un viaggio chiamato
volontariato
un documentario di caterina tiveron
training toolbox
se non avete ricevuto il DVD insieme a questo libretto, contattatemi attraverso il nostro
sito o via email…
www.youth4diversity.com
[email protected]
un viaggio chiamato volontariato
indice
5
Introduzione
6
Parliamo di mobilità giovanile
8
Facendo il documentario
il come ed il perchè delle realizzazione
10
Incontriamo gli eroi
Nina, Enrico, Jelena, Ioanna
12
Attività pronte per l’uso
per formatori e youth workers
18
10 Regole d’oro
20
il Diario
lettere a futuri volontari
26
Dove sono gli eroi oggi
che fine hanno fatto?
28
un viaggio chiamato volontariato
Links utili
Training Toolbox Introduzione
Il libretto che avete tra le mani fa parte di un più ampio progetto intitolato
“Un viaggio chiamato volontariato”. E’ costituito da due diversi, ma connessi, tipi di materiale: il libretto che state leggendo e il documentario che
spero guarderete...
Officialmente, questo è un progetto realizzato come Azione 3.2-Capitale
Futuro, che fa parte del Programma GIOVENTU, finanziato dalla Commissione Europea e con il supporto dell’Agenzia Nazionale Greca. Per farla
più semplice, questo è il mio progetto personale, dopo aver partecipato al
Servizio Volontario Europeo nel 2005/06.
Il libretto fa da complemento al documentario. In che modo?
•
introduce gli eroi, guidandovi attraverso i loro ricordi e i
loro preziosi suggerimenti per futuri volontari
•
offre attività “pronte per l’uso”, basate sul documentario
Uno degli scopi del progetto è di presentare storie di giovani che hanno
deciso di andare a vivere qualcosa di nuovo lontano dai loro paesi. Questo
primo passo, porta i giovani protagonisti a fare quello successivo. E quello
successivo. Ed un altro ancora.
Il muoversi è la scintilla che da vita ad uno sviluppo più profondo: il
muoversi fa andare avanti. Sto parlando del concetto di mobilità.
Diamo un’occhiata a questo concetto.
un viaggio chiamato volontariato
Training Toolbox Mobilità
Cos’è la mobilità giovanile?
Presentandola in modo semplice, mobilità giovanile significa il movimento di giovani. Dalla forma più semplice di viaggio entro i confini nazionali,
fino al turismo su scala internazionale, mobilità può essere intesa anche
come brevi gite e visite educative o scambi culturali o come forme diverse
di volontariato, di cui il Servizio Volontario Europeo ne è un esempio.
Qualunque sia la forma di mobilità scelta, ognuna presenta specifiche caratteristiche e difficoltà.
Mobilità nel senso più ampio del termine, è un elemento chiave per lo
sviluppo personale in termini di indipendenza ed autonomia, offrendo la
possibilità di vivere esperienze di apprendimento all’interno di una realtà
multiculturale e aumentando le opportunità di accesso nel mercato lavorativo (europeo).
In poche parole, mobilità è qualcosa che va imparato.
Due esempi
Più di 1,000,000 di giovani ha studiato in un altro paese Europeo, attraverso il programma universitario Erasmus. Questo è un buon esempio di mobilità studentesca.
Più di 20 mila giovani ha partecipato al Servizio Volontario Europeo tra il
1996 ed il 2005. Questo è un buon esempio di mobilità sotto forma di volontariato.
La mobilità a scopo educativo può essere vista come un’area particolarmente adatta per lo sviluppo di tematiche legate alla multiculturalità,
l’integrazione a livello sociale e l’educazione non formale. Spesso, le opportunità educative di questa natura sono fornite da realtà che si collocano
al di fuori del sistema educativo ufficiale, come per esempio organizzazioni
non governative ed organizzazioni che offrono servizi ai giovani.
Nonostante ciò, il sistema educativo ufficiale, può comunque contribuire
enormemente allo sviluppo di una educazione parallela, per esempio
fornendo informazioni sulle opportunità di vivere una esperienza simile e
promuovendo il concetto stesso di mobilità.
