Job corrieredell’università corriere dell’università job anno 6 n. 6 luglio/settembre 2013 - 3,00 euro GUIDA ALL’UNIVERSITà MATRICOLE DENTRO In collaborazione con sommario You Laurea it G U I DA M U LT I M E D I A L E la guida 2013 UN PROGETTO Web Learning Università di Napoli Federico II W W W. YO U L A U R E A . I T Sbagliate da voi 3 Università I passi della scelta 4 Come viverla 6 Come si entra 8 Non solo esami 12 L’Abc dell’Università 14 Agraria 16 Architettura 19 Design 21 Dams 23 Economia 24 Farmacia 28 Giurisprudenza 30 Ingegneria 32 Informatica 34 Lettere e Filosofia 36 Lingue 39 Medicina-Chirurgia-Odontoiatria-Prot.Dent. 42 Veterinaria 45 Professioni Sanitarie 46 Psicologia 48 Scienze Biotecnologiche 50 Scienze della Comunicazione 52 Ss.Mm.Ff.Nn. 54 Scienze della Formazione 56 Scienze Motorie 58 Scienze Politiche 60 Scienze Statistiche 62 Sociologia 64 Servizio Sociale 66 Turismo 67 Beni Culturali 68 Accademia di Belle arti 70 Conservatori 72 Cinema e Teatro 74 lavoro P. O. FESR 2007-2013 Asse V - O. O. 5.1 e-Government ed e-Inclusion - Progetto: Campus Virtuale di Mariano Berriola 3 L’editoriale di Mariano Berriola Guida Alla Scelta Dell’università Federica l’editoriale Non solo Università: ITS 75 Primo step con lo stage 77 Sbagliate da voi O gni volta che mi ritrovo a scrivere un pezzo di apertura per una guida all’università mi vengono in mente i tanti ragazzi che incontro in giro nel Paese e che si lamentano di aver scelto una facoltà(ora li chiameremo dipartimenti) un indirizzo di studi che non è vicino alle loro aspettative e ai loro interessi. Se a questo aggiungiamo i dati Eurostat che indicano nel 75% il numero di persone che svolgono attività non in linea con i loro studi, vuol dire che c’è tanto da riflettere. Come facciamo a scongiurare una scelta infelice e poco adatta alla nostra persona? In realtà non esiste la ricetta magica, ma è importante capire che quello che iniziamo ad intraprendere dopo aver ultimato gli studi è qualcosa con cui dovremo stare insieme ogni giorno e allora è opportuno che quel qualcosa ci piaccia, ci dia entusiasmo ed energia per portare avanti il nostro progetto con soddisfazione e gioia. Come si sceglie dunque un corso di laurea? Un indirizzo specifico ed un ateneo fra tanti? Intanto, quello che occorre capire è che scegliere non è una gettata di dadi, ne può scaturire da una chiacchierata in famiglia o peggio fra amici. Bisogna impegnarsi in un percorso di scelta, ben delineato nelle pagine che aprono la guida e curate dagli esperti di Italia Orienta che si occupano in maniera sistematica di questi temi. Leggetele con cura e non sottovalutate quello che potrebbe essere il vostro schema vincente. Dirò qui che dovrete fare uno sforzo enorme per non farvi condizionare nella scelta. Né da amici, né dalla famiglia, da nessuno. Deve essere un processo che parte da voi stessi, da quello che vi piace e vi interessa. Il vostro intuito non vi tradirà, ma attivatelo. E poi mettetevi alla ricerca di chi può dare risposte ai vostri dubbi o facilitare le vostre scelte. Gli strumenti a vostra disposizione sono tanti e la disponibilità di informazioni altrettanto ricca. Partecipate a tutti i momenti utili a darvi idee e spunti, andate direttamente negli atenei per capire come si studia e interrogate gli studenti che già frequentano. Vi diranno cose utilissime. E soprattutto, fate di questa, una scelta tutta vostra, sarà un primo passo verso la maturità e l’autonomia [email protected] twitter@berrypost Pubblicità istituzionale Piazza Enciclopedia italiana, 50 - 00186 Roma Tel. 06.98181422 Editore Report Giovani SCRL Viale Colli Aminei, 50 - 80131 Napoli Progetto grafico: Report Giovani Sul web: www.corriereuniv.it www.facebook.com/corriereuniv twitter@corriereuniv Stampa: Arti Grafiche Boccia Via Tiberio Claudio Felice, 7 Salerno Corriere dell’Università Job anno 6 n.6 Luglio-Settembre 2013 Guida alla Scelta dell’Università Reg. Trib. di Roma aut. n° 289/2008 del 22.07.2008 Direttore responsabile: Mariano Berriola ([email protected]) Direzione, Redazione e Pubblicità Piazza dell’Enciclopedia italiana, 50 - 00186 Roma Tel. 06.98181406 - 06.98181416 Hanno collaborato: Ivana Berriola, Monica D’Ambrosio, Anna Di Russo, corriere dell’università Raffaele Nappi, Amanda Coccetti, Angela Zurzolo Job 4 a cura di i passi della scelta scelgo Sono le nostre scelte, Harry che ci mostrano chiaramente chi siamo, molto più delle nostre capacità (Albus Dumbledore, maestro di Harry Potter) Key factor Sei in un’età in cui la formazione è al centro delle tue attività e ricordati che non si cerca un lavoro, ci si forma per il lavoro. Risparmierai tempo ed energia. Non esistono etichette esistenziali: “non sono portato per…” “ ho sempre detestato la matematica…” “ non ho capacità di fare amicizie”. Liberiamoci dai retro pensieri, dalle linee guida dettate da parenti ed amici che pur nelle loro benevole intenzioni, tendono a plasmare le nostre aspirazioni. Il supporto, l’accompagnamento di persone con esperienza è importante nel nostro cammino, ma prima di tutto ascoltiamo noi stessi, liberandoci da condizionamenti interni ed esterni. Dopo anni di studi, hai imparato il senso delle proporzioni, le leggi principali della fisica, il significato profondo dell’arte; musica, letteratura, pittura: muse che svelano l’animo umano e ci avvicinano alla nostra natura, debole e forte al tempo stesso. Fai tesoro delle nostre conoscenze (grandi o piccole che siano), per elaborare il TUO progetto. Motivazione La motivazione è il propulsore dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Madre e figlia della determinazione. Ascolto Ascoltare noi stessi e gli altri, con umiltà, senza pre-giudizi in un atteggiamento aperto e costruttivo. Obiettivo Prima di scattare la foto, metti a fuoco! L’istantanea è assicurata. Ogni progetto è costellato di micro-obiettivi che permettono di giungere ai nostri obiettivi di medio e lungo termine. Al principio di un percorso, l’individuazione degli obiettivi costituirà il tuo faro-guida. Le domande da porsi Apprendiamo ad assorbire concetti e porci le domande giuste, a fare tesoro delle nostre esperienze e conoscenze per illuminare il nostro percorso. Penna alla mano dunque, iniziamo a delineare una breve riflessioni sul proprio io. sCHE COSA SO FARE In che cosa sono bravo? Nella scrittura, nell’organizzare le feste, nelle relazioni, nei numeri, nella gestione dei soldi, nel vivacizzare le discussione, nel creare eventi… sQUALI SONO I MIEI VALORI In che cosa credo. Quali sono i valori che guidano i pensieri e le mie azioni Che significato svolge per me il lavoro: l Crescita professionale ed economica l Utilità sociale l Mezzo per coltivare i miei hobby l Deve permettermi di conciliare la mia vita professionale con quella personale Job sCHI VORREI DIVENTARE Hai mai riflettuto sulla professione che vorresti fare? Se ti proietti da qui a 10 anni, sarai un imprenditore, un impiegato, un libero professionista? Prima di decidere il corso di studi superiori, sforziamoci a capire quale professione vorremmo svolgere in piena libertà, consapevolezza ed autonomia di giudizio. sSTUDIO COSA-DIVENTO CHI Iscriversi ad una facoltà, ad un corso di laurea per un interesse sommario verso una materia, senza avere riflettuto sul mestiere che vorremmo intraprendere, ci predispone ad un percorso articolato e faticoso nel raggiungimento di un appagamento lavorativo e personale. Se ci avviciniamo alla scelta universitaria con un approccio vago e confuso: “Mi piace viaggiare, mi iscrivo a Lingue; sono bravo in italiano, mi segno a Lettere; vorrei essere utile agli altri, mi iscrivo a psicologia”, l’esito formativo-professonale, potrebbe essere deludente. “Studio cosa divento chi” costituisce la base progettuale del tuo percorso formativo-professonale. Individua la professione che ti interessa e poi in-formarti su come arrivare al tuo obiettivo. corrieredell’università i passi della scelta NOTA: Niente panico, se al momento, il foglio rimane bianco, il TUO progetto è appena iniziato. Ricorda cha la scelta deve essere: CONSAPEVOLE AUTONOMA RESPONSABILE Tieni a mente che il tempo è un amico da coltivare, non un nemico da evitare. Solitamente non manca il tempo, ma la capacità di gestirlo. Governare il proprio tempo è una responsabilità individuale. La transizione dal mondo della scuola a quello post-diploma, comporta un cambiamento radicale e, il primo compagno da gestire, Un amico da gestire… il TEMPO Tu e gli altri Se hai comprato questa guida, hai deciso di andare all’università o ne sei almeno incuriosito. Il nostro proposito è quello di facilitare il tuo processo di scelta, suggerendoti i passi da compiere verso la costruzione del tuo futuro. Pensa che la scelta non è un’illuminazione, un’intuizione, bensì un percorso che si realizza, con determinazione e consapevolezza, verso obiettivi, frutto di studio, analisi e attitudini. Ecco uno sguardo d’insieme agli “X factor” della scelta Il tuo progetto a cura di Nel nostro percorso di scelta, ognuno di noi, è circondato dal proprio ambiente familiare, amicale, sentimentale, scolastico, in un determinato spazio geografico, culturale e politico. Dove sei situato rispetto al tuo ambiente? La tua scelta è legata alle tue aspettative e ai tuoi progetti e quanto a quelli del contesto di provenienza? Quanto dall’influenza di genitori ed amici? Il contesto può essere di supporto, ma la scelta deve essere presa in autonomia e responsabilità. La tua identità formativo-professonale è legata a ciò che decidi di diventare. Assumersi la responsabilità, analizzando in modo analitico i fattori che concorrono alla scelta, rappresenta la tua progettualità, che è l’anticamera di un futuro vissuto con determinazione e consapevolezza. Attenzione Scegliere in autonomia non significa non confrontarsi con gli altri ma ascoltare con umiltà e una apertura mentale ed emotiva. Un dialogo consapevole ed onesto favorisce il processo di scelta. sarà proprio il tempo. Valorizzare il proprio tempo, significa viverlo con coscienza e consapevolezza. Fatta luce sugli obiettivi, la chiarezza delle azioni da compiere, ci favorisce il compito. Il tuo orologio è cambiato, sei tu a definire un obiettivo, a darti una struttura, un’organizzazione di attività che dovranno rientrare in un certo quadro temporale. Il tempo non è una divinità negativa che ti perseguita. Non sentirti quindi oppresso dai giorni che trascorrono, ma sii sempre padrone delle tue azioni e dei tuoi pensieri. I tempi giusti sono quelli stabiliti con decisione e consapevolezza. Vivere il tempo, come minaccia, inibisce ogni nostro pensiero-azione e ci demotiva. La tua alleata: l’ORGANIZZAZIONE Non aspettiamo il primo giorno di lavoro per familiarizzare con la grande compagna delle nostre azioni: l’agenda e il compagno dei nostri pensieri: il notebook. Noi siamo i principali registi delle nostre vite: annotiamo pensieri, segniamo i nostri appuntamenti, valutiamo le opportunità. Non rimandiamo le cose a tempo indeterminato. I lavori a progetto sono i migliori. Pro-memoria per la scelta Annota in un blocco quali sono i tuoi comportamenti ed atteggiamenti verso il progetto di scelta, ti aiuterà a mettere a fuoco i tuoi obiettivi. Come mi avvicino alla scelta? Cosa sta valutando, come mi oriento? Cosa non sta valutando ma mi incuriosisce? Chi mi supporta nella scelta (genitori, docenti, amici, fratelli?) e in che modo? Quale sarà il prossimo passo che farò per avvicinarmi al mio obiettivo? E ricordati, Einstein diceva l’immaginazione è molto più importante della conoscenza. Noi diciamo… l’immaginazione è parte della conoscenza. PENSIERO-AZIONE Piccole suggestioni che potranno rafforzare la tua personalità PENSA “OUT OF THE BOX” Pensa fuori degli schemi pre-istiuiti, ma gioca pulito. Ascolto e rispetto per gli altri, tra le regole inderogabili per un futuro “sostenibile”. La tua personalità è una commistione felice di: carattere, libertà ed indipendenza di giudizio, ascolto delle opinioni altrui, esperienze, continuo aggiornamento di competenze. Mano tesa, non pugni chiusi! Tenere sempre gli occhi aperti, la mente, il cuore. Una visione ego-centrica, annebbia i sensi, ci rende meno ricettivi, ci chiude in uno spazio asfittico e privo di prospettive. Un atteggiamento proteso in modo assoluto verso l’esterno, offusca la visione del sé, inibisce le potenzialità e frena/ostruisce lo sviluppo. BE SOCIAL ON E OFF LINE La presenza online e offline fa parte della nostra esistenza che va conosciuta e gestita. Il mondo virtuale non è scisso da quello reale, ma ne fa parte in modo attivo e partecipativo. La nostra casa online è solo una parte Job di noi. L’essere “social” è essenzialmente la nostra presenza psico-fisica nel mondo che si diffonde sul web in modo critico e consapevole. I grandi viaggiatori del passato, comprendevano la realtà percorrendo migliaia di km, con l’ausilio dei mezzi di trasporto più disparati. Il terzo millennio è facilitato nei rapporti, ma ricordati che senza l’incontro ed il contesto, non c’è comunicazione. TROVA IL TUO VOCABOLARIO Sforzarti di esprimere emozioni e pensieri con le parole più adeguate, senza estremizzazioni o semplificazioni. Vedrai come con il passare del tempo, acquisirai una maggiore consapevolezza dei tuoi sentimenti e dell’articolazione dei pensieri. Scelte e decisioni ne saranno beneficiate. NON DIMENTICARE IL TEMPO LIBERO Nel tuo viaggio verso la scelta sono importanti, concentrazione e focalizzazione al posto di guida, ma obbligatorie le pause di ristoro durante il cammino. Coltivare i propri hobby ed interessi, corroborano lo spirito, l’anima ed il corpo. Non lasciarli da parte. corrieredell’università 5 6 che cosa è l’università e come funziona a cura di come vivere l’università La formazione liceale mi ha portato a scegliere il corso di studi che sto frequentando con esito molto soddisfacente. Nonostante fossi convinta della scelta, ho vissuto il primo anno di studio con un forte senso di smarrimento e trepidazione. Ora, dopo un anno e mezzo di frequenza, sono fiera di me stessa e della mia preparazione (studentessa al secondo anno di “Mediazione culturale”) Matricola in azione La transizione dalla vita scolastica alla vita accademica richiede pazienza nella gestione del cambiamento, ma al tempo stesso, capacità di reazione rispetto alle novità, particolarmente articolate della realtà universitaria. La matricola in azione ha davanti a sé solo vie in salita, basta imparare a conoscere l’ecosistema di riferimento. In-formarti per orientarti: La gestione del tuo progetto “Studio cosa-divento chi” rivolto alla costruzione della tua identità formativo-professonale deve abbracciare ogni piega del mondo universitario: lezioni, logistica, burocrazia, rapporto con colleghi e docenti, con le segreterie e, se è necessario, con il presidente del tuo corso di studi. Le relazioni che si instaurano con le segreterie, gli uffici di orientamento, gli spazi universitari di aggregazione (aule-biblioteche-mensearee all’aperto), ci consentono di familiarizzare in modo concreto con il nuovo ambiente. Comprenderne i meccanismi rinvigorisce le tue capacità di organizzazione e comprensione delle dinamiche esterne alla sfera prettamente personale. Inoltre, ti renderà maggiormente recettivo, perspicace e proattivo. la tua Università è anche online Ateneo che vai, sito che trovi. Ogni ateneo può presentare una veste grafica diversa, con menu collocati in modo personalizzato. Ad una prima lettura: individua subito la voce offerta formativa o didattica, piani di studi e anno accademico. All’interno dell’offerta formativa o didattica, potrai consultare le tipologie di laurea che ti interessano: laurea (laurea triennale), laurea magistrale a ciclo unico. Decalogo della matricola 1) Probabilmente troverai aule molto affollate: non ti disperdere. Individua il tuo posto e partecipa alla lezione 2) Concentrati durante la lezione e se non capisci, chiedi spiegazione al professore. È un tuo diritto. Sfruttalo! 3) Trova il tuo ritmo di frequenza e studio: non se più a scuola: impara a gestire i tempi e organizzati! 4) Identifica il tuo metodo di studio e un posto dove studiare 5) Non isolarti, crea una comunità di scambio culturale con docenti e colleghi universitari 6) Non perdere mai l’obiettivo di apprendere e formarti 7) Segui le materie con cognizione, fai tutte le domande che ritieni necessarie 8) Contestualizza quello che studi. Nessuna disciplina è avulsa dal resto della conoscenza 9) Non concentrare tutti gli esami in un’unica sessione 10) Concilia lo studio con i tuoi interessi ed hobby Job Il cambiamento: un’opportunità di crescita Uno dei maggiori elementi di “smarrimento iniziale” nell’approccio con l’università, è proprio l’apparente sensazione di “mare magnum” intorno a noi. Una criticità che, gestita in modo consapevole e attivo, si trasforma in opportunità di crescita. Il cambiamento, ben amministrato, incoraggia le nostre potenzialità e la capacità di dosare fortune ed avversità. Se ti diranno che sei un numero, vai oltre le definizioni pre-confezionate e creati il tuo spazio all’interno del tuo corso di studi. Informati su come è organizzato l’anno accademico, quanti esami devi fare all’anno, la suddivisione in semestri. Non chiuderti nella bolla dei libri e di uno studio, scollegato dalla realtà che ti circonda. Una visione d’insieme iniziale facilita l’andamento accademico. Occhio alle competenze Che tu ti possa permettere uno studio, scevro di impegni lavorativi, o che abbia necessità di lavorare e studiare, contestualizza la tua formazione nel mondo in cui vivi. Aggiornati, leggi i giornali, coltiva i tuoi interessi. Non ti isolare dalla realtà, ma vivila a tempo pieno. Ne beneficeranno i tuoi studi e le tue conoscenze e competenze. La ricerca di lavori occasionali ti consentirà di entrare in contatto con le dinamiche del lavoro, compreso il rapporto con un superiore. Un tempo prezioso e “risparmiato” al tuo post-laurea. Le pause accademiche estive od invernali, costituiscono un’ottima occasione per trascorrere un periodo all’estero. In particolare, ti consigliamo di fare la valigia! Meta di destinazione: lavori stagionali e campi di lavoro. La conoscenza di una nuova lingua, il potenziamento della nostra dimensione di socialità e l’apprendimento di dinamiche in contesti culturali diversi, tra i valori aggiunti. Chiunque torna da un’esperienza lavorativa all’estero, sente di aver sperimentato un periodo di formazione sostanziale. corrieredell’università Scelta dell’ateneo Il percorso che intraprenderai è più importante della scelta dell’ateneo. Per la selezione dell’ateneo tieni a mente i seguenti fattori: luogo di residenza, costi di trasporto/ alloggio, specializzazione dell’università nella disciplina di studi che ti interessa. Ricordati che se studi con serietà ed impegno, otterrai comunque degli ottimi risultati. a cura di che cosa è l’università e come funziona Le parole dell’UNIVERSITÀ Prendiamo confidenza con i termini del percorso universitario. Facoltà/Dipartimenti Un po’ di storia. Ad oggi, probabilmente avrai sentito parlare di facoltà come contenitore dei diversi corsi di studio che l’offerta formativa universitaria offre. Da due anni, è in atto una ri-organizzazione delle strutture interne degli atenei, in virtù della riforma dell’istruzione superiore, nota come riforma Gelmini (Legge 30 dicembre 2010, n. 240 ). Tra le novità che ha apportato la legge, figura l’accorpamento delle facoltà in dipartimenti. Le direttive normative stabiliscono che ogni ateneo, deve articolare la propria offerta formativa nell’ambito dei dipartimenti, abolendo così la struttura secolare della facoltà. Gli atenei pertanto in questi anni stanno procedendo alla ristrutturazione e, a seconda degli atenei, potrai trovare i corsi di laurea all’interno di una facoltà o di un dipartimento. Ogni facoltà/dipartimento offre un numero determinato di corsi di laurea la cosiddetta “offerta formativa”. Ogni corso di laurea presenta obiettivi formativi e relativi sbocchi professionali, articolato in un piano di studi, composto in parte da esami obbligatori, caratterizzanti ed opzionali. È bene, prima di iscriverti ad un corso di laurea, “studiare” attentamente le materie di studio. Laurea Così lontana, così vicina. La laurea rappresenta la conclusione del primo ciclo di studi superiori e va trattata con rispetto e partecipazione. Il corso di laurea si conclude con la discussione della tesi. Ricordati che la tesi può rappresentare un valido ponte con il biennio specialistico e/o con il mondo del lavoro. L’offerta formativa delle università italiane, accademie di belle arti e conservatori equiparati ai titoli accademici, secondo le regole del Decreto Ministeriale 270/2004, comprende titoli accademici di primo e secondo livello: l Laura triennale (diploma di primo livello) l Laurea magistrale, biennio specialistico che si svolge, dopo la laurea triennale (facoltativo, non obbligatorio) (Diploma di II livello) l Laura magistrale a ciclo unico (laurea di quattro e/o cinque anni che non prevede due livelli di studi, ma un ciclo completo) Nota. Dato che la presente guida è indirizzata ai neodiplomati, nella sezione relativa i corsi di studio, troverai solo laurea triennali e le lauree magistrali a ciclo unico. è costituito da esami obbligatori, a scelta ed idoneità (attività che non costituiscono esami veri e propri, ma verifiche di abilità – ad esempio informatiche e/o linguistiche). Il piano di studi si può modificare nei mesi a seguire, se si decide di modificare l’indirizzo di studi. A seconda del corso di studi, presenta una maggiore o minore flessibilità. Ogni corso di laurea ha dei parametri da rispettare. Esami: conoscerli per superarli La valutazione del calendario accademico favorisce le nostre attività. All’inizio dell’anno accademico prendi nota della materie che devi/vuoi seguire e creati un tuo calendario in modo da poter organizzare la tua giornata, senza dispersioni di tempo. Valuta quanto dura il corso specifico di ogni materia e programma gli esami che intendi sostenere nelle diverse sessioni di esame. La frequenza alla lezioni deve essere partecipata e ri-elaborata durante il momento dello studio individuale. Se hai dubbi ed alcuni concetti non ti sono chiari, non ritrarti. Parla con i tuoi compagni, confrontati con il docente. L’università è un ambiente di ascolto, di apprendimento, ma soprattutto di discussione accademica e di confronto intellettuale e pratico. Gli esami si sostengono durante la “sessione di esami”. Informati subito su tempi, scadenze delle sessioni. L’organizzazione delle sessioni di esami è basilare per una corretta gestione del nostro piano di studi. Considera che un esame è fatto di: frequenza (nel caso non fosse possibile, accordarsi con il professore per un programma personalizzato), di studio individuale (che non esclude lo studio di gruppo per elaborare ed assorbire meglio i concetti) e di esercitazioni. Crediti I crediti formativi universitari (CFU) sono l’unità di misura del tipo di impegno necessario ad ottenere un titolo di studio universitario. L’impegno universitario, tra studio individuale, lezioni, laboratori e stage, è stato suddiviso convenzionalmente in unità di 25 ore. Un anno di studio corrisponde a 60 cfu, di cui almeno la metà è riservata allo studio. Attenzione Sostenere un esame, non significa memorizzare nozioni, ma contestualizzare la disciplina, apprendere conoscenze e competenze. Classe di laurea Questione di classe. Vedrai che accanto ad ogni corso di laurea, troverai un codice enigmatico. Ad esempio L-1. La classe di laurea, istituita con decreto ministeriale, è un contenitore dei corsi di studio affini, aventi cioè lo stesso valore legale e stessa condivisione di alcuni obiettivi formativi, ma di indirizzo diverso (vale a dire corsi di laurea differenti). Possono cambiare i nomi dei corsi di laurea in una determinata disciplina, da ateneo ad ateneo, ma non le classi di laurea. Per esempio, all’Università di Firenze è attivo il corso “Storia e Tutela dei Beni archeologici, artistici, archivistici e librari e all’università di Macerata, il corso di laurea in “Conservazione e Gestione dei beni culturali”, entrambi afferenti alla classe di laurea L-1. La classe di laurea è una sorta di parametro formativo – legale, da considerare per l’iscrizione ai corsi di laurea magistrale e per i concorsi pubblici. Piano di studi Organizza il sapere. All’università hai una maggiore flessibilità nella pianificazione delle attività formative. Il piano di studi è l’insieme degli esami che lo studente sceglie di presentare, dopo l’iscrizione, ed Job 7 Anche se riuscirai a passare un esame, con stratagemmi e scorciatoie, nel mondo del lavoro, ti saranno richieste competenze e abilità, a prescindere dal numero di esami svolti. Percorsi interfacoltà Un corso di laurea interfacoltà, indica un corso di studi che per la propria natura formativa, rende necessaria la collaborazione di più facoltà/dipartimenti, con una principale denominata “capofila”. Per esempio, il corso di laurea in “Scienze Biotecnologie”, che per la sua natura multidisciplinare è, nella maggior parte dei casi, un corso interfacoltà. annualità Il termine ha una doppia valenza. Indica le ore complessive di svolgimento di una materia che si svolge durante l’anno accademico. La materia può essere concentrata in un semestre o svolgersi durante l’intero anno. Alcuni insegnamenti presentano diverse annualità corrispondenti ad anni accademici diversi. Altresì, indica la durata dell’anno accademico. corrieredell’università 8 a cura di come si entra a cura di tipologie di accesso 9 corsi di laurea: COME SI ENTRA Scelto il corso di studi, dobbiamo in-formarci sulle modalità di accesso. Non esiste un’unica forma di entrata all’università. Dipende dal tipo di corso di laurea, di facoltà/dipartimento e di ateneo. In questa sede ti proponiamo un breviario sulle diverse tipologie. Conoscere per accedere Corso che vuoi Accesso che trovi Quattro sono le principali modalità di accesso alle facoltà e ai corsi di laurea: numero programmato a livello nazionale (test di ingresso, le cui date sono stabilite dal Ministero dell’Istruzione); numero programmato a livello locale (ogni facoltà e/o dipartimento stabilisce le date per il test di ingresso e i posti disponibili, tramite bando); numero libero con test valutativo a livello locale- VPI (il test non ha valore vincolante, ma definisce eventuale carenze formative che andranno recuperate durante il primo anno di iscrizione universitaria); numero libero (accesso diretto, senza alcuna prova di verifica o valutativa). Perché il numero programmato IL NUMERO PROGRAMMATO, PRESENTE IN MOLTE UNIVERSITÀ NEL MONDO, SI AFFERMA PER EQUILIBRARE IL RAPPORTO TRA NUMERO DI STUDENTI E CAPACITÀ DI ACCOGLIENZA DELLE STRUTTURE UNIVERSITARIE. Corsi che di solito richiedono accesso programmato Focus on Diamo uno sguardo più ravvicinato alle diverse classificazioni dei test che non vanno temuti, ma affrontati con consapevolezza e determinazione. TEST DI VALUTAZIONE DELLA PREPARAZIONE INIZIALE (VPI): prova obbligatoria, non vincolante ai fini dell’immatricolazione, per la verifica delle conoscenze. I termini e le modalità di partecipazione sono stabiliti, dai singoli atenei, tramite bando. Per recuperare gli eventuali debiti, si svolgeranno entro il primo anno alcune attività supplementari, indicate con l’acronimo OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi). È possibile partecipare a più prove, a meno che, chiaramente, non si svolgano contemporaneamente. Corsi che possono richiedere la verifica delle conoscenze LETTERE E FILOSOFIA DAMS; Conservazione dei beni culturali; Lettere classiche/moderne; Filosofia; scienze del Turismo; Archeologia; Scienze libraie; INGEGNERIA Elettronica, Informatica; delle Comunicazioni; S.ze STATISTIChe TUTTE SCIENZE Chimica, Fisica, Geologia, Scienze Naturali; scienze Ambientali; S.ZE SOCIALI Sociologia Job ECONOMIA Diritto d’impresa; Scienze aziendali; scienze economiche; Economia dei mercati, Economia delle culture SCIENZE FARMCOLOGICHE E BIOTECNOLOGICHE Farmacia, Biotecnologie; Scienze Biologiche; Scienze e tecnologie chimiche; Scienze e tecnologie Ambientali. LETTERE E FILOSOFIA Lingua e letterature orientali; mediazione linguistica; Scienze della moda e del costume; Scienze della comunicazione INGEGNERIA Edile; Meccanica; Gestionale; Della Sicurezza; Civile; Chimica; Aereospaziale; Energetica SCIENZE SOCIALI e psicologiche Scienze dell’educazione, Psicologia, servizi sociali, Scienze della formazione (CORSI TRIENNALI) TIPOLOGIE DI ACCESSO Le prove sono di solito costituite da domande a risposta chiusa, raggruppate per argomenti e il sistema di somministrazione può essere su supporto cartaceo oppure on-line. ARCHITETTURA Scienze dell’architettura; architettura del paesaggio; Disegno Industriale; Gestione del Processo edilizio; design TEST AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE Questa tipologia di prova è stabilita a livello locale, vale a dire, dalle singole facoltà/dipartimenti che ogni anno, emanano un bando di partecipazione relativo ad un determinato corso di laurea, con la descrizione dei conoscenze richieste ed il numero di studenti previsto. Superata la prova, ci si colloca in graduatoria, rispetto al numero di posti previsto, e vanno completate le procedure di immatricolazione entro i termini previsti dal bando. corrieredell’università Attenzione Dato che la programmazione è a livello locale, vale a dire, programmata nell’ambito delle singole università, potrebbero esserci dei corsi di laurea sotto elencati, che in alcuni atenei non risultano a numero programmato. Per ogni corso di laurea, va verificato il bando emesso dalle singole facoltà/dipartimenti. accesso CISIA Molte facoltà/dipartimenti di Ingegneria, Economia e Scienze, hanno pensato di rendere omogeneo il test d’ingresso per gli accessi VPI ed i test a numero programmato a livello locale, con lo scopo di far rientrare il punteggio in una graduatoria comune. Le università interessate a questo progetto hanno fondato il Consorzio Interuniversitario dei Sistemi Integrati per l’Accesso (CISIA). Per i corsi di laurea ad accesso programmato di solito occorre svolgere il test necessariamente nella sede in cui ci si vuole iscrivere in via cartacea (esclusa Udine e Messina). In generale per i VPI è possibile svolgere il test anche on-line tramite il così detto TOLC* presso tutte le facoltà del consorzio CISIA. Per maggiori informazioni visitare il sito www.cisiaonline.it *TOLC - Test on line (CISIA): è un Test di ingresso anticipato finalizzato all’ammissione ai corsi di laurea erogato con modalità telematiche in diverse sessioni. Attenzione Riportiamo di seguito i test di ingresso relativi alle università statali che hanno una data unica nazionale. TEST DI INGRESSO A NUMERO PROGRAMMATO A LIVELLO NAZIONALE I test di ingresso a numero programmato a livello nazionale, sono stabiliti dal Miur con cadenza annuale e riguardano esclusivamente i seguenti corsi di laura magistrale a ciclo unico: Medicina Odontoiatria; Medicina Veterinaria, Professioni Sanitarie; Architettura; Scienze della Formazione Primaria. Di seguito le prove di ingresso di settembre 2013. Quest’anno per la prima e probabilmente ultima volta, si sono effettuati in due periodi dell’anno: ad aprile e a settembre. Job MEDICINA VETERINARIA 3 settembre 2013 MEDICINA ODONTOIATRIA 9 settembre 2013 ARCHITETTURA Corso di laurea magistrale a ciclo unico 10 settembre 2013 PROFESSIONI SANITARIE 4 settembre 2013 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA non è ancora uscito il decreto ministeriale con la data corrieredell’università 10 a cura di come si entra a cura di tipologie di accesso Attenzione ai tempi di iscrizione. Per le iscrizioni a Medicina Odontoiatria, Medicina Veterinaria e Architettura è prevista la presentazione della domanda attraverso il portale www.universitaly.com, dal 25 giugno al 18 luglio alle ore 15.00. Per professioni sanitarie non c’è iscrizione al test su UniversItaly. La logica e la cultura generale prevarrà sugli altri argomenti con 25 quiz su 60, ma anche le domande specifiche sulle materie di indirizzo avranno una loro importanza. Il perfezionamento dell’iscrizione al test, si svolge secondo le procedure previste dall’università in cui si sostiene la prova ed il pagamento del contributo di iscrizione. Gli aspiranti veterinari dovranno cimentarsi invece con 12 interrogativi di biologia, 12 di chimica, 6 di fisica e matematica. Le prime graduatorie relative al punteggio conseguito al test senza “bonus maturità”, saranno pubblicate sul sito del Miur secondo questo calendario: - 17 settembre, Veterinaria - 23 settembre, Medicina e Odontoiatria - 24 settembre, Architettura Per i partecipanti alle professioni sanitarie la strutturazione del test sarà simile a quello di medicina ma con contenuti teorici meno approfonditi. Il 30 settembre, invece, sarà possibile visionare la prima graduatoria nazionale comprensiva anche del “bonus maturità”. I futuri architetti avranno 5 quesiti per cultura generale, 25 quesiti per ragionamento logico, 12 per storia, 10 quesiti per disegno e rappresentazione, 8 per fisica e matematica. Graduatoria nazionale Svolgimento della prova Le domande saranno 60, bisognerà rispondere in 100 minuti. Le conoscenze e le abilità richieste per superare la prova faranno riferimento alla preparazione promossa dalle istituzioni scolastiche coerenti con i Programmi Ministeriali. Al test di Medicina e Odontoiatria ci saranno 14 domande di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica. - 16 settembre per i candidati di Medicina e Odontoiatria - 17 settembre per i candidati di Architettura fai dell’ansia la tua alleata Apprendere a gestire l’emotività è un elemento vincente per rafforzare le nostre potenzialità. L’ansia, entro un certo limite, costituisce il motore che attiva l’intuizione, la logica, la memoria, la “motivazione”, tenendo quindi attivo e vigile il sistema cerebrale. Vediamo dunque come affrontarla. Il primo elemento importante per la gestione dell’ansia è “il controllo” che si compone di tre modalità psicologiche importanti: il coping, il locus of control e la self efficacy. Coping. Con questo termine si intende la modalità di risoluzione delle situazioni stressanti, ponendoci come rinunciatari o come attivi e propositivi. Quest’ultima posizione ci mette in grado di elaborare un vissuto di padronanza degli eventi cosi da influenzare in modo indiretto l’adozione di comportamenti proattivi all’apprendimento, e diretto nella gestione dello stress. Facciamo i conti scolastica a ciascuno studente nell’anno scolastico 2012/2013 VOTO PUNTEGGIO Per le professioni sanitarie il punteggio è attribuito dalle singole università. NOVITÀ TEST DI INGRESSO 2013 Bonus Università I punti assegnati alle risposte al test saranno: 1,5 per le risposte giuste e meno 0,4 per quelle sbagliate. L’introduzione del “bonus maturità”che avrà un peso non superiore al 10 per cento, ma occorrerà conseguire la maturità con almeno 80 centesimi. Istruzioni per l’uso Il bonus sarà utilizzabile esclusivamente se il candidato ha ottenuto un punteggio pari o superiore a 20 punti. Inoltre, la nuova attribuzione del punteggio dipenderà dalla distribuzione dei voti assegnati da ogni singola commissione 100 e lode 10 punti 99-100 9 punti 97-98 8 punti 95-96 7 punti 93-94 6 punti 91-92 5 punti 89-90 4 punti 86-87-88 3 punti 83-84-85 2 punti 80-81-82 1 punto Job corrieredell’università Post iscrizione Entro il 30 agosto 2013, il Miur pubblicherà sul portale universitaly.it i voti dell’esame di Stato relativi all’80esimo percentile di riferimento di tutti gli studenti iscritti al test. Per poter aggiungere al punteggio del test quello del voto di maturità, dal giorno dopo la prova dovrai collegarti al sito accessoprogrammato.miur.it nell’area riservata (il giorno dell’esame ti saranno consegnati username e password) e vedere il tuo voto di maturità: se manca o è diverso da quello dei quadri, c’è l’obbligo di correggere i dati. Per fare questa operazione c’è tempo sino al: - 10 settembre per i candidati di Medicina Veterinaria degli universitari (UDU) e di altre associazioni studentesche, il Miur ha formulato una graduatoria nazionale per evitare disuguaglianze tra ateneo e ateneo. Così, se uno studente non rientra nel numero dei posti previsto dall’ateneo in cui sostiene l’esame ma rientra nel numero dei posti totali a livello nazionale “si prenota” per un posto in un altro ateneo. Questo non avviene per le professioni sanitarie in cui la prova è ideata autonomamente da ciascuna università e non rientra nel meccanismo della graduatoria nazionale. Attenzione Quando si viene assegnati come vincitori di un posto nelle graduatorie bisogna immatricolarsi altrimenti si è esclusi dalle graduatorie. Per i corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale, dopo anni di ricorsi al Tar (Tribunale amministrativo regionel) da parte dell’Unione come affrontare i test Self efficacy. L’auto-efficacia richiama al ragionamento per il quale, più le persone sono convinte di poter agire efficacemente, più elevati saranno gli scopi che si proporranno e maggiore sarà l’impegno e la perseveranza che metteranno nell’esecuzione delle azioni, anche di fronte alle difficoltà e ai fallimenti. soprattutto sulla logica e gli argomenti di cultura generale. Risulterà preziosa la lettura quotidiana del giornale o comunque una ricerca sugli eventi più importanti dell’ultimo anno. Il giorno della prova Il giorno della prova sarà opportuno arrivare avendo già capito come vanno riempite le caselle di risposta, per sfruttare al meglio il tempo a tua disposizione; non perdere tempo su un quiz se non conosci la risposta e passa subito a quello successivo; domina la paura! Attenzione a non farti demoralizzare dai commenti negativi sulle domande emessi dai compagni di banco. La concentrazione e la fiducia nelle proprie capacità, specialmente nei quiz di logica, è un fattore determinante. Utilizza tutto il tempo a disposizione e non consegnare la scheda fino all’ultimo minuto. Non considerare l’eventuale fallimento alla prova una sconfitta ma un tappa importante del primo passo dopo la scuola. Avrai sperimentato il “senso di responsabilità” nel perseverare un obiettivo. Locus of control. Letteralmente il “luogo di controllo”, si realizza, se si ritiene che la propria preparazione è determinata esclusivamente dai propri comportamenti, e quindi vi si porrà più attenzione. Le tue capacità, il supporto ideale Esistono alcuni “strumenti” di gestione delle capacità di studio che potrebbero aiutarti contro il “mostro” dell’ansia. Per prima cosa è opportuno considerare che ogni persona ha i suoi ritmi l’importante è imparare a conoscere i propri. C’è chi, ad esempio, si trova bene ad organizzare le pagine da studiare giorno per giorno, o chi riesce a concentrarsi solo nell’ultimo mese prima dell’esame. È importante riuscire a sfruttare a proprio vantaggio le consapevolezze che con gli anni abbiamo maturato sulle nostre personali modalità. Dopo avere fatto un breve resoconto delle tue capacità di studio dovrai cercare, se non l’hai già fatto, il materiale su cui studiare. Si consiglia di riaprire i libri di scuola ed esercitarsi con i test degli anni passati, Job 11 corrieredell’università 12 a cura di vivere l’università ATENEI, LABORATORI DI ESPERIENZE 0,7 SECONDI PER LA STORIA (VEDI IL VIDEO) “Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti” Paulo Coelho Non solo esami Benvenuto all’Università. Realtà nuova, stimolante ma per certi versi anche “dispersiva”. Sbrigate le pratiche amministrative con