Stagione 2009-10 David Bates maestro del coro Camilla Tilling soprano William Towers controtenore John Tessier tenore Christopher Purves baritono Domenica 13 dicembre 2009, ore 19 Sala Verdi del Conservatorio Le Concert d’Astrée Emmanuelle Haïm direttore 7 Consiglieri di turno Direttore Artistico Salvatore Carrubba Alberto Conti Paolo Arcà Con il contributo di Aiutiamo il Quartetto Rinnoviamo l’invito ad aiutare il Quartetto sostenendo il costo dei programmi di sala con un contributo di 500 Euro, detraibile dall’IRPEF. Alcuni Consiglieri e Soci hanno già generosamente aderito e a loro va il ringraziamento di tutti noi. Confidiamo che l’esempio ne sia seguito, sicché si possa coprire il costo totale di 25.000 Euro, così da consentirci di mantenere ampia e gratuita la distribuzione del programma di sala la sera del concerto. I primi versamenti: Socio anonimo, Alberto Conti, Alberta Deiure, NdT, CG, SG, GFG, Mario Lampertico, Federico Magnifico, Giovanni Scalori, M.D. Watts, Sergio Dragoni in memoriam, Maria Teresa Bazzi in memoriam, Paola Amman in memoriam, Associazione Amici di Edoardo Onlus. Con il patrocinio di Sponsor istituzionali È vietato, senza il consenso dell’artista, fare fotografie e registrazioni, audio o video, anche con il cellulare.Iniziato il concerto, si può entrare in sala solo alla fine di ogni composizione. Anche per rispetto degli artisti e del pubblico, si raccomanda di: • spegnere i telefoni e ogni altro apparecchio con dispositivi acustici; • evitare colpi di tosse, fruscii del programma e ogni altro rumore; • non lasciare la sala fino al congedo dell’artista. Georg Friedrich Händel (Halle 1685 – Londra 1759) The Messiah HWV 56 Oratorio in tre parti testo di Charles Jennens dalla Bibbia di re Giacomo e dal Book of Common Prayer Anno di composizione: 1741 Prima esecuzione: Dublino, 13 aprile 1742 Parte prima (ca. 53’) Intervallo Parte seconda (ca. 51’) Parte terza (ca. 31’) Le origini dell’oratorio Messiah risalgono all’estate del 1741, quando nel giro di sole tre settimane, tra agosto e settembre, Handel (il nome del compositore, in questo contesto, merita di essere riportato nella sua forma inglese) scrisse l’intero lavoro, in vista probabilmente di una serie di concerti che intendeva organizzare a Londra. Il testo era di Charles Jennens, autore del libretto dei precedenti oratori Saul e L’Allegro, il Pensieroso ed il Moderato. La struttura ricalcava il modello ormai sperimentato con successo di un tipo di spettacolo sinfonico-corale simile all’opera, a numeri chiusi (recitativi, arie, cori eccetera) e articolato nelle canoniche tre parti. L’idea di Handel consisteva nel fondere insieme le caratteristiche migliori della musica sacra e di quella profana in una nuova forma ibrida. La miscela, tuttavia, rischiava di diventare esplosiva. Handel era ben consapevole di muoversi su un terreno scivoloso, manipolando testi di natura religiosa. Fino al Messiah, infatti, si era limitato a trattare soggetti ambientati nell’Antico Testamento o temi di natura filosofica e morale. In questo caso, invece, il libretto di Jennens si spingeva più in là, componendo un mosaico di circa ottanta versetti tratti dalla cosiddetta Bibbia di re Giacomo e dal Book of Common Prayer, i testi fondamentali della fede anglicana. La scelta di un libretto impregnato di temi teologici rivela l’intenzione degli autori di partecipare al vivace dibattito politico e religioso in corso nella società inglese nella prima metà del Settecento. Jennens discendeva da un’influente famiglia, ma aveva deciso di vivere in una sorta di Aventino politico. Trascorreva la maggior parte del tempo nella sua tenuta di Gopsal, dedicandosi con passione allo studio della teologia, alla letteratura e alle arti. Non avendo giurato fedeltà alla nuova casa regnante di Hannover, insediata nel paese dopo la Rivoluzione del 1688, Jennens si trovava in una situazione molto scomoda, come tutti i sostenitori anglicani della vecchia successione. Il diritto al trono dei cattolici Stuart implicava infatti la restaurazione in Inghilterra della Chiesa di Roma. Le confuse lotte politiche di quegli anni, segnati da continue e costosissime guerre, avevano anche risvolti di natura religiosa. Sul piano filosofico