stagione 2006-07, numero 4, 16 novembre 2006
di Andrew Lloyd Webber
e Tim Rice
regia di
Fabrizio Angelini
Smemorando
di e con Gianrico Tedeschi
regia di Gianni Fenzi
Jesus Christ
Superstar
musiche di Andrew Lloyd Webber liriche di Tim Rice
liriche italiane di Michele Renzullo e Franco Travaglio
direzione musicale Giovanni Monti
scene di Gabriele Moreschi costumi di Pamela De Santi
disegno luci di Luca Mameli e Alberto Diliberto
disegno fonico di Giuseppe Barresi
regia e coreografie di Fabrizio Angelini
con Simone Sibillano, Edoardo Luttazzi,Valentina Gullace,
Marco Romano, Andrea Croci, Lorenzo Scuda,
Raffaele Latagliata, Emiliano Geppetti, Luca Notari
e con Valentina Buttafarro, Laura Carusino, Gaetano Caruso,
Fabrizio Checcacci, Gianluca Ciatti, Enrico D’Amore, Kate
Kally, Brunella Platania, Daniela Pobega, Giorgio Raucci,
Alessandro Salvatori
Pianoforte conduttore Giovanni Monti, Massimiliano Salani prima
tastiera, Andrea Calandrini seconda tastiera, Elvezio Fortunato
prima chitarra, Giacomo Dell’Immagine seconda chitarra,
Gaetano Puzzutiello basso, Andrea Spinetti batteria
in collaborazione con
POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
diretto da Antonio Calenda
vendite internet
vendite telefoniche
www.ilrossetti.it
dal 16 al 19 novembre 2006
Politeama Rossetti
dal 16
al 19 novembre 2006
durata dello spettacolo
2 ore e 15’ circa
con intervallo
musical & grandi eventi
Angelini, che il pubblico del Rossetti ricorderà per la recente apparizione nel musical The
Producers nel ruolo del regista assistente
Carmen Ghia, «Jesus vive e opera tra persone
relegate ai margini della società, malamente
tollerate da chi detiene il potere. In un’insolita e suggestiva cornice scenografica che di
volta in volta diviene tempio, mercato, palazzo
o prigione, echi e immagini dell’attualità corrente fanno da sfondo a questa storia eterna,
che mantiene la sua potenza e il suo significato riaffermando in modo inequivocabile la sua
universalità».
«Rimane intatta - prosegue il regista - la forza
travolgente della musica di Webber, entrata di prepotenza nella memoria collettiva,
e il suo potere evocativo ha suggerito una
dimensione molto fisica della messinscena:
il corpo, centro emotivo e sede dell’anima,
diviene protagonista, strumento espressivo
attraverso il quale gli attori singolarmente o
collettivamente vivono e trasmettono le loro
emozioni, in una immedesimazione totale che
consente loro un forte potere comunicativo».
E in questo senso va letta la scelta della produzione di non puntare sui grandi nomi per il
cast, ma di selezionare, attraverso una lunghissima serie di provini, i migliori artisti emergenti nel campo del musical: una scelta che
permette di dimostrare come stia nascendo
anche in Italia una generazione di giovani di
grande talento che hanno scelto di crescere professionalmente lontano dalle finzioni
mediatiche dei reality show e che potranno
senza dubbio contribuire all’ulteriore crescita
qualitativa (e sperabilmente anche quantitativa) delle produzioni di musical nel nostro
paese.
L’altra novità di questo allestimento è la traduzione in lingua italiana, fortemente voluta
dallo stesso Webber, che l’ha imposta anche
nella recente versione cinematografica del
Fantasma dell’Opera. Grazie al lavoro svolto
a quattro mani da Michele Renzullo e Franco
Travaglio, gli spettatori potranno finalmente
cogliere le innumerevoli sfumature linguistiche dei versi di Tim Rice, non sempre di facile
comprensione anche per chi ha una discreta
conoscenza della lingua inglese. (s.cu.)
I primi due spettacoli della stagione 20062007 dei musical e dei grandi eventi proposti
dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
rappresentano un vero e proprio flashback
alla fine degli anni Sessanta e nei primi anni
Settanta. Se con Sweet Charity, che vedremo
sul palcoscenico del Rossetti tra un paio di
settimane nella splendida edizione prodotta dalla Compagnia della Rancia e interpretata da Lorella Cuccarini, Cesare Bocci e
Gianni Nazzaro, ci tufferemo nella New York
degli anni Sessanta e rivivremo gli echi hippie
e le inconfondibili atmosfere dei club della
Grande Mela, Jesus Christ Superstar riassume
la voglia di cambiamento e rinnovamento sociale, culturale, religioso e musicale - che fu
propria di quel periodo storico.
