Sole e...questo
titolo potremo
completarlo solo
quando avremo
trovato come
denominare questo
aspetto
SOLE E ...
...MA CHE SIGNIFICATO HANNO
PER NOI IL SOLE E LE OMBRE?
ESAMINIAMO ALCUNI ASPETTI CHE
NON C'ENTRANO NE' CON IL
FORMARSI DELLE OMBRE QUANDO I
RAGGI DI LUCE DEL SOLE
INCONTRANO UN OSTACOLO, NE' CON
IL RAPPORTO FRA IL SOLE E I VIVENTI,
NE' CON IL SOLE COME FONTE DI
CALORE
OMBRE E PAURA
AU spiega perché i bambini hanno paura delle ombre: MA NON SONO
SOLO I BAMBINI AD AVER PAURA DELLE OMBRE!!! PENSIAMO
ALLE CIVILTA' ANTICHE CHE STIAMO STUDIANDO.
MIR: mentre andavano a bere hanno visto un’ombra spaventosa e
hanno avuto paura. Questa volta l’ombra è riuscita ad entrare ed ha
mangiato tutti e due i ragazzi e anche la signora e nessuno andò più in
quella casa.
Ri: un bambino che aveva molta paura ma giocava tanto ogni volta che
andava a letto con la sua piccola lucina e ogni volta che sua mamma
andava a dargli il bacio della buona notte ma visto che lui credeva a
cose molto fantasiose lui pensava che era l’ombra di un mostro che
mangiava i bambini e lui aveva moltissima paura e si nascondeva sotto
le coperte.
Fa: un giorno una maestra e dei bambini volevano togliere la paura e
hanno imparato a giocare anche a giochi di paura. Hanno capito che si
poteva giocare con le ombre, si divertono.
SOLE COME ELEMENTO POSITIVO
L'assenza di sole, il buio, fa paura.
Be: ma un giorno divenne buio e lei ebbe paura e lei pensò che se
non c’era più luce non poteva giocare con la sua ombra e decise di
prendere una delle scintille che sole che stavano cadendo. La prese
e se la portò con sé e salì in una grossa montagna e la fece volare
in alto e così da quel giorno in quel paese c’era di nuovo la luce .
IL SOLE POTREBBE ...SPEGNERSI O SPARIRE!
Gio: Io dico che il sole quando si spegne è di colore nero e piano piano si
riduce in granelli di sabbia che cadono a terra e i bambini giocano con la
sabbia e la mattina dopo ritorna il sole e i bambini non trovano più la
sabbia e hanno capito che il sole si è ricomposto
NELLA CIVILTA' SUMERA CHE STIAMO STUDIANDO IL DIO SOLE E'
UN DIO POSITIVO, LA LUNA ACCOMPAGNA GLI UOMINI NEL
VIAGGIO VERSO IL REGNO DELL'OLTRETOMBA.
LA CIVILTA' DEI SUMERI è la civiltà più antica per
la zona europea del Mediterraneo
Con essa abbiamo la prima cosmologia, i primi
principi morali, le prime leggi, le prime ricette
mediche.
I Sumeri occupavano la zona a sud dell'attuale Iraq
e le tavolette d'argilla con le testimonianze più
antiche risalgono al 3500 a. C.
I Sumeri avevano una religione politeista e uno
degli dei Utu era il dio del sole e in uno dei loro miti
pensavano che percorresse il cielo su un carro
(come nella mitologia greca).
LA CIVILTA' SUMERA TENTAVA DI SPIEGARSI IL MONDO E I SUOI
FENOMENI con questa cosmologia.
GLI ANTICHI (dopo la civiltà sumera abbiamo studiato gli
Egizi e il prossimo anno toccheremo altre civiltà) CERCANO
DI SPIEGARSI I FENOMENI DELLA NATURA CON IL POTERE
DEGLI DEI E IL LORO OPERARE IN POSITIVO E IN
NEGATIVO.
LUCE/OMBRA
VITA/MORTE...
ANCHE NOI STUDIAMO SOLE E OMBRE DA TANTI PUNTI DI VISTA
MA STUDIANDO LE CIVILTA' ANTICHE ABBIAMO CAPITO CHE.CIO'
SUCCEDE DA TANTISSIMO TEMPO.
