Obiettivi Unità C1 Estendere i linguaggi: i tipi di dato astratti • Conoscere le principali strutture dati esistenti • Conoscere ed essere in grado di implementare le operazioni definite sulle strutture dati • Saper scegliere la struttura dati più adatta alla soluzione di un problema Insiemi dinamici • Caratteristica di un insieme dinamico: il numero e la disposizione degli elementi che lo compongono può variare nel corso della sua esistenza • Elementi dell’insieme: alcuni tipi di insiemi dinamici sono composti da elementi formati da informazioni che li identificano chiave e da dati satellite. • La chiave è un campo (o un insieme di campi) che consente di identificare in modo univoco un elemento. • I dati satellite sono le informazioni memorizzate nell’elemento. Chiavi e chiavi artificiali • Non sempre è possibile individuare una chiave di identificazione degli elementi • In molti casi si definisce una “chiave artificiale” (es il codice fiscale, il numero di libretto o in alcuni casi un ID (numero intero progressivo assegnato nel momento in cui un elemento viene inserito nell’insieme). • La chiave può essere utilizzata per ordinare gli elementi in modo crescente o decrescente. Chiavi e dati satelliti • Un esempio: gestione degli studenti della scuola. • Ogni singolo elemento rappresenta uno studente. • La chiave può essere per esempio il numero del libretto scolastico (o il codice fiscale) • I dati satellite sono tutti i dati che vengono memorizzati per ogni studente: – – – – – Cognome Nome Indirizzo Classe frequentata … Puntatori • I puntatori nei linguaggi di programmazione consentono di recuperare un dato conoscendo l’indirizzo di memoria in cui è memorizzato. • Un puntatore è una variabile contenente un indirizzo di una cella di memoria. • Un puntatore, quindi, è una variabile che, anziché contenere un valore numerico o una stringa di testo, mantiene l’indirizzo di memoria in cui è memorizzata l’informazione. 1 Operazioni sugli insiemi Le principali operazioni • Le operazioni che si possono effettuare sugli insiemi dinamici si suddividono in: – operazioni di interrogazione operazioni di sola lettura per recuperare informazioni dall’insieme – operazioni di modifica consentono di inserire, cancellare e riordinare gli elementi dell’insieme cambiandone il numero e/o la disposizione Strutture dati • Per gestire un insieme dinamico di elementi occorre implementarlo mediante una struttura dati. • Una struttura dati è composta da nodi, ciascuno dei quali contiene un elemento dell’insieme ed eventuali altre informazioni (puntatori) che servono per la gestione della struttura. g Tipi di strutture dati • Le strutture dati possono essere suddivise in due grandi famiglie: – lineari l’insieme ’ degli elementi è organizzato in modo sequenziale. – non lineari non prevedono che un elemento sia seguito esclusivamente da un altro elemento (Esempio la struttura ad albero del filesystem ) Le strutture fisiche dei dati Strutture dati lineari • Per implementare le strutture dati, si devono utilizzare le strutture fisiche fornite dai linguaggi che possono avere dimensione statica t ti o dinamica. di i • Un array, per esempio, è una struttura di memorizzazione dalla dimensione statica. • Strutture fisiche dalla dimensione dinamica si possono implementare grazie all’uso dei puntatori. • Una struttura dati si dice lineare se i suoi elementi sono organizzati in modo sequenziale, q , ovvero se logicamente g g gli stessi sono posizionati uno dopo l’altro. – Pila – Coda – Lista 2 Pila (stack) • La pila è una struttura dati di tipo LIFO che garantisce che l’ultimo elemento depositato p nella p pila sia il p primo a essere servito. • LIFO (Last-In First-Out, “l’ultimo arrivato è il primo ad essere servito”) • Esempio pila di piatti, pila di libri, di monete Coda • La coda è una struttura dati di tipo FIFO che garantisce che il primo elemento inserito sia il primo a essere servito. • FIFO (First-In First-Out), il primo elemento a entrare è anche il primo a uscire Lista concatenata • La lista concatenata è una collezione ordinata di elementi, ciascuno dei quali è concatenato al successivo mediante un riferimento che indica dove andare a prendere il successivo elemento. • In una lista concatenata non è possibile accedere in modo diretto a un elemento, bensì è necessario scorrere tutti gli elementi fino a raggiungere i quello ll cercato. t • Ogni elemento della lista è contenuto in un nodo, in cui è presente anche un puntatore all’elemento successivo. • L’ultimo elemento della lista avrà il puntatore nullo, mentre il puntatore al primo nodo si conserva in una variabile opportuna. Operazioni sulla pila • push – consente di inserire un nuovo elemento in testa alla pila • pop p p – permette di estrarre il