Associazione Musicale Internazionale
“L. V. BEETHOVEN”
Parrocchia
Ss Eustachio e Nicola
Gioi
Parco Nazionale del Cilento
e
Vallo di Diano
Cilento in Musica
Rassegna Internazionale
di
Musica da Camera
e
Organo Antico
XVII edizione
17 aprile - 30 dicembre 2015
CILENTO IN MUSICA
RASSEGNA INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA E ORGANO ANTICO
Il 17 aprile ha inizio e si protrarrà fino al 30 dicembre 2015 la XVII
edizione della Rassegna Internazionale di Musica da Camera e di Organo Antico
“Cilento in Musica”, organizzata dall’Associazione Musicale Internazionale “L. v.
Beethoven”.
I 20 concerti programmati per il 2015 si terranno in 10 paesi dell’entroterra
e della costiera Cilentana, che vantano una nobile origine e una storia millenaria.
La Rassegna, attraverso un percorso storico-artistico tra i luoghi, scenario
dei concerti, divulga la musica nel Cilento e ne valorizza il territorio.
Il panorama musicale proposto presenta il mondo della musica nelle sue più
diverse sfaccettature, attraverso l’esibizione di svariate formazioni musicali di fama
nazionale ed internazionale.
I concerti spazieranno dalla musica antica (Organo solo; Organo e Violino; Organo
e Clarinetto; …) alla musica contemporanea (recital di clarinetto basso).
Ampio spazio è dato inoltre agli artisti cilentani (Ensemble Zeffiro’s,
Oscar Moovies Ensemble; Coro della Diocesi di Vallo della Lucania;...).
Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla
realizzazione e al successo della Rassegna e al fedele pubblico l’augurio che
l’iniziativa possa continuare a costituire una interessante occasione di fruizione
musicale e di arricchimento culturale.
Il Presidente dell’Associazione
Raffaele BERTOLINI
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI
Venerdì 17 aprile
Requiem di Mozart per Soli Coro e Orchestra
Orchestra dell’Accademia Sannita
Teatro “La Provvidenza”, ore 21.00 - Vallo della Lucania
(collaborazione e patrocinio del Rotary Club - Vallo della Lucania - Cilento)
Venerdì 22 maggio
Requiem di Mozart per Soli Coro e Orchestra
Chiesa Sacra Famiglia, ore 21.00 - Milano
(in collaborazione con Rogoredo in Musica - con il patrocinio di EXPO MILANO 2015)
Mercoledì 15 luglio
Organo antico e Coro
Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi
Lunedì 20 luglio
Ensemble dell’Accademia Sannita
Piazza Pagano, ore 21.30 - Pisciotta
(concerto realizzato in collaborazione con i concerti del Lunedì)
Venerdì 24 luglio
Duo “Trombone e Pianoforte”
Piazza Torre, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
(in collaborazione con l’Associazione Giovanile “VoxIovenum” )
Mercoledì 5 agosto
Duo “Violoncello e Pianoforte”
Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide
Giovedì 6 agosto
Trio dell’Accademia Sannita con Soprano
Chiesa San Nicola, ore 21.30 - Stella Cilento
(Stellestate 2015)
Venerdì 7 agosto
Trio dell’Accademia Sannita
Teatro Hotel Quisisana, ore 21.30 - Capri
Sabato 8 agosto
Maurizio Fulvio Trio
Colombaia Mangone, ore 22.00 - Copersito di Torchiara
(incontri culturali “costruire la speranza”)
Sabato 8 agosto
Duo “Clarinetto e Organo”
Chiesa S. Alfonso, ore 21.30 - Marina di Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Domenica 9 agosto
Duo “Flauto e Pianoforte”
Piazza S. Nicola, ore 22.00 - Gioi
Lunedì 10 agosto
Recital di Clarinetto basso
Colombaia Mangone, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
(incontri culturali costruire la speranza)
Martedì 11 agosto
Trio “Voce, Sax e Pianoforte”
Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Lunedì 17 agosto
Duo “Soprano e Pianoforte”
Piazza S. Eustachio, ore 22.00 - Gioi
Giovedì 20 agosto
Oscar Moovies Ensemble
Atrio Castello, ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento
(Stellestate 2015)
Giovedì 20 agosto
Ensemble Accademia Sannita
Piazza Torre, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
(in collaborazione con l’Associazione Giovanile “VoxIovenum” )
Domenica 27 settembre
Duo “Mezzosoprano e Organo”
Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi
Sabato 26 dicembre
Concerto Orchestrale
(Programma e orchestra da definire)
Teatro Edoardo, ore 19.00 - Agropoli
(CONCERTO PER LA PACE in collaborazione con l’associazione “Classica Cilento”)
Domenica 27 dicembre
Zefiro’s Ensemble
Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi
Mercoledì 30 dicembre
Duo “Violino e Organo”
Chiesa S. Nicola di Bari, ore 20.30 - Perito
GIOI
Gioi, ridente paese, è annidato sul cocuzzolo di una collina, all’altezza di m.685 l/m, da cui lo
sguardo si allunga su Velia e il suo mare a una distanza di soli trenta minuti di macchina.
STORIA: probabilmente fondato dagli Enotri come una fortezza, in seguito risentì
dell’influenza della cultura di Velia e sviluppandosi come presidio romano e centro longobardo
divenne prestigioso nell’età normanna. Svolse un ruolo importantissimo nella storia medievale,
diventando famoso e ricco in modo speciale per il commercio che vi si svolgeva in occasione
di due Fiere: quella di
San
Giacomo
e
soprattutto quella di
Santa Maria della
Croce. Nei secoli XVII
e XVIII vi fu un
graduale processo di
immiserimento
economico. Non ebbe
uguale
sorte
l’attenzione verso i
valori artistici, che
furono
amati
e
potenziati, soprattutto
con l’aiuto diretto
della
popolazione.
Oggi è un paesino che vive di agricoltura, di artigianato e di emigrazione.
ARTE: grande è stato il patrimonio artistico del paese che in parte è deperito per l’incuria
degli uomini; parte invece è stato conservato. Ricordiamo : la cinta muraria con le sette porte
d’ingresso al paese, del periodo normanno. Il castello, risultante in piena attività prima del
mille, di cui si conservano soltanto alcuni ruderi, diventato invece piazza da cui si può
ammirare un meraviglioso panorama. Il convento di S. Giacomo, di cui restano solo pochi
segni. Il convento di S. Francesco, del sec. XV, in parte restaurato , posto in un meraviglioso
scenario naturale. La chiesa principale di S. Eustachio, recentemente restaurata dal pittore
Mario Romano di Gioi. La chiesa di S. Nicola di Bari, che conserva oggetti di grande valore,
tra cui un ombrello del SS. Sacramento del cinquecento. La chiesa di Santa Maria alla
Strada, in origine un capolavoro romanico bizantino, trasformata nel tempo. Vi si conserva
ancora nell’abside l’affresco dei Dodici Apostoli con al centro il Cristo Pantocratico. Questi
accenni di storia e di arte contribuiscano ad accrescere il patrimonio di civiltà di una
popolazione che non può fermarsi a contemplare inerte i processi di regresso e di
disgregazione che la mentalità del benessere da qualche tempo ha innescato, ma siano una
memoria proiettata sul futuro per un maggiore impegno di rinnovamento e di rigenerazione del
proprio modello culturale.
Mons. Guglielmo MANNA
Mercoledì 15 luglio - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Organo Antico e Coro della Diocesi di Vallo della Lucania
Christian TARABBIA nato nel 1981, ha studiato organo e composizione organistica diplomandosi presso
il Conservatorio Cantelli di Novara, specializzandosi in seguito presso l'Accademia Internazionale della
Musica di Milano nella classe d'organo di Lorenzo Ghielmi. Ha frequentato numerosi corsi di
perfezionamento tenuti da docenti di fama internazionale quali L.F. Tagliavini, J.C. Zehnder, P.D. Peretti,
H. Vogel, L. Lohmann e J.D. Christie. Dal 2002 è organista titolare presso la Collegiata di Santa Maria in
Arona. Ha tenuto concerti d’organo presso sedi e festival organistici nazionali (Roma, Milano, Venezia,
Vicenza, Udine, Torino, Trieste, Ancona, Pistoia, ecc.) e internazionali in Spagna (festival organistici
internazionali di Palma de Mallorca e di Siviglia), Germania (vari festival internazionali), Svizzera, Belgio
(cattedrale di Hasselt), Francia (santuario di Lourdes, Festival de la cité di Carcassonne, Cattedrale di
Narbonne), Polonia (cattedrale di Pelplin e vari altri festival internazionali), Austria (cappella del palazzo
imperiale di Schönbrunn a Vienna), Danimarca (festival organistico internazionale di Helsingør sull’organo
di cui fu titolare Dietrich Buxtehude e altri festival organistici) e Russia (festival Bach della città di Mosca
presso la cattedrale cattolica). Nei primi mesi del 2013 è stato protagonista di una serie di concerti in
Australia (Melbourne, Sydney e festival organistico internazionale di Ballarat). E' stato inoltre coinvolto in
qualità di solista in un progetto che ha visto l'esecuzione dell'integrale dei concerti per organo e orchestra di
G.F. Händel. Ha tenuto una master class sulla musica organistica italiana presso l’accademia organistica di
Mosca. Sue esibizioni sono state trasmesse da Rai Tre Piemonte, varie radio locali italiane, dalla televisione
nazionale spagnola TVE, dalla Radio-televisione nazionale polacca e dall’emittente di musica classica
3MBS di Melbourne all’interno del programma “Organ and Choral Music”.
Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti provenienti
dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le celebrazioni liturgiche a
carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti avvenimenti. La guida del Coro è
affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio
Iacovazzo
G. FRESCOBALDI
J. P. SWEELINCK
B. STORACE
B. PASQUINI
J. BAPTISTE LULLY
P. MORANDI
Toccata Quinta Sopra i pedali dal “Secondo libro di Toccate”
Canzona quarta dal “Secondo libro di Toccate”
Unter den Linden grüne
Passagagli sopra A la mi re
Partite diverse di Follia
Chaccone de l'Opera Phaëton
Concerto IV “Ouvertour ad uso orchestra”
CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA
M. FRISINA
M. FRISINA
L. MOLFINO
M. FRISINA
A. VIVALDI
W. A. MOZART
G. F.HAENDEL
IACOVAZZO-MANNA
Jubilate deo
Totus Tuus
Dell'aurora
O sacrum convivium
Ave mundi spes Maria
Gloria-gratias-propter
Ave Verum
Alleluia
Maria Madre del Cilento
Christian TARABBIA, organo
Mariacristina CERASO, soprano e pianoforte
Maurizio IACOVAZZO, direttore coro
PISCIOTTA
Il paese che vi accoglie appare come un radioso sorriso di una bocca che schiude le labbra fatte di mare e di
ulivi . E’ un sorriso antico quello che invoglia l’ospite a godere delle bellezze che lo circondano e che sono
l’emblema della mediterraneità: gli ulivi millenari ed il mare. La storia del paese ci riporta molto indietro
nei secoli perfino in età mitologiche o comunque a civiltà pelagiche se dobbiamo dar credito ad una diceria
che vuole Pisciotta fondata dagli abitanti di Molpa, località a sud est di Capo Palinuro. Molpa,
insediamento pelagico che, distrutto durante la guerra gotico bizantina VI° secolo (535/553) venne
abbandonato dai suoi abitanti che si rifugiarono sulla collina soprastante il mare, dove oggi sorge Pisciotta.