PERCHE' LE OMBRE POSSONO FAR PAURA E PERCHE' GLI UOMINI SI
IMMAGINANO PER ESEMPIO CHE CI SIA UN DIO LUNA CHE ACCOMPAGNA
NEL MONDO DELL'AL DI LA' (DOVE NON C'E' LA LUCE DEL SOLE)?
COSA C'E' DI DIVERSO DAL FATTO CHE GLI UOMINI SI IMMAGINANO CHE
CI SIA UN DIO SOLE CHE GUIDA UN CARRO CHE PASSA NEL CIELO PER
SPIEGARSI L'APPARENTE MOVIMENTO DEL SOLE DURANTE LA
GIORNATA?
...LA DIVERSITA' E' CHE NEL SECONDO CASO LA
SPIEGAZIONE IMMAGINATA (IL MITO) CORRISPONDE
CON LE OSSERVAZIONI CHE PUO' FARE L'UOMO SULLA
TERRA.
IL TESTO SU “OMBRE E PAURA” NON SI RIFERISCE A OSSERVAZIONI MA A
SENSAZIONI E ALLA NOSTRA IMMAGINAZIONE.
NON ABBIAMO AVUTO MOLTE OCCASIONI DI RIFLETTERE
SU TALE ASPETTO .. SE NON IN UN CASO IN CUI CI
PIACEVA CHE LE OMBRE FACESSERO CIO' CHE FANNO I
BAMBINI (“OMBRE COPIONE”) MA IN REALTA' LE
OSSERVAZIONI FALSIFICANO LA NOSTRA IMMAGINAZIONE:
LE OMBRE DEI BMBINI IN GIROTONDO NON SI DANNO LA
MANO!
Siamo arrivati a pensare alle ombre dei bambini in
girotondo dopo le osservazioni.
LA NOSTRA RICERCA E' INIZIATA DOPO AVER VISTO LA N DI NORD
SU UNA MAPPA (DP).
MENTRE FACEVAMO LE OSSERVAZIONI E LE IPOTESI E' VENUTO
FUORI L'ARGOMENTO DEI RAGGI PARALLELI DA UN DISEGNO DI
RI.
PRIMA DI FARE L'ESPERIMENTO DELLA SCATOLA FORATA, DIL HA
SCRITTO CHE PER CAPIRE CHE I RAGGI DEL SOLE SONO
PARALLELI BASTA GUARDARE LE NOSTRE OMBRE QUANDO
SIAMO IN CERCHIO IN PIAZZALE.
COSA C'ENTRA QUELLO CHE HA DETTO DIL CON IL DIMOSTRARE
CHE I RAGGI DEL SOLE SONO PARALLELI?
IN PIAZZALE ABBIAMO NOTATO CHE LE OMBRE NON SI
COMPORTANO COME SE FOSSERO DEGLI ALTRI BAMBINI MA CI
FANNO DAVVERO CAPIRE CHE I RAGGI DEL SOLE SONO
PARALLELI.
Dopo le osservazioni Dil e MB hanno rappresentato
graficamente la situazione.
Nella discussione conclusiva la maggior parte dei bambini è stata
d'accordo nel considerare che immaginare le ombre che si danno
la mano voleva dire non considerare le osservazioni ma giocare
sulla fantasia e sull'immaginazione.
IN ALCUNI MOMENTI CI SENTIAMO
“LIBERI” DALLE CONDIZIONI DI
REALIZZAZIONE DEL FENOMENO
SOLE/OMBRE CHE STIAMO STUDIANDO.
ESEMPIO: IL TESTO SULLE OMBRE CHE SI
VOLEVANO DARE LA MANO COME I
BAMBINI.
NELLE PAGINE SEGUENTI I TESTI PIU'
INTERESSANTI.
MB
Un giorno in estate dei bambini giocavano a girotondo, quando tutti
si diedero la mano guardarono le loro ombre che non si davano la
mano, la notte stessa il bambino più piccolo, Mirko, desiderò che le
ombre avessero un’anima propria per giocare, correre e dare la
mano. Il giorno dopo volevano giocare di nuovo a girotondo, quando
si diedero la mano riguardarono le ombre e videro che si diedero la
mano proprio come loro e quindi un bambino disse “Che cosa
strana” e un altro affermò “Infatti, di solito le ombre non si danno la
mano” e Mirko rispose “forse il mio desiderio si è avverato” e poi
videro che le ombre giocavano, ridevano, parlavano ed i bambini
erano felici ma poi le ombre diventarono cattive e si
impossessarono dei corpi dei bambini tranne quello di Mirko, quindi
corsero a casa e restarono là dentro per una settimana poi Mirko e
la sua ombra corsero nel posto dove Mirko ha espresso il desiderio
per annullarlo ma i bambini impossessati li inseguivano, quando
arrivò desiderò che tutti tornarono normali così tutti i bambini
ritornarono nei loro corpi e le ombre al loro posto.
