I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano 10a Parte Nel dicembre 1784 Amadeus entrò a fare parte della massoneria come apprendista nella loggia "alla beneficenza", salvo cambiare poco dopo per la loggia "alla vera concordia" dove entrò come compagno per divenire quasi subito maestro. Già dal 1762 Leopold si iscrisse alla massoneria per avere protezione nei lunghi viaggi intrapresi all'epoca con la famiglia. Simbolo Massonico Nel 1784,in onore di Haydn eseguì tre dei sei concerti da lui dedicati allo stesso Haydn.: il K387-il K 421 e il K 428. Dei tre il più drammatico era il K421 terminato il giorno in cui Costanze partorì il primo figlio. La dedica ad Haydn era più che giustificata. Prima di tutto Haydn era il vero inventore del quartetto per due violini, viola e violoncello; in secondo luogo Mozart lo considerava un maestro e grande amico, infine, Amadeus era rimasto molto colpito dai quartetti russi composti dallo stesso Haydn nel 1781, al punto da prenderli come esempio da superare. 1 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano Questa smania di confrontarsi con gli altri musicisti per superarli, creò molte inimicizie ad Amadeus, con Haydn ciò non accadde. Essendo di 24 anni più anziano, considerava Wolfgang come un fratello minore e ne giudicava l'atteggiamento come eccessi di gioventù. Si comportava con lui come un secondo padre . Il vero padre, Leopold, si recò in visita al figlio nel febbraio del 1785. Ormai a Salisburgo era rimasto solo, Nannerel si era sposata ed aveva lasciato la casa paterna e la città, e anche la cagnetta Pimperl lo aveva abbandonato morendo in quei giorni. Arrivato a Vienna, Leopoldo fece in tempo ad assistere ai concerti della quaresima, tenuti da Amadeus. Il primo fu il concerto per pianoforte e orchestra K 466, tra i più belli composti sino a quel momento. Leopold rimase colpito dal tenore di vita del figlio, il solo affitto dell'appartamento costava 460 fiorini all'anno, lo stipendio medio di un professore universitario viennese era di 300 fiorini, una famiglia borghese con due figli viveva, senza eccessi, con 500 fiorini. In quell'epoca Amadeus guadagnava quasi 3000 fiorini all'anno. Poco dopo in un concerto dato in onore della soprano Luisa Sacchi, che sarebbe diventata in seguito la prima contessa D'Almaviva nelle "Nozze di Figaro”, Leopol si commosse sino alle lacrime ascoltando il concerto per pianoforte e orchestra K 456, alla presenza dell'Imperatore che applaudì con entusiasmo. Facendo quella visita, Leopold, ebbe modo di conoscere finalmente la famiglia Weber mai incontrata prima. Leopold partecipò con il figlio ad alcune attività massoniche viennesi e, nel corso di una di queste, per il conferimento di cavaliere allo scienziato massonico Ignaz von Born, ascoltò la composizione appositamente scritta da Amadeus K471. Il 25 di Aprile Leopoldo lasciò Vienna salutando per l'ultima volta Amadeus, i due non si rivedranno più in vita. Locandina de “Le nozze di Figaro” 2 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano Nel film di Foreman, Amadeus viene descritto con un carattere scanzonato, allegro ed irriverente, quasi incosciente, in realtà era anche un gran lavoratore. Quando componeva non conosceva orari, aveva dalla sua la capacità di comporre velocemente e mai in modo banale. Detestava la musica facile, che gli avrebbe portato facili guadagni. Anche dal punto di vista fisico era particolare, non alto, poco più di un metro e sessanta, di corporatura esile, eppure veniva descritto come un ragazzo bello, vivace ed affascinante. Vestiva con eleganza e ricercatezza e portava acconciature di livello, tutto ciò era necessario per trattare con i potenti, infine, essendo uomo di spettacolo, ci teneva a farsi notare. Gli abiti, ma anche le mutande ed i fazzoletti, costavano molto, tanto che, anche dopo essere stati usati, questi venivano elencati come patrimonio ereditario nei testamenti. Nel periodo trascorso a Vienna, Leopold ebbe modo di suonare con il figlio, in uno de tre ultimi concerti dedicati ad Haydn (erano sei in totale). Si trattava dei K458-k464 e k465. Anche questi quartetti erano notevoli e Haydn disse a Leopold "Affermo davanti a Dio, da uomo sincero, che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di fama. Ha gusto e inoltre possiede la più grande scienza nel comporre". Joseph Haydn Dopo la partenza di Leopold, Amadeus fece un bilancio di quei primi quattro anni a Vienna, aveva conquistato traguardi impensabili nel periodo salisburghese, però sapeva che maestri come Sarti e Salieri erano più popolari e ben pagati. L'imperatore, che pure gli aveva commissionato "Il ratto del serraglio", lo ascoltava e applaudiva volentieri dicendogli bravo dal palco, però gli preferiva Salieri passandogli uno stipendio fisso, cosa a lui negata. Nel settembre 1785 ricevette l'incarico di comporre "Le nozze di Figaro": era la grande occasione attesa da molto. 