GLI ALBERI CARDANICI E LE LORO PROTEZIONI: NECESSARIE PRUDENZA, ATTENZIONE E SCRUPOLOSITA’ MASSIME Prof. Domenico Pessina ISTITUTO DI INGEGNERIA AGRARIA ! I - 20133 MILANO - VIA G. CELORIA, 2 - 19 - GLI ALBERI CARDANICI E LE LORO PROTEZIONI: NECESSARIE PRUDENZA, ATTENZIONE E SCRUPOLOSITA’ MASSIME 1. Introduzione L'albero cardanico è un organo di trasmissione meccanica, che trasmette potenza dalla macchina motrice (ad esempio dal trattore) alla macchina operatrice attraverso un moto rotatorio, con velocità di rotazione molto alta (qualche centinaio di giri al minuto). Le statistiche dimostrano che si tratta di un dispositivo molto pericoloso, causa di numerosi incidenti con infortuni gravi, purtroppo a volte anche mortali. 2. Ricerca sullo stato d’uso degli alberi cardanici Una ricerca effettuata nel 2001 dall’Istituto di Ingegneria Agraria dell’Università degli Studi di Milano su circa 700 alberi cardanici operanti con macchine motrici e operatrici in Lombardia, ha rivelato che l’età media, nella maggior parte dei casi, non depone a favore delle buone condizioni generali di questi dispositivi (fig. 1): solo il 9 % circa è risultato avere meno di 2 anni ; un terzo circa aveva un’ ”anzianità di servizio” compresa tra 2 e 7 anni, mentre il 28,1 % era stato acquistato più di 7 anni prima. Da notare che per la parte rimanente, ben il 30,4 %, non è stato possibile determinare l’età, poichè gli utilizzatori non hanno saputo fornire notizie in merito, né tantomeno, a causa del loro stato, si è riusciti a determinare marca e tipo, in modo da risalire da queste informazioni al periodo dell’acquisto. E’ da presumere, però, che proprio per le loro spesso precarie condizioni l’appartenenza degli esemplari in questione sia da attribuire in buona parte alla categoria degli alberi cardanici più vecchi. Età alberi cardanici < 2 anni 9% Non rilevato 30% 2 ÷ 7 anni 33% > 7 anni 28% Fig. 1 – Età media degli alberi cardanici censiti: il parco mostra una notevole anzianità, in relazione all’elemento considerato. Con queste premesse quindi, le aspettative sullo stato del parco difficilmente avrebbero potuto essere buone ; e infatti l’esame dei dati che segue conferma una situazione grave, con l’evidenziarsi di diffuse inadempienze, sia da parte dei costruttori che degli utilizzatori. Ciò spiega pertanto l’elevata pericolosità di questo dispositivo, causa di numerosi e gravi infortuni, e la conseguente necessità di porre riparo attuando tutti gli interventi ragionevolmente possibili. Non è (fortunatamente) pensabile che esista, in queste condizioni, un mercato dell’usato : le statistiche confermano quest’ipotesi, con bassissime percentuali (2,8 % per gli alberi cardanici più vecchi) di esemplari acquistati di seconda mano: vale a dire, l’utilizzatore compra alberi cardanici nuovi, che però si degradano ben presto, divenendo rapidamente non più commerciabili. D’altra parte, anche il costo unitario non è così elevato da giustificare la necessità di acquistare degli esemplari usati per economizzare sulle spese. Il libretto uso e manutenzione risulta mancante, in media, in 3 casi su 4 (fig. 2) : più l'albero cardanico è vecchio e peggiore è, ovviamente, la situazione : per gli esemplari con più di 7 anni e per quelli non "datati", è praticamente impossibile reperire il libretto di istruzioni. La - 20 - mancanza è grave, poiché non è possibile accertare in tal modo i corretti intervalli di ingrassaggio e le altre operazioni specifiche da effettuare in caso di alberi omocinetici e/o con dispositivi limitatori di coppia. Prese scanalate, nottolini di bloccaggio, crociere e giunti omocinetici sembrano relativamente efficienti (fig. 3), è la ragione di ciò è piuttosto semplice : se l'albero cardanico in sé non è in efficienza nelle parti citate, non può essere operativo e quindi non viene utilizzato. L'utilizzatore è costretto pertanto ad effettuare quel minimo di manutenzione che risulta necessaria. Non mancano però alcune situazioni non conformi alla sicurezza : ad esempio, il 14,1 % delle prese scanalate degli alberi cardanici con più di 7 anni sono molto usurate ; lo stesso dicasi per l'11,3 % dei nottolini di bloccaggio. Questi due fattori, sinergici tra loro, possono dare origine ad inconvenienti molto gravi, quali la fuoriuscita dell'albero dalla presa di potenza in moto con velocità di rotazione e trasmissione di coppia elevate (il cosiddetto "sbandieramento"), con bruttissime conseguenze, che purtroppo non è difficile immaginare… Albero cardanico: libretto uso e manutenzione % Accettabile Mancante 