Commissione Finanza della Zona di Roma Mondo dell‟ ECONOMIA E DEL LAVORO di Umanità Nuova N e w sl et te r n r . 8 N o v e m b r e 2 0 1 0 86MA GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO Gli italiani preferiscono i soldi liquidi e se devono investire scelgono il mattone E Sommario Attualità: 86ma Giornata Mondiale del Risparmio:Gli italiani preferiscono soldi liquidi e se devono investire scelgono il mattone 1 DSC: Chiesa, Vaticano e Finanza 2 Flash sui mercati 3 Novità: Giovani e il riscatto della laurea 3 Pillole: Cosa sono gli acquisti 4 On-line? Dialogo: Come si fa a risparmiare? 5 Consigli pratici 5 ' il quadro che emerge dall'indagine presentata dall'Acri (Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio) in occasione della 86ma Giornata Mondiale del Risparmio che si è tenuta il 28 ottobre u.s.. “Rigore e sviluppo nell'era del mercato globale" è stato l'argomento del dibattito. Ne è emerso che sempre più famiglie italiane preferiscono mantenere i propri soldi liquidi, ma se devono investire i propri soldi il mattone si conferma ancora una volta come l'investimento ideale. Questi i principali contorni delineati da Acri e Ipsos nella consueta indagine sugli italiani e il risparmio. Ancora una volta nel 2010, secondo il sondaggio, gli italiani mostrano una bassa propensione al rischio e ritengono fondamentale la solidità dell'investimento del proprio risparmio, anche perché pensano che gli strumenti esterni di tutela (leggi, regolamenti, controlli) del risparmio siano poco efficaci. La bassa propensione al rischio è infatti riscontrabile nel 66% della popolazione, che dichiara di averla ridotta o quasi annullata. Tuttavia è da notare che, sebbene limitata, raddoppia la preferenza per gli strumenti finanziari più rischiosi, mentre si riduce la propensione per gli strumenti considerati più sicuri. risparmi o debiti e pensano di fare lo stesso l'anno prossimo. Tra le categorie, operai e insegnanti sono quelli in più Nel 2010 secondo l'indagine c'è “grave crisi'“ di risparmio. stata una forte impennata della Le famiglie che sono riuscite a propensione degli italiani per la risparmiare sono poco più di un terzo e sono soprattutto al Nord. In affanno i risparmiatori del Sud e soprattutto quelli del Centro, dove le famiglie che riescono a risparmiare sono scese di ben 7 punti percentuali rispetto al 2009 (dal 39% al 32%). liquidità (in particolare al Centro e al Sud): e il 68% degli italiani preferisce tenere i soldi in casa o sul conto corrente, o sul classico libretto postale, anziché investire i propri risparmi. Sempre dall'indagine Acri-Ipsos emerge anche che gli italiani sono sempre più preoccupati per il futuro: quest'anno poco più di una famiglia su tre è riuscita a mettere da parte qualcosa e ben una su quattro è dovuta ricorrere a debiti o all'utilizzo di risparmio pregresso. Sono sempre meno le famiglie che riescono a migliorare il proprio tenore di vita (solo una su 17) e aumenta il numero di quelle che “galleggiano”, cioè hanno speso tutto senza fare ricorso a In generale comunque, gli italiani continuano ad avere una forte propensione al risparmio: un buon 41% non riesce proprio a vivere tranquillo senza mettere da parte qualcosa, mentre il 46% risparmia solo se ciò non comporta troppe rinunce. Se nel 2009 gli ottimisti sul futuro del Paese superavano i pessimisti, ora sembra il contrario. In merito alla propria situazione personale, quasi la metà degli intervistati ritiene che non cambierà, ma i fiduciosi (28%) superano gli sfiduciati (19%). - ° -° -°- P a g i n a 2 Chiesa, Vaticano e Finanza La Banca del Papa Lo IOR (Istituto per le Opere di Religione) è un istituto privato, creato nel 1942 da papa Pio XII, con sede nella Città del Vaticano, quindi in zona extraterritoriale. Ha un direttore generale, che fa capo a un consiglio di amministrazione, formato da cardinali. Cronache lontane e recenti ci interrogano D Una banca di proprietà della Chiesa, deve tendere a diventare un modello positivo cui fare riferimento nell'applicazione dei princìpi della Dottrina Sociale della Chiesa. a sempre i temi della finanza e della morale sono spinosi e interrogano ogni cristiano che in buona fede e in modo costruttivo prova a raggiungere un equilibrio personale