Scuola Di
Musica
“Romina Betti”
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Direttore responsabile: Giacomo Bini
Un anno di... Sinfonia!
Sommario:
La Banda si racconta
pag. 2
Il film del mese
pag. 3
Quattro chiacchiere con…
Emilio Bertini
pag. 4
Il Raggae
pag. 5
Il compositore:
L. Van Beethoven
pag. 5
Il Pollice Verde di Irene
pag. 6
Note di Cucina
pag. 6
Banda News
pag. 7
L’angolo della poesia
pag. 7
Gioca con noi
pag. 8
Di Alberto Barbani
Ciao, caro lettore, sono io… ehi… mi vedi??? Lo so, sono piccino,
ma ho solo un anno… ti ricordi di questa voce, anche se magari a quei
giorni erano solo urla? Non puoi averla dimenticata, cerca di ricordare… ma sì! Sono io, la voce de “La Sinfonia”, il giornalino della banda
che ti ha tenuto compagnia (spero) per un anno intero, raccontandoti le
varie imprese eroiche della Nostra amata Banda di Fognano.
Il tempo è volato, ma ho già compiuto un anno e in questo periodo,
come avrai notato, sono stato un bambino abbastanza prodigioso perché oltre a camminare ho imparato addirittura a correre, vista la velocità con cui sono cresciuto… Insomma, in soli sei numeri la situazione è
cambiata… di molto anche, e il tutto, ovviamente, grazie alle menti dei
miei creatori, ovvero la mia amata Redazione.
Nonostante la giovane età sono proprio intraprendente perché ho
già imparato a scrivere! Allora, per ringraziare i miei redattori ho deciso di fare un articolo anch’io, attraverso il quale ripercorrere le tappe
fondamentali della mia nascita.
Sembra quasi impossibile, eppure un anno fa neanche esistevo: ero
semplicemente un pezzo di legno come il povero Pinocchio, ed aspettavo un Geppetto che riuscisse a costruirmi.
Sennonché una sera, dopo le prove della banda, quando buona parte dei suonatori si riuniscono a scambiare quattro chiacchiere, magari
sotto l’effetto di qualche bibita (vino, spumante, vin santo) che Morenino non fa mai mancare, anch’io trovai il mio Geppetto… Anzi, Geppetti! Camminuzzo (detto Carmine) e Abbeeetto (detto Alberto), i
quali dissero: “perché non si fa il giornalino della banda?”
SEGUE A PAGINA 2
2
LA SINFONIA
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Giugno 2003
La Banda si
racconta...
7^ puntata di una lunga
serie… Quasi al termine…
Di Margherita De Dominicis
Benvenuti alla settima puntata del
nostro show!
Oh, pardon, abituata come sono a
spettacoli, interviste e concerti vari, ho
confuso le pagine di questa mitica Sinfonia con la presentazione del festival... Ah,
l’età che scherzi che fa... ma i miei ricordi così importanti ed intensi sono ancora
vivissimi!
Vivi come i colori delle nuove divise
inaugurate nel 1998: le donne, lo abbiamo già detto, devono rinnovarsi spesso e
apparire sempre più belle... Che risultato,
che eleganza! Queste nuove divise hanno
il pantalone e la gonna (per le donne ovviamente!) grigi e la giacca blu, ad un
petto con bottoni personalizzati. Belle,
belle ed eleganti. Per l’estate è invece
prevista la camicia bianca con le mostrine
blu ornate dal simbolo della lira color oro
(che sfarzo!) e udite udite, la cravatta e il
fiocchino bordò personalizzati con lo
stemma del Corpo Musicale “G. Verdi”
di Fognano. Hanno avuto davvero buongusto quelli che hanno scelto tali abbinamenti: neanche a dirlo saranno state sicuramente donne!
Questa nuova immagine dà ulteriore
Concerto di presentazione delle nuove divise
slancio ai musicanti e per completare la
catena di novità e soddisfazione, si mette
mano alla preparazione niente meno che
di un cd.
L’impegno non è dei più semplici, ma
la voglia di riuscire superiore a tutto e
grazie ad uno “studio intenso e
disperatissimo” (per dirla come
Leopardi… ma io sono più bella!),
iniziano le prove, frenetiche, coadiuvate
dal Maestro Mario che non si dà per vinto
e vuole il meglio dai suoi musicisti e
anche dal pubblico che assiste e sostiene
le loro fatiche... Alla fine le “sudate
carte” danno il loro risultato ed il cd, dal
titolo “Ecco la banda” viene inciso e
distribuito.
