sezione di Vieste Logbook - giornale di bordo - periodico - n° 35 - luglio 2012 Andare a vela… Dedicato a… Sicurezza in mare A…mare senza Barriere Marina del Gargano E Adesso Vado al Max! Quedda prumesse e na speranze L’inventore della mitica Lambretta 1° trofeo di pesca d’altura Antologia anni ‘70 Multa ti odio … 2 LOGBOOK Sommario giornale di bordo - periodico Num. 35 - luglio 2012 LEGA NAVALE SEZ. VIESTE Associazione di protezione ambientale Porto di Vieste - Scalo Marittimo Sud 71019 Vieste (FG) Tel/Fax 0884 702698 Presidente Francesco Aliota (responsabile) La redazione: Coordinatore: Nino Patrone Vice coordinatore: Annamaria Cellamare Mimmo Aliota Lucio Mura Kiara Sciannamè Antonio Solitro Sandro Troiano Collaborazione di Bartolo Baldi, Marcello Cavallo, Maria di Dona, Francesca Marinelli, Franco Ruggieri, Raffaele Pennelli. [email protected] Articoli, lettere e foto non richiesti non si restituiscono. A…mare senza Barriere pag. 3 E Adesso Vado al Max! pag 5 Dedicato a… pag. 6 Sicurezza in mare pag. 8 Quedda prumesse, inedita commedia pag.10 Quedda prumesse, rappresentazione alla LNI pag.12 L’inventore della mitica Lambretta pag.14 Marina del Gargano pag.15 Andare a vela… pag.16 1° trofeo di pesca d’altura pag.17 Multa ti odio … ma potrei amarti pag.18 Antologia anni ‘70 pag.20 Qual è il percorso web per conoscere meglio la Lega Navale Italiana sezione di Vieste? Semplice! http://www.leganavale.it/portale/ sezioni/index.asp?ID_sezione=165 (tasto CTRL+clic per collegamento) oppure http://www.leganavale.it sezione di Vieste cliccare su La Nostra Storia La Sede Notizie ai soci per avvisi e notizie, oltre che per leggere LOGBOOK in allegato, con un’attesa di 20 secondi Manifestazioni Regate Photoga lle r y pe r le foto più interessanti Per saperne di più su homepage in alto per leggere e stampare gli arretrati del periodico Logbook, diario di bordo Download per scaricare i moduli per le domande E’ possibile conoscere i resoconti delle manifestazioni, le regate e vedere le foto, nonché leggere le notizie della vita della Lega Navale Italiana sezione di Vieste. Buona navigazione 3 A…mare senza Barriere Quando a…mare è passione Nino Patrone S i è tenuta il 23 e 24 giugno la nuova edizione (la prima stand d e l l a a l o n e ) manifestazione per la promozione della motonautica solidale, presso la sede della Lega Navale Italiana sez. Vieste, con il patrocinio del Comune e del Coni. I particolari vengono snocciolati con viva soddisfazione dal presidente, dott. Francesco Aliota: “Hanno partecipato quattro associazioni provinciali di sostegno, recupero, assistenza ed anche preparazione atletica di ragazzi con problemi psico-motori, ASSORI e U.A.L., di Foggia, SFIDA e Angeli H di Vieste. I ragazzi con un accompagnatore dedicato sono s ta ti o sp i ta t i gratuitamente presso le strutture turistiche messe a disposizione dall’Associazione Albergatori Gargano Mare di Vieste. Sono stati invitati 50 ragazzi della provincia e 20 di Vieste per quella che è una delle più grandi manifestazioni di na uti ca s oli da le d’Italia”. Tommaso Pica, dirigente di BancApulia, uno degli sponsor, premiato dal presidente F. Aliota con i dirigenti D. Frascolla, A. Mastromatteo, M. De Leo, alla presenza del sindaco E. Nobile. La manifestazione ha avuto inizio sabato alle ore 19,30 con la presentazione del libro di Lucrezia Tresoldi "Vado al Max'', Edizioni Ancora, già presentato nel format serale di canale cinque "Matrix". Era presente anche Massimiliano Tresoldi. La serata è terminata con una festa di musica con cena, sempre presso il salone della sede della Lega navale. La domenica mattina c’è stato il previsto imbarco presso il pontile della Lega navale sulle imbarcazioni dei soci. Al giro della costa garganica, intramezzato da un gelato offerto sulla spiaggia della stupenda Baia di San Felice, è seguito il pranzo offerto presso la sede LNI. Queste le impressioni di alcuni partecipanti. Gianfranco Calderisi, socio della locale sezione: “Ogni volta è la stessa emozione della prima volta e comunque la riflessione che segue ti fa star bene”. Mauro Dimauro: “E’ la prima volta che partecipo, come assistente addetto al salvamento, sono molto contento di esserci. Pina Ranieri: “Sono la tutrice della diversame nte abile Maria Grazia da 3 anni e partecipiamo per la prima volta. Davvero una esperienza indimenticabile. Ho visto la contentezza negli occhi di Mara Grazia, la 4 sua voglia di trascorrere una giornata diversa in mare, di ballare e di vivere questa esperienza con gli altri ragazzi. Grazie davvero alla Lega navale, non sapevo che fosse impegnata da tempo nel sociale. Come molti a Vieste pensavo c h e f o s s e un’associazione elitaria, d e d i t a s o l o egoisticamente ad andar per mare per diletto proprio. Devo dire che mi sbagliavo”. L’arch. Silvio Sicuro, componente del Direttivo: “Gli altri anni la sezione di Vieste ha organizzato la manife stazione con l’Adventure Club di Foggia. Ora alla nostra prima esperienza da soli è andato tutto bene. Naturalmente maggiore responsabilità ma anche buona risposta di sponsor. Il tempo ci ha accompagnato con un bel maestrale, i ragazzi hanno respirato il profumo dell’acqua di mare. La sicurezza è stata assicurata dagli assistenti del salvamento, dalla CP 820, oltre dall’esperienza e disponibilità dei soci skipper. Presenti anche 2 medici (dott.ssa Annamaria Ciuffreda e dott. Andrea Medina) ed un infermiere professionale. La