25 Giochi con il Paracadute
25 Parachute Games
di/by Michele Sartori e/and Luca Bernardi
A cura di/Edit by:
Don Silvio Mantelli – Mago Sales, la prefazione/introduction
Roberta Papa, le illustrazioni/illustrations
Patrizia Bertolaso, Michael Neal e Rosalba Mele,
la traduzione in Inglese/English translation
Silvia Cordioli, la revisione del testo/proof reading
Copyright© 2014 Edizioni del Faro
Gruppo Editoriale Tangram Srl
Via Verdi, 9/A – 38122 Trento
www.edizionidelfaro.it – [email protected]
Prima edizione: aprile 2009 – UNI Service
Seconda edizione: luglio 2014 – Printed in Italy
ISBN 978-88-6537-251-7
25 Giochi con il Paracadute
25 Parachute Games
INDICE/INDEX
Prefazione
Introduction
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Storia e significati del paracadute
History and meanings of the parachute
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Che cos’è il paracadute
What is the parachute?
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A chi si rivolge il libro
Who this book is aimed at
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GIOCHIAMO/LET’S PLAY!
1. La nuvola
1. The cloud
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2. Mi presento
2. I introduce myself
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3. Il vigile
3. The policeman
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4. Il mare
4. The sea
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5. La giostra
5. The merry-go-round
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6. Il ventilatore
6. The fan
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7. Tocca a te
7. That’s your turn!
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8. Involtino
8. The roll
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9. Io e te
9. You and me
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10. Alt e vai
10. Stop and go
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11. Igloo
11. Igloo
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12. Dentro e fuori
12. In and out
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13. Salta palla
13. Bounce the ball
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14. I ranocchi dello stagno
14. Frogs in the pond
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15. La pentola che cammina
15. The walking pan
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16. Su per la collina
16. Up to the hill
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17. La tarantola
17. Tarantula
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18. Caccia al tesoro
18. Treasure hunt
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19. Flipper
19. Flipper
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20. Trova il pidocchio
20. Find the louse
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21. La lavatrice
21. Washing machine
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22. Il cercatore d’oro
22. The gold digger
76
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23. La trappola
23. The trap
78
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24. Il contadino e la talpa
24. The countryman and the mole
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25. Superman
25. Superman
86
86
Chi è Michele Sartori?
Who is Michele Sartori?
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Chi è Luca Bernardi?
Who is Luca Bernardi?
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Ringraziamenti
Thanks
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PREFAZIONE
Chi insegna, di solito non sa fare. Gli autori di questo libretto preferiscono
fare, piuttosto che insegnare, a meno che insegnare non faccia parte del fare…
come è il caso di chi ha scritto questo manuale che illustra ampiamente l’uso
dell’attrezzo ludico chiamato: “Paracadute”. Ogni gioco qui spiegato, infatti è
stato scrupolosamente sperimentato e scelto tra molti altri possibili, ma non
ritenuti sufficientemente ricreativi e educativi. Il lavoro qui esposto è frutto di
un’ampia sperimentazione precedente.
Io, mago Sales, conosco personalmente gli autori e, a buon diritto, raccolgono tutta la mia stima professionale. Da anni si dedicano con impegno a creare
e gestire punti di animazione e coinvolgimento ludico in molte parti d’Italia.
Personalmente ho partecipato ad un loro workshop e, da allora, ho sempre
caldeggiato ogni loro iniziativa.
Non potevo, quindi, non accogliere con entusiasmo la richiesta di scrivere la
prefazione a questo libro, che descrive l’uso del gioco del “paracadute”.
