Provincia di Macerata
Convegno
La Nuova Programmazione dei Fondi Strutturali
2007-2013
Venerdì 10 Febbraio 2006, ore 9.30
Sala Convegni della Provincia di Macerata, Via Velluti, Piediripa di Macerata
La nuova politica di coesione 2007-2013: le principali novità contenute
nelle proposte della Commissione Europea del 14 luglio 2004
Letizia Casonato, Dirigente Settore “Trasporti e Attività Produttive“
della Provincia di Macerata
La politica di coesione europea
Politica dell’Ue finalizzata a ridurre il divario
tra i livelli di sviluppo dei vari Stati membri
ed il ritardo delle regioni meno prospere, in
modo da favorire uno sviluppo armonioso delle
diverse regioni europee.
Gli strumenti principali attraverso cui l'Unione
europea persegue la coesione economica e
sociale tra tutti gli Stati membri sono
rappresentati dai Fondi Strutturali.
I cicli di programmazione
L’attuale periodo di programmazione (20002006) della politica di coesione terminerà il
31 dicembre 2006.
La nuova politica di coesione, che sostituirà
la normativa attuale a partire dall’1 gennaio
2007 per un periodo di sette anni, sarà
caratterizzata da rilevanti novità, anche in
conseguenza dell’allargamento dell’UE a 25
SM (27 a partire dal 2007 con l’ingresso di
Bulgaria e Romania), che comporterà
inevitabilmente lo spostamento delle risorse
verso le regioni meno sviluppate dell’Est.
Alcuni dati sull’allargamento
La
popolazione dell'Unione aumenta del 25%
(passando da 380 a 454 milioni (UE 25) ed a 485
milioni (UE 27)
La superficie dell’UE aumenta del 20%.
La ricchezza dell’UE aumenta solo del 5%.
Il PIL medio pro capite dell’UE diminuisce del
12,5% mentre le disparità regionali raddoppiano.
Il pacchetto di proposte legislative
Il 14 luglio 2004 la Commissione Europea ha
adottato le proposte di nuovi regolamenti che
dovranno costituire, dopo l’approvazione del
Consiglio, il quadro di riferimento per la
politica di coesione nel periodo 2007-2013.
Priorità della Riforma
La Commissione propone che gli interventi
si concentrino su un numero limitato di
priorità comunitarie, in linea con le agende
di Lisbona (crescita, competitività e
occupazione) e di Göteborg (ambiente).
• Consiglio di Lisbona (Marzo 2000): economia
basata sulla conoscenza più competitiva e più
dinamica entro il 2010.
• Consiglio di Göteborg (Giugno 2001): la strategia
di Lisbona è stata ampliata, dando nuovo impulso
alla protezione dell’ambiente e alla realizzazione
di un modello di sviluppo sostenibile.
Il pacchetto di proposte presentato dalla
Commissione comprende:
Un regolamento generale, recante disposizioni
comuni per le tre fonti di finanziamento delle
azioni strutturali (FESR, FSE, Fondo di
Coesione).
Un regolamento specifico per ciascun fondo:
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo di
coesione.
Una nuova proposta di regolamento che
consente la creazione di una struttura di
cooperazione
transfrontaliera
(i
Gruppi
Europei per la Cooperazione Transfrontaliera –
GECT-)
Principali novità
Sono previsti tre nuovi obiettivi in sostituzione degli
attuali obiettivi 1, 2 e 3 e delle altre aree prioritarie:
“Convergenza”,
volto
a
promuovere
le
condizioni per la crescita e per una reale
convergenza degli Stati Membri e delle Regioni in
ritardo di sviluppo.
“Competitività regionale e occupazione”, che
punta, al di fuori delle regioni in ritardo di
sviluppo, a rafforzare la competitività e a
promuovere il cambiamento economico e
l’occupazione.
“Cooperazione
territoriale
europea”,
finalizzato
a
rafforzare
la
cooperazione
transnazionale, transfrontaliera e interregionale.
