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SOMMARIO
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Copertina - foto Silvano Marini
Sommario - Orario Sante messe - Numeri telefonici
Editoriale: Una famiglia educa quando prega
Ciao Pino: l'ultimo fra i primi
Liturgia: la riscoperta del silenzio
Questione di soldi - Pellegrinaggio a Lourdes
Calendario - Numeri utili
Grazie don Vico e don Luigi
Chiesa Universale - Chiesa Diocesana
Il privilegio di essere pellegrino
Riflettiamo: una triste esperienza
Un evento da incorniciare
Mostra fotografica per don Sergio
I fatti di Sarnico: colpo di testa di Garibaldi
Uno spettacolo per affermare i valori della vita
Testimonianza: I malati sono una ricchezza
Scior, picaprede e pescadur 2011
"Atalanta Brèsa": un derby esplosivo
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Le pagine dell'Oratorio
Fotocronaca
Associazione Anziani e Pensionati
Due fratelli, undici figli, undici alberi
"enjoidance": il sentimento della bellezza
Gruppo Marinai
Tennis Club Sarnico
Le pagine del Comune
Pro Loco: appuntamenti estivi
Giovani e anziani: generazioni a confronto
Come eravamo
A.S.D. Judo Sarnico
Istituto E. Donadoni: festa di chiusura anno scolastico
Gianfranco Gaspari premiato a Villongo
Laboratorio analisi Ospedale: Inaugurazione
Anagrafe
Uesse Sarnico: inaugurazione campo sportivo anni '70
ilPorto giugno 2011
Il prossimo numero de “il Porto” sarà in distribuzione
da sabato 30 luglio 2011. Si raccomanda la consegna
degli articoli in word e delle immagini in Jpeg ad alta
risoluzione, entro e non oltre lunedì 18 luglio 2011
presso [email protected].
Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà
essere pubblicato se non nel mese successivo.
Grazie per la collaborazione.
Orario Sante Messe
N. Telefonici ed E-mail utili
Festivo
Parrocchia
035 910056
don Luciano
348 9049113
Oratorio
035 912 078
don Loris
328 3932361
Sacrista
339 2087660
Centro pr. ascolto 035 910916
Sala Giochi (Meulì) 035 912107
Cine Junior
035 910916
Centro Quader 035 912420
Centro Famiglia 035 911252
Casa di riposo
035 4261453
Il Battello
035 914421
Carabinieri
035 910031
Emergenza sanitaria 118
Guardia medica 035 914553
ore 8.00 - 8.45 (Ospedale) - 9.30
11.00 - 18.00 - 20.00
Feriale
ore 7.00 (Osp.) 8.00 - 16.00 - 20.00
Vigilia di Festa
ore 16.00 (Casa di riposo)
18.00 - 20.00 (Parrocchia)
Ospedale
035 3062111
Farmacia
035 910152
(orari 8.30-12.30 / 15.30-19.30
Sito web parrocchia
www.parrocchiasarnico.it
E-mail sito web:
[email protected]
E-mail de “ilPorto:
[email protected]
E-mail parroco:
[email protected]
E-mail don Loris:
[email protected]
c/c postale Parrocchia:
N. 49089303
Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI
Amministrazione: don LUCIANO RAVASIO - Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971
Stampa e inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292 Tipografia Sebina Sarnico
Redazione: don Luciano Ravasio, don Loris Fumagalli, A. Belussi, M. Dometti (CIVIS), S. Marini.
Collaboratori: don Valentino Salvoldi, A. Arcangeli, P.L. Billi, L. Cuni, G. Franco Gaspari, P. Gusmini, R. Modina, G. Schivardi
Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056
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Una famiglia educa
quando prega
E D I T O R I A L E
a cura di Don Luciano Ravasio
Cara famiglia, ecco il senso della preghiera che possiamo fare insieme: dare voce alla presenza di
colui che, educando se stesso con la morte di croce - come dice la lettera agli Ebrei:
«imparò dalle cose che patì» -, ci invita a crescere in età, sapienza e grazia.
Una famiglia che prega è il luogo in cui i membri sono educati a essere Chiesa.
Non per caso, nella tradizione cristiana, il nucleo familiare è
detto “piccola Chiesa”, “Chiesa domestica”.
La preghiera è certo un gesto interiore, ma è anche una
liturgia che abbraccia l’universo.
Gesù ha detto che, quando si prega, bisogna chiudersi nella
propria stanza; ma ha anche detto che dove due o tre sono
riuniti nel suo nome, egli è con loro.
Tre regole pratiche fondamentali:
1.Tutti i giorni un po’ di preghiera:
Come una casa è riscaldata perché ci sono i radiatori e i
radiatori sono caldi perché nel bruciatore c’é il fuoco (massimo calore), come il calore si irradia a partire dal fuoco e si
diffonde per la casa, così il clima affettivo ed educativo nella
famiglia può essere riscaldato se c’é un momento irradiante
e si prega non per recitare, ma per riscaldare la tenerezza.
Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, n° 59:
«La preghiera familiare ha le sue caratteristiche. É una preghiera fatta in comune, marito e moglie insieme, genitori e figli
insieme.
La comunione nella preghiera è, ad un tempo, frutto ed esigenza
di quella comunione che viene donata dai sacramenti del battesimo e del matrimonio.
Ai membri della famiglia cristiana si possono applicare in modo
particolare le parole con le quali il Signore Gesù promette la sua
presenza. “In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si
accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che
è nei cieli ve la concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,19)».
Poi dice ancora il Papa:
«Elemento fondamentale e insostituibile nell’educazione alla
l nostro libretto di benedizione ha una parte finale molto preghiera è l’esempio concreto, la testimonianza viva dei genibella perché sottolinea un aspetto importante della vita tori»: solo pregando insieme con i figli, il padre e la madre
familiare quando esprime il valore religioso della vita attra- portano a compimento la propria missione e l’educazione
verso la preghiera.
alla vita e ai valori scende in profondità nel cuore dei figli,
lasciando tracce che i successivi eventi della vita non riusciUn passo, infine, per giungere alla preghiera.
ranno a cancellare.
Senza il pensiero che sale a Dio, insieme, in comune, è diffi- Riascoltiamo l’appello che il grande Papa Paolo VI ha rivolto
cile apprendere cosa significhi comunità.
ai genitori: «Mamme, insegnate ai vostri bambini le preghiere
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del cristiano? Preparate i vostri figli, in consonanza con i Sacerdoti, ai sacramenti della prima età: confessione, comunione, cresima? Li abituate, se ammalati a pensare a Cristo sofferente?
A invocare l’aiuto della Madonna e dei Santi? Dite il Rosario in
famiglia? E voi, papà, sapete pregare con i vostri figliuoli, con
tutta la comunità domestica, almeno qualche volta? L’esempio
vostro, nella rettitudine del pensiero e dell’azione, suffragato da
qualche preghiera comune, vale una lezione di vita; portate così
la pace nelle pareti domestiche. Ricordate: così costruite la Chiesa!». (Discorso all’Udienza generale - 11 agosto 1976)
sce), le quali intessono tutta la giornata di preghiera: quando
si entra o si esce di casa, in particolari momenti del lavoro,
quando si sale in auto…
3. Trasformare tutto in preghiera: Basta mettere ogni
tanto delle intenzioni: Signore ciò che faccio in quest’ora mi
impegno a svolgerlo bene perché te lo offro:
- Lunedì: per le Missioni
- Martedì: per gli ammalati
- Mercoledì: per gli adolescenti e i giovani
- Giovedì: per le vocazioni e i Sacerdoti
2. Un po’ di preghiera per tutto il giorno: si potreb- - Venerdì: come penitenza per tutti i mali del mondo
be per questo ricorrere a frequenti orazioni giaculatorie - Sabato: anche in casa si onori la Madonna per i missionari
(Cuore di Gesù confido in Te, Gesù mio misericordia,Venga - Domenica: per portare tutto alla Messa e ascoltare ciò
il tuo Regno etc. orazioni brevissime che il cuore suggeri- che Dio dice e fa per noi. Si preghi per i defunti…
Per tre anelí d’or, festa
a Sarnek
poesia di Gianfranco Gaspari
La fì de zögn de st’àn a Sarnek
L’è töta öna festa de göstà, de edì e de regordà;
piena de funsiu per töcc a partecipà:
Don Luciano, ol Preòst, e Don Loris de festegià.
Prim: l’è sic agn che Loris l’è Don
L’è riat amò profumat dè öle sant;
a Sarnek töcc contécc i t’à spetat
e adès, de corsa, i zuegn t’è conquistat!
Segont: chèi de Don Luciano invece i è trenta sic,
ormai l’è ü pret facc: da Schilpér a Sarnek l’è riat;
per du agn nòter an t’à spetat, contecc adès dè it troat,
sentìl a predicà, edìl a celebrà: prope ü pret del Signur!
Ters: l’è riat ol sèt de otòer de dés agn fa;
Don Luciano la Madona del Rosare la t’à portat
E ‘l sò amur per Le in bé te ricambiat,
ma che bèl segn, prope bèl al t’à troat.
Lassom in banda elogi e ringrassiamencc,
Don Luciano innàcc issé, nòter an sé töcc a Te dè dré,
la Césa la par nöa, sé, ma ol nost augurio l’è töt per Te:
töcc chei de Sarnek, mé ‘l sente, semper dé piö i è con Te!
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Ciao Pino ...l’ultimo fra i primi
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a cura della Readazione
Ha suscitato profondo cordoglio la morte del nostro Giuseppe
Preghiera recitata durante il rito funebre come preghiera dei fedeli
È
una sola supplica quella che desideriamo rivolgerti,
un’unica preghiera universale che mettiamo su questo altare, perché si tratta di una vita donata e della
sua storia.
Oggi ci troviamo riuniti attorno a questa mensa per restituire a te, Padre, quanto Pino ha regalato a ciascuno
di noi. Le sue fragilità sono diventate per noi ricchezza,
man mano che si affinava la sua amicizia con noi e il suo
desiderio di conoscere. La sua piccola Chiesa domestica è
visibile nella fornitissima collezione di fotografie che teneva
con cura e che lo ritraggono, preferibilmente, in compagnia di chi porta l’abito talare. Non manca nessuno dei
sacerdoti passati nella nostra comunità, lui li ha conosciuti,
lui li ha amati, lui ha cercato la loro amicizia, lui ha voluto
condividere con ciascuno un pezzo di vita chiedendo sorrisi, gesti, oggetti.
Nella sua semplicità è stato un esempio di Chiesa.
E non solo: ha saputo essere persona di relazione nonostante le sue difficoltà. Grazie a lui, noi suoi amici, abbiamo dovuto sforzarci di interpretare il suo linguaggio, lui ha
costruito rapporti, lui ci ha interpellato, lui ci ha coinvolto,
lui ci ha insegnato a essere comunione.
Pino ha portato tante croci, ha accompagnato per l’ultimo
viaggio, con la sua cadenza affaticata, tante persone della
nostra comunità.
In questo ultimo tratto della sua vita terrena, ha dovuto
condividere con te, Gesù, un vero cammino di passione
che non ha risparmiato nessuna parte del suo corpo. Oggi,
lo affidiamo a te, o Padre. Lui, ormai diventato anche cieco, è alla tua porta e bussa e chiede di vedere il tuo volto.
Accoglilo con un gesto di tenerezza.
Siamo sicuri che questo gli basta. Fallo sedere al posto che
già tu gli hai preparato. Lui, ultimo, ha diritto, come ci hai
promesso, di essere tra i primi. Insieme a tutti i suoi cari
che lo hanno preceduto, per te amerà strimpellare con
gioia il campanellino per cantare insieme alla schiera dei
santi: «Santo, Santo, Santo sei tu Signore».
A Pino piaceva essere fotografato e per questa occasione ho scelto la foto più bella.
"Non so se questa foto rientra fra le tante che ti ho scattato e che, forse fin troppo puntualmente, passavi al bar Acli a ritirare la domenica
mattina. È dell’agosto 2009 a Stella Maris alla cena con gli anziani, è bellissima. Ciao Pino ci mencherai.
(Civis)
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La riscoperta del silenzio
nella liturgia
a cura di don Luciano Ravasio
In preparazione alle SS. Quarantore e al Giorno delle Visite per il Santo Perdono d’Assisi…
riflettiamo su un argomento importante per vivere la Liturgia. Il silenzio
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al Sacrosanctum Concilium 30):
«Per promuovere la partecipazione attiva dei fedeli, si curino le acclamazioni dei fedeli, le risposte, la salmodia, le antifone, i canti, nonché le azioni o i gesti e l’atteggiamento del corpo.
Si osservi anche a tempo debito il sacro silenzio».
Molti fedeli accusavano la povertà di silenzio nella liturgia, inflazionato da una mancanza di discrezione nell’uso dei commenti per
esigenze mal regolate di partecipazione attiva, che non lasciano
spazio a momenti di silenzio.
Il Concilio ha cercato di rispondere a questo lodevole desiderio
con una corretta comprensione del senso della partecipazione
attiva del fedele alla liturgia.
«Occorre notare la differenza profonda tra il silenzio di inerzia di
assemblee individualiste ed informali, che occorre far sparire, e
il silenzio comunitario, nutrito e preparato dal canto e dalla
catechesi. Il silenzio è il culmine della preghiera; è dalla sua qualità
che si misura lo sforzo di partecipazione». (SC 141)
grado di capacità e di preparazione dei fedeli alla vera partecipazione».
Come hanno affermato i padri della Chiesa, il Verbo di Dio è
nato dal silenzio eterno del Padre.
La Parola nella liturgia esige di essere cantata, ma il suo orizzonte
vitale, il contesto che permette di risuonare e di essere un fatto
di fede è il silenzio della preghiera. Silenzio che -- come diceva
Madeleine Delbrel -- talvolta è tacere, è sempre ascoltare.
Dopo il Concilio Vaticano II sono stati scritti molti testi normativi
che valorizzano l’importanza del silenzio nella liturgia. Ne riportiamo alcuni.
Nella messa «… si deve anche osservare a suo tempo, come
parte della celebrazione, il sacro silenzio. La sua natura dipende
dal momento in cui ha luogo nelle singole celebrazioni. Così durante l’atto penitenziale e dopo l’invito alla preghiera, il silenzio
aiuta il raccoglimento; dopo la lettura o l’omelia, è un richiamo
a meditare brevemente ciò che si è ascoltato; dopo la comunione, favorisce la preghiera interiore di lode e di ringraziamento».
PNMR 23.
Per il silenzio contemplato prima della orazione finale della
preghiera dei fedeli.
«Fra i quattro modi di partecipazione attiva del popolo alla preghiera universale vi è la partecipazione mediante una preghiera
fatta in silenzio, osservando una conveniente pausa; questa partecipazione silenziosa, confermata dalla venerabile tradizione romana delle orazioni solenni, anche se sembra meno attiva, può
conferire all’invocazione una mirabile pienezza» EDIL, 237-242.
Per la preghiera di colletta: «… poi il sacerdote invita il popolo
a pregare; e tutti insieme con il sacerdote stanno per qualche momento in silenzio, per prendere coscienza di essere alla presenza
di Dio e formulare nel proprio cuore la preghiera personale.
Quindi il sacerdote dice l’orazione chiamata comunemente colletta». (PNMR 32)
Per la preghiera Eucaristica: «… la preghiera eucaristica esige
che tutti ascoltino in silenzio, e vi partecipino con le acclamazioni
previste dal rito». (PNMR 55)
Al momento della comunione « … il celebrante si prepara con
una preghiera silenziosa a ricevere con frutto il corpo e il sangue
di Cristo.
Lo stesso fanno i fedeli pregando in silenzio». (PNMR 56 f)
Dopo la comunione «… ultimata la distribuzione della comunione, il sacerdote e i fedeli, secondo l’opportunità, pregano per
un po’ di tempo in silenzio». (PNMR 56 j)
La riscoperta del silenzio nella liturgia.
Romano Guardini sottolineava: «Se qualcuno mi domandasse
dove comincia la vita liturgica, io risponderei: con l’apprendimento
del silenzio. Senza di esso, tutto manca di serietà e resta vano…
questo silenzio è la condizione prima di ogni azione sacra». E un
altro autore, commentando la Sacrosanctum Concilium affermava: «… dall’intensità con cui è vissuto il silenzio si può misurare il Nel prossimo numero: Significato del silenzio liturgico.
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Questione di soldi
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a cura del C.P.A.E.
16.915,00
Durante il mese di MAGGIO 2011 le offerte pervenute per il restauro e la Euro
conservazione della chiesa registrano l’importo di
che aggiunte a quelle pervenute dall’inizio dei lavori di
Euro
restauro di
Euro
ammontano complessivamente al 30 APRILE 2011 a
977.281,00
Euro
2.730.107,00
Euro
500.000,00
Alla stessa data risultano spesi
coperti dalle suddette offerte, dal debito bancario, dalle disponibilità iniziali e dai
risparmi accumulati.
Spesi e da spendere, ma ancora da pagare con dilazioni mensili per lavori già
eseguiti e da eseguire a completamento del programma (salvo imprevisti)
960366,00
Si ringraziano vivamente tutti i benefattori che anche questo mese con le loro offerte hanno voluto sostenere questo
gravoso impegno della Parrocchia:
- i volontari che hanno allestito le bancarelle
- la Corale Callido che ha raccolto le offerte tra i partecipanti del pellegrinaggio a Roma
- le Associazioni Aeronautica, Alpini e Protezione Civile
- la nonna che ha voluto festeggiare i Sacramenti dei nipoti
- chi ha offerto in memoria di una defunta
- offerta del ricavato, dedotte le spese, della "Rassegna teatrale dialettale"
e altre persone generose che hanno preferito mantenere l'anonimato. GRAZIE!!!!!!
Pellegrinaggio a Lourdes
in giornata
Con partecipazione alla fiaccolata serale
La Parrocchia di Sarnico in collaborazione con il “Centro Diocesano Pellegrinaggi” di Bergamo e con la OVET organizza per
il 20 settembre 2011 un pellegrinaggio in giornata in aereo
da Orio al Serio.
