Molina Lario, S.I. Catedral. - Offerta dei SS.MM. nella scalinata della Cattedrale e Concerto delle Escolanías de los colegios Gibraljaire e San Estanislao de Kostka, alla fine della Cabalgata. ■ CONCIERTOS CICLO “MÚSICA EN NAVIDAD” - Plaza de la Constitución (ore 19,00 ) - Lunedì 21 dicembre ■ ORQUESTA “PROMÚSICA” - Martedì 22 dicembre ■ BANDA DE MÚSICA MIRAFLORES-GIBRALJAIRE - Mercoledì 23 dicembre ■ LA INSOSTENIBLE BIG BAND - Sabato 26 dicembre ■ BANDA DE MÚSICA DE LA HERMANDAD DE ZAMARRILLA Domenica 27 dicembre ■ QUINTETO DE METALES “BRASSTIME” - Lunedì 28 dicembre ■ BANDA SAN ISIDRO LABRADOR - Martedì 29 dicembre ■ BANDA CRUZ DEL HUMILLADERO - Sabato 2 gennaio ■ ORQUESTA CEEM - Domenica 3 gennaio ■ ENCUENTRO DE VERDIALES EN NAVIDAD - Glorieta del Fiestero (Paseo del Parque) Sabato 19 dicembre. (ore 13,00 ) ■ CONCIERTO EXTRAORDINARIO DE NAVIDAD - Iglesia de San Juan - Domenica 20 dicembre (ore 19,30 ) ■ BANDA MUNICIPAL DE MÚSICA - Dirige: D. Francisco Vallejo Amaro ■ CONCIERTO PARA LA PAZ - Iglesia de San Agustín - Sabato 26 dicembre (ore 20,00) - Coral y Escolanía Santa María de la Victoria - Dirección: Manuel Gámez López y Narciso Pérez del Campo ■ CONCIERTO DE NAVIDAD - Escolanía Santa María de la Victoria y su grupo instrumental AESMVIC - Iglesia del Sagrario - Sabato19 dicembre (ore 20,00) ■ NAVIDAD EN CAPUCHINOS - Escolanía Santa María de la Victoria y su grupo instrumental AESMVIC - Parrocchia Divina Pastora - Mercoledì 23 dicembre (ore 18,00) ■ CONCIERTO ORQUESTA FILARMÓNICA DE MÁLAGA - Teatro Municipal Miguel de Cervantes - 18 e 19 dicembre. Ore 20,30 e 20,00 - Navidad G.F. Haendel ■ EL CASCANUECES. CONCIERTO EN FAMILIA - Teatro Municipal Miguel de Cervantes - Orquesta Filarmónica de Málaga y Cía. de Títeres Per Poc - Martedì 22 dicembre. (ore19,00) ■ CUENTACUENTOS MUSICALES - 5, 6, 7, 8, 12, 13, 19 e dal 23 dicembre al 5 gennaio (eccetto 25 dicembre e 1º gennaio). Museo Interactivo de la Música. Ore 12,00 ■ SESIÓN WII MUSIC. - 5, 6, 7, 8, 12, 13, 19, 26 e 27 dicembre. - Museo Interactivo de la Música. Ore 18,00 ■ CICLO DE TEATRO INFANTIL TEATRO ECHEGARAY Spettacoli ore 11,00 e ore 13,00 ■ LA RATITA PRESUMIDA. Júcar S.L. Danza - Domenica 27 dicembre. ■ OSCAR DOMÍNGUEZ: FUEGO DE ESTRELLAS - Fundación Picasso. Plaza de la Merced - Fino al 7 febbraio ■ CERÁMICAS DE PICASSO - Fundación Picasso. Plaza de la Merced, 15 ■ WILHELM SASNAL - CAC Málaga. C/Alemania. - Fino al 24 gennaio - Orario 10,00-20,00 da martedìa domenica - Chiuso il 25 dicembre ■ CHEMA COBO - CAC Málaga. C/Alemania. - Fno al 24 gennaio - Orario 10,00-20,00 Da martedì a domenica - Chiuso il 25 dicembre ■ DE LA PIEL A LA MÉDULA - Collezione permanente - CAC Málaga. C/Alemania. - Orario 10,00-20,00 da martedì a domenica - Chiuso il 25 dicembre ■ PASIÓN. COLECCIÓN CARMEN RIERA - Collezione permanente CAC Málaga. C/Alemania. - Orario 10,00-20’00 da martedì a domenica Chiuso il 25 dicembre ■ DIEGO SANTOS. MUSEUM IN THE MIRROR - Museo del Patrimonio Municipal (Paseo de Reding, 1) - Fino al 7 febbraio - Orario 10,00-15,00 e 17,00-21,00 da martedì a domenica - Días 24 y 31 de diciembre y 5 de enero: De 10’00 a 14’00 h. - Chiuso 25 dicembre - 1 e 6 gennaio - Informazioni 952225106 ■ EXPOSICIÓN DIN A4: ARCHIVOS ABIERTOS - ARCHIVO MUNICIPAL (Alameda Principal, 23) - Fino al 5 gennaio-Orario 11,00-14’00 e 17,00-20,00. Da lunedì a venerdì. 