PARKINSON Attualità „SPED.IN A. P.ART.2.COMMA 20/C LEGGE 662/96 FILIALE BOZEN“ Periodico trimestrale dell‘ Associazione per il Parkinson e malattie affini www.parkinson.bz.it 05 Il nuovo direttivo 08 Progetto di attività motoria a Brunico 10 Il gruppo di auto aiuto di Merano SEDE: 39100 Bolzano, Via Galileo Galilei 4/a, tel. 0471 93 18 88, Fax 0471 51 32 46 Mail: [email protected] P.IVA-Cod. Fisc. 94056360210 Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00, eccetto il giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00 Nr. 36/giugno 2008 Poesia Sulla strada del tempo Camminiamo sulla strada del Tempo tenendoci per mano. Insieme raccogliamo illusioni di momenti senza fine di sassi senz’ombra. Corriamo per vedere criniere allungate dal vento bagnate da gocce di risacca e non sentiamo sulle spalle il fardello delle foglie ingiallite. Non lasciare la mia mano. Da solo non giro la clessidra e mi fermo sulla strada del tempo. Di Mariano Ciro Frasca 2 Parkinson Attualità Editoriale Cellule staminali… perchè tanto scalpore? Indice Pagina Ricerca: cellule staminali 3-4 Il nuovo direttivo 5 Assemblea sociale 6 Settimana di ricreazione 7 Progetto di attività motoria 8 Nuovo gruppo di lavoro 9 Gruppo di auto aiuto di Merano 10-11 Giornata mon. del Parkison 12-13 Consulenza medica 14 Dove trovare aiuto 15 Gruppi di auto aiuto/Offerte 16 Attività 17 Attività del gruppo JUPPS 18 IMPRESSUM: Editore: Associazione Altoatesina per il Parkinson e malattie affini Sede: Via Galileo Galilei 4/a, Bolzano Consulenza medica: Coordinatore: Dott. P.P. Pramstaller, Bolzano Prof. Dott. R. Schönhuber, Bolzano Dott. A. Gasperi, Brunico Registrato presso il Tribunale di Bolzano al n. 7/99. Periodico trimestrale Direttore responsabile: Dott. Walther Werth Redazione: Dott.essa Cristina Crepaz, Dott. Luis Enderle Tipografia: Printeam, Bolzano Stampato su carta patinata senza cloro. Dott. Maurizio Facheris e dott. Peter Paul Pramstaller Sempre più spesso si sente parlare di cellule staminali in ambito di ricerca medica. Ma che cosa sono le cellule staminali, e come possono essere utili in medicina? E più precisamente: possono avere un ruolo nella cura (o guarigione) della malattia di Parkinson? Le cellule staminali sono cellule primitive, non ancora specializzate in un tessuto specifico, dotate della capacità di trasformarsi in qualunque tipo di cellula del corpo (cute, muscoli, ossa, nervi...). Esistono quattro tipi di cellule staminali: quelle totipotenti (capaci di specializzarsi in qualsiasi cellula, persino di tessuti extra-embrionali, potenzialmente capaci di riprodurre un intero organismo), quelle pluripotenti (in grado di specializzarsi in tutti i tipi di cellule che troviamo in un individuo adulto, ma non in cellule che compongono i tessuti extra-embrionali), le cellule staminali multipotenti (capaci di specializzarsi unicamente in alcuni tipi di cellule), e quelle unipotenti (in grado, cioè, di generare solamente un tipo di cellula specializzata, come solo cellule ossee, o cellule del sangue, etc.). Caratteristica comune di tutte le cellule staminali è, però, la capacità di essere autoreplicanti e pressoché immortali, se conservate in modo adeguato e fornite dei giusti nutrimenti e fattori di crescita. Le cellule staminali si classificano anche secondo la provenienza come embrionali, fetali, o adulte. Le cellule staminali embrionali sono cellule staminali pluripotenti e sono ricavate dalle cellule interne di una blastocisti, cioè di quell’insieme di cellule che si formano dopo la fecondazione di una cellula uovo e dal quale derivano tutte le strutture embrionali (tra cui la placenta) e l’embrione stesso. La ricerca su queste cellule staminali è ancora ai primi stadi. Tuttavia, fare ricerca con cellule umane di questo tipo è una questione controversa: l’utilizzo di cellule staminali embrionali ha sollevato un grosso dibattito di carattere etico e politico. Difatti, per poter ottenere Parkinson Attualitá 3 Editoriale cellule staminali embrionali si rende necessaria la distruzione di una blastocisti, che per taluni è già ritenuta un primitivo, od almeno potenziale, essere umano. Data la mancanza di certezze sul momento in cui possa individuarsi scientificamente la nascita dell’“essere umano”, il dibattito vede contrapposti coloro che preferiscono adottare una posizione prudente e contraria all’utilizzo degli embrioni umani per fini di ricerca, e coloro che condividono e sostengono la necessità di ricerca sulle cellule embrionali umane. Le cellule staminali adulte sono cellule indifferenziate reperibili tra cellule specializzate di un tessuto specifico. I ricercatori sono stati in grado di trovare cellule staminali negli strati profondi di ogni tessuto già specializzato (come nella cute) e queste cellule, dette più propriamente “somatiche”, sono tuttora già utilizzate in cure per oltre cento patologie. Tuttavia, le cellule staminali adulte sono prevalentemente multipotenti (in grado di sviluppare alcuni ma non tutti i tessuti del corpo). Solo recentemente alcuni scienziati hanno riferito di aver trovato cellule staminali pluripotenti in tessuti già differenziati (adulti), ma questa scoperta resta da confermare. Le cellule staminali fetali sono, al momento, la promessa più interessante. Queste cellule, infatti, possiedono la capacità di essere pluripotenti, come le cellule staminali embrionali, ma, a differenza di queste ultime, le cellule staminali fetali non pongono problemi di tipo etico o politico poiché derivano da strutture extra-embrionali come il cordone ombelicale, la placenta, il liquido e la membrana amniotica, tessuti che normalmente vengono scartati dopo il parto, senza dover distruggere una blastocisti o un embrione. 