Quota di partecipazione Euro 350,00
Programma:
• Trasferimento Sarnico – Orio - Sarnico
• Aereo da Orio al Serio
• Trasferimenti in bus a Lourdes
• Pranzo e cena con bevande
Orari indicativi da riconfermare
Partenza da Orio al Serio ore 07.30 c.a
Partenza da Lourdes ore 23.45 c.a
Iscrizioni presso Casa Parrocchiale entro 10 Luglio 2011
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Mese di luglio
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ore
ore
ore
ore
11.00 Matrimonio
9.30 Cinquantesimo dell’AVIS
17.00 Ministri straordinari dell’eucarestia
20.45 Incontro gruppo “La casa” per separati
divorziati e risposati
MER 6 ore 21.00 Incontro genitori dei battezzandi
DOM 10 ore 11.00 Battesimo comunitario
MER 13 ore 20.45 Gruppo missionario
NUMERI UTILI
UFFICI COMUNALI
tel. 035 924111 - fax 035 924165
Uffici Amministrativi (anagrafe)
tel. 035 924126
da lunedì a venerdì 9.00 -12.30
lunedì martedì giovedì 17.30 -18.30
Ufficio Tecnico Urbanistica
tel. 035 924145
mercoledì venerdì 9.00 -12.30
Ufficio Tecnico Comunale
Urbanistica/Edilizia Privata tel. 035 924145
Lavori Pubblici/manutenzione tel. 035 92414
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ore 11.00
ore 16.45
ore 20.00
ore 17.00
Processione Stella Maris con barche
Messa sul molo
Redazione de “il Porto”
Ufficio Comunitario
Matrimonio
Confessioni per il Santo perdono di Assisi
Confessioni per il Santo perdono di Assisi
Polizia municipale tel.035924 114 - 335 5454846
da lunedì a venerdì 9.00-12.30 /15.00 - 18.00
Ufficio assistente sociale tel. 035 924152
lunedì 17.30-18.30 mercoledì/giovedì 9.00 12.30
Ufficio tributi tel. 035 924112
lunedì mercoledì venerdì 9.00 -12.30 giovedì 17.30-18.30
Biblioteca Comunale tel. 035 912134 lunedì chiuso
Martedì 14.30-19.00 Mercoledì 15.00-19.00
Giovedì 09.00-12.30 15.00-19.00 Venerdì 15.00-19.00
Sabato 09.00-12.30 / 15.00-17.00
PROTEZIONE
CIVILE
tel. 035 911893
Responsabile operativo tel. 338 5467160
Vice responsabile operativo tel. 338 2404173
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N E L L A C A S A D E L PA D R E
Grazie don Vico
a cura della Redazione
di un sacerdote sia intrecciata a stava cercando il bene della comuquella della sua comunità.
nità.
Grazie don Vico per aver rispettato ed amato sin dal primo giorno
la nostra storia ed il nostro paese.
Ecco come chi ha avuto il privilegio
di conoscere don Lodovico Sizana
- don Vico come affettuosamente veniva chiamato -, presente dal
1986 al 1995 a Sarnico come vicario parrocchiale, ha voluto esprimere il suo grazie al sacerdote ed
amico prematuramente scomparso, che ha dimostrato come la vita
Grazie per essere stato un sacerdote, che con sobrietà ha sempre
richiesto un impegno costante; ci
hai ricordato che i traguardi imporGrazie per essere stato una per- tanti si raggiungono grazie all'impesona esemplare; nella tua vita sa- gno ed alla fatica e anche in questo
cerdotale sei stato un sicuro pun- ci sei stato di esempio.
to di riferimento per i giovani, un
segno di speranza per i sofferen- Grazie per l'attenzione che hai
ti e per tutti, senza distinzioni, un sempre avuto per i bambini, gli anamico, un fratello, un padre ricco ziani e i giovani, ma soprattutto per
di semplicità, cordialità e fraternità. gli anziani, i malati e le persone in
difficoltà alle quali hai dato sereniGrazie per essere stato un sacer- tà e la consapevolezza che anche
dote autentico che ha cercato in nelle situazioni più tristi avrebbero
ogni modo di avvicinare tutti, gran- avuto il tuo sincero conforto.
di e piccoli e di stabilire con loro
un rapporto di fiducia piena.
Grazie per non esserti mai dimenticato di coltivare il tuo rapGrazie per i momenti nei quali porto con Dio.
non siamo andati d'accordo. Sono
state importanti occasioni di con- Grazie don Vico, ci lascerai una
frontro a viso aperto, consapevoli scia di luce.
che, pur da punti di vista diversi, si
« Io canterò per sempre la bontà del Signore
la mia bocca annuncerà la tua fedeltà
di generazione in generazione». (Sal 89,1)
don Luigi
Parroco di Paratico dal 1987 al 2009 don Luigi Tiraboschi ha fatto
dell'umiltà il suo stile di vita. La sua attività sacerdotale nella parrocchia
di Santa Maria Assunta era continuata con impegno, nonostante il raggiungimento dei limiti di età, affiancando l'attuale parroco don Gustavo
Bergamelli.
Nel corso dei funerali celebrati da Mons. Francesco Beschi, lo stesso
vescovo ha ricordato come fu proprio don Luigi ad accoglierlo a Paratico il 15 marzo 2009, nell'iniziale ingresso ufficiale nella diocesi di
Bergamo.
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CHIESA UNIVERSALE
da Avvenire
L’annuncio esige uno stile
di vita credibile
Il Papa riceve la prima plenaria del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione
«….Quando lo scorso 28 giugno, ai Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, annunciai di voler istituire un Dicastero per la
promozione della nuova evangelizzazione, davo uno sbocco operativo
alla riflessione che avevo condotto da lungo tempo sulla necessità di offrire una risposta particolare al momento di crisi della vita cristiana, che
si va verificando in tanti Paesi, soprattutto di antica tradizione cristiana.
Oggi, con questo incontro, posso constatare con piacere che il nuovo
Pontificio Consiglio è diventato una realtà. … Un saluto cordiale a tutti
voi con l’incoraggiamento per il contributo che darete al lavoro del nuovo Dicastero, soprattutto in vista della XIII Assemblea generale ordinaria
del Sinodo dei vescovi che, nell’ottobre 2012, affronterà il proprio tema
Nuova evangelizzazione e trasmissione della fede cristiana. …Il termine
«nuova evangelizzazione» richiama l’esigenza di una rinnovata modalità
di annuncio, soprattutto per coloro che vivono in un contesto, come
quello attuale, in cui gli sviluppi della secolarizzazione hanno lasciato
pesanti tracce anche in Paesi di tradizione cristiana. Il Vangelo è sempre
nuovo annuncio della salvezza operata da Cristo per rendere l’umanità
partecipe del mistero di Dio e della sua vita di amore e aprirla ad un
futuro di speranza affabile e forte. … Annunciare Gesù Cristo unico
Salvatore del mondo, oggi appare più complesso che nel passato; ma il
nostro compito permane identico come agli albori della nostra storia.
La missione non è mutata, così come non devono mutare l’entusiasmo
e il coraggio che mossero gli Apostoli e i primi discepoli. Lo Spirito Santo che li spinse ad aprire le porte del cenacolo, è lo stesso Spirito che
muove oggi la Chiesa per un rinnovato annuncio di speranza agli uomini
del nostro tempo. … La nuova evangelizzazione, dovrà farsi carico di
trovare le vie per rendere maggiormente efficace l’annunzio della salvezza… Anche in chi resta legato alla radici cristiane, ma vive il difficile
rapporto con la modernità, è importante far comprendere che l’essere
cristiano non è una specie di abito da vestire in privato o in particolari
occasioni, ma è qualcosa di vivo e totalizzante, capace di assumere
tutto ciò che di buono vi è nella modernità. È per questo che vogliamo
fare nostre le parole del Servo di Dio Paolo VI, quando, a proposito
dell’evangelizzazione affermava: «È mediante la sua condotta, mediante
la sua vita, che la Chiesa evangelizzerà innanzitutto il mondo, vale a dire
mediante la sua testimonianza vissuta di fedeltà al Signore Gesù, di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una
parola, di santità». …Invocando l’intercessione di Maria Stella dell’Evangelizzazione imparto a tutti voi la benedizione apostolica».
«Caritas Internazionalis, sintonia col magistero»
Il Papa: «non siete solo un’agenzia sociale ma un organismo ecclesiale al servizio del bene»
«È necessaria una piena sintonia tra Sede Apostolica, Magistero della
Chiesa e Caritas Internazionalis» …«parole molto chiare» che Benedetto XVI ha rivolto ai partecipanti alla Assemblea generale della Caritas
Internazionalis, l’organismo ecclesiale che coordina e anima l’attività delle
165 Caritas nazionali diffuse in tutto il mondo. Benedetto XVI ribadisce
che la Cari tas Internazionalis «è diversa da altre agenzie sociali perché
è un organismo ecclesiale» e quindi deve «lasciarsi guidare dai Pastori
della Chiesa». «Dal momento poi che Caritas Internazionalis ha un profilo universale ed è dotata di personalità giuridica canonica pubblica- ha
aggiunto il Pontefice - la Santa Sede ha il compito di seguire la sua attività
e di vigilare affinché tanto la sua azione umanitaria e di carità, come il
contenuto dei documenti diffusi, siano in piena sintonia con la Sede Apostolica e con il Magistero della Chiesa, e affinché essa sia amministrata
con competenza ed in modo trasparente». «Vorrei sottolineare che la
vostra missione vi porta a svolgere un importante ruolo sul piano inter-
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nazionale. L’esperienza che avete raccolto in questi anni vi ha insegnato
a farvi portavoce, nella comunità internazionale, di una sana visione antropologica, alimentata dalla dottrina cattolica e impegnata a difendere la
dignità di ogni vita umana.
Senza un fondamento trascendente, senza un riferimento a Dio Creatore, senza la considerazione del nostro destino eterno, rischiamo di cadere
in preda ad ideologie dannose. Tutto ciò che dite e fate, la testimonianza
della vostra vita e delle vostre attività, sono importanti e contribuiscono
a promuovere il bene integrale della persona umana. Caritas Internazionalis è un’organizzazione a cui spetta il ruolo di favorire la comunione tra
la Chiesa universale e le Chiese particolari, come pure la comunione tra
tutti i fedeli»…
A voi ai vostri collaboratori e a tutti coloro che sono coinvolti nel vasto
mondo delle opere di carità cattoliche, imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica, quale segno di forza e di pace nel Signore»….
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«La famiglia è fondata sul matrimonio»
Il Papa a 400 mila croati: non cedete alla mentalità che propone la scelta della convivenza
La famiglia ha bisogno di essere «evangelizzata e sostenuta». Un
bisogno e un’urgenza che nascono certamente, da un lato, dalle
«minacce» e dalle «difficoltà» che deve affrontare ogni giorno; ma,
anche, dalla consapevolezza del contributo che dalle «piccole chiese domestiche» può venire all’evangelizzazione del mondo. È un
messaggio di speranza, proiettato con fiducia al futuro, quello che
Benedetto XVI ha lanciato nella grande Messa celebrata all’ippodromo di Zagabria, in occasione della prima Giornata nazionale
delle Famiglie cattoliche croate, a conclusione dell’Anno della Famiglia. Dove, piuttosto che la denuncia, a prevalere è l’ottimismo
per un’istituzione che è «risorsa» decisiva per l’educazione alla
fede, per «l’edificazione della Chiesa come comunione e per la sua
presenza missionaria in tutte le situazioni della vita». Davanti agli oltre quattrocentomila fedeli, circondato dai sessanta vescovi e mille
sacerdoti concelebranti, nel primo appuntamento della seconda giornata del suo viaggio in Croazia, il 19° del suo pontificato, papa Ratzinger ha così
ribadito il suo pensiero sulla famiglia. Perché, come ha detto, «accanto alla parola della Chiesa, è molto importante la testimonianza e l’impegno delle
famiglie cristiane, la vostra testimonianza concreta, specie per affermare l’intangibilità della vita umana dal concepimento fino al suo termine naturale,
il valore unico e insostituibile della famiglia fondata sul matrimonio e la necessità di provvedimenti che sostengano le famiglie nel compito di generare
ed educare i figli». Un’invito a gioire «per la paternità e la maternità» perché l’apertura alla vita è segno di apertura al futuro, di fiducia nel futuro».
Il viaggio di due giorni a Zagabria si è concluso con l’incontro con i consacrati, cui ha ricordato l’esempio del beato Stepinac, oppositore prima del
nazifascismo e poi del comunismo. Papa Ratzinger ha spiegato come «il martirio cristiano è la più alta misura di santità». Così se il martirio di Stepinac
mirava a «distruggere la Chiesa cattolica» la gente «ha visto che i sacerdoti non hanno mai perso la fede e sono rimasti sempre uniti». «Questa unità
spiega ciò che è umanamente inspiegabile: che un regime così duro non abbia potuto piegare la Chiesa».
Pellegrini, cercatori del Signore in cammino
Don Lusek (Cei): Segno eloquente di un bisogno dell’uomo. In crescita i percorsi a piedi.
«A che serve una strada se alla fine non c’è una chiesa», si domandava il
poeta Paul Claudel proponendo una netta separazione tra il vagare senza
meta e il camminare verso l’unica meta possibile, l’incontro tra l’uomo e il
divino. La domanda risuona anche oggi fra i 330 milioni di viaggiatori che
ogni anno nel mondo si mettono in cammino per raggiungere un luogo
sacro. E le Giornate mondiali della Gioventù, volute da Giovanni Paolo II,
un Papa che ha fatto del viaggio la cifra del suo ministero apostolico, sono
per la contemporaneità forse il segno più forte della fede che si fa movimento. «Signore da chi andremo? Pellegrini cercatori di Dio» è il tema
del convegno nazionale della Cei che si apre a Fano. «La rinascita della
civiltà del pellegrinaggio - dice don Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Cei
per la pastorale del tempo libero, turismo e sport - è segno eloquente di
un bisogno profondo del cuore e della mente dell’uomo contemporaneo,
che sta riscoprendo la nascita di un cammino, di una meta, di un incontro
che possa soddisfare la sua ricerca di verità. Accanto ai tradizionali pellegrinaggi a luoghi segnati dal ricordo dell’esperienza di una Presenza (di
Cristo, della Vergine o dei santi), torna ad essere dominante l’esperienza
del pellegrinaggio a piedi. Non possiamo non citare le moltitudini della
Macerata-Loreto, e i primi passi della Lauretana, e naturalmente il Cammino di Santiago, ma anche la Via Francigena. Sono conferma che il pellegrinaggio è un importante e significativa risorsa pastorale. «Si riscopre la
via come simbolo della vita».
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CHIESA DIOCESANA
Da Palosco vescovo in Mato Grosso
da “L’Eco di Bergamo”
Padre Ettore Dotti nominato da Papa Benedetto XVI. Da 16 anni missionario in Sudamerica
La gioia della Congregazione della Sacra Famiglia. Gli verrà affidata la nuova diocesi di Navigaì
Padre Ettore Dotti, originario di Palosco, religioso della Congregazione della Sacra Famiglia, è stato nominato vescovo della nuova diocesi di Navigaì
nello Stato del Mato Grosso del Sud, nell’ovest del Brasile. La neonata diocesi conta una popolazione di oltre 267 mila abitanti di cui 197 mila cattolici suddivisi in 19 parrocchie con 27 sacerdoti, nove seminaristi, 17 religiosi e
25 suore. Si tratta del 24° vescovo di origine bergamasca nel mondo: padre
Dotti infatti è originario del paese della Bassa Bergamasca anche se appartenente alla diocesi di Brescia. Si tratta del secondo vescovo bergamasco
della Congregazione della Sacra Famiglia con sede a Martinengo dopo
l’ordinazione di monsignor Ottorino Assolari, originario di Scanzoresciate,
ora vescovo di Serrinha in Brasile. L’ordinazione episcopale è in programma
per il 22 luglio nella Cattedrale di Serrinha e sarà presieduta da monsignor
Ottorino Assolari, mentre l’ingresso ufficiale nella diocesi di Naviraì avverrà
il 31 luglio nella Cattedrale. È previsto invece tra fine agosto e gli inizi di
settembre un breve rientro in Italia per la formazione e i festeggiamenti
con la famiglia e la Congregazione della Sacra Famiglia.
Cinquant’anni, padre Ettore Dotti ormai è in Brasile da oltre 16 anni: attualmente parroco della comunità Bom Pastor nella diocesi di Serrinha
nello Stato di Bahia. Di origni contadine - come ricorda la mamma Sofia di
Palosco - Padre Ettore Dotti è stato ordinato sacerdote il 28 maggio 1994
e il 12 gennaio 1995 partiva per il Brasile come missionario. La sua è stata
una vocazione adulta. Ha emesso i voti religiosi il 19 marzo 1993. Dopo gli
studi preparatori nella sua città natale (1967-1974). Ha compiuto gli studi
di filsofia presso il Seminario vescovile di Bergamo. «Prima di quel tempo
- ricorda padre Dotti - ha anche svolto il servizio militare come alpino nel
Battaglione “Tirano” alla caserma di Malles. Ho poi lavorato nelle cartiere di
Cividate. Grande commozione al sopraggiungere della nomina - da parte
di Papa Benedetto XVI - nella numerosa famiglia, ma anche in parrocchia a
Palosco. «Non ho ancora avuto il tempo di decidere lo stemma e il motto
episcopale ma vorrei tanto ricordare la stella di Maria Vergine, l’agnello, simbolo del Buon Pastore e un segno campestre per ricordare le mie origini
contadine e la vicinanza ai contadini della futura diocesi».
«La crisi del lavoro cambia la società nel profondo»
Don Francesco Poli direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale sociale
Leggere in profondità i cambiamenti sociali ed
economici che stanno attraversando i nostri territori, con l’obiettivo di dare un contributo alla
costruzione delle nostre comunità e riscoprire
il valore del lavoro come luogo di realizzazione
della persona umana. Don Francesco Poli, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, delinea obiettivi e contenuti del convegno
ecclesiale «Lavoro e sviluppo umano: il lavoro
cambia e ci cambia» programmato a Bergamo il
10 e 11giugno scorso.
Come valuta il cammino sin qui svolto sul
territorio?«C’è stata una partecipazione soddisfacente e interessante, pur se diversificata da
territorio a territorio. In alcune zone è emersa
una notevole sensibilità rispetto ai temi trattati,
in altre ci sono state piacevoli sorprese per la
qualità e la quantità dei contributi non solo da
parte dei relatori, ma anche dalle persone e associazioni presenti….Il lavoro nella Bergamasca
non è più vissuto come una realtà “tranquilla”,
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non è più considerato come qualcosa di scontato. … È emersa la conferma che, ormai, non c’è
più un lavoro per tutta la vita. E ciò non riguarda
il solo mondo giovanile, ma tutti. Su questo occorre prestare attenzione: anche perché il lavoro
non è solo fonte di reddito, ma strumento di
realizzazione dell’uomo, un luogo dove costruire
il proprio progetto di vita. ….Di conseguenza
servono nuove coordinate di analisi e di azione
all’interno di una rinnovata attenzione e riconoscimento del ruolo della famiglia. Tutto contribuirà a elaborare il progetto per l’anno pastorale
2011-2012 che avrà come tema “Famiglia: lavoro e festa”… Le riflessioni faranno da sfondo
al lavoro pastorale che culminerà con l’incontro
internazionale della famiglie a Milano.