nel rapporto con la dottrina della Chiesa cattolica e con la gerarchia ecclesiastica. Già negli anni ‟70 e ‟80 alcuni scandali della finanza internazionale hanno gettato pesanti ombre sull‟operato di persone appartenenti allo IOR; oggi leggiamo sui giornali che la banca della Città del Vaticano ha ricevuto diverse censure da parte della Banca d‟Italia per il mancato rispetto della legislazione sull‟antiriciclaggio, la normativa volta a rendere le transazioni finanziarie trasparenti e verificabili, per impedire l‟utilizzo o l‟investimento di soldi di provenienza illecita. Indipendentemente dall‟individuazione e dall‟entità delle responsabilità giuridiche, se accertate, anche il presidente dello IOR, E. Gotti Tedeschi, in carica solo dal 2009, ha recentemente riconosciuto, parlando alla stampa, che nell‟Istituto è in atto un processo di miglioramento dei presidi di trasparenza e controllo, oltre che di adeguamento alla normativa italiana e internazionale, rispetto ad una situazione precedente. . ciale, scolastica e sanitaria, mentre si amplificano gli errori che dovrebbero condurre a ritenere inutile e dannosa ogni presenza riferibile alla Chiesa al di fuori di quella strettamente spirituale. Per un cristiano che ama profondamente la Chiesa, la sfida più grande non è solo resistere alla tentazione laicista attuando qualche difesa d‟ufficio nelle conversazioni tra amici, quanto sentirsi parte integrante della Chiesa Chiarire i confini tra la dottrina e avendo la libertà di criticare perché consapevoli che si è in prima l‟operato delle strutture temporali linea per costruire in coerenza E' fondamentale distinguere tra con l'etica espressa dalla Dottril‟insegnamento dottrinale della Chie- na Sociale della Chiesa. sa in campo economico e finanziario e le strutture organizzative del Vati- C‟è bisogno di una banca vaticacano o della Chiesa nel suo comples- na? E se si, come deve essere? so: il primo, contenuto nella DSC, Ogni opera umana da realizzare “vincola” ogni cristiano perché espri- ha bisogno di risorse finanziarie: me l‟autorevolezza della gerarchia e a questa regola non sfuggono la Grazia da cui è assistita quando è nemmeno le opere “benefiche” o chiamata a questo compito pastora- prive di scopo di lucro. Inoltre le; le organizzazioni e il loro opera- nella società globale e complessa to, che pur dovrebbero essere coe- di oggi la gestione di ingenti rirenti con i sopra citati principi morali, sorse finanziarie implica la preanche perché s i f r e g i a n o senza di strutture organizzate dell‟appartenenza alla gerarchia, a appositamente come la banche o volte se ne discostano, mostrando le società finanziarie, che hanno tutti i limiti tipici dell‟uomo. Su que- lo scopo di raccogliere capitali, sto ultimo punto occorre però anche gestirli, trasferirli, impiegarli, distinguere tra i comportamenti del- etc. le persone e le regole che disciplinano la struttura organizzativa: mentre Avere questa consapevolezza è i primi sono per definizione imperfet- importante, per non cadere in ti e rimessi al libero arbitrio, sulle una visione del mondo ingenua e seconde si può e si deve agire insie- “bucolica” (niente banche, niente me, senza pregiudizi, al fine di ren- finanza). derle sempre più vicine ai principi Se una banca vera e propria, evangelici che la Chiesa Universale è posseduta dal Vaticano, può' chiamata ad attuare. essere giustificata, siamo convinIl cristiano tra mondo “laicista” e ti che a maggior ragione debba rispettare fino in fondo le regole gerarchia ecclesiastica della comunità finanziaria nella E' abbastanza evidente l‟utilizzo stru- quale è innestata, soprattutto se mentale che una parte del mondo queste sono comuni agli altri “laicista” fa dei limiti e degli errori cittadini cristiani e se sono, come commessi dalla Chiesa. In genere si sembra, ispirate a principi morali ignorano tutte le opere di beneficen- pienamente condivisibili, quali la za e il ruolo di sussidiarietà rispetto trasparenza e la prevenzione di allo Stato svolto nell‟assistenza so- crimini. N u m e r o P a g i n a 8 Flash sui mercati favorevoli ai mercati azionari. MERCATI AZIONARI - Le borse hanno mantenuto nell‟ultimo mese un indirizzo positivo, già evidenziato dall‟inizio di settembre, anche se