RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] INDICE Relazione del Ministro provinciale (Prot. N. 20/13) 2 Prospetto Economico-Amministrativo (Prot. N. 19/13) 15 Biblioteca provinciale “Innocenziana” (Prot. N. 21/13) 20 Venerabile P. Innocenzo Marcinò da Caltagirone (Prot. N. 25/13) 22 Formazione Permanente (Prot. N. 22/13) 23 Postnoviziato/Studentato Interprov.le di Sicilia (Prot. N. 23/13) 26 Pastorale Giovanile e Vocazionale (Prot. N. 24/13) 32 Segretariato Evangelizzazione (Prot. N. 30/13) 35 Assistenza Gi.fra (Prot. N. 26/13) 36 Ass. Cento Mamme per Cento Bambini onlus (Prot. N. 27/13) 39 1 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 19/13 RELAZIONE DEL MINISTRO PROVINCIALE «E ovunque sono e si incontreranno i frati, si mostrino familiari tra loro reciprocamente. E ciascuno manifesti con fiducia all’altro le sue necessità, poiché se la madre nutre e ama il suo figlio carnale, quanto più premurosamente uno deve amare e nutrire il suo fratello spirituale?» (FF, 91) INTRODUZIONE E SALUTO «Fa che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione e tutti i beni. Perché solo sei buono» (FF, 265). Mi sembra che questa preghiera di San Francesco ci aiuti a creare dentro di noi un atteggiamento di riconoscenza al Signore, perché ci offre ancora una volta la possibilità di celebrare insieme un capitolo provinciale, il duecentoquindicesimo. Vorrei di cuore elevare al Signore un inno di lode e di ringraziamento, perché Lui, da Buon Pastore, ha illuminato, guidato e sostenuto con la sua Grazia il mio servizio. Lo ringrazio per l’esperienza vissuta e per aver goduto momenti di grazia e di serenità e per la partecipazione fraterna e la vicinanza in alcune situazioni di difficoltà. Ringrazio, oggi, il Signore e voi frati che mi avete dato la possibilità di conoscere meglio l’intera fraternità provinciale e ciascuno di voi. La nostra provincia è una famiglia che oggi vive, e quindi manifesta, attese e speranze, preoccupazioni e problemi, ma, ne sono certo, può vedere le grandi cose che Dio continua a fare con noi e attraverso di noi, perché Dio ha un’incredibile fiducia in noi, nonostante la nostra fragilità e i nostri limiti. Dopo aver ringraziato il Signore, sento il dovere di rivolgere il mio saluto grato e riconoscente innanzitutto al Presidente di questo capitolo, al Definitore (Consigliere) generale italiano, fr. Raffaele Della Torre. Chiediamo al Signore che lo illumini nel guidarci in questi giorni con sapienza evangelica e che possa essere segno di comunione, aiutandoci a metterci in sintonia con le istanze che lo Spirito Santo indica al nostro Ordine. Insieme esprimo, anche a nome di tutti i confratelli, il ringraziamento più fraterno al nostro fratello Ministro generale che condivide ogni giorno la nostra vita di frati e ci stimola a crescere nell’amore vicendevole e ci invita sempre a ravvivare la fiamma del nostro carisma seguendo Cristo secondo l’esempio del serafico padre San Francesco. Tutto questo ci edifica, ci sprona e ci conforta. Da parte nostra vogliamo assicurare a lui e all’intero governo centrale dell’Ordine comunione, obbedienza e preghiera. 2 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] SIGNIFICATO E VALORE DEL CAPITOLO PROVINCIALE Dopo l’introduzione e i saluti, alla luce delle Costituzione (cfr. Cost. 109,1ss; 124,1), vorrei indicare alcuni elementi che ci aiutino a vivere intensamente questo momento di grazia per la nostra Provincia. Il Capitolo deve essere vissuto come momento ecclesiale, chiamati a far crescere “la Chiesa nella carità” (Cost. 109,1). All’interno del grande Popolo di Dio che è la comunione ecclesiale in Cristo, anche la nostra Provincia, guidata dallo Spirito, sta compiendo il suo itinerario nella storia verso la meta eterna. Quale è il senso del Capitolo all’interno di questo itinerario? Le Costituzioni al n. 124 affermano: «la prima autorità della Provincia compete al Capitolo provinciale, i cui membri riuniti in fraterna comunione rappresentano tutta la Provincia». La sua celebrazione è la grazia di ritrovarsi a riflettere e valutare insieme, alla luce del Vangelo e della tradizione francescano-cappuccina, tutto quello che riguarda la nostra esperienza fraterna. Il Capitolo è un momento in cui si rafforza il senso di appartenenza all’Ordine (cfr. Cost. 109,3). L’Ordine è la nostra fraternità sparsa in tutto il mondo, della quale facciamo parte attraverso la professione religiosa. Le Costituzioni presentano il Capitolo come un momento nel quale siamo chiamati a rendere ragione della nostra vita e della nostra missione. Il nostro esserci sul territorio si qualifica per la presenza di frati impegnati a testimoniare il Vangelo e a vivere il carisma francescano. Il Capitolo è un’azione di memoria e di luce sulle meraviglie di Dio nella nostra storia. Esso ci fa concludere, dopo aver vissuto i tanti eventi ordinari e straordinari del triennio dicendo il nostro Deo gratias. Arriviamo al Capitolo come sentinelle del mattino desiderosi di verità, di grazia e di bellezza, chiediamo umilmente al Signore di rendersi presente, di ascoltarNe la parola, di riceverNe lo Spirito, di venire confermati alla Sua sequela. DATI STATISTICI DEI FRATI a) Situazione al 20 maggio 2013: Professi perpetui 41 Sacerdoti 35 Non chierici 3 Studenti 4 novizi 2 Totale dei frati (compresi i novizi) 43 3 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] b) Frati per fasce di età: da 21 a 30: 2 da 31 a 40: 7 da 41 a 50: 7 da 51 a 60: 9 da 61 a 70: 5 da 71 a 80: 7 da 81 a 90+ 6 Età media: 58 c) Variazione del personale durante il triennio: I frati defunti nel triennio giugno 2010/maggio 2013 sono stati quattro: nel 2010: fr. Pietro Cali (19 agosto); fr. Deodato Cannarozzo (17 dicembre); nel 2012: fr. Guglielmo Raele (21 febbraio); fr. Callisto Adorno (14 settembre). Come consuetudine ricordiamo questi nostri fratelli defunti con gratitudine e riconoscenza. Essi prima di noi hanno testimoniato il carisma di San Francesco nel nostro territorio. Professioni perpetue n° 3: fr. Francesco Bellaera (22 ottobre 2011); fr. Giuseppe Pecorella (29 ottobre 2011); fr. Raffaele Vittorino Dos Santos (5 novembre 2011). Ordinazioni diaconali n° 3: fr. Raffaele Vittorino Dos Santos e fr. Giuseppe Pecorella (18 dicembre 2011); fr. Alessandro Giannone (9 giugno 2012). Ordinazioni presbiterali n° 2: fr. Raffaele Vittorino Dos Santos (9 giugno 2012); fr. Giuseppe Pecorella (30 giungo 2012) Abbiamo gioito insieme lo scorso settembre 2012 per l’inizio alla vita nel nostro Ordine dei due novizi a Morano Calabro, fr. Nino Costa e fr. Corrado Cavarra. Hanno terminato i loro studi: fr. Giuseppe Gurciullo, il 23 giugno 2010, il Dottorato in Diritto canonico con la discussione della tesi dal titolo: “Personalismo e/o Formalismo nel processo di Diritto Canonico”, alla Pontificia Università Lateranense in Roma; fr. Gaetano La Speme, a novembre 2010, la Licenza in Teologia Biblica con l’esame finale e la tesina dal titolo: “Miseria et misericordia” (S. Agostino, En. In Ps 50,8), alla Pontificia Università Gregoriana in Roma e, il 20 febbraio 2012, il Diploma di secondo livello del Master post-laurea in Psiconcologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma con una tesi dal titolo: “L’accompagnamento del sofferente nella Bibbia e nella Gestalt Therapy”; fr. Paolo Messina, il 22 gennaio 2011, la Licenza in Scienze Bibliche e Archeologia con una tesina dal titolo: “Il sistema verbale dell’aramaico biblico. Un approccio linguistico testuale”, allo Studium Biblicum Franciscanum in Gerusalemme; 4 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] fr. Emiliano Strino, il 5 novembre 2012, la Licenza in Teologia Spirituale con l’esame finale e la tesina dal titolo: “Finito vero anno probazionis, recipiantur ad obedientiam”(RegB.II,11) - Pontificia Università Antonianum a Roma; fr. Alessandro Giannone, il 7 febbraio 2013, con l’esame finale, il baccellierato in Sacra Teologia alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” in Palermo. A tutti auguri e congratulazioni. Abbiamo accompagnato con sofferenza la decisione di fr. Tino Zappulla di lasciare l’Ordine. Lo stesso ha ottenuto, nel 2012, l’incardinazione nel presbiterio diocesano di Caltagirone. Fr. Giovanni Ciccotto ha lasciato il convento a dicembre del 2012 e ha fatto successivamente domanda di esclaustrazione. Da parte nostra si è deciso di prendere tempo e dare tempo per un eventuale ravvedimento anche se la Procura dell’Ordine consiglia di avviare quanto prima la richiesta di dimissione. d) Le case della Provincia e le fraternità La fraternità provinciale è una “rete”, il totale delle presenze dei frati sul territorio si distribuisce in: Conventi Conventi Associati 4 13 Fraternità formate 9 Conventi associati 4 Parrocchie (tutte) conventuali 6 Conventi 13 Fraternità formate 9 Parrocchie 6 Siracusa I cappuccini furono accolti in Siracusa il 10 giugno 1549 e nel 1582 si stabilirono in cima alle Latomie dette oggi dei Cappuccini. Dopo la soppressione nel 1931 il convento fu riacquistato. Il 31 maggio del 1957 la chiesa è stata eretta a Parrocchia con il titolo di Santa Maria della Misericordia e dei Pericoli. Fraternità Conventuale con n° 4 frati età media 55 - Parrocchia – Archivio provinciale – Biblioteca provinciale – Foresteria provinciale – Insegnamento – Assistenza OFS e GIFRA. Il Convento è sede della Curia Provinciale dove risiede il Provinciale e il Segretario. Augusta Il 14 Gennaio 1605 venne accettato il luogo di Augusta si costruì il convento e la chiesa che fu dedicata alla Madonna degli Angeli. Soppresso nel 1866 non si ebbe più il vecchio convento e 5 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] nel 1901 fu costruito l’attuale. Nel 1950 si inizio la costruzione dell’edifici del Seminario. La chiesa dedicata a Santa Maria del Soccorso, il 12 aprile 1964 è stata elevata a Parrocchia. Nel 2008 è stata costruita ed inaugurata una nuova chiesa parrocchiale dedicata a Cristo Re. Fraternità Conventuale con n° 3 frati età media 72 – Parrocchia – Centro provinciale OFS – Assistenza OFS – GIFRA. Calascibetta Sul colle che tuttora chiamano Giudecca o colle dei Greci nel 1589 fu fondato il Convento. La chiesa edificata assieme al convento porta il titolo di San Francesco d’Assisi. Dal 1927 al 1972 è stato luogo di noviziato. Fraternità Conventuale con n° 3 frati età media 54 – Biblioteca – Assistenza OFS e Gruppi di preghiera P. Pio. Caltagirone Gli annali dell’Ordine riportano la fondazione del primo convento al 1540 sul luogo che conserva tutt’oggi il nome di Cappuccini Vecchi. Il secondo fu costruito nel 1585. La chiesa preesisteva al convento ed era dedicata a Santa Maria dell’Itria. Attigua alla sacrestia vi è la tomba del Venerabile P. Innocenzo Marcinò, generale dell’Ordine, meta di frequenti pellegrinaggi. Fraternità Conventuale con n° 3 frati età media 75 Vicepostulazione del P. Innocenzo da Caltagirone – Museo-Pinacoteca provinciale – Presepe monumentale permanente. Ferla Il convento porta la data del 1579. Distrutto quasi totalmente dal terremoto del 1963, fu riedificato dal Duca di Ferla. La chiesa sorse insieme al convento ed è dedicata a Maria SS Addolorata. Fraternità Conventuale con n° 2 frati età media 78 (aggregati alla fraternità di Sortino): Biblioteca – Assistenza OFS. Gela I Cappuccini entrarono in Gela nel 1574 e abitarono l’antico convento dei Frati Minori Conventuali, che risale al 1262. Anche la chiesa risale alla costruzione antica del convento. Il convento nel 1962 veniva completamente demolito e subito dopo edificato l’attuale, assieme all’edificio del Seminario. La chiesa, dedicata a San Francesco e alla Madonna delle Grazie; l’8 dicembre 1966 è stata elevata a Parrocchia. Fraternità conventuale con n° 4 frati, età media 63: Parrocchia – Assistenza OFS e GIFRA. Fr. Davide Pane ospite presso il Centro Ain Karin di Mons. Sortino. Licodia Eubea Il convento fu fondato nel 1568. Distrutto dal terremoto del 1693, fu subito dopo riedificato. La chiesa fu fabbricata insieme al convento e poi ingrandita verso il 1797. Il 18 giugno 1963 è stata eretta la Parrocchia con il titolo di Santa Maria degli Angeli. Presenza di un frate età 59 (aggregato alla fraternità di Caltagirone): Parrocchia – Vicepostulazione di fr. Francesco Cascio – Assistenza OFS e GIFRA. 