12 POLITICA Domenica 2 Novembre 2014 Corriere della Sera Le dichiarazioni Isee Numero dichiarazioni degli Isee non corrisponde alle reali condizioni di ricchezza 20% Media Isee (in euro) 80% di chi presenta Isee dichiara di non avere un conto in banca degli Isee ha un valore pari a zero, con un picco pari al 13% nel Mezzogiorno 10% 1.237.221 789.812 701.210 596.587 570.910 Cos’è 367.176 359.201 340.630 Isee sta per indicatore della situazione economica equivalente. È un valore che misura la ricchezza del nucleo familiare e viene utilizzato per formare le graduatorie di accesso ai servizi sociali In Italia esiste dal 1998. Nella vecchia formula, usata ancora adesso, si basa in larga parte sull’autocertificazione senza controlli successivi. Per questo viene considerato uno strumento poco efficace Il nuovo Isee viene annunciato per la prima volta dal governo di Mario Monti con il decreto salva Italia alla fine del 2011. Ma da allora, tra rinvii e approfondimenti, non ha ancora sostituito quello vecchio Le nuove regole riducono l’area dell’autocertificazione e danno peso non solo al reddito (stipendio e pensione) del nucleo familiare ma anche al suo patrimonio, a partire dagli immobili Campania Sicilia Lazio Puglia Lombardia Calabria Piemonte Toscana 312.234 275.468 227.373 142.506 Emilia Veneto Sardegna Liguria Romagna 132.373 119.151 117.469 105.325 Abruzzo Basilicata Marche 62.896 37.130 21.051 15.760 Friuli Umbria Venezia Giulia Molise Trentino Valle d'Aosta 12.041,71 10.615,72 14.551,38 11.718,40 16.203,72 10.930,75 16.018,84 22.178,90 28.202,16 12.864,28 18.256,85 15.188,56 22.820,16 11.792,71 15.623,42 14.975,18 33.753,60 12.271,52 37.877,78 16.375,73 Fasce di reddito Valore Isee (in euro) Numero di dichiarazioni 0 754.773 >0 e <=1.000 193.149 >1.000 e <=2.500 330.830 >2.500 e <=5.000 838.699 >5.000 e <=7.500 1.074.765 >7.500 e <=10.000 773.239 >10.000 e <=15.000 961.880 >15.000 e <=20.000 574.213 >20.000 e <=30.000 569.192 >30.000 e >50.000 e >100.000 <=50.000 <=100.000 333.999 107.831 17.878 Fonte: Inps, dati 2012 Corriere della Sera Asili e mense scolastiche, il caos dell’Isee Da gennaio i nuovi criteri ma sul regolamento del Welfare manca il parere del Garante della privacy Le associazioni dei disabili hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio che potrebbe invalidare tutto Bastano due numeri per capire quanto siano grandi i buchi nell’Isee, lo strumento usato ancora adesso per costruire le graduatorie dei servizi sociali, dagli asili nido alle borse di studio. L’80% degli italiani che presenta l’indicatore della situazione economica equivalente (questo vuol dire Isee) dichiara di non avere un conto in banca. Una bugia evidente, visto che il conto ce l’hanno nove italiani su dieci. Eppure per anni lo Stato ha fatto finto di crederci. Autocertificazione, nessun controllo successivo: bastava dire di non aver un euro in banca per guadagnarsi la mensa gratis a scuola, solo per fare ROMA un esempio. Che i buchi ci siano lo si dice da tempo. Uno studio del dipartimento Welfare della Cgil sostiene che il 20% delle dichiarazioni non «corrisponde alle reali condizioni di ricchezza». Con il risultato che ogni anno servizi sociali per 2 miliardi vanno a chi non ne avrebbe diritto. Ed è anche da tempo che si cerca di correggere il tiro. Ma con molta fatica. Il Il decreto Un nuovo Isee era già stato annunciato nel decreto salva Italia del governo Monti nuovo Isee è stato annunciato per la prima volta nel decreto salva Italia del governo Monti, quasi tre anni fa. L’idea era e resta quella di ridurre lo spazio dell’autocertificazione, di mettere sulla bilancia non solo il reddito vero e proprio di una famiglia (lo stipendio o la pensione) ma anche il suo patrimonio, a partire dalla casa. Sui conti correnti si era pensato di prevedere un tot di controlli a campione ma poi con l’ultimo disegno di legge di Stabilità si è deciso di inserire direttamente i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Solo che tra rinvii, cambi di governo, decreti e pareri, siamo ancora fermi alle vecchie 20% dichiarazioni Isee non corrisponde a reali condizioni di ricchezza 2 miliardi il valore di servizi sociali che vanno a chi non ne ha diritto regole. Il governo dice che