Se è vero il detto che “il gioco per i bambini è una cosa seria”, questo piccolo-grande manuale che insegna appunto a giocare con un attrezzo semplicissimo ma molto singolare, ha un grande valore e non solo per i piccoli. Anni fa
ero in America, sulla costa del Pacifico e in un cortile di una scuola di Los Angeles ho assistito ad una ricreazione a dir poco gioiosa e memorabile. Bambini
e maestre tenevano in mano un grande lenzuolo variopinto a forma di cerchio
e lo facevano danzare in aria, creando un movimento ondulatorio molto piacevole a vedersi. Non solo. Ogni volta che il lenzuolo si levava in alto alcuni
bambini vi correvano sotto divertiti, creando un gioco tra gli adulti che lo dirigevano e i piccoli che lo svolgevano. Era la prima volta che vedevo l’utilizzo di
un tale attrezzo, chiamato paracadute e ne rimasi subito affascinato. Ora so
che è in uso anche in Italia e crea non solo divertimento ma affiatamento, aiutando a sviluppare ottime relazioni personali e sociali tra adulti e bambini. È
un ottimo mezzo di divertimento e di socializzazione e questo libro ne illustra
egregiamente l’utilizzo con la spiegazione di giochi molto semplici, ma altrettanto ricreativi. Io vi consiglio vivamente di farne un buon uso… anche perché tutto quello che qui è descritto è “autenticamente” vero e… molto divertente… non solo per i bambini.
“In ogni adulto è nascosto un bambino che vuole giocare” (Nietzsche).
Don Silvio Mantelli - Mago Sales (www.sales.it)
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INTRODUCTION
Those who teach, often don’t practice what they teach. The authors of this book prefer to
practice what they do rather than teach it, unless of course teaching becomes a part of what
they do. This is the case in this book which illustrates extensively the use of the recreational
“parachute”. All of the games explained in this text have been meticulously tried and tested
as well as being selected from numerous other possibilities which however were deemed not to
be as recreational or educational. The work is the result of extensive research and experimentation.
My name is Sales the Magician and I personally know the authors who have gained my
fullest personal and professional respect through their many years of hard work in creating
and running entertainment sites all over Italy. I have personally participated in one of their
workshops and have since supported all of their efforts, so how could I refuse when asked to
write the preface to this book, aimed at describing the various “parachute” games.
In Italy we say that “Child’s play is something serious” so this big “little book”, which
teaches the principles behind the simple yet unique “parachute” is of great value and not just
to our little ones. Many years ago, over on the west coast of America, I experienced something memorable in one of the Los Angeles’ schools. Both teachers and pupils were holding a
large, colourful sheet whilst standing in a circle, creating waves that were a sight to behold.
The children would run laughing underneath as the adults continued to move the sheet. It
was the first time I had seen anything like this and I was immediately struck by this marvellous “parachute”. Now it is being used in Italy allowing children and adults to play and interact with each other in harmony. It is a sociable way of having fun and this book wonderfully describes how to use the parachute with simple yet enjoyable games. I wholeheartedly
recommend it, as all the suggestions you will find are authentic and fun, not just for children.
“In every real man a child is hidden that wants to play” (Nietzsche).
Don Silvio Mantelli - Mago Sales (www.sales.it)
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STORIA E SIGNIFICATI DEL PARACADUTE
Possiamo far risalire le origini del paracadute prima dell’anno mille, per merito di acrobati cinesi che “si lanciavano
da alte torri frenando la caduta per mezzo di grossi ombrelli; tuttavia l’ideazione
del paracadute si attribuisce al nostro
Leonardo da Vinci, il quale lo progettò
in forma piramidale e tenuto aperto alla
base da quattro aste di legno”1.
Durante la seconda guerra mondiale,
il paracadute venne utilizzato da “truppe di paracadutisti, lanciate dietro le linee nemiche da aerei da trasporto.”2.
Si rimane sempre sorpresi dalla capacità dell’uomo di adattare alle proprie
esigenze le potenzialità di uno strumento, dalla sua grande abilità nell’utilizzare
un semplice oggetto cambiandone la
destinazione d’ origine e la funzione.
Inizialmente il paracadute aiutò l’uomo a realizzare il sogno di volare rallentandone la caduta, ma in seguito trovò
la triste collocazione nei conflitti e nelle guerre mondiali utilizzato per scopi
bellici.
