stagione 2006-07, numero 4, 16 novembre 2006 di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice regia di Fabrizio Angelini Smemorando di e con Gianrico Tedeschi regia di Gianni Fenzi Jesus Christ Superstar musiche di Andrew Lloyd Webber liriche di Tim Rice liriche italiane di Michele Renzullo e Franco Travaglio direzione musicale Giovanni Monti scene di Gabriele Moreschi costumi di Pamela De Santi disegno luci di Luca Mameli e Alberto Diliberto disegno fonico di Giuseppe Barresi regia e coreografie di Fabrizio Angelini con Simone Sibillano, Edoardo Luttazzi,Valentina Gullace, Marco Romano, Andrea Croci, Lorenzo Scuda, Raffaele Latagliata, Emiliano Geppetti, Luca Notari e con Valentina Buttafarro, Laura Carusino, Gaetano Caruso, Fabrizio Checcacci, Gianluca Ciatti, Enrico D’Amore, Kate Kally, Brunella Platania, Daniela Pobega, Giorgio Raucci, Alessandro Salvatori Pianoforte conduttore Giovanni Monti, Massimiliano Salani prima tastiera, Andrea Calandrini seconda tastiera, Elvezio Fortunato prima chitarra, Giacomo Dell’Immagine seconda chitarra, Gaetano Puzzutiello basso, Andrea Spinetti batteria in collaborazione con POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE diretto da Antonio Calenda vendite internet vendite telefoniche www.ilrossetti.it dal 16 al 19 novembre 2006 Politeama Rossetti dal 16 al 19 novembre 2006 durata dello spettacolo 2 ore e 15’ circa con intervallo musical & grandi eventi Angelini, che il pubblico del Rossetti ricorderà per la recente apparizione nel musical The Producers nel ruolo del regista assistente Carmen Ghia, «Jesus vive e opera tra persone relegate ai margini della società, malamente tollerate da chi detiene il potere. In un’insolita e suggestiva cornice scenografica che di volta in volta diviene tempio, mercato, palazzo o prigione, echi e immagini dell’attualità corrente fanno da sfondo a questa storia eterna, che mantiene la sua potenza e il suo significato riaffermando in modo inequivocabile la sua universalità». «Rimane intatta - prosegue il regista - la forza travolgente della musica di Webber, entrata di prepotenza nella memoria collettiva, e il suo potere evocativo ha suggerito una dimensione molto fisica della messinscena: il corpo, centro emotivo e sede dell’anima, diviene protagonista, strumento espressivo attraverso il quale gli attori singolarmente o collettivamente vivono e trasmettono le loro emozioni, in una immedesimazione totale che consente loro un forte potere comunicativo». E in questo senso va letta la scelta della produzione di non puntare sui grandi nomi per il cast, ma di selezionare, attraverso una lunghissima serie di provini, i migliori artisti emergenti nel campo del musical: una scelta che permette di dimostrare come stia nascendo anche in Italia una generazione di giovani di grande talento che hanno scelto di crescere professionalmente lontano dalle finzioni mediatiche dei reality show e che potranno senza dubbio contribuire all’ulteriore crescita qualitativa (e sperabilmente anche quantitativa) delle produzioni di musical nel nostro paese. L’altra novità di questo allestimento è la traduzione in lingua italiana, fortemente voluta dallo stesso Webber, che l’ha imposta anche nella recente versione cinematografica del Fantasma dell’Opera. Grazie al lavoro svolto a quattro mani da Michele Renzullo e Franco Travaglio, gli spettatori potranno finalmente cogliere le innumerevoli sfumature linguistiche dei versi di Tim Rice, non sempre di facile comprensione anche per chi ha una discreta conoscenza della lingua inglese. (s.cu.) I primi due spettacoli della stagione 20062007 dei musical e dei grandi eventi proposti dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia rappresentano un vero e proprio flashback alla fine degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta. Se con Sweet Charity, che vedremo sul palcoscenico del Rossetti tra un paio di settimane nella splendida edizione prodotta dalla Compagnia della Rancia e interpretata da Lorella Cuccarini, Cesare Bocci e Gianni Nazzaro, ci tufferemo nella New York degli anni Sessanta e rivivremo gli echi hippie