nell‟ultima settimana, a causa del ritorno di tensione sui mercati obbligazionari della zona euro, è stata colta l‟occasione per vendere e portare a casa i profitti. Da inizio dell‟anno la borsa dei Mercati Emergenti ha guadagnato 12,4%, la borsa Usa ha guadagnato 9,4%, la borsa europea 2% e la borsa giapponese è in negativo del 5%.. Le previsioni per i prossimi mesi continuano ad apparire abbastanza MERCATI OBBLIGAZIONARI Forte tensione sul mercato obbligazionario, dovuto alle discussioni politiche relative alle regole da adottare per gestire l‟eventuale default di uno stato membro dell‟euro. Le tensioni in atto sono state ulteriormente aggravate dal peggioramento del disavanzo del debito pubblico irlandese, e sui dubbi della solvibilità delle banche locali, costringendo il governo di questa nazione a richiedere formalmente l‟intervento finanziario dell‟Unione Europea e Fmi. Peggiorato il deficit greco che si posiziona al 15% e il Portogallo rimane in una situazione di affanno. La volatilità sui merca- 3 AZIONARI: positivi OBBLIGAZIONARI: elevata volatilità EURO: indebolita ti obbligazionari rimarrà probabilmente elevata nelle prossime settimane. Riteniamo, invece, che per i titoli italiani il profilo di rischio/ rendimento è favorevole, grazie alla combinazione di fondamentali di finanza pubblica e privata più solidi rispetto ai paesi c o s i d d e t t i “periferici”. MERCATI VALUTARI - Indebolimento della moneta europea che è scesa sotto 1,36, a causa delle tensioni sui mercati obbligazionari periferici della zona euro. Il cambio dollaro/ euro potrebbe rimanere volatile per il prossimo futuro, senza una precisa direzione. Infatti, da un lato, abbiamo la politica della banca centrale americana che immette liquidità sul mercato indebolendo il dollaro, e dall‟altra parte abbiamo la situazione del debito pubblico dei paesi euro che penalizza la moneta unica. La sterlina ha invece ricuperato contro l‟euro (ora circa a 0,8470) e potrebbe ancora rivalutarsi. Novità: “Giovani e riscatto degli anni di Laurea” E ssendosi da poco laureato nostro figlio, ci siamo posti il problema se convenisse o meno riscattare gli anni di laurea. Ci siamo documentati un pò sul web e anche confrontati con altri parenti e genitori che avevano già affrontato l'argomento prima di noi e siamo arrivati alla conclusione che, potendolo fare (non avendo altre “priorità” o pendenze di tipo economico: mutui, debiti, ecc.), valeva la pena affrontare anche questo sacrificio per dare una migliore prospettiva al suo futuro pensionamento. La legge n. 247/07 semplifica e agevola il riscatto degli anni di laurea soprattutto dando la possibilità di dilazionare il pagamento in dieci anni e stabilendo con il calcolo del riscatto della laurea una cifra certa che non varia nel corso degli anni. Inoltre, dà la possibilità di riscattare gli anni di laurea anche a chi non ha un lavoro pagando la quota minima per ogni anno che si desidera riscattare. Per i giovani che hanno da poco terminato gli studi conviene riscattare la laurea subito, poiché costa meno. Dal punto di vista finanziario, considerando una speranza di vita attesa in linea con i parametri standard, si avrà nel corso degli anni un incremento della pensione superiore alla spesa sostenuta per riscattare la laurea. (Riflessioni dei genitori di un neo-laureato) L‟indice di efficienza, in questo caso, è mediamente vicino a 2, ovvero si incasserà una somma doppia rispetto a quanto si è speso per il riscatto. Tale indice sarà maggiore per le donne in quanto hanno una speranza di vita maggiore. essere condizionati da possibili future innovazioni legislative, dipendono dalla storia assicurativa di ciascun lavoratore e dagli sviluppi futuri della propria attività lavorativa. I vantaggi per i giovani senza lavoro Tornando alla nostra esperienza, la decisione pro-riscatto non è stata presa a cuor leggero, perché la spesa da affrontare non è indifferente (circa 25/30 mila euro, per un corso di laurea della durata di 6 anni). Dopo varie considerazioni che ci venivano da fare sull'opportunità o meno di affrontare questa ulteriore spesa, quella che ci ha convinto maggiormente (anche a livello “etico”) è stato il pensare che l'affrontare questo sacrificio poteva, almeno in parte, saldare quel “debito” che la nostra generazione di ultra50enni ha accumulato nei confronti delle nuove generazioni. Se il figlio è privo di redditi oppure ha redditi non superiori a €. 