Questo libro intende spiegare l’utilizzo del paracadute non come strumento
di guerra, bensì come strumento di pace; esso, infatti, rappresenta un mezzo di
interazione tra le persone, impiegato in diversi luoghi e contesti: dalle manifestazioni di piazza alle feste di compleanno, dalle scuole agli ospedali, dagli oratori alle sale riunioni.
Il paracadute può essere considerato protagonista nell’ambito dell’animazione, dell’educazione, dell’istruzione e della formazione in quanto favorisce
l’incontro tra le persone e la nascita di relazioni attraverso un semplice cerchio
in cui tutti i partecipanti occupano un posto egualitario e sono in condizione
di vedere ed interagire con tutti gli altri.
1
2
http://www.aspeterpan.com/book1/Pegoud.htm
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761563600/Paracadute.html
10
Nell’ambito dell’animazione diverse realtà utilizzano il paracadute: a tale
proposito si ricorda l’importante lavoro creativo dei Ludobus3 e Ludobussari,
animatori professionisti e amatoriali.
Per quanto riguarda invece la sfera educativa lo strumento viene impiegato
nei diversi cicli della scuola, soprattutto dell’infanzia, ma anche nell’ambito
dell’educazione psicomotoria, dove permette l’attuazione di alcune attività sia
con minori “normodotati” sia con persone disabili con specifici bisogni educativi.
In ambito formativo viene utilizzato per lavorare con gruppi di persone e
proposto con diverse metodologie e modalità.
Personalmente abbiamo sfruttato le potenzialità del paracadute soprattutto
nell’ambito dell’animazione rendendoci conto, ben presto, dell’ adattabilità di
questo strumento a tanti altri contesti.
La scelta personale di utilizzare il lessico sopra indicato, a proposito di animazione, educazione, istruzione e formazione, è legata al nostro percorso scolastico ed esperienziale che ci ha portato a creare questa suddivisione per descrivere le attività proposte.
Per noi si è rivelato fondamentale il percorso condiviso e la riflessione nata
all’interno di un gruppo di persone dalla formazione molto diversa (educatori
professionali, artisti, formatori) accomunati tuttavia dall’attenzione alla persona e dalla volontà di incontrare l’altro.
Al fine di poter creare un’esperienza significativa, gratificante abbiamo constatato essere necessario prestare attenzione al singolo ma anche al suo inserimento all’interno di un gruppo, facilitando l’instaurarsi di un “momento magico” in cui ciascuno sia protagonista.
Possiamo azzardare la parola magia in quanto abbiamo sperimentato la forza
di alcuni momenti unici ed inspiegabili: il fattore che permetteva la creazione
di tali sintonie era certamente il clima positivo (nato anche dal predisporre con
cura e attenzione tutto l’occorrente per l’animazione), la disponibilità a scoprire gli altri e rivalutare sé stessi.
Il paracadute può essere uno degli strumenti facilitatori di questo momento
magico con l’altro.
È possibile trovare diverse pubblicazioni in campo internazionale riguardanti
giochi e attività da proporre con il paracadute, mentre in ambito Italiano, a nostro parere, siamo ancora deficitari di testi specifici. Tuttavia abbiamo assistito
all’impiego del paracadute ad opera di persone competenti in diversi contesti e
realtà; noi stessi abbiamo appreso anni fa dell’esistenza del paracadute da altri
colleghi e successivamente abbiamo ricercato maggiori informazioni attraverso
il canale di internet.
3
http://www.alipergiocare.org/
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L’osservazione di altre realtà, lo studio di alcuni libri e soprattutto la fantasia
e il metodo di ricerca/azione impiegato da noi autori ci hanno permesso di
annoverare tra i nostri strumenti il paracadute, come intermediario nella relazione con l’altro.
In questi anni ne abbiamo esplorato le potenzialità e i possibili impieghi,
adattandoli al nostro modo di lavorare con le persone e in particolare con i
bambini.