iscrizione e acquisizione del libretto universitario, si comincia a formulare il proprio piano di studi, familiarizzare con i nuovi colleghi e seguire le prime, emozionanti, lezioni universitarie. L’Università, però, è molto altro ancora. Riserva opportunità oltre che formative, anche culturali, sociali e di svago FORMAZIONE SUI VALORI, Biblioteche e aule studio Austere le prime, più informali le seconde, sono luoghi di socialità oltre che di studio. Le biblioteche universitarie offrono un grande patrimonio di libri e riviste e tutti i testi adottati dai corsi di studio. Le aule studio sono aperte da mattina fino a sera tardi (come a Pisa fino alle 24!) inclusi i festivi. TITOLI DI STUDIO EUROPEI, TUTOR PERSONALI, STAGE FORMATIVI, AMBIENTE INTERNAZIONALE, Collaborazioni part time Ogni anno gli atenei offrono agli studenti la possibilità di svolgere un’attività di collaborazione a tempo parziale presso le proprie strutture. Tra le attività: n informazione e orientamento degli studenti; n supporto all’immatricolazione degli studenti; n assistenza agli studenti in mobilità internazionale; n assistenza a studenti diversamente abili; n supporto all’organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni culturali, scientifiche, sportive e di supporto all’area comunicazione; n supporto, documentazione ed assistenza in biblioteche, musei ed archivi universitari, strutture didattiche, scientifiche e di servizi agli studenti ed in altri spazi aperti agli studenti; n attività di collaborazione ed assistenza per il funzionamento e la custodia di strutture informatiche, nonché la schedatura, la memorizzazione o la registrazione di dati. Associazioni Tra le più diffuse in tutte le università italiane ci sono Asu, Aiesec, Udu, Uds, Erasmus Student Network (ESN). Ma le associazioni universitarie sono tante e diverse in ciascun ateneo con le loro specificità e idee. Propongono dibattiti, mostre, concorsi, incontri e tornei. Centri Sportivi Si chiamano CUS e sono i centri universitari spor“Gli studenti hanno il diritto di partecipare alla vita e al governo democratico dell’Università esercitando l’ istituto della rappresentanza negli organi decisionali e di indirizzo di Ateneo. Nella pluralità dei loro orientamenti politici e culturali, gli studenti informano comunque il proprio mandato di rappresentanza ai principi fondamentali della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti universitari (www.governo.it/backoffice/allegati/34961-3865.pdf) SENZA TEST D'INGRESSO* FOTO: ACBPHOTO I giocatori dell’Universidad Católica de Murcia CB festeggiano la vittoria conquistata a Valencia il 26/01/2013 OFERTA DE GRADOS FACULTAD DE CIENCIAS DE LA SALUD tivi: associazioni di promozione sociale, 48 in tutt’Italia. Gli sport più praticati sono: nuoto, pesi, pallavolo, pallacanestro, arti marziali, atletica leggera. Radio Universitarie e Magazine Attraverso un tirocinio formativo, con il conseguente riconoscimento di CFU, puoi imparare a recensire eventi, redigere e pubblicare testi, fare interviste, condurre e lavorare alla regia di un programma radiofonico. Concorsi, bandi di idee, start up Sono numerose le esperienze per mettere alla prova la propria creatività e intraprendenza. UpperApp, ad esempio, è il festival nazionale delle idee e delle applicazioni mobile, aperto fino al 15 ottobre 2013, rivolto agli studenti delle università italiane. Consigli bibliografici “Gli 8 passi per apprendere ad apprendere” Daniele Mattoni “Come trattare gli altri e farseli amici” Dale Carnegie - Medicina - Psicología - Fisioterapia - Nutrición Humana y Dietética - Ciencia y Tecnología de los Alimentos - Terapia Ocupacional ESCUELA UNIVERSITARIA POLITÉCNICA - Arquitectura - Ingeniería Civil - Ingeniería de Edificación - Ingeniería Informática - Ingeniería en Sistemas de Telecomunicación FACULTAD DE CIENCIAS JURÍDICAS Y DE LA EMPRESA - Administración y Dirección de Empresas - Derecho - Criminología - Relaciones Laborales y Recursos Humanos - Turismo FACULTAD DE ENFERMERÍA - Enfermería FACULTAD DE CIENCIAS SOCIALES Y DE LA COMUNICACIÓN - Educación Infantil - Educación Primaria - Periodismo - Comunicación Audiovisual - Publicidad y Relaciones Públicas - Humanidades y Antropología Social FACULTAD DE CIENCIAS DE LA ACTIVIDAD FÍSICA Y DEL DEPORTE - Ciencias de la Actividad Física y del Deporte En la frontera de la innovación www.ucam.edu - [email protected] - (0034) 902 182 181 - (0034) 968 278 801 - Campus de Los Jerónimos, s/n Guadalupe 30107 (Murcia) - España J corrieredell’università ob * L'ammissione è soggetta a graduatoria per voto esame di stato e prevede intervista, Medicina richiede anche il superamento della fase specifica della PAU spagnola 14 glossario a cura di RESIDENZE UNIVERSITARIE l’ABC PER LE MATRICOLE ASSOCIAZIONI Le università sostengono le iniziative promosse dagli studenti per attività culturali, formative, ricreative e sportive concedendo anche finanziamenti. Le associazioni (l’elenco di quelle presenti nel tuo ateneo è disponibile sul sito) sono ospitate talvolta proprio negli spazi delle Università e promuovono conferenze, mostre, attività teatrali, sportive e musicali, incontri con professionisti. Cerca e contatta le Associazioni che magari senti più vicine per finalità e contenuti, partecipare e proporre attività ti farà sentire da subito parte integrante di questa nuova comunità. BACHECHE Sono state abbondantemente superate da quelle on line disponibili sui siti degli atenei per le comunicazioni dei docenti e sui social network (primo indiscusso facebook), ma le bacheche resistono e funzionano ancora. Vengono infatti ancora invase di annunci e richieste per case in affitto o lavori stagionali, locandine delle iniziative e comunicazioni varie. Che siano virtuali o reali consulta sempre questa preziosa seppur caotica fonte di informazione. Consiglio di coordinamento didattico Organo costituito da docenti, ricercatori e da una rappresentanza di studenti che ha il compito di coordinare la didattica e approvare i piani di studio di un singolo corso di laurea. Riconosce poi i crediti relativi a conoscenze e abilità professionali certificate acquisite in attività formative anche extrauniversitarie. che ti identificherà per la prenotazione degli esami e altri servizi come il prestito dei libri e richieste di borse di studio. LIBRETTO UNIVERSITARIO E’ il documento sul quale vengono indicati gli esami sostenuti con i relativi voti e crediti acquisiti. MOBILITA’ Le esperienze di mobilità, ovvero di studio all’estero ma anche di lavoro e volontariato, sono opportunità incredibili per accrescere le proprie conoscenze e allargare i propri orizzonti. Tramite l’ufficio per l’internazionalizzazione potrai conoscere le modalità per concorrere a bandi per borse di studio presso atenei stranieri, informazioni sui titoli congiunti (doppio titolo), programmi di mobilità come i più noti Erasmus e Leonardo da Vinci. NUMERO PROGRAMMATO Tema scottante tra ricorsi e polemiche sul diritto allo studio, è un sistema di regolamentazione delle immatricolazioni. Ogni anno per ogni corso di laurea ad accesso regolato, il Miur stabilisce il numero massimo di posti disponibili sul territorio nazionale suddivisi per sede. (vai a pag.8 ) OBIETTIVI FORMATIVI Sono le conoscenze, competenze e abilità che ciascuna attività formativa (lezione frontale, laboratorio, esercitazione) vuole trasferire agli studenti e che è necessario possedere per conseguire la laurea. DOCENTI Spesso temuti e criticati, sono i compagni di viaggio e le guide del tuo percorso formativo. Non pensare solo che dovranno giudicarti nel giorno d’esame ma cerca confronto e arricchimento dai loro consigli oltre che insegnamenti. Propedeuticità Sono gli esami da sostenere e superare obbligatoriamente per poter sostenere gli esami successivi. Contengono le informazioni di base indispensabili per capire gli insegnamenti più specifici. Esonero tasse Gli studenti in possesso di determinati requisiti di merito (anche aver preso 100 alla maturità ) o di reddito e gli studenti con disabilità possono chiedere l’esonero parziale o totale dalle tasse. RICEVIMENTO Spazio di incontro che il docente dedica agli studenti per chiarire eventuali dubbi sorti durante lo studio. FUORI SEDE Sono gli studenti che hanno la residenza in un comune che non è considerato né in “Sede” né “Pendolare”. Il loro impegno comincia ben prima che in ateneo con la ricerca di un alloggio e di un lavoro per sostenere le spese. A loro sono destinate annualmente borse di studio, strutture residenziali e pasti gratuiti presso le mense universitarie. Per conoscere le opportunità e i regolamenti occorre rivolgersi alle Aziende per il diritto allo Studio Universitario. GUIDA DELLO STUDENTE Vademecum, scaricabile in formato elettronico dai portali degli atenei, con tutte le informazioni utili per gli studenti dalle modalità di iscrizione ai piani di studio, dalle strutture ausiliarie come lo sportello orientamento e tutorato alle scadenze importanti come il pagamento delle rate delle tasse universitarie. IMMATRICOLAZIONE E’ l’atto di iscrizione all’università con il quale ti viene affidato un numero Job SESSIONE D’ESAME E’ il periodo in cui potrai sostenere gli esami al termine di ogni ciclo di lezione. La durata delle sessioni può variare, generalmente sono tre: quella invernale, tra gennaio e febbraio; quella estiva, tra giugno e luglio e quella autunnale tra settembre e ottobre. TIROCINI Sono attività formative professionalizzanti nell’ambito di un percorso didattico riferito al corso di studio e finalizzato all’acquisizione di crediti formativi universitari. (vai a pag. 77) UFFICIO ORIENTAMENTO E’ il centro di riferimento per la tua permanenza in università. Svolge attività di informazione e supporto per i momenti di difficoltà. Promuove inoltre i tirocini formativi previsti dagli ordinamenti didattici. VOTI La votazione degli esami che misurano il profitto è quantificata in trentesimi. corrieredell’università Universita e professione .. con Camplus vivi il presente costruendo il futuro. Un alloggio di design, comfort e servizi per sostenere l’impegno quotidiano. Camplus è uno spazio dedicato a te, dove vivere la tua indipendenza, concentrarti sullo studio e coinvolgerti in una community vivace e appassionata. Studenti e team Camplus condividono la quotidianità e curano il presente scoprendo il talento e costruendo basi solide per il futuro. Tutorship, incontri, laboratori, attività culturali, visite in azienda, dialoghi con professionisti ed esperti: la vita Camplus è un flusso che abbraccia l’università e prepara al mondo del lavoro, sempre immersa nel cuore pulsante delle città in cui nasce. A Milano, Torino, Bologna e Catania: la community Camplus ti aspetta in otto residenze, per dare nuovo spazio ai tuoi sogni. www.camplus.it Seguici su 16 agraria OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA agraria 17 ACCESSO: libero, prove d’ingresso locali L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-26 Scienze e tecnologie alimentari PARLA IL PRofessore Claudio Marzadori, Coordinatore del corso in Tecnologie agrarie Alma Mater Studiorum di Bologna OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di studio (CdS) intende formare un laureato in grado di inserirsi prontamente nel mondo del lavoro e di operare nei molteplici settori dell’agricoltura, sia come dipendente sia come libero professionista (agronomo junior). Nel contempo, forte di una solida preparazione di base e di metodo, potrà proseguire gli studi in una laurea magistrale. Con la struttura del percorso formativo il Laureato deve acquisire una serie di conoscenze suddivisibili in conoscenze di base, conoscenze caratterizzanti e conoscenze affini ed integrative. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono, nella discussione orale di un elaborato su un argomento connesso preferibilmente all’attività svolta durante il tirocinio. Tirocino e prova finale (eventualmente implementata da una parte dei crediti a scelta autonoma) sono da considerarsi attività sinergiche che vanno a costituire un momento formativo coerente con gli obiettivi del corso di studio e tale da esaltare, nell’insieme, la capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio e abilità comunicative. SBOCCHI PROFESSIONALI DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II” EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Interclasse) FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi della Tuscia LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore MARCHE Università Politecnica delle Marche MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Palermo; Università degli Studi di Messina (Interclasse) Job corrieredell’università TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa TRENTINO ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona UNIVERSITA’ TELEMATICHE E ALTRE SEDI Università Telematica Guglielmo Marconi; Università non statale di Scienze Gastronomiche; Università Telematica San Raffaele Roma Il laureato in “Scienze Agrarie” è in grado di eseguire progettazione semplice e applicare semplici tecnologie per il controllo delle produzioni agrarie e, con entrambi i curricula, potrà accedere a sbocchi occupazionali nei diversi settori tradizionali e innovativi dell’agricoltura, ovunque praticata, fra cui: libera professione (agronomo junior); pubblica amministrazione con incarichi non dirigenziali; ricerca applicata presso enti pubblici e privati; assistenza tecnica presso aziende agrarie; organismi nazionali e istituzioni internazionali (U.E., F.A.O., O.N.U., U.N.D.P., U.N.E.P. O.N.G. etc.); istituti di credito e assicurativi; laboratori di analisi per l’agricoltura e l’ambiente; monitoraggio e difesa dell’ambiente; pianificazione e difesa del territorio. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 46,9 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 17,3 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 35,8 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 Job Presidente, qual è la situazione attuale nel campo delle Scienze agrarie Ad oggi non esistono più le Facoltà come le conoscevamo ma esistono le Scuole che raggruppano diverse ex-facoltà. L’ex facoltà d’Agraria di Bologna è confluita assieme all’ex Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna nella Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Questa scuola è composta da tre dipartimenti, il Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA quello a cui afferisco), il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie (DIMEVET). I Dipartimenti si occupano sia della ricerca che della didattica, quindi ad ogni Dipartimento afferiscono un certo numero di Corsi di Studio. Nel caso del DipSA, il mio Dipartimento, abbiamo 4 corsi di Studio triennali e 3 magistrali. Perché uno studente dovrebbe iscriversi ad un corso in Tecnologie Agrarie? Perché questi Corsi di Studio (CdS) conservano in sè il background culturale che ha caratterizzato, ormai da più di 100 anni, l’insegnamento delle Scienze Agrarie all’Università di Bologna. Un patrimonio di conoscenze e competenze che numerose indagini hanno premiato ponendo l’ex Facoltà d’Agraria di Bologna da sempre tra le migliori in Italia. Al primo da almeno tre anni. Nel corso del tempo i nostri CdS hanno poi saputo mantenere viva la tradizione della quale andiamo più fieri, quella del rinnovamento. Rinnovamento che ha riguardato la rivisitazione dei programmi formativi, lo spostamento (dall’anno 2000) in una sede nuova e moderna, l’articolazione di corsi di studio triennali che trovano una naturale e immediata prosecuzione, per chi lo desidera, nel percorso magistrale. In tempi di crisi, come giudica la scelta di un corso di studio in Agraria per uno studente? Lo giudico molto positivamente perché le competenze che si acquiscono nei nostri CdS riguardano proprio quelle peculiarità italiane che, se adeguatamente valorizzate, possono rappresentare un vero e proprio trampolino per il rilancio delle potenzialità del nostro paese. In particolare mi riferisco alla qualità delle produzioni agricole, alla qualità degli alimenti, alla qualità dell’ambiente e alla protezione del paesaggio. Esistono sbocchi occupazionali con una laurea nelle discipline d’Agraria? Mi riallaccio direttamente alla risposta precedente. Direi che abbiamo disperatamente bisogno di giovani preparati nei settori a cui mi riferivo poco fa, e penso che siano proprio questi i settori nei quali possiamo giocare un ruolo importante anche in termini occupazionali. Dobbiamo puntare sulle cose che possiamo fare solo noi con la nostra terra e con il nostro clima che, ovviamente, dobbiamo anche essere in grado di conservare e proteggere. Tre consigli da dare agli studenti. Sono troppi, ne do uno solo che varrà sempre: perseguite le vostre passioni con tenacia, coraggio e lealtà verso voi stessi e gli altri. Alla fine comunque sarà andata sarà un successo. Raffaele Nappi corrieredell’università 18 agraria OFFERTA FORMATIVA PARLA LA PROFESSORESSA Alessandra Zambonelli, Docente presso Alma Mater Studiorum di Bologna In primis perché uno studente dovrebbe iscriversi a questa facoltà? La facoltà di Agraria di Bologna è stata giudicata la migliore in Italia. Questo soprattutto grazie ad un corpo docente estremamente motivato che riesce a trasferire agli studenti oltre che le proprie conoscenze sempre aggiornate anche entusiasmo per le materie insegnate. La facoltà di Agraria impartisce un bagaglio di conoscenze interdisciplinare e nel contempo specialistico, diversificato a seconda del corso di laurea triennale scelto, che può essere speso immediatamente dopo la laurea per l’inserimento nel mondo del lavoro o per continuare gli studi e magari avventurarsi nel difficile mondo della ricerca scientifi- PARLA il laureato Simone Di Odoardo Università di Teramo Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere, la facoltà di Agraria? Hai sempre voluto intraprendere questo percorso di studi? Fin dai tempi del liceo ero molto combattuto tra la carriera militare e il medico dietologo, aspirazioni dettate dall’ amore per il rigore e per l’attività fisica, dalla forte voglia di sapere cosa mangiare e quando, tenendo in considerazione eventuali disfunzioni endocrine (la conoscenza medica è ciò che differenzia il dietologo dal nutrizionista e dietista). Alla fine, dopo alcuni concorsi dall’ esito negativo e, intimorito, dalla lunga durata del percorso didattico per diventare dietologo, per puro caso venni a conoscenza del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari. Incuriosito sia dagli argomenti che sarebbero stati trattati, che dall’ attinenza allo studio degli alimenti, decisi di iscrivermi. Quali sono secondo te, i punti di forza e di punti di debolezza degli studi di Agraria? Si tratta di una facoltà giovane, dotata di un corpo docente di tutto riguardo, disponibile e aperto a chiarimenti didattici in ogni momento, caratteristica rara da riscontrare in facoltà più grandi e/o con un numero di iscritti maggiore. Offre ampie conoscenze, insegna a ragionare e dà delle ferree basi per affrontare ogni tipo di problematica inerente all’ intero processo produttivo di un alimento e ci consente di poter gestire a 360 gradi l’ intera filiera produttiva di un prodotto alimentare. Tra i punti di debolezza direi che come Tecnologi Alimentari non abbiamo taluni settori -specie nella pubblica amministrazione- adeguati riconoscimento/ inquadramento, anche se molto lentamente, almeno a livello delle ASL qualche concorso aperto a tecnologi alimentari inizia ad esserci (Emilia Romagna). Come viene percepita la preparazione di un tecnologo alimentare, nell’ “immaginario collettivo”? Ciò che studiamo viene spesso confuso con un corso di agraria/ agronomia e il problema credo sia proprio nel nome stesso della Job ca. Le attività formative erogate spaziano dall’ambito della gestione sostenibile delle risorse agrarie ed ambientali, della coltivazione, del miglioramento e della protezione delle piante e dei loro prodotti; delle produzioni agricole e della loro valorizzazione commerciale; della pianificazione e della programmazione del territorio rurale e forestale; della progettazione e della gestione del verde e del paesaggio. In tempi di crisi come questo, come giudica la scelta di una facoltà come agraria per uno studente? E’ una delle poche facoltà che offre ancora numerosi sbocchi occupazionali sia in Italia che all’estero. L’agricoltura è il settore che in momenti di crisi economica viene maggiormente rivalutato. Esistono reali sbocchi occupazionali con una laurea in agraria? Sicuramente si, sia nel pubblico che nel privato ma come in tutti i settori ci vuole intraprendenza, capacità di adattamento e tanta determinazione. I miei studenti migliori hanno trovato tutti subito lavoro. Un mito da sfatare: 3 consigli per gli studenti che vogliono intraprendere questo corso di studi. E’ facile solo se si ha voglia di studiare. Seguite le lezioni, diventerà tutto più facile e sicuramente vi entusiasmerete. Imparate l’inglese, e se riuscite fate un’esperienza all’estero! r.n. facoltà che non reputo adeguato al corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari (triennale e magistrale), dato che in realtà non si studia agraria (salvo pochi concetti di struttura e fisiologia vegetale e produzioni vegetali). Ritengo sarebbe più adeguato nominarla facoltà di Scienze degli Alimenti, dato che abbiamo il dipartimento di Scienze degli Alimenti. Ancora, non abbiamo ancora una buona visibilità, anche a causa di un Ordine nazionale (e albi regionali) relativamente giovane e non “forte” come altri”come altri, che promuova e tuteli la nostra immagine in modo costante ed adeguato. In che cosa ti sei specializzato? Quale figura professionale emerge dal tuo corso di studi? Ho terminato il corso magistrale in scienze e tecnologie alimentari, tra le cui competenze figurano: progettazione e controllo di processi produttivi alimentari; studio, progettazione, costruzione, sorveglianza e collaudo, in collaborazione con altri professionisti, di impianti di produzione di alimenti;operazioni di marketing, ricerche di mercato relative alla produzione alimentare; ricerca e sviluppo di processi e prodotti nel campo alimentare;pianificazione alimentare con riguardo alle esigenze alimentari e nutrizionali; progettazione e gestione di programmi internazionali di sviluppo agro-alimentare; lavori che attengono alla ristorazione collettiva in qualsivoglia tipo di servizio di mensa e ristorazione. Ci sono anche alcuni tecnologi impiegati negli IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) come tecnici di laboratorio, altri che svolgono challenge test (modelli predittivi per valutare la crescita microbica). Non cito la ricerca e l’ insegnamento perché in Italia, viste le ultime riforme, le vedo quasi professioni utopistiche. Da un punto di vista professionale, quali competenze e conoscenze consideri fondamentali nella tua formazione? Insegnamenti quali la microbiologia, per conoscere le varie tipologie di microrganismi e di prevedere le modalità di un’ eventuale contaminazione, in base alle loro caratteristiche e, in tal modo, prevenire il rischio di effetti dannosi sulla salute del consumatore. Le tecnologie, che comprendono tutte le modalità di produzione e conservazione di un alimento, al fine di estendere la sua shelf life (vita di scaffale) e quindi limitare il rischio di contaminazione e sviluppo microbico e di “dare vita” a prodotti innovativi, in base alle esigenze del consumatore e/o del mercato. Infine, la chimica che fornisce gli strumenti per garantire un elevato livello di tutela della sicurezza alimentare, analizzando ogni tipologia di alimento e ,di identificare i contaminanti (siano essi ambientali o antropici), riscontrabili nelle matrici alimentari e potenzialmente nocivi per il consumatore. corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA 19 architettura ACCESSO: lauree triennali a numero programmato/ test a livello locale laurea magistrale a ciclo unico: test a livello nazionale L-17 Scienze dell’architettura L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale OBIETTIVI FORMATIVI Il laureato in Architettura dimostrerà di possedere capacità di comunicare correttamente ed efficacemente informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché gli esiti del proprio lavoro e la metodologia adottata. Egli possiederà le basi per una corretta lettura e interpretazione della letteratura scientifica nei settori di pertinenza. Il laureato in Ingegneria Edile-Architettura sarà, inoltre, in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano e sarà in possesso di adeguate conoscenze relative all’impiego del linguaggio grafico ed infografico necessari nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali svolte da gruppi di studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento. La partecipazione a stage, tirocini e soggiorni di studio all’estero risultano essere strumenti molto utili per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente. L’architetto rientra tra le professioni intellettuali e scientifiche di elevata specializzazione (ISTAT ATECO 2007) riconosciute a livello della U.E. Egli si potrà occupare della progettazione, dell’esecuzione e del controllo della qualità degli interventi architettonici, dell’analisi e del restauro del patrimonio edilizio e ambientale esistente. Sarà in grado di affrontare le problematiche attinenti la connessione degli insediamenti con il territorio, anche sotto il profilo della valutazione paesistica e della pianificazione urbanistica e territoriale. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 46,7 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 16,4 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 36,9 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 SBOCCHI PROFESSIONALI La laurea in Scienze dell’architettura individua come obiettivo formativo le conoscenze, le competenze e le abilità finalizzate al controllo critico ed operativo dei metodi di analisi e di comprensione propri degli strumenti di base della progettazione architettonica. Tali competenze consentono al laureato di assumere tutte le nuove responsabilità richieste dal mondo professionale nell’accezione chiaramente espressa dalla vigente legge sul riordino della professione (Dpr 328 del 2001). Il campo di applicazione del laureato è quindi previsto presso studi tecnici, società di servizi e imprese di settore, come n DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio-Calabria; Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara FIURLI VENEZIA GIUGLIA Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi Roma Tre; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Politecnico di Milano; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università Politecnica delle Marche; Università degli Studi di Perugia; Università degli Studi di Camerino PIEMONTE Politecnico di Torino PUGLIA Politecnico di Bari Job corrieredell’università SARDEGNA Università degli Studi di Sassari; Università degli Studi di Cagliari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Palermo; Libera Università della Sicilia Centrale “KORE” sede Enna Toscana Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa TRENTINO ALTO ADIGE Università degli Studi di Trento VENETO Università degli Studi di Padova; Università IUAV di Venezia; Università IUAV di Venezia UNIVERSITA’ TELEMATICHE Università Telematica Guglielmo Marconi 20 architettura OFFERTA FORMATIVA PARLA l’esperto Antonio La Marca, Architetto Perché un giovane dovrebbe iscriversi ad Architettura? Come tutte le professioni liberali, gli studi universitari prevedono un impegno costante ed approfondito della materia, dato che l’esercizio di un mestiere, come quest’ultimo, comporta la conoscenza di metodologie burocratiche, tecniche e scientifiche. L’architetto è quindi a cavallo tra conoscenze umanistiche e di scienza, i cui confini non sono netti, né definiti. Per cui chi vuole accingersi a questo lavoro ha sicuramente un interesse per l’organizzare, l’allestire e lo sviluppare i luoghi dove si svolgono le attività umane ed in più trova forte attrattiva per la storia, per la cultura e soprattutto per le emozioni che queste comportano. Al fine, si presuppone che uno studente si iscriva ad un corso di studi di questo tipo perché pervaso da una forte passione e pronto a perseguire l’obiettivo del voler trasformare le utopie in realtà. Secondo lei il mercato è saturo in questo settore? Apparentemente come per tutte le attività, libere o dipendenti, potrebbe sembrare che non vi siano buone prospettive di lavoro per il futuro. In realtà non è affatto così. E’ vero che noi architetti ci confrontiamo con figure professionali tra le più svariate che va dai geometri, agli ingegneri vari attraverso anche i periti in un numero sproporzionati al mercato. Queste professioni tecniche espletano servizi apparentemente simili; in realtà, le capacità che vengono acquisite nella nostra professione riguardano principalmente l’uso dell’ambiente che antropizzato è in forte squilibrio e proprio noi, rappresentiamo la figura e la risorsa sociale per il recupero ed il riequilibrio delle attività umane che ha come obiettivo il giusto uso del suolo e del consumo di energia che esso comporta. In definitiva siamo necessari ad uno scenario futuro, in una società che ha come prospettiva uno sviluppo eco-sostenibile. Cosa consiglierebbe ad un ragazzo che vuole iscriversi ad architettura? Ad un giovane che vuole iscriversi ad architettura direi di impegnarsi, prima di tutto, ad acquisire conoscenze tecniche da integrare con quelle umanistiche, ma più di tutto riferirsi ai maestri, in senso di bottega, ed innamorarsi di un Architetto e seguirne pedissequamente, i consigli e le indicazioni e può darsi, come mi diceva spesso il mio maestro e professore,Agostino Renna, che alla fine, forse, si diventi veri “Architetti”. Come e quanto è cambiato il ruolo di architetto nell’ultimo ventennio? Ho iniziato la mia professione di architetto, libero professionista, esattamente 20 anni fa. Apparentemente non è cambiato nulla da allora ad oggi: penso quasi allo stesso modo, rivivo le stesse emozioni, ho gli stessi tempi, ma qualcosa è cambiato fuori di me. Le regole, le leggi, la responsabilità, la mole di documenti, i pareri degli Enti, ecc. Per cui l’espletamento della professione deve continuamente dar conto, chiedere autorizzazioni ed attendere pareri; aspetti che imbrigliano, condizionano ed alienano la vera ragione dell’essere architetti. Ma ecco che come per tutte le attività, a salvarci ed a permetterci di esprimerci più facilmente, rappresentare e trasferire le nostre idee è venuta in nostro soccorso l’elet- tronica ed i relativi programmi. E per chi come me ha una grande passione per la rappresentazione è una gioia infinita costruire modelli dei luoghi, trovare in essi un gioco bellissimo, quasi infantile; è l’utopia che diventa realizzabile. Raffaele Nappi Job PARLA LO STUDENTE Angela Massa, Studentessa Università di Camerino Perché hai deciso di iscriverti ad architettura e cosa ti ha spinto? Ho deciso di scrivermi ad architettura già nel momento della scelta del percorso di studi superiore. E’stato il naturale conseguimento dopo il diploma da geometra. Avendo io uno spiccato interesse per materie eterogenee, ho trovato l’architettura il giusto connubio tra studi umanistici e scientifici. Molti studenti sono spesso frenati dal numero chiuso. Qual è la tua posizione in merito? Il test d’ingresso deve essere mirato al tipo di studi che si deve intraprendere, non come quello attuale in cui posso prendere un punto se sono aggiornata sul gossip... e soprattutto il test dovrebbe essere fatto dopo corsi estivi con programmi a livello nazionale. Sono molto favorevole al numero chiuso, perché anche se è diritto di tutti studiare, spesso si parcheggiano all’università persone che in realtà hanno finito a stento le scuole superiori. Bisogna sfatare il mito che se uno non va all’università è un fallito. Pensi che il tuo percorso di studi possa aiutarti a trovare subito un lavoro? Il mio percorso di studi, in un periodo così di crisi, va decisamente inventato, perché grandi lavori non ce ne sono ed anche i piccoli non è detto che alla fine ti paghino. Bisogna cercare di fare concorsi, tenersi aggiornati e trovare uno sbocco in uno dei tanti rami dell’architettura. Fondamentale è sapere più lingue e avere i mezzi necessari per poter cercare lavoro anche all’estero o sperare in programmi tipo Erasmus. Dinamismo è la parola chiave. Cosa farai una volta terminati gli studi? Una volta terminati gli studi cercherò la mia strada: spero di rimanere in Italia, ma non credo sarà possibile. Spero di riuscire ad indirizzarmi nel campo della grafica e della comunicazione dell’architettura, almeno all’inizio. Il sogno sarebbe quello di fare l’architetto a tutti gli effetti seguendo realizzazioni di progetti più o meno importanti e partecipando a grandi concorsi, ma oggi per chi non dispone di grandi risorse economiche per poter cercare lavoro nel mondo, è quasi un’utopia. Un consiglio alle future matricole. L’architettura deve essere una passione, non un ripiego. L’architettura deve essere qualità degli spazi, salubrità degli ambienti, dignità delle città. E’ un cammino lungo e difficile, in cui vi verrà chiesto spesso di seguire gli “ordini” del professore di turno, ma voi chiedetevi sempre un come ed un perché delle cose che progettate. In ultimo “less is more” _Ludwig Mies van der Rohe anche presso enti e amministrazioni pubbliche, nelle forme di collaborazione con architetti forniti di laurea magistrale nel settore di competenza. Il laureato in Scienze dell’architettura, previo superamento dell’esame di stato, potrà essere iscritto nell’albo dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, nella sezione B, settore Architettura, con il titolo di Architetto junior. corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA design ACCESSO: numero programmato a livello locale L-4 Disegno industriale OBIETTIVI FORMATIVI Il laureato di primo livello in design è una figura professionale che affronta, in team multidisciplinari, tutti gli aspetti del design di prodotto, di comunicazione e/o di servizio, dall’ideazione alla produzione. Nell’ambito dell’offerta formativa si distinguono due figure caratterizzanti. Designer di prodotto e grafico virtuale. Il primo opera in studi professionali, aziende manifatturiere, realtà che si occupano di allestimenti e standistica, enti locali o come libero professionista. Il designer grafico virtuale opera in studi professionali, agenzie di comunicazione, agenzie pubblicitarie, case editrici, aziende manifatturiere, enti locali o come libero professionista. Un progettista che conosce il valore culturale e strategico del design e il significato di tecnologia appropriata. Svolge quelle parti dell’attività del processo progettuale che sono relative all’esplorazione del mercato, dell’innovazione tecnologica e umanistica e all’ideazione del concept; svolge parti delle attività di processo volte alle fasi esecutive del progetto quali assistenza alla ingegnerizzazione e avvio della produzione dei prodotti. Capacità di riconoscere, descrivere e interpretare i problemi posti dal contesto e dal comportamento dell’utente, al fine di proporre approcci e soluzioni progettuali appropriate attraverso un concept di prodotto, di sistema-prodotto o di servizio. Capacità di scegliere le tecniche di rappresentazione più appropriate per la progettazione, di applicare le tecniche per le valutazioni di fattibilità economica e produttiva; capacità di confrontarsi all’interno di gruppi interdisciplinari, prevalentemente nell’area delle scienze della produzione a base tecnico/tecnologica, al finedi verificare la coerenza costruttiva, tecnologica e produttiva del progetto. SBOCCHI PROFESSIONALI Il laureato trova collocazione come tecnico del progetto, in grado di sviluppare tutti gli aspetti di integrazione tra design del prodotto e processi tecnologici e produttivi, presso uffici tecnici e di ricerca e sviluppo delle imprese, o in studi professionali di progettazione e di consulenza. Le competenze fornite dal corso di laurea in Design del prodotto industriale sono richieste e apprezzate, non solo dall’industria specifica del settore, ma anche da quelle di un’area tecnologica più vasta, quali le aziende del settore informatico e del settore alimentare. Il target di riferimento è dunque il tecnico di progetto per la PMI in grado di gestire sia problemi di progetto low e medium end e in grado di gestire specificità esterne all’azienda, in ambiti sia spiccatamente che moderatamente innovativi nel campo del design. DOVE SI STUDIA CAMPANIA Seconda Università degli Studi di Napoli EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Ferrara LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza” LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Politecnico di Milano MARCHE Università degli Studi di Camerino PIEMONTE Politecnico di Torino PUGLIA Politecnico di Bari SICILIA Università degli Studi di Palermo Job corrieredell’università TOSCANA Università degli Studi di Firenze TRENTINO ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano VENETO Università IUAV di Venezia UNIVERSITA’ TELEMATICHE Università Telematica San Raffaele Roma 21 22 design OFFERTA FORMATIVA PARLA IL professore Francesco Cervellini, Professore di disegno Università di Camerino (sede Ascoli) Professore ci presenti il corso di studi all’interno del quale opera? La triennale in Design di Ascoli, è ben organizzata conformemente ai suoi piccoli numeri, il che consente agli studenti di essere seguiti individualmente con continuità. Inoltre sta sviluppando con efficacia alcuni indirizzi sulle tematiche dell’innovazione e dell’ecodesign. Il corso si serve, inoltre, utilmente della PARLA LA PROFESSORESSA Maria Linda Falcidieno, Direttore dipartimento Scienze per l’Architettura Università di Genova Perché iscriversi al DSA? Dietro un’iscrizione universitaria devono esserci prima di tutto delle ambizioni personali e degli interessi dichiarati rispetto alle discipline da studiare. In questo caso: Architettura, paesaggio, design; in più restauro, come formazione post-laurea. Il DSA, nell’ambito della Nuova Scuola Politecnica, rappresenta l’eredita’ della Facoltà di Architettura di Genova e, nello stesso tempo, la sua proiezione nel futuro grazie alle relazioni sempre più strette con gli ingegneri, pur nel mantenimento della sua identità (l’architetto, a Genova, si formerà comunque solo al DSA). Questo connubio e’ forse una naturale linea evolutiva della parola “progetto” nel mondo di oggi, che non si può trascurare. Non e’ un caso che l’8 di maggio, a sottolineare l’importanza del nuovo corso della Scuola, vi sia stata la lectio magistralis di Massimiliano Fuksas -tenutasi nella ex chiesa di San Salvatore, attuale aula magna-, che con le sue architetture, che sono anche alte opere di ingegneria, ben rappresenta a livello internazionale la presenza di una forma possibile di integrazione degli interessi specifici delle due formazioni. In tempi di crisi come questo, come giudica la scelta del corso di laurea in disegno industriale? Più che di “disegno industriale” parlerei di “design”, nell’accezione più ampia del termine, ovvero nel significato di “progetto”, che spazia dal prodotto, all’evento, fino alla nautica; dalla grafica, alla comunicazione, fino al web design. Con tutte le implicazioni e le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie informatiche. Il ventaglio di offerte e’ sufficientemente ampio da