Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XI - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Mantova - Euro 0,20 GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA Eurofollie Eurofollie Aperitivo Aperitivo sotto sotto le le stelle stelle N. 61 - AGOSTO 2005 IlIl Mantova Mantova in in serie serie B B sommario 3 Editoriale - Eurofollie 5 Idromeccanica Lucchini 6 Aperitivo sotto le stelle 7 Salute - Le cellule staminali 9 Quattro bagole 10 Spazio giovani - Terrorismo: un’incubo senza fine 11 Spazio giovanissimi - Appunti di viaggio 12 Noi e la legge - Riforma Biagi 13 Noi e il fisco - Assunzione di extracomunitari Arte e dintorni 14 Giovanni Pegoraro 16 Clint Comics 17 Magia nell’orto 18 L’organo restaurato 19 Parole e musica 20 A.C. Calcio Guidizzolo 22 Il Mantova in serie B 24 Rebecco alla ribalta 26 Cronaca 34 Gruppo Micologico Naturalistico 35 Tacabanda 36 Notizie dall’Amministrazione In copertina: Il capitano del Mantova, Mattia Notari ed il preparatore atletico, Ilario Stragliotto 2 Giugno 2005 Un momento del corteo da Rebecco alle Baite TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi dell'art.10 legge 675/96 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. editoriale Andrea Dal Prato Uscire dall'euro è ora impossibile. E' deciso: ci teniamo la moneta unica ma buttiamo a mare, con sollievo, dieci anni di follia unica. Dieci anni in cui non era possibile pronunciare la parola "Europa" senza accompagnarla dagli osanna. Dieci anni in cui il termine "Europa" era sinonimo di virtù, e guai anche a trovarne il più piccolo difetto. Dopo i referendum di Francia e Olanda, il direttore della Repubblica Ezio Mauro parla di «europeismo senza politica e senza passione costruito come un meccano di regole interne ed esterne». O sul Corriere della Sera si parla di «costruzione elitaria e tecnocratica qual è l'Europa» chiedendosi se potrà mai «diventare democratica». E adesso diventa per tutti difficile rifugiarsi dietro il totem di Bruxelles. Ma è possibile che la costruzione elitaria e tecnocratica la scoprano solo adesso? Come si può pensare che i cittadini sentano propria un'istituzione che produce inutili dossier al ritmo di quattro pagine al minuto, dove per ottenere un finanziamento alla coltivazione del tabacco bisogna superare 159 passaggi, dove si discute per dieci anni per stabilire che il cetriolo per essere un cetriolo deve «disegnare un arco di 10 millimetri»? Come si può dire "sì" ad una Europa dove per definire un uovo al tegamino si spendono 26.900 parole e dove per sapere se un lupino è dolce non basta assaggiarlo, ma bisogna elaborare la «prova di amarezza dei lupini» facendo ricorso al «metodo scientifico elaborato da Von Sengbusch, Ivanov e Eggerbrecht tra il 1939 e il 1947»? Sembrano scherzi, ma non lo sono. Tutte leggi, norme europee, vidimate e timbrate, da schiere di euroburocrati, circa 30mila, sparsi nelle varie sedi, dove per altro ogni anno si compiono nuovi imponenti lavori. Com'è possibile pensare di poter far sopravvivere una Europa a forza di comitati e supercomitati che spesso nascondono soltanto gettoni da passare a parenti e amici? Quando dovevano stabilire la differenza tra whisky e cognac gli esperti dell'Ue si sono riuniti in conclave per sei mesi. Appena usciti hanno annunciato: i superalcolici sono stati classificati. Eurofollie Siamo lieti che oggi ci si renda conto che c'era un «europeismo senza passione», che l'Europa è «elitaria e tecnocratica», e che ai cittadini tutto questo non va giù. Solo ci chiediamo: ci volevano proprio due scoppole così per arrivarci? Non bastava la curvatura del cetriolo? Bisognava arrivare alla figura del cavolo? E perché quando qualcuno osava dire le stesse cose, in piena euforia europeista, veniva additato al pubblico ludibrio? Per farla breve: non sarà che certi esperti sono un po' meno esperti di quello che sembra? E che l'Europa è una cosa troppo seria per lasciarla a loro? 3 A G E N D A NUMERI UTILI DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Elisa Corradi Marco Badini Giusi Nobilini Elodio Perani Antonio Malagutti Marika Busca COLLABORATORI Sergio Desiderati Franco Mondadori Giulia Avanzi Mariavittoria Spina Francesca Cappa Laura Leorati Francesca Cargnoni Giorgio Arienti Cristina Delmenico Martina Grandelli Luca Piazza Giovanni Zangobbi Sira Castagna PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale "S. LORENZO" via Bruno Rodella 34-A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348-3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di MN N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: GVM - Volta Mantovana Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 39 € 35,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 60,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 95,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 160,00 Pagina intera: mm 253 x 170 € 250,00 4 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 E-mail: [email protected] CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 ARCALGAS (METANO) - tel. 0376 818443 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 TEATRO COMUNALE - tel. 335 422406 ORATORIO SAN LORENZO - tel. 335 1211999 CASA DI RIPOSO “V.RIZZINI” - tel. 0376 819120 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 PARROCCHIA BIRBESI - tel. 0376 819602 PARROCCHIA GUIDIZZOLO - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (ACQUEDOTTO) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 PRENOTAZIONE AMBULANZA - tel. 349 8608653 UFFICI COMUN ALI ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 Ufficio Tecnico: lunedì, mercoledì e sabato dalle 10 alle 12,30 Assistente sociale: martedì e venerdì dalle 10 alle 13 BIBLIO TECA ORARIO DI APERTURA merc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.) lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.) AMBUL AT ORI MEDICI • Dr.ssa Ghisolfi Emi Prenotazione visite: 0376 689604 (8-12) Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011 Lun. Ven.: dalle 16,30 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 12,30 • Dr. Galvani Orfeo Valerio Prenotazioni visite: 0376 819794 Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Ponti Giuliano Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30 Gio.: dalle 16,30 alle 19 • Dr.ssa Angela Gatti presso l’AVIS di Guidizzolo Martedì: dalle 11 alle 12 Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30 Birbesi 9,30-10,30 16-17 • Pediatra di base D.ssa Cavalli Giancarla Per appuntamenti tel. 0376 868173 ORARIO DI VISITA OSPEDALE Castiglione delle Stiviere Feriali: 14/15 Festivi: 10,30/11,30 14/16 18,30/19,30 18,30/19,30 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 PRONTO INTERVENTO MEDICO - 118 ASSOCIAZIONI Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Aido - tel. 0376 223001 Altri Mondi - tel. 0376 819478 Anspi Birbesi - tel. 0376 849602 Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052 Arca - tel. 0376 818417 Arci-Uisp - tel. 0376 819229 Associazione Artigiani - tel. 0376 819528 Associazione Commercianti - tel. 0376 818494 Contro l’insuffic. respiratoria - tel. 0376 849599 AVIS - tel. 0376 840177 Bocciofila - tel. 0376 818479 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Pro-Loco - tel. 340 8449773 Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 819115 PIAZZOL A RIFIUTI ORARIO DI APERTURA Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30 CIMITERO Tutti i giorni dalle 8 alle 19 S. MESSE GUIDIZZOLO Feriali: 7 - 18 (invernale 17 - 20) Prefestivi: 19 (invernale 18) Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17) BIRBESI Feriali: Festivi: mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo) prefestivi 18,00 (invernale) 9,30 REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17) di Graziano Pelizzaro Idromeccanica Lucchini Inaugurata, nei giorni, scorsi la nuova prestigiosa sede della Idromeccanica Lucchini. Posta in via Cavriana, all'inizio di un'area che ospita diversi altri insediamenti artigianali, la nuova prestigiosa sede si nota subito per la cura con cui è stata allestita, a partire dai prospetti esterni, fino agli allestimenti interni. Una nuova sede per un'azienda in espansione, alla quale la vecchia sede di via Vittorino da Feltre risultava ormai inadeguata. Fondata nel lontano 1947, la “Idromeccanica Lucchini”, oggi gestita da Massimo ed Emanuele, figli di Dino Lucchini, fondatore della medesima insieme al fratello Angelo, ha conosciuto un costante sviluppo ed alcune significative mutazioni per seguire un mercato che è andato via via specializzandosi. Attualmente l'Idromeccanica Lucchini è azienda primaria a livello nazionale nella produzione di serre e di impianti di irrigazione. Anche ora, come in passato, rimane molto forte l'attenzione ad un mondo in costante evoluzione. La nuova sede quindi offre le migliori condizioni per consolidare ed incrementane lo sviluppo. E, si sa, nei periodi di congiuntura internazionale, un'azienda che continua a garantire un lavoro a diverse famiglie, non può che far piacere. Sabato 23 luglio, taglio del nastro saluto agli ospiti presenti all’inaugurazione 5 Aperitivo sotto le stelle Nell’ambito delle manifestazioni fieristiche riuscita serata dell’Associazione Commercianti Guidizzolesi ...in realtà alle 19 quando tutto è cominciato le stelle non c'erano ancora, ma lui, il protagonista indiscusso della serata, c'era: Lorenzino, l'aperitivo di Guidizzolo, creato dalla fantasia della neo nata Associazione Commercianti di Guidizzolo. Per settimane i membri dell'associazione si sono incontrati in lunghe riunioni, con il solo obiettivo di inventare qualcosa di nuovo, capitanati dal Presidente Riccardo Tenedini, hanno cercato un modo per connotare di innovazione una serata d'estate, e soprattutto hanno cercato di risvegliare la curiosità della gente, per trascorrere insieme una serata speciale, e i guidizzolesi hanno accolto l'invito! altro, poi tre, quattro… seicento, settecento, tanto lavoro indubbiamente, ma tanta soddisfazione. Ed ecco come dalle lunghe serate trascorse ad organizzare, inventare, magari qualche volta anche discutere, è nata un'idea, trasformata in progetto, e alla fine realizzata. “Aperitivo sotto le stelle” …la promessa è stata mantenuta… il cielo si è riempito di stelle e la festa è proseguita tutta la serata. Lorenzino non è solo un aperitivo, rappresenta il simbolo vincente della voglia di dare a Guidizzolo qualcosa di nuovo, è il primo dei tanti progetti dell'Associazione commercianti, e mentre si parla ancora della serata di venerdì 15, i membri dell'Associazione sono nuovamente in fermento, si respira aria di sorprese… alla prossima!! Pamela Gamba Tre momenti della serata 6 Che cosa avrebbe visto un ipotetico “grande occhio” venerdì sera? Sapete quello ormai famoso di tutti i reality show che la televisione non fa altro che propinarci… avrebbe visto una rotonda trasformata in un grande palco e molta gente, raccolta intorno ad un bancone quadrato ricco di leccornie e stuzzichini preparati con cura dai membri dell'Associazione, che degustava ridendo e scherzando l'aperitivo di Guidizzolo. Niente a che vedere con i “reality”, ma reale sul serio! E proprio come le stelle… un aperitivo, e poi un salute Argomenti medici semplificati dal Dottor Elodio Perani Le cellule staminali Un problema sconosciuto al popolo referendario Dopo i primi approcci alle audizioni televisive ed alle letture giornalistiche sui temi del referendum del 12 giugno scorso, mi sono accorto che giornalisti e politici non conoscevano bene l' argomento, la chiesa giustamente ne trattava soltanto la parte magistrale e gli scienziati, come sempre, non avevano la modestia di tradurre in termini comprensibili i punti essenziali. Così, come sempre, quando voglio capire qualche cosa di impegnativo, autonomamente e con grande rigore consulto le pubblicazioni scientifiche, unica fonte attendibile. Se poi intendo riportarne i concetti base, come faccio ora, non uso né la presunzione di inventare, né lo scopo di travisare per fini diversi. Se consultiamo un dizionario della lingua italiana alla parola “Stame”, troviamo un significato: “filo della vita” che, nel suo aggettivo, si adegua perfettamente alle cellule embrionali. Si compone così la dicitura “cellule staminali” che hanno fondamentalmente due caratteristiche: la capacità illimitata di autoriprodursi senza differenziarsi e la capacità limitata di dare origine a cellule progenitrici dalle quali discendono cellule differenziate nervose, muscolari, ematiche, epiteliali, germinali, ecc.. Da circa trent' anni la ricerca biotecnologica si occupa di queste cellule sia in tessuti adulti che in tessuti embrionali di animali da esperimento. Recentemente la ricerca si è particolarmente rivolta alle cellule staminali embrionali umane su cui ci sono notevoli divergenze di vedute tra la Scienza ed il Magistero della chiesa. In pratica il prelevamento di queste cellule verrebbe eseguito su embrioni umani fecondati in vitro (laboratorio) in una fase evolutiva chiamata “embrioblasto”, provocando la distruzione dell' embrione stesso. Successivamente vengono messe in coltura su terreno adatto dove formano colonie dette “embrioidi”. Ripetute colture di queste colonie ottenute portano alla formazione di linee cellulari capaci di moltiplicarsi indefinitamente, conservando poi in congelatore le caratteristiche di