6 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Mazzarino La fondazione del convento risale al 1574; la chiesa preesisteva al convento, perché era stata fondata nel 1120 e portava il titolo di Maria SS. Delle Grazie. Vi è degna di nota la Custodia dell’altare Maggiore stupendamente intarsiata di madreperla, di avorio e di tartaruga, insigne capolavoro del genio di fr. Angelo da Mazzarino. Il 6 gennaio 1987 è stata eretta la Parrocchia con il titolo di San Francesco d’Assisi. Fraternità Conventuale con n° 3 frati età media 50 Parrocchia – Vicepostulazione di Padre Ludovico Napoli – Assistenza OFS e GIFRA – Assistenza zonale GIFRA – Biblioteca. Melilli Il 19 marzo del 1617 fu posta la prima pietra per la fondazione del convento che sorge su un piano ai confini della parte superiore della città. La chiesa è dedicata a San Francesco d’Assisi. Presenza di un frate età 56 (aggregato alla fraternità di Augusta): Assistenza OFS e GIFRA. Modica I Cappuccini vennero chiamati a modica il 30 agosto 1556. Il convento è fabbricato all’estremità occidentale della città. La chiesa ha come titolare la Madonna delle Grazie. Fraternità Conventuale con n° 4 frati età media 56 Museo – Insegnamento – Sede ViceCoordinatore regionale e Consigliere Internazionale Gruppi di Preghiera Padre Pio – Assistenza OFS e GIFRA. Ospita S. Ecc.za Mons. Rev.ma Mons. Giorgio Scarzo, OFM Cap., vescovo emerito di Patos de Minas. Palazzolo Acreide La fondazione del vecchio convento risale all’anno 1574. La chiesa distrutta dal terremoto del 1693 fu riedificata nel 1710 ed aveva per titolare le Stimmate di San Francesco d’Assisi. Non potendosi riacquistare l’antico convento, fu scelto un altro sito e il 29 ottobre 1888 fu posta la prima pietra dell’attuale convento. La nuova chiesa è dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Presenza di un frate età 77 (aggregato alla fraternità di Siracusa): Assistenza OFS e GIFRA. Ragusa Il convento venne costruito all’inizio del 1900. La chiesa dedicata alla Sacra Famiglia, il 15 agosto del 1960 veniva costituita Parrocchia e nel giugno del 1961 consacrata da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Francesco Pennisi vescovo di Ragusa. Fraternità Conventuale con n° 8 frati età media 38 Parrocchia – Postnoviziato interprovinciale – Insegnamento – Assistenza OFS. Sortino Il convento venne fondato nel 1556. Distrutto dal terremoto del 1693 quasi totalmente venne riedificato dalla munificenza dei principi di Cassaro e marchesi di Sortino. La chiesa fu terminata nel 1748 e racchiude i resti mortali del servo di Dio fr. Giuseppe da Palermo novizio Cappuccino. E’ dedicata alla Vergine Addolorata. Fraternità Conventuale con n° 3 frati età media 54 - Fraternità provinciale di Pastorale e Accoglienza giovanile e vocazionale – Vicepostulazione di fr. Giuseppe Maria da Palermo – Biblioteca – Assistenza OFS e GIFRA. 7 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] e) Frati fuori Provincia: Roma Fr. Corrado Sebastiano Calvo, 95 anni, il decano della provincia è ospite presso l’Istituto delle Suore Oblate del Sacro Cuore, in via del Casaletto. Fr. Roberto Cuvato, 55 anni, membro della fraternità del Collegio Internazionale “S. Lorenzo da Brindisi”, nella qualità di Vicedirettore di Laurentianum e Segretario esecutivo della Commissione generale per la revisione e il rifacimento del nuovo Lexicon Capuccinum. Fr. Federico Albini, 48 anni, membro della fraternità del Collegio Internazionale “S. Lorenzo da Brindisi”, addetto al servizio della salute. ALCUNE CONSIDERAZIONI Dobbiamo ringraziare Dio per le vocazioni che ci manda e per la qualità di esse. La riduzione numerica dovuta ai decessi e alla scarsità delle vocazioni non deve indurre allo scoraggiamento. Semmai, guardando alla fede, domandiamoci fiduciosi se il Signore non desideri altro tipo di chiesa e di forma religiosa. Neppure dobbiamo ritenere che i tempi passati siano stati migliori e che ora invece siamo nella catastrofe. Soprattutto per la vita religiosa mai il criterio quantitativo è stato il termometro del benessere reale, cioè della santità effettiva di vita dei religiosi. Né è lecito pensare che ad alta qualità di vita spirituale corrisponda direttamente e necessariamente alto numero di vocazioni, benché, sia chiaro, solo là dov’è il fuoco ci si può riscaldare e si può invitare altri a riscaldarsi. La vera natura della vocazione rimane un mistero di predilezione divina, da cui il dovere nostro: pregare il Padrone della messe. Ma che ogni frate, comunque e dovunque viva, ponga attenzione maggiore alla propria vocazione che è sempre grazia e mistero d’amore. Non posso non rilevare in provincia un certo disinteresse o disaffezione alla pastorale vocazionale. Come mai? L’animazione vocazionale prima che essere tecnica pastorale, molto prima, è come la trasmissione di vita e di affetti di un padre verso i figli, la premura amabile e delicata di sollecitudine per la felicità altrui, la dinamica di una paternità spirituale. I discepoli invocavano: “Signore, insegnaci a pregare”, o anche: “Rabbì dove abiti?” e così, ad esempio, la gente conquistata dal Serafico Padre: “Francesco vorremmo vivere come vivi tu”. Detto questo non nego l’opportunità di due o più frati che, presi dall’amore di Cristo, lavorino privilegiatamente in mezzo ai giovani per aiutarli a maturare una scelta di vita. Teniamo presente che lo stare con i giovani di oggi necessita di qualità educative anzitutto a livello umano ed insieme di catechista paziente che introduca ai fondamenti della fede e dell’appartenenza ecclesiale. Per evitare illusioni a chi è preda di emotività, disagi psichici o strani calcoli egoistici. LE NOSTRE PRESENZE Uno dei punti più importanti dei superiori generali attuali è il seguente: Se realmente voi volete sentire cum Ordine, non avete più da discutere se operare o non operare il ridimensionamento. Semplicemente, sviluppando il progetto provincia, dovete individuare le scelte concrete e attuarle con coerenza e coraggio, riducendo le vostre presenze: - scegliete la vita, non la sopravvivenza!- Non abbiate paura di ridurre le presenze, piuttosto ci si preoccupi di qualificarle, 8 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] infatti ciò che qualifica le presenze non sono le strutture esterne, ma i frati che le abitano. Una fraternità che vive la comunione è già segno della presenza di Dio in un determinato territorio. Il ridimensionamento è una necessità che s’impone, ma sicuramente diverse possono essere le vie per realizzarlo. LA VITA DEI FRATI Vorrei che ci rendessimo più sensibili all’aspetto umano e spirituale della nostra vita. Una particolare attenzione va rivolta all’aspetto umano, per recuperare la gioia di vivere insieme come persone umane che si accettano quale dono reciproco e camminano verso Dio all’interno dello stesso carisma. Curare l’aspetto umano è molto importante perché l’esperienza di Dio passa attraverso la nostra umanità. Siamo chiamati, perciò, a ritrovare il tempo e la modalità per curare meglio il nostro essere persone, la propria salute fisica e psichica, poiché questo influisce sull’esperienza spirituale, sui rapporti tra noi e con la gente. Forse, certe forme depressive e di insicurezza sono causate dal fatto che non si è umanamente ben stabiliti dentro la fraternità. Sono del parere che la vita fraterna, quando è vissuta bene, guarisce tante ferite e aiuta ad accettare se stessi, oltre che ad accogliere con entusiasmo la volontà di Dio. Dobbiamo riscoprire il valore della consacrazione che ci richiama a vivere “per Dio solo” e a fare della nostra vita “un servizio radicale a Dio”(PC, 5), incominciando da dentro la fraternità. Per cui la fraternità diventa “spazio umano abitato dalla Trinità, che estende così nella storia i doni della comunione propri delle tre Persone divine” (VC, 41). La Chiesa, segno e strumento di salvezza, proclama e testimonia la chiamata universale del Signore alla santità radicata nella fede in Cristo (cfr. LG, 39-42). In questa fondamentale vocazione, noi come persone consacrate, abbiamo un invito più forte e una speciale grazia: “ La Chiesa ha sempre visto nella professione dei consigli evangelici una via privilegiata verso la santità” (VC, 35). Il nostro Ordine ha dato e continua a dare molti segni dell’azione efficace dello Spirito Santo nella vita della Chiesa. Abbiamo la gioia e l’onore di tanti frati veri campioni di fede, speranza e carità, che la Chiesa propone al culto e all’imitazione dei fedeli. Guardando ad essi ci sentiamo più disposti a corrispondere con generosità alla chiamata alla santità. Nella nostra provincia, per grazia di Dio, abbiamo alcuni nostri fratelli di cui è in corso il Processo per la Canonizzazione. Il primo posto è occupato dal Venerabile P. Innocenzo Marcinò da Caltagirone, il quale è conosciuto e invocato da molti suoi fedeli in tante parti del mondo. La sua tomba è meta di pellegrinaggi. Ringraziamo il Vicepostulatore fr. Antonino Nestler e la comunità di Caltagirone per tutta l’attività che svolgono per mantenere sempre viva la devozione a P. Innocenzo. Per il Servo di Dio fr. Giuseppe M. da Palermo, dopo la presentazione della “positio” preparata da Don Mario Torcivia, la Congregazione dei Santi ha chiesto un supplemento di indagine (che stiamo cercando di realizzare). L’attività animatrice per la devozione al giovane Servo di Dio è svolta dal Vicepostulatore fr. Emiliano Strino che organizza anche l’annuale giornata commemorativa. Il Servo di Dio, P. Ludovico Napoli da Mazzarino, gode d’una buona devozione soprattutto a Mazzarino. I confratelli succedutisi nel convento si sono impegnati per far crescere la devozione al “Reverennu”. Il Vicepostulatore fr. Evaristo Zavattieri ogni anno ne cura la commemorazione. Riguardo al Servo di Dio, fr. Francesco Cascio da Licodia Eubea, in questo triennio abbiamo avuto dei momenti importanti che il Vicepostulatore fr. Pietro Iacono ha inserito dentro il ricordo 9 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] annuale del Servo di Dio: L’inaugurazione di una Piazza dedicata dal comune di Licodia a fr. Francesco Cascio, la presentazione del libro scritto dal confratello fr. Carlo Toso della provincia di Genova, e, per ultimo, l’annuale giornata commemorativa del Servo di Dio, inserita dentro i festeggiamenti del 50° d’erezione della Parrocchia. Tutti questi fratelli possono essere per noi esempio e testimonianza di vita cristiana e religiosa. Ci poniamo la domanda rivolta dal Ministro generale a tutti i frati: “Che senso ha parlare di consacrazione, se poi poniamo delle condizioni e ci riserviamo degli spazi di tempo e di luogo sui quali nessuno ha il diritto di sindacare?” (M. JÖHRI, Ravviviamo la fiamma del nostro carisma, 11). La consacrazione a Dio per essere vissuta senza ambiguità e condizionamenti, ha bisogno di rifarsi ad alcuni valori che stanno alla base della nostra vita: la preghiera, l’Eucarestia, il Capitolo locale e i Consigli evangelici. Le Costituzioni dicono: “L’orazione mentale è maestra spirituale dei frati” (Cost., 52,6). La fedeltà all’orazione mentale è paradigma della nostra vita di preghiera. Secondo il III CPO al n. 12 la preghiera è “respirazione di amore” e si esprime nel suo aspetto contemplativo. Giustamente le Costituzioni insegnano: “Custodiamo e promoviamo quello spirito contemplativo che risplende nella vita di San Francesco e dei nostri antichi frati. Dedichiamo quindi ad esso un più ampio spazio curando l’orazione mentale” (Cost., 52,1). Mi pare non si coltivi sufficientemente, almeno a livello comunitario, la orazione mentale. Continuare a disattendere questo invito, significa che ne soffriranno i rapporti fraterni, la vita spirituale e l’apostolato. La meditazione, quindi, dovrà diventare impegno di tutti i frati, perché da essa prende senso la nostra vita e le nostre attività, dalla pastorale alla vita fraterna. Secondo San Francesco vita di fede e vita di preghiera sono intimamente legate. Nella Regola non bollata scrive: “Umilmente preghiamo e supplichiamo perché perseveriamo nella vera fede” (FF, 68). Per concludere può aiutarci una considerazione del Ministro generale a proposito dell’articolo n. 53 delle nostre Costituzioni laddove si legge: “Il primato dello spirito e della vita di preghiera sia messo pienamente in atto sia dalle fraternità sia dai singoli frati, dovunque essi si trovino, come è richiesto dalle parole e dall’esempio di San Francesco e dalla autentica tradizione cappuccina” (Cost., 53,1). Scrive fr. Mauro: sovente ci accontentiamo di aver partecipato alla preghiera della fraternità, di aver detto il breviario anche da soli, senza preoccuparci di compiere un passo ulteriore, quello di acquisire lo spirito della preghiera. Questo ultimo non può sorgere se non sul terreno della interiorità pazientemente coltivata! Come arrivarci se passiamo ore e ore a consumare quanto ci viene offerto dai mezzi di comunicazione? È impensabile arrivarci senza capacità di rinuncia e senza avere in chiaro quali sono le priorità della nostra vita (cfr. M. JÖHRI, Ravviviamo la fiamma del nostro carisma, 17). L’eucaristia e il capitolo locale sono due momenti fondamentali per la nostra vita. Dovremmo di frequente rileggere quanto San Francesco scrive nella sua Lettera a tutto l’Ordine: “Riflettete sulla vostra dignità, fratelli sacerdoti, e siate santi, perché Egli è santo. E come il Signore Dio vi ha onorato sopra tutti gli uomini, con l’affidarvi questo ministero, così anche voi più di tutti amatelo, riveritelo e onoratelo” (FF, 220). Il termine dignità lo possiamo sostituire con responsabilità. L’Eucaristia quotidiana ci invita a prendere coscienza della nostra responsabilità, in primis nei confronti della fraternità. Come si fa a crescere in fraternità se abitualmente non si partecipa alla Messa quotidiana fraterna? Il Capitolo locale non è solo un momento nel quale si tratta della economia fraterna, ma esso è un laboratorio di fraternità, momento e luogo dove effettivamente si impara ad essere fratelli. 