Intanto ovviamente proseguono i con-
certi, le sfilate, le manifestazioni e aumentano le richieste di “matrimonio” e
così nel 2000 a Minerbio stringo altri
patti d’amicizia: con il Corpo Bandistico
Minerbiese, con il Complesso Bandistico
G.E.S. di Boretto e con il Complesso
Bandistico Pontolliese.
Che soddisfazione, dice ogni volta il
Presidente!
Così ha detto anche quando in occasione della Festa di Santa Cecilia, sono
finita ...in rete! No, non nella rete di un
pescatore, ma nella rete aerea di quel
marchingegno moderno che è internet!
Ho ottenuto un sito tutto mio con foto,
notizie, ritagli di giornali che mi riguardano e tante altre curiosità e notizie su di
me… ma di questo ti parlerò la prossima
Via Nazario Sauro n. 11 – 59100 Prato
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lavorativi.
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patologie, assistenza alla persona e servizi
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inserimenti lavorativi
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aggregazione
Immigrati: Tutoraggio e accompagnamento
scolastico formativo e lavorativo, alfabetizzazione,
orientamento ai servizi, animazione e attività
inteculturali
Percorsi riabilitativi per il reinserimento sociale e
lavorativo: Per soggetti sottoposti a misure
alternative, tossicodipendenti, portatori di
La copertina del primo cd della Banda
Giugno 2003
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Un anno di...
Sinfonia!
Di Alberto Barbani
LA SINFONIA
3
Il Film del mese
Moulin
Rouge
(Segue dalla prima pagina)
Di Davide Arnetoli
Il gioco era fatto… o quasi… Nacque,
così, una redazione che, con pochi colpi
di ascia, sempre per rimanere sul tema di
pinocchio, riuscì a creare un abbozzo di
quello che sarei stato, ovvero il Numero
Zero de “La Sinfonia”. Ah, dimenticavo!
Avevo già anche un nome: Sinfonia, che
ne dite? Eroico, importante… mi piace!!!
Il Numero Zero fu molto artigianale e,
grazie all’aiuto del comune di Montale
che mise a disposizione il fotoprinter, fu
stampato a mano una copia alla volta da
volenterosi componenti della Banda.
L’impresa fu eroica, ma mi fece capire che in molti mi amavano… E anche se
non avevano trovato un vestitino che mi
stava bene (ovvero il mio formato di
stampa) ce l’avrebbero fatta sicuramente
in un futuro non troppo lontano…
Così fu! Infatti, poco tempo dopo, i
miei redattori contattarono la Stamperia
Nova Arti Grafiche che, con un piccolo
rimborso spese, si prese la briga di stamparmi nella forma attuale, addirittura ogni
due mesi e in 2000 copie.
Devo dire che sono piaciuto molto
alla popolazione visto che altre persone
di buon cuore hanno deciso di sostenermi, sotto forma di sponsors, aiutandomi a
crescere forte e bello!
Per essere il mio primo compleanno,
come avrete intuito, sono proprio contento, e spero che, con i prossimi, avrò sempre più notizie e novità da raccontarvi…
Ah, dimenticavo! Oltre ad uscire ogni
due mesi in edicola, comune, biblioteca,
e vari negozi di Montale e Fognano, potete trovarmi anche sul sito internet della
banda www.bandafognano.it dove, oltre
alla copia attuale, potete scaricare anche
le copie vecchie che magari non avete
trovato.
Inoltre, chi volesse partecipare alla
mia stesura bimestrale è sempre accolto a
braccia aperte dalla mia redazione: quindi, forza! Venite e portate nuove idee per
farmi sempre più bello!!! Un bacio e a
presto!
Un’opera difficilmente collocabile
quella di Baz Luhrmann, a cavallo tra il
film onirico, il musical, la commedia e il
dramma. La trama non è poi così
importante, sia per la sua scontatezza sia,
soprattutto, poiché non è altro che un
pretesto per Luhrmann di mostrarci il
mondo del Moulin Rouge e fotografare
esplosioni di colore e coreografia; non
tengo di conto nemmeno di un barlume
d’indagine psicologica dei personaggi, né
del rigore della sceneggiatura. Quello che
conta sono le emozioni: semplici e
devastanti. Amore, passione, gelosia,
tradimento, inganno ed ovviamente…
morte: tutti gli ingredienti più classici
sono miscelati con una punta d’ironia a
creare un affresco in bilico tra serio e
faceto.
Il gusto per l’eccesso, la commistione
stilistica tra musiche, scenografie e costumi razionalmente inaccostabili, il virtuosismo tecnico, sono da sempre marchio di
fabbrica del cinema secondo Luhrmann.
