Stagione
2009-10
David Bates maestro del coro
Camilla Tilling soprano
William Towers controtenore
John Tessier tenore
Christopher Purves baritono
Domenica 13 dicembre 2009, ore 19
Sala Verdi del Conservatorio
Le Concert d’Astrée
Emmanuelle
Haïm
direttore
7
Consiglieri di turno
Direttore Artistico
Salvatore Carrubba
Alberto Conti
Paolo Arcà
Con il contributo di
Aiutiamo il Quartetto
Rinnoviamo l’invito ad aiutare il Quartetto
sostenendo il costo dei programmi di sala
con un contributo di 500 Euro, detraibile
dall’IRPEF. Alcuni Consiglieri e Soci hanno
già generosamente aderito e a loro va il
ringraziamento di tutti noi. Confidiamo che
l’esempio ne sia seguito, sicché si possa
coprire il costo totale di 25.000 Euro, così da
consentirci di mantenere ampia e gratuita la
distribuzione del programma di sala la sera
del concerto.
I primi versamenti: Socio anonimo,
Alberto Conti, Alberta Deiure, NdT, CG, SG,
GFG, Mario Lampertico, Federico Magnifico,
Giovanni Scalori, M.D. Watts,
Sergio Dragoni in memoriam,
Maria Teresa Bazzi in memoriam,
Paola Amman in memoriam,
Associazione Amici di Edoardo Onlus.
Con il patrocinio di
Sponsor istituzionali
È vietato, senza il consenso dell’artista, fare
fotografie e registrazioni, audio o video, anche con
il cellulare.Iniziato il concerto, si può entrare in sala
solo alla fine di ogni composizione.
Anche per rispetto degli artisti e del pubblico, si
raccomanda di:
• spegnere i telefoni e ogni altro apparecchio con
dispositivi acustici;
• evitare colpi di tosse, fruscii del programma e
ogni altro rumore;
• non lasciare la sala fino al congedo dell’artista.
Georg Friedrich Händel
(Halle 1685 – Londra 1759)
The Messiah HWV 56
Oratorio in tre parti
testo di Charles Jennens dalla Bibbia di re Giacomo e dal Book of Common Prayer
Anno di composizione: 1741
Prima esecuzione: Dublino, 13 aprile 1742
Parte prima (ca. 53’)
Intervallo
Parte seconda (ca. 51’)
Parte terza (ca. 31’)
Le origini dell’oratorio Messiah risalgono all’estate del 1741, quando nel giro di
sole tre settimane, tra agosto e settembre, Handel (il nome del compositore, in
questo contesto, merita di essere riportato nella sua forma inglese) scrisse l’intero lavoro, in vista probabilmente di una serie di concerti che intendeva organizzare a Londra. Il testo era di Charles Jennens, autore del libretto dei precedenti oratori Saul e L’Allegro, il Pensieroso ed il Moderato. La struttura ricalcava il modello ormai sperimentato con successo di un tipo di spettacolo sinfonico-corale simile all’opera, a numeri chiusi (recitativi, arie, cori eccetera) e articolato nelle canoniche tre parti. L’idea di Handel consisteva nel fondere insieme
le caratteristiche migliori della musica sacra e di quella profana in una nuova
forma ibrida. La miscela, tuttavia, rischiava di diventare esplosiva. Handel era
ben consapevole di muoversi su un terreno scivoloso, manipolando testi di natura religiosa. Fino al Messiah, infatti, si era limitato a trattare soggetti ambientati nell’Antico Testamento o temi di natura filosofica e morale. In questo caso,
invece, il libretto di Jennens si spingeva più in là, componendo un mosaico di
circa ottanta versetti tratti dalla cosiddetta Bibbia di re Giacomo e dal Book of
Common Prayer, i testi fondamentali della fede anglicana. La scelta di un
libretto impregnato di temi teologici rivela l’intenzione degli autori di partecipare al vivace dibattito politico e religioso in corso nella società inglese nella prima
metà del Settecento. Jennens discendeva da un’influente famiglia, ma aveva