4 Anche per le cellule staminali fetali la ricerca è agli arbori. Tuttavia ci è dato sapere alcune particolarità di queste cellule. È importante ricordare che le cellule staminali si comportano come ogni altro organo: solo quelle che derivano da un individuo possono essere impiantate nel medesimo individuo, altrimenti l’organismo tende a rigettare l’organo (considerandolo come una “cosa non sua”). L’impianto di cellule staminali è quindi tecnicamente possibile solo con cellule staminali somatiche, prelevate dallo stesso individuo a cui verranno impiantate, o con quelle embrionali di un altro individuo, assumendo però alte dosi di farmaci immuno-soppressori per evitarne il rigetto. Contrariamente a tutto questo, le cellule staminali fetali sembrano essere immunoprivilegiate, hanno cioè la capacità di impiantarsi in un organismo o in un tessuto ricevente, senza determinare rigetto. Quindi cellule ricavate da strutture extra-embrionali di un individuo, possono essere utili per moltissimi diversi altri individui. Altra caratteristica delle cellule staminali fetali è quella di potersi differenziare (specializzare) in neuroni altamente specifici come quelli dopaminergici. Come sappiamo, la malattia di Parkinson è neuropatologicamente caratterizzata dalla perdita di neuroni dopaminergici che collegano due strutture cerebrali profonde, la sostanza nera e lo striato. La possibilità che cellule staminali fetali possano differenziarsi in cellule dopaminergiche diventa quindi di estrema utilità nella ricerca di nuove terapie, e magari di cure definitive, per la malattia di Parkinson. La loro facile reperibilità e conservazione rendono queste cellule ancora più allettanti. Nonostante il comprensibile entusiasmo, molte rimangono le questioni da risolvere. Prima fra tutte la ripetibilità degli esperimenti. In ambito scientifico solo le scoperte che possono essere replicate da diversi centri di ricerca in tutto il mondo vengono considerate attendibili. Le scoperte recenti (come nel caso delle cellule staminali fetali), anche se sorprendenti, devono essere replicate, validate, confermate, e quindi sperimentate sull’uomo. La sperimentazione sull’essere umano apre quindi la seconda delle più importanti questioni da risolvere: la sicurezza. Lo scopo primo della ricerca medica è quello di comprendere le patologie in dettaglio per poter proporre cure sempre più efficaci e specifiche, ma che non compromettano la salute generale dell’individuo. Le sperimentazioni sulle cavie da laboratorio (prevalentemente topolini) ci può sicuramente dare un’idea degli effetti, dei successi e dei fallimenti. A conferma di questo, la sperimentazione di cellule staminali sia Parkinson Attualità Il nuovo direttivo embrionali che adulte su modelli animali ha dato ottimi risultati. Cellule staminali fetali non sono state al momento ancora sperimentate sulle cavie. Tuttavia l’essere umano presenta complessità maggiori di quelle del roditore, che richiedono quindi attenzioni di sicurezza maggiori. spesso è giustificata da ragioni prevalentemente commerciali, ma tende ad illudere – soprattutto nei tempi – il lettore o uditore. Ad ogni modo, ogni giorno vengono fatti “passi da gigante”, che ci rendono fiduciosi. L’importante è non smettere mai di crederci. Proprio per i motivi citati, la ricerca ha tempi molto lunghi. L’enfasi che viene posta a questo tipo di notizie da parte degli organi di stampa mediatica Maurizio F. Facheris, Peter P. Pramstaller Ambulatorio Parkinson, Ospedale Centrale di Bolzano Il nuovo direttivo dell’Associazione Altoatesina per il Parkinson Il nuovo direttivo Da sinistra a destra: Herbert Mayr, Alessandra Zendron, Oswald Senoner, Helmut Schäfer, Brigitte Delazer, Renate Kritzinger, Rosmarie Brunner Ciresa. Non rappresentati nella foto: Alfred Kuntner, Othmar Zimmerhofer, Laura Schrott Il 19 aprile ha avuto luogo l’Assemblea generale dell’Associazione Altoatesina per il Parkinson e malattie affini. In quest’occasione è stato eletto il nuovo direttivo che presiederà l’Associazione nei prossimi tre anni. I seguenti soci sono stati eletti: Herbert Mayr, Alessandra Zendron, Helmut Schäfer, Brigitte Delazer, Laura Schrott, Alfred Kuntner, Oswald Senoner, Rosmarie Brunner Ciresa, Renate Kritzinger, Othmar Zimmerhofer. Nel collegio sindacale sono stati eletti: Zilli Kager, Günther Prossliner e Bartl Winkler. E nel collegio dei probiviri Annemarie Bacher, Martha Ebner e Elisabeth Reich. Il nuovo direttivo si è riunito il 15 maggio. In questa prima seduta sono state assegnate le cariche interne: Herbert Mayr è stato confermato nuovamente nella sua carica di presidente; Alessandra Zendron e Oswald Senoner sono stati nominati vicepresidenti, la carica di segretario è stata affidata a Helmut Schäfer e quella di cassiera a Brigitte Delazer. Il Parkinson-team ringrazia i consiglieri uscenti: Marianne Bacher Pichler, Ciro Battisti, Barbara Ebner Tetter, Reinhold Harpf, Wilhelm Rotter e Herbert Stolzlechner per il loro impegno a favore dell’Associazione. Il Parkinson-team augura al nuovo direttivo: Buon lavoro! Parkinson Attualità 5 Assemblea sociale Assemblea sociale ed elezione del nuovo direttivo dell’Associazione (i gruppi di auto aiuto, le gite, le settimane di ricreazione, il bollettino, ecc.) e ringraziò tutti coloro che si impegnano per la società e per i malati. Dalla relazione dei revisori dei conti è risultato una situazione finanziaria positiva che permette all’Associazione di lavorare bene e di sviluppare e finanziare progetti importanti per l’assistenza e l’accompagnamento dei malati di Parkinson. Dopo la presentazione del programma di attività e il preventivo per l’anno 2008 il consiglio direttivo si è dimesso. La presidenza dell’assemblea è stata affidata a Renate Stampfer, la quale ha invitato le candidate ed i candidati per le elezioni del nuovo direttivo, del collegio sindacale e del collegio dei probiviri a presentarsi ai soci presenti in aula. Mentre era in atto lo spoglio dei voti c’era tempo per lo scambio di esperienze ed idee e per un piccolo rinfresco. Sabato, 19 aprile, si è svolta a Bolzano, presso il Centro Pastorale, l’assemblea sociale dell’Associazione Altoatesina per il Parkinson e malattie affini. Nel suo saluto il Presidente Herbert Mayr ha dato il benvenuto a tanti iscritti. Nella retrospettiva sulle attività svolte nell’anno 2007 ha messo in evidenza in special modo il progetto “Assistenza ottimale dei Pazienti Parkinson in Alto Adige” che era stato sviluppato in collaborazione con l’Eurac di Bolzano e che è stato presentato già diverso tempo addietro ai responsabili per la sanità nella Giunta Provinciale. “È un ottimo progetto perché è basato sulla persona e sulle sue esigenze” sottolineò il Presidente. I primi passi verso la realizzazione sono già stati intrapresi: negli ambulatori parkinson degli Il coro Maria Heim, diretto da Paolo Debertol, ha inospedali della provincia un’equipe di medici ed augurato l‘Assemblea sociale con una serie di canzoni infermiere si impegna a dare agli ammalati un’assistenza ampia che abbraccia anche le terapie di accompagnamento. 