La rock opera più famosa, e probabilmente
più riuscita, di tutti i tempi, che consacrò il
genio creativo di Andrew Lloyd Webber e
fece conoscere al mondo le straordinarie
capacità di scrittura di Tim Rice, racconta la
Passione di Cristo, tema prediletto dal teatro
(fin dal Medioevo) e dal cinema (da Pasolini
a Zeffirelli), nei quali - al suo progressivo
distaccarsi dalla realtà fisica per abbracciare il senso spirituale del suo destino - fa
da contraltare la rappresentazione delle sue
emozioni in quanto uomo: fragilità, frustrazione, rabbia, paura. La narrazione è arricchita
da molteplici punti di vista: quello di Giuda,
polemico e pragmatico, quello di Maddalena,
innamorata inevitabilmente non corrisposta,
quello dei tanti personaggi le cui vite vengono
in un modo o nell’altro segnate dall’incontro
con il protagonista.
Lo spettacolo, a 35 anni dal suo debutto a
Broadway, è ormai divenuto un classico del
teatro musicale contemporaneo, pur mantenendo inalterata la sua carica innovativa e
il suo presupposto: se Cristo tornasse oggi
sulla terra, tra chi nascerebbe? Saprebbe
usare gli strumenti di comunicazione di massa
che riescono a convogliare informazioni in
pochi istanti a milioni se non miliardi di persone? Riuscirebbe a parlare ai loro cuori così
come ha fatto per due millenni attraverso le
Sacre Scritture? Come scrive nelle sue note
introduttive allo spettacolo il regista Fabrizio
primo atto
OVERTURE
FOLLIA E REALTÀ
Heaven On Their Minds
Giuda
BETANIA,VENERDÌ NOTTE
CHE SI FA? What’s the Buzz
Apostoli, Jesus, Maria Maddalena,
Donne degli apostoli
STRANO E SCONCERTANTE
Strange Thing Mystifying
Apostoli, Jesus, Giuda, Maria Maddalena,
Donne degli apostoli
VA TUTTO BENE Everything’s Alright
Apostoli, Jesus, Giuda, Maria Maddalena,
Donne degli apostoli
GERUSALEMME, DOMENICA
JESUS DEVE MORIRE
This Jesus Must Die
Hanna, Caifa, Sacerdoti del Sinedrio, Folla
OSANNA Hosanna
Jesus, Folla, Caifa
SIMONE ZELOTA
MIA POVERA CITTÀ
Simon Zealotes / Poor Jerusalem
Simone Zelota, Folla, Jesus
LA CASA DI PONZIO PILATO, LUNEDÌ
IL SOGNO DI PILATO Pilate’s Dream
Pilato
IL TEMPIO The Temple
Folla, Mercanti, Jesus, Lebbrosi
VA TUTTO BENE (Ripresa)
NON SO CHIAMARLO AMORE
Everything’s Alright (Reprise)
I Don’t Know How To Love Him
Maria Maddalena, Jesus
MARTEDÌ
DANNATO
NON VENDO IL SUO SANGUE
Damned for All Time / Blood Money
Giuda, Hanna, Caifa
la Passione
di Cristo
negli anni
del rock
di Stefano Curti
Andrew Lloyd Webber
è, oggi, uno degli artisti
più ricchi e influenti al
mondo. Conservatore
convinto (arrivò a
dichiarare che in caso
di vittoria dei Laburisti
avrebbe abbandonato
il Regno Unito), siede
alla Camera dei Lord
per nomina della
Regina Elisabetta. La
società che cura i diritti dei suoi musical è
una multinazionale
che fattura milioni di
euro l’anno ed è proprietaria di una decina
di teatri nel West End.
La sua collezione di
dipinti preraffaeliti è
una delle più complete
al mondo (per esporla
al pubblico nel 2003 è
stato necessario utilizzare tutte le sale della
Royal Academy, uno
degli spazi espositivi
più grandi di Londra). Il
mese scorso si è anche
improvvisato conduttore televisivo per la
selezione in diretta
della protagonista della
nuova edizione londinese di Tutti insieme
appassionatamente
(il programma si chiamava How do you
solve a problem like
Maria?).
Tim Rice, dal canto
suo, continua a scrivere i versi per alcuni
dei più grandi successi
musicali (La bella e la
bestia, Il Re Leone),
e - notizia del Times
di qualche giorno fa potrebbe anche riprendere la collaborazione
con Webber, dal quale
si “separò” dopo il successo di Evita per una
divergenza di vedute
su un musical sui gatti
(dal titolo Cats), che
Webber sosteneva ma
che a Rice sembrava
una cretinata...