e le inconfondibili atmosfere dei club della Grande Mela, Jesus Christ Superstar riassume la voglia di cambiamento e rinnovamento sociale, culturale, religioso e musicale - che fu propria di quel periodo storico. La rock opera più famosa, e probabilmente più riuscita, di tutti i tempi, che consacrò il genio creativo di Andrew Lloyd Webber e fece conoscere al mondo le straordinarie capacità di scrittura di Tim Rice, racconta la Passione di Cristo, tema prediletto dal teatro (fin dal Medioevo) e dal cinema (da Pasolini a Zeffirelli), nei quali - al suo progressivo distaccarsi dalla realtà fisica per abbracciare il senso spirituale del suo destino - fa da contraltare la rappresentazione delle sue emozioni in quanto uomo: fragilità, frustrazione, rabbia, paura. La narrazione è arricchita da molteplici punti di vista: quello di Giuda, polemico e pragmatico, quello di Maddalena, innamorata inevitabilmente non corrisposta, quello dei tanti personaggi le cui vite vengono in un modo o nell’altro segnate dall’incontro con il protagonista. Lo spettacolo, a 35 anni dal suo debutto a Broadway, è ormai divenuto un classico del teatro musicale contemporaneo, pur mantenendo inalterata la sua carica innovativa e il suo presupposto: se Cristo tornasse oggi sulla terra, tra chi nascerebbe? Saprebbe usare gli strumenti di comunicazione di massa che riescono a convogliare informazioni in pochi istanti a milioni se non miliardi di persone? Riuscirebbe a parlare ai loro cuori così come ha fatto per due millenni attraverso le Sacre Scritture? Come scrive nelle sue note introduttive allo spettacolo il regista Fabrizio primo atto OVERTURE FOLLIA E REALTÀ Heaven On Their Minds Giuda BETANIA,VENERDÌ NOTTE CHE SI FA? What’s the Buzz Apostoli, Jesus, Maria Maddalena, Donne degli apostoli STRANO E SCONCERTANTE Strange Thing Mystifying Apostoli, Jesus, Giuda, Maria Maddalena, Donne degli apostoli VA TUTTO BENE Everything’s Alright Apostoli, Jesus, Giuda, Maria Maddalena, Donne degli apostoli GERUSALEMME, DOMENICA JESUS DEVE MORIRE This Jesus Must Die Hanna, Caifa, Sacerdoti del Sinedrio, Folla OSANNA Hosanna Jesus, Folla, Caifa SIMONE ZELOTA MIA POVERA CITTÀ Simon Zealotes / Poor Jerusalem Simone Zelota, Folla, Jesus LA CASA DI PONZIO PILATO, LUNEDÌ IL SOGNO DI PILATO Pilate’s Dream Pilato IL TEMPIO The Temple Folla, Mercanti, Jesus, Lebbrosi VA TUTTO BENE (Ripresa) NON SO CHIAMARLO AMORE Everything’s Alright (Reprise) I Don’t Know How To Love Him Maria Maddalena, Jesus MARTEDÌ DANNATO NON VENDO IL SUO SANGUE Damned for All Time / Blood Money Giuda, Hanna, Caifa la Passione di Cristo negli anni del rock di Stefano Curti Andrew Lloyd Webber è, oggi, uno degli artisti più ricchi e influenti al mondo. Conservatore convinto (arrivò a dichiarare che in caso di vittoria dei Laburisti avrebbe abbandonato il Regno Unito), siede alla Camera dei Lord per nomina della Regina Elisabetta. La società che cura i diritti dei suoi musical è una multinazionale che fattura milioni di euro l’anno ed è proprietaria di una decina di teatri nel West End. La sua collezione di dipinti preraffaeliti è una delle più complete al mondo (per esporla al pubblico nel 2003 è stato necessario utilizzare tutte le sale della Royal Academy, uno degli spazi espositivi più grandi di Londra). Il mese scorso si è anche improvvisato conduttore televisivo per la selezione in diretta della protagonista della nuova edizione londinese di Tutti insieme appassionatamente (il programma si chiamava How do you solve a problem like Maria?). Tim Rice, dal canto suo, continua a scrivere i versi per alcuni dei più grandi successi musicali (La bella e la bestia, Il Re Leone), e - notizia del Times di qualche giorno fa potrebbe anche riprendere la collaborazione con Webber, dal quale si “separò” dopo il successo di Evita per una divergenza di vedute su un musical sui gatti (dal titolo Cats), che Webber sosteneva ma che a Rice sembrava una cretinata... Trentacinque anni fa, quando iniziarono a lavorare alla stesura di Jesus Christ Superstar, Webber e Rice erano due giovani autori di belle speranze, che avevano da poco