A questa migrazione si aggiunse poi quella degli abitanti di Pixus (Policastro Bussentino) altro
insediamento greco sulla costa del mar Tirreno a sud di Pisciotta, che abbandonarono il luogo attaccato dai
pirati saraceni nel 915 rifugiandosi nel nostro territorio più facilmente difendibile. Un uomo scaltro come
un saraceno, con la figura di un principe Normanno, la gioia dell'arte di un antico greco, signore di vita
come uno spagnolo, e giusto e forte come un romano, tira la somma: "il vero pisciottano". Parafrasando un
detto conosciuto, forse riusciamo a delineare la "figura" storica del pisciottano. Dimostrano quanto su
affermato, le vicissitudini riportate, per sommi capi, nei cenni storici che seguono. Pensate, le prime ipotesi
sulle origini e sulla storia di Pisciotta, sono collegate alla distruzione di Troia (650 A.C.). Le cose sembra
siano andate più o meno così. Nel 650 A.C. i troiani, sfuggiti all'incendio ed alla distruzione della loro città,
approdarono sul lido ionico, dove fondarono Siri. Gli abitanti di Siri, i Sirini, avanzarono verso Ovest,
seguendo l'ampia valle del fiume Sinni, fino al lago ed al monte Sirino (che da essi presero il nome), presso
l'odierna Lagonegro. Fondata Siruci (oggi Seluce, frazione di Lauria), si spinsero fino al mar Tirreno, sul
lido dell'odierno Golfo di Policastro. Qui essi fondarono la colonia di
Pixous. A testimonianza di ciò una rarissima serie di antiche monete,
recanti, in caratteri arcaici, i nomi coniati di Sirinos e Pixoes, riferentisi,
rispettivamente, alle popolazioni delle due città di Siri e Pixous. Perchè
Pixous? Il nome "Pixous", dalla radice "PYX", deriva dal bosso (buxus
semprevivens), arbusto sempre verde delle buxacee (simbolo della
giovinezza e della forza, del coraggio, della perennità del pensiero e dell'
opera; il bosso orna lo stemma del Comune di Pisciotta). Una curiosità:
le siepi dei giardini del Quirinale a Roma sono costituite da bosso. Dall'etimologia greca e da quella latina
derivano i nomi di Pixous, Pixo, Pixunte, Buxentum e Bissento. Nel 194 A.C. la pixous greca divenne la
Buxentum romana e nel 915, quando questo centro viene depredato e bruciato dai Saraceni di Agropoli, ne
ha già cambiato il nome latino in quello attuale di Policastro. E' l'anno 915 a segnare la nascita di Pisciotta.
Gli abitanti di Bussento, dopo che i Saraceni di Agropoli assalirono, saccheggiarono e diedero alle fiamme
il loro villaggio,cercarono scampo sui monti e sulle alture circonvicine.Molti si trasferirono al di là dei
promontorio di Palinuro, dove formarono un piccolo villaggio, che chiamarono, in ricordo della perduta
patria, Pixoctum, cioè piccolo Pixous. Da Pixoctum si ebbero poi Pixocta, Pissocta e Pisciotta. Nulla
sappiamo dei primi anni di vita del nuovo borgo e solo nel XII secolo, sotto Guglielmo II, troviamo per la
prima volta il toponimo di Napoli decretò finita la feudalità, la storia di Pisciotta è una interminabile
enumerazione di passaggi feudali da un "Padrone" all'altro. I Caracciolo (1270), i Sanseverino (nel 400), i
Pappacoda (1590), sono alcune delle famiglie (tra le più potenti del regno) ad averne avuto il possesso.
(Uno dei tanti passaggi: Pisciotta acquistata nel 1554 da don Sancho Martinez de Leyna, capitano generale
delle regie galee, per 17.000 ducati, fu rivenduta nel 1578 a don Camillo Pignatelli per 30.000 ducati. Da
segnalare due sacerdoti eletti vescovi: Luigi Pappacoda di Pisciotta, nominato Vescovo di Capaccio nel
1635 (che, tra l'altro, rimase a Pisciotta senza trasferirsi a Capaccio e fece della bella chiesa di S. Pietro la
Cattedrale) e Giovanbattista de Bellis di Rodio, Vescovo di Telese. Nel 1708, con i suoi 2163 abitanti, è tra
i popolosi ed importanti paesi a Sud di Salerno. L'anno 1806 fu teatro di duri scontri tra Francesi e
Borboni. La guerra tra Francesi e Spagnoli, i moti del Cilento e l'epopea Garibaldina, a cui, in nome della
indipendenza e della libertà, presero parte i figli migliori di Pisciotta, sono i grandi avvenimenti della Storia
del Paese. Il Cenotafio di Palinuro, il Castello, le torri di avvistamento, la Chiesa di S. Pietro, i Palazzi
padronali, sono alcune testimonianze del passato, tramandate ai nostri giorni.
Lunedì 20 luglio - Piazza Pagano - ore 21.30 - Pisciotta
Ensemble dell’Accademia Sannita
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l' Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
Il quartetto dell’Accademia Sannita è formato da giovani strumentisti già distintisi nella loro carriera per
meriti artistici, membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli,
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra
Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana).
Hanno al loro attivo individualmente lunga attività di solisti nonché cameristi, con riconoscimenti pubblici
quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di fama
internazionale quali: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco
Filippini, Franco Mezzena. Intensa l’attività del quartetto dal 2005 si è esibito in sale prestigiose quali :
Ravello, Villa Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli
dell’Università Suor Orsola Benincasa; e in vari Festival nazionali e internazionali.
F. J. HAYDN
Kaiserquart
Allegro molto - adagio - minuetto - presto
W.A. MOZART
Quintetto per clarinetto e archi K 581
Allegretto - larghetto - minuetto con trio I-II
Tema con variazioni I-IV - adagio - allegro
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Luigi ABATE, Raffaele TISEO, violino
Alessandro ZERELLA, viola
Silvano Maria FUSCO, violoncello
TORCHIARA
La storia della piccola comunità di Torchiara s’inscrive nella tipologia degli eventi coinvolgenti tutta la Baronia del Cilento
con i frequenti passaggi di proprietà da un feudatario all’altro.
Nel 1535 l'ultimo principe di Salerno, Ferrante Sanseverino, vendette questo feudo per ducati 5500 a Francesco De
Ruggiero di Salerno. Il feudo rimase ai De Ruggiero, attraverso i discendenti, fino al 1598 quando, insieme con quello
vicino di Copersito, fu venduto a Marfisia del Vecchio, moglie di Alessandro De Conciliis: rimase in possesso dei baroni
De Conciliis nei secoli seguenti fino agli inizi del 1800. Nel XIX secolo Torchiara ha dato il suo contributo ai moti
insurrezionali che cercavano di sbalzare dai loro troni i grandi, medi e piccoli monarchi per creare l’unità d’Italia. Si
distinsero Gian Battista Riccio e i fratelli Angelo e Carlo Pavone, animatori della rivolta locale e collegati con i liberali di
tutto il Cilento: una lapide collocata nella frazione Sant'Antuono un secolo dopo l’evento storico ricorda il luogo del
raduno della colonna di rivoltosi che, al comando di Angelo Pavone, doveva congiungersi alle altre a Vallo della Lucania.
Tutta la vicenda era votata all’insuccesso però essa restò nella memoria popolare come evento di ampia portata se ancora
nel secolo scorso un tal Cola 'o paccio cantava nelle fiere questi versi altisonanti: "Si vuó sapé quanno se muvìa la nazione,
foie li ricessetti re jennaro, primo tenende Minico Picone, ronn’Angilo Pavone lu generale". Nel 1848 Torchiara fu
considerata dalle autorità "covo dell'insurrezione" tanto che fu allestita una nave per portare ad Agropoli un battaglione di
soldati con il compito di "porre a dovere il circondario di Torchiara". Un funzionario borbonico riferiva che "la principale
riunione dei rivoltosi era la taverna di Sant'Antuono". Torchiara ebbe per circa un secolo un prestigioso ruolo
amministrativo. Nel 1807, con l’introduzione del codice napoleonico, il Regno delle Due Sicilie fu frazionato in dieci
province suddivise in distretti e circondari, strutture di carattere territoriale intermediarie tra la Provincia e i singoli
comuni. Per la sua centralità territoriale, dal 1811 a Torchiara fu affidato il ruolo di capoluogo del circondario appartenente
al Distretto di Vallo, che riuniva Agropoli, il comune più piccolo, Prignano Cilento, Cicerale, Laureana Cilento, Rutino e
Ogliastro Cilento. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia divenne capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente
al Circondario di Vallo della Lucania. Con l’abolizione dei circondari, declina il ruolo amministrativo di Torchiara e via
via nel corso degli anni si assiste al trasferimento dei vari uffici in altre località, la Pretura a Vallo della Lucania (con
conseguente chiusura dei locali del carcere), l’Ufficio del Registro ad Agropoli. Il paese era ed è diviso in due parti, una
Soprana ed una Sottana. I vari toponimi si riferiscono ai proprietari locali (Li Pavoni, Li Gaifieri, Li Ciota, Li Galvani, Li
Vacchiani, etc.) o alla località (la Croce, le Case bianche, il Serrone). I quartieri più popolati erano: Anzilia, li Rizzi e il
Casale. I caratteristici centri storici di Torchiara e Copersito propongono tipologie edilizie tipiche varie dall’ architettura
rurale minore agli edifici nobiliari del XVII-XVIII secolo d.C. ed edifici religiosi del XII secolo, ricchi di elementi
architettonici e decorativi, e contenenti importanti opere d’arte. Tra questi prestigiosi edifici ricordiamo in particolare per
Torchiara: il Palazzo Pavone ed il Palazzo Torre (XVIII secolo) all’estremità ovest, la Chiesa del SS.Salvatore (XII secolo)
e Torre Mangoni (XVIII secolo) all’estremità est, la Chiesa di S.Bernardino (XV secolo) ed il Palazzo Baronale De
Conciliis (XVI secolo) nella parte posta più a sud; mentre per Copersito: il Palazzo De Vita, il Palazzo Albini (XVII-XVIII
secolo), il Palazzo Mangoni ed il Palazzo Siniscalchi all’estremità sud-est, la Chiesa di S. Barbara ed il Palazzo De Feo
(XVI secolo) nella zona centrale, il Palazzo De Vita e la Cappella di S.Giuseppe (XV secolo) all’estremità nord-ovest. La
Chiesa del SS.Salvatore a Torchiara, risalente al 1100, è costituita da tre navate, lungo le quali, inserite in nicchie adornate
di stucchi, accanto a statue in legno o gesso di fattura recente, sono statue e busti lignei, riferibili al XVII e XVIII secolo.
Un tempo nell'abside della chiesa era collocato un importante polittico composto nel registro inferiore da una tavola
centrale raffigurante la Madonna con Bambino e S. Giovannino, ai lati Santa Caterina d'Alessandria e Santa Maria
Maddalena, e nel registro superiore da una tavola centrale con la Trasfigurazione e ai lati S.Pietro e S. Paolo, oggi esposto
nel museo diocesano di Vallo della Lucania. La tavola, datata 1577, è attribuita a Marco Pino da Siena. L’importanza dei
centri storici di Torchiara e Copersito è riconoscibile quindi sotto diversi aspetti: la conformazione dei tessuti urbani storici
di matrice alto-medievale, la presenza della tipica architettura rurale cilentana con i relativi elementi che la caratterizzano,
della pregevole architettura dei palazzi nobiliari e degli edifici religiosi, delle importanti opere d’arte tardo-medievali e
Venerdì 24 luglio - Piazza Torre - ore 21.00 - Torchiara
Duo “Trombone e Pianoforte”
Kiril RIBARSKI, definito dalla critica “Poeta del trombone”, si è diplomato all'Accademia di Musica di
Lubiana con il M° Dragisa Miskovic e si è laureato presso l'Accademia di Musica di Zagabria con il M°
Marcel Fuchs. Ha ricevuto numerosi premi importanti, tra cui il Premio Preserrn dell'Accademia di Musica
di Lubiana, il Primo premio al Federal Music Artists Competition a Zagabria, il Primo premio "Vjesnik"
della critica musicale, il premio “Darko Lukic” a Zagabria, il premio “Dragan Gurtl” dell'Accademia di
Musica di Zagabria, la “Corona d'Oro” onorificenza della Presidenza della Jugoslavia, il premio “13
novembre” della Città di Skopje, il premio “Golden Lyre” dell' Associazione dei Musicisti di Macedonia.