Sb
C’erano una volta due gruppi di bambini, un gruppo di maschi e l’altro
di femmine, questi maschi erano molto cattivi perché prendevano in
giro le femmine. La loro scuola era una scuola di maschi, quindi la
loro maestra era una strega molto severa, se uno faceva il cattivo lo
trasformava per due settimane in quello che voleva lei, in cose molto
sgradevoli. Questo gruppo di bambini prendeva in giro queste
bambine copiandole sempre ma la maestra non se ne è mai accorta,
ma un bel giorno se ne è accorta e li ha trasformati in loro sosia
(delle bambine) tutti neri per terra attaccati ai loro piedi. Così i maschi
si dettero sempre la mano. Quando erano passate due settimane la
maestra si inciampò e ruppe la bacchetta, quindi i maschi dovettero
per sempre imitare le femmine dandosi la mano.
Ri
C’era un bambino alto e uno basso, quando loro erano vicini si
volevano dare la mano e anche le loro ombre ma non ci riuscivano
perché è come se una mano attraversasse l’altra ed erano tristi le
ombre e provavano in tutti i modi ma l’ombra del bambino alto non
riusciva a dare la mano a quello basso e così anche i bambini
diventavano tristi e tutti insieme cercavano una soluzione ma non ci
riuscivano, provarono: saltando, da seduti, ballando, dormendo e a
occhi chiusi ma un giorno per caso si sfiorarono le mani e dava
l’impressione che la mano se la davano veramente e così erano
FELICI!!! E TUTTI FECERO UN GRANDE GIROTONDO CON
TUTTE LE OMBRE.
Ca
C’erano una volta dei bambini che a ricreazione sono andati in
piazzale e giocando al girotondo mentre c’era il sole venivano le loro
ombre. Le ombre volevano darsi anche loro mano ma loro non
potevano darsi la mano perché l’ombra non può e allora non possono
darsi la mano, però arrivò un dio e toccò le ombre e le trasformò in
bambini normali. Però il dio così ha tolto l’ombra ai bambini veri e
allora è andato in cielo dal sole e gli ha chiesto un’altra ombra e così
vissero tutti felici e contenti.
Dp
C’era una volta un bambino che sapeva giocare benissimo a calcio. Il
suo nome era Erik. Un giorno mentre stava giocando, dei suoi compagni
di classe videro che Erik aveva l’ombra staccata dal suo corpo allora tutti
lo presero in giro, ma il problema era che non sapeva che cosa era
l’ombra.
Un giorno Erik guarda dalla finestra disperato perché non aveva amici, il
sole e gli disse: “Sole, aiutami!”
Dopo un po’ si girò per andare a bere e vide una cosa scura che era
staccata da lui.
Erik spaventato si nascose dietro al divano per non farsi vedere. Però
dopo capì che era la sua ombra e allora gli dà un nome e diventò suo
amico. Si chiama Smak.
Erik disse a Smak: “Giochiamo il gioco di ricopiare le mie mosse”.
Giocando a questo gioco ebbe un’idea.
Un giorno a ricreazione della scuola, Erik nascosto dai suoi compagni
fece delle mosse e Smak lo ricopiò, ma fece delle mosse da far
spaventare i compagni in modo da portarli a casa sua nel giardino dove
aveva fatto una trappola. Li fece cadere nella trappola e i bambini si
spaventarono tanto.
Alla fine dissero scusa a Erik e si diedero la mano e anche le ombre lo
fecero (così le ombre fanno il cerchio come i bambini).
Alla fine Erik visse felice e contento con tanti amici.
CONTINUANDO A STUDIARE LA
STORIA E COME E' CAMBIATO
IL MODO DI PENSARE
DELL'UOMO NEL TEMPO
AVREMO MODO DI
CONFRONTARCI CON ALTRI
PUNTI DI VISTA E POTREMO
RENDERCI CONTO
DELL'ESISTENZA DI ALTRI
MODI DI RISOLVERE QUESTI
PROBLEMI.
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