3 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano Questo incarico lo rese euforico al punto che, nel tempo libero scrisse ancora tre concerti per pianoforte ed orchestra di straordinaria bellezza il K482 e k491. Sempre in quel periodo scrisse anche lavori minori come "Il direttore di teatro" k486 lavoro mediocre ma ben pagato (450 fiorini). I lavori di Mozart erano tanto eccelsi che il giornalista Lorenz Hubner scrisse a Leopold dicendogli "La quantità di cose che vostro figlio sta ora pubblicando è stupefacente; leggo il nome di Mozart in tutti gli annunci musicali". Gli annunci per i 6 quartetti dedicati a Haydn erano accompagnati con queste parole "inutile vantarne i pregi presso il nostro pubblico, basta dire che sono di Mozart." Mozart compose "Le Nozze di Figaro" K492 su libretto di Lorenzo Da Ponte con il quale iniziò un sodalizio su cui nessuno avrebbe scommesso nemmeno un bottone. L'opera si dimostrò particolarmente difficile visto il tema. La trama infatti narra la storia del conte D'Almaviva che invaghitosi della bella Susanna, cameriera della moglie e promessa sposa di Figaro, pretende di far valere l'antico privilegio di prima notte. L'astuto Figaro, venuto a conoscenza, non solo riesce ad evitare che ciò accada ma addirittura mette in ridicolo il conte. Questo tema piaceva molto all'imperatore Giuseppe II che, da riformatore illuminista quale era, desiderava ridurre certi privilegi nobiliari, mentre i nobili, di diverso parere, si sentirono offesi e derisi. Le Nozze di Figaro andarono in scena il Maggio 1786, non si sa con certezza con quale esito. Per alcuni furono un successo replicato nove volte, altri dicono il contrario, altri ancora che il successo fu intenso ma di breve durata e quasi nullo al confronto di un'altra opera "Una cosa rara" di Vicente Martin Y Soler ,andata in scena poco dopo. Una cosa è certa, mentre dell'opera di Martin si sono perse le tracce, ”Le Nozze di Figaro” continuano ad essere rappresentate con successo in tutti i teatri del mondo. Come sempre Mozart mise in crisi il pubblico, ma così facendo mise in crisi anche se stesso. I nobili messi in ridicolo nell'opera erano sicuramente il pubblico pagante e facevano da cassa di risonanza, non andando più a teatro o ai concerti di Mozart, anche l'alta borghesia voltò le spalle ad Amadeus. Amareggiato Mozart pensò di trasferirsi in Inghilterra. Il 18 Ottobre 1786 venne al mondo il terzo figlio di Amadeus, Johann Thomas Leopold, che visse solo un mese. I guadagni sin li accumulati, e velocemente spesi, cominciavano a scarseggiare e quindi fu necessario traslocare in una casa più piccola e meno lussuosa. Tra il 1786 e 1787 Mozart prese in casa un giovanissimo allievo e gli diede lezioni, forse, gratuite. Quel giovane Johann Nepomuch Hummel era, come Wolfgang, un 4 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano bambino prodigio che, accompagnato dal padre, a soli 10-11 anni diede concerti a: Praga-Berlino-Dresda-Copenaghen-Inghilterra e Scozia e da adulto divenne un ottimo direttore d'orchestra, magnifico pianista ed apprezzato compositore. Quando Mozart morì Johann aveva solo 13 anni e quindi fu seguito da altri maestri tra cui Salieri, ma grazie alla tecnica imparata da Mozart rese possibile la rivincita di questi nei confronti del padre. Mozart era riuscito ad istruire un altro bimbo prodigio dopo esserlo stato lui stesso. Johann Nepomuk Hummel Frattanto la produzione musicale di Mozart procedeva con i ritmi che conosciamo. Compose lo splendido quartetto per pianoforte ed archi k493, il trio per piano ed archi k496, il trio per pianoforte k502, ed il trio per pianoforte viola e clarinetto k498 detto “dei birilli”, ideato appunto durante una partita ai birilli. Scriveva molte composizioni per piccoli complessi musicali perché gli permettevano di guadagnare rapidamente, scrisse anche composizioni per orchestra come la sonata per pianoforte a quattro mani K497,il quartetto per archi K499,le dodici variazioni per pianoforte K500 e l'andante per piano a quattro mani K501, tutte composizioni pubblicate da Artaria o da Hoffmeister. Compose ancora il concerto per pianoforte e orchestra k503 e portò a termine la grande sinfonia