6 Herbert Mayr parlò anche dei buoni contatti che intercorrono fra l’Associazione e i responsabili in campo politico ed amministrativo e l’Associazione nazionale del Parkinson. Il presidente parlò brevemente delle competenze e delle diverse attività Parkinson Attualità Settimana di ricreazione Settimana di ricreazione a Castel Coldrano dal 07 al 13 settembre 2008 La settimana di ricreazione di quest’anno è stata posta sotto il motto: ”Chi ride è felice”. È dunque l’intenzione degli organizzatori e dei relatori incaricati di offrire un programma vario e divertente, ricco di informazioni utili, di esercizi pratici e di ricreazione attiva. Sono invitati tutti i malati di Parkinson, i loro parenti, le persone di accompagnamento. Obiettivo: L’obiettivo principale è di cercare, insieme ai partecipanti, nuove possibilità per affrontare la vita quotidiana. Inoltre è intenzione degli organizzatori di far trascorrere alcuni giorni in un ambiente rilassato all’infuori del trantran abituale di tutti i giorni e di offrire la possibilità di un training intensivo con terapeuti esperti. In particolare vogliamo renderci conto come la forza benefica del buon umore influisce sul nostro stato d’animo. Programma: - ginnastica attiva e passiva nell’acqua - cosa può provocare una bella risata - giochi, canti e balli di gruppo - giochi di abilità per mani e piedi, esercizi mentali come memory, tangram o sudoku - molto movimento all’aria aperta: passeggiate con training per gli organi sensoriali, esercizi respiratori e di rilassamento, gita - colloquio/conversazione con un medico di base - consigli di ordine psicologici e infermieristici - tempi individuali di riposo, rilassamento, massaggi. La settimana di ricreazione verrà gestita da: Johann Matthias Comploy, infermiere e pedagogo integrativo di danza; Helga Perkmann, psicologa; Agata Eisendle; un team di professionisti come ergoterapeuti, fisioterapeuti e un medico di base. Quota di partecipazione: 290,00 Euro incluso vitto e alloggio. Requisiti per la partecipazione: persone non autosufficienti devono essere accompagnate da un’altra persona. Arrivo: domenica, 7 settembre, tra le ore 15.00 e le ore 17.00 Da portare con sé: tuta di ginnastica e vestito comodo; pantofole leggere per il soggiorno nel castello; scarpe adatte per le escursioni; impermeabile e/o ombrello; accappatoio, costume da bagno, cuffia, sandali da bagno antisdrucciolevoli. Medicinali per almeno una settimana. Prenotazioni: Tel: 0473 742433; Fax: 0473 742477; E-Mail: [email protected] Prenotazioni possibili entro il 07 agosto 2008 L’iniziativa è sostenuta dall’Assessorato per la Sanità e le Attività Sociali della Provincia Autonoma di Bolzano. Parkinson Attualità 7 Progetto attività motoria Progetto di attività motoria del gruppo di auto aiuto di Brunico 8 Sono iniziati a Brunico corsi di ginnastica di gruppo per parkinsoniani, condotti dalla fisioterapista Chantal Marie Poncelet. Chantal Marie Poncelet si è diplomata terapista nella riabilitazione in Belgio nel 1983 e si è specializzata in Riabilitazione Posturale Globale (RPG). Dopo un percorso vario di cui 14 anni di lavoro ospedaliero, ora esercita la libera professione. Incoraggiata dalla Assessora al Sociale ed alla Sanità di Caldaro, Chantal Poncelet dirige il progetto di attività motoria a Brunico Gertrude Benin, si è impegnata a creare una - Attività ritmica da seduti che esercita ginnastica di gruppo per parkinsoniani. il senso del ritmo, la concentrazione, la Le problematiche più specifiche, oltre a quelle memoria, l’attenzione e il divertimento motorie (difficoltà di coordinazione, di ritmo, di - Biodanza che esercita coordinamento, equilibrio) che derivano dalla malattia, sono la cammino, interazione di gruppo, creatività. difficoltà di espressione, la memoria, l’attenzione, lo stato depressivo, l’isolamento. La Biodanza, secondo un articolo scritto nel 2002 L‘obiettivo da raggiungere con la ginnastica da Cinzia Pattoni, insegnante di Biodanza, è stata terapeutica di gruppo è quello di stimolare quanto sviluppata nel 1950 dallo psicologo e antropologo possibile ogni singolo partecipante con un’attività cileno Rolando Toro. In questo saggio parla dei sia ricreativa sia creativa. risultati ottenuti dalle sue esperienze: “Un approccio L’attività proposta è di due ore settimanali e viene riabilitativo diverso per la malattia di Parkinson: la divisa in quattro momenti di circa mezz’ora, tutti Biodanza è una tecnica di integrazione psicofisica accompagnati da musiche adeguate agli esercizi basata sul movimento, la musica, le interazioni di proposti, musiche ritmiche che favoriscono il gruppo. Da anni è utilizzata per la riabilitazione di sostenere e mantenere un ritmo, musiche dolci persone affette dal morbo di Parkinson con risultati che favoriscono la percezione, musiche allegre tutti positivi… che favoriscono la vitalità, variando i programmi Stimolando la parte sana delle persone, la regolarmente. Biodanza mira a rinforzare la vitalità, l’affettività, - Ginnastica sul tappeto con esercizi di la creatività… allungamento, di mobilizzazione, di Nella sua tesi di laurea Chantal Marie Poncelet coordinamento a ritmi vari espone questo argomento applicato a persone - Ginnastica posturale