10 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Soprattutto come superiori, avremmo dovuto essere meno paurosi nell’indire il Capitolo locale, con un ordine del giorno ben preciso, in modo che diventi momento forte di animazione della fraternità. La vita dei consigli evangelici. Permettetemi qualche parola per sottolineare l’urgenza e l’importanza della qualità della nostra vita che vuole testimoniare il dono del Vangelo. Seguire più da vicino il Vangelo e le orme di nostro Signore Gesù Cristo, come afferma la formula della nostra professione, è “vivere in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità…per tutto il tempo della mia vita”. Per investire realmente nel futuro è necessario soprattutto un recupero e un salto di qualità nella vita di fede. L’impegno di penetrare sempre più profondamente nella fede che abbiamo ricevuto da Dio e di applicarla sempre più nella nostra vita (cfr. Cost., 180,1) deve necessariamente portarci a ricentrare la nostra vita in Cristo; diventa impegno fondamentale la fedeltà ai consigli evangelici che costituiscono la modalità per mettere al centro della nostra vita la Persona di Cristo. Autorità e obbedienza sono ambedue doni del Signore per camminare insieme verso di Lui. In questo cammino il dialogo diventa indispensabile. Quando autorità e obbedienza sono sostenute dal dialogo fraterno conducono alla santificazione vicendevole. L’obbedienza per San Francesco segna i confini della fraternità, per cui essere fuori dall’obbedienza, significa vivere fuori dalla fraternità. Se uno vuole essere libero e obbediente, deve imparare a stare dentro la situazione per affermare il rapporto con Cristo. L’obbedienza ci permette di corrispondere al mistero di Dio abbracciando qualsiasi situazione che abbiamo davanti, anche quella più negativa, per cui, l’obbedienza, diventa un metodo con cui uno rinnova anche la sua mentalità, serve a crescere e non crea distanza tra chi obbedisce e chi comanda. Circa il voto di castità, si rilevano alcune difficoltà. Problemi affettivi segnano il vissuto di alcuni confratelli. Alcuni di questi sono impegnati ad affrontarli in modo responsabile, con l’aiuto e l’accompagnamento attento e prudente. É necessario richiamarci tutti al principio educativo della correzione fraterna; spesso proprio nelle fraternità locali, si vedono i segnali di un fratello in crisi, ma non si ha il coraggio di intervenire, per diverse ragioni, con discrezione e carità sia verso il fratello sia nei confronti dei superiori. La carità vissuta nella vita comune della fraternità, aiuta e trova tutti i modi non solo per prevenire i problemi, ma anche per cercare le soluzioni quando un fratello vive delle difficoltà affettive. Le Costituzioni dicono: “Una caratteristica di San Francesco è la ricchezza di affetti e la capacità di esprimerli” (Cost.,169.1). Una vita casta vissuta in modo maturo diventa espressione di una ricchezza di affetti che nella vita fraterna, sull’esempio di San Francesco, trovano modo di esprimersi e di essere comunicati agli altri. In questo modo la fraternità cresce e si fortifica per superare le difficoltà legate al vivere insieme. Senza nulla di proprio: “i frati non si approprino di nulla, né casa, né luogo, né alcuna altra cosa” afferma la Regola bollata (FF, 90). Non possiamo certo dire che siamo vicini alla gente che ogni giorno fa esperienza di precariato. L’esempio di tanta gente che oggi nella nostra Sicilia sta vivendo nell’incertezza economica, potrebbe aiutarci a recuperare una certa austerità o sobrietà alla quale tanto in questo tempo ci invita l’amato nostro Papa Francesco. Forse che il Signore non chiede a tutti noi di inserire nella nostra vita una dimensione di austerità e di maggiore sobrietà? Le Costituzioni (67,3) e i vari CPO offrono degli insegnamenti pertinenti a riguardo: “Consapevoli che la minorità favorisce un rapporto più giusto e coerente con la gente umile del nostro tempo, tutte le fraternità si impegnino in una sincera revisione del nostro stile di vita, puntando a una effettiva solidarietà, evitando inutili sprechi, esagerato uso delle macchine ed altri mezzi della tecnologia moderna, domandandoci se effettivamente quanto possediamo sia essenziale per la missione che ci 11 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] deriva dal nostro carisma” (VII CPO, 26). Forse il Signore ci chiama ad un cammino di purificazione. COLLABORAZIONE “I percorsi stabili di collaborazione e di integrazione interprovinciale, nella formazione iniziale e permanente, sono da considerarsi realtà indispensabili in quanto aiutano ad acquisire una mentalità di condivisione e di confronto che tende a superare ogni forma di chiusura e di autosufficienza, aprono al senso di universalità dell’Ordine e favoriscono il valore della solidarietà del personale” (Prog. Form., 98,1). La formazione iniziale è un campo in cui la collaborazione interprovinciale si attua in maniera abbondante e incisiva. In realtà, essa è già in atto da tempo nella nostra Sicilia. Ha avuto bisogno di essere rivisitata nelle sue fasi e nei suoi metodi e programmi. Allo scopo di rivedere e rafforzare la collaborazione nel settore della formazione, accogliendo l’indicazione e l’invito del Ministro generale, a riguardo, i tre Ministri provinciali, all’inizio del triennio, hanno istituito una Commissione costituita da tutti i formatori delle nostre case di formazione in Sicilia. Dopo attenta riflessione e appassionato confronto fraterno hanno stipulato una “Convenzione per le case di formazione iniziale e specifica delle province cappuccine di Sicilia” che hanno presentato ai Ministri provinciali, i quali il 26 maggio 2011, hanno approvato e sottoscritto. Questa collaborazione vuole intensificarsi, ma nella verità del nostro carisma, custodito ed espresso dalle nostre Costituzioni. È erronea una formazione iniziale tesa al sacerdozio ministeriale perché essa termina con la professione perpetua. Il giovane bussa al convento per farsi frate, non prete. La formazione specifica, anch’essa in un certo senso iniziale, è altra cosa e deve venire dopo, attiene ad un frate già formato. Tutto ciò va delicatamente e decisamente esigito a livello di interprovincialità. Si tratta sicuramente di un cambio di mentalità, di metodo, di strutture formative, in particolare come impostazione e vita del postnoviziato. Esprimiamo un fraterno e caloroso grazie a tutti i confratelli delle case di formazione provinciali e interprovinciali per la dedizione e l’entusiasmo con cui svolgono il loro prezioso servizio: fr. Emiliano Strino nella casa di accoglienza vocazionale di Sortino; fr. Salvatore Zagone nel Postulato di Salemi; fr. Paolo Messina e fr. Giovanni Pollani nel postnoviziato di Ragusa. A tutti gli operatori della formazione iniziale un sentito grazie, Dio ve ne renda merito. LA FORMAZIONE PERMANENTE La formazione iniziale è intimamente legata alla formazione permanente che esprime il continuo cammino di conversione di tutta la fraternità. La formazione permanente è un altro campo in cui le tre provincie siciliane, in questo triennio, hanno collaborato. La formazione permanente non è altro che una realizzazione continua della nostra vocazione. Quindi senza dubbio e al di sopra di tutto, è dovere e diritto di tutti i frati curare la propria formazione permanente (cfr. Cost., 42,2) Sia ben chiaro che il modo di vivere quotidiano favorisce molto la formazione permanente. Infatti la prima scuola di formazione è l’esperienza di ogni giorno della vita religiosa nel ritmo normale di preghiera, di riflessione, di convivenza e di lavoro (cfr. Cost., 43). “Nessuno può esimersi dall’applicarsi alla propria crescita umana e religiosa, così come nessuno può presumere di sé e gestire la propria vita con autosufficienza. Nessuna fase della vita può considerarsi tanto sicura e fervorosa da escludere l’opportunità di specifiche attenzioni per 12 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] garantire la perseveranza nella fedeltà, così come non esiste età che possa vedere esaurita la maturazione della persona” (VC, 69). Nella formazione permanente un mezzo semplice e alla portata di tutti viene offerto dagli incontri provinciali ed interprovinciali dove i temi proposti all’approfondimento e al confronto fraterno sono per lo più relativi alla nostra vita consacrata, in particolare al nostro carisma francescano-cappuccino, come pure al nostro apostolato e ministero nella Chiesa e nel mondo. La partecipazione dei frati agli incontri di formazione permanente provinciale è più che buona, meno buona quella agli incontri interprovinciali. Ricordo che oggi gli incontri di formazione permanente sono ritenuti da tutti, sia a livello ecclesiale che sociale, momenti irrinunciabili di formazione. GOVERNO E ANIMAZIONE Abbiamo vissuto un triennio di serenità non ci sono state difficoltà rilevanti nel governo della Provincia. Credo che il più importante rapporto da istaurare in Provincia sia stato quello di creare un atmosfera di serenità, di rispetto e di stima reciproca. Nell’animazione della Fraternità provinciale gli strumenti che si sono usati sono quelli consueti dell’Ordine: Incontri e assemblee provinciali, capitolo straordinario, lettere circolari, le visite pastorali, riunioni con il Definitorio con scadenza regolare, riunioni di Guardiani ed economi ecc… La nostra fraternità provinciale si è sforzata, in questo triennio, di vivere le indicazioni che sono venute dall’Ordine e da quanto ci hanno proposto i diversi CPO, in modo particolare quello sull’economia e la povertà in fraternità; stimolati, anche, dalla visita economica di fr. Gian Maria Di Giorgio e dai suoi suggerimenti la Provincia si è impegnata nella realizzazione: equipe di esperti; associazione di volontariato; unica Agenzia assicurativa per flotta macchine; legalizzazione dei rapporti lavorativi con il personale laico e, dopo il Capitolo straordinario del 10-12 ottobre 2011, l’attuazione di una economia fraterna (centralizzata). In via di realizzazione una più trasparente gestione dei beni, un’amministrazione accurata in cui tutta la fraternità è protagonista e partecipe, lavorare per redigere uno statuto economico provinciale. Assieme all’economo provinciale e alla commissione economica si sta cercando di aiutare i frati ad una gestione il più possibile lineare e chiara, invitando ogni singola fraternità ad usare i nuovi registri per l’economia e a presentare alla curia provinciale il bilancio preventivo e consuntivo per ogni anno. Ringraziamo il Signore per tutto quello che abbiamo realizzato e preghiamolo che ci dia tanta grazia per vivere sempre e dovunque pienamente il nostro carisma francescano-cappuccino. CONCLUSIONE Da parte mia è doveroso, non per formalità, chiedere perdono per le mie inadempienze verso i fratelli. Posso affermare che non mi sono mai permesso di agire nei confronti di nessuno, spinto da spirito di rivalità o solo per far prevalere una “mia posizione”. Il mio atteggiamento è sempre stato orientato dal desiderio di ascolto, di dialogo e di sostegno. Però è così facile sbagliare quando si deve decidere! Se dunque in qualcosa ho disatteso alla voce dello Spirito (e questo certamente è accaduto), se sono stato disatteso, pigro, insensibile rispetto al bisogno di ogni persona a me affidata; se ho in qualsiasi modo offeso o prevaricato qualcuno di questi miei fratelli, chiedo 13 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] comprensione e perdono. Certo avrei fatto molto peggio se non fossi stato accompagnato, consigliato e a volte corretto da tutti voi che siete la mia famiglia. Vorrei far mia la preghiera che Tommaso da Celano, alla fine della Vita seconda di San Francesco, rivolge al Signore: “Dà loro forza per resistere, purificali perché risplendano, rendili fecondi perché portino frutto. Ottieni che sia effuso su di loro lo Spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai sempre amato Cristo crocifisso. Egli vive e regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen” (2Cel, 224; FF, 820). Ai miei confratelli Definitori, con i quali ho condiviso gioie e qualche dolore, il mio riconoscente grazie per la preziosa e solerte collaborazione, per la vicinanza fraterna e l’amicizia che mi hanno testimoniato in questo triennio, condividendo insieme l’attenzione e la sollecitudine per la nostra amata Provincia. Un grazie al mio Segretario fr. Giuseppe Gurciullo che con la sua competenza nel lavoro mi è stato compagno e fratello in questi anni; grazie all’Economo provinciale fr. Nello Scarpulla e al Rappresentante legale fr. Antonino Nestler. Un grazie particolare rivolgo alla fraternità di Siracusa: fr. Gaetano, fr. Marcellino e fr. Giuseppe Pecorella per avermi dato la grazia di condividere con loro tanti momenti di vita fraterna. Al Sig. Marcello Cioè, co-direttore della nostra biblioteca di Siracusa, esprimo gratitudine e ringraziamento per l’impegno e la professionalità con cui da anni è impegnato a far conoscere la storia cappuccina della nostra provincia. Se disponiamo in provincia del sito web ben fatto e la cosa più importante sempre aggiornato dobbiamo ringraziare fr. Vittorio Midolo per la sua passione e il suo impegno. Ringrazio tutti con riconoscenza. Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera, si degni, con la nostra collaborazione, di portarla a compimento. Benediciamo dunque il Signore e rendiamo grazie a Lui, con gli angeli, i santi e tutti gli uomini di buona volontà. Soprattutto con Maria, nostra sorella e madre, vergine fatta Chiesa e con Santa Lucia nostra patrona. A Lui che è la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, misericordioso Salvatore, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen! In fraterna comunione. fr. Vincenzo Zagarella Ministro Provinciale 14 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 20/13 PROSPETTO ECONOMICO-AMMINISTRATIVO (MAGGIO 2010/APRILE 2013) ENTRATE CONTRIBUTO DELLE FRATERNITÀ Augusta Calascibetta Caltagirone Ferla Gela Licodia Eubea Mazzarino (condonato 2010. Non versati 2012/maggio 2013) Melilli (non versati 2012/maggio 2013) Modica Palazzolo Acreide Ragusa Siracusa Sortino 11.200,00 9.800,00 10.800,00 5.400,00 11.200,00 3.200,00 2.000,00 2.000,00 14.800,00 3.200,00 6.200,00 11.400,00 8.800.00 100.000,00 FITTI CONVENTI Augusta – ISSA Augusta – Asilo (mag.2010/ago.2010) Calascibetta – Casina (mag.2010/apr.2012) Gela – Istituto teologico Leonforte – Coop. Shalom (mag.2010/apr.2011) Leonforte – Uffici comunali (2009/2010) Militello – Comunità Centro San Paolo SAS Vizzini – Comunità Terapeutica 18.000,00 1.200,00 14.400,00 18.600,00 6.506,00 46.000,00 90.063,00 68.571,00 263.340,00 VARIE Interessi bancari Stipendio di fr. Giuseppe Gurciullo (gen. 2012/mag. 2013) Pensione di fr. Giovanni Ciccotto (mag./ago 2010) SS. Messe celebrate (Curia) Rimborsi (abbonamenti riviste/assicurazioni/ecc.) 21.990,00 16.584,00 3.000,00 25.682,00 15.222,00 82.478,00 TOTALE 445.818,00 15 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] USCITE CURIA GENERALE Contributo Offerta al Ministro Generale (214° Capitolo Ordinario) Fondo di Solidarietà dell’Ordine 23.600,00 2.000,00 4.100,00 29.700,00 CIMP. CAP./CISM Quota Cimp. Cap. (2011/2012/2013) Contributi straordinari (Segreteria Cimp. Cap./Segretariati/Sito) Quota CISM (2011/2012/2013) Assemblee dei Superiori Maggiori (viaggi e 8.598,00 7.766,00 2.070,00 9.259,00 partecipazioni) 27.693,00 FORMAZIONE INIZIALE Tasse d’iscrizione e libri scolastici Convegni (viaggi e partecipazioni) Spese mediche e sanitarie Viaggio in Terra Santa (Postnovizi di Ragusa) Professione e Ordinazione Diaconale di fr. Raffaele Offerte alle fraternità di formazione (Ragusa-Sortino-Salemi) Contributo alla fraternità di PGV (Sortino – sett. 2010) Contributo al Postnoviziato (Ragusa – sett. 2010) Spese OVC (mag./ago. 2010) 5.602,00 5.239,00 7.861,00 3.750,00 2.015,00 12.400,00 20.000,00 10.000,00 20.388,00 87.255,00 FORMAZIONE SPECIALE E PERMANENTE Nota spesa Coll. Int.le San Lorenzo (sett. 2010) Nota spesa Fraternità di Gerusalemme (sett. 2010) Offerta Relatori (Formazione Perm. Prov.le e Interprov.le) 6.676,00 1.996,00 3.600,00 12.272,00 CONVENTI* Dichiarazioni dei Redditi IMU (ISSA Augusta) Tributi (SERIT <2010) Commercialista (Ragioniere Pagliaro di Sortino) Canone (tassa acqua e rifiuti di Mineo) Funerale di fr. Deodato Cannarozzo Contributo rifacimento tetto convento di Villarosa Contributo rifacimento tetto convento di Leonforte 41.502,00 3.332,00 6.593,00 1.003,00 1.104,00 1.900,00 2.500,00 2.000,00 16 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Contributo manutenzione Chiesa di Militello Saldo bollette fraternità di Mazzarino (SORGENIA) Architetto Samuele Cicitta (perizie immobiliari) Spese di manutenzione (mag./ago. 2010) 8.700,00 5.000,00 2.949,00 4.700,00 81.283,00 CURIA (RISTRUTTURAZIONE) Impianti (elettrico, telefonico, citofonico) Impianti (riscaldamento, climatizzazione, idrico) Smaltimento armadi in metalli e ponteggio Imbianchino (cartongesso, imbiancatura: segreteria e archivio) Levigatura pavimentazione (segreteria e archivio) Lavori di falegnameria Fabbro (struttura di consolidamento; soppalco) Pietra da Interni Armadi metallici d’archivio Corpi illuminazione Arredamento d’ufficio IVA 5.700,00 4.080,00 1.600,00 12.000,00 750,00 2.450,00 11.700,00 2.136,00 3.318,00 3.785,00 7.642,00 2.950,00 58.111,00 BIBLIOTECA PROVINCIALE Contributo Stipendi (n. 2 bibliotecari) Contributi statali per gli addetti alla biblioteca Servizi (telefonia, energia elettrica, ecc.) 2.500,00 12.031,00 3.468,00 3.942,00 21.941,00 COMUNICAZIONE E STAMPE Abbonamento riviste e libri Santorale (n. 12 volumi) Progetto Formativo (n. 50) Libretto Francesco Cascio Cappuccino (n. 700) Libro I Cappuccini in Palazzolo Registri economia fraternità locali Guida Liturgica Positio fr. Giuseppe M. da Palermo Computer e stampante Sito Web provinciale e tassa annuale Fotocopiatrice (n. 2) Cancelleria Tipografia 6.924,00 1.046,00 193,00 1.711,00 5.500,00 540,00 1.580,00 6.852,00 800.00 2.178,00 9.300,00 3.800,00 710,00 41.134,00 17 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] AUTOVETTURE E VIAGGI Assicurazione e Tasse di proprietà Carburante Manutenzione Acquisto autovettura 8.630,00 18.781,00 14.427,00 20.000,00 61.838,00 OFFERTE E CONTRIBUTI Prestito alla fraternità di Ragusa Regalie varie Elemosina (mag.2010/ago.2010) 50.000,00 2.797,00 5.955,00 58.752,00 VARIE Servizi (posta, telefono, energia elettrica, rifiuti urbani e acqua) Spese bancarie e postali Contributo cuoca fraternità di Siracusa (50%) Contributi INPS cuoca fraternità di Siracusa (50%) Contributo spese di vitto alla fraternità di Siracusa (50%) Contributo manutenzione orto Convento di Siracusa Spese sanitarie Spese personali Tessuto per gli abiti Escursione a Malta Climatizzatori (n. 3) Capitolo Generale 2012 Manutenzione impianto elettrico Lavori edili, smaltimento arredo biblioteca provinciale Cucina Curia Arredo mobili foresteria provinciale Pulizia straordinaria della Curia e trattamento pavimenti Viaggi 214° Capitolo Provinciale Ordinario Mater Dei Capitolo Provinciale Straordinario Cor Jesu 22.546,00 2.300,00 13.970,00 712,00 12.210,00 1.000,00 8.764,00 12.424,00 945,00 3.100,00 3.950,00 3.800,00 2.600,00 7.301,00 5.500,00 7.300,00 4.252,00 4.000,00 3.388,00 4.150,00 124.212,00 TOTALE Uscite non conteggiate nel conto provinciale * Saldo impianto fotovoltaico di Mazzarino (Prelievo IOR) 604.191,00 52.700,00 18 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] BILANCIO RESTO ATTIVO AL 30 APRILE 2010 ENTRATE (TRIENNIO TRASCORSO) TOTALE ENTRATE USCITE (TRIENNIO TRASCORSO) RESTO ATTIVO AL 30 APRILE 2013 676.621,00 + 445.818,00 = 1.122.439,00 604.191,00 = 518.248,00 FONDO CASSA PROVINCIALE (ECONOMIA CENTRALIZZATA) VERSAMENTO DEL 40% (31 MAGGIO 2012) Augusta Modica Sortino Siracusa Tot. 30.000,00 8.000,00 2.630,00 2.000,00 42.630,00 VERSAMENTO DEL 30% (31 DICEMBRE 2013) Augusta 21.000,00 Modica 4.200,00 Siracusa 1.500,00 Sortino 869,78 Tot. 27.569,78 TOTALE Tot. 70.199,78 Gela (40% non ancora trasferito) 131.280,00 Gela (30% non ancora trasferito) 53.176,00 184.456,00 fr. Nello Scarpulla Economo Provinciale 19 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 21/13 BIBLIOTECA PROVINCIALE “Innocenziana” Si illustrano brevemente di seguito le principali attività svolte dalla biblioteca provinciale di Siracusa da maggio 2010 a maggio 2013, che possono così riassumersi: 1) La biblioteca è stata interessata, fino al mese di aprile 2010, da ingenti lavori di ristrutturazione e rifacimento, già illustrati nella relazione del precedente triennio, che hanno lasciato in eredità una mole enorme di lavoro di ricatalogazione e risistemazione da fare con urgenza. E’ stata fondamentale in questo l’opera dei due tirocinanti neolaureati in Scienze dei Beni Culturali (dott. Domenico La Spada e Dott. Gaetano Nanna), dapprima in regime di volontariato e poi, dal febbraio 2012, assunti con contratto part time dalla Provincia. Grazie al loro lavoro la biblioteca è stata sommariamente ricatalogata, si è data continuità alla catalogazione informatizzata per alcuni fondi (sala lettura, fondo antico Licodia, fondo cultura cappuccina) e si è potuto riaprire al pubblico la struttura dal 01.02.2012 (dopo 3 anni di chiusura). In data 07.01.2012 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione, con la partecipazione del Prof. Paolo Giansiracusa, docente di Storia dell’Arte. 2) Continuazione dell’adesione al Servizio Bibliotecario Regionale, che ci obbliga alla partecipazione attiva alle assemblee e a tenere rapporti con il Comune di Siracusa, capofila dell’iniziativa, e con la Soprintendenza. Siamo esentati dai canoni associativi. 3) La biblioteca, per meglio farsi conoscere al pubblico e incrementare la frequentazione, ha programmato e ospitato una serie di iniziative culturali, coinvolgendo le associazioni del territorio. L’iniziativa sta riscuotendo un buon successo. In particolare sono stati ospitati i seguenti incontri: - 6 luglio 2011 conferenza organizzata da Italia Nostra sulla progettazione del territorio della latomia dei Cappuccini e illustrazione della storia della presenza cappuccina sul luogo; aprile 2012, partecipazione alla 14° settimana della Cultura con mostra e conferenza nel convento di Sortino sul tema “L’Uomo e sue parti: figurato e simbolico”; 27 ottobre 2012, conferenza per il Centro Studi Tradizioni Popolari sul tema: “Le radici della parola: influenze orientali sui nomi di Siracusa e Aretusa”; 16 novembre 2012, presentazione del volume di Giuseppe Bufardeci, “Basalatu”, a cura del Prof. Corrado Di Pietro; dicembre 2012, conferenza dell’associazione Rosolinesi di Siracusa sugli usi e costumi di Rosolini e dei suoi emigranti; 20 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] - gennaio 2013, presentazione del volume di fr. Matteo Pugliares, “Imperfetto; - 21 aprile 2013, conferenza dell’associazione Rosolinesi di Siracusa sul tema “Rosolini, immagini e territorio”, a cura del Prof. Piero Meli; 3 maggio 2013, visita guidata virtuale ai soci di Italia Nostra e ai parrocchiani sul tema: “Tesori d’arte nella chiesa dei cappuccini”, a cura dello scrivente. Questa iniziativa sarà ripetuta, in data 7 giugno, per i parrocchiani in occasione delle iniziative collegate all’anno della Fede; 11-17 maggio 2013, prestito di alcuni libri antichi per una mostra in collaborazione con la Biblioteca Arcivescovile e il Centro Studi Internazionale del Barocco, dal titolo “Le feste e - - - la città in Sicilia nell’età del Barocco”; 25 maggio 2013, conferenza dell’associazione Società Siracusana di Storia Patria, sulla figura dello scomparso Prof. Carmelo Tuccitto, cultore di tradizioni siracusane. 4) Inoltre, nell’ottica della attività culturale promossa dalla biblioteca per la divulgazione della cultura cappuccina, nel mese di maggio 2010 è stato presentato nel convento di Palazzolo, un ulteriore volume dal titolo “I conventi cappuccini di Palazzolo Acreide”, a cura e spese della Provincia. Il libro è stato il frutto della continuazione del progetto culturale approvato dalla Provincia sin dal 2005, e concretizzatosi con monografie storiche programmate in precedenza. 5) E’ inoltre stato realizzato anche un ulteriore volume dal titolo provvisorio “Biblia Pauperum – Le pale d’altare delle chiese cappuccine del Val di Noto”, frutto di tre anni di lavoro dal 2010 al 2013, che avrebbe dovuto essere stampato in questo periodo ma che ancora non ha visto la luce per motivi a me ignoti. 