consentire più di uno sbocco professionale. In più, intorno al disegno industriale, c’e’ un ritorno di interesse generale. Lo dimostrano i grandi architetti internazionali, da Zaha Hadid a Rem Koolhaas fino a Jean Nouvel, Job possibilità di far effettuare fruttuosi tirocini presso le aziende del territorio. Molti studenti sono spesso frenati dall’accesso a numero programmato: qual è la sua personalissima posizione in merito a questo punto? Sono personalmente contrario al numero chiuso, sulla cui legittimità ho forti dubbi e sono ancora più contrario alla modalità dei test, perché non consentono in alcun modo di valutare le motivazioni di una scelta. Nella situazione di crisi attuale come vede la figura del designer all’interno del mercato lavorativo? La realtà produttiva del Design sconta la crisi attuale, come tutto il resto, ma si difende meglio di altri settori. Giudico le esperienze all’estero fondamentali. Una formazione indirizzata, ma comunque ancora di tipo “generalista” è importante data la rapidità delle trasformazioni conoscitive e produttive in corso. che negli ultimi anni si sono cimentati sempre più’ spesso e con successo nel campo del design, collaborando peraltro con brand italiani. L’ultimo Salone del Mobile di Milano ne e’ stato la prova. Esistono reali sbocchi occupazionali con una laurea in Disegno Industriale? In parte la risposta a questa domanda è contenuta in quanto detto sopra. Tuttavia vorrei aggiungere un aspetto non trascurabile: la spendibilità delle nostre lauree in campi estremamente varii e sul mercato europeo. Da qui lo sforzo, come DSA, di ampliare le relazioni, didattiche e di ricerca, con imprese, enti e aziende, ma anche con le scuole estere e i programmi di scambio. Altro fattore da citare e’ l’avvento delle stampanti in 3D e il fenomeno dell’autoproduzione che sta vedendo sempre più spesso i giovani designer diventare imprenditori di se stessi insieme alle realtà artigianali locali. A raccontarlo agli studenti, durante una conferenza organizzata durante la manifestazione “Storia e Storie di design”, curata dal DSA lo scorso gennaio, è stato anche il designer Giulio Iacchetti che ha di recente inaugurato un proprio brand chiamato Internoitaliano. Personalmente qual è la sua posizione sul numero chiuso? Ho spostato questa domanda, perché credo si debba riferire a tutti i corsi di laurea che offriamo e che sono a numero chiuso e non solo al disegno industriale. Personalmente credo che la scelta del numero chiuso abbia fatto parte di un momento storico particolare, in cui gli iscritti erano numerosissimi e le strutture impreparate ad accoglierli per dare una preparazione adeguata alle richieste e alle aspettative esterne; ora i numeri sono calati, le norme ci impongono una seria verifica della sostenibilità dell’offerta formativa da parte delle strutture proponenti e, quindi, forse si potrebbe riflettere sulla reale efficacia e correttezza del “numero chiuso” ... che, per altro, anche attualmente, deve essere comunque concepito come “numero programmato” a sola indicazione dei laureati in specifici settori, necessari anno per anno al mercato del lavoro. L’attuale crisi del lavoro, poi, dovrebbe far ripensare anche ai sistemi finora utilizzati per la selezione “in entrata” e sulla validità della formazione “in uscita”. Un consiglio alle future matricole. Forse tre parole: passione, curiosità e internazionalizzazione. Raffaele Nappi corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA 23 dams ACCESSO: libero con verifica delle conoscenze L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda PARLA IL PROFESSORE Lorenzo Scheggi Merlini, Prof di nozioni di linguaggio giornalistico Dams, Università Roma Tre OBIETTIVI FORMATIVI Cosa insegna ai suoi studenti? Cerco di insegnare che uno studente universitario oggi e poi un professionista, artista o qualunque cosa diventi domani, anche bracciante o cassiere di supermercato, è coinvolto in un mondo dove l’informazione sembra bombardarlo da mane a sera, ma che in realtà si tratta di rumore e che non si individuano i suoni senza un orecchio allenato e senza conoscere i linguaggi dell’informazione, ovvero del giornalismo che la produce. Cerco di insegnare che capire l’informazione serve anche a capire le cose che poi accadono a ciascuno di noi, cerco di insegnare le parole e i codici che fanno di una massa di persone, cittadini informati, consapevoli, responsabili, partecipi alla vita pubblica. Secondo lei conta più la pratica o la teoria per fare il giornalista? Risposta obbligata: teoria e pratica, le scuole sono oggi indispensabili. Le lingue, il dominio delle tecnologie, la conoscenza delle leggi sono assolutamente indispensabili. Ma non si insegna in teoria a individuare la notizia del giorno, non si studia la curiosità, la capacità di sintesi, di previsione degli sviluppi di una situazione, la connessione dei particolari, l’intuito. E’ un circolo vizioso perché oggi è difficile fare pratica e non ci sono più maestri. Ma senza l’esperienza sul campo non si diventa polli ruspanti, si rimane polli allevati in batteria. Da cosa intuisce se uno studente ha “i numeri” per seguire questo corso di laurea e ultimarlo con successo? Il corso lo può seguire chiunque, fa bene alla salute come cerco di spiegare al punto 1. E’ importante seguire i suoi corsi? Sui libri la materia resta fredda, astratta. Ed è indispensabile seguire ogni giorno l’informazione nei diversi linguaggi, carta, tv, radio, internet, altrimenti resta lontana, astratta, un vetrino sotto il microscopio. Monica D’Ambrosio I laureati nei corsi di laurea Dams devono possedere un’adeguata formazione di base nei settori delle arti, del cinema, della musica, del teatro e del costume; essere in possesso degli strumenti metodologici e critici adeguati all’acquisizione di competenze dei linguaggi espressivi, delle tecniche e dei contesti delle manifestazioni specifiche; possedere informazioni sull’uso degli strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione. SBOCCHI PROFESSIONALI Gli sbocchi occupazionali e attività professionali previsti sono in diversi ambiti, quali l’animazione e l’industria culturale, le televisioni e i mass-media, il costume e la moda, dall’ideazione del prodotto alla sua realizzazione. Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le “altre attività formative” e potranno definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento ai corrispondenti profili professionali. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 39,8% - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 17,9% - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 42,2% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli studi di Bologna Alma Mater FRIULI Università degli studi di Udine (Gorizia) LAZIO Università La Sapienza - Roma; Tor Vergata – Roma; Roma Tre – Roma; Link Campus University (interclasse) – Roma LOMBARDIA Università Cattolica del Sacro Cuore PIEMONTE Università degli studi di Torino Job corrieredell’università SICILIA Università deli studi di Messina; Università degli studi di Palermo TOSCANA Università degli studi di Firenze; Università degli studi di Pisa; Università degli studi di Siena VENETO Università di Padova 24 economia OFFERTA FORMATIVA economia ACCESSO: libero/numero programmato a livello locale L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-33 Scienze economiche L-15 Scienze del turismo DS/1-Classe delle lauree nelle scienze della difesa e della sicurezza SBOCCHI PROFESSIONALI OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo principale è quello di trasmettere agli studenti una base di conoscenze interdisciplinari necessaria ad analizzare con rigore il funzionamento dei sistemi economici contemporanei. In particolare, la finalità è fornire agli studenti una solida conoscenza critica delle principali teorie economiche e una base di strumenti giuridici e statistico-matematici che consentano di sviluppare un’autonoma capacità di analisi e di giudizio circa: le strategie e i processi di decisione economica e finanziaria delle imprese, dei consumatori, degli intermediari finanziari e di altri operatori economici; le dinamiche del mercato e di settore e i loro effetti sulla distribuzione del reddito e della ricchezza, e sullo sviluppo economico; n Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nei settori economici del pubblico e del privato e dell’economia sociale; nell’ambito di uffici studi di organismi territoriali, di enti di ricerca nazionali ed internazionali, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese e negli organismi sindacali e professionali. Una laurea in economia offre comunque prospettive occupazionali in una pluralità di contesti lavorativi che richiedono economisti e figure professionali con una solida preparazione di base nelle discipline economiche, giuridiche, gestionali e matematico-statistiche. I laureati acquisiscono una formazione che li rende idonei a operare in imprese private, istituzioni pubbliche, organizzazioni sociali, società di consulenza e studi professionali. Il corso di studi sviluppa competenze utilizzabili anche nelle principali aree finanza e titoli di imprese e istituzioni finanziarie private (banche, società di intermediazione mobiliare, uffici titoli di filiali e/o reti locali di promotori finanziari) e pubbliche. DOVE SI STUDIA Abruzzo Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti - Pescara; Università degli Studi de L’Aquila; Università degli Studi di Teramo BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria; Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro; Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; Università degli Studi di Salerno; Università degli Studi del SANNIO di Benevento EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Uni- versità degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine; Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale; Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi Roma Tre; Università non statale Europea di Roma; Libera Univ. Inter.le Studi Sociali “Guido Carli” LUISS-Roma; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma; Università “Campus Bio-Medico” Roma; Università Telematica Guglielmo Marconi; Università degli Studi della Tuscia Job corrieredell’università LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi di Brescia; Università “Carlo Cattaneo” – LIUC; Università degli Studi Insubria Varese-Como; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano Bicocca; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università Commerciale “Luigi Bocconi”; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università Politecnica delle Marche; Università degli Studi di Macerata; Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”- Vercelli; OFFERTA FORMATIVA il funzionamento e le implicazioni micro e macroeconomiche del mercato del lavoro; le decisioni di politica economica di livello nazionale e quelle assunte dai principali organismi internazionali, comprese le scelte in materia istituzionale e regolamentare. Gli obiettivi vengono poi differenziati in base ai corsi di laurea. Un corso di laurea in Economia gestionale avrà, ad esempio, l’obiettivo di formare figure professionali da inserire nella funzione amministrazione, finanza e controllo delle imprese o nella professione di revisore contabile, mentre un laureato in Economia e Commercio avrà un’adeguata padronanza degli strumenti matematico-statistici e dei principi e istituti dell’ordinamento giuridico, delle tecniche contabili e gestionali inerenti alle attività economiche. 25 Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 51,3 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 15,1 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 33,5 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università Mediterranea “Jean Monnet”; Università degli Studi di Foggia; Università degli Studi del Salento SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Libera Università della Sicilia Centrale “KORE” sede Enna; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena TRENTINO ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano; Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia VALLE D’AOSTA Università della Valle D’Aosta VENETO Università degli Studi di Padova; Università “Cà Foscari” di Venezia; Università degli Studi di Verona TELEMATICHE Università Telematica non statale “Leonardo da Vinci”; Link Campus University; Università Telematica Internazionale Uninettuno; Università Telematica Niccolò Cusano; Università Telematica e-Campus S t u d i a re o L a vo ra re a l l ’ E s te ro ? Vantag g i P ro fes s io nal i I Campus americani alla portata di tutti gap year o 4 anni di studio in un campus americano con vantaggiose borse di studio garantite. Stage e lavoro negli Stati Uniti, in Australia, Nuova Zelanda, Spagna e Regno Unito. Corsi di lingua inglese presso le prestigiose scuole ELS in più di 50 città americane – sistemazione in residenza o in famiglia. Contattaci subito per ricevere le nostre proposte di studio e lavoro all’ estero. Mondo Insieme – Via Castiglione, 35 40124 Bologna, Italia Tel: 051 6569257 | Fax: 051 2914042 E-mail: [email protected] www.mondoinsieme.it | www.campusUSA.it corrieredell’università Job 26 economia OFFERTA FORMATIVA Università dell’Insubria Dipartimento di Economia Via M. Generoso, 71 - VARESE - [email protected] PARLA IL DOCENTE Antonella Zucchella, Direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali Università degli studi di Pavia PARLA LO STUDENTE Nicolò Bertoncelli, Studente di Economia aziendale e management LIUC, Università Carlo Cattaneo Quando è nata la passione per l’economia? Professoressa è vero che un’offerta formativa molto ampia può generare confusione? Credo proprio di sì. E’ difficile per lo studente orientarsi, ma anche per il mondo del lavoro è difficile comprendere cosa offre l’università. Per giovani laureati in economia al primo impiego si ricercano oggi persone con una solida formazione di base e con un buon set di competenze di natura economica e gestionale, destinato poi a formarsi ulteriormente in azienda. Secondo lei, lo studente che si approccia a questo tipo di studi, deve avere già determinate caratteristiche? La caratteristica che davvero conta è la motivazione. Gli studi di economia e management hanno un grande punto di forza nella loro varietà: si spazia dalle materie quantitative (matematica e statistica), al diritto, al management, marketing, sistemi informativi,macroeconomia, sociologia e storia. L’obiettivo è la formazione di quadri e manager a tutto tondo. Lo studente ha perciò modo di incontrare discipline molto varie, che spesso non ha incontrato negli studi precedenti, ma in un percorso formativo che lo aiuta ad assimilare le novità. Il mercato premia i vostri laureati? I dati di placement in nostro possesso sono molto buoni. Anche in tempi di crisi economica, i tassi di occupazione sono rimasti elevati e in media stimiamo che i nostri laureati trovino lavoro entro 6 mesi dalla laurea. Abbiamo una laurea magistrale in collaborazione con Price Waterhouse Cooper che garantisce l’assunzione a tutti i buoni laureati. Un numero crescente trova lavoro all’estero, anche grazie alla nostra decisione di avere una formazione fortemente internazionale. Due lauree magistrali su quattro sono in lingua inglese, abbiamo circa 50 programmi di scambio con Università estere, otto percorsi di doppia laurea (dalla Germania, Francia, Finlandia fino a paesi come Vietnam e Indonesia) e un programma di European Master con 15 sedi universitarie europee. Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come quello economico/aziendale? E’ davvero difficile dirlo, stante l’incertezza dei mercati. Tuttavia crediamo (e in tal senso vanno le nostre scelte di offerta formativa) che si continuerà ad avere bisogno di giovani professionisti nel mondo della revisione e dell’accounting, della finanza e della gestione delle imprese internazionali. Tutti i dati confermano che crescono le imprese orientate ai mercati esteri soprattutto extraeuropei. Questa è una delle figure principali che intendiamo formare, insieme a quelle citate prima. Un consiglio alle future matricole? Un tempo usavo dire “fai quello che ti appassiona”. Oggi mi sento con franchezza di dire “appassionati a quello che fai”. a.d.r. Quando è nata la passione per l’economia? La mia passione è nata quasi per caso, anzi sicuramente è una passione che si è sviluppata nel tempo. Intraprendere il mio percorso di studi in economia è stata una scommessa: quando ho dovuto scegliere cosa fare non ero assolutamente certo che questa fosse la mia strada. Fortunatamente oggi posso dire che è stata una scommessa vincente, che mi ha portato a scoprire una materia affascinante e dal mio punto di vista molto utile. Quali sono le difficoltà maggiori che stai incontrando nel tuo percorso di studi? Come molti studenti, terminati i miei cinque anni di liceo, non avevo le idee molto chiare su cosa volevo per il mio futuro e su quale percorso di studi intraprendere. Nel mio caso i pareri e le esperienze di amici (studenti o lavoratori), che hanno intrapreso la mia stessa strada universitaria, sono state fondamentali per capire, sia il funzionamento del mondo universitario, sia le prospettive di occupazione future. Inoltre ritengo che gli open day delle Università siano state un’ottima occasione per chiarirsi le idee. Credi che la preparazione offerta sia adeguata alla richiesta del mercato del lavoro? Al momento non incontro grosse difficoltà. In passato ho trovato esami particolarmente ostici che mi hanno richiesto sforzi notevoli, ma ciò non mi ha impedito di laurearmi, rispettando i tempi e gli obiettivi che mi ero prefissato. Probabilmente l’assenza di particolari difficoltà è anche imputabile alla presenza di una famiglia alle spalle che mi consente di studiare e concentrarmi solo su quello. Dal mio punto di vista uno studente lavoratore può riscontrare maggiori problemi, derivanti dalle difficoltà di conciliare i tempi per lo studio e per il lavoro. Il segreto per portare a termine proficuamente i propri studi è l’essere capaci di organizzare il proprio tempo e il proprio lavoro in modo efficace, programmando e pianificando le attività da svolgere. Un consiglio alle future matricole Un percorso di studi in Economia è sicuramente formativo e completo. Ovviamente offre molteplici indirizzi e quindi diverse prospettive lavorative. Personalmente mi reputo soddisfatto della preparazione che ho conseguito e di quello che immagino mi possa offrire. A un anno dal termine del mio percorso di studi, nonostante il periodo di recessione, non sono pessimista sul futuro, anche se ovviamente sono conscio del fatto che ci sarà da rimboccarsi le maniche e che oggi per noi giovani sia difficile entrare nel mondo del lavoro. Job corrieredell’università a.d.r. ” o s s e t s e t u s i t s e v “In 2° Livello - Corsi di Laurea Magistrale s EDIFI (Economia, Diritto e Finanza di Impresa) s GEEM (Global Entrepreneurship Economics and Management) in lingua inglese con double degree L’offerta formativa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria comprende un Corso di Studio di primo livello (Laurea) e due Corsi di Studio di secondo livello (Laurea Magistrale). 1° Livello – Corsi di Laurea s CLEM (Corso di Laurea in Economia e Management) Il CLEM offre un percorso di studi che assicura l’apprendimento di solide conoscenze di base e di metodo nelle materie economiche, aziendali, matematico-statistiche e giuridiche. Il CLEM cerca di esaltare le interconnessioni tra queste quattro aree di studio, privilegiando un approccio interdisciplinare alle tematiche affrontate. I contenuti del corso di laurea sono funzionali non solo al proseguimento degli studi, ma anche all’inserimento nel mondo del lavoro, perché permettono allo studente di acquisire i concetti e le metodologie indispensabili per completare efficacemente la preparazione tecnica direttamente «sul campo». Il CLEM è erogato anche in modalità part-time, ideata per coloro che desiderano conciliare lavoro e studio. Il Corso part-time si articola in 4 anni. Le lezioni frontali sono collocate in orari tardo pomeridiani o il sabato mattina, mentre quelle a distanza vengono svolte mediante una piattaforma e-learning. http://www3.uninsubria.it/web/economia/offerta-formativa Seguici anche su www.facebook.com/economia.uninsubria Il Corso di laurea in “ECONOMIA, DIRITTO E FINANZA DI IMPRESA” - EDiFI si articola in due percorsi formativi altamente professionalizzanti, arricchiti anche da esperienze di stage e di tirocinio. L’indirizzo EDI (Economia e Diritto di Impresa) fornisce una solida preparazione per l’esercizio della libera professione e l’attività di consulenza d’impresa; i laureati EDI beneficiano dell’esenzione dalla prima prova scritta dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di dottore commercialista. L’indirizzo FiMIF (Finanza, Mercati e Intermediari Finanziari) consente di acquisire competenze per operare in intermediari finanziari e nell’ambito della funzione finanza delle imprese, nonché presso uffici studi e Organismi di vigilanza del settore finanziario. Il Corso di laurea in “GLOBAL ENTREPRENEURSHIP ECONOMICS AND MANAGEMENT” – GEEM - si rivolge a studenti italiani ed esteri con forte interesse per le tematiche del management, dell’imprenditorialità, dell’economia e dell’internazionalizzazione. Interamente in lingua inglese, il corso offre opportunità di double degree: con un unico percorso di studi, viene rilasciato un doppio diploma di laurea dell’Università dell’Insubria e delle Università tedesche di Jena e Hohenheim; sono possibili anche stage e periodi di studio presso università europee ed asiatiche. Il corso si propone di fornire solide basi manageriali ed economiche che potranno essere applicate con successo sia in realtà aziendali di grande dimensione che in piccole e medie imprese e startups. Il GEEM si articola in due indirizzi: IBE (International Business & Entrepreneurship) focalizzato su aspetti di management e imprenditorialità ed EI (Economics of Innovation) con profilo più economico e quantitativo. 28 farmacia OFFERTA FORMATIVA farmacia PARLA il docente Rita Patrizia D’Aquinoi, Direttore Dipartimento di Farmacia Università degli Studi di Salerno ACCESSO: libero/ numero programmato a livello locale LM-13 Farmacia e farmacia industriale OBIETTIVI FORMATIVI L’area di studio in Farmacia si propone di fornire conoscenze teorico- pratiche in campo biologico, chimico, farmaceutico, tecnologico, fisiopatologico, farmacologico e tossicologico, che permettano ai laureati di affrontare il processo multidisciplinare che dalla progettazione strutturale, porta alla produzione, commercializzazione e ad un corretto utilizzo e controllo del farmaco. Fornisce inoltre una preparazione scientifica in campo sanitario mirata a fornire un elemento di connessione tra paziente, medico e strutture della sanità pubblica. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati da un anno: - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: il 37,1% - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: il 16,8% - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea: il 45,9% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli studi di Chieti Pescara “G. D’Annunzio” (Chieti) BASILICATA Università degli studi della Basilicata (Potenza) CALABRIA Università degli Studi della Calabria (Rende) e Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro (Borgia) CAMPANIA Università degli studi di Napoli “Federico II”; Seconda università degli studi di SBOCCHI PROFESSIONALI I Dipartimenti di Farmacia offrono due tipologie di corsi di laurea: la laurea triennale e la laurea Magistrale a ciclo unico. Il Corso di laurea in Tecniche Erboristiche (triennale) forma figure professionali quali tecnici erboristi, tecnici della medicina popolare e altri tecnici paramedici, tecnici del controllo di qualità, chimici informatori e divulgatori, tecnici addetti all’organizzazione e al controllo gestionale della coltivazione, produzione e trasformazione, tecnici del trasferimento e del trattamento delle informazioni, tecnici del marketing. Il Corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia dà accesso agli esami di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista. Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (C.T.F) forma esperti nella ricerca e sviluppo del farmaco, esperti di produzione del farmaco, esperti nel controllo della qualità sotto il profilo industriale e/o ambientale. Poiché C.T.F condivide con Farmacia il tirocinio (6 mesi) pre-laurea e l’abilitazione, il laureato abilitato potrà operare anche in farmacie territoriali ed ospedaliere. Napoli; Caserta; Università degli Studi di Salerno (Fisciano) EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna (Bologna e Rimini); Università degli Studi di Ferrara; Università degli studi di Modena; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Job corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Pavia LIGURIA Università degli Studi di Genova MARCHE Università degli studi di Camerino; Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” Vercelli (Novara); Università degli studi di Torino n Il profilo tipo dello studente modello di Farmacia o C.T.F. Deve certamente possedere un’adeguata preparazione di base in matematica, fisica, chimica e biologia. Tuttavia, la passione e l’interesse per la scienza in genere, la curiosità, la propensione al problem solving sono caratteristiche che rendono un giovane adatto per un corso di laurea multidisciplinare, scientifico che ha come obiettivo finale quello di contribuire a mantenere o migliorare la salute. Quali sono le lacune che ha riscontrato nelle matricole? Per l’ammissione ai corsi di laurea in Farmacia e C.T.F. e Tecniche Erboristiche è obbligatoria una prova di accesso articolata in test a risposta multipla. Se la verifica non è positiva sono indicati per ogni studente specifici obblighi formativi aggiuntivi ovvero la possibilità di seguire pre-corsi nelle discipline in cui presentano lacune prima di iniziare a seguire i corsi ufficiali del I anno. Effettivamente, pur essendo i test molto semplici (richiedono, infatti, conoscenze minime), i risultati sono spesso insoddisfacenti; lacune in matematica e fisica non permettono di affrontare con serenità un percorso scientifico; lacune in chimica e biologia indicano lo scarso impegno della scuola secondaria, in genere, nell’approccio a questa tipologia di discipline. Come spiega i frequenti cambi di facoltà tra Medicina, Farmacia e Chimica? 29 Gli studenti che si affacciano al primo anno di Università spesso non hanno ancora maturato una scelta consapevole per cui tendono a considerare intercambiabili corsi di laurea di ambito scientifico tra cui Medicina e Chirurgia, Farmacia, Chimica ma anche Scienze Biologiche o Biotecnologie. Inoltre il numero programmato nazionale per Medicina e Chirurgia e il numero programmato locale per Farmacia e C.T.F. inducono studenti che non sono riusciti ad accedere ad un Corso di Laurea o che cambiano idea durante il primo anno di università a modificare la scelta iniziale. Quanto sono richieste sul mercato nazionale e internazionale le figure professionali legate a questi corsi di studio? In un periodo di crisi e disoccupazione spinta dei giovani, la possibilità occupazionale ancora buona è legata al fatto che praticamente tutti i corsi di studio nazionali non sono ad accesso libero ma a “programmazione locale” per cui ogni anno il numero di studenti iscritti è stabilito dai singoli Atenei in base alla disponibilità di docenti e infrastrutture. Tuttavia, considerando il fabbisogno nazionale dei soli farmacisti, sia territoriali che ospedalieri, nel Sistema Sanitario Italiano e la crisi dell’industria farmaceutica e settori industriali affini è prevedibile una contrazione delle richieste nei prossimi anni; ciò suggerisce la strada della programmazione nazionale dell’accesso a Farmacia così come accaduto per altri Corsi di Laurea di area sanitaria quali Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria. Un consiglio agli studenti che sceglieranno Farmacia. Affrontare con entusiasmo l’avventura dell’Università, socializzare con gli altri studenti ed i docenti che sono disponibili all’ascolto e al confronto con i giovani; impegnarsi dal primo giorno e frequentare sempre l’università. a.z. DOVE SI STUDIA PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” SARDEGNA Università degli studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Uni- PARLA il laureato Ettore Morra, Farmacia Federico II, Napoli Come è maturata la decisione di iscriverti a Farmacia? Essendo figlio di farmacisti è stata una decisione maturata nel tempo. Quali sono state le difficoltà principali incontrate durante il tuo percorso di studi? La facoltà non è delle più semplici, naturalmente le difficoltà incontrate sono state soprattutto iniziali, quando ancora dovevo orientarmi sul metodo di studio da adottare. Gli esami più difficili da superare? Job versità di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova L’esame più difficile è stato senza alcun dubbio chimica farmaceutica e tossicologica 2; imparare le strutture di tutti i farmaci in commercio con relative interazione farmacologiche e effetti collaterali è stata un’impresa titanica. Naturalmente l’esame peggiore fu il primo: “biologia animale e vegetale”. Già fu problematica la preparazione in quanto non avevo ancora un vero e proprio metodo di studio, e quando poi arrivò il giorno dell’esame ciò che accadde era proprio quello che speravo non accadesse mai. Alla prima domanda che mi fece io mi bloccai non riuscendo a rispondere. La professoressa fu tutt’altro che comprensiva e mi bocciò spietatamente. Un consiglio alle matricole Un consiglio, valido qualsiasi sia la facoltà scelta, è di non arrendersi mai alle prime difficoltà, proprio come me dopo il fatidico esame di biologia. a.z. corrieredell’università 30 giurisprudenza OFFERTA FORMATIVA giurisprudenza ACCESSO: libero/test valutativo secondo gli atenei L-14 Scienze dei servizi giuridici LMG/01 Magistrali in giurisprudenza OBIETTIVI FORMATIVI I laureati devono possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all’area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinenti, in particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonché in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario. L’obiettivo è perseguito attraverso lo studio di particolari settori dell’ordinamento e specificatamente della normativa pertinente alle funzioni di operatore giudiziario, di consulente del lavoro, di operatore giuridico d’impresa, di operatore informatico- giuridico nonché ad altre attività presso amministrazioni ed imprese pubbliche e private per le quali sia necessaria una specifica preparazione giuridica. E’ indispensabile saper utilizzare efficacemente almeno una lingua dell’Unione Europea, ed adeguate conoscenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione anche con strumenti e metodi informatici. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo; Università degli Studi di L’Aquila (Economia); Università degli studi “G.D’annunzio” Chieti-Pescara (Economia) CALABRIA Università della Calabria (Economia); Università degli Studi di Catanzaro “Magna Grecia; Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II” ; Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa; SUN, Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli Parthenope; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Sapienza Università di Roma; Università degli Studi Tor Vergata; Università degli Studi di Roma Tre; Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; LUISS - Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli; Università non Statale Europea di Roma; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” – LUMSA LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli studi di Bergamo; Università degli Studi di Milano; Libero Istituto Universitario “Carlo Cattaneo”; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli studi di Brescia; Università degli Studi dell’Insubria; Università degli Studi di Milano – Bicocca; Università degli Studi di Pavia; Università commerciale “Luigi Bocconi” MARCHE Università degli Studi di Macerata; Università degli Studi di Camerino; Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; Universi- Job corrieredell’università tà degli Studi di Torino PUGLIA Università degli studi di Bari “Aldo Moro”; Università Mediterraneo “Jean Monnet”; Università degli Studi di Foggia: Università degli Studi del Salento SARDEGNA Università degli studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania: Libera Università degli Studi di Enna “Kore”; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TRENTINO Università degli Studi di Trento TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università degli Studi di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona TELEMATICHE E-Campus; Giustino Fortunato; Guglielmo Marconi; Pegaso; Nicolò Cusano OFFERTA FORMATIVA PARLA IL PROFESSORE Lucio De Giovanni, Direttore del dipartimento di Giurisprudenza Federico II Professore cosa è cambiato nel passaggio dalla Facoltà al Dipartimento? Forse i ragazzi non se ne accorgeranno particolarmente. Noi abbiamo trasformato la Facoltà di Giurisprudenza in Dipartimento di Giurisprudenza e abbiamo istituito un solo corso di studi. Quello che cambia è la nostra organizzazione interna. Secondo lei, lo studente che si approccia a questo tipo di studi, deve avere già determinate caratteristiche? Chi si iscrive lo deve fare non per una scelta residuale ma per un interesse nel diritto e per il mondo del sociale, e non ultimo per la storia. Il diritto è, infatti, espressione di una storia, di un mondo che è in continuo cambiamento. Un giurista che non è incarnato nella storia non è un giurista di seria A. Giurisprudenza senza numero chiuso. Questo penalizza gli iscritti? Io non sono per il numero chiuso, per limitare l’accesso all’ingresso. Ritengo invece che i nostri laureati abbiano delle buoni basi culturali e tecniche per poter accedere ai concorsi e al mondo del lavoro. Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come questo? Noi abbiamo tre grandi aree che sono le professioni tradizionali: l’area della magistratura, del notariato e dell’avvocatura dello Stato. Dalle statistiche pervenute abbiamo un grosso numeri di vincitori in questi concorsi, laureati che provengono proprio dal nostro dipartimento. Ci sono, poi, tanti altri lavori ai quali si può accedere attraverso questa laurea. Penso ad esempio al giurista d’impresa o al mondo della telematica, che ha immediati riflessi nel campo del diritto. Le frodi telematiche, tanto per dirne una. Un consiglio alle future matricole? I consigli sono sempre gli stessi: avere interesse per il diritto e capire che soprattutto nei primi mesi è fondamentale frequentare l’università. Bisogna acquisire un metodo di studio diverso rispetto a quello del liceo e poi avere un contatto diretto con i professori. Perché l’università è anche un incontro con le persone. a.d.r. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 64,9 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 12,9 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 22,0 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 Job 31 PARLA LO STUDENTE Giovanni Gabriele Conti, Università degli Studi Roma Tre Quando è nata la tua passione? Preciso che la mia non nacque come passione, ma come una scelta fatta guardando agli sbocchi occupazionali che il settore offriva. E’ anche vero che nel corso del tempo e dopo tanti esami passati, la passione sta cominciando ad aumentare. Il “puzzle” diventa bello certe volte solo una volta completato, secondo una mia personale definizione. Quali sono le difficoltà maggiori che stai incontrando nel tuo percorso di studi? Le maggiori difficoltà sono legate all’approccio con le varie materie d’esame. La maggior parte dei testi adottati dai professori sono scritti in maniera non facilmente comprensibile, specie in prima lettura. Quindi preferisco spesso affidarmi a sunti, compendi, appunti condivisi da amici. Credi che la preparazione offerta sia adeguata alla richiesta del mercato del lavoro? Assolutamente no! Specie nel campo della giurisprudenza, la preparazione non è adeguata al mondo del lavoro esterno. Scindo il problema tra preparazione di diritto sostanziale e diritto processuale (applicato). Per il primo darei un’ottima valutazione, mentre per la seconda branca, penso personalmente che il soggetto a fine percorso si trovi in uno stadio incompleto. Credo che questo sia un problema comune in tutte le facoltà di giurisprudenza italiane, visto il sistema di offerta che i vari atenei propongono a livello nazionale. Un consiglio alle future matricole Prendere in considerazione i vari aspetti che la società offre nel mondo lavorativo, anche se scarsi. Quindi intraprendere una scelta oculata e mirata, puntando su specializzazioni in contatto con la realtà e ben supportate dai dati. Non per forza il lavoro è appagante se fatto in un aula di tribunale, non per forza dobbiamo essere tutti avvocati, giudici o notai! Diversificate e scegliete con la curiosità, non con una scelta di moda. a.d.r. SBOCCHI PROFESSIONALI Il corso di studi in Scienze dei servizi giuridici forma laureati con una solida preparazione culturale e giuridica ed una formazione più immediatamente professionalizzante, indispensabile per lo svolgimento di specifiche attività, presso amministrazioni ed imprese pubbliche e private e nel terzo settore, in ambito europeo ed internazionale. I laureati svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica. corrieredell’università 32 ingegneria OFFERTA FORMATIVA ingegneria PARLA IL professore Marco Mutinelli, Docente di Ingegneria Gestionale Università di Brescia ACCESSO: libero/numero programmato a livello locale L-7 Ingegneria civile e ambientale L-8 Ingegneria dell’informazione, L-9 Ingegneria industriale L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia LM-4 C.U. Architettura e ingegneria edile-architettura (quinquennale) SBOCCHI PROFESSIONALI OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo generale del Corso di Laurea in Ingegneria è di formare tecnici con una preparazione di tipo trasversale rispetto ai tradizionali settori dell’ingegneria industriale, con la capacità di integrare conoscenze tipiche di tutta l’ingegneria industriale con una buona conoscenza dei problemi e dei metodi di organizzazione e gestione dell’azienda e dei processi di produzione e logistici in particolare. Allo scopo di una preparazione ampia e trasversale è finalizzata anche l’effettuazione di stage ed esperienze professionalizzanti, per consentire un pronto e fruttuoso inserimento in una grande varietà di aziende manifatturiere e di processo. La preparazione del laureato lo rende in grado di operare con visione interdisciplinare dei problemi, senza eccessiva specializzazione tecnologica ma con buona predisposizione al lavoro in collaborazione con tecnici e manager di diversa estrazione e con capacità di rapido adeguamento delle proprie abilità al variare delle esigenze dell’impiego. Il profilo professionale è quello di un professionista che possiede una visione complessiva ed interdisciplinare delle problematiche coinvolte nella gestione di in un sistema produttivo e logistico e la capacità di utilizzarla sia in attività di configurazione, dimensionamento, installazione ed avviamento di un tale sistema sia in attività di organizzazione, conduzione, gestione e manutenzione del sistema stesso. Nella strutturazione del percorso formativo e nell’individuazione delle conseguenti opportunità di occupazione dei laureati in Ingegneria, si sono tenuti in particolare considerazione: - le peculiarità specifiche del naturale bacino socio-geografico a cui i laureati si affacciano e che si è connotato, in maniera sempre più marcata, secondo una dimensione internazionale delle imprese - il consolidato apprezzamento, nel bacino stesso, per la figura dell’ingegnere industriale in genere e gestionale, progressivamente delineatosi negli anni trascorsi dall’attivazione del corso di laurea e che porta ad avere elevatissimi livelli di assorbimento occupazionale. Infine si è prestata attenzione anche al momento di incisiva ristrutturazione che stanno attraversando il settore industriale produttivo e quello dei servizi, con un conseguente ruolo strategico richiesto alla Facoltà di Ingegneria e alle sue lauree della Classe di Ingegneria industriale nell’accompagnare positivamente questa fase. Di conseguenza l’attenzione è rivolta alle piccole e medie imprese che costituiscono, con larga prevalenza, il tessuto produttivo locale, alle industrie di processo che sono storicamente radicate, alle grandi imprese ed alle aree di eccellenza che connotano, in termini di qualità, il tessuto produttivo. Contemporaneamente, sono considerate le opportunità ed esigenze che caratterizzano le aziende di servizio e consulenza, la Pubblica Amministrazione ed i settori recentemente emersi come particolarmente strategici (ad esempio, energia, sanità e settore finanziario). Ne scaturiscono prospettive occupazionali molto positive. DOVE SI STUDIA Abruzzo Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria; Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria; Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federi- co II”; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Salerno; Università degli Studi del Sannio EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di BOLOGNA; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di UDINE; Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Job corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Università “Campus Bio-Medico” Roma; Università della Tuscia LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia; Politecnico di Milano; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi Insubria VareseComo n 33 PARLA LO STUDENTE Francesco Sabatino, Neolaureato in Ingegneria meccanica Università degli Studi di Salerno In primis perché uno studente dovrebbe iscriversi a questa facoltà? Vorrei dire subito che è una laurea che garantisce uno sbocco Perché hai deciso di iscriverti a occupazionale sicuro, con competenze utili che rimangono per tutto questo corso di laurea? il resto della vita. Nella situazione attuale, avere già un posto quasi Nel momento in cui ho preso questa sicuro al termine del percorso di studi non è affatto male. decisione Ingegneria mi sembrava davvero un’ottima possibiMolti studenti sono frenati dal numero chiuso: lei come giudica lità, soprattutto in vista di un lavoro successivo. questa modalità d’accesso? Qual è la tua posizione in merito al numero programmaA ingegneria in generale non c’è il numero chiuso. Personalmente, to? comunque, ritengo che il numero chiuso sia un buon strumento per Sinceramente sono d’accordo con gli accessi limitati perché ovviare a problemi logici quali laboratori e corsi ristretti per gli stutanto il numero dei laureati è sempre relativamente ridotto. La denti: il problema è gestirlo in maniera ottimale, non come accaduto scrematura avviene proprio durante la fase degli studi: è lì che negli anni scorsi ad esempio a medicina. ci si rende conto se si è scelto questo corso di laurea con una Se dovesse suggerire un corso di laurea all’interno della vasta consapevolezza autentica e determinata. offerta ingegneristica quale sceglierebbe e perché? Quali sono state le difficoltà che hai incontrato durante il Sono un docente di Ingegneria Gestionale, ma i miei corsi si intetuo percorso di studi? grano benissimo con tutti quelli legati al mondo dell’Ingegneria. Di Devo dire che le difficoltà sono comparse soprattutto nella certo la materia offre un legame interessante tra capacità ingegneprima parte del mio corso di studi. Mi sono portato dietro ristiche e meccaniche. Personalmente devo dire che non sarebbe diverse lacune, che derivavano da una preparazione al liceo male, per gli studenti di ingegneria, frequentare anche altri corsi, che non si è dimostrata adeguata a quello che era lo standard come ad esempio gestione economica e marketing. Nel mondo di universitario. oggi tutto è interconnesso. Un consiglio da dare a un neo inscritto? Quali sono i reali sbocchi occupazionali legati al mondo dell’inL’unica cosa che direi ad un neo inscritto è di non frequentare gegneria? da solo. Soprattutto a corsi di laurea come ingegneria ci si Le do solo un numero. Nel nostro caso l’80% degli studenti ha già aiuta a vicenda, con esercitazioni di gruppo e confronti. E’ un lavoro prima di terminare il percorso di studi. fondamentale in un corso come il nostro costruire un solido In termini occupazionali, consiglierebbe un’esperienza all’estegruppo di studio, in modo da dividere il carico di lavoro e la ro? fatica. L’Erasmus è un ottimo strumento; lo consiglierei sempre ai ragazzi. Sei complessivamente soddisfatto del tuo percorso univerDà un’apertura mentale che è fondamentale nella situazione odierna. sitario? Un consiglio alle Tutto sommato sono soddisfatto. Semplicenuove matricole mente per il fatto che probabilmente non saprei Condizione occupazionale e formativa Non spaventarsi di dire che altra facoltà avrei potuto frequentare. Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: fronte alle difficoltà Ma resto contento della mia scelta. Certo, le dif- proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 48,2 % iniziali. È normale, ficoltà iniziali contano per tutti, ma non bisogna - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 13,8 % basta tenere duro e demordere. Solo chi avrà una vera passione per - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 37,9 % guardare avanti. *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 la materia riesce ad andare avanti e a costruirsi un futuro degno di questo nome. DOVE SI STUDIA MARCHE Università Politecnica delle Marche MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Politecnico di Torino PUGLIA Politecnico di Bari; Università degli Studi del Salento SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari SICILIA Libera Università della Sicilia Centrale “KORE” sede Enna; Università degli Studi di Palermo; Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina TOSCANA Università degli Studi di Ferrara; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena; Università degli Studi di Firenze TRENTINO ALTO ADIGE Job corrieredell’università Libera Università di Bolzano; Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova UNIVERSITA’ TELEMATICHE Università Telematica Guglielmo Marconi; Università Telematica Internazionale Uninettuno; Università Telematica e-Campus 34 informatica OFFERTA FORMATIVA informatica ACCESSO: numero programmato a livello locale L-31 Scienze e tecnologie informatiche OBIETTIVI FORMATIVI Le lauree di questa classe forniscono competenze teoriche, metodologiche, sperimentali ed applicative nelle aree fondamentali dell’informatica che costituiscono la base concettuale e tecnologica per l’approccio informatico allo studio dei problemi e per la progettazione, produzione ed utilizzazione della varietà di applicazioni richieste nella Società dell’Informazione per organizzare, gestire ed accedere ad informazioni e conoscenze. Il laureato in questa classe sarà quindi in grado di concorrere alle attività di pianificazione, progettazione, sviluppo, direzione lavori, stima, collaudo e gestione di impianti e sistemi per la generazione, la trasmissione e l’elaborazione delle informazioni, con l’uso di metodologie standardizzate. I laureati della classe saranno in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l’analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in rapporto ai diversi ambiti applicativi tipici della classe. A tal scopo i curricula dei corsi di laurea della classe si potranno differenziare tra loro, al fine di approfondire distinti ambiti applicativi. SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati in Scienze e Ingegneria dell’Informazione svolgeranno attività professionale negli ambiti della progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici, sia in imprese produttrici di hardware o software nelle aree dei sistemi informatici e delle reti, sia nelle imprese pubbliche e private che utilizzano le tecnologie dell’informazione nel loro settore specifico. Il percorso di studi prepara alle professioni di Analisti e progettisti di software, Analisti di sistema, Analisti e progettisti di applicazioni web. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono: - area dell’ingegneria dell’automazione - area dell’ingegneria biomedica - area dell’ingegneria elettronica - area dell’ingegneria gestionale - area dell’ingegneria informatica - area dell’ingegneria delle telecomunicazioni - area dell’ingegneria della sicurezza e protezione dell’informazione DOVE SI STUDIA Abruzzo Università degli Studi de L’Aquila BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli”Federico II”; Università degli Studi di Salerno; Università degli Studi di Napoli”Parthenope” EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma”Tor Vergata” LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi Insubria Varese-Como; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano-Bicocca MARCHE Università degli Studi di Camerino; Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”-Vercelli; Università degli Studi di Torino Job corrieredell’università PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa TRENTINO ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano (interclasse) UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università “Cà Foscari” di Venezia; Università degli Studi di Verona OFFERTA FORMATIVA PARLA IL professore Maurizio Atzori, Docente di Informatica Università di Cagliari In primis perché uno studente dovrebbe iscriversi a questo corso di laurea? Perché è curioso e vuole conoscere gli strumenti per cambiare il mondo. In tempi di crisi come questo, come giudica la scelta di un corso di laurea in informatica per uno studente? Una scelta fortunata, in pochissimi anni l’informatica e’ diventata pervasiva, non esiste settore che non possa trarre benefici dall’informatica. Il mercato è saturo o servono ancora figure professionali in questo settore? Nella nostra area molti studenti ricevono offerte o occasioni di lavoro già prima del completamento degli studi. Il numero chiuso del nostro corso, dettato dalla necessità di mantenere alti gli standard 35 didattici, ha come conseguenza la presenza di meno informatici rispetto a quanto le aziende non ne richiedano. Assistiamo inoltre ad un fenomeno importante di auto imprenditorialità nel settore ICT, con sempre più startup di giovani informatici che incontrano incubatori e capital venture senza doversi spostare. Se dovesse consigliare un corso di studi specifico ad un neodiplomato quale sceglierebbe? Credo che per avere successo sia necessario seguire le proprie attitudini e passioni, cosa che rende molto più leggero e piacevole lo studio. Non c’e’ una formula che vale per tutte le persone. Tre consigli per gli studenti che vogliono intraprendere questo corso di studi. 1) essere regolari: frequentare assiduamente le lezioni, studiare dai libri, e cercare di rimanere in corso con gli esami. 2) essere curiosi: non accontentarsi delle cose dette a lezione, o di passare un esame, ci sono molti seminari e risorse per approfondire. 3) essere intraprendenti: sfruttare le occasioni messe a disposizione dall’università, come il programma Erasmus; applicare le cose imparate per risolvere problemi nuovi, l’informatica cambia continuamente e nascono nuove opportunità che chi ha gli strumenti imparati all’università sarà in grado di cogliere. PARLA IL PROFESSORE Giancarlo Succi Docente di Informatica Università di Bolzano PARLA L’ESPERTO Gaetano Sciacca Neolaureato e professionista nel settore informatico Quanto conta l’informatica per la societa’ contemporanea? Quello in Scienze Informatiche è un corso che diventa parte del presente e del futuro. Al suo interno ci sono tutte le nozioni per imparare a strutturare la società a 360 gradi, in tutti i suoi aspetti. Quello delle tecnologie informatiche risulta essere un settore che studia e rinnova la società, con applicazioni, novità, servizi. Penso sia un campo imprescindibile per il futuro. Le applicazioni informatiche incidono almeno sull’80% del settore dei servizi. Quali sono i reali sbocchi occupazionali legati al mondo delle scienze tecnologiche e informatiche? Le rispondo solo con un dato: a un mese dalla laurea tutti, e ripeto tutti i nostri studenti hanno già un lavoro fisso. Di certo parlo dei dati che riguardano la mia università, ma se guardiamo i numeri a livello nazionale non ci discostiamo poi di tanto. In termini occupazionali, consiglierebbe un’esperienza all’estero? Consiglio sempre caldamente un’esperienza all’estero. Ci sono diverse modalità con cui approcciarsi anche in questo caso: si possono completare gli studi all’estero, dopo aver ottenuto una triennale in Italia, si può lavorare per un anno fuori, per imparare la lingua e specializzarsi nel proprio settore. Sono dell’idea che un’esperienza del genere possa aprire la mente, per non rimanere ancorati ai soli confini nazionali. Un messaggio per le nuove matricole. Avere desiderio, passione, non accontentarsi mai: essere esigenti nei confronti di chi ci troviamo da vanti e nei confronti di se stessi. Dare sempre il massimo. Raffaele Nappi Cosa ti ha spinto ad iscriverti al corso di studi in tecnologie informatiche? In primis mi sono iscritto perché ho sempre avuto una grande passione per l’informatica e per la tecnologia in generale. Ho voluto trasformare questa mia passione in un lavoro. Dal liceo già in passato avevo deciso di cambiare verso un industriale informatico, ma solo all’università ho avuto il vero cambio di marcia. Sei complessivamente soddisfatto del tuo corso di studi? Sì sono soddisfatto, anche perché è un corso di studi che puoi spendere facilmente nel mondo del lavoro. A proposito del mondo del lavoro qual è stata la tua esperienza lavorativa? Non ho mai avuto problemi a cercarmi un lavoro. Sono soddisfatto soprattutto perché ho combinato passione e lavoro. Una volta finiti gli studi ho impiegato solo un mese di tempo per trovare un lavoro. Anzi, dico di più: il corso di studi mi ha dato la possibilità di scegliere il lavoro migliore tra quelli che mi erano offerto. Se dovessi dare un consiglio alle matricole in Scienze e Tecnologie Informatiche cosa diresti? Scegliere bene tra le varie opportunità che si stagliano, di non affrettarsi a firmare subito un contratto, perché in realtà il mercato dell’informatica non conosce ancora crisi e si può cadere in tranelli. E soprattutto di non svendersi troppo. r.n Job corrieredell’università 36 lettere e filosofia OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA lettere e filosofia 37 ACCESSO: libero Classe di laurea L-42 Storia Classe di laurea L-6 Geografia Classe di laurea L-10 Lettere Classe di Laurea L-4 Filosofia OFFERTA FORMATIVA I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una solida formazione di base, negli studi linguistici, filologici e letterari; possedere buona conoscenza della cultura letteraria, linguistica, storica, geografica ed artistica dell’età antica, medievale e moderna. Possedere la piena padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. Completano il percorso formativo dei quattro curricula gli insegnamenti di Geografia, di Storia greca e di Storia romana, che sviluppano la capacità di collegare ai contesti storico-politici le conoscenze della Letteratura antica. Le modalità di insegnamento prevedono, oltre alle lezioni frontali, esercitazioni interne ai corsi che serviranno ad assicurare, attraverso forme seminariali, un accostamento più approfondito ai testi e ai documenti antichi. Particolare rilievo assume l’insegnamento di Filologia romanza per orientare lo studente verso la comprensione delle radici culturali del mondo romanzo, mentre insegnamenti storici e letterari a scelta come quelli del settore di Storia del cristianesimo e delle Chiese o di Letteratura cristiana antica o di Letteratura latina medievale contribuiscono a una contestualizzazione più approfondita di questo percorso. Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le “altre attività formative” e definiranno ulteriormente, per ogni corso di laurea, gli obiettivi formativi corrispondenti a specifici profili professionali. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 39,8% - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 17,9% - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 42,2% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA Abruzzo Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila BASILICATA Università degli Studi della Basilicata – Potenza CALABRIA Università della Calabria DOVE SI STUDIA CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa ; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Job corrieredell’università Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FRIULI Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Università non statale Europea di Roma; n Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi RomaTre; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma; Università degli Studi della Tuscia LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Libera Università “Vita Salute S.Raffaele” Milano; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università degli Studi di Macerata MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”- Job corrieredell’università Vercelli Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”: Università degli Studi del Salento; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; n 38 lettere e filosofia OFFERTA FORMATIVA SBOCCHI OCCUPAZIONALI Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono in enti pubblici e privati, nel campo dell’editoria e nelle istituzioni che organizzano attività culturali o operano nel campo della conservazione e della fruizione dei beni culturali; i laureati della classe potranno in particolare svolgere attività lavorative che richiedano specifiche conoscenze teoriche e metodologiche coerenti con il percorso didattico seguito. I settori che accolgono i laureati in lettere sono dunque: - enti locali (comuni, province, regioni); - settori della promozione culturale; - centri di ricerca e parchi letterari; - aziende editoriali e librarie; - centri di stampa periodica (giornali, riviste) o preparazione di base per percorsi giornalistici; - settore radio-televisivo; - istituzioni pubbliche e private impegnate nell’organizzazione dello spettacolo. DOVE SI STUDIA Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TRENTINO ALTO ADIGE Università degli Studi di Trento TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena; Università per Stranieri di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia; Università per Stranieri di Perugia; Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” VENETO Università degli Studi di Padova; Università “Cà Foscari” di Venezia; Università degli Studi di Verona TELEMATICHE Università Telematica Guglielmo Marconi; Università Telematica e-Campus PARLA L’ESPERTO Rosa Chiarello, Laureata in Lettere alla Federico II di Napoli PARLA il professore Mario De Caro, Docente di filosofia morale all’Università Roma Tre Rosa Chiariello oggi è un’insegnante di Lettere in una scuola di Scampia, ha un contratto a tempo determinato, ma si dice felice. Rosa, hai pensato subito all’insegnamento come strada da percorrere dopo la laurea? Sì, subito dopo la laurea ho frequentato la Ssis, la scuola di specializzazione per l’insegnamento. Dopo due anni ho iniziato a lavorare, ma per pochi mesi e per supplenze brevi. Ciò che ha reso tutto più complicato è stata la riforma Gelmini. Credi che ora la strada sia più semplice per chi vuole insegnare? Molto dipende dalle regioni. In Campania sicuramente no, ci sono troppi laureati nel settore e poche cattedre. Cosa ti piace dell’insegnamento? Il contatto con gli adolescenti, capire i loro problemi, e trasmettere loro qualcosa che vada oltre le semplici nozioni. Rifaresti il percorso che hai fatto e lo consiglieresti a chi sta pensando di iscriversi a Lettere? Sì, perché anche se la trafila è lunga, bisogna seguire sempre le proprie inclinazioni. Esiste secondo lei una distinzione nell’offerta formativa che propongono i vari atenei per le stesse classi di laurea? Sicuramente alcune università sono molto forti in alcuni settori e deboli in altre. Uno studente interessato a questo percorso formativo dovrebbe documentarsi e capire quale sia il settore nel quale intende specializzarsi. Perché un ragazzo dovrebbe scegliere di iscrivere al corso di laurea in Lettere? Il buon studente di Lettere ha un sincero interesse culturale che va al di là delle mere prospettive lavorative. Le inclinazioni assicurano percentuali di successo superiori rispetto a chi ha solo aspettative di carriere ma non nutre sincero interesse per le materie oggetto di studio. Cosa consiglierebbe ai giovani che stanno valutando di intraprendere questi studi? Naturalmente una forte motivazione Qual è il settore che assicura maggiori possibilità di impiego in questo campo? Lettere offre una preparazione culturale generale che potrà servire per tutta la vita, al di là del mestiere che si farà. Per il resto, la crisi di oggi coinvolge ovviamente anche le discipline umanistiche. Per le prospettive lavorative, comunque, consiglio di vedere gli studi di Alma Laurea. Job corrieredell’università OFFERTA FORMATIVA 39 lingue ACCESSO: libero/numero programmato a seconda dell’ateneo L-11 Lingue e culture moderne L-12 mediazione linguistica OBIETTIVI FORMATIVI e sbocchi I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una solida base culturale e linguistica in almeno due lingue, oltre l’italiano, e nelle relative culture; possedere sicure competenze linguistico-tecniche orali e scritte sorrette da adeguato inquadramento metalinguistico; possedere specifiche conoscenze relative alla struttura delle lingue naturali e una adeguata formazione di base nei metodi di analisi linguistica; possedere nozioni di base in campo economico o giuridico o storico-politico o geografico-antropologico o letterario; essere in grado di utilizzare gli strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione; possedere adeguate conoscenze delle problematiche di specifici ambiti di lavoro (istituzioni pubbliche, imprese produttive, culturali, turistiche, ambientali, ecc.) in relazione alla vocazione del territorio e alle sue possibili evoluzioni, con riferimento anche alle dinamiche interetniche e interculturali. Solitamente gli Ateneo prevedono tirocini formativi o corsi presso aziende, istituzioni e università, italiane o estere, ovvero corsi e altre esperienze formative e culturali atte a favorire l’inserimento del laureato nel mondo del lavoro. SBOCCHI OCCUPAZIONALI Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 25,7% Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 20,0% Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 54,3% Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nel campo: dei rapporti internazionali, a livello interpersonale e di impresa; della ricerca documentale; della redazione, in lingua, e traduzione sia di testi aventi rilevanza culturale e letteraria, sia di altri generi testuali quali rapporti, verbali, corrispondenza; n *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA Abruzzo Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FRIULI Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Cassino del Lazio Meridionale; Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT); Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi Roma Tre; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma; Università degli Studi della Tuscia Job corrieredell’università LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi Insubria; Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi di Pavia; Libera Università di lingue e comunicazione Iulm MARCHE Università degli Studi di Macerata PUGLIA Università degli Studi di BARI “Aldo Moro”; Università degli Studi del Salento 40 OFFERTA FORMATIVA lingue PARLA LO STUDENTE Mariella Bologna, Laureanda magistrale in lingue Università degli studi Roma Tre Europea, un istituto internazionale studenti provenienti da vari paesi d’Europa e quindi multilingue. Ovviamente grazie a questa esperienza, ho scelto di non fare l’Erasmus in quanto l’Italia mi era già mancata abbastanza. Nei Paesi Arabi ci sei mai stata? Sono stata in vacanza nei paesi Arabi ma non era un soggiorno studio perché quando ne ho avuto la possibilità è scoppiata la Primavera Araba e la situazione si è complicata. Consiglieresti ad una matricola di seguire questo percorso formativo? Da un lato si perché la passione per le lingue l’ho conservata anche durante gli studi, dall’altro no perché ritengo che l’Università italiana insegni a studiare le lingue ma non a parlarle. Non parlo solo del mio caso. Ho avuto modo di confrontarmi con molti altri colleghi che studiano in altri Atenei. Siamo tutti dello stesso avviso. E forte dell’esperienza vissuta all’estero, so anche che l’insegnamento in altri Paesi d’Europa è molto più concreto rispetto a quello che ti viene offerto in Italia. Perché la scelta di frequentare un corso di laurea in lingue? Sono sempre stata appassionata dalle lingue, sin da piccolo ho mostrato una particolare propensione per lingue e dialetti. Odio non capire gli altri quando parlano. Che lingue studi? Francese e Arabo (arabo classico, siriano e marocchino) Hai mai fatto esperienze all’estero? Si, ho frequentato gli anni del liceo all’estero, a Bruxelles. La scuola PARLA L’ESPERta Pezone Stefania, Docente precaria laureata alla Federico II Secondo la sua esperienza, chi dovrebbe scegliere di frequentare un corso di laurea in lingue? Consiglierei questo corso di laurea a coloro che hanno già delle buone basi di lingua straniera costruite scolasticamente o come autodidatta. Il laureato in lingue, inoltre, deve avere una mentalità interculturale, ossia credere nel concetto di “scambio” come arricchimento, superando l’idea della semplice “integrazione”. Inutile ribadire, inoltre, che il laureato in lingue deve considerare la flessibilità, geografica e di “ruolo” come parte imprescindibile da una sua eventuale professione. Cosa lascia un percorso formativo come questo? Essere laureati in lingue significa essere cittadini del mondo, calarsi nella civiltà e soprattutto nella mentalità di un eventuale nostro paese accogliente con la coscienza, ovviamente, che le nostre radici culturali e linguistiche saranno però il nostro principale biglietto di “scambio”, di cui andare fieri, e da utilizzare come spunto di partenza per un confronto culturale, politico, sociale, mentale con altri popoli. Esistono secondo lei differenze d’offerta tra i vari Atenei? Non amo parlare di ciò che non conosco; Posso quindi operare un raffronto soltanto tra la Federico II di Napoli (dove mi sono laura e l’Università degli Studi di Udine (dove mi sto specializzando). Facoltà molto accademiche, ben organizzate, alta qualità dei docenti, molti provenienti da altre regioni d’Italia. Ovviamente, tutte i dipartimenti del Friuli messe insieme hanno meno iscritti di un solo dipartimento di Napoli, per questo le segreterie qui in Friuli sono più celeri ed efficienti. Con quali obiettivi o aspettative dovrebbe uno studente immatricolarsi? Immatricolarsi senza avere le idee chiare è un rischio. Bisogna già essere certi dell’ “uso” che si vuole fare delle lingue: manageriale? Didattico? Per l’interpretariato? E poi, dopo aver risposto a tale domanda, bisogna chiedersi dove si vogliono indirizzare i propri studi, su quale “cultura” ci si vuole specializzare, europea? Asiatica? E cercare anche di motivare tale scelta, ovviamente solo a noi stessi (visto che siamo noi gli artefici ed i responsabili delle n lingue OFFERTA FORMATIVA nostre scelte). Crede che in termini di sbocchi occupazionali i laureati in lingue siano penalizzati o avvantaggiati rispetto a chi esce da altri dipartimenti? I laureati in Lingue non sono né avvantaggiati né svantaggiati, ma devono mettersi in testa che c’è grande concorrenza, e che anche i laureati provenienti da altri percorsi hanno preso un certificato almeno di livello B2 per le lingue europee. Quindi voglio gridare ai giovani laureandi in lingue: o vi specializzate in lingue poco conosciute, ma emergenti, oppure insieme alla laurea in lingue, formatevi anche in altri campi. Io ho fatto l’assicuratrice prima della prof! Monica D’Ambrosio 41 di ogni altra attività di assistenza linguistica alle imprese e agli enti e istituti pubblici, sia nell’ambito della formazione e dell’educazione linguistica sia nell’ambito dei servizi culturali rivolti a contesti multilinguistici e multiculturali e alla tutela dei dialetti e delle lingue minoritarie e delle lingue immigrate. Tra le professioni praticabili: Interpreti e traduttori di livello elevato; Corrispondenti in lingue estere e professioni assimilate; Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate; Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali; Organizzatori di convegni e ricevimenti; Assistenti sociali DOVE SI STUDIA SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Libera Università della Sicilia Centrale “KORE” sede Enna; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Uni- versità degli Studi di Siena; Università di Pisa Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; Università degli Studi di Salerno UMBRIA Università degli Studi di Perugia; Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” VENETO Università degli Studi di Padova; Università “Cà Foscari” di Venezia; Università degli Studi di Verona PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”-Vercelli; Università degli Studi di Torino TRENTINO ALTO ADIGE Università degli Studi di Trento VALLE D’AOSTA Università della Valle D’Aosta TELEMATICHE Università Telematica Guglielmo Marconi SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI A. A. 2013-2014 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA Padova - Gorizia - Mantova Dal Primo anno lo studente è tenuto a scegliere l’ambito di studio in cui intende specializzarsi: Indirizzi Attivi: - Criminologico - Organizzazioni Internazionali e Diplomatiche - Relazioni Pubbliche, Marketing e Pubblicità - Management Turistico e Commercio Internazionale - Etno – Pedagogico Transculturale - Interprete di Conferenza Parlamentare - Lingue Afro – Asiatiche TEST DI AMMISSIONE ANNO ACCADEMICO 2013/2014: 09 SETTEMBRE 2013 presso sede Centrale CAMPUS CIELS via Sebastiano Venier 200, Padova Email: [email protected] Per informazioni e pre-immatricolazioni: www.ciels.it Tel.: 049/77.41.52 – Fax: 049/7927476 42 medicina-chirurgia-odontoiatria-protesi dentaria OFFERTA FORMATIVA medicina – chirurgia odontoiatria – protesi dentaria PARLA il professore Antonio Benedetti, Presidente Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche ACCESSO: test d’ingresso a livello nazionale LM41 Medicina e chirurgia LM 46 Odontoiatria e protesi dentaria OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso di studi in Medicina e Chirurgia forma un laureato dotato di solide competenze scientifiche e teorico-pratiche necessarie allo svolgimento della professione. Lo studente dovrà gradatamente raggiungere una stabile autonomia professionale che gli consenta di rilevare e valutare criticamente i dati attinenti lo stato di salute e di malattia del singolo paziente, interpretando tali fenomeni alla luce delle conoscenze scientifiche, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato da lui acquisite ma anche secondo le proprie abilità ed esperienza unite alla capacità di autovalutazione. Il laureato dovrà altresì aver acquisito competenze nella conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa; dovrà avere un’opportuna conoscenza delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, la capacità di valutarle criticamente e correlare tra loro i sintomi, i segni fisici. E’ fondamentale la conoscenza dei concetti basilari delle scienze umane per quanto concerne l’evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli etici, ed inoltre abilità e sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all’interno dell’équipe SBOCCHI PROFESSIONALI Il percorso di studi in Medicina forma i medici del futuro. Grazie alle specializzazioni, però, i laureati potranno accedere ad un gran numero di possibilità lavorative. Per quasi tutti i laureati l’avvento nel mondo del lavoro parte con incarichi a tempo determinato in qualità di medici assistenti, con il compito di curare pazienti in un ospedale. Si può, poi, optare per il percorso di specializzazione che avviene parallelamente all’attività professionale. C’è anche la possibilità di spaziare in diverse tematiche come quelle giuridiche o legate alla medicina legale. Tante possibilità sono offerte anche dai settori dell’Informatica medica e della Statistica. I laureati dotati di capacità comunicativa potranno trovare occupazione presso un call center medico, ma anche nel settore giornalistico. La ricerca medica in ambito universitario è un altro dei settori di maggiore attrazione per i neo medici, attività solitamente accompagnata dall’insegnamento accademico. ABRUZZO Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti Pescara; Università degli Studi de l’Aquila CALABRIA Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Salerno (Baronissi); Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli 43 A favore o contro il numero chiuso? Sono generalmente a favore del numero chiuso per il semplice motivo che credo sia giusto, per il bene della società in cui viviamo, effettuare delle scelte ponderate e spingere la formazione dei ragazzi e della forza lavoro del futuro, sulla base delle richieste interne. Dovremmo ragionare a più largo raggio e con un progetto a lunga distanza e pensare che non avrebbe senso un mondo di soli medici… Credo pertanto che in linea generale il numero chiuso costituisca un buon criterio: altro discorso è poi quello relativo alla modalità di svolgimento ed al tipo di test. Qual è la situazione attuale dei giovani laureati e degli specializzandi in Medicina in Italia? In particolare, come commenta le richieste di una riforma del concorso di accesso alle scuole di specializzazione dei giovani medici? La condizione generale della specialistica in Medicina in Italia è piuttosto buona in termini di prospettive di lavoro e soprattutto in termini di richiesta. Il problema in questi ultimi mesi è principalmente legato alla nuova riforma dei test di ammissione. Spostare il filtro a livello nazionale, sebbene miri a creare una maggiore uniformità di accesso alla scuola di specialità, comporta, a mio parere, un indebolimento della crescita professionale del singolo studente. In particolare, la scelta della scuola di specialità avviene già durante il corso di Laurea ed è auspicabile che il percorso formativo del futuro specializzando cominci ben prima dell’ammissione alla suddetta Scuola. La compilazione della tesi di Laurea rappresenta ad esempio un momento fondamentale in cui lo studente inizia a crescere in ambito professionale ed instaura un vero e proprio rapporto di lavoro. In linea generale, pertanto, gli svantaggi della riforma, legati principalmente ad una rallentamento e posticipazione della crescita dello studente, sono maggiori dei vantaggi ottenuti in termini di uniformità della scelta. a.z. Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 45,1% - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 15,7% - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea: 39,0% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA DOVE SI STUDIA LM41 Medicina e chirurgia Le motivazioni giuste per iscriversi a Medicina e Chirurgia. Essere studente di Medicina e futuro medico richiama una serie di concetti scientifici e filosofici allo stesso tempo. Si potrebbe fare un intero corso di docenza sulla storia della filosofia e della Medicina, ma credo fermamente che la coesistenza di scienza e coscienza sia la chiave di volta che deve guidare il futuro Medico. La voglia di conoscere la fisiopatologia dei processi che regolano la vita dell’uomo e di applicare le conoscenze per il benessere della società sono le motivazioni giuste per iscriversi. Il profilo dello studente modello di Medicina e quello dello studente che ha sbagliato scelta. Lo studente di Medicina deve essere interessato alla patologia medica ed alla fisiopatologia dei fenomeni, lo studente modello deve sempre mettere in discussione e chiedersi il funzionamento di un certo fenomeno, non deve studiare per imparare a memoria, ma studiare in maniera critica. Lo studente che ha sbagliato scelta potrebbe essere un soggetto che ha sottovalutato l’aspetto umano della Medicina, che cerca di studiare in maniera mnemonica le varie materie e che non prende in considerazione il concetto cardine della professione medica: la commistione tra umanità e scienza. Gli sbocchi professionali e gli obiettivi formativi dei corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia. Le possibilità di lavoro in ambito medico sono molto numerose: ovviamente ci sono dei criteri differenti sulla base della branca specialistica o dell’eventuale scelta di Medico di base. In generale la distribuzione dei posti nelle scuole di specialità viene ad oggi, e da alcuni anni ormai, effettuata sulla base della reale necessità nazionale: credo che sia stata una riforma fondamentale. Grazie a ciò, è possibile dire con ragionevole certezza che i posti di lavoro e gli sbocchi professionali al termine del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia sono numerosi e ben articolati. OFFERTA FORMATIVA Studi di Napoli (Napoli e Caserta) EMILIA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma, FRIULI Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma La Sapienza; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università “Campus Bio Job corrieredell’università Medico” Roma; Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma) LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi Insubria VareseComo; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano Bicocca (Monza); Libera Università “Vita Salute San Raffaele” di Milano; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università Politecnica delle Marche (Ancona) n MOLISE Università degli Studi del Molise (Campobasso) PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” Vercelli (Novara); Università degli Studi di Torino (Torino e Orbassano) PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia LIGURIA Università degli Studi di Genova VENETO Università degli Studi di Padova; Univer- Job corrieredell’università sità degli Studi di Verona LM 46 Odontoiatria e protesi dentaria ABRUZZO Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti Pescara; Università degli Studi de l’Aquila CALABRIA Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli (Napoli e Caserta) n 44 OFFERTA FORMATIVA medicina-chirurgia-odontoiatria-protesi dentaria PARLA lo studente Jacopo Sabbatinelli, Studente presso l’Università Politecnica delle Marche Come è maturata in te la decisione di iscriverti a Medicina e Chirurgia? In Medicina ho trovato un percorso che mi permettesse di impiegare concretamente sul campo la passione per la biologia e per le scienze applicate che ho maturato durante gli studi superiori. Il tipo di formazione che ho ricevuto prima di entrare all’università e il continuo desiderio di mettermi alla prova, intraprendendo anche sfide impegnative, hanno dunque prevalso nella scelta del mio percorso. Quali sono state le difficoltà incontrate durante il tuo percorso di studi? E’ innegabile che Medicina, per quanto possa rappresentare un buon investimento sul futuro, rappresenti nell’immediato un grosso impegno economico per gli studenti e per le loro famiglie. Per quanto riguarda il mio caso, infatti, le maggiori difficoltà incontrate finora sono state di ordine economico, basti pensare al costo dei materiali di studio. Mi sono trovato spesso, nell’arco di questi anni, a dover lavorare per evitare di gravare eccessivamente sulla mia famiglia, cercando nel frattempo di portare avanti gli studi, non senza difficoltà, per non perdere la borsa di studio concessa dall’università. La preparazione offerta dalla tua facoltà: la ritieni adeguata? Cosa vorresti che cambiasse? Uno degli aspetti fondamentali nella formazione del medico è sicuramente l’attività pratica, durante la quale ci troviamo a dover sviluppare la componente “sociale” della professione e veniamo messi di fronte a casi clinici che, per la loro complessità, molto spesso vanno oltre le semplici conoscenze teoriche apprese sui libri. Il nuovo modello di attività formativa professionalizzante (il “tirocinio pratico”) approvato dalla mia Facoltà si propone di migliorare la situazione attuale, creando un rapporto più stretto tra tutor e studenti. Tuttavia, si potrebbero compiere ulteriori passi in avanti offrendo agli studenti un maggior numero di percorsi formativi, anche sul territorio e in strutture non necessariamente ospedaliere, che rispecchino il più possibile le situazioni che ci troveremo a fronteggiare in futuro. Gli esami che è stato più difficile superare e perché. Storicamente nel nostro corso (e, con qualche sfumatura, anche in altre città) si parla di cinque cavalieri dell’Apocalisse, ossia 5 esami che si distinguono dagli altri per la mole di studio che richiedono, nell’ordine di mesi, e per aver messo a dura prova i nervi di intere generazioni di studenti della nostra Facoltà. Questi sono Anatomia, Fisiologia, Patologia Generale, Anatomia Patologica e Farmacologia. In particolare, quest’ultimo è quello che ho preparato e superato più a fatica, dal momento che richiede un’enorme memoria e, nel caso specifico di Ancona, una buona dose di sangue freddo in sede d’esame per uscirne indenni e ‘vittoriosi’. Quali sono le tue preoccupazioni per il futuro della tua professione? Molti studenti, quando speranzosi si iscrivono alla nostra Facoltà, commettono l’errore di pensare di avere già un posto di lavoro in tasca. Ammetto di averla pensata anch’io così per un momento poi, nel corso degli anni, trovandomi a frequentare l’università a cavallo della crisi, ho cominciato a capire che una volta usciti da qui, il futuro potrebbe non essere come lo dipingevamo. Per esercitare stabilmente la professione di medico è praticamente indispensabile avere o una Specializzazione o il Diploma in Medicina generale: in entrambi i casi è necessario superare un concorso e il numero di posti ogni anno è di molto inferiore al numero dei laureati, facendo sì che molti rimangano fuori e possano affidarsi solamente a sporadici turni di guardia medica. Ciò nonostante, la passione per la scienza e il senso di responsabilità nei confronti della società, ci aiuteranno sicuramente a fronteggiare le difficoltà iniziali. Un consiglio alle matricole: come superare il test d’ingresso. Posto che, nell’arco di un anno o di un’estate, è impossibile maturare una padronanza completa su tutti gli argomenti del test d’ingresso, consiglio a tutte le aspiranti matricole di colmare innanzitutto quel gap in chimica e biologia che ha gran parte degli studenti che escono dai licei. Vista la nuova composizione del test, inoltre, consiglio di imparare ad entrare nel meccanismo che regola i quesiti di logica che, una volta compreso, permette di risolverli agevolmente e, soprattutto, in poco tempo. Quest’ultimo aspetto, il tempo a disposizione durante la prova, viene spesso trascurato in sede d’esame e rischia di vanificare mesi di preparazione. Stessa cosa vale per il controllo delle emozioni: avere sangue freddo ed affrontare il test con relativa serenità permettono, più di ore e ore di studio, di ottenere buoni risultati. In bocca al lupo a tutti! a.z. DOVE SI STUDIA EMILIA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma, FRIULI Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma La Sapienza; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma) LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi Insubria Varese- Como; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano Bicocca (Monza); Libera Università “Vita Salute San Raffaele” di Milano; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università Politecnica delle Marche (Ancona) PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Uni- Job corrieredell’università versità degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa UMBRIA Università degli Studi di Perugia LIGURIA Università degli Studi di Genova VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona OFFERTA FORMATIVA 45 veterinaria ACCESSO: numero programmato LM 42 Medicina veterinaria SBOCCHI PROFESSIONALI OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina veterinaria sono in possesso delle basi metodologiche e culturali necessarie alla formazione permanente, nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica. Grazie agli studi in medicina veterinaria, gli studenti acquisiranno: le conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base; la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salute, di malattia e di benessere dell’animale singolo ed in allevamento; conoscenze di epidemiologia, diagnosi, profilassi, terapia e controllo delle malattie infettive e parassitarie degli animali; la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salubrità, l’igiene, la qualità e le alterazioni degli alimenti di origine animale che possono pregiudicare la salute dell’uomo. PARLA IL docente Francesco Morlando, Veterinario Laureato alla Federico II Quali sono le più grosse difficoltà che hai incontrato nel percorso di studi? Le più grosse difficoltà che ho incontrato sono state la mancanza presso la Facoltà di Napoli di strutture adeguate alla preparazione pratica degli studenti, troppa teoria sui libri e poi i giovani laureati che non sanno fare neanche una siringa per la mancanza di ore trascorse a mettere in pratica tutta la teoria accumulata. Credi che la preparazione offerta dalle università sia adeguata alla richiesta del mercato del lavoro? La preparazione che ci offre l’università, almeno quella che ho conosciuto io, è poco mirata: si passa troppo tempo su argomenti che mai o quasi mai verranno affrontati nella vita quotidiana del professionista, ed i campi di interesse dovrebbero essere più mirati in modo da preparare lo studente alla scelta del suo percorso formativo e professionale. Quali sono secondo te le professioni del futuro legate a questa materia? Credo che le professioni del futuro legate a questa professione siano Il laureato in medicina veterinaria sarà un professionista in grado di occuparsi della tutela della salute animale oltre che quella degli uomini che vivono a contatto con gli stessi. La sua professione può variare dall’attività libera a quella di impiegato di servizio sanitario nazionale, nelle Forze Armate, nell’industria pubblica e privata (zootecnica, farmaceutica, mangimistica, di trasformazione degli alimenti di origine animale) e negli enti di ricerca. Il titolo consente inoltre di accedere all’insegnamento presso gli istituti di istruzione secondaria. L’attività prevede anche quelle pratiche relative alla diagnosi, la terapia, la prevenzione e la riabilitazione delle malattie degli animali che operano in competizioni sportive. sempre più legate all’interazione tra quelle che sono le tematiche di sanità pubblica, alla profilassi delle malattie infettive ed alla sana gestione della catena di produzione dei prodotti alimentari di origine animale. Il mercato premia i laureati in Veterinaria? Il mercato del lavoro al momento, tranne pochi casi, non premia affatto i giovani laureati in Medicina Veterinaria, che sempre più spesso si trovano dopo anni di studio alla stregua di adolescenti appassionati di animali che prestano la loro opera professionale per pochi spiccioli e senza un futuro garantito. Sono sempre più i giovani colleghi in gamba costretti a spostarsi all’estero per vedere premiati i propri sforzi... Un consiglio alle future matricole Il mio piccolo, ma spero utile consiglio alle matricole, è quello di seguire sempre la propria passione, che nella stragrande maggioranza dei casi è quella per gli animali da compagnia, cane e gatto. Durante il corso di studi, invece, bisogna allargare i propri orizzonti verso quelle che sono le nuove prospettive di una professione che in futuro potrebbe offrire nuove prospettive. E poi soprattutto credere sempre in quello che si fa con abnegazione e con il giusto rispetto per se stessi e per il nobile lavoro che fanno, ed ancora di non avere paura di intraprendere l’attività libera, perché in tanti casi, quando ci si mette il cuore e l’anima, è quella che premia. Detto da uno che ci ha provato e che ci sta riuscendo. Monica D’Ambrosio DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II” EMILIA Università degli Studi di Bologna (Ozzano dell’Emilia) Università degli Studi di Parma LOMBARDIA Università degli Studi di Milano MARCHE Università degli Studi di Camerino (Matelica) SICILIA Università degli Studi di Messina PIEMONTE Università degli Studi di Torino (Grugliasco) PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Valenzano) Job corrieredell’università SARDEGNA Università degli Studi di Sassari TOSCANA Università degli Studi di Pisa, UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova (Legnaro) 46 professioni sanitarie OFFERTA FORMATIVA professioni sanitarie ACCESSO: test d’ingresso a livello locale L/SNT1 Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT4 Professioni sanitarie della prevenzione OBIETTIVI FORMATIVI Il laureato in professioni sanitarie possiede una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con solide competenze nei processi gestionali, assistenziali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti delle professioni sanitarie. Al termine del percorso formativo, il laureato sarà in grado di esprimere competenze di tipo educativo e preventivo in risposta ai problemi primari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica e ai problemi legati alla qualità dei servizi. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca. Le competenze dei laureati specialisti comprendono: l’utilizzo delle competenze di economia sanitaria e di organizzazione aziendale necessarie per l’organizzazione dei servizi sanitari e per la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, applicare le conoscenze di base delle scienze pertinenti alla specifica figura professionale necessarie per assumere decisioni relative all’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, programmare l’ottimizzazione dei vari tipi di risorse; sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente. SBOCCHI PROFESSIONALI Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 18,1% - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 16,2% - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea: 65,6% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 I corsi formativi che rientrano nel settore delle professioni sanitarie sono svariati. Tra di essi: Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Educazione professionale, Ortottica ed assistenza oftalmologica, Logopedia, Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Podologia, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età evolutiva, Terapia Occupazionale, Igiene dentale, Tecniche di radiologia medica, Tecniche di Laboratorio Biomedico, Tecniche Audioprostesiche, Tecniche di neuro fisiopatologia, Dietistica, Tecniche della prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di lavoro, Assistenza Sanitaria, etc… DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti Pescara; Università degli Studi de l’Aquila CALABRIA Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Salerno (Salerno, Nocera Inferiore, Vallo della Lucania, Polla); Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli (Avellino, Benevento, Santa Maria Capua Vetere, Caserta, Napoli, Grottaminarda, Marcianise, Napoli, OFFERTA FORMATIVA PARLA l’esperta Irene Tifi, Infermiera presso presidi clinici della Capitale Infermiera per vocazione? Forse sì. Dopo tanti anni di volontariato, la presa in cura degli altri è divenuto l’unico parametro in base al quale cercarmi un lavoro. Quanto hanno influito sulla tua scelta gli ottimi sbocchi occupazionali di questa professione? Indubbiamente tanto. Specie quando mi sono laureata io, il mercato aveva molto bisogno di infermieri e di contro c’era poca richiesta. Sapevo che avrei trovato subito lavoro Test d’ingresso. E’ stato difficile superarli? Si. I test d’ingresso richiedono una conoscenza approfondita delle materie scientifiche. In più, da tre anni a questa parte, bisogna prepararsi molto su tutta una parte che riguarda legislazione, attualità e persino materie umanistiche. E’ impensabile superare i test senza studiare. Dopo la triennale, è importante continuare a specializzarsi in questo settore? E’ importantissimo specie perché negli ultimi anni è cambiata tutta la normativa che disciplina il nostro settore. Oggi è necessario avere dei titoli per ricoprire determinati ruoli e, io dico, grazie a Dio. L’Italia è ancora PARLA la professoressa Patrizia Di Giacomo, Infermieristica pediatrica Università di Bologna Cosa significa, concretamente, iscriversi ad un corso di laurea in infermieristica? Significa aver chiaro che è un percorso formativo che richiede impegno per acquisizione di competenze, capacità tecnico-operative, gestionali, conoscenze approfondite nelle scienze mediche, naturali e umane oltre che dell’infermieristica, capacità di ragionamento e di problem solving, capacità di assumersi responsabilità e entrare in relazione con altre persone. Ha riscontrato delle carenze nelle matricole? 47 molto dietro come Paese rispetto al resto d’Europa, però ormai si è diffusa anche da noi la convinzione che per svolgere determinate mansioni è indispensabile un percorso formativo. Ad esempio, se vuoi diventare caposala, è fondamentale avere un master che ti insegni a gestire e coordinare il personale. In questo senso, la cultura degli infermieri deve essere molto a più ampio spettro. Soddisfazioni e difficoltà di questa professione? Tra le difficoltà c’è di sicuro quella del “burn out” una sindrome tipica di tutte le professioni basate sul contattato con la sofferenza altrui. Allo stresso fisico si somma quello psicologico ed il rischio di forti esaurimenti è sempre in agguato. Ecco, la formazione è importante anche per questo: impari a mantenere le dovute distanze dal lavoro una volta ultimato. E poi sarebbe bello se finalmente si riuscisse ad elevare la nostra professione al rango di professione specialistica. Purtroppo per i più, l’infermiere è ancora nel ghetto degli operai. Poca cosa comunque rispetto alla soddisfazione di lavorare con le persone che hanno bisogno del tuoi aiuto. Un sorriso da parte d chi soffre, ripaga di tutti i sacrifici che questa professione impone. Un consiglio alle nuove matricole Gli consiglierei di andarci con calma e verificare se quello dell’infermiere è davvero un lavoro che può piacere. La figura che prospettano all’inizio del percorso è molto diversa da quella reale. Quindi consiglierei di informarsi prima di scegliere. Poi, una volta fatta la scelta, è importante il costante e continuo aggiornamento, magari anche all’estero dove di sicuro anche la nostra professione è valorizzata diversamente. a.z. La preparazione scolastica è molto nozionistica, gli studenti non sono preparati a assumersi la responsabilità del loro percorso formativo. Si tratta di professioni molto richieste al momento? Sicuramente rispetto ad altre professioni e attività è una professione molto richiesta. In questo momento l’offerta di lavoro è in calo, ma non perché non ci siano i posti di lavoro, ma per la crisi e il blocco del turnover. Motivazioni in più: è una professione gratificante, la persona assistita può non guarire ma l’infermiere può fare la differenza. Un consiglio alle matricole? Frequentare le lezioni, studiare con regolarità, sistemare gli appunti subito; utilizzare il tirocinio per applicare le conoscenze teoriche alle situazioni reali e chiedersi sempre il perché delle cose e di quello che si vede o che si studia. a.z. DOVE SI STUDIA Caserta) EMILIA Università degli Studi di Bologna (Rimini, Ravenna, Bologna); Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma, FRIULI Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine (Pordenone e Udine) LAZIO Università degli Studi di Roma La Sapienza (Bracciano, Viterbo, Civitavecchia, Roma, Rieti, Nettuno, Terracina, Job corrieredell’università Pomezia, Roma, Frosinone, Cassino, Pozzilli, Colleferro, Gaeta, Isernia, n Latina); Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Roma, Tivoli, Sora, Frascati); Università “Campus Bio Medico” Roma; Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma, Campobasso, Torino, Rieti, Potenza, Brescia, Bolzano) LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia (Mantova, Cremona, Brescia, Desenzano del Garda, Chiari, Esine); Università degli Studi Insubria Varese-Como; Università degli Studi di Milano (Milano, Mantova, Bosisio Parini); Università degli Studi di Milano Bicocca (Carate Brianza, Bergamo, Monza); Libera Università “Vita Salute San Raffaele” di Milano; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università Politecnica delle Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Macerata, Fermo) MOLISE Università degli Studi del Molise (Campobasso) PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” Vercelli (Novara); Università degli Studi di Torino (Asti, Orbassano, Cuneo, Torino, Ivrea, Aosta) PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari (Cagliari, Nuoro); Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze (Prato, Job corrieredell’università San Giovanni, Valdarno, Lagonegro, Empoli, Firenze, Borgo San Lorenzo, Pistoia); Università di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia (Perugia, Terni, Foligno) LIGURIA Università degli Studi di Genova (Savona, Imperia, Pietra Ligure, Genova, La Spezia, Chiavari) VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona (Legnago, Vicenza, Bolzano, Verona, Trento) 48 psicologia OFFERTA FORMATIVA psicologia ACCESSO: libero/programmato a livello locale L24 Scienze e tecniche psicologiche L19 Scienze dell’educazione e della formazione OBIETTIVI FORMATIVI Il laureato triennale potrà assumere ruoli di natura tecnico operativa, nel campo di assistenza familiare, istruzione, sviluppo delle risorse umane, analisi di mercato e marketing. Il percorso completo 3+2 è da considerarsi obbligatorio per esercitare la professione di Psicologo (iscrizione all’albo, sezione A) ai sensi della legge 56/89, così come per l’esercizio dell’attività psicoterapeutica che prevede una specifica formazione professionale, mediante corsi di specializzazione post laurea, almeno quadriennali. PARLA la studentessa Luana Gullo, Studia Psicologia presso La Sapienza Quando è nata questa passione? La passione o meglio la consapevolezza di cosa fosse la psicologia è nata in una giornata come tante altre, durante una chiacchierata in macchina con mia madre, nel tragitto dal mio paese a scuola. Durante l’ultimo anno di maturità, la scelta della facoltà da intraprendere è un argomento quasi costante, e per gli studenti del Sud si tratta anche di doversi preparare a dover prendere un treno per andare in un’altra regione. Ho cercato di evitare spesso questo argomento- così tanta era la paura di dovermi separare da tutto quello che era il mio mondo. Così, quel fatidico giorno, io ho preso la mia decisione: volevo studiare psicologia a tutti i costi. Quali sono state le difficoltà incontrate durante il tuo percorso di studi? Le difficoltà incontrate sono quasi sempre state legate alla burocrazia, a tutte quelle circostanze che mi portavano a crescere e a doverle affrontare autonomamente. La preparazione offerta dalla tua facoltà: la ritieni adeguata? Assolutamente si, tornando in dietro rifarei la scelta ad occhi chiusi, sperando solo in una cosa: più attività pratiche per una maggiore consapevolezza del proprio lavoro. Quali ritieni che siano le facoltà migliori in questo settore in Italia? Come facoltà migliori ritengo che- oltre alla Sapienza- ci siano la facoltà di Padova, la Cattolica di Milano e l’Università di Firenze. Gli esami che per te è stato più difficile superare. Assolutamente soggettiva la difficoltà: biologia del comportamento. Non c’è stato un esame peggiore ma posso dire sicuramente l’esame migliore, quello che mi ha coinvolto di più, è stato Neuropsicologia. Sarà difficile abilitarti alla professione? Abilitarmi non è stato difficile, le conoscenze acquisite nel corso degli anni sono stati molto utili per poter affrontare con serenità l’esame di Stato. Un consiglio alle matricole. Vestitevi di professionalità, non abusate del vostro sapere ma piuttosto abbiate fame di sapere, non parlate per luoghi comuni perché a quello ci arrivano tutti, non ostentate il vostro sapere ma fatelo piuttosto conoscere a chi di questo mondo si ferma al concetto più prossimo di malattia e perché no di prevenzione. A tutti un grande in bocca al lupo. a.z. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G D’Annunzio di Chieti Pescara; Università degli Studi dell’Aquila CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli (Caserta); Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli) EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Parma FRIULI Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università non statale Europea di Roma, Libera Università degli Studi “Maria SS. Assunta” - LUMSA - Roma LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi di Milano Bicocca; Università Cattolica del Sacro Cuore; Libera Università “Vita Salute San Raffaele” di Milano; Università degli Job corrieredell’università Studi di Pavia MARCHE Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento (Lecce) SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari SICILIA Università degli Studi di Catania, Libera Università della Sicilia Centrale n OFFERTA FORMATIVA PARLA L’ESPERTO Francesca Vitale, Psicologa giuridica e psicoterapeuta sistemico relazionale Le motivazioni giuste per iscriversi a Psicologia. Non ci sono motivazioni giuste. Piuttosto, si deve parlare di motivazioni personali che possono essere legate alla propria storia ed essere diverse. La psicologia è una disciplina che contiene molte diramazioni. La mia motivazione è stata la passione per la psicologia giuridica. Cosa significa essere psicologo? Essere psicologi può significare molte cose diverse, che cambiano innanzitutto rispetto all’utenza e quindi rispetto ai soggetti che ci si trova di fronte, che siano bambini, adulti, gruppi, famiglie o coppie. Poi cambiano i settori: si va dalla psicologia giuridica, clinica, di comunità, del lavoro o scolastica. Si tratta di un settore in crescita che sicuramente richiede un’ulteriore specializzazione dopo la laurea. Essere psicologo può significare molte cose, un po’ come avviene per medicina. Ci si iscrive e si diventa dottori ma con una specializzazione si può diventare cardiologi, chirurgi, etc. La differenza è che se nella medicina è facile capire quando rivolgersi a tali figure professionali, lo stesso non avviene per lo psicologo o per lo psicanalista o per lo psicologo del lavoro o comportamentali sta. La gente non è consapevole delle differenze. Come scoprire la propria aspirazione se la psicologia non è stata ancora introdotta in tutte le scuole superiori? Al Liceo classico io studiavo filosofia, ma non c’erano né la psicologia né la pedagogia. Ho letto “La Repubblica” di Platone e mi ha colpito un concetto fondamentale: sosteneva che affinché ci potesse essere uno Stato funzionante era necessario che ciascuno si rendesse conto delle proprie doti. Ogni individuo avrebbe dovuto scoprire le proprie attitudi-ni affinché lo Stato funzionasse meglio. Io ero un’adolescente ma sapevo che avrei fatto l’università e che avrei scelto di rimanere nell’ambito umanistico. Ero autoriflessiva, avevo propensione ad ascoltare i problemi dei miei amici. Così, ho deciso di trasformare quello che era un atteggiamento in una qualifica professionale. I motivi, in realtà, sono tanti: 49 c’è una predisposizione ma c’è anche una voglia di aiutare se stessi, di scoprirsi e di conoscersi meglio. Un consiglio alle future matricole. Informatevi bene prima. Il percorso non è così semplice. Certo, grazie a questi studi si possono fare tante cose e in vari settori. E’ una facoltà che consente di affermarsi nella libera professione, con partita Iva. Si può lavorare nei Tribunali, nelle Procure, nelle scuole e nelle aziende. Ma è anche un percorso molto lungo. Come avviene per Medicina: c’è un anno di tirocinio, l’esame di Stato e un percorso di specializzazione. La laurea non è sufficiente. Bisogna mettere in conto i costi elevati, oltre ai personali. Si tratta di un percorso di studi che occupa undici anni. Ed è certo un dato anacronistico, dati i problemi occupazionali di molti genitori e le difficoltà nel sostenere i costi per lo studio dei figli. Consiglio di focalizzare bene la propria attenzione sulla propria passione e sulle proprie motivazioni. E poi, bisogna fare dei colloqui di orientamento. Bisogna sapere che si tratta di un percorso oneroso ed è vero che in questo settore possono esserci molte opportunità ma bisogna sapersele costruire. Un giudizio sulla formazione offerta dalle Università italiane. Mi sono laureata nel 2004 alla Sapienza. Era una facoltà molto affollata ma in realtà mi sono trovata benissimo. Mi so-no laureata in corso e ho trovato dei docenti straordinari. Non parlerei male dell’università italiana né in termini orga-nizzativi né qualitativi. Certo, Psicologia in Italia è una facoltà troppo teorica e ne risente molto. Per questo è indispen-sabile fare tirocini, stage e scuole di specializzazione che hanno un approccio più esperienziale e meno teorico. Fre-quentare questa facoltà, per me, ha significato dovermi dedicare solo allo studio e non sono stata una studentessa la-voratrice. Ma non ho trovato ostacoli nel trovare lavoro e sono stata fortunata. Se da una parte è vero che ho sempre lavorato con Co. Co. Co. , dall’altra, dopo il tirocinio, non sono mai stata disoccupata in nove anni. Il mestiere è cambiato. Non c’è la possibilità di avere un impiego, come negli anni ‘80 nelle ASL. Lo stipendio come dipendente pubblico è una rarità. Questo la dice lunga su come viene considerata questa professione. La Psicologia è considerata come subordinata alla Medicina. Io lavoro nei Tribunali: spesso, vengono preferiti gli psichiatri agli psicologi come consulenti tecnici. Da questo punto di vista lo psicologo deve sgomitare per poter essere riconosciuto. Angela Zurzolo SBOCCHI PROFESSIONALI Il percorso di studi è finalizzato all’acquisizione di una formazione di base nelle discipline psicologiche, utilizzabile in primo luogo per l’ammissione alla laurea magistrale in Psicologia, unico titolo utilizzabile per l’accesso alla professione di psicologo (previo superamento dell’esame di Stato). Il corso di studi in Scienze psicologiche (triennale) consente invece al laureato, tra le altre cose, di partecipare ad attività di ricerca empirica e sperimentale e alla programmazione di interventi psicologici e psicosociali; Altri sbocchi professionali sono: psicoterapeuta, psicologo clinico, psicologo del lavoro e dell’organizzazione, specialista in risorse umane, formatore, mediatore familiare, tecnico operatore psicologo dello sviluppo e dell’’educazione, ricercatore, psicologo della comunicazione e del marketing Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 64,9% - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea: 12,9% - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea: 22,0% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA “Kore” sede Enna; Università degli Studi di Messina TOSCANA Università degli Studi di Firenze, Università di Pisa TRENTINO Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia UNIVERSITA’ TELEMATICHE Università telematica non statale “Leonardo da Vinci”; Università telematica Guglielmo Marconi; Università telematica Internazionale Uninettu- Job corrieredell’università no; Università telematica E Campus (Novedrate) VALLE D’AOSTA Università della Valle D’Aosta VENETO Università degli Studi di Verona; Università degli Studi di Padova 50 OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA scienze biotecnologiche ACCESSO: libero L-2 Biotecnologie OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli consenta di sviluppare una professionalità operativa; possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l’operatività biotecnologica per la produzione di beni e di servizi attraverso l’analisi e l’uso di sistemi biologici. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti biotecnologici, quali l’agro-alimentare, l’ambientale, il farmaceutico, l’industriale, il medico ed il veterinario nonché in quello della comunicazione scientifica. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi de L’Aquila; Università degli Studi di Teramo BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria Interclasse; Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Università degli Studi del Sannio di Benevento; Seconda Università degli Studi di Napoli EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste Interclasse; Università degli St udi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi della Tuscia LIGURIA Università degli Studi di Genova Job corrieredell’università LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano-Bicocca; Università Cattolica del Sacro Cuore; Libera Università “Vita Salute S.Raffaele” Milano; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università degli Studi di Camerino Interclasse; Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”-Ver- n 51 PARLA IL LAUREATO Marco Guerriero, Biotecnologia Università Federico II PARLA LA LAUREANDA Rosanna Nappi, Biotecnologia Federico II Perché hai deciso di iscriverti a questo corso di laurea? Perché non sono entrato alla facoltà di medicina appena finito il percorso liceale, e in questo corso di laurea potevo sostenere molti esami simili che mi sarebbero stati convalidati in una futura ammissione alla suddetta università. Sei complessivamente soddisfatto del tuo percorso di studi? Solo in parte. Il corso di laurea è ed è stato in continuo sviluppo e nei primi due anni mi sono ritrovato in una disorganizzazione didattica totale. La difficoltà più grande durante lo studio? Non ho riscontrato grandi difficoltà durante lo studio, anzi ritengo che molti esami di importanza rilevante per il mio percorso di studio siano stati impostati in maniera scorretta, per lo più il 70% degli esami consiste in una prova scritta a risposta multipla. Cosa consiglieresti a un ragazzo che ha intenzione di iscriversi al tuo stesso corso di laurea? Di non iscriversi a questo corso di laurea. Domanda spinosa: la tua scelta deriva da un test dall’esito negativo per medicina? Già ho risposto a questa domanda nella prima, ma sinceramente non mi pento di aver continuato il mio percorso di studi e non aver ritentato i test a medicina (ritengo che la facoltà di medicina sia peggiore della mia). r.n. Cosa ti ha spinto ad iscriverti a questo corso di laurea? Onestamente ho provato superare i test per la facoltà d biotcnologie per darmi un’altra chance nel caso non avessi superato quelli di medicina, questo è il motivo per cui più del 50% degli studenti si iscrive alla facoltà di biotecnologie per la salute, anche perché è forse una di quelle che maggiormente si avvicina agli studi medici. Ti ritieni complessivamente soddisfatta del tuo percorso di studi? Sono molto soddisfatta perché trovo questa facoltà davvero all’avanguardia, ti catapulta nel mondo microbiologico che ti affascina giorno dopo giorno, certo la mole di studi purtroppo è decisamente sproporzionata alla scarsità di posti di lavoro, in ambito di ricerca e soprattutto al misero stipendio a cui sembriamo esser destinati. Quali sono stati gli aspetti caratterizzanti del corso di laurea e quali sono state le difficoltà più grandi? Credo sia comprensibile capire che ciascun esame si è presentato con una difficoltà medio-alta, soprattutto perché affrontiamo argomenti del tutto nuovi per uno studente liceale, ma la cosa che più in assoluto rende complicati gli esami e l’indisponibilità da parte di noi allievi dell’università Federico II di laboratori di ricerca scientifica, senza dubbio il poter osservare realmente ciò che siamo costretti da anni ad immaginare semplificherebbe le cose. Questo però è un aspetto negativo di aver scelto un percorso innovativo, una facoltà non del tutto “formata” e nel caso della Federico II non del tutto completata in termini di infrastrutture, considerando che è stata aperta circa tre anni fa. Un consiglio per le future matricole. Forse di cercare una strada più facile e sicura; poi dipende da quanto piace il percorso di studi, io rifarei il mio percorso perché lo trovo molto interessante e col senno di poi lo trovo perfino più interessante del corso di medicina. E poi confido nel fatto che le biotecnologie, in un futuro spero prossimo, sostituiranno la medicina tradizionale! Raffaele Nappi SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati della classe svolgono attività di supporto tecnico-applicativo in ambito scientifico: - presso laboratori di ricerca pubblici e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biotecnologiche nei settori alimentare, ambientale, medico, farmaceutico e biomedicale. - in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine biologica. I laureati triennali in Biotecnologie, sulla base del vigente DPR n. 328/01, possono accedere, tramite superamento dell’esame di stato alle professioni di Biologo junior, sez. B dell’albo. Il corso prepara alle professioni di Biologie e professioni assimilate, biochimici, biotecnologici e microbiologi. DOVE SI STUDIA celli; Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di BARI “Aldo Moro”; Università degli Studi del Salento SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena Job corrieredell’università TRENTINO ALTO ADIGE Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona 52 scienze della comunicazione scienze della comunicazione OFFERTA FORMATIVA ACCESSO: libero/programmato a livello locale L-20 Scienze della comunicazione OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea della classe devono: · possedere competenze di base e abilità specifiche nei diversi settori della comunicazione ed essere in grado di svolgere compiti professionali nei media, nella pubblica amministrazione, nei diversi apparati dell’industria culturale e nel settore aziendale, dei servizi e dei consumi; · possedere le competenze di base della comunicazione e dell’informazione, comprese quelle relative alle nuove tecnologie, e le abilità necessarie allo svolgimento di attività di comunicazione e di relazione con il pubblico in aziende private, negli enti pubblici e del non profit; · possedere le abilità necessarie per attività redazionali nei diversi settori dei media e negli enti pubblici e privati; · essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, due lingue straniere di cui almeno una dell’Unione Europea e acquisire competenze per l’uso efficace della lingua italiana; · possedere le abilità di base necessarie alla produzione di testi informativi e comunicativi per i diversi settori industriali e ambiti culturali ed editoriali. PARLA IL PROFESSORE Franco Farinelli, Direttore Dipartimento di Filosofia e Comunicazione Università di Bologna SBOCCHI PROFESSIONALI Professore cosa è cambiato nel passaggio dalla Facoltà al dipartimento? Per gli studenti non è cambiato nulla o quasi. Molto è invece cambiato per la gestione del dipartimento: una sorta di riforma, naturalmente a costo zero, che vede in questo momento le strutture di base degli atenei del nostro Paese impegnate nell’acrobatico e gattopardesco tentativo di cambiare tutto o quasi del proprio funzionamento perché nulla (o quasi nulla) cambi sotto il profilo n Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nelle organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, in qualità di addetti alla comunicazione e alle relazioni con il pubblico, di esperti della multimedialità, di istruzione a distanza, di professionisti nelle aziende editoriali e nelle agenzie pubblicitarie. Il percorso formativo di base risulta coerente con le lauree magistrali che preparano professionalità nelle quali la comunicazione assume un ruolo decisivo nelle pratiche operative: dal giornalismo ai sistemi editoriali, dalla comunicazione pubblica e d’impresa alla pubblicità, dalla teoria della comunicazione alle aree critiche della società dell’informazione. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Salerno; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi Roma Tre; Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma; Università degli Studi della Tuscia Job corrieredell’università LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Bergamo; Università degli Studi di Milano – Bicocca; Università degli Studi di Pavia; Università Cattolica del Sacro Cuore; Libera Università di lingue e comunicazione Iulm – Mi; Università degli Studi Insubria Varese-Como MARCHE Università degli Studi di Macerata; Uni- OFFERTA FORMATIVA dell’attività didattica e scientifica. Molte matricole ogni anno scelgono di iscriversi a Scienze della Comunicazione. Pensa che il numero chiuso sia una buona soluzione per iniziare a selezionare all’ingresso? Non necessariamente la chiusura del numero corrisponde alla maggior qualificazione del corso di studio, anche in riferimento alle richieste del mercato del lavoro. In Italia non vi è carenza di buoni docenti, anzi. Quel che lascia a desiderare sono le logiche e i sistemi del reclutamento e, prima ancora, gli investimenti nella struttura d’istruzione pubblica: la logica del numero chiuso è imposta sostanzialmente in riferimento a quest’ultima drammatica mancanza, come la semplice lettura dei criteri che l’ANVUR ha stabilito per la sostenibilità dei corsi immediatamente lascia comprendere. E quanto ai sistemi di reclutamento, alla loro trasparenza e alla loro funzionalità vi è ancora molto da fare. Quali sono le professioni del futuro legate ad un campo come questo? Se già lo sapessimo noi docenti non avremmo bisogno di insegnare nulla, nel senso che noi insegniamo (almeno qui a Bologna) proprio ad inventarsi un lavoro, secondo una convinzione che i dati forniti dalla fondazione Almater sull’impiego dei neolaureati continuano a convalidare, e che rimonta alla nascita del nostro dipartimento negli anni Ottanta. Spiegava in quegli anni alle matricole Umberto Eco che sarebbe folle pensare di poter prevedere con tre-cinque anni di anticipo le richieste di un mercato del lavoro in via di energica e continua evoluzione e rivoluzione. Noi forniamo agli studenti gli strumenti per essere in grado di procedere autonomamente, all’interno del contesto lavorativo e di mercato, alle connessioni capaci di porre in relazione elementi in attesa di essere creativamente messi in rapporto. In latri termini: le professioni del futuro le inventeranno i nostri studenti, in base a quello che apprenderanno da noi. Un consiglio alle future matricole? Dando per scontato tutto il resto (dall’apprendimento delle lingue straniere alla capacità informatiche) le future matricole debbono sapere fin dall’inizio che l’unico vantaggio competitivo che conta è quello che deriva dalla conoscenza dei classici, sicché da noi chi studia semiotica deve direttamente fare i conti, che so, con Peirce, e chi studia geografia della comunicazione con Humboldt. Insomma: quel che conta è la conoscenza non delle tecniche ma della natura dei modelli da cui le stesse tecniche discendono. Senza tale conoscenza non si sarà in gradi di inventare nulla, ma soltanto di essere performativi rispetto a modelli già stabiliti. Una volta si sarebbe detto che non sarebbe stato possibile essere autenticamente critici. Ed è appunto la capacità di funzione critica che ancora oggi fa la differenza. Anna Di Russo 53 PARLA L’ESPERTA Valentina Bartoloni, Giornalista e Ufficio Stampa presso pubbliche amministrazioni Quali sono secondo te le professioni del futuro legate a questa materia? Le professioni del futuro legate al mondo della comunicazione sarebbero infinite se in Italia si cominciasse a considerare questa materia come il fondamento della nostra società, al pari dell’economia o della politica. Purtroppo nel nostro paese se parli di comunicazione la maggior parte delle persone capiscono giornalismo, e, se legato a qualche grande azienda, spesso si fonde con il settore marketing; per non parlare della pubblica amministrazione, dove spesso negli uffici stampa non si sente neanche parlare della legge 50/2000. Il mercato premia i laureati in Scienze della Comunicazione? Secondo la mia personale esperienza il mercato del lavoro premia poco questa tipologia di laureati; facendo un breve sondaggio tra i colleghi del mio corso di studi, laureati nel 2004, su 10 ragazzi lavoriamo in 2, io (con contratto precario da 8 anni) ed un’altra collega che ha vinto un concorso per diplomati al ministero dei beni culturali...e pertanto non si occupa certo di comunicazione. Gli altri fanno nella migliore delle ipotesi i commessi o sono senza lavoro. Quali sono le più grosse difficoltà che hai incontrato nel percorso di studi? La difficoltà più grande che ho incontrato nel mio corso di studi è stata riuscire a dare un senso al piano di studi stesso; avevo scelto l’indirizzo “comunicazioni di massa” che però non mi ha garantito l’iscrizione all’albo dei giornalisti, come secondo me dovrebbe essere. Credi che la preparazione offerta dalle università sia adeguata alla richiesta del mercato del lavoro? Non conosco la preparazione dell’università italiana con il 3+2, ma sicuramente una grossa lacuna è data dalla poca pratica: c’è molta teoria ma pochissima pratica, nessun laboratorio di scrittura ad esempio, e personalmente non sono molto a favore degli stage o dei master post laurea; non si posso far uscire dalle facoltà “dottori” che non hanno idea di cosa sia il mondo del lavoro e chiedergli di continuare a formarsi ancora per anni con master o stage. Significa far entrare nel mondo del lavoro tutti trentenni! Ma che senso ha? Un consiglio alle future matricole Andare all’estero. Se proprio non se la sentono di andare via a 18 anni, completare il triennio in Italia, ma poi la specializzazione farla fuori dal nostro paese, per 2 motivi principalmente: le lingue, che nelle scuole italiane vengono studiate ancora poco e male, e la serietà con cui viene considerato il mondo della comunicazione; l’unico rischio secondo me è che poi nessuno dei nostri ragazzi vorrà più tornare in Italia! DOVE SI STUDIA n versità degli Studi di Urbino “Carlo BO” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi del Salento TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Uni- versità di Pisa; Università degli Studi di Siena TRENTINO ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano; Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia; Università per Stranieri di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona Job corrieredell’università SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Palermo; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Catania UNIVERSITA’ TELEMATICHE LINK CAMPUS University; Università Telematica Internazionale Uninettuno 54 scienze MM.FF.NN. OFFERTA FORMATIVA scienze MM.FF.NN. ACCESSO: libero/programmato a livello locale L-32 Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura L-28 Scienze e tecnologie della navigazione L-34 Scienze geologiche L-13 Scienze biologiche OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere un’adeguata conoscenza propedeutica nei settori della matematica, fisica, informatica, chimica, biologia orientate agli aspetti applicativi. I curricula dei corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività finalizzate a fornire le conoscenze di base nei settori della matematica, fisica, chimica e biologia, nonché un’adeguata preparazione sui problemi generali dei settori agrario e forestale. Si prevedono, in relazione a obiettivi specifici, un congruo numero di crediti formativi per attività di laboratorio, di attività di campagna, di stage aziendali e professionali; la conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea, di norma l’inglese; l’accertamento della conoscenza può essere effettuata autonomamente od affidata ad una riconosciuta istituzione. Possono prevedersi soggiorni presso altre Università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. OFFERTA FORMATIVA PARLA il professore Francesco Aldo Costabile, Professore di Matematica Università della Calabria Professore, qual è il ruolo della matematica nella situazione odierna e cosa può spingere uno studente a iscriversi a questo corso di studi? La Matematica ha un ruolo centrale nello sviluppo delle scienze, delle tecnologie, dell’economia etc.; parimenti l’astrazione del pensiero matematico unita al rigore dei suoi metodi di indagine, ha affascinato i pensatori di speculazioni filosofiche, DOVE SI STUDIA MOLISE Università degli studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”-Vercelli; Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi del 55 più profondi, di ogni epoca. Nessuna meraviglia, dunque, se le menti dei giovani più vivaci e critici verso il mondo, si lasciano attirare da questa Scienza. In un settore in continua evoluzione, come quello scientifico, ci sono delle opportunità concrete per entrare nel mondo del lavoro? La crisi occupazionale, principalmente dei giovani laureati, attraversa tutti i settori dell’economia, dunque anche quello scientifico-tecnologico in cui si inquadra la specificità del matematico. Tuttavia nell’ambito della Ricerca sia istituzionale (Università, C.N.R. etc.) che privati (industrie e centri produttivi) non possono fare a meno del contributo delle competenze matematiche. Inoltre il canale tradizionale dell’insegnamento secondario, preferito da molti giovani specialmente del Sud, è lungi da essere saturo ed offre tutt’ora una buona opportunità di lavoro e di scelta di vita Salento SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Università “Cà Foscari” di Venezia SBOCCHI PROFESSIONALI I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono attività professionali e tecniche in diversi ambiti di applicazione, quali attività produttive e tecnologiche di laboratori (bio-sanitario, industriale, veterinario, alimentare e biotecnologico, enti pubblici e privati di ricerca e di servizi) e servizi a livello di analisi, controllo e gestione; in tutti quei campi pubblici e privati dove si debbano classificare, gestire ed utilizzare organismi viventi e loro cosituenti, e gestire il rapporto fra sviluppo e qualità dell’ambiente; negli studi professionali multidisciplinari impegnati nei campi della valutazione di impatto ambientale, dell’elaborazione di progetti per la conservazione e per il ripristino dell’ambiente e della biodiversità e per la sicurezza biologica. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi de L’Aquila BASILICATA Università degli Studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi del Sannio e Benevento; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli”Federico II”; Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Ferrara FIRULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine LAZIO Università “Campus Bio-Medico” Roma; Università degli Studi della Tuscia; Università degli Studi di ROMA “La Sapienza”; Università degli Studi Roma Job corrieredell’università Tre; Università degli Studi di Roma”Tor Vergata” LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano-Bicocca; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi Insubria Varese-Como MARCHE Università Politecnica delle Marche; Università degli Studi di Camerino; Università degli Studi di Urbino”Carlo Bo” n Il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) dell’Università del Piemonte Orientale (sede di Alessandria) propone corsi di base quali le lauree triennali in Scienze Biologiche, Chimica, Informatica. Le lauree triennali trovano il loro naturale sbocco in lauree magistrali, quali Biologia, Scienze Chimiche e Informatica. Negli anni, però, l’evoluzione della ricerca più avanzata ha costituito la base per nuove iniziative didattiche, quali le lauree in Scienze dei Materiali (sede di Vercelli), la laurea magistrale in collaborazione con l’Università di Torino (Fisica dei Sistemi Complessi) e una magistrale europea (Erasmus Mundus) in Informatica. Il master “Materiali per Energia e Ambiente” e quello in “Analisi e Gestione dei Rischi da Rifiuto contenente amianto per l’ambiente e la salute” completano il quadro dell’offerta formativa per l’A.A. 2013/2014. Le tesi di laurea che vengono svolte nei laboratori del DISIT, attrezzati sia con apparecchiature di base, sia con grandi strumentazioni, sfociano spesso in pubblicazioni su riviste internazionali. Queste attività sono state volute dal territorio e rappresentano un’opportunità per i nostri giovani laureati di entrare in contatto con la matrice produttiva e gestionale della società in Italia e in Europa. Il forte legame fra attività scientifiche e mondo produttivo pubblico e privato è testimoniato dall’alta percentuale di nostri studenti che trovano impiego a meno di un anno dal conseguimento della laurea (dati Alma Laurea). Nel nostro Dipartimento la didattica è supportata da una ricerca sperimentale e teorica, di base o applicata, che raggiunge livelli estremamente elevati come verificabile dai giudizi del Comitato d’Indirizzo per la Valutazione della Ricerca, dall’elevato numero di programmi di ricerca nazionali ed europei finanziati negli ultimi anni e da più di 500 pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali realizzate nel passato biennio. Su tale attività di ricerca si basano i dottorati di ricerca attivi nel nostro Dipartimento. 56 scienze della formazione OFFERTA FORMATIVA scienze della formazione ACCESSO: libero/programmato a livello locale L-15 Scienze del turismo L-19 Scienze dell’educazione e della formazione L-20 Scienze della comunicazione L-24 Scienze e tecniche psicologiche LM-85 Bis Scienze della formazione primaria OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea della classe devono aver acquisito: conoscenze teoriche di base e competenze operative nelle scienze pedagogiche e metodologicodidattiche, integrate da ambiti differenziati di conoscenze e competenze; conoscenze teorico-pratiche per l’analisi della realtà sociale, culturale e territoriale, e competenze per elaborare, realizzare, gestire e valutare progetti educativi; abilità e competenze pedagogico-progettuali, metodologico-didattiche, comunicativorelazionali, organizzativo-istituzionali al fine di progettare, realizzare, gestire e valutare interventi e processi di formazione continua, anche mediante tecnologie multimediali e sistemi di formazione a distanza; una solida cultura di base nelle scienze della formazione dell’infanzia e della preadolescenza finalizzata ad acquisire competenze specifiche, saperi trasversali, metodi e tecniche di lavoro e di ricerca per gestire attività di insegnamento/apprendimento e interventi educativi nei servizi; il possesso fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell’U- PARLA l’esperto Annamaria Russo, Docente ed educatrice laureata Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli SBOCCHI PROFESSIONALI Secondo la sua esperienza, chi dovrebbe scegliere di frequentare un corso di laurea in scienze della formazione? Coloro che amano le discipline umanistico/sociali. Che hanno una naturale inclinazione al lavoro di gruppo, che amano stare tra la gente e lavorare per il prossimo. Che voglio trasmettere le proprie conoscenza agli altri pur predisponendosi all’ascolto degli altri, nella consape- n Sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea sono in attività di educatore e animatore socio-educativo nelle strutture pubbliche e private che gestiscono e/o erogano servizi sociali e socio-sanitari (residenziali, domiciliari, territoriali) previsti dalla legge 328/2000 e riguardanti famiglie, minori, anziani, soggetti detenuti nelle carceri, stranieri, nomadi, e servizi culturali, ricreativi, sportivi (centri di aggregazione giovanile, biblioteche, mediateche, ludoteche, musei, ecc.) nonché servizi di educazione ambientale (parchi, ecomusei, agenzie per l’ambiente, ecc.); sbocchi occupazionali sono anche in attività professionali come formatore, istruttore o tutor nei servizi di formazione professionale e continua, pubblici, privati e del privato sociale, nelle imprese e nelle associazioni di categoria; come educatori nei nidi e nelle comunità infantili, nei servizi di sostegno alla genitorialità, nelle strutture prescolastiche, scolastiche ed extrascolastiche, e nei servizi educativi per l’infanzia e per la preadolescenza. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli studi “G.D’Annunzio” – Chieti-Pescara; Università degli studi dell’Aquila BASILICATA Università degli studi della Basilicata CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli studi Suor Orsola Benincasa, Napoli; Università degli studi di Salerno (Fisciano) EMILIA ROMAGNA Università degli studi di Bologna; Università degli studi di Ferrara; Università degli studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli studi di Trieste; Università degli studi di Udine LAZIO Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli studi “La Sapienza”; Università degli studi Tor Vergata; Università degli studi Roma Tre; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma LIGURIA Università degli studi di Genova Job corrieredell’università LOMBARDIA Università degli studi di Bergamo; Università degli Studi Insubria VareseComo; Università degli studi di Milano “Bicocca”; Università Cattolica del Sacro Cuore MARCHE Università degli studi Macerata MOLISE Università degli studi del Molise PIEMONTE Università degli studi di Torino PUGLIA Università degli studi di Bari “Aldo OFFERTA FORMATIVA volezza che da tutti coloro che incontriamo sul nostro percorso, c’è qualcosa da imparare. Cosa lascia un percorso formativo come questo? Ovviamente è tutto soggettivo, dipende da come si affronta tale percorso. In linea generale ti lascia una buona formazione dal punto di vista psico/socio/pedagogico Esistono secondo lei differenze d’offerta tra i vari Atenei? Esistono grandi differenze tra i vari Atenei. A volte l’offerta cambia non solo da Ateneo ad corso, ma all’interno di uno stesso Ateneo tra i corsi. In linea di massima però, scelto l’indirizzo che si vuole dare ai propri studi, si hanno mole possibilità di scelta e la preferenza spesso può ricadere su un prof piuttosto che su una particolare materia di studio. Con quali obiettivi o aspettative dovrebbe uno studente immatricolarsi? Uno studente dovrebbe porsi l’obiettivo di una formazione che includa teoria e pratica. Purtroppo, questa è un po’ la pecca del sistema universitario italiano: molta teoria e poca pratica. In realtà ci sono professioni alle quali la laurea ti abilita ma di cui non si ha la benché 57 minima conoscenza. Fin quando non interverrà una buona riforma del sistema universitario, sarà difficile che questa situazione cambi e i ragazzi italiani rischiano di rimanere sempre svantaggiati nel momento in cui tentano di entrare nel mercato del lavoro. L’unico consiglio che mi sento di dare loro, è quello di cercarsi sempre un lavoro, anche se diverso dai propri studi e lontano dalle proprie aspirazioni. Qualunque tipo di lavoro aiuta a maturare competenze e soprattutto insegna a stare in un gruppo e a lavorare con quel gruppo per un comune obiettivo. Crede che in termini di sbocchi occupazionali i laureati in scienze della formazione siano penalizzati o avvantaggiati rispetto a chi esce da altri dipartimenti? Sono assolutamente penalizzati. Esiste ancora qualcuno che non sa di cosa si tratta e addirittura la figura dell’educatore non è né conosciuta né riconosciuta benché sia fondamentale nel contesto sociale in cui viviamo. E’ un po’ quello che dicevo prima: l’università italiana ha delle grosse falle. Andrebbe migliorata secondo standard europei. Ciò vale per ogni tipo di corso di laurea. m.d.a. PARLA la studentessa Valeria Buccill, Scienze della Formazione Roma Tre aspettative poichè le materie che affrontiamo sono molto specifiche per il corso di studio in scienze della formazione e sviluppo risorse umane, e in più abbiamo anche la possibilità di confrontarci con le aziende perché il nostro corso di studi prevede anche un tirocinio, e ritengo che dovrebbe essere inserito in tutte le facoltà visto che da la possibilità di mettere in pratica le competenze che acquisiamo attraverso l’apprendimento formale. Perché hai deciso di frequentare questo Un pregio ed un difetto di questo percorso di studi.. corso di laurea? Un pregio del corso di studi sono i docenti con cui ci confrontiamo, Ho deciso di frequentare questo corso di i quali cercano di trasmettere la vera essenza di ciò che spiegano, laurea poiché ritengo che nella situazione e le materie inserite nel percorso di studi trovano un riscontro nella odierna sia necessario valorizzare le risorse umane. Grazie a questo realtà di tutti i giorni. Un difetto potrebbe riguardare la tipologia di percorso di studi potrò apprendere l’utilizzo degli strumenti idonei argomenti che sono di difficile applicazione. per poter affrontare questa questione nel migliore dei modi, sopratCome vedi il tuo futuro dopo l’Università? tutto in questo momento di crisi in cui le aziende che attraversano Penso che il mio futuro dopo l’Università sarà sicuramente impemomenti negativi decidono di tagliare i costi sulla formazione, non gnativo ma sono certa di poter trovare la giusta motivazione per capendo che proprio grazie ad essa possono migliorare e crescere. affrontare le sfide che mi si presenteranno davanti. Ti sei mai pentita della tua scelta? Cosa vuoi fare da grande? Non mi sono mai pentita della mia scelta, anzi andando avanti Vorrei occuparmi del potenziamento dello sviluppo delle risorse mi sono resa sempre più conto che le materie trattate sono molto umane intese come valore aggiunto per la nostra società. Mi piaceinteressanti e coinvolgenti, e penso rebbe inoltre riuscire ad avviare un’ che mi potranno essere utili per Condizione occupazionale e formativa attività in proprio di orientamento ( apportare il mio contributo per lo Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: coaching, formazione esperenziale), sviluppo della nostra società. - Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 50,3% e formazione (attività in presenza e L’offerta formativa con cui ti - Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 15,2% attività a distanza attraverso l’uso stai misurando soddisfa le tue - Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 34,5% di ICT). aspettative? *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 m.d.a L’offerta formativa soddisfa le mie DOVE SI STUDIA n Moro” ; Università degli studi di Foggia; Università degli studi del Salento SARDEGNA Università degli studi di Cagliari; Università degli studi di Sassari SICILIA Università degli studi di Catania; Università degli studi di Enna Kore; Università degli studi di Messina; Università degli studi di Palermo TOSCANA Università degli studi di Firenze; Università degli studi di Siena TRENTINO ALTO ADIGE Università degli studi di Bolzano UMBRIA Università degli studi di Perugia; Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” VENETO Università degli studi di Padova; Univer- Job corrieredell’università sità degli studi di Verona VALLE D’AOSTA Università degli studi della Val d’Aosta TELEMATICHE Università Telematica “Italian University line”; Università Telematica Pegaso; Università Telematica Niccolò Cusano; Università Telematica Guglielmo Marconi 58 OFFERTA FORMATIVA scienze delle attività motorie e sportive ACCESSO: numero programmato a livello locale L-22 Scienze delle attività motorie e sportive OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo di base del Corso è quello di fare acquisire ai laureati conoscenze scientifiche nei vari campi delle attività motorie dell’uomo, con particolare riguardo alle aree: tecnico-sportiva, preventiva, manageriale ed educativa. Nell’area tecnico-sportiva, vengono acquisite conoscenze fondamentali sulla teoria e i metodi didattici delle varie tipologie di discipline sportive, praticate soprattutto a livello ludico e amatoriale. Nell’area preventiva vengono acquisite conoscenze per il mantenimento della migliore efficienza fisica lungo l’arco dell’intera vita, in soggetti normali che necessitino di prevenire le patologie correlate alla sedentarietà mediante uno stile di vita attivo e salutare. Nell’area manageriale, si apprendono nozioni di natura giuridico-amministrativa che regolano il mondo delle attività motorie negli ambiti: sportivo, ricreativo, educativo, preventivo e industriale. Nell’area educativa si acquisiscono conoscenze sull’educazione motoria espressivo-comunicativa, valorizzando lo sviluppo delle capacità, delle competenze e dello sviluppo motorio in età evolutiva. Tali obiettivi vengono raggiunti mediante lezioni frontali, prevalentemente guidate dai docenti, ed incontri seminariali interdisciplinari, che stimolino le capacità degli allievi al collegamento longitudinale e trasversale dei contenuti delle varie discipline. PARLA IL professore Claudio Stefanelli, Presidente del Corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive - Università di Bologna In primis, perché uno studente dovrebbe iscriversi ai corsi di studio di Scienze motorie? I due punti principali su cui viene basata questa scelta sono generalmente il “sentirsi portati” per un settore e ovviamente le possibilità di lavoro offerte dalla laurea. Per quanto riguarda il primo punto, spesso la passione per lo sport e l’attività fisica è una molla che spinge una futura matricola verso le Scienze motorie e sicuramente questo lo aiuterà nel suo percorso. In questi corsi vengono studiati tutti gli aspetti legati all’esercizio fi- n SBOCCHI PROFESSIONALI Il corso è prevalentemente metodologico e prevede il proseguimento degli studi in uno del Corsi di laurea magistrale del settore motorio sportivo (classi LM-47, LM-67, LM-68) o in eventuali master di I livello. In alternativa, dopo opportuna formazione professionale, il laureato può svolgere i seguenti ruoli professionali e relative funzioni negli ambiti occupazionali indicati: Professionista delle attività motorie e sportive: conduce e controlla l’esecuzione di programmi di attività motorie individuali e di gruppo a carattere educativo, ludico-ricreativo, sportivo e finalizzate al recupero e al mantenimento del benessere psico-fisico, mediante la promozione di stili di vita attivi; conduce e controlla attività di fitness individuali e di gruppo. Sbocchi professionali in strutture pubbliche e private e afferenti all’associazionismo ricreativo sociale. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Parthenope” EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Ferrara; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale;; Università degli Studi di Roma”Tor Vergata”; Università degli Studi di Roma “Foro Italico” LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi InsubriaVarese-Como; Job corrieredell’università Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi di Pavia MARCHE Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo n OFFERTA FORMATIVA scienze motorie 59 sico e allo sport, partendo dalle basi biologiche, acquisendo poi un grande Bisogna premettere che lo scopo del corso di laurea triennale di primo bagaglio di conoscenze tecnico-pratiche, per arrivare agli aspetti psicologi- livello è quello di fornire le conoscenze basilari per la preparazione di un ci, pedagogici e sociologici, senza trascurare il lato giuridico ed economiprofessionista dell’attività fisica, in grado di agire e prendere decisioni co. Questo approccio multidisciplinare rappresenta la grande ricchezza dei in modo autonomo. Il laureato che voglia specializzarsi i settori specifici nostri corsi che hanno l’obiettivo di preparare un professionista in grado potrà poi proseguire gli studi iscrivendosi ai corsi di laurea magistrale di secondo livello. di muoversi a 360 gradi nel variegato mondo delle attività motorie, dallo sport di alto livello alle più diffuse pratiche di fitness. La laurea di primo livello offre ottime possibilità di lavoro. Una parte significativa di questo successo è indubbiamente attribuibile alle competenMolti studenti sono frenati dal numero chiuso: lei come giudica questa modalità d’accesso? ze di tipo pratico-applicativo che vengono acquisite dallo studente. Inoltre Per quanto riguarda i corsi di Scienze motorie, il numero programmato è un punto assolutamente qualificante per l’ingresso nel mondo del lavoro una necessità praticamente irrinunciabile, in quanto questi corsi preveè il tirocinio obbligatorio, svolto il secondo e terzo anno, durante il quale lo studente trascorre alcune centinaia di ore “in azienda”, avendo modo di dono un notevole numero di ore di attività pratica ed esercitazioni, che rappresentano un aspetto fondamentale per la preparazione dello studente. applicare sul campo le conoscenze acquisite e di entrare nelle logiche del mondo del lavoro. Queste attività qualificanti esigono impianti e attrezzature specifiche e Quali sono i reali sbocchi occupazionali legati al mondo delle scienze se le si vogliono eseguire seriamente possono essere seguite solo da un motorie? numero determinato di studenti. Nell’Università di Bologna vi sono oltre In questo periodo di crisi, il settore non sembra avere sofferto in modo 300 posti suddivisi nelle due sedi in cui è svolto il corso: 200 a Bologna e particolare. Gli sbocchi occupazionali specifici sono nel campo tecnico100 a Rimini.nI futuri studenti non devono essere frenati dalle selezioni, sportivo (preparatore atletico, personal trainer e figure affini che operano ma anzi devono abituarsi a muoversi in ambienti competitivi. A Bologna ai più vari livelli), nel settore organizzativo e gestionale (società sportive, abbiamo un test costituito da 60 domande a quiz su materie prestabilite aziende legate all’esercizio, impianti), nell’attività legata al tempo libero che sono matematica, fisica, chimica e logica; inoltre oltre un quinto delle (palestre, piscine, centri fitness, spa, ecc.), nella promozione della salute, domande è di “cultura generale e sportiva”, proprio per fare emergere anche operando con anziani o disabili. Il settore dell’attività fisica comunanche la passione per lo sport e il movimento. Come sono organizzati i corsi di Scienze motorie? que è in continua evoluzione e non escludo per i futuri laureati anche la I corsi di Scienze motorie sono strutturati secondo il percorso 3+2. possibilità di “inventarsi un lavoro”. Un settore di particolare importanza Abbiamo quindi un corso di laurea triennale di primo livello, a cui si è quello legato alla sanità pubblica. In diverse regioni sono già attivi degli accordi con le Aziende sanitarie, che permettono ai nostri laureati accede dopo la maturità, che è quello che interessa alle future matricole. Questo corso assume nomi differenti nelle diverse Università, ma è di operare in questo settore. Infine, lo studente fortemente motivato verso sempre contraddistinto dal codice L22. I nomi più comuni sono “Scienze un’attività di studio e ricerca, dopo la laurea magistrale potrà accedere al delle Attività Motorie e Sportive” e “Scienze Motorie”. Lo studente Dottorato di ricerca o indirizzarsi verso l’insegnamento. può quindi fermarsi alla laurea di primo livello, avvicinandosi subito alla In termini occupazionali, consiglierebbe un’esperienza all’estero? realtà lavorativa, oppure può proseguire gli studi. Il laureato che voglia Un’esperienza all’estero è sempre consigliabile, indipendentemente acquisire competenze più ampie in settori specifici potrà continuare il suo dalle aspettative di lavoro. Le Università offrono diverse opportunità percorso formativo iscrivendosi ai corsi di laurea magistrale di secondo per trascorrere periodi all’estero, ma il programma di scambi Erasmus è livello, di durata biennale, che completano il percorso 3+2. Sono previsti sicuramente il più “gettonato”. tre corsi magistrali: il primo in Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva, Un messaggio per le nuove matricole. per preparatori atletici e professioni affini; il secondo invece, in Scienze e Innanzitutto, raccomando alle future matricole di informarsi bene sulle Tecniche dell’Attività Motoria Preventiva e Adattata, si occupa di formare caratteristiche del corso di laurea a cui intendono iscriversi e di discutere la professionisti competenti aspetti più scelta in modo approfondito in famiglia e legati al benessere e alla salute; la terza con gli amici. Quindi, una volta presa la laurea magistrale, in Management delle decisione, il consiglio è quello di buttarsi Condizione occupazionale e formativa Attività Motorie e Sportive, è rivolta agli a capofitto nell’impresa con entusiasmo, Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: volontà e spirito di sacrificio, partendo aspetti gestionali del mondo dello sport e - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 62,5 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 15,9 % dell’esercizio. già dalla preparazione alla prova di ac- hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 21,6 % La preparazione offerta dai corsi di cesso, ricordando che è solo impegnanScienze motorie è adeguata al mercato dosi a fondo che si raggiunge la meta. *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 del lavoro? Raffaele Nappi DOVE SI STUDIA Moro”; Università degli Studi di Foggia SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari SICILIA Università degli Studi di Catania; Libera Università della Sicilia Centrale “Kore” sede Enna; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università di PISA; Università degli Studi di Firenze UMBRIA Università degli Studi di Perugia Job corrieredell’università VENETO Università degli Studi di Padova; Università degli Studi di Verona UNIVERSITA’ TELEMATICHE Università Telematica San Raffaele Roma 60 OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA scienze politiche ACCESSO: libero/ a seconda delle facoltà con test valutativo L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace L-16 Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione L-39 Servizio sociale OBIETTIVI FORMATIVI Il corso prevede i primi due anni in comune durante i quali vengono impartiti insegnamenti di base propri delle Scienze Politiche; in particolare Statistica, Economia Politica, Storia Contemporanea, Storia Moderna, Istituzioni di Diritto Pubblico, Diritto Privato, Diritto dell’Unione Europea, Sociologia, Politica economica, Storia delle dottrine politiche, Storia delle istituzioni politiche, Scienza politica. Tali insegnamenti forniscono sia la preparazione di base interdisciplinare propria delle Scienze Politiche, sia il livello di conoscenze adeguato a una scelta consapevole del percorso successivo e all’efficace utilizzo/spendita di esso. A tali insegnamenti si aggiunge quello dell’inglese quale fondamento delle abilità linguistiche richieste e contemplate dal CdL. A partire dal terzo anno, il corso si articola in due orientamenti, che rispondono agli obiettivi formativi specifici sotto esplicitati e appaiono finalizzati a rispondere al crescente grado di specializzazione e professionalizzazione richiesto dal mondo del lavoro. PARLA il professore Diego Lazzarich, Ricercatore e professore di Storia delle Dottrine Politiche “Jean Monnet”, Seconda Università - Napoli Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 53,9 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 16,1 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 29,9 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 SBOCCHI PROFESSIONALI Professore cosa è cambiato nel passaggio dalla Facoltà al dipartimento? Per gli studenti non molto, infatti così come avveniva fino all’anno scorso, essi continuano a iscriversi a un Corso di laurea triennale o magistrale… Che poi questo sia gestito da una struttura denominata “Facoltà” o “Dipartimento” poco cambia. Molto è cambiato, invece, da un punto di vista organizzativo. Le n La formazione prevista pone il laureato in grado di accedere con mansioni di medio livello ad una vasta gamma di professioni e di carriere in diversi ambiti, conformemente all’orientamento prescelto. In particolare, i laureati nell’orientamento politico-internazionale potranno accedere a professioni impiegatizie e giornalistiche in organismi ed imprese a vocazione internazionale, servizi di relazioni con l’esterno e uffici stampa, organizzazioni internazionali governative e non governative, imprese ed organizzazioni private che operino su scala internazionale. I laureati nell’orientamento politico-sociale costituiranno il naturale bacino di riferimento per le organizzazioni della società civile correlate al volontariato e al non profit, associazioni di categoria, servizi collegati alla stampa specialmente in relazione a tematiche politiche e sociali, nel settore della ricerca sociale e di mercato. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo CALABRIA Università della Calabria; Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Università degli Studi di Salerno; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli “Parthenope” EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi Roma Tre; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma; Università degli Studi della Tuscia LIGURIA Università degli Studi di Genova Job corrieredell’università LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi di Milano - Bicocca MARCHE Università degli Studi di Macerata; Università degli Studi di Camerino; Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” MOLISE Università degli Studi del Molise n 61 Facoltà, prima, si occupavano principalmente di proporre e organizzare l’offerta formativa per gli studenti e i Dipartimenti di promuovere e coadiuvare la ricerca tra gli studiosi. Oggi esiste solo il “Dipartimento”: una megastruttura che è il prodotto delle due precedenti e che, soprattutto, si deve occupare di tutte quelle attività che prima erano gestite separatamente. Diciamo che siamo in una fase ancora di transizione in cui le nuove logiche stanno lentamente consolidandosi. Ma, di fatto, non credo che gli studenti abbiano percepito tutti questi scossoni perché spesso continuano a parlare di Facoltà. Molte matricole scelgono ogni anno di iscriversi a Scienze politiche. Pensa che il numero chiuso sia la soluzione migliore sia per un corso di studi più qualificato sia per la selezione al mercato del lavoro? Quello del rapporto tra qualità e numero è un tema molto importante ma che ha due risvolti molto diversi. Il numero chiuso nasce essenzialmente dall’esigenza di limitare la quantità di persone che accederanno a una professione per evitare di inflazionarla. Il caso di Scienze Politiche è profondamente diverso. I laureati in questo Corso di laurea hanno la possibilità di intraprendere strade professionali diverse. Non c’è, quindi, l’esigenza specifica di limitare il numero dei potenziali laureati. Se poi si lega il discorso del numero a quello della qualità, il discorso cambia. È chiaro che limitando il numero degli studenti si ha la possibilità di seguirli con maggiore attenzione nel corso del loro percorso formativo, ma nel nostro caso, grazie ai testi di valutazione che gli studenti fanno, vediamo che essi sono molto soddisfatti del rapporto studenti-docenti dei nostri Corsi di laurea. Cosa risponde a chi pensa che l’insegnamento delle scienze politiche dovrebbe essere meno tradizionalista e più internazionalista? Penso che il campo di studi delle scienze politiche debba essere attento ad entrambi gli aspetti. La politica è caratterizzata sia dalla gestione della cosa pubblica all’interno dello Stato, sia dai rapporti che gli Stati intrattengono con altri Stati o con organizzazioni internazionali in generale. Occorre dare agli studenti la possibilità di intraprendere il percorso che maggiormente si avvicina alle loro sensibilità e aspirazioni. Per questo oltre ai Corsi di laurea più ‘tradizionali’ il nostro Dipartimento offre anche un Corso di laurea magistrale in “Relazioni e Organizzazioni Internazionali”. Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come questo? Gli ambiti occupazionali privilegiati per i laureati in Scienze Politiche sono le pubbliche amministrazioni a livello locale, regionale e nazionale, le istituzioni europee ed internazionali, le organizzazioni governative e non governative, le organizzazioni no-profit, gli enti pubblici e privati con specifiche esigenze collegate alla comunicazione istituzionale ed alle relazioni pubbliche. Ci tengo a sottolineare che grazie alla formazione offerta da Scienze Politiche gli studenti hanno la possibilità di frequentare, al termine della laurea, master altamente specialistici in grado di fornire con un solo anno una formazione altamente professionalizzante in un settore specifico. Un consiglio alle future matricole. Scegliere il Corso di laurea che più appassiona e avere la consapevolezza che lo studio è un percorso che porta a una crescita sia professionale sia personale che determinerà in modo profondo il resto della vita. a.d.r PARLA la laureata Cristina Liguori, Laureata in Scienze Politiche Federico II Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato? Nel caso della Federico II, ho trovato l’impostazione troppo istituzionale e poco all’avanguardia. Al contrario, ad esempio, dell’Orientale di Napoli, dove ho notato che il corso di laurea è molto più aggiornato ed al passo con i tempi. La preparazione offerta dalle università, secondo te, è realmente adeguata alle richieste del mercato del lavoro? Per quanto riguarda la preparazione verso il mondo del lavoro credo che Scienze Politiche non sia capace di indirizzare realmente i suoi laureati: tanta teoria e poca pratica. Però lo rifarei. Questo è il bello, perché ti forma e ti dà la possibilità di spaziare in molti settori. Un consiglio ai ragazzi. Sapere già da adesso se indirizzarsi verso la carriera concorsuale o meno. Parlo di ministeri ed enti pubblici. Se non ne hanno intenzione, scienze politiche serve solo per cultura personale e a fare il giornalista. Ripeto, io la trovo perfetta per affrontare i concorsi. Ma poi i concorsi ci sono realmente? Quali sono stati i punti di forza e di debolezza nello studio delle scienze politiche I punti di forza di Scienze Politiche della Federico II sono tanti. Innanzitutto c’è un piano formativo multidisciplinare che ti prepara alla carriera concorsuale in qualsiasi settore. Le materie, dal diritto all’economia, dalla storia alla filosofia, sono base fondamentale per ogni tipo di concorso. Il punto di debolezza è lo stesso: troppe materie, se non le incanali nel verso giusto tendono a confonderti. DOVE SI STUDIA PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orinetale”Amedeo Avogadro”-Vercelli; Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi del Salento; Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” SARDEGNA Università degli Studi di Cagliari; Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TRENTINO Università degli Studi di Trento TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena Job corrieredell’università UMBRIA Università degli Studi di Perugia VALLE D’AOSTA Università della Valle D’Aosta VENETO Università degli Studi di Padova TELEMATICHE LINK CAMPUS Università; Università Telematica Guglielmo Marconi; Università Telematica Niccolò Cusano; Universita’ Telematica Unitelma Sapienza 62 scienze statistiche OFFERTA FORMATIVA scienze statistiche ACCESSO: libero L-41 Statistica OFFERTA FORMATIVA 63 Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 51,3 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 15,1% - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 33,5 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 PARLA IL professore Fabio Grasso, Direttore Dipartimento di Scienze Statistiche Roma “La Sapienza” (in collaborazione con Marco Alfò, professore di Inferenza statistica multivariata) SBOCCHI PROFESSIONALI OBIETTIVI FORMATIVI l laureato deve acquisire oltre un’adeguata padronanza degli strumenti matematico-statistici una solida preparazione nelle discipline economico-sociali. Dovrà possedere, inoltre, gli strumenti analitici e concettuali per l’interpretazione e la soluzione di problemi economicosociali. Il carattere interdisciplinare degli studi permetterà di applicare le sue conoscenze allo scopo di comprendere fenomeni complessi. Tali conoscenze e capacità saranno acquisite e verificate con interrogazioni orali, esercizi scritti, test di profitto e produzioni di lavori (relazioni, tesine, elaborati, prove pratiche). Tra gli obiettivi previsti gli studenti dovranno essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione. Sbocchi occupazionali e attività professionali sono nel campo dell’apprendimento e della diffusione della conoscenza statistica. I laureati potranno inserirsi come esperti qualificati, in grado di produrre e gestire l’informazione qualitativa e quantitativa. I corsi di laurea in questa area mirano a una formazione integrata, in grado di far orientare il laureato nei diversi ambiti del sociale e gli garantiscono una buona flessibilità per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro. Già con una laurea di primo livello, si può prevedere l’inserimento del laureato in Statistica, economia e società in amministrazioni, aziende, agenzie e istituti di ricerca che operano nel campo dell’analisi dei bisogni di famiglie e individui; nelle organizzazioni del terzo settore; negli enti territoriali - comuni, province e regioni, aziende sanitarie (ASL); in tutte le strutture della rete del Sistema Statistico Nazionale (Sistan), tanto a livello nazionale che territoriale. DOVE SI STUDIA CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; Università degli Studi del Sannio di Benevento EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza” LOMBARDIA Università degli Studi di Milano-Bicocca PIEMONTE Università degli Studi di Torino Job corrieredell’università PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” SICILIA Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli Studi di Firenze VENETO Università degli Studi di Padova Direttore, cosa è cambiato nel passaggio dalla Facoltà al Dipartimento? Il passaggio della responsabilità dei Corsi di studio (lauree e lauree magistrali) dalla Facoltà al Dipartimento ha fatto sì che il Dipartimento consideri ora la didattica come elemento fondamentale, al pari della ricerca, della propria attività. Questo ha comportato, nell’ultimo biennio, un considerevole impegno organizzativo, innanzitutto finalizzato alla creazione di una segreteria didattica, per le esigenze di studenti e docenti, e di una sezione del sito web del Dipartimento in grado di fornire tutte le informazioni e i servizi necessari, per studenti e docenti. Più in generale, tenuto conto dell’abitudine dei giovani (e delle rispettive famiglie) a far riferimento all’offerta formativa delle Facoltà per la scelta dei propri percorsi di studio universitari, il Dipartimento ha ritenuto necessario avviare un rapporto, da consolidare e ampliare nel tempo, con alcune scuole secondarie superiori al fine di far meglio conoscere contenuti e sbocchi professionali dei propri percorsi di studio. Secondo lei, lo studente che si approccia a questo tipo di studi, deve avere già determinate caratteristiche? Direi di no, se si intende fare riferimento a conoscenze pregresse che vadano oltre le nozioni generali di matematica di base che, peraltro, sono ampiamente ridiscusse, a partire dai precorsi che ogni anno i docenti della materia impartiscono prima dell’inizio delle lezioni. Penso inoltre che, come avviene in molti altri campi, siano di aiuto l’amore per la conoscenza, l’interesse per nuovi ambiti di ricerca e il desiderio di superare i propri limiti attuali. Il mercato premia i vostri laureati? Direi senz’altro di sì. Dai dati a nostra disposizione, possiamo dedurre un ottimo assorbimento dei nostri laureati (in particolare, oggi, i laureati magistrali) da parte del mercato: infatti, circa il 90% dei nostri laureati ha accesso a un lavoro stabile in meno di tre anni dal conseguimento del titolo di studio. Il poten- ziamento della comunicazione della propria offerta didattica, intrapresa recentemente dal Dipartimento, sta facendo emergere quello che è un privilegio “storico” dei Corsi di studio delle Scienze statistiche: mi riferisco alla domanda dei nostri laureati, accresciutasi negli ultimi anni, con sbocchi professionali immediati, molto interessanti e spesso anche con la concreta possibilità di assumere, nel tempo, posizioni di alta responsabilità. C’è, ovviamente, ancora molto da fare per cercare di avvicinare il più possibile il rigore e la ricerca accademica ai temi predominanti della nostra situazione economica; in proposito, ritengo che il Dipartimento abbia i mezzi e le professionalità necessarie per dare una risposta positiva a questa sfida. Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come questo? Molte, alcune delle quali attendono ancora di essere delineate. Penso a professioni nel campo dell’economia quantitativa, della finanza e delle assicurazioni, della statistica applicata alla biologia e alla medicina, alle reti sociali, che tanto stanno influenzando il nostro attuale modo di esistere e, probabilmente, continueranno a farlo ancor di più negli anni futuri. L’evoluzione delle piattaforme della comunicazione rende sempre più necessaria la presenza di professionalità in grado di analizzare, e comprendere, la parte essenziale dell’enorme volume di informazioni, spesso poco strutturate e quindi complesse, che sono e saranno sempre più spesso disponibili.Tra i Corsi di studio del Dipartimento segnalo quello che, al termine di un percorso di studi quinquennale, forma l’attuario, esperto nella progettazione e gestione di prodotti assicurativi e previdenziali, il cui Albo nazionale ha più di ottanta anni di vita. Un consiglio alle future matricole? Semplicemente quello di vivere la vita accademica nel modo più felice possibile, sfruttando appieno le strutture che l’Università e, in particolare, il Dipartimento mettono a loro disposizione, interagendo con i docenti, cercando di farsi parte attiva nella propria formazione, chiedendo sempre di più e cercando comunque di impegnarsi al massimo delle proprie possibilità. Uno studente felice e consapevole è un ottimo (forse il migliore) investimento per il futuro della nostra società. Da questo punto di vista, il rapporto studenti/docenti dei Corsi di studio del Dipartimento permette un’ interazione efficace e positiva e, quindi, un risultato migliore. a.d.r. 64 sociologia OFFERTA FORMATIVA sociologia ACCESSO: libero/ test valutativo a seconda degli atenei L-40 Sociologia OBIETTIVI FORMATIVI I laureati nei corsi di laurea della classe devono possedere: un’adeguata conoscenza delle discipline sociologiche e delle scienze sociali; una buona padronanza del metodo della ricerca sociologica e di parte almeno delle tecniche proprie dei diversi settori di applicazione, in particolare con competenze pratiche ed operative, relative alla misura, al rilevamento ed al trattamento dei dati pertinenti l’analisi sociale. Inoltre acquisiranno un’adeguata conoscenza della cultura organizzativa dei contesti lavorativi; capacità di inserimento in lavori di gruppo; saranno in grado di collocare le specifiche conoscenze acquisite nel più generale contesto culturale, economico e sociale, sia esso a livello locale, nazionale o sovranazionale; utilizzeranno efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Non ultime, le competenze e gli strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione. SBOCCHI PROFESSIONALI Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 53,9 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 16,1 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 29,9 % *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 Il corso di laurea in Sociologia si propone di offrire un insieme polivalente di conoscenze e competenze spendibili in molti dei settori più qualificati del mondo del lavoro: ricerche politicosociali, ricerche di mercato, comunicazione istituzionale, comunicazione d’impresa, analisi delle organizzazioni, gestione delle risorse umane, progettazione dei piani di riqualificazione urbana, valutazione delle politiche sociali. Tra i possibili sbocchi professionali: specialista di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro; specialista nei rapporti con il mercato; specialista nelle pubbliche relazioni, dell’immagine e simili; specialista in scienze sociologiche e antropologiche; tecnico addetto all’organizzazione e al controllo della produzione; tecnico dei servizi di informazione e di orientamento scolastico e professionale; tecnico dei servizi di collocamento. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi Roma Tre LOMBARDIA Università Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi di MilanoBicocca MARCHE Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” Job corrieredell’università PUGLIA Università degli Studi del Salento SICILIA Università degli Studi di Catania TOSCANA Università di Pisa TRENTINO ALTO-ADIGE Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova OFFERTA FORMATIVA PARLA IL PROFESSIONISTA Michele Ruschioni, Giornalista Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Una laurea in sociologia e poi… Come sei arrivato al giornalismo? E’ arrivato primo il giornalismo e poi Sociologia. Ho avuto una grandissima fortuna: avere le idee molto chiare ancor prima di iscrivermi al corso di laurea che ho poi concluso. C’è stata una coerenza tra i tuoi studi e il lavoro che oggi svolgi? Assolutamente si. Anche se i vecchi giornalisti di un tempo, quelli per intenderci forgiati a suon di articoli scritti con la Lettera 22, vorrebbero che il mestiere si imparasse sopratutto sul campo. Il che è vero, ma solo in parte. Ad una buona pratica, alla sana e edificante gavetta nelle piccole redazioni, va affiancato, oggi, un serio e costruttivo percorso di studi. La teoria è importante. E secondo me, guardando l’offerta dell’università pubblica, il corso di laurea in sociologia è il migliore. Meglio di Lettere e meglio, molto meglio, anche di Scienze delle Comunicazioni. La disoccupazione è in crescita in tutte le fasce di laureati. I disoccupati non escono, quindi, solo da sociologia? La disoccupazione colpisce chi non ha le idee chiare e spera che con la laurea si possano spalancare, in maniera automatica, le porte del PARLA IL PRofessore Federico Neresini, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Sociologiche Università di Padova Professore, quale sarà il ruolo del sociologo nella società del futuro? Per il sociologo si aprono grandi opportunità nella società del futuro, sia nel settore dei servizi più innovativi, come per esempio quelli legati al web, sia in quello dei servizi che già conosciamo (cura delle persone, ricerche di mercato e marketing, selezione e formazione del personale, ...) e in quelli che sarà necessario sviluppare per gestire al meglio la convivenza fra culture diverse. Tali opportunità però vanno individuate e colte, non si può attendere che si manifestino nella forma della classica “offerta di lavoro”. Per questa ragione non ha senso pensare alla sociologia come un percorso di ripiego: solo chi si impegna seriamente e chi assume un atteggiamento proattivo potrà raccogliere soddisfazioni lavorative. Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come Job 65 mondo del lavoro. Nulla di più mendace. Se passa questo messaggio ci ritroveremo con neolaureati disoccupati e depressi. Insomma un mix che non auguro a nessuno. Cosa fare allora: cercare l’idea guida e far si che quello che si studia, fossero anche bislacche teorie sui massimi sistemi, abbiano un appiglio sulla realtà di ogni giorno e in quella, assai pragmatica, del mondo del lavoro. Le aziende sono a caccia di persone con questi requisiti. Ma certo è giusto avere la consapevolezza che i tempi sono duri per tutti. Quale valore aggiunto ti hanno lasciato questi studi? Utilizzo spesso questa metafora un po’ cruda ma che rende l’idea: la sociologia mi ha aperto la mente, esattamente come un apriscatole fa con i barattoli. Il riferimento all’apriscatole non è casuale. Alcuni esami e alcune materie, se non avessi dovuto studiarle per forza, non le avrei mai affrontate e approfondite. Questa apertura mentale, unita ad una sana creatività che viene stimolata da questi studi, mi ha dato la forza per superare i tanti ostacoli incontrati durante il mio percorso professionale. Cosa consiglieresti ai ragazzi che stanno per iscriversi all’area sociologica? Chi si iscrive a questa facoltà ha di solito un sogno nel cassetto. Utilizzate questi studi per realizzarlo e se non doveste riuscirci sono certo che, mentre percorrerete la vostra strada, vi compiranno innanzi altre vie, altri percorsi ed altre possibilità. Noi laureati in sociologia, diversamente da altri, sapremo cogliere queste opportunità. Perché siamo più bravi? No. Semplicemente siamo più malleabile e capaci di leggere i cambiamenti del nostro incasinatissimo mondo. a.d.r. questo? Le professioni sono quelle legate ai settori di cui parlavo, ma la cosa più importante per un laureato in sociologia è sapere che non troverà mai un avviso “cercasi sociologo”, bensì numerosi ambiti lavorativi dove la sua preparazione e la sua capacità di guardare alla realtà nella prospettiva particolare della sociologia rappresentano preziose risorse. Del resto, la stessa capacità di proporsi sul mercato delle professioni è un buon indicatore della bravura di un sociologo. Il settore ricerca offre importanti sbocchi professionali anche ai vostri studenti? La ricerca sociologica è una componente fondamentale della nostra società e lo sarà sempre di più. Anche in Italia siamo in grado di realizzare ricerca sociologica di buon livello, con qualche punta di eccellenza, tanto all’università quanto in alcuni centri di ricerca. Per individuare le eccellenze bisogna guardare alla rete delle relazioni internazionali e ai curricula dei team leader. Cosa si sente di dire alle future matricole? Sfruttate al meglio le occasioni che vi vengono offerte durante l’università per costruirvi solide conoscenze e competenze di base e per sperimentare contesti e situazioni nuove. Non rinunciate ai vostri sogni e non abbandonate troppo presto le vostre inclinazioni; se l’università non vi pare sufficiente cercate anche altrove e diventate protagonisti della vostra formazione. a.d.r. corrieredell’università 66 OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA servizi sociali ACCESSO: numero programmato tramite prova d’ammissione L-39 Servizio sociale SBOCCHI PROFESSIONALI OBIETTIVI FORMATIVI I laureati del corso di laurea in Servizio Sociale potranno svolgere tutte le attività professionali relative al servizio sociale all’interno di Ministeri (Giustizia, Lavoro, Sanità, ecc.), Enti locali, servizi alla persona e centri riabilitativi; nonché nei servizi per i minori con problemi di giustizia e in quelli per gli adulti delle amministrazioni penitenziarie e presso le prefetture, nelle case di riposo, nelle case-famiglia e in quelle di accoglienza per le donne maltrattate. Potranno inoltre sostenere l’esame di stato per l’accesso alla professione di assistente sociale (cat. B). Il corso, nello specifico, prepara alle professioni di assistenti sociali e tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale. DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi de L’Aquila CALABRIA Università della Calabria; Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa EMILIA ROMAGNA Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi di Parma LAZIO Università degli Studi di Cassino; Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi Roma Tre; Libera Università degli Studi “Maria SS.Assunta” Roma Il corso è finalizzato all’acquisizione delle conoscenze fondamentali nel campo delle scienze del servizio sociale, della sociologia, delle discipline mediche e psicologiche, del diritto, delle discipline eticofilosofiche, della politologia, della storia, dell’antropologia, dell’economia, degli strumenti di base per la ricerca sociale e l’analisi delle politiche sociali. Il corso ha lo scopo di formare un operatore che svolga la propria attività nell’ambito dell’assistenza sociale e dei servizi sociali pubblici e privati, tenendo conto delle modalità operative del sistema organizzativo in cui egli opera. I laureati di questo corso di studi devono essere in grado di occuparsi della comprensione e delle analisi della richiesta presentata dall’utente del servizio al fine di attivare un percorso di assistenza rispetto alla domanda e/o al problema presentato. Particolare attenzione è data all’analisi ed allo studio dei bisogni e delle risorse presenti sul territorio sviluppando organiche forme di collaborazione con gli enti locali ed i soggetti pubblici e privati operanti in tale ambito settoriale. All’interno del percorso formativo un’importanza fondamentale è attribuita alle attività di tirocinio grazie alle quali è possibile sviluppare competenze che consentono di lavorare in equipe ed acquisire sul campo conoscenze nelle principali aree di intervento del servizio sociale Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: - proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 53,9 % - non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 16,1 % - hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 29,9 % LIGURIA Università degli Studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Milano – Bicocca; Università Cattolica del Sacro Cuore MARCHE Università degli Studi di Macerata; Università degli Studi di Urbino “Carlo BO” MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”-Vercelli; Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Università degli Studi del Salento SARDEGNA Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Libera Job corrieredell’università *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 Università della Sicilia Centrale “KORE” sede Enna; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo; TRENTINO-ALTO ADIGE Libera Università di Bolzano; Università degli Studi di Trento; Università degli Studi di Trieste TOSCANA Università degli Studi di Firenze; Università di Pisa; Università degli Studi di Siena UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova Università “Cà Foscari” di Venezia Università degli Studi di Verona TELEMATICHE Università Telematica Guglielmo Marconi 67 turismo ACCESSO: libero/test valutativo L-15 Scienze del turismo OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso di studi in ambito turistico intende fornire agli studenti una preparazione muldisciplinare di base a carattere prevalentemente umanistico, a partire dalla quale costruire approfondimenti in ambito economico, giuridico e manageriale, ambiti disciplinari maggiormente accentuati in relazione al percorso formativo scelto per poter operare in maniera proficua nel settore del turismo. Riportiamo sotto i principali corsi di laurea: • Scienze del Turismo (gestione di servizi turistici in specifici settori che necessitano di una elevata qualificazione cognitiva e professionale nelle attività del settore turistico) • Formazione di Operatori Turistici (comprensione delle problematiche legate ai diversi aspetti del settore ed alla formazione delle figure professionali) • Programmazione e Promozione Turistica (competenze organizzative e gestionali per ideare, pianificare, organizzare e promuovere iniziative turistiche andando incontro alle più innovative politiche sociali di tutela dell’ambiente e della persona) • Scienze del Turismo e Comunità Locale (integrazione e ottimizzazione dell’offerta turistica con la realtà sociale, culturale e economica locale) Turismo, Culture e Territorio (gestione ed organizzazione dei servizi turistici all’interno dei mercati specifici a livello locale, nazionale e internazionale) • Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale (capacità operative nel settore delle tecniche turistiche, nell’analisi di mercato e nella gestione delle aziende operanti nell’industria dell’ospitalità e in quella della cultura) • Economia e gestione dei servizi turistici (gestione delle problematiche dei sistemi economici e delle imprese del settore turistico; l’analisi economica; promozione e fruizione dei beni e delle attività culturali) • Turismo per i Beni Culturali (gestione, organizzazione e promozione dei servizi turistici attraverso la fusione tra conoscenze manageriali e cultura umanistica grazie) • Progettazione e Gestione del Turismo Culturale (gestione, organizzazione e promozione dei servizi turistici con attenzione alla crescita culturale e sociale ed alla valorizzazione delle risorse locali, nazionali, internazionali, esempi di sviluppo sostenibile) • Scienze del Turismo e dello Sport (progettazione, programmazione e promozione del “tempo libero” nelle sue articolazioni del turismo e dello sport) DOVE SI STUDIA ABRUZZO Università degli Studi di Teramo CALABRIA Università della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapien- SBOCCHI PROFESSIONALI Per le politiche economiche di molti Paesi il turismo costituisce un settore di notevole importanza contribuendo in misura sostanziale alla formazione del PIL; è per questo motivo che questo settore possiede forti potenzialità di espansione in generale e nell’ambito dello sviluppo sostenibile in particolare. L’area di studi in ambito turistico ha l’obiettivo di formare professionisti con un profilo turistico qualificato in relazione ai due ambiti in cui si articola il settore turistico: quello territoriale (istituzioni pubbliche, parchi, consorzi, musei, sistemi turistici) e quello imprenditoriale (imprese, agenzie private, catene alberghiere, compagnie nazionali e internazionali, ecc.). Gli sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea si collocano in diversi ambiti quali il turismo, l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la comunicazione turistica per il mercato dell’editoria tradizionale, multimediale e negli uffici stampa di enti e di aziende del settore, i laureati potranno svolgere, inoltre, incarichi gestionali ed organizzativi in diversi ambiti di servizi per il turismo e della promozione del territorio. Riportiamo sotto i principali sbocchi professionali per i diversi corsi di laurea:manager specializzato in gestione alberghiera, turistica e ricreativa; ; esperto di analisi del mercato turistico esperto in promozione turistica per conto di amministrazione ed enti; esperto di turismo sostenibile; esperto in comunicazione marketing turistico; tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni; guide ed accompagnatori specializzati; animatori turistici; agenti di viaggio; specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro; specialisti dell’economia aziendale; agenti di pubblicità; specialisti nelle pubbliche relazioni, dell’immagine e simili; specialisti nell’acquisizione e nella commercializzazione di beni e servizi; responsabile studi e ricerche presso Enti e Istituti del settore turistico; manager di musei, beni culturali, siti archeologici. za”; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Università degli Studi di Salerno LOMBARDIA Università degli Studi di Milano – Bicocca; Università degli Studi Insubria VareseComo; Libera Università di lingue e comunicazione IULM-MI MARCHE Università degli Studi di Macerata MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi di Torino; Università Job corrieredell’università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”-Vercelli SARDEGNA Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Messina; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università di Pisa VENETO Università degli Studi di Padova 68 beni culturali OFFERTA FORMATIVA beni culturali L-1 Beni culturali OBIETTIVI FORMATIVI SBOCCHI PROFESSIONALI Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del recupero ambientale. Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le “altre attività formative” e potranno definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento ai corrispondenti profili professionali. La laurea crea le basi per l’esercizio delle seguenti professioni: Scrittori e poeti, Dialoghisti e parolieri, Redattori di testi per la pubblicità, Redattori di testi tecnici, Giornalisti, Archivisti, Bibliotecari, Curatori e conservatori di musei, Grafici, Allestitori di scena. I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico; storico-artistico; archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente); possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione e alla valorizzazione nel settore dei beni culturali; possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano; essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. Il percorso formativo mira a coniugare un’adeguata conoscenza di base dell’intero spettro di discipline a carattere umanistico con approfondite competenze nell’ambito dei vari campi dei Beni Culturali. Un ruolo di primaria importanza, a questo fine, riveste la padronanza degli aspetti giuridici ed istituzionali relativi ad amministrazione e gestione del patrimonio, presupposto basilare di una corretta ed efficace valorizzazione, ugualmente imprescindibile in tutta la vasta gamma tipologica in cui il settore si articola (archeologico, storico-artistico e architettonico, librario e documentario). Particolare attenzione viene conferita alla sfera della comunicazione, allo scopo di raggiungere la piena capacità interpretativa ed espressiva, che possa avere, oralmente e per iscritto, opportune ricadute sia sul piano scientifico che su quello divulgativo. La totalità degli insegnamenti tende inoltre a costruire e a consolidare una metodologia di ricerca pienamente consapevole, attraverso il diretto confronto con i temi attualmente di maggior rilievo in ciascuna area disciplinare, mediante l’ausilio degli strumenti bibliografici più idonei, cartacei e on line. Ancora, componenti essenziali della formazione risultano l’apprendimento di almeno un’altra lingua europea oltre all’italiano e la conoscenza dei principali programmi informatici in uso. DOVE SI STUDIA ABRUZZO BASILICATA Università degli studi della Basilicata CALABRIA Università degli studi della Calabria CAMPANIA Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”*; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; Università degli Studi di Salerno EMILIA ROMAGNA Università degli studi di Bologna; Univer- sità degli Studi di Parma FRIULI VENEZIA GIULIA Università degli Studi di Udine; Università degli studi di Trieste LAZIO Università degli Studi di Roma “La Sapienza”*; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Università degli Studi Roma Tre; Università degli Studi della Tuscia LIGURIA Università degli studi di Genova LOMBARDIA Università degli Studi di Milano; Univer- Job corrieredell’università sità Cattolica del Sacro Cuore; Università degli Studi di Pavia; MARCHE Università degli Studi di Macerata. MOLISE Università degli Studi del Molise PIEMONTE Università degli Studi di Torino PUGLIA Università degli studi del Salento; Università degli studi di Bari; Università degli studi di Foggia SARDEGNA Università degli studi di Cagliari; n OFFERTA FORMATIVA PARLA l’esperto Stefania Pistone, Laureata in Beni Culturali Guida turistica Esiste secondo lei una distinzione nell’offerta formativa che propongono i vari atenei per le stesse classi di laurea? Non sono molto informata sui corsi di laurea in Beni Culturali del nuovo ordinamento, essendomi laureata nel 2005 secondo il vecchio ordinamento. Non credo comunque ci siano particolari differenze tra Atenei italiani per quanto riguarda l’offerta formativa in beni culturali. In alcuni Atenei non si accede a tutte le classi di laurea. Perché un ragazzo dovrebbe scegliere di iscrivere al corso di laurea in beni culturali? Le risponderei per passione e per sete di conoscenza. Ad oggi la laurea in conservazione dei beni culturali non offre sbocchi lavorativi immediati, ma tanta buona cultura e molti spunti di approfondimento. E’ un percorso che può servire ad un futuro lavorativo, a patto che si sia in grado di inventarsi un lavoro e che si possiedano delle risorse anche economiche da investire a tale scopo. C’è un settore in questo ambito che assicura maggiori possibilità PARLA LO STUDENTE Annamaria Nardi, Studente Beni Culturali Università degli Studi di Salerno Perché Beni Culturali? Ho scelto Beni Culturali perché fin da piccola ho avuto la passione per l’arte. Me l’hanno trasmessa i miei genitori che mi hanno sempre portato con loro a visitare musei. Ci sono secondo te ostacoli insormontabili durante il percorso? Non credo che ci siano ostacoli insormontabili durante il percorso di studi, almeno io non ne ho mai incontrati. Qual è l’esame che fin qui hai trovato più interessante? Sono due gli esami che mi hanno appassionato di più in questi anni, Teoria e Storia del Restauro (purtroppo da quest’anno disattivato) e Storia della critica d’arte, entrambi tenuti dalla prof.ssa Trotta. C’è secondo te congruità tra quello che studi e quello che farai da grande? 69 di impiego? Il turismo è una buona prospettiva, o il marketing dei beni culturali. Non ci sono figure ben definite in questi settori, quindi serve molta inventiva e tanta fortuna. E’ un paradosso che in Italia non si investa in questi settori, ma purtroppo è anche una tristissima realtà. E’ un mondo per pochi eletti, e non è detto che siano tutti meritevoli. Cosa consiglierebbe ai giovani che stanno valutando di iscriversi a beni culturali? Di non perdere mai la speranza, di coltivare la propria passione e continuare a studiare, ma di stare con i piedi ben saldi a terra. Consiglio di essere pronti ad usare le proprie conoscenze e a sporcarsi le mani per costruirsi una carriera. Non ci busseranno alla porta nella maggior parte dei casi. Il mestiere dello storico dell’arte, quello del critico d’arte, l’insegnante di storia dell’arte o il restauratore non sono degli sbocchi plausibili o tangibili. Io ho una laurea col massimo dei voti e due master di II livello. Sono abilitata all’insegnamento, ho fatto ricerca, pubblicato dei saggi e insegnato all’università. Mi hanno pagata una volta sola in 4 anni per una ricerca per il comune di Roma. Oggi faccio la guida turistica a Roma, sto costruendo il mio lavoro con dei validi colleghi e amici e sono molto felice e fortunata. In bocca al lupo a tutti! Raffaele Nappi Premettendo che ancora non so bene cosa vorrei fare da grande, credo che le materie previste dal piano di studi siano adatte per chi voglia lavorare nel campo dei Beni Culturali Cosa ti aspetti dal titolo di studio verso il quale sei diretto? Spero che con questo titolo di studio riesca a trovare un lavoro che mi faccia alzare la mattina con la voglia di andarci L’Università offre delle strade privilegiate per accedere al mondo del lavoro? Penso che forse l’Università possa offrire strade privilegiate per il mondo del lavoro solo se ci si specializza in qualcosa di molto preciso e particolare. m.d.a Condizione occupazionale e formativa Laureati di primo livello del 2011 occupati ad un anno: Proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 39,8% Non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea 17,8% Hanno iniziato a lavorare dopo la laurea 42,2% *fonte: Almalaurea, indagine anno 2012 DOVE SI STUDIA Università degli Studi di Sassari SICILIA Università degli studi di Catania; Libera Università della Sicilia Centrale “KORE”; Università degli Studi di Palermo TOSCANA Università degli studi di Firenze; Università de- gli studi di Pisa, Università degli studi di Siena TRENTINO ALTO ADIGE Università degli Studi di Trento UMBRIA Università degli Studi di Perugia VENETO Università degli Studi di Padova; Univer- Job corrieredell’università sità “Cà Foscari” di Venezia, Università degli Studi di Verona TELEMATICHE Università Telematica Internazionale Uninettuno: Operatore dei Beni Culturali (Roma). 70 accademia di belle arti OFFERTA FORMATIVA accademia di belle arti ACCESSO: esame di ammissione OBIETTIVI FORMATIVI PARLA il direttore Giuseppe Ardeani, Direttore Accademia di Firenze Secondo lei, lo studente che si approccia a questo tipo di studi, deve avere già determinate caratteristiche? Sì, mi pare logico che lo studente che sceglie un percorso di studi all’accademia, trattandosi di percorso di alta formazione e specializzazione artistica, sia in possesso tanto di una spiccata capacità creativa individuale e un’attenzione particolare al mondo dell’immagine, quanto di un corredo di conoscenze preliminari e di prerequisiti indispensabile per elaborare i contenuti del processo formativo accademico, che è sostanzialmente un processo che coniuga teoria e prassi, il pensiero e la pratica in quel “fare come sapere” che costituisce la centralità dell’accademia, non solo per ciò che concerne le Arti visive (quelle che originariamente si definivano come Belle Arti: pittura, scultura, decorazione e grafica d’arte), ma anche per quelle progettuali, fra le quali la scenografia. Il mercato premia i vostri laureati? Con una frase scontata si potrebbe dire che, come dalla Facoltà di Lettere non si esce poeti o scrittori, altrettanto dall’Accademia non si esce artisti. E tuttavia l’arte è l’<oggetto> dell’Accademia, che significa e comporta il più ampio esercizio della creatività intesa a 360 gradi, e corredata da una qualificata n L’’Accademia delle Belle Arti fa parte del sistema di Alta Formazione Artistica e Musicale, ed è parte del comparto universitario italiano che fa capo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR-AFAM), al quale afferiscono le istituzioni italiane preposte alla formazione alle arti, alla musica e allo spettacolo. Solitamente l’offerta formativa è divisa in due momenti di studio:corsi accademici di Primo Livello (trienni ordinamentali) in: decorazione, grafica, pittura, scenografia, scultura, didattica dell’Arte. Superato il primo ciclo di studi si può accedere al secondo, il (biennio specialistico sperimentale) in progettazione e Cura degli Allestimenti Artistici, progettazione Plastica per la Scenografia Teatrale, arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi - Indirizzo Decorazione, Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi - Indirizzo Grafica, Arti Visive e Nuovi Linguaggi espressivi - Indirizzo Pittura; Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi - Indirizzo Scultura; Cultura del Costume (ad esaurimento). Ovviamente l’offerta di corsi e specializzazioni varia da Ateneo ad Ateneo. SBOCCHI PROFESSIONALI Un giovane laureato alla Accademia delle Belle Arti ha davanti a se diverse opportunità di carriera. Ci sono i percorsi cosiddetti tradizionali collegati alla formazione dell’artista (arti visive, plastiche, decorative, dello spettacolo) ma anche quelli connessi alla creazione artistica attraverso la tecnologia moderna. Cinema, teatro, media televisivi e radiofonici, animazione locale e territoriale, restauro, promozione, eventi. Da qualche anno le Accademie hanno sviluppato particolare interesse per la comunicazione audiovisiva perché i mille mestieri legati all’elaborazione creativa della fotografia, del cinema e del video, offrono sbocchi interessanti. I sintesi, ecco un ventaglio delle professioni: Libero professionista; scenografo, pittore, arredatore, insegnate, grafico, fotografo, illustratore, scultore, curator e tutte quelle professioni legate alla salvaguardia e conservazione dell’immenso patrimonio artistico culturale del nostro Paese. DOVE SI STUDIA Abruzzo Accademia Di Belle Arti Di L’aquila CALABRIA Accademia Di Belle Arti Di Catanzaro; Accademia Di Belle Arti Di Reggio Calabria; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di S.Agata Li Battiati (Ct) “Abadir” Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Stefanaconi - Vibo Valentia “Fidia” CAMPANIA Accademia Di Belle Arti Di Napoli EMILIA ROMAGNA Accademia Di Belle Arti Di Bologna; Accademia Di Belle Arti Legalmente OFFERTA FORMATIVA professionalizzazione tecnico-operativa che coniuga le pratiche discese dall’illustre tradizione con quelle derivate dalle nuove tecnologie. Da un censimento compiuto qualche anno fa dall’Accademia di Firenze risulta che oltre il 63% dei diplomati d’Accademia resta agganciato alle attività professionali di carattere artistico, vuoi nell’esercizio della vera e propria attività di artista, vuoi in quella di docente o nell’altra ancora di operatore artistico. Il mercato assorbe soprattutto le professionalità legate alla scenografia (non solo scenografi, ma pure scenotecnici, illuminotecnici, tecnici della macchineria teatrale). Quali sono le professioni del futuro legate a un campo come questo? Atteso che le Arti visive anche nei loro sviluppi contemporanei mantengono un ambito di interesse assolutamente primario: penso soprattutto alla pittura, alla scultura, alla grafica d’arte, alle grandi collezioni museali e al mercato del settore, credo che a tale livello urga porre una distinzione fra gli ambiti professionali attinenti all’identità del territorio, con tutta la ricchezza delle sue peculiarità, anche nelle forme di quell’artigianato artistico che dovrebbe essere tutelato e sviluppato, e gli ambiti più generali di una professionalizzazione a carattere europeo che dovrebbe rappresentare un segno forte del futuro. Nel primo caso le professioni discese dall’ambito della decorazione, intesa anche nel senso di cultura del progetto (dal decoro urbano alla ceramica, al design dell’oggetto), potrebbero vantare un notevole appeal, proprio in funzione della richiesta di “bellezza” che sempre più è connessa alla qualità della vita. Nel secondo, i settori dell’illustrazione, della fotografia e del video, delle nuove tecnologie per l’arte potrebbero essere i volani di nuove professionalità legate alla sfera dell’immagine e della sua produzione. Mentre discorso a parte meriterebbe tutta la realtà dei patrimoni artistici e dei beni culturali di cui è depositario il paese: anche in questo caso l’Accademia, con gli indirizzi volti alla valorizzazione del patrimonio e alla didattica dell’arte potrebbero avere qualcosa da dire in termini di produzione di professionalità qualificate su attività settoriali che dovrebbero essere fortemente implementate per la conservazione, la fruizione e la gestione di tali beni. Un consiglio ai nuovi iscritti? Se pur oggi la questione della professionalizzazione è aspetto primario per il futuro, tale da richiedere un impegno e una determinazione totale del giovane, tuttavia inviterei gli studenti che intendono iscriversi all’Accademia a coniugare questa aspettativa legittima con quella dell’amore e della passione per l’arte e per la creatività artistica, che è invece aspetto puramente gratuito, ma da cui nasce l’arricchimento dello spirito cui deve continuare a guardare la cultura. In fondo l’arte, in quanto parte fondamentale del sapere umanistico, deve continuare ad essere generatrice di quel carattere utopico che costituisce molla basilare dell’esistenza umana, e che accomuna centinaia e migliaia di persone, perché portatrice di un progetto di confronto e di scambio culturale fra i popoli e le civiltà, a partire dagli stati uniti d’Europa. 