seduta con esercizi di depresse. Recentemente la Signora Poncelet ha allungamenti delicati preso parte a convegni di Biodanza e a terapie di - Esercizi di propriocezione ed equilibrio su gruppo con attività ritmica. tappeto ed esercizi di cammino ritmico Parkinson Attualità Nuovo gruppo di lavoro Terapie complementari Un gruppo di lavoro raccoglie le esperienze di malati di Parkinson con terapie complementari Recentemente si è riunito un gruppo di lavoro che raccoglie le esperienze dei malati di Parkinson in materia di cure e terapie alternative a quelle della medicina classica. Questa è indispensabile nella terapia del morbo di Parkinson, rallenta il suo decorso però fino ad oggi non lo può guarire. Durante il decorso della malattia spesso si manifestano – accanto ai sintomi tipici come rigor, rallentamento dei movimenti, tremor ed instabilità – altri disturbi. Alcuni di questi sono da ricondurre agli effetti collaterali dei medicinali altri invece sono causati dalla malattia stessa: insonnia, tensioni muscolari, depressione, fasi di “on-off”, problemi di digestione, incontinenza, ecc. Per migliorare la qualità della vita e per non ingoiare una pillola più del necessario, i malati spesso ricorrono a terapie complementari. I partecipanti del gruppo di lavoro raccolgono e documentano le testimonianze di malati di Parkinson in merito a queste terapie complementari. Nel prossimo futuro sarà distribuito un questionario da compilare a cura dei parkinsoniani e dei loro parenti. I risultati di quest’inchiesta saranno pubblicati nel nostro giornale. Il gruppo di lavoro intende in questo modo inoltrare informazioni di interesse comune a tutti i malati di Parkinson. Herbert Mayr, il presidente dell’associazione, ha fatto il primo passo ed ha steso per iscritto le sue esperienze. Noi invitiamo tutti i soci di scrivere le loro specifiche esperienze e di metterle a disposizione del gruppo di lavoro. Io e il mio Parky Nel 1999 mi è stata diagnosticata una forma lieve della sindrome di Parkinson. Io – come del resto tutti i malati di Parkinson – avevo due modi di convivere con la malattia: reagire in maniera attiva oppure subirla passivamente. Grazie al mio lavoro professionale (ero insegnante di educazione fisica) ed al mio impegno pubblico (la politica comunale) decisi di reagire attivamente. Con il sostegno degli amici dell’associazione Parkinson, in special modo di Fritz Ebner, rivolsi un appello a tutti gli interessati. Quest’appello venne pubblicato sul nostro giornale nella sua edizione primaverile dell’anno 2000. Con il sostegno di medicinali, un atteggiamento positivo e con l’aiuto di altri soci dell’associazione (in gruppo ogni cosa risulta più facile) mi ero proposto di non far pesare la mia precaria situazione di salute sui parenti ed amici. Nei primi anni di malattia riuscivo a star fedele al mio proposito. Con la corsa, il nuoto e la ginnastica eseguiti con regolarità ed insistenza riuscivo a mantenere entro i limiti di “normalità” l’insieme dei movimenti e mi resi conto che gli esercizi fisici erano necessari per riuscirci. Il mio Parky però progredì ed acquistò potenza nel corso degli anni. Si fece sentire soprattutto quando il mio apparato motorio era indebolito a causa di interventi chirurgici alle ginocchia o alla spina dorsale. Mi resi allora conto che il processo di guarigione era assai faticoso e rallentato a causa della malattia. In questa gara tra un Parky distruttivo e la volontà di condurre una vita normale, il paziente di Parkinson ha bisogno di ogni forma di aiuto che la fisioterapia e la riabilitazione possono dargli nella sua situazione specifica. Se il paziente non può approfittare di queste cure perde la lotta contro la malattia. I parkinsoniani devono sfruttare ogni possibilità che la fisioterapia offre, prima di acconsentire ad un intervento chirurgico. Il decorso della malattia pretende continuamente cure preventive sempre più intense per garantire un minimo di benessere. Ciò significa che le priorità del parkinsoniano si spostano dal lavoro e dalla famiglia alle esigenze per la sua salute. L’applicazione di una fisioterapia ragionata e mirata per raggiungere un buon grado di salute e una cura riabilitativa adatta e specificatamente studiata dopo interventi chirurgici sono d’obbligo per ogni malato di Parkinson. Parkinson Attualità 9 Gruppi di auto aiuto I gruppi di auto aiuto si presentano Gruppo di auto aiuto di Merano “Affrontare un tratto di percorso insieme” Il gruppo non è al completo quando gli faccio visita ma non c’è da meravigliarsi perché avevo annunciato la mia visita per un mercoledì mentre gli incontri abituali del gruppo di auto aiuto di Merano hanno luogo di lunedì, una volta al mese da settembre a giugno. Gli incontri si svolgono nella sala che la “Lebenshilfe” di Merano mette a disposizione. Quando arrivo tutto è perfetto: sul tavolo ci sono i bicchieri, l’acqua e- eccezionalmente – una bottiglia di vino, Krapfen e un dolce fatto in casa. Edith, che guida il gruppo da otto anni, ha preparato, come al solito, un piccolo programma. di interesse comune. Edith coinvolge abilmente tutti i componenti del gruppo nei vari argomenti di conversazione proponendo temi che interessano tutti: la cucina, l’alimentazione, il computer e le nuove tecnologie, le attività culturali e la gestione del tempo libero. Essendo assistente di geriatria, Edith conosce per esperienza lavorativa tantissimi problemi dei malati di Parkinson e può dare consigli e raccomandazioni per superare le difficoltà che si presentano nella vita quotidiana. La seconda parte degli incontri è dedicata alle conversazioni e allo scambio di esperienze ed idee. Gli incontri cominciano sempre con un’attività: Oggi però il programma è capovolto. Si comincia o si eseguono esercizi di respiro o di ginnastica, con le conversazioni: parliamo della malattia, delle o si distribuiscono informazioni su come e dove cure, dei medicinali, di iniziative comuni. trovare aiuto in caso di bisogno, o si esercita la memoria con rebus e