Si è esibito in numerosi Festival in Italia e all'estero: al Dubrovnik Summer Festival, al Biennale di
Zagabria, al BEMUS di Belgrado, in Belgio Soirées Musicales de Modave, Les Dimanches de Bois di
Bruxelles, e ancora al Festival Porto-Heli in Grecia, al Festival Rio de Janeiro, all' Albert Roussel Festival
in Francia, all' Interfest-Bitola e all' Ohrid Summer in Macedonia; si è esibito in Germania, Austria,
Macedonia, Slovenia, Polonia, Russia, Ucraina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Canada, Lituania, Bielorussia.
Ha collaborato come Solista con le Orchestre Filarmoniche della Macedonia, le Orchestre Sinfoniche di
Lubiana, Sarajevo, Mostar, le Orchestre da Camera “Haute Normandie” in Francia, i “Solisti di Zagabria”,
la “Pro Musica” di Belgrado, la Macedone Orchestra RTV, la “Rotterdam Kamerorkest”.
Ha registrato per la RAI, la Austrian Radio, la Radio e TV Macedone, e per le Radio e TV di Belgrado,
Zagabria, Ljubljana, Novi Sad, Pristina, Sarajevo, nonché per la TV in Francia, Russia, Albania, Brasile.
Ha inciso 2 album LP per la JUGOTON e 3 CD per la EMI Records (Belgio) e Discovery (Germania).
Ha tenuto Corsi di perfezionamento a Vienna, Mosca, San Pietroburgo, Rotterdam, Shangai, Belo
Horizonte, Tirana, Hondscchoote, Interfest-Bitola. Attualmente è Docente di trombone presso la Facoltà di
Musica dell'Università “Goce Delcev” a Stip in Macedonia.
Milica SPEROVIK, pianista, ha iniziato gli studi musicali a Bitola, in Macedonia. Si è laureata presso
l'Accademia Musicale di Belgrado con il M° Vlastimir Skarka e, successivamente, ha conseguito la Laurea
di secondo grado (Master of Arts) con il M° Olga Mihajlovic. Ha seguito dei Corsi di perfezionamento a
Parigi con i Maestri Aldo Ciccolini e Vlado Perlemuter. Fa parte del Duo Ribarski dal 1977. Si è esibita sia
come solista che in formazione cameristica in vari Festival in Italia e all'estero: Ohrid Summer Festival,
Opatia Musical Stage, Interfest-Bitola, Les Dimanches de Bois de Bruxelles, Festival Porto-Heli in Grecia,
Festival Rio de Janeiro e in Belgio, Turchia, Albania, Spagna, Bosnia, Cina, Grecia, Brasile. Ha realizzato
incisioni per la Rai, la Radio Austriaca, la Radiotelevisione Macedone, di Belgrado, Zagabria, Ljubljana,
Novi Sad, Pristina, Sarajevo, inoltre per le TV francese, russa, albanese, cinese, brasiliana. Ha registrato un
CD di pianoforte solo per la RTV macedone; quattro LP di musica da camera per JUGOTON-Zagabria e
PGB-Belgrado; tre Cd con il trombonista Kiril Ribarskiper la EMI Records e la Discovery.
E’ Docente di pianoforte presso la Facoltà di Musica e Arte del Conservatorio di Skopje in Macedonia.
C. DEBUSSY
F. CHOPIN
F. CHOPIN
Preludi
La puerta del Vino - Ce qu’a vu le vent d’Ouest
La terrasse des audiences du clair de lune - Feux d’artifice
Ballata Op.23 N.1 in Sol minore
Scherzo Op.31 N.2 in Si minore
Milica SPEROVIK, pianoforte
I. ALBENIZ
M. RAVEL
M. DE FALLA
T. TRAJCRVSKI
Malaguena
Habanera
Danse of the Fire
Variazioni su una melodia macedone
dedicato al Duo Ribarski
Kiril RIBARSKI, trombone
Milica SPEROVIK, pianoforte
Non è dato avere notizie precise riguardo alla fondazione di Roccadaspide. Le fonti più
attendibili, attestano l’esistenza di un primo nucleo abitativo sin dall’anno 900. Le stesse fonti,
tuttavia, attribuiscono una denominazione diversa; sembra che detto centro, originariamente
fosse chiamato Casavetere di Capaccio e San Nicola de Aspro, perchè sorto intorno ad
un’antica chiesa bizantina. Intorno al 1.100, dalla ricerca toponomastica, il nome fu “Rocca de
Aspis” o “Rocca D’Aspris”- dal greco “aspis”: scudo o difesa -, da cui l’ipotesi, più probabile,
che lo sperone di roccia impervio, su cui sorse l’antica rocca, sia stato scelto dagli esuli di
Paestum e delle zone costiere in seguito all’incalzare delle incursioni saracene. L’antico
insediamento, col solo accesso dalla vallata e difeso alle spalle da impenetrabile boscaglia, lo
troviamo indicato come “Castrum Rocce de Aspio” (castello, fortezza), nelle “Rationes
decimarum Italie” degli anni 1308 -1310, perciò fu uno dei centri fortificati nel periodo
normanno. In seguito la rocca fece parte della Baronia dei Fasanella e, poi, passò con la
dominazione angioina, ai Sanseverino, Baroni del Cilento, ai quali fu asservito fino alla metà
del 1500, quando la linea primogenita della Famiglia si estinse. La baronia del Cilento,
costituita fino allora da una sola “università” (comune), quale feudo cosiddetto in demanium o
in capite, in quanto concesso direttamente dal Re (a Domine Rege), fu divisa in suffeudi,
cosiddetti in servizium, in quanto ottenuti per sub-concessione da un altro vassallo. Il suffeudo
di Roccadaspide fu venduto ai Principi Filomarino che lo tennero fino all’inizio del 1800,
durante tale periodo il nome divenne “Rocca dell’Aspide”. Il suo nome (si spera definitivo) fu
trasformato nel 1850 in “Roccadaspide”. Il Borgo fu fiorente alla fine nel 1500 e per la prima
metà del seicento, contava circa 251 fuochi (nuclei familiari) che assommavano a 1255 anime
(abitanti). Lo sviluppo subì un arresto verso la metà del seicento a causa della Peste nel 1656,
che dimezzo la popolazione e colpì tutti i frati minori conventuali del monastero di San
Francesco, perciò nel 1669 la popolazione risultò di 630 abitanti. L’antico Borgo si riprese tra
la fine del 1600 e l’inizio del 1700; in pochi decenni ebbe un rapido sviluppo, tanto che al
censimento del 1750 – con il Curato don Luca Crescella – furono contate 2892 anime. Fattore
di notevole progresso fu anche la nuova strada per Capaccio, tagliata nella roccia scoscesa della
“Difesa S. Maria.”. In memoria dell’avvenimento una lapide fu incisa nella roccia in località
Scanno datata 1728. Dopo due secoli, durante i quali lo Stato Napoletano era stato degradato ad
un vice-reame spagnolo, con l’avvento, nel 1734, di Carlo III di Borbone sul trono di Napoli,
finalmente indipendente, iniziò un periodo di riforme proiettato verso un migliore assetto
politico e sociale in tutte le Università del Regno, che lasciò un’indelebile impronta nelle opere
pubbliche e amministrative del regno. La popolazione del Borgo, costituita in precedenza da
vassalli e contadini, oltre che dai lavoratori già al servizio della corte, gradatamente andò
assumendo uno spirito più comunitario, dando spazio a categorie d’artigiani, di cui si
riportarono le denominazioni dell’epoca: sonatore, panettiere, azzimatore (addobbatore),
cucitore, carrese, calzolaio, tavernaio, ortolano, potatore, armiere, chianchiere, cernitore,
tessitrice, ricamatrice -. Agli antichi vassalli di corte si sostituì la nascente borghesia, a cui
appartenevano le famiglie proprietarie dei beni Burgensatici (beni patrimoniali privati, acquisiti
per compera o eredità e non di natura feudale). Da queste famiglie avevano origine i notai (tra
cui il notaio Gennaro Crescella che esercitò dal 1703 al 1768), gli esattori che riscuotevano il
focatico (una sorta d’imposta di famiglia), i cancellieri (con funzioni di segretario comunale) e
gli speziali di medicina. Furono numerosi gli appartenenti al clero che ebbero parte attiva nella
vita della cittadella, tra cui molti Crescella. Il proseguimento della strada verso l’interno del
Cilento diede a Roccadaspide un ruolo importante, quale via di transito per i Paesi dell’interno
e il conseguente disboscamento della difesa San Paolo dischiuse la via allo sviluppo del nucleo
abitato in direzione Sud-Est. Sorgevano “Le case di propria abitazione con piccoli giardini di
delizie, e non di rendita ad essi attaccati …”, - dalla frase che si estrae nella seconda
Prammatica che regolava il catasto Onciario, ordinato da Re Carlo III. Divenne, così,
secondario il disagevole accesso da valle e per questo il quattrocentesco Convento Francescano
di S. Maria delle Grazie - detto di S. Antonio – ne fu penalizzato, mentre se n’avvantaggiarono
il seicentesco Convento Carmelitano di Santa Maria dell'Arco e il Monastero Conservatorio di
clausura di S. Elisabetta. Nell’ottocento l’abitato si estese in località “Perillo”, al disopra della
strada detta "Giardino”. Nella metà del secolo fu costruito il Cimitero sull'ex difesa S. Paolo, in
virtù del Rescritto Reale di Gioacchino Murat che stabilì nuove norme istituzionali, promulgate
nel 1817, con il quale fu proibita la sepoltura nell'interno delle Chiese. Nella seconda metà del
secolo scorso è stato costruito l’Ospedale nella zona del Cimitero. L’ampliamento urbano è
avvenuto lungo la direttrice per le "Cesine". Poi, con l’apertura della Strada attraverso i
Castagneti, è stato realizzato il Campo Sportivo. Adesso è in corso uno sviluppo residenziale in
località "Carpine", favorito anche dalla recente apertura della Strada Tangenziale per la
suddetta località. Oggi Roccadaspide è il centro agricolo e commerciale della Comunità
Montana del Calore Salernitano, con circa diecimila abitanti, di cui, però, poco più di un terzo
risiede nel centro urbano, mentre la restante parte è distribuita nel vasto territorio comunale, in
case sparse e Borgate rurali, alcune delle quali hanno assunto l’aspetto di veri Centri abitati
Satelliti. Il suo territorio è occupato, a monte, da estesi castagneti che producono i famosi
marroni, mentre nelle zone collinari e pianeggianti si producono olio, vino e cereali. La
cittadina, al passo con i tempi, con nuove industrie per la trasformazione dei prodotti agricoli e
quelle estrattive delle cave di pietra calcarea, con attività terziarie e commerciali che occupano
un gran numero di persone, si contraddistingue in maniera evoluta e progressista. Dire quale sia
il vero segreto dei “Concerti al Castello” è davvero difficile. Sarà forse la musica che “esprime
ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio”, come diceva lo
scrittore francese Victor Hugo. Sarà forse la suggestiva atmosfera che puntuale, raffinata e
quasi magica si ripropone nella bellissima cornice del superbo castello medievale di
Roccadaspide. Un’esperienza unica per i sensi e per l’anima di tanti cultori e appassionati che
quest’anno, per la seconda volta, si danno appuntamento in questa storica residenza. Un
appuntamento altamente qualificante sotto il profilo culturale, artistico e di promozione del
territorio, che di certo assicurerà a questa iniziativa l’apprezzamento ed il successo di sempre
più numerosi visitatori.