Mobilità è generalmente riconosciuta come uno strumento importante per
la modernizzazione del sistema educativo e dei sistemi di formazione, ciò
significa che aiuta il processo di incontro tra la domanda del mercato lavorativo e le opportunità di formazioni pratiche.
testo adottato da www.EUFED.org, il sito della Federazione Europea delle Associazioni di Ostelli della Gioventù
un viaggio chiamato volontariato
Training Toolbox Facendo il documentario
In ogni modo, possiamo dire che il target descritto sopra, è un target in
transizione. Da dove vengono? Dove stanno andando?
A Il soggetto
B Perchè
L’idea di realizzare un documentario è nata avendo io stessa partecipato
al Servizio Volontario Europeo che fa parte, come descritto sopra, del
Programma GIOVENTU della Commissione Europea. Il Programma GIOVENTU offre a giovani ed organizzazioni l’opportunità di partecipare ed
organizzare progetti (meglio dette AZIONI) basati sulla cooperazione,
sullo scambio e sulla mobilità. In ogni caso, il programma supporta la realizzazione di attività basate sull’educazione non formale. Il Servizio Volontario
Europeo (meglio conosciuto come SVE) è una delle Azioni disponibili.
Una delle ragioni che stanno dietro a questo progetto è personale. Credo
che il Servizio Volontario Europeo offra un buon esempio per parlare di
giovani in transizione. Chi sceglie lo SVE si troverà a vivere tante esperienze relazionate con la multiculturalità, l’integrazione, le barriere comunicative (linguistiche), la scoperta e la crescita.
SVE: che cos’è?
Il Servizio Volontario Europeo offre la possibilità a giovani tra i 13 ed i 30
anni di trascorrere dai 2 ai 12 mesi all’estero, svolgendo attività di volontariato.
Giovani: ma chi sono al giorno d’oggi?
Se guardiamo ai parametri europei potremmo dire che chiunque tra i 13
ed i 30 anni rientra in questo target. Personalmente, preferisco pensare a
loro come a ragazzi tra i 20 ed i 26 anni, o questo almeno è il target scelto
da me per questo progetto. Si può dire che gran parte dei giovani che
scelgono di partecipare allo SVE rientrano nel target qui descritto, molti di
loro hanno scelto di seguire la carriera universitaria, alcuni l’hanno iniziata
da poco, altri l’hanno già terminata, ma tutti più o meno si trovano in una
sorta di limbo, sospesi tra studio e lavoro; sono aperti e curiosi di vedere
cosa c’è più in la, oltre le barriere fisiche e psicologiche. E se non coincidono con questa descrizione? Beh, questa potrebbe essere la loro occasione
di incontrare qualcosa di inaspettato!
un viaggio chiamato volontariato
Il “riflettore” del documentario punta sui suoi eroi, che vivono lo SVE
come una esperienza di vita, un momento di passaggio, una fase di cambiamenti ed influenze esterne che diventano una chiave per il futuro. Personalmente guardo allo SVE come ad un passo nel cammino di un giovane,
il quale si trova tra le realtà di studio e lavoro e credo che un’esperienza
di questo tipo e soprattutto lo SVE sia una preziosa esperienza per lo sviluppo personale di ogni giovane.
Ecco perchè ho scelto l’arte visiva del documentario per portare avanti
una valutazione del servizio volontario europeo, visto come un viaggio del
tutto personale.
C Come
Il documentario racconta le esperienze di 4 giovani: Nina (SVE in Grecia),
Enrico e Jelena (SVE in Grecia) e Ioanna (SVE in Finlandia).
Durante la sua realizzazione ho seguito gli eroi nella loro vita, pubblica
e privata, sono state realizzate interviste basate sui punti importanti di
ogni esperienza e durante le quali i protagonisti hanno potuto esprimere le
proprie riflessioni personali.
Training Toolbox Incontriamo gli eroi
Nina ha 22 anni e viene dalla Germania, dove studia media. Ha deciso di
partire perchè aveva bisogno di una pausa. A causa di alcuni problemi burocratici non è potuta rimanere all’estero per quanto avrebbe desiderato: alla
fine, Nina ha trascorso 5 mesi ad Agios Germanos, un piccolo villaggio di
montagna nei pressi dei Laghi di Prespa, ai confini con Albania e la Repubblica Macedone, lavorando in una organizzazione culturale.
Enrico ha 25 anni, è italiano ed ha appena terminato gli studi in storia. Ha
deciso di partecipare allo SVE perchè crede nel valore del volontariato.
Detto tra noi lo ha scelto anche per poter viaggiare! Ha trascorso 6 mesi a
Katerini, una piccola città ai piedi del Monte Olimpo, lavorando nel Centro
Giovani locale.
Jelena ha 25 anni, viene dalla Serbia, dove studia filologia italiana. Voleva
vivere un’ esperienza all’estero, come opportunità di viaggiare, di scoprire
una cultura diversa dalla propria, di arricchire la propria rete di amicizie, di
allontanarsi per un periodo dalla propria vita in Serbia e di fare qualcosa di
utile per se stessa e per gli altri. Insieme ad Enrico, ha trascorso 6 mesi a
Katerini, lavorando nello stesso Centro Giovani.
Ioanna ha 24 anni, è greca ed ha appena terminato gli studi in scienze politiche. Prima di partire per la Finlandia, lavorava nell’attività di famiglia, ma
sentiva il desiderio di vivere qualcosa di completamete diverso dalla realtà
in cui ha sempre vissuto. In più, voleva arricchire il suo curriculum vitae. Ha
trascorso 12 mesi a Kokkola, un piccolo paese a 500 km da Helsinki, lavorando nel Centro Giovani locale.
un viaggio chiamato volontariato
10
Training Toolbox 11
Attività pronte per l’uso
Il documentario offre molti spunti per lo sviluppo di attività. Quelle che
trovate in questo libretto sono semplici e già pronte da usare, idee da applicare o spunti da sviluppare. Buon lavoro!
Vivere e lavorare insieme
scopo
episodi da usare
descrizione
episodi da usare
1° e 2° episodio
Guardare i due episodi
In piccoli gruppi, ogni gruppo deve prendere nota delle
differenze tra i due episodi, in relazione al tema del vivere
e lavorare insieme. Domande:
Dentro il conflitto
scopo
sviluppo dellla flessibilità, sensibilizzando i partecipanti sul
tema della tolleranza
guidare i partecipanti verso la tematica della gestione dei
conflitti, come nascono e come possono essere superati
•
Il vivere e lavorare insieme genera conflitti?
•
Se si, quando e come? Se no, perchè?
•
Fate loro proporre modi diversi di evitare conflitti
quando si vive e si lavora insieme
1° e 3°
Discussione di gruppo: elenco di dovrei/non dovrei
descrizione
Dividere i partecipanti in piccoli gruppi. Guardare i due
episodi. Ogni gruppo deve prendere nota dei diversi
conflitti vissuti dagli eroi e di come tali conflitti sono stati
risolti. Domande:
•
Quali tipi di conflitti hanno incontrato gli eroi durante le loro esperienze?Quali erano le ragioni alla
base di tali conflitti?
•
Hanno saputo gestirli? Se si, come?
•
Sono riusciti a trovare una soluzione?
Gioco di ruolo
•
Ogni gruppo deve presentare in modo teatrale un
conflitto tra quelli appena visti, insieme alla corrispondente risoluzione.
Suggerimento: nel caso i partecipanti non se la sentino di fare
da attori, possono usare dei sacchetti di carta (decorati ed animati manualmente, come fossero marionette) o qualunque altro tipo di oggetto adatto per raggiungere lo scopo dell’attività
Discussione di gruppo: conclusioni tratte
un viaggio chiamato volontariato
12
Io e me stesso
scopo
episodi da usare
descrizione
l’attività vuole mettere in evidenzia come l’esperienza ha
colpito la personalità e il punto di vista dei protagonisti
3° episodio
In 2 gruppi: ogni gruppo propone e discute quali aspetti
della personalità possono essere colpiti da un’esperienza
come quella del servizio volontario all’estero.Raccogliere
le idee su di una lavagna o flipchart
Guardare l’episodio
Una volta terminato, ogni gruppo può comparare le
idee proposte preventivamente con quello emerso
dall’episodio
Riflessione e discussione:
•
sono dei reali cambiamenti?
•
credete che i protagonisti siano diventati conscii di
qualcosa di nuovo riguardo se stessi?
Training Toolbox 13
Attività pronte per l’uso
Affrontando lo shock culturale
scopo
episodi da usare
descrizione
guidare i partecipanti verso la tematica del cultural learning (apprendimento attraverso il confronto culturale)
1° e 2° episodio
Guardare i due episodi
In piccoli gruppi, i partecipanti discutono i seguenti punti:
•
Con quante altre culture i protagonisti si sono dovuti confrontare durante le loro esperienze
•
Come questo incontro è stato affrontato da ognuno di loro
•
Come è cambiata la relazione dei protagonisti con
il proprio paese attraverso l’esperienza vissuta
L’attività può essere seguita da una discussione di gruppo
durante la quale si elabori un risultato, come ad esempio
la definizione di cultural learning.
Era questo che stavo cercando?
scopo
episodi da usare
descrizione
Trovando l’inaspettato
scopo
episodi da usare
descrizione
guidare i partecipanti verso la tematica di stereotipi ed
esperienze inaspettate
1° e 3° episodio
Dividere i partecipanti in piccoli gruppi
I partecipanti stanno per partire verso un paese immaginario, il quale ha specifiche caratteristiche (create dal
trainer/formatore. Ricordate che le caratteristiche di questo
paese immaginario devono essere facilmente collegabili a stereotipi, per esempio l’ideale scandinavo o quello mediterraneo)
Ogni gruppo parte per un paese diverso. I partecipanti
devono immaginare a quali tipi di esperienze andranno
incontro una volta arrivati nel nuovo paese. Annotare le
idee su di una lavagna o flipchart.
Presentazione e discussione:
•
Cosa c’è dietro ad ogni esperienza immaginata?
Perchè sono state scelte proprio quelle esperienze?
•
Sono legate in qualche modo a sterotipi che ognuno, bene o male, porta con sè?
guidare i partecipanti verso la consapevolezza di come
può cambiare l’ordine delle proprie priorità durante il
corso dell’esperienza
tutti gli episodi
Guardare gli episodi. Durante la proiezione i partecipanti
riflettino sulla seguente domanda:
Dividere i partecipanti in piccoli gruppi. Guardare gli episodi. Ogni gruppo deve prendere nota delle priorità/mete
di ogni protagonista. Domande:
Discussione di gruppo
•
Hanno raggiunto le mete prefisse?
•
Nel corso del periodo all’estero, hanno guadagnato
anche qualcos’altro?
•
E’ cambiato l’ordine delle loro priorità? Se si,
come?
•
Quali tipi di esperienze inaspettate hanno vissuto
i protagonisti?
Discussione di gruppo
un viaggio chiamato volontariato
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Training Toolbox 15
Attività pronte per l’uso
Le 10 regole d’oro
Hai fiducia in me?
scopo
può essere collegata al
descrizione
guidare i partecipanti verso il riconoscimento del relazionarsi con
nuove persone, enfatizzando un approccio aperto e tollerante
1° e 2° episodio
Serie di brevi attività (ice-breakers e team building)
•
Attraverso lo stagno: il trainer prepara uno stagno immaginario disegnato sul pavimento (come una scacchiera, dove
alcune delle piastrelle bianche simboleggiano le pietre sulle
quali i partecipanti devono mettere i piedi per riuscire ad
attraversare lo stagno. Le “pietre” immaginarie NON sono
segnate sul pavimento). Il trainer quindi avrà deciso il percorso corretto da seguire per l’attraversamento dello stagno.
Tenendosi per mano, i partecipanti devono attraversare lo
stagno, mettendo i piedi sulle giuste mattonelle-pietre. In
caso di errore, tutti i partecipanti devono tornare indietro e
iniziare di nuovo.
•
Preparare una stanza buia con musica tranquilla di sottofondo. In coppie, uno dei due diventa colui che guida, l’altro colui
che segue, bendato. Compiere semplici attività. Lo scopo è
quello di rinforzare la fiducia sull’altro.
•
I partecipanti si sistemano in cerchio. Ad occhi chiusi camminano verso il centro, le braccie tese in avanti, pronte per
afferrare le prime due mani che incontrano. Quando tutti
hanno afferrato due mani, possono aprire gli occhi: da quella
posizione, devono cercare di sciogliere il nodo umano che si
è creato, ricreando il cerchio iniziale, senza MAI lasciare le
mani dell’altro.
•
Dividere i partecipanti in piccoli gruppi. Ad ogni gruppo viene
data una palla ed un lenzuolo: i partecipanti devono trovare il
modo di tenere la palla in aria usando il lenzuolo.
La serie di giochi sarà seguita alla fine da una discussione di gruppo
sui temi di collaborazione, fiducia, lavorare insieme per un obiettivo
comune ecc.
un viaggio chiamato volontariato
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scopo
può essere collegata a
descrizione
attivare la capacità di esprimere se stessi, incoraggiando
la riflessione sull’esperienza di volontariato
tutti gli episodi
Dividere la stanza in due parti. Una parte porta il cartello SONO
D’ACCORDO, l’altra NON SONO D’ACCORDO. Leggere, una
alla volta, le seguenti dichiarazioni:
1)
E’ più importante scegliere il progetto piuttosto che
il paese
2)
Non ti preoccupare se non sei spinto da una forte motivazione, lo SVE può anche essere una bella vacanza!
3)
Stai attento, il multiculturalismo può anche creare un
sacco di conflitti!
4)
Sii tollerante verso gli altri, ma non tralasciare il tuo
proprio stile di vita!
5)
Sentiti libero di lasciare il progetto, se questo non coincide con le tue aspettative!
6)
Non ti preoccupare troppo di mantenere vivi i contatti
con gli altri volontari…dopotutto, quelle non sono
vere amicizie
Dopo la lettura di ogni affermazione, i partecipanti devono posizionarsi in uno dei due lati della stanza, dipendentemente dalla loro
scelta (essere in accordo o in disaccordo con l’affermazione appena
letta)
Una volta decisa la posizione presa, devono spiegare le ragioni della
loro scelta.
Per ultimo, leggere (o trascrivere) le 10 regole d’oro, scritte da due
ex-SVE (vedi pagina seguente)e chiedere ai partecipanti di commentarle.
Training Toolbox 17
le 10 regole d’oro
le 10 regole d’oro dello SVE
prima del progetto
durante il progetto
dopo il progetto
1]
scegli attentamente il progetto
2]
rifletti sulle tue motivazioni e sii conscio del
tuo ruolo futuro
3]
sii aperto e flessibile
4]
rispetta le differenze
5]
quando vivi con qualcun’altro, sii tollerante,
guarda al multiculturalismo come ad un
vantaggio
6]
nel posto di lavoro: cerca di creare una
relazione paritaria e giusta con la persona
in carica
7]
promuovi la diversità culturale nel tuo
paese/ambiente
8]
mantieniti attivo attraverso le diverse attivtà offerte dentro e fuori al Programma
Gioventù
9]
mantieni i contatti con gli altri SVE, sia nel
tuo paese che all’estero, sono parte del tuo
tesoro
regola generale:
10] divertitevi
scritto da Enrico e Jelena,
un viaggio chiamato volontariato
18
Training Toolbox 19
diary
diario
lettere a futuri volontari
un viaggio chiamato volontariato
20
I
l loro viaggio chiamato volontariato è finito o finirà a breve. E’
stato chiesto loro di parlare ad
un immaginario futuro volontario, a
qualcuno che sta pensando di partecipare allo SVE. Il risultato: lettere
nelle quali, con ottimismo ed allegria,
i nostri eroi offrono i loro suggerimenti, consigli e la loro saggezza,
raccontando brevemente le loro
avventure, sapendo comunque che
le parole non sono sufficienti per
spiegare quello che hanno vissuto.
Caro futuro volontario,
Credo che lo SVE sia una grandiosa esperienza, dovresti veramente provare!
Parti con la mente aperta ed impara la lingua del paese che ti ospita, perchè una volta in grado di comunicare puoi trovare molti
nuovi amici e puoi conoscere più profondamente la loro cultura e
modo di pensare.
Credo sia bello viaggiare durante lo SVE, ma è altrettanto bello
scoprire il luogo in cui si vive e la sua comunità. Inoltre, non aver
paura che il periodo che ti aspetta sia troppo lungo, perchè una
volta che sei arrivato e circondato di nuove esperienze, il tempo
vola!
Renee (Olanda)
Agios Germanos, Prespes
Training Toolbox 21
“
Caro volontario,
Caro futuro volontario,
Stai pensando di partire grazie con lo SVE – fantastico!
Ovunque andrai, sarà un’esperienza che ti porterà lontano e la scelta è
comunque incredibile – ci sono tantissimi progetti ai quali puoi fare domanda. Magari vuoi vivere un grande cambiamento, provare qualcosa di
completamente diverso, o forse non vuoi andare troppo lonanto per un
periodo troppo lungo. Ad ogni modo, non c’è ragione di aver paura! C’è
sempre un modo per risolvere i problemi. Si deve solo provare! La cosa
peggiore da fare è rimanere bloccati. Quindi, dal momento che stai pensando di partire…fallo!
Persino ai tuoi genitori piacerà lo SVE...è un’esperienza in cui ti puoi
sentire sicuro e non ti devi preoccupare di nulla. Dell’assicurazione ed dei
biglietti del viaggio se ne occuperà la tua organizzazione. Avrai un mentore,
dei colleghi e raramente la possibilità di sentirti solo!
Andare in un altro paese è una sfida. Vedrai ed imparerai tante cose, vivrai
tante emozioni.
Quindi, non perdere questa opportunità – fallo adesso!
Nina (Germania)
Agios Germanos, Prespes
Grecia
Sono felice di scriverti perchè significa che qualcun’altro ha scelto di partecipare al Servizio Volontario Europeo.
Al giorno d’oggi decidere di spendere diversi mesi all’estero tralasciando
gli interessi personali non è una scelta facile, vuol dire mettere in discussione la propria scala di valori e conferire all’idea di volontariato un posto
preminente.
Credere nella solidarietà ed essere disposti a fare dei sacrifici pur di essere utili al prossimo mi rende orgoglioso di te e di tutti i volontari. Le
piccole azioni quotidiane che compierai, supportate dalla forza di un’ idea
di società più giusta e umanitaria, saranno fondamentali a migliorare te e il
mondo in cui vivi.
Probabilmente ti sentirai in diverse occasioni confuso, solo e perplesso
riguardo all’ utilità della tua presenza in un paese straniero; in quei momenti confrontati con gli altri volontari che conoscerai e con gli amici scoperti
nel tuo nuovo paese, loro ti faranno capire la tua importanza.
Sono convinto che quando tornerai a casa vedrai il tuo paese di accoglienzaun po’ come una nuova casa, e questo, ripetendosi ogni volta che
spenderai del tempo all’estero, contribuirà a farti sentire un cittadino del
mondo, aperto, curioso, tollerante e amico.
Hai un bel periodo davanti a te.
I miei migliori auguri,
lettere a futuri volontari
un viaggio chiamato volontariato
22
Enrico (Italia)
Katerini, Grecia
Training Toolbox 23
“
lettere a futuri volontari
Cari amici,
Ciao mio caro amico,
Adesso che 6 mesi sono oramai trascorsi, ti
racconterò di come la mia esperienza SVE ha
preso forma e del valore che ha avuto per me.
E’ giugno, appena arrivata in città, il mare è
vicino…si vuole conoscere il posto, la gente,
si vuole andare a nuotare...
Ti hanno parlato di altri volontari, da qualche parte in Grecia…ma dove sono tutti quanti??
Dopo il seminario (la 4-giorni-formazione d’arrivo) ad Atene le cose iniziano a cambiare...Una volta conosciuti gli altri volontari, si comincia a pianificare le visite reciproche in giro per la Grecia
E riguardo al progetto?? Nel caso non ti piaccia…beh, è un peccato, ma ci
sono ancora tante altre cose da fare.
A luglio, per esempio, fai il tuo primo viaggio in una isola greca (una tra
le tante che hai scelto dalla cartina della Grecia). Chiama tutti gli amici che
puoi, prendi con te qualche vestito, un po’ di cibo (ricordati che c’è una varietà incredibile di cibo, buono ed economico, che puoi preparare sulla griglia),
buon umore e...SI PARTE!
Ci sono cose nella mia vita che vorrei poter
cambiare. Molte volte mi sono pentita di qualcosa
che ho fatto e molte altre di qualcosa che non ho
fatto. Adesso che sono tornata mi sento positiva
almeno per quanto rigurda una cosa. Non mi
pentirò mai della mia esperienza SVE. E’ vero che
lo SVE non ha soddisfatto le mie aspettative dal
punto di vista lavorativo ma certamente ha aperto
i miei occhi verso altre propettive.
Ho visto giorni senza notti e notti seguite da giornate troppo brevi. Ho
sentito il suono del vento più freddo, ho ascoltato la storia di Venezia raccontata dalla mia amica italiana ma soprattutto, ho scoperto me stessa attraverso viaggi, solitudine, mancanza di casa, nuovi amici ed esperienze che
non avrei mai immaginato di poter vivere.
Se potessi scattare una sola foto della mia vita da SVE, questa sarebbe
un puzzle dei tanti sorrisi pieni di colore che ho incontrato.
Ioanna (Grecia)
Thessaloniki
Appena ti sei riposato, è tempo di pianificare il prossimo viaggio, o la visita
a qualche amico, o un festival al quale partecipare…SI PARTE DI NUOVO!!
Ricordati solamente di tenere il conto dei tuoi giorni liberi (per quanto
riguarda il lavoro), assicurati che siano sufficienti.
Dopo 6 mesi dai un’occhiata alla tua mappa della Grecia, guarda quante
cose ci sono anocra da vedere...Prometti a te stesso che andrai a visitarle
appena avrai l’occasione.
Non ti posso che augurare buona fortuna!
Spero avrai ancora più cose da raccontare al prossimo volontario...
Jelena (Serbia)
Katerini, Grecia
un viaggio chiamato volontariato
24
Training Toolbox ”
25
Dove sono gli eroi oggi
Siete curiosi di sapere dove sono oggi, quale strada hanno preso? Date
un’occhiata qui sotto...
accettato! Trascorrerà altri mesi in Grecia, lavorando ad un progetto
sull’ecologia.