6) Nell’ottica dell’attività della biblioteca, può essere annoverato anche il riordino e la sistemazione in categorie dell’archivio storico provinciale nella sua nuova sede, composto in atto da circa 1800 tra faldoni e registri, che attendono ora la realizzazione di un catalogo informatizzato. Già così, comunque, l’archivio è ora fruibile ai frati e agli studiosi interessati. Queste, a grandi linee, le attività svolte e quelle in itinere. fr. Marcellino Margarone Marcello Cioè 21 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 22/13 VENERABILE P. INNOCENZO DA CALTAGIRONE La devozione al Venerabile P. Marcinò aumenta sempre di più. Sono tanti i pellegrini che giornalmente vengono presso la tomba del Venerabile per ringraziare o chiede grazie e protezione. Il bollettino del Venerabile viene stampato, ogni anno, in 24.000 copie più 12.000 copie del calendario. *** Nel triennio sono venuti a tenere il discorso commemorativo del Venerabile: Il nostro Vescovo S. Ecc. Mons. Calogero Peri; il nostro caro confratello, della Provincia di Palermo, P. Giovanni Spagnolo, autore del bellissimo libro “Messaggero di pace a piedi scalzi per l’Europa Innocenzo da Caltagirone Ministro Generale dei Cappuccini (1589-1655)”; S. Ecc. Arcivescovo Emerito di Siracusa Giuseppe Costanzo. *** Sono venuti a visitare la nostra Chiesa, il Museo-Pinacoteca, e il Presepe Monumentale, oltre ai turisti normali anche personaggi militari, dell’arte e della cultura come il Generale della Guardia di Finanza di Sicilia, Vittorio Sgarbi (per la seconda volta) e il giornalista, inviato del TG1 a Londra, Antonio Caprarica. *** Il nostro impegno è sempre quello di accogliere i pellegrini, devoti a P. Innocenzo che vengono a pregare presso la sua tomba. Diffondere la conoscenza del Venerabile attraverso la diffusione del Bollettino e del Calendario, organizzare al meglio la Commemorazione con la speranza, ogni anno, di avere la partecipazione di tutti i frati e delle comunità, francescane e non, che frequentano i nostri conventi. fr. Antonino Nestler 22 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 23/13 FORMAZIONE PERMANENTE Segretariato della Fraternità Il segretariato della fraternità è stato composto da: fr. Pietro Giarracca, fr. Giovanni Salonia, fr. Paolo Messina, fr. Emiliano Strino e fr. Nello Scarpulla, si è riuniti all’inizio di ogni anno pastorale per organizzare i vari incontri di formazione permanente. Ogni anno abbiamo cercato di seguire un tema per approfondirlo sotto diversi aspetti. Nel primo anno 2010-2011, cogliendo l’invito della CEI con la lettere programmatica per il nuovo decennio sul tema: “Educare alla vita buona del Vangelo”, ci siamo soffermati sull’educazione vista in vari ambiti. Gli incontri sono stati i seguenti: - «Educarsi per educare» (relatore: dott. Tonino Solarino) - «La vita ci educa» (relatore: fr. Nello Dell’Agli) - «I giovani ci educano» (relatore: sr. Katia Roncalli, S.F.Alc.) - «Il lebbroso ci educa» (relatore: dott. Gianni Petiti) Nel anno 2011-2012 ci siamo fermati a guardare attorno a noi la realtà con gli occhi di Francesco, gli incontri sono stati i seguenti: - Francesco e la città. Rilettura di Francesco e il lebbroso (relatore: Dott. Tonino Solarino); - Violenza e Giustizia. Rilettura del lupo di Gubbio (relatore: Dott. Orazio Mezzio); - Francesco parla alla città. Nuovi linguaggi per l’ evangelizzazione (relatore: fr. Dino Dozzi); - Pellegrinaggio provinciale a Malta, Per l’anno 2012- 2013 dietro suggerimento della Commissione per la preparazione di un progetto provincia abbiamo scelto di affrontare alcune tematiche riguardanti la vita della provincia. Si è optato di lasciarci accompagnare in questo cammino da un Relatore unico che ad ogni incontro desse delle indicazioni sull’argomento, e nel mese successivo le fraternità divise per zone dovevano affrontare insieme e presentare una sintesi da sottoporre al relatore. Il Relatore che ci ha accompagnati in questo cammino è stato Fra Lorenzo Pasquini della provincia Toscana. Gli argomenti sono stati i seguenti: - "Presentazione del Progetto Provincia e La nostra vita di preghiera in Fraternità" - "La nostra vita apostolica" - "Riqualificazione delle nostra presenza" - Sintesi conclusiva degli incontri provinciali sul Progetto Provincia Nel triennio ad ogni incontro provinciale c’è stata sempre una buona partecipazione. 23 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Formazione Permanente Inteprovinciale A partire da questo triennio dopo l’invito del ministro generale ad una maggiore collaborazione tra le tre provincie siciliane anche per la formazione permanente, oltre che per la formazione iniziale, si è iniziato un cammino di incontri bimestrali tenuti presso il convento di Caltanisetta. All’inizio di ogni anno ci siamo incontrati i segretari della fraternità delle tre provincie per fare una programmazione comune. Il primo anno 2010-2011, dopo la revisione del progetto formativo dei Cappuccini italiani ci siamo soffermati sul nuovo progetto formativo per coglierne nuovi suggerimenti e contributi. Gli incontri sono stati i seguenti: - «Il progetto formativo: per una fedeltà al nostro carisma» (relatore: don Gian Franco Poli, CMF) - «Progetto formativo Cappuccini Italiani» (relatore: fr. Franco Carollo) - «Progetto formativo Cappuccini Italiani» (relatore: fr. Carmine Ranieri) - «Il progetto formativo e la formazione nell’Ordine» (relatore: fr. Rocco Timpani) Per l’anno 2011-2012 Il percorso scelto ha avuto come tema «La vita fraterna: dono e compito per la comunione» (cf Progetto Formativo art. 2). Con esso si è voluto rilanciare la centralità della nostra vita fraterna, scoperta come luogo in cui crescere nella relazione, che si nutre ed alimenta nella liturgia, per divenire via di evangelizzazione. Dall'invito di diversi frati si è fatta una due giorni residenziale dove hanno partecipato un buon numero di frati. Gli argomenti dell’anno sono stati: - La vita fraterna, dono e compito per la comunione (Relatore: fr. Jaime Rey Escapa, Direttore della Escuela Superior de Estudios Franciscanos di Madrid e membro del Consiglio Internazionale per la formazione dell’Ordine). - La vita fraterna come via di evangelizzazione Relatore: fr. Pawel Teperski (OFMcap Cracovia), - Crescere nella relazione Relatore: fr. Enzo Fortunato permanente) - La liturgia, “fons et culmen” della vita fraterna. Relatore: fr. Franco Carollo, liturgista e Segretario nazionale per la Fraternità (Due giorni di Formazione Per l’anno 2012-2013 nell’anno della fede ci siamo soffermati sul tema della fede e si è organizzato un pellegrinaggio Esercizi Spirituali in Terra Santa a livello interprovinciale. Gli argomenti sono stati: - 50° d’indizione del Concilio Vaticano II e Anno della fede: La fede come risposta a Dio che si rivela. Relatore Fra Gianluigi Pasquale - “E il Signore mi dette tale fede…” (2Test; FF 111). La fede professata da Francesco di Assisi (Relatore: Fr. Pietro Maranesi). - La fede pregata - Mons. Mario Russotto - 5-12 Marzo - Pellegrinaggio in Terra Santa: “Sulle orme della fede” 24 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Per quanto riguarda la partecipazione agli incontri interprovinciali di Caltanisetta la partecipazione dei frati di tutta la Sicilia e stata buona, mentre è stato presente un numero esiguo dei frati della nostra provincia. fr. Pietro Giarracca 25 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 24/13 POSTNOVIZIATO/STUDENTATO INTERPROV.LE DI SICILIA Segretariato della Fraternità INTRODUZIONE All’inizio del triennio appena trascorso i tre ministri provinciali delle Provincie Cappuccine di Sicilie, fr. Enzo Marchese, fr. Luigi Saladino e fr. Enzo Zagarella, insieme ai loro definitori, hanno deciso di formulare un nuovo piano per la formazione iniziale e per la formazione al ministero ordinato. In tale progetto la provincia di Siracusa si è assunta l’incarico della presenza del postnoviziato. All’interno di tale rinnovamento delle tappe di formazione, la fase del postnoviziato, così come presso le altre provincie italiane, è stata pensata per avere una durata triennale, durante la quale accompagnare i formandi verso l’impegno definitivo nella nostra vita evangelica con la professione perpetua (cfr. Progetto Formativo dei Frati Minori Cappuccini Italiani, art. 69). Attraverso una serie di incontri i formatori delle tre tappe, postulato, postnoviziato e studentato, hanno progettato un piano formativo che pongo in allegato e che è stato presentato per la valutazione ai provinciali e ai definitori delle tre provincie siciliane. Tale piano formativo completa la “Convenzione per le case di formazione iniziale e specifica delle province cappuccine di Sicilia”, che redatta dai formatori delle tre tappe, è stata approvata dai tre ministri provinciali nel luglio del 2011. La casa scelta per ospitare il postnoviziato è stata quella di Ragusa. I provinciali, infatti, hanno ribadito più volte, anche negli incontri tenuti con i frati formandi, l’opportunità di un convento di dimensioni modeste, per facilitare la creazione di un clima fraterno e familiare. Alcuni lavori di ristrutturazione al convento di Ragusa sono stati necessari per accogliere in modo adeguato i frati in formazione e la fraternità formatrice. Si sono dovuti rinnovare i servizi igienici, realizzandone altri due nuovi per il numero accresciuto di frati. Sono state ricavate altre stanze per ospitare eventuali frati di passaggio a Ragusa. Si è dovuta realizzare una scala esterna alla zona della clausura per permettere l’utilizzo delle aule catechistiche senza infrangere la privacy della nostra fraternità. Purtroppo il protrarsi di alcuni lavori, anche dopo l’arrivo di tutti i formandi, ha creato alcuni disagi alla vita fraterna. 26 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] COMPOSIZIONE La fraternità formatrice è composta da Fr. Paolo Messina, guardiano e maestro del postnoviziato e studentato, fr. Giovanni Pollani, della provincia di Palermo, vice-maestro, e fr. Pietro Giarracca, vicario della casa, economo e parroco della Sacra Famiglia, parrocchia alla quale è legata la casa di postnoviziato. Colgo l’occasione per ringraziare fr. Giovanni e fr. Pietro per la proficua, sincera, valida collaborazione, cresciuta nel corso del triennio, per la condivisione autentica delle responsabilità. In particolare un ringraziamento va fatto a fr. Giovanni, che ha creduto fortemente nel valore della collaborazione interprovinciale, dandone in prima persona l’esempio con la sua scelta di venire a svolgere il suo servizio presso una casa formativa al di fuori della sua provincia di appartenenza. Il fatto che sia il maestro che il vicemaestro non avessero ancora concluso il loro percorso di studi per la Licenza, ha creato alcuni disagi iniziali. Infatti fr. Paolo è stato assente dalla casa di Formazione, fino al febbraio 2011, per poter preparare e discutere la sua tesi presso lo Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme. Al suo ritorno fr. Giovanni ha chiesto un periodo per poter completare la tesi di Licenza in Teologia della Vita Consacrata. Per tale motivo è stato assente tra marzo e maggio dello stesso anno. Tali assenze, seppur necessarie, non sono state accolte positivamente dai formandi e hanno avuto ripercussioni negative sulla vita fraterna. Il primo gruppo di postnovizi era formato da fr. Palush Sana, fr. Michelangelo Parisi e fr. Gabriele Ciaccio, che hanno emesso la professione temporanea dei voti religiosi, alla fine del loro anno di noviziato, il 17 settembre 2010, a questi l’anno successivo si è aggiunto fr. Rafael Antonio Rivera Gouriyu. Tutti e quattro i postnovizi appartengono alla provincia religiosa di Palermo. A questo gruppo di frati si sono aggiunti altri provenienti dallo studentato di Palermo. Sebbene, infatti, la riformulazione del piano della presenza delle case di formazione nelle diverse provincie prevedesse che la Provincia religiosa di Messina accogliesse lo studentato, il provinciale fr. Luigi Saladino ha espresso l’impossibilità da parte della sua provincia di assicurare una adeguata fraternità di formazione ed una casa di formazione in questo triennio appena conclusosi. Per tale ragione fr. Enzo Marchese e fr. Enzo Zagarella hanno deciso di trasferire presso la casa di Ragusa anche fr. Vittorio Midolo, professo perpetuo, fr. Francesco Bellaera, all’epoca professo temporaneo ma che nel corso del triennio ha emesso i voti perpetui, entrambi della provincia religiosa di Siracusa; fr. Alessandro Campanella, professo perpetuo, e fr. Francesco Buttitta, professo temporaneo, l’uno e l’altro della provincia di Palermo. Si è venuto quindi a creare una situazione in cui postnoviziato e studentato, pur essendo due fasi formative differenti, hanno condiviso la stessa casa e parte delle attività formative. Durante il triennio fr. Gabriele e fr. Francesco Buttitta, hanno maturato la scelta di lasciare l’ordine, il primo all’inizio del secondo anno di postnoviziato, il secondo a luglio 2012. Il discernimento sereno fatto personalmente, con l’accompagnamento del padre spirituale e con i formatori ha portato ad una decisione ferma e pacifica. Entrambi infatti hanno compreso che il Signore non li chiamava ad una vita di povertà, castità e obbedienza. Nel luglio del 2012 fr. Alessandro Campanella ha chiesto e ottenuto da parte del suo provinciale il trasferimento presso il convento di Caltanissetta, per proseguire in un nuovo contesto, non più formativo, gli studi di teologia. 