il nuovo Isee partirà nel gennaio 2015. Ma ci sono ancora due punti interrogativi. Il primo è il regolamento del ministero del Welfare che deve fissare gli ultimi dettagli, compresi i nuovi moduli da riempire. Il provvedimento è stato firmato pochi giorni fa, la prossima settimana dovrebbe arrivare il parere del Garante della privacy. Non ci dovrebbero essere sorprese. Il secondo interrogativo è il ricorso presentato da 25 associazioni di disabili sul quale il 19 novembre si pronuncerà il Tar del Lazio. I punti contestati sono vari ma su uno in particolare sembrano esserci buo- ne probabilità di successo: secondo il nuovo Isee sono da considerare reddito tutte le entrate del nucleo familiare, anche le «somme fiscalmente esenti». Per i disabili vuol dire che qualsiasi contributo, anche quelli per la disabilità, farebbe salire l’Isee, con conseguente perdita di posizioni in graduatoria. Un controsenso? Se il Tar dovesse dare ragione alle associazioni, il governo dovrebbe mettere nuovamente mano all’Isee. A quel punto rispettare la scadenza del primo gennaio sarebbe quasi impossibile. Lorenzo Salvia @lorenzosalvia © RIPRODUZIONE RISERVATA Il nome sul libretto di circolazione? Per 7 righe 65 pagine di spiegazioni Il caso di Sergio Rizzo L’assurda burocrazia della Motorizzazione per una norma che non è applicabile Se esistesse l’Oscar della Burocrazia, non potrebbe mancare fra le nomination 2014 quella di Maurizio Vitelli, architetto, direttore generale della Motorizzazione. In soli tre mesi e mezzo ha sfornato due inarrivabili circolari, per regolamentare l’applicazione di un comma del codice della strada. Lunghezza del comma: sette righe. Lunghezza delle circolari: 65 pagine. Tutto comincia nel 2010, quando nel codice della strada compare una norma che impone l’annotazione sul libretto di Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Provincia Autonoma di Trento Via Degasperi n. 79 - 38123 Trento AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Con provvedimenti n. 1262/2014 del 16/09/2014, n. 1328/2014 dell’01/10/2014 e n. 1391/2014 del 15/10/2014 è stata aggiudicata la proceÚ dura aperta, suddivisa in 35 lotti distinti, per l’affidamento della fornitura di dispoÚ sitivi medici occorrenti alle Unità Operative di Oculistica dell’APSS (avviso GUUE n. 2014/S 205Ú362853 del 24/10/2014, inviato il 20/10). LOTTI AGGIUDICATI: n. 27 su n. 35 bandiÚ ti Ú VALORE FINALE TOTALE APPALTO (Iva esclusa): € 3.895.543,80 Ú OGNI ALTRA INFORMAZIONE: www.apss.tn.it Ú sezione “bandi di gara”. IL DIRETTORE SERVIZIO PROCEDURE DI GARA E CONTRATTI: dott. Luciano Bocchi circolazione del nominativo di chi, non essendone proprietario né parente convivente, utilizzi il mezzo per un periodo superiore a trenta giorni. Una norma finalizzata a limitare le truffe e ad agevolare l’identificazione dei reali responsabili degli incidenti. Ma che per ora è soltanto riuscita a produrre l’ennesima vertigine kafkiana. La disposizione dovrebbe entrare in vigore già dall’estate del 2010, ma due anni dopo ancora niente. Il 6 dicembre 2012 l’architetto Vitelli scrive alla Polizia stradale comunicando che 37 milioni le auto circolanti in Italia, circa 61 ogni 100 abitanti FALLIMENTO R.F. 104/2013 Il Curatore raccoglie offerte per l’acquisto: 1) dei seguenti marchi registrati: - “Rievocazione storica Coppa Milano - Sanremo”; - “Motor Match”; 2) dell’integrale partecipazione nella società Unique S.r.l., proprietaria del marchio “Unique Special Ones”. Gli interessati dovranno inviare una manifestazione di interesse al Curatore Dott. Angelo Lucio Viotti all’indirizzo [email protected], corredata da documento di identità del soggetto che manifesta l’interesse, nonché dalla visura in caso di società. I soggetti che avranno manifestato interesse riceveranno la perizia di stima descrittiva dei marchi e le ulteriori informazioni di cui faranno richiesta, precisandosi che il Fallimento presta solo la garanzia circa la titolarità dei beni offerti e l’assenza di gravami reali sui medesimi. Coloro che intenderanno presentare offerta saranno tenuti ad inviarla per raccomandata a/r presso lo Studio del Curatore in via Ippolito d’Aste 1/7, Genova, entro le ore 18 del giorno 28 novembre 2014. Le offerte dovranno essere