Convergenza
Stati membri con RNL pro capite < 90% della media
comunitaria.
Regioni con un PIL pro capite < 75% della media
UE a 25 Stati membri.
Phasing out: Regioni con un PIL pro capite < 75%
dell’UE a 15 SM e > 75% dell’UE a 25 SM (effetto
statistico dell’allargamento).
Le Regioni Ultraperiferiche (RUP: Azzorre, Madera,
Canarie e dipartimenti francesi d’oltremare), che
fruiranno di un finanziamento specifico a titolo di
FESR indipendentemente dalla loro ammissibilità
all’obiettivo.
Risorse destinate:
78,54% (264 miliardi di euro) della
dotazione totale prevista (336,1 miliardi di euro).
Competitività regionale e
occupazione
Le
Regioni
non
coperte
dall’obiettivo
“Convergenza“ ed indicate dallo Stato Membro al
momento della presentazione del QSN.
Phasing in: le Regioni dell’attuale obiettivo n. 1 che
nel 2007 non saranno più ammissibili all’obiettivo
«Convergenza» in virtù dei loro progressi
economici (per “effetto crescita”).
Risorse destinate:
17,22% (57,9 miliardi di euro)
della dotazione totale prevista (336,1 miliardi di euro).
Cooperazione territoriale europea
Per la cooperazione transfrontaliera: le Regioni
situate lungo le frontiere terrestri interne ed
alcune esterne, nonché alcune regioni situate
lungo le frontiere marittime separate da un
massimo di 150 Km.
Per la cooperazione transnazionale, le zone che
saranno definite dalla Commissione in base agli
orientamenti strategici per la politica di coesione
Per
la
cooperazione
interregionale,
territorio della Comunità.
l’intero
Risorse destinate:
3,94% (13,2 miliardi di euro)
della dotazione totale prevista (336,1 miliardi di euro).
Ripartizione delle risorse per
obiettivo (miliardi di euro)
57,9
13,2
264
Convergenza
Competitività regionale e occupazione
Cooperazione territoriale europea
Ammissibilità delle Regioni italiane negli obiettivi
Convergenza e Competitività
• Convergenza:
Sicilia,
Puglia, Campania, Calabria.
• Convergenza
out”: Basilicata.
“phasing
• Competitività:
Abruzzo,
Bolzano,
Emilia-Romagna,
Friuli - Venezia Giulia, Lazio,
Liguria, Lombardia, Marche,
Molise, Piemonte, Toscana,
Trento,
Umbria,
Valle
d'Aosta, Veneto.
• Competitività
in”: Sardegna.
“phasing
Abbandono del concetto di
“zonizzazione”
Per quanto riguarda l’obiettivo “Competitività
regionale e occupazione”, viene meno il
principio della zonizzazione, vigente nel
periodo di programmazione 2000/2006, che
comporta
la
ripartizione
delle
risorse
comunitarie per microzone all’interno delle
Regioni e quindi la zonizzazione regionale delle
aree ammissibili; nel futuro periodo di
programmazione tutto il territorio regionale
sarà ammissibile ai fini del contributo
comunitario.
Specificità territoriali
Nel contempo però la Commissione europea riconosce
che una politica di coesione efficace deve tener conto
delle esigenze e caratteristiche specifiche dei territori
con handicap geografici (isole, zone montane, aree
scarsamente popolate), prevedendo, per l’obiettivo
“Competitività
regionale
e
occupazione”
che
l’assegnazione delle risorse agli SM tenga conto anche
delle presenza di regioni con handicap geografici.
Gli SM devono garantire che la specificità di questi
territori siano prese in considerazione al momento di
destinare le risorse nell’ambito dei programmi operativi.
E’ prevista una maggiorazione dell’aliquota massima di
finanziamento comunitario per interventi realizzati in
questi territori.