La nostra pubblicazione vuole essere un modo per contestualizzare un sapere pratico ed esperienziale in un lavoro di scrittura e sintesi, per rendere trasferibili contenuti e buone prassi a chi è intenzionato ad apprendere l’arte del paracadute.
Questo libro ha l’obiettivo di dare maggiore visibilità e importanza ad uno
strumento semplice da reperire e di facile accesso a tutte le persone che vogliono acquisire maggiori competenze e strumenti per relazionarsi con gli altri.
La pubblicazione spiega e illustra venticinque giochi che in questi anni abbiamo sperimentato e utilizzato: molti di essi sono nati dall’interazione con le
persone, ponendo attenzione e ascolto ai partecipanti durante le attività e recependo proposte e suggerimenti.
La persona attraverso il paracadute, andrà ad aumentare il proprio bagaglio
di conoscenze tecniche, ma si consiglia di dare spazio alla creatività, alla sperimentazione di nuove modalità nell’utilizzo dello strumento, perché possa diventare realmente utile come intermediario nella relazione con l’altro.
Invitiamo le persone che acquisteranno il libro a non fermarsi ad una sterile
esecuzione dei giochi riportati, ma ad agire con le proprie competenze e conoscenze per adattare il paracadute alla realtà in cui viene sperimentato e personalizzandolo con il proprio stile.
Nel libro non viene presentata una scaletta strutturata delle consequenzialità
dei giochi o di un format da applicare sempre, perché ogni situazione e persona è diversa, multiforme e in continuo cambiamento. Ci siamo accorti con l’esperienza dell’importanza di una formazione continua per mantenere ed acquisire capacità e competenze nel relazionarsi con gli altri: la capacità di osservazione, ascolto e dialogo permette di valutare la situazione in cui ci si trova ed
agire con intenzionalità.
Non sottovalutiamo inoltre un altro importante elemento indispensabile in
qualsiasi attività con il paracadute e facilmente accessibile a tutti ossia il buon
senso. Con questo termine intendiamo, per esempio, la capacità di valutare da
parte dell’adulto l’adeguatezza della proposta fatta ai bambini e degli spazi in
cui svolgere i giochi (non utilizzare il paracadute con diametro 7,50 m in stanze di quattro metri per quattro; cambiare gioco quando i bambini non partecipano, ecc…)
Prima di utilizzare il paracadute in un’attività, consigliamo di riflettere sugli
obiettivi del proprio intervento, chiarendo se i contesti in cui operare sono: “la
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socialità, le relazioni, l’aggregazione (interpersonali, di gruppo, e di comunità);
la fisicità, intesa come corpo e natura; l’espressività, stimolata mediante tutti i
linguaggi oltre quello verbale; la creatività, intesa come pensiero divergente; la
ludicità, vista come gioco, festa e gratuità”4.
Nella descrizione dei giochi abbiamo utilizzato il termine animatore per indicare la persona responsabile e propositiva dell’attività, tuttavia è implicito possa trattarsi di un’insegnante, un clown, un terapista o qualsiasi altro adulto.
I giochi descritti presentano livelli di difficoltà diversi, consigliamo alla persona, prima di lavorare con il paracadute, di leggere con occhio critico il testo,
di valutare la quantità e il tipo di consegne da impartire al gruppo e la tipologia
di persone con cui dovrà operare.
Nei giochi si è voluto introdurre pochissimo altro materiale oltre il paracadute per favorire un utilizzo facile e veloce dello strumento senza appesantire la
preparazione, l’esecuzione e il riordino.
La nostra formazione e le idee di lavoro ci hanno guidato alla scelta di proporre giochi non competitivi, dove viene stimolata la partecipazione attiva dei
giocatori e attribuita importanza a valori come la cooperazione e la collaborazione.
Riteniamo importante da un lato far riscoprire alle persone la gioia che deriva dal poter stare insieme e dall’altro garantire a tutti, il “diritto di giocare”5.
Guido Contessa, www.aiatel.com
Convenzione sui diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
il 20 novembre del 1989.
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