2.840,51 annui, è ancora fiscalmente a carico dei genitori che potranno beneficiare, pagando il riscatto, di una deduzione fiscale pari al 19% dell'onere sostenuto. Più complicata è, invece, la situazione quando il figlio non è più fiscalmente a carico di mamma e papà. In questo caso, l'onere del riscatto è integralmente deducibile dal reddito e ciò comporta un beneficio fiscale determinato dall'aliquota marginale IRPEF. Ma cosa accade se il nostro giovane è un cosiddetto “incapiente”, ovvero, pur presentando la denuncia dei redditi, dispone di un reddito non molto alto e non deve quindi allo Stato alcuna imposta? In questa ipotesi, purtroppo, non avrà diritto ad alcun beneficio fiscale. subito quest'onere, senza aspettare che il figlio trovi l'agognato lavoro stabile e “decente”. L'attuale normativa consente infatti ai genitori di sospendere il pagamento in qualsiasi momento e il figlio, una volta sistemato lavorativamente parlando, può' subentrare nel riscatto, quando è nelle condizioni di farlo. Naturalmente i Patronati che operano su territorio, sono in grado di chiarire i dubbi riguardo alla normativa e all'iter burocratico da seguire (che non è poi così complicato), ma determinare in modo assoluto se sia o meno conveniente riscattare il periodo di laurea non è possibile Ecco perché, a nostro avviso e nemmeno da parte dei più con la dovuta premessa “se si è esperti “consulenti”. in condizione di farlo”, è imporI vantaggi, infatti, oltre ad tante che i genitori si accollino Se il nostro Paese, in questo momento, non è in grado di garantire nemmeno il lavoro che è stato garantito ai loro genitori, è ovvio che non garantirà loro nemmeno le loro pensioni …. N u m e r o P a g i n a 6 4 PILLOLE Cosa sono gli acquisti On-line? A nche gli italiani, ormai, usano la Rete per i loro acquisti. Per comprare beni di ogni genere: dai viaggi alla spesa, dai biglietti del treno alle macchine fotografiche. ”gli acquisti on-line offrono numerosi vantaggi se utilizzati con l’opportuna attenzione” Un utilizzo che cresce sempre più, grazie anche alla maggiore fiducia da parte dei “navigatori” nell‟utilizzare questo strumento. Anche perché comprare on-line può sembrare una cosa fantastica (niente file alle casse, niente problemi con il parcheggio, niente carrelli da maneggiare e commessi sgarbati con cui dialogare per forza) e dà la possibilità, in genere, di cercare e scovare prezzi convenienti. E il risparmio, di questi tempi, non è un dettaglio. Rinfrescare un po‟ di accortezze per “affrontare” la Rete è sempre utile. Quando si parla di acquisti on-line si fa riferimento al termine „commercio elettronico‟ o „ecommerce‟, che indica espressamente l‟atto di acquisto o di vendita di beni o servizi svolto mediante il computer. In generale, il commercio elettronico può essere definito come una qualsiasi transazione effettuata per la vendita o l‟acquisto di un prodotto o di un servizio, in cui i protagonisti interagiscono elettronicamente piuttosto che con scambi fisici e contatti di retti. Il commercio elettronico presenta caratteristiche diverse a seconda dei soggetti che ne prendono parte. In particolare, se il protagonista è il consumatore generico, esistono due diverse modalità: la “business to consumer” (da azienda a consumatore) prevede un azienda che offre i propri prodotti al consumatore finale, il quale decide se acquistarli e con quale forma di pagamento; la “consumer to consumer” (da consumatore a consumatore) in cui gli utenti nella rete scambiano tra loro prodotti. Quest‟ultima forma di commercio si è sviluppata grazie alla forte espansione dei siti di asta on-line, come ad esempio E-Bay. L‟acquisto online può avvenire in due diverse modalità a seconda del bene o servizio che si intende acquistare: modalità „diretta‟ e modalità „indiretta‟. Un acquisto on-line si definisce diretto se tutte le fasi della transazione, l‟ordine, il pagamento e la consegna, avvengono on-line. Fanno parte di questa categoria tutti i beni digitali, (software, dischi, canzoni ecc.) e tutti i servizi la cui fruizione avviene