Direttore Responsabile: Giacomo Bini Di Nicola Mainardi BREVE PREFAZIONE: Assistere allo spettacolo di “Notre Dame de Paris” è sempre stato un mio sogno che, dopo un anno di travagliata attesa, finalmente si è avverato, grazie anche alla collaborazione del Consiglio della Banda. Mi scuserete, quindi, se vi presenterò la cronaca della giornata raccontata in prima persona, ma le emozioni (e le soddisfazioni) sono state così forti e numerose che in altri modi non sarebbe possibile esprimere… (Segue a pagina 2) Il Pollice Verde di Irene Pag. 5 Notre Dame De Paris Pag. 2 La Rubrica Del Perchè Pag. 3 Quattro Chiacchiere Con… Don Marco Pag. 4 Il Compositore: Franz Liszt Pag. 6 Suggerimenti Musicali Pag. 6 Perché Sanremo… È Sanremo! Pag. 7 L’angolo Del Poeta Pag. 7 Banda News Pag. 8 Di Nicola Mainardi Il 10 Febbraio, data della scadenza delle prenotazioni, la Francesca ed io eravamo disperati: eravamo appena a quota trenta… Poi, proprio quel giorno, il miracolo: alla sera, il pullman era già pieno! È iniziata così l’“avventura”: avevamo paura che l’idea di andare a Roma a vedere “Notre Dame de Paris” non attirasse tanta gente… e invece! Sbrigate le pratiche per i biglietti (che sono arrivati due giorni dopo il pagamento… che velocità!), tutto era già pronto a più di Nell’ambito di “Banda All’Opera”, Un pullman di 53 Persone si è recato A Roma per assistere Al Musical dei Record Scritto da Riccardo Cocciante giornata è splendida, con un caldo sole primaverile. Dopo un viaggio confortevole (con due soste, una per pipì, l’altra per il pranzo… e per la pipì!), siamo arrivati in perfetto orario al Gran Teatro di Roma. Non ti nascondo, caro lettore, di aver provato una sensazione strana ma piacevole: mi un mese da quel 28 marzo… rimaneva solo da aspettare! Beh, per me, in realtà, il lavoro era iniziato in quel momento. Mario, il nostro maestro, non potendosi occupare della preparazione della serata d’ascolto, ha affidato l’onere a me… In realtà, è stato un piacere il 24 marzo, davanti ad un piccolo pubblico di attenti ascoltatori, poter spiegare la storia e far ascoltare alcuni brani del musical. Arriviamo così al fatidico giorno. Ore 10: tutto è pronto per la partenza dalla “Piazza di sotto”, come si suol dire a Montale. La 2 La Sinfonia le Cattedrali”, il prologo dello spettacolo: dietro a lui, sul quel palco di ben 25 metri di fronte, si muovono colonne alle cui sommità spuntano giganteschi mostri di pietra, simboli della cattedrale. E il tutto si anima con il muoversi del corpo di ballo e degli acrobati che scalano la parete di fondo… Ad uno ad uno en- sono sentito realizzato e appagato di tutta la fatica fatta per riuscire bene in questa “missione”… Lo spettacolo iniziava alle 16:00… Scesi dall’autobus della Cappe (sponsor ufficiale delle nostre gite fuori porta), però, siamo entrati subito, tanta era l’impazienza di assistere allo spettacolo. Presi i nostri posti (oltretutto vicini al palco!), abbiamo atteso fino all’abbassamento delle luci e l’inizio della musica… e della magia… Gringoire (uno dei protagonisti) appare sulla scena ed intona “Il tempo del- trano gli altri personaggi: Clopin il clandestino, Frollo l’arcidiacono, Febo il Capitano, Fiordaliso sua promessa sposa, Quasimodo il gobbo campanaro ed Esmeralda la bella zingara… L’atmosfera è un misto tra moderno musical e opera lirica: del primo le coreografie e le scenografie spettacolari, della seconda la potente vocalità dei cantanti e la drammaticità degli eventi. Gli interpreti sono stati tutti veramente bravi: in particolar modo, un Quasimodo veramente toccante ha strappato le lacrime di molti della nostra “truppa” nella scena finale, in cui si lascia morire accanto all’amata Esmeralda, uccisa a sua volta per impiccagione. Quello che più mi ha colpito è la sensazione che si prova ad assistere dal vivo a questo spettacolo: visto in televisione non dà la stessa impressione. Ogni minimo particolare è volto a meravigliare lo spettatore, dalle acrobazie sulle transenne a quelle sulle piatteforme mobili, da Clopin che canta su una trave calata dall’alto agli acrobati appesi alle tre campane sospese nel vuoto. Un applauso interminabile ha accolto l’entrata degli interpreti alla fine delle spettacolo: ancora un po’ e veniva giù il teatro. Al ritorno, sul bus non sono mancati commenti e osservazioni, piacevole conferma che lo spettacolo è piaciuto molto a tutti, nessuno escluso! E il sottoscritto, oltre che essere rimasto estasiato dalla rappresentazione, è felice di essere riuscito a trasmettere ai “compagni di viaggio” quella passione che provava già prima di assistervi… Quello che è scritto sulla locandina è proprio vero: “La musica non è mai stata così spettacolare”! Di Lisa Santi Cari lettori, dato che siamo in periodo di festività, vorrei spiegarvi (o almeno ci provo) il significato di due tra i più importanti simboli della Pasqua… Perché regaliamo le uova e mangiamo la colomba? Così come nelle feste Natalizie, ritroviamo le tradizioni pagane collegate anche alla Pasqua. Anche nei tempi remoti, nelle grandi civiltà come gli Egizi o i Romani era uso regalare uova come simbolo di vita. Nell’Europa Settentrionale, la Pasqua era in origine una festa pagana che celebrava l’arrivo della Primavera, quando il sole brilla con un nuovo calore, portando nuove gemme e fiori sugli alberi: si colora, così, tutto il panorama che ci circonda, donandoci gioia ed allegria per l’arrivo della nuova stagione! Quasi ovunque, nel mondo cristiano, i vecchi rituali associati alla Primavera sopravvissero a fianco delle festività religiose. Chiunque aprisse un uovo sodo il giorno di Pasqua e vi trovasse duo tuorli era doppiamente fortunato. Gli agricoltori piantavano nel terreno uova scarlatte pensando di tenere lontani forti temporali che potevano danneggiare verdure e ortaggi. Con il tempo, il significato “magico” delle uova divenne sempre più prezioso, tanto che una nobildonna del 1700 regalò ad uno Zar un uovo di oro massiccio c o m palto l e t a30 m ecm n t ee decorato di pietre preziose! Ogni anno, i cosiddetti “signori”, facevano preparare su commissione, per le proprie signore, uova decorate contenenti spesso sorprese di grande valore. Oggi le uova Continua il nostro percorso alla scoperta di tanti perché... sono preferibilmente di cioccolato, di dimensioni a volte gigantesche, e contengono sempre una sorpresa. Un altro dolce tradizionale di questo periodo è la Colomba. Nei primi secoli del Cristianesimo la Colomba era il simbolo dell’anima innocente e fedele. Già nel V secolo rappresentava lo Spirito Santo che scende sul capo di Gesù. La colomba è segno di pace e concordia, oltre che ad essere un dolce molto buono! Dopo tutto questo parlare di cioccolata e varie leccornie, non vi à venuta fame? Una merenda fatta con una bella fetta di colomba non è niente male! Sperando di essere stata esauriente sull’argomento, non perdetevi la prossima uscita del nostro giornalino: tante altre curiosità vi verranno svelate! Via Nazario Sauro n. 11 – 59100 Prato Tel. 0574/4471200 Fax 0574/4471201 e-mail: [email protected] CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI Dipendenze: Centri recupero, programmi personalizzati, gruppi di sostegno, inserimenti lavorativi. Anziani: Assistenza domiciliare 24h/24, assistenza tutelare, assistenza specialistica per varie forme di patologie, assistenza alla persona e servizi integrativi di supporto alla domiciliarità Malattia mentale e Handicap: Case famiglia ,diurni, residenze in semiautonomia, laboratori, progetti individuali, gestione vacanze, inserimenti lavorativi Giovani: Sportello giovani Europa, Punti di aggregazione Immigrati: Tutoraggio e accompagnamento scolastico formativo e lavorativo, alfabetizzazione, orientamento ai servizi, animazione e attività inteculturali Percorsi riabilitativi per il reinserimento sociale e lavorativo: Per soggetti sottoposti a misure alternative, tossicodipendenti, portatori di Di Francesca Angiovini, Dania Meoni, e Alessandro Vitulano Innanzitutto la ringraziamo per il tempo che ci ha concesso… Niente, è un piacere. Le vorremo fare qualche domandina, se ci vogliamo accomodare… Aiuto! È una cosa seria allora, non mi farete mica il terzo grado! No, non si preoccupi… Beh! Per sciogliere un po’ il ghiaccio, ci potrebbe raccontare come si trova nei paesi di Fognano e Tobbiana. Questi paesi mi sono piaciuti da subito, da quando sono venuto per la prima volta a mangiare la pizza a Tobbiana: ma non avrei mai creduto che un giorno sarei capitato qui. La gente è stata ospitale? Qui la gente è molto aperta, non è un problema. Si è accorto di una certa rivalità tra i due paesi? Eh, certo! Ma questo lo sapete anche voi! Ma devo dire che tra gli anziani e gli adulti c’è più rivalità che tra i giovani. Più che altro sono quelli di Tobbiana che sentono ancora un acceso contrasto. Ma anche i Fognanesi si danno da fare! Pensate che l’altro giorno, facendo la benedizione delle case in via Mazzini, arrivato al confine, ho scherzato dicendo: “Ma questa è l’ultima casa di Fognano o di Tobbiana?” mi hanno risposto, con tono acceso:”Di FOGNANO!”. Ma questo è niente: pensate che quando mi trovavo in Francia avevo a che fare con due paesi ancora più in contrasto tra loro. In quante parrocchie è stato prima di “capitare” qui? La Francia è stato il mio primo amore, da sempre. Amo la cultura, la Le interviste ai “VIPS” del circondario direttamente dal salottino della sede della banda… più o meno... Don Marco, il nuovo parroco di Fognano e Tobbiana. Tra le mani ha il cd della nostra Banda. lingua… tutto insomma. Ma dovete sapere che la Francia è un paese decristianizzato in maniera incredibile! Non parlo di accoglienze diverse, ma di cultura! Ho avuto non poco lavoro da fare… addirittura delle persone anziane mi hanno chiesto se ancora valevano i 10 comandamenti. Sapete come si dice: il pesce puzza dalla testa! Comunque, andando avanti col tempo, mi sono ritrovato in Italia per caso. Prima volevano rimandarmi in Polonia, ma non ho accettato perché dopo essere stato tanto tempo lontano da casa… Poi mi hanno detto: “Allora gli Stati Uniti!” ma ho rifiutato perché non è proprio per me! Così sono arrivato in Italia, inizialmente per un mese all’Ospedale S.Raffaele di Milano, poi finalmente a Prato, precisamente a Maliseti, per due anni. Ed ora… sono qui. Le manca la Polonia? Voi che dite?! Immaginatevi di essere 2000 km lontano da casa! Sono più di 10 anni che non passo un Natale in famiglia… senza contare le altre feste! Cosa pensa dei giovani di Fognano e Tobbiana? Beh, la prima cosa che mi ha stupito dei due paesi sono proprio i tanti giovani! È una cosa stupenda per dei paesi così piccoli. Di solito nei ragazzi c’è una voglia di evadere, ma qui… Una cosa che ho notato è che non hanno spazio dove incontrarsi, qualcosa che li possa interessare… non cercano qualcosa che li possa interessare! Ma i ragazzi ci sono, e ripeto: è stupendo! Poi, in generale, i giovani di oggi non sono abituati a stare insieme. Oggi come si fa? Per messaggi! È vero o no? Non è una specie di solitudine? Secondo me sì… un’altra cosa di cui mi sono accorto e che i giovani di oggi hanno un’immagine sbagliata della chiesa. Secondo loro, cosa offre la chiesa? Niente! Solo messa, preghiera, incontri del gruppo dopocresima… Allora lei cos’ha intenzione di fare? Quali progetti ha per noi ragazzi nel futuro? Intanto dov’ero prima, a Maliseti, c’erano più di 100 giovani! E la porta della parrocchia non era mai chiusa! C’erano degli spazi per ritrovarsi, qui invece non ci sono! Vorrei cercare di coinvolgerli appunto creando questi spazi che non ci sono. Vorrei cercare di coinvolgerli a partecipare alla messa. Parlando con loro, gli ho chiesto: “Perché non venite alla messa?” e si sono imbarazzati, non hanno saputo rispondere. Qualcuno ha azzardato: “Perché è noiosa!”. Allora io ho risposto: “Qualche volta animatela voi la messa!”. Ho provato questo nuovo metodo per la prima volta in Francia, ed ha funzionato! Perché non provare anche qui? Leggono e cantano quello che piace a loro, ovviamente con rispetto e fino ad un certo limite… Personalmente però ci riteniamo anche fortunati ad avere in questo paese un’associazione come la banda! È un caloroso e sano punto di ritrovo per noi giovani. È bello instaurare amicizie con tanta gente, uscire insieme, ridere, scherzare, condividere tante belle esperienze, che aiutano a maturare. La passione per la musica è alimentata anche da amicizia, affetto, solidarietà, unione, simpatia… Certo! Dovrebbero essere proprio questi i sani valori che fanno crescere e maturare voi, giovani del 2004! In un mondo come quello di oggi c’è così bisogno di riscoprire tanti valori perduti… Appunto parlando della nostra banda, cosa ne pensa? Personalmente non vi conosco ancora bene, però ho avuto occasione di parlare più di una volta con i consiglieri della vostra banda, e mi pare un buon inizio di conoscenza! Ma ho riscontrato un problema, non solo riguardante la vostra banda, ma tutte le altre associazioni del paese, che prendono certe iniziative. Dovreste dire le iniziative in chiesa, in modo da aprirvi di più alla gente. Pensate alle persone anziane, non sanno niente di voi se in chiesa non viene detto niente, perché è l’unico ambiente che frequentano. La banda lavora per noi, per il paese, o no? È anche per questo motivo che ho chiesto di fare un concerto in chiesa. La gente deve sentire che la banda è della comunità, della parrocchia! Dovete trasmettere ai vostri compaesani la vostra passione, che vi permette di portare avanti un’associazione così bella! …qualcuno che non ha una passione nella vita, non sa cos’è la vita!... La ringraziamo molto Don Marco per la sua disponibilità e per le sue parole così significative, ci sarebbe piaciuto trattenerci ancora qui con lei, ma il dovere ci chiama! Dobbiamo andare alle prove, appunto! Non c’è di che, è stato un piacere, grazie per aver pensato a me per questo numero del giornalino. Di Simone Gori La nostra Irene si prende una piccola pausa e cede il posto ad un nuovo collaboratore... Lo sapevate che proprio dall’uso delle piante aromatiche è iniziata la passione del giardinaggio? Ebbene sì! Queste piante venivano coltivate nei castelli medievali e nei chiostri dei conventi per uso soprattutto medicinale, perché ritenute rimedio a molte malattie. Oggi sono usate per scopi terapeutici e cosmetici, ma più che altro sono apprezzate per il loro aroma e per l’uso che se ne fa in cucina: per questo stanno diventando sempre più di moda! Chi è che non conosce il rosmarino, la salvia, l’origano, la lavanda, la menta, la camomilla, il timo, il basilico, il finocchio, il mirto, l’eucalyptus e così via… La maggior parte di queste piante si coltivano in vaso, così da rendere più facile e pratica la loro collocazione (sul balcone, ad esempio). Si coltivano anche in piena terra, magari in un angolo del giardino o dell’orto. Le piante aromatiche sono rustiche e prosperano in qualsiasi terreno fertile, amano il sole e le posizioni non troppo umide; si ammalano raramente e non richiedono cure particolari. Molte possono essere tagliare e fatte seccare per essere usate d’inverno (esempio, la lavanda per il bucato, l’origano per la pizza ecc.). Ed allora, se ancora non ne siete in possesso, cosa aspettate a procurarvele presso qualsiasi garden o giardiniere di fiducia? Storia di uno dei massimi esponenti del romanticismo Di Massimo Vitulano Richard Wagner, che fu addirittura definito come uno dei massimi esponenti del periodo romantico, nacque a Lipsia, in Germania, nel 1813. Si formò nell’università della sua città, ma si può dire che studiò musica quasi completamente da autodidatta. Nella sua carriera si dedicò principalmente al teatro musicale, iniziando già in giovane età a comporre: infatti, fu nel 1823 (a soli dieci anni!) che dal suo genio nacque “Le nozze”, una delle sue opere rimaste incompiute. Tra il 1833 e il 1839, anni in cui lavorò presso vari teatri lirici provinciali, scrisse le opere “Le fate” e “Il divieto d’amare”, oltre a vari pezzi orchestrali. Iniziò, poi, la carriera di direttore d’orchestra, lavorando in varie città della Germania. Nel 1837 ottenne il posto di maestro di cappella a Riga, dove scrisse il libretto e compose due atti della sua prima opera importante, “Rienzi”, che completò nel 1840. In quegli anni si La locandina de “La Valchiria”, seconda opera della tetralogia “L’anello del Nibelungo” recò a Londra e fu durante il viaggio che egli concepì l’idea della sua prossima opera, “L’olandese volante”, che compose poi a Parigi. Successivamente tornò a Dresda come maestro di cappella del teatro di corte: qui riuscì finalmente a portare in scena le sue opere. Per aver partecipato alla fallita rivoluzione del 1848, Wagner dovette fuggire dalla Prussia, rifugiandosi prima a Parigi e poi a Zurigo. Qui scrisse il libretto e iniziò a comporre la tetralogia “L’anello del nibelungo”, basata su un’epopea medievale tedesca e composta dalle opere “L’oro del reno”, “La valchiria”, “Sigfrido” e “Crepuscolo degli dei”: terminò i lavori nel 1872. Intanto, nel 1861, il bando politico contro Wagner fu ritirato. Ritornato in Prussia, il compositore si stabilì a Biembrich, dove cominciò a lavorare alla sua unica opera non tragica, “I maestri cantori di Norimberga”, che andò in scena il 21 Giugno 1868 a Monaco. Anni più tardi, il compositore cominciò a lavorare al “Parsifal”, opera in tre atti ispirata alle leggende del Sacro Graal. Ultimo dei suoi drammi In questa pagina vi vogliamo consigliare alcuni concerti che si terranno, nei prossimi mesi, nelle città toscane e nelle più importanti città italiane. Le date e le tappe dei concerti sono elencati in ordine alfabetico per artista. ? BREGOVIC GORAN ? 21 Luglio ? ? CAPAREZZA 25 Aprile ? CARBONI LUCA 28 Aprile ? Filaforum (MI) D’ALESSIO GIGI 27 Aprile ? SaschAll (FI) COLLINS PHIL 1 Giugno ? Palasport (FI) SaschAll (FI) DANIELE PINO 16 Maggio Saschall (FI) Piazza dei Cavalieri (PI) INCUBUS 5 Maggio ? Filaforum (MI) HARPER BEN 17 Giugno ? Saschall (FI) GABRIEL PETER 11 Maggio ? Foro Italico (Roma) FERRO TIZIANO 3 Maggio ? ? DIDO 27 /30 Aprile Arena del Sole (BO) Palasport (FI) JONES NORAH 11 Maggio Paladozza (BO) KRAVITZ LENNY 20 Giugno ? LE VIBRAZIONI 14 Maggio ? Filaforum (MI) STING - DANIELE GROFF 11 Giugno ? Stadio Meazza (MI) SPEARS BRITNEY 19 Maggio ? Giardini Scotto (PI) RED HOT CHILI PEPPERS 8 Giugno ? Imola (BO) P.za del Popolo (Roma) ZERO RENATO 16 Giugno Stadio Franchi (FI) Di Sara Bellucci, Benedetta Logli, e Giulia Nesi É calato il sipario su una delle kermesse sanremesi sicuramente più chiacchierate: la numero cinquantaquattro. “Perchè Sanremo è Sanremo” e come al solito ha fatto parlare (e scrivere) molto. Simona Ventura ha superato la difficile prova per il temperamento, la bravura, per la grinta e la simpatia. Le canzoni buone, in linea con i tempi attuali, hanno avuto grande successo anche fra i giovani, e il pubblico ha dimostrato di gradire soprattutto il melodico “Uomo Volante” di Marco Masini, il vincitore. Si è aggiudicato il secondo posto “Sei la vita mia” di Mario Rosini, canzone che rispecchia i canoni classici del Festival; mentre l’energetica Linda ha ottenuto il terzo posto con “Aria, sole, terra e mare”, che esalta le sue straordinarie capacità vocali. Lo show è scorso in maniera più fluida rispetto alle scorse edizioni, grazie anche alle divertenti performance di Gene Gnocchi, Paola Cortellesi e Maurizio Crozza. Inoltre, sul palco dell’Ariston, si sono esibiti vari ospiti:i Black eyed peas, Haiducii e gli Adventura per la gioia dei più giovani, Gino Paoli e Lionel Richie per i più anzianotti. Gran finale poi con l’arrivo a sorpresa di Adriano Celentano che ha intrattenuto per mezz’ora il pubblico ed è riuscito a risollevare gli ascolti, fino ad allora non molto brillanti ad eccezione della serata di venerdì, in cui si sono eseguite le vecchie glorie del Festival della canzone italiana. Bilancio dunque positivo, e il prossimo anno largo ai giovani, si, ma anche largo ai nomi che fanno sempre Questo spazio è a disposizione per la pubblicazione delle vostre poesie. Gli scritti che ci invierete saranno presentati in questo apposito angolo. Buona scrittura!!! Sogno Poter scavare nei tuoi sogni vedere ciò che pensi. Poter guardarti dentro senza farmi notare. Sogno un po’ strano in una calda giornata d’inverno. Il sole ghiaccio riscalda il mio cuore ancor più freddo. Le nuvole delicate mi danno una leggera sensazione di protezione. Un soffio di vento mi arriva sul viso e di colpo mi sveglio da questo Sogno un po’ strano in una calda giornata d’inverno. Cisco La Sinfonia 7 AUGURI A: MARZO Di Lisa Santi Cari amici lettori, è Primavera, piante e fiori si aprono al tiepido sole primaverile, gli animali si risvegliano dal letargo… e i suonatori cominciano a prepararsi per una