Trentacinque anni fa,
quando
iniziarono
a lavorare alla stesura di Jesus Christ
Superstar, Webber e
Rice erano due giovani
autori di belle speranze, che avevano da
poco composto una
piéce di 30 minuti
per una recita scolastica (Joseph and the
secondo atto
GIOVEDÌ SERA, L’ULTIMA CENA
L’ULTIMA CENA
The Last Supper
Jesus, Pietro, Giuda, Apostoli
NEL GIARDINO DEL GETSEMANI
GETSEMANI
Gethsemane (I Only Want To Say)
Jesus
amazing techicolor
dreamcoat), alla ricerca di un successo che
avrebbe cambiato la
loro vita.
All’idea di ispirarsi alla Passione di
Cristo quale fonte per
un’opera rock vi arrivarono dopo aver provato a sviluppare delle
storie su Robin Hood
e Robert Kennedy. Un
elemento importante
fu l’interesse dimostrato nei confronti
del progetto da parte
del Reverendo Martin
Sullivan, che aveva
aperto la Cattedtrale
di St. Paul alla musica
rock e che vedeva di
buon occhio operazioni come quella immaginata da Webber e
Rice. A un certo punto
sembrò addirittura che
John Lennon e Paul
McCartney, all’epoca
più popolari di Cristo,
avrebbero presentato
dei brani dello spettacolo, ma erano solo
voci create ad arte
dai giornali scandalistici inglesi. L’idea
dell’opera piacque ai
discografici, ansiosi di
bissare il successo di
Tommy degli Who, e
arrivò il via libera per
incidere - quale test
- il singolo Superstar
e il B-side John 19:41.
L’accoglienza non fu
delle migliori, e nonostante una buona
programmazione sulle
radio americane, il
disco non arrivò oltre il
39° posto in classifica.
Webber e Rice decisero di andare avanti lo
stesso e di registrare
l’intero album, il cui
titolo provvisorio avrebbe dovuto essere Jesus!
(sull’onda del successo
di qualche anno prima
di Oliver!) e solo successivamente sarebbe
diventato Jesus Christ
Superstar.Serviva però
una ballata memorabile, e Webber (che non
butta mai via niente e
ricicla spesso nei suoi
spettacoli brani scritti
e poi scartati) trasformò la canzone Kansas
Morning (l’inizio faceva “I love the Kansas
VENERDÌ
L’ARRESTO
The Arrest
Jesus, Pietro, Apostoli, Folla, Hanna, Caifa
NON LO CONOSCO
Peter’s Denial
Una donna, Peter, un soldato, un vecchio,
Maria Maddalena
PILATO E JESUS
Pilate And Christ
Pilato, Hanna, Jesus, Folla
LA CANZONE DI ERODE
King Herod’s Song
Erode
RIPORTA INDIETRO IL TEMPO
Could We Start Again, Please?
Maria Maddalena, Pietro, Apostoli, Folla
LA MORTE DI GIUDA
Judas’ Death
Giuda, Hanna, Caifa, Coro
IL PROCESSO
Trial Before Pilate (including the 39 lashes)
Pilato, Caifa, Jesus, Folla
SUPERSTAR
Giuda, Coro
LA CRUCIFISSIONE
LA CROCIFISSIONE The Crucifixion
Jesus, Coro
GIOVANNI 19-41
John Nineteen Forty-one
Strumentale
la locandina
personaggi
interpreti
Jesus. ................................ Simone Sibillano
Giuda.............................. Edoardo Luttazzi
Maddalena...................... Valentina Gullace
Hannas............................... Marco Romano
Caifa..........................................Andrea Croci
Pilato......................................Lorenzo Scuda
Erode........................... Raffaele Latagliata
Simone.......................... Emiliano Geppetti
Pietro.......................................... Luca Notari
Ensemble............... Valentina Buttafarro
Laura Carusino, Gaetano Caruso
Fabrizio Checcacci, Gianluca Ciatti
Enrico D’Amore, Kate Kelly
Brunella Platania, Daniela Pobega
Giorgio Raucci, Alessandro Salvatori
Morning/Kansas dawn
comes to greet me”) in
I don’t know how to
love him. L’operazione
riciclo fu ripetuta per il
numero di Erode: Try
It and See, originariamente scritto per il
Festival dell’Eurovisione, poi trasformato in
Those Saladin Days,
divenne alla fine King
Herod’s Song.
Pubblicato nell’autunno
1970, il doppio album
vendette due milioni di
copie solo in America.
Time Magazine lo
paragonò, per importanza, alla Passione
Secondo Matteo di
Bach. Scrive Tim Rice
nella sua autobiografia: «riuscimmo a
comprendere l’impatto
sul mercato americano del disco già al
nostro arrivo a New
York. All’aeroporto
fummo accolti da tutti
i più alti dirigenti della
casa discografica, che
ci accompagnarono in
limousine all’albergo
di Park Avenue. Alcune
radio stavano già trasmettendo
l’intero
album, giorni prima
della presentazione
ufficiale, in programma a New York, Los
Angeles e Toronto».