Strumenti finanziari
Per il conseguimento dei tre obiettivi contribuiscono in
particolare i Fondi Strutturali (FESR e FSE) e il Fondo di
coesione, secondo lo schema seguente:
OBIETTIVI
FONDI
Convergenza
FESR; FSE e Fondo di
Coesione
Competitività regionale FESR e FSE
e occupazione
Cooperazione
territoriale europea
FESR
Priorità di intervento per l’obiettivo
“Convergenza” finanziate dal FESR
A) F.E.S.R
a. Ricerca e Sviluppo tecnologico, innovazione e spirito
imprenditoriale;
b. Società dell’informazione;
c. Tutela dell’ambiente;
d. Prevenzione dei rischi;
e. Turismo e promozione del patrimonio naturale e
culturale;
f. Investimenti nei trasporti;
g. Energia e reti transeuropee;
h. Investimenti a favore dell’educazione;
i. Investimenti a favore della sanità;
l. Sostegno diretto agli investimenti nelle PMI.
Priorità di intervento per l’obiettivo
“Convergenza” finanziate dal FSE
B) F.S.E.
a.
b.
Espansione
e
miglioramento
degli
investimenti nel capitale umano;
Rafforzamento della capacità istituzionale e
dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni
e dei servizi pubblici a livello nazionale,
regionale e locale
Priorità di intervento per l’obiettivo
“Competitività regionale e
Occupazione” finanziate dal FESR
A) F.E.S.R.
a. Innovazione
ed
economia
della
conoscenza
(potenziamento
della
RST,
l’innovazione,
l’imprenditorialità e la creazione di nuovi strumenti
finanziari per le imprese che fanno uso intensivo della
conoscenza).
b. Ambiente e prevenzione del rischio (bonifica dei
terreni contaminati, stimolo dell’efficienza energetica,
promozione dei trasporti pubblici urbani puliti e
l’elaborazione di piani per prevenire e gestire i rischi
naturali e tecnologici).
c.
Accessibilità
ai
servizi
di
trasporto
e
di
telecomunicazione di interesse economico generale
(potenziamento
delle
reti
secondarie
e
l’incoraggiamento
dell’accesso
alle
tecnologie
dell’informazione e della comunicazione).
Priorità di intervento per l’obiettivo
“Competitività regionale e
Occupazione” finanziate dal FSE
B) F.S.E.
a.
b.
c.
Accrescimento dell’adattabilità dei lavoratori e delle
imprese.
Miglioramento dell’accesso all’occupazione per le
persone in cerca di lavoro e per quelle inattive,
prevenzione della disoccupazione, prolungamento
della
vita
lavorativa
e
accrescimento
della
partecipazione al mercato del lavoro delle donne e
degli emigrati.
Potenziamento dell’integrazione sociale delle persone
con difficoltà e lotta alla discriminazione.
Priorità di intervento per l’obiettivo
“Cooperazione territoriale europea”
A) F.E.S.R.
a. Attività transfrontaliere a carattere economico e sociale:
imprenditoria e sviluppo delle PMI, turismo e cultura; tutela
dell’ambiente; migliore accesso ai trasporti, ai servizi e alle
reti di informazione e comunicazione, ai sistemi per
l’erogazione dell’acqua e dell’elettricità; infrastrutture sociali
e culturali in particolare nel settore dell’istruzione e della
sanità.
b. Cooperazione transnazionale, sviluppo territoriale integrato:
gestione delle acque e delle coste, accessibilità, tecnologie
avanzate nel campo dell’informazione e delle comunicazioni;
sicurezza marittima; prevenzione dei rischi; RST e reti di
sviluppo delle tecnologie, ecc.
c.
Creazione di reti e scambio di esperienze tra le autorità
locali e regionali sui temi dell’innovazione e dell’economia
della conoscenza, della tutela dell’ambiente e della
prevenzione dei rischi, dei problemi degli agglomerati
urbani, nonché programmi di cooperazione in rete che
richiedano studi, raccolta di dati e analisi delle tendenze a
livello comunitario).