inoltre era in pieno svolgimento un’aspra polemica tra anglicani ortodossi e la corrente dei cosiddetti deisti, che propugnavano la libertà di pensiero in materia religiosa. Le Sacre Scritture erano state sottoposte a una severa critica di stampo razionalista, che metteva in luce le contraddizioni tra i fatti raccontati dalla Bibbia e le moderne scoperte scientifiche. Uno dei punti più controversi riguardava proprio la fondatezza dei passi dell’Antico Testamento interpretati dalla Chiesa come profezie dell’avvento di Gesù. I temi di questo dibattito cristologico costituiscono lo sfondo ideale del libretto del Messiah, che presentava al pubblico vari aspetti della vita di Cristo e del significato spirituale della sua incarnazione. Handel compose la musica dell’intero oratorio nel giro di sole tre settimane, un tempo incredibilmente breve anche soltanto per trascrivere le note della parti- tura. Come se non bastasse, Handel scrisse immediatamente dopo un altro lavoro imponente come il Samson. Una simile fiammata creativa non costituiva un fenomeno eccezionale per un musicista che aveva dimostrato in molte occasioni di avere una rapidità fuori dal comune. In autunno, però, Handel si recò a Dublino su invito di Lord Cavendish, uno dei tanti mecenati incontrati nel corso della sua carriera. L’esecuzione del Messiah venne così organizzata nel nuovo Music Hall di Fishamble Street, sede della Charitable Musical Society, per raccogliere fondi a beneficio dei carcerati, della Charitable Infirmary e del Mercer’s Hospital. Il Messiah, come del resto gli altri oratori, non era considerato infatti un lavoro di musica sacra, bensì “a fine Entertainment”. In realtà, proprio la tensione tra queste due dimensioni rappresentava il punto critico del nuovo oratorio, che affrontava argomenti radicati nel dibattito religioso contemporaneo e metteva in musica testi destinati in primo luogo al servizio liturgico. Il pubblico di Dublino, dove il Messiah fu accolto con entusiasmo dalla gerarchia ecclesiastica, risultò più amichevole di quello londinese. Nella capitale infatti questo ulteriore passo in avanti verso la fusione di due mondi difficilmente conciliabili, il teatro e la chiesa, non fu accettato immediatamente. Malgrado le riserve dei puritani, tuttavia, il pubblico di Londra rimase impressionato dal Messiah e la leggenda vuole che lo stesso re Giorgio II sia rimasto così colpito dal coro dell’Hallelujah da alzarsi in piedi, iniziando così una tradizione che dura ancor oggi nei paesi anglosassoni. Nel 1750 Handel allestì un’esecuzione dell’oratorio nella nuova cappella del Foundling Hospital, a beneficio dei bambini orfani. All’origine della popolarità del lavoro c’è anche questo aspetto, che nel corso dei secoli è rimasto sempre vivo. Il Messiah nasce come opera di carità e questo carattere ha impresso un marchio indelebile alla storia della sua ricezione. Le riprese del Messiah furono numerose mentre l’autore era ancora vivo. Ogni volta Handel ritoccava la musica in maniera più o meno significativa, in particolare per quanto riguarda la strumentazione e l’organico dell’orchestra. Di conseguenza esistono numerose versioni della partitura, tutte basate su materiale originale (autografo della partitura, copie usate da Handel per l’esecuzione, altre copie dell’epoca contenenti musica aggiuntiva eccetera). A rendersi conto per primo della complessità filologica del lavoro fu un direttore d’orchestra e musicologo inglese, John Tobin, che nel 1948 decise “di passare un paio di settimane al British Museum per dare un’occhiata alle varie versioni”. Cominciò così un lavoro di revisione delle fonti e del materiale esistente che portò nel 1965 alla pubblicazione dell’edizione critica, accolta dalla Hallische Händel Ausgabe. La versione di Emmanuelle Haïm è conforme, con qualche minima variante, all’edizione critica di Tobin, che si fonda sulla partitura di Handel del 1752. Oreste Bossini Georg Friedrich Händel The Messiah HWV 56 Parte prima 1. Sinfonia 2. Recitativo accompagnato Tenore Comfort ye, comfort ye My people, saith your God. Speak ye comfortably to Jerusalem, and cry unto her, that her warfare is accomplish’d, that her iniquity is pardon’d. The voice of him that crieth in