Decine di allestimenti
live più o meno amatoriali e non autorizzati spuntarono in
ogni angolo degli Stati
Uniti, e non fu facile
costringerli a chiudere quando stava per
partire la produzione di Broadway. Lo
show, diretto da Tom
O’Horgan e prodotto
da Robert Stigwood,
l’impresario dei Bee
Gees, debuttò al Mark
Hellinger Theatre il 12
ottobre 1971.
L’anno seguente, più
o meno contemporaneamente all’inizio
delle riprese del film
diretto da Norman
Jewison, Jesus Christ
debuttò a Londra, e
solo allora il successo
americano contagiò
l’Inghiterra, il cui pubblico aveva accolto con
una certa freddezza
il lavoro discografico
(solo 44.000 le copie
vendute).
Per l’edizione inglese
il regista Jim Sharman
scelse una messinscena
meno sfarzosa di quella americana, molto più
vicina all’idea originale
dei due autori: il musical
divenne ospite fisso del
Palace Theatre per ben
otto anni, rimanendo
in scena fino al 1980
per un totale di 3.358
repliche, due milioni di
spettatori e un incasso
di oltre sette milioni di
sterline (record destinati a essere battuti
solo da altri spettacoli di Webber - Cats,
Starlight Express, Il
Fantasma dell’Opera e da Les Misérables).
CALENDARIO
TURNI FISSI
TURNO M (PRIME)
martedì 5 dicembre
TURNO O (VENERDÌ)
venerdì 8 dicembre (h. 20.30)
TURNO N (SABATO)
sabato 2 dicembre
TURNO P (DOMENICA)
domenica 3 dicembre (h. 16)
POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
dal 2 al 10 dicembre 2006
in collaborazione con
diretto da Antonio Calenda
vendite telefoniche
vendite internet
SSSEHNKOOAPPEEP
Smemorando
la ballata del tempo ritrovato
di e con Gianrico Tedeschi
e Sveva Tedeschi, Gianfranco Candia
scene di Milli
costumi di Stefano Nicolao
regia di Gianni Fenzi
produzione A. Artisti Associati
Compagnia di Prosa Gianrico Tedeschi
Politeama Rossetti
sabato 25 novembre
PROSA, TURNO C
domenica 26 novembre
PROSA, TURNO D
durata dello spettacolo
2 ore con intervallo
prosa/grandi maestri
giorni drammatici della prigionia dell’attore
in un campo di concentramento nazista a un
accenno grottesco, al fatto paradossale per lui
di essere recluso nel lager e chiamarsi proprio
“Tedeschi”; dai ricordi di guerra all’arte – cosa
che sembrerebbe impossibile – il passo è
brevissimo. Come mantenere salda la dignità,
l’identità durante quella dura reclusione, se
non attraverso la letteratura, la declamazione
di poesie, il ricordo del “bello” che la vita sa
proporci? Ecco allora il momento per recitare
Carducci, Rigoni Stern, Manzoni, per ricordare
Guareschi, coraggioso compagno di prigionia… E poi il percorso teatrale, che ha inizio
subito dopo la guerra: l’esordio nel 1947 con
Giorgio Strehler, che poi lo vuole nuovamente
in molte messinscene goldoniane (fra cui l’Arlecchino servitore di due padroni) e nell’Opera da tre soldi di Brecht, la collaborazione con
Luchino Visconti, i personaggi Cechoviani… E
poi il confrontarsi con la commedia musicale
e il teatro di rivista – una sfida vinta – il ritorno ai grandi autori, Svevo, Shaw, Pirandello,
seguendo scelte mai scontate. Ogni ricordo è
pretesto per far vibrare sul palcoscenico l’incanto di una pagina di teatro, per condividere
con il pubblico testi umoristici, monologhi,
frammenti di commedie, contributi di filosofi,
profeti, poeti, autori di assoluto valore come
D’Annunzio, Shakespeare, Manzoni. I loro pensieri hanno donato al protagonista emozioni
profonde e induzioni che devono lasciare
segno. Passione, levità, delicatezza, arguzia,
intensità poetica passano sul volto, nei gesti,
nelle inclinazioni di voce dell’attore che conclude Smemorando “in crescendo”, con una
meravigliosa esecuzione del Canto del Cigno
cechoviano.
Periodi e atmosfere vengono evocati dalla bella
voce di Sveva Tedeschi, interprete di canzoni
che vanno da Ma l’amore no a Duke Ellington
a Kurt Weil, mentre sul palcoscenico figura
anche Gianfranco Candia, preciso “servo di
scena”. La regia dello spettacolo è stata curata da un amato artista triestino, Gianni Fenzi,
da poco scomparso e ricordato con affetto
dal Teatro Stabile regionale. Il suo amore per il
teatro ci ha lasciato in Smemorando un ultimo
dono prezioso. (i.lu.)