Mercoledì 5 agosto - Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide
Duo “Violoncello e Pianoforte”
Il duo Silvano Maria Fusco al violoncello e Caterina Fuccio al pianoforte, frequenta i corsi di
musica da camera ai corsi musicali internazionali di Cava dei Tirreni nell’estate 2012 col M°
Andrea Noferini. Si afferma con successo di pubblico e critica a Villa Rufolo di Ravello, Villa
Pignatelli a Napoli, Sala degli Specchi di Taranto, al festival Internazionale della Musica da
Camera del Cilento, alla rassegna “I Concerti della Bottega” a Benevento, nella sala del castello
Biondi-Morra di Morra De Sanctis, nella Chiesa di Montechiaro di Sorrento.
Silvano Maria FUSCO vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali quali Premio
Curci, Premio Durante e Concorso Euterpe si afferma giovanissimo incidendo per la Niccolò, la
Ers con distribuzione Emi, Rai trade, Cinik Records, e collaborando con compositori
contemporanei quali Max Fuschetto, Oderigi Lusi e Piero Mottola alle incisioni di brani inediti.
Caterina FUCCIO giovane diplomata del conservatorio D. Cimarosa di Avellino sotto la
guida del M° Massimo Severino, si è distinta per doti tecniche e bravura nell’accompagnare
diversi strumentisti di fama internazionale.
Il duo ha registrato la colonna sonora del cortometraggio l’Ultimo scherzo del Conte Silver di
Angelo Cozzi, scritta dallo stesso Silvano Maria Fusco, che ha avuto un plauso particolare dalla
critica al cinefort festival, definito nella recensione del Mattino “un capolavoro all’interno di
un’opera con vita propria”.
Hanno lavoranto ad una incisione con musiche originali del dopoguerra di diversi autori fra cui
spiccano i nomi di Selmi, Giorgio Rizzi, Tebaldini, Rivelli, che andata in stampa a marzo 2014
per la casa discografica Eterfon.
N. PAGANINI
C. SAINT SAENS
F. MENDELSSHON
P. I. TCHAIKOWSKY
S. JOPLIN
C. GARDEL
A.PIAZZOLLA
Tema con variazioni dal Mosè di Rossini
Allegro Appassionato
Romanza senza parole op. 109
Valzer Sentimentale op. 51
The entertainer
Por una cabeza
Oblivion
Libertango
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte
STELLA CILENTO
La prima notizia del villaggio risale al XIII sec., ma il toponimo è molto antico: risale al 1038,
quando indicava un vallone; proprio qui dovettero stabilirsi molti profughi di Torricelle, dopo
la sua distruzione. Questo borgo, fino al 1871, era denominato Porcili (nome che compare, per
la prima volta, in un documento del 1187 ) in relazione alla sua posizione; infatti il termine
deriva dal greco pro e kyrios, ossia “davanti al signore”, in quanto sul Monte Stella era posta la
residenza del Guastaldo, di cui sono ancora visibili i resti in una località denominata
Castelluccio. Porcili, insieme ai suoi casali, fece parte della baronia del Cilento e dei feudi
posseduti dai Sanseverino; passò poi alla famiglia Capano e nel 1617 la famiglia De Angelis, lo
vendette a Lutio Materazzi. Nel 1783, il casale fu acquistato da Antonio Cesare Ventimiglia. La
frazione San Giovanni (il nome, forse, deriva dal fatto che i primi abitanti portarono da lontano
il ricordo del santo a cui era dedicata la chiesa del loro paese d’origine) sorse intorno al 1225,
allorché gli abitanti del monte Cilento si arroccarono su questo sperone. La frazione
Amalafede, originariamente Bonafida, si ritiene si sia formata in seguito allo spopolamento dei
vari borghi della vallata dopo la peste del 1348. La frazione di Guarrazzano (che era in origine
un castello longobardo e l’etimo conserva la radice del termine longobardo “waldo” che
significa “selva”), infine, ebbe origine in epoca longobarda, quando intorno al castello si formò
il primo nucleo abitato. Droro è detto anche “U’ Paese re i Maistri re cofana e canistri”. Questo
appellativo gli deriva dalla presenza di artigiani che erano molto attivi soprattutto negli anni
’50. Oggi è ancora possibile ammirare quest’arte grazia alla passione di chi la esercita.
Giovedì 6 agosto - Piazzetta antistante chiesa S. Nicola - ore 21.30 - Stella Cilento
Trio dell’Accademia Sannita con soprano
Il duo Silvano Maria Fusco al violoncello e Caterina Fuccio al pianoforte, frequenta i corsi di musica da
camera ai corsi musicali internazionali di Cava dei Tirreni nell’estate 2012 col M° Andrea Noferini. Si
afferma con successo di pubblico e critica a Villa Rufolo di Ravello, Villa Pignatelli a Napoli, Sala degli
Specchi di Taranto, al festival Internazionale della Musica da Camera del Cilento, alla rassegna “I Concerti
della Bottega” a Benevento, nella sala del castello Biondi-Morra di Morra De Sanctis, nella Chiesa di
Montechiaro di Sorrento.
Tiziana GALDIERI soprano, ha iniziato la sua carriera debuttando nel 1995 col “Quadriglio” di Caldara.
Svolge una intensa attività artistica sia in Italia che all’estero sempre come solista, spaziando in vari
repertori, sia di musica lirica che da camera. Ha collaborato col Teatro alla Scala di Milano. Nel maggio
2003 ha preso parte al concerto su Farinelli tenuto al Museo de la REAL ACADEMIA de BELLAS
ARTES de SAN FERNANDO nella città di Madrid. Il 15 giugno 2003 ha debuttato al Teatrul Muzical
“NAE LEONARD” di Galati Romania ricoprendo il ruolo di Gilda nel “Rigoletto” di G. Verdi. IL 28
marzo 2004, al Teatro di Spalato (Croazia), ha debuttato anche “Traviata” interpretando Violetta.
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
L. V. BEETHOVEN
C. GARDEL
A. PIAZZOLLA
RUSSO - DI CAPUA
R. FALVO
S. JOPLIN
B. KOVACS
G. DI LAMA
E. DE CURTIS
E. DE CURTIS
Tiziana GALDIERI, soprano
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte
I brani segnati da * sono in quartetto
Trio op. 11
Allegro con brio-Adagio-Tema con variazioni
Por una cabeza
Oblivion-Libertango
Io te vurria vasa *
Dicitincello vuie *
The enthertainer
Sholem – Alekhem, Rov Fiedman
Reginella *
Voce e notte *
Torna a Surriento *
Venerdì 7 agosto - Hotel Quisisana - ore 19.00 - Capri
Trio dell’Accademia Sannita
Silvano Maria FUSCO vincitore assoluto di diversi concorsi nazionali e internazionali per violoncello
solista quali Premio Curci, Premio Durante, e del concorso di musica da camera Euterpe si afferma
giovanissimo incidendo per la Niccolò, la Naxos, la Ers con distribuzione Emi, Rai trade, Cinik Records, e
collabora con compositori contemporanei quali Max Fuschetto, Oderigi Lusi incidendo brani inediti
registrati in prima assoluta. Con Piero Mottola registra per la Gangemi e partecipa alla trasmissione di
Radio Rai Tre in diretta radiofonica, “Il Cantiere” del 19/1/2013. Vincitore di concorsi e audizioni presso
diversi Enti Autonomi, è primo idoneo all’Arena di Verona, Bellini di Catania, Opera di Roma, Vittorio
Emanuele di Messina, Teatro San Carlo di Napoli con il quale firma il contratto a tempo indeterminato.
Caterina FUCCIO ha studiato pianoforte presso il conservatorio “Nicola Sala” di Benevento sotto la guida
del M° Francesco D’Ovidio, si è distinta per doti tecniche e bravura nell’accompagnare diversi strumentisti
di fama internazionale. Nel 2013 partecipano come invitati speciali al progetto Unforgettable, serata in
beneficenza presso il Teatro Sannazaro di Napoli in favore dell’Associazione Italiana ricerca sul Cangro
per il trentesimo anniversario del film “Scusate il ritardo” di Massimo Troisi, e si esibiscono nel chiostro di
Santa Sofia a Benevento per il Santa Sofia Music Festival. Il duo ha registrato la colonna sonora del
cortometraggio l’Ultimo scherzo del Conte Silver di Angelo Cozzi, scritta dallo stesso Silvano Maria
Fusco, che ha avuto un plauso particolare dalla critica al Cinefort Festival, definito nella recensione del
Mattino “un capolavoro all’interno di un’opera con vita propria”. Hanno lavorato ad una incisione con
musiche originali scritte nel dopoguerra di diversi autori fra cui spiccano i nomi di Selmi primo violoncello
dell’accademia di Santa Cecilia di Roma, con quattro brani melodici e un concerto spirituale, Giorgio Rizzi
che ha composto l’adagio per l’elevazione da prigioniero deportato in Grecia, Tebaldini, Macchitella,
Matilde Capuis autrice di una splendida ninna nanna. Il CD è stato stampato nel 2013 dalla casa
discografica Eterfon.
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
L. V. BEETHOVEN
Trio op. 11
Allegro con brio-Adagio-Tema con variazioni
C. GARDEL
Por una cabeza
A. PIAZZOLLA
Oblivion-Libertango
S. JOPLIN
The enthertainer
B. KOVACS
Sholem - Alekhem, Rov Fiedman
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte
Sabato 8 agosto - Colombaia Mangone - ore 21.30 - Copersito di Torchiara
Maurizio Di Fulvio Trio
Maurizio Di Fulvio, nato il 9 aprile 1964, risiede a Pescara. Chitarrista-compositore, svolge una brillante
carriera concertistica su scala mondiale in qualità di solista e con formazioni varie, suonando nei maggiori
festival a fianco dei più autorevoli musicisti, con lodevoli testimonianze di pubblico e di critica. Molti dei
suoi recital sono stati registrati e trasmessi da emittenti televisive e radiofoniche e numerose sono state le
attenzioni di importanti compositori italiani del nostro tempo, tra cui S. Bussotti, L. Berio, S. Sciarrino, che
spesso gli hanno affidato la revisione, l’adattamento e l’interpretazione delle loro opere. Si è formato
principalmente con J. Bream, A. Carlevaro, J. Scofield e P. Metheny, ha ottenuto numerosi premi e
riconoscimenti ed è stato docente di chitarra nei Conservatori italiani di Foggia, Verona, Modena (presso
l’Istituto pareggiato) e Padova. Membro di giuria dei più prestigiosi concorsi di chitarra, tiene masterclasses
nelle Università e nelle Istituzioni musicali di diversi paesi sulla letteratura chitarristica tradizionale e
sull’impiego della chitarra classica nel jazz. Ha ricevuto elogi da importanti testate giornalistiche e la critica
specializzata lo considera tra i chitarristi più interessanti della scena internazionale, definendolo:
…”versatile ed eclettico, dal temperamento caldo e spontaneo, abile improvvisatore e raffinato
arrangiatore”, …“capace di leggere e restituire con la medesima forza ed intensità linguaggi
assolutamente diversi”, …“la sua esecuzione, a volte grintosa ed energica, altre volte raffinata ed ornata,
sempre in bilico tra rispetto della tradizione e innovazione”, …“è sorretta da un’innata eleganza
strumentale”, …“un’autentica saudade swing e fragranze mediterranee aleggiano nei brani incisi negli
album: Sweety notes (2000), Mediterranean flavours (2003), A flight of fugues (2004), On the way to
wonderland (2007) e Carinhoso (2010)”,…“nell’itinerario artistico confluiscono il jazz nero, il jazz
latino, il rock, le tinte del classico e la sensibilità di un'interprete che coniuga in sè una tecnica solida e
una raggiante vena compositiva”, …“Di Fulvio assembla con il suo strumento un incredibile mosaico di
note, spadroneggia sulle corde, si confronta egregiamente con maestri di calibro mondiale, arrangiando
liberamente brani celebri di Gillespie e Jobim, Santana e Metheny, Porter e Pastorius e ancora Bach e
Duarte, e rivela soprattutto le sue ottime doti di bravo compositore”.
