Assessorato Istruzione, formazione e lavoro
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Azioni dei primi 100 giorni di Governo
Milano, 22 aprile 2013
Il quadro di crisi
L’orizzonte di azione dell’Assessorato: contesto, valori e metodi
Le azioni dei 100 giorni: 5 leve per l’occupazione. Priorità al lavoro.
Competenze nella formazione. Qualità e innovazione nell’istruzione.
Macroregione e rapporti con il Governo
Fondo regionale per Anticipazione sociale
Politiche attive per l’occupazione
Un nuovo patto tra sistema educativo e imprese
Nuova alleanza con le Università e le istituzioni scolastiche per la qualità
e l’innovazione
100 giorni in cifre
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Il quadro di crisi
I segnali del mercato del lavoro restano fortemente preoccupanti.
Nell’ultimo trimestre 2012 tasso di disoccupazione in Lombardia era al 7,9%, contro
il 6,7% del trimestre precedente: +1,2% in un trimestre.
Il tasso di disoccupazione giovanile è passato dal 12,5% del 2008 al 26,6 del 2012.
La Cassa Integrazione Guadagni ha visto un aumento delle ore del 7,46% nel 2012
rispetto al 2011.
L’aumento della cassa in deroga (+10% nel 2012) evidenzia la progressiva crescita
degli stati di crisi fra le piccole e medie imprese.
La crisi colpisce ormai in tutti i comparti, secondo alcune dinamiche ormai note, che
vedono:
- la delocalizzazione e la chiusura delle unità locali sul nostro territorio da parte di
multinazionali. Tra gli ambiti più colpiti, in queste circostanze, le aziende ICT e
telecomunicazioni, l’Automotive, la ricerca nel settore biotecnologico e
farmaceutico.
- la progressiva riduzione della produzione manifatturiera legata ai beni di
investimento (impianti, macchinari, edilizia e indotto), a causa della riduzione
degli ordini, delle criticità finanziarie anche connesse alla scarsità del credito e al
mancato pagamento delle commesse da parte dei clienti.
- la contrazione dei consumi interni, che colpisce inevitabilmente alcuni settori
come il tessile, l’alimentare, l’arredamento, gli elettrodomestici e la distribuzione
commerciale.
- la riduzione di risorse pubbliche, che inevitabilmente va ad impattare su settori
come la sanità e i trasporti.
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Nei primi tre mesi dell’anno si registra un trend crescente di richieste di domande di
CIGD e di Mobilità in Deroga: +30% delle richieste rispetto ai primi tre mesi del 2012.
Dal primo gennaio 2013 sono pervenute a Regione Lombardia 9.500 domande di
Cassa Integrazione in deroga per quasi 52.000 lavoratori.
Vi è inoltre il serio problema sociale degli esodati, per cui INPS non ci ha finora
consentito di avere dati della situazione Lombarda.
Regione Lombardia è disponibile ad attivare con le forze sociali un’azione volta a
rilevare le effettive esigenze e i numeri dei lavoratori non sottoposti a salvaguardia,
al fine di stimare azioni concrete di sostegno al reddito di tali lavoratori.
Ci impegniamo inoltre a valutare con le forze sociali il sistema di priorità e regole per
gli ammortizzatori sociali in deroga, l’inserimento nei prossimi accordi di una norma
omogenea e concordata con le altre regioni orientata a sostenere il raggiungimento
dell’età pensionabile per alcune categorie di lavoratori non altrimenti salvaguardati.
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L’orizzonte di azione dell’Assessorato: contesto, valori e metodi
Contesto
La crisi economica, le costanti sfide generate dalla globalizzazione e dai nuovi
processi produttivi, il crescente bisogno di occupazione e, allo stesso tempo, di
competitività, rappresentano le questioni fondamentali a cui il nostro Assessorato
deve guardare per ritrovare il proprio senso e un rinnovato ruolo nella regione e nel
Paese.