27 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Vorrei ringraziare, a tal proposito, fr. Evaristo Zavattieri, che, come padre spirituale, ha accompagnato i formandi in questo triennio, con una presenza assidua, proficua e feconda. Tutti coloro che si sono confrontati con lui si sono sentiti ascoltati, accolti e compresi nelle loro esigenze. VITA FRATERNA L’orario della fraternità, scelto insieme ai formandi, è stato così strutturato: Sveglia: ore 6:30 Meditazione: comunitaria ore 6:45 Lodi: ore 7:00 Messa comunitaria: ore 7:30 Ora Media: ore 15:30 Meditazione comunitaria: ore 19:15 Vespri: ore 19:30 La preghiera in fraternità, il capito locale, il ritiro mensile e le vacanze estive insieme sono stati i capisaldi della nostra vita fraterna. Momenti in cui condividere la scelta per il Signore, i progetti personali e di fraternità, la gioia e la festa dello stare insieme. I capitoli locali non sono stati solo momenti di organizzazione della vita fraterna, ma anche luoghi di verifica della stessa, e di approfondimento delle nostre scelte di vita di povertà, di obbedienza e di preghiera, lasciandoci guidare in alcune occasioni dalle riflessioni di fr. Giacomo Bini contenute in un suo recente scritto “Ritorno alla intuizione evangelica francescana” (Edizioni Biblioteca Francescana), in altre da alcuni scritti di Benedetto XVI. Ringrazio tutti i frati: fr. Enzo La Porta, fr. Gaetano La Speme, fr. Emilio Messina, fr. Francesco Vinci, fr. Bruno Macrì, maestro del noviziato interprovinciale dell’Italia Meridionale, ma anche Don Gianni Mezzasalma, della Comunità “Eccomi manda me” di Ragusa, e a fr. Natanaele, che sta iniziando una nuova forma di vita presso la Diocesi di Caltagirone, i quali nel corso di questi tre anni hanno tenuto le meditazioni durante i ritiri spirituali. Hanno saputo spezzare la parola di Dio, l’esperienza di vita di Francesco in maniera arricchente per lo spirito di coloro che li hanno ascoltati. Un grazie anche a fr. Elvio Battaglia che nel luglio del 2012 ha tenuto un corso di esercizi spirituali a Gibilmanna a cui ha partecipato la nostra fraternità di Ragusa. I tempi forti di Avvento e Quaresima sono stati arricchiti dalla Lectio Divina settimanale di fr. Emilio Messina. Nel maggio del 2011 la nostra fraternità ha ricevuto la visita di fr. Rocco Timpano, all’epoca Segretario Generale della Formazione. Dopo colloqui personali con tutti i formandi e con i formatori, ha espresso un giudizio positivo sull’andamento della tappa formativa, così come era stata pensata, invitando tutti alla costruzione di un clima di collaborazione e di sincero affetto fraterno. Occasioni importanti e di festa vissute dalla nostra fraternità sono state: il lettorato di fr. Francesco Bellaera e di fr. Vittorio Midolo nel novembre 2010, e l’accolitato dello stesso fr. Vittorio nell’ottobre 2011 durante il capitolo straordinario della Provincia religiosa di Siracusa; la 28 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] professione perpetua dei voti religiosi emessa da fr. Francesco Bellaera alla fine dello stesso mese; l’accolitato ricevuto dallo stesso nel novembre 2012. Tali momenti hanno portato un clima di gioia e serenità, facendo maturare in tutti la consapevolezza che il percorso formativo di un singolo frate non solo avviene all’interno della fraternità ma accade grazie ad essa. Momenti più difficili e tristi sono state le partenze di fr. Rafael per la morte del padre nel gennaio 2012 e della madre nell’ottobre dello stesso anno. Come fraternità abbiamo però sperimentato una comunione vera anche in tali occasioni, nonostante la distanza abbia impedito di essere presenti ai funerali. STUDIO E FORMAZIONE I formandi hanno ricevuto la formazione teologica presso l’Istituto Teologico Ibleo San Giovanni Battista, di Ragusa. Questo istituto è legato da una convezione alla Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, ed è nato per la formazione dei seminaristi della diocesi di Ragusa. In tale istituto postnovizi e studenti hanno convissuto con la presenza di seminaristi e di altri religiosi. Tuttavia il numero esiguo di studenti non ha favorito lo stimolo per un confronto fruttuoso tra scelte di vita differenti all’interno dell’unica chiesa di Cristo. Inoltre per gli studenti il passaggio dalla Facoltà Teologica di Sicilia all’ITI di Ragusa ha comportato alcuni disagi a causa dei differenti piani di studi. Essi hanno dovuto seguire oltre ai normali corsi di studi anche numerosi corsi tutoriali, con un numero maggiore di esami da sostenere rispetto al normale anno in corso, con tutte le difficoltà di organizzazione dei tempi che questo ha comportato. Oltre agli studi teologici nel corso del triennio sono stati proposti ai formandi altri momenti di formazione, sia insieme, sia distinguendo le diverse fasi formative. fr. Nello Dell’Agli della Fraternità di Nazaret e fr. Emiliano Strino hanno tenuto un corso sui voti religiosi, dal punto di vista psicologico, il primo e attraverso gli scritti di Francesco d’Assisi il secondo. Inoltre fr. Emilio Messina ha tenuto per i postnovizi un corso per sulla Lectio Divina. Agli stessi fr. Giovanni Pollani nel corso del triennio a fatto una serie di incontri sulla Teologia della vita religiosa e sulla Storia della vita religiosa. fr. Paolo Messina, infine, ha approfondito le lettere di Francesco d’Assisi. Gli studenti, invece, hanno intrapreso un percorso per approfondire la figura del sacerdote, attraverso la Sacra Scrittura, con p. Cesare Geroldi SJ, nella figura di P.Pio sacerdote cappuccino, con fr. Enzo La Porta, nei canoni del Codice di Diritto Canonico, con fr. Giuseppe Gurciullo. Infine fr. Enzo La Porta durante l’ultimo anno ha fatto agli stessi studenti una serie di incontri sulla Presyterorum Ordinis. I miei più grati ringraziamenti a tutti coloro che in misura diversa hanno fornito la loro collaborazione per la formazione degli studenti e dei postnovizi, mettendosi a disposizione in modo generoso, condividendo la loro ricca preparazione in modo semplice e profondo allo stesso tempo. Le risonanze dei formandi sono infatti state in tutti i casi molto positive. La decisione di creare due percorsi formativi differenti, per postnovizi e per gli studenti, è nata da una esigenza degli stessi formandi ed è stata apprezzata dagli stessi, perché più rispondente alle scelte di vita relative alla loro tappa formativa (vocazione alla vita religiosa; vocazione al ministero ordinato o fraterno). 29 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Nel piano formativo il terzo anno di postnoviziato è pensato libero da impegni scolastici per poter fornire l’opportunità di alcune esperienze forti, in determinati campi del carisma francescanocappuccino. Per tale motivo nel luglio 2012 fr. Michelangelo Parisi è partito per un periodo di 6 mesi in Madagascar, per fare un esperienza di vita missionaria. Ringrazio fr. Francesco Vinci e fr. Vittorio Sirinzotti, della provincia romana da anni missionario in Madagascar, per aver permesso che tale esperienza si realizzasse. Nella visione di una formazione personalizzata che guardi allo specifico della situazione del formando, fr. Enzo Marchese ha ritenuto opportuno che fr. Palush Sana vivesse il suo terzo anno di postnoviziato ancora a Ragusa, per seguire il secondo anno e così completare il biennio filosofico di Studi teologici, prima del trasferimento allo studentato. MINISTERO PASTORALE ED ESPERIENZE ESTIVE La presenza in parrocchia di svariati gruppi, di differente età e di diversa spiritualità, ha dato possibilità ai postnovizi e agli studenti di inserirsi, per un loro impegno nella pastorale, nella realtà che essi ritenevano più confacente alle loro esigenze. Questo primo approccio con le attività pastorali è stato sempre seguito e verificato nei colloqui mensili con il maestro, cercando di superare le difficoltà emerse, di evidenziare i talenti che ognuno metteva a disposizione. In questi tre anni una settimana di Luglio è stata dedicata alle vacanze di fraternità. Ospiti presso case di benefattori, abbiamo condiviso un tempo di serenità e di svago presso Donnalucata (Rg), tempo necessario e opportuno dopo le fatiche dell’anno di studio per i formandi e dell’anno pastorale per i formatori. Un momento forte per la nostra fraternità è stato il viaggio in Terra Santa nel luglio 2011. Percorrere i luoghi di Gesù e della storia sacra, insieme come fratelli ha permesso nuovi incontri tra di noi, nuovi perché rinnovati nel cuore. Durante l’estate i postnovizi e gli studenti hanno svolto diverse attività in provincia (missione di evangelizzazione, campi vocazionali, campi estivi con ragazzi, cura dei frati ammalati). La settimana di studi francescani organizzata ogni anno a Baida dai Frati Minori di Sicilia è stata un’occasione di formazione per i formandi e di conoscenza con le altre famiglie francescane di Sicilia, dato che durante il triennio, per motivazioni non dipendenti dai frati cappuccini, gli incontri interobbedenziali non si sono potuti svolgere. Nell’agosto del 2011 da parte del Ministro Generale è stata richiesta la collaborazione degli studenti e dei postnovizi italiani per il trasferimento dei documenti dalla Curia Generale al Collegio internazionale, tre dei nostri frati hanno dato la disponibilità a partire e hanno prestato servizio a Roma per una settimana. A fine luglio 2012, fr. Francesco Bellaera, in qualità di vice-rappresentate nazionale degli studenti e post-novizi cappuccini, fr. Palush Sana, come rappresentate locale, insieme a fr. Raffaele e al maestro hanno partecipato alla Convocazione nazionale degli studenti e post-novizi cappuccini che si tiene ogni due anni, e che in questa occasione si è svolta a Re (Vb). Il confronto con le altre case formative, i sapienti e ricchi interventi dei relatori, il clima fraterno sono stati solo alcuni degli aspetti positivi di tale momento formativo. 30 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] PARERE DEI POSTNOVIZI E DEGLI STUDENTI Mi sembra giusto, prima di concludere, questa relazione dare voce anche ai frati in formazione. Alcuni, oltre alle difficoltà suddette dovute alla contemporanea presenza nello stesso luogo di due fasi formative differenti, hanno lamentato anche la scelta della casa. Il convento di Ragusa agli stessi è apparso inadatto per le dimensioni ridotte, per un numero così elevato di frati, per la presenza della parrocchia, legata al convento che creerebbe troppa confusione e un clima non adatto allo studio. Altre difficoltà sono emerse per l’organizzazione non ottimale dell’Istituto Teologico Ibleo. Non è mancata la voce di chi ha invece apprezzato l’esperienza di Ragusa, proprio per le stesse motivazioni, sottolineando lo stimolo ricevuto proprio dalle diverse realtà della parrocchia, e per una dimensione ristretta della casa che obbligava ad affrontare i momenti di tensione naturali nella vita fraterna. Una necessità che emersa è stata anche quella di dare continuità e stabilità alle tre fasi, e di non ridiscutere il piano formativo, se no per migliorare e superare le diverse difficoltà emerse, ma cercando di mantenere quanto più possibile l’indirizzo generale del piano formativo. CONCLUSIONE Infine voglio ringraziare i tre ministri provinciali per la fiducia accordata a me e alla fraternità formatrice per un incarico molto delicato come quello della formazione del postnoviziato e dello studentato. Questi tre anni sono stati anche per me un motivo di crescita e di maturazione personale, della mia umanità e della mia scelta vocazionale. Voglio affidare il lavoro fatto, il tempo trascorso alla protezione materna di Maria, che come ogni madre possiede uno sguardo aperto al futuro, capace di scorgere già nel tempo presente i germogli della vita nuova che il Signore ha seminato nei cuori di ognuno di noi. fr. Paolo Messina 31 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 25/13 “Dava loro il Signore parola e spirito conforme ai bisogni, onde fossero in grado di proferire parole capaci di penetrare il cuore di molti uditori, e soprattutto dei giovani, a preferenza degli anziani. Quelli abbandonavano padre e madre