manifestazione è stata interamente ripresa e seguita dal regista dell'associazione torinese "Coclea", Antonio Palese per la divulgazione video mediatica. Il culm ine de lla manifestazione si è avuto con il ringraziamento e la premiazione di coloro che hanno aiutato con un contribuito lo sforzo economico dei soci: Tommaso Pica, dirigente di BancApulia, orgoglioso di aver partecipato alla manifestazione, la Capitaneria di Porto, rappresentata dal maresciallo Antonio P. Mastromatteo, la Federazione italiana nuoto, rappresentata da Francesca Rondinone e Domenico Gentile, il Consorzio Gargano Mare (Alessandra Martucci), Lina Abbigliamento, Grafiche Iaconeta, Global forniture, Partesa Puglia. Infine sono stati prem iati, oltre ai diversamente abili e alle associazioni che hanno partecipato, Maria di Dona e Marcello Cavallo, storici ideatori di Mare senza Barriere, Gaetano Zaffarano, assessore allo Sport del Comune di Vieste (presente anche il sindaco dott.ssa Ersilia Nobile) per la passione con cui affronta i problemi, Leonardo Bochicchio, comandante della locale stazione dei Carabinieri, che ha dichiarato di aver provato se n sa z io n i uniche, Gaetano Bracco, Massimiliano Tresoldi, le suore di San Francesco. Il dott. Aliota ci tiene a precisare: ”la manifestazione nominata “Mare senza Barriere" voluta e promossa da Maria Didona e dal presidente dell' "Adventure Club di Foggia" Marcello Cavallo è stata curata insieme con la LNI Vieste per sei anni. Quest'anno, dato il rilevante impegno e la distanza da Vieste l'Adventure Club ha lasciato l'intera organizzazione in mano all'associazione che presiedo, tornando alla precedente formula del raid giornaliero per mare in una differente data. C o s a q u e s t a una nim e m e nte be n accolta vista la possibilità di allargare le occasioni di esperienze marinaresche per i ragazzi”. 5 E Adesso Vado al Max! A lla presenza di un v a r i o e d interessato pubblico, nel salone della sede della sezione di Vieste della LNI, si è svolta l’intervista del presidente, dott. Francesco Aliota, alla signora Lucrezia Tresoldi, autrice del libro E Adesso Vado al Max! in occasione della presentazione dello stesso, nell’ambito della manifestazione A…mare senza Barriere. Al termine la signora Tresoldi ha donato una copia del libro al presidente con la dedica scritta con il figlio: “Con affetto Max 26.6.2012”. La vita vale sempre la pena di essere vissuta, non c’è chi vale di meno e chi di più. A volte perdiamo il valore della vita. La testimonianza della famiglia Tresoldi è la prova evidente che la vita è speranza a 360°. Purtroppo una vita può essere spezzata in un attimo per un motivo qualsiasi: una Porsche, un camion. La prima domanda che mi sento di porre è: Perché il libro? Il libro nasce dall’idea di fare un regalo a Max per i suoi quaranta anni. Mentre Eluana moriva, Famiglia Tresoldi con M. De Leo, F. Aliota, S. Sicuro e A. Mastromatteo Max dopo dieci anni di vita vegetativa stava cominciando a fare progressi. Nel 2009 Max ha ricominciato a far funzionare le sue corde vocali. Max soprattutto si è ripreso non con le medicine, ma con la cura che aveva in famiglia. Qualche momento di sconforto? Non ho risparmiato nessuno, né mio marito né gli altri due miei figli. Tutti dovevamo rimboccarci le maniche per salvare Max. Mio marito all’inizio è andato in crisi, poi si è convinto sempre di più. In ogni caso abbiamo fatto il percorso insieme. Tanti i momenti di sconforto, comunque. Il 28 dicembre 2000 Max si è fatto sentire. è fatto il segno della croce e abbiamo capito che com unica va con la Madonna. Max ha mostrato cognizione del suo coma? Dopo il 2001 quando è uscito dal lungo coma, ha cancellato ben cinque anni, ma ricorda bene tutto il resto, per es. le persone che venivano a trovarlo. Ha riconosciuto le voci dei dottori e non voleva rimanere con loro perché non era stato trattato bene. Lui vedeva e sentiva ma non riusciva a parlare. Purtroppo a volte i dottori non si assumono le loro responsabilità, ma per fortuna non tutti sono così. Max non viene da noi mai considerato un ammalato, viene sgridato, quando occorre, come un qualsiasi ragazzo. Non hai mai perso la speranza? L’importanza famiglia? della A Lourdes abbiamo attinto tutte le nostre forze. Alla Grotta Max si La famiglia è al primo posto, poi gli amici ed i volontari. 6 Dedicato a… Gaetano Bracco presidente Angeli H C i ritroviamo ad un’altra edizione di Mare senza Barriere, da quest’anno A…mare senza Barriere, un appuntamento che è diventato un evento di notevole importanza per i partecipanti, soprattutto per quelli che fin dall’inizio hanno fatto parte, oltre qualsiasi difficoltà o barriera da superare, per un’eccellente riuscita della manifestazione. Questo grazie a tutta l’organizzazione e gli enti che si offrono di collaborare, come il consorzio degli alberghi, l’Amministrazione comunale. Ma il nostro plauso particolare va alla Sezione della Lega Navale di Vieste e a tutti i soci e collaboratori che con il loro encomiabile impegno ci fanno oltremodo sentire a nostro agio, come ospiti molto speciali. Quest’anno voglio mettere in rilievo e porre l’attenzione su un altro aspetto non meno importante, anzi, che si cela dietro le persone diversamente abili e che non solo in occasioni come queste, ma tutti i giorni in silenzio lavorano e cercano di rendere la vita di persone il più normale possibile, nonostante le molteplici difficoltà e complessità delle problematiche