I.T.C.G. RONCALLI I.T.I.T. SARROCCHI MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO GUIDA per gli addetti alle squadre di EMERGENZA Aziendale SEGNALETICA DI SALVATAGGIO Scala di Emergenza Scala di Emergenza Percorso di Direzioni da Seguire Percorso di E Doccia di Sicurezza Lavaggio occhi Uscita di (Segnali di informazione addizionali ai segnali che seguono) Pronto Soccorso Barella Telefono di Salvataggio SEGNALETICA ANTINCENDIO Lancia Antincendio (naspo) Estintore Telefono Antincendio Direzioni da Seguire Scala Antincendio Allarme Antincendio (Segnali di informazione addizionali ai segnali che seguono) Attacco VVFF Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 Idrante Porta Tagliafuoco 2 Valvola Combustile Pulsante di Sgancio Il presente libretto ha lo scopo di fornire a agli addetti all’antincendio le informazioni necessarie sui comportamenti da rispettare per prevenire gli incendi e sulle regole da seguire in caso di emergenza. Per tale scopo il libretto utilizza anche figure e schemi per rendere chiare ed esplicite le indicazioni e prescrizioni antincendio e di emergenza . Esso costituisce quindi una fonte ulteriore di informazione per il Rappresentante dei Lavoratori e per i Lavoratori nonchè strumento per gestire le emergenze prevedibili. TUTTI I LAVORATORI DEVONO : • • OSSERVARE le NORME COMPORTAMENTALI e LE PROCEDURE contenute nel presente libretto PRENDERE VISIONE delle INFORMAZIONI contenute nel libretto e riportate anche nelle PLANIMETRIE e nei COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 3 VIE E USCITE DI SICUREZZA Gli edifici sono dotati di sistemi di vie di uscita da utilizzare in caso di emergenza. Le uscite e i relativi percorsi per raggiungerle sono segnalate con cartelli del tipo raffigurato a fianco e sono dotate di illuminazione di emergenza emergenza (la quale si autoalimenta in caso di in caso di black out). Le porte poste su tali percorsi sono realizzate in modo da potere evitare situazioni critiche in caso di emergenza; in particolare sono apribili nel verso dell’esodo e dotate di maniglione antipanico per una facile apertura (se necessario). comportamenti di prevenzione ) MANTENERE SEMPRE SGOMBRE LE VIE ED USCITE DI SICUREZZA DA MATERIALI DEPOSITATI ANCHE TEMPORANEAMENTE ) MANTENERE LE VIE ED USCITE DI SICUREZZA ILLUMINATE, FACENDO PARTICOLARMENTE ATTENZIONE A NON COPRIRE LE PLAFONIERE DELL’ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA DURANTE IL DEPOSITO MATERIALI ) NON COMPROMETTERE LA AGEVOLE APERTURA E LA FUNZIONALITA’ DEI SERRAMENTI DELLE PORTE POSTE SULLE VIE DI ESODO ) NON DANNEGGIARE LA SEGNALETICA DELLE VIE ED USCITE DI SICUREZZA E GARANTIRNE SEMPRE LA VISIBILITA’ ) SEGNALARE AL PRESIDE OGNI ANOMALIA O DANNEGGIAMENTO RELATIVO ALLE PORTE DELLE VIE ED USCITE DI EMERGENZA ) PER LA LORO INDIVIDUAZIONE VEDERE LA PLANIMETRIA DI EMERGENZA AFFISSA LUNGO LE VIA DI ESODO Opulscol antincendio Opulscolo Ist.Sarrocch 12-11 4 PORTE TAGLIAFUOCO Alcuni locali , in relazione al materiale depositato, alla lavorazioni e/o alla superficie degli ambienti, sono compartimentati con protezioni che hanno la funzione di limitare la propagazione di un incendio agli altri ambienti e di garantire una resistenza del compartimento stesso per un periodo di tempo definito. Tali protezioni sono in pratica costituite da strutture di adeguata resistenza al fuoco (pareti e solai) e da porte tagliafuoco (chiamate anche porte REI) Tali porte possono essere di tipo normalmente chiuso (senza dispositivo di autochiusura ) o di tipo normalmente aperto (dotate di un dispositivo che in caso di incendio garantisce la chiusura automatica della porta stessa). comportamenti di prevenzione ) LE PORTE TAGLIAFUOCO SENZA DISPOSITIVO DI AUTOCHIUSURA DEVONO ESSERE TENUTE CHIUSE ) LE PORTE TAGLIAFUOCO CON MOLLA DI RICHIAMO (DI TIPO NORMALMENTE CHIUSO) NON DEVONO ESSERE MANTENUTE APERTE CON ZEPPE, CALZATOIE, PESI O SIMILI ) NON COMPROMETTERE I SISTEMI DI AUTOCHIUSURA DELLE PORTE TAGLIAFUOCO ) MANTENERE SEMPRE SGOMBRE LE PORTE TAGLIAFUOCO DA MATERIALI DEPOSITATI ANCHE TEMPORANEAMENTE ) FARE ATTENZIONE A NON URTARE CON I CARRELLI LE PORTE TAGLIAFUOCO ) SEGNALARE AL PRESIDE OGNI ANOMALIA O DANNEGGIAMENTO RELATIVO ALLE PORTE TAGLIAFUOCO ) PER LA LORO INDIVIDUAZIONE VEDERE LA PLANIMETRIA DI EMERGENZA AFFISSA LUNGO LE VIA DI ESODO Opulscol antincendio Opulscolo Ist.Sarrocch 12-11 5 SEZIONAMENTI DELLE FONTI DI ENERGIA Le fonti di energia significative ai fini della prevenzione incendi e della gestione delle emergenze, sono l’energia elettrica e i combustibili per produrre energia termica (gasolio e gas metano) Tali impianti sono dotati di comandi di emergenza per il relativo sezionamento che sono essenzialmente: PULSANTI DI SGANCIO ENERGIA ELETTRICA Tali pulsanti sezionano le alimentazioni elettriche e sono opportunamente segnalati con cartelli in cui viene indicata la sezione di impianto a cui si riferiscono (vedi a fianco) SGANCIO ALIMENTAZIONE ENEL USARE SOLO IN CASO DI EMERGENZA VALVOLE INTERCETTAZIONE COMBUSTIBILE Tali valvole intercettano le alimentazioni di combustibile ai locali tecnici (centrali termiche); sono opportunamente segnalati (vedi a fianco ) e sono essenzialmente di due tipi: Valvola a strappo per l’intercettazione di gasolio e valvola sferica per l’intercettazione del gas metano. L’azionamento di tali comandi riguarda gli addetti che hanno uno specifico ruolo in caso di emergenza (MANUTENTORI) e che sono stati addestrati e formati specificatamente. I lavoratori devono collaborare con gli “addetti” seguendo le loro istruzioni. comportamenti di prevenzione ) MANTENERE SEMPRE AGIBILI LE VALVOLE DI INTERCETTAZIONE DEL COMBUSTIBILE ED I PULSANTI DI SGANCIO ) NON DANNEGGIARE I COMANDI PER IL SEZIONAMENTO DELLE FONTI DI ENERGIA ) SEGNALARE AL PRESIDE OGNI ANOMALIA O DANNEGGIAMENTO RELATIVO AI DISPOSITIVI DI SEZIONAMENTO ) PER LA LORO INDIVIDUAZIONE VEDERE LA PLANIMETRIA DI EMERGENZA AFFISSA LUNGO LE VIE DI ESODO Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 6 MEZZI ANTINCENDIO I mezzi antincendio disponibili negli edifici sono principalmente gli estintori (portatili) e gli idranti; Tali mezzi sono segnalati con cartelli del tipo raffigurato a fianco e vengono utilizzati, secondo l’entità del focolaio, per estinguere gli incendi. Il mezzo più diffuso è comunque l’estintore portatile (di solito caricato a polvere o ad anidride carbonica). Su ogni estintore è applicata una etichetta in cui sono riportate (utilizzando anche pittogrammi) le modalità di uso dell’estintore stesso con la sequenza delle operazioni da compiere. La protezione ossia la difesa attiva contro gli incendi si basa essenzialmente sull’impiego di una serie di sostanze capaci di bloccare la combustione. La sostanza usata, il tipo di intervento e la modalità di impiego devono essere commisurate alla natura dei prodotti che hanno preso fuoco e all’entità dell’incendio. Riportiamo un elenco delle principali sostanze estinguenti con le loro caratteristiche: - ACQUA (toglie il calore; frazionata in gocce aumenta la sua capacità estinguente) - CO2 (raffredda e riduce il comburente) - POLVERI (effetto coprente ed urto) Opulscol antincendio Opulscolo Ist.Sarrocch 12-11 7 Di seguito si riporta una tabella indicante il tipo di estinguente adatto alla natura specifica dell’incendio. TIPO DI ESTINGUENTE NATURA DELL'INCENDIO Acqua a getto pieno Acqua nebulizzat a Polvere ABC CO2 materiali solidi comuni legno, carta tessuti, ecc. SI SI SI SI liquidi infiammabili più leggeri dell'acqua benzine, oli, vernici, ecc. NO SI SI SI liquidi infiammabili più pesanti dell'acqua alcoli, acetoni, acido acetico, ecc. SI SI SI SI sostanze spontaneamente comburenti nitrati, clorati, permanganati,ecc. NO NO NO NO sostanze reagenti con l'acqua sodio, potassio, acidi forti, ecc. NO NO SI NO gas infiammabili metano, gpl, etilene, ecc. NO SI SI SI apparecchiature elettriche in tensione motori, trasformatori, ecc. NO NO SI SI casi particolari documenti, apparecchi delicati, ecc. NO NO SI SI Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 8 COME SI USA UN ESTINTORE FIG. 1 FIG. 2 FIG. 3 FIG. 4 SPEGNIMENTO DI UN LIQUIDO INFIAMMABILE (FIG. 1) L’azione dell’estinguente va indirizzata verso il focolaio con la direzionalità rappresentata in figura ponendosi ad una distanza di erogazione tale che l’effetto dinamico della scarica trascini la direzione delle fiamme tagliandone l’afflusso dell’ossigeno. Occorre peraltro fare attenzione a non colpire direttamente il pelo libero per il possibile sconvolgimento e conseguente spargimento del liquido incendiato: in tal caso l’effetto potrebbe essere una estensione dell’incendio! SPEGNIMENTO DI UN COMBUSTIBILE SOLIDO (FIG. 2) In questo caso il pericolo di facile estensione delle parti in combustione è minore rispetto al caso precedente: ne risulta un angolo di impatto fortemente accentuato per migliorare la penetrazione dell’estinguente all’interno della zona di reazione. SPEGNIMENTO IN OPERAZIONI COMPLESSE (FIG. 3) A volte la direzione del getto del materiale estinguente richiede continue variazioni per raffreddare zone diverse tutte concorrenti alla generazione dell’incendio: in questi casi solo l’esperienza e una costante pratica esercitata possono suggerire il migliore utilizzo dell’estintore ATTENZIONE! (FIG. 4) Il focolaio appena estinto non va MAI abbandonato se non dopo un periodo di tempo tale che il suo riaccendersi sia impossibile: va verificata SEMPRE la zona incendiata smassando le ceneri e le parti parzialmente combuste per verificare con assoluta certezza che il fuoco è spento: Gli estintori lasciati a terra possono costituire un pericolo! Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 9 comportamenti di prevenzione ) NON COPRIRE DEPOSTITI MANTERIALE I MEZZI ANTINCENDIO CON ANCHE TEMPORANEI DI ) NON SPOSTARE GLI ESTINTORI DAL LORO POSTO ) NON COMPROMETTERE LA FUNZIONALITA’ DEI MEZZI DI ESTINZIONE ) NON DANNEGGIARE LA SEGNALETICA DEI MEZZI ANTINCENDIO ) SEGNALARE AL PRESIDE OGNI ANOMALIA O DANNEGGIAMENTO RELATIVO AI MEZZI ANTINCENDIO ) PER LA LORO INDIVIDUAZIONE VEDERE LA PLANIMETRIA DI EMERGENZA AFFISSA LUNGO LE VIE DI ESODO PRODOTTI INFIAMMABILI Alcuni prodotti possono essere infiammabili; essi sono contrassegnati dalle etichette a fianco indicate. ETICHETTATURA ETICHETTATURA DI TRASPORTO SU STRADA DI IMBALLAGGIO E CONFEZIONE ) IN CASO DI ROTTURA DEI CONTENITORI, PROVVEDERE SUBITO A CONTENERE LO SPARGIMENTO DEI LIQUIDI ) NON FUMARE IN CASO DI SPARGIMENTO DI LIQUIDI INFIAMMABILI Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 10 GESTIONE EMERGENZE SISTEMI DI ALLARME La rilevazione di un focolaio di incendio avviene in maniera diretta da parte delle persone presenti: docenti, discenti, personale scuola, visitatori ed appaltatori esterni. Per l’ist. Roncalli sono presenti in biblioteca e archivio i rilevatori di fumo e pulsanti di allarme distribuiti lungo i corridoi. Per l’ist. Sarrocchi nel laboratorio di chimica sono presenti rilevatori di gas I PRESIDI DI PIANO dei Collaboratori Scolastici e le PORTINERIE hanno la funzione di trasmettere ed attivare l’allarme. ALLARME IST. RONCALLI L’allarme scatta a seguito dell’azionamento dei dispositivi di allarme acustci, sparsi per la struttura, collegati alla centralina (posizionata in PORTINERIA) la quale entra in funzione a seguito dell’azionamento dei pulsanti di allarme o i rilevatori di fumo. IST. SARROCCHI Viene dato dalla PORTINERIA con l’utilizzo manuale del pulsante specifico che aziona un segnale acustico con le seguenti modalità: EMERGENZA IN ATTO INIZIO EVACUAZIONE FINE EVACUAZIONE Uno squillo ........ ogni 2 secondi ........ Squillo continuo per 20 secondi Uno squillo ........ ogni 10 secondi Secondi ⊗ 0 5 10 15 20 25 30 NUMERI DI EMERGENZA In ciascuna PORTINERIA dei due plessi sono affissi i recapiti telefonici utili per le chiamate dei soccorsi esterni. 112 113 115 118 CARABINIERI POLIZIA VIGILI DEL FUOCO EMERGENZA SANITARIA CHIAVI (di emergenza) Presso la PORTINERIA di ciascun plesso è inserita una bacheca contenente, con le relative indicazioni, le CHIAVI DI EMERGENZA necessarie per l’accesso immediato ad alcuni locali in caso di emergenza secondo i prospetti. Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 11 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA – COSTITUZIONE Il Servizio di Emergenza è articolato separatamente per ognuno dei due plessi : Sono coloro che hanno ricevuto l’apposito corso e la relativa nomina. 1 - ADDETTI ALL’ ANTINCENDIO ( i nominativi risultano da ciascun ELENCO affisso nelle due PORTINERIE e riportato in allegato) 2 - ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO insegnanti e I.T.P. (insegnanti tecnico-pratici) quando operano con la classe 3 – COLLABORATORI (AL SERVIZIO DI EMERGENZA) Collaboratori Scolastici quando operano ai PRESIDI DI PIANO ed alla PORTINERIA Insegnanti e I.T.P. (presenti in apposito elenco posto in PORTINERIA) L’organizzazione del personale della scuola con i relativi orari, limitati rispetto all’arco temporale di svolgimento delle attività, non consente di 4 – RESPONSABILE individuare una figura specifica con incarico permanente. DEL SERVIZIO DI EMERGENZA Quindi, in caso di emergenza, assume le funzioni di RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA l’ADDETTO ALL’ANTINCENDIO presente in portineria, in quanto è la postazione che ha la possibilità di coordinare i vari plessi. 1.9.2 - COMPITI DEL PERSONALE NELLA GESTIONE DI UNA EMERGENZA Componenti compiti • Gestisce l’emergenza con direttive agli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO ED AL PRIMO RESPONSABILE DEL SOCCORSO, ai COLLABORATORI (insegnanti, ITP e Collaboratori Scolastici) ed al SERVIZIO DI EMERGENZA restante personale ADDETTI ALL’ ANTINCENDIO • Interviene con sopralluogo specifico nella zona allertata • Intervengono sui focolai, sui presidi antincendio (estintori, idranti) e sui sezionamenti • Decide le chiamate dei soccorsi esterni • Concorda con il PRESIDE l’attivazione dell’EVACUAZIONE del plesso • Collabora agli interventi dei soccorsi esterni • Intervengono nella gestione dell’emergenza anche autonomamente se non ancora prontamente reperito il RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA • Intervengono sui focolai, sui presidi antincendio (estintori, idranti) e sui sezionamenti • Intervengono in caso di infortunio nei limiti della formazione ricevuta ed appresta anche con l’utilizzo dei presidi sanitari contenuti nella CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO disponibile presso la PORTINERIA o presso altri presidi. • Se del caso provvedono, senza indugio, alla chiamata del SOCCORSO SANITARIO ESTERNO • Curano la corretta tenuta ed i reintegri della CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO COLLABORATORI Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 12 • Quando opera al PRESIDIO DI PIANO comunica tempestivamente, tramite telefono interno, alla PORTINERIA ogni emergenza venga segnalata (focolaio, fumo, infortunio, presenza di gas, etc.) COLLABORATORE SCOLASTICO • Quando opera alla PORTINERIA e riceve una segnalazione di emergenza avvisa senza indugio l’ ADDETTO ALL’ ANTINCENDIO prima reperibile e si mantiene a sua disposizione INSEGNANTE ed I.T.P. • Collaborano alla gestione della classe secondo le direttive date di seguito ed eventualmente fornite dagli ADDETTI ALL’ ANTINCENDIO - PROCEDURA DI EVACUAZIONE – PREMESSA Occorre precisare che è assai improbabile che si verifichino condizioni tali per cui occorra procedere all’evacuazione degli ambienti scolastici da parte dei lavoratori e dei discenti. Ciò se si considera che le strutture dei fabbricati sono in materiale incombustibile, i carichi di incendio dovuti agli arredi, attrezzature e materiali presenti sono in genere abbastanza ridotti, non vi sono processi lavorativi che presentano un significativo rischio di innesco di incendio, buona parte dei locali sono normalmente presidiati di fatto con presenza di persone - ABILITATI AD ADOTTARE LA PROCEDURA DI EVACUAZIONE La procedura di evacuazione può essere attivata, secondo le istruzioni date precedentemente nel presente documento, dal RESPONSABILE DELL’ISTITUTO, dai RESPONSABILI DELL’EMERGENZA, e dagli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO. Nel caso di pericolo grave e immediato l’insegnate che ha la responsabilità della classe o il collaboratore scolastico di piano può procedere all’evacuazione percorrendo l’uscite di emergenza più vicina e solo successivamente avvertire il RESPONSABILE DELL’ISTITUTO o gli ADDETTI ALL’EMERGENZA. - ARTICOLAZIONE DELL’ EVACUAZIONE La procedura di evacuazione viene attivata solo per fronteggiare una specifica situazione di emergenza. Con eccezione dell’emergenza terremoto, in tutti gli altri casi la relativa attivazione della emergenza riguarderà i singoli plessi interessati dall’emergenza essendo i relativi immobili completamente indipendenti. – ORDINE DI EVACUAZIONE Viene dato dal RESPOPNSABILE DELL’ISTITUTO tramite il RESPONSABILE DELL’EMERGENZA e gli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO tramite le modalità elencate punto 1.3 del presente piano . - OBIETTIVO DELL’ EVACUAZIONE Far defluire, con la maggiore sicurezza possibile, tutti i lavoratori ed i discenti dai locali interni del plesso verso l’esterno fino ai PUNTI DI RACCOLTA identificati. Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 13 - MODALITA’ DI EVACUAZIONE ATTORI PERSONALE NON DOCENTE AZIONI/DOVERI I lavoratori, non facenti parte del servizio di emergenza (come definito al punto 1.9.1) quando viene dato il messaggio …….”INIZIO EVACUAZIONE”…….. : - si dirigono senza indugio verso l’esterno dei locali del plesso percorrendo le vie di esodo (quelle che risultano dagli SCHEMI DI ESODO affissi) fino a raggiungere il PUNTO DI RACCOLTA - si mettono a disposizione del Servizio di Emergenza per eventuale aiuto allo sfollamento dei discenti - collaborano alle operazioni di conta e di verifica per accertarsi che nessuno permanga nella zona a rischio. COLLABORATORI Gli insegnanti, quando viene dato il messaggio …….”INIZIO EVACUAZIONE”…….. : (NON FACENTI PARTE DEL procedono a far uscire prontamente i discenti dalle aule e dai laboratori indirizzandoli in fila indiana verso la via SERVIZIO DI EMERGENZA) di esodo impartendo le indicazioni agli studenti apri fila e chiudi fila; gli insegnanti abbandonano l’ aula/laboratorio per ultimi chiudendo la/e porta/e, chiudendo l’interruttore elettrico generale (ove presente) ed il rubinetto del gas (ove presente) portando con se il Registro di Classe e chiudendo la porta dell’aula. Dirigono le scolaresche senza indugi verso l’esterno ed al PUNTO DI RACCOLTA, solo percorrendo le VIE DI ESODO, indicate negli schemi di esodo posti nei locali, con calma, senza correre e senza che nessuno torni indietro. Sorvegliano che nessuno si separi da ciascun gruppo o che salti dalle finestre. I Collaboratori Scolastici in servizio ai PRESIDI DI PIANO, verificano l’assenza di persone al piano (nei servizi igienici, negli archivi e depositi, negli altri locali non presidiati) e procedono poi anch’essi verso il PUNTO DI RACCOLTA mettendosi a disposizione degli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO per riferire sull’avvenuta evacuazione. Gli insegnanti, raggiunto il PUNTO DI RACCOLTA, fanno l’appello della classe e si mettono a disposizione degli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO per riferire sull’avvenuta evacuazione. ADDETTI ALL’ANTINCENDIO Tutti gli ADDETTI ALL’ANTINCENDIO in servizio, anche avvalendosi, in quanto necessario, degli altri lavoratori, procedono prontamente a: (Coordinati dal loro Responsabile) • sovrintendono le operazioni di EVACUAZIONE e, presso il PUNTO DI RACCOLTA, raccolgono dagli insegnanti e dai Collaboratori Scolastici, le notizie necessarie per la compilazione del VERBALE DI AVVENUTA EVACUAZIONE, • verificano la chiusura delle porte tagliafuoco (ove presenti); • verificano e/o provvedono ai sezionamenti generali dell’energia elettrica e della rete gas della scuola. • individuano la presenza di eventuali portatori di handicap e verificano la sussistenza di eventuali problemi nel loro esodo. • Sorvegliano il buon andamento dell’esodo con priorità alle zone più prossime all’incendio ed a quelle più lontane dalle uscite verso l’esterno. • Decide, coordinato con il RESPONSABILE DI ISTITUTO, l’eventuale cessazione dell’emergenza e la comunica dando il messaggio …….“FINE EVACUAZIONE”……… EMERGENZA: Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 14 Il Responsabile del SERVIZIO DI REGOLE PER LE EMERGENZE LEGENDA attori: D = discenti, CS = collaboratori scolastici, I = insegnanti, A = addetti al servizio di emergenza LE EMERGENZE ED I PORTATORI DI HANDICAP Nei locali della scuola si possono trovare persone che presentando, anche temporaneamente, diminuite capacità motorie, visive, uditive, intellettive possono avere difficoltà, in caso di emergenza e di evacuazione, per la mobilità, per l’orientamento, per la comprensione delle segnaletiche, per la percezione del pericolo e/o dell’allarme, per la individuazione delle azioni da compiere. Adottare, quindi, nei loro confronti i seguenti comportamenti: D CS I A • Individuare sempre, anche preventivamente, dette persone e comprenderne le loro diminuite capacità fisiche per poi poterle aiutare prontamente in caso di necessità • In caso di pericolo aiutare dette persone a comprendere la situazione • In caso di allontanamento da una certa zona o di evacuazione prestare loro aiuto, con la collaborazione dei ragazzi AIUTO-DISABILI, in particolare se presenti barriere architettoniche (scale, scalini, irregolarità nel pavimento, ostacoli e passaggi stretti, etc. ). In caso di emergenza -INCENDIO D CS I A • segnalare immediatamente qualsiasi focolaio di incendio (odore di bruciato, presenza di fumo, etc.) al Collaboratore Scolastico di piano, • allontanare per quanto possibile il materiale infiammabile/combustibile prossimo al focolaio senza mettere a repentaglio la propria e altrui sicurezza, • togliere la tensione elettrica alla zona interessata, • chiudere le porte e le finestre del locale dove e’ presente il focolaio, • intervenire, nei limiti delle proprie conoscenze, utilizzando i mezzi di estinzione disponibili, • non utilizzare mai acqua su parti in tensione, • in caso di sviluppo di fumo, respirare filtrando l'aria con un fazzoletto e, in ambienti chiusi, abbassarsi, • se prende fuoco il vestito di una persona cercare di avvolgerla con altro indumento a fibra naturale (non sintetico) per soffocare le fiamme, • se si resta intrappolati dal fuoco, segnalare attraverso una finestra la propria presenza aprendola, per il solo tempo strettamente necessario, onde evitare un ulteriore ossigenazione propaghi più velocemente le fiamme, • i discenti si attengono alle istruzioni dategli dai loro insegnanti, • attendere le istruzioni degli ADDETTI AL SERVIZIO DI EMERGENZA. In caso di emergenza – ALLAGAMENTI D CS I A • Avvertire immediatamente il Collaboratore Scolastico del piano, • togliere l’energia elettrica, • intercettare la chiusura generale dell’acqua, • i discenti si attengono alle istruzioni dategli dai loro insegnanti, • abbandonare i locali ed attendere le istruzioni degli ADDETTI AL SERVIZIO DI EMERGENZA. Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 15 & In caso di emergenza – TERREMOTO D CS I A • Restare calmi e prepararsi a fronteggiare la possibilità di ulteriori scosse, • i discenti si attengono alle istruzioni dategli dai loro insegnanti, • allontanarsi da finestre, superfici vetrate interne, specchi, scaffali e apparati elettrici - rifugiarsi sotto un tavolo, • non usare accendini o fiammiferi e non azionare interruttori elettrici perché le scosse potrebbero aver danneggiato le tubazioni del gas, • aprire le porte con molta prudenza e prima di muovervi verificare la stabilità del pavimento, pianerottolo, scale etc. lungo il percorso per raggiungere l’ esterno, • non usare gli ascensori, e spostarsi lungo i muri, anche discendendo le scale, • raggiunto l’esterno portatevi subito al PUNTO DI RACCOLTA lontano dagli edifici della scuola. S D CS I In caso di emergenza – INFORTUNIO A • Reperire, tramite i Collaboratori Scolastici ai piani ed alla PORTINERIA, l’addetto interno al PRIMO SOCCORSO più vicino, • nel frattempo astenersi da qualsiasi intervento, cercare di infondere tranquillità all’infortunato fino all’arrivo dei soccorritori, • evitare che attorno all’infortunato si accalchino altre persone ed attendere l’arrivo dei soccorritori per indirizzarli, velocemente, verso lo stesso, • l’ addetto interno al PRIMO SOCCORSO valuta la necessità di ricorrere al soccorso sanitario esterno e se del caso da disposizioni in merito alla PORTINERIA. Opulscolo antincendio Ist.Sarrocch 12-11 16