SEMPLIFICAZIONE DELL’ARCHITETTURA
Strumenti e obiettivi
2000-2006
2007-2013
Obiettivi
Strumenti di
finanziamento
Fondo di coesione
Fondo di coesione
Obiettivo 1
Obiettivo 2
FESR – FSE – FEOGA –
SFOP
FESR
Obiettivo 3
FSE
Interreg
FESR
Urban
FESR
Equal
FSE
Leader +
FEOGA – orientamento
Sviluppo rurale
FEOGA – garanzia
SFOP
9 obiettivi
Leader
6 strumenti
Obiettivi
Strumenti di
finanziamento
Convergenza livello
NUTS II
Fondo di coesione, FERS,
FSE
Competitività regionale
e occupazione livello
NUTS I (Strategia e
europea per
l’occupazione) e II
Cooperazione
territoriale europea
Livello NUTS III
3 obiettivi
FESR E FSE
FESR
3 strumenti
I Fondi per lo sviluppo Rurale
(non annoverati tra i Fondi strutturali)
Viene introdotto il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo
Rurale (FEASR), per il cofinanziamento dei Piani di Sviluppo
Rurale (PSR, uno per Regione).
Ogni PSR deve contribuire al
Miglioramento della competitività dell'agricoltura e della
silvicoltura tramite un sostegno alla ristrutturazione
(Asse I)
Miglioramento dell'ambiente e lo spazio rurale tramite
un sostegno alla gestione del territorio (Asse II)
Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e
promozione
della
diversificazione
delle
attività
economiche (Asse III)
È previsto un asse Leader (Asse IV): considerando il livello di
maturità raggiunto dall' iniziativa Leader, è possibile
applicarne l'impostazione nell'ambito più vasto della
programmazione
generale
dello
sviluppo
rurale.
(L'impostazione Leader consiste in una strategia di sviluppo
locale che consente di selezionare i migliori piani di sviluppo
dei gruppi di azione locale nati da partenariati tra il settore
pubblico e quello privato).
I Fondi per la Pesca
(non annoverati tra i Fondi strutturali)
In
sostituzione
dell’attuale
Strumento
finanziario
di
orientamento della Pesca (SFOP), La Commissione europea
propone il nuovo Fondo europeo per la pesca (FEP) a sostegno
della realizzazione di misure destinate a garantire la
sostenibilità del settore e la diversificazione delle attività
economiche nelle zone di pesca
Il sistema programmatorio
nelle proposte di regolamenti
Si articola in tre livelli:
Orientamenti Strategici Comunitari (OSC).
Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (QSN).
Programmi Operativi (PO).
Orientamenti Strategici
Comunitari per la coesione
Prima dell’effettivo inizio del periodo di
programmazione (01/01/2007), il Consiglio
adotta, su proposta della Commissione di
concerto con gli SM, gli orientamenti strategici
comunitari per la coesione economica, sociale,
che definiscono le priorità per gli SM e le
Regioni.
Quadro Strategico Nazionale
Sulla base degli Orientamenti strategici
comunitari (OSC), ogni Stato membro prepara
un documento-quadro nazionale relativo alla
propria strategia di sviluppo (QSN) che:
– viene negoziato con la Commissione
– costituisce il contesto di riferimento per la
preparazione dei programmi operativi
– è un documento politico, non gestionale
QSN Italia – Stato dell’arte
La
Conferenza
Unificata
Stato-Regioni
(03/02/2005) ha adottato le “Linee-guida per
l’elaborazione del Quadro strategico nazionale
per la politica di coesione 2007-2013”
Linee-guida QSN Italia – Il processo
Fase 1: estrapolazione e visione strategica
delle Regioni e del Centro (Preparazione da
parte di ogni Regione e del complesso delle
Amministrazioni
centrali
di
un
proprio
Documento Strategico Preliminare)
Fase 2: confronto strategico Centro-Regioni,
sulla base dei Documenti Strategici Preliminari
predisposti
Fase 3: sintesi: stesura del QSN
Programmi operativi
Lo Stato Membro (o una autorità da esso
designata)
presenta
alla
Commissione
Programmi Operativi, nazionali e regionali.