individuali, come le cure, la mobilità, o semplicemente l’igiene personale, in molti casi, molto faticosa. Qualsiasi atto della vita, anche il più semplice, richiede un impegno elevato e queste figure, che passano inosservate o dimenticate dalla collettività, come se tutto fosse scontato, accettano tutto questo come se fosse la cosa più naturale dell’esistenza ed il loro sacrificio diventa un atto dovuto al quale non è concesso un ripensamento o una negazione. Le stesse Istituzioni, all’occasione, senza rendersene conto, maltrattano queste persone, non riconoscendo degnamente la mole di lavoro giornaliero e, spesso, anche notturno, di cui si fanno carico, e, quando ci si rivolge per un aiuto, ci si sente affermare che mancano i fondi, che c’è crisi, ci sono i tagli, che si devono rimboccare le maniche (come se non lo facessero tutti i giorni). Come non rilevare anche le tante rinunce di svago, come se fosse la cosa più normale del mondo. No, questo non è normale, non è naturale o scontato. Lo facciamo e basta, perché siamo genitori e amiamo i nostri figli in qualsiasi condizione, come qualsiasi genitore ama il proprio figlio normodotato, anzi egoisticamente forse di più, oltre qualsiasi sacrificio, senza rifletterci troppo, rendendo la cosa naturale, quando non lo è, senza richieste di onorificenze o meriti, pure senza riconoscimenti finché il Signore ci dà la forza e l’onore di farlo. Per questo voglio dire grazie a tutti per questo evento, ma un omaggio va in particolare a tutti i genitori, mai domi e mai ringraziati abbastanza. Grazie. 7 I soci LNI Vieste Silvio Sicuro e Nino Patrone sull’Azur con la famiglia di Gabriella Bracco al completo Maria Grazia e la tutrice Pina Ranieri durante la sosta a Baia San Felice Massimiliano Tresoldi, vent’anni, era al mare in vacanza a Vieste nell’agosto 1991. Il giorno di Ferragosto, tornando a casa in Lombardia, si è schiantato in auto, rimanendo per dieci anni in stato vegetativo (o presunto tale), iniziando poi una lenta ma evidente ripresa. In quell’estate del 1991 alla sorella in vacanza a Vieste in un villaggio turistico aveva confidato di voler tornare lì l’anno seguente, cosa che è rimasto un sogno per 20 anni, data la gravissima situazione. Grazie al Club L’inguaribile voglia di vivere Max, mamma Lucrezia e papà Ernesto saranno ospiti per una settimana nel villaggio. Amare il mare è diventare soci della Lega Navale Italiana Dallo storico MARE SENZA BARRIERE dell'Adventure Club Foggia sono nate iniziative analoghe come “CIELO SENZA BARRIERE” organizzato dall'aeroclub di Foggia “Vito Petruzzelli” che verrà riproposto nel prossimo mese di settembre, e “A..MARE SENZA BARRIERE” svoltasi a Vieste nei giorni 23 e 24 Giugno organizzato dalla Lega Navale di Vieste. Amare il mare significa amare la natura Iniziative gemellate con un unico intento: offrire opportunità di “normalità” e momenti di gioia a chi diversamente abile questi momenti difficilmente riesce a viverli nel quotidiano. Per questo ci auspichiamo che già dal prossimo anno altre iniziative analoghe vengano organizzate nella nostra Provincia. Marcello Cavallo 8 Sicurezza in mare Sandro Troiano A nche quest’anno presso i locali della sede della Lega navale italiana di Vieste si è parlato della sicurezza in mare. Domenica 20 maggio, dopo i saluti del dott. Andrea Medina, vice presidente della nostra sezione, e del TV (CP) Fa us to S chir one, comandante del Circomare Vieste, ha r e l a z i o n a t o sull’argomento la STV ( CP ) Allegra A g a m e n n o n e , comandante in II. “La navigazione da diporto si svolge in acque marittime od interne, - ha esordito, per scopi sportivi o ricreativi, salve le deroghe legislative per attività di locazione e noleggio, comunque prevalentemente conne ssi a ll’ attività turistica locale”. Ha ricordato la classificazione delle unità da diporto in base alla loro lunghezza fuori tutto: nave da diporto (superiore a 24 metri), imbarcazione (da 10 a 24 metri), natante (fino a 10 metri). “Al Corpo delle Capitanerie di porto, - ha continuato la relatrice, è affidata la disciplina della navigazione, l’amministrazione e la cura dei porti, svolgendo una complessa e proficua opera di prevenzione e rappresentando un punto di rife rime nto per l’utenza della nautica da diporto”. Il diporto, che è collegato al tempo libero e alle attività turistiche, coinvolge un’ampia fascia di soggetti, che non hanno talvolta perizia marinaresca. Parlare di sicurezza della navigazione vuol dire far riferimento ad un complesso di norme, a c c o r g i m e n t i , comportamenti, tesi a garantire l’integrità fisica dei naviganti. Pertanto bisogna fare molta attenzione alle ordinanze balneari della Regione Puglia e del Circomare Vieste relative al 2012. Per l’emergenza in mare è attivo il numero blu 1530 gratuito su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24 e per tutto l’anno, utilizzabile sia da telefono fisso sia da cellulare. Al t e r m i ne d e ll a relazione l’Agamennone ha risposto alle domande dei presenti. Ha concluso con delle precisazioni e consigli pratici il 1° maresciallo luogotenente Antonio P. Mastromatteo. In particolare si è s o f f e r m a t o sull’importanza dell’uso delle dotazioni di bordo, della consultazione delle carte nautiche, delle pubblicazioni e ordinanze, prima di uscire in mare, dei documenti da duplicare, sottolineando infine che è loro precipuo compito prestare soccorso alle persone e non ai mezzi. 