composto una piéce di 30 minuti per una recita scolastica (Joseph and the secondo atto GIOVEDÌ SERA, L’ULTIMA CENA L’ULTIMA CENA The Last Supper Jesus, Pietro, Giuda, Apostoli NEL GIARDINO DEL GETSEMANI GETSEMANI Gethsemane (I Only Want To Say) Jesus amazing techicolor dreamcoat), alla ricerca di un successo che avrebbe cambiato la loro vita. All’idea di ispirarsi alla Passione di Cristo quale fonte per un’opera rock vi arrivarono dopo aver provato a sviluppare delle storie su Robin Hood e Robert Kennedy. Un elemento importante fu l’interesse dimostrato nei confronti del progetto da parte del Reverendo Martin Sullivan, che aveva aperto la Cattedtrale di St. Paul alla musica rock e che vedeva di buon occhio operazioni come quella immaginata da Webber e Rice. A un certo punto sembrò addirittura che John Lennon e Paul McCartney, all’epoca più popolari di Cristo, avrebbero presentato dei brani dello spettacolo, ma erano solo voci create ad arte dai giornali scandalistici inglesi. L’idea dell’opera piacque ai discografici, ansiosi di bissare il successo di Tommy degli Who, e arrivò il via libera per incidere - quale test - il singolo Superstar e il B-side John 19:41. L’accoglienza non fu delle migliori, e nonostante una buona programmazione sulle radio americane, il disco non arrivò oltre il 39° posto in classifica. Webber e Rice decisero di andare avanti lo stesso e di registrare l’intero album, il cui titolo provvisorio avrebbe dovuto essere Jesus! (sull’onda del successo di qualche anno prima di Oliver!) e solo successivamente sarebbe diventato Jesus Christ Superstar.Serviva però una ballata memorabile, e Webber (che non butta mai via niente e ricicla spesso nei suoi spettacoli brani scritti e poi scartati) trasformò la canzone Kansas Morning (l’inizio faceva “I love the Kansas VENERDÌ L’ARRESTO The Arrest Jesus, Pietro, Apostoli, Folla, Hanna, Caifa NON LO CONOSCO Peter’s Denial Una donna, Peter, un soldato, un vecchio, Maria Maddalena PILATO E JESUS Pilate And Christ Pilato, Hanna, Jesus, Folla LA CANZONE DI ERODE King Herod’s Song Erode RIPORTA INDIETRO IL TEMPO Could We Start Again, Please? Maria Maddalena, Pietro, Apostoli, Folla LA MORTE DI GIUDA Judas’ Death Giuda, Hanna, Caifa, Coro IL PROCESSO Trial Before Pilate (including the 39 lashes) Pilato, Caifa, Jesus, Folla SUPERSTAR Giuda, Coro LA CRUCIFISSIONE LA CROCIFISSIONE The Crucifixion Jesus, Coro GIOVANNI 19-41 John Nineteen Forty-one Strumentale la locandina personaggi interpreti Jesus. ................................ Simone Sibillano Giuda.............................. Edoardo Luttazzi Maddalena...................... Valentina Gullace Hannas............................... Marco Romano Caifa..........................................Andrea Croci Pilato......................................Lorenzo Scuda Erode........................... Raffaele Latagliata Simone.......................... Emiliano Geppetti Pietro.......................................... Luca Notari Ensemble............... Valentina Buttafarro Laura Carusino, Gaetano Caruso Fabrizio Checcacci, Gianluca Ciatti Enrico D’Amore, Kate Kelly Brunella Platania, Daniela Pobega Giorgio Raucci, Alessandro Salvatori Morning/Kansas dawn comes to greet me”) in I don’t know how to love him. L’operazione riciclo fu ripetuta per il numero di Erode: Try It and See, originariamente scritto per il Festival dell’Eurovisione, poi trasformato in Those Saladin Days, divenne alla fine King Herod’s Song. Pubblicato nell’autunno 1970, il doppio album vendette due milioni di copie solo in America. Time Magazine lo paragonò, per importanza, alla Passione Secondo Matteo di Bach. Scrive Tim Rice nella sua autobiografia: «riuscimmo a comprendere l’impatto sul mercato americano del disco già al nostro arrivo a New York. All’aeroporto fummo accolti da tutti i più alti dirigenti della casa discografica, che ci accompagnarono in limousine all’albergo di Park Avenue. Alcune radio stavano già trasmettendo l’intero album, giorni prima della presentazione ufficiale, in programma a New York, Los Angeles e Toronto». Decine di allestimenti live più o meno