In “Moulin Rouge”, il geniale regista (è
l’uomo che con “Romeo + Juliet” del ’96,
aveva “osato” trapiantare gli eterni amanti Shakespeariani di Verona in California;
aveva fatto assumere extacy a Romeo e
Mercuzio; aveva sostituito le armi da
fuoco ai fioretti e coreografato i duelli a
ritmo di Cardigans e Radiohead) spinge
ulteriormente il pedale sull’acceleratore
della fantasia e costruisce un modo sospeso, dove il luogo del peccato della
Parigi di fine ‘800 diventa un caleidoscopio di luci e colori.
Ma al di là delle mirabolanti scenografie e degli incredibili numeri di ballo,
è la colonna sonora la vera protagonista
della pellicola. Un tributo a tutti i motivi
pop che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni: da Diamonds are a girl’s best
friend a Roxanne, passando per Lady
Marmalade delle Sister Sledge, Like a
virgin di Madonna, The show must go on
dei Queen, fino a Smells like teen spirit
dei Nirvana e al Can-can rivisitato da
Fatboy Slim. Un’interpretazione di Your
song di Elton John fa scoccare la scintilla
fra i due amanti portandoli a ballare direttamente in cielo tra le stelle. Heroes di
David Bowie mixata a I will always love
you di Dolly Parton (resa celebre da Withney Houston) celebra il loro amore
reinventare il musical l’idea forte del
progetto di Baz Luhrmann; non a caso i
momenti più coinvolgenti sono proprio
quelli in cui musiche lontanissime, per
genere ed epoca, vengono accostate per
raccontare la storia d’amore tra la stella
del Moulin Rouge Satine (Nicole Kidman) e il poeta scapestrato Christian
(Ewan McGregor).
Vi offro questa chiave di lettura per
non perdervi nel caos dei numerosi significati e simboli “Luhrmanniani” che sinceramente io stesso non comprendo e vi
suggerisco quella che, tra le tante possibili morali del film, sembrami essere preponderante: “the greatest thing you’ll
ever learn is just to love and be loved in
return”, parole tratte da Nature boy di
David Bowie e che nella traduzione italiana diventano “la più grande cosa che tu
possa imparare è amare e lasciarti amare”
parole che echeggiano in tutto il film. E
se l’Amore non vi convince cercate di
credere almeno in Libertà, Bellezza e
Verità: sono i quattro principi
“bohemiani” su cui si formano i dialoghi,
i caratteri dei protagonisti e ogni simbolo
del film. Così Satine è incredibilmente
bella, il giovane poeta Christian incredibilmente ingenuo e sincero, il Moulin
Rouge, infine, è la terra franca in cui non
esistono confini di razza o classe, luogo
libero in cui chiunque viene accolto e in
cui chiunque può avere la possibilità di
credere nell’amore, anche se solo per una
notte pagata salatamente!
E’ facile etichettare “Moulin Rouge”
come polpettone kitch, cinematograficamente irritante e trascurabile. Il punto è
che questo è un film che va visto lasciandosi indietro preconcetti e pedanteria; se
non si è in grado di apprezzare un film
che nulla pretende di insegnare ma che
vuole offrire solo onesto intrattenimento,
tanto vale non investire due ore del pro-
4
LA SINFONIA
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
L’INTERVISTA: Continuano i nostri incontri con i personaggi della banda e non...
Di Carmine Taurone
Ed eccoci nuovamente a fare la
nostra consueta e piacevole
chiacchierata con persone che
gravitano intorno al mondo della Banda
ed a quello del paese di Montale.
In questo numero, visto che il
periodo di uscita del nostro giornalino
anticipa di poco la festa delle
Quarantore, sono qui a parlare con
Emilio Bertini, Presidente del Comitato
Festeggiamenti di Montale.
Ciao Emilio, tanto per
cominciare una domandina per
rompere il ghiaccio: come e quando è
cominciata la tua avventura nel
Comitato?
Cosa dirti, l’inizio della mia
avventura nel Comitato risale a circa
vent’anni fa, eravamo all’incirca nel
1984/85, all’inizio come consigliere ed
in seguito fino all’attualità come
Presidente.
Tutto è cominciato con un gruppo
di amici che, visto la fine del
precedente comitato e resosi conto che
non c’era più niente del genere nel
paese, decise di ricreare questo
comitato. Faccio presente che quello
precedente ci lasciò un libretto
bancario con dei soldi, che ci permise
di non partire da zero.
Inizialmente ripartimmo quasi per
gioco : infatti, il primo anno
organizzammo solo i fuochi d’artificio.
Qual è il ricordo più bello che ti
lega al Comitato e quindi a Montale?