9 Patente nautica La patente nautica è obbligatoria: 1. Per le navi da diporto (sempre); 2. Per la condotta degli acquascooter, indipendentemente dalla potenza e dalle cilindrate; 3. Per i natanti e le imbarcazioni: a) quando la potenza del motore installato a bordo è superiore a 30 kW o a 40,8 CV (1kW=1,36CV) o con cilindrata superiore a 750 cc (carburazione a 2 tempi), a 1000 cc (carburazione a 4 tempi, fuoribordo, iniezione diretta), a 1300 cc (carburazione a 4 tempi entrobordo), a 2000 cc (diesel); b) quando, indipendentemente dalla potenza del motore, la navigazione si svolge ad una distanza superiore alle sei miglia dalla costa; c) quando viene esercitato lo sci nautico, senza tener conto della potenza del motore. Tre sono le categorie delle patenti nautiche: A) Comando e condotta di natanti e imbarcazioni da diporto; B) Comando di navi da diporto; C) Riservata ai disabili (ma a bordo ci deve essere altra persona non inferiore ai 18 anni in grado di svolgere le funzioni manuali necessarie per la condotta del mezzo e la salvaguardia della vita umana in mare. Validità delle patenti nautiche Le patenti nautiche hanno una validità di 10 anni dalla data di rilascio o di rinnovo.Il periodo è ridotto a 5 anni per quelli che, al momento di rilascio o rinnovo, abbiano superato il 60° anno di età. Il periodo di validità è indicato nel documento per le patenti rilasciate ai portatori di handicap. A seguito di sentenza giurisdizionale, è stato chiarito che il soggetto che regge il timone di un’unità da diporto può non essere munito di patente nautica se a bordo c’è altra persona in possesso di regolare abilitazione che assuma la responsabilità del comando e della condotta della navigazione. Navigazione da diporto alcune novità per il 2012 Dal 1 maggio 2012 le unità da diporto di lunghezza superiore a 10 metri sono soggette alla tassa di possesso. Con l’art. 3 della legge n. 106/2011 la normativa sulla nautica viene estesa alle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche. L’art. 6 del D.Lgvo n. 4/2012 prevede una modifica alla normativa sulla pesca sportiva, rinviando ad un apposito regolamento che stabilirà i criteri e le modalità per l’esercizio dell’attività di pesca sportiva. 10 Quedda prumesse e na speranze inedita commedia di Isa Cappabianca nell’arrangiamento di Sandro Troiano Nino Patrone N ell’ampio salone della sede della sezione di Vieste della Lega navale italiana, r e c e n t e m e n t e ristrutturato, si è tenuta, domenica 27 maggio, la rappresentazione di QUEDDA PRUMESSE … e na speranze, commedia in un atto recitata dal gruppo Nicola e la Compagnia della Solidarietà con testo di Isa Cappabianca, arrangiamento di Alessandro Troiano, con poesie di Gaetano Delli Santi, Isa Cappabianca e Anna Strizzi. Ha fatto gli onori di casa il presidente della locale sezione, dott. Francesco Aliota, sempre disponibile a manifestazioni in cui vengono esaltate e ricordate le tradizioni, con tutto il Direttivo presente: dott. Andrea Medina, vice presidente, arch. Silvio Sicuro, dott. Michele de Leo, prof. Dino Frascolla, maresciallo Antonio P. Mastromatteo, Michele Im pa g na t ie l lo , a l la presenza di un folto e competente pubblico e Gli applauditi interpreti: F. Mastromatteo, G. Gimma, M. Nardone, A. Strizzi, E. Corso, M. Lombardi, S. Troiano e B. Troia del sindaco, dott.ssa Ersilia Nobile. La rappresentazione tratta di un tema ritornato di recente, a causa della crisi economica, di forte attualità: l’emigrazione alla ricerca del miglioram ento delle proprie condizioni. V e ngono me ssi in evidenza “i drammi psicologici e sentimentali di chi partiva e di chi restava: lo strappo agli affetti più cari, le lacrime, le preghiere. In questo ricorrente scenario primeggia la figura femminile, ora moglie, ora madre, di chi si spostava; a lei veniva delegato il compito di proteggere la casa, di pregare, di soffrire per il ritorno dei mariti o dei figli”. In pratica prima del 2° conflitto mondiale erano i mariti e i padri che partivano, in seguito sono stati e lo sono tuttora i figli ad emigrare, per cercare un lavoro dignitoso e migliorare le condizioni di vita. Questo lavoro è pertanto dedicato alle mamme: “mamme bianche, mamme nere, 11 mamme gialle, tutte mamme con lo stesso ♥ grande, mamme che nel ♥ portano tutto il peso dei sentimenti violentati”. Sono ormai diverse le rappresentazioni in dialetto viestano presentate alla LNI di Vieste, per il terzo anno consecutivo, nelle quali soci ed amici sono impegnati in qualità di autori, interpreti, organizzatori. Naturalmente una citazione particolare va fatta alla prolifica a u t r i c e I s a C a p p a b i a n c a , all’arrangiatore nonché ve rsatile showma n Sandro Troiano, ai bravissimi interpreti Marica Nardone (Senelle), Emilia Corso ( Purzielle ), Fra nco M a s t r o m a t t e o (Vastianucce u furner), oltre a Grazia Gimma (voce fuori campo), Anna Strizzi, autrice ed interprete di toccanti versi TORN PE SANDA MARIJE. Esilarante la presentazione di Battista Troia, vero mattatore della serata, disinvolto padrone della terminologia dialettale. Il coro formato da Graziella D’arnese, Franca Ascoli, Maria Lombardi. Da ricordare ancora una volta che il gruppo ha preso il nome dal compianto Nicola Sciannamè, tra i primi a Vieste a fare volontariato presso gli anziani. Layout e paging di libretto e brochure sono stati preparati da Nino Patrone. I testi musicali hanno messo in rilievo le doti vocali di