giochi oppure si parla di temi Le sedute di ginnastica Feldenkreis con Guido 10 Rosmarie, Edith e Marianne gestiscono lo stand informativo nell‘atrio dell‘ospedale di Merano Parkinson Attualità Gruppi di auto aiuto Moser sono già una tradizione. Ciclicamente il gruppo organizza una serie di incontri. A partire dall’autunno prossimo saranno organizzati anche una serie di unità terapeutiche di logopedia e di fisioterapia. I soci del gruppo di auto aiuto approfittano volentieri delle varie terapie di gruppo perché insieme gli esercizi risultano piú facili da eseguire e il paziente non deve affrontare singolarmente la malattia. Gioia e svago sono due fattori che determinano gli incontri del gruppo di auto aiuto. Vittorio sottolinea che è importante raccontarsi delle cose positive anche barzellette per ridere insieme e per guardare con fiducia verso la vita. La malattia per il momento non gli procura troppi fastidi. La sua terapia medicamentosa è ottimizzata, dice, e perciò non soffre dei sintomi più fastidiosi. Anche Rocco afferma di convivere bene con la malattia. Se non gli facesse male l’anca, starebbe bene, dice. Rosmarie, Vittorio e Edith in occasione della manifestazione per la Giornata mondiale del Parkinson Salute e malattia sono temi che dominano ogni incontro – come potrebbe essere altrimenti! Rosmarie racconta come le è stata diagnosticata il Parkinson circa un anno fa. Bisogna accettare la malattia, spiega. Gli altri acconsentono. “Affrontiamo un tratto di percorso insieme” dice Rosmarie. Anche Olga si trova bene nel gruppo perché si sente accettata e compresa. Christina parla del lavoro di giardinaggio al quale dedica molto tempo in primavera. E poi si passa a parlare di medicinali. Tutti hanno un’antipatia per pillole, gocce o iniezioni però sono coscienti del fatto che solo con una ferrea autodisciplina riescono a tenere la malattia sotto controllo. creta e produrre piccoli oggetti, che sono stati esposti in occasione della giornata mondiale del Parkinson che il gruppo di auto aiuto ha celebrato con uno stand informativo nell’atrio del ospedale di Merano. Fa parte del gruppo anche suora Elisabeth che però oggi non è presente. Da quando è malata di Parkinson ha iniziato a comporre poesie in cui descrive sentimenti, impressioni, parla della vita quotidiana e della sua malattia. Documenta anche gli incontri del gruppo ed ha persino pubblicato un libretto con le sue poesie. Il gruppo di auto aiuto di Merano è un gruppo piccolo. Gli incontri sono caratterizzati da un’atmosfera di cordialità e di amicizia. Gli incontri Marianne soffre del morbo di Parkinson ormai da hanno luogo una volta al mese. Per Marianne gli sei anni, però non si è mai data per vinta ed ha incontri potrebbero essere piú frequenti. Se ne continuato a seguire le sue molte attività. Le piace discuterà in settembre dopo la pausa estiva. viaggiare e racconta volentieri le sue esperienze al gruppo. È stata lei a lanciare l’idea di modellare la Parkinson Attualità 11 Giornata mondiale Parkinson 11 aprile 2008 Giornata mondiale del Parkinson 12 “Incontro… riconoscimento… convivenza…” questo era il motto della serata d’informazione ed incontro organizzata dall’Associazione Altoatesina Parkinson e malattie affini nel Centro Pastorale a Bolzano. Accanto allo scambio di informazioni tra il pubblico interessato, i malati di Parkinson i medici e le infermiere dell’ambulatorio Parkinson dell’ospedale di Bolzano, si voleva dare largo spazio alle conversazioni e allo scambio di esperienze personali. Nel suo discorso di benvenuto il presidente Herbert Mayr parlò degli obiettivi, delle competenze e delle attività dell’Associazione. R i c h i a m ò l’attenzione soprattutto sulla nuova legge provinciale sul diritto alle cure. Questa legge dovrebbe rendere più agevole la situazione finanziaria dei malati di Parkinson e dei loro familiari. Egli menzionò però anche quei settori che dovrebbero essere riformati e migliorati – come per esempio l’esenzione dal ticket per gli ammalati cronici. L’esenzione dovrebbe essere estesa a tutte le possibili terapie. Il dott. Peter Paul Pramstaller presentò l’equipe dell’Ambulatorio Parkinson dell’ospedale di Bolzano. Questo centro è l’unico in Italia in cui il trattamento ambulatoriale è strettamente connesso con la ricerca scientifica. Il dott. Maurizio Facheris presentò i risultati più attuali della ricerca sul Parkinson. Parkinson, così sottolineò il neurologo, è una malattia molto complessa, causata da una combinazione di fattori genetici ed ambientali finora non identificati. I risultati più recenti conseguiti nella ricerca sulle cellule staminali comunque permettono di nutrire qualche speranza: infatti, la cura del Parkinson con cellule staminali fetali ha dato un buon esito nella sperimentazione su topi. Però, sottolineò il dott. Facheris, la strada che porta dalla sperimentazione su animali alla cura di esseri umani è ancora lunga. La dott.sa Ebba Buffone dell’equipe Parkinson si occupa soprattutto della stimolazione profonda cerebrale, eseguita mediante un intervento chirurgico Due immagini della manifestazione a Bolzano Parkinson Attualità Giornata mondiale Parkinson al quale possono essere sottoposti i pazienti in uno stadio avanzato della malattia per raggiungere una agevolazione sensibile dei sintomi del Parkinson. Monika Mair e Agata Eisendle hanno parlato del loro lavoro e delle loro responsabilità come infermiere all’interno dell’equipe. A loro compete sia la consulenza telefonica “Parkinform” sia la consulenza diretta dei pazienti in merito alle cure ed ai trattamenti terapeutici da seguire a casa. Che i pazienti siano “soddisfatti e ben informati”è l’obiettivo principale del modello di lavoro realizzato nell’Ambulatorio Parkinson. La „Paulser Tanzlmusik“ ha accompagnato con la sua musica la serata d‘incontro Manifestazioni negli ospedali Anche quest’anno i gruppi di auto aiuto hanno approfittato della Giornata mondiale del Parkinson per informare i cittadini sulla malattia e le possibili terapie offerte