deciso di vivere in una sorta di Aventino politico. Trascorreva la maggior parte
del tempo nella sua tenuta di Gopsal, dedicandosi con passione allo studio della
teologia, alla letteratura e alle arti. Non avendo giurato fedeltà alla nuova casa
regnante di Hannover, insediata nel paese dopo la Rivoluzione del 1688, Jennens
si trovava in una situazione molto scomoda, come tutti i sostenitori anglicani
della vecchia successione. Il diritto al trono dei cattolici Stuart implicava infatti
la restaurazione in Inghilterra della Chiesa di Roma. Le confuse lotte politiche
di quegli anni, segnati da continue e costosissime guerre, avevano anche risvolti di natura religiosa. Sul piano filosofico inoltre era in pieno svolgimento un’aspra polemica tra anglicani ortodossi e la corrente dei cosiddetti deisti, che propugnavano la libertà di pensiero in materia religiosa. Le Sacre Scritture erano
state sottoposte a una severa critica di stampo razionalista, che metteva in luce
le contraddizioni tra i fatti raccontati dalla Bibbia e le moderne scoperte scientifiche. Uno dei punti più controversi riguardava proprio la fondatezza dei passi
dell’Antico Testamento interpretati dalla Chiesa come profezie dell’avvento di
Gesù. I temi di questo dibattito cristologico costituiscono lo sfondo ideale del
libretto del Messiah, che presentava al pubblico vari aspetti della vita di Cristo
e del significato spirituale della sua incarnazione.
Handel compose la musica dell’intero oratorio nel giro di sole tre settimane, un
tempo incredibilmente breve anche soltanto per trascrivere le note della parti-
tura. Come se non bastasse, Handel scrisse immediatamente dopo un altro lavoro imponente come il Samson. Una simile fiammata creativa non costituiva un
fenomeno eccezionale per un musicista che aveva dimostrato in molte occasioni
di avere una rapidità fuori dal comune. In autunno, però, Handel si recò a
Dublino su invito di Lord Cavendish, uno dei tanti mecenati incontrati nel corso
della sua carriera. L’esecuzione del Messiah venne così organizzata nel nuovo
Music Hall di Fishamble Street, sede della Charitable Musical Society, per raccogliere fondi a beneficio dei carcerati, della Charitable Infirmary e del
Mercer’s Hospital. Il Messiah, come del resto gli altri oratori, non era considerato infatti un lavoro di musica sacra, bensì “a fine Entertainment”. In realtà,
proprio la tensione tra queste due dimensioni rappresentava il punto critico del
nuovo oratorio, che affrontava argomenti radicati nel dibattito religioso contemporaneo e metteva in musica testi destinati in primo luogo al servizio liturgico.
Il pubblico di Dublino, dove il Messiah fu accolto con entusiasmo dalla gerarchia
ecclesiastica, risultò più amichevole di quello londinese. Nella capitale infatti
questo ulteriore passo in avanti verso la fusione di due mondi difficilmente conciliabili, il teatro e la chiesa, non fu accettato immediatamente. Malgrado le
riserve dei puritani, tuttavia, il pubblico di Londra rimase impressionato dal
Messiah e la leggenda vuole che lo stesso re Giorgio II sia rimasto così colpito
dal coro dell’Hallelujah da alzarsi in piedi, iniziando così una tradizione che dura
ancor oggi nei paesi anglosassoni. Nel 1750 Handel allestì un’esecuzione dell’oratorio nella nuova cappella del Foundling Hospital, a beneficio dei bambini
orfani. All’origine della popolarità del lavoro c’è anche questo aspetto, che nel
corso dei secoli è rimasto sempre vivo. Il Messiah nasce come opera di carità e
questo carattere ha impresso un marchio indelebile alla storia della sua ricