Direttore Responsabile: Giacomo Bini
Di Nicola Mainardi
BREVE PREFAZIONE:
Assistere allo spettacolo di “Notre Dame de
Paris” è sempre stato un mio sogno che, dopo
un anno di travagliata attesa, finalmente si
è avverato, grazie anche alla collaborazione
del Consiglio della Banda.
Mi scuserete, quindi, se vi presenterò la cronaca della giornata raccontata in prima
persona, ma le emozioni (e le soddisfazioni)
sono state così forti e numerose che in altri
modi non sarebbe possibile esprimere…
(Segue a pagina 2)
Il
Pollice
Verde di
Irene
Pag. 5
Notre
Dame
De Paris
Pag. 2
La Rubrica
Del Perchè
Pag. 3
Quattro
Chiacchiere
Con…
Don Marco
Pag. 4
Il Compositore:
Franz Liszt
Pag. 6
Suggerimenti
Musicali
Pag. 6
Perché Sanremo…
È Sanremo!
Pag. 7
L’angolo
Del Poeta
Pag. 7
Banda
News
Pag. 8
Di Nicola Mainardi
Il 10 Febbraio, data della scadenza delle prenotazioni, la Francesca ed io
eravamo disperati: eravamo appena a quota trenta… Poi, proprio quel giorno, il miracolo: alla sera, il
pullman era già pieno! È
iniziata così l’“avventura”:
avevamo paura che l’idea
di andare a Roma a vedere
“Notre Dame de Paris” non
attirasse tanta gente… e
invece!
Sbrigate le pratiche per i
biglietti (che sono arrivati
due giorni dopo il pagamento… che velocità!), tutto era già pronto a più di
Nell’ambito di
“Banda All’Opera”,
Un pullman di 53
Persone si è recato
A Roma per assistere
Al Musical dei Record
Scritto da Riccardo
Cocciante
giornata è splendida, con
un caldo sole primaverile.
Dopo un viaggio confortevole (con due soste, una per
pipì, l’altra per il pranzo…
e per la pipì!), siamo arrivati in perfetto orario al
Gran Teatro di Roma. Non
ti nascondo, caro lettore, di
aver provato una sensazione strana ma piacevole: mi
un
mese
da quel 28
marzo…
rimaneva
solo
da
aspettare!
Beh, per me, in realtà, il
lavoro era iniziato in quel
momento. Mario, il nostro
maestro, non potendosi occupare della preparazione
della serata d’ascolto, ha
affidato l’onere a me… In
realtà, è stato un piacere il
24 marzo, davanti ad un
piccolo pubblico di attenti
ascoltatori, poter spiegare
la storia e far ascoltare alcuni brani del musical.
Arriviamo così al fatidico giorno. Ore 10: tutto è
pronto per la partenza dalla “Piazza di sotto”, come si
suol dire a Montale. La
2
La Sinfonia
le Cattedrali”, il prologo
dello spettacolo: dietro a
lui, sul quel palco di ben 25
metri di fronte, si muovono
colonne alle cui sommità
spuntano giganteschi mostri di pietra, simboli della
cattedrale. E il tutto si anima con il muoversi del corpo di ballo e degli acrobati
che scalano la parete di fondo…
Ad uno
ad uno en-
sono sentito realizzato e
appagato di tutta la fatica
fatta per riuscire bene in
questa “missione”…
Lo spettacolo iniziava
alle
16:00…
Scesi
dall’autobus della Cappe
(sponsor ufficiale delle nostre gite fuori porta), però,
siamo entrati subito, tanta
era l’impazienza di assistere allo spettacolo. Presi i
nostri posti (oltretutto vicini al palco!), abbiamo atteso fino all’abbassamento
delle luci e l’inizio della
musica… e della magia…
Gringoire (uno dei protagonisti) appare sulla scena ed intona “Il tempo del-
trano gli altri personaggi:
Clopin il clandestino, Frollo
l’arcidiacono, Febo il Capitano, Fiordaliso sua promessa sposa, Quasimodo il
gobbo campanaro ed Esmeralda la bella zingara…
L’atmosfera è un misto
tra moderno musical e opera lirica: del primo le coreografie e le scenografie
spettacolari, della seconda
la potente vocalità dei cantanti e la drammaticità
degli eventi.