negli ambulatori specializzati degli ospedali della provincia. Le manifestazioni organizzate negli ospedali di Brunico e di Merano hanno incontrato l’interesse del pubblico. A Bressanone non era possibile allestire uno stand a causa dei lavori in corso Merano Alle 8.00 del mattino, ora di punta per le visite specialistiche, i soci del gruppo di auto aiuto erano già sul posto. Avevano preparato materiale informativo sulla malattia e avevano appeso manifesti colorati per attirare l’interesse dei visitatori. Il tavolo era decorato con una bella tovaglia, con oggetti in ceramica, con le borse in tela della Società Parkinson, con materiale informativo sulla malattia e sulla possibilità di destinare all’Associazione il 5 per mille dell’IRPEF, e con un grande cesto pieno di tulipani. Questi fiori e le mele disposte in un carretto accanto al tavolo hanno fruttato ben 1.000 Euro di offerte raccolte nel corso della giornata. Brunico Per attirare l’attenzione dei visitatori ed informarli sulla malattia i soci del gruppo di auto aiuto hanno sistemato sui tavoli del materiale informativo e quattro vasi pieni di tulipani confezionati separatamente in modo da distribuirli in cambio di un’offerta libera. Complessivamente sono state raccolte così 535 Euro nel corso della giornata. Per festeggiare la giornata erano presenti anche il Presidente dell’Associazione Herbert Mair e il coordinatore Luis Enderle. Inoltre hanno visitato lo stand il direttore del comprensorio sanitario dott. Willeit, il coordinatore amministrativo dott. Santer ed il sindaco di Brunico Christian Tschurtschenthaler. Il dott. Alfred Kuntner, ex primario di chirurgia dell’ospedale di Brunico e paziente Parkinson, è stato intervistato per il telegiornale della sera della Rai-Sender Bozen. Karin Gamper ha curato per diversi anni la rivista „Parkinson Attualità”. Da otto mesi è in maternità e si occupa soprattutto di Milly (nata nel 2006) e Arno (nato nel 2007). 13 Il Parkinson-team augura alla giovane famiglia tanta gioia e felicità! Parkinson Attualità Consulenza medica Domande al dottor Baronti In dicembre alla televisione svizzera hanno mostrato una giovane parkinsoniana la cui madre soffre della stessa malattia. Ho sempre pensato che la malattia di Parkinson non fosse ereditaria: sbaglio? Negli ultimi anni la ricerca ha stabilito un nesso fra un numero crescente di geni e la malattia di Parkinson. Oggi sappiamo che il Parkinson è effettivamente ereditario, ma soltanto in seno a pochissime famiglie a livello mondiale: in questi casi tutti i figli presentano addirittura fino al 50% di rischio di sviluppare la malattia. Alcuni anni fa in Islanda è stato condotto uno studio nell’ambito del quale si è riusciti a documentare la storia delle famiglie sull’arco di diversi secoli, cosa che rappresenta un’eccezione assoluta in altre popolazioni e culture. Stando a questo studio, i fratelli e le sorelle di malati di Parkinson, nei quali la malattia si era manifestata in età adulta, denotavano un rischio accresciuto di contrarre il Parkinson, mentre nel caso dei bambini il rischio era “solo” triplicato. Ma non si preoccupi! Questi indizi di un possibile ruolo dominante svolto dai geni nell’insorgenza della malattia non hanno trovato alcun riscontro in altri grandi studi (svolti fuori dall’Islanda e facendo astrazione dalle poche famiglie menzionate sopra). Nemmeno gli studi condotti sui gemelli monovulari e biovulari hanno potuto accertare un’ereditarietà diretta della malattia di Parkinson. Attualmente la maggior parte degli esperti ritiene che siano soprattutto i familiari di parkinsoniani nei quali la malattia si è manifestata in età giovanile a denotare un rischio accresciuto. Per tutti gli altri, i fattori genetici non svolgono alcun ruolo, oppure cagionano soltanto un lieve incremento del rischio. Per scatenare la malattia occorrerebbe l’azione congiunta di diversi fattori ambientali (ancora ignoti). malattia degli occhi. Le consiglio di parlarne con il suo oculista, poiché ad esempio la cataratta e alcune forme di patologie della retina possono essere curate mediante interventi chirurgici relativamente semplici. La malattia di Parkinson e/o il suo trattamento medicamentoso non comportano nessun peggioramento progressivo della vista. La prudenza è d’obbligo solo per chi assume l’Akineton e altri farmaci con effetto anticolinergico (soprattutto gli antidepressivi come il Tryptizol, il Saroten e altri cosiddetti “triciclici”). Questi ultimi possono infatti aggravare talune forme di glaucoma. I malati di Parkinson che soffrono di glaucoma devono assolutamente comunicare questa diagnosi al loro neurologo e informare l’oculista in merito ai farmaci che assumono. Ho 73 anni e sono malato di Parkinson da sette. Ultimamente la mia voce diventa sempre più fievole, e noto anche che parlo meno chiaramente. Questo mi dà moltissimo fastidio. Posso fare qualcosa? Certamente: lei può e deve fare qualcosa! Il primo provvedimento consiste nel perseguire un aggiustamento ottimale della terapia antiparkinson. La voce fievole e l’eloquio poco chiaro sono segni della malattia, come ad esempio i disturbi della deambulazione e il tremore: una terapia farmacologica ottimizzata dovrebbe essere in grado di alleviare considerevolmente questi disturbi. In aggiunta di ciò, esistono efficaci programmi di allenamento vocale: Parkinson Svizzera propone ad esempio un’audiocassetta con esercizi per la rieducazione del linguaggio edita dall’Unione Parkinsoniani di Parma. I risultati migliori si raggiungono tuttavia avvalendosi della consulenza personale (e di un eventuale trattamento) di una terapista del linguaggio. In entrambi i casi è indispensabile ripetere regolarmente gli esercizi Ho il Parkinson da più di 10 anni, e ora la mia vista (almeno una volta al giorno!). 