Emilia Corso (dire brava è riduttivo), di Grazia Gimma e le doti di trasformista di Sandro, che, come al solito, è riuscito a coinvolgere tutto il pubblico. I m p e g n a t i nell’allestimento, fono e riprese: Carmine Santoro, Emanuel Laprocina, Andrea Spina e Stefania Santoro. Molteplici gli scopi perseguiti quali la conoscenza o riscoperta del vernacolo e degli autori viestani, la beneficenza a favore dei bambini meno fortunati, il riconoscimento con pergamena a persone, vicine alla LNI, che si sono distinte in vari campi a Vieste: Giacomo Aliota, Ludovico Ragno e Matteo Siena, autori di libri su Vieste; Isa Cappabianca e Anna Strizzi, autrici di poesie in dialetto; Saverio Sciancalepore, pittore; Ca rlo e R a ffa e le Gentile, scultori artigiani; Antonio Lauriola, in prima fila, nella sua non breve carriera, nella s a l v a g u a r d i a dell’ambiente e della forestazione; Carla Cirillo, regista delle rappresentazioni del gruppo viestano Guitti del Pidocchietto; Natalino Notarangelo, compianto imprenditore turistico della prima ora, rappresentato dal figlio Gino. Porzia Esposito, nata a Vieste, laureata in Filosofia presso la Cattolica a Milano, lavora da 8 anni come educatrice presso la Little Prince di Nairobi in Kenya. E’ stata una delle fondatrici della scuola che sorge in una delle più grandi baraccopoli del Kenya. La LNI Vieste ha deciso di devolvere il ricavato delle offerte, in occasione dello spettacolo Quedda Prumesse, a questa scuola. 12 Quedda prumesse e na speranze Rappresentazione alla LNI Vieste Chiara Sciannamè A ll’ombra dell’ultimo sole di domenica 27 maggio, presso la sede della Lega Navale di Vieste, è andata in scena “Quedda prumesse e na speranze” a cura del gruppo Nicola e la compagnia della Solidarietà. Trattasi di viestani doc, nonché attori in erba, che in un’alternanza di pezzi recitati e cantati hanno rappresentato uno spaccato di vita viestana, di cui la maggior parte di noi giovani, purtroppo, non ha profonda conoscenza. Una scenografia semplice, i brani dalla tradizionale musica italiana, il dialetto viestano indiscusso protagonista, il tema centrale dell’emigrazione degli anni ‘50 e la verve di Sandro Troiano sono stati la combinazione vincente per offrire una piacevole serata in cui lo scopo ludico e culturale sposava una causa benefica, un modesto aiuto ai bambini meno fortunati. N e g l i a n n i rappresentati, il f e n o m e n o dell’emigrazione ha coinvolto tante famiglie viestane, per cui è un tema caro a molti. Oltre a una voce narrante, V a s t i a n u cc e , papà mamma Senelle e la figlia Purzielle pronta a partire, erano presenti in scena la valigia di cartone, la nave e l’autobus, al secolo u vapore e la pustele. Nella valigia di chi partiva, insieme ai sapori di casa che dovevano essere centellinati, c’era tanta speranza: la speranza di trovare fortuna e di dare un futuro prosperoso ai propri figli. Nelle parole e nei silenzi di chi restava, invece, c’era tanta tristezza, ma a n c h e l a consapevolezza, che quel passo fosse necessario. L’unica consolazione al momento dei saluti era che “tante a santa Marij aqquà eja turnà!”. La prima settimana di maggio, infatti, scatta una sorta di tempo massimo: puoi non tornare per Natale, per Pasqua o in estate, ma non puoi non tornare per Santa Maria! I sentimenti legati alla nostra Madonna di Merino sono stati sublimati nella poesia, anch’essa in dialetto, scritta e recitata da Anna Strizzi. Oltre a questo, tra i momenti migliori della serata, il tormentone della mamma smemorata “e vine apprisse a mè, e vine apprisse a mè”; la sordità del padre e il suo perduto entusiasmo per 13 la vita coniugale; Libiam ne’ lieti calici dalla Traviata di Giuseppe Verdi interpretata da Emilia; la chiusura intensa di Sandro Troiano nei panni del Vecchio Frack. A conclusione della serata sono stati consegnati dei riconoscimenti ai personaggi viestani che hanno messo il proprio intelletto e la propria creatività a servizio della collettività. Nota di merito anche a Nino Patrone, instancabile lavoratore del dietro le quinte, e a Battista Troia che ha presentato il tutto: zio, come te, nessuno mai! Altre foto in http://www.leganavale.it sezione di Vieste Photogallery Il commento degli spettatori Franco Ruggieri: “Oltre a divertirmi mi sono commosso”. Antonella D’Amato: “Molta emozione quando Anna ha recitato i versi Torn pieSanda Marije”. Luisa Dirodi: “Molta ammirazione per coloro che hanno recitato. Occorre tempo, passione e sacrificio”. Sezione di Vieste Ai componenti di Nicola e la Compagnia della Solidarietà Certo di interpretare i sentimenti di tutti i presenti alla Lega navale italiana sezione di Vieste il 27 u.s. in occasione della rappresentazione Quedda Prumesse, esprimo un fervido ringraziamento ed un riconoscimento per il livello che avete raggiunto. Bravi, bravi, bravi. Il vostro impegno ci porta a credere che ne vedremo ancora delle belle. Un saluto ed un augurio di vedervi sempre così uniti. Vieste, 05.06.2012 Il presidente Dott. Francesco Aliota Non è importante vivere il mare su grandi o piccole barche, ma è importante viverlo nel rispetto della natura. 