In Inghilterra sarebbe sicuramente un “Sir”,
Gianrico Tedeschi: un omaggio naturalmente
dovuto a un interprete di così grande scuola
ed esperienza, di così straordinaria consapevolezza e ironia, di assoluta cultura e raffinatezza. Nell’attesa che anche l’Italia maturi una
simile sensibilità per il proprio “patrimonio
artistico” (a maggior ragione se questo è
di carne ed ossa, palpitante e ineguagliabile,
come un grande attore) il Teatro Stabile del
Friuli-Venezia Giulia ha deciso – assoluta
novità della stagione 2006-2007 – di dedicare
ai “Grandi Maestri” della scena nazionale una
precisa sezione del cartellone di Prosa. Un
piccolo carnet di prove d’attore memorabili,
di interpretazioni che possono “insegnare” al
pubblico a riconoscere la recitazione di alto
livello e contemporaneamente donare preziosi esempi e lezioni a chi intende intraprendere
la carriera teatrale.
Gianrico Tedeschi sarà dunque il primo dei
Maestri in scena ed aprirà la rassegna con uno
spettacolo dalla formula molto adatta all’occasione, intitolato Smemorando e prodotto
dalla goriziana A.Artisti Associati.
Smemorando, sulla carta, potrebbe sembrare
una tradizionale “Serata d’Onore”, ma sul palcoscenico si rivela molto di più: un singolare
recital in cui i ricordi personali dell’attore
si uniscono a momenti di teatro di notevolissima levatura, in cui è bandita l’atmosfera
paludata ed encomiastica “di rito” in simili
occasioni. L’attore infatti esibisce la sua decisa
personalità, sfugge schemi scontati, esclude
ogni più minimo accento di retorica, sceglie
d’imprimere allo spettacolo linee anticonvenzionali e ritmi travolgenti.
Smemorando compie un itinerario nel
Novecento, scegliendo come fil rouge il tema
della memoria: memoria che racchiude in sè
identità individuale e storia. Gianrico Tedeschi
vuole ricordare, nel bene e nel male: negare la
propria memoria infatti è come cancellare la
propria identità.
Le pietre miliari di questo viaggio sono allora
da un lato i ricordi e gli aneddoti di vita e di
teatro del protagonista, dall’altro belle pagine
di letteratura e di drammaturgia del secolo
passato. Si passa con garbo dal racconto dei
Da molte stagioni ormai
il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia presenta nei
suoi cartelloni alcune delle
migliori produzioni di musical
italiani e internazionali: pur
cercando di abbinare ai titoli
più popolari alcuni spettacoli
meno noti o novità assolute, rimangono tanti i titoli
del repertorio che per vari
motivi non riescono a essere
esplorati.
Per far conoscere a coloro
che si stanno appassionando
al musical le tante sfaccettature che questo genere sta
assumendo oggi nel mondo,
il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia - in collaborazione con la Bernstein
School of Musical Theatre di
Bologna, una delle migliori
a livello nazionale, dalla
quale stanno uscendo molti
talenti impiegati ormai nelle
principali produzioni italiane
- promuove la rassegna “altri
musical” nello spazio della
Sala Bartoli, già dimostratosi
particolarmente adatto anche
alla musica in occasione della
rassegna “Pomeriggi Musicali”
e che consentirà l’esecuzione
completamente acustica delle
performance, senza l’ausilio
di amplificazioni e microfoni.
Tre i titoli in programma
nella stagione 2006-2007,
tutti particolarmente interessanti e mai visti prima d’ora
in Italia: al celebratissimo
Ragtime di Stephen Flaherty
si affiancano due capolavori
di Stephen Sondheim, uno
degli autori più amati dal
pubblico e dalla critica americana, Assassins e Into the
Woods. Gli spettacoli sono
con gli allievi della Bernstein School of Musical Theatre di B
“altri musical”:
in scena alla Sala Ba
tre capolavori di Bro
stati presentati la stagione
scorsa in occasione dei saggi
periodici svolti dalla Scuola,
e saranno interpretati dagli
allievi già diplomati e da
quelli che attualmente frequentano il terzo anno.
Il primo appuntamento è fissato per giovedì 20 dicembre
(con replica pomeridiana il
giorno seguente) con Ragtime,
musical tratto dall’omonimo
romanzo di E.L. Doctorow, già
stato adattato per il cinema
da Milos Forman. Lo spettacolo - che vedrà in scena
oltre 40 interpreti - presenta
un commovente e nostalgico
ritratto della vita nell’America dell’inizio del ventesimo
secolo, con le sue contraddizioni, ancora attualissime, tra
ricchezza e poverà, libertà
e pregiudizio, speranza e
disperazione, amore e odio.
Davvero memorabile è il
prologo, un caleidoscopio di
nove minuti durante il quale
i personaggi del racconto
vengono presentati a fianco
di figure storiche del ventesimo secolo secondo uno
stile molto fedele al romanzo
originale. I protagonisti riflettono il caratteristico “melting
pot” della società americana
dell’epoca, e provengono da
strati sociali molto diversi.