Domanda difficile, in tanti anni di
lavoro è arduo trovare e soprattutto
identificare un ricordo più bello perché
ne ho tanti, ma forse quello che mi
sovviene prima è il “Montale a Tavola”
del 1994 dove riuscimmo a coinvolgere
tante persone: ricordo che c’erano circa
1000 commensali.
Cosa vuol dire far parte del
Comitato?
E’ sicuramente una bella cosa, e
poi detto fra noi, anche se vista da fuori
può sembrare una cosa “seria”, questa è
un’organizzazione fatta per stare
Giugno 2003
Quattro chiacchiere con...
insieme, divertirsi e organizzare le
nostre
manifestazioni:
un’organizzazione sempre molto
goliardica ma comunque concreta.
Come reagiscono i montalesi alle
vostre iniziative?
I cittadini montalesi reagiscono
sempre bene alle nostre iniziative, e per
nostra soddisfazione hanno sempre
apprezzato quello che facciamo. Ci fa
tanto piacere che ci ringrazino e
soprattutto che partecipino alle nostre
iniziative.
P e n s i o pensate di aver
apportato delle novità al popolo
montalese?
Sicuramente abbiamo fatto ed
organizzato tante manifestazioni che,
come tutte le cose che si fanno, a
qualcuno piacciono e ad altri no.
Comunque posso dirti che quello che
noi abbiamo ideato ed organizzato
l’abbiamo sempre fatto per far star
bene e far divertire la popolazione di
Montale: alcune novità vengono messe
in atto, altre manifestazioni ormai
fanno parte della tradizione e quindi
sarebbe quasi impossibile sostituirle. E
poi non è sempre semplice avere ma
soprattutto organizzare
delle novità.
Avete
nuove
iniziative ,
idee
o
proposte per il futuro
che ancora non avete
sviluppato o comunque
state sviluppando?
Guarda, a livello di
manifestazioni ci sono
tante idee ancora non
sviluppate,
ma
sicuramente in questo
momento stiamo portando
avanti
una
cosa
importante per noi. Il
pensiero più bello sarebbe
quello di non vedere il
comitato festeggiamenti
sparire o, comunque,
portarlo avanti anche
sotto altre forme: un
esempio potrebbe essere, anche se è
ancora presto, una Pro-loco attraverso
la quale tutti i cittadini possano
partecipare alle attività del paese.
Stiamo già lavorando per la
regolarizzazione giuridica
dell’associazione e portando avanti una
“politica” di tipo sempre più
collaborativo con le altre associazioni
montalesi.
Per finire la nostra chiacchierata
una domanda giustamente di parte.
Che ruolo svolge la Banda di
Fognano per le vostre manifestazioni
e secondo te per la popolazione
montalese?
La Banda di Fognano ormai per il
paese e per la popolazione è diventata
un’istituzione, e come per tutte le
“istituzioni” tutti ci sono legati.
Per quanto riguarda noi posso
sicuramente dirti che il concerto del
sabato è ormai un avvenimento fisso e
molto importante per la Festa delle
Quarantore: siamo sempre contenti di
avervi alle nostre manifestazioni.
Grazie del tempo dedicatoci e
auguri per la festa delle Quarantore,
che ormai è alle porte.
AUGURI A:
MAGGIO
13
Maricla Franchi
13
Johnny Santi
14
Irene Niccolai
29
Giulia Nesi
31
Carmine Taurone
GIUGNO
1
6
Irene Fortino
Matteo Scalise
8
Massimiliano Ricasoli
14
Francesca Nardi
14
Matilde Santi
15
Francesco Saurino
21
Luca Santi
26
Francesco Barbani
26
Gabrio Franchi
Giugno 2003
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Il Raggae
Ricetta di una musica esplosiva!
Di Elena Regolini
e Jacopo Regolini
Volete la ricetta di qualcosa che ha secoli di storia
e tradizione musicale? Di qualcosa che non è solo
musica, è più di una filosofia ed è ballabile? Ebbene,
cominciate con lo sbattere insieme un po’ di mento
(una musica etnica molto corposa ma anche cruda) e
del rock steady, aggiungere un cucchiaio di
rythm’n’blues e mettere il tutto in forno per mezz’ora
circa; appena pronto, guarnire con un po’ di ska e
servire il tutto con tastiere, chitarre e basso. Vi piace?
Questo piatto si chiama reggae, e mi sono scordata di
dirvi che se è così buono è perché l’ingrediente
principale è il suo essere strumento di coscienza
sociale e risveglio politico.