Valori
Inoltre, se le azioni di politica regionale sui nostri settori di competenza
continueranno a basarsi sui principi fondamentali già sperimentati finora con
successo, di sussidiarietà orizzontale e verticale, pari dignità tra pubblico e privato,
centralità della persona e libertà di scelta, è pur vero che la gravità della crisi impone
di disegnare un sistema nuovo di relazioni fra istituzioni e con i cittadini.
Intendo dire che secondo un metodo, già sperimentato in queste prime settimane di
governo, promuoveremo una “governance partecipata”; capace di ascoltare i
bisogni, i territori, le istanze, le idee.
Metodo
Ancor più che negli anni precedenti Regione Lombardia dovrà fare rete e
condividere obiettivi e progetti con famiglie, imprese e corpi sociali. Il nostro sforzo
sarà quello, insomma, di riconoscere il ruolo della società civile e rafforzare le
funzioni e la collaborazione con le amministrazioni locali e con tutti coloro i quali
potranno avere un ruolo e un legittimo interesse a portare un contributo di
solidarietà, di iniziativa, ma anche di creatività e di risorse.
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Le azioni dei 100 giorni: 5 leve per l’occupazione. Priorità al
lavoro. Competenze nella formazione. Qualità e innovazione
nell’istruzione.
1. Macroregione e rapporti con il Governo
La macroregione per incentivare occupazione e sicurezza, per la previdenza, per un
sistema educativo e formativo più efficace e vicino al mondo del lavoro.
Obiettivo: realizzare un’intesa con le Regioni del nord finalizzata a costituire un
sistema unitario per le politiche del lavoro e della formazione da sostenere in
Conferenza Stato Regioni.
Azioni congiunte nei confronti del Governo per introdurre un uso premiale della leva
fiscale, defiscalizzazione e decontribuzione per attrarre insediamenti produttivi.
Chiediamo subito la formazione di un Governo forte, che dia risposte a questi temi.
2. Fondo regionale per Anticipazione sociale
Regione Lombardia è pronta ad attivare uno strumento per l’anticipazione sociale
della CIG straordinaria ed in deroga.
Obiettivo: sostenere i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni nel periodo
che intercorre fra la richiesta da parte dell’azienda e la ricezione delle indennità da
parte dell’Inps.
Modalità di funzionamento: accordo RL e sistema bancario che eroga
l’anticipazione ai lavoratori percettori di CIG.
Regione Lombardia mette in campo un fondo di garanzia alle banche erogatrici al
fine di restringere i tempi di attesa per l’ottenimento delle indennità spettanti ai
lavoratori.
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Non vi saranno interessi o spese bancarie per i lavoratori.
NB: trattandosi di anticipazione, come condiviso dalla mozione approvata
all’unanimità dal Consiglio Regionale, questo strumento potrà essere attivato
quando ci sarà la certezza dell’assegnazione delle risorse da parte del Ministero.
3. Politiche attive per l’occupazione
A. Dote unica per il lavoro
Obiettivo delle politiche attive: riportare le persone al lavoro.
Strumento: “Dote unica per il lavoro”, che consentirà di avere immediatamente a
disposizione delle persone uno strumento riferito alla loro condizione e ai loro
bisogni.
Cosa cambia: non più singoli bandi con necessità di attese e procedure
burocratiche, ma possibilità di accesso diretto e continuo ai servizi di Regione
Lombardia per l’occupazione.
Attivati anche nuovi servizi: work experience in pubbliche amministrazioni e
misure di inserimento lavorativo soggetti deboli, azioni che favoriscano la
conciliazione famiglia-lavoro finalizzati al reinserimento lavorativo.
Risorse: almeno 45 milioni di euro di politiche attive per il 2013.
B. Rinnovo patto per le Politiche del lavoro 2013
A differenza di quanto accaduto e accade a livello nazionale, in Lombardia
manteniamo il metodo di condividere con le parti sociali un patto che guardi
almeno a tutto il 2013 sulle politiche del lavoro.