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 2 – Presenza del libretto uso e manutenzione. Albero cardanico: nottolini di bloccaggio Albero cardanico: usura delle prese scanalate Efficienti Elevata 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 % % Accettabile < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata Non efficienti 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni TOTALE 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Età Albero cardanico : crociere e giunti omocinetici % Efficienti Non efficienti 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 3 – Condizioni delle prese scanalate, dei nottolini di bloccaggio e delle crociere e dei giunti omocinetici. E' preoccupante constatare che sugli alberi più vecchi si sia registrato qualche caso di manomissione del limitatore del momento torcente, tale da annullare la funzione di sicurezza - 21 - che tale dispositivo assicura (fig. 4). E', anche in questo caso, una mancanza grave, fonte di danneggiamenti alle parti che trasmettono il moto e, ancora una volta di possibili incidenti. Albero cardanico: limitatore del momento torcente % Efficiente Non efficiente Manomesso 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 4 – Condizione del limitatore del momento torcente. I tubi telescopici, infine, sono risultati non efficienti, in media, nel 5,2 % dei casi (fig. 5); è significativo che, la classe d'età che ha fatto registrare la condizione peggiore sia quella degli alberi d'età compresa tra 2 e 7 anni, cioè dove sono classificati gli esemplari di maggiore attuale uso. Albero cardanico: tubi telescopici % Efficienti Non efficienti 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 5 – Condizione dei tubi telescopici. La protezione dell'albero cardanico, nel suo insieme, evidenzia nuovamente una situazione molto grave (fig. 6) : in media, non esiste protezione, nel senso che si è completamente deteriorata e di conseguenza è stata tolta, nel 22 % dei casi esaminati ! Ovviamente, più l'albero è vecchio, e più diffusa diventa l'inadempienza : dal 4,35 % per gli alberi con meno di 2 anni, fino al 36 % di quelli non datati. Nessun utilizzatore, secondo l'indagine, si preoccupa di sostituire la protezione, una volta che si è deteriorata per qualsiasi motivo. Per le cuffie, si configura, se possibile, una condizione ancora più grave (fig. 7): per gli alberi cardanici più vecchi ben 6 esemplari su 7 non presentano cuffie in ordine ! Sono diffuse situazioni di totale assenza. D'altra parte, chi conosce anche solo superficialmente la realtà agricola, non si sorprende affatto di questi dati, pensando allo stato in cui versano le protezioni degli alberi cardanici. - 22 - Albero cardanico: la protezione % Originale Sostituita Mancante 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 6 - Condizione generale della protezione dell’albero cardanico. Albero cardanico:cuffie della protezione Integre Deteriorate Non efficienti 100 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 7 – Condizione delle cuffie della protezione. I tubi, le catenelle e i cuscinetti delle protezioni seguono il medesimo destino (fig. 8 a e b), con qualche differenza : se per i tubi l'inadempienza è propria di circa la metà degli alberi cardanici esaminati, la catenella risulta essere una sorta di "oggetto misterioso", poiché la sua inefficienza, perché rotta, arrugginita, tranciata, asportata è pressocché generalizzata (86,4 % dei casi). Albero cardanico: tubi della protezione Integre Deteriorate Non efficienti 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 8a – Condizioni dei tubi della protezione. - 23 - Le targhette di avvertimento e di segnalazione del pericolo, infine, sono deteriorate o mancanti sull'84,6 % degli alberi cardanici oggetto della ricerca (fig. 9): si evidenzia pertanto una loro totale inadeguatezza, che dovrebbe far riflettere a fondo i costruttori nel trovare valide e durature alternative. Albero cardanico :catenelle della protezione Efficienti Non efficienti 100 90 80 % 70 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 8b – Condizioni delle catenelle di ritegno. Albero cardanico: targhette di avvertimento Leggibili Deteriorate o mancanti 100 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 0 < 2 anni 2 ÷ 7 anni > 7 anni non rilevata TOTALE Età Fig. 9 – Condizioni della targhette di avvertimento sulla protezione. In generale, in definitiva, tutte le parti della protezione dell'albero cardanico sono risultate insufficienti, non affidabili e di durata limitata. Così com'è, la