…Il convegno vuole dare strumenti di analisi e
culturali per costruire il futuro delle nostre comunità rendendole protagoniste nelle trasformazioni».
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Testimoni di Unità
Monsignor Francesco Beschi ha ordinato tredici nuovi sacerdoti, segno di «una speranza più grande»
Tredici giovani che diventano sacerdoti nella nostra diocesi sono un segno
che non può passare inosservato. Questi giovani sono loro stessi segno,
rilevante e incisivo, della fecondità della Chiesa di Bergamo, della grazia
e dell’azione dello Spirito che percorre le comunità a volte in modo inaspettato e sorprendente. Questi giovani sono un regalo per tutti e, ricevendo il Sacramento dell’Ordine, sono diventati, come pronunciato dal
vescovo nell’omelia, «sacramento vivente». La solenne celebrazione si è
svolta in cattedrale presieduta dal Vescovo Monsignor Francesco Beschi.
Il grazie di monsignor Beschi è andato subito ai genitori dei novelli sacerdoti, alla famiglie, alle comunità, alle persone che hanno comunicato a
loro la fede: «Siete testimoni di speranza, testimoni della presenza e della
vita di Gesù». È il tema della speranza che ha aperto la riflessione. «Sappiamo quanto bisogno ne abbiamo, Voi siete testimoni di una speranza
che è infinitamente più grande di voi». Nella testimonianza del sacerdote
vi sono anche «parole e segni che non sono vostri - ha continuato monsignor Beschi - Siete mandati a dire la Parola del Signore e a compiere i suoi
gesti. Voi stessi siete diventati un segno della sua presenza, un sacramento
vivente, una vivente Parola del Signore. Questa è la vostra missione».
Monsignor Pasquale Pezzoli, rettore del seminario: «Credo in questi
giovani che sono diventati preti, leggo in loro una passione vera per il
Signore».
Sono: Don Gabriele Bonzi - nato nel 1985 proviene dalla parrocchia di
San Pellegrino Terme. Don Daniel Boscaglia - nato nel 1986 - proviene
dalla parrocchia di Cologno al Serio. Don Alex Carlessi - nato 1983 - proviene dalla parrocchia di Sedrina. Don Giovanni Crippa - nato nel 1986
- è originario della parrocchia di Pontida. Don Daniele Filippi - nato nel
1986 - proviene dalla parrocchia di Cavernago. Don Gianpaolo Ghisleni nato nel 1981 - è originario della parrocchia di Bonate Sotto. Don Morris
P gnoncelli - nato nel 1986 - proviene dalla parrocchia di Bottanuco. Don
Simone Pelis - nato nel 1986 - proviene dalla parrocchia di Pedrengo.
Don Davide Perico - nato nel 1983 - proviene dalla parrocchia di Azzano
San Paolo. Don Lorenzo Quadri - nato nel 1977 - proviene dalla parrocchia di Torre de’ Roveri Don Mattia Ranza - nato nel 1985 - proviene dalla
parrocchia di Fino del Monte. Don Davide Rota Conti - nato nel 1986
- proviene dalla parrocchia di Torre Boldone. Don Francesco Sanfilippo nato nel 1980 - proviene dalla parrocchia di Nembro.
Il vescovo ai sacerdoti della diocesi:
Un anno su famiglia, lavoro e festa.
È il tema del nuovo programma pastorale, annunciato all’assemblea del clero - Impegno sulla formazione
«Famiglia, lavoro e festa» sarà il tema del nuovo programma pastorale
diocesano. Lo ha annunciato il vescovo Francesco Beschi all’assemblea
del clero, svoltosi in Seminario alla presenza di oltre 300 sacerdoti, fra cui
il vescovo ausiliare emerito Lino Belotti e il vicario generale monsignor
Davide Pelucchi e i preti novelli ordinati. «La famiglia - ha affermato il
vescovo sarà considerata pastoralmente nella sua proiezione nella società, in particolare sul lavoro, sulla necessità del lavoro e sulla festa. Si
punterà alla riscoperta delle componenti della festa, per esempio il tempo libero visto nella dimensione comunitaria. La cultura odierna ha una
visione individualistica del tempo libero e la festa è vista come riposo per
riacquistare energie per tornare al lavoro»…. «La ricchezza straordinaria della missionarietà della nostra diocesi va continuata soprattutto nel
segno della cooperazione e dell’arricchimento reciproco fra le Chiese»
…«Dieci parrocchie bergamasche, e altre nel futuro, stanno per perdere
il curato a causa del calo dei preti. La contrazione di sacerdoti a servizio
degli oratori è un dato preoccupante che va inserito in un dsegno diocesano di unità pastorali».
Monsignor Beschi ha poi parlato della formazione permanente del clero,
«discorso non ornamentale» tracciando alcuni punti. Il discorso ha poi
toccato la necessità di formazione in ogni stagione di vita. La nostra diocesi conta 848 preti, di cui 144 sotto i 40 anni, 530 dal 40 ai 75 e 174
unltrasettantacinquenni. «Per i preti giovani - ha annunciato il vescovo
- è previsto un accompagnatore che terrà una relazione personale con
loro». E i preti anziani saranno sempre più una risorsa». Il delegato vescovile monsignor Lino Casati ha quindi illustrato le proposte formative del
nuovo anno pastorale.
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a cura di don Valentino Salvoldi
Il privilegio di essere pellegrino
“Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”
Nella foto: Il Santuario della Madonna delle lacrime a Siracusa
Q
uando Gesù operava miracoli
strepitosi, i suoi connazionali
solitamente non cadevano ai
suoi piedi, né vedevano in lui il Figlio
di Dio. Qualcuno era meravigliato,
qualcuno restava incredulo, non pochi l’accusavano: “Opera segni prodigiosi in nome di Belzebu, principe dei
demoni”. Per chi crede i miracoli non
servono. Per chi non crede migliaia di
segni, miracoli, prodigi, non bastano
per indurlo alla conversione.
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Avevo otto anni quando appresi che
a Siracusa la Madonna continuava a
piangere. Corsi alla chiesa parrocchiale
del mio paese (Ponte Nossa – Bergamo) santuario eretto in seguito all’apparizione e lacrimazione di sangue della Vergine ai piedi della croce. In preda
ad una forte emozione, contemplavo
la sua effige, mentre chiedevo a Maria:
“Perché piangi ancora?”.
Dopo 58 anni dall’evento di Siracusa,
concedo a me stesso il privilegio di ve-
nire qui in pellegrinaggio per cercare
di entrare nel mistero di quelle lacrime
che sono icona del pianto stesso di
Dio. Vere lacrime umane o addirittura
lacrime divine?
Dalla spianata davanti al palazzetto
dello sport di Siracusa mi fermo a
contemplare il santuario e a preparare
il cuore per l’incontro con la Vergine
Madre. E subito mi viene in mente la
scena della morte di Cristo rappresentata nel film della passione di Mel
Gibson. Quando l’Uomo-Dio spira,
dal cielo scende una lacrima che va
sempre più ingrandendosi al punto da
assomigliare ad una bomba. Immensa
lacrima che cade sulla terra creando
una struttura simile a questo tempio.
Decido di percorrere un pezzo di strada a piedi, meditando sulla mia realtà
di pellegrino, mendicante d’amore. Le
labbra sussurrano: “Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del
Signore”. E’ il canto del pio israelita che
cammina verso il tempio di Gerusalemme. Non gli importa che gli scettici
o gli agnostici gli domandino: “Dove è
il tuo Dio?”. Spoglio da ogni pregiudizio, cosciente di aver bisogno di Dio, da
lui mendica un senso da dare alla sua
vita, mentre prepara il cuore al grande
incontro.
Anche il pellegrino del Terzo Millennio è chiamato a prendersi tutto il
suo tempo per arrivare al santuario
con un’anima che sia in sintonia con
il corpo: quando arriviamo in aereo
nei pressi di un tempio, rischiamo che
giunga il corpo e non l’anima… Ciò
vale particolarmente per il santuario
eretto a Siracusa, nel cuore della città.
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Non è situato in un luogo isolato, rupestre o nella campagna. Quotidiano è lo scenario: luogo straordinario sì, ma
nel cuore della vita, come lo è il teatro greco e tutti gli altri
monumenti di questa antica città.
E’ il vivere quotidiano che qui è celebrato e adombrato in
un cammino reso bello da provvidenziali “stazioni”: a Siracusa si sosta con la Madonna, per confrontarsi con valori
eterni e ottenere grazie dal cielo.
Per raggiungere questo scopo è necessario spogliarsi, liberarsi, essere una spugna che assorbe, senza pregiudizi. Arrivare qui con la coscienza di sentirsi povero, mendicante e
bisognoso. Essere alla ricerca della verità ed essere disposto a lasciarsi cercare. Entrare nel tempio con meno certezze possibili, pronto a lasciarsi raggiungere da una parola,
a lasciarsi toccare nei sentimenti, cosciente che “il cuore ha
delle ragioni che la ragione non conosce”.
Il Vangelo ci dice che sono i poveri e i semplici ad essere
toccati dal mistero.
E’ interessante notare che le apparizioni della Vergine Madre non si verificano sotto gli occhi dei teologi, dei dottori
della Chiesa, dei vescovi. Esse sono riservate ai semplici, ai
poveri e agli ultimi. Si pensi a Bernadette: la Madonna le
disse di essere “l’Immacolata Concezione” e lei non sapeva
che cosa significasse essere immacolata e che cosa fosse la
concezione.
Ma fu proprio questa la prova che la ragazza non stava inventando nulla riguardo a quella donna, a quella signora che
la invitava a fare penitenza per riparare i peccati dell’umanità.
Durante un’assemblea studentesca a Modica avevo detto
che sarei andato al santuario della Madonna delle lacrime
e ciò aveva creato un po’ di perplessità in alcuni giovani
che, ritenendomi un intellettuale, non si sarebbero aspettati
che credessi nelle apparizioni della Vergine e, tanto meno,
che da un quadretto di gesso potessero sgorgare lacrime
umane. Risposi loro raccontando quanto mi era capitato al
santuario della Divina Misericordia a Collevalenza.
Da quando ho avuta la mia esperienza di fede, godendo –
sia pure solo per un attimo – della certezza d’essere amato
da Dio, ho capito che, per il credente, nulla capita a caso e
che “tutto è grazia”, tutto è un miracolo, tutto ha un messaggio che rende bella la vita, curiosa la morte, luminosa
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l’eternità. Da tutto mi lascio interpellare e quando trovo
qualche cosa di bello, lì cerco l’impronta del divino.
E’ così che, completamente digiuno della storia di Madre
Speranza, m’imbatto nella sua tomba, nella cripta del santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, borgo del
comune di Todi, dove mi ero recato per rivivere l’affascinante poetica di Jacopone.
La tomba di Madre Speranza: armonica integrazione del suo
corpo con il Santuario. Il pavimento si alza ad indicare che
sottoterra c’è un seme vitale, pronto a rompere le zolle per
far spuntare la spiga. Lì il credente è chiamato a confrontarsi
con la più preziosa e fragile tra le virtù: la speranza, grazia di
sognare la spiga, là dove l’occhio umano vede solo un grano
che marcisce.
Quella tomba, infinito gioco di cerchi di pietra, emana luce,
come da una tenda. Le spoglie mortali di Madre Speranza
riposano nella cripta in attesa che il suo amore faccia esplodere quelle pietre .
Ma non sono tanto le sue reliquie ad attirare la mia attenzione, quanto la sua vita e il suo messaggio. Il credente
sa che sottoterra ci sono solo le fredde spoglie dei nostri
morti. Se noi vogliamo incontrarli, dobbiamo cercarli presso l’altare, durante la celebrazione eucaristica. Lì sono già
risorti.
Lì continuano ad intercedere per noi. Lì ci attendono per
farci godere un anticipo di paradiso.
Con queste intuizioni mi sono messo a studiare la vita di
madre Speranza: estasi, rivelazioni, miracoli, visioni, stigmate
e una vita di dolori, privazioni, accuse, calunnie … Stupende
realizzazioni, visioni profetiche, fondazioni di due congregazioni religiose. Il tutto da parte di una povera donna, illetterata, desiderosa solo di restare con il suo Signore, Dio di
misericordia.
Di fronte a ciò ho pensato che o tutto aveva una sua misteriosa logica, o più nulla reggeva.
E tra il nulla e il tutto, ho scelto il tutto.
Racconterò in seguito le intuizioni che mi sono nate analizzando i fatti della lacrimazione della Madonna a Siracusa. Per
il momento mi basta di aver seguito il cuore e di essermi
deciso a fare il pellegrino: del resto, non è proprio questa la
vocazione del credente, incamminato verso la Gerusalemme celeste?
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Riflettiamo: una triste esperienza
a cura di Pier Luigi Billi
Da questa disobbedienza ci ha liberati Gesù Cristo, 2a persona della SS. Trinità, Dio Egli stesso.
L
a Bibbia, libro sacro e più venduto al mondo, afferma che l’uomo è
stato creato ad immagine di Dio. Meravigliosa situazione.
Noi povere creature però ci chiediamo: perché allora tante miserie?
Fame. Povertà, solitudine disastrosa, odii, guerre, ignoranza, malattie e morte. Perché tanti pericoli per l’anima e per il corpo? Ciò dipende dalla dolorosa tragedia del peccato originale che ha messo luce sulla condizione
dell’uomo, debole e misero.
Adamo ed Eva si trovavano in uno stato di perfezione e di vera felicità, vi-
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vevano in un giardino di delizie.
Erano esenti dal dolore, dalle
malattie ed avevano l’immunità
dalla morte.
Si trattava di un semplice atto
di obbedienza. Dio aveva ordinato ad Adamo “Puoi magiare
del frutto di ogni albero del
paradiso, ma dell’albero della conoscenza del bene e del
male non mangiarne, perché il
giorno in cui ne mangerai, morirai”. (Genesi 2,16/17). Satana
però, la bestia diabolica, sottoforma di serpente, tentò Eva e
l’invitò con astuzia a trasgredire
l’ordine Divino. Per Eva, il frutto
dell’albero era buono a mangiarsi, piacevole all’occhio e desiderabile per avere conoscenza; lo colse, lo mangiò e lo diede
anche al suo compagno Adamo
(Genesi 3,1/6). Trasgredirono e
subito capirono il grave peccato di disobbedienza e di superbia. Satana, il mentitore, aveva
detto ad Eva che se ne avesse
mangiato (il frutto), si sarebbero aperti i suoi occhi e sarebbe
diventata come Lui, Dio, conoscitrice del bene e del male e
quindi entrambi conoscitori del
bene e del male.
Qui sta il peccato, non è un peccato di sesso, come la maggior
parte pensa, ma un peccato di
superbia, diventare come Lui,
spadroneggiare sulle vite, manipolare cellule, uccidere bambini innocenti a proprio giudizio,
diventare assassini delle proprie
creature.
La caduta dei nostri progenitori portò ad una grave eredità,
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perché tutti i discendenti ne furono colpiti; così tutti
noi nasciamo con il peccato originale, ossia privi della
Grazia Santificante di Dio.
Cari genitori che portate davanti all’altare di Dio i
vostri figli per essere battezzati, dopo il battesimo, il
primo Sacramento, baciate i vostri figli perché in loro
è presente lo Spirito Santo, è così!
Il peccato di Adamo ed Eva si dice originale, perché
fu commesso all’origine dell’umanità e si trasmette a
tutti gli uomini all’origine della loro vita. Il peccato originale non nocque soltanto ai nostri progenitori ma a
tutti noi che siamo loro discendenti.
L’universalità del peccato originale, che colpisce in
maniera inesorabile tutti gli uomini, ha avuto una sola
eccezione: Maria Santissima, che a Lourdes ha rivelato
alla semplice ed eroica Bernadette di essere l’Immacolata Concezione. Lei, perché destinata ad essere la
madre di Dio, fin dal primo istante della sua esistenza,
in vista dei meriti del Suo figliolo, fu preservata dal
peccato originale.
Il Santo battesimo libera l’uomo dal peccato originale,
e colui che lo riceve da adulto lo libera da ogni colpa.
L’imperatore Costantino, figlio di Sant’Elena, colui che
difese il cristianesimo elevandolo a religione di stato, si
fece battezzare prima di morire. Furbo, ma credente.
Quindi Dio, avendo già provato gli angeli, volle prova-
re anche i nostri progenitori perché Gli dimostrassero la loro incondizionata fedeltà.
Essi dovevano meritare, per sé e per noi, loro discendenti, gli immensi doni ricevuti. Però non fu così.
Da questa disobbedienza ci ha liberati Gesù Cristo,
Seconda persona della Santissima Trinità, Dio Egli
stesso.
Il peccato di Adamo ed Eva è di uguale natura: ribellione a Dio, che nasce dal disordinato amore di sé
stessi nei riguardi di Dio, la donna ha peccato come
l’uomo, perché la pena è pari per entrambi (privazione dell’amicizia di Dio, assoggettati entrambi al dolore
ed alla morte).
Nei riguardi del peccatore la donna ha peccato meno
dell’uomo (San Paolo prima a Timoteo 2/14), è stata
ingannata dal demonio, di natura tanto a lei superiore,
mentre Adamo non fu ingannato e quindi peccò con
piena coscienza e malvagità della sua azione.
Nei riguardi del prossimo, Eva peccò per prima e dette, con il cattivo esempio, la spinta e l’invito al peccato:
peccò quindi doppiamente e contro Dio e contro
Adamo.
Comunque il peccato compiuto all’origine è stato redento da Cristo e siamo di nuovo diventati figli di Dio.
E’ successo proprio così!
Nella foto l’Admo ed Eva di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1480, Venezia 1576)
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E
V
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N
T
I
Un evento da incorniciare
a cura di Giosuè Berbenni
Il 4 giugno: l’inaugurazione dell’organo restaurato G. Callido (1794)
G. Giudici (1854)- Piccinelli (1954)
L
a serata di sabato 4 giugno, vigilia dell’Ascensione, verrà ricordata negli annali di Sarnico come uno di quegli
eventi da ricordare per due motivi: primo perché si sono
inaugurati i restauri del grandioso organo G. Callido (1794) G. Giudici (1854) - Piccinelli (1954) e della magnifica chiesa
prepositurale, secondo perché abbiamo ascoltato della squisita musica realizzata da professionisti eccellenti e da appassionati. È stato un successo il riempire i banchi della grande
navata e ascoltare due ore (dalle 21.00 alle 23.00) di elevata
musica. Il merito di questo è del maestro Giancarlo Corna,
direttore artistico, che ha profuso due mesi di preparativi.