the wilderness: Prepare ye the way of the Lord, make straight in the desert a highway for our God. Isaia 40, 1-3 3. Aria Tenore Every valley shall be exalted, and ev’ry mountain and hill made low, the crooked straight and the rough places plain. Isaia 40, 4 4. Coro And the glory of the Lord shall be revealed. And all flesh shall see it together, for the mouth of the Lord hath spoken it. Isaia 40, 5 Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate con benevolenza a Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità. Una voce grida nel deserto: Preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. Allora si rivelerà la gloria del Signore. E ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato. Nota alla traduzione: il testo è basato sulla “Bibbia di Gerusalemme” [Edizioni Devoniane, Bologna], con alcune modifiche che rispecchiano le varianti introdotte da Charles Jennens nel libretto originale inglese. 5. Recitativo accompagnato Baritono Thus saith the Lord of Hosts: Yet once, a little while, and I will shake the heav’ns and the earth, the sea and the dry land, and I will shake all nations, and the desire of all nations shall come. Aggeo 2, 6-7 The Lord, whom ye seek, shall suddenly come to His temple, even the messenger of the Covenant, whom ye delight in; behold, He shall come, saith the Lord of Hosts. Malachia 3, 1 6. Aria Alto But who may abide the day of His coming, and who shall stand when He appeareth? For He is like a refiner’s fire. Malachia 3, 2 7. Coro And He shall purify the sons of Levi, that they may offer unto the Lord an offering in righteousness. Malachia 3, 3 Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le nazioni, e affluiranno le ricchezze di tutte le genti. Subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate, l’angelo dell’alleanza che voi sospirate; ecco viene, dice il Signore degli eserciti. Ma chi sopporterà il giorno della Sua venuta? Chi resisterà al Suo apparire? Ché Egli è come il fuoco del fonditore. Ed egli purificherà i figli di Levi, perché possano offrire al Signore un’oblazione secondo giustizia. Recitativo Alto Behold, a virgin shall conceive and bear a son, and shall call his name Emmanuel, “God with us”. Isaia 7, 14 8. Aria e coro Alto O thou that tellest good tidings to Zion, get thee up into the high mountain, O thou that tellest good tidings to Jerusalem, lift up thy voice with strength, lift it up, be not afraid, say unto the cities of Judah: Behold your God! Arise, shine, for thy light is come, and the glory of the Lord is risen upon thee. Isaia 40, 9; 60, 1 9. Recitativo accompagnato Baritono For Behold, darkness shall cover the earth, and gross darkness the people: but the Lord shall arise upon thee, and His glory shall be seen upon thee. And the Gentiles shall come to thy light, and kings to the brightness of thy rising. Isaia 60, 2-3 Ecco; la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, “Dio con noi”. O tu, che rechi liete notizie in Sion, sali su un alto monte; tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. alza la voce con forza, alza la voce, non temere, annunzia alle città di Giuda: Ecco il vostro Dio! Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, e la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno i popoli alla Tua luce, e i re allo splendore del tuo sorgere. 10. Aria Baritono The people that walked in darkness have seen a great light. And they that dwell in the land of the shadow of death, upon them hath the light shined. Isaia 9, 2 11. Coro For unto us a Child is born, unto us a Son is given, and the government shall be upon His shoulder, and His name shall be called: Wonderful, Counsellor, The Mighty God, The Everlasting Father, The Prince of Peace. Isaia 9, 6 Il popolo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce. E su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle Sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. 