14 L’inventore della mitica Lambretta Ing. Pier Luigi Torre nativo di Vieste Franco Ruggieri I l 10 giugno u.s. la Società di Storia Patria per la Puglia sezione Garganica ed il MotoClub Gargano sezione di Vieste, nell’ambito del Lambretta Day, hanno scoperto, alla presenza della figlia Mariella e della nipote Roberta, una lapide ricordo nella via in cui nacque l’ing. Pier Luigi Torre (Via Deputato Petrone). Per celebrare il 110^ anniversario della nascita, il Comune di Vieste ha deliberato di intitolare al suo illustre concittadino un Centro Sportivo. Pier Luigi Torre è nato a Vieste il 2 febbraio 1902 in Via Deputato Petrone n. 7, da Ettore Torre e da Eugenia Cartelloni. Il papà è stato sottocapo semaforista presso la stazione della Regia Marina Militare ubicata presso il Castello Svevo di Vieste. Sin da giovane dimostra doti straordinarie per le scienze matematiche. Non soddisfatto della Laurea in Ingegneria meccanica ed elettronica decide di conseguire anche quella in Ingegneria aeronautica. Negli anni venti, inizia la collaborazione con l’Ing. Marchetti,progettista dell’idrovolante SavoiaMarchetti S.55. Nel 1933 Pier Luigi Torre studia e progetta il “velivolo Lambrettisti viestani del 1952 Mimì Protano, geom Enzino Ruggieri, il p i c c o l o Vincenzino Ruggieri, Giannicola Ruggieri, Nino S.55X”, aeroplano con cui Italo Balbo compie la seconda trasvolata atlantica. Numerosi sono i brevetti registrati in campo meccanico ed aeronautico. Tra questi è di fondamentale rilevanza il “Sistema di registrazione automatico dei dati di volo”, ossia il primo brevetto registrato della “Scatola Nera”. A seguito di una brillante carriera nel Genio aeronautico è nominato Generale della Regia Aeronautica all’età di 45 anni. Nel dopoguerra, per la sua genialità e per la conoscenza dei materiali impiegati nel campo aeronautico, è progettista e ricercatore alla Innocenti, chiamato direttamente dal suo fondatore Ing. Ferdinando Innocenti che ha in animo di produrre un motoveicolo leggero, economico e popolare. Pier Luigi Torre accetta l’incarico ed inventa la mitica Lambretta (il cui nome è ispirato al fiume Lambro che scorre a pochi passi dalla fabbrica). La Lambretta entra in produzione nel 1947 e per molte famiglie italiane rappresenta il simbolo nazionale della ricostruzione e del boom economico. Terminata l’esperienza di Direttore Tecnico alla Innocenti inizia quella accademica come docente di Disegno di Macchine e Progettazione al Politecnico di Milano. Pier Luigi Torre ha avuto un’altra passione, più intima e romantica, quella per le rose a cui si dedica con lo stesso rigore scientifico che ha caratterizzato tutta la sua vita. E anche in questo campo lascia il segno inventando un ibrido che coronerà il suo sogno: “La rosa blu”. Muore a Milano il 9.6.1989. 15 Ho incontrato la bella Vieste! la città delle mie radici paterne Ho immaginato e ricordato e rivissuto la mia vita. Sono tornata diversa e arricchita. Ora là ho tanti amici che mi hanno aiutato a ricostruire i ricordi. Ho incontrato la bella Vieste! Mariella Torre 10 giugno 2012 scoprimento della lapide ricordo nella via in cui nacque l’ing. Pier Luigi Torre (Via Deputato Petrone) Marina del Gargano Lucio Mura S e la notizia fosse sfuggita agli addetti del settore, segnaliamo che la più grande società di gestione dei porti turistici in Europa, MDL Marinas, annovererà nel suo network anche Marina del Gargano. MDL Marinas appartenente al gruppo Yattendon Group PLC inglese con sede in Southampton nella sua vasta rete include numerosi porti turistici ora anche in Italia. Che benefici ne può trarre il diportista? Chi beneficia di un posto barca in una delle marine del gruppo automaticamente gode dei vari privilegi, servizi e benefici unicamente come in tutte le marine del Gruppo. Certamente un concetto innovativo che ha il fine di promuovere ancora di più il turismo nautico itinerante con l’offerta di diversi servizi integrati alla clientela cosi da darle la sensazione di sentirsi a “casa” in ogni marina del gruppo. Marina del Gargano entra cosi in questo circuito internazionale unica nel sud Europa e nel Mediterraneo dopo la Marina di Fano. Certamente ad orientare MDL nelle scelte è stato senz’altro il valore della nascente Marina del Gargano, preferita ad altre realtà (Vieste?) che tra l’altro offre anche le meraviglie del territorio circostante, facendo cosi promozione attraverso altre forme di turismo, enogastronomico, religioso verso il santuario di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’angelo nonché i diversi luoghi storici, e da non dimenticare il Parco del Gargano. La nuova struttura è in grado di offrire circa 750 posti barca in ogni stagione per imbarcazioni fino a 60 metri, il tutto circondato da aree verdi, aree per lo svago dei bambini, attività commerciali e numerosi posti auto. Imperativo è la soddisfazione della clientela. Certamente una buona politica. I lavori per la realizzazione sono a buon punto e la struttura sarà inaugurata nel marzo del 2013. Il Gargano si lancia cosi in campo internazionale senza tralasciare la valorizzazione del territorio con respiro molto ampio e di larghe vedute. Noi staremo alla finestra per vedere passare …. le occasioni che inevitabilmente si perderanno … per noi! 16 Andare a vela… Alessandro Pasquini N avigare è una ne ce ssit à , veleggiare è un punto d’arrivo è tutto in questo pensiero lo spirito che ha guidato un gruppo di amici della Sezione della LNI Vieste ad istituire prima, e ad affiliare alla FIV poi, il Gruppo Dilettantistico Vela LNI Vieste, a far funzionare una scuola di avviamento e perfezionamento alla vela, grazie alla splendida collaborazione con l’associazione NaturalMente Mare, a organizzare eventi per creare un movimento, per dare