K504 detta di Praga. L'8 gennaio 1787, con la moglie Costanze ed alcuni amici, tra i qui il futuro cognato Franz De Pula Hofr, un violinista che avrebbe sposato Josepha Weber l'anno dopo, partirono per Praga dove giunsero tre giorni dopo. Mozart andò a Praga dove si rappresentavano Le nozze di Figaro. Appena si sparse la voce che Mozart era in teatro, 5 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano al termine dell'ouverture, il pubblico salutò il maestro con grandi applausi ed ovazioni dandogli un caloroso benvenuto. L'opera ebbe un grande successo al punto che, passeggiando per le strade della città, si sentivano i passanti canticchiare o fischiettare le arie più famose. Il 19 Gennaio Mozart diede un concerto dirigendo la Sinfonia k504 appositamente composta alla vigilia della partenza, al termine del concerto improvvisò per più di mezz'ora al pianoforte entusiasmando il pubblico che aveva riempito il teatro in ogni ordine di posto. Quel concerto fruttò ad Amadeus 1.000 fiorini. Cosa ancora più importante il soggiorno a Praga fruttò a Mozart la richiesta per una nuova opera "Il Don Giovanni" da eseguire prima della fine dell'anno. Locandina de “Il Don Giovanni” Il lavoro fu richiesto da Guardasoni, un italiano che con Bondini, altro italiano, gestiva il teatro Nostitz di Praga. Anche questo lavoro fu fatto con Da Ponte come librettista. A fine febbraio, dopo i trionfi delle Nozze di Figaro e l'incarico al Don Giovanni i Mozart fecero ritorno a Vienna dove Amadeus si gettò a corpo morto sul nuovo lavoro che sarebbe andato in scena, sempre a Praga, nel Novembre dello stesso anno. Tornato a Vienna in attesa del libretto di Da Ponte scrisse altre musiche e diede concerti. Portò a termine il Rondò k511 quindi scrisse un'aria drammatica per basso k512 "Non so donde viene" su testo di Metastasio, quindi ancora 2 quartetti x archi K515 e K516. Tra il 7 e 20 Aprile Ludwig van Beethoven, allora sedicenne, fu condotto da Mozart e davanti a lui suonò ed improvvisò. Il primo commento di Amadeus fu piuttosto gelido "davvero molto grazioso ma troppo meccanico". Al che Beethoven, molto turbato, chiese un tema sul quale fare altre improvvisazioni. Dopo averle ascoltate Mozart disse "tenete d'occhio questo ragazzo, avrà molte cose da dirvi". Beethoven forse intendeva 6 I GRANDI DELLA MUSICA a cura di Elio Maritano prendere lezioni da Mozart ma ciò non fu possibile causa l'improvvisa morte della madre. Frattanto Leopold si ammalò e morì il 28 Maggio, non aveva ancora 68 anni ma in quel tempo si invecchiava molto precocemente e la durata media della vita era molto più corta. Mozart fu informato della malattia del padre ma non andò a trovarlo, rimase a Vienna e gli scrisse lettere per consolarlo e prepararlo alla morte. Amadeus non aveva timore nella morte anzi la riteneva "l'ultimo vero fine della vita stessa, la morte non ha per me nulla di terrificante, ma mi appare addirittura molto tranquillizzante e consolante". La morte di Leopold comunque colpì molto Amadeus perché, se da un lato negli ultimi anni i rapporti erano divenuti sempre più difficili, non poteva scordare che sino al 1777 era stato educato e guidato anche musicalmente dal padre. Diverso fu invece il comportamento con Nannerel con la quale non c'erano più rapporti da anni. Dopo la morte di Leopold i due fratelli ebbero rapporti epistolari solo per motivi ereditari, ed anche per questo l'astio di Nannerel nei confronti del fratello la fece da padrone. Amadeus, stufo, decise di non volere nulla in eredità a ruppe definitivamente con la sorella. Di questa disputa non sono stati trovati documenti certi ma pare che Leopold avesse lasciato ogni cosa a Nannerel. Dopo questo periodo Amadeus si buttò anima e corpo alla scrittura del Don Giovanni che avrebbe dovuto consegnare entro l'ottobre. A Giugno trovò ancora il tempo per comporre un divertimento per 6 strumenti K522, un lied x soprano "sentimento della sera" K523; ad Agosto prima "una piccola musica notturna" K525 (famosa come Eine Kleine Nacktmiusik) e quindi una sonata per pianoforte e violino K526. Ad Ottobre terminò il Don Giovanni K527 che venne presentato in prima a Praga il 29 Ottobre 1787. Già il 15 Ottobre Mozart diresse l'opera in onore della arciduchessa Maria Theresia, figlia del futuro imperatore Leopoldo II di passaggio per Praga. Pochi giorni prima del debutto si trovava a Praga un vecchio libertino veneziano Giacomo Casanova, che ebbe così l'occasione di assistere al lavoro che, in un certo senso lo rappresentava. L'opera ottenne un notevole successo. 7