24 e 31 dicembre, sabati, domeniche e festivi dalle 11,00 alle 14,00 h. Chiuso 25 dicembre e 1º gennaio ■ EXPOSICIÓN “INVOCAR LA SALUD: EL PODER DE LAS RELIQUIAS” - Museo del Patrimonio Municipal - Fino al 14 febbraio - Orario 10,00-15,00 e 17,00 -21,00 da martedì a domenica. - 24 e 31 dicembre, e 5 gennaio:10,00-15,00. Chiuso 25 dicembre, 1º e 6 gennaio.Informazioni 952608465 ■ TALLERES Per bambini da 5 a 12 anni. - Girni 23, 29 e 30 dicembre CAC Málaga. C/Alemania. - Giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. - Fundación Picasso. Casa Natal. Plaza de la Merced. 34/2009 Fabio Fiorucci 45 anni, agente immobiliare dal 1987, 15 anni tra Malaga, Siviglia e Madrid. Pioniere del Franchising immobiliare in Andalusia, ha contribuito all’apertura di oltre 300 agenzie per Tecnocasa Group per la quale ha lavorato 8 anni come Area Manager. Ha ricevuto il “riconoscimento al miglior ufficio della Provincia di Malaga” in base alle vendite d’immobili da gennaio ad oggi. 1 2.Malga - appartamento 75mq in Avda. Gregorio Prieto (Teatinos). Con 2 camere, salone independiente, terrazza, ampia cucina ammobiliata e 1 bagno completo. Area privata con giardin, parco giochi e 2 piscine. Posto auto compreso e magazzino di 14mq. In perfetto stato. 185.000 € 3 2 1. Malaga Appartamento con 4 camere e 2 bagni al 9° piano 179.500 euro, Calle Juan de Ortega, 3, Barrio Puertosol, Los Almendros, El Tomillar Distrito Puerto de la Torre, urb. Los Ramos 4.Zona Romeral, C/ Rosa García Ascot, Urb. 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Una comodità in più a portata di mano, per esaminare con tutta calma e senza problemi di parcheggio, possibili acquisti di case e negozi, agevolando, attraverso la professionalità, la serietà e l’efficienza, il necessario scambio di informazioni che per il cliente può significare l’avvio di una trattativa e la conclusione di un ottimo affare. Tecnocasa, nell’ambito delle strategie imprenditoriali finalizzate al miglioramento continuo dei suoi servizi, nonostante la situazione di crisi generale che attraversa il paese, ha ritenuto opportuno agire in controcorrente con un importante investimento in strutture e risorse umane, assumendo quattro nuovi impiegati in un momento in cui molti settori registrano un numero sempre più elevato di licenziamenti. Un segnale tanto più significativo, in quanto proveniente da stimati professionisti del settore, che annuncia tempi favorevoli per l’acquisto di beni immobili. Tecnocasa Group è un'azienda italiana specializzata nel franchising immobiliare sorta nel 1986 in Italia con oltre 2600 agenzie e molte altre sparse in tutto il mondo: 973 in Spagna, 7 in Polonia, 7 in Ungheria, 3 in Francia, 2 a San Marino, 1 nella Repubblica Ceca, 1 in Svizzera, e 1 in Belgio. Fondato alla fine degli anni settanta dal Presidente dottor Oreste Pasquali, il gruppo Tecnocasa ha adottato il franchising nell'ottobre del 1986. La coerenza di un sistema in franchising è garantita dall'uniformità di immagine e di modalità operative cui sono tenuti tutti i franchisees. Il franchisor Tecnocasa fornisce un pacchetto di servizi utili all'ottimizzazione della professione, si occupa delle campagne pubblicitarie istituzionali del marchio ed elabora le condotte di mercato. Tutte le agenzie in franchising Tecnocasa Group condividono gli stessi segni distintivi: dal progetto dell'ufficio alla modulistica, dall'insegna esterna ai cartelli che pubblicizzano le offerte. Utilizzano inoltre lo stesso metodo e gli stessi esclusivi strumenti di lavoro. TECNOCASA - Malaga - C/Eolo nº7 local bajo - Tel. +34 952918577 - Fax +34 952109154 - e-mail [email protected] - www.tecnocasa.com PER LA PUBBLICITA’ CHIAMATE IL DIPARTIMENTO PUBBLICITARIO 647 952 382 ESEGUIAMO BOZZETTI PUBBLICITARI GRATUITAMENTE Villa da Gino Urb. Marbesa - Edf Coronado MARBELLA FELIZ NAVIDAD - MERRY CHRISTMAS - FELIZ ANO NUEVO HAPPY NEW YEAR - FIREWORK DISPLAY - PARTY HATS&PARTY - POPPERS INCLUDED - LUKY GRAPES WITH CHAMPAGNE LIVE MUSIC For Reservations Tel. 951 055 265 Mobile 637 946 765 PARA LA PUBLICIDAD LLAMAR EL DEPARTAMENTO DE PUBLICIDAD 647 952 382 REALIZAMOS BOCETOS GRATUITOS DE PUBLICIDAD Oportunidad! 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International Police Association di Sebastián Suárez Funes - ([email protected]) COMO EVITAR ROBOS Y ACCIDENTES DURANTE LAS VACACIONES DE NAVIDAD 1.- En este año el número de hurtos y robos en viviendas ha tenido un descenso. 2.- Es muy importante que antes de viajar tomar ciertas precauciones para proteger el domicilio contra los dueños de lo ajeno y evitar sustos durante el camino. 3.-Más del 60% de los que tomamos vacaciones elegimos el vehículo como medio de transporte durante nuestras vacaciones, por eso es tan importante ser prudentes y permanecer alerta al volante. Aquí hoz damos unas cuantos concejos que a tiempo pueden evitar sufrir un robo durante las vacaciones de verano como en las de navidad, como demuestran. Las últimas estadísticas de Policía Local. Así, en este último año el total de hurtos y robos en viviendas en los meses de julio, agosto y septiembre en la provincia de Málaga se ha reducido a la mitad. De la misma forma, el número de hurtos de joyas bolsos y otros objetos en el portal o dentro del domicilio disminuyeron de forma notable. Los daños en la entrada y los robos en viviendas, portales, escaleras o ascensores también descendieron. Cómo proteger la vivienda - Los pasos a seguir para proteger, en la medida de lo posible, contra robos una vivienda son los siguientes: • Determinar, antes de irnos de vacaciones, si debemos reforzar las puertas y ventanas del domicilio. • Marcar los objetos de valor con una marca propia y, si es posible, depositarlos en cajas de seguridad, fuera de la casa. • Evitar comentar en lugares públicos qué se tiene en la vivienda ni qué planes se tiene para vacaciones. • Dejar a algún vecino o a una persona de confianza las llaves del buzón para que retire la correspondencia, y que nos facilite un número de teléfono donde se le pueda localizar en cualquier momento. • Antes de partir, cerrar bien las llaves del agua, luz y gas. • Además, Policía Local ha observado que muchos robos en viviendas se cometen sin causar daños en puertas, ni cerraduras, porque los habitantes de la misma no cierran con llave, sino que dan un golpe de puerta, facilitando el acceso a los ladrones mediante una simple tarjeta de plástico y sin hacer ruido. Por tanto, es indispensable cerrar siempre y no sólo en vacaciones con llave, aunque sea para hacer un recado. Con estas concejos IPA Marbella pretendemos que pasen unas vacaciones tranquilas y les deseamos una Felices Fiestas y un Prospero Año Nuevo. Servo per Amikeco - Juan Enrique Teutsch Como el año pasado la familia IPA de Marbella, con más de 80 personas, ha disfrutado de un pase de cine en el complejo Gran Marbella de Puerto Banus, una merienda en la pizzería Metro y un espacio infantil “Fiesta Divertida” en el Corte Inglés. 34/2009 Pag. 31