cellule staminali per anni. Queste, tuttavia, costituiscono soltanto il punto di partenza per la preparazione delle linee cellulari differenziate, ossia di cellule le quali possiedono le caratteristiche che assumono nei vari tessuti (muscolari, nervose, ematiche, epiteliali, germinali, ecc.). Presto però sono apparsi due problemi: quello immunologico e il possibile effetto tumorigeno di queste cellule. Per questo è stata proposta dall' ingegneria genetica o la “clonazione terapeutica tissutale” derivata dalla singola cellula di un omologo tessuto o la partenza da un ovocita senza ricorrere quindi “al prodotto” ovulo + spermatozoo. Come anzidetto, in studi di circa 30 anni fa era emerso chiaramente che in molti tessuti adulti sono presenti cellule staminali capaci di dare origine a cellule proprie di un dato tessuto. Negli anni più recenti invece sono state scoperte cellule staminali “pluripotenti” nel midollo osseo, nel cervello, nel connettivo di vari organi, nel sangue placentare e del cordone ombelicale che, se sostenute da fattori di crescita ed altre proteine regolatrici, sono capaci di dare origine a più tipi di cellule. Anzi, un notevole cammino è già stato percorso in campo sperimentale, applicando anche i più avanzati metodi di ingegneria genetica e biologia molecolare per la transduzione di cellule staminali o progenitrici che, impiantate, sono capaci di restituire le funzioni specifiche a tessuti sofferenti. Basti accennare che nell' uomo le cellule sta- 7 salute minali del midollo osseo, da cui si formano tutte le diverse linee di cellule ematiche, sono capaci di ricostituire tutti i tipi di globuli in pazienti che hanno ricevuto dosi ablative di radiazioni e di chemioterapia, e questo con velocità proporzionale alla quantità di cellule usate. Esiste dunque un indice di grandi promesse che le cellule staminali adulte riservano per una terapia efficace di tante patologie tanto che anche quelle muscolari della linea adulta possono diventare cellule di maggior importanza per tessuti diversi da quello originario, ed essere la chiave di terapie future persino nelle malattie non di origine muscolare. Questi studi suggeriscono che le cellule staminali nei differenti tessuti adulti possono essere molto più simili, di quanto finora pensato, alle cellule embrionali umane, fino ad averne in alcuni casi un repertorio molto vario. Tutti questi progressi, e i risultati già raggiunti nel campo delle cellule staminali dell' adulto lasciano dunque intravedere non soltanto la loro grande plasticità ma anche la loro ampia possibilità di prestazioni, verosimilmente non diversa da quella delle cellule staminali embrionali. Ovviamente non è ancora possibile porre a confronto i risultati terapeutici ottenuti e ottenibili utilizzando le cellule staminali embrionali e le cellule staminali adulte. Per le seconde sono già in corso da varie ditte farmaceutiche delle sperimentazioni cliniche che lasciano intravedere buoni successi e aprono serie speranze per un futuro più o meno prossimo. Per le prime, anche se vari approcci sperimentali danno segnali positivi, la loro applicazione in campo clinico, proprio per i gravi e già menzionati problemi etici e legali connessi, richiede una seria riconsiderazione e un grande senso di responsabilità davanti alla dignità di ogni essere umano. Per quanto riguarda poi la procreazione assistita, mi pare che si possa accettare, per così dire, la strada in cui viene coadiuvato un evento fisiologico che ha in essere tutti gli elementi naturali e non quella forzata il cui fine non è esattamente la procreazione ma il successo di una pro- 8 cedura extranaturale che risuoni soltanto come fatto tecnico eclatante. A questo punto, poiché il buon senso minimo non avrebbe dovuto partorire simile referendum, rimane aperto l' unico, fondamentale, enorme problema: il numero imprecisato, ma sicuramente grande, di embrioni congelati presenti nei “dormitori genetici” di tutto il mondo. Da qui derivano due logici ed inquietanti quesiti: chi ha dato agli sperimentatori il permesso di creare individui proiettati in un imprevedibile ed oscuro futuro, avvallato né dalle laiche leggi che guidano l' umanità, né dai principi di vita della chiesa cattolica ai quali personalmente attribuisco l' unico credito? Per conto mio questi scienziati dovrebbero almeno rendere conto a un tribunale, perché essi stessi, patrimonio dell' umanità che con i loro studi hanno permesso a tutti una vita migliore e più lunga, non possono essere avulsi da un ordine direttivo che ne controlli le tendenze in modo che la vita di una persona non passi obbligatoriamente attraverso la morte di un' altra. Secondo quesito: cosa farne di questi embrioni per i quali non c'è via di ritorno? Per me, che non sono né scienziato né teologo, ci potrebbe essere un' unica, orribile strada percorribile: quella scientifica e omicida usandoli a patto certo che, per la restante esistenza dell' umanità, non si verifichi mai più un' altra strage degli innocenti. Da cattolico e da lettore dell' “Evangelium vitae” la ritengo comunque una soluzione di erodiade reminiscenza. Ma, allo stato attuale delle cose, ne esiste un' altra? -Ciao! -Ah, ciao… -Ti è piaciuto il “lorenzino”? -Vuoi dire l'aperitivo che hanno presentato i commercianti guidizzolesi? -Certo… -Sì… buono, e poi finalmente un'idea nuova per la fiera! -Già, ogni anno si prova qualcosa di diverso, ma non si riesce a trovare qualcosa che duri… -Pensavo che tirassero di più i giochi di una volta… -Mah… però forse a farli di sera… al pomeriggio fa troppo caldo.. e poi sull'asfalto fa ancora più caldo… -Comunque bisogna puntare su un'idea e crederci, riproporla…. -Già, a volte anche un'idea banale può funzionare… -Pensa al palio delle capre a Cavriana… -Dicono che quest'anno c'erano cinquemila persone… -A proposito di Cavriana, adesso c'è spesso sui giornali, ma per altro… -Parli degli autovelox che hanno messo al monumento delle millemiglia? -Già, qualcuno dice che non interessa tanto la sicurezza, quanto gli incassi… -Beh, io non so come la pensi tu, però ti posso dire che solo nella settimana prima che li mettessero giù sono successi tre indicenti gravi in quel tratto di strada… adesso invece vanno tutti più piano… -Mah.. -E poi, scusa… se ci sono delle regole, bisogna rispettarle no? Ne va della sicurezza di tutti.. -Sì ma… bisognerebbe che tutti le rispettassero… -Già, invece ci sono i soliti furbi… -Come quelli che non pagano l'assicurazione per la macchina… e mica solo gli extracomunitari, sai? -Ma se li trovano… cosa succede? -Dovrebbero sequestrargli la macchina… -…e non tolgono punti sulla patente?, secondo me dovrebbero ritirargliela la patente… -Addirittura… -Ma tu pensa se ti viene addosso uno che non ha l'assicurazione… chi ti risarcisce? Non parliamo poi se ci scappa il morto… -Già, non ci pensi finchè non ti tocca, neh? -Come per il terrorismo, cerchi di non pensarci, ma poi… -Come quelli di Londra…. -Dici che dovremo imparare a convivere con questa angoscia degli attentati? -Mah, prima o poi si risolverà anche questo… -Certo, è passato Nerone, è passato Napoleone, è passato Hitler, è passato Stalin, passerà anche Bin Laden… -Mah, vedi… è l'integralismo islamico che mi preoccupa… -A me che preoccupa di più è la rassegnazione dell'occidente… -Cioè? -Una specie di remissione, di eccesso di riverenza verso il diverso, a scapito della tua identità, dei tuoi valori, della tua cultura… -Come se ci fossero dei sensi di colpa che ci portiamo dietro… -Nel senso che… le colpe dei padri ricadranno sui figli? -Sai, c'è chi giustifica il terrosismo islamico come rivincita sulle crociate… -Ma… mio padre non ha fatto le crociate, e neanche mio nonno… -Di questo passo non si finirebbe più… -Già, questi sono assassini e non c'è scusa… -… e basta! -Te salude! 9 Terrorismo: un incubo senza fine Marika Busca Ed è ancora allarme terrorismo. Tutto già visto, tutto già tristemente vissuto: i visi insanguinati, le lacrime dei familiari, la preoccupazione per i nostri connazionali, i morti, i dispersi, la paura e il sospetto, tutto il mondo che trema. Ma questa volta è stato diverso, almeno per me. Quando ho sentito la notizia non ho potuto fare a meno di pensare al mio soggiorno studio a Un incappucciato con la kefyah di guardia mentre un gruppo di musulmani sono in preghiera 10 Cambridge. Ricordo un piacevole giorno di fine estate, e l'eccitazione per la nostra prima gita a Londra. Noi, studenti mantovani, provenienti da una piccola città, dovevamo confrontarci con la realtà di una grande metropoli, il cuore pulsante dell'Europa. Arrivati in treno da Cambridge, per giungere in centro dovemmo, come tutti, prendere la metropolitana. Così, armata di cartina, ho esattamente chiaro nella mente il momento in cui partimmo da King's Cross, attraversando la linea Piccadilly verso il centro di Londra, passando per fermate come Russel Square o Covent Garden. Nomi che, fino a qualche tempo fa, potevano apparire insignificanti, ora tristemente noti. Vedendo le immagini di quella tragedia, decine di persone bloccate in quel tunnel sotterraneo, corpi che vengono calpestati, gente che urla, mi sconvolge pensare che io e i miei compagni siamo stati su quella stessa linea, e che, al tempo, la nostra più grande paura fosse scendere alla fermata sbagliata. Nonostante fosse passato un anno esatto dall'attentato alle torri gemelle, a Londra non si respirava aria di panico,anzi, la vita continuava nella sua “tranquilla” frenesia quotidiana. Era comunque palpabile un forte sentimento di cordoglio verso gli USA, colpiti da una così grande tragedia. Ognuno pensava, o forse sperava, che quell'onda di morte e distruzione si sarebbe fermata lì, a New York, simbolo del capitalismo nonché centro della finanzia mondiale. Sembrava così remota l'ipotesi che il terrorismo, Al Qaeda, Bin Laden e tutti i fantasmi della strage dell'11 settembre potessero raggiungere l'Europa, prima Madrid e poi Londra; mentre ora l'umanità intera si chiede chi sarà il prossimo. Personalmente, dopo aver vissuto l'esperienza di passare in quegli stessi posti dove, a distanza di tre anni, sarebbero esplose ben tre bombe, ho capito veramente la disumanità di questi gesti, che colpiscono volontariamente degli innocenti. Infatti, di sicuro, quei vagoni non contenevano importanti esponenti politici, bensì uomini e donne come noi, che magari si stavano recando al lavoro, un po' assonnati e assorti nei loro pensieri, oppure studenti che, come me, visitavano con emozione la città per la prima volta. Si potrà mai scrivere la parola “fine”? Appunti di viaggio e... Martina Grandelli Questo è stato un anno bellissimo. Il tempo è volato in un baleno! Se ci penso non mi sembra lontano il primo giorno di scuola alle medie: eravamo tutti impauriti, timidi ma felici di rivedere gli amici che, durante l'estate, ci erano mancati tantissimo. L'anno è stato pieno di impegni scolastici e sono soddisfatta delle gite che abbiamo fatto. Il 21 aprile noi, alunni di 2ª e 3ª media di Guidizzolo e Cavriana, frequentanti il corso pomeridiano di tedesco, siamo andati due giorni a Monaco di Baviera. Il viaggio è stato lungo: ben cinque ore di pullman! Per fortuna l'autista ci ha sopportato pazientemente e con lui anche le proff. Serena Tanchella ed Elisa Arduini che ci hanno accompagnati. Monaco è una città meravigliosa, gioiosa e moderna, piena di negozi, mercati e attrazioni turistiche tra cui l'Ocktoberfest, la festa della birra che, lo dico per tranquillizzare i genitori, non abbiamo visitato. L'albergo era abbastanza attrezzato, anche se, essendo tutto in legno, non si poteva fare un passo senza venire “scoperti” e, anche se non facilmente, riuscivamo a farci capire dai tedeschi, rigorosamente biondi e dagli occhi chiari. Prima di tornare a casa, abbiamo anche visitato Dachau, il campo di concentramento a 18 km da Monaco, dove furono uccise più di 50.000 persone. È chiuso dal cancello su cui è scritto ”Arbeit macht frei” “Il lavoro rende liberi”, frase con cui si accoglievano gli ebrei che erano convinti di andare in una fabbrica di munizioni. Dachau è lungo 600 metri e largo 300 metri e inizialmente era stato progettato per ospitare 5.000 detenuti, ma, a partire dal 1942, il numero non scese mai al disotto dei 12.000. Le camere a gas e i forni crematori sono immagini agghiaccianti e tristi che mi hanno fatto capire quanto l'uomo nel corso della storia sia riuscito a ferire se stesso. Nei giorni prima della liberazione, avvenuta il 29 aprile 1945, il numero dei detenuti era di 67.665: una cifra esorbitante. La gita si è conclusa il 22 aprile verso le 11 di sera. Certo, ci sono voluti giorni per recuperare le ore di sonno perdute durante la “notte in bianco”... ma è stata una gita che ha saputo associare la cultura al divertimento. Come si dice, il miglior modo di conoscere una città è visitarla! Le ore a scuola non sono ancora concluse, siamo vicini alla fine, quando, grazie ad un lavoro sulla “poesia in gioco” svolto con la prof. A n n a Giallonardo, vinciamo un premio speciale al concorso internazionale “Arnaldo da Brescia” riservato ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori. Così il 25 maggio, orgogliosi e felici, noi di 2ªb ci rechiamo a Brescia accompagnati dalla stessa prof. Giallonardo, dalla prof. Patrizia Serventi e dal nostro preside Sergio Rebecchi. Abbiamo assistito alle premiazioni e abbiamo vinto un paio di libri, una cornice in argento e un trofeo, che custodiamo gelosamente nel nostro istituto. Abbiamo chiuso l'anno in bellezza e facciamo già grandi progetti per il nostro prossimo, e ultimo, anno alle medie. Due momenti della cerimonia con la consegna del premio alla Scuola media di Guidizzolo 11 Noi e la legge a cura di Laura Leorati, dottore in legge I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Riforma Biagi Dal lavoro temporaneo alla somministrazione del lavoro La legge 196/1997 disciplinava il contratto di fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo, mediante il quale un'impresa di fornitura di lavoro temporaneo assumeva lavoratori al fine di porli a disposizione di un'altra impresa che ne utilizzava le prestazioni per soddisfare esigenze produttive di carattere temporaneo. Con la riforma del D.Lgs. 276/2003 è stata abrogata la disposizione sul lavoro interinale e al contempo è stata introdotta la somministrazione di lavoro. Le principali differenze tra le due tipologie sono sostanzialmente due: 1- i lavoratori possono venire assunti dall'agenzia di somministrazione con contratto di lavoro a tempo indeterminato, rimanendo a disposizione della stessa per i periodi in cui non svolgono la prestazione presso un utilizzatore. In tal caso, l'agenzia deve corrispondere al lavoratore un'indennità mensile non inferiore a 350 euro divisibili per quote orarie. 