Insegnanti e genitori: ruoli e
significati per le nuove
generazioni
Milano, 12 dicembre 2007
MADDALENA COLOMBO
Docente di sociologia dell’educazione
– UCSC di Brescia
1
CONCETTO DI
GENERAZIONE
«essere nati in un determinato periodo e aver
vissuto gli anni cruciali della propria
formazione in un determinato clima socioculturale, caratterizzato da particolari eventi
storici» (Alessandro Cavalli, 1992)





Concetto di “coorte” (funzionale al ricambio
demografico) = durata comune
storia comune
Filiazione
Memoria vivente (custodia dei segreti)
Ma anche oblio, decostruzione
2
Rapporto adulti-giovani
Caratteristiche
Anni 50
Continuità
Anni 60-70
Conflitto
Anni 80-90
Presentismo,
sperimentalismo
Terzo millennio
Invisibilità
Atteggiamenti adulti
vs. devianza giovanile
Conformismo, centralità Criminalizzazione
adulti
Ribellione, fuga, scarto
generazionale
Giovanilismo,
negoziazione,
separazione
generazionale
Empatia, reciprocità,
distanza esistenziale,
implosione
Devianza
collettiva,
disorientamento
Trasgressione
evolutiva,
reversibilità,
rischio
Tolleranza,
preoccupazione
sociale
3
Crisi del paradigma
generazionale





Processi di individualizzazione
Crisi dei tradizionali riferimenti per l’identità
(classe sociale, comunità, famiglia)
Società ad invecchiamento/denatalità 
convivono diverse generazioni adulte:
giovani-adulti; adulti-giovani; terza età,
quarta età, ecc.
Contiguità di esperienza = le generazioni
“sfumano” una nell’altra
Ma anche separazioni (spazi, linguaggi),
assenza di condivisione
4
Ruoli e significati per
capire il disagio
GENITORI
ESPERIENZA
SCOLASTICA
INSEGNANTI
ADOLESCENTI
GIOVANI
5
1. Generazione adulta
6
Generazione del
ripiegamento





Dopo l’epoca dei grandi ideali disillusione,
isolamento
Famiglia come “costruzione” artificiale
Impegno politico è diventato autorealizzazione
socio-economica
Preoccupazione per il tenore di vita da
mantenere
Conflitto interno fra ideali e comportamenti
(problema della coerenza)
7
Genitori (ruolo)







Superamento dell’omogamia  aumento della
divergenza in famiglia
Ridefinizione dei ruoli di genere padri/madri:
simmetria contrattata o desiderata?
Scelta generativa può essere ambivalente (molti
uomini rinunciano alla paternità)
Figure genitoriali “affettive” ma incerte
Relazioni “pacificate” coi figli
Gestione dell’autorità e delle norme in forma
negoziata
8
Riproduzione dei valori nei figli
Insegnanti (ruolo)






Prestigio professionale in declino
Poco supporto dalle istituzioni: crollano i “miti”
scolastici
Fragile sistema di difese contro il pressing
adolescenziale/parentale
Retaggio generazionale: insegnante accoglie,
non seleziona  ambivalenza vs. i compiti
valutativi
Perdita di certezze sui modelli da trasmettere
(più testimoni/coach che maestri)
Microconflittualità in classe: gestione delle
norme e autorità
(LASSISMO/AUTORITARISMO)
9
Pensa di essere un bravo
insegnante?




Non so se sono una brava insegnante molti
mi reputano eccessivamente dura; Forse
dovrei essere più morbida (Milano – Ls)
Ogni giorno mi rendo conto che sbaglio,
continuerò a sbagliare alcune cose, gli
insegnanti parlano troppo (Milano – Ip)
Cerco di farlo, sicuramente mi metto in
discussione, chiedo scusa ai miei studenti
quando sbaglio (Milano – Ip)
Ultimamente no, il fatto è che ci vogliono
veramente
molte
energie
per
fare
l’insegnante bene, insomma! (Milano – Ip)
10
Pensa di essere un bravo
insegnante?


Sì perchè non penso di condurli a me, non è la
genialità che fa il buon insegnante, anche se
affascina i ragazzi, il primo elemento è che
l’insegnante sia disposto a essere uno strumento
per il quale il ragazzo si prepara a qualcosa di più
grande, poi, anch’io accetto di essere alla mia
età educato da qualcosa, uno può educare nella
misura in cui accetta di essere educato (Mi – Lc)
No, un bravo docente no, io sono libero di
insegnare delle cose, mi considero una persona
in grado di stabilire con i ragazzi relazioni
positive; è una cosa che mi piace! (Mi-M-Lc- 11
2. Nuove generazioni
12
STATUS DEBOLE DEL
GIOVANE



Scuola, famiglia, mass media, lavoro e
gruppi di pari  divisione dei compiti,
incomunicabilità, navigazione
“Limbo” della fase scolastica e postscolastica: passaggio scuola-lavoro non
segue più un percorso prestabilito
Peggiorano le condizioni dei lavori
disponibili, rischio di overeducation
13
RUOLO DEL GRUPPO DEI PARI:
AUTO-SOCIALIZZAZIONE




 riferimenti significativi
 tendono a proteggere più che a fornire
basi per autonomia
 desiderio di sentirsi liberi dai “fattori” di
socializzazione ostacola l’assunzione
immediata di ruoli adulti
 sottoculture giovanili, comportamenti
antisociali, “tempesta e assalto”
14
FUNZIONI SOCIALI DEL GRUPPO IN
ADOLESCENZA
(Lutte, Coleman)






Status simbolico autonomo (reputazione,
riconoscimento, immagine di sè)
Aumenta autostima
Incontri, amicizie, evita l’isolamento e la
solitudine
Sperimentazione ruoli sessuali
Percezione delle differenze/discriminazioni
sociali
Meccanismi gerarchizzanti: accettazione/rifiuto;
distanza/identitificazione
15
Studente (ruolo)








progressivo allungamento della permanenza =
STUDENTE E GIOVANE COINCIDONO
cala la motivazione “intrinseca” allo studio
mix di significati strumentali + espressivi
crescita delle aspirazioni
riduzione della fatica
carriera scolastica “aperta”
difficoltà di scegliere, problema orientativo
ambivalenza nei confronti degli insegnanti
16
Problema n. 1- Il futuro




Lo status dei giovani è compromesso dalla
disoccupazione giovanile
Cresce la dipendenza giovanile dagli status
attribuiti (problematica la condizione del sud,
periferie, e pop. Straniera)
Assume importanza l’uso del tempo libero come
fonte di identità
Si allunga l’orizzonte temporale delle scelte,
enfasi sulla reversibilità
17
Generazione di “senza padri”
(I. Diamanti)





Generazione di figli unici
Consapevoli del difficile futuro…
…non progettano la generatività ma
l’autoaffermazione (Presentificazione attiva)
Non hanno motivo di lasciare la casa dei
genitori per sentirsi liberi, né sono spinti a
farlo
“ moratoria giovanile” (Cavalli, Istituto IARD)
18
Orientamenti verso il futuro
nella vita è meglio
tenersi aperte molte
possibilità e molte
strade
96, 2
95, 7
femmine
47, 6
più presto di fanno
scelte, più è facile
riuscire nella vita
maschi
33, 5
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
10 0
19
Problema n.2 – L’Altro




Etnocentrismo giovanile: si rafforza nei gruppi
omogenei, ma anche a contatto con
l’eterogeneità  bisogno di appartenenza
rimane insoddisfatto
La scuola può rafforzare le discriminazioni
sociali (di classe e razza)
Maggiore intolleranza e xenofobia nei contesti
più frequentati da immigrati
Messaggio ambivalente:
competizione
per le risorse (prestazione/motivazione)
cooperazione (relazione/solidarietà)
20
3. Scuola-nuove generazioni
21
Ruolo della scuola nei
processi di crescita

Sgritta: l’unico surrogato della partecipazione

Palmonari: l’adolescenza ha un debito di


sociale
riconoscenza verso la scuola
Lutte: luogo naturale per le identificazioni
transitorie (agenzia di socializzazione
secondaria)
Coleman: alto dispendio energetico,
percezione di difficoltà soggettiva (ansie,
frustrazioni, ecc.)
22
Quanto apprezzi nei tuoi insegnanti
queste caratteristiche?
Maschi
Femmine
sa tenere la disciplina
è sensibile ai no stri interessi
è sensibile alle no stre esigenze
sa co invo lgere
è aperto all'attualità
è co mpetente nella materia
sa stabilire un rappo rto amichevo le
0
10
20
30
40
50
60
23
Come ti trovi con i tuoi
insegnanti? (%)
56,2 56,2
60
Femmine
Maschi
50
40
22,4
30
20
10
1,4 3,3
7,3
10
17,7
12,7 12,7
0
Per niente bene
Ho qualche
difficoltà
All'inizio difficile
adesso no
Abbastanza
bene
M olto bene
24
Nelle discussioni importanti,
con chi ti trovi più d’accordo?
70
60
Maschi
50
Femmine
40
30
20
10
0
con i genitori
con gli
insegnanti
con altri adulti
con gli
amici/amiche
25
Relazioni con gli insegnanti:




Domanda di competenze relazionali e
comunicative
Ins. vengono sfiduciati  poco “attuali”
Non sempre avviene il processo di
decentramento da magister a pedagogo
(isolamento dell’insegnante)
Cosa imparano i giovani a scuola  buone
maniere + responsabilità, meno importante
l’achievement (successo)
26
4. Rapporti inter-generazionali
27
ADULTI FAMIGLIA
 assenza di conflitto
esplicito
 “patto di pacificazione”
 gerarchia allentata
 controllo sociale debole o
indiretto
 problema della coerenza
 “divario digitale”
ADULTI SCUOLA
 Ipercriticismo ma senza
confronto pubblico
 disaccordo valori
(difficoltà a specchiarsi)
 Funzione vitale del
carisma (“patto
formativo”)
 raggio di influenza
limitato
 problema della coerenza
 “divario digitale”
28
COSA CHIEDONO I GIOVANI AGLI
ADULTI





Sfida (sottoposti a prove con regole negoziate)
Assunzione di rischi e responsabilità  per
scoprire « chi si è »
Orientamento, non qualcuno che scelga per
loro
Regole
Fascino del valore (passione per la materia,
figure eroiche, ecc.)
29
LA NUOVA SFIDA INTERGENERAZIONALE





(Arendt) Introduzione al mondo dei «
nuovi » implica lasciare all’Altro uno
spazio e un tempo di iniziativa
Attendere invece che prevaricare
Valori innestati sul « comune sentire »
Declinarsi al « plurale »
Sentire l’altro come un alter-ego prima
ancora che soggetto di diritti/doveri
30
PATTO GENITORIINSEGNANTI






Incomprensioni valoriali e comunicative
Esercizio di etica al plurale
Rispetto perché l’altro vale: è e ha valore
Buon senso = immediatezza del sentire
Scuola= deve garantire gli spazi dell’incontro
per ridurre la distanza morale
Genitori-insegnanti: testimonial del legame
sociale
31
Grazie!
[email protected]
32
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