amatoriali e non autorizzati spuntarono in ogni angolo degli Stati Uniti, e non fu facile costringerli a chiudere quando stava per partire la produzione di Broadway. Lo show, diretto da Tom O’Horgan e prodotto da Robert Stigwood, l’impresario dei Bee Gees, debuttò al Mark Hellinger Theatre il 12 ottobre 1971. L’anno seguente, più o meno contemporaneamente all’inizio delle riprese del film diretto da Norman Jewison, Jesus Christ debuttò a Londra, e solo allora il successo americano contagiò l’Inghiterra, il cui pubblico aveva accolto con una certa freddezza il lavoro discografico (solo 44.000 le copie vendute). Per l’edizione inglese il regista Jim Sharman scelse una messinscena meno sfarzosa di quella americana, molto più vicina all’idea originale dei due autori: il musical divenne ospite fisso del Palace Theatre per ben otto anni, rimanendo in scena fino al 1980 per un totale di 3.358 repliche, due milioni di spettatori e un incasso di oltre sette milioni di sterline (record destinati a essere battuti solo da altri spettacoli di Webber - Cats, Starlight Express, Il Fantasma dell’Opera e da Les Misérables). CALENDARIO TURNI FISSI TURNO M (PRIME) martedì 5 dicembre TURNO O (VENERDÌ) venerdì 8 dicembre (h. 20.30) TURNO N (SABATO) sabato 2 dicembre TURNO P (DOMENICA) domenica 3 dicembre (h. 16) POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE dal 2 al 10 dicembre 2006 in collaborazione con diretto da Antonio Calenda vendite telefoniche vendite internet SSSEHNKOOAPPEEP Smemorando la ballata del tempo ritrovato di e con Gianrico Tedeschi e Sveva Tedeschi, Gianfranco Candia scene di Milli costumi di Stefano Nicolao regia di Gianni Fenzi produzione A. Artisti Associati Compagnia di Prosa Gianrico Tedeschi Politeama Rossetti sabato 25 novembre PROSA, TURNO C domenica 26 novembre PROSA, TURNO D durata dello spettacolo 2 ore con intervallo prosa/grandi maestri giorni drammatici della prigionia dell’attore in un campo di concentramento nazista a un accenno grottesco, al fatto paradossale per lui di essere recluso nel lager e chiamarsi proprio “Tedeschi”; dai ricordi di guerra all’arte – cosa che sembrerebbe impossibile – il passo è brevissimo. Come mantenere salda la dignità, l’identità durante quella dura reclusione, se non attraverso la letteratura, la declamazione di poesie, il ricordo del “bello” che la vita sa proporci? Ecco allora il momento per recitare Carducci, Rigoni Stern, Manzoni, per ricordare Guareschi, coraggioso compagno di prigionia… E poi il percorso teatrale, che ha inizio subito dopo la guerra: l’esordio nel 1947 con Giorgio Strehler, che poi lo vuole nuovamente in molte messinscene goldoniane (fra cui l’Arlecchino servitore di due padroni) e nell’Opera da tre soldi di Brecht, la collaborazione con Luchino Visconti, i personaggi Cechoviani… E poi il confrontarsi con la commedia musicale e il teatro di rivista – una sfida vinta – il ritorno ai grandi autori, Svevo, Shaw, Pirandello, seguendo scelte mai scontate. Ogni ricordo è pretesto per far vibrare sul palcoscenico l’incanto di una pagina di teatro, per condividere con il pubblico testi umoristici, monologhi, frammenti di commedie, contributi di filosofi, profeti, poeti, autori di assoluto valore come D’Annunzio, Shakespeare, Manzoni. I loro pensieri hanno donato al protagonista emozioni profonde e induzioni che devono lasciare segno. Passione, levità, delicatezza, arguzia, intensità poetica passano sul volto, nei gesti, nelle inclinazioni di voce dell’attore che conclude Smemorando “in crescendo”, con una meravigliosa esecuzione del Canto del Cigno cechoviano. Periodi e atmosfere vengono evocati dalla bella voce di Sveva Tedeschi, interprete di canzoni che vanno da Ma l’amore no a Duke Ellington a Kurt Weil, mentre sul palcoscenico figura anche Gianfranco Candia, preciso “servo di scena”. La regia dello spettacolo è stata curata da un amato artista triestino, Gianni Fenzi, da poco scomparso e ricordato con affetto dal Teatro Stabile regionale. Il suo amore per il teatro ci ha lasciato in Smemorando un ultimo dono prezioso. (i.lu.) In Inghilterra sarebbe sicuramente un “Sir”, Gianrico Tedeschi: un omaggio naturalmente dovuto a un interprete di così grande scuola ed esperienza, di così straordinaria consapevolezza e ironia, di assoluta cultura e raffinatezza. Nell’attesa che anche l’Italia maturi una simile sensibilità per il proprio “patrimonio artistico” (a maggior ragione se questo è di carne ed ossa, palpitante e ineguagliabile, come un grande attore) il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia ha deciso – assoluta novità della stagione 2006-2007 – di dedicare ai “Grandi Maestri” della scena nazionale una precisa sezione del cartellone di Prosa. Un piccolo carnet di prove d’attore memorabili, di interpretazioni che possono “insegnare” al pubblico a riconoscere la recitazione di alto livello e contemporaneamente donare preziosi esempi e lezioni a chi intende intraprendere la carriera teatrale. Gianrico Tedeschi sarà dunque il primo dei Maestri in scena ed aprirà la rassegna con uno spettacolo dalla formula molto adatta all’occasione, intitolato Smemorando e prodotto dalla goriziana A.Artisti Associati. Smemorando, sulla carta, potrebbe sembrare una tradizionale “Serata d’Onore”, ma sul palcoscenico si rivela molto di più: un singolare recital in cui i ricordi personali dell’attore si uniscono a momenti di teatro di notevolissima levatura, in cui è bandita l’atmosfera paludata ed encomiastica “di rito” in simili occasioni. L’attore infatti esibisce la sua decisa personalità, sfugge schemi scontati, esclude ogni più minimo accento di retorica, sceglie d’imprimere allo spettacolo linee anticonvenzionali e ritmi travolgenti. Smemorando compie un itinerario nel Novecento, scegliendo come fil rouge il tema della memoria: memoria che racchiude in sè identità individuale e storia. Gianrico Tedeschi vuole ricordare, nel bene e nel male: negare la propria memoria infatti è come cancellare la propria identità. Le pietre miliari di questo viaggio sono allora da un lato i ricordi e gli aneddoti di vita e di teatro del protagonista, dall’altro belle pagine di letteratura e di drammaturgia del secolo passato. Si passa con garbo dal racconto dei Da molte stagioni ormai il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia presenta nei suoi cartelloni alcune delle migliori produzioni di musical italiani e internazionali: pur cercando di abbinare ai titoli più popolari alcuni spettacoli meno noti o novità assolute, rimangono tanti i titoli del repertorio che per vari motivi non riescono a essere esplorati. Per far conoscere a coloro che si stanno appassionando al musical le tante sfaccettature che questo genere sta assumendo oggi nel mondo, il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia - in collaborazione con la Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, una delle migliori a livello nazionale, dalla quale stanno uscendo molti talenti impiegati ormai nelle principali produzioni italiane - promuove la rassegna “altri musical” nello spazio della Sala Bartoli, già dimostratosi particolarmente adatto anche alla musica in occasione della rassegna “Pomeriggi Musicali” e che consentirà l’esecuzione completamente acustica delle performance, senza l’ausilio di amplificazioni e microfoni. Tre i titoli in programma nella stagione 2006-2007, tutti particolarmente interessanti e mai visti prima d’ora in Italia: al celebratissimo Ragtime di Stephen Flaherty si affiancano due capolavori di Stephen Sondheim, uno degli autori più amati dal pubblico e dalla critica americana, Assassins e Into the Woods. Gli spettacoli sono con gli allievi della Bernstein School of Musical Theatre di B “altri musical”: in scena alla Sala Ba tre capolavori di Bro stati presentati la stagione scorsa in occasione dei saggi periodici svolti dalla Scuola, e saranno interpretati dagli allievi già diplomati e da quelli che attualmente frequentano il terzo anno. Il primo appuntamento è fissato per giovedì 20 dicembre (con replica pomeridiana il giorno seguente) con Ragtime, musical tratto dall’omonimo romanzo di E.L. Doctorow, già stato adattato per il cinema da Milos Forman. Lo spettacolo - che vedrà in scena oltre 40 