h Anno XXIV n. 2 - Febbraio 2015 Lo sguardo della donna Cuori forti per vincere l’indifferenza Il parere femminile sulla fede, sulla famiglia, sulla Chiesa. Assemblea pastorale l’8 marzo a Fano Il messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2015 Edizione curata da Matteo Itri Per sconfiggere «la globalizzazione dell’indifferenza» c’è bisogno di «un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso», che «conosce le proprie povertà e si spende per l’altro». Lo scrive Francesco nel messaggio per la quaresima, reso noto nella mattina di martedì 27 gennaio e dedicato quest’anno al tema «Rinfrancate i vostri cuori» tratto dalla lettera di Giacomo (5, 8). Nel denunciare l’«attitudine egoistica» che rende indifferenti alle sofferenze degli altri e che «ha preso oggi una dimensione mondiale», il Pontefice ricorda che la Chiesa «per sua natura è missionaria, non ripiegata su se stessa, ma mandata a tutti gli uomini». Da qui l’appello a trasformare parrocchie e comunità in «isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza», evitando la tentazione di rifugiarsi «in un amore universale che si impegna lontano nel mondo, ma dimentica il Lazzaro seduto davanti alla propria porta chiusa». Per essere fedeli a questa missione il Papa invita anzitutto a vivere la comunione dei santi, nella quale — spiega — «nessuno possiede solo per sé, ma quanto ha è per tutti». E «poiché siamo legati in Dio, possiamo fare qualcosa anche per i lontani, per coloro che con le nostre sole forze non potremmo mai raggiungere». Francesco esorta poi a non lasciarsi travolgere dalla «spirale di spavento e di impotenza» innescata dalla diffusione «di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana» ma aumentano il nostro senso di impotenza. E, oltre alla preghiera, raccomanda un continuo cammino di conversione, perché — ricorda — «il bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia dipendenza da Dio e dai fratelli». «Per superare l’indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza — scrive in conclusione il Papa — vorrei chiedere a tutti di vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore», nella consapevolezza che «avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole», ma piuttosto «un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio»: un cuore «che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli e alle sorelle». L’Osservatore Romano 27 gennaio 2015 PROFUGHI IN CITTÀ: GIOCHIAMOCELA! Domenica 22 marzo, in Oratorio, un’iniziativa organizzata dall’Azione Cattolica diocesana (pag. 2) Alla ricerca di Aslan Ritiro parrocchiale con i ragazzi dell’ACR: scovare Narnia e riscoprire se stessi Pronti, zaino in spalla e… via! Tutti possono passare il loro fine settimana davanti alla playstation o in giro per Fano, ma sono pochi racconteranno di essere andati a Narnia a combattere al fianco di Aslan contro la strega Bianca. Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, il borgo di Sorbolongo si è trasformato, diventando lo scenario di mille avventure. È sempre difficile parlare davanti ad altre venticinque persone che si sono appena conosciute, ma lo è ancora di più se dovessimo metterci in gioco davanti ai nostri coetanei con i quali di solito non parliamo o ai quali spesso non rivolgiamo neanche il saluto a scuola. Meno male che i personaggi di Narnia ci sono venuti in contro! Abbiamo visto come sia stato difficile per Lucy mantenere fede ai propri principi e lottare contro i suoi fratelli, come Edmund abbia mentito e tradito per raggiungere il potere assieme alla strega Bianca e come, allo stesso tempo, sia stato perdonato, una volta capito il proprio sbaglio, riconquistando la fiducia dei fratelli e soprattutto in se stesso. Considero loro ragazzi coraggiosi: lo hanno dimostrato durante il gioco notturno, anche se sono scese alcune lacrime, ma cosa più importante lo hanno dimostrato interagendo insieme e fidandosi di noi educatori e degli altri compagni. Adesso la sfida passa simbolicamente in mano ai genitori dei ragazzi: provate a prendere il libretto dei vostri ragazzi e iniziate a mettervi in discussione sugli stessi temi su cui loro hanno riflettuto. Voi siete altrettanto coraggiosi? Silvia Bacchiocchi dai un calcio al pregiudizio Domenica 22 marzo, l’Azione Cattolica diocesana organizza, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale per i migranti e il CSI Fano, un torneo di calcio a 8 con gli amici profughi ospitati a Fano e dintorni. Il ritrovo è alle ore 15 presso l’Oratorio di San Cristoforo, dove inizialmente ascolteremo qualche testimonianza dei partecipanti. Dalle ore 16 inizierà un mini torneo, tra le squadre dei profughi, gli educatori dell’Azione Cattolica, “il resto della Diocesi” e le altre squadre che vorrano iscriversi. Finiremo la giornata con la cena e faremo festa insieme presso l’Oratorio. Vuoi fare una squadra? Sarai a cena con noi? Prenotati entro il 19 marzo a: Marco 393 7676376 - Mattia 349 5913674 - [email protected] Collabora alla realizzazione di Christophorus! 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