Dovete immaginare però di cucinarlo non in cucina, ma sulla strada… Già, perché lo scenario del reggae è proprio la brulicante strada giamaicana, dove
Bob Marley
l’aria è impalpabile, e che
negli anni ’60 non conosceva
la segregazione razziale; ciò
spiega perché la religione
rasta e i testi del reggae siano
spesso classicamente internazionali, superando le barriere
LA SINFONIA
5
delle nazioni, e il ritorno alla grande madre Africa, rifiutando il modo di vivere
dei bianchi.
Rasta e reggae agiscono perciò sul
quotidiano, sull’emarginazione e la povertà dei giamaicani, non rinnegando gli
usi e i costumi dell’Africa, rivolgendosi
ai diseredati, agli uomini di colore che
popolano i ghetti delle capitali europee.
Così il reggae raggiunge i suoi obiettivi
con i suoi testi semplici e diretti abituati a
dire le cose duramente, con il suo ritmo e
i suoi segni distintivi, contribuendo a
tenere unito il popolo nero e i giamaicani,
tutti figli di schiavi portati in Giamaica
centinaia di anni addietro e che non sentono la Giamaica come la propria terra,
ma l’Africa come terra alla quale tornare.
Infine, alcuni libri di cucina consigliano di condire il reggae con un po’ di foglie di marijuana… ma per non avere
problemi di “digestione”, vi consigliamo
un’insalatina!
Un genio davvero sfortunato...
Ludwig Van Beethoven
Di Chiara Mainardi
E Francesca Nardi
Stavolta il nostro compito è davvero
arduo! Riuscire a raccontare in poche
righe la vita di un artista che di cose ne
ha fatte… E quante!!!
Beethoven discendeva da una famiglia di musicisti (il buongiorno si vede
dal mattino…) di origine fiamminga e la
sua infanzia fu triste e disagiata perché
suo padre, il cui unico scopo era quello di
sfruttare le disposizioni musicale del
figlio per esibirlo come “fanciullo prodigio”, gli imponeva (con modi evidentemente non troppo carini…) lunghe ore di
esercizi al cembalo e al violino.
Il nostro povero Ludwig era talmente
“impegnato” nell’apprendimento della
musica che la sua istruzione generale si
limitò a qualche anno di scuola
elementare.
A 19 anni riuscì finalmente a iscriversi all’università di Bonn dove ebbe
l’occasione di incontrare Haydn (altro
personaggio mica da poco!) che qualche
anno dopo divenne il suo primo maestro
di composizione.
Già a 26 anni, Beethoven era acclamato come concertista di pianoforte a
Praga, Berlino e Vienna mentre la pubblicazione delle sue musiche era iniziata un
anno prima con i 3 trii dedicati al Lichnowsky (… una parolina difficile per
mettervi alla prova dovevamo pur infilarcela, no?).
Gli anni tra il 1796 e il 1800 furono
molto fortunati per Beethoven che alla
nascente gloria di compositore univa i
successi del pianista, guadagni sufficienti, ammirazione e simpatia di nobili e
ambienti intellettuali.
Proprio in questo periodo iniziarono i
primi amori tra il nostro Ludwig (che, si
dice, non fosse proprio un
“belloccione”…) e gentili fanciulle: Giuletta Guicciardini, Teresa di Brunswick e
altre (… che volpone!). Si sa, l’amore
ispira e Beetowen creò in questi anni la
celeberrima Sonata al Chiaro di Luna
(per gli intenditori pignoli l’opera 27 n°
2) dedicata alla Guicciardini e la lettera
All’immortale amata dedicata alla Brunswick (… un po’ per uno non fa male a
nessuno, per la parcondicio…).
Dopo queste belle storie di tenera
passione, però, il povero Beethoven
(come ogni mortale) subì delusioni in
ambito sentimentale che lo portarono a
diventare chiuso e restio ad ogni convivenza sociale.
Non furono, però, queste le tragedie
più grandi della sua vita perché nel 1801,
a soli 31 anni e dopo 2 anni di sofferenza,
riuscì a confessare a due suoi amici la
sciagura che si stava abbattendo su di lui:
la sordità.
Nelle sue opere cominciarono ad apparire le note ineguagliabili dell’animo
beethoviano: dolore, rassegnazione, lotta
e ribellione contro il destino, fede in un
lontano e arduo trionfo del bene e, talvolta, accoglieva come salvatrice l’idea della
Ludwig Van Beethoven
morte (un’iniezione di allegria, insomma… ma non è da biasimare!).
Beethoven si rifugiò nella sua fervida
vita interiore, si creò un mondo ideale in
cui convivevano idee e fantasmi di religiosità, di libertà morale, anelito alla sana
gioia.
Dal 1816, la sordità divenne pressoché totale e per comunicare con Beethoven si rese necessario scrivere. Egli non
poteva né suonare, né dirigere.
Nonostante tutto ciò, nei suoi ultimi
anni di vita, dal 1819 al 1823, nacquero
la Messa Solenne in Re ideata per la consacrazione dell’Arciduca Rodolfo come
Arcivescovo di Olmutz, e la IX Sinfonia
(Sinfonia… questo nome non ci è nuovo…) con il celebre coro dell’“Inno alla
Gioia”.
Beethoven, a causa della sua malattia,
si allontanò dalla vita mondana e dagli
amici, ritrovandosi solo e in povertà. Solo
pochi giorni prima della sua morte,
un’associazione culturale di Bonn gli
consegnò una somma di denaro… Di
solito, in questi casi si direbbe “ironia
della sorte”… Caro Destino, stavolta
l’hai fatta proprio grossa!!!
6
LA SINFONIA
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Giugno 2003
Il Pollice Verde di Irene
Di Irene Niccolai
LA ROSA
Questo genere comprende circa 250
specie e altrettante varietà spontanee,
diffuse nelle regioni temperate
dell'emisfero settentrionale; alcune specie
provengono dalle regioni montuose delle
zone temperato-caldo e tropicali. Le rose
sono le piante ornamentali maggiormente
conosciute. Erano coltivate anche
nell'antichità: i romani le utilizzavano
non solo a scopo ornamentale ma anche
per l'estrazione di oli essenziali che
venivano utilizzati nella preparazione di
profumi e unguenti. Ma sorvoliamo tutta
la storia altrimenti ci sarebbe troppo da
dire! Passo, invece, a mostrarvi i 10
gruppi principali di rosa.
1.
Rose Botaniche:
questo
gruppo
comprende le specie
spontanee e gli ibridi
naturali e artificiali da
esse derivanti. Hanno generalmente
fiori semplicissimi con corolla
formata da 5 petali.
2. Vecchie Rose: queste piante arbustive
sono eccellenti per il giardino sia per
essere coltivate insieme ad altri
arbusti, sia come esemplari isolati. Il
loro periodo di fioritura è più breve di
quello delle rose a cespuglio
moderne, ma i fiori prodotti sono
molto profumati.
3.
Ibridi di Tea:
queste rose hanno
sostituito gli ibridi
rifiorenti, producono
moltissimi fiori che
sbocciano da maggiog i u g n o a ottobre e sono
particolarmente adatte per la
produzione di fiori da taglio.
Fioriscono con fiori doppi.
4. Ibridi di Floribunda: sono simili agli
ibridi di tea, l'unica differenza sono i
fiori perché sono semplici e sbocciano
in giugno-luglio. Solo poche varietà
sono profumate.
5. Rose a Cespuglio Moderne: hanno
portamento variabile e raggiungono
l'altezza e il diametro di 1,5m. I fiori
sono semplici o semidoppi e si
differenziano dagli altri perché la loro
forma è appiattita. Fioriscono da
maggio a settembre e sono
Note Di Cucina
Di Nicola Mainardi
Lettori de “La Sinfonia” non fatevi trarre in inganno nel
vedere che l’autore dell’articolo sono io… Se mi mettessi ai
fornelli, infatti, potrei far saltare in aria la cucina! Ma grazie
alla mia cara mammina Pina (fa anche rima) e ai suoi consigli
d’oro, sono in grado, adesso, di aiutarvi nella preparazione di
un piatto tipicamente siciliano.
Arancini di Riso (per 4 persone):
500 gr. di riso
300 gr. di piselli
500 gr. di passata di pomodoro
200 gr. di mozzarella
300 gr. di macinato di maiale
4 uova
Sale, pepe, olio di oliva, olio di semi, pan grattato, cipolla,
vino
Per prima cosa, preparate il ragù di carne. Soffriggete la
cipolla fino a farla dorare: aggiungete, poi, il macinato e il
vino e lasciate ritirare. A questo punto, unite i piselli e la passata di pomodoro: lasciate cuocere circa un’ora a fuoco lento.
Mentre il ragù finisce di cuocere, lessate il riso in acqua
salata e, a cottura ultimata, scolatelo.
Filtrate il ragù con un colino e unite la salsa ottenuta
(senza piselli e senza carne) al riso e lasciate freddare.
Tagliate a dadini la mozzarella, montate a neve 4 albumi
generalmente
rifiorenti.