primo elemento in cima alla pila • top – consente di leggere il primo elemento in cima alla pila senza estrarlo da essa • vuota – restituisce true se la pila è vuota, false in caso contrario Operazioni sulla coda • Le tipiche operazioni che si possono effettuare su una coda sono le seguenti: – enqueue (accodare) consente di accodare un elemento alla coda – dequeue (togliere dalla coda) consente invece di eliminare l’elemento che da più tempo è presente nella coda Operazioni sulla lista • Le operazioni principali che si possono effettuare su una lista sono: – inserimento – ricerca – cancellazione • Esempio di cancellazione: 3 Strutture dati non lineari Un esempio: albero genealogico • Una struttura dati non lineare è composta da nodi posti in base a uno schema non sequenziale. • Nelle strutture dati lineari, se ci troviamo posizionati su un nodo, possiamo decidere al più di andare sul nodo successivo come nelle liste concatenate, o sul nodo precedente come nelle liste concatenate bidirezionali. • Nelle strutture dati non lineari, invece, partendo da un nodo abbiamo la possibilità di spostarci in più direzioni. • Una struttura dati di questo genere assomiglia maggiormente a una rete di nodi anziché a una sequenza. Strutture non lineari: grafo Grafo orientato • • Un grafo è una struttura dati non lineare composta da nodi e archi che li connettono. connettono • Esistono due principali categorie di grafi: • • • • • • – grafi orientati; – grafi non orientati. • Albero Grado, cammino • • • • • • • • In un grafo (orientato e non) il percorso per andare da un nodo a un altro è chiamato cammino e la sua lunghezza è pari al numero di archi attraversati. Un cammino si dice semplice se tutti i nodi della sequenza sono distinti tra loro. In un g grafo orientato non è detto che esista un cammino p per andare da un nodo a un altro, in quanto il percorso è condizionato dalla direzione degli spigoli. Se da un nodo A è possibile andare a un nodo B, si dice anche che B è raggiungibile da A tramite un determinato cammino c. Il grado di un vertice di un grafo non orientato è semplicemente il numero di archi incidenti su di esso. Un grafo non orientato si dice connesso se ogni coppia di nodi è collegata con un cammino. Un grafo non orientato, connesso e aciclico è detto albero libero, o più semplicemente un albero. In un grafo orientato i nodi sono detti vertici e gli archi spigoli. Gli spigoli che connettono i vertici tra loro hanno una direzione e per definirla si utilizza una freccia. In un grafo orientato è possibile avere cappi. Un cappio è uno spigolo che inizia e termina sullo stesso vertice vertice. Uno spigolo che esce da un vertice A o che entra in un vertice B si dice, rispettivamente, incidente da A o incidente a B. Il numero di spigoli uscenti da un vertice si chiama grado uscente. Il numero di spigoli entranti in un vertice si chiama invece grado entrante. Il grado di un vertice è il suo grado entrante più il suo grado uscente. • • • • • • • • Un albero è un grafo non orientato, connesso e aciclico. La rappresentazione grafica è simile a un albero con la radice in alto e le foglie in basso Un albero è una struttura dati gerarchica composta da nodi padri e nodi figli collegati da archi (rami). Un nodo figlio è correlato a uno e un solo nodo padre. Il nodo radice è il nodo da cui parte la struttura ad albero e che non possiede un nodo padre. Un nodo foglia non possiede nodi figli. La profondità di un nodo è la distanza tra esso ed il nodo radice. La profondità maggiore tra tutti i nodi dell’albero è l’altezza dell’albero. Il grado di un nodo è il numero di figli che esso possiede. 4 Albero (altre caratteristiche) • Un antenato di un nodo x di un albero è qualunque nodo y che si trovi sull’unico cammino che porta dalla radice a x • x è un discendente di y • Se i nodi di un albero possono avere al massimo n figli, si parla di alberi n-ari • Un albero si dice completo se i nodi foglia hanno tutti la stessa altezza e ogni altro nodo ha il grado pari al grado massimo. Albero binario • • Un albero binario è un albero i cui nodi possono avere al più due nodi figli, denominati figlio destro e figlio sinistro. Un albero binario può essere definito anche in modo ricorsivo: – non contiene alcun nodo; – oppure contiene un nodo radice, un albero binario detto sottoalbero sinistro (eventualmente vuoto) e un albero binario chiamato sottoalbero destro (eventualmente vuoto). • Negli alberi binari esistono 3 tipi di ricerca: – PreOrdine visita prima il nodo padre, poi il sottoalbero sinistro e infine quello destro – PostOrdine visita prima il sottoalbero sinistro, poi quello destro e infine il nodo padre – InOrdine visita prima il sottoalbero sinistro, poi il nodo padre e infine il sottoalbero destro. 5