Jelena è tornata in Serbia, ai suoi studi di filologia italiana. Insieme ad
Enrico ha fatto domanda per il Capitale Futuro. Anche lei tornerà presto in
Grecia. Queste sono le sue parole:
“Appena tornata dalla Grecia e dopo essere andata a trovare EnNina è tornata a casa, ai suoi studi…Ascoltiamo dalle sue parole cosa c’è
di nuovo nella sua vita:
“Sono tornata in Germania per finire i miei studi e siccome sto
contemporaneamente lavorando, ho un bel da fare. Normalmente lavoro 40 ore alla settimana in una compagnia e frequento
anche l’università...quindi ho poco tempo libero […] Spero di
poter usare queste conoscenze in un futuro, per fare qualcosa
di utile. Voglio rimanere nel settore nel non-profit, non mi interessa lavorare per una compagnia che guarda solo al profitto,
comprare una macchina e diventare ricca, come la stragrande
maggioranza dei miei colleghi. A volte mi sento un po’ sola, perchè siamo diversi […] Ma mi sento anche positiva, ho attorno
a me molte persone con cui mi trovo bene, quindi posso anche
divertirmi. Non è il tipo di vita che voglio avere per sempre, lo
vedo come un passaggio. Veramente, mi manca molto la Grecia
e quello che ho vissuto li, vorrei avere fatto più cose con maggiore entusiasmo. Ora sto pianificando le mie vacanze e sicuramente tornerò in Grecia
”
Enrico è tornato in Italia, con la speranza di tornare presto in Grecia.
rico in Italia, mi sono immersa nello studio... mi sembrava proprio un incubo dopo il periodo trascorso in Grecia. Ma fortunatamente sono stata promossa!
Adesso sono nel mio paese, mi sto recuperando, ma voglio
andare a Belgrado, cercare lavoro ecc. Gli amici li ho visti quasi
tutti. Sono ancora tutti amicissimi, anche loro in cerca di lavoro,
alcuni sposati. La situazione non è cambiata molto in quei 6
mesi..
Per quanto riguarda la Grecia, è stata una bellissima esperienza,
un stile di vita diverso da quello di casa, avere amici da tutte le
parti d’Europa, con i quali più o meno sono in contatto.
Ma quello che è successo a tutti noi è che, una volta tornati, ci
siamo dovuti abituare di nuovo alla nostra vita “vera”, ai nostri
impegni ed alle cose che avevamo lasciato quando siamo partiti
con lo SVE.
Comunque, sono felice, il fatto che ti scrivo questa lettera rappresenta un risultato concreto di questa esperienza
”
Ioanna è tornata in Grecia e non tornerà in Finlandia. Continua a studiare ed ha iniziato a collaborare con una organizzazione delle sua città, che
si occupa di politiche sociali.
Ha fatto domanda per un progetto personale (Capitale Futuro) ed è stato
un viaggio chiamato volontariato
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Training Toolbox 27
volontariato all’estero
Alcuni link utili per quanto rigurda un’esperienza di volontariato in Europa
e non solo
Home page del Centro Europeo per il Volontariato
http://www.cev.be/volunteeropportunities_en.htm
Il sito della Commissione Europea. Il link vi porta direttamente alla guida
del nuovo YOUTH IN ACTION Programme.
http://ec.europa.eu/youth/yia/index_en.html
grazie…
ευχαριστώ
Vorrei ringraziare i partecipanti,
Nina, Enrico, Jelena e Ioanna, per
aver condiviso con tutti voi le loro
esperienze, offrendo i loro ricordi e
i loro consigli.
Vorrei anche ringraziare tutti gli
SVE ed ex-SVE incontrati durante
le realizzazione di questo progetto,
i quali hanno sempre condiviso con
me le loro case, il loro cibo e d il
loro tempo.
Servizio Volontario Europeo:
http://europa.eu/youth/volunteering_-_exchanges/european_voluntary_
service/index_eu_en.html
caterina
Un altro modo per vivere un’esperienza di volontariato è offerto dal
Servizio Civile Internazionale (SCI). Lo SCI è un movimento laico di volontariato, presente in 60 paesi in tutto il mondo. Da più di 80 anni promuove
attività e campi di lavoro sui temi della pace e del disarmo, dell’obiezione di
coscienza, della cooperazione e della solidarietà internazionale, della tutela
dell’ambiente, della protezione civile, dell’emarginazione sociale.
http://www.sciint.org/
un viaggio chiamato volontariato
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Training Toolbox 29
Scarica

Volunteering Journey_manuale - Associazione Interculturale NUR