La serata era così strutturata: dopo le presentazioni dello
scrivente sulla particolarità dell’organo e sull’importanza del
suo restauro conservativo, ci si è addentrati nella musica.
La parte del leone l’ha fatta l’organista maestro Pietro Pasquini, che ha dato prova di elevata professionalità non solo
per la bravura di come ha suonato i difficili brani, ma per
come ha saputo valorizzare lo strumento, i singoli timbri, gli
amalgami, i fraseggi e il taglio comunicativo. Artefice della
serata, poi, è stato il maestro Corna che, oltre ad avere diretto in modo qualificato il coro parrocchiale “Callido” (per
l’occasione rinforzato con i coristi del coro Villaggio Sereno
di Brescia, ha fatto ascoltare il proprio talento di raffina-
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to compositore; è così che abbiamo potuto apprezzare in
prima assoluta il suo Preludiando per organo, composizione
sapiente, e l’Ave Maria (per organo e soprano) nostalgico acquarello primaverile. Una parola va detta per il citato
Coro (impreziosito dai solisti Valentina Giaconia soprano,
Antonio Archetti tenore e Aldo Sala basso) che ha dato
prova di robustezza sonora e intensità espressiva. Il pubblico
ha molto apprezzato l’alternanza di brani strumentali e vocali introdotti da esplicazioni dello scrivente, a carattere ora
organario ora musicologico.
Al termine del concerto il prevosto don Luciano Ravasio ha
sottolineato la forza insita in ogni persona, l’attrazione per il
bello divino, di cui il concerto e la splendida chiesa hanno
reso in modo indimenticabile.
Nell’occasione ha lodato il meticoloso lavoro degli organari
Piccinelli di Ponteranica, vanto della nostra tradizione orobica, apprezzata in tutta Italia.
Ha, infine, preso la parola il Sindaco Franco Dometti che, a
nome di tutta la cittadinanza, ha ringraziato sottolineando
come Sarnico si sia sempre distinta nella tutela e valorizzazione della propria memoria storico-artistica.
La serata si è conclusa con un augurale brindisi e rinfresco
presso l’oratorio.
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E
Mostra per don Sergio
V
E
N
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I
a cura della Redazione
IL RICAVATO ANDRÀ IN BENEFICENZA PER LA
MISSIONE DI DON SERGIO - INGRESSO LIBERO
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S
T
O
R
I
A
I fatti di Sarnico - cap IV
a cura di Giusi Dossi
Sarnico: colpo di testa di Garibaldi
Vittorio Emanuele: “un re mediocre e negato alla comprensione dei tempi”
1° gennaio 1961: la copertina della “Domenica del Corriere”.
Nella pagina a fianco Vittorio Emanuele II
È
qui che comincia ad emergere la figura di Vittorio Emanuele II, un re esaltato dal suo ruolo, convinto che il successo
in un’operazione del genere sarebbe stato un’altra Plombières e lo avrebbe equiparato a Cavour come diplomatico ed
a Garibaldi come condottiero.
In realtà Vittorio Emanuele, come lo definì Piero Gobetti nella sua “Rivoluzione Liberale”, era “un re mediocre e negato
alla comprensione dei tempi”. Sotto un’apparenza semplice e
schietta, era avido di popolarità e si compiaceva di assumere
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atteggiamenti, di recitare una parte, perché sapeva che era questo che ci si aspettava da lui. Insomma, si credeva più capace
dei suoi ministri, tanto è vero che spesso calpestava le forme
costituzionali e toccava a loro correre a salvare la dignità della
Corona. Così con Vittorio Emanuele si inaugurava “una monarchia retriva quante altre mai in Europa” secondo il parere di
Bruno Gravagnuolo. È ormai accertato che i governi successivi
a quello di Cavour caddero addirittura per decisioni prese nel
Palazzo reale e senza che vi fosse alcuna indicazione di un voto
del Parlamento.
Cavour, Rattazzi, Minghetti erano tutti consapevoli della necessità di occultare i misfatti di un re megalomane che si avvaleva
di ambasciatori personali, cosa del resto nota a tutta la diplomazia europea. Convinto del proprio potere e della propria
abilità si sentì spronato a tessere intrighi di natura assai sospetta, avvalendosi appunto di iniziative diplomatiche segrete che,
come accadde per quella di Sarnico, furono più di intralcio
che di aiuto al Paese.
Così, persa l’occasione di Roma, il re cominciò ad abbozzare
vaghi progetti per una sollevazione nei Balcani e per uno sbarco
di Garibaldi in Dalmazia. Ne è testimonianza il fatto che inviò
parecchie volte a Londra in missione segreta il generale Salaroli,
per spiegare agli inglesi che il piano era quello di innescare una
rivolta degli ungheresi contro l’Austria e dei serbi contro la
Turchia. In questo modo il sovrano coltivava anche l’ambizione personale di far sedere il suo secondogenito sul trono di
Grecia.
E’ ormai dimostrato che in questo progetto faraonico Garibaldi
fu irretito da Vittorio Emanuele e non dal Rattazzi, con la promessa di un milione di lire per arruolare un esercito privato
che avrebbe attaccato l’impero austriaco in qualche punto della
frontiera dalmata, una volta scoppiata la crisi internazionale.
Alla fine delle ostilità Venezia sarebbe passata all’Italia.
Come ha avuto modo di riferire il capo spirituale dei patrioti
ungheresi, Ludwig Kossuth, amico e compagno di Garibaldi in
tante battaglie, il re gli confidò personalmente che il progetto
era tale e quale alla spedizione dei Mille di due anni prima:
tenere occupato altrove Garibaldi e le sue pericolose e scalmanate camicie rosse.
Anche se Garibaldi fosse stato sconfitto, la sua avventura avreb-
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Giuseppe Guerzoni: “Comunque vadano le cose dobbiamo
assolutamente avere Venezia l’anno prossimo…Missori e Nullo
saranno i miei organizzatori militari in Lombardia”.
Insomma, Garibaldi doveva mettersi alla testa della guerra e di
conseguenza i “Fatti di Sarnico” non furono affatto, come i
biografi della Casa regnante ci hanno finora tramandato, uno
dei soliti colpi di testa del Generale, ma un complotto ordito
molto più in alto.
be infatti fatto guadagnare tempo all’Italia perché in autunno
l’esercito sarebbe stato pronto per l’attacco all’Austria.
Secondo Vittorio Emanuele, la guerra nel 1862 era proprio inevitabile.
“Grandi avvenimenti si preparano – affermò in un colloquio
con Ricasoli – se non sarà in primavera sarà in autunno, né lei
né io possiamo impedirli”.
La coincidenza ha voluto che anche Mazzini, dal suo esilio di
Londra, scrivesse il 28 settembre 1861 negli stessi termini a
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A S S O C I A Z I O N I
a cura di Raffaele Rizzardi
e Vincenzo Sciacca
Uno spettacolo per affermare
i valori della vita
L’1 giugno sfavillante debutto al Cinema Junior del nuovo musical allestito
dall’associazione “La bottega dei sogni”.
C
oinvolgere in uno spettacolo una quarantina di studenti della scuola primaria e secondaria è già un atto educativo, e lo è ancor più se i temi trattati nascono dai valori positivi dell’impegno e della solidarietà. A Sarnico
opera una associazione di promozione sociale, “La bottega dei sogni”, che ha
prodotto il terzo spettacolo, dopo quelli dedicati a Madre Teresa di Calcutta ed
alla vicenda di una ragazza extra-comunitaria, Annah, che viene inserita nella vita
comunitaria dall’affetto dei suoi compagni.
Quest’anno l’evento è dedicato alla figura di Domenico Allegrino, una persona
vissuta in Abruzzo dal 1933 al 1999, che nonostante le gravi infermità che hanno
caratterizzato gli ultimi anni della sua esistenza, gli hanno permesso di fare del
bene alla comunità in cui ha operato (è stato anche sindaco di Pescara), ponendo le radici di una Onlus, oggi attiva con un poliambulatorio medico – a disposizione gratuita di chi si rivolge a quella struttura – e con altre iniziative a favore
dei singoli e delle famiglie in difficoltà economica o affettiva.
Lo spettacolo è stato rappresentato al teatro Junior della parrocchia di Sarnico,
con la presenza di una delegazione dei medici della fondazione abruzzese e della
Presidente, Antonella Allegrino, che ha espresso un caldo apprezzamento per la
qualità dello spettacolo, auspicando di poterlo replicare nella sua regione. Il titolo
del musical è già significativo: “La tua vita … che capolavoro”, e sono importanti
alcune espressioni dei protagonisti, che indicano la necessità di far crescere il
seme del buono che c’è in ciascuno di noi, senza arrendersi di fronte alle difficoltà, anche se particolarmente gravi.
La preparazione dell’evento, sotto la guida della Presidente dell’Associazione,
Pasquina Rinaldi, coadiuvata da altre insegnanti e dall’entusiasta collaborazione
dei genitori, ha richiesto un impegno durato parecchi mesi, che ha permesso di
produrre uno spettacolo di elevata qualità e particolarmente coinvolgente per i
numerosi spettatori che hanno fatto segnare il tutto esaurito.
L’interesse educativo delle proposte dell’associazione sta nella partecipazione
attiva al gruppo di lavoro, che assume importanza sia come forma artistica sia
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come educazione di linguaggi, portando al “gruppo” maggior conoscenza di
se stessi ed una migliore capacità di
comunicazione col mondo esterno.
I ragazzi potranno quindi acquisire
maggior consapevolezza di sé e della
propria potenziale espressività fisica,
sviluppare capacità di integrazione e
relazione con gli altri, imparare ad organizzare la propria fantasia secondo
le regole del linguaggio teatrale, progettare ed elaborare eventi teatrali di
cui i ragazzi sono interpreti e speriamo
anche autori.
Presto toccherà a loro affrontare la
vita e sicuramente non deluderanno.
(Raffaele Rizzardi)
«Pa’, posso partecipare al nusical di
Pasquina?». Pasquina è la maestra Pasquina Rinaldi, anima dell’associazione
“La bottega dei sogni”, e l’insolita richiesta è stata formulata da mio figlio,
più o meno a metà ottobre.
Naturalmente ho acconsentito, per
quanto pieno di scetticismo. Appartengo anch’io alla temeraria (e vellei-
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taria?) categoria degli insegnanti e so
bene come un progetto, specie se “faraonico”, possa naufragare per mancanza di fondi, per mancanza di spazi,
per mancanza di collaborazione… Insomma: per mancanza. E come si rischi continuamente di fare la figura dei
signori Bouvard e Pecuchet, gli “eroi”
flaubertiani che intraprendono mille
attività senza mai portare a termine
nulla, per difetto di capacità (e anche
perché sono un po’ tonti). Quando
poi si riesce a concretizzare qualcosa,
capita che il risultato sia tragicamente
differente dalle aspettative: dilettantesco, approssimativo, incolore come
certe uggiose giornate di novembre.
E invece la sera dell’1 giugno, presso il
cinema-teatro Junior di Sarnico, bello
comodo nella mia poltroncina in quarta fila, ho assistito ad un vero spettacolo, scoppiettante di colori e di suoni,
interpretato con allegra e sfrontata
professionalità da ragazzi d’età compresa tra i sette e i tredici anni.
Il testo messo in scena, ideato da Antonella Allegrino, Giorgio di Pietrantonio
e Paola Mirabiglio, racconta la commovente vicenda umana di Domenico
Allegrino, sindaco abruzzese morto
nel 1999. Allegrino ha speso la sua esistenza nell’impegno sociale e politico,
ed è ricordato anche per la granitica
forza d’animo con cui ha affrontato
i gravissimi problemi di salute che lo
travagliavano, senza mai desistere da
quella che sentiva come una missione:
lenire le sofferenze del prossimo.
cepire l’aroma di questa variopinta e
frizzante avventura, raccontandomi le
loro impressioni. Laura Locatelli (Assunta, moglie di Allegrino) è un po’
emozionata, suppongo che si tratti della sua prima intervista, e riesce a dirmi
solo che è stato bello e molto faticoso.
Davide Gagliani (Dio) è invece sciolto
e ciarliero: «Il mio ruolo era molto impegnativo, ho rivissuto con Domenico la
sua vita; per interpretare la mia parte,
molto lunga, ho dovuto studiare intensa-
mente: Pasquina e mia madre mi hanno
fatto sgobbare, c’erano le prove e c’erano
i compiti. Interpretare Dio è stato interessante, mi ha dato in alcuni momenti un
senso di potenza…».
Gaia Cerqui (Antonella, figlia di Allegrino) pensa che il mondo dello spettacolo possa essere il suo futuro: «Il
musical mi ha fatto capire che questa è
la strada della mia vita…
Ho imparato anche che il mondo dello
spettacolo non è tutto lustrini e divertimento: Pasquina ci ha fatto lavorare
come matti, non solo ballare e cantare
ma anche usare lo straccio e la scopa
per pulire il palco, e ci ha fatto dipingere
delle scatole di cartone che poi sono state usate per rappresentare il muro della
casa di Allegrino.
Un’altra cosa ho imparato durante le
prove: non si devono MAI contraddire i
registi, nemmeno quando hanno torto (e
qui Gaia indirizza un’occhiata affettuosamente ironica verso Pasquina). Non c’è
che dire, Pasquina è stata terribile come
Mara Maionchi!
Dobbiamo però ringraziarla per il grande
Chiedo ai protagonisti di farmi per- lavoro che ha fatto. E dobbiamo ringra-
ziare tante altre persone, ad esempio
Alex Tallarini, presso la cui scuola abbiamo potuto apprendere, gratis, alcuni
passi di danza». Chiara Radici (cantante) rincara la dose: «Pasquina è stata
bravissima e agitatissima, sempre pronta
a riprenderci con quel suo accento non
proprio bergamasco. Sonia invece, la
co-regista, era molto più calma e comprensiva». Federico Bianchi (Allegrino)
assolve invece la regista: «Pasquina era
molto severa durante le prove ma era un
atteggiamento necessario per far funzionare tutto. Senza un generale che comanda, l’esercito si disperde e non vince
la battaglia. Gestire un gruppo di ragazzi
così numeroso e per una rappresentazione così complessa non è semplice. Alla
fine è stato tutto molto bello».
Un’altra persona che dobbiamo ringraziare è la regista Silvia Barbieri, per
i molti consigli che ci ha dato su come
interpretare i nostri ruoli.
È stata lei a suggerirmi un’interpretazione leggera e scanzonata; anche a
Davide (Dio) Silvia Barbieri ha consigliato di evitare i toni solenni e di
recitare con una voce il più possibile
affabile e divertente.
Marina Girelli (uno dei medici di Allegrino), che ormai è una presenza
stabile nelle rappresentazioni de “La
bottega dei sogni”, è molto soddisfatta
di questa esperienza: «Mi ha insegnato
tante cose, a stare con gli altri e a rispettare gli impegni.
A me è toccato recitare un documento molto toccante: la vera lettera che il
medico di Allegrino scrisse alla moglie
del nostro protagonista un mese dopo la
sua morte. Non ho avuto il testo in mano
fino al giorno prima del debutto….! Ero
emozionata e spaventata ma è andato
tutto bene».
Anche Ilaria Cisco (l’altro medico di
Allegrino) fa un bilancio positivo dell’esperienza: «Le registe pretendevano
molto e c’ è voluta molta pazienza per
sopportarle. Il risultato è stato splendido.
Mi sono dovuta impegnare con tutte le
mie energie ma è stato davvero divertente».
Elena Beltrami ci svela invece il clima
che questi ragazzi hanno vissuto dietro le quinte: «Sul palco cercavamo di
controllarci e di attenerci alle indicazioni
delle registe, ma dietro le quinte succedeva il finimondo.
Ci rubavamo i costumi e i cestini, erava-
Giu. 2011
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mo sempre in movimento.
Mi sono divertita come non mai». Ed
eccoci ad Elena Rivadossi, un vero
talento naturale per la danza, molto applaudita dal pubblico: «I passi
erano difficili e impararli è stato faticoso. Ma alla fine tutto è andato per
il meglio e sono molto soddisfatta».
Io, che ho potuto sbirciare le prove, sono rimasto impressionato dal
caos che regnava sul palcoscenico
ed è veramente incredibile che da
quello schiumante mare in tempesta di bimbi che saltavano e urlavano sia emerso uno spettacolo
godibile, “disciplinato” ed emozionante. La maestra Sonia (coregista) mi dice che i bambini più
piccoli erano un po’ turbolenti per
la novità del contesto: «Ma alla fine
- conclude- gestirli è stato relativamente semplice: nel complesso sono
stati corretti e simpatici». La maestra Pasquina si schermisce, perché
ora tocca a lei e non vorrebbe
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dire nulla. Poi però parte con una
sventagliata di ringraziamenti ed è
impossibile fermarla: «Devo prima
di tutto ringraziare i genitori e le nonne dei ragazzi per l’aiuto concreto e
paziente che ci hanno dato nel gestire molti aspetti della rappresentazione e nella realizzazione, davvero
laboriosa, dei costumi; poi Antonella
Allegrino per averci concesso gratuitamente il testo, della cui esistenza
ho appreso navigando in Internet e
che ho ottenuto recandomi di persona a Pescara per parlare con l’autrice; e poi un grazie all’ “Omicron
studio” (servizi audio e video) che
ha contribuito allo spettacolo con
professionalità. E un grazie anche a
Irene Guerrieri che ha realizzato le
scenografie, i video, i manifesti e i volantini. E poi devo ringraziare Romy
Gusmini, il vicesindaco. E poi…». «E
poi basta - le dico – sennò il pezzo
in chiusura mi diventa una lista barbosa di ringraziamenti».
Interviene la mamma di un giovane
ballerino e mi dice che tutti in realtà devono gratitudine alle registe,
per l’appassionato impegno che ha
condotto ad un risultato davvero
superiore alle aspettative.
In effetti oltre che bella la rappresentazione è stata anche utile alla
crescita dei ragazzi, che si sono cimentati con entusiasmo ed hanno
imparato, sul campo, molto più che
nel corso di qualsiasi lezione: hanno dovuto gestire la loro “ansia da
prestazione”, rispettare le regole e
i tempi prescritti, sgobbare per ottenere un risultato significativo, interagire con gli adulti e i coetanei.