Incontriamo così il pianista
di colore Coalhouse Walker
Jr. e la madre di suo figlio,
Sarah, che ha trovato accoglienza presso una famiglia
rispettabile.
Trame parallele ci mostrano
l’immigrante lettone Tateh, la
soubrette Evelyn Nesbit, ed
incontriamo persino il grande
Bologna
artoli
oadway
mago Houdini, l’industriale
Henry Ford e l’attivista politica Emma Goldman.
Tutte queste vicende sono
intrecciate con sapiente abilità a partire da un episodio criminoso (l’incendio
dell’automobile di Coalhouse
da parte di un gruppo di
razzisti), che viene portato alle estreme conseguenze nel drammatico finale,
nel quale si compie questo
grande arazzo storico. Dopo
un periodo di rodaggio a
Toronto, il musical ha aperto
in pianta stabile a Broadway
nel 1998, inaugurando il
nuovissimo Ford Center for
the Performing Arts. Ragtime
ha ricevuto ben 13 nomination ai Tony Awards, vincendo tra gli altri il Premio
per il miglior libretto e
quello per la migliore partitura musicale. Chiuso dopo
861 repliche completamente
esaurite, lo spettacolo viene
continuamente ripreso per
nuovi allestimenti, di enorme
successo, tra i quali si ricorda
quello di Londra, vincitore di
8 Olivier Awards.
Seguiranno a marzo due
appuntamenti (il 10 e il 24)
con il grande maestro del
musical americano, Stephen
Sondheim, la cui opera è
purtoppo assai poco conosciuta in Italia (nessuno dei
suoi spettacoli, neanche quelli
entrati ormai a far parte del
repertorio dei teatri d’opera come Sweeney Todd, è
mai stato allestito nel nostro
paese).
Di lui gli allievi della
Bernstein rappresenteranno
Assassins, musical originalissimo sui personaggi che
hanno assassinato o tentato
di assassinare il presidente degli Stati Uniti, e Into
the Woods, divertente favola
musicale adattissima anche
ai bambini.
Tutti gli spettacoli saranno
eseguiti in lingua originale,
mentre le parti discorsive
saranno interpretate in italiano.
Per consentire al pubblico di
seguire al meglio lo spettacolo saranno disponibili i testi
delle canzoni in italiano.
il calendario
Mercoledì 20 dicembre 2006 - ore 21
Giovedì 21 dicembre 2006 - ore 16
RAGTIME
musica di Stephen Flaherty
liriche di Lynn Ahrens
libretto di Terrence McNally
Prevendita biglietti da giovedì 23 novembre
Sabato 10 marzo 2007 - ore 21
Domenica 11 marzo 2007 - ore 16.30
ASSASSINS
musica di Stephen Sondheim
libretto di John Weidman
Prevendita biglietti da giovedì 15 febbraio
Sabato 24 marzo 2007 - ore 21
Domenica 25 marzo 2007 - ore 16.30
INTO THE WOODS
musica di Stephen Sondheim
libretto di James Lapine
Prevendita biglietti da giovedì 15 febbraio
prezzo dei biglietti
Posto unico
Interi € 15
Ridotto abbonati, under 25/over 65 € 12,50
i prossimi appuntamenti
altri percorsi
prosa
musical
altri percorsi
Lei dunque capirà
Smemorando
Sweet
Charity
Dove
andremo
a finire?
SALA BARTOLI
Politeama rossetti
Politeama rossetti
SALA BARTOLI
di Claudio Magris
con Daniela Giovanetti
regia di Antonio Calenda
di Gianrico Tedeschi
con Gianrico Tedeschi
regia di Gianni Fenzi
con Lorella Cuccarini,
Cesare Bocci
regia di Saverio Marconi
testo e regia di Enrico Vaime
con Massimo Bagliani
calendario recite
calendario recite
calendario recite
SAB 2 dicembre
h. 20.30 turno N
la ballata del
tempo ritrovato
GIO 16 novembre
RITOlibero
ESAUturno
h. 21.00
VEN 1 dicembre
h. 21.00 turno libero
SAB 25 novembre
h. 20.30 turno C
VEN 17 novembre
RITO
ESAU
h. 21.00
turno
libero
SAB 2 dicembre
h. 21.00 turno libero
DOM 26 novembre
h. 16.00 turno D
SAB 18 novembre
RITO
ESAU
h. 21.00
turno
libero
DOM 3 dicembre
h. 17.00 turno libero
DOM 19 novembre
h. 17.00 turno libero
MAR 21 novembre
RITO
ESAU
h. 21.00
turno libero
MER 22 novembre
h. 17.00 turno libero
GIO 23 novembre
h. 21.00 turno libero
VEN 24 novembre
h. 21.00 turno libero
SAB 25 novembre
h. 21.00 turno libero
DOM 26 novembre
h. 17.00 turno libero
MAR 28 novembre
h. 21.00 turno libero
MER 29 novembre
h. 17.00 turno libero
GIO 30 novembre
h. 21.00 turno libero
prezzo dei biglietti
Posto unico
Interi € 15
Ridotti € 12,50
abbonamento
con le stelle
Posto unico 1*
prezzo dei biglietti
Platea A-B
Interi € 28
Ridotti € 23
Platea C
Interi € 20
Ridotti € 16
Gallerie
Interi € 15
Ridotti € 12
Lo spettacolo è compreso nel
tagliando “grandi maestri” per
gli abbonati dei turni prosa
C e D.