Gli interpreti sono stati
tutti veramente bravi: in
particolar modo, un Quasimodo veramente toccante
ha strappato le lacrime di
molti della nostra “truppa”
nella scena finale, in cui si
lascia
morire
accanto
all’amata Esmeralda, uccisa a sua volta per impiccagione.
Quello che più mi ha colpito è la sensazione che si
prova ad assistere dal vivo
a questo spettacolo: visto in
televisione non dà la stessa
impressione. Ogni minimo
particolare è volto a meravigliare lo spettatore, dalle
acrobazie sulle transenne a
quelle sulle piatteforme mobili, da Clopin che canta su
una trave calata dall’alto
agli acrobati appesi alle tre
campane sospese nel vuoto.
Un applauso interminabile ha accolto l’entrata
degli interpreti alla fine
delle spettacolo: ancora un
po’ e veniva giù il teatro.
Al ritorno, sul bus non
sono mancati commenti e
osservazioni, piacevole conferma che lo spettacolo è
piaciuto molto a tutti, nessuno escluso! E il sottoscritto, oltre che essere rimasto
estasiato dalla rappresentazione, è felice di essere
riuscito a trasmettere ai
“compagni
di
viaggio”
quella passione che provava
già prima di assistervi…
Quello che è scritto sulla
locandina è proprio vero:
“La musica non è mai stata
così spettacolare”!
Di Lisa Santi
Cari lettori, dato che siamo in
periodo di festività, vorrei spiegarvi (o almeno ci provo) il significato
di due tra i più importanti simboli
della Pasqua…
Perché regaliamo le uova e
mangiamo la colomba?
Così come nelle feste Natalizie,
ritroviamo le tradizioni pagane collegate anche alla Pasqua. Anche nei
tempi remoti, nelle grandi civiltà
come gli Egizi o i Romani era uso
regalare uova come simbolo di vita.
Nell’Europa Settentrionale, la
Pasqua era in origine una festa pagana che celebrava l’arrivo della
Primavera, quando il sole brilla con
un nuovo calore, portando nuove
gemme e fiori sugli alberi: si colora,
così, tutto il panorama che ci circonda, donandoci gioia ed allegria
per l’arrivo della nuova stagione!
Quasi ovunque, nel mondo cristiano, i vecchi rituali associati alla
Primavera sopravvissero a fianco
delle festività religiose. Chiunque
aprisse un uovo sodo il giorno di
Pasqua e vi trovasse duo tuorli era
doppiamente fortunato. Gli agricoltori piantavano nel terreno uova
scarlatte pensando di tenere lontani forti temporali che potevano danneggiare verdure e ortaggi.
Con il tempo, il significato
“magico” delle uova divenne sempre
più prezioso, tanto che una nobildonna del 1700 regalò ad uno Zar un
uovo di oro massiccio
c o m palto
l e t a30
m ecm
n t ee
decorato di pietre
preziose!
Ogni anno, i cosiddetti “signori”,
facevano preparare su commissione,
per le proprie signore, uova decorate
contenenti
spesso sorprese di
grande valore.
Oggi le uova
Continua il nostro
percorso alla scoperta di tanti perché...
sono preferibilmente di cioccolato,
di dimensioni a volte gigantesche, e
contengono sempre una sorpresa.
Un altro dolce tradizionale di
questo periodo è la Colomba.
Nei primi secoli del Cristianesimo la Colomba era il simbolo
dell’anima innocente e fedele. Già
nel V secolo rappresentava lo Spirito Santo che scende sul capo di Gesù.
La colomba è segno di pace e
concordia, oltre che ad essere un
dolce molto buono!
Dopo tutto questo parlare di
cioccolata e varie leccornie, non vi à
venuta fame? Una merenda fatta
con una bella fetta di colomba non è
niente male!
Sperando di essere stata esauriente sull’argomento, non perdetevi
la prossima uscita del nostro giornalino: tante altre curiosità vi verranno svelate!