E mio figlio ha imparato che si dice
“musical”.
Con la m e non con la n.
Cosa della quale, naturalmente,
vado particolarmente fiero.
Vincenzo Sciacca
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T E S T I M O N I A N Z E
I malati sono una ricchezza
Q
uando ho saputo della mia malattia 10 mesi fa, il mio
pensiero è stato che avrei voluto andare subito a
Lourdes, come una figlia quando ha qualcosa corre
subito nelle braccia di sua madre per farsi consolare.
Io, Madre Santissima, avrei voluto correre da Te essendo tua
figlia! Ma era solo un sogno, dato che la terapia mi fa perdere
le forze fisiche e quindi da sola non ce l’avrei mai fatta.
Ma due mesi fa l’ UNITALSI è venuta a propormi il viaggio e
ho pianto di gioia; “ma non riesco a stare in piedi tanto” fu la
mia preoccupazione e quando mi hanno detto che ci pensavano loro anche come assistenza, la gioia mi si è raddoppiata.
Finalmente sul mio calendario potevo segnare qualcosa di
bello: 5 maggio, Lourdes... e non le solite visite, terapia, Tac,
esami.
O Signore mio, potevo andare da nostra Madre, Tu mi hai
accompagnato con l’aiuto di persone meravigliose che si occupano di malati, non solo fisicamente ma con tenerezza e
amore. Durante il Pellegrinaggio ho pensato alle parole del
Signore: “lavatevi i piedi gli uni agli altri” e alle parole del nostro Vescovo Francesco che ci ha accompagnati: “Il Signore
non ama la sofferenza, ma ama chi soffre; non siete soli!”.
Abbiamo vissuto una giornata intensa e spirituale con lui, che
solo con il suo sorriso illumina il cuore e le sue parole rincuorano l’anima. Così ha celebrato la S. Messa, la Via Crucis,
ha pranzato con gli ammalati e poi ha condotto l’Adorazione
Eucaristica. Da quando sono ammalata gusto la vita in un
modo diverso, come un dono che giorno dopo giorno mi
viene donato.
Per l’Adorazione Eucaristica ci hanno fatto accomodare nel
piazzale con le carrozzine, vicino a me c’era una signora che
aveva un sorriso meraviglioso mai visto in vita mia tanto che
a cura di Eufemia Gattolla
le ho chiesto se potevo farle delle foto; con lo sguardo mi
disse di sì: non ci sono parole, bisognava vederla per capire
cosa trametteva pur senza parlare.
Aspettando un bel po’ mi si erano informicate le gambe così
mi sono alzata dalla carrozzina muovendomi un poco. Lei
rimase stupita e con gli occhi mi fece segno che malattia
avevo, dato che potevo muovermi. Le ho detto che facevo
la chemioterapia, …ha iniziato a piangere e non smetteva
più e mi stringeva forte. Anch’io pure piangevo con lei e a
quel punto le ho fatto vedere le foto delle mie figlie così ci è
ritornato il sorriso.
Guardando il cartellino che aveva, ho visto come si chiamava
e ci siamo presentate. Così a cena sono andata a cercare il
suo tavolo dove mangiava. Suo marito la imboccava, le ho
detto che aveva un angelo accanto a sè. Così mi ha spiegato
che 18 anni fa, sua moglie in gravidanza ha avuto un ictus ed
è andata in coma, le han fatto nascere la bambina a 7 mesi,
che oggi ha 18 anni e sta bene, ma lei è da quel momento
che non parla ed è sulla carrozzina. Mi sentivo in colpa, lei
piangeva per me! Quando ci penso piango per l’emozione;
quando mi vedeva metteva la mano sul cuore per farmi
capire che mi voleva bene.
Così Lourdes mi ha fatto capire che la mia croce è piccola,
è solo da luglio che ho dei problemi mentre altre persone
invece li hanno da tempo. Ricordo le ultime parole di Suor
Tarcisia , suora di clausura del Monte Carmelo in Terra Santa: “quando c’è la sofferenza è quando il Signore ti mette nelle
mani la chiave per aprire la porta per entrare nel Paradiso”.
Ricordatevi, sorelle e fratelli di viaggio, che la nostra sofferenza è una ricchezza reale, che possiamo offrire al Signore
e alla Madonna, per chi non crede, per i nostri giovani che
sono il futuro del mondo, per le nuove vocazioni.
Ricordate la fiaccolata, il vento non ci permetteva di tenere
accese le candele, ma la fiamma del nostro cuore non può
essere spenta da nessuno e sta a noi tenerla sempre accesa.
Siete tutti stelle della terra, non dimenticatelo mai.
A Lourdes non si trova solo la fonte dell’acqua ma la fonte
dell’ amore.
Ringrazio tutti gli organizzatori e i volontari dell’UNITALSI
e il nostro vescovo Francesco che ci ha onorato con la sua
presenza come nostro pastore, facendoci sentire pecorelle
protette.
A tutti gli ammalati dico: siete stati la ricchezza del mio cuore
e ricordatevi che siete la ricchezza del mondo intero.
Un abbraccio forte da Eufemia e che il Signore e la Madonna
ci proteggano.
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E
N
T
I
a cura di Civis
Scior Picaprede e Pescadur
2011
Novità nella location della V edizione: In risalto al valore religioso della rappresentazione
L'utile devoluto alla "Cooperativa il Battello
il 2 luglio la Polisportiva organizza il palo della cuccagna dalle ore 16.00 - per prenotazioni [email protected]
I
l lago con i venti che lo caratterizzano e la figura
di San Mauro compatrono di Sarnico e mite allievo
di San Benedetto, saranno quest’anno i protagonisti
di “Scior picaprede e pescadur”, lo spettacolo sulla storia di Sarnico narrato dalla sua gente, circa 400
attori non professionisti che si metteranno in gioco
per il quinto anno consecutivo. Un’edizione rinnovata
che tornerà a dare grande risalto al valore religioso
della rappresentazione che sarà introdotta dalla processione che porterà, con grande rispetto, la statua di
San Mauro dal “Centro Culturale Sebinia” - ex chiesetta di Nigrignano - fino alla Piazza Papa Giovanni
XXIII, a ricordo dell’analoga cerimonia che i monaci,
già dal 1083, anno di edificazione del “Monasterio S.
Petri e Pauli” e dell’inclusa chiesetta “Santa Maria de
Sarnicho”, usavano fare proprio in quella zona, allora
chiamata appunto “Nigrignano”, che indicava il luogo
del bivacco dei Saraceni – notoriamente di pelle scura
- che imperversavano nella zona. La statua del Santo
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fondatore dell’ordine Cluniacense custodita dai monaci nella chiesetta, venne portata in solenne processione fino al 1787 quando su ordine di Napoleone,
il convento fu soppresso e chiuso al culto. Nel corso
della cerimonia i padri salmodiavano litanie benedettine.
Il Cenobio quel giorno era aperto a tutta la comunità
che, non solo da Sarnico ma anche dai i paesi vicini
accorreva a far festa. Da qui la devozione dei sarnicesi
per San Mauro.
Oltre all’aspetto benefico dell’evento legato al progetto di solidarietà della cooperativa sociale “Il Battello” alle prese con la costruzione di una nuova sede
adatta sia ai laboratori organizzati per il reinserimento
nel mercato del lavoro di persone con difficoltà, sia al
progetto “Dopo di noi” che darà ospitalità a questi
ragazzi anche per la notte, molte altre sono le novità
rispetto alle precedenti edizioni, la più evidente è che
la rievocazione, rispetto alle precedenti edizioni, avrà
una location unica e per dare la possibilità a un vasto
pubblico di non perdere l’occasione di godersi la serata, lo spettacolo verrà ripetuto nelle serate di venerdì
1 e sabato 2 luglio, tornando così al form originario del
primo anno. In Piazza Giovanni XXIII vi saranno tre
palchi e 1.500 posti a sedere con la magnifica vista del
lago a fare da ulteriore palcoscenico.
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia vi
sarà anche un richiamo al particolare momento storico, con la rievocazione dei “Fatti di Sarnico” del 1862,
declinati in versione risorgimentale con l’arrivo di una
trentina di bambini vestiti da garibaldini e con l’”Eroe
dei due mondi” naturalmente a cavallo.
“Concedo al Porto in anteprima alcune anticipazioni
sulle scene più curiose – dice Silvia Barbieri, storica regista dello spettacolo insieme a Oreste Castagna, curatore della coreografia di luci - gli spettatori potranno
infatti vedere una carpa dialogare con tutti i pesci del
lago e in un'altra occasione si potrà ascoltare direttamente dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga
(vissuto nei primi del ‘900 e ideatore del Liberty a Sarnico) la caratteristica delle meravigliose ville liberty del
Sebino”.
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Da segnalare anche una novità organizzativa: sul sito
della parrocchia di Sarnico www.parrocchiasarnico.it gentilmente messo a disposizione, sarà possibile,
tramite un form, prenotare i posti a sedere per una
delle due serate.
La voce del lago che introdurrà lo spettacolo verrà
prestata, come lo scorso anno, dall’attore Alessio Boni
nato a Sarnico.
A conclusione e per completare nel dovuto modo la
presentazione di questo “Scior pica prede e pescadur”
edizione 2011, credo non ci sia di meglio da fare che
proporre il bellissimo testo scritto da Silvia Barbieri e
che l’attore bergamasco reciterà come introduzione
allo spettacolo, prestando la sua voce al lago che declamerà i suoi sei meravigliosi e temibili venti.
“Il lago, ascoltate, sentite?
È il soffio dei venti che aleggiano sulle mie acque,
che increspano il mio manto, che agitano le mie onde.
Sussurrano, urlano, cantano la storia
della gente, dei luoghi …dei tempi.
Mantulì , Maròss, Sarneghera, Ora, Vet, Retùren, Perorasca
li chiamo a me tutti quanti in questa magica sera
che prestino il loro soffio per raccontar le storie di questa gente.
Che facciano risuonare gli echi vagabondi del passato.
Voglio essere cantore di tutti quanti
Voglio essere il giullare di questa bella festa,
ricordare ed innalzare la storia del popolo tutto che a Sarnico,
nello scorrere implacabile del tempo, nacque,
visse, lottò, amò, passò e morì.
Render noti i nomi se sconosciuti,
farli ritornare in onore se caduti in dimenticanza
tirarli fuori dalle macerie del tempo
tramandarli alle generazioni come degni di rispetto,
averli nel cuore, averli sulle labbra come una dolce cosa
amandoli, ricordandoli, esaltandoli.
Render loro un tributo di riconoscenza.
Acque mie, chetatevi, vi prego.
Fatevi calme e mansuete.
Onde fermate il vostro ninnare,
in questa notte magica vi varò palcoscenico di strie,
luoghi d’incanti culla di visioni per tutti quanti voi.
In questa meravigliosa terra di Sarnico,
io vi abbraccio tra le mie sponde nella carezza
delle mie acque promessa gravida di futuro.
Abbraccio il pellegrino, il visitatore, il forestiero,
abbraccio tutta quanta la mia gente".
"Brèsa Atalanta": un derby ...esplosivo
Ancora alla ribalta la Crazy Company for don John: ennesimo alloro
per Mario Dometti: se l’è mia ‘n cö, l’è domà, ma sto' teatèr l’è de fa!
Un solo contrattempo: l’assenza di Gian Paolo Bellini, cui la commedia
era particolarmente dedicata. Un’assenza prevista, il "capitano" aveva
gentilmente dato la sua adesione per il 13 maggio scorso, ma la commedia venne annullata per l’infortunio a Lorenzo.
Sabato 18 scorso la pièce, tanto attesa anche dagli sportivi, “Brèsa
Atalanta ol derby dè l’Oi” è andata in diretta presso il teatro
Junior in quanto, causa il maltempo, non è stato possibile proporla in
piazza XX settembre. Per noi era una commedia “esplosiva” e davvero
è “esplosa” davanti ad un pubblico comunque numeroso, partecipante
e perché no, anche lui esplosivo.
Per Mario Dometti, autore, regista ed attore, altra preziosa performance nel suo ormai lungo curriculum, impreziosita da un gruppo di valenti
attori. L’argomento, per noi di Sarnico a braccio con i vicini di Brescia,
non poteva che toccarci così da vicino. Davvero un derby nel derby:
gioioso, con scontri solo sul palcoscenico. Bravi, Bravi!. Grazie, Grazie
Mario, grazie Marilisa, Marco, Rosa Lorenzo, Benedetta, Mario, Silvia,
Giorgio, Francesco e grazie anche alle piccole Alice e Francesca Chiara
… e anche a Gian Paolo Bellini e agli organizzatori del Kiwanis club
del Sebino. L’incasso sarà devoluto a favore dell’Istituto Angelo Custode,
una fondazione che sta particolarmente a cuore a capitan Bellini.
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di Gianfranco Gaspari
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3xQuader 2011
Domenica 29 maggio si è conclusa la “3XQUADER 2011”, manifestazione che ha coinvolto tutte le discipline praticate dal CSI
Oratorio Sarnico. Tutte le attività sportive si sono svolte presso
il “Centro Sportivo Quader” di via Libertà ed hanno visto la
partecipazione di tantissimi ragazzi e ragazze che hanno voluto
dimostrare le loro capacità “atletiche”, dopo una stagione sportiva
iniziata alcuni mesi or sono.
Il successo di questa iniziativa non era scontato ed è stata anche
una bella occasione per far “festa” insieme, per “comprendere”
che far parte del CSI Oratorio Sarnico significa non solo “fare
sport” ma anche “collaborare”.
Un grosso GRAZIE quindi a tutti coloro che hanno “sostenuto”
questa manifestazione: da coloro che hanno “montato e smontato” tutte le attrezzature, agli Alpini che come sempre si sono
dimostrati all’altezza del compito a loro richiesto, dalle “bariste”
che si sono avvicendate nell’apertura del bar (coordinate della instancabile Graziella) ai collaboratori delle varie discipline, che per
alcuni giorni si sono adoperati in ruoli a loro inusuali (cuochi, camerieri, cassieri, spillatori di birra, ecc).
Per la cronaca dobbiamo ricordare l’avvio “infradiciato” della pri-
ma serata: un violento temporale che si è ripetuto più volte nel
giro di poche ore e ha rischiato di “invalidare” tutti gli sforzi organizzativi. Sono state così “spostate” in palestra le sfide di pallavolo
Genitori-Figlie, mentre i ragazzi, impegnati nel torneo di calcio,
hanno comunque portato a termine l’incontro, dovendo però rinviare al giorno dopo la seconda partita.
Per fortuna il tempo è decisamente cambiato, così al sabato mattina si sono riparati i danni e nel pomeriggio si è potuto svolgere il
torneo di VOLLEY 4vs4 misto per ragazzi/e (sui campetti in erba),
mentre la domenica (dalle 10 alle 20) si è giocato il torneo “NOSTOP VOLLEY” che ha visto partecipare quasi 100 atleti.
Sempre la domenica si sono giocate le finali dei quattro tornei di
CALCIO: categorie Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Juniores che
hanno coinvolto 16 squadre provenienti da 10 paesi del circondario, per un totale di 200 giocatori. Potete vedere le foto delle
squadre sul nostro sito Internet www.csioratoriosarnico.it.
Non sono mancate le infinite “sfide” a TENNIS TAVOLO (tatticamente posizionato all’ombra… nella zona vicina al palco delle
premiazioni) da parte di ragazzi contro adulti …ed anche da parte
di giocatori che aspettavano il loro turno per entrare in campo!
3xQuader foto
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Settore KAYAK
Stanno terminando proprio in questi giorni i corsi svolti presso la piscina dell’OLIMPIC SPORT VILLAGE
di VILLONGO ed ora è tempo di mettere in pratica quanto imparato in questi mesi invernali. Per questa
estate sono previste varie attività: informiamo che i kayak e l'attrezzatura messi a disposizione dal CSI Oratorio Sarnico Kayak, sono utilizzabili da tutti i tesserati CSI Kayak ed è possibile prenotare orario e giorno
di utilizzo, direttamente sul sito Internet del Gruppo Kayak.
Indirizzo internet: http://csikayaksarnico.altervista.org)
Settore CALCIO
stagione sportiva 2011/2012
Ricordiamo a tutti che il 30 giugno 2011 scadrà il termine per la pre-iscrizione dei giocatori da effettuare in Sede compilando il modulo distribuito: non verranno più accettate iscrizioni oltre tale data (ad
insindacabile decisione del direttivo), inoltre invitiamo a restituire le borse di calcio unitamente alla propria
dotazione ricevuta ad inizio stagione.
Per maggiori informazioni potete contattare il Sig. Renato Carminati al num. 335 678 551 o recarvi in Sede
il mercoledì ed il venerdì dalle 19:00 alle 20:00.
FOTO
a sinistra dall'alto in
basso: 1-2 No stop
volley 3 Volley genitori
4 Volley 2° classificati
In alto::
5 Tennis da tavolo
6 Le tavolate
7 Pulcini Sarnico CSI
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Fotocronaca
Concerto per l'inaugurazione dell'organo
a cura di Silvano Marini
Il Maestro Pietro Pasquini - organista
Festa degli anniversari di matrimonio
Don Luciano e il Vescovo Ernesto dalla Rosi
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Premiazione rassegna teatrale
Chiusura mese di maggio a Stella Maris
Classe 1941 la torta del 70°
Classe 1941
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A S S O C I A Z I O N I
La nona volta di Emy Ruggeri
a cura di Gianfranco Gaspari
Associazione Anziani e Pensionati: 13^ tornata elettorale
Ecco il nuovo organigramma con tutti i vari incarichi
Ruggeri Emy
Balducchi Giuliana
Milesi Carlo
Sacella Antonio
Cremaschi Angelo
Perletti Costantino
Savoldi Maria Luisa
Signorelli Pietro
Sacella Alberto
Presidente
Segretaria-Assistenza fiscale
Presidente Assemblea
Tesoriere
Bar
Rapporti col Comune-gestione
auguri e necrologi
Gestione pasti a domicilio e attività
varie
Gestione automezzi-orti-bar
Bar
Bettera Marisa
Poli Paolina
Foresti Leopolda
Belotti Angiolino
Belussi Artemisio
Boccardelli Luciana
Belotti Franca
Ziliani Angelo
Carminati Maria Grazia
Polini Domenico
Cultura-tempo libero
Animazione
Animazione
Presidente Revisore dei conti
Addetto stampa
Visite soci degenti e cultura
Presidente probiviri-rapporti Casa di
Riposo-cultura
Gioco bocce-aiuto distrib. pasti
A disposizione
A disposizione
tamente rivolti a tutti i nostri soci, l’affluenza anche quest’anno è
stata mo to scarsa. È una carenza cui dobbiamo ovviare soprattutto
per dare maggior fiducia agli eletti, che devono sentire un appoggio
molto più forte per poter continuare il cammino sempre intenso
che è richiesto per la gestione di una associazione come la nostra.