Gli abbonati degli altri turni
potranno acquistare il biglietto
al prezzo speciale di 10
euro (1 euro per gli
abbonati “gold” e “platinum”)
a partire da martedì 7 novembre.
abbonamento
con le stelle
Platea A-B 2*
Platea C e Gallerie 1*
DOM 3 dicembre
h. 16.00 turno P
h. 20.30 turno libero
MAR 5 dicembre
h. 20.30 turno M
calendario recite
MAR 5 dicembre
URITO
ESAturno
h. 21.00
libero
MER 6 dicembre
h. 21.00 turno libero
MER 6 dicembre
h. 20.30 turno libero
GIO 7 dicembre
h. 21.00 turno libero
GIO 7 dicembre
h. 20.30 turno libero
VEN 8 dicembre
h. 21.00 turno libero
VEN 8 dicembre
h. 16.00 turno FAM
h. 20.30 turno O
SAB 9 dicembre
h. 21.00 turno libero
SAB 9 dicembre
h. 20.30 turno libero
DOM 10 dicembre
h. 17.00 turno libero
DOM 10 dicembre
h. 16.00 turno libero
prezzo dei biglietti
Platea A
Interi € 45 Rid. € 38
Platea B
Interi € 42 Rid. € 36
Platea C
Interi € 38 Rid. € 34
I Galleria
Interi € 29 Rid. € 25
II Galleria
Interi € 26 Rid. € 23
Loggione € 10
prezzo dei biglietti
Posto unico
Interi € 15
Ridotti € 12,50
abbonamento
con le stelle
Posto unico 1*
il Rossetti News
in viaggio,
“dal musical al tango”,
il 18 dicembre
Sono più d’uno gli appuntamenti che il Politeama Rossetti
offre al suo pubblico per il Natale 2006: il primo di
essi è quello del 18 dicembre con l’Orchestra Filarmonia
Veneta diretta dal Maestro Romolo Gessi che eseguirà un
programma del tutto particolare, Dal Tango al Musical,
per festeggiare un originale e divertente Natale Latino
Americano.
Grazie alla collaborazione che lega l’Associazione
Internazionale dell’Operetta, il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia e l’Associazione Musicale Aurora Ensemble,
il concerto sarà un evento indimenticabile che quest’anno
presenta una graditissima ospite, il mezzosoprano austriaco
Kerstin Ibald. La sua straordinaria voce ha già ammaliato
il pubblico triestino in diverse occasioni, la ricordiamo
infatti nel cast del musical viennese Elisabeth al Festival
di Miramare, nel Musical Christmas from Vienna 2005 al
Rossetti e durante la recentissima assegnazione dei Premio
Internazionale dell’Operetta al Maestro Caspar Richter.
Il concerto vuole essere un excursus tra le più belle musiche latino-americane: la serata si apre con un omaggio al
cubano Ernesto Lecuona e la sua intramontabile Andalucia
Suite, prosegue poi con le melodie tanguere di Leroy
Anderson, Angel Villoldo e Astor Piazzolla. Ascoltando le
famosissime note di
Rumba e Paso Doble
di Moisés Simons
e José Padilla non
verrà trascurato il
musical di Andrew
Lloyd
Webber
lasciandosi emozionare dalla splendida Suite da Evita.
Un’altra apprezzatissima chicca del
programma è data
dalla possibilità di ascoltare nella sua prima esecuzione
assoluta il brano di Fabian Pérez Tedesco En Trineo.
I biglietti saranno disponibili da giovedì 23 novembre
presso gli abituali punti vendita del Teatro Stabile del
Friuli-Venezia Giulia.