In concerto si presenta con il suo collaudatissimo trio, composto da Ivano Sabatini, contrabbassista esperto
e dalla solida preparazione, che passa da accompagnatore a voce solista, creando atmosfere ricche di
bellezza melodica e pregevole musicalità, e dal batterista e percussionista Walter Caratelli, che, con
particolare senso dell’estetica musicale, sottolinea ogni passaggio e momento dell’esecuzione con effetti
strumentali ed imprevedibili trovate ritmiche. Eleganza formale, equilibrio tecnico-interpretativo e sound
inconfondibile sono le caratteristiche che predominano nel trio, che, considerato tra le più interessanti ed
innovative formazioni a livello internazionale, è ospitato nelle più importanti kermesse musicali esibendosi
in performance intense e cariche di pathos.
K. BARRON
A. C. JOBIM
A. PIAZZOLLA
C. COREA
STING
M. DI FULVIO
P. NOGUEIRA
C. VELASQUEZ
S. WONDER
M. DI FULVIO
Maurizio DI FULVIO, chitarra
Ivano SABATINI, contrabasso
Walter CARATELLI, percussioni
Sunshower
Retrato em branco e preto
Oblivion
Armando’ rumba
Fragile
Ceci &Lollo Fusion Dif boogie blues
Bachianinha
Besame mucho
Isn’t she lovely
Lovely song
Turn around
CAMEROTA
Camerota nella pronuncia locale "CAMMAROTA", deriverebbe dal greco Kamaratos che
significa " curvo, a volta" ed è collegato alla presenza delle numerose grotte scelte come riparo
dai monaci italo-greci sopraggiunti in zona nel VII secolo d.c. I primi insediamenti umani
risalgono alla fase finale della glaciazione Riss. La prima fonte storica risale al 1079, anno in
cui Alfano, Vescovo di Salerno, concesse al nuovo vescovo di Policastro la giurisdizione su
Camerota e altre terre. Ulteriori notizie si hanno nell' epoca angioina: Carlo d' Angiò concesse
il castello di Camerota e quello di Molpa a Egidio di Blamur. Dal 1337 fino a tutto il
quattrocento, Camerota venne amministrato dai Sanseverino. Nel corso del cinquecento furono
insigniti del feudo i Luzio, Goffredo Palagano e Carlo Caracciolo. Intanto il costante pericolo
barbaresco e turco sulla costa cilentana aveva reso necessaria la costruzione di torri di
avvistamento. Nel 1532 le incursioni del pirata Dragut colpirono duramente vari centri, fra cui
Camerota. Nel 1554 il feudo fu acquistato da Sancio Martinez de Lejna, poi passò a Camillo
Pignatelli e per vendita ai Marchese che ne mantennero il possesso fino all' eversione della
feudalità. Camerota tornò a far parlare di sè neldecennio Francese, quando venne occupato
dalle truppe del Generale Regnier. Durante i moti rivoluzionari del 1828 i rivoltosi cilentani si
riunirono nella Chiesa Madre cantando il "Te Deum" e subirono la dura reazione del Generale
del Carretto e le successive condanne alla fucilazione. Durante le guerre mondiali Camerota
offrì un considerevole contributo di sangue per la Nazione. Prima, durante e dopo le due
tragiche guerre mondiali a Camerota si sviluppò un forte movimento migratorio verso i paesi
dell’America Latina.
Sabato 8 agosto - Chiesa S. Alfonso - ore 21.30 - Marina di Camerota
Duo “Clarinetto e Organo”
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
Soteno DAVID JIMENEZ è originario di Metepec stato del Mexico. Ha studiato presso la Scuola
Diocesana di Musica Sacra di Toluca ed ha conseguito il diploma di laurea sotto la guida del M° Victor
Urban. Si è poi perfezionato poi presso il Conservatorio di Parigi “Erik Satie”. Si è diplomato in
composizione Musica da Camera. Ha tenuto concerti in Francia, Spagna, Italia e Messico (Basilica di
Nostra Signora di Guadalupe, Cattedrale Metropolitana di Città del Messico, Auditorio Nazionale, Palazzo
della sala concerti di Manuel M. Ponce di Belle Arti … Si è esibito da solista con varie orchestre. E’
docente d'organo presso la Graduate School Diocesano Musica sacra di Toluca e direttore musicale della
Schola Cantorum del Seminario Diocesano di Toluca, direttore del coro dei bambini T'uju Ënxe della città
di Toluca, insegnante presso il Conservatorio di Musica di San Pietro Lerma Tultepec.
J. X. LEFEVRE
sonata n. 1 per clarinetto e organo
Allegro - adagio - rondò
J. d. TORRES
Obra de mano derecha de medio registro
Andante - Grave - Allegro
J. PACHELBEL
Magnificat cuarto tono
M. B. JINEMEZ
Ofertorio de sonata de iglesia
Batalla
J. CABANILLES
Batalla Imperial
L. CAHUZAC
Variazioni sur un air de pays doc
Moderato - tema con variazioni
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
David SOTENO, organo
Domenica 9 agosto - Piazza S. Eustachio - ore 22.00 - Gioi
Duo “Flauto e Pianoforte”
Francesca SALVEMINI, flautista nata a Brindisi nel 1975 si diploma in flauto al "G. Verdi di Milano" e
consegue il Prix de Virtuosité presso il Conservatoire Superieure de Genève nella classe del grande flautista
francese Maxence Larrieu. Consegue inoltre il Diploma Accedemico di II livello in flauto indirizzo
solistico e in musica da camera vocale e strumentale del 900 presso il Conservatorio "F. Venezze" di
Rovigo. Figlia d'arte si esibisce fin da giovanissima in duo con sua madre al pianoforte, Silvana Libardo, e
vince numerosi conocorsi nazionali ed internazionali sul territorio italiano. Intraprende quindi una intensa
attività concertistica solistica in Italia, gran parte d'Europa, USA e America Latina, in prestigiosi luoghi
della musica quali: la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Grande
Salle du Conservatorie a Ginevra, Teatro San Benito Abad in Città del Messico, Concert Salonu ad Istanbul
in Duo con Maxence Larrieu, ed altre ancora a Madrid, Amsterdam, Helsinky, New York, ecc. Apprezzata
per l'innata musicalità, la comunicativa del fraseggio e il suono generoso ed emozionante, si esibisce come
solista con: I Solisti Veneti, I Solisti Aquilani, I Solisti di Madrid, State Orchestra of Moscow, Orchestre
Filarmoniche di Ploiesti e Bacau, Izmir e Delvet Sinfoni Orchestrasi, Philarmonica di Stato del Messico, di
Opole in Polonia e molte altre, collaborando con Direttori quali C. Scimone, K. Sanderling, G. Khun, M.
Corboz, O. Balan, G. Yasliçam. Si è recentemente esibita da solista nella prestigiosa Philharmonie di
Berlino. Ha inciso per Velut Luna, Bongiovanni e Acustica, e pubblicato per Florestano Edizioni. È
docente
di
flauto
presso
il
Conservatorio
"E.
Duni"
di
Matera.
SILVANA LIBARDO-pianista Nata a Molfetta, si è formata al Conservatorio “N. Picinni” di Bari alla
Scuola dei Maestri Michele Marvulli e Marco De Natale, perfezionandosi successivamente a Roma con il
M° Rodolfo Caporali. Svolge un’intensa attività concertistica come solista, in formazioni cameristiche e in
concerti con l’orchestra, collaborando con direttori e solisti di prestigio internazionale quali Oxana
Yablonskaya, Roberto Fabbriciani, Maxence Larrieu, Donato Dipalma, Mira Kurti Ykonomi, Quartetto
Cassoviae, Quartetto Joannes, Milton Masciadri e altri. In duo con sua figlia, la flautista Francesca
Salvemini, ha tenuto oltre trecento concerti in Italia ed all’estero (Belgio, Turchia, Germania, Brasile, USA)
riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica. Recentemente ha inciso un C.D. per la casa
discografica “Velut Luna” di Padova, con le colonne sonore più celebri del cinema italiano. Notevole è la
sua attività didattica che esercita nei corsi di perfezionamento in Italia e all’estero presso le Università di
S:Maria-Brasile, i Festival di musica da camera di Resistencia-Argentina, “Musiques en Mer”-Italia,
Anzio-Arts Academy- Roma, Uuniversità della Georgia- Macon, Università di San Antonio-Texas, Cours
International de Piano-Bruxelles ecc.) Già’ docente titolare di pianoforte principale presso il Conservatorio
di Musica “Tito Schipa” di Lecce ha curato la pubblicazione del libro sulla didattica pianistica, edito dalla
Florestano Edizioni di Bari intitolato “ Guida al Repertorio Pianistico per la Formazione di Base”
S. CIPRIANI
A. TROVAJOLI
N. ROTA Amarcord
E. MORRICONE
A MORRICONE
A.SALVEMINI
L. BACALOV
Francesca SALVEMINI, flauto
Silvana LIBARDO, pianoforte
Anonimo Veneziano
Roma nun fa’ la stupida stasera (dal film Rugantino)
Parla più piano (dal film Il Padrino)
Valzer del commiato (dal film Il Gattopardo)
La dolce vita
Otto e mezzo
C’era una volta il west
Playing Love (dal film “la leggenda del pianista sull’oceano)
Gabriel’s oboe (dal film The Mission)
Love Theme (dal film Nuovo cinema paradiso)
Tema di Cecco (dal film Vita Acerba”)
Melodia orientale
Il Postino
Lunedì 10 agosto - Colombaia Mangone - ore 21.30 - Copersito di Torchiara
Recital di Clarinetto Basso
Raffaele BERTOLINI si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino sotto
la guida di C. Ciociano. Ha perfezionato i suoi studi con V. Mariozzi, M. Ferrando, A. Pay e con B. Canino
per la Musica da Camera. Nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in
Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Milano “G. Verdi”. Ha tenuto concerti in diverse
formazioni cameristiche in Italia (Milano “Sala Verdi”, Torino “Lingotto”, Roma “Parco della Musica”…),
Svezia, Germania (Berliner Philharmonie – Kammermusiksaal), Belgio, ex Jugoslavia, Romania, Turchia,
Russia, Giappone, Messico, Brasile, Argentina, Spagna, Svizzera, Francia, Portogallo, Stati Uniti
(Carnegie Hall), Canada, Inghilterra, Repubblica Ceka, Austria, Kazakistan, Polonia, Ungheria (Accademia
Liszt di Buudapest)… Tra le Orchestre che lo hanno visto esibirsi da solista vi sono l'Orchestra “I
Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del Mozarteum di Salisburgo,
l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l'Orchestra Sinfonica di Kosice (Slovacchia), l’Orchestra
da Camera “G. Strehler” di Milano, l’Orchestra “Antal Dorati della Bulgaria, l’Orchestra Jeunesse
Musicale di Mosca, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, l’Orchestra di Stato della Moldava,
l’Orchestra Sinfonica di Lecco… Ha collaborato con l'Orchestra “Strehler” di Milano, con l’Orchestra “E.