14 sta peggiorando rapidamente. Il medico dice che il difetto visivo non può più essere corretto con gli occhiali. È possibile che esso sia dovuto anche ai farmaci antiparkinson? L’affermazione del suo medico secondo cui il difetto non può più essere corretto con gli occhiali, potrebbe essere ricondotta all’esistenza di una Da “Parkinson” La rivista di Parkinson Svizzera, marzo 2008, n. 89 Il dott. Fabio Baronti, 48 anni, è primario e direttore medico alla Bethesda di Tschugg BE, presso la quale nel 1998 fu inaugurato il primo Centro Parkinson della Svizzera. Egli è membro della Commissione consultiva e del Comitato di Parkinson Svizzera. Parkinson Attualità Dove trovare aiuto Numeri utili Quali servizi ci sono per aiutare i pazienti del Parkinson ed i loro familiari? Ecco tutti gli indirizzi. Viste specialistiche Associazione Parkinson L’ufficio dell’Associazione per il Parkinson e malattie affini si trova a Bolzano in Via Galileo Galilei 4/a. Gli orari di apertura sono: lun, mar, mer, ven: ore 9.00 – 12.00 giov: ore 15.00 – 18.00 Telefono: 0471 931 888, 0471 513 244 Fax: 0471 513246 E-Mail: [email protected] Internet: www.parkinson.bz.it Per le visite specialistiche è sempre necessario procurarsi l’impegnativa del proprio medico di base. Dipartimento sanitario di Bolzano Le visite specialistiche vengono effettuate presso l’ambulatorio Parkinson ogni mercoledì, giovedì e venerdì. La consulenza telefonica “Parkinform” è reperibile ogni mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle 9.30. Tel. 0471 908774 Per le prenotazioni alle visite rivolgersi allo sportello unico di prenotazioni: Tel. 0471457 457 dalle ore 8.00 alle 16.00. L’equipe é composta dal Primario Dott. Rudolf Schönhuber, Dott. Peter P.Pramstaller, Dott.essa Ebba Buffone, Dott. Maurizio Facheris, Agata Eisendle, Monika Mair. Dipartimento sanitario di Merano Le visite specialistiche vengono effettuate nell’ambulatorio neurologico. Per le prenotazioni rivolgersi dalle ore 8.00 alle ore 17.00 al numero telefonico 0473 264 000. Primario: Dott. Frediano Tezzon Dipartimento sanitario di Bressanone Le visite specialistiche vengono effettuate nell’ambulatorio neurologico. Per prenotazioni rivolgersi tra le ore 9.00 e le ore 11.00 al numero telefonico 0472 813 120 Primario: Dott. Franz Spögler Il team dell‘ambulatorio di Bolzano Dipartimento sanitario di Brunico Le visite specialistiche vengono effettuate presso l’ambulatorio parkinson il pomeriggio di ogni 1° ed ogni 3° mercoledì del mese. Per prenotazioni rivolgersi dal lunedì al venerdì tra le ore 13.00 e le ore 16.00 al numero telefonico 0474 581 350. Primario: Dott. Arno Gasperi Parkinson Attualitá 15 Gruppi di auto aiuto/offerte Gruppi di auto aiuto Bolzano: Riferimento: Hermine Staffler-Gadotti, Tel. 0471 914 332 Pausa estiva a partire da giugno. Gli incontri regolari saranno ripresi il 30 settembre. Merano: Riferimento: Edith Siegel, Tel. 0473 231 766 Pausa estiva nei mesi di luglio ed agosto. Gli incontri saranno ripresi il 9 settembre. Appiano: Riferimento: Fritz Ebner, Tel. 0471 636 053 Pausa estiva nei mesi di agosto e settembre. Durante l‘estate è programmata una gita. Bressanone: Riferimento: Martha Egger, Tel. 0472 830 290 Pausa estiva a partire da metà giugno. Durante l‘estate sono programmate alcune gite. Brunico: Riferimento: Dott. Alfred Kuntner, Tel. 0474554 865, Herbert Stolzlechner, Tel. 0474 671 242 Gli incontri di ginnastica di gruppo con Ch.Poncelet continuano regolarmente ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle 12.00. Val Venosta: Riferimento: Elisabeth Schöpf, Tel. 0473 831 187 Gruppo Jupps Riferimento: Daniela und Luciano Bernardi Gita estiva Meta: Maso Gelato in Val di Plan Data: Domenica, 6 luglio 2008 Punto d‘incontro: Via G.Galilei 4a, Bolzano Prenotazione: entro il 27 giugno. Tel: Daniela 0471 953624, oppure 0471 931888 (segreteria) La nostra gita estiva ci porterà al Maso gelato in Val di Fosse. Questa valle porta dalla Val Senales fino al Passo Gelato dal quale si può raggiungere Plan di Passirio. Partiremo dal maso/trattoria Casera di fuori e cammineremo fino al Maso Gelato che si trova in fondo alla valle. L‘inizio della Valle di Plan è stretto e scosceso, però presto la valle si apre verso un‘alta valle larga che invita a piacevoli passeggiate. Punto di partenza per la passeggiata è il maso Casera di fuori, una casa contadina con i balconi pieni di fiori, situata a 1700m di altitudine. Da qui si continua verso il fondovalle su un cammino largo e pianeggiante. Sul fondovalle si erge la Cima Bianca, un tremila che prende il nome del marmo chiaro di cui è composta la sua massa rocciosa. Offerte Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno aiutato negli ultimi mesi: 16 Offerte dal „Preiswatten“, gruppo di auto aiuto di Bressanone; Armin Carli, Appiano; Friedrich Oberhollenzer, Brunico; Franz Mittelberger, Vöran; Mariano Bianchi, Bolzano; Evers Georg, Milano; Fam. Tschaffler; Canella Albino, Cogolo (TN) In memoria di Nino Matteo Dell`Eva: Mengon Giannina, Terzolas (TN); Mosgni Flavio, Malè (TN) In memoria di Gian Angelo Grandi: Fam. Grandi In memoria di Facchini Ilario: Paganini Luigi, Bolzano; Turra Anna, Bolzano In memoria di Wolfgang Raffeiner: Werth Erich, Appiano; Werth Josef, Appiano; Tschigg Herbert, Appiano; Scuola Professionale per Il Commercio e la Grafica In memoria di Siegfried Paller: Figlioccio Philipp; Antonia Enderle In memoria di Franz Palfrader: Kraler Karl; Fam. Adolf Unterpertinger; Fam. Palfrader; Ghedina Johann; Crepaz Horst; Wilhelm Heidrun Rosa; Gasser Elisabeth Le offerte possono essere versate sui nostri conti correnti: Cassa rurale Oltreadige IT 07 G 08255 58160 000300210854 Banca Popolare dell’Alto Adige – Filiale 52 IT 91 L 05856 11603 052570009677 Cassa di Risparmio – Filiale di Appiano IT 24 Y 06045 58160 000005000179 C/C Postale IT 78 Y 07601 11600 000033706011 Per la ricerca Parkinson: Cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige IT 26 H 03493 11600 000300024201 Grazie! Parkinson Attualità Attività Un grazie di cuore! Un altro anno lavorativo è passato! Il gruppo di auto aiuto di Bressanone ringrazia il primario dott. Franz Spögler per la sua comprensione, la sua pazienza, la sua disponibilità nei confronti