Nuovo punto vendita a Muggia
Recentemente è stato aperto un nuovo
punto vendita del Teatro Stabile: si tratta
dell’Agenzia Peekabooh di Muggia. Una
comodità soprattutto per gli spettatori
che gravitano su quella zona. L’Agenzia
Peekabooh venderà biglietti e fornirà
informazioni per tutti gli spettacoli in
programma al Politeama Rossetti e alla
Sala Bartoli e si trova al numero 21 di
Riva De Amicis. L’orario di apertura è
il seguente: da lunedì a venerdì dalle
ore 9 alle 12.30 e
dalle ore 16 alle 19
e il sabato dalle ore
9 alle 12. Si può
contattare l’Agenzia
Peekabooh anche telefonicamente allo
040-274208. Ricordiamo che sono attive
diverse altre agenzie sul territorio regionale: a Monfalcone l’Agenzia Universal,
a Gorizia l’Agenzia Appiani, a San Vito
al Tagliamento l’Agenzia Medina Viaggi.
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Naturalmente restano attivi i consueti
punti vendita di Trieste: la biglietteria
del Politeama Rossetti, il Ticket Point di
Corso Italia e l’Agenzia Pansepol e si
accede all’acquisto anche tramite il sito
www.ilrossetti.it. e il servizio Callticket
(telefono 040.9869866).
concerto al Rossetti il 22 dicembre con Mal, Bobby Solo, i Camaleonti
Radio
Birikina,
il Natale
anni ’60
Saranno alcuni dei nomi
più noti della musica italiana degli anni Sessanta,
da Mal a Bobby Solo, dai
Camaleonti a Donatello, da
Renato dei Kings a Checco
Marsella dei Giganti, da
Lorenzo Pilat a Gian Pieretti
i protagonisti del concerto
’60 Christmas che sarà
presentato dall’emittente
veneta Radio Birikina al
Politeama Rossetti venerdì
22 dicembre. Il programma
comprenderà una selezione
delle hit più popolari dei
vari interpreti, alternate alle
canzoni più divertenti della
tradizione natalizia rivisitate in chiave pop/rock.
I biglietti saranno in vendita a partire da giovedì
23 novembre presso le
abituali agenzie di Trieste,
Monfalcone, Gorizia, San
Vito al Tagliamento (in
provincia di Pordenone) e
Peekabooh di Muggia, attraverso Callticket, telefonando
allo 040.986-986-6, oppure
via Internet sul sito www.
ilrossetti.it.
I prezzi dei biglietti sono
i seguenti: Platea A € 22,
Platea B € 16, Platea C e
Gallerie € 13. Per gli abbonati del Teatro Stabile del
Friuli-Venezia Giulia è previsto uno sconto di € 2,00
sul prezzo del biglietto.
diretto da Antonio Calenda
“Trieste a Teatro”
Periodico del Teatro Stabile
del Friuli-Venezia Giulia
www.ilrossetti.com/triesteteatro.asp
Anno XV - numero 136 - 16 novembre 2006
redazione Viale XX Settembre, 45 - 34126 Trieste
tel. 040-3593511 fax 040-3593555
www.ilrossetti.it e-mail [email protected]
Autorizz. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992
stampa Stella Arti Grafiche,Trieste
direttore responsabile Stefano Curti
redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna
in breve
Proseguono
con successo
le repliche alla
Sala Bartoli di
Lei
dunque
capirà, il monologo di Claudio Magris
interpretato da Daniela
Giovanetti e diretto da
Antonio Calenda. Da
sabato 18 novembre
sarà disponibile alla
biglietteria del Politeama
Rossetti (a titolo
gratuito per gli
abbonati “gold”
e “platinum” e a
10 euro per tutti
gli altri) il nuovo
numero dei Quaderni
del Teatro dedicato allo
spettacolo, con le foto
di scena e un’intervista
di Ilaria Lucari all’autore
Claudio Magris e al regista Antonio Calenda.
Sono disponibili
alla biglietteria
del Politeama
Rossetti gli inviti gratuiti per
assistere
al
concerto Aspettando il
Natale con gli Alpini
che si terrà al Politeama
Rossetti venerdì 24
novembre alle ore
20.30.
Il programma compren-
de, oltre al coro
di Trieste, diretto dal maestro
Paolo
Rossi,
e a quello di
Montegrappa,
diretto dal maestro
Massimo Squizzato,
l’esibizione della Civica
Orchestra di Fiati
“Giuseppe Verdi” diretta dal maestro Fulvio
Dose.
È stata attivata
anche in questa
stagione la possibilità di dare i
voti su internet a
tutti gli spettacoli del cartellone del Teatro
Stabile. Visitando il sito
del teatro www.ilrossetti.it
e scegliendo le schede dei
singoli spettacoli già andati in
scena, è possibile
dare il proprio
giudizio (da 1 a
5 stelle). La votazione può essere effettuata una volta sola, ed
è possibile visualizzare il
risultato finora ottenuto.
Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92
il colore del benessere sociale
Non può esserci stabile ricchezza economica
senza ricchezza spirituale.
In qualsiasi ambito siano rivolti
– dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura,
all’arte, al tempo libero –
gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati
da concreto impegno verso la collettività.
In una società evoluta
sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità
il colore del benessere sociale.
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