I PO sono elaborati sulla base del Quadro di
riferimento strategico nazionale (QSN).
La Commissione adotta i PO entro 4 mesi dalla
loro trasmissione formale.
Programmi operativi
Ciascun programma operativo potrà coprire
uno solo dei obiettivi e potrà essere finanziato
da un solo Fondo (Programmi monofondo).
Tali programmi contengono esclusivamente le
operazioni
principali;
lo
strumento
del
“complemento
di
programmazione”
scomparirà.
1
Linee guida della Commissione
proposte dalla Commissione
adottate dal Consiglio con l‘assenso del Parlamento Europeo
2
Quadri strategici nazionali
elaborano una strategia nazionale e il quadro programmatico
proposti dallo Stato Membro in recepimento degli orientamenti comunitari
sottoposti alla decisione dalla Commissione
3
Programmi Operativi
un P.O. per ogni fondo e Stato membro o Regione
descrivono priorità modalità di gestione e risorse finanziarie
proposti da Stato o Regione
sottoposti alla decisione della Commissione
4
Gestione e selezione dei progetti
proposti da Stati membri e Regioni
sono “share managed“ ossia concertati con la Commissione
5
Follow-up strategico
effettuato dal Consiglio Europeo
basato su rapporti annuali della Commissione e Stati Membri
Il quadro finanziario
Nelle proposte della Commissione, le risorse
da destinare alla politica di coesione
ammontano a 336,1 MLD di euro (art. 15 del
Regolamento generale).
Tali proposte deve essere però ancora
approvate dal Consiglio e dal Parlamento
europeo.
Il quadro finanziario
La conclusione del negoziato sul testo dei
nuovi regolamenti è subordinata alla chiusura
del
più
complesso
negoziato
sulle
PROSPETTIVE
FINANZIARIE
DELL’UE
2007-2013 del bilancio nel suo complesso, di
cui la politica di coesione è solo una
componente, anche se molto rilevante.
Il quadro finanziario
Le Prospettive Finanziarie rappresentano un
meccanismo di programmazione pluriennale delle
spese con cui viene stabilito il massimale delle
spese dell’UE per il periodo 2007-2013, distinto
per categoria (Rubriche) di spesa e per singolo
bilancio.
La Rubrica 1b delle prospettive finanziarie è
destinata alla politica di coesione.
Il quadro finanziario
10 febbraio 2004: La Commissione europea
ha presentato la sua proposta per il prossimo
quadro finanziario dell'UE, volte a definire gli
obiettivi e le risorse di bilancio da conferire
all'Unione europea per il periodo 2007-2013.
Su tale proposta dovrà essere raggiunto un
accordo tripartito tra Parlamento europeo,
Consiglio e Commissione, al fine di definire le
PF.
Il quadro finanziario
Durante il Consiglio Europeo di Bruxelles del
15-16 dicembre scorsi, i capi di Stato e di
Governo hanno trovato un accordo sulle
prospettive finanziarie 2007-2013.
In base a tale accordo, l'importo totale
massimo delle spese dell'UE a 27 per il periodo
2007-2013 è pari a 862,363 MLD di EURO in
stanziamenti di impegno, che rappresentano
l'1,045% dell'RNL dell'UE.