protezione è assolutamente inadeguata. Il progresso tecnico non ha ancora trovato delle soluzioni che premettano di elevare il livello di sicurezza nell'uso di queste trasmissioni cardaniche. Alcuni tentativi in tal senso sono in corso in vari paesi (Inghilterra, Germania) utilizzando protezioni conformate in maniera diversa, e costruite con materiale teoricamente più durevole, come gomma o, addirittura, acciaio (fig. 10). Fig. 10 – Un esempio innovativo di protezione dell’albero cardanico, che adotta alcune parti in acciaio e non in materiale plastico. - 24 - CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER UN USO SICURO ED EFFICIENTE Come accennato, le statistiche dimostrano che l’albero cardanico è un dispositivo molto pericoloso, causa di numerosi incidenti con infortuni gravi, purtroppo a volte anche mortali (fig. 11). Fig. 11 - Le statistiche dimostrano che l’albero cardanico è un dispositivo molto pericoloso, causa di numerosi incidenti con infortuni gravi, purtroppo talvolta anche mortali. Per questo motivo gli alberi cardanici sono dotati di una serie di accorgimenti per diminuirne la pericolosità. In particolare, se l'albero cardanico è stato acquistato nuovo dopo il 1° gennaio 1995, deve essere corredato di libretto di uso e manutenzione in italiano, di decalcomanie di sicurezza e deve riportare il marchio CE (fig. 12), che comprova il rispetto delle norme vigenti. Fig. 12 - Se l'albero cardanico è stato acquistato nuovo dopo il 1° gennaio 1995, deve essere corredato di libretto di uso e manutenzione in italiano, di decalcomanie di sicurezza e deve riportare il marchio CE. E' importante constatare la presenza delle decalcomanie, comprenderne il significato e adoperarsi affinché esse non vengano danneggiate e/o asportate. Le prese scanalate femmina, da fissare al trattore e alla macchina operatrice, devono essere mantenute in buone condizioni, ben ingrassate e non devono essere usurate (slabbrate e - 25 - deformate) o arrugginite (fig. 13). Fig. 13 - Le prese scanalate femmina, da fissare al trattore e alla macchina operatrice, devono essere mantenute in buone condizioni, ben ingrassate e non devono essere usurate (slabbrate e deformate) o arrugginite I nottolini di bloccaggio (o dispositivi equivalenti) devono essere azionabili con facilità, ben ingrassati; una volta premuti per fissare la presa scanalata, devono poi poter ritornare liberamente e prontamente alla posizione di blocco. In caso di grippaggio, non ricorrere per lo sbloccaggio ad utensili quali martello o mazzuolo, ma preferire sistemi che prevedano un miglioramento della lubrificazione, ad esempio usando liquidi sbloccanti. Le crociere e i giunti omocinetici devono risultare integri, non arrugginiti o criccati, in grado di raggiungere tutte le posizioni previste senza sforzo; è fondamentale una buona e costante lubrificazione. Nel caso di presenza di un dispositivo di sicurezza contro i sovraccarichi (frizione a dischi, frizione a nottolini, bullone per rottura a taglio, ecc.) accertarsi che esso sia funzionante e non manomesso in modo tale da comprometterne l'efficienza (fig. 14). In caso di intervento del dispositivo, controllare che successivamente la sua funzionalità rimanga inalterata. Fig. 14 - Nel caso di presenza di un dispositivo di sicurezza contro i sovraccarichi (frizione a dischi, frizione a nottolini, bullone per rottura a taglio, ecc.) accertarsi che esso sia funzionante e non manomesso in modo tale da comprometterne l'efficienza. Se il dispositivo è un bullone per rottura a taglio, è necessario sostituirlo con un ricambio originale. Non montare chiodi, perni o bulloni di resistenza meccanica sconosciuta. I tubi telescopici (con sezione triangolare, quadra, a limone, scanalata, ecc.) devono essere di lunghezza corretta (con una sovrapposizione minima pari ad un terzo della loro lunghezza quando l'albero cardanico è alla massima estensione, fig. 15), ben ingrassati, esenti da ammaccature, deformazioni o bave che ne limitino lo scorrimento reciproco. La protezione deve essere quella originariamente prevista dal costruttore. Qualora risulti danneggiata, occorre sostituirla con altra originale. Le cuffie di protezione delle crociere, dei giunti omocinetici e delle eventuali frizioni di sovraccarico devono essere integre. Accertarsi che gli agganci di unione ai tubi telescopici - 26 - della protezione siano integri ed efficienti. Fig. 15 - I tubi telescopici (con sezione triangolare, quadra, a limone, scanalata, ecc.) devono essere di lunghezza corretta, con una sovrapposizione di almeno