Il Primo obiettivo è promuovere e sostenere tutti gli strumenti di
ammortizzazione sociale, a partire dalla cassa in deroga e dai Contratti di
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solidarietà, con una forte e costante attenzione sul Governo centrale per avere
prospettive certe sulle risorse e su un sistema di regole condiviso.
C. Favorire il lavoro dei giovani
●
Sperimentazione
dell’iniziativa
“ponte
generazionale”
per
favorire
l’occupazione giovanile.
Cosa è: è la riduzione di orario di lavoratori con massimo 3 anni all'età
pensionabile e la contestuale assunzione di un giovane. Al lavoratore impiegato
con contratto part-time è assicurata un’integrazione della contribuzione con
risorse pubbliche e dei fondi interprofessionali.
Risorse: 5,5 Meuro di cui 2,5 Meuro Fondimpresa e Fondirigenti per la
formazione.
●
Rilancio dell’apprendistato:
○
Regole più semplici per attivare la formazione e per le certificazioni in esito,
una formazione più vicina ai bisogni delle imprese.
○
Accordo con il Governo per ridurre gli oneri sui contratti di apprendistato
○
Accordo con le parti sociali per promuovere retribuzioni flessibili
inversamente proporzionali all’investimento formativo.
●
Pieno sostegno all’attuazione delle idee imprenditoriali dei giovani per la
nascita di imprese giovanili.
●
Sottoscrizione di un Protocollo di intesa con Ile de France per rafforzare il
legame di formazione e mobilità internazionale degli apprendisti e dei lavoratori
nel settore moda.
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●
Programma triennale per l’inserimento e il mantenimento lavorativo di persone
con disabilità.
Risorse: circa 67 milioni per il 2013
D. Agganciare le politiche dal lavoro alla crescita economica
Gestione crisi aziendali: combattere chiusure e delocalizzazioni, favorire la
reindustrializzazione delle aree, prevenire la chiusura di siti importanti, anche
agendo in forma preventiva attraverso l’attivazione della Rete a supporto delle
imprese in difficoltà.
Contrattazione di secondo livello: attivazione di un Programma sperimentale a
sostegno della contrattazione di secondo livello per migliorare la flessibilità e
produttività del lavoro, coordinando le azioni con gli Assessorati che si occupano di
attività produttive industria, artigianato, ricerca e commercio.
Finanziamenti rivolti alle imprese lombarde per la promozione di modelli
organizzativi flessibili
E. Strumenti per il sistema delle politiche del lavoro e formazione
Attivazione del Libretto formativo del cittadino: per documentare le competenze
sviluppate dalle persone e certificare l’apprendimento durante tutto l’arco della
vita.
Valutazione e trasparenza: sperimentazione della valutazione della rete degli
operatori accreditati dalla Regione e potenziamento dei controlli e della vigilanza.
Procedure delle politiche regionali più semplici e controlli più efficaci.
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Rilancio della Consulta delle professioni per un confronto stabile con il mondo
delle professioni lombarde.
F. Presidio sulla Programmazione Comunitaria FSE
Utilizzo pieno, corretto e efficace delle risorse messe a disposizione dalla
Programmazione comunitaria del POR FSE 2007-2013;
Assoluta priorità in ordine alla prossima programmazione comunitaria FSE 20142020.
Obiettivo: prima dell’estate indice del Programma Operativo Regionale (POR) FSE
2014-2020 con indicazione delle priorità di utilizzo delle risorse comunitarie.
4. Un nuovo patto tra sistema educativo e imprese
A. Poli tecnico professionali
Nuova offerta formativa delle scuole: priorità ai percorsi più richiesti dal tessuto
economico ed alle possibilità di inserimento lavorativo.
Promozione dei Comitati tecnico scientifici e dei Poli tecnico professionali: accordi
di rete tra scuole e imprese per collaborazione strutturata e sinergie. Utilizzo di
laboratori e professionisti delle imprese ai fini dell’apprendimento, possibilità di
apprendere on the job, stretta collaborazione scuola, imprese e centri di ricerca.