corredate da un assegno circolare intestato a Fallimento R.F. 104.2013 di un importo corrispondente al 10% del prezzo offerto e dovranno essere irrevocabili fino al 15 gennaio 2015. In caso di pluralità di offerte, gli offerenti saranno invitati ad una gara informale sulla base dell’offerta più alta, al termine della quale verrà redatto li verbale di aggiudicazione. Entro i quindici giorni successivi all’aggiudicazione si procederà al decreto di trasferimento e, se richiesto dall’acquirente, alla stipula dell’atto notarile. Le imposte indirette e gli eventuali onorari notarili saranno a carico dell’aggiudicatario. Maggiori informazioni sul sito www.astegiudiziarie.it. RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Per la pubblicità legale e finanziaria rivolgersi a: Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02 2584 6665 Fax 02 2588 6114 «le procedure informatiche necessarie al fine della concreta applicazione della nuova disciplina sono in corso di realizzazione» e che dunque è impossibile aggiornare i libretti di circolazione «con conseguente inapplicabilità delle sanzioni». Che sono pure salate: vanno da 705 a 3.526 euro con ritiro del libretto, per sovrappiù. Ma chi crede che nel frattempo gli uffici siano rimasti con le mani in mano si sbaglia di grosso. Perché, «al fine di consentire l’attuazione della predetta norma», spiega la lettera, «si è resa necessaria una modifica del d.p.r. n, 495/1992, adottata con il d.p.r. 28 settembre 2012, n. 198, che ha introdotto l’art. 247-bis, pubblicato sulla G.U. n. 273 del 22 novembre 2012 e in vigore dal 7 dicembre 2012». Nientemeno. Passa ancora un anno e mezzo e finalmente il 10 luglio 2014 ecco la prima monumentale circolare applicativa, che fissa per la partenza del nuovo sistema il giorno 3 novembre. Ovvero, domani. Quarantasette pagine, quindicimila parole e nove allegati, con dentro una gragnuola di nuovi adempimenti e oneri anche economici per le aziende e i privati cittadini. Moduli da compilare, bollettini da pagare, comunicazioni da effettuare tassativamente entro 30 giorni «naturali e consecutivi». Si va dal comodato dei veicoli aziendali fino all’intestazione «di veicoli di proprietà di soggetti incapaci di agire», passando per le «competenze degli studi di consulenza automobilistica» per planare, udite udite, sulla «Locazione senza conducente di veicoli da destinare ai corpi di Polizia Locale». L’intestazione temporanea tocca anche ai vigili urbani. Un autentico capolavoro, nel solco della gloriosa tradizione del vecchio codice della strada, che I mezzi di servizio Anche per le auto dei Vigili urbani vale l’obbligo di dichiarare il conducente arrivava a definire per legge le caratteristiche della ruota: «La superficie di rotolamento deve essere cilindrica, senza spigoli, sporgenze o discontinuità». Nemmeno quel diluvio di carta, però, riesce a saziare la fame del burosauro. Così il 27 ottobre ne arriva un’altra, di circolare. Questa volta le pagine sono diciotto, le parole circa seimila e gli allegati «soltanto» due. Ma l’oggetto non ha bisogno di commenti: «Intestazione temporanea di veicoli – circolare prot. N.15513 del 10 luglio 2014 – Chiarimenti applicativi». Cioè, una circolare per chiarire il contenuto di una precedente circolare emanata per chiarire il contenuto di una norma del codice della strada. E non è finita qui. Perché restano ancora fuori dall’applicazione di questa assurda disposizione veicoli come i taxi e gli autotreni, in attesa che la Motorizzazione si decida a definire anche per loro adeguate procedure. Il bello è, fa rilevare la Confartigianato, che per come sono scritte quelle meravigliose circolari, la norma non sarà concretamente applicabile: «Come le autorità accerteranno la violazione dell’obbligo? Semplicemente in nessun modo. Toccherà all’utente dimostrare di non essere l’utilizzatore abituale da oltre trenta giorni di un veicolo che non gli appartiene». Dimostrazione indimostrabile. Se una pattuglia della stradale fermasse uno che si trova al volante di una vettura non sua, e l’agente gli chiedesse se la sta guidando da più di trenta giorni «naturali e consecutivi», quale pensate che sarebbe la risposta? © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8727381