Il quadro finanziario
• Le risorse previste per la politica di coesione
ammontano a 307,619 MLD di Euro, di cui
157 MLD destinati ai nuovi Stati Membri.
Obiettivi
Risorse
CONVERGENZA + Phasing out + Fondo
Coesione
251,330
COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE
+ Phasing in + sost. transitorio Fondo
Coesione
COOPERAZIONE TERRITORIALE
EUROPEA
Totale
48,789
7,500
307,619
Le Risorse per l’Italia in base all’accordo raggiunto
durante il Consiglio europeo di Bruxelles (in mln di Euro)
2000 - 2006
2007 - 2013
Nuovo Ob. 1 “Convergenza”
Ob.1 (Campania, Calabria,
Obiettivo 1
22.122
Puglia, Sicilia)
Phasing out
Totale
Obiettivo 2
2.522
Nuovo Ob. 2 “Competitività
regionale e occupazione”
Phasing in (Sardegna)
Tutte le altre regioni
Totale
Obiettivo 3
3.744
Nuovo Ob. 3 “Cooperazione
territoriale europea”
Pesca
Iniziative comunitarie
•Interreg III
•Urban II
•Leader +
•Equal
Totale
96
1.173
426
108
267
371
29.657
Nuovo Ob. 3 “Cooperazione
Totale
territoriale
(tutte europea”
le regioni)
Totale (tutte le regioni)
Totale
18.867
388
19.255
879
4762
5.641
728
728
25.624
Il quadro finanziario
Il Parlamento europeo tuttavia ha respinto,
con una risoluzione approvata il 18 gennaio
scorso, l'accordo raggiunto dal Consiglio
europeo
di
dicembre
sulle
prospettive
finanziarie "nella sua formulazione attuale“,
per cui il quadro finanziario proposto non è
ancora definitivo.
Lo stato di attuazione del ciclo di
programmazione dei fondi strutturali
Attualmente, le proposte di regolamenti della
Commissione europea non sono state ancora
approvate dal Consiglio e dal Parlamento
europeo.
L’approvazione dei regolamenti è subordinata
infatti, come detto, al raggiungimento di un
accordo sulle prospettive finanziarie, che ad
oggi non c’è ancora stato.
La programmazione dei fondi
strutturali: il calendario proposto
La
Commissione
legislativo
adotta
Accordo
sulle
prospettive
dell’Unione Europea
il
pacchetto luglio 2004
finanziarie 2005
Decisione del Consiglio e del Parlamento fine 2005
Europeo sul pacchetto legislativo
Orientamenti strategici dell’Unione Europea; 2006
Documenti strategici nazionali;
elaborazione,
negoziato,
adozione
dei
programmi operativi
Inizio dell'attuazione
1° gennaio 2007
La programmazione dei fondi strutturali:
lo stato di attuazione
La Commissione adotta il 14 Luglio 2004
pacchetto legislativo
Accordo sulle
prospettive finanziarie
dell’Unione Europea
Ad oggi ancora non è stato raggiunto.
Decisione del Consiglio e Le proposte della Commissione non sono
del Parlamento Europeo state
ancora
adottate,
in
quanto
sul pacchetto legislativo
presuppongono l’accordo sulle prospettive
finanziarie
Orientamenti strategici
dell’Unione
Europea
Documenti
strategici
nazionali; elaborazione,
negoziato, adozione dei
programmi operativi
Gli orientamenti strategici non sono stati
ancora adottati dal Consiglio (in quanto
presuppongono
l’approvazione
dei
Regolamenti); la Commissione ha adottato
però
la
proposta
(Comunicazione
sugli
“Orientamenti strategici della Comunità per la
coesione 2007-2013”- 5 luglio 2005, COM
(2005) 299). Lo Stato italiano e le Regioni
stanno lavorando alla predisposizione del QSN
e dei DSP.
Inizio dell'attuazione
1° gennaio 2007
Per maggiori approfondimenti è possibile
consultare il Sito della DG Politica Regionale
dell’Unione Europea:
http://europa.eu.int/comm/regional_policy/index_it.htm
Per consultare le proposte di Regolamenti della
Commissione:
http://europa.eu.int/comm/regional_policy/sources/docoffi
c/official/regulation/newregl0713_it.htm
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Convegno la Nuova Programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013