2- sono state modificate le cause per le quali è ammesso ricorrere alla somministrazione a tempo determinato: esse non sono più quelle fissate dalla contrattazione collettiva per far fronte a situazioni di natura eccezionale e temporanea, ma possono dipendere da ragioni tecniche, produttive, organizzative e sostitutive anche legate all'ordinaria attività dell'impresa. Le agenzie di somministrazione devono essere inserite in un apposito albo e, diversamente da quanto avveniva nel lavoro interinale, esse sono abilitate dal Ministero del Lavoro a svolgere più di un'attività: somministrazione a tempo determinato e indeterminato, intermediazione di manodopera, ricerca e selezione del personale. Con il contratto di somministrazione, che deve avere la forma scritta a pena di nullità, il somministratore si assume l'obbligo di pagare direttamente al lavoratore il trattamento economico, nonché di versare le contribuzioni previdenziali. In caso d'inadempimento, spetta all'utilizzatore assolvere tale obbligo, fatto salvo il diritto di rivalsa verso il somministratore. II datore di lavoro che utilizza un lavoratore temporaneo è responsabile 12 di ogni violazione degli obblighi di sicurezza, egli è perciò tenuto a informarlo sugli eventuali rischi dell'attività da lui svolta e a osservare nei suoi confronti le procedure di protezione previste per gli altri dipendenti. Al lavoratore somministrato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale e aziendale in uso nell'impresa che lo utilizza: egli, pertanto, ha lo stesso orario lavoro, giornaliero e settimanale, lo stesso numero di ferie e di permessi degli altri dipendenti, inoltre, a parità di qualifica, percepisce la stessa retribuzione. È prevista la possibilità di richiedere un periodo di prova per ogni singola missione del lavoratore somministrato, pari a un giorno effettivo di lavoro per ogni 10 giorni di durata delle missioni. Durante il periodo di prova ciascuna delle due parti può recedere senza preavviso né indennità sostitutiva. La somministrazione di lavoro è vietata: a) per la sostituzione di lavoratori in sciopero; b) presso aziende nelle quali si sia proceduto entro i sei mesi precedenti ai licenziamenti collettivi; c) presso imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi inerenti alla sicurezza sul lavoro. Quando la fornitura di lavoro avvenga al di fuori dei limiti e delle condizioni previste dalla normativa, il lavoratore può chiedere, mediante ricorso notificato all'impresa utilizzatrice, la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di quest'ultima, con effetto dall'inizio della somministrazione. Nell'ipotesi di somministrazione fraudolenta, in altre parole stipulata con la specifica finalità di eludere le norme inderogabili di legge o di contratto collettivo, il somministratore e l'utilizzatore sono puniti con ammenda di 20 euro per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione. Accanto a questa forma di “staff leasing”, è prevista una serie di nuovi contratti atipici: il lavoro a chiamata, a progetto e ripartito. Tali discipline saranno illustrate nel prossimo numero. Noi e il fisco a cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Assunzione di Extracomunitari: nuove regole Nei primi mesi del 2005 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un provvedimento che ha introdotto delle modifiche alle disposizioni relative alla disciplina sull'immigrazione. Le nuove procedure per occupare i lavoratori extracomunitari dovranno “ruotare” attorno ad uno Sportello Unico da istituirsi presso la Prefettura UTG; in attesa dei provvedimenti che renderanno operativo tale Sportello le modifiche introdotte dalla norma sopraccitata operano solo per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e per le autorizzazioni al di fuori dei flussi d'ingresso. Esaminiamo insieme gli aspetti principali. Nuove assunzioni di soggetti già presenti in Italia - rinnovo del permesso di soggiorno e contratto di soggiorno Per l'instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro con un cittadino extracomunitario, che soggiorna in Italia con un regolare permesso, è ora necessario sottoscrivere un nuovo contratto di soggiorno per lavoro; più articolato di quello utilizzato in precedenza. La sottoscrizione del nuovo contratto è obbligatoria anche per proseguire un rapporto di lavoro già regolarmente in essere con un soggetto extracomunitario, in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro non stagionale, per il rinnovo del permesso stesso. Il Ministero del Lavoro, con circolare 9/2005, ha pubblicato i moduli da utilizzare precisando che le parti possono concludere il contratto di soggiorno per lavoro autonomamente e direttamente, al di fuori dello Sportello Unico, se lo straniero coinvolto è dotato di un permesso di soggiorno valido che gli consente di svolgere senza limitazioni l'attività di lavoro subordinato. I contratti sottoscritti, dovranno poi essere trasmessi agli uffici competenti, nei termini di legge. Si sottolinea che tra le dichiarazioni che devono essere rilasciate dal datore di lavoro vi è anche quella relativa alla sistemazione alloggiativa del lavoratore conforme ai parametri di legge, certificata dal Comune o dall'Asl e quella che il rappor- to di lavoro non sarà risolto, se non per motivi di legge o di contratto, prima della scadenza prevista. Si ricorda Inoltre che il datore di lavoro è tenuto a garantire, nei confronti dello Stato, anche il viaggio di rientro in patria del lavoratore extracomunitario. Oltre alla comunicazione alla Prefettura UTG del contratto di soggiorno sottoscritto, il datore di lavoro è tenuto inoltre a porre in essere una serie di altri adempimenti, tra cui una comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza (entro 48 ore). La mancata osservazione di tali obblighi è punita con una serie di sanzioni che possono arrivare sino a 2.500, 00 euro. Sanzioni ancora più elevate, sino all'arresto, sono previste per chi occuperà alle proprie dipendenze stranieri privi di permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno scaduto per il quale non è stato chiesto il rinnovo. Casi particolari d'ingresso Per i lavoratori appartenenti a determinate categorie od in possesso di specifiche professionalità (es. dirigenti di società aventi sedi o filiali in Italia, ovvero di società aventi sede in uno Stato dell'Unione Europea, traduttori ed interpreti, ballerini, artisti e musicisti ecc) sono previste una serie di regole differenti rispetto a quelle generali. In particolare tali ingressi non rientrano nei flussi annuali stabiliti con apposito Decreto, il nulla osta dello Sportello Unico deve essere utilizzato entro 120 giorni e la durata del nulla osta non potrà eccedere, salvo proroga ove prevista, quella del rapporto di lavoro entro un massimo di due anni. Nei confronti di alcuni soggetti, come ad esempio i professori universitari, i ricercatori e gli infermieri professionali il nulla osta viene concesso a tempo indeterminato. Fino a quando lo Sportello Unico per l'immigrazione non sarà operativo, gli adempimenti finalizzati alla verifica delle disponibilità di offerta di lavoro presso i Centri per l'impiego (ove richiesti dal regolamento) saranno espletati dalla Direzione Provinciale del Lavoro. 13 ar te arte & dintorni Francesca Cargnoni 14 Giovanni Pegoraro ll linguaggio pittorico di Giovanni Pegoraro non si comprende intuitivamente: i modi espressivi dell'artista sono intrisi infatti di quella modernità che fa sì che l'arte contemporanea sia per molti una materia priva di un logico significato e quindi astrusa, misteriosa 1- Senza titolo, 1998, encausto su cartacotone, cm 70x50 Pegoraro è orientato verso una tecnica astratta da quando inizia a coltivare la ricerca artistica. Egli vi si dedica con assiduità dopo aver abbandonato la professione di grafico pubblicitario, un'attività intrapresa a Milano sul finire degli anni '60 quando sono completati dal giovane gli studi presso l'Istituto d'Arte di Guidizzolo. L'insegnamento delle arti visive non gli lascia comunque tutta la libertà di esprimersi: solo da qualche anno Pegoraro può dedicarsi appieno alla sua passione, calarsi totalmente e pacificamente, come egli stesso mi ricorda, nella dimensione del fare arte. L'opera di Giovanni Pegoraro muove da una particolare concezione della percezione: il concetto della creatività insita nell'atto del vedere ha profonde assonanze con il pensiero di un noto psicologo tedesco, Rudolf Arnheim, con cui il nostro concittadino si è scambiato impressioni tramite uno scambio epistolare. Grazie all'autonomia dell'osservatore i colori scomposti, dinamici, avvolgenti, trasparenti di Pegoraro (foto 1: Senza titolo, 1998, encausto su carta-cotone, cm 70x50) assumono particolari sembianze nella fantasia dello spettatore, si materializzano divenendo, per dirla con un termine tede- sco, Gestalt, forma. Il fruitore diventa così anch'esso creatore dell'opera d'arte, la quale non è oggetto in sé bensì frutto di una dialettica fra l'autore, che concepisce con il suo fare l'oggetto artistico, questo stesso e ciò che l'osservatore di esso recepisce. Nel primo dei Quaderni dell'Immaginale Morenico elaborato una quindicina d'anni fa a conclusione di un ciclo di incontri e dibattiti tenutisi a Castiglione delle Siviere viene estrinsecata da Pegoraro l'importanza di questa interazione dinamica tra oggetto e soggetto, della fruizione attiva che l'uomo può possedere del mondo. Si tratta di un atteggiamento stimolante, opposto a quello, comunque non condannabile, di ricezione passiva che l'uomo assume dinnanzi ad un mezzo di comunicazione diffusissimo: la televisione. Pegoraro fa un esempio eclatante per rendere l'idea di cosa sia l'autonomia dell'osservatore ricordando Edgar Rubin inventore della conosciutissima figura del calice nero i cui limiti sono i profili di due teste: è a seconda della nostra volontà di percepire lo sfondo che possiamo vedere il calice o i due volti. L'opera di Pegoraro si rivela dunque di grande attualità per il messaggio che in essa è implicito: si tratta di una pittura infatti, come sottolinea il critico Gilberto Cavicchioli, che è “provocazione a pensare, a vivere, in definitiva ad essere” . I racconti di Pegoraro ci offrono altri spunti di riflessione. Ma soffermiamoci ancora un istante sul termine racconto: ho usato questo termine non casualmente ma con l'intenzione di sottolineare che le realizzazioni dell'artista non sono tanto pezzi singoli quanto opere da sentire nella loro continuità; tale concezione si palesa in particolare quando un'opera, quale ad esempio Mediterranea (1998, foto 2: encausto su cartacotone, cm 80x80) “racchiude più tasselli pittorici distinti” (Cavicchioli) . Pegoraro usa soprattutto l'encausto (rivisitazione di una delle tecniche più diffuse nel mondo antico): è un fare artistico quello dell'encausto che necessita di molta cautela e pazienza, come del resto la doratura a foglia (foto 3: Profili d'ascolto, 2002, legno e foglia oro, cm 35x35), un procedimento che ha racchiusa in sé la storia e la tradizione artistica. Ricorrendo a queste tecniche l'artista compie una scelta precisa, in netta opposizione alla frenesia della nostra epoca. Pegoraro, così dichiara egli stesso, sviluppa cioè “una concezione dell'arte come forma di resistenza alla velocità che permea i comportamenti dell'uomo ar te arte & dintorni contemporaneo” . Giovanni Pegoraro ha esposto recentemente alcune sue realizzazioni presso la Galleria Sartori di Mantova ma già da una decina d'anni ha reso noti al pubblico i propri lavori: al 1998 risale la prima mostra importante, Segno Colore Memoria (tenutasi a Desenzano del Garda alla Galleria La Cornice), al 2002 invece il conferimento di un prestigioso riconoscimento: la medaglia di bronzo per le arti visive al XX Premio Firenze-Europa, ragione per la quale una sua opera è stata esposta nel famoso Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. 