6. Rose Rampicanti: queste rose sono
adatte per i pergolati, i muri e le
staccionate (hanno bisogno di un
sostegno su cui crescere). Fioriscono
simile agli ibridi de tea e i colori
vanno solitamente da un bianco crema
al giallo.
Ci sono, poi, altri tipi meno conosciuti, come le rose in miniatura, le rose prostrate, le rose per siepi e le rose piangenti… La loro spiegazione,
però, sarebbe molto noiosa!!!
CONSIGLI PER UNA
BUONA FIORITURA:
♣ Eliminate subito i fiori appassiti e
ogni 10 giorni distribuite poco concime a base di potassio per stimolare la
rifioritura dei rosai più giovani;
♣ Almeno 4 o 5 ore al giorno di sole
sono indispensabili per la produzione
dei boccioli: meglio un’esposizione al
mattino quando i raggi sono meno
intensi e la temperatura è modesta;
♣ Annaffiare anche 2 volte al giorno:
non annaffiate con acqua corrente sul
d’uovo e preparate il pan grattato.
Appena il riso è ben freddo, prendetene un po’ sul palmo
della mano e spianatelo. Aggiungete un pizzico di carne con i
piselli e qualche cubetto di mozzarella. Adagiate sopra, poi,
dell’altro riso e modellatelo facendogli assumere una forma a
“pera”.
Passate il tutto prima negli albumi montati e poi nel pan
grattato.
In un tegame abbastanza alto, fate riscaldare una buona
quantità di olio di semi e quando questo sarà ben caldo passate alla frittura.
Molto indicato per la
buona riuscita di questa
ricetta (così dietetica) è
l’ascolto di un brano
contenuto nel cd della
nostra graaande Banda
Ecco La Banda (è
un’occasione per chi
ancora non ce l’ha di
acquistarlo!) dal titolo
Sicilia Ridente, un poutpourri di canzoni popolari siciliane come Ciuri Ciuri e Vitti
‘na crozza che, sicuramente, vi sarà di ispirazione.
Gli amanti della musica classica, invece, potranno trovare
la loro musa nella bellissima Cavalleria Rusticana di Pietro
Mascagni (in questo caso, però, l’allegria non è proprio assicurata…) o nell’opera del nostro grandissimo Giuseppe Verdi
dal titolo I Vespri Siciliani.
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Giugno 2003
LA SINFONIA
7
BANDA NEWS
Di Lisa Santi
...E dopo il RADUNO DEGLI ALPINI, ricomincia la frenetica attività della Banda, sempre impegnata e richiesta nel
nostra zona e non solo…
Iniziamo da Domenica 25 Maggio alle ore 21:00, quando
ci sarà la ormai consueta Processione al Villaggio Belvedere
(PT).
Domenica 1 Giugno, in serata, eseguiremo il nostro primo
concerto della stagione a Figline Di Prato.
Sabato 7, in occasione della Festa delle Quarantore, ci
esibiremo nell'ormai tradizionale concerto nel Chiostro della
Chiesa di S. Giovanni Evangelista a Montale.
Domenica 8, come lo scorso anno, la Banda, in collaborazione con il Comitato Festeggiamenti e con il patrocinio del
Comune di Montale, organizza il 2° Raduno Di Bande. Durante la mattinata le bande ospiti si esibiranno per le vie del
paese e, nel pomeriggio, nella p.za Matteotti.
Martedì 10, alle ore 17:00, accompagneremo la Processione che chiude la festa a Montale.
Mercoledi 11 importante uscita a FIRENZE. Eseguiremo
un concerto per beneficenza al cospetto di nomi illustri della
politica nazionale e non solo nel Chiostro Grande del Convento di Santa Maria Novella. L’ingresso è ad invito.
Sabato 14, a grande richiesta, torneremo a suonare nella
città più famosa della Versilia: FORTE DEI MARMI. Nel
pomeriggio sfileremo per le vie della città e sul lungomare. In
serata eseguiremo il nostro concerto in p.za Dante Alighieri.
Sabato 21 alle ore 17:30 il ritrovo è alla Casa di Riposo
“S. Maria della Pietà” a Prato per tenere compagnia, con il
nostro concerto, agli anziani ospiti della casa.
Sabato 28, nel pomeriggio, come ormai da anni la Banda
sarà alla testa della sfilata di apertura del Torneo dei Rioni
Montalesi.
Come potete ben vedere, il mese di Giugno è molto intenso e impegnativo! Tutti i nostri numerosi FANS che ci vogliono seguire, possono mettersi in contatto con: Francesca 349
3765282 o Alberto 339 8709080.