la possibilità a chiunque di godere di quello che non è soltanto uno sport ma uno stile di vita. Tutti dicono: “a Vieste c’è sempre vento!”, e allora perché avere la necessità di navigare verso un approdo quando il traguardo è a portata di mano? Issare la vela vuol dire raggiungere la mèta. È una filosofia poco condivisa ma per me non conta, ciò che conta è andare a vela, per tuffarsi nella natura e conoscere se stessi, i propri orizzonti e i propri limiti, ma soprattutto per vivere in un’altra dimensione. Andare a vela implica una filosofia tutta particolare: spesso è scomoda, richiede abilità, un certo sforzo fisico, una resistenza alla fatica, a volte sangue freddo e può essere anche rischioso. Ma ciò che più mi piace è il senso dell’avventura e del ritorno in un mondo antico, dove lo scorrere del tempo non è sostanzialmente cambiato rispetto al passato, nonostante l’ausilio delle nuove tecnologie per stabilire la posizione o misurare le distanze. La mia prima traversata a vela? Qualche anno fa: ViesteLa sto v o -H va r- V ie ste . Un’isola raggiunta in aereo è un’isola come tante altre, raggiunta dal mare al termine di una traversata, piccola o lunga che sia, diventa un luogo incantato. Il viaggio! non importa la mèta, quel che importa è andarci, accende le emozioni e libera la fantasia, tra desideri e rimpianti, nostalgie e speranze. Che si tratti di giornate di calma piatta oppure di pieno sole in un ciel sereno, di brezza o di vento forte, il viaggio a vela è sempre una grande emozione. Allora perché andare a vela? perché in barca ritroviamo il più profondo contatto con la natura, perché andare a vela vuol dire anche trovare nuovi amici, perché andare a vela amplia la conoscenza di noi stessi, la consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri limiti, perché andare a vela… è bellissimo. LEGA NAVALE ITALIANA CORSI DI VELA F.I.V. SU DERIVE E CATAMARANI (tutte le età) Promozione speciale studenti iscritti L.N.I.—F.I.V. PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: L.N.I. sezione di Vieste - tel 0884 702698 E-mail: [email protected] Tel. 345 6876628 E-mail: [email protected] 17 1° trofeo di pesca d’altura “S. Maria di Merino” Nino Patrone D omenica 6 maggio si è svolta al largo della costa di Vieste il 1° trofeo di pesca d’altura “S. Maria di Merino”, organizzato dall’associazione Gargano Tuna Fishing, affiliata FIPSAS, e dalla Lega navale italiana sezione di Vieste, sponsorizzato dal Comune di Vieste e dal comitato festa S. Maria di Merino, con il patrocinio del CONI. La gara è durata otto ore, sotto il controllo e la tutela della Capitaneria di porto di Vieste, molto attiva nella regolarità e buon esito della manifestazione. Dieci sono state le imbarcazioni in gara, iscritte alla FIPSAS (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea) di Peschici, Vieste, Manfredonia e Foggia. Si sono contati sette strike, con tre prede valide, tutte in fascia bianca (tonni tra i 40 e gli ottanta chili), misurate e subito rilasciate. Allamato anche uno squalo volpe di 5 metri, anch’esso liberato, pur non essendo preda valida. Primo classificato è risultato l’equipaggio SKIPPER di Michele Coda, essendo stato il primo a portare all’imba rcazione la preda valida. La gara si è svolta nel pieno rispetto della regole, sotto il controllo dell’imbarcazione giuria, presieduta dal dott. Francesco Aliota, presidente della sezione LNI di Vieste, con il consigliere tecnico, arch. Silvio Sicuro, ed il geom. Marcello Cavallo, presidente dell’Adventure Club di Foggia. Al pontile de lla darsena di Gianpiero Cariglia è stato offerto dal gestore del ristorante IL CAPRICCIO un lauto rinfresco, cui è seguita la premiazione da parte dell’assessore allo Sport del Comune di Vieste, Gaetano Zaffarano, con targhe gentilmente offerte dal comitato “S. Maria di Merino”. Questa manifestazione è stata l’atto preparatorio per quella che sarà la selezione provinciale del campionato nazionale di pesca d’altura, che si svolgerà a Peschici (andata), organizzata dalla locale associazione TUNA STRIKE, il 28 maggio, e a Vieste (ritorno), organizzata dalla locale associazione TUNA FISHING, sempre con la partecipazione ed il coordinamento della LNI Vieste. “Ambizione delle tre associazioni – chiosa il dott. Francesco Aliota, - è quella di portare il campionato nazionale proprio qui a Vieste, in quanto la rilevanza dell’evento è un sicuro motore di immagine e promozione sia turistica che delle attività nautiche nella nostra cittadina”. Prima di gettare a mare qualcosa proviamo ad immaginare una bella nuotata in un mare di rifiuti. 18 Multa ti odio … ma potrei amarti Bartolo Baldi S trade: il tesoro delle multe è il titolo di uno studio pubblicato qualche tempo fa anche su internet. Una provocazione che cerca di capire dove vanno a finire i soldi che i cittadini italiani (e i viestani appartengono a questa categoria) pagano dopo avere ricevuto una contravvenzione. Il codice della strada indica chiaramente come dovrebbero essere usati questi introiti: il 50% deve essere suddiviso tra il miglioramento della segnaletica, manutenzione delle strade ed educazione stradale. A Vieste, se togliamo le strisce pedonali che ogni inizio d’estate l’amministrazione Comunale si sforza di far ridisegnare e che – stranamente spariscono dopo pochi giorni – non mi pare che la viabilità stradale goda di un posto privilegiato nel cuore degli Amministratori. Enormi buche sono presenti quasi