Lunghi” di Pavia, con l’Orchestra UECO di Milano, con l’Orchestra OPECAM di Milano, con i Pomeriggi
Musicali di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Lodi, con la Cantelli di Milano, con l’orchestra Sinfonica
Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° Oren, attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica “Città di
Vigevano”... Ha effettuato registrazioni per la Radio Cultura Brasiliana e la Rede Globo Brasiliana, per
Radio Vaticana, e per la Curcio Edizioni Musicali. Ha registrato i trii di Beethoven per clarinetto,
violoncello e pianoforte per la casa discografica Artis. In occasione del 250° anniversario della nascita di
Mozart, ha registrato, in Messico, il Quintetto K 581 per clarinetto e quartetto d’archi e il Concerto K622
per clarinetto e orchestra; per la SIMC (Società Italiana della Musica Contemporanea) ha registrato un Cd
di musica contemporanea. Ha registrato (clarinetto e pianoforte) un cd monografico contenente i tanghi di
Piazzola. Ultimamente ha Registrato con l’”Orchestra dei Pomeriggi Musicale” di Milano un brano per
clarinetto basso ed orchestra a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari; attualmente
insegna clarinetto presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Ha tenuto Master Class in Brasile,
Inghilterra, Turchia, Messico e Kazakistan.
J. S. BACH
dalla Suite n 2 per violoncello solo
trascr. clarinetto basso solo
Preludio, allemanda, corrente,
sarabanda, minuetto, giga
R. SPINOSA
After a Reading per clarinetto basso solo
A. BERTADO COCOLOTL
Ràfaga per clarinetto in sib solo
M. PAVIA
Los Corredores de la Memoria
J. SIEGEL
Jackdaw - Brano per clarinetto basso ed elettronica
Raffaele BERTOLINI, clarinetto basso
Martedì 11 agosto - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota
Trio “Voce, Sax e Pianoforte”
Emilia ZAMUNER, nata a Napoli nel 1997, sin da piccola dimostra grandi doti musicali. Inizia lo studio
del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna, ma la sua grande passione è il canto. Ha studiato canto lirico
sotto la guida del soprano Marilena Laurenza e, attualmente, frequenta il triennio di Canto Jazz al
Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Pur essendo giovanissima si è già esibita in pubblico numerose
volte. Ha frequentato la scuola di Teatro del Teatro delle Palme di Napoli, partecipando alla messa in scene
del musical “Notre Dame de Paris”. Ha partecipato ad uno spettacolo dedicato alle donne con l’attrice
Marina Tagliaferri. Ha vinto il primo premio del Contest “Next Sound” in qualità di voce solista del
gruppo “Tasso street notes” Nell’estate 2010 è stata la voce solista della suite Disney del compositore
Scardicchio accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia, nell’ambito del prestigioso
Festival “dal Barocco al Jazz” ad Anacapri. Ha cantato inoltre ai Giardini Ducali di Modena nell’ambito
della 14° Edizione della Rassegna estiva “I giovedì musicali”, a Teramo per l'associazione musicale
"Benedetto Marcello", a Nizza Monferrato per l’associazione “concerti e colline”, al Teatro comunale di
Carbonia per l’associazione Anton Stadler, al Teatro Comunale di Mola di Bari per l’Agimus , ad Anacapri
nell’ambito di “anacaprifamusica”, a Napoli nella splendida Cappella Sansevero, all’Istituto Italiano per gli
Studi Filosofici, al Circolo Canottieri ecc. Ha partecipato all’incisione di un disco a favore del progetto
Rotary per l’eradicazione della polio. Dopo aver conseguito la maturità classica, attualmente frequenta la
facoltà di Economia Aziendale alla “Federico II” di Napoli.
G. GERSHWIN
D. ELLINGTON
G. GERSHWIN
D. ELLINGTON
C. BAKER
R. CHARLES
D. ELLINGTON
R. JOHNSONS
V. YOUNG
R. CHARLES
R. CHARLES
G. MARKS- S. SIMONS
Emilia ZAMUNER, voce
Domenico VELLUCCI, sax
Paolo ZAMUNER, pianoforte
Summertime
Don't get around much anymore
I got rhythm
In a mellow tone
My funny Valentine
Hit the Road jack
In a sentimental mood
Sweet home Chicago
Stella by starlight
Mess around
Georgia on my mind
All of me
lunedì 17 agosto - Piazza S. Nicola - ore 22.00 - Gioi
Duo “Soprano e Pianoforte”
Mariella GERNONE, soprano, si è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio di Bari “N.
PICCINNI”, con il massimo dei voti, sotto la guida del baritono Luigi De Corato.
Svolge intensa attività concertistica per importanti enti musicali spaziando dal Sacro al Profano, dalla
musica da camera alla lirica. Si è distinta per l’elegante duetto con la tromba solista, Rocco Caponio, nella
cantata “BWV 51 e BWV 140” di J. S. Bach, in duetto con il Baritono Piero Naviglio.
Si è esibita presso i teatri “Piccolo Esquilino e Argilla” nella città di Roma con uno spettacolo dal titolo
“Passeggiata Poetica Musicale” riproduzione della vita musicale dei Cafè dell’Epoca.
Ha sostenuto il ruolo di Giovanna “Rigoletto di Verdi “ e Flora nella “Traviata di G. Verdi” e Berta nel
“Barbiere di Siviglia di G. Rossini, nel Teatro “Curci” di Barletta e al Teatro “ Impero” di Brindisi.
Ha eseguito una splendida perfomance in qualità di soprano solista, per la Delegazione Italo-Russa, di San
Nicola, nella Villa Costantino di Bari, e in seguito una Tournee in Russia, con un Recital di Classiche
Napoletane e un Concerto di arie Sacre alla presenza di autorità russe e italiane nel grande Auditorium
sottostante la Chiesa di “Cristo Salvatore” in Mosca.
Flavio PECONIO Nato a Busto Garolfo (Mi) è stato avviato allo studio del pianoforte dal padre. Subito
dopo, ha frequentato la prestigiosa scuola barese di pianoforte studiando con i maestri P. Camicia e V.
Ferrari , diplomandosi presso il Conservatorio “N. Piccinni” e Laureandosi presso gli Istituti di Alta
Formazione Artistica del conservatorio “DUNI” di Matera nel corso di II Livello ad indirizzo Compositivo
ed Interpretativo in Pianoforte col massimo dei voti e la Lode. In seguito ha continuato a perfezionare i suoi
studi pianistici con illustri maestri quali Philip Lorenz della University Fresno of Music di Los Angeles e
François Noel Thiollier. È stato vincitore di importanti concorsi pianistici Nazionali ed Internazionali sia
da Solista che in formazioni da Camera. Si è esibito e si esibisce da solista per importanti Associazioni
Musicali in varie città italiani, europee e americane ottenendo sempre unanimi consensi dal pubblico e
dalla critica. Ha suonato con orchestre italiane e straniere come l’Orchestra A.GI.MUS (Italia),
“Accademia di Tirana” (Albania), “ Orchestra dell’Accademia Musicale Pescarese l’Orchestra Sinfonica
della Provincia di Bari ecc.. Ha tenuto corsi di Perfezionamento Pianistico presso l’Accademia
HINDEMITH di BLUNEY (Svizzera) ed in Italia presso il XXVII CORSO DI INTERPRETAZIONE
MUSICALE CITTA’ di NORCIA. Ultimamente di lui la critica si esprime così “L’ interprete mette in luce
una grande cantabilità e disinvoltura esecutiva poggiante su una solida tecnica e un tocco assai sciolto…
Grande prova sia di comunicabilità che di impeto e bellezza timbrica….”Eco di Bergamo dicembre 2010.
E’ docente di Pianoforte principale presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
G. VERDI
V. BELLINI
G. ROSSINI
F. CHOPIN
L. BARD
F. LEHAR
F. CPOPIN
E. DI CAPUA
A. DE CURTIS
F. LISZT
BARBERIS
E. DI CAPUA
Mariella GERNONE, soprano
Flavio PECONIO, pianoforte
Ave Maria da Otello
Ah! Non credea mirarti..da “La Sonnambula”
La canzone di Doretta da “La Rondine”
Notturno in Do diesis minore (solo pianoforte)
Valzer di Frou Frou da “La Duchessa del Bal Tabarin”
Romanza della Vilja “La Vedova Allegra”
Fantasia Improvviso op. 66 (solo pianoforte)
I’ te vurria vasa!
Torna a Surriento
Variazioni su un tema di Bach (solo pianoforte)
Munastero ‘e Santa Chiara
‘O Sole Mio
Giovedì 20 agosto - Atrio Castello - ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento
Oscar Moovies Ensemble
Gli Oscar Movie Ensemble si costituiscono nel maggio del 2006 ad opera di strumentisti di grande
esperienza solistica in Italia e all’Estero già prime parti di importanti orchestre lirico-sinfoniche italiane con
lo scopo di valorizzare gli aspetti musicali legati ai temi che hanno fatto grande la musica da film nel
Mondo. L’Ensemble svolge la sua attività artistica all’interno dell’ Associazione Artisti Cilentani Associati
con varie ed articolate proposte di repertorio destinate ad Enti, Istituzioni Scolastiche ed Associazioni o
Società di Concerti tra cui i programmi:
· “Impronte…musiche e immagini dalla storia del cinema” spettacolo che propone l’ascolto dei grandi temi
della Musica da Film italiana ed internazionale in un percorso cronologico che tiene conto dei vari
riconoscimenti e premi Oscar ricevuti dai brani quali miglior colonna sonora o canzone originale in ambito
mondiale. Lo spettacolo spazia da “Eternamente” di C. Chaplin a “La vita è bella” di N. Piovani, non
tralasciando i classici del musical e dei cartoon Disney.
· “Histoire du tango” spettacolo imperniato sulle atmosfere latine legate alla storia della musica
sudamericana, dal tango alla canzone d’autore. Le musiche di A.Piazzolla e C.Gardel sono coreografate da
una coppia di ballerini ed accompagnate dalle poesie di Garcia Lorca, e i testi di
Horacio Ferrer,
· “Se questo è un uomo…concerto per la pace” spettacolo di musiche e poesie legato al “Giorno della
memoria”, con contributi documentaristici sulla Shoa e poesie di P. Levi, A. Frank, E. Montale, P. Neruda,
S. Quasimodo. Gli spettacoli, in forma di concerto della durata di circa 1.30 si integrano con la
videoproiezione di contributi filmati, partecipazioni speciali di poesia e danza (da concordare con gli
organizzatori), e una presentazione in Italiano (o in Inglese, Francese o Spagnolo a seconda del luogo di
esecuzione del Concerto e del pubblico presente) del percorso storiografico legato alla proposta musicale
offerta. Nella loro breve attività gli Oscar Movies Ensemble hanno all’attivo numerosi concerti e tournèe
all’estero (Repubblica Ceca e Ungheria 2006), ospiti di importanti Rassegne Concertistiche e Festival del
Cinema in Italia e collaborazioni con Enti e Associazioni Italiane. Nell’anno 2007 gli Oscar Movies
Ensemble hanno effettuato una tournèe negli U.S.A. (Pennsylvania, New York e Connecticat) pubblicando
il CD “Impronte…musiche e immagini dalla storia del cinema” prodotto con la compartecipazione
dell’IMAIE riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e critica.