attraverso internet (servizi di biglietteria, di scommesse, di giochi online, di banking), trasmissibili quindi attraverso la rete. Un acquisto on-line si definisce invece indiretto, se la fase di ordine ed eventualmente anche il pagamento avvengono “on-line”, ma il bene viene recapitato fisicamente al domicilio o alla sede dell‟acquirente. Si tratta di beni tradizionali (come computer, accessori, libri). Per poter effettuare un acquisto online è necessario seguire un iter preciso all‟interno del sito preposto al commercio elettronico. Una volta entrato nel negozio virtuale l‟acquirente ha, generalmente, la possibilità di visionare, per ciascun prodotto, una scheda informativa di dettaglio. Dopo aver selezionato i prodotti di interesse, l’acquirente passa alla compilazione di un form, in cui vengono richiesti tutti i dati necessari affinché il negozio virtuale recapiti correttamente l‟ordine. Quindi bisogna procedere al pagamento. I metodi più comuni sono il bonifico bancario e il pagamento con carta di credito, entrambi anticipati, qualche sito accetta anche il pagamento in contrassegno, di solito, con un costo aggiuntivo. Solitamente nei siti e-commerce è prevista un‟apposita sezione che spiega le regole di pagamento, è opportuno leggerla con attenzione. Non mandare mai soldi contanti. Da tenere presenti: la garanzia della qualità del prodotto; la sicurezza dei pagamenti elettronici. Uno svantaggio dell‟acquistare un prodotto via computer risiede nel fatto di non poterlo materialmente toccare; inoltre se la merce acquistata dovesse rivelarsi difettosa, danneggiata, o se semplicemente non rispondesse alle aspettative sarà necessario rispedire, a proprie spese, il prodotto al venditore. Per ciò che concerne la sicurezza dei pagamenti elettronici, con il bonifico bancario non si corrono grandi rischi, bisogna però essere certi della serietà del venditore ed è indispensabile verificare la località di destinazione del trasferimento, dal momento che, per trasferimenti all‟estero, le banche italiane aggiungono somme di denaro consistenti. Da tenere presente anche che acquistando da paesi extracomunitari si impone anche il pagamento del dazio doganale, che si aggira intorno ad un quarto del prezzo; è bene verificare l‟ammontare di questi costi prima di procedere all‟acquisto. Con la carta di credito invece c‟è il rischio connesso al far viaggiare i dati della carta sulla rete; potrebbero infatti essere intercettati da malintenzionati con le intuibili conseguenze economiche, anche gravi. Al posto della carta di credito tradizionale è preferibile utilizzare carte ricaricabili, che hanno un costo di attivazione, ma possono essere usate a proprio piacere depositandovi sopra la somma di denaro voluta. In questo modo, qualora qualche malintenzionato sulla rete riuscisse a scoprire il codice segreto della carta, non troverebbe disponibilità di denaro da poter utilizzare per scopi illeciti. In conclusione gli acquisti on-line offrono numerosi vantaggi se utilizzati con l‟opportuna attenzione. N u m e r o P a g i n a 8 5 Dialogo … La post@ di Risparmio&Finanza @ Come si fa a risparmiare? L'altro giorno una mia collega, tra il serio e il faceto, mi domanda «Ma tu come fai a risparmiare?». Dapprincipio pensavo scherzasse. Una donna di trent'anni, giornalista economica, che mi chiede come faccio a risparmiare? Le ho chiesto di spiegarsi meglio. «Ti spiego», mi risponde. «Ieri sono uscita a guardare due vetrine e, in meno di un'ora, ho bruciato mezzo stipendio tra un vestito, due paia di scarpe e un po' di cosucce». Il suo racconto mi ha fatto venire in mente una scena di "Full Monty" in cui, desolato, uno dei disoccupati che non ha avuto il coraggio di rivelare alla moglie che ha perso il lavo Per quanto tempo bisogna conservare bollette, documenti e ricevute? ro, confida terrorizzato agli amici che la- consorte «gira a piede libero con una carta di credito». Alla fine però la domanda della mia collega mi è sembrata meno futile di quanto non pensassi di primo acchito. Così me la sono posta anche io e credo possa interessare anche a voi perché, in effetti, è vero: come si fa a risparmiare? Diciamo che, a parte le banalità - la prima regola è: dipende da cosa vuoi fare! trarre quote di risparmio