Via Nazario Sauro n. 11 – 59100 Prato
Tel. 0574/4471200 Fax 0574/4471201
e-mail: [email protected]
CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI
Dipendenze: Centri
recupero, programmi
personalizzati, gruppi di sostegno, inserimenti
lavorativi.
Anziani: Assistenza domiciliare 24h/24, assistenza
tutelare, assistenza specialistica per varie forme di
patologie, assistenza alla persona e servizi
integrativi di supporto alla domiciliarità
Malattia
mentale e Handicap: Case
famiglia ,diurni, residenze in semiautonomia,
laboratori, progetti individuali, gestione vacanze,
inserimenti lavorativi
Giovani: Sportello giovani Europa, Punti di
aggregazione
Immigrati: Tutoraggio e accompagnamento
scolastico formativo e lavorativo, alfabetizzazione,
orientamento ai servizi, animazione e attività
inteculturali
Percorsi riabilitativi per il reinserimento sociale e
lavorativo: Per soggetti sottoposti a misure
alternative, tossicodipendenti, portatori di
Di Francesca Angiovini,
Dania Meoni,
e Alessandro Vitulano
Innanzitutto la ringraziamo per
il tempo che ci ha concesso…
Niente, è un piacere.
Le vorremo fare qualche domandina, se ci vogliamo accomodare…
Aiuto! È una cosa seria allora, non
mi farete mica il terzo grado!
No, non si preoccupi… Beh! Per
sciogliere un po’ il ghiaccio, ci potrebbe raccontare come si trova
nei paesi di Fognano e Tobbiana.
Questi paesi mi sono piaciuti da
subito, da quando sono venuto per la
prima volta a mangiare la pizza a
Tobbiana: ma non avrei mai creduto
che un giorno sarei capitato qui.
La gente è stata ospitale?
Qui la gente è molto aperta, non
è un problema.
Si è accorto di una certa rivalità tra i due paesi?
Eh, certo! Ma questo lo sapete
anche voi! Ma devo dire che tra gli
anziani e gli adulti c’è più rivalità
che tra i giovani. Più che altro sono
quelli di Tobbiana che sentono ancora un acceso contrasto. Ma anche i
Fognanesi si danno da fare! Pensate
che l’altro giorno, facendo la benedizione delle case in via Mazzini,
arrivato al confine, ho scherzato
dicendo: “Ma questa è l’ultima casa
di Fognano o di Tobbiana?” mi hanno
risposto, con tono acceso:”Di FOGNANO!”. Ma questo è niente: pensate che quando mi trovavo in Francia avevo a che fare con due paesi
ancora più in contrasto tra loro.
In quante parrocchie è stato
prima di “capitare” qui?
La Francia è stato il mio primo
amore, da sempre. Amo la cultura, la
Le interviste ai “VIPS” del circondario
direttamente dal salottino della sede della
banda… più o meno...
Don Marco, il nuovo parroco di Fognano e Tobbiana.
Tra le mani ha il cd della nostra Banda.
lingua… tutto insomma. Ma dovete
sapere che la Francia è un paese
decristianizzato in maniera incredibile! Non parlo di accoglienze diverse, ma di cultura! Ho avuto non poco
lavoro da fare… addirittura delle
persone anziane mi hanno chiesto se
ancora valevano i 10 comandamenti.
Sapete come si dice: il pesce puzza
dalla testa! Comunque, andando avanti col tempo, mi sono ritrovato in
Italia per caso. Prima volevano rimandarmi in Polonia, ma non ho accettato perché dopo essere stato
tanto tempo lontano da casa… Poi mi
hanno detto: “Allora gli Stati Uniti!”
ma ho rifiutato perché non è proprio
per me! Così sono arrivato in Italia,
inizialmente per un mese
all’Ospedale S.Raffaele di Milano,
poi finalmente a Prato, precisamente a Maliseti, per due anni. Ed ora…
sono qui.
Le manca la Polonia?
Voi che dite?! Immaginatevi di
essere 2000 km lontano da casa! Sono
più di 10 anni che non
passo un Natale in
famiglia… senza contare le altre feste!
Cosa pensa dei
giovani di Fognano e
Tobbiana?
Beh, la prima cosa
che mi ha stupito dei
due paesi sono proprio i tanti giovani! È
una cosa stupenda
per dei paesi così
piccoli. Di solito nei
ragazzi c’è una voglia di evadere, ma
qui…
Una cosa che ho notato è che non
hanno spazio dove incontrarsi, qualcosa che li possa interessare… non
cercano qualcosa che li possa interessare! Ma i ragazzi ci sono, e ripeto: è stupendo! Poi, in generale, i
giovani di oggi non sono abituati a
stare insieme. Oggi come si fa? Per
messaggi! È vero o no? Non è una
specie di solitudine? Secondo me
sì… un’altra cosa di cui mi sono accorto e che i giovani di oggi hanno
un’immagine sbagliata della chiesa.
Secondo loro, cosa offre la chiesa?
Niente! Solo messa, preghiera, incontri del gruppo dopocresima…
Allora lei cos’ha intenzione di
fare? Quali progetti ha per noi
ragazzi nel futuro?
Intanto dov’ero prima, a Maliseti,
c’erano più di 100 giovani! E la porta
della parrocchia non era mai chiusa!
C’erano degli spazi per ritrovarsi,
qui invece non ci sono! Vorrei cercare di coinvolgerli appunto creando questi spazi che non ci
sono. Vorrei cercare di coinvolgerli a partecipare
alla messa. Parlando con loro, gli ho chiesto:
“Perché non venite alla messa?” e si sono imbarazzati, non hanno saputo rispondere. Qualcuno
ha azzardato: “Perché è noiosa!”. Allora io ho
risposto: “Qualche volta animatela voi la messa!”.
Ho provato questo nuovo metodo per la prima
volta in Francia, ed ha funzionato! Perché non
provare anche qui? Leggono e cantano quello che
piace a loro, ovviamente con rispetto e fino ad un
certo limite…
Personalmente però ci riteniamo anche fortunati
ad
avere
in
questo
paese
un’associazione come la banda! È un caloroso e
sano punto di ritrovo per noi giovani. È bello
instaurare amicizie con tanta gente, uscire
insieme, ridere, scherzare, condividere tante
belle esperienze, che aiutano a maturare. La
passione per la musica è alimentata anche da
amicizia, affetto, solidarietà, unione, simpatia…
Certo! Dovrebbero essere proprio questi i
sani valori che fanno crescere e maturare voi,
giovani del 2004! In un mondo come quello di oggi
c’è così bisogno di riscoprire tanti valori perduti…
Appunto parlando della nostra banda, cosa
ne pensa?
Personalmente non vi conosco ancora bene,
però ho avuto occasione di parlare più di una volta con i consiglieri della vostra banda, e mi pare
un buon inizio di conoscenza! Ma ho riscontrato
un problema, non solo riguardante la vostra banda, ma tutte le altre associazioni del paese, che
prendono certe iniziative. Dovreste dire le iniziative in chiesa, in modo da aprirvi di più alla
gente. Pensate alle persone anziane, non sanno
niente di voi se in chiesa non viene detto niente,
perché è l’unico ambiente che frequentano. La
banda lavora per noi, per il paese, o no? È anche
per questo motivo che ho chiesto di fare un concerto in chiesa. La gente deve sentire che la
banda è della comunità, della parrocchia! Dovete
trasmettere ai vostri compaesani la vostra passione, che vi permette di portare avanti
un’associazione così bella!
…qualcuno che non ha una passione nella vita,
non sa cos’è la vita!...
La ringraziamo molto Don Marco per la sua
disponibilità e per le sue parole così significative, ci sarebbe piaciuto trattenerci ancora
qui con lei, ma il dovere ci chiama! Dobbiamo
andare alle prove, appunto!
Non c’è di che, è stato un piacere, grazie per
aver pensato a me per questo numero del giornalino.
Di Simone Gori
La nostra Irene si prende una piccola pausa e cede il posto ad un
nuovo collaboratore...
Lo sapevate che proprio dall’uso delle piante
aromatiche è iniziata la passione del giardinaggio? Ebbene sì! Queste piante venivano coltivate
nei castelli medievali e nei chiostri dei conventi
per uso soprattutto medicinale, perché ritenute
rimedio a molte malattie.
Oggi sono usate per scopi terapeutici e cosmetici, ma più che altro sono apprezzate per il loro aroma e per l’uso che se ne fa in cucina: per
questo stanno diventando sempre più di moda!
Chi è che non conosce il rosmarino, la salvia,
l’origano, la lavanda, la menta, la camomilla, il
timo, il basilico, il finocchio, il mirto,
l’eucalyptus e così via… La maggior parte di
queste piante si coltivano in vaso, così da rendere più facile e pratica la loro collocazione (sul
balcone, ad esempio). Si coltivano anche in piena terra, magari in un angolo del giardino o
dell’orto.
Le piante aromatiche sono rustiche e prosperano in qualsiasi terreno fertile, amano il sole e
le posizioni non troppo umide; si ammalano raramente e non richiedono cure particolari.
Molte possono essere tagliare e fatte seccare
per essere usate d’inverno (esempio, la lavanda
per il bucato, l’origano per la pizza ecc.).
Ed allora, se ancora non ne siete in possesso,
cosa aspettate a procurarvele presso qualsiasi
garden o giardiniere di fiducia?
Storia di uno dei
massimi esponenti del
romanticismo
Di Massimo Vitulano
Richard Wagner, che fu addirittura
definito come uno dei massimi
esponenti del periodo romantico, nacque
a Lipsia, in Germania, nel 1813. Si
formò nell’università della sua città, ma
si può dire che studiò musica quasi
completamente da autodidatta. Nella sua
carriera si dedicò principalmente al
teatro musicale, iniziando già in giovane
età a comporre: infatti, fu nel 1823 (a
soli dieci anni!) che dal suo genio
nacque “Le nozze”, una delle sue opere
rimaste incompiute.
Tra il 1833 e il 1839, anni in cui
lavorò presso vari teatri lirici
provinciali, scrisse le opere “Le fate” e
“Il divieto d’amare”, oltre a vari pezzi
orchestrali. Iniziò, poi, la carriera di
direttore d’orchestra, lavorando in varie
città della Germania.
Nel 1837 ottenne il posto di maestro
di cappella a Riga, dove scrisse il
libretto e compose due atti della sua
prima opera importante, “Rienzi”, che
completò nel 1840. In quegli anni si
La locandina de “La Valchiria”,
seconda opera della tetralogia
“L’anello del Nibelungo”
recò a Londra e fu durante il viaggio che
egli concepì l’idea della sua prossima
opera, “L’olandese volante”, che
compose poi a Parigi. Successivamente
tornò a Dresda come maestro di
cappella del teatro di corte: qui riuscì
finalmente a portare in scena le sue
opere.
Per aver partecipato alla fallita
rivoluzione del 1848, Wagner dovette
fuggire dalla Prussia, rifugiandosi prima
a Parigi e poi a Zurigo. Qui scrisse il
libretto e iniziò a comporre la tetralogia
“L’anello del nibelungo”, basata su
un’epopea medievale tedesca e
composta dalle opere “L’oro del reno”,
“La valchiria”, “Sigfrido” e
“Crepuscolo degli dei”: terminò i lavori
nel 1872.
Intanto, nel 1861, il bando politico
contro Wagner fu ritirato. Ritornato in
Prussia, il compositore si stabilì a
Biembrich, dove cominciò a lavorare
alla sua unica opera non tragica, “I
maestri cantori di Norimberga”, che
andò in scena il 21 Giugno 1868 a
Monaco.
Anni più tardi, il compositore
cominciò a lavorare al “Parsifal”, opera
in tre atti ispirata alle leggende del
Sacro Graal. Ultimo dei suoi drammi
In questa pagina vi vogliamo consigliare alcuni concerti che si terranno, nei
prossimi mesi, nelle città toscane e nelle più importanti città italiane. Le date e le
tappe dei concerti sono elencati in ordine alfabetico per artista.
?
BREGOVIC GORAN
?
21 Luglio
?
?
CAPAREZZA
25 Aprile
?
CARBONI LUCA
28 Aprile
?
Filaforum (MI)
D’ALESSIO GIGI
27 Aprile
?
SaschAll (FI)
COLLINS PHIL
1 Giugno
?
Palasport (FI)
SaschAll (FI)
DANIELE PINO
16 Maggio
Saschall (FI)
Piazza dei Cavalieri (PI)
INCUBUS
5 Maggio
?
Filaforum (MI)
HARPER BEN
17 Giugno
?
Saschall (FI)
GABRIEL PETER
11 Maggio
?
Foro Italico (Roma)
FERRO TIZIANO
3 Maggio
?
?
DIDO
27 /30 Aprile Arena del Sole (BO)
Palasport (FI)
JONES NORAH
11 Maggio
Paladozza (BO)
KRAVITZ LENNY
20 Giugno
?
LE VIBRAZIONI
14 Maggio
?
Filaforum (MI)
STING - DANIELE GROFF
11 Giugno
?
Stadio Meazza (MI)
SPEARS BRITNEY
19 Maggio
?
Giardini Scotto (PI)
RED HOT CHILI PEPPERS
8 Giugno
?
Imola (BO)
P.za del Popolo (Roma)
ZERO RENATO
16 Giugno
Stadio Franchi (FI)
Di Sara Bellucci, Benedetta Logli,
e Giulia Nesi
É calato il sipario su una delle kermesse sanremesi
sicuramente
più
chiacchierate:
la
numero
cinquantaquattro. “Perchè Sanremo è Sanremo” e come
al solito ha fatto parlare (e scrivere) molto. Simona
Ventura ha superato la difficile prova per il
temperamento, la bravura, per la grinta e la simpatia.
Le canzoni buone, in linea con i tempi attuali, hanno
avuto grande successo anche fra i giovani, e il pubblico
ha dimostrato di gradire soprattutto il melodico “Uomo
Volante” di Marco Masini, il vincitore. Si è aggiudicato il
secondo posto “Sei la vita mia” di Mario Rosini, canzone
che rispecchia i canoni classici del Festival; mentre
l’energetica Linda ha ottenuto il terzo posto con “Aria,
sole, terra e mare”, che esalta le sue straordinarie
capacità vocali.
Lo show è scorso in maniera più fluida rispetto alle
scorse edizioni, grazie anche alle divertenti
performance di Gene Gnocchi, Paola Cortellesi e
Maurizio Crozza. Inoltre, sul palco dell’Ariston, si sono
esibiti vari ospiti:i Black eyed peas, Haiducii e gli
Adventura per la gioia dei più giovani, Gino Paoli e Lionel
Richie per i più anzianotti.
Gran finale poi con l’arrivo a sorpresa di Adriano
Celentano che ha intrattenuto per mezz’ora il pubblico
ed è riuscito a risollevare gli ascolti, fino ad allora non
molto brillanti ad eccezione della serata di venerdì, in
cui si sono eseguite le vecchie glorie del Festival della
canzone italiana.
Bilancio dunque positivo, e il prossimo anno largo ai
giovani, si, ma anche largo ai nomi che fanno sempre
Questo spazio è a disposizione per la
pubblicazione delle vostre poesie. Gli
scritti che ci invierete saranno presentati in questo apposito angolo.
Buona scrittura!!!
Sogno
Poter scavare
nei tuoi sogni
vedere ciò che pensi.
Poter guardarti
dentro
senza farmi notare.
Sogno un po’ strano
in una calda
giornata d’inverno.
Il sole ghiaccio
riscalda il mio
cuore
ancor più freddo.
Le nuvole delicate
mi danno
una leggera sensazione
di protezione.
Un soffio di vento
mi arriva sul viso
e di colpo
mi sveglio da questo
Sogno un po’ strano
in una calda
giornata d’inverno.
Cisco
La Sinfonia
7
AUGURI A:
MARZO
Di Lisa Santi
Cari amici lettori,
è Primavera, piante e fiori si aprono al tiepido sole primaverile, gli animali si risvegliano dal letargo… e i suonatori cominciano a prepararsi per una nuova stagione! Quindi, lucidate gli
strumenti, stirate le divise e… SI PARTE! TUTTA RUMBA!!!