B. Scuola per il lavoro: progetti di intermediazione, tirocini, servizi
al lavoro
Promozione delle attività da parte delle scuole e università per portare gli studenti al
lavoro: pubblicazione dei curricola, interventi di intermediazione, alternanza, tirocini.
Già circa 40 reti di scuole individuate per circa 1,2 milioni di euro.
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C. Rilancio della formazione tecnica e professionale superiore per
lo sviluppo di nuove professionalità
Obiettivo: nuova programmazione triennale dei corsi post diploma IFTS e ITS, con
nuovi corsi oltre gli attuali 23 corsi IFTS e 10 corsi ITS e nuove fondazioni per il
consolidamento e l’estensione di corsi di elevata qualità. Hanno già manifestato
interesse per il nuovo bando i settori del Legno Arredo, del Calzaturiero, della
Meccanica di precisione e per l’Efficienza energetica degli edifici.
Risorse: circa 20 Milioni nel triennio
5. Nuova alleanza con le Università e le istituzioni scolastiche
per la qualità e l’innovazione
A. Collaborazione Regione e Università per corsi di laurea più
innovativi e un diritto allo studio che premi il merito

Coordinamento tra Regione e Università per una programmazione
territoriale dei corsi di laurea più rispondente ai bisogni territoriali.

Accordo con lo Stato per la definizione dei Livelli Essenziali delle
Prestazioni in materia di diritto allo studio universitario, perché sia rivolto
a studenti veramente meritevoli e perché ogni studente idoneo sia anche
titolare della borsa di studio.

Definizione della manifestazione di interesse per progetti integrati relativi
alla Ricerca e Innovazione.
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B. Rete scolastica e dirigenti scolastici
Le scuole lombarde, che hanno un numero di studenti medio che supera i mille,
riorganizzate secondo il principio del costo standard, hanno il diritto di avere un
dirigente per ciascuna autonomia scolastica.
Non più tollerabile avere quasi tutti gli attuali dirigenti impegnati in reggenza di
un’altra scuola. La reggenza è uno strumento che ferisce la scuola lombarda e ne
mina la qualità, soprattutto se è il risultato di un lungo contenzioso.
Vigileremo affinché il Consiglio di Stato e il Governo agiscano con rapidità per il
bene della scuola lombarda.
C. Premiare i migliori dirigenti scolastici
Attivazione, in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale, di una premialità
dei dirigenti scolastici sulla base della valutazione INVALSI, alla luce del nuovo
Regolamento nazionale sulla valutazione.
D. Generazione web: premialità e riprogrammazione
 Attivazione della premialità quale Incentivo all’innovazione. Un finanziamento
di 50mila euro per circa 10 autonomie. Premiato chi nel più breve tempo ha
sviluppato maggiori buone pratiche.
 Rilancio di generazione web per il futuro, con attenzione anche a elementi non
solo legati all’hardware: promuovere la produzione di materiale didattico
digitale, formazione dei docenti, nuove pratiche organizzative per il migliore uso
della tecnologia digitale, attivazione di un coordinamento di reti di scuole.
Risorse: oltre i 12,7 milioni stanziati, previsti 500 mila euro per la premialità e
verifica delle disponibilità per il rilancio
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E. Partenariato aperto
Continueremo naturalmente con le politiche eccellenti di Regione Lombardia per il
sistema educativo: la Dote Scuola, la istruzione e formazione professionale (IeFP),
con una forte attenzione al tema delle scuole dell’infanzia, da affrontare
nell’alleanza con i Comuni e le Province.
Per questo attiveremo un tavolo permanente con le associazioni di scuole, genitori
ed enti di formazione.
6. 100 giorni in cifre
Ambito di intervento
Valore
Politiche attive per l’occupazione
112 milioni di euro
Nuovo patto tra sistema educativo e imprese
21,2 milioni
Nuova alleanza con le Università e le istituzioni 10,5 milioni di euro
scolastiche per la qualità e l’innovazione
Totale: 143,7 milioni
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