di noi pazienti di Parkinson. Nonostante i suoi molti impegni viene a trovarci una volta all’anno per parlarci di novità ed attualità nella terapia del Parkinson. Vogliamo ringraziare anche il primario dott.sa Gisser che ci permette di organizzare e seguire nel centro di Riabilitazione dell’Ospedale di Bressanone vari corsi con le terapeute gentili e pazienti: ginnastica nell’acqua, logopedia, training con lo scettro e terapia del movimento. Vogliamo ringraziare Helene Plaikner che ci insegna i passi di danza svegliando in noi la passione per il ballo. E cosa sarebbe il nostro gruppo senza Martha Egger? È composto di 20 persone ma lei, con impegno e disinvoltura, riesce a farci sentire una piccola comunità. Marta organizza gli incontri settimanali, si preoccupa della merenda e prepara la tavola. Si impegna affinché i pomeriggi siano piacevoli e svariati. Marianne Burgstaller le sta accanto e l’aiuta. Le due donne hanno molta comprensione per le nostre preoccupazioni e ci consigliano e ci confortano, quando più ne abbiamo bisogno. Noi tutti vogliamo un gran bene a Martha ed a Marianne e le ringraziamo per il loro impegno. Maria Luise Winkler ha organizzato un corso di “Nordic-Walking” con Tommy Schöpf che abbiamo accettato con molto piacere. Ringraziamo anche lei e ringraziamo l’Associazione per il Parkinson per aver finanziato questo corso. Un ringraziamento speciale va alla Caritas parrocchiale di Varna ed a Anni Öttl, che con un’offerta speciale ci ha invitati tutti a passare un piacevole pomeriggio al lago di Caldaro. Il gruppo di auto aiuto di Bressanone Vorrei diventare socio/socia Cognome_______________________ Via____________________________ CAP___________________________ Nome_________________________ Tel.___________________________ Luogo_________________________ - Sono affetto/a da Parkinson - Sono un parente di un malato/una malata di Parkinson - Sono un amico/a e sostenitore dell’associazione Data di nascita__________________ Quota annua singola: 20.00 Euro Quota annua doppia: 30.00 Euro (1 parkinsoniano/a e 1 parente) In base all’art. 10 della legge n. 675/96 riguardo all’utilizzo dei miei dati personali, autorizzo l’elaborazione dei dati su indicati esclusivamente per motivi statutari. Data_______________________ Firma____________________________ Prego compilare e mandare a: Associazione Altoatesina per il Parkinson, Via Galileo Galilei 4/a, 39100 Bolzano Parkinon Attualità 17 Attività Attività del gruppo JUPPS GINNASTICA DI GRUPPO Da ottobre a dicembre ci siamo incontrati ogni lunedì con Christine Oberrauch nel suo ambulatorio in Piazza Erbe a Bolzano per la ginnastica di gruppo. Dopo le ferie natalizie abbiamo iniziato un secondo ciclo di incontri. Siamo un gruppo piccolo di 5 -6 persone. Ogni lezione comincia con gli esercizi di riscaldamento, per poi passare ad allenare il corpo intero. Ogni lezione è diversa dalle altre. Facciamo ginnastica in piedi, da seduti e sulla stuoia. Ogni volta integriamo esercizi speciali per malati di Parkinson, esercizi che aiutano a stabilizzare la spina dorsale, i movimenti e la mimica del viso. La signora Oberrauch ci propone sempre esercizi nuovi che aiutano a superare le difficoltà quotidiane. Inoltre è sempre ben disposta a trovare insieme soluzioni a domande individuali o a richieste speciali. INCONTRI CON LA PSICOLOGA Due o tre volte l’anno ci incontriamo con la psicologa Helga Perkmann per un colloquio. Dopo un’introduzione su un tema di interesse comune a tutti c’è la possibilità per ogni partecipante di parlare delle proprie esperienze o di proporre un tema specifico. Con l’aiuto della psicologa e con i suoi consigli tentiamo di intraprendere una via per risolvere i nostri problemi. 18 INCONTRO CON L’INFERMIERA Nel mese di dicembre 2007 abbiamo invitato Agata Eisendle, infermiera presso l’ambulatorio Parkinson dell’ospedale di Bolzano. Dopo essersi presentata ci ha spiegato il lavoro che svolge nell’ambulatorio Parkinson. Ha parlato dell’alimentazione e ci ha consigliato di non prendere mai i medicinali L-Dopa assieme a proteine alimentari, perché queste proteine agiscono sui medicinali diminuendone l’effetto. Ci ha raccomandato di bere molto durante la giornata e di badare ad andare di corpo regolarmente. Inoltre ci ha indicato diversi metodi per superare blocchi improvvisi del movimento: contare ad alta voce per dare l’impulso ad andare avanti; seguire una linea o un motivo sul suolo; ascoltare – camminando – musica dal walkman per avere un ritmo da seguire; fissare un punto sul suolo davanti ai propri piedi, ecc. Ci ha raccomandato di eseguire giornalmente gli esercizi fisici. Agata Eisendle ha parlato anche della consulenza telefonica “Parkinform” e ha risposto alle domande dei presenti. GITA INVERNALE La meta della nostra gita invernale nel mese di gennaio era la malga Tuff nelle vicinanze del laghetto di Fiè. Siamo partiti con il pulmino dell’Associazione per Handicappati. La strada era larga e in leggera salita e anche abbastanza lunga. Per fortuna due del nostro gruppo si erano affrettati per prenotare i posti nel ristorante, altrimenti avremmo dovuto aspettare a lungo prima di poter mangiare. La giornata era bellissima e dalla malga si godeva un panorama stupendo. Molta gente aveva approfittato del bel tempo per salire fin lassù e per scendere poi in slitta fino al laghetto di Fiè. La discesa era abbastanza pericolosa perché la strada serviva anche da pista di discesa per le slitte. Purtroppo nel pomeriggio tirava un vento molto forte e così abbiamo deciso di passare alcune ore nel albergo vicino al lago giocando a carte. La sera siamo tornati a casa, stanchi ma contenti. HORMONY ENSEMBLE Ogni secondo mercoledì del mese ci incontriamo nella sede dell’Associazione per cantare. Cantiamo canzoni in varie lingue: tedesco, italiano, in dialetto e in inglese, canzoni tradizionali e moderne. Purtroppo il nostro gruppo conta solo quattro partecipanti. Invitiamo perciò tutti coloro, che hanno voglia di cantare, di unirsi a noi. Parkinson Attualità