Come prima uscita rimaniamo in zona, ovvero a Montale!
Alle ore 10:00 di domenica 25 Aprile partirà dalla piazzetta
davanti al Comune, la consueta sfilata in occasione della Festa
della Liberazione.
La seconda uscita è ancora a Montale, per il Primo Maggio:
il ritrovo è fissato alle ore 10:00 in P.za Marsili (dietro il Circolo Antares) da dove partirà il corteo della Festa dei Lavoratori.
Dopodiché, cari suonatori, lucidate bene anche le scarpe che
stavolta ce n’è di strada da fare… TRIESTE: arriviamo!!! Al
seguito dei nostri amici Alpini, Domenica 16 Maggio ci attende l’uscita più entusiasmante dell’anno: il RADUNO NAZIONALE DEGLI ALPINI, dove sfileranno centinaia di migliaia di
penne nere accompagnate da bande militari e civili tra cui la
nostra, rappresentante ufficiale della sezione di Firenze.
Per informazioni contattare: Alberto 339 8709080 e Francesca 349 3765282
Sabato 22 Maggio alle ore 15:30, ritrovo in P.za Vittorio
Veneto a Casalguidi in occasione della manifestazione “…E
una banda suona con me!”, alla quale parteciperanno tanti bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie di Montale, Agliana, Quarrata e Casalguidi.
Domenica 23 Maggio organizzeremo la terza edizione del
Raduno di Bande a Montale, al quale saranno presenti alcune
tra le più rinomate bande musicale della zona. Alle ore 10:00 è
prevista la sfilata per le vie del paese e, nel pomeriggio, le varie
filarmoniche intratterranno il pubblico in P.za Matteotti.
Sabato 29 Maggio, in occasione della Festa delle Quarantore, eseguiremo il primo Concerto della nuova stagione nel
Chiostro della Chiesa di S. Giovanni Evangelista alle ore 21:00. È l’occasione per ascoltare le tante novità del programma
di quest’anno, illustrato nello scorso numero del giornalino…
partecipate numerosi!
Appuntamento annuale è quello di Domenica 30 Maggio al
Villaggio Belvedere di Pistoia, dove alle ore 20:30 si svolgerà
la Processione notturna.
Per il mese di GIUGNO si inizia subito con Martedì 1con
la solenne Processione in occasione della Festa del Patrono a
Montale, per poi continuare con Domenica 13 per la Processione a Fognano.
Domenica 20 Giugno, grande festa alla Stazione: la banda
parteciperà alla Processione pomeridiana e, in serata, si esibirà
con il suo Concerto nella piazza antistante la stazione ferroviaria.
Sabato 26 Giugno alle ore 17:30 andremo a trovare i nostri
amici anziani della Casa di riposo “La Pietà” di Prato, tenendogli compagnia per un pomeriggio con il nostro Concerto.
Come inizio non è niente male, che ne pensate?
Vi rivolgiamo un caloroso saluto aspettando il vostro grande
e incoraggiante supporto a tutte le nostre iniziative!
1
10
Rachele Battistini
Giuseppina Spinella
15
Luca Scalise
17
Giancarlo Betti
18
Chiara Mainardi
19
Loriano Mordini
24
Simone Guidoni
25
Giuseppe Saurino
27
Guglielmo Mainardi
APRILE
2
3
Elena Regolini
Giancarlo Nesi
8
Federica Mordini
9
Benedetta Logli
19
Dania Meoni
19
Dario Meoni
24
Nicola Mainardi
24
Andrea Vannucci
27
Pierfrancesco Pulice
27
Alberto Bellucci
30
Lisa Santi
La Redazione de “La Sinfonia”
Angiovini Francesca
Barbani Alberto
Bellucci Sara
Breschi Alessia
De Dominicis Margherita
Ginanni Teresa
Logli Benedetta
Mainardi Chiara
Mainardi Nicola
Meoni Dania
Nardi Francesca
Nesi Giulia
Niccolai Irene
Regolini Elena
Regolini Jacopo
Santi Lisa
Santi Luca
Taurone Carmine
Vitulano Alessandro
Vitulano Massimo
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n 10 apr 2004