3- Profili d'ascolto, 2002, legno e foglia oro, cm 35x35 2- Mediterranea 1998: encausto su carta-cotone, cm 80x80 15 cinema arte & dintorni Francesca Piazza 16 Clint Comics Il recente successo di “Sin City” ha decretato un'altra riuscita incursione del cinema nel mondo del fumetto. Sin City è una città torbida ed immorale, animata da sicari, prostitute e depravati di ogni foggia, dove la polizia è corrotta e il clero si lascia sedurre dal peccato. Nella città dei vizi tre storie s'intrecciano: quella di Marv, deciso a vendicare una donna assassinata mentre dormiva accanto a lui, quella di Hartigan, poliziotto onesto accusato di un crimine che non ha commesso, ed infine quella di Dwight, killer cui spetta il compito di riportare l'ordine in una città divisa fra agguerrite prostitute e malavitosi. Il film, scritto e diretto dall'ideatore del fumetto, Frank Miller, e da Robert Rodriguez , si rifà all'ottica “pulp”, tanto cara a Tarantino (cui si devono fra l'altro alcune sequenze del film), e quindi: violenza, sangue, dialoghi e situazioni ai limiti dell'assurdo, in una struttura cronologicamente stravolta. “Sin City” è solo l'ultimo film che sancisce il felice connubio fra cinema e fumetto. Uno dei primi fu “Dick Tracy”, poliziotto incorruttibile le cui avventure furono trasposte sul grande schermo sin dalla metà degli anni Trenta, anche se la versione più celebre è senz'altro quella diretta ed interpretata da Warren Beatty nel '90. Nel '66 uscì “Batman” con Adam West nei panni dell'uomo pipistrello; il film, ai più sconosciuto, volle sfruttare il successo della serie televisiva trasmessa quello stesso anno. Passarono più di vent'anni prima che Tim Burton decidesse di realizzarne un remake, con attori del calibro di Michael Keaton, Jack Nicholson e Kim Basinger; il film fu il primo di una lunga serie, in cui si avvicendarono registi e interpreti diversi, di cui l'ultimo,“Batman Begins”, è recentemente uscito nelle sale italiane. Lo stesso successo ottennero le avventure di un altro eroe dei fumetti: “Superman”, con Christopher Reeve e Gene Hackman come interpreti; anche questo film potè contare ben tre sequel. Negli ultimi cinque anni, il mondo del cinema pare aver spalancato le sue porte ai super- eroi della Marvel Comics, quindi: “X-men”, “Spiderman”, “Hulk”, “Daredevil” ed “Elektra”, mentre i “Fantastici quattro” sono di imminente uscita. Anche il cinema italiano non è rimasto indifferente al mondo dei fumetti: nel '67 Mario Bava porta sul grande schermo “Diabolik”, ladro misterioso ed intrigante ideato dalle sorelle Giussani nel '62; mentre nel '94 Michele Soavi dirige l'interessante horror “Della Morte dell'Amore”, liberamente ispirato all'investigatore dell'incubo Dylan Dog. Magia nell’orto Nell'era dell'informazione globalizzata, parole come omeopatia e aromaterapia sono diventati termini ormai noti, eppure continuano ad appartenere a quella dimensione alternativa che pare così lontana dalla nostra pragmatica realtà quotidiana. Inoltre il “fanatismo naturalistico” portato a galla dall'ondata della moda new age, ha travisato l'essenza della medicina alternativa, attribuendogli quelle facoltà miracolose che non sono proprie di nessuna cura e acuendo così il clima di sospetto e diffidenza verso queste pratiche. Ma così come è logico affidarsi alle cure di un medico specialista per trattare malattie gravi, pare altrettanto sensato tentare di risolvere i piccoli malesseri di ogni giorno ricorrendo oculatamente a rimedi più naturali, che la tradizione e l'esperienza diretta hanno consolidato nei secoli. Nella bella stagione, aperta alle speranze ed al calore solare è anche più facile avere fiducia nella natura: come non sentirsi rassicurati dalla dea flora e fauna osservando le verdi distese erbose che fortunatamente ancora sono visibili nei pressi delle nostre abitazioni, campi, prati, aree verdi che donano un sapore diverso all'aria, aprono il cuore e spesso racchiudono segreti inesplorati. Le piante ci parlano, ognuna di esse porta con se una storia ricca di consigli preziosi, arricchiti dal fascino dei riti del passato che con il tempo sono ascesi alla dimensione della leggenda e del mito. Non è necessario cercare a lungo per rintracciare questi verdi tesori, basta saper guardare per poter riconoscere i simboli dell'antica saggezza e del mito, custoditi dal mondo vegetale proprio nel nostro orto. Il sovrano del giardino coltivato è il basilico, dal greco basileus ”piccolo re” nome di un aristocratico citato da Omero nei suoi poemi come “potente tra i potenti”; la pianta, che gli antichi ritenevano patrocinata da Zeus, è originaria dell'India, dove veniva considerata sacra, protettrice del buon funzionamento del corpo sin oltre la morte, in molte altre culture il basilico è l'ingrediente base nei riti di purificazione contro i cattivi pensieri. Tecnicamente agisce come tonico sul sistema nervoso, favorendo la concentrazione e attenuando l'ansia, la tensione, l'emicrania, i disturbi del sonno e le angine; ma il mito gli ha assegnato anche la facoltà di rinvigorire il vero amore. La leggenda vuole che una principessa avesse sotterrato in giardino la testa del suo innamorato, mozzata dalla furia del padre tiranno che aveva sorpreso i giovani ad amoreggiare, ed aveva chiamato la splendida piantina nata in quel terreno “basilico” la cui fragranza ed il vivido colore le ricordavano i dolci momenti trascorsi insieme al giovane sfortunato, mantenendo intatto il suo sentimento. La perenne salvia è invece legata alla dea sabina Salus, protettrice del benessere della comunità, ed anche a Zeus, poiché capace di curare non solo il corpo ma anche l'anima, gli Apaches la chiamavano “erba dello spirito”; essa è l'ingrediente principale dell'Aceto dei quattro ladroni, raccomandato contro le epidemie, ha inoltre proprietà diuretiche e antiemorragiche. Il sempreverde rosmarino invece è usato come anti- reumatico e antispasmodico, nonché nella terapia contro edemi e slogature. Protetta dal sole infatti, la “rugiada di mare” è l'ingrediente base dell'Acqua della Regina d'Ungheria, una sorta di elisir di lunga vita, rimedio antireumatico e antinfiammatorio che restituì il fulgore della bellezza alla settantenne regina Isabella, la quale fece innamorare il ben più giovane re di Polonia che la sposò senza indugio. Nell'antichità Plinio consigliava il rosmarino contro i disturbi del fegato e della vista, Dioscoride e Teofrasto contro quelli dello stomaco e della digestione, e tutti lo consideravano un eccelso purificatore personale e degli ambienti. Il suo potere antimicrobico e antisettico venne utilizzato per preservare gli alimenti e sino agli inizi del '900 negli ospedali francesi si bruciavano i suoi rami per igienizzare le corsie. E infine l'intrigante prezzemolo, il cui nome significa “sedano delle pietre” è febbrifugo, diaforetico e ingrediente di lozioni contro la caduta dei capelli. Protetto dalla perseveranza di Saturno, padre dei cambiamenti lenti e profondi, rientra nelle cinque radici aperitive maggiori; secondo le credenze caraibiche e dell'Africa nera sta alla base degli auspici per trovare un buon posto di lavoro, già nella Grecia antica era usato come ornamento in cucina e offerto a mazzetti o ghirlande come augurio di prosperità e armonia. letteratura arte & dintorni Basilico, Salvia e Rosmarino Mariavittoria Spina 17 la nostra storia arte & dintorni Cassa dell’organo (XVIII sec.): S. Pietro e due putti osannanti (particolare) Franco Mondadori 18 L’organo restaurato Storia e storie del nobile strumento L'organo della chiesa parrocchiale di Guidizzolo è opera di Angelo Bonatti, attivo in zona e in area gardesana nella seconda metà del '700: suoi sicuramente la cassa, alcuni registri interni e un gruppo di canne. La cassa, in legno d'abete dipinto, è imponente per monumentalità con capitelli, mensole e fregi dorati. In alto sono scolpiti San Pietro e due putti osannanti. Il suono dell'organo accompagnava di regola i canti e le funzioni liturgiche, ma nell'ottobre 1788 fu usato per la prima volta in occasione di un battesimo per conferire al rito un'inusuale solennità. Lo chiese ii padrino, il notaio Giacomo Poli, secondo deputato della Comunità (oggi si direbbe consigliere comunale). Al bambino venne imposto il nome di Pietro Antonio Giovanni Buono. Perchè tanta festa? Pietro era nato il 22 ottobre, dopo 18 anni di sterilità dei genitori Francesco Maria Coffani e Marta Gobbi, che però avevano avuto due figli, Agostino (1768) e Margherita (1770). Purtroppo il suono dell'organo non giovò al piccolo Pietro che a tre anni e mezzo il 28 marzo 1792 "Paradisi gaudia feliciter obtinuit", per ripetere le parole dell'anagrafe parrocchiale. L’onorario da corrispondere all’organista era suddiviso tra le confraternite del SS. Sacramento, del S. Crocefisso, di S. Antonio da Padova. A volte l'organista era un sacerdote, altre un laico come Saraceni Ippolito negli anni I787 - 1788. La manutenzione spettava invece alla Fabbriceria. Nel tempo si succedettero diversi interventi di manutenzione. Circa il 1831 quello del mantovano Ferdinando Montesanti, già allievo del Bonatti. Negli anni '90 dell'800 si presentava la necessità di un intervento radicale. Fu perciò costituita una "Società per la riparazione dell'0rgano della Chiesa parrocchiale" rappresentata dal Parroco con libretto della Cassa postale di risparmio 22 agosto 1893 e oltre al contributo di famiglie e privati si ricorse a diversi espedienti per reperire il denaro occorrente, quale la vendita di galette, anche di quelle calcinate, offerte dalle famiglie. La voce maggiore di spesa fu il compenso di lire 2.700 all'organaro Bellini Giovanni di Pozzolengo, mentre il totale assommò a lire 2998,50. Il lavoro fu eseguito tra il 1895 e '96 e dopo il collaudo l'organo riprese a suonare per la sagra d'Ottobre. Il 26 settembre fu offerto un pranzo a 14 persone, sacerdoti, fabbricieri, amministratori comunali, organaro, collaudatore e organista, con un menù tradizionale. Fornitori i fratelli Zanardi prestinai, la macelleria mastra di Perani Corilla, Ruggeri Girolamo pizzicagnolo, Grassi Michele droghiere, Quiri per il vino, acquistati dalla vedova Palazzini a lire 3 due capponi, non famosi come quelli di Renzo, tuttavia meritevoli di ricordo se non altro per il comune destino di finire in pentola. Riso, fegato, cotechino, contorno di verdure, due bossolani e la mancia alle donne di servizio il pranzo costò lire 48 e 99 centesimi. Durante la II guerra mondiale organista era un militare a Guidizzolo con la moglie. E’ ricordato con il nome d'arte Spanicciati, molto bravo, apprezzato maestro, conosceva diversi strumenti e nelle balere suonava la fisarmonica Le ragazze e le donne dimenticavano le ristrettezze della guerra, affascinate al punto da cantare una canzoncina che attaccava: “Spanicciati, tu mi fai morire ...” Dopo la partenza del maestro l'organo, di nuovo bisognoso di cure, tacque per circa trent'anni, fino al restauro ad opera della ditta Sinigaglia di Padova e al trasferimento dalla controfacciata principale della chiesa al transetto sinistro. Il tempo segna pure gli strumenti musicali e, complice l'eccessiva calura del 2003, si rese non più procastinabile un nuovo intervento di restauro, affidato alla perizia dei fratelli Silvio e Roberto Micheli di Castellaro Lagusello. Parole e musica Nella serata di giovedì 23 giugno, nell'ambito delle manifestazioni per la celebrazione del 146° anniversario della Battaglia di Solferino e San Martino, la Società Solferino e San Martino ha promosso l'evento “Ricordi del Risorgimento”, avvalendosi del contributo organizzativo delle Guidizzolesi Francesca Cargnoni e Francesca Quiri Nella suggestiva cornice della Rocca di Solferino, parole e musiche si sono mescolate per ricreare l'atmosfera e le emozioni del periodo risorgimentale. Roberta Boncompagni e Patrizia Gallucci, studentesse dell'Istituto Statale d'Arte di Guidizzolo già più volte impegnate in progetti teatrali, hanno letto e interpretato alcuni brani tratti da importanti testi del periodo risorgimentale, accompagnate dalle musiche ad arpa suonate da Cristina Ghidotti. Ha aperto la serata il Presidente della Società Solferino e San Martino, dott. Fausto Fondrieschi, che ha accolto i presenti e ha illustrato il significato e il valore dell'iniziativa, occasione preziosa per mantenere vivo il ricordo di un periodo così sofferto e cruciale nel formarsi della coscienza civile italiana. Dopo la presentazione è iniziato lo spettacolo. Si è cominciato con uno stralcio dalle “Confessioni di un italiano” di Ippolito Nievo, romanzo cardine della letteratura italiana, che ripercorre la biografia di Carlo Altoviti, nella quale si riflettono gli eventi di quegli anni che videro il ridestarsi dell'Italia e la nascita di una nuova coscienza nazionale. È seguita la lettura di alcune pagine da “Ricordo di Solferino” di Henry Dunant, un testo ben noto ai Solferinesi, che ritrovano nel racconto dell'ideatore della Croce Rossa, le sofferenze vissute dagli abitanti del territorio nei giorni successivi la Battaglia ma anche la profonda umanità di quelle genti. Infine, si è concluso con un testo meno noto ma altrettanto intenso e vibrante, le “Notarelle d'uno dei Mille” di Cesare Abba, valoroso combattente e scrittore che merita attenzione per la semplicità e la schiettezza con le quali ha celebrato le gesta garibaldine. A conclusione delle letture, dopo un ultimo pezzo musicale suonato da Cristina Ghidotti, la Società Solferino e San Martino ha offerto un piccolo rinfresco ai presenti, che sono inoltre potuti salire fino sulla terrazza posta in cima Rocca, da dove lo sguardo spazia ad abbracciare tutti i territori circostanti dal Lago di Garda alle pianure digradanti verso gli Appennini: un'occasione preziosa per riscoprire l'antica funzione di vedetta della “Spia d'Italia”. La serata limpida, le luci delle fiaccole lungo i sentieri, i figuranti in costume all'ingresso della Rocca, hanno costituito la suggestiva cornice dell'evento. Numerosi erano i partecipanti, e grande è stato l'entusiasmo a termine della serata. È stata infatti un'occasione insolita per ammirare la Rocca di Solferino da una nuova prospettiva: non più solo monumento imponente di un passato lontano, ma anche luogo di memoria capace di accogliere iniziative culturali innovative; l'augurio è che possano ripetersi in futuro esperienze simili, che coniugano le arti con la bellezza e il valore storicoartistico del nostro territorio. teatro arte & dintorni Due momenti della manifestazione nella suggestiva “cornice” della Rocca di Solferino Francesca Quiri 19 A.C. Calcio Guidizzolo La nostra squadra di calcio, nel campionato appena concluso, si è classificata prima e ha raggiunto la categoria “Eccellenza” (che si può considerare la serie A delle categorie dilettantistiche). Abbiamo chiesto al presidente, Giorgio Tedoldi, di raccontare come si è giunti al prestigioso traguardo e gli impegni futuri Mi può raccontare i passi più significativi degli ultimi anni dell’“Associazione Calcio Guidizzolo”? L’A.C.G. è nata nel 2000, grazie alla passione e alla volontà di dieci soci fondatori, uniti dal comune desiderio di vedere a Guidizzolo un centro spor- Alcuni momenti di una partita del Guidizzolo 20 tivo che potesse raccogliere una squadra di buon livello e tanti giovani impegnati in questo fantastico mondo del calcio. I soci, desidero citarli per doverosa riconoscenza, erano: Badini Marco, De Gobbis Daniele, Guidetti Luigi, Maffezzoni Francesco (Jerri), Milani Giacomo, Porrini Sandro, Roverselli Enzo, Tedoldi Giorgio, Turini Davide, Zaccagni Dante. Siamo partiti con una squadra di 3a e tutte le categorie del settore giovanile. Nel secondo anno, un importante Sponsor, ci ha permesso di classificarci secondi. Nel terzo anno avviene la fusione col Castel d’Ario, si partecipa al campionato di 1a categoria. Alla fine: primi classificati e promozione. Nel quarto anno, campionato di “Promozione”. Nel corso della stagione lo Sponsor decide di ridurre il contributo. La grande volontà di tutti, squadra e dirigenti, pur in grosse difficoltà riesce a reagire e conquistare il secondo posto (sconfitti nella finale Play aut col Lonato all’87°). Nel quinto anno (2005), con molte difficoltà si riescono a trovare validi Sponsor, il gruppo ha saputo gestire bene le esperienze passate e si è arrivati alla vittoria con relativa promozione alla categoria di “Eccellenza” Ora la squadra è in “Eccellenza”, quali i programmi per il nuovo campionato? Già nel mese di dicembre avevamo capito che si poteva vincere, quindi abbiamo iniziato a pensare al futuro, a come affrontare questa nuova realtà. Abbiamo contattato possibili nuovi Sponsor, altre società che potessero condividere i nostri programmi e si potesse iniziare un lavoro in comune. Per mesi abbiamo parlato e discusso con molti, alla fine ci si è trovati in “sintonia” col Castiglione Calcio”. A risultato acquisito stiamo per lanciare il nuovo progetto, progetto “sposato” anche dal Castiglione e che ci vede coinvolti in prima linea nella sua realizzazione. Il progetto C.A.M (Calcio Alto Mantovano), prevede di coinvolgere tutto l’alto mantovano che si ritrova unito dal comune interesse per il calcio come disciplina sportiva educativa ed appassionante. Quindi si sta partendo con nuovo impegnativo progetto? Si, il progetto è ambizioso, ma è l’unica strada per poter sopravvivere, solo unendoci ad altri si potrà fronteggiare i nuovi costi organizzativi e gestionali. Il progetto prevede: - 1 squadra in Eccellenza (campo di gioco a Castiglione delle Stiviere). - 1 squadra di Seconda Categoria, il Savoia Castiglione (campo di gioco a Guidizzolo) nella quale troveranno posto tutti i giovani usciti dalle file del Guidizzolo e del Castiglione. - Settore giovanile, verranno formate squadre Regionali, dove i migliori confluiranno nella categoria superiore. - Per tutti, squadre giovanili a livello Provinciale e una di Juniores (campo di gioco a Guidizzolo). - A Guidizzolo vi saranno inoltre le attività: Scuola calcio anni 5-8 Mini pulcini anni 8-10 Pulcini anni 10-11 Esordienti anni 12-13 Giovanissimi anni 13-14 Allievi anni 15-16 E per i guidizzolesi vi è la possibilità di utilizzo degli impianti? La convenzione col Comune di Guidizzolo, relativa alla manutenzione e custodia degli impianti e dell’area verde, recentemente rinnovata (a un costo decisamente inferiore a quello offerto da altre ditte), ci permetterà di mantenere l’efficenza di questo Centro Sportivo di grande prestigio e garantite a tutti il suo utilizzo sia ai gruppi organizzati che ai singoli che vogliono allenarsi per altre attività. Da poco si è concluso un patto di collaborazione con l’“Atletica Guidizzolese” per le sue squadre a sette ed 11 giocatori. Andrea Dal Prato 21 Mantova: serie B Un solo grido: Forza Mantova! La città, i paesi, i cuori si sono tutti tinti di solo due colori, anzi di un solo colore: il biancorosso. Ed è stata un'emozione fortissima per chi assapora anche solo un po' di calcio. 19 giugno 2005 un momento di gioco e grandi feste per la promozione in serie B 22 Il Mantova è in serie B, nel calcio che conta. E il 19 giugno scorso ero anch'io lì in mezzo agli oltre 10.000 sportivi che hanno assiepato lo stadio Martelli per quell'ultimo atto di un campionato strepitoso che non poteva finire diversamente. Ero lì sotto un sole cocente e tra persone che sanno di calcio e che affollano lo stadio ogni domenica, ma anche tra persone che di calcio non masticano sempre e allo stadio, forse, non sono mai andate. Prima di quel giorno. Anche loro hanno sentito il richiamo forte di una giornata che ha riconciliato tutti, che ha stretto tutti in un solo abbraccio. Non succedeva da trentadue anni; due generazioni di sportivi che hanno sofferto molto, che hanno visto la loro squadra passare di mano in mano senza che mai potesse approdare a qualcosa di grande. Dalla C1 'all'onta', per questa città e per questi sportivi, della C2. In molti stadi questa categoria raccoglie non più di 5 o 600 spettatori, a Mantova quando le cose giravano un po', 4 o 5.000. Due anni fa con la presidenza Castagnaro è arrivato il primo salto di categoria: ritornati in C1. Un nuovo assetto societario ha portato Castagnaro alla vice-presidenza e Fabrizio Lori alla presidenza. Si è capito subito che c'era nell'aria qualcosa di diverso. Di Carlo in panchina; un ottimo gruppo di giocatori ben assemblati tra esperienza, buoni piedi e grande carattere e voglia di vincere; una società forte e un pubblico straordinario. Subito, tutti, hanno incominciato a parlare del Mantova. Secondo classificato in campionato il Mantova è andato ai play off con un solo obiettivo: vincere. Prima il Frosinone e poi il Pavia, pur nell'assoluto rispetto, sono parsi più dei comprimari che delle formazioni che potessero impensierire questa squadra. E nell'ultima partita, quella del 19 giugno, forte del vantaggio conquistato all'andata sul terreno del Pavia espugnato per 3 a 1, il Mantova dopo soli 9 minuti con 3 sigilli aveva già messo tutti e due i piedi in serie B. E ora? Ora gli stadi che il Mantova dovrà calcare saranno quelli di Brescia, di Verona, di Bologna, di Avellino, di Bergamo, per citarne alcuni. E poi? Sognare, come ha detto il presidente Lori durante la festa della promozione, non è un reato. Grazie Mantova! Sergio Desiderati 23 Rebecco alla ribalta Rebecco quest'anno voluto commemorare della battaglia del 24 giugno 1859. Molteplici fattori hanno reso possibile l'evento, come diversi ne sono stati gli artefici 25 giugno 2005. La Targa posta alle Baite, e alcuni momenti della manifestazione a ricordo della Battaglia del 1859 24 Alcuni mesi orsono, infatti, nella dinamica frazione guidizzolese si è costituita l'Associazione “Amici di Rebecco”. Sotto l'egida del Comune, l'associazione ha dato personalità giuridica al gruppo che da anni andava occupandosi di animare la vita sociale della frazione, organizzando sia la “Festa d'Estate” che la annuale cena riservata a tutti i rebecchesi, vecchi e nuovi. Nelle loro intenzioni vi era anche quella di ricercare e valorizzarne alcuni aspetti storici, a partire dal ruolo avuto da Rebecco dai suoi dintorni e dalla sua gente nella famosa battaglia di Solferino e San Martino. Quei luoghi, si sa, sono cosparsi di croci e lapidi commemorative di quel tragico evento. Caso volle che anche il Centro Culturale San Lorenzo, stesse curando una analoga iniziativa, da concretizzarsi con una pubblicazione della serie “quaderni guidizzolesi” dedicata a quanto accaduto sul fronte sud in quella epica battaglia. Dalla ricerca eseguita, grazie alla collaborazione con la “Società Solferino e San Martino”, si è avuta la conferma che a Rebecco, come alle Baite e ancor più a Cà Nova, si svolsero alcune delle fasi cruciali e più cruente della battaglia. La pubblicazione, ideata da Graziano Pelizzaro e curata da Andrea Dal Prato, fornisce una ampia documentazione a conferma dell' assunto, con la precisione dei testi del prof. Massimo Marocchi. Ma una celebrazione non è tale senza una manifestazione pubblica, come peraltro avviene da tempo immemorabile sia a Solferino che in altre località. Prese corpo così il programma della manifestazione che si è tenuta lo scorso sabato 25 giugno e che è stata inserita nel manifesto delle celebrazioni ufficiali. La celebrazione è iniziata con la partenza da Rebecco di una staffetta per Solferino, cui è seguito un corteo, da Rebecco alle Baite, dove è stata scoperta una targa commemorativa. Il corteo è stato caratterizzato dalla partecipazione di un nutrito drappello di soldati con le divise di diversi reparti militari che combatterono quella battaglia e ha chiuso poi il corteo con tre scariche di artiglieria ad avancarica e di cannone. I replicanti, forniti dalla Società Tre Leoni di Somma Lombardo, con l'apporto del socio guidizzolese Aristide Porrini, hanno riscontrato il plauso e l'ap- prezzamento dei numerosi partecipanti. Il corteo ha visto la partecipazione del presidente della Società Solferino e San Martino, Dr. Fausto Fondrieschi, oltre alla Associazione Alpini ed alle autorità civili e militari locali. Durante la tradizionale cena offerta ai propri soci dal gruppo “Amici di Rebecco”, è stata distribuita a tutti copia della pubblicazione curata del Centro Culturale San Lorenzo. Al termine il corpo Bandistico di Guidizzolo ha tenuto un concerto, offrendo ai presenti il meglio del proprio repertorio. Nella pausa la presidente del gruppo, Maria Alberti, ha consegnato alcune tessere onorarie, all'ex sindaco, al vice sindaco, a due assessori ed presidente del Centro Culturale San Lorenzo, Graziano Pelizzaro, che ha curato l'organizzazione della parte rievocativa della manifestazione. Durante la cena, ai tavoli, numerosi i commenti raccolti: “Bella la strofa incisa sulla targa…” (tratta da una poesia di Anna Maria Cresci). “Si potrebbe pensare ad una rievocazione in grande stile da tenersi a Rebecco, o a Cà Nova, magari l'anno prossimo…” “Chissà perché non si è chiamata Battaglia di Rebecco e Solferino?! In fondo qui si sono svolte fasi decisive…” “Mah, cosa vuoi… a San Martino c'erano i piemontesi, e allora…” “Già gli italiani sono sempre stati bravi ad arrivare appena in tempo per spartire i meriti…” “Se è per questo, è un'abitudine ancora diffusa, soprattutto tra certi politici…” “Quello che conta è che finalmente qualcuno faccia qualcosa anche per Rebecco…” “Beh, finalmente hanno asfaltato alle Baite, no?…” “Hai visto, nel logo degli “Amici di Rebecco” c'è la nostra chiesa, disegnata da Franco Bassignani...” “Comunque, il risotto dell'Arturo Amerini è sempre il migliore!…” 25 cronaca Una giornata con i “Nuovi Randagi” Recentemente ci siamo ritrovati con i componenti del gruppo teatrale amatoriale guidizzolese, i Nuovi Randagi, in un noto ristorante della zona, un po' per festeggiare il successo della passata stagione, un po' per consolidare lo spirito di gruppo, un po' per gettare le basi per gli impegni futuri. C'erano tutti, attori, protagonisti, comparse, sostenitori e collaboratori. Tutti con la medesima voglia di sentirsi parte essenziale di una compagnia che cerca di divertirsi e divertire, con semplicità, raccontando la vita di tutti, di tutti i giorni. E' un sentimento che solo chi l’ha provato può capire. Un senso di comune appartenenza, che annulla ogni differenza, che fa sentire tutti uguali, tutti importanti. Solo chi ha conosciuto la fatica e la gioia, l'entusiasmo e lo scoramento, la voglia di smettere e la voglia di ricominciare, solo questi possono capire. E l'impegno è tanto lungo quanto breve invece è l'applauso, pur se rimane dentro l'intima soddisfazione di aver cercato di dare il meglio di sé. Questo è ciò che si è colto, in un pomeriggio trascorso in compagnia dei “Nuovi Randagi”, che sta preparando la rappresentazione per la prossima stagione. Inutile naturalmente cercare di avere anticipazioni da Evaristo Daeder, tranne il fatto che sarà… qualcosa di nuovo. Beh, come si dice… basta aspettare, no? Il salame guidizzolese ... Dopo tante affermazioni ottenute in passato da “norcini” guidizzolesi, stavolta è toccato a Carlo 26 Luciano Parmeggiani di Rebecco, conseguire la palma del migliore. L'opportunità gliel'ha offerta il concorso indetto a Cavriana nell'ambito della manifestazione svoltasi nello scorso giugno “Arti e sapori”. Su sedici concorrenti che hanno presentato la loro produzione, una giuria di esperti dell'Onaf, che ha trovato una qualità media molto elevata, ha ritenuto il salame confezionato dal Parmeggiani il migliore salame contadino dell'Alto Mantovano. Da ricordare anche il terzo posto conseguito da Narciso Sposetti di Birbesi, a conferma dell'ottimo livello dei nostri salami contadini. Ma forse i guidizzolesi non lo sapevano già? Graziano Pelizzaro ai vertici Anusca Non tutti sanno che cos'è l'A.N.U.S.C.A., ma tutti conoscono Graziano Pelizzaro, il responsabile dell'area servizi civici che da trentaquattro anni presta servizio presso il Comune di Guidizzolo e che da una decina d'anni si occupa anche, nel tempo libero, dell'attività della Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe. Ora, a compimento della sua intensa attività, sia come docente nei corsi di formazione e aggiornamento professionale a favore soprattutto delle nuove leve del settore, in tutt'Italia, sia come pubblicista ed editorialista, l'Associazione lo ha chiamato ad un nuovo incarico di prestigio e di responsabilità, quale membro della Giunta Nazionale. Va ricordato che l'Associazione riunisce circa ottomila soci, in rappresentanza di circa 4.500 Comuni. Nell'attesa di sapere quale settore gli sarebbe cronaca stato assegnato, ha organizzato con grande successo in termini di partecipazione, una serie di convegni, in diverse regioni, dedicati ad un adempimento che per i Comuni è assai impegnativo, sia in termini di costi che di adempimenti e di risorse umane richieste: l'obbligo di emissione della carta di identità elettronica a partire dal prossimo primo gennaio. La mostra sui santini Dal 3 al 12 giugno scorsi si è tenuta nel salone parrocchiale dell'Oratorio di Guidizzolo la mostra "Il Sacro cuore di Gesù nelle immaginette", proposta dalla Parrocchia, dal Centro Culturale V. Bachelet e dall'A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Collezionisti Immaginette Sacre). All'inaugurazione, dopo il saluto dell'assessore Giovanni Milani a nome dell'Amministrazione Comunale e la presentazione del prof. Franco Mondadori, don Stefano Siliberti ha trattato il tema "Il culto del Sacro Cuore di Gesù" ripercorrendone le tappe storiche e mettendo in luce la validità della devozione popolare e delle sue espressioni. Molto seguita, la sua relazione ha creato curiosità e stimolo alla visione della rassegna. Un secondo interessante incontro di accompagnamento alla visita si è svolto martedì 7 con una relazione dell'esperto Giovanni Zanfi su "Immaginette devozionali: storia e arte". Il relatore ha molto appassionato i presenti grazie alla sua straordinaria competenza accompagnata dalla visione di alcuni autentici 'pezzi' rari. A entrambi gli appuntamenti era presente un pubblico numeroso e attento. La mostra si è distinta per il pregio di molte immaginette, le didascalie illustrative, i testi e le formule di preghiera: è stata un'esposizione tutta da leggere e da meditare. suppellettili. Nel corso della loro storia, i castelli o le fortezze, sono stati modificati più volte per poter soddisfare le richieste di sicurezza e comodità dei loro padroni, tant'è che si evolvevano in continuazione per poter essere sempre al passo con le richieste degli occupanti che, inevitabilmente, si avvicendavano nel corso degli anni. Il Signore del castello provvedeva in continuazione a migliorarne le strutture, circondandole con muri e fossati, si preoccupava di pensare agli approvvigionamenti di cibi che venivano conservati nei sotterranei, in vista di eventuali lunghi assedi e di tutte le armi possibili per poter far fronte a qualsiasi aggressione. La vita di corte poteva svolgersi regolarmente solo quando era garantita la massima sicurezza. Ultimamente i “giovani” del 41 hanno voluto riunirsi a Birbesi per una Messa a ricordo dei coscritti deceduti, e subito dopo nei locali dell'Anspi si è tenuta la riunione per fissare il programma dell'annuale gita. La scelta è caduta sul Castello di Beseno, che, con oltre 16000 mq è il più esteso complesso fortificato del Trentino, presenta tutt'oggi i segni delle alterne vicende che nei secoli lo hanno interessato, fino al profondo degrado subito nel corso dell'800. Nonostante un impegnativo e attento intervento Visita a Castel Beseno La visita ai vecchi castelli lascia un senso di sgomento nel visitatore che si trova a riflettere sulla “caducità” delle cose che mutano con l'andare del tempo. Molti castelli sono ancora ben conservati e possono essere visitati; al loro interno custodiscono veri e propri tesori in quadri, affreschi e 27 cronaca di restauro volto a restituire il castello alla pubblica fruizione, la struttura è talmente articolata e talvolta di difficile lettura. Una valida guida ha accompagnato il gruppo nel percorso alla scoperta della fortezza, invitando a soffermarsi negli spazi più significativi. Come gran parte dei castelli medioevali, anche quello di Beseno rivela una preminente funzione difensiva, evidenziata sia dalla sua posizione strategica, che consente un esteso controllo territoriale dall'alto, sia dalla sua massiccia struttura muraria. Il fortilizio si presenta organizzato attorno al nucleo centrale con un sistema di cinte murarie: alla linea difensiva più esterna apparteneva la porta in pietra, ancora oggi conservata, lungo il sentiero che sale alla sommità del dosso. La camminata dell’Amicizia Anche quest'anno a San Silvestro la prima Domenica di maggio, si è svolta la Camminata dell'Amicizia ormai giunta alla sua XXII edizione. Una bella giornata di sole e di festa, passata insieme ai ragazzi della Casa del Sole dove educatori genitori e amici hanno vissuto momenti di autentica amicizia. ”Ti canto il mio grazie”, era il tema di quest'anno. Un grazie da dire a tutte le persone che ci sono vicine nel bisogno di ogni giorno, che ci sanno donare con un sorriso, con un fiore o con una stretta di mano, ciò che più è importante nella vita di ognuno. 28 Un percorso di 9 chilometri da fare insieme passo dopo passo nella consapevolezza di essere ognuno diverso ma tutti uguali nel riconoscere la pienezza della vita colta dalle cose più semplici. Fare un tratto di strada insieme mano nella mano con un amico o semplicemente scambiare uno sguardo con chi ti sta cercando e spesso in tutti i giorni della nostra frenetica esistenza non riusciamo a vedere, sono il segno di un'iniziativa che supera l'indifferenza e dona una sensazione di benessere e di tranquillità. Il seme di un impegno che va oltre la semplice partecipazione alla Camminata per diventare interesse attenzione o semplice maggior sensibilità per problemi che mai abbiamo considerato ma che sono propri di una società che tende ad emarginare e dimenticare. Conclusa la Festa dell'Oratorio “Senza qualcuno nessuno nasce uomo” recita un brano di una canzone che parla di bambini e che è ormai un piccolo grande tormentone. E questa frase, dal significato profondo e così vero, campeggiava ai piedi del palco sulla piattaforma polivalente dell'Oratorio di Guidizzolo che nei giorni scorsi ha tenuto la sua festa annuale. Tradizionale appuntamento a conclusione dell'anno catechistico e scolastico. Potremmo qui parlare di tutta l'intera settimana; del palio delle contrade, dell'esibizione musicale di gruppi emergenti di ragazzi, della serata del liscio per il pubblico più adulto; potremmo intrattenerci anche a raccontare dei gustosi piatti preparati da abilissime mani. Potremmo ma non lo facciamo perché ci vogliamo invece concentrare su due momenti: la celebrazione della S. Messa animata in maniera straordinaria dai ragazzi e partecipata proprio da tutti, dal più piccolo al più grande della comunità parrocchiale che con alcuni rappresentanti è salita sull'altare, segno di unità e momento di passaggio da una fede che viene dall'alto, da Dio, che matura nella condivisione per uscire poi sulle strade del mondo. Don Giampaolo Ferri, l'artefice principale di tutta la festa, ha insistito molto con i ragazzi, ma anche gli adulti han capito, sull'importanza della comunità e dell'oratorio. Ma ha anche ringraziato tutti coloro, animatori in testa, che nella par- cronaca rocchia e nell'oratorio credono e per la parrocchia e l'oratorio lavorano; per rendere un servizio prezioso a tutti, dagli anziani ai più piccoli. E sono stati proprio costoro, e questo è il secondo momento a cui accennavamo, a rallegrare l'ultima serata, guidati dai loro amici più grandi, per presentare in rapida sintesi le attività di alcuni giorni di “Special acqua grest” riservato ai ragazzi di elementari e medie. Barzellette, scenette, canzoni ed un balletto finale a cura degli animatori, hanno tenuto sulla piattaforma un pubblico significativamente eterogeneo: dai nonni ai neonati, paradigma della comunità che insieme cresce e si rafforza. Senza qualcuno nessuno nasce uomo; insieme uomini si diventa. Ricordo di una vacanza in Vespa Come accade dal 1954 gli appassionati del mitico scooter della Piaggio organizzano un raduno intitolato “Eurovespa” che interessa di anno in anno varie località europee. Quest'anno, 2005, si è tenuto in Austria sul lago di Worthersee, vicino a Klagenfurt, dal 16 al 19 giugno. Due amici di Guidizzolo, appassionati di Vespa, Ernesto Bulgherini e Paolo Ramazzotti, attratti dai suggestivi luoghi della manifestazione hanno deciso di parteciparvi in sella alle nostre Vespa T5. Una mattina di buonora, abbiamo raggiunto altri ventinove appassionati mantovani in piazza Sordello e da lì siamo partiti in giornata per il luogo di destinazione, coprendo una distanza stimata di 420 Km. Verona, Vicenza, Treviso, Pordenone, Udine e, sosta obbligata, San Daniele del Friuli per rifocillarsi con dell’ottimo prosciutto e melone. La statale Pontebbana che porta al valico del Tarvisio, confine di stato con l'Austria, è stata una autentica galoppata in quasi assenza di traffico ed in un bel panorama alpino. Qui abbiamo cominciato a convogliarci con una moltitudine di Vespisti che risalivano dai più svariati luoghi d'Italia. Giunti a Portshach, ridente località turistica sul lago di Worthersee abbiamo constatato di trovarci in un autentico “Vespaio” infatti gli iscritti sono stati più di 2.500 provenienti da ogni angolo d'Europa, dal Portogallo alla Polonia, dall'Olanda alla Grecia. Attraverso i verdeggianti paesaggi della Carinzia abbiamo raggiunto il castello di Hochosterwitz, arroccato su di un monte, dal quale si gode di uno stupendo panorama. Sabato, gita per tutti i 2500 partecipanti, attorno al lago; evento sogno per ogni Vespista Doc. Mi piace ricordare che durante questi Eurovespa si ritrovano vecchi anici con i quali si era fraternizzato in precedenti raduni. Il “vespista” è un tipo variegato che comprende; dai giovanissimi col “Vespino” ai compassati tedeschi con le “200 rally” sidecar. Il momento clou è stato il “galà” del sabato sera, tenuto in un padiglione del quartiere fieristico di Klagenfurt. Sono intervenute le massime cariche della federazione internazionale dei Vespaclub nonché personalità del mondo dello spettacolo e politico. Al “Vespaclub Mantova” è stato assegnato il 3° premio internazionale, per il gruppo con più partecipanti. Domenica mattina, salutati gli amici, siamo partiti per la Slovenia attraverso il Loiblpass raggiungendo Bled con il suo incantevole lago. Descrivere la suggestione dei laghi di Bled e Bohini, la sorgente del fiume Sava e l'ospitalità di questa gente non è facile; meglio scoprirlo di per- 29 cronaca sona. Per il rientro siamo passati per Kranjska Gora, nota località sciistica, la valle dell'Isonzo che scorre in territorio sloveno col nome di Soca (qui si pratica canoa e rafting in acque color turchese), per Kobarid (Caporetto), transitando poi da Cividale del Friuli e Bassano del Grappa. L’ultimo giorno, dopo una visita ad Asolo e Marostica, siamo giunti a Guidizzolo dopo aver percorso 1.250 Km. Un aneddoto. Una sera ho avuto problemi di messa in moto della mia Vespa a causa dell'imbrattamento della candela e mentre armeggiavo -pila in bocca- con chiave, candela, carta vetrata, messa in moto ecc., Ernesto seduto sulla sua Vespa, gomiti e testa appoggiati sul manubrio, preso dalla stanchezza, si è addormentato giustificandosi poi del fatto che era in debito di sonno a causa del mio russare. Vatti a fidare degli amici; meglio la Vespa. Scherzi a parte, grazie Ernesto, grazie Vespa. Gli Alpini in Adunata Erano oltre 400.000, e fra questi un nutrito gruppo di Guidizzolo, gli Alpini presenti, a Parma, il 15 maggio all’adunata nazionale. In 90.000 hanno sfilato fra due ali di un pubblico festante. In tribuna accanto al presidente nazionale i ministri Giovanardi, Martino e Lunardi che commossi hanno visto passare il labaro del 10° reggimento decorato con 209 medaglie d’oro, non ultima quella del 1977 per l’assistenza prestata alla popolazione del Friuli colpito dal terremoto. Le fanfare hanno accompagnato, con l’inno ufficiale e altre musiche, l’intera sfilata. Dalla Fondazione Rizzini Dal 1° Giugno 2005, la Fondazione RIZZINI Onlus ha istituito un nuovo servizio: due posti letto per ricoveri di sollievo, cosiddetti poiché il loro utilizzo è destinato a persone sole in momentanee difficoltà (malattia, solitudine, esiti da ricoveri ospedalieri, ecc.) e per sollevare famiglie con anziani non autosufficienti, dando loro modo di recuperare energie da dedicare ancora ai loro famigliari. Requisiti principali per accedere ai posti di sollievo sono: - La temporaneità, da un minimo di gg. 20 ad un massimo di gg. 30 nel periodo che va da giugno a settembre. Nel restante periodo dell'anno da un minimo di gg. 20 ad un massimo di gg. 60, secondo comunque la disponibilità del posto. - La valutazione del medico della struttura. E' indispensabile la compilazione della scheda sanitaria da parte del medico curante e la valutazione del medico della Casa di Riposo per la determinazione della retta di degenza. I servizi garantiti sono: - Stanza singola climatizzata con bagno, telefono, televisore - Assistenza alberghiera - Assistenza di base - Assistenza medica ed infermieristica limitatamente al controllo e all'attuazione delle prescrizioni del medico curante, dato che l'utente mantiene l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale - Lavanderia Guardaroba - Fisioterapia - Servizio Religioso. A differenza del ricovero in struttura a tempo determinato, il ricovero di sollievo garantisce una data certa per il periodo prescelto, se disponibile il posto. Ulteriori e più complete informazioni sono disponibili presso la Direzione della Fondazione Rizzini. La Sardegna del nord in bicicletta Gli amici del Ciclo Club 77 Guidizzolo hanno scelto come meta per la loro annuale “biciclettata” la 30 cronaca comunicazione straordinariamente efficace, un grimaldello che consente di affrontare e discutere realtà molto complesse. Naturalmente torniamo a precisare che il nostro è un circolo “arci” e, per statuto, aperto a tutti, senza nessuna discriminazione, ma per poter accedere ai locali di via Solferino, 118 è indispensabile possedere o richiedere la tessera dell'Associazione. L’AVIS bissa la vittoria Sardegna del Nord. Otto i giorni di “viaggio”, con campo base a Plantone (Sassari) ospiti del “Villaggio Hotel dei Pini”. Ogni mattina un itinerario diverso: Castel Sardo con la roccia dell’elefante, Stintino, Alghero, Sassari e Argentiera, Tempio Pausania, Terme di Castel Doria e S.S. Trinità di Seccardia. Ogni mattina un paesaggio diverso sempre nell’incanto di una terra magica dalla natura a volte rigogliosa, a volte arida ma sempre piena di un misterioso fascino. Questi i partecipanti: Claudio Artioli, Gianni Badini, Arialdo Bicelli, Luigi Bicelli, Elio Calza, Franco Parmeggiani e Giuseppe Valbusa. Apre il Circolo ARCI “Novecento” E' proprio il caso di dire che 'Buon sangue non mente'. La formazione calcistica dell'Avis Guidizzolo ha infatti trionfato, e per il secondo anno consecutivo, nel torneo notturno di calcio organizzato sul campo parrocchiale dal gruppo sportivo dell'Anspi 'La Famiglia'. Dopo un percorso di qualificazione che ha messo in mostra compagini attente ed agguerrite, l'Avis è giunta alla finale contro i ragazzi della 'Icar Bazzoli'. Con il 2 a 2 finale dopo i tempi di gioco scattava l'incognita dei calci di rigore che consegnava la vittoria all'Avis portando anche al suo portiere Salvatore Ruggiero il premio quel miglior numero uno. Proprio una partita degna di una finale che si rispetti. In 4 anni di presenza al torneo notturno l'Avis ha collezionato 2 vittorie (2005 e 2004), un 3° posto nel 2003 ed il 6° nel 2002, diventando così la squadra da battere. Questa la formazione: Salvatore Ruggiero, Alex Basso, Andrea Busca, Nasce dall'idea di alcuni Guidizzolesi appassionati di buona cucina, di vino, di cultura eno-gastronomica nel senso più ampio. Persone che attraverso il cibo, divertendosi ed appassionandosi, coltivano il piacere del gusto, dell'amicizia e della convivialità tanto da volerlo trasmettere ad un gruppo più ampio di persone. Abbiamo quindi cercato di creare un ambiente gradevole dove tutti i soci potranno mettere in rete, non solo conoscenze enogastronomiche, ma promuovere e sviluppare anche i loro interessi artistici, musicali, letterari ecc. Ecco che quando si parla di cibo si entra in discorsi più complessi poiché si parla di ambiente,di economia, storia, si parla di politica ma anche di tradizioni, di letteratura ed arte. Per questo il cibo può diventare uno strumento di 31 cronaca Leonardo Frignoni, Maurizio Corradi, Ettore Toso, Gianluca Sposetti, Concetto Pandolfo, Enrico Parmeggiani, Marco Pesci, Francesco Pesci e Maurizio Ferri; dirigenti Simone Frigoni, Roberto Cagioni e Franco Pelizzola, quest'ultimo presidente della locale sezione Avis. Da segnalare tra questi giocatori alcuni veri e propri record: Ettore Toso è alla sua 8ª vittoria nel torneo di Guidizzolo e Maurizio Ferri ha trionfato addirittura per la 10ª volta. Al termine, dopo le premiazioni, tutta la squadra ha lanciato il motto: “Sportivi, donate sangue”. Il M° Azio Corghi Grand’Ufficiale In occasione della Festa Nazionale della Repubblica, il 2 giugno scorso, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alcune onorificenze a 58 persone distintesi per il lavoro nella società a “favore della solidarietà sociale, dell'impegno civile, dell'arte, della difesa del patrimonio artistico, della letteratura, della musica, del cinema, della ricerca, dell'università e della formazione”. Tra questi il musicista-compositore Azio Corghi, torinese di nascita e guidizzolese di adozione. A Guidizzolo infatti risiede da circa trent'anni. Dire del maestro Corghi in poche righe è impossibile; del suo ormai quarantennale rapporto con la musica che lo ha imposto a livello internazionale. I suoi lavori sono stati presentati nei maggiori teatri. Prendiamo alcuni spunti dal catalogo della Ricordi che pubblica le sue opere: “Esteso su un intero quarantennio, il catalogo di Azio Corghi ha attraversato stagioni diverse della storia della musica, navigando lungo una rotta originale: rotta spesso appartata rispetto a quelle percorse dai colleghi della sua generazione e, forse proprio in virtù di questa collocazione eccentrica, non organica, in grado d'intercettare e comprendere per tempo alcune istanze ineludibili dell'esperienza musicale contemporanea”. Corghi, accanto alla composizione, ha sempre tenuto anche una intensa attività didattica, tanto in Italia che all'estero: ha insegnato Composizione nel Conservatorio "Verdi" di Milano, nel Conservatorio "S. Cecilia" di Roma e alla Fondazione "Toscanini" di Parma. Attualmente insegna nel Corso di Perfezionamento in 32 Composizione all'Accademia S. Cecilia di Roma e all'Accademia Musicale Chigiana. E' titolare di una masterclass nell'Università di Cincinnati. Dal 1994 è stato nominato Accademico di S. Cecilia. Nel 2000, l'Accademia Filarmonica Romana gli ha conferito il Diploma Accademico. Come musicista, ha curato l'edizione critica dell'"Italiana in Algeri" di Rossini, le "Arie" da "Opere" e il "Beatus Vir II" di Vivaldi. Ha scritto musiche da camera, opere liriche e balletti; composizioni per orchestra, musica vocale da camera, composizioni per coro. Per i suoi interessi, dal campo delle arti grafiche alla letteratura, Corghi rappresenta la figura completa dell'artista, che sa leggere il suo tempo, non trascurando la cultura più antica e classica né la ricerca d'avanguardia. Ragazzi da ... 100 e lode Si sono conclusi gli esami di stato, aIl'Istituto Statale d'Arte. L’esito è stato di grande soddisfazione, sia per gli insegnanti che hanno visto il coronamento del proprio impegno, sia per gli studenti che hanno segnato, per sé, un traguardo importante: il brillante superamento dell'esame di stato. Quest'anno ben quattro studentesse hanno raggiunto la soglia il massimo con 100/100; di queste tre hanno frequentato ii Corso Liceale Michelangelo ed una il Corso Ordinamentale. I loro nomi: Monica Arnodio, Bruna Garabelli, Francesca Ravera (5ª liceo Michelangelo) e Roberta Boncompagni (5ªC corso Ordinamentale) Le quattro studentesse hanno espresso la volontá di proseguire gli studi, perfezionandoli con l'iscrizione all'università. L’Atletica Guidizzolese informa Lunedi 22 agosto inizia la preparazione della squadra di calcio a 11 giocatori CSI, per la squadra a 7 l’inizio è fissato per lunedì 29 agosto. Informazioni: 347 6939273 (Ermes) Circolo A.N.S.P.I. “S. Giorgio Martire” L'anno in corso per il Circolo ANSPI “S. Giorgio Martire” di Birbesi si presenta ricco di attività e nuove progettualità. I settori maggiormente coinvolti sono quelli ricreativi e sportivi ritenuti importanti supporti per lo sviluppo ed il miglioramento delle finalità tipiche del vivere cristiano Il Circolo, grazie alla collaborazione della Parrocchia e dei compaesani, ha organizzato nei mesi invernali diversi incontri presso l'Oratorio parrocchiale, cene a scopo benefico e varie attività ludico-ricreative rivolte ai più piccoli e alle loro famiglie nel corso delle festività natalizie, per Santa Lucia e per il Carnevale. Con l'avvicinarsi della bella stagione il Circolo ha realizzato, nei mesi di maggio e giugno, il tradizionale torneo di tamburello indoor sulla piazzola polivalente ed un successivo torneo di “schida”. L'ANSPI ha dato continuità ed intensificato la collaborazione con i giovani del paese e, grazie al loro meritevole impegno, ha organizzato il “I torneo notturno di calcio a sette”. L'evento sportivo si è svolto dal 29 giugno al 7 luglio presso il campo di calcio parrocchiale con grande successo di partecipazione e di pubblico. Il torneo, in cui si sfidavano nove compagini tra squadre locali e di paesi limitrofi, è stato vinto con merito dall'ATLETIK, composta da un affiatato ed esperto gruppo di amici marocchini, che ha sconfitto la squadra locale della GHIRALDINI, al termine di una spettacolare partita finita 6 a 2. L'ANSPI di Birbesi, grazie all'intraprendente contributo del Gruppo Sportivo, di giovani ed alla collaborazione anche delle associazioni sportive presenti sul territorio, conta di intensificare le attività ricreative organizzando anche per il prossimo anno tali eventi sportivi e realizzandone di nuovi. Dal 4 al 16 luglio presso i locali della Parrocchia di Birbesi, dopo alcuni anni di assenza, si è svolto il CRED estivo organizzato dalla Cooperativa Orizzonti e dall'Amministrazione Comunale. Al CRED hanno partecipato con entusiasmo i bambini del paese dai 3 agli 11 anni divertendosi in attività teatrali, sportive e nei laboratori evolutivi. La Parrocchia, il Circolo ANSPI e gran parte dei bir- besani si sono poi impegnati per l'evento estivo per eccellenza: “BIRBESI IN FESTA”. La manifestazione, giunta alla nona edizione, si è svolta il 23, 24 e 25 luglio all'insegna dell'allegria, del ballo e della buona cucina. Come ogni anno Birbesi si è riempita di visitatori e “degustatori” sin dalla prima serata, accompagnata dalle note dell'orchestra Chicco De Matteo. Di anno in anno la festa di paese migliora, si perfeziona ed è sempre più gradita ai numerosi partecipanti; ciò non può non dipendere dall'affiatamento, dalle capacità, dallo spirito di sacrificio e dalla collaborazione dell'allegra “brigata” birbesana. L'ANSPI, da ultimo, si è imposta alcuni obiettivi quali la realizzazione di spogliatoi e relativi servizi igienici per il campo di calcio e la posa di due campi da bocce con conseguente ampliamento delle aree parrocchiali e relativi parcheggi. Queste opere strutturali dovranno rappresentare il mezzo per lo sviluppo di un progetto di riqualificazione della famiglia intesa come complesso nucleo di soggetti che, a diverso titolo e modo, partecipano ed usufruiscono dei servizi offerti e programmati per far fronte ai bisogni dei più piccoli, degli adulti e degli anziani. Ambizioni e progettualità, ovviamente, non possono fare a meno della collaborazione delle associazioni sportivo-ricreative del territorio e del sostegno dell'Amministrazione Comunale... in bocca al lupo e che stavolta crepi!! Tra i piatti proposti molto successo ha ottenuto lo spiedo Marco Badini 33 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti Esposizione alla Fiera di Luglio La consueta “Mostra Micologica” di luglio ha ottenuto un buon successo di pubblico e ha destato molto interesse per la chiarezza delle schede che accompagnavano le singole specie di funghi. L'allestimento della mostra non è stato agevole, dal momento che la stagione non era tra le più propizie e la spedizione sui monti del Trentino per raccogliere il materiale da esporre non aveva dato grossi risultati. Grazie comunque all'impegno di alcuni soci ed al contributo degli amici del gruppo micologico di Pergine (TN), anche quest'anno si è riusciti a portare in mostra diverse decine di specie. La mostra micologica rimane un appuntamento atteso, essendo per molti soci una buona occasione per toccare con mano una grande varietà di funghi, con l'assistenza di tecnici qualificati. 34 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Conclusa la stagione - 2004/2005 Si è ormai conclusa con la fine di Luglio 2005 la stagione concertistica 2004/2005 della Banda. Diversi sono stati i servizi affrontati, i concerti svolti e le ore di prove eseguite (n. 100 ore circa). Come Presidente, dice Antonio Malaguti, vorrei ringraziare tutti i miei bandisti, i sostenitori della Banda, chi ha offerto la propria disponibilità per tutto quanto è stato fatto nella stagione appena conclusa. La nostra Banda è rimasta ormai una delle poche a sopravvivere con le proprie forze musicali locali, grazie a una buona politica di incentivazione sui giovani e a una scuola di musica sempre attiva ed attenta alle necessità della Banda. Inoltre quest'anno siamo riusciti anche a svolgere prove per il nostro aspetto formale, al fine di affinare e abbellire la Banda nelle marce, ciò è stato possibile dalla disponibilità di percussioni e alcune “menti pensanti” in materia. Ancora grazie a tutti, buone ferie e arrivederci alle prove del 26 Agosto. Tournee' in Lussemburgo Tutto pronto nella sede della Banda per la Trasferta in Lussemburgo per il prossimo 9/10/11 Settembre. In data 8 Settembre 2005, con partenza verso le ore 22.00 circa, la Banda si recherà verso la citta' di Lussemburgo, dove in data 9 Settembre, nel tardo pomeriggio, eseguirà un concerto. Poi in data 10 Settembre la nostra Banda sfilerà, marciando e suonando, nella maratona internazionale delle Bande, a cui parteciperanno diversi gruppi di nazionalità diverse. E' pertanto un onore quest'anno partecipare a tale manifestazione internazionale, alle prove solo 7 gruppi italiani partecipano, fra cui appunto la nostra Banda. In bocca al lupo, quindi, alla nostra Banda e che si faccia onore come sempre. Una personaggio: Enrico Malagutti In tutti i gruppi e le associazioni esiste sempre una figura principale di riferimento, colui che svolge con grande passione e disponibilità il proprio servizio gratuito per lo scopo sociale dell'associazione. Anche noi della Banda abbiamo questa figura: è il Sig. Enrico Malagutti, che da tanti anni si presta a tutte le piccole esigenze della Banda, collabora per la parte amministrativa, non manca mai alle prove, è sempre presente per dare una mano, ripara gli strumenti etc. etc. etc. Ora la Banda si è dotata di una nuova divisa estiva e per un look completo era necessario dotarsi di cordoncino. Purtroppo per esigenze diverse tale elemento di decoro non era stato trovato. Ecco allora l'Enrico, con la sua passione ad escogitarne una delle sue: trova delle corde colorate bianche, rosse e verdi, le intreccia e le decora per un totale di 50 cordoni tricolori, pronti per essere sfoggiati. Noi della Banda dobbiamo veramente ringraziare di cuore il Sig. Enrico Malagutti per questo regalo che ci ha fatto e la disponibilità e passione mostrata in tutti questi anni. 35 Notizie dall’Amministrazione NOTIZIARIO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO Gemellaggio Guidizzolo-Anghiari Cerimonia ufficiale presso la sala consiliare del Comune di Guidizzolo per il gemellaggio tra i Comuni di Anghiari e Guidizzolo. Erano presenti i sindaci delle due comunità, Giorgio Gandini per i mantovani e Danilo Bianchi per gli aretini; erano presenti il consigliere regionale Carlo Maccari, il dirigente dell'Istituto d'Arte Antonio Piazza, il prof. Edoardo Bassoli, il prof. Carletti preside dell'Istituto d'Arte di Anghiari e San Sepolcro; Piero Carli presidente della pro-loco di Anghiari con il presidente della locale Filarmonica. Non c'erano fisicamente ma sono stati ugualmente presenti i compianti coniugi Fausto Valbonetti e Franca Bagnoli (della delegazione di Anghiari faceva parte il figlio Andrea), due professori anghiaresi che per diversi anni hanno insegnato a Guidizzolo e grazie ai quali sono iniziati i rapporti di stretta amicizia che hanno portato fino al gemellaggio ufficiale tra le due comunità. Dopo il saluto dei sindaci, sono stati Maccari, Bassoli e Carli a parlare di questo straordinario rapporto di amicizia iniziato tra alcune persone e poi consolidatosi nel tempo fino al gemellaggio tra la Filarmonica di Anghiari e la Banda musicale di Guidizzolo, agli scambi culturali con le compagnie teatrali ed a quelli delle diverse esperienze che continueranno tra i due Comuni, tra Anghiari e Guidizzolo con quest'ultimo che, ha ricordato Maccari, “…vede il centro aretino un po' come il “Comune accanto” dove la distanza fisica è annullata da questi rapporti consolidatesi nel tempo” e dove il gemellaggio, aveva detto Bianchi “…altro non è che una ratifica di ciò che esisteva già”. Grazie ai coniugi Valbonetti, professori nella vita e nella scuola, amati dai loro allievi; la scuola, dove hanno profuso tutto il loro rigore intellettuale. Al termine della cerimonia, i sindaci, dopo la firma ufficiale dell'atto, si sono scambiati i doni di rito. 36 1 2 3 4 1-Giorgio Gandini sindaco di Guidizzolo e Danilo Bianchi sindaco di Anghiari, firmano l’atto ufficiale di gemellaggio 2-Graziano Pelizzaro, Presidente del Centro Culturale San Lorenzo, consegna agli ospiti i “Quaderni Guidizzolesi” 3-Cesarino Monici illustra agli ospiti i restauri dell’Oratorio di San Lorenzo, sono presenti il sindaco e Mario Vignali grande sostenitore del “gemellaggio” 4-Un momento dell’inaugurazione della mostra “Giochi dalla soffitta” Guidizzolo in fiera Quest'anno la tradizionale Fiera di Luglio è stata organizzata dall'Assessorato alla Cultura e alle Manifestazioni La fiera, protrattasi dal 13 al 18, è stata inaugurata, presso la Lanterna Verde, con la proiezione del film “Neverland” e dal torneo di “sciafeta” organizzato dal circolo ARCI; la “sciafeta” ha animato la piazzetta di via Filzi per tutte le serate. Lo sport è stato protagonista anche giovedì 14 quando si è svolta, con una nutrita partecipazione, la gara ciclistica “XIV Trofeo Pro Loco”, organizzata dal Ciclo Club 77. Venerdì l'Associazione Commercianti ha presentato, in via IV Novembre, l'aperitivo di Guidizzolo, “Lorenzino”: la musica, i gustosi assaggi e l'effervescente bevanda sono stati gli ingredienti di una serata che è piaciuta soprattutto ai giovani. Gli altri eventi della giornata hanno avuto come filo conduttore il tema di questa fiera: i giochi di una volta. Alle ore 16, presso la Sala Civica, è stata inaugurata la mostra “Giochi dalla soffitta”. L'esposizione di giochi del '900, curata dalla Biblioteca Comunale, è proseguita anche nella giornata di domenica. Grazie a vari prestatori è stato possibile vedere esposti, accanto alle tradizionali bambole e alle automobiline in latta, anche i più vecchi giochi da cortile come lo s'ciancol e la corda per saltare. Alle 18 il mantovano Federico Motta, autore del libro “Giocavamo così”, ha mostrato ai bambini guidizzolesi come praticare i giochi tradizionali, ormai purtroppo dimenticati, come la campana o i birilli. Durante la serata i guidizzolesi, allietati dal concerto del Corpo Bandistico, hanno gustato in via IV Novembre i piatti della tradizione locale. I giochi di una volta sono stati nuovamente protagonisti domenica 17: nel pomeriggio c'è stata la possibilità di fare una passeggiata a San Lorenzo e al mulino Castagna mentre giochi individuali, come la trottola e le biglie, e sfide a squadre, come la corsa coi sacchi e la carriola, hanno animato via Veneto e Parco Barriera (ph 1-4). Per tutta la domenica la loggia comunale è stata occupata come di consueto dal gruppo micologico “Colli Morenici” dal gruppo Agricoltori di Guidizzolo e Coldiretti (ph 3), mentre in zona Barriera si è tenuta un'esibizione di moto da cross (ph 2) a cura di Crossline. La giornata si è conclusa con uno spettacolo di danza curato da Danza Libera, Ganxhe Arte-Danza e Sporting Dance. Durante il “sagrino” via IV Novembre è stata animata nuovamente dalla cena in piazza e dalla musica. Questa è stata proposta dai “Gazak”, giovane e vivace rockband. Scongiurato il pericolo di un temporale i guidizzolesi hanno assistito, alle ore 23, al consueto e magico spettacolo pirotecnico. 1 2 3 4 37 Iniziative Biblioteca - Teatro Giugno e Luglio: cronaca degli eventi Cotto's Club Big Band Venerdì 10 giugno il Teatro Comunale ha ospitato la Cotto's Club Big Band, un'orchestra composta da una ventina di musicisti e da due cantanti, Piero Cotto e Beatrice Dali. L'orchestra, composta da artisti professionisti, si esibisce, da circa 20 anni, in numerosi festivals ed eventi internazionali con un repertorio che comprende i più famosi successi italiani e stranieri del jazz, dello swing, del blues e della musica leggera. La serata, a favore di A.I.D.O. Alto Mantovano, è stata inaugurata dai saluti del presidente dell'A.I.D.O. di Guidizzolo, Giovanni Milani e della presidente della sezione provinciale, Antonella Marradi; la parola è passata poi al consulente artistico Alessandro Brancaleoni che ha presentato la stagione teatrale 2005/2006. Ha avuto quindi inizio lo spettacolo: la Cotto's Club Big Band ha intrattenuto il pubblico per quasi due ore creando un'atmosfera coinvolgente grazie a brani di cantanti famosi come Barry White, Frank Sinatra e Barbra Streisand. “Racconti al Parco” Durante il mese di giugno nella tranquilla cornice del Parco Barriera ha avuto luogo “Racconti al Parco”, una serie di tre incontri di letture animate a cura dell'Associazione Voci di Vetro di Modena. I numerosi bambini presenti sono stati molto coinvolti dall'espressività degli attori che hanno raccontato originali fiabe e storielle. Particolare successo ha avuto l'incontro di martedì 21 giugno che si è tenuto in orario serale: candele e fiaccole hanno illuminato il parco dove i bambini, entusiasti tanto quanto i loro genitori, hanno passeggiato tra gli alberi e ascoltato, seduti sull'erba, i racconti proposti dagli attori. Cinema Estate Sempre nel mese di giugno, a Birbesi, ha preso il via la tradizionale rassegna del cinema all'aperto. Conclusi i martedì di Birbesi è stata, a luglio, la Lanterna Verde di Guidizzolo ad ospitare, il mercoledì, altri films. Come negli anni scorsi, si è cercato di portare svago a grandi e piccini, proponendo non solo spettacoli d'animazione, come Gli Incredibili e Robots, ma anche pellicole adatte ad un pubblico più adulto come Manuale d'amore e Neverland. “Sfogliando il Festival” Giovedì 21 luglio presso la Lanterna Verde si è svolta, con inizio alle ore 21,00, la serata di presentazione della IX° edizione del Festivaletteratura che si terrà a Mantova dal 7 all'11 settembre 2005. Notevole la partecipazione del pubblico anche stimolato dalla presenza istrionica di Simonetta Bitasi, selezionatrice degli autori presenti al Festival e già nota ai lettori guidizzolesi per la serie di incontri “Consigli di lettura” da lei tenuti presso la Biblioteca Comunale nel corso del 2005. Agosto e Settembre: le proposte Biblioteca In biblioteca sono disponibili numerosi libri degli autori che presenzieranno a questa edizione del Festivaletteratura e a questo scopo è stato creato uno scaffale specificamente dedicato alla manifestazione, il cui programma dettagliato e il cui catalogo “CentoAutori” è disponibile gratuitamente. In biblioteca inoltre si raccolgono le adesioni per organizzare un gruppo di lettura per condividere le impressioni e i commenti sui vari successi editoriali. Oratorio di San Lorenzo Si ricorda che per tutto agosto e per il mese di settembre l'Oratorio di San Lorenzo sarà a perto la domenica dalle 17 alle 19. 38 Venerdì 16 settembre presso l'Oratorio di San Lorenzo avrà luogo (con ingresso gratuito) alle ore 21: “Deliziose memorie”. Immagini musiche e parole per scoprire l'architettura locale. Cinema Estate a Rebecco Sabato 6 agosto Collateral con Tom Cruise e Javier Bardem Sabato 13 agosto Mi presenti i tuoi? con Ben Stiller, Robert De Niro e Barbra Streisand Sabato 20 agosto Cuore Sacro con Barbara Bobulova e Andrea Di Stefano Sabato 27 agosto La stella di Laura (cartoni animati) Le proiezioni avranno luogo (con ingresso gratuito) presso il piazzale della festa di Rebecco (in caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno il giorno successivo) alle ore 21,15. Stagione Teatrale 2005-2006 La stagione abbonamenti inizierà ai primi di ottobre. Per quest'anno è previsto un unico abbonamento per 6 spettacoli. Per i titoli d'ingresso ai singoli spettacoli sarà invece introdotta una tariffa ridotta per gli studenti fino ai 26 anni che potranno usufruire -fino ad esaurimentodelle ultime file balconata. Domenica 6 Novembre 2005 Due scapoli e una bionda di Neil Simon Franco Oppini, Nini Salerno, Barbara Terrinoni; regia di Daniele Falleri Sabato 19 Novembre 2005 La Traviata di G. Verdi selezione in forma scenica: soprano, tenore, baritono; pianoforte M° Sem Cerritelli; attore Prof. Michele Nocera Sabato 3 Dicembre 2005 Harry ti presento Sally di Nora Ephron Marina Massironi e Giampiero Ingrassia; regia di Daniele Falleri Sabato 21 Gennaio 2006 4 Atti Unici di Giorgio Celli Federica Restani, Raffaele Latagliata, Nicola De Buono, Stefano Mangoni, Barbara De Gabrielis Giovedì 9 Febbraio 2006 Il piacere dell'onestà* di Luigi Pirandello Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi; regia di Lamberto Puggelli *Rassegna TEATRINSIEME Sabato 4 Marzo 2006 Buffi si nasce di Ugo Chiti Lucia Poli e Marco Natalucci; regia di Ugo Chiti Giovedì 30 Marzo 2006 Pigmalione di Bernard Shaw TEATRO STABILE DI CALABRIA - Geppy Gleijeses, Marco Messeri, Marianella Bargilli, Valeria Fabrizi; regia Roberto Guicciardini Le date indicate potrebbero subire qualche lieve modifica. Abbonamenti a partire dal 1-10-2005. Per informazioni 0376 840435 39