e averi, e li seguivano indossando l'abito dell'Ordine.” (AnPer IX, 41) PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE Segretariato della Fraternità Cari fratelli, vorrei cominciare questa mia relazione con una citazione tratta dalla Lettera Circolare che il Ministro Provinciale ha inviato a tutta la provincia poco più di un mese dopo lo scorso Capitolo elettivo: «Un aspetto fondamentale del programma, dettatoci dal Capitolo provinciale […], resta come sempre, la pastorale giovanile e vocazionale. Il convento di Sortino sarà centro di pastorale giovanile, vocazionale e di accoglienza e tutta la fraternità in funzione di esso, in modo da convogliare tutte le risorse di personale e di mezzi per questo progetto primario» (Lett. Circ. n. 02 del 28/07/10). Mi sembra che da queste parole emergano almeno due cose importanti. Da un lato la continua (come sempre) tensione nei confronti di un campo della nostra pastorale così complesso e coinvolgente; dall’altro, il pressante e condiviso desiderio di lavorare e impegnarsi per la promozione del nostro carisma (progetto primario). La fraternità di Sortino è giunta al completo nel mese di settembre 2010 ed era così composta: fr. Evaristo Zavattieri (guardiano), fr. Emiliano Strino (vicario), fr. Matteo Pugliares (economo) e fr. Fiorenzo Muzzicato. Dopo un primo periodo iniziale, in cui la fraternità ha dovuto fare i conti con le difficoltà di tipo logistico-strutturale, è stato possibile avviare il servizio di accoglienza che, dopo poco più di due mesi, ha subìto una rilevante modifica: il guardiano fr. Evaristo è stato trasferito a Mazzarino a seguito della improvvisa scomparsa di fr. Deodato Cannarozzo. Come già detto, nell’ultimo Capitolo straordinario (ottobre 2011), la fraternità si è chiesta se fosse venuta meno la priorità che lo scorso Capitolo Provinciale aveva attribuito alla casa di accoglienza vocazionale di Sortino. Il trasferimento di fr. Evaristo ha comportato la conseguente ridefinizione degli impegni e dei ruoli in fraternità, tra cui la mia assunzione della carica di guardiano che ha creato non poche difficoltà: si trattava di mettere insieme, nel migliore dei modi, ad intra il servizio di accoglienza dei giovani in ricerca, e ad extra la pastorale vocazionale provinciale e la collaborazione con la pastorale vocazionale della diocesi richiestami dal Vescovo in qualità di responsabile in collaborazione con P. Alfredo. 32 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Il Ministro Provinciale, sempre al corrente della situazione, ha incoraggiato la fraternità e me a fare il possibile dicendo che «se non potevamo dare il 100%, almeno avremmo dovuto lavorare per il 60». Sono consapevole però che il possibile non soddisfa né me né la Provincia. Per sostenere e rilanciare il servizio di PGV, si è pensato di coinvolgere diversi frati della nostra provincia che hanno costituito assieme a me una sorta di equipe: fr. Enzo La Porta, fr. Gaetano La Speme, fr. Giuseppe Gurciullo, fr. Paolo Messina, fr. Vittorio Midolo e fr. Francesco Bellaera. A questi desidero esprimere la mia gratitudine per la loro disponibilità: sono stati per me il segno concreto del desiderio di voler fare le cose, animati da quello spirito fraterno che ci contraddistingue come frati. Certamente la buona volontà dei membri dell’equipe ha dovuto fare i conti con i molteplici impegni che ognuno di essi aveva nelle loro fraternità di appartenenza. Credo che molti di voi condividano che l’optimum per questo servizio sarebbe un numero di frati totalmente dedicati a questo impegno e che vivano in un unico luogo. Ciò è già in atto in altre esperienze di vita religiosa dove sembra che si raccolgano frutti concreti. Anche suor Katia ci ricordava l’importanza di avere in Provincia una fraternità locale adibita esclusivamente a questo servizio, per il quale è necessario investire e rischiare, essendo appunto prioritario. Capisco che quanto detto presuppone di sacrificare altri servizi, ma sulla priorità e l’urgenza di una vera casa vocazionale spero che siamo tutti d’accordo. Mi sembra anche giusto condividere con voi che in questi tre anni ho dovuto fare i conti con aspetti che mi riguardano personalmente: la chiusura della tesi di licenza e l’assistenza per alcuni periodi ai miei genitori per motivi di salute. Per quanto riguarda l’accoglienza, in questi tre anni Corrado Cavarra e Nino Costa, dopo un primo discernimento con altre fraternità della nostra Provincia, hanno condiviso la nostra vita fraterna per un tempo considerevole; sono poi stati poi ammessi al postulato di Salemi e attualmente si trovano nella casa di noviziato di Morano Calabro. Altri giovani e meno giovani, inoltre, da strade diverse sono arrivati nella nostra casa fermandosi, per periodi di diversa durata, chiedendo discernimento vocazionale e colloqui di orientamento. Abbiamo ospitato: Francesco Buonora di Augusta, per circa tre mesi; Antonio Alfonso di Gela, che ha fatto varie esperienze di qualche giorno; Emanuele di Gela, solo per alcuni giorni; Francesco di Siracusa, che abbiamo accolto diverse volte per alcuni giorni; Davide di Pachino, che ancora continua il suo percorso di accoglienza. Ho incontrato, inoltre, diversi giovani (circa una quarantina) per i colloqui di orientamento vocazionale e per l’accompagnamento spirituale. Alcuni di essi continuano a frequentare la nostra fraternità. A tal proposito vorrei ringraziare fr. Fiorenzo e fr. Matteo per la loro preziosa collaborazione e per i consigli che talvolta mi hanno dato per un discernimento più accurato e fraterno. Vorrei, inoltre, ringraziare quei confratelli che si sono fatti da tramite con la nostra fraternità. Sul versante delle attività esterne del servizio di PGV, sono state realizzate (e ancora proseguono) nei nostri conventi e nelle parrocchie delle diocesi dove siamo presenti: 33 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] 1. Catechesi e formazione ai giovani; 2. Veglie di preghiera vocazionale; 3. Presenza nei convegni dei giovani dei vari movimenti ecclesiali per la “tenda dell’ascolto”; 4. Campi vocazionali diocesani; 5. La creazione di una equipe di evangelizzazione attraverso la musica e il canto; 6. L’iniziativa della “Fraternità Invisibile”; Non è stato possibile essere presente con le varie attività in tutti i conventi della Provincia, nonostante l’invito esplicito che personalmente ho rivolto nello scorso incontro tra i guardiani a gennaio nella nostra Curia Provinciale. Anche la predicazione, che in ogni caso è stata per noi fonte di sostentamento economico, l’ho vissuta come una preziosa occasione per svolgere il mio servizio, visto che coloro che mi invitavano mi chiedevano spesso di incontrare i giovani per un momento formativo o per l’ascolto. Il desiderio di tutti noi è sicuramente quello di poter fare di più e sempre meglio. La realizzazione dei desideri ha però bisogno di fondarsi sul dato di realtà, di concretezza e di una volontà prioritaria da parte dell’intera Provincia. Per questo mi permetto di sottolineare ulteriormente la necessità di ripensare la struttura e le forze della casa di PGV. Nel ringraziare il Ministro Provinciale fr. Enzo Zagarella e il suo Definitorio per la fiducia che hanno riposto nella mia persona, affido assieme a voi al Signore, origine e fonte di ogni vocazione, questo nostro servizio per il bene della nostra Provincia. fr. Emiliano Strino 34 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 30/13 SEGRETARIATO DELL’EVANGELIZZAZIONE Pace e Bene a tutti. Il Segretariato dell’Evangelizzazione in questo triennio è stato costituito da: fr. Pietro Iacono, nella qualità di referente provinciale, fr. Enzo La Porta (Annuncio della Parola e Accompagnamento spirituale), fr. Luca Bonomo (Missio ad Gentes), fr. Pietro Iacono (Parrocchie, Associazioni e Movimenti), fr. Giuseppe Gurciullo (Comunicazioni sociali), fr. Vittorio Midolo (Sito internet della provincia). Le attività svolte riguardano soprattutto il settore dell’annuncio della Parola e delle Comunicazioni sociali, in modo particolare attraverso il sito web della provincia. L’Impegno della pastorale parrocchiale è stato portato avanti con grande dedizione a livello locale, con le varie iniziative delle singole parrocchie della provincia, chiaramente in sintonia con il piano pastorale delle diocesi di appartenenza. Non si è riusciti a realizzare alcuni progetti per quanto riguarda il servizio della Missio ad Gentes. L’annuncio della Parola, ha visto coinvolti alcuni confratelli chiamati a predicare in occasione di esercizi spirituali nel tempo liturgico della Quaresima, Quarantore e a gruppi e movimenti ecclesiali. Un aspetto nuovo e nello stesso tempo interessante per quanto riguarda questo segretariato è l’apertura ai nuovi mezzi di comunicazione (vedi internet). Attraverso questo strumento si riesce a comunicare in tempo reale e a mantenere le relazioni ad intra e ad extra. Per questo è lodevole l’impegno dei confratelli che hanno cura del sito web della provincia. Ringraziamo il Signore per tutto quello che abbiamo fatt, per la Sua gloria e la nostra crescita personale e comunitaria. fr. Pietro Iacono 35 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 26/13 ASSISTENZA GI.FRA Segretariato Comunione Francescana NOMINA Come è ben noto a tutta la provincia, la mia nomina ad assistente regionale Gi.Fra. non è avvenuta all’inizio del triennio 2010-2013, così com’è stato per l’assistente O.F.S. o per i membri dei vari segretariati o commissioni, bensì il 29 giugno 2012, cioè circa un anno fa’, successivamente alle dimissioni del precedente assistente regionale, fr. Matteo Pugliares. Mi scuso dunque fin d’ora se la mia relazione sarà solo parziale e imprecisa, vista la brevità del mio incarico e la mia inesperienza. DIFFICOLTÀ Nell’accostarmi a questo incarico ho incontrato alcune difficoltà. Innanzitutto ho dovuto confrontarmi con una realtà che, per quanto francescana e quindi vicina alla nostra spiritualità, mi era nondimeno del tutto sconosciuta. Solo nell’estate del 2011, infatti, ho avuto un primo e breve contatto con la Gi.Fra. ad un campo regionale estivo ad Alessandria della Rocca e successivamente, con il mio arrivo a Mazzarino, ho iniziato a fare la mia prima esperienza di assistenza locale ad una fraternità Gi.Fra. E’ chiaro, dunque, che, quando sono stato nominato assistente regionale, non ero certo la persona più competente a ricoprire tale incarico. Inoltre è anche evidente che non è stato facilissimo subentrare a fr. Matteo nell’assistenza regionale, perché temevo di poter apparire ai ragazzi quasi un estraneo, non solo per la non naturalità della successione, dovuta a delle dimissioni, ma anche perché avrei dovuto sostituire un frate che per loro era ed è un’importante punto di riferimento, visto il lavoro, il tempo, la dedizione, l’abilità relazione che ha sempre profuso nel suo compito, e per cui è tuttora ricordato e amato dalla Gi.Fra. In maniera particolare, va ricordato, che egli è stato uno dei principali attori, insieme ai consiglieri e agli altri assistenti regionali del tempo, di quel processo di unificazione che ha investito la Gi.Fra. e che è stato comunque portato avanti nonostante le difficoltà. Eppure l’accoglienza del consiglio regionale è stata fin dall’inizio così fraterna e gioiosa, da permettermi un’integrazione veloce sia con i consiglieri che con gli altri assistenti, almeno quelli presenti. Maggiore difficoltà ha rappresentato il decreto di nomina ad assistente. Esso, dopo aver indicato la mia nomina ad economo pro-tempore della fraternità di Mazzarino, così continua: “[ti nomino] assistente provinciale Gi.Fra. con esclusiva cura delle rispettive fraternità presenti sul nostro territorio provinciale.” Questa formulazione (a mio modesto avviso scorretta nel dire assistente provinciale invece di assistente regionale) tuttavia sembrava indicare una limitazione del mio compito alle fraternità Gi.Fra. della provincia, cosa che ha determinato non solo perplessità nei provinciali delle altre famiglie francescane di Sicilia, ma anche le lamentele dello stesso consiglio 36 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] regionale Gi.Fra. Il problema è stato, però, successivamente risolto verbalmente. Il provinciale stesso, infatti, mi ha chiarito che l’espressione in questione voleva intendere non un’assistenza ristretta solo alle fraternità Gi.Fra. presenti nella nostra provincia, quanto una maggiore attenzione per esse rispetto alle altre. PRESENZE Circa la situazione della Gi.Fra. non penso di aggiungere niente di nuovo dicendovi quanto segue. Dal punto di vista strutturale sapete che il consiglio regionale ha diviso l’isola in quattro zone (Bernardo, Rufino, Leone e Masseo), ognuna delle quali è assistita da dei consiglieri regionali. In tutto le fraternità Gi.Fra. presenti attualmente in Sicilia sono più di 50. Attualmente circa 25 fraternità sono in formazione, cioè sono fraternità che, non avendo un numero di gifrini promessi sufficiente a costituire un consiglio locale, vengono poste immediatamente sotto la diretta tutela del consiglio regionale. Questo poi si occupa della formazione dei cosiddetti gifrini non promessi al fine di condurli alla promessa e alla costituzione di un nuovo consiglio locale, che prenda le redini della fraternità. Da quanto ho capito, sembra che sia principalmente una la causa (anche se non l’unica) di questo problema: sembra che per un certo tempo sia mancato un adeguato ricambio generazionale, per cui adesso ci si trova davanti a fraternità che hanno da una parte gifrini dai venticinque anni in su, che fungono da animatori e formatori, e dall’altra dei gifrini, che non hanno compiuto ancora 18 anni e per di più incapaci di assumersi delle serie responsabilità nei confronti della fraternità stessa. FORMAZIONE La formazione della Gi.Fra. di Sicilia segue il cammino formativo stabilito dal consiglio nazionale, il quale fornisce annualmente un testo di formazione, per indicare le tappe formative dell’intera fraternità nazionale. Per questo triennio si è previsto lo sviluppo di quattro tematiche (libertà, fiducia, speranza e responsabilità) a partire da tre prospettive annuali diverse: quella dell’io, del tu e del noi. Nonostante l’esistenza di questo testo di formazione, è chiaro che ogni singola fraternità poi adatta il testo stesso alle necessità ed esigenze della fraternità locale, mediante ampliamenti o modifiche. Dal punto di vista formativo importanti sono anche i periodici incontri zonali o bi-zonali così come quelli regionali e nazionali. Questi ultimi in particolare vengono realizzati o tenendo conto dell’età dei partecipanti, per cui si dividono generalmente campi per adolescenti e giovani-adulti, oppure tenendo conto del fine che si vuole raggiungere, per cui si organizzano ad esempio corsi di formazione per animatori o animatori araldini o per delegati di alcuni settori, tipo giustizia, pace e salvaguarda del creato. All’interno del consiglio regionale vi sono anche dei responsabili che si occupano dell’animazione degli araldini. A proposito degli araldini, va ricordato, anche se già noto, che in questo caso la responsabilità su tale realtà è delle fraternità O.F.S. dal livello locale a quello nazionale, anche se nell’animazione di tale realtà si chiede la collaborazione della Gi. Fra., che da questo punto di vista è molto attenta e attiva. Parecchi poi dei gifrini adulti, che hanno ricoperto ruoli di responsabilità all’interno della Gi.Fra. e che hanno compiuto un vero cammino di fede, lasciando la Gi.Fra., perché ormai ultratrentenni o quasi, spesso passano con naturalezza all’O.F.S, vedendo appunto nell’ordine 37 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] francescano secolare una naturale continuazione di quel carisma e di quella vocazione francescana, che hanno seguito da giovani. Non che non vi siano ancora passi da fare per una migliore collaborazione e una migliore intesa soprattutto a livello locale delle due realtà, tuttavia da questi ed altri timidi segni si può dire che la direzione intrapresa sembra essere quella giusta. In particolare vorrei ricordare gli sforzi della Gi.Fra. nell’ambito socio-economico-ecologico, mediante la nomina sia a livello regionale che locale di referenti per il settore giustizia, pace e salvaguardia del creato. Anche se tanto ancora andrebbe fatto, tuttavia, è evidente lo sforzo che si sta compiendo non solo nel sensibilizzare i ragazzi sulle questioni socio-economiche, politiche ed ecologiche, ma proprio nell’avviare concretamente alcune iniziative che, pur essendo ancora gocce nell’oceano, nondimeno sono segno di speranza per il futuro. Un punto debole che riconosco alla Gi.Fra. è l’assenza di un’adeguata verifica sui cosiddetti mandati finali, cioè su degli impegni concreti che i gifrini vorrebbero assumersi a livello locale, dopo un campo o un momento formativo particolarmente coinvolgente. Questi mandati infatti restano spesso solo delle buone intenzioni senza passare mai dal piano dell’ideazione a quello della realizzazione e questo, a mio modesto avviso, con la perdita di un ulteriore occasione di crescita della fraternità locale e dei singoli gifrini. OSSERVAZIONI Invariate, invece, sono le lamentele del consiglio regionale circa l’assistenza sia a livello locale che a livello regionale. I ragazzi, pur rendendosi conto che l’assenza di un’adeguata assistenza non dipenda dalla cattiva volontà dei frati, certamente oberati dai tanti impegni pastorali, tuttavia ci chiedono di non dimenticarli nella pianificazione delle nostre attività. In maniera più esplicita io credo che ci chiedano da una parte un po’ più di coraggio, affidando l’assistenza Gi.Fra. non a frati già carichi di impegni, ma a dei frati che si dedichino pienamente a questo ministero, mentre dall’altra ci chiedono d’avere fede e speranza nel fatto che questo tipo di ministero è importantissimo non solo per il bene e la spiritualità dell’intera famiglia francescana, ma dei giovani e di tutta la Chiesa. In questo senso non dovrebbe essere visto come un impegno ministeriale secondario, ma principale e fondamentale per noi frati. fr. Alessandro Giannone 38 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Prot. N. 27/13 ASS. CENTO MAMME PER CENTO BAMBINI ONLUS Segretariato Carità e Profezia L’Associazione Cento Mamme per Cento Bambini, già di fatto operante, su iniziativa di Padre Giuseppe Rossitto, nasce di diritto nel 2006 ed è ONLUS iscritta all’Anagrafe Unica delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale tenuta dall’Agenzia delle Entrate di Palermo. Il fine dell’Associazione è espresso nell’articolo 3 dello Statuto: L’Associazione che non ha fini di lucro e che si ispira ai valori etici, morali e sociali del cristianesimo, vissuto nello spirito del Francescanesimo, senza distinzioni di credo, di appartenenza a chiese particolari o religiose, anzi con spirito di partecipazione ecumenica e favorendo il rispetto della dignità della persona. L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale operando nell’ ambito della beneficenza e dell’assistenza sociale a beneficio di bambini, ragazzi e giovani, che versano in specifiche condizioni di bisogno e di svantaggio “in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari”. Sono stato incaricato nel 2010, dopo il Capitolo, di curare l’Associazione che di seguito, per il triennio 2010 / 2013, vi presento: I Bambini assistiti residenza e numero: Centro Social Sao Vicente de Paoli Comunità Centro Social Sao Josè Favela di Beira Linha Centro Social Madre Maria das Neves Comunità in Itambacurì (MG) in Itambacuri (MG) in Teresopolis (RJ) in Teresopolis (RJ) in Saquarema(RJ) nell’Isola di Itamaracà (PE) bambini 100 bambini 100 bambini 30 bambini 30 bambini 30 bambini 190 Le persone che provvedono ai bambini: I tre Centri Sociali e la favela di Beira Linha sono affidati alla cura delle Suore della Congregazione Brasiliana delle Carmelitane della Divina Provvidenza. La comunità di Itambacurì è affidata alla cura di Donna Salete (Maria Celeste Garrocho). I bambini della Comunità dell’Ilha di Itamaracà sono affidati alla cura dell’Associazione Cem Maes para Cem Criancas, di diritto Brasiliano, costituita nel 2007 su impulso della nostra Associazione, Presieduta da Antonio Alves Bezerra. I Sostenitori, residenza e numero: Modica (120) Ferla (91) Siracusa (80) Gela (40) Sortino (35) Carlentini (22) Licodia E. (7) Pozzallo (7) Mazzarino (5) Augusta (4) in altri paesi (59) in Australia (10). Il numero totale dei bambini assistiti oggi è di 480 diminuito, rispetto al 2010, per l’impossibilità di alcune persone a continuare il sostegno a distanza a causa della crisi economica. Le offerte per il sostegno a distanza. L’attuale offerta per il sostegno è di € 125,00 annui. 39 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Le offerte vengono gestite tramite due conti correnti, uno postale ed uno bancario, intestati all’Associazione Cento Mamme per Cento Bambini, e con cadenza quadrimestrale vengono bonificate come donazioni in Brasile. Offerte e somme del 5 per mille ricevute e bonificate negli ultimi tre anni: Cassa al 31 dicembre 2009 € 53.000,00 Anno 2010 2011 2012 Offerte € 56.500,00 € 50.450,00 € 46.300,00 5 per mille € 17.850,00 € 19.350,00 € 13.650,00 totale € 73.850,00 € 69.800,00 € 59.950,00 Sostenitori 550 510 480 Somme inviate € 66.000,00 € 87.000,00 € 62.000,00 Informazioni dettagliate nell’allegato RENDICONTO L’Associazione alla fine di ogni anno ha un fondo cassa, al 31 dicembre 2012 di € 39.600,00 circa, per effettuare ogni quadrimestre l’invio della donazione in Brasile e dare continuità al sostegno, a prescindere momento in cui ci pervengono le offerte dei sostenitori. Alla raccolta delle offerte provvedono i componenti del Consiglio Direttivo, alcune terziarie dell’OFS di Modica e Ferla ed altre persone di Siracusa, Carlentini, Sortino e Gela, tutti coordinati dal Segretario Sebastiano Pisasale. Attività Amministrative: I libri contabili e l’archivio dell’Associazione si trovano all’interno della Biblioteca nel Convento di Ferla: sede Operativa dell’Associazione. L’Associazione due volte l’anno, a Pasqua e Natale, spedisce a coloro che la sostengono con offerte, e ad altri, un foglio di informazioni. Le somme versate dai sostenitori, per ciascun anno, vengono certificate per essere portate in detrazione dalla dichiarazione dei redditi. La nomina a Presidente mi ha comportato necessariamente il disbrigo delle pratiche burocratiche per i conti correnti, utilizzati per le finalità dell’Associazione, con la Banca di Credito Siciliano a Siracusa e la Posta a Ferla, dove i conti sono radicati, e con l’Ufficio delle Entrate dove l’Associazione è iscritta come ONLUS. Il funzionamento dell’Associazione ha richiesto la mia presenza: all’ Assemblea Ordinaria annuale per l’approvazione del Bilancio e Straordinaria annuale per l’approvazione del Rendiconto relativo alle somme ricevute dallo Stato dalle destinazioni del 5 per Mille; alle riunioni del Consiglio Direttivo per concordare le linee di indirizzo operative dell’ associazione, predisporre i rendiconti e le relazioni di accompagnamento; per il disbrigo annuale delle pratiche per l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate tra le Associazione che sono abilitate a ricevere il 5 per Mille; per la firma delle certificazioni relative alle somme versate nell’anno solare da ciascun Sostenitore. Attività di sostegno e progetti: Il Progetto “Casa Madre dei Bambini di Padre Giuseppe” è stato accantonato perché il Referente in Brasile Antonio Alves, Presidente dell’Associazione dell’Ilha di Itamaracà (PE), non ha potuto farsi carico di tutte le incombenze necessarie: è rimasto vedovo ed ha avuto problemi di salute. Le somme del Cinque per Mille in un primo tempo destinate alla realizzazione del progetto sono state utilizzate in questi tre anni per la costruzione di 12 case, sempre nell’Ilha di Itamaracà, che sono state date in comodato d’uso gratuito, regolarmente registrato, ad altrettante famiglie che ne avevano necessità; la proprietà delle case è dell’Associazione Cem Maes parà Cem Criancas, di diritto brasiliano, con sede nell’Isola di Itamaracà. L’Associazione, considerate le difficoltà economiche nelle nostre realtà, ha deciso di utilizzare una parte delle somme ricevute dallo Stato dalle destinazioni del 5 per Mille, somma prevista per il 2013 € 5.000,00, per l’acquisto di alimentari o l’ acquisto di buoni alimentari da distribuire a famiglie con bambini. 40 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Il Progetto è già in esecuzione, ad oggi hanno ricevuto i benefici famiglie di Augusta, Gela, Ferla, Modica e Siracusa. La distribuzione, a nome e per conto dell’Associazione, avviene tramite i gruppi Caritas operanti presso le parrocchie dei Padri Cappuccini a Siracusa, Gela ed Augusta; mentre a Ferla e Modica provvedono i rispettivi Ordini Francescani Secolari. Alcune considerazioni: Rivolgo l’invito a tutte le fraternità di far conoscere e promuovere l’Associazione. Rivolgo l’invito a promuovere, nelle Comunità che sono sotto la vostra cura pastorale, iniziative per sostenere l’Associazione. Ringrazio le Fraternità, e tramite loro anche le Fraternità O.F.S., che si impegnano a favore dell’associazione. fr. Maurizio Sierna Sebastiano Pisasale 41 RELAZIONI [215° CAPITOLO PROVINCIALE ORDINARIO - OFM CAP. SIRACUSA] Allegato: Rendiconto Bilancio 2010/2013 Associazione Cento Mamme per Cento Bambini 42