interpreti - presenta un commovente e nostalgico ritratto della vita nell’America dell’inizio del ventesimo secolo, con le sue contraddizioni, ancora attualissime, tra ricchezza e poverà, libertà e pregiudizio, speranza e disperazione, amore e odio. Davvero memorabile è il prologo, un caleidoscopio di nove minuti durante il quale i personaggi del racconto vengono presentati a fianco di figure storiche del ventesimo secolo secondo uno stile molto fedele al romanzo originale. I protagonisti riflettono il caratteristico “melting pot” della società americana dell’epoca, e provengono da strati sociali molto diversi. Incontriamo così il pianista di colore Coalhouse Walker Jr. e la madre di suo figlio, Sarah, che ha trovato accoglienza presso una famiglia rispettabile. Trame parallele ci mostrano l’immigrante lettone Tateh, la soubrette Evelyn Nesbit, ed incontriamo persino il grande Bologna artoli oadway mago Houdini, l’industriale Henry Ford e l’attivista politica Emma Goldman. Tutte queste vicende sono intrecciate con sapiente abilità a partire da un episodio criminoso (l’incendio dell’automobile di Coalhouse da parte di un gruppo di razzisti), che viene portato alle estreme conseguenze nel drammatico finale, nel quale si compie questo grande arazzo storico. Dopo un periodo di rodaggio a Toronto, il musical ha aperto in pianta stabile a Broadway nel 1998, inaugurando il nuovissimo Ford Center for the Performing Arts. Ragtime ha ricevuto ben 13 nomination ai Tony Awards, vincendo tra gli altri il Premio per il miglior libretto e quello per la migliore partitura musicale. Chiuso dopo 861 repliche completamente esaurite, lo spettacolo viene continuamente ripreso per nuovi allestimenti, di enorme successo, tra i quali si ricorda quello di Londra, vincitore di 8 Olivier Awards. Seguiranno a marzo due appuntamenti (il 10 e il 24) con il grande maestro del musical americano, Stephen Sondheim, la cui opera è purtoppo assai poco conosciuta in Italia (nessuno dei suoi spettacoli, neanche quelli entrati ormai a far parte del repertorio dei teatri d’opera come Sweeney Todd, è mai stato allestito nel nostro paese). Di lui gli allievi della Bernstein rappresenteranno Assassins, musical originalissimo sui personaggi che hanno assassinato o tentato di assassinare il presidente degli Stati Uniti, e Into the Woods, divertente favola musicale adattissima anche ai bambini. Tutti gli spettacoli saranno eseguiti in lingua originale, mentre le parti discorsive saranno interpretate in italiano. Per consentire al pubblico di seguire al meglio lo spettacolo saranno disponibili i testi delle canzoni in italiano. il calendario Mercoledì 20 dicembre 2006 - ore 21 Giovedì 21 dicembre 2006 - ore 16 RAGTIME musica di Stephen Flaherty liriche di Lynn Ahrens libretto di Terrence McNally Prevendita biglietti da giovedì 23 novembre Sabato 10 marzo 2007 - ore 21 Domenica 11 marzo 2007 - ore 16.30 ASSASSINS musica di Stephen Sondheim libretto di John Weidman Prevendita biglietti da giovedì 15 febbraio Sabato 24 marzo 2007 - ore 21 Domenica 25 marzo 2007 - ore 16.30 INTO THE WOODS musica di Stephen Sondheim libretto di James Lapine Prevendita biglietti da giovedì 15 febbraio prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 15 Ridotto abbonati, under 25/over 65 € 12,50 i prossimi appuntamenti altri percorsi prosa musical altri percorsi Lei dunque capirà Smemorando Sweet Charity Dove andremo a finire? SALA BARTOLI Politeama rossetti Politeama rossetti SALA BARTOLI di Claudio Magris con Daniela Giovanetti regia di Antonio Calenda di Gianrico Tedeschi con Gianrico Tedeschi regia di Gianni Fenzi con Lorella Cuccarini, Cesare Bocci regia di Saverio Marconi testo e regia di Enrico Vaime con Massimo Bagliani calendario recite calendario recite calendario recite SAB 2 dicembre h. 20.30 turno N la ballata del tempo ritrovato GIO 16 novembre RITOlibero ESAUturno h. 21.00 VEN 1 dicembre h. 21.00 turno libero SAB 25 novembre h. 20.30 turno C VEN 17 novembre RITO ESAU h. 21.00 turno libero SAB 2 dicembre h. 21.00 turno libero DOM 26 novembre h. 16.00 turno D SAB 18 novembre RITO ESAU h. 