futuro. Tra l'altro, potrete calcolare quanta parte in percentuale del vostro stipendio resta sotto forma di risparmio. Questa percentuale è chiamata dagli economisti "propensione al risparmio" e, sommata alla "propensione al consumo" (cioè alla percentuale dello stipendio che finisce nelle tasche di altri) dovrebbe alla fine dare cento. Abbiamo scoperto l'acqua calda? Forse. Certo, per accrescere il risparmio La finalizzazione del risparmio non ho che due vie: aumentare lo (detta in parole povere, la scelta di stipendio (difficile) o ridurre i consuun motivo per il quale evitare di mi. spendere ogni singolo euro che si ha in tasca - e purtroppo talvolta anche Ma forse c'è una terza via. Analizzare i di molti euro che NON si hanno in consumi per evidenziare quelli di pritasca), è la base fondamentale di ma necessità (vitto e alloggio), quelli ogni piano di risparmio ben realizza- solo in parte necessari (cambiare l'auto. to ogni anno), quelli voluttuari (inserite qui quello che vi piace). QueCos'è il risparmio? E' reddito non sta forma di analisi delle spese è simispeso, cioè non utilizzato per i conle alla pianificazione del budget che fa sumi (cioè la somma dei risparmi e una impresa ed è utilissima se non dei consumi è pari allo stipendio). indispensabile per aiutarci a capire la Qualcuno può dire che non è vero, nostra capacità di risparmio. perché uno si può anche indebitaHai qualche esperienza concreta in re... Giusto, ma l'equazione resta proposito? Saremo contenti se ce la vera se consideriamo l'indebitamento come risparmio negativo; infatti, raccontassi... Scrivici all'indirizzo: per pagare i debiti, uno dovrà sot- [email protected] Consigli pratici ... Ogni documento, estratto conto o ricevuta ha una propria data di scadenza, perciò meglio pensarci bene, prima di cestinarli! Queste sono alcune indicazioni utili per i documenti più comuni: Documenti relativi alla dichiarazione dei redditi (fatture, ricevute, bonifici, bollettini di pagamento, documentazioni per gli sgravi sulle ristrutturazioni) vanno conservati per almeno cinque anni. Anche chi riceve dall’Agenzia delle Entrate una comunicazione di correttezza della dichiarazione dei redditi deve comunque conservare i documenti relativi, poiché l‟ufficio potrà sempre effettuare controlli e accertamenti, al massimo entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Tempi più brevi per le assicurazioni: le ricevute delle rate del premio vanno conservate solo per un anno, salvo altri tempi previsti dal contratto. Se sono state utilizzate a fine fiscali vale il termine dei cinque anni. conservate per sempre, anche se ai fini fiscali il termine è fino alla fine del quinto anno successivo a quello dell‟ultima detrazione. Le ricevute di versamento delle spese condominiali devono essere trattenute per cinque anni. Per le bollette/fatture per elettricità, gas, tassa sui rifiuti (TARSU) e telefono, vale il termine dei cinque anni. Le ricevute di pagamento di abbonamento alla RAI vanno conservate per dieci anni. Per quanto riguarda l‟estratto conto bancario, sono 60 i giorni di tempo dal ricevimento per eventuali contestazioni, ma se sono presenti errori od omissioni sostanziali si hanno dieci anni di tempo per proporre l‟impugnazione del medesimo. Tutti gli atti notarili vanno conservati per sempre: compravendita di una casa, atto di proprietà, contratto di affitto. Quanto all‟acquisto di servizi, le fatture di hotel e ristoranti devono essere conservate per soli sei mesi. Per le fatture emesse da artigiani, è consigliabile una conservazione di dieci anni. Le parcelle o fatture di liberi professionisti (come avvocati, notai, commercialisti) non vanno cestinate prima di tre anni dalla conclusione della prestazione. Per quanto concerne le spese per la casa, le ricevute per il pagamento dell‟affitto sono da conservare per cinque anni. Quelle per l‟ICI, per almeno cinque anni dall’anno successivo a quello di pagamento. Le ricevute di pagamento delle rate del mutuo vanno Gli scontrini per l‟acquisto di merce sono da conservare per 26 mesi (sia ai fini della prova di acquisto, sia per esercitare i diritti di garanzia). Invece il tempo sale a cinque anni per le ricevute dei pagamenti rateali. ZONA DI ROMA E-mail: [email protected]