71 PARLA L’esperta Annalisa Sirignano, Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Napoli La tua passione per la foto è precedente o successiva agli studi? La mia passione per la fotografia, inizia da piccola. Mio nonno e mio zio erano due appassionati, quindi ho avuto il piacere di crescere in questo mondo e non l’ho più abbandonato. Ho scelto di studiare la tecnica fotografica per affinare la mia passione e crescere professionalmente perché vorrei vivere di questo. A parte la tecnica cosa credi ti abbia lasciato questo percorso di formazione? Per me la fotografia è un’arte, qualcosa per poter esprimere il mio punto di vista nel mondo, gli studi mi hanno permesso di accrescere il mio bagaglio e di conoscere punti di vista diversi per poter esprimere al meglio ciò che voglio dire con questo fortissimo mezzo d’espressione. Il momento più difficile della tua carriera universitaria? Di momenti difficili durante l’università ce ne sono molti, e tutti gli studenti possono confermarlo. Le ansie, la corsa per realizzare i propri sogni. A volte non si viene capiti e altre volte invece va tutto come deve andare. Il mio momento no è stato per un esame al quale sono stata bocciata ben 3 volte. L’esame di Storia dell’arte antica, è stato il mio penultimo esame e la cosa divertente è che, oggi quando ricordo quel periodo, mi viene in mente solo il giorno in cui l’esame finalmente l’ho preso (e anche con un bel 27!). Ero molto felice, ero a un passo in meno dal mio sogno! Sei uscita da poco dal mondo accademico: cosa ti aspetti ora? Io cerco di mirare sempre al massimo. Sono convinta che per la realizzazione dei propri sogni, c’è bisogno di un ingrediente fondamentale: noi. Dobbiamo essere i primi a credere in noi stessi e nel nostro sogno, altrimenti nessuno potrà incuriosirsi. Mi auguro quindi il meglio ed essendo testarda e (fortunatamente) ancora giovanissima, io ci credo al mio meglio! Voglio lavorare nella moda (fotograficamente), e lo farò DOVE SI STUDIA Riconosciuta Di Ravenna LAZIO Accademia Di Belle Arti Di Frosinone; Accademia Di Belle Arti Di Roma; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Roma “Rome University Of Fine Arts”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Viterbo “Lorenzo Da Viterbo” LIGURIA Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Genova “Accademia Ligustica”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Sanremo (Im) “Istituto I. Duncan” Job corrieredell’università LOMBARDIA Accademia Di Belle Arti Di Milano “Brera”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Bergamo “Carrara” ; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Brescia “Laba” - Libera Accademia Di Belle Arti; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Brescia “Santagiulia”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Como “Aldo Galli” ; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Milano “Acme” ; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Milano n “Naba” - Nuova MARCHE Accademia Di Belle Arti Di Macerata; Accademia Di Belle Arti Di Urbino (Ps) PIEMONTE Accademia Di Belle Arti Di Torino “Albertina”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Cuneo; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Novara “Acme” PUGLIA Accademia Di Belle Arti Di Bari; Accademia Di Belle Arti Di Foggia; Accademia Di Belle Arti Di Lecce. SARDEGNA Accademia Di Belle Arti Di Sassari SICILIA Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Agrigento “Michelangelo”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Catania “Nike”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Ragusa “Mediterranea”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di S.Martino Delle Scale (Pa) “Abadir”; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Siracusa “Rosario Gagliardi”; Accademia Di Belle Arti Job corrieredell’università Legalmente Riconosciuta Di Trapani “Kandinskij”; Accademia Di Belle Arti Di Catania; Accademia Di Belle Arti Di Palermo; TOSCANA Accademia Di Belle Arti Di Carrara; Accademia Di Belle Arti Di Firenze. UMBRIA Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Perugia “Pietro Vannucci” VENETO Accademia Di Belle Arti Di Venezia; Accademia Di Belle Arti Legalmente Riconosciuta Di Verona “Cignaroli” 72 conservatori OFFERTA FORMATIVA conservatori PARLA IL NEODIPLOMATO Augusto Palmieri, Diplomato al Conservatorio di S.Cecilia a Roma La tua passione per la musica è precedente o successiva alla scelta del tuo percorso di studi? La mia passione per la musica e per il pianoforte è precedente alla scelta del mio percorso di studi. Risale a quando avevo 6 anni. Un pomeriggio mi trovavo a giocare a casa di un mio compagno di classe e ascoltai a una sua lezione di pianoforte. I miei genitori mi proposero di fare una prova, e, appena provai, rimasi entusiasta. Nonostante gli alti e i bassi di un percorso di studi lungo come quello di uno strumento musicale, la musica mi ha sempre sostenuto con il conforto necessario. Quanto credi sia servito questo percorso formativo? Fui ammesso al Conservatorio di S. Cecilia di Roma all’età di 13 anni. Da quel momento il mio percorso formativo prese una strada delineata dai programmi di conservatorio e dalla disciplina che l’ambiente - da un lato - e lo studio rigoroso dello strumento dall’altro - richiedono. Oltre al piacere di poter saggiare in prima persona la bellezza delle grandi opere della storia della musica, ciò che più di ogni altra cosa mi ha lasciato questo percorso formativo è il rigore, la disciplina, l’onestà (lo strumento non mente mai) della pratica e dell’esercizio quotidiano, nonché il sacrificio che biso- n OBIETTIVI FORMATIVI - SBOCCHI PROFESSIONALI I Conservatori formano esperti in ambito artistico-musicale, musicisti e direttori d’orchestra. Il percorso di studi è anche qui articolato in due cicli. Al termine del primo (triennio) si consegue un diploma accademico di primo livello dopodiché, a termine del secondo ciclo (il biennio) si consegue un secondo titolo accademico. Ci sono precorsi con prova di accesso, pre-diploma universitario per i principianti. Il titolo rilasciato dà l’abilitazione a concertistica ed insegnamento. Strada alternativa è quella di concorsi e premi che offrono la possibilità di inserirsi in cori, orchestre, attività editoriale, quali la critica letteraria e il giornalismo. DOVE SI STUDIA Abruzzo Conservatorio Di L’aquila “Alfredo Casella” ; Conservatorio Di Pescara “Luisa D’annunzio” Conservatorio Di Potenza “Gesualdo Da Venosa” BASILICATA Conservatorio Di Matera “Egidio R. Duni” CALABRIA Conservatorio Di Cosenza “Stanislao Giacomantonio”; Conservatorio Di Reggio Calabria “Francesco Cilea”; Conservatorio Di Vibo Valentia “Fausto Torrefranca” CAMPANIA Conservatorio Di Avellino “Domenico Cimarosa” ; Conservatorio Di Benevento “Nicola Sala” Conservatorio Di Napoli “S. Pietro A Majella”; Conservatorio Di Salerno “G. Martucci” EMILIA ROMAGNA Conservatorio Di Bologna “Giovan B. Martini”; Conservatorio Di Cesena (Fo) “Bruno Maderna” Conservatorio Di Parma “Arrigo Boito”; Conservatorio Di Piacenza “Giuseppe Nicolini” FRIULI VENEZIA GIULIA Conservatorio Di Trieste “Giuseppe Tartini”; Conservatorio Di Udine “Jacopo Tomadini” LAZIO Conservatorio Di Frosinone “Licinio Refice”; Conservatorio Di Latina “Ottorino Respighi”; Conservatorio Di Roma “Santa Cecilia” LIGURIA Conservatorio Di Genova “Nicolò Job corrieredell’università Paganini”; Conservatorio Di La Spezia “Giacomo Puccini” LOMBARDIA Conservatorio Di Brescia “Luca Marenzio”; Conservatorio Di Como “Giuseppe Verdi”; Conservatorio Di Mantova “Lucio Campiani”; Conservatorio Di Milano “Giuseppe Verdi” MARCHE Conservatorio Di Fermo (Ap) “Giovambattista Pergolesi”; Conservatorio Di Pesaro “Gioacchino Rossini” MOLISE Conservatorio Di Campobasso “Lorenzo Perosi” PIEMONTE Conservatorio Di Alessandria “Antonio Vivaldi”; Conservatorio Di Cuneo “G.F. Ghedini” n OFFERTA FORMATIVA 73 gna affrontare in una sfida quotidiana con se stessi. Ciò che rimane non è mai la fatica, tuttavia, bensì la bellezza di crescere insieme al tuo strumento. Perché lo consiglieresti? Lo studio dello strumento è una disciplina rigida e metodica, che al contempo può regalare delle grandissime soddisfazioni. L’unico motivo per cui lo consiglierei è quello dell’insaziabilità della passione e della conoscenza. Suonare uno strumento non vuol dire solamente leggere e riprodurre le note, bensì vuol dire affrontare molte difficoltà, scavare dentro se stessi, farsi una cultura che permetta un’interpretazione corretta del brano, azzardare senza mai essere sguaiati: insomma, muoversi sempre in un equilibrio incerto tra il grande piacere e soddisfazione che deriva da una bella esecuzione e la fatica quotidiana, il sacrificio, la paura di fallire o di non riuscire che spesso circondano momenti difficili. Qual è la prima cosa che farai dopo la laurea? Continuerò a studiare, sia lo strumento sia per l’università, in quanto il diploma non vuole assolutamente dire un punto di arrivo definitivo. Da un lato mi sono quindi iscritto al corso di biennio di specializzazione in pianoforte. Dall’altro continuerò con il percorso di studi in scienze politiche all’università. Sinceramente, ancora non ho deciso riguardo al mio futuro, e vorrò quindi cercare di portare avanti il più possibile entrambe le mie passioni. Hai fiducia nel futuro? Una cosa che ho imparato dallo studio del pianoforte è che lo strumento non mente mai, nel vero senso della parola. Non si può nascondere lo studio non fatto, è impossibile. È più difficile non guadagnarsi il rispetto sul campo, quindi, passando prima per la via dello studio e del sacrificio. I musicisti lo sanno. Allo stesso modo trovo molto ostile il clima che si è sviluppato di recente nel nostro paese nei confronti dei giovani musicisti. La mancanza di fondi per la cultura spesso porta molti ragazzi a non poter sostenere economicamente i propri sogni, e questo è il dispiacere più grande. Oppure alcuni sono costretti a iscriversi comunque all’università perché oggigiorno non è detto che di sola musica si possa vivere. Altri scelgono la strada dell’estero, ma questa strada non è mai semplice e non è detto che altrove la situazione sia tanto migliore. Monica D’Ambrosio PARLA la direttrice Angela Colombo, Direttrice del Conservatorio Vivaldi di Alessandria complementare, oggi si aggiunge tutta una serie di altre materie teoriche e pratiche importanti per il completamento del ciclo di studi. Una delle criticità maggiormente segnalate è proprio la riduzione del tempo da “passare allo strumento”. Per contro è innegabile che una preparazione più approfondita e variegata possa far intravedere a chi si affacci su un mondo del lavoro tanto povero di offerte e prospettive delle possibilità che non si limitino all’aspetto performativo (comunque sempre difficile da realizzare). Da tenere in alta considerazione è comunque tutto l’aspetto di artigianalità dello studio in Conservatorio: è il lavoro di bottega, il mestiere imparato seguendo l’esempio, ascoltandosi l’un l’altro e cimentandosi in progetti di produzione (stagioni di concerti e spettacoli aperti al pubblico) che costituisce una caratteristica unica: in Conservatorio si fa didattica e si fa produzione e le due cose sono strettamente legate. m.d.a. Che tipo di impegno richiede un conservatorio? C’è da studiare, da sacrificarsi (la musica è tiranna) ma la soddisfazione di superare ostacoli, di raggiungere obiettivi, di misurarsi con la storia (da intendere come secoli di repertorio) e con la contemporaneità è impagabile. Cosa si studia e quanto si studia? Al lavoro allo strumento, che nel vecchio Conservatorio costituiva la quasi totalità del percorso insieme a qualche materia DOVE SI STUDIA Conservatorio Di Novara “Guido Cantelli”; Conservatorio Di Torino “Giuseppe Verdi” PUGLIA Conservatorio Di Bari “Niccolò Piccinni”; Conservatorio Di Foggia “Umberto Giordano” Conservatorio Di Lecce “Tito Schipa”; Conservatorio Di Monopoli (Ba) “Nino Rota” SARDEGNA Conservatorio Di Cagliari “Pierluigi Da Palestrina”; Conservatorio Di Sassari “Luigi Canepa” SICILIA Conservatorio Di Messina “Arcangelo Corelli”; Conservatorio Di Palermo “Vincenzo Bellini”; Conservatorio Di Trapani “Antonio Scontrino” TOSCANA Conservatorio Di Ferrara “Girolamo Frescobaldi; Conservatorio Di Firenze “Luigi Cherubini” TRENTINO ALTO ADIGE Conservatorio Di Bolzano “Claudio Monteverdi”; Conservatorio Di Trento “Francesco A. Bonporti” Job corrieredell’università UMBRIA Conservatorio Di Perugia “Francesco Morlacchi” VENETO Conservatorio Di Adria (Ro) “Antonio Buzzolla”; Conservatorio Di Castelfranco Veneto (Tv) “Agostino Steffani”; Conservatorio Di Padova “Cesare Pollini”; Conservatorio Di Rovigo “Francesco Venezze”; Conservatorio Di Venezia “Benedetto Marcello” - Palazzo Pisani; Conservatorio Di Verona “E. F. Dall’abaco”; Conservatorio Di Vicenza “Arrigo Pedrollo” 74 a cura di OFFERTA FORMATIVA teatro & cinema ACCESSO: a numero programmato/ libero, a seconda della Facoltà DOVE SI STUDIA Le istituzioni formative in campo teatrale e cinematografico a carattere privato, sono presenti su tutto il territorio nazionale. A livello statale, oltre ai corsi segnalati nella sezione del DAMS: Accademia Nazionale di Teatro “Silvio D’Amico” (Roma): rilascia titoli equipollenti all’università. Corsi di recitazione e regia. Prova di selezione per l’accesso. www.accademiasilviodamico.itt non solo università 75 Non solo università: ITS L’Università, le accademie delle belle arti ed i conservatori costituiscono gli sbocchi formativi “naturali” al termine del tuo percorso scolastico, ma non sono gli unici. Esiste una via alternativa: diventare tecnico superiore, un lavoratore specializzato, già formato al lavoro, pronto ad affrontare gli aspetti pratico-operativi Centro Sperimentale di Cinematografia (Roma con sedi decentrate in: Abruzzo, Lombardia, Piemonte, Sicilia): fotografia, montaggio, produzione, recitazione, regia, sceneggiatura, scenografia, costume, tecnica del suono. Prova di selezione per l’accesso. www.snc.it Per il teatro inoltre, da considerare le scuole teatrali all’intero dei teatri stabili. PARLA L’esperto Giorgio Marchese, Attore di teatro e protagonista nella fiction “Un medico in famiglia” Dopo la maturità hai trascorso degli anni in “stato confusionale”. Già in quel periodo avevi riflettuto sulla possibilità di diventare attore? A dire la verità penso di non esserne stato assolutamente consapevole, ma sono certo che da qualche parte, nel mio inconscio, esistesse un’idea, che forse mi sembrava un sogno irrealizzabile. Come quando sogni di fare l’astronauta o il calciatore da bambino, poi il rocker da adolescente, e poi improvvisamente ti ritrovi a dover scegliere un lavoro a vent’anni! All’epoca pensavo a divertirmi e a non prendere le cose molto sul serio. Mi sembrava tutto di passaggio. Perché ti sei iscritto al corso teatrale presso il Bel Teatro di Padova? Londra e la vita di una metropoli sono stati fondamentali. È stato lì che ho deciso che al mio ritorno avrei cercato un corso di teatro in Italia e, così feci. Un’esperienza straordinaria e divertente che mi portò ad andare avanti. Una settimana dopo il saggio di fine anno, la compagnia mi chiese di partecipare a uno spettacolo e cominciai così a lavorare sul palcoscenico, seppur saltuariamente. Tuttavia, non ho mai smesso di fare formazione, nella convinzione che in qualsiasi mestiere, ma ancor di più in questo, l’allenamento, lo studio e la conoscenza di diverse tecniche sono fondamentali. Una formazione continua? Job A corsi più classici come “Palcoscenico” al teatro Verdi di Padova, alternavo seminari intensivi diretti da grandi professionisti, o corsi di vocalità o combattimento scenico. Una ricerca continua che non prevede un punto d’arrivo, ma solo tanti punti di partenza. Quali sono le caratteristiche principali che dovrebbe avere una persona che decide di intraprendere la carriera di attore/ attrice? Alcune caratteristiche penso che siano molto simili a quelle che servono per fare altri lavori: la passione prima di tutto. Poi c’è la disponibilità al sacrificio e la forza di volontà, ma se uno ha davvero passione sarà facile. L’unica peculiarità forse è l’essere disposti a mettersi in gioco, in discussione, a nudo, perdendo le proprie sicurezze e le abitudini piccolo borghesi. Quali sono le differenze fondamentali tra la recitazione teatrale e l’interpretazione cinematografica? Le differenze sono esclusivamente tecniche. In un caso sei tu che devi far arrivare la tua espressività al pubblico distante magari 30 metri, nel caso del cinema c’è una macchina da presa che ti scruta. Entrambe devono passare dalla verità. Quanto è importante per un attore/attrice la partecipazione a stage e seminari teatrali per la propria professione? Fondamentale! Anche solo per recuperare la dimensione del gioco e della ricerca senza il bisogno di raggiungere un risultato a tutti i costi. In assenza di performance si è più liberi di sperimentare! E l’errore è magnificamente utile. Un augurio per i giovani aspiranti attori? Innanzitutto che la passione li guidi, che la creatività li attraversi, che la possessione dei personaggi li vinca. E poi che questo paese capisca l’importanza della cultura. Per dare a loro e a tutte le professionalità che lavorano insieme, nel cinema e nel teatro, la possibilità di esprimersi ed emozionare il pubblico. a.c. corrieredell’università Che cosa sono gli ITS Gli Istituti Tecnici Superiori sono “scuole ad alta specializzazione tecnologica”, nate per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. Sono istituiti a livello regionale ed ogni ITS nasce dal concorso di università, imprese e scuole del territorio riunite in una struttura che prende il nome di Fondazione. Pertanto il corso ITS, per sua natura, è “cucito” sui bisogni formativo - professionali a livello locale, in una dimensione internazionale. Gli ambiti di studio corrispondono ad aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del territorio sia a livello locale che nazionale. A seconda delle tue abilità, conoscenze e competenze potrai indirizzarti verso il corso più affine alle tue attitudini. Aree di STUDIO: vademecum sulle eccellenze italiane Come vedrai le aree tecnologiche corrispondono alle eccellenze dell’Italia, vale a dire a quei settori che per risorse naturali, creatività, capacità tecniche contraddistinguono il nostro Paese. Dunque, qualora non fossi interessato ai corsi, conoscere questi settori, costituisce una sorta di orientamento verso i fabbisogni formativo - professionali del tessuto produttivo italico. MANIFATTURA E ARTIGIANATO Tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy MECCANICA IMPIANTI E COSTRUZIONE s Tecniche di disegno e progettazione industriale s Tecniche di industrializzazione del prodotto e del processo s Tecniche per la programmazione della produzione e la logistica s Tecniche di installazione e manutenzione di impianti civili e industriali s Tecniche dei sistemi di sicurezza ambientali e qualità dei processi industriali s Tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell’ambiente s Tecniche di manutenzione, riparazione e collaudo degli apparecchi dispositivi diagnostici s Tecniche di organizzazione e gestione del cantiere edile s Tecniche innovative per l’edilizia Job CULTURA, INFORMAZIONE E TECNOLOGIE INFORMATICHE s Tecniche per la sicurezza delle reti e dei sistemi s Tecniche per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni informatiche s Tecniche per l’integrazione dei sistemi e di apparati TLC s Tecniche per la progettazione e gestione di database s Tecniche di informatica medica s Tecniche di produzione s Tecniche di allestimento scenico SERVIZI COMMERCIALI Tecniche per l’amministrazione economico-finanziaria TURISMO E SPORT s Tecniche di progettazione e realizzazione di processi artigianali e di trasformazione agroalimentare con produzioni tipiche del territorio e della tradizione enogastronomica s Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio IL MIUR E GLI ITS Il Ministro Carrozza mira a valorizzare gli ITS in una dimensione multiregionale per colmare il divario tra domanda ed offerta di lavoro per le professioni tecniche. Tra le misure da adottare: s rafforzamento delle capacità degli ITS di connettersi alle reti per la ricerca industriale, filiere formative, poli tecnologici e amministrazioni locali e centrali; s progetti pilota con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori; s tirocini all’estero per incrementare le competenze dei tecnici superiori nell’ambito dell’internazionalizzazione dei mercati; s promozione dell’apprendistato di terzo livello. corrieredell’università 76 a cura di non solo università lavoro/prime forme di contratto 77 Lavoro? Primo step con lo stage Focus on Caratteristiche, competenze, requisiti e titolo di studio. Addentriamoci nel mondo tecnico superiore. COMPRESENZA DI TEORIA E PRATICA Gi ITS sono caratterizzati da una forte interazione tra lo studio teorico e quello pratico. Lo stage è obbligatorio e corrisponde al 30% complessivo delle ore; il 50% dei docenti reclutati appartengono al mondo del lavoro, cosi da rafforzare il legame tra formazione e le imprese del territorio. COMPETENZE CHE SI ACQUISICONO Principali competenze che acquisirai con la formazione tecnica superiore: s competenze tecniche di base, comuni a tutte le figure di riferimento; competenze linguistiche, comunicative e relazionali; scientifico e tecnologiche; giuridiche ed economiche; organizzativo-gestionali; s competenze tecniche specifiche dei singoli corsi ITS DURATA I corsi ITS hanno una durata biennale, da 2 a 4 semestri, per un totale complessivo di ore che va dalle 1200 alle 2400 ore. TITOLO FINALE Si ottiene il diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento di V° livello EQF (Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) per i percorsi di quattro semestri. Il suddetto diploma permette l’accesso ai pubblici concorsi e alle università con il riconoscimento di CFU. Inoltre, per facilitare la mobilità, il diploma è corredato di DIPLOMA SUPPLEMENT, vale a dire una certificazione, redatta in inglese, che attesta le conoscenze e le competenze acquisite e che gode di un riconoscimento europeo. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il corso assicura una certificazione delle competenze acquisite anche in caso di mancato completamento del percorso formativo. REQUISITI DI SELEZIONE s Diploma di maturità s volontà e radicata decisione del giovane nello scegliere quel particolare percorso tecnico-professionale. La motivazione rappresenta un elemento essenziale s conoscenza della lingua inglese s competenze informatiche s competenze tecnico-professionali PROVA DI SELEZIONE La prova di selezione è articolata nel seguente modo: presentazione del curriculum vitae, lettera motivazionale, svolgimento di test teorici, prove pratiche e colloquio motivazionale. Le singole Fondazioni che erogano i corsi, a loro discrezione, possono organizzare moduli propedeutici di preparazione alla prova di esame. Inoltre, nel punteggio finale, saranno presi in considerazione il voto di diploma, le attestazioni di competenze congruenti certificate ed eventuali esperienze lavorative documentate. Università ed ITS La partecipazione ai corsi ITS non esclude l’iscrizione all’università. Il percorso è particolarmente impegnativo, ma potrebbe rappresentare un’integrazione alla formazione accademica. Ricorda comunque che ITS e corsi di laurea, sono corsi autonomi, come struttura e completezza della figura professionale che delineano. I crediti che acquisisci con il corso ITS potranno essere riconosciuti dall’università compatibilmente con gli obiettivi del corso di laurea di appartenenza e secondo i regolamenti di ateneo. ITS E LO STIVALE Attualmente sono presenti sul territorio 62 ITS. La frequenza non è locale, pertanto si può presentare la domanda di partecipazione, a prescindere dalla regione di provenienza. Ovviamente, nel caso di un corso extra regione dovranno prendersi in considerazione i costi vivi di soggiorno. La presente descrizione vi suggerisce le caratteristiche generali dell’istruzione tecnica superiore, per avere una informazione dettagliata e specifica della struttura dei corsi a livello regionale, visitare il sito indire.it Importante analizzare il bando di partecipazione, erogato da ogni Fondazione che istituisce il corso ITS per valutare nello specifico la figura tecnica di specializzazione ed i requisiti di ammissione. Job corrieredell’università L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle. Steve Jobs L’Italia e’ una Repubblica fondata.. sullo stage, diceva sarcasticamente Beppe Severgnini denunciando come queste prime opportunità di ingresso nel mondo del lavoro rappresentino diffusamente un protrarsi nel limbo del precariato. Il tema e’ scottante e lo e’ ancora di più quello della dis-occupazione giovanile. Un provvedimento nelle nuove strategie del governo e del Ministro del Lavoro Enrico Giovannini prevede l’impiego di circa 200 milioni di euro per avviare decina di migliaia di tirocini remunerati con 500 euro al mese. La formula di primo contatto con il lavoro che consente di acquisire competenze professionali e trasversali e’ stata senz’altro abusata ma per i giovani laureati – dice la XV indagine sulla condizione occupazionale dei laureati di Almalaurea - la qualità delle esperienze e’ alta. “Ad un anno dalla conclusione degli studi, la probabilità di occupazione dei laureati (di primo livello e specialistici) che hanno effettuato stage curriculari è superiore del 12% rispetto a quella di chi non vanta tale esperienza formativa” si legge nel rapporto. Le ultime elaborazioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro si riferiscono al 2010 ma offrono un’informazione importante in questo lungo periodo di crisi: più di 38mila giovani che hanno effettuato uno stage o un tirocinio nel 2010 sono stati poi assunti dalle imprese che li ospitavano. Inoltre, uno stagista su tre è laureato o laureando. Attraverso l’esperienza di stage, o di tirocinio formativo, potrai coniugare formazione teorica e conoscenze pratiche, ciò che ti verrà richiesto ad un vero e proprio colloquio di lavoro. Ogni ateneo dispone di un ufficio deputato al placement e all’attivazione dei tirocini. E’ qui che puoi rivolgerti per pensare sin da subito al tuo piano di lavoro oltre che di studio universitario. COSA SONO Gli stage o tirocini formativi sono un’esperienza formativa che può durare dai 4 ai 24 mesi finalizzata a favorire l’incontro tra giovani e mondo del lavoro e ad acquisire esperienza diretta sul campo. Sono stabiliti dall’articolo 18 della legge 24 giugno 1997 n. 196 e successivamente attivati tramite il decreto interministeriale del 25 marzo 1998 n. 142. A ciò si aggiunge il decreto legislativo 6 settembre 2001 n.368 e il decreto legislativo del 10 settembre 2003 n. 276, che non modifica la normativa precedente. Non si instaura nessun tipo di rapporto di lavoro, nè dipendente nè autonomo, ma è un rapporto tra il tirocinante, l’ente promotore e l’azienda ospitante sia pubblica che privata. Stage curriculari attività formative professionalizzanti nell’ambito di un percorso didattico riferito al corso di studio e finalizzato al conseguimento del titolo finale o all’acquisizione di crediti formativi universitari Job Stage extracurriculari attività formative professionalizzanti che gli studenti affrontano autonomamente come opportunità per l’inserimento nel mondo del lavoro. COME FUNZIONANO Il datore di lavoro ospitante e il soggetto promotore devono sottoscrivere una convenzione con la quale vengono definite le regole generali di svolgimento del tirocinio. In allegato alla convenzione andrà inserito un vero e proprio progetto formativo e di orientamento relativo al tirocinio stesso. A chi puoi rivolgerti per attivare uno stage Agenzie per l’impiego e strutture con funzioni analoghe individuate dalle Regioni; Università e istituti di istruzione universitaria statali e non statali abilitati al rilascio di titoli accademici; Uffici scolastici provinciali e regionali; Scuole statali e non statali che rilascino titoli di studio con valore legale; Centri pubblici di formazione e/o orientamento o centri a partecipazione pubblica o in regime di convenzione con la Regione o la Provincia ovvero accreditati; Comunità terapeutiche, enti ausiliari e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali, ove esistenti; Servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla Regione; Istituzioni formative private non aventi scopo di lucro specificatamente autorizzati dalla Regione. corrieredell’università - 78 a cura di lavoro/prime forme di contratto I DOVERI DEL TIROCINANTE ✓svolgere le attivita’ previste dal progetto formativo e di orientamento ✓rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro ✓mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio ✓seguire le indicazioni dei tutori e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze ✓rispettare i regolamenti aziendali. ANNUNCI DI STAGE PRESSO AZIENDE E ISTITUZIONI www.cliclavoro.it www.repubblicadeglistagisti.it STAGE ALL’ESTERO www.programmaleonardo.net www.europarl.europa.eu LINK I UTIL APPRENDISTATO Ritorno al futuro con l’apprendistato OFFERTA FORMATIVA FORMATIVA PROPOSTA PROPOSTAA.A. A.A.2013-2014 2013-2014 OFFERTA Dipartimento Giurisprudenza Dipartimento di di Giurisprudenza www.giurisprudenza.uniparthenope.it www.giurisprudenza.uniparthenope.it C di ii livello livello:: Corsi orsi di di laurea laurea di -- Scienze dell’organizzazione Scienze dell’amministrazione dell’amministrazione ee dell’organizzazione C orso di l aurea a C iClo u niCo : Corso di laurea a CiClo uniCo: -- Giurisprudenza Giurisprudenza Dipartimento Aziendali ed ed Economici Economici Dipartimento di Studi Aziendali www.disae.uniparthenope.it www.disae.uniparthenope.it C livello: orsi di di laurea di i livello Corsi -- Economia delle aziende aziende Economia e amministrazione amministrazione delle -- Management imprese turistiche turistiche Management delle imprese C livello: orsi di di laurea di ii livello Corsi -- Amministrazione consulenza aziendale aziendale Amministrazione e consulenza Economia dei mercati finanziari -- Economia finanziari internazionali internazionali (attivazione subordinata ad autorizzazione (attivazione autorizzazioneministeriale) ministeriale) Dipartimento di Studi Aziendali Dipartimento Aziendali ee Quantitativi Quantitativi www.economia.uniparthenope.it www.economia.uniparthenope.it Corsi orsi di di laurea laurea di C di i livello livello: -- Economia Economia aziendale Statistica e informatica per -- Statistica per la la gestione gestione delle delleimprese imprese orsi di di laurea laurea di Corsi C di ii ii livello livello:: Management e e controllo -- Management controllo d’azienda d’azienda Management internazionale internazionale ee del -- Management del turismo turismo Come per lo stage e il tirocinio anche l’apprendistato nasce per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante un’esperienza di formazione in un contesto lavorativo. Una differenza c’è però, ed è sostanziale: l’apprendistato è un contratto di lavoro a tutti gli effetti. Sono previsti infatti un salario e tutti i diritti di un lavoratore come malattia, maternità e piena copertura previdenziale. Il contratto si applica seguendo le disposizioni delle Regioni che ricevono le risorse finanziarie dal Ministero del Lavoro. Dura da 6 mesi a 3 anni, ad eccezione per il diploma quadriennale regionale (4 anni) e per particolari profili artigiani (5 anni). Il Governo è molto attento a questa misura che offre opportunità concrete ai giovani e un’ottima possibilità alle imprese che possono assumere nuove professionalità ad un costo del lavoro vantaggioso e godere di un regime contributivo agevolato. COS’E’ Un vero contratto di lavoro per imparare a svolgere ruoli aziendali e conseguire un titolo di studio. E’ un contratto a tempo indeterminato: al termine del periodo formativo, generalmente tre anni, l’impresa e il giovane decidono se interrompere il rapporto o proseguirlo. Oggi l’apprendistato consente di imparare un mestiere, ma anche di diventare un tecnico specializzato o di avviarti alla carriera di quadro o manager aziendale. Queste le tipologie previste dal nuovo Apprendistato, riformato dal Testo Unico del 2011: Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (da 15 a 25 anni) Contratto di assunzione e conseguimento di qualifica o diploma professionale, con certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere (da 18 a 29 anni) Job Contratto di assunzione e conseguimento di qualifica professionale nell’ambiente di lavoro. Apprendistato di alta formazione e ricerca (da 18 a 29 anni) Contratto di assunzione e conseguimento di un titolo tra: diploma di scuola superiore titolo universitario e alta formazione (anche dottorato di ricerca) specializzazione tecnica praticantato e accesso alle professioni regolate da Ordini A chi puoi rivolgerti ✓www.nuovoapprendistato.gov.it/opencms/opencms/ISFOL-IT/Ricerca_per_regione tramite questo link puoi accedere ad una mappa interattiva in cui trovare una ampia documentazione sulle procedure di assunzione con contratto di apprendistato professionalizzante nelle singole Regioni e Province Autonome; le modalità di implementazione dell’apprendistato professionalizzante attraverso la normativa regionale; la regolamentazione e le iniziative in corso a livello territoriale per l’avvio dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e per l’apprendistato di alta formazione e di ricerca. Dipartimento di di Studi Dipartimento Studi Economici Economici ee Giuridici Giuridici www.economia.uniparthenope.it www.economia.uniparthenope.it orsi di laurea di i livello: Corsi C di laurea di i livello: -- Economia Economia e e commercio commercio -- Management Management delle delle imprese imprese internazionali internazionali orsi di laurea di ii livello: Corsi C di laurea di ii livello: Metodi quantitativi quantitativi per -- Metodi per le le decisioni decisioni aziendali aziendali -- Scienze Scienze economiche economiche ee finanziarie finanziarie DipartimentodidiIngegneria Ingegneria Dipartimento www.ingegneria.uniparthenope.it www.ingegneria.uniparthenope.it orsididilaurea laureadidii ilivello livello CCorsi :: Ingegneriacivile civileeeambientale ambientale - -Ingegneria Ingegneriainformatica, informatica,biomedica biomedicae edelle delletelecomunicazioni telecomunicazioni - -Ingegneria Ingegneria gestionale - Ingegneria gestionale orsodidilaurea laureadidiiiiilivello livello :: CCorso Ingegneriacivile civile - -Ingegneria Ingegneriadelle delletelecomunicazioni telecomunicazioni - -Ingegneria Ingegneriagestionale gestionale - -Ingegneria DipartimentodidiScienze ScienzeeeTecnologie Tecnologie Dipartimento www.scienzeetecnologie.uniparthenope.it www.scienzeetecnologie.uniparthenope.it :: CCorsi orsididilaurea laureadidii ilivello livello - -Informatica Informatica - -Scienze Scienzenautiche nauticheed edaeronautiche aeronautiche - -Scienze biologiche Scienze biologiche :: CCorsi orsididilaurea laureadidiiiiilivello livello - -Informatica Informaticaapplicata applicata - -Scienze Scienzeeetecnologie tecnologiedella dellanavigazione navigazione Dipartimento DipartimentodidiScienze ScienzeMotorie Motoriee edel delBenessere Benessere www.motorie.uniparthenope.it www.motorie.uniparthenope.it :: CCorso orsodidilaurea laureadidii ilivello livello - -Scienze Motorie Scienze Motorie CCorsi :: orsididilaurea laureadidiiiiilivello livello - -Scienze e management dello motorie Scienze e management dellosport sporte edelle delleattività attività motorie - -Scienze motorie per la prevenzione ed il benessere Scienze motorie per la prevenzione ed il benessere - -Scienze sport per Scienzeeetecniche tecnichedelle delleattività attivitàmotorie motoriee edello dello sport per l’insegnamento l’insegnamentonella nellascuola scuolasecondaria secondariadidiI grado I grado (attivazione ministeriali) (attivazionesubordinata subordinataa aprossime prossimedisposizioni disposizioni ministeriali) ✓Ai servizi per l’impiego della tua città, ai centri di orientamento e di informazione che spesso operano anche all’interno delle Scuole o delle Università, agli sportelli delle agenzie di lavoro anche interinali o a quelli dell’Informagiovani ✓Sii intraprendente e non stare ad aspettare: contatta direttamente le aziende che ti interessano proponendo una tua candidatura. corrieredell’università Centro Orientamento e Tutorato - Tel. 081.5475136-248-617 - Sito web: http://orientamento.uniparthenope.it Centro Orientamento e Tutorato - Tel. 081.5475136-248-617 - Sito web: http://orientamento.uniparthenope.it Università degli Studi di Napoli “Parthenope” - Sede Centrale: Via Amm. F. Acton, 38 - 80133 Napoli Università degliTel. Studi di Napoli “Parthenope” - Sede- Centrale: Amm. F. Acton, 38 - 80133 Napoli 081.5475111 - Fax 081.5521485 Sito web: Via www.uniparthenope.it Tel. 081.5475111 - Fax 081.5521485 - Sito web: www.uniparthenope.it Il primo educational tour italiano www.italiaorienta.it Catania Reggio Calabria Lecce Messina Ischia Salerno Potenza Sassari Avellino Benevento Barletta Olbia Caserta Latina Termoli Pescara Teramo Frosinone Roma Viterbo Rieti Ascoli Terni Perugia Giriamo , l ltalia per rivoltarla Siena Ancona Pesaro Pisa Reggio Emilia Parma Padova Trieste Vicenza Udine Trento Bolzano La Spezia Genova Piacenza Torino Brescia Milano Varese Novara