Speriamo in bene nel 2014! In secondo luogo un ringraziamento
a coloro che hanno chiesto di essere esonerati dai loro incarichi.
Ci riferiamo per primo al sig. Preneste Gusmini, cui va il ringraziamento sincero per quello che ha fatto e che ancora continuerà a
fare, perché continueremo a vederlo impegnato sul suo computer
vicino alla neo eletta Maria Luisa Savoldi.
Altro vivo ringraziamento a Costanzo Buelli che ha chiesto di essere esonerato dal Collegio dei Probiviri, impegno che ha sempre
svolto con competenza e la sua continua presenza.
Grazie anche ai cinque scrutatori per il loro impegnativo lavoro.
Per chiudere un saluto ai nuovi incaricati, sia ai riconfermati che ai
ome è noto il 13 maggio scorso ha avuto luogo la tornata nuovi eletti.
elettorale per l’elezione del nuovo Consiglio e qui vogliamo Non possiamo qui non menzionare la Presidente Emy Ruggeri che
darvi qualche dettaglio.
si appresta a svolgere il suo nono mandato: grazie Emy e buon
Anzitutto un commento sulla frequenza alle urne: nonostante la lavoro a tutti per continuare a portare avanti questa nostra Assostupenda giornata primaverile, i manifesti esposti e gli inviti ripetu- ciazione sempre più giovanile e lungimirante.
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a cura di Sandro Arcangeli
Due fratelli, undici figli.
Undici alberi.
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padri hanno piantato un albero per ogni figlio, non appena venuto
alla luce. Undici virgulti sono stati messi a dimora nel prato dietro
la casa. Quando hanno raggiunto l’età della ragione, i padri e le madri, li hano portati di fronte al proprio albero dicendo loro “Figlioli,
queste piante vi appartengono, le abbiamo messe a dimora il giorno
in cui siete nati; dovete amarle, rispettarle, curarle come fossero
una persona”.
I fanciulli hanno iniziato la propria vita ed ognuno ha curato con affetto il proprio albero. Giocavano, si sedevano intorno al tronco, accarezzavano i rami, affidavano alle foglie i loro segreti. In primavera,
dopo aver scavatointorno al fusto una piccola buca, la colmavano di
concime in modo che le radici potessero avere forza per nutrire anche i rami più alti. Durante l’estate torrida, correvano avanti e indietro con un secchiello pieno d’acqua per bagnare la terra riarsa e polverosa.
Passati gli anni, i figli sono diventati adulti, padri e madri, ma …chissà
per quale misterioso disegno della natura, pareva che avessero ereditato il temperamento delle piante a cui appartenevano.
Il primo, duro e cocciuto, aveva avuto in dono il …carpino. Il secondo, possedeva un’indole buona, era senza malizia, allegro e coraggioso e … non poteva che appartenere al faggio. Il terzo, taciturno,
tenace, privo di pettegolezzi curava con affetto il proprio … fico.
Il quarto, delicato, permaloso curava la vite … selvatica. Al quinto,
alto, elegante, silenzioso,flessibile ai colpi della vita, era stata donata
una betulla.
Gli altri appartenevano rispettivamente: al melograno potente e solitario; all’albicocco dolce e tenero; al ciliegio sensibile e di aspetto fine; al noce altezzoso, arrogante e pieno di sé;
alla magnolia vigorosa ed infine al nocciolo umile e saporito.
Oggi i "Pluri-nonni" controllano gli alberi e …confermano che i
propri figli hanno ereditato il temperamento delle piante a loro assegnate. Chè bèl!
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Il sentimento della bellezza
a cura di Civis
"Nel paese delle meraviglie" e "Sogno di una notte di mezza estate" in scena al palazzetto
L
a danzatrice Margaretha Geertruida Zelle, meglio conosciuta come Mata Hari, la spia più famosa di tutti i tempi, sinonimo di mistero e seduzione ma …fucilata a 41 anni nel corso della
prima guerra mondiale come spia dei tedeschi una
volta disse:«La danza è una poesia in cui ogni parola è
un movimento».
Credo che al di là della leggenda che avvolge questo
mito, le parole della seducente spia olandese siano
perfette nel definire quest’arte. La danza, così come
la vita, è ricca di fantasia e armonia, un linguaggio universale, un sogno di gioia, che si realizza apprendendo
passo passo l’arduo mestiere del danzare e la danza
classica rappresenta non solo un semplice sport ma la
massima espressione della bellezza e del sentimento,
in quanto racchiude in sé passione, espressività, tecnica, energia, armoniosità ed eleganza.
Ho avuto modo di avvicinarmi al balletto classico, non
come interprete ovviamente, negli anni ’80 quando
mia figlia si iscrisse alla scuola di danza di Cristina Zatti,
una donna che ritengo “meravigliosamente speciale”,
che ad un certo punto della sua vita ha deciso di fare
un lavoro che la “nutrisse di bellezza” e per farlo bene
ha scelto di essere dolce, ma allo stesso tempo ferma
e determinata, esigente e rigorosa ma al contempo
comprensiva e sensibile. L'unico denominatore comu34 - ilPorto
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ne delle sue inclinazioni è la passione che riserva alle
cose che fa e ai rapporti che costruisce. Per lei la danza classica è un modo di vivere, di essere, di pensare,
andare avanti e creare sempre qualcosa di bello.
I suoi saggi di danza classica però li potevo vedere
solo da dietro le quinte, il mio ruolo di presentatore
non mi dava l’opportunità di gustarli come meritavano e nel dovuto modo.
Guardavo il balletto della mia bambina e poi ritornavo
in quello che chiamavo “il meraviglioso caos” che regnava alle spalle del palcoscenico.
Presentavo i brani con l’aria di chi la sapesse lunga sul
balletto classico, ma in realtà, di quello che dicevo, ne
capivo abbastanza poco. Forse anche per questo che
dopo una decina d’anni venni “licenziato” e opportunamente sostituito dal dott. Raffaele Rizzardi.
Ho ricominciato a frequentare, da spettatore questa
volta, i saggi dell’“enjoidance” solo recentemente, ubbidendo alle richieste delle mie nipotine - è incredibile
come sappiano sempre farmi fare quello che vogliono
- tanto da essere “piacevolmente costretto” a sedermi sulle scomode seggiole del pur bel palazzetto dello
sport ad assistere al loro saggio. Istruito da mia moglie,
ho cominciato anche a capirci qualcosa e devo dire che
domenica 12 giugno, ho passato una bellissima serata
assistendo al saggio proposto da Cristina Zatti, dal ma-
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rito Michele Vegis e dai suoi meravigliosi collaboratori.
La brochure consegnataci all’ingresso da alcune cordiali e sorridenti protagoniste del saggio, proponeva
due spettacoli: “Nel paese delle meraviglie”, un mix di
balletti su stupende canzoni di autori come Yael Naym,
Barry e Robin Gibb, Harry S. Miller, Podington Bear,
Danny Elfaman, ed altri, proposto dagli allievi di Danza
Moderna con coreografie di Julie Basnet e Alessandra Del Lago, e poi l’adattamento per balletto classico
esperienza attraverso l’utilizzo delle varie forme d’arte
del balletto, della musica, della poesia.
C’è una frase che Ippolit attribuisce al principe Myskin
ne "L’idiota" di Dostoevskij: «La bellezza salverà il mondo» un’espressione che tutti dobbiamo accettare
come affermazione, senza alcun punto interrogativo,
fare nostra la scommessa dello scrittore russo interrogandoci quotidianamente su quale bellezza e da che
cosa salverà il mondo.
dell’immortale testo scritto alla fine del 1500 da William Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” -(A Midsummer Night's Dream) – con musiche di
Felix Mendelssohn Bartholdy e con le coreografie di
repertorio di George Balanchine riviste dal bravissimo
Michele Vegis.
Devo dire con assoluta sincerità che i due spettacoli, così come la “Bayadere”, proposta lo scosso anno,
sono stati di mio gradimento e a prescindere dalle mie
scarse conoscenze della danza in tutte le sue forme,
devo dire di aver assistito ad uno spettacolo di notevole spessore, impreziosito da meravigliosi costumi, che
mi ha fatto apprezzare l’“Amore per la bellezza”, una
bellezza intesa come qualità delle emozioni che si percepiscono e che, in un mondo purtroppo preda della
bruttezza, producono gradevoli sensazioni.
Alla fine dello spettacolo, ho tentato di elaborare alcune risposte o quantomeno di azzardare alcuni interrogativi che toccano lo stagnante malessere del nostro
tempo, soprattutto nei nostri giovani. Adolescenti e
preadolescenti che hanno difficoltà a guardare al di là
della cortina dei falsi miti e dei falsi scopi innalzata dalla
società di oggi.
E allora grazie Cristina, grazie Michele per il vostro
impegno nel favorire il “sentimento della bellezza” e
per dare l’opportunità ai giovani di sviluppare questa
Una scuola attiva a Sarnico
da 29 anni
L’”enjoidance” è sicuramente una delle più prestigiose scuole di danza della provincia. Diretta da Cristina
Zatti - prima italiana ad avere l’incarico di esaminatrice della “Royal Accademy of Dance”- e dal marito
Michele Vegis per 11 anni ballerino del Teatro della
Scala, inizierà il 29 agosto prossimo il suo trentesimo
anno di attività.
La scuola propone corsi di danza classica secondo il
metodo della “Royal Accademy of Dance” di Londra
con la possibilità di esami R.A.D. e stage in Italia e
all’estero, corsi speciali maschili, di abilitazione all’insegnamento, amatoriali e lezioni individuali. L’enjoidance da l’opportunità agli appassionati di frequentare corsi di danza moderna tenuti dal Julie Basnett
- Ballerina Rai e Canale 5 - con possibilità di esami
della “National Association of Tacher of Dancing”.
A richiesta corsi per adulti di stretching, ginnastica
dolce e Pilates. Una scuola che si avvale della collaborazione di insegnanti preparati come Giada Alessi
- Solo Seal Award, Teaching Certificate – Daniela Sorosina - Advanced Executant - Alessandra Dal Lago
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A S S O C I A Z I O N I
Gruppo Marinai
a cura di Adriano Paltenghi
I partecipanti alla gita di San Giovani Rotondo
16 luglio: processione della Stella Maris con le barche illuminate
R
Attività A.N.M.I.
Nei giorni 13-14 e 15 Maggio siamo stati nuovamente
a San Giovanni Rotondo da San Pio.
È stata una gita bellissima prima di tutto per la sacralità
del luogo, meravigliosa la nuova cappella, tutta ricoperta
d’oro, dove riposano le spoglie del Santo e per l’atmosfera che circonda questo meraviglioso posto.
Ottima come sempre la compagnia come pure gli affascinanti luoghi che abbiamo visitato, il Gargano, La Repubblica di San Marino, la Basilica di Loreto e tanto altro.
(Ottima l’organizzazione della Sebinotour).
Per quanto riguarda le prossime gite ricordiamo quella
di Sabato 2 luglio a Rapallo e Portofino, a Settembre
il grande Raduno Nazionale dell’ A.N.M.I. a Gaeta, le
vacanze di Novembre una o due settimane facoltative
a Sharm el Sheik, per terminare con la bella Crociera
mediterranea di 10 giorni con la maestosa nave “Costa Concordia” che effettueremo nel periodo di Pasqua
2012, dal 31 Marzo al 9 Aprile.
Domenica 17 luglio alle ore 10.45 sul lungolago (Piazza Il giorno di Pasqua, penultimo giorno di crociera, la nave
Papa Giovanni) si celebrerà la Santa Messa dedicata ai farà scalo nel porto di Civitavecchia da dove si potrà
Marinai e in memoria di chi ha perso la vita sui mari e raggiungere Roma per assistere in piazza San Pietro alla
cerimonia pasquale officiata dal Santo Padre.
sui laghi, seguirà la cerimonia di Corona a Lago.
Tempo libero per visita alla Città.
icordiamo che Sabato 16 Luglio si svolgerà la quarantunesima edizione della processione della Stella
Maris in notturna sul lago.
Gli organizzatori: Pro Loco, Gruppo Marinai, Circolo
Velico, Sirimbelli Stefano, Paolo Rolli, Falconi Bruno, Parrocchia e Amministrazione Comunale, invitano tutti i
possessori di barche a non mancare all’appuntamento.
Per partecipare con la propria imbarcazione alla processione ricordiamo che la stessa deve essere addobbata
con le apposite luminarie e che è obbligatorio ritirare
anche il modulo con la rotta da seguire ed il programma
dello svolgimento.
Chi avesse bisogno delle catenarie luminose e le apposite batterie è pregato di rivolgersi al Gruppo Marinai
Cell.333/4310752 oppure al Circolo Velico Sig. Rosolino.
Nella stessa sera prima dell’inizio della processione sul
lungolago verranno distribuiti i FLAMBEAU da accendere al momento dell’arrivo in porto della Stella Maris.
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Il rosa dona al
Tennis Club Sarnico
da sinistra: Paola, Donatella, Marinella,
Daiana, Stefania, Eva
All’occhio attento non è sfuggito che quest’anno il Circolo di
Viale Garibaldi ha un nuovo colore sfavillante: il ROSA.
Per la prima volta il Comitato Regionale Lombardo della F.I.T.
ha indetto un Campionato Regionale a Squadre riservato
agli N.C. (Non Classificati) ed il Circolo diretto dal Presidente Dino Valerio, ottimamente coordinato dal Vice Presidente Gianni Carminati e dalla magnifica Segretaria Laura Volpi,
non ha perso l’occasione di mettere in campo le tenniste
del circolo, iscrivendo la Squadra composta da Stefania Festa
(capitano), Eva Volpi, Paola Borghi, Daiana Donati, Marinella
Piantoni e Donatella Lupatini.
La novità della competizione ha indotto anche altre socie del
circolo a presentarsi agli allenamenti preparatori alle gare,
tenuti dall’eccellente Maestro Gianluca Pantano, per poter
partecipare agli incontri con le avversarie.
Ma il rigido regolamento (impossibilità di inserire nella formazione giocatrici non dichiarate all’atto dell’iscrizione) ha
“tarpato” le ali alle nostre novelle “Schiavone”.
Ciò fa comunque ben sperare circa la piattaforma su cui costruire le quadre per la competizione del prossimo anno.
E, se è vero il detto “se son rose fioriranno”, i risultati sono
immediatamente fioriti: IL TENNIS CLUB SARNICO E’
CAMPIONE REGIONALE DEL CAMPIONATO A SQUADRE “4.6-N.C.”.
La Coppa F.I.T. conquistata, sfolgora all’interno della nostra
Club House e primeggia tra le coppe conquistate dai nostri
tennisti (maschi).
Raggiungere l’ambito traguardo non è stato semplice: trovare il tempo per gli allenamenti, raggiungere circoli distanti
oltre km. 100 per gareggiare e vincere, incontrare avversarie
giovanissime ed instancabili oppure tenniste esperte e tenacissime; alla fine l’affiatamento del gruppo e la simpatia delle
nostre atlete hanno fatto da collante, creando una squadra
coesa ed armonica, oggetto di attenzione e di affetto da parte di tutto il Circolo.
A S S O C I A Z I O N I
a cura di Ivor Volpi
da sinistra in piedi: Federico, Fabio e Roberto
in basso: Ivor e Chicco
A questo punto, la logica farebbe dedurre che l’avventura
fosse finita, che ci si dovesse preparare per il Campionato
del 2012.
Ed invece no !!!
Visto lo stupefacente risultato raggiunto, il nostro Circolo,
grazie anche al supporto non solo teorico della VaBeSaGi
Viaggi di Alberto Tinti, ha voluto azzardare: iscrivere la Squadra in una competizione più ardua: il Campionato Regionale
a Squadre Serie “D3”.
Incredibile, ma vero !!!
Stefania, Eva, Paola, Daiana, Marinella e Donatella hanno vinto tutti gli incontri e sono Prime assolute nel proprio girone,
qualificandosi con una giornata di anticipo alla successiva fase
regionale ad eliminazione diretta.
Quindi buon tennis e tanti complimenti alle nostre campionesse, destinate – speriamo - ad altri allori.
Ed ora parliamo dei maschi.
Anche nostri rappresentanti del “sesso forte” si sono iscritti al Campionato Regionale a Squadre riservato agli N.C. :
Adriano Curnis (capitano), Chicco Glauco Arcaini, Roberto
Cogi, Fabio Mercandelli, Federico Colombo ed Ivor Edmondo Volpi, ma con fortune diverse dalle ragazze.
Con un ottimo sprint iniziale, hanno vinto tutti gli incontri
sino al penultimo; nell’ultimo incontro hanno pareggiato i
singoli, ma sono inciampati nel doppio decisivo e sono finiti
secondi nel proprio girone, perdendo la possibilità di accedere alla fase successiva . E, come si suol dire, il primo è tutto
ed il secondo è nulla.
Cosicché abbiamo subito avuto la nostra Waterloo, tennisticamente parlando; comunque per simpatia ed eleganza
abbiamo tenuto alto, anzi di più, l’onore del nostro Circolo.
Noi sì, poveri maschietti, aspettando il 2012, fiduciosi in una
sorte migliore, non ci resta che tifare per le nostre magnifiche ragazze.
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C O M U N E
a cura di Sara Venchiarutti - Ufficio Stampa del Comune
Torna la grande estate a Sarnico
Amministrazione, Pro Loco, Commercianti e tante altre
associazioni per un’estate ricca di eventi
G
randi appuntamenti in arrivo per l’estate a Sarnico.
Tradizione e nuove iniziative sono infatti il cuore del calendario degli eventi stilato dalla nostra amministrazione comunale e
dalla Pro Loco insieme a molte associazioni del territorio.
Non potevano mancare naturalmente i grandi eventi, quelli di forte richiamo turistico regionale e nazionale che da anni fanno da calamita per
visitatori da tutta Italia.
Si parte con la prossima edizione de “Scior, Picaprede e Pescadur” che
raddoppia su due giornate anziché una il prossimo 1 e 2 luglio, con uno
spettacolo fortemente impostato sulla tradizione e dedicato al progetto
di solidarietà della cooperativa “Il Battello”, alle prese con la costruzione
della nuova sede.