12. Pifa (Pastorale) 13. Recitativo, Accompagnato, Recitativo Soprano There were shepherds abiding in the fields, keeping watch over their flock by night. Luca 2,8 And lo! the angel of the Lord came upon them, and the glory of the Lord shone round about them, and they were sore afraid. Luca 2,9 C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Ed ecco! Un angelo del Signore si presentò davanti a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento. And the angel said unto them: Fear not; for behold, I bring you good tidings of great joy, which shall be to all people. For unto you is born this day in the City of David, a Saviour, which is Christ the Lord. Luca 2,10-11 14. Aria Soprano And suddenly there was with the angel a multitude of the heavenly host, praising God and saying: Luca 2, 13 15. Coro Glory to God in the highest, and peace on earth, good will towards men! Luca 2, 14 16. Aria Soprano Rejoice greatly, O daughter of Zion, shout, O daughter of Jerusalem, behold, thy King cometh unto thee. He is the righteous Saviour and He shall speak peace unto the heathen. Zaccaria 9, 9-10 E l’angelo disse loro: non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra, agli uomini che Egli ama. Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme, ecco, a te viene il tuo re! Egli è il giusto Salvatore, e annunzierà la pace alle genti. Recitativo Alto Then shall the eyes of the blind be open’d, and the ears of the deaf unstopped; then shall the lame man leap as an hart, and the tongue of the dumb shall sing. Isaia 35, 5-6 17. Duetto Soprano, Alto He shall feed His flock like a shepherd, and He shall gather the lambs with His arm, and carry them in His bosom, and gently lead those that are with young. Isaia 40, 11 Come unto Him, all ye that labour, come unto Him that are heavy laden, and He will give you rest. Take His yoke upon you, and learn of Him, for He is meek and lowly of heart, and ye shall find rest unto your souls. Matteo 11, 28-29 18. Coro His yoke is easy, his burthen is light. Matteo 11, 30 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi, e si chiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Come un pastore Egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri. Venite a Lui, voi tutti che siete affaticati, venite a Lui, voi che siete oppressi, ed Egli vi ristorerà! Prendete il suo giogo sopra di voi, e imparate da Lui, ché è mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime! Il Suo giogo è dolce, e il Suo carico è leggero. Intervallo Parte seconda 19. Coro Behold, the Lamb of God, that taketh away the sin of the world. Giovanni 1, 29 20. Aria Alto He was despised and rejected of men, a man of sorrows, and acquainted with grief. He gave His back to the smiters, and His cheeks to them that plucked off the hair: He hid not His face from shame and spitting. Isaia 53, 3; 50, 6 21. Coro Surely He hath borne our griefs and carried our sorrows; He was wounded for our transgressions, He was bruised for our iniquities; the chastisement of our peace was upon Him. Isaia 53, 4-5 22. Coro And with His stripes we are healed. Isaia 53, 5 Ecco l’agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo! Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire. Ha presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che gli strappavano la barba, non ha sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Eppure Egli si è caricato delle nostre sofferenze e si è addossato i nostri dolori. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di Lui. Per le sue piaghe noi siamo stati guariti. 23. Coro All we like sheep have gone astray, we have turned ev’ry one to his own way; and the Lord hath laid on Him the iniquity of us all. Isaia, 53, 6 24. Recitativo accompagnato Tenore All they that see Him, laugh Him to scorn; they shoot out their lips, and shake their heads, saying: Salmo 22, 8 25. Coro He trusted in God that He would deliver Him, let Him deliver Him, if He delight in Him. Salmo 22, 9 26. Recitativo accompagnato Tenore Thy rebuke hath broken His heart; He is full of heaviness; He looked for some to have pity on Him, but there was no man, neither found He any to comfort Him. Salmo 69, 21 27. Arioso Tenore Behold, and see if there be any sorrow like unto His sorrow! Lamentazioni 1, 12 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la Sua strada; il Signore fece ricadere su di Lui l’iniquità di noi tutti. Lo scherniscono tutti quelli che Lo vedono; storcono le labbra e scuotono il capo dicendo: Si è affidato a Dio, che L’avrebbe liberato: che Lo liberi, se Gli vuol bene. L’insulto ha spezzato il Suo cuore; Egli è colmo di tristezza. Ha atteso compassione, ma invano, non c’era nessuno che Lo consolasse. Considerate e osservate se c’è un dolore simile al Suo dolore! 28. Recitativo accompagnato Tenore He was cut off out of the land of the living; for the transgression of Thy people was He stricken. Isaia 53, 8 29. Aria Tenore But Thou didst not leave His soul in hell; nor didst Thou suffer thy Holy One to see corruption. Salmo 16, 10 30. Coro Lift up your heads, O ye gates, and be ye lift up, ye everlasting doors, and the King of Glory shall come in! Who is this King of Glory? The Lord strong and mighty, the Lord mighty in battle. Lift up your heads, O ye gates, and be ye lift up, ye everlasting doors, and the King of Glory shall come in! Who is this King of Glory? The Lord of Hosts, He is the King of Glory. Salmo 24, 7-10 Recitativo Tenore Unto which of the angels said He at any time: Thou art My son, this day have I begotten Thee? Lettera agli Ebrei 1, 5 Egli fu eliminato dalla terra dei viventi; per il peccato del Tuo popolo Egli fu percosso a morte. Ma Tu non abbandonasti la Sua anima nell’inferno; né lasciasti che il Tuo Santo vedesse la corruzione. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente., il Signore potente in battaglia. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. A quale degli angeli Egli ha mai detto: Tu sei mio figlio, oggi Ti ho generato? 31. Coro Let all the angels of God worship him. Lettera agli Ebrei 1, 6 32. Aria Alto Thou art gone up on high; Thou hast led captivity captive, and received gifts for men; yea, even for Thine enemies, that the Lord God might dwell among them. Salmo 68, 19 33. Coro The Lord gave the word, great was the company of the preachers. Salmo 68, 12 34. Aria Soprano How beautiful are the feet of them that preach the gospel of peace, and bring glad tidings of good things. Lettera ai Romani 10, 15 35. Coro Their sound is gone out into all lands, and their words unto the ends of the world. Lettera ai Romani 10, 18 Lo adorino tutti gli angeli di Dio. Sei salito nella Tua alta dimora, hai condotto prigionieri, hai ricevuto tributi per gli uomini, persino per i Tuoi nemici, perché il Signore Dio possa abitare presso di loro. Il Signore dette l’annunzio, grande fu la schiera dei predicatori. Quanto sono belli i piedi di coloro che predicano una legge di pace, e recano un lieto annunzio di bene. Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole. 36. Aria Baritono Why do the nations so furiously rage together, why do the people imagine a vain thing? The kings of the earth rise up, and the rulers take counsel together against the Lord, and against His anointed. Salmo 2, 1-2 37. Coro Let us break their bonds asunder, and cast away their yokes from us. Salmo 2, 3 Recitativo Tenore He that dwelleth in heaven shall laugh them to scorn; the Lord shall have them in derision. Salmo 2, 4 38. Aria Tenore Thou shalt break them with a rod of iron; Thou shalt dash them in pieces like a potter’s vessel. Salmo 2, 9 Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il Suo Messia. Spezziamo le loro catene gettiamo via i loro legami. Colui che abita nei cieli, li schernisce dall’alto; il Signore li deriderà. Li spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla li frantumerai. 39. Coro Hallelujah, for the Lord God Omnipotent reigneth. The Kingdom of this world is become the Kingdom of our Lord and of His Christ, and He shall reign for ever and ever. King of Kings, and Lord of Lords. Hallelujah! Apocalisse 19, 6; 11, 15; 19, 16 Alleluia, ché il Signore, Dio onnipotente, regna. Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al Suo Cristo: Egli regnerà nei secoli dei secoli. Re dei re e Signore dei signori. Alleluia! Parte terza 40. Aria Soprano I know that my Redeemer liveth, and that He shall stand at the latter day upon the earth. And tho’ worms destroy this body, yet in my flesh shall I see God. For now is Christ risen from the dead, the first fruits of them that sleep. Giobbe 19, 25-26; 1a Lettera ai Corinzi 15, 20 41. Coro Since by man came death, by man came also the resurrection of the dead. For as in Adam all die, even so in Christ shall all be made alive. 