nuova stagione! Quindi, lucidate gli strumenti, stirate le divise e… SI PARTE! TUTTA RUMBA!!! Come prima uscita rimaniamo in zona, ovvero a Montale! Alle ore 10:00 di domenica 25 Aprile partirà dalla piazzetta davanti al Comune, la consueta sfilata in occasione della Festa della Liberazione. La seconda uscita è ancora a Montale, per il Primo Maggio: il ritrovo è fissato alle ore 10:00 in P.za Marsili (dietro il Circolo Antares) da dove partirà il corteo della Festa dei Lavoratori. Dopodiché, cari suonatori, lucidate bene anche le scarpe che stavolta ce n’è di strada da fare… TRIESTE: arriviamo!!! Al seguito dei nostri amici Alpini, Domenica 16 Maggio ci attende l’uscita più entusiasmante dell’anno: il RADUNO NAZIONALE DEGLI ALPINI, dove sfileranno centinaia di migliaia di penne nere accompagnate da bande militari e civili tra cui la nostra, rappresentante ufficiale della sezione di Firenze. Per informazioni contattare: Alberto 339 8709080 e Francesca 349 3765282 Sabato 22 Maggio alle ore 15:30, ritrovo in P.za Vittorio Veneto a Casalguidi in occasione della manifestazione “…E una banda suona con me!”, alla quale parteciperanno tanti bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie di Montale, Agliana, Quarrata e Casalguidi. Domenica 23 Maggio organizzeremo la terza edizione del Raduno di Bande a Montale, al quale saranno presenti alcune tra le più rinomate bande musicale della zona. Alle ore 10:00 è prevista la sfilata per le vie del paese e, nel pomeriggio, le varie filarmoniche intratterranno il pubblico in P.za Matteotti. Sabato 29 Maggio, in occasione della Festa delle Quarantore, eseguiremo il primo Concerto della nuova stagione nel Chiostro della Chiesa di S. Giovanni Evangelista alle ore 21:00. È l’occasione per ascoltare le tante novità del programma di quest’anno, illustrato nello scorso numero del giornalino… partecipate numerosi! Appuntamento annuale è quello di Domenica 30 Maggio al Villaggio Belvedere di Pistoia, dove alle ore 20:30 si svolgerà la Processione notturna. Per il mese di GIUGNO si inizia subito con Martedì 1con la solenne Processione in occasione della Festa del Patrono a Montale, per poi continuare con Domenica 13 per la Processione a Fognano. Domenica 20 Giugno, grande festa alla Stazione: la banda parteciperà alla Processione pomeridiana e, in serata, si esibirà con il suo Concerto nella piazza antistante la stazione ferroviaria. Sabato 26 Giugno alle ore 17:30 andremo a trovare i nostri amici anziani della Casa di riposo “La Pietà” di Prato, tenendogli compagnia per un pomeriggio con il nostro Concerto. Come inizio non è niente male, che ne pensate? Vi rivolgiamo un caloroso saluto aspettando il vostro grande e incoraggiante supporto a tutte le nostre iniziative! 1 10 Rachele Battistini Giuseppina Spinella 15 Luca Scalise 17 Giancarlo Betti 18 Chiara Mainardi 19 Loriano Mordini 24 Simone Guidoni 25 Giuseppe Saurino 27 Guglielmo Mainardi APRILE 2 3 Elena Regolini Giancarlo Nesi 8 Federica Mordini 9 Benedetta Logli 19 Dania Meoni 19 Dario Meoni 24 Nicola Mainardi 24 Andrea Vannucci 27 Pierfrancesco Pulice 27 Alberto Bellucci 30 Lisa Santi La Redazione de “La Sinfonia” Angiovini Francesca Barbani Alberto Bellucci Sara Breschi Alessia De Dominicis Margherita Ginanni Teresa Logli Benedetta Mainardi Chiara Mainardi Nicola Meoni Dania Nardi Francesca Nesi Giulia Niccolai Irene Regolini Elena Regolini Jacopo Santi Lisa Santi Luca Taurone Carmine Vitulano Alessandro Vitulano Massimo