In particolare l’edizione 2011 della rappresentazione teatrale si svolgerà
in una sola location, la Piazza Papa Giovanni, sarà introdotta dalla processione religiosa che porterà la statua di San Mauro dal Centro Culturale
Sebinia fino alla Piazza e si avvierà con la voce del lago prestata, come lo
scorso anno, dal noto attore bergamasco Alessio Boni.
Dal teatro si passerà poi ai meravigliosi concerti nella Villa Liberty di proprietà della famiglia Faccanoni, che quest’anno ospiterà Davide Van De
Sfroos il 9 Luglio e “La Traviata” di Verdi con I Musici di Parma il 10 Luglio.
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Proprio quest’ultimo concerto
aprirà l’evento“ Sebino Summer
Festival”, organizzato con altri comuni rivieraschi del Sebino, che
proporrà ben 5 concerti con gli
insegnanti e gli alunni di questo festival dal sapore internazionale.
Immancabile l’appuntamento con il
Sarnico Busker Festival che da giovedì 28 a Domenica 31 luglio ospiterà, come nella miglior tradizione,
50 compagnie e più di 100 artisti
per quattro giorni di spettacoli
completamente gratuiti, all’insegna
della più spettacolare arte di strada: gli sketch proposti saranno quasi tutti nuovi, mai visti nelle scorse
edizioni, con possibilità di nuove
location sia nel nostro comune che
in quello di Paratico.
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Confermato anche l’appuntamento con la processione notturna Stella Maris che invaderà il lago con un’atmosfera suggestiva il prossimo 16 luglio, accompagnata dalla tradizionale sfilata di barche illuminate e con
spettacolo pirotecnico per il gran finale.
Per tutta la stagione estiva inoltre i commercianti sa-
ranno fortemente coinvolti nella programmazione degli eventi: basti pensare alla 4° edizione della Mostra
Mercato del Disco in programma per le giornate del
25-26 Giugno e del 10-11 Settembre, per arrivare alla
Notte Bianca dei Saldi di Venerdì 1 Luglio con apertura straordinaria dalle ore 24 o allo Sbarazzo in calendario domenica 21 Agosto.
«Abbiamo cercato di creare un calendario di manifestazioni davvero variegato- ha sottolineato l’Assessore al
Turismo Alberto Marini- che proponesse eventi adatti
ad ogni tipo di pubblico e che potesse soddisfare gli interessi più diversi.
In particolare abbiamo scelto di collocare molte di queste
manifestazioni in luoghi di Sarnico meno conosciuti ma
altrettanto belli, come la Piazza Papa Giovanni o il Lido
Fontanì recentemente riqualificato, per favorire la valorizzazione della nostra intera cittadina.
Infine mi preme sottolineare la proficua collaborazione
con i comuni rivieraschi del Sebino, grazie alla quale abbiamo sviluppato un meraviglioso calendario di concerti
per il Sebino Summer Festival. Speriamo che i turisti, ma
soprattutto i nostri concittadini, possano apprezzare questo calendario estivo godendo di spettacoli per la maggior
parte gratuiti».
«Siamo felici di poter contribuire ad arricchire ogni anno
l’offerta di eventi per l’estate a Sarnico - ha precisato il
Presidente della Pro-Loco Lorenzo Bellini -. I grandi
numeri di turisti che sono giunti nella nostra cittadina lo
scorso anno confermano che questa collaborazione proficua tra amministrazione, pro Loco e associazioni del territorio, funziona davvero bene».
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Lo sport protagonista
Naturalmente l’estate della nostra cittadina
sarà dedicata anche allo sport, come da migliore tradizione, con molte manifestazioni
dai grandi numeri, ma anche con tanti appuntamenti in calendario da giugno fino a
settembre per completare l’offerta sportiva. Un ventaglio enorme di possibilità che
danno spazio agli amanti di ciascuna disciplina: calcio, tennis, bici, danza, corsa, nuoto,
bocce, golf, mini-golf e molto altro ancora.
Si parte con il campionato europeo di vela
(classe surprise) organizzato dal Circolo Velico che si svolgerà dal 22 al 26 giugno, per
arrivare alla corsa podistica non competitiva “Sarneghera” ( giunta quest’anno alla sua
38 edizione) il prossimo 26 Giugno.
Da non perdere i quattro giorni dedicati
alla danza, dal 27 giugno al 1 luglio, con lo
stage a cura della Enjoy Dance e anche la
full immersion di tennis per tutto il mese di
luglio con un torneo per tutti i residenti e
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non al centro tennis comunale.
Sabato 9 Luglio sarà possibile provare l’emozione della bici su pista in versione serale, grazie al campionato provinciale “Primi
Sprint” al Palasport, a partire dalle ore 18.
Fino al 1° luglio inoltre, al campo sportivo
si terrà la scuola di calcio estiva dell’Inter
Club che torna a Sarnico per la seconda
volta consecutiva: lo staff interista guidato
infatti dai tecnici del settore giovanile organizza tre settimane di allenamenti e tante
occasioni di divertimento rivolte ai ragazzi
appassionati al pallone.
Inoltre ogni martedì, dal mese di giugno
fino a quello di settembre, perché non partecipare ad una pedalata serale in compagnia con partenza da Piazza Besenzoni alle
ore 19.30?
Immancabile l’appuntamento con gli eventi
ormai collaudati della nostra cittadina che
richiamano ogni anno migliaia di persone
da tutta la regione, ma anche da tutta Italia: al via il prossimo 28 Agosto il triathlon
olimpico e la Sarnico Sport giunta alla sua
settima edizione, in programma dal 2 al 4
settembre al Lido Nettuno.
Da segnalare anche il grande successo ottenuto dal “I° Torneo del Lago” che si è svolto al campo sportivo dal 21 Maggio fino
al 5 Giugno scorso, con la partecipazione
di oltre 60 squadre di calcio provenienti da
diverse regioni italiane, per un totale di più
di 600 giovani atleti partecipanti.
Proprio all’interno del torneo, che era suddiviso in 6 categorie e coinvolgeva ragazzi
dai 7 fino a13 anni, le formazioni di Sarnico
hanno trionfato con moltissime vittorie.
Fondamentale il lavoro svolto dai volontari dello Sci Club e della Polisportiva che
hanno garantito il servizio cucina per tutta
la durata del torneo, servendo circa 3.000
persone.
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Novità dell’estate:
“I lunedì dell’arte a Stella Maris”
Una piacevole novità coinvolgerà Sarnico per la prossima estate.
La Polisportiva locale e la nostra amministrazione comunale con la collaborazione dell’associazione Sarnon,
hanno infatti introdotto nel calendario delle manifestazioni estive una nuova iniziativa che si svolgerà nell’area
verde recentemente riqualificata del parco Fontanì.
Si tratta de “I lunedì dell’arte alla Stella Maris”: un’iniziativa che cerca di proporre a cittadini, turisti, curiosi
e appassionati, temi di grande spessore culturale con
un’atmosfera informale, piacevole, tipica delle gradevoli serate estive trascorse all’aria aperta, sul lago.
Il tema che farà da filo conduttore a questa iniziativa
è proprio l’arte: otto gli incontri in calendario a partire da lunedì 13 Giugno fino ad arrivare a lunedì 1°
Agosto, spaziando da approfondimenti su artisti celeberrimi, come il grande Amedeo Modigliani, fino all’introduzione ad arti più nuove come quella del tattoo.
Gli incontri, che si terranno a partire dalle ore 21.00,
avranno una struttura similare: la prima mezz’ora sarà
dedicata ad un approfondimento sulla vita, le opere e
la tecnica artistica dei protagonisti a cura della dott.
Sara Zugni, mentre la parte restante della serata sarà
dedicata alla visione di capolavori cinematografici a
tema, oppure (è il caso degli ultimi 4 incontri) alla presentazione delle opere da parte dello stesso artista.
Ecco il programma dell’iniziativa:
Lunedì 13 Giugno MODIGLIANI, visione film “I Colori dell’anima” (2005)
Lunedì 20 Giugno FRIDA KHALO, visione film “Frida” ( 2002)
Lunedì 27 Giugno JACKSON POLLOCK, visione film “Pollock” (2000)
Lunedì 4 Luglio ARTEMISIA GENTILESCHI, visione film “Passione estrema”(1997)
Lunedì 11 Luglio LIONEL ABRIAL sul tema “Fotografia ri-creativa”
Lunedì 18 Luglio MATTEO ARZENTON sul tema “Pittura, tattoo e body art”
Lunedì 25 Luglio FRANCESCO VENTURINI sul tema “Computer grafica”
Lunedì 1 Agosto SIMONE NEGRI sul tema “Ceramica”
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero e si concluderanno con un buffet in stile estivo.
«L’amministrazione- ha fatto sapere il nostro Sindaco- ha particolarmente a cuore questa iniziativa proprio
perché rappresenta uno dei primi tentativi di dare nuova
vitalità all’area del parco Fontanì, che da sempre offre un
grande potenziale per tutto il nostro territorio, non solo in
termini ludici.
Visto che la Servizi Comunali ci ha concesso in comodato
d’uso anche la Casa Fontanì, sarà nostra premura riqualificare, con l’aiuto delle associazioni locali, anche questo
edificio che ha una grande importanza per la nostra cittadina, affinchè possa tornare a servire la comunità».
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Per l’estate 2012 Sarnico completamente
ciclabile e a misura di pedoni
Partiranno entro il prossimo autunno i lavori di realizzazione della
nuova pista ciclopedonale, fortemente voluta dalla nostra amministrazione per rendere Sarnico sempre più a misura delle due ruote e
dei pedoni.
La nuova pista si dividerà in due
lotti: il primo collegherà il Lido Nettuno con la zona di Villa Surre, per
un totale di 810 metri lineari che
costeggeranno la strada provinciale 469 nel tratto adiacente la ditta
dalla giunta lo scorso 6 Aprile e, al momento, siamo in attesa delle autorizzazioni paesaggistiche e viabilistiche
da parte della Provincia di Bergamo.
Quando i lavori saranno conclusi potremo finalmente dire che la nostra
cittadina è davvero una cittadina vicina all’ambiente, poiché sarà completamente percorribile in bicicletta, per
la gioia dei tanti cittadini amanti delle
due ruote, ma anche di molti visitatori
fuoriporta o di turisti.
Potremo dire anche che finalmente
RAM, i cantieri Riva e la pertinenza
a lago della Villa Surre.
Il secondo invece prevede altri 350
metri lineari di pista ciclabile per
collegare la zona della villa liberty
fino a Predore.
"Si tratta di un progetto ambizioso che
abbiamo in cantiere da tempo- ha
fatto sapere il nostro Sindaco- e che,
finalmente, sembra ormai arrivato alla
fase di partenza.
Il progetto è stato approvato infatti
un’area piuttosto pericolosa di Sarnico
sarà messa in completa sicurezza, soprattutto per i pedoni.
Insomma, si tratta di un lavoro a cui
teniamo molto e che abbiamo davvero progettato nei minimi dettagli per
riqualificare e mettere in sicurezza
un’area importante della nostra cittadina."
Entrando nei dettagli, la pista sarà
percorribile sia a piedi sia sulle due
ruote. Avrà una larghezza netta di
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2.50 metri e sarà dotata di un impianto di illuminazione ad hoc con
l’installazione di oltre 30 pali della
luce e 40 punti luce propri della pista ciclabile.
Il manto stradale sarà realizzato in
asfalto rosso proprio come il tratto
di pista costruito negli scorsi anni e
che ha collegato Via Vittorio Veneto
con il Lido Nettuno.
Per quanto riguarda invece il II lotto di 350 metri (quello che collegherà la zona di Villa Surre fino a
Predore), i lavori prevedono oltre
alla realizzazione della pista ciclabile anche la riqualificazione di tutta
l’area di oltre 3.800 metri quadrati
di verde pubblico che esiste attualmente in quella zona.
Un lavoro quindi non solo a favore
della sicurezza e dell’ambiente, ma
un ulteriore riqualificazione di una
zona importante della nostra cittadina.
Nello specifico, sull’area verde verranno mantenuti gli oltre 30 pinus
pinea già esistenti e verrà creato un
sistema di irrigazione indispensabile al mantenimento del prato. Verranno inoltre posizionate alcune
panchine, due fontane e cestini per
l’immondizia.
Anche il sistema di illuminazione
verrà creato ad hoc: saranno posizionati 11 pali della luce e 23 punti
luce propri della pista ciclabile.
Inoltre, a protezione spondale, sarà
creata una scogliera di circa 100
metri lineari proprio in corrispondenza della zona Surre.
E’ quindi questione di pochi mesi:
l’estate 2012 sarà all’insegna di una
cittadina sostenibile, vicina all’ambiente e ai propri cittadini che potranno passeggiare o pedalare in
completa sicurezza.
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Novità in vista per i parcheggi:
abbonamenti e nuove tariffe
Sono molte le novità in serbo per i posti auto della nostra
cittadina.
La giunta comunale, su indicazione del Consiglio Comunale,
ha introdotto due nuove forme di pagamento dei parcheggi:
si tratta di due abbonamenti annuali riservati ai residenti
ed agli esercenti attività commerciali e terziarie, per poter
parcheggiare in qualsiasi zona di Sarnico tutti i giorni, escluso
il sabato e la domenica.
Il primo abbonamento, denominato CITY CARD, consentirà ad ogni nucleo familiare di ottenere un abbonamento
valido per due veicoli (e quindi per due targhe diverse) al
costo di 60 Euro all’anno e, nel caso il nucleo familiare sia
composto da pensionati, il costo scende a 30 Euro.
Il secondo abbonamento, denominato invece COMMERCE CARD, consentirà a tutte le attività commerciali e
terziarie di disporre di un permesso al costo di 350 Euro
annuale anche in questo caso per due targhe.
«Finita la fase sperimentale dello scorso anno- ha fatto sapere
l’Assessore Lauretta Cadei- abbiamo deciso di introdurre queste
nuove modalità di abbonamento molto semplici per tutti i cittadini e anche per i commercianti ed i lavoratori del terziario,
in modo che per queste categorie il posto auto non sia più un
problema e soprattutto abbia costi molto contenuti».
Inoltre per adeguarsi, almeno in parte, alle tariffe in vigore
anche negli altri comuni della zona, la tariffa oraria per il posteggio salirà da 80 centesimi a 1 Euro in tutte le oltre 400
piazzole blu presenti a Sarnico (ricordiamo che i parcheggi
liberi sono circa 1300).
Inoltre alcune zone della nostra cittadina saranno interessate
da altri cambiamenti nei parcheggi: in via Vittorio Veneto i 9
posti di fronte agli esercizi commerciali passeranno da blu
a bianchi con disco orario al massimo di 15 minuti e, sempre nella stessa via, lato Nord, 10 parcheggi diventeranno
da gratuiti a pagamento ed in Via San Martino infine dodici
posteggi passeranno da bianchi a blu.
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“Estate a Sarnico 2011” - Luglio
a cura della Pro Loco
Venerdì 1 e Sabato 2
Residenze sul Porto - ore 21.00
SCIOR, PICAPREDE e PESCADUR
Sarnico e la gente del Sebino
“Acque mie/ chetatevi”
Mille anni di storia raccontati dal lago
CONCERTI IN VILLA FACCANONI
Sabato 9 - ore 21.30
DAVIDE VAN DE SFROOS in concerto
RASSEGNA PROVINCIALE “ANDAR PER MUSICA”
biglietto ingresso € 23,00 + d.p.
per info prevendita biglietti c/o Pro Loco Sarnico
Sabato 16
Lungolago Garibaldi - dalle ore 22.00
PROCESSIONE notturna “Madonna Stella
Maris” accompagnata dalle barche illuminate
SPETTACOLO PIROTECNICO
Domenica 10 - ore 21.00
LA TRAVIATA di G. Verdi
con l’Orchestra I Musici di Parma
CONCERTO DI APERTURA DEL SEBINO SUMMER
FESTIVAL
Domenica 17 - fuori programma
Residenze sul Porto - ore 21.00
La Compagnia de I LEGNANESI
in “FAM FREC….e FASTIDI”
organizzazione Ciccipromotion Eventi e Spettacolo
prevendite biglietti - info c/o Pro-Loco Sarnico
da Giovedì 28 a Domenica 31 luglio
SARNICO BUSKER FESTIVAL
Il Festival Internazionale degli Artisti di Strada
per 4 giorni divertimento assicurato con clown, giocolieri, acrobati, teatro…da tutto il mondo
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SEBINO SUMMER FESTIVAL
CON GLI INSEGNANTI DEL SEBINO SUMMER
MASTERCLASS
Domenica 17 P.zza Besenzoni
Domenica 24 Lungolago/ Via Monte Grappa
APERITIVO IN MUSICA - ore 11.00
CON GLI ALLIEVI DEL SEBINO SUMMER
MASTERCLASS
Domenica 24 luglio Lungolago ore 21.00
NOTE di CLASSICA SOTTO LE STELLE
Mercoledì 27 luglio P.zza San Paolo - ore 21.00
Venerdì 5 agosto Parco Lazzarini - ore 21.00
CONCERTI DI MUSICA CLASSICA
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...gli altri appuntamenti
dall'1 al 31
Centro Tennis Comunale Sarnico
TORNEO Soc. Tennis per residenti e non
Venerdì 1
LA LUNGA NOTTE DEI SALDI
Apertura straordinaria dei negozi e animazione
…e dalle ore 24.00 iniziano I SALDI!!!
dal 02 al 09
Centro Tennis Comunale Sarnico
TORNEO Tennis Naz. Sing M/Cat 2 Lim 2.4
Domenica 3
P.zza Besenzoni - ore 21.00
ESIBIZIONE di BALLO
con la Scuola Bailadores
Martedì 5
Lido Nettuno - orario: 10.00/16.00
INCONTRO vicariale dei CRE
dal 6 al 10
Torretta Civica - Via Buelli
MOSTRA “Tatoo Collection 2010/11”
di Matteo Arzenton
Sabato 9
Palazzetto dello Sport - dalle ore 18.00
CAMPIONATO Provinciale PRIMI SPRINT
Bici su pista
Domenica 10
Bar Minigolf Sarnico
GARA REGIONALE DI MINIGOLF
Domenica 17
P.zza Besenzoni - ore 21.00
ESIBIZIONE di BALLO
con la Scuola Bailadores
Sabato 23
Lungolago Garibaldi - ore 22.00
Il LUNGOLAGO in MUSICA
con tre band in contemporanea
ALL’ARENA DI VERONA
per la Stagione lirica 2011
Pullman + biglietto in gradinata non numerata
Prenotazione c/o Pro-Loco 035/910900
Giovedì 14 luglio
IL BARBIERE DI SIVIGLIA di G. Rossini
Mercoledì 20 luglio
IL NABUCCO di G. Verdi
Domenica 7 agosto
AIDA di G. Verdi
Mercoledì 24 agosto
ROMEO ET JULIETTE di C. Gounod
Il calendario delle manifestazioni è disponibile c/o l’Ufficio IAT in Via Lantieri
o sul sito www.prolocosarnico.it
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Giovani e anziani
Generazioni a confronto
R I F L E S S I O N E
a cura di Sandro Arcangeli
Un evidente strappo generazionale
La nostra società sta cambiando, sta evolvendo nei costumi.