dappertutto lungo le strade di Vieste e ci sono strade dove, per rivedere il loro mantello rimesso a nuovo, dobbiamo entrare nel mondo dei sogni e spostarci agli anni della nostra tenerezza infantile, quando l’estate era il momento adatto per risistemarle. Quello che poi crea ancora di più seri problemi è la difficoltà nel capire come funzionano le cose: cioè capire e scoprire a chi compete controllare il sistema per permettere che gli automobilisti – ma anche i pedoni siano messi a proprio agio. Mettiamo che il Comune non abbia proventi i perché i cittadini – compresi gli ospiti turisti – sono talmente ligi da evitare qualsiasi multa. In tal caso la Legge non si potrebbe applicare proprio per mancanza di soldi, Ma che ne direste se ad ogni necessaria rottura di asfalto poi seguisse un immediato ripristino fatto con criterio senza “sprecarsi” in un semplice rappezzo di cemento? Eppure nell’affidare gli appalti di lavoro dovrebbe essere sempre previsto nello stesso contratto che la ditta esecutrice – pena grosse sanzioni – deve ripristinare lo stato dei luoghi. E che ne direste se subito dopo l’esecuzione dei lavori – seguissero severi controlli per evitare che qualcuno faccia il furbetto? Una serietà maggiore garantirebbe sicuramente meno strade rotte. Chi l’ha detto, infatti, che le strade si rompono solo per vetustà dell’asfalto? Agli amministratori che dicono che la crisi economica non permette di fare di più rispondete che quei Comuni che sono delle autentiche bomboniere fanno parte della stessa Italia. Ricordiamoci sempre che se l’unico modo per risparmiare i soldi delle multe è quello di non commettere infrazioni, per avere un paese simile ad un salotto è necessario avere cittadini e amministratori che amano senza alcun interesse il proprio paese. A buon intenditor poche parole. 19 Il pittore Saverio Sciancalepore con 2 sue opere significative presentate alla LNI Vieste, nella foto con il presidente dott. Francesco Aliota. Articolo a pag. 20 Le ricette del pescatore Ingredienti per 4 persone: 32 ricci spaghetti 360g olio extravergine d’oliva 1 spicchio d’aglio Stefania aspetta al bar i soci della LNI con musica, TV, internet, per una degustazione di long drink e cocktail tutti i giorni tranne il lunedì, secondo il seguente orario: giorni feriali dalle 8 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 23:00; giorni festivi: dalle 8 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 23:00. Spaghetti ai ricci Stefania Santoro Preparazione 1. Far soffriggere lo spicchio d’aglio in olio extravergine d’oliva, toglierlo prima che diventi scuro e mettere una buona quantità di polpa di r i c c i o . 2. Nel frattempo far bollire l’acqua per la pasta, senza aggiungere sale, perché si può utilizzare l’acqua interna dei ricci per salare il piatto. 3. Quando la pasta sarà al dente passare questa nel composto olio-riccio precedentemente preparato, aggiungere anche l’altra quantità di polpa e far mantecare. 4. Servire con un filo d’olio extra vergine. un’amica che ti fa conoscere il mare Lega Navale Italiana Per programma eventi, prenotazioni ed informazioni telefonare a ecologia, sport nautici, cultura marinaresca 0884702698 www.leganavale.it 20 Antologia anni ‘70 Convegno in occasione della mostra di Saverio Sciancalepore Raffaele Pennelli I l 17 giugno presso la sede della Lega Navale, in occasione della mostra di pittura di Saverio Sciancalepore sugli anni ’70, si è tenuto un convegno al quale ha partecipato un pubblico attento e competente. Ha aperto i lavori il presidente della Lega Navale, dott. Francesco Aliota, che, dando il benvenuto ai presenti, si è congratulato con il maestro Sciancalepore per la mostra. Interveniva per il saluto di rito il sindaco Ersilia Nobile, che mostrava ammirazione per i quadri esposti, augurando pieno successo alla mostra in atto. Parlavano degli anni ’70 diversi relatori ed intervenuti. Raffaele Pennelli inquadrava storicamente quel periodo. Giuseppe Turi dedicava il suo intervento concentrandosi sulla pittura di Sciancalepore in quel tempo, dando la chiave di lettura per capire tali dipinti, in particolare di Cuore, Nostalgia, Fo s s i l e , R. Pennelli, S. Sciancalepore, il presidente F. Aliota, G. Turi e il componente del Direttivo S. Sicuro. Ecologia in cui il pesce ben visibile si presenta come un alieno, Fecondazione una spinta verso la vita, Droga con i suoi colori cupi, Arancia al mercurio. Pasquale Del Giudice, dal canto suo, metteva in evidenza che anche gli architetti fanno parte del mondo degli artisti, quando i committenti permettono loro di potersi esprimere liberamente nella progettualità. Franco Ruggieri, quale rappresentante di Storia Patria, ricordava il decennio degli anni ’70, periodo di passaggio, cioè da un’epoca vecchia si voleva passare ad una nuova, con avvenimenti non sempre piacevoli ma comunque importanti per la storia dell’uomo. Matteo Siena ha ricordato una mostra mercato degli anni ’60, organizzata dalla Pro Loco in cui Saverio era presente con i suoi primi dipinti. Chiudeva il convegno lo ste sso Sa ve rio S cia n ca le p or e , c he spiegava ai convenuti come era giunto alla realizzazione delle ventisei t e le che costituiscono il suo curriculum artistico di quegli anni, terminando con una sua massima: “Ero e sono qui, comunque sono qui, per o s s e r v a r e l a metamorfosi di questa meravigliosa terra”. Altre foto in http://www.leganavale.it sezione di Vieste Photogallery