1a Lettera ai Corinzi 15, 21-22 Io so che il mio Redentore è vivo, e che l’ultimo giorno si ergerà sulla terra. E quando i vermi distruggeranno questo corpo, nella mia carne io vedrò Dio. Ché ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 42. Recitativo accompagnato Basso Behold, I tell you a mystery; we shall not all sleep, but we shall all be chang’d in a moment, in the twinkling of an eye, at the last trumpet. 1a Lettera ai Corinzi 15, 51-52 43. Aria Baritono The trumpet shall sound, and the dead shall be rais’d incorruptible, and we shall be chang’d. For this corruptible must put on incorruption, and this mortal must put on immortality. 1a Lettera ai Corinzi 15, 52-53 Recitativo Alto Then shall be brought to pass the saying that is written, death is swallow’d up in victory. 1a Lettera ai Corinzi 15, 52-53 44. Duetto Alto, Tenore O death, where is thy sting? O grave, where is thy victory? The sting of death is sin, and the strength of sin is the law. 1a Lettera ai Corinzi 15, 55-56 45. Coro But thanks be to God, who giveth us the victory through our Lord Jesus Christ. 1a Lettera ai Corinzi 15, 57 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti ci addormenteremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Suonerà la tromba, e i morti risorgeranno incorrotti: e noi saremo trasformati. Questo corpo corruttibile deve infatti rivestirsi d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità. Allora si compirà la parola della Scrittura: la morte è stata ingoiata nella vittoria. Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? Dov’è, o tomba, la tua vittoria? Il pungiglione della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 46. Aria Soprano If God is for us, who can be against us? Who shall lay anything to the charge of God’s elect? It is God that justifieth. Who is he that condemneth? It is Christ that died, yea rather, that is risen again, who is at the right hand of God, who maketh intercession for us. Lettera ai Romani 8, 31 / 33-34 47. Coro Worthy is the Lamb that was slain, and hath redeemed us to God by His blood, to receive power, and riches, and wisdom, and strength, and honour, and glory, and blessing. Blessing and honour, glory and pow’r, be unto Him that sitteth upon the throne, and unto the Lamb, for ever and ever. Amen. Apocalisse 5, 12-13 Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Chi accuserà gli eletti di Dio? È Dio che giustifica. Chi è colui che condannerà? Gesù Cristo, che è morto, anzi che è risuscitato, sta alla destra di Dio, e intercede per noi. L’Agnello che fu immolato, e che ci ha riscattati a Dio, degno è l’Agnello di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione. A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli. Amen. EMMANUELLE HAÏM direttore Emmanuelle Haïm, direttrice d’orchestra e clavicembalista, ha studiato inizialmente pianoforte e organo e in seguito clavicembalo con Kenneth Gilbert e Christophe Rousset vincendo cinque volte il primo premio al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi. La sua passione per l’espressione vocale l’ha portata a dedicarsi al “vocal coaching”, prima presso il Centro di Musica Barocca di Versailles e poi al Conservatorio di Parigi. Per una decina d’anni è stata clavicembalista continuista di Les Arts Florissants e dei Musiciens du Louvre lavorando a contatto con Mark Minkowski, Christophe Rousset e soprattutto William Christie. Ma è anche clavicembalista di fiducia di direttori quali Simon Rattle, Claudio Abbado e Daniel Harding. Inizia a dirigere in modo del tutto naturale, passando quasi subito sulle scene internazionali più prestigiose ospite di istituzioni di primo piano. Ospite regolare del Glyndebourne Festival e di altre prestigiose istituzioni musicali, nel marzo 2008 debutta con i Berliner Philharmoniker. Nel 2010 dirigerà l’Idomeneo di Mozart con l’orchestra e il coro dell’Opéra di Parigi. Nel 2000 fonda Le Concert d’Astrée che porta rapidamente sulla via del successo. Nel 2005 crea il coro del Concert d’Astrée, che accompagnerà l’orchestra in numerosi progetti. Fedele rappresentante del barocco e del savoir-faire musicale francese, Emmanuelle Haïm vanta