C’è un evidente strappo generazionale. Stiamo vivendo tempi difficili e pericolosi perché la globalizzazione sta investendo sia i momenti delle scelte che il momento delle risposte.
I giovani vivono nel loro mondo, protetti ermeticamente
dalle contaminazioni dei loro avi, degli adulti, perché il
bello è essere giovani, il modello è quello del corpo, della felicità, della spregiudicatezza ove tutto è ammesso e
giustificato, ove si può osare per combattere l’immortalità, ove il tempo non esiste e la storia ed i ricordi sono
malinconie “retrò” da abbandonare e da non seguire.
Gli anziani sono sempre più isolati nella vita, emarginati perché ritenuti ostacoli naturali all’evoluzione ed alla crescita.
Penso che ci sia il rischio di smarrirsi, di annientarsi dietro
futili modelli, dietro le muse del nulla. In passato si ascoltavano
i nostri nonni, che ci raccontavano le loro esperienze di vita,
le loro preoccupazioni, i drammi e soprattutto le cose belle,
amplificate dai ricordi o romanzate … e ci davano fiducia e
forza nell’affrontare la crisi della nostra crescita e maturazione.
Oggi l’isolamento dei giovani ha provocato strappi nella
nostra società, nella comunicazione, nella crescita e nella
storia stessa dell’umanità. Sono preoccupati anche gli studiosi-osservatori del comportamento umano e delle sue
devianze. C’è il tentativo di isolarli dai genitori, dai nonni,
dalla storia familiare per consegnarli al mondo delle vanità e
alle leggi di mercato (ci sono specialisti attenti, mass-media
pubblicitari, economisti del pensiero). Sono preoccupato!
E’ una generazione vulnerabile, ma con valori profondi ed interiorizzati. Però per crescere, senza blocchi o confusione di
ruoli, ha bisogno di interlocutori capaci di esprimere dei valori
con comportamenti effettivi, non con esortazioni retoriche.
Dobbiamo creare un rapporto costruttivo, basato sul rispetto ed il richiamo dei valori che rendono civile la convivenza. Tocca a noi ribaltare il presente, confidando nello
spirito dei giovani e nelle loro idee.
Teniamo sempre le porte aperte!
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C O M E
E R A V A M O
Come eravamo...
a cura della redazione
Classe IV anno 1960
Gli alunni della classe IV del maestro Giovanni Bizioli (fratello della sciura Maria levatrice).
In alto da sinistra: Sergio Maffi, Pietro Giudici, Riccado Frattini Plinio Sarotti, Franco Dometti, Dino Belotti, Franco Polini, Giovanni Barcella,
Flavio Gervasoni e Roberto Belussi. In centro da sinistra: Luciano Bonanomi, Maurizio Volpi, Pierangelo Mangili, Benito Vedovi, Bruno Facchinetti, Lino Pedemonti, Giulio Mazza e Sergio Polini. Seduti da sinistra: Piero Brignoli, Fiorangelo Morotti, Mario Ghidoni, Ivan Benvenuti,
Guerino Fratelli, Silvano Cressi, Quinto Besenzoni e Fausto Fiumi.
La fotografia ci è stata consegnata in ricordo di Maurizio Volpi -Iscio- dalla sorella. Negli anni '60 Maurizio era sempre al campetto dell'Oratorio, sereno
e sorridente. Indossava spesso la maglietta della Juventus e i calzettoni arrotolati come il suo idolo Omar Sivori. Ecco, è così che vogliamo ricordalo.
Vecchi proverbi bergamaschi nella tradizione
“Fides de l'acqua dela sergiöla ma mia dela mader che anta la fiöla”
“L'om sota tèra al fà la fomla bèla"
"I om i gà ol det de cà, se i pierà mia 'ncö i pierà dumà"
“Chi gà pura del pécat al resterà semper col cül pelat”
"Segnàti da Dio, tre pàss 'ndrio"
"Se te set istöff de iga moér, mètela al sul de zéner"
"Fomle e oche, i è tante anche quando i è poche"
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A S S O C I A Z I O N I
Attività dell’A.S.D. Judo Sarnico
a cura di Giovanni Cadei
10° Meeting Giovanissimi di Judo : evento clou di maggio
Il 10° Meeting Giovanissimi di Judo è stato l’evento clou di questo mese di attività:
domenica 22 maggio si sono ritrovati nella Palazzetto dello Sport di via Donatori
di Sangue circa 300 Judokas provenienti da 24 società lombarde ed emiliane. Una
grande festa: l’allegro vociare di tutti i bambini ha rallegrato e ripagato delle fatiche
organizzative messe in campo dal comitato direttivo e dai numerosi genitori che si
sono impegnati ber la buona riuscita della manifestazione.
Numerose le autorità intervenute a dare il loro saluto: in particolare ricordiamo il
Sindaco Dometti, l’Assessore allo Sport Facchinetti ed il Vicepresidente della Fijlkam
Capelletti. Al successo organizzativo si sono accompagnati gli ottimi risultati agonistici dei nostri atleti. In ben 8 categorie a primeggiare sono stati infatti i colori del
Judo Sarnico: Riccardo Spanu, Filippo Capelli, Lucia Cadei, Gabriele Rossi, Leonardo
Pozzaglio, Benedetta Belotti, Stefano Angeloni e Francesco Cadei sono ritornati a
casa fregiandosi della medaglia più preziosa.
Demis Pasinelli, Luca Trapletti, Claudia Arcangeli, Brian Morandi e Giusuè Belotti
hanno conquistato il secondo gradino del podio. Bronzo per Diego Pascolo, Lorenzo Poli, Riccardo Fenaroli, Matteo Barcella, Mattia Morandi, Michele Girelli, Alessandro Angeloni, Giulio Panza, Gabriele Valli e Arianna Valente.
Gli atleti più grandi sono stati impegnati il 4 giugno a Ciserano alla Coppa Lombardia. Dal taccuino dell’accompagnatore Mario Galimberti leggiamo i seguenti risultati:
Nella categoria Esordienti B Gabriele Valli è 5°, Francesco Cadei conquista il bronzo
mentre Arianna Valente arriva ad un passo dalla vittoria di categoria e deve accontentarsi del 2° posto.
Nella categoria Cadetti segnaliamo il 5° posto di Lorenzo Cancelli.
Tra gli Juniores buono il 2° posto di Giuliano Ferrari ed il 5° di Andrea Tengattini.
Il gradino più alto del podio è stato conquistato da Diego Cressi che ha primeggiato
nonostante combattesse nella categoria di peso superiore a quella solita; Oancea
Relu Ionut si è dovuto accontentare del 7° posto e Marco Cinoni del 5° nelle rispettive categorie.
La stagione sociale si è conclusa domenica 29 Maggio con la cerimonia di conse-
gna delle nuove cinture a tutti
gli atleti che hanno frequentato i corsi 2010 -2011. La cerimonia, come sempre molto
festosa, si è svolta quest’anno
nel parco della Chiesetta Stella Maris. In questa occasione
sono stati premiati anche i vincitori del Master Sociale 2010,
classifica a punti che premia gli
atleti più assidui e più vittoriosi nelle competizioni dell’anno
2010.
Tra gli Under 10 ha conquistato il primato Leonardo Pozzaglio (30 Punti) davanti a Lorenzo Poli (27 punti) e Benedetta
Belotti (21 punti).
Arianna Valente (36 punti), Samuele Verzelletti (27 punti) e
Nicola Poli (16 punti) sono invece i vincitori della categoria
Under 14.
Tra gli Over 14 ha primeggiato, con ampio margine, Diego
Cressi (76 punti), seguito da
Oancea Relu Ionut (24 punti) e da Andrea Tengattini (19
punti).
Complimenti a tutti!!
L’attività ufficiale dell’associazione si prende un periodo
di pausa nei mesi estivi; per
non perdere troppo il “tono
muscolare” è stata però organizzata una settima di Judo
vacanze che si svolgerà a Ponte di Legno dal 3 al 9 Luglio in
cui all’allenamento judoistico si
accompagnerà alla pratica di
sport alternativi e divertenti,
come pure lunghe passeggiate
nelle splendide pinete che fanno corona alla bellissima cittadina dell’alta Valle Camonica.
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S
C
U
O
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A
a cura di Cadei Anna - Comitato Genitori
Festa di chiusura dell'anno
scolastico 2010-2011
Scuola Primaria "Istituto Comprensivo
E. Donadoni di Sarnico"
I
l Comitato Genitori ha partecipato attivamente, sabato 4 giugno, alla festa di chiusura dell'anno scolastico 2010-2011: alle ore 10.30 i genitori hanno avuto
libero accesso nelle aule dei loro figli dove era stata
organizzata una merendina dai singoli rappresentanti.
Una piacevole mezz'ora passata tutti insieme nelle
proprie classi: alunni, insegnanti e genitori con l'opportunità di vedere i lavori che artisticamente tappezzavano le pareti e i ragazzi nel loro ambiente scolastico,
uno scambio di opinioni in allegria, l'anno è effettivamente volato via!!!
Alle ore 11.00, dagli spalti del Palazzetto dello Sport
diviso in due spazi separati, i genitori hanno potuto assistere alle curiose staffette organizzate da Beppe Radici (per gli alunni delle classi prime, seconde e terze)
e alle musiche e balli coordinati da Benedetta Dometti
per gli alunni delle classi quarte e quinte. L'Amministrazione comunale, che non lesina mai il proprio aiuto
e supporto indispensabile per la buona riuscita di queste occasioni e che ci ha gentilmente concesso l’utilizzo
del Palazzetto, era presente nella persona del Sindaco
Sig.Franco Dometti (pluriapplaudito dai ragazzi, che lo
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hanno coinvolto nelle danze mozzafiato) e dall'Assessore e Vice Sindaco Romy Gusmini.
Alle ore 12.00 le due manifestazioni sono terminate
tra gli applausi dei genitori; gli alunni sono ordinatamente rientrati nelle loro classi in attesa della campanella delle 12.30.
Fuori dal cancello, erano già pronte le 5 linee del Piedibus: giallo, rosso, verde, arancio e blu.
Ringraziamo i tanti genitori che hanno accompagnato
in allegria, sicurezza e... dolcezza (per via degli zuccherini colorati distribuiti ad hoc!), anche in questo ultimo
sabato, i tanti bambini che hanno aderito ed usufruito
di questo servizio (iniziato a settembre dello scorso
anno): percorso arricchito dal sottofondo musicale della bellissima canzone appositamente composta
dalla magnifica e ingegnosa famiglia del maestro Luca
Belotti.
Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati per la
perfetta riuscita della festa di chiusura e...arrivederci
a tutti al 25 settembre per la prossima "Festa di Inizio
dell'anno scolastico 2011-2012" presso il Lido Nettuno.
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Biblioteca Comunale di Sarnico orari di apertura nei mesi
di luglio ed Agosto
Lunedì:
CHIUSO
Martedì:
Mercoledì:
Giovedì:
9.00 - 12.30
Venerdì:
Sabato:
9.00 - 12.30
14.30 - 19.00
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00
15.00 - 17.00
Gianfranco Gaspari premiato al concorso letteraio "Il Gelso" a Villongo
Menzione d'onore per il nostro Poeta per la poesia "Il canto delle cime"
A Villongo, presso la Biblioteca, si è tenuta venerdì 17 giugno la
cerimonia di premiazione del 2° concorso di poesia ”Il gelso” con
la presenza di oltre 50 i concorrenti alcuni dei quali giunti persino
da Roma e Firenze.
Hanno aperto la cerimonia l’Assessore alla cultura Prof. Alberto
Piccioli Cappelli ed il presidente della Civica Biblioteca e presidente
della giuria prof. Giorgio Bertazzoli, che hanno brevemente illustrato i risultati confortanti anche di questa seconda edizione.
E’ stata quindi data lettura delle sette composizioni che hanno ricevuto dalla giuria la speciale “Menzione d’onore” cui ha fatto seguito quella dei vincitori: 1° Niccolò Andrea Lissetti con la poesia “a
Sarajevo”, 2° Alessandro Nava con la composizione “La morte di
Domingo Badia y Leblich” e 3° Armando Bettozzi con “Alzheimer”.
L’evento culturale è degno di nota anche perché fra gli autori che
hanno ricevuto la “Menzione d’onore” figurava anche il nostro poeta Gianfranco Gaspari con la poesia: “Il canto delle cime” particolarmente applaudita.
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N
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a cura di Serafino Falconi
Intitolato al dott. Tambuscio il
nuovo Laboratorio Analisi
Degnamente ricordato l’ex sindaco di Sarnico
deceduto dieci anni fa
persona come il Dott. Serafino Tambuscio. In quelle sale dove lui
ha vissuto tutta la sua vita di medico, primario, direttore sanitario,
sindaco della sua amata Sarnico e, non per ultimo, di volontario,
sia come medico con tante consulenze gratuite, sia con gruppi di
volontariato da lui fondati dove la sua partecipazione era attiva e
vera, nonostante il lavoro e i vari impegni. Io sono uno dei tanti che
Lui ha preso per mano e ha accompagnato nella vita di volontario e
privata fino alla sua morte.
Però il laboratorio analisi era il suo punto fermo, lo fece diventare
di eccellenza con tanta fatica e riunioni all’USSL N.12 di Lovere per
ottenere sempre il meglio raggiungendo l’apice.
Questa ristrutturazione e questo nuovo utilizzo del laboratorio analisi gli fa onore e rispetto.
Un grazie a tutti per aver ricordato, intitolando il nuovo laboratorio,
un grande medico e un grande amico.
Voglio chiudere ricordando che nello stesso giorno si è inaugurata
anche la nuova dialisi, un elogio per chi ha progettato e realizzato
anta emozione e qualche lacrima da parte di tutti, in particola- così bene questo reparto. Aggiungo che pure qui c’è l’opera del
re da parte della Signora Osvalda Tambuscio all’inaugurazione Dott. Tambuscio, fu proprio lui con il sottoscritto e con il “Gruppo
rene artificiale” di Villongo a dare i natali al reparto Dialisi di Sarnico.
del laboratorio analisi dell’Ospedale di Sarnico.
Erano presenti il direttore della “Habilita Spa” Dott. Roberto Rusco- Dopo una dura lotta con USSL 12 di Lovere, ottenne quello che
ni, il Direttore dell’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate Dott. oggi è un fiore all’occhiello dell’Ospedale di Sarnico e della “Habilita
Amedeo Amadeo, oltre al Sindaco di Sarnico. Franco Dometti, i Spa”.
primi cittadini del Basso Sebino ed altre autorità.
Era impossibile non emozionarsi nel sentire i ricordi di una grande "Grazie dutùr, sei nei nostri cuori".
T
Sposi all’altare
3) Belotti Mattia (Via Cerro)
con Cadei Lucia (da Paratico).
Data del matrimonio: 27.05.2011.
Testimoni: Belotti Giorgio, Bravi Mario, Tengattini Rosa Maria, Riviera Francesca.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 10, 6-9)
Non sono più due, ma una carne sola.
In quel tempo Gesù disse: «All'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina;
per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.
Sicché non sono più due, ma una sola carne».
Auguri a Lucia e Matteo
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A
N
A
Rinati alla vita della grazia
G
R
21) Salatti Giovanna Diletta
18) ) Belloni Leonardo
22) Ricci Daniel Enea
di Tiziano e di Dossi Eugenia.
Nato a Iseo il 17.01.2011.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Padrino: Ghilardi Emilio Andrea.
Madrina: Raccagni Giuseppina.
E
di Marco e di Venti Anna.
Nata a Brescia il 14.10.2010.
Battezzata in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Padrino: Bellini Erminio.
Madrina: Salatti Martina.
di Diego e Gritti Laura.
Nato a Iseo il 07.01.2011.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Madrina: Bertè Lina.
23) Bolandrina Marco
19) ) Valli Nicolò Daniele
di Maurizio e di Buelli Francesca Elisabetta.
Nato a Brescia 08.10.2010.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Madrina: Buelli Lara Alda.
20) Randazzo Davide
di Marco e di Cadei Laura.
Nato a Brescia il 22.12.2010.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Padrino: Cadei Paolo.
Madrina: Randazzo Silvia.
Leonardo
F
a cura di Rosalia Modina
17) Cristinelli Michele Luigi Paolo
di Luca e Belussi Serena.
Nato a Iseo il 28.10.2010.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Padrino: Cristinelli Simone.
Madrina: Belussi Martina.
A
di Paolo e di Lecchi Cristina.
Nato a Brescia il 12.12.2010.
Battezzato in questa Parrocchia il 15.05.2011.
Madrina: Di Marco Lorenza.
23) Billi Andrea
di Emanuele e di Palmeri Fabiola.
Nato a Iseo il 20.03.2011.
Battezzato in questa parrocchia il 15.05.2011.
Padrino: Palmeri Ignazio.
Madrina: Namio Maria.
Daniel Enea
Marco
«Questi è il Figlio mio prediletto,
nel quale mi sono compiaciuto».
(Matteo 17)
Andrea
Michele Luigi Paolo
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Nella casa del Padre
Defunti nel mese di Aprile
Gesù le disse:
«Io sono la resurrezione e la vita; chi
crede in me, anche se muore, vivrà;
e chiunque vive e crede in me, non
morrà mai»
(Gv 12,25-26)
24) Ghitti
Guido
di anni 83.
Deceduto il
06.05.2011.
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25) Mascaretti 26) Damiani 27) Stefanelli
Luigi
Filomena
Giuseppe
di anni 80.
Deceduto il
06.05.2011.
di anni 83.
Deceduta il
16.05.2011.
di anni 78.
Deceduto il
19.05.2011.
28) Vismara
Parabiaghi
Silvio di anni 52.
Deceduto il
19.05.2011.
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Un'immagine cara agli sportivi degli anni '70 scattata nel corso dell'inaugurazione del
campo sportivo comunale con la partita US Sarnico - Kloten di Zurigo.
Nella foto da sinistra: Roberto Lavelli, Aldo Colombi e Cesare Bortolotti.
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Giugno - Parrocchia di Sarnico Bergamo