…Inoltre, come gli anni scorsi, la Banda organizza due
serate all’insegna della musica operistica precedute da una
serata d’ascolto presso i locali della Sala Consiliare.
Qui sotto troverete tutte le informazioni a riguardo!
Giovedì 17 Luglio
Venerdì 25 Luglio
Teatro Romano
di Fiesole
Teatro sull’Acqua
di Torre Del Lago
RIGOLETTO
di G. Verdi
BOHEME
di G. Puccini
Partenza in pullman
G.T. da Montale
Ore 18:30
Partenza in pullman
G.T. da Montale
Ore 18:30
Quota € 55,00
Quota € 55,00
Giovani sotto i 25 anni
€ 45,00
(Autobus + Biglietto
Numerato + Serata
d’Ascolto)
Giovani sotto i 25 anni
€ 45,00
(Autobus + Biglietto
Numerato + Serata
d’Ascolto)
Questo spazio è a disposizione per la pubblicazione delle vostre poesie. Ad ogni uscita del giornalino verranno scelte dalla redazione una o più poesie fra quelle che ci
avete inviato e saranno presentate in questo
apposito angolo. Buona scrittura!!!
La Banda
Ti conobbi quand’ero bambina.
Era Estate, e rimasi incantata
dal ritmico camminar dei suonatori,
dal bagliore dorato degli ottoni,
dall’allegria che ci comunicavi
sotto un cielo sereno,
smaltato di turchino.
E la gente correva al tuo passare
si fermava ai bordi delle strade,
quella semplice gente d’una volta
a cui bastava un “niente” per svagarsi.
Ma Tu non eri “niente”, anzi eri Tutto.
Eri come la vita, le stagioni,
eri il corso del Tempo,
che scorreva placido e sereno,
ora intessuto di malinconia,
talvolta di dolore.
Eri la Banda.
Vedevo volti lieti intorno a me
a cui Tu regalavi dei momenti
di autentica magia.
La musica svaniva per le strade
pacatamente, quasi con dolcezza,
man mano che passavi ed io pensavo
al quieto mormorare della pioggia
nelle note dolcissime dei flauti
ed al rombante alito del tuono
durante il temporale,
nell’udir la grancassa,
a un cantuccio di sole
nello squillare acuto degli ottoni.
Ne è passato di tempo. Ma il ricordo
di quel momento lontano,
quando il tempo talvolta era scandito
dalla serenità della Tua musica,
si fa vivo e perfino commovente
quando Tu passi per le strade, Banda.
Mercedes Chiti
8
LA SINFONIA
Periodico a cura del Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” di FOGNANO (PT)
Giugno 2003
Gioca Con Noi!!!
Risolvete il Rebus (2-5-1-3-6-2-5) e ricaverete una frase riguardante l’ultima
importantissima uscita della Banda in
Di Luca Santi compagnia di alcuni nostri amici!
IO
TU
?
NOI
VOI
ESSI
La Banda ritorna a
Forte Dei Marmi
AL
AD
Dopo il grandissimo successo ottenuto lo scorso 14 settembre, la
Banda tornerà ad esibirsi in uno dei maggiori centri turistici della Versilia: Forte Dei Marmi.
Non c’è che dire: abbiamo proprio fatto colpo! Grazie ai contatti
presi già per l’avvenimento dello scorso anno dal nostro amico Franco
Borgia, gli organizzatori delle manifestazioni estive al Forte hanno
voluto di nuovo la nostra presenza nella giornata di Sabato 14 Giugno.
Nel pomeriggio, la Banda sfilerà per le vie della città, animando le
piazze con gli spettacolari caroselli: nella serata, poi, riflettori puntati
sulla bella Piazza Dante Alighieri, dove lo scorso anno il pubblico del
paese ed i nostri sostenitori hanno assistito più che soddisfatti ad uno
dei più bei concerti della stagione… E tra i suonatori (maschi specialmente) è già tornato il pensiero della bella e brava Sabrina Tarabella,
una presentatrice davvero professionale! Chissà se anche quest’anno
tornerà ad annunciare i brani del nostro concerto? Va beh, l’importante
è essere pazienti e attendere il grande giorno!
Se non vuoi perderti questa occasione, chiama uno degli addetti
(vedi pag. 7 per i recapiti) e prenotati subito!!!
N.M.
La Redazione de “La Sinfonia”
Arnetoli Davide
Barbani Alberto
De Dominicis Margherita
Mainardi Chiara
Mainardi Nicola
Meoni Dania
Nardi Francesca
Niccolai Irene
Regolini Elena
Regolini Jacopo
Santi Lisa
Santi Luca
Taurone Carmine
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n 6 giu 2003 - Corpo Musicale