21.00 turno libero DOM 3 dicembre h. 17.00 turno libero DOM 19 novembre h. 17.00 turno libero MAR 21 novembre RITO ESAU h. 21.00 turno libero MER 22 novembre h. 17.00 turno libero GIO 23 novembre h. 21.00 turno libero VEN 24 novembre h. 21.00 turno libero SAB 25 novembre h. 21.00 turno libero DOM 26 novembre h. 17.00 turno libero MAR 28 novembre h. 21.00 turno libero MER 29 novembre h. 17.00 turno libero GIO 30 novembre h. 21.00 turno libero prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 15 Ridotti € 12,50 abbonamento con le stelle Posto unico 1* prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Lo spettacolo è compreso nel tagliando “grandi maestri” per gli abbonati dei turni prosa C e D. Gli abbonati degli altri turni potranno acquistare il biglietto al prezzo speciale di 10 euro (1 euro per gli abbonati “gold” e “platinum”) a partire da martedì 7 novembre. abbonamento con le stelle Platea A-B 2* Platea C e Gallerie 1* DOM 3 dicembre h. 16.00 turno P h. 20.30 turno libero MAR 5 dicembre h. 20.30 turno M calendario recite MAR 5 dicembre URITO ESAturno h. 21.00 libero MER 6 dicembre h. 21.00 turno libero MER 6 dicembre h. 20.30 turno libero GIO 7 dicembre h. 21.00 turno libero GIO 7 dicembre h. 20.30 turno libero VEN 8 dicembre h. 21.00 turno libero VEN 8 dicembre h. 16.00 turno FAM h. 20.30 turno O SAB 9 dicembre h. 21.00 turno libero SAB 9 dicembre h. 20.30 turno libero DOM 10 dicembre h. 17.00 turno libero DOM 10 dicembre h. 16.00 turno libero prezzo dei biglietti Platea A Interi € 45 Rid. € 38 Platea B Interi € 42 Rid. € 36 Platea C Interi € 38 Rid. € 34 I Galleria Interi € 29 Rid. € 25 II Galleria Interi € 26 Rid. € 23 Loggione € 10 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 15 Ridotti € 12,50 abbonamento con le stelle Posto unico 1* il Rossetti News in viaggio, “dal musical al tango”, il 18 dicembre Sono più d’uno gli appuntamenti che il Politeama Rossetti offre al suo pubblico per il Natale 2006: il primo di essi è quello del 18 dicembre con l’Orchestra Filarmonia Veneta diretta dal Maestro Romolo Gessi che eseguirà un programma del tutto particolare, Dal Tango al Musical, per festeggiare un originale e divertente Natale Latino Americano. Grazie alla collaborazione che lega l’Associazione Internazionale dell’Operetta, il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia e l’Associazione Musicale Aurora Ensemble, il concerto sarà un evento indimenticabile che quest’anno presenta una graditissima ospite, il mezzosoprano austriaco Kerstin Ibald. La sua straordinaria voce ha già ammaliato il pubblico triestino in diverse occasioni, la ricordiamo infatti nel cast del musical viennese Elisabeth al Festival di Miramare, nel Musical Christmas from Vienna 2005 al Rossetti e durante la recentissima assegnazione dei Premio Internazionale dell’Operetta al Maestro Caspar Richter. Il concerto vuole essere un excursus tra le più belle musiche latino-americane: la serata si apre con un omaggio al cubano Ernesto Lecuona e la sua intramontabile Andalucia Suite, prosegue poi con le melodie tanguere di Leroy Anderson, Angel Villoldo e Astor Piazzolla. Ascoltando le famosissime note di Rumba e Paso Doble di Moisés Simons e José Padilla non verrà trascurato il musical di Andrew Lloyd Webber lasciandosi emozionare dalla splendida Suite da Evita. Un’altra apprezzatissima chicca del programma è data dalla possibilità di ascoltare nella sua prima esecuzione assoluta il brano di Fabian Pérez Tedesco En Trineo. I biglietti saranno disponibili da giovedì 23 novembre presso gli abituali punti vendita del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia. Nuovo punto vendita a Muggia Recentemente è stato aperto un nuovo punto vendita del Teatro Stabile: si tratta dell’Agenzia Peekabooh di Muggia. Una comodità soprattutto per gli spettatori che gravitano su quella zona. L’Agenzia Peekabooh venderà biglietti e fornirà informazioni per tutti gli spettacoli in programma al Politeama Rossetti e alla Sala Bartoli e si trova al numero 21 di Riva De Amicis. L’orario di apertura è il seguente: da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 16 alle 19 e il sabato dalle ore 9 alle 12. Si può contattare l’Agenzia Peekabooh anche telefonicamente allo 040-274208. Ricordiamo che sono attive diverse altre agenzie sul territorio regionale: a Monfalcone l’Agenzia Universal, a Gorizia l’Agenzia Appiani, a San Vito al Tagliamento l’Agenzia Medina Viaggi. 