C. CHAPLIN
E. MORRICONE
E. MORRICONE
N. ROTA
L. WEBBERN
A. PIAZZOLLA
C. ALMARAN
L. BACALOV
E. MORRICONE
N. PIOVANI
Mauro NAVARRA, flauto
Maurizio MAUTONE, chitarra
Alessandro MARINO, violino
Michela COPPOLA, viola
Matteo PARISI, violoncello
Alina DI POLITO, voce
ETERNAMENTE
MOMENTS FOR MORRICONE
NUOVO CINEMA PARADISO
ROTA SUITE
DONT'S CRY FOR ME ARGENTINA
SUITE FOR PIAZZOLLA
HISTORIA DE UN AMOR
TEMA DA IL POSTINO
OMAGGIO A SERGIO LEONE
LA VITA E' BELLA
Giovedì 20 agosto - Piazza Torre - ore 21.00 - Torchiara
Ensemble dell’Accademia Sannita
Massimo SANTANIELLO, si è diplomato presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, ha
studiato musica da camera e interpretazione solistica presso la scuola di Musica di Fiesole con il M°
Toudorache e presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con il M° Vincenzo Mariozzi. Ha
suonato in qualità di primo clarinetto con illustri direttori e solisti tra cui: Marcello Rota, Cristian Mandeal,
Bruno Aprea, Louis Bacalov, M. Panni, A. Francis, Boris Brott, Lothar Zagrosek, H.U.Passarella,
Alexander Michejev, Bruno Canino, Aldo Tramma, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso e altri. È stato
ospite solista in vari festival internazionali, New York, New Jersey, Fukuoka, Tokio, Torino, Milano,
Napoli e altri. Ha eseguito in qualità di solista vari capolavori della letteratura clarinettistica, tra cui il
concerto K622 in la Maggiore di Mozart, il concerto n.2 in Mib Maggiore di Weber, con l'Orchestra di
Stato di Arad, Orchestra da camera della Moldavia, l'Orchestra Coccia di Novara, l'Orchestra Filarmonica
Veneta', Interpreti Italiani, Sinfonietta Fukuoka. Ha collaborato con l'Orchestra del Teatro la Fenice di
Venezia. Suona in duo con Il Fisarmonicista Gianni Fassetta e con il quartetto del Teatro di San Carlo di
Napoli. E' direttore Artistico dei I Filarmonici Veneti, del MusiFestival Pianura veneta e vari Festival
Internazionali di musica da Camera. Incide per Rainbow classic, Azzurra Musica, Cat Saund È docente
titolare della cattedra di clarinetto presso l'Istituto Comprensivo Legnago 1.
L’Orchestra del’Accademia Sannita è formata da giovani strumentisti già distintisi nella loro carriera per
meriti artistici, membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma,
Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro
Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana). Hanno al loro attivo individualmente lunga
attività di solisti nonché cameristi, con riconoscimenti pubblici quali vincite di concorsi nazionali a premi e
corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di fama internazionale quali: Pavel Vernikov, Arturo
Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco Filippini, Franco Mezzena. Intensa l’attività
dell’orchestra dal 2005 si è esibita in sale prestigiose quali : Ravello, Villa Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli;
Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa; e in vari
Festival nazionali e internazionali.
W. A. MOZART
J. BRAHMS
G. ROSSINI
KANDER
A. PIAZZOLLA
Eine Kleine Nachtmusic – Primo tempo
Danza ungherese N° 5
Introduzione tema e variazioni per clarinetto e orchestra
New York New York
Libertango
Tango
Valzer
Mazurka
Polka
Tango delle rose - Cumparsita
Il bacio - Le onde del danubio - Sul bel danubio blu
Alla mia donna
La stagione dell’amore
J. OFFENBACH
N. PIOVANI
S. JOPLIN
G. GARDEL
J. STRAUSS
Can Can
La vita è bella
The Enterthainer
Por una cabeza
Voci di primavera
Massimo SANTANIELLO, clarinetto
Luigi ABATE, Alessandro ZERELLA, violino
Michele IULIANO, viola
SIlvano Maria FUSCO, violoncello
Cosimo LINGARDO, contrabbasso
Lucio MIELE, percussioni
Assuntina PARADISO, fisarmonica
GIOI
LA CHIESA DI SANT’EUSTACHIO E L’ORGANO ZACCARIA PINTO
La ricca tradizione culturale religiosa di Gioi ha trovato, nel tempo, riscontro nella costruzione
di numerose chiese: S.Eustachio, S. Nicola, Madonna della Porta, S. Maria, S. Zaccaria, S.
Maria delle Grazie, e di due conventi: convento di S. Francesco, monastero di S. Giacomo. Il
rapporto antagonistico di uno spirito religioso, spesso fatto di esteriorità, si concentrò tra le due
più importanti parrocchie: S. Eustachio e S. Nicola.
Le fonti documentarie testimoniano un primato riconosciuto alla Parrocchia di S. Eustachio,
che nel '500 risultava Chiesa Collegiata e sede abbaziale. In essa ogni domenica convenivano
tutti gli altri parroci e sacerdoti del paese per la recita comunitaria della preghiera sacerdotale: il
breviario. Detta chiesa, la più grande di tutte, ha avuto, lungo il corso dei secoli, diversi
interventi di ristrutturazione, che ne hanno modificato alquanto la struttura interna. A seguito
della riforma liturgica, proposta dopo il Concilio Vaticano Il, essa ha avuto la trasformazione
nell'abside, dove esisteva l'antico coro ligneo, purtroppo deteriorato dal tempo e soprattutto
dall'incuria umana. Le due navate, che la compongono, le danno una caratteristica
architettonica originale. Negli anni venti fu ceduto il prezioso altare centrale ligneo, che fu
sostituito da un altare di marmo.
E' stato sempre conservato, per fortuna della storia, l'organo in essa esistente. Doveva essere
molto sentito dalla comunità gioiese il valore del suono dell'organo, se si pensa che, oltre a
quello esistente nella chiesa di S. Eustachio, ne esistevano ancora altri due di non inferiore
valore: uno nella chiesa di S. Nicola, che pur restaurato in parte negli anni ottanta, ancora
purtroppo non è funzionante, e un altro, di eccezionale pregio, nella Chiesa del Convento di S.
Francesco, verosimilmente costruito dai Carelli di Vallo. Di quest'ultimo oggi resta soltanto la
cassa lignea, di recente restaurata dalla Sovrintendenza, ma è andata perduta del tutto la
struttura meccanica.
Diversa fortuna, invece, è toccata all'organo nella chiesa di S. Eustachio. Il prezioso capolavoro
fu costruito da Zaccaria Pinto nel 1733, presso la sua bottega di organaro dove appresero i
rudimenti dell’arte i suoi nipoti Francesco e Silverio Carelli (il loro padre Leonardo Carelli,
aveva sposato Costantina Pinto, sorella di Zaccaria) . L'antico strumento, secondo in ordine di
tempo solo a quello della chiesa della Madonnna della Vittoria di Massa di Vallo (1731), ormai
inservibile, è collocato, in cassa lignea ricca di dorature e intagli, su apposita cantoria ad
andamento curvilineo, ornata di 24 formelle dipinte, di autore sconosciuto, ma certamente della
Scuola napoletana del '700, di cui esiste anche un affresco sulla parete nord della chiesa, a
firma di E Anselmus Palmieri, datato 1723.
A seguito dei danni causati dal terremoto del 23-11-1980, la Chiesa è stata restaurata e restituita
al suo splendore con l'intervento del Provveditorato LL. PP. e con il contributo di tutta la
comunità gioiese. Anche l'organo, che già risentiva dei mali del tempo, aveva subito ulteriori
danni. Per interessamento del Dott. Diego Parrillo, membro di giunta della Comunità Montana
Gelbison-Cervati di Vallo della Lucania, presieduta dal Dott. Ugo Valiante, e con l'attenzione
del Dott. Gaetano De Luca, appassionato cultore di organi, intento ad operare il recupero di tale
patrimonio artistico esistente sul territorio cilentano, si avviò la pratica di restauro del prezioso
strumento. La Comunità Montana Gelbison - Cervati, infatti, con deliberazione di C. G. N' 22
del 23-081986 assunse l'onere finanziario del lavoro da eseguire, che fu affidato
immediatamente alla Pontificia Fabbrica d'Organi Tamburrini s.r.l. di Crema (Cr), che in data
25-03-1982 aveva presentato il suo progetto di restauro. Tale progetto venne approvato e
finanziato, per cui lo stesso titolare della ditta, signor Franco Anselmi Tamburini, senza indugio
con i suoi tecnici, procedette allo smontaggio dello strumento. Operato il lavoro di restauro, fu
necessario attendere l'opera di rimontaggio, in quanto la Chiesa era ancora chiusa per i lavori
del dopo terremoto. Nel frattempo la Sovrintendenza procedeva al restauro della preziosa
Cantoria e al risanamento di tutta la struttura lignea. Ultimati i lavori di consolidamento della
Chiesa si potè procedere all'installazione dello strumento.
Il 3 settembre 1995, alla presenza di S. E. Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo diocesano e
di una numerosa folla di partecipanti, l'organo fu inaugurato con un concerto dell'organista M'
Francesco Cera di Bologna. Tutti gli organisti, di chiara fama, anche internazionale, che hanno
eseguito concerti con questo strumento, hanno potuto esprimere il proprio apprezzamento per le
qualità e la straordinaria potenza sonora di questo piccolo capolavoro artistico, patrimonio della
Comunità gioiese.
Disposizione Fonica (Organo Zaccaria Pinto del 1733)
Tastiera di 44 tasti Do1 - Do5 (Ia ottava scavezza); Pedaliera di 10 note "Do - Do1" (larga)
sempre collegata alla tastiera, tiranti sulla destra.
Principale
Ottava
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
Voce Umana (dal do3)
Flauto in XIIa (completo)
Contrabbassi ai pedali 16'
Comando ripieno a tiranti
Domenica 27 settembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Duo “Mezzosoprano e Organo Antico”
Gabriele PEZONE, ha studiato pianoforte sotto la guida di Antonio Luciani; in questo strumento si è
brillantemente diplomato presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina con Salvatorella Coggi ed in
musica corale e direzione di coro con Mauro Bacherini. Sempre presso il Conservatorio di Latina ha
studiato Organo e composizione organistica con Luigi Sacco e composizione con Alberto Meoli. Ha
studiato improvvisazione organistica con Stefano Rattini e si è perfezionato in organo con Mariella Mochi
ed Olivier Latry ed in pianoforte con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda. Ha studiato direzione
d’orchestra con Nicola Samale e Deian Pavlov. La sua attività direttoriale lo ha visto condurre le seguenti
orchestre: Corelli Chamber Orchestra (Italia), Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Orchestra
Sinfonica Internazione Giovanile ''F. Fenaroli'' di Lanciano (Italia), Orquesta Sinfonica del Estado del
Mexico (Messico), Lomza Chamber Philharmonic Orchestra (Polonia), Orquesta de la Universidad
Autonoma de Nuevo Leon (Messico), Orchestra Filarmonica di Kalisz (Polonia), Orkestra Akademik
Baskent di Ankara (Turchia), l’Orquesta Sinfonica de Yucatan e la Camerata de Coahuila (Messico). Nel
2006 è risultato essere il vincitore (sezione musica) con il brano inedito per pianoforte “Mozarteum” della
V edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, prestigioso riconoscimento consegnatogli presso
la Camera dei Deputati. Sue esecuzioni sono state trasmesse da TVP (Polonia), da RadioMaria, da
SAT2000 e da RaiUno.
Giulia DE BIASE mezzosoprano Diplomata in canto lirico al Conservatorio statale di musica “G.