il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Nel luglio 2009 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Legione d’Onore. È per la prima volta ospite della nostra Società. LE CONCERT D’ASTRÉE Fondato da Emmanuelle Haïm nel 2000, Le Concert d’Astrée, ensemble dall’organico variabile, si propone di far rivivere tutte le forme musicali sviluppatesi in Europa durante l’età barocca, dai madrigali alle grandi opere teatrali sacre e profane, con l’intenzione di offrire una gamma espressiva più ampia nell’ambito dello stile filologico. Nel 2003 ha ricevuto il premio Victoire de la Musique come migliore formazione dell’anno. Dal 2004 è in residenza presso l’Opéra di Lille. Nel 2005 si è dotato di un proprio coro. Le Concert d’Astrée è attivo in tutta Francia e all’estero, dove si è esibito in importanti sale concertistiche quali Concertgebouw di Amsterdam, Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Barbican Centre di Londra, Lincoln Center di New York, Konzerthaus di Vienna, Festival di Potsdam e Festival di Salisburgo. Nel 2001 Le Concert d’Astrée ed Emmanuelle Haïm hanno firmato un contratto di esclusiva con Virgin Classics. Le numerose registrazioni hanno meritato numerosi riconoscimenti quali la nomination al Gramophone Award, Disque de l’année di Classica, Choc de l’année di Le Monde de la Musique, Disque du Mois d’Opéra International. L’incisione dei lamenti di Monteverdi, Cesti, Landi e altri autori ha vinto il premio Victoire de la Musique 2009. Dal 2007 l’ensemble è sostenuto dalla “Mécénat Musical Société Générale”, il gruppo ha anche il sostegno del Ministère de la Culture et de la Communication - DRAC Nord-Pas de Calais. È per la prima volta ospite della nostra Società. Susan Gilmour Bailey, Helen Parker, Ruth Provost, Katie Tretheway, Juliet Schiemann, Elisabeth Weisberg soprani Katy Bray, Rebecca Lodge mezzosoprani David Clegg, Charles Humphries controtenori Richard Rowntree, Jeremy Budd, Ben Breakwell, Vernon Kirk tenori Neil Bellingham, Eamonn Dougan, Christopher Adams, Reuben Thomas, William Townend, Nicholas Perfect bassi David Plantier violino solista Jérôme Akoka, Maud Giguet, Yuki Koike, Pierre-Eric Nimylowycz violini primi Johannes Pramsohler, Matthieu Camilleri, Emmanuel Curial, Pierre Franck, Isabelle Lucas violini secondi Marta Paramo, Diane Chmela, Delphine Millour viole Claire Thirion*, Claire Gratton, Xavier Richard violoncelli Nicola dal Maso*, Ludovic Coutineau contrabbassi Héloïse Gaillard, Vincent Blanchard oboi Philippe Miqueu fagotto Guy Ferber, Emmanuel Alemany trombe Alan Emslie timpani Violaine Cochard clavicembalo* Elisabeth Geiger organo* * continuo DAVID BATES maestro del coro David Bates ha studiato canto alla Royal Academy of Music di Londra e alla Schola Cantorum Basiliensis. Ha collaborato con direttori e ensemble quali Andrea Marcon, Laurence Cummings, Nicholas McGegan, Marc Minkowski, Les Musiciens du Louvre, English Baroque Soloists and Monteverdi Choir ospite di istituzioni musicali di primo piano (Royal Academy Opera, Internationale Händel-Festspiele Göttingen, Glyndebourne Opera, English National Opera). Diretto da Sir John Eliot Gardiner ha eseguito la Passione secondo Giovanni di Bach, Musikalische Exequien di Schütz e Israele in Egitto di Händel. Nel 2010 sarà in tournée con la Messa in si minore di Bach. Ha inoltre fondato un proprio ensemble musicale, La Nuova Musica, con il quale nel 2009 si è esibito all’Easter Aldeburgh Festival, London Handel Festival e alla Wigmore Hall di Londra. Per il 2010 ha in programma L’Orfeo di Monteverdi, il Messiah, Apollo e Dafne e Serse di Händel. Recente è la registrazione per l’etichetta “Somm” di un CD di madrigali di Monteverdi e Caccini. È per la prima volta ospite della nostra Società. CAMILLA TILLING soprano Nata a Linkoping in Svezia, Camilla Tilling ha iniziato gli studi all’Università di Gothenburg. Nel 1998 si è diplomata al Royal College of Music di Londra. La sua carriera operistica internazionale decolla quasi immediatamente alla New York City Opera, e in pochi anni debutta al Covent Garden di Londra, al Metropolitan di New York e nei maggiori festival europei. Camilla Tilling si destreggia con pari disinvoltura sia in concerto che in recital ed è stata ospite dei festival di Salisburgo e Vienna, BBC Proms, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Hall di New York. Tra gli impegni della scorsa stagione il Requiem di Brahms con Ivor Bolton a Salisburgo e il Messia di Händel con i Berliner Philharmoniker. Ha inoltre al suo attivo numerose incisioni; recente è la pubblicazione del primo album da solista con una selezione di Lieder di Richard Strauss per BIS. È per la prima volta ospite della nostra Società. WILLIAM TOWERS controtenore William Towers ha studiato inglese all’Università di Cambridge e si è specializzato alla Royal Academy of Music dove ha vinto diversi premi in canto e teatro e si è laureato con menzione speciale. Lasciata l’accademia, ha cantato come solista nel “Bach Cantata Pilgrimage” di Sir John Eliot Gardiner partecipando anche alla registrazione della serie completa delle cantate di Bach. In campo operistico si è esibito alla Royal Opera House Covent Garden, Teatro La Fenice di Venezia, Frankfurt Opera, Göttingen Händel Festival, London Händel Festival, Gothenburg Opera, Théâtre de La Monnaie a Bruxelles. È stato inoltre ospite delle maggiori sale da concerto e festival in Gran Bretagna e all’estero. Ha recentemente interpretato Belshazzar negli Stati Uniti con McGegan e Philharmonia Baroque. Tra le sue registrazioni ricordiamo il Messia di Händel, Fairy Queen di Purcell, la Passione secondo Marco di Bach e i Carmina Burana di Orff per BBC television. È per la prima volta ospite della nostra Società. JOHN TESSIER tenore Vincitore del “Juno Canada’s Music Award” il tenore canadese John Tessier ha conquistato l’attenzione dei palcoscenici internazionali e l’apprezzamento della critica per la bellezza e la genuinità della sua voce, lo stile raffinato e la versatilità artistica. Vanta già collaborazioni con musicisti quali Placido Domingo, Lorin Maazel, Leonard Slatkin, Bryn Terfel, Sir Thomas Allen, Thomas Hampson, Itzhack Perlman, Bobby McFerrin, John Nelson, Franz WelserMöst, Donald Runnicles, Robert Spano, e Bernard Labadie, ospite di istituzioni musicali di primo piano (Covent Garden, Frankfurter Oper, Metropolitan Opera, English National Opera, The New York Philharmonic, San Francisco Symphony, Philadelphia Orchestra, Cleveland Symphony, Ensemble Orchestral de Paris, Toronto Symphony Orchestra). Egualmente a suo agio in campo operistico, oratoriale e in recital, John Tessier si dedica anche all’insegnamento. Registra per le case discografiche Naxos, Telarc, Bis e Dorian. È per la prima volta ospite della nostra Società. CHRISTOPHER PURVES baritono Christopher Purves ha studiato letteratura inglese al King’s College di Cambridge prima di far parte del gruppo vocale rock “Harvey and the Wallbangers”. Sciolto il gruppo, nel 1988 ha ripreso lo studio del canto con David Keren, Diane Furlano e Janice Chapman. Ha collaborato con orchestre e direttori quali Marcus Creed, Paul Goodwin, Philippe Herreweghe, Richard Hickox, Paul McCreesh, Sir Simon Rattle, Gabrieli Consort, City of London Sinfonia, The Sixteen, Scottish Chamber Orchestra, Hallé Orchestra, Ulster Orchestra e London Sinfonietta. In ambito operistico ha collaborato con i maggiori teatri inglesi. Particolarmente apprezzata la sua interpretazione di Wozzeck alla Welsh National Opera. Tra i suoi impegni più recenti il debutto statunitense nel Messia a Boston per la Händel & Haydn Society, La carriera di un libertino per la Garsington Opera e Pagliacci per la English National Opera. È stato ospite della nostra Società nel 2007. Prossimo concerto: martedì 19 gennaio 2010, ore 20.30 Sala Verdi del Conservatorio Quartetto Artemis Il nuovo anno si apre con un concerto interamente dedicato ai Quartetti di Beethoven, con tre lavori rappresentativi delle varie fasi della sua produzione. Dal luminoso Quartetto in sol maggiore dell’op. 18 si arriva all’opera “forse più ardua e profonda” di Beethoven, secondo Romain Rolland, il Quartetto op. 132. I musicisti del Quartetto Artemis, ora residenti a Berlino, sono forse i migliori interpreti del repertorio classico-romantico della nuova generazione. Società del Quartetto di Milano - via Durini 24 - 20122 Milano - tel. 02.795.393 www.quartettomilano.it - e-mail: [email protected]