14 Naturalmente restano attivi i consueti punti vendita di Trieste: la biglietteria del Politeama Rossetti, il Ticket Point di Corso Italia e l’Agenzia Pansepol e si accede all’acquisto anche tramite il sito www.ilrossetti.it. e il servizio Callticket (telefono 040.9869866). concerto al Rossetti il 22 dicembre con Mal, Bobby Solo, i Camaleonti Radio Birikina, il Natale anni ’60 Saranno alcuni dei nomi più noti della musica italiana degli anni Sessanta, da Mal a Bobby Solo, dai Camaleonti a Donatello, da Renato dei Kings a Checco Marsella dei Giganti, da Lorenzo Pilat a Gian Pieretti i protagonisti del concerto ’60 Christmas che sarà presentato dall’emittente veneta Radio Birikina al Politeama Rossetti venerdì 22 dicembre. Il programma comprenderà una selezione delle hit più popolari dei vari interpreti, alternate alle canzoni più divertenti della tradizione natalizia rivisitate in chiave pop/rock. I biglietti saranno in vendita a partire da giovedì 23 novembre presso le abituali agenzie di Trieste, Monfalcone, Gorizia, San Vito al Tagliamento (in provincia di Pordenone) e Peekabooh di Muggia, attraverso Callticket, telefonando allo 040.986-986-6, oppure via Internet sul sito www. ilrossetti.it. I prezzi dei biglietti sono i seguenti: Platea A € 22, Platea B € 16, Platea C e Gallerie € 13. Per gli abbonati del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia è previsto uno sconto di € 2,00 sul prezzo del biglietto. diretto da Antonio Calenda “Trieste a Teatro” Periodico del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia www.ilrossetti.com/triesteteatro.asp Anno XV - numero 136 - 16 novembre 2006 redazione Viale XX Settembre, 45 - 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it e-mail [email protected] Autorizz. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa Stella Arti Grafiche,Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna in breve Proseguono con successo le repliche alla Sala Bartoli di Lei dunque capirà, il monologo di Claudio Magris interpretato da Daniela Giovanetti e diretto da Antonio Calenda. Da sabato 18 novembre sarà disponibile alla biglietteria del Politeama Rossetti (a titolo gratuito per gli abbonati “gold” e “platinum” e a 10 euro per tutti gli altri) il nuovo numero dei Quaderni del Teatro dedicato allo spettacolo, con le foto di scena e un’intervista di Ilaria Lucari all’autore Claudio Magris e al regista Antonio Calenda. Sono disponibili alla biglietteria del Politeama Rossetti gli inviti gratuiti per assistere al concerto Aspettando il Natale con gli Alpini che si terrà al Politeama Rossetti venerdì 24 novembre alle ore 20.30. Il programma compren- de, oltre al coro di Trieste, diretto dal maestro Paolo Rossi, e a quello di Montegrappa, diretto dal maestro Massimo Squizzato, l’esibizione della Civica Orchestra di Fiati “Giuseppe Verdi” diretta dal maestro Fulvio Dose. È stata attivata anche in questa stagione la possibilità di dare i voti su internet a tutti gli spettacoli del cartellone del Teatro Stabile. Visitando il sito del teatro www.ilrossetti.it e scegliendo le schede dei singoli spettacoli già andati in scena, è possibile dare il proprio giudizio (da 1 a 5 stelle). La votazione può essere effettuata una volta sola, ed è possibile visualizzare il risultato finora ottenuto. Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92 il colore del benessere sociale Non può esserci stabile ricchezza economica senza ricchezza spirituale. In qualsiasi ambito siano rivolti – dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura, all’arte, al tempo libero – gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati da concreto impegno verso la collettività. In una società evoluta sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità il colore del benessere sociale.