un terzo della loro lunghezza quando l'albero cardanico è alla massima estensione. Nel caso in cui il bordo della cuffia entri in contatto con qualche parte della macchina operatrice (come nel caso della fig. 16, a sinistra) o del trattore durante il lavoro (specie con angoli di sterzo elevati), è molto pericoloso asportare, tagliandola, parte della cuffia, come invece è stato fatto malamente nella situazione presentata nella fig. 16, a destra. Fig. 16 - Nel caso in cui il bordo della cuffia entri in contatto con qualche parte della macchina operatrice (come nel caso a sinistra) o del trattore durante il lavoro (specie con angoli di sterzo elevati), è molto pericoloso asportare, tagliandola, parte della cuffia, come invece è stato fatto malamente nella situazione presentata a destra. Occorre, in questi casi, utilizzare un albero cardanico dotato di protezione che non interferisca con parti della macchina anche alla massima angolazione di lavoro. I tubi telescopici di protezione dell'albero cardanico devono essere integri, privi di deformazioni, slabbrature, ammaccature, ecc. Qualora uno di questi inconvenienti venga rilevato, bisogna sostituire l'intera protezione. Non utilizzare assolutamente i tubi telescopici come punto d'appoggio per l’accesso alla macchina, sia con albero cardanico fermo, tanto meno quando è in movimento (fig. 17). - 27 - Fig. 17 - Non utilizzare assolutamente i tubi telescopici come punto d'appoggio per l’accesso alla macchina, sia con albero cardanico fermo, tanto meno quando è in movimento. Le protezioni degli alberi cardanici sono generalmente costituite da materiale plastico, soggetto come tale ad invecchiamento e degrado dovuto alle radiazioni solari. Cambiamenti di colore (imbrunimenti se la protezione è gialla, fig. 18, a sinistra) o comparsa di screpolature, crepe o forature non dovute ad interventi esterni (fig. 18, a destra), indicano che la protezione ha perso le originali caratteristiche di sicurezza; è necessario pertanto provvedere immediatamente alla sua sostituzione, con un ricambio originale. Fig. 18 - Cambiamenti di colore (imbrunimenti se la protezione è gialla, a sinistra) o comparsa di screpolature, crepe o forature non dovute ad interventi esterni (a destra), indicano che la protezione ha perso le originali caratteristiche di sicurezza; è necessario pertanto provvedere immediatamente alla sua sostituzione, con un ricambio originale. Secondo le norme specifiche, le due (o più) parti di cui è costituita la protezione non devono ruotare unitamente dell'albero cardanico. Allo scopo occorre sempre fissare le apposite catenelle a parti fisse del trattore e della macchina operatrice (fig. 19, a sinistra). Non è permesso usare le catenelle per scopi differenti, per esempio per sollevare l'albero cardanico o per assicurarlo alla macchina operatrice quando non è collegato al trattore (fig. 19, a destra). A tale proposito, sulla macchina operatrice stessa deve esistere un dispositivo di appoggio dell'albero cardanico, che non preveda assolutamente l'uso delle catenelle. La protezione avvolge l'albero cardanico e appoggia su di esso tramite appositi cuscinetti, solitamente costruiti anch'essi con materiale plastico o nylon. I cuscinetti devono risultare integri, funzionanti, ben ingrassati. - 28 - NO Fig. 18 - Le apposite catenelle della protezione devono essere agganciate a parti fisse del trattore e della macchina operatrice (a sinistra). Non è permesso usare le catenelle per scopi differenti, per esempio per sollevare l'albero cardanico o per assicurarlo alla macchina operatrice quando non è collegato al trattore (a destra). Occorre verificare periodicamente che l'albero cardanico possa ruotare e scorrere in senso longitudinale senza eccessivo sforzo all'interno della protezione. A causa delle sue caratteristiche di funzionamento, l'albero cardanico deve essere frequentemente ingrassato, anche quotidianamente in caso di uso prolungato. Per una funzionalità ottimale, bisogna attenersi scrupolosamente alle istruzioni, facendo riferimento alle decalcomanie specifiche spesso presenti direttamente sull'albero cardanico stesso o a quanto indicato nel libretto uso e manutenzione (fig 20). Fig. 20 - L'albero cardanico deve essere frequentemente ingrassato, anche quotidianamente in caso di uso prolungato. Per una funzionalità ottimale, bisogna attenersi scrupolosamente alle istruzioni, facendo riferimento alle decalcomanie specifiche spesso presenti direttamente sull'albero cardanico stesso o a quanto indicato nel libretto uso e manutenzione. - 29 -