Frescobaldi “ di Ferrara, ha studiato con artisti di fama internazionale come il baritono Paolo Coni e il
soprano Patrizia Biccirè. Attualmente continua a perfezionarsi con il soprano Patrizia Biccirè. Nel 2013 ha
partecipato in qualità di artista del coro al “Falstaff” di G. Verdi, diretto dal M° Manlio Benzi e prodotto
dei conservatori di Ferrara Cesena e Pesaro, andato in scena al teatro Bonci di Cesena, al Teatro comunale
di Ferrara e al Teatro Rossini di Pesaro. Si è esibita sul palco del “circolo della lirica di Bologna” . Nel
2012 ha vinto la borsa di studio “ Fondazione Bollini” di Castel S. Pietro Terme e ha tenuto un recital di
musica sacra alle cantine Bollini di Castel S. Pietro Terme (Bo). Si è esibita in recitals di musica sacra
presso il santuario del Corpus Domini di Bologna. Nel 2011 ha cantato ne Il malato immaginario (
“Erighetta e Don Chilone” ) nel ruolo di Erighetta, intermezzo buffo di Leonardo Vinci ( produzione del
Conservatorio “ G. Fescobaldi”di Ferrara ) andato in scena al ridotto nell’ambito del progetto “Lirica per la
città” promosso dal Teatro comunale di Ferrara.
D. SCARALATTI
Sonata in Re maggiore K 287
W.A. MOZART
"Voi che sapere" da Le nozze di Figaro
G. PAISIELLO
Coro sacro in onore di Re Ferdinando
G. ROSSINI
Marcia solenne
(grido di esultazione riconoscente al Sommo Pontefice Pio IX)
G. BIZET
Habanera da Carmen
G. DONIZETTI
Grande offertorio in Do minore
G. ROSSINI
"Una voce poco fa" da Il Barbiere di Siviglia
G. DONIZETTI
Grande offertorio in Re maggiore
Giulia DE BIASE, mezzosoprano
Gabriele PEZONE, organo antico
Domenica 27 dicembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Zefiro’s Ensemble
Lo Zefiro’s Ensemble è una compagine di fiati, pianoforti e percussioni nata
all’interno dell’omonima Associazione culturale-musicale per volontà dei soci
fondatori, con lo scopo di promuovere l’arte della musica sul proprio
territorio.
L. Bernstein
G. Holst
E. Elgar
A. Borodin
Autori Vari
Pantaleo Leofranco CAMMARANO, direttore
PERITO
Diverse sono le supposizioni circa la derivazione del nome che caratterizza il borgo cilentano.
Una di queste lascerebbe pensare che il nome sia dovuto ai peri, anche se di questi alberi da
frutto, allora evidentemente abbondanti, oggi non resta che qualche traccia. O per la sua
collocazione che permette una veduta molto estesa dal greco “periteìa” = Bellavista. Infatti da
Perito si contempla la Valle dell’Alento giù in basso, a Ponente l’isola di Capri e, a sud il
profilo lontano delle Eolie. Forse questa etimologia è la più veritiera e dignitosa. C’è ancora chi
fa derivare il nome da “pirite” (polvere da sparo) che si fabbricava a Perito e fino al secolo
scorso era famosa nella zona e molto apprezzata dai cacciatori “fuochisti” e “micirianti”.
Quindi non “terra del pero” ma “paese della polvere da sparo”. Siamo dinanzi unicamente a
delle ipotesi. La storia di questo piccolo centro, quella scritta sui documenti, non è altro che una
continua compravendita. Lo storico cilentano Ebner in “Storia di un Feudo del Mezzogiorno”
racconta che il Casale era posseduto dalla Famiglia De Guarino. Morti i De Guarino (Antonio,
Giovanni e Costanza) senza eredi, fu venduto al Re Ferrante, per 3.000 ducati. Agli inizi del
1500 entrò a far parte della Baronia di Novi, come uno dei casali dello stato di Gioi.
Venendo a Perito ci si trova immersi nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di
Diano. Il Paese appare all’improvviso, ad una svolta, dopo comodi tornanti tra macchia
mediterranea e poveri fondi a coltura mista: vigneti, uliveti, ficheti, testimonianza di una
agricoltura di sussistenza tipica di una buona parte del Cilento interno. A 465 metri sul livello
del mare, Il paese rapisce lo sguardo con palazzi gentilizi e portali di pietra viva, a slarghi e
cortili non privi di grazia. La Chiesa parrocchiale situata nella parte più alta dell’abitato è
dedicata a San Nicola di Bari. La dedicazione al Santo di Mira (Turchia) e successivamente
divenuto “di Bari” non è casuale, è testimonianza del passaggio dei monaci basiliani. Il “fiore
all’occhiello” del complesso architettonico è il bel campanile che richiama, inevitabilmente,
torri e dominazioni angioine. Nella Chiesa parrocchiale è possibile ammirare e venerare oltre al
mezzobusto di San Nicola l’imponente statua lignea della Madonna Assunta di scuola
napoletana del 700. I simulacri dell’immacolata, di S. Lucia, di S. Antonio, di Gesù morto.
Ancora la preziosa statua lignea di S. Caterina d’Alessandria e il simulacro settecentesco della
Vergine Addolorata. Di ultima fattura le
quattro tele degli Evangelisti poste nelle
velette dell’Abside, sono opera del Pittore
Mario Romano di Gioi. Proseguendo il giro
artistico in Chiesa, è possibile ammirare nella
Cappella dell’Assunta:La “deposizione dalla
Croce” di G. Apolito artista del luogo. Nella
navata laterale il crocifisso di Andrea Celano
e entrando dal portone centrale in alto a
sinistra: la “crocifissione” di Roberto Baglivi
entrambi artisti locali.
Le feste principali sono: San Nicola la cui
ricorrenza liturgica è il 6 dicembre, si festeggia anche nella prima domenica di agosto e la
Madonna Assunta il 15 agosto. Tipica e rinomata del luogo è la Sagra, comunemente detta
“Festa nel Bosco” , si svolge dal 6 al 13 agosto in un boschetto che da realmente l’impressione
di un tuffo nella natura, ove è possibile degustare deliziosi piatti locali.
Don Marco TORRACA
Mercoledì 30 dicembre - Chiesa San Nicola - ore 20.30 - Perito
Duo “Violino e Organo”
Pierluigi MENCATTINI ha iniziato lo studio della musica all'età di sette anni. Ha studiato a Pescara e in
seguito, a Roma sotto la guida del violinista A.Redditi e a Firenze con il violinista S.Materassi. Dopo
essersi diplomato brillantemente, accede ai corsi internazionali a Monaco di Baviera studiando con il
celebre violinista argentino Ricardo Odnoposoff e a Città di Castello con il violinista Ruggero Ricci. Per il
violino barocco si è perfezionato con S. Kuijken. Vincitore di premi nazionali ed internazionali di cui nel
1988 terzo premio alla Competition Intenational Atene'88. Per alcuni anni è stato primo violino del
Complesso strumentale Italiano musica antica con il quale ha effettuato concerti e registrazioni in Italia e
all'estero: Jugoslavia, Grecia, Germania, Francia, Belgio; Radio Lubiana, Rai Tre, Radio Vaticana. Nel
1990 fonda l'Ensemble 900 musica contemporanea e ha inizio una grande attività che lo porterà ad
affiancare
compositori
di
fama
internazionali.
Infatti
collaborerà
con S.
Bussotti e
il Bussottioperaballet, P.Renosto, F.Kleiber, S.Sciarrino, R.Vianello e molti altri. Dal 1998 ha inciso
numerosi Cd: quattro prime esecuzioni assolute per violino solo con musiche di Bussotti-Marieri; nel 1999
le Quattro Stagioni di A. Vivaldi; nel 2000 le Sonate di A. Corelli op. V con strumenti originali per le
edizioni novecento. Per la composizione è autore di due volumi di tecnica superiore per violino: Il
Cromatismo Paganiniano e Tecnica superiore per la mano sinistra editi da Berben. 12 Maggio 2005 in
qualità di Direttore di Ensemble 900 viene encomiato dal Presidente Della Repubblica Italiana per la
musica antica.
Walter D’ARCANGELO è nato a Chieti e si e’ brillantemente diplomato presso il Conservatorio “Luisa
D’Annunzio” di Pescara in Organo e Composizione Organistica e Clavicembalo sotto la guida della
Prof.ssa Giovanna Franzoni e del M° Francesco Baroni; inoltre e’ diplomando in Composizione con
il M° Fabio Cellini. Ha
partecipato
a
numerosi
corsi
di
perfezionamento
con
i
Maestri A.Isoir, H.Vogel, L.Rogg, E.Koimann, M. Radulescu, W.Zerer e P.Westerbrik. Nel 1994 ha
studiato nella classe di Organo presso la Scuola Civica di Milano con il M° Lorenzo Ghielmi, dove ha
approfondito la prassi esecutiva della musica che va dal 1500 al 1700. Attualmente e’ Presidente
dell’Associazione Organistica “Adriano Fedri” il cui scopo e’ la promozione dell’attività musicale
organistica e la ricerca nell’arte organaria. Ha al suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero; si è
esibito in Austria, Germania, Francia, Ungheria, Belgio, Polonia, Slovenia, Norvegia, Spagna, Svizzera,
Repubblica della Slovacchia riscuotendo successo sia di pubblico che di critica. Molti sono stati i premi e i
riconoscimenti di merito. E’ stato docente del corso di Organo e Improvvisazione Organistica presso il
Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. E’ organista presso la Cattedrale di San Giustino in Chieti; collabora
come direttore di coro con l’Associazione San Filippo Neri ed è Direttore Artistico del “Maggio
Organistico Teatino” del “Festival Organistico Internazionale di Gamberale” e di “Itinerari Organistici
Abruzzesi”, rassegna concertistica che coinvolge tutti gli strumenti storici della Provincia di Chieti.
T. VITALIA
J. S. BACH
M.MASCITTI
D. BUXTEHUDE
F. M. VERACINI
L.BOELLMANN
A.CORELLI
Ciaccona in sol minore a violini e basso
Toccata e fuga in re minore BWV 565 ( solo organo)
Sonata op.III n IV in la maggiore a violino e basso
Allegro, Allemanda, Corrente, Sarabanda, Presto
Toccata F-Dur BuxWV 157 (solo organo)
dalle Sonate accademiche: Sonata VII in mi minore a vL e basso
Allegro moderato, Adagio, Giga
Dalla Suite Gothique op. 25
-Toccata c-minor (solo organo)
Sonata Op. 5 n. 7 in re minore a violino e basso
Allemanda, Corrente, Sarabanda, Giga
Pierluigi MENCATTINI, violino
Walter D’ARCANGELO, organo
Costruzione, manutenzione e restauro di organi a canne
Crema: via IV novembre, 10 – 26013 / Pianengo: via della
Costituzione, 7 26010
Tel e fax: 0373-74881
e-mail [email protected]
Direzione artistica:
Raffaele BERTOLINI
Responsabile Rassegna Stampa
Nicola SALATI
Informazioni e organizzazione:
Associazione Musicale Internazionale
“L. v. Beethoven”
sede operativa: c/o Don Guglielmo MANNA
P.zza A.Maio, 23 - 84056 - Gioi (Sa)
e.mail: [email protected]
E’ possibile consultare il programma
completo della manifestazione al seguente sito
www.triobeethoven.it
Si ringraziano
SI RINGRAZIANO: Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,
Amministrazione Comunale Stella Cilento, Comitato Festa “San Nicola” Gioi, Comitato Festa
“Madonna del Rosario” Gioi, Parrocchia “S. Nicola di Bari” Perito, Associazione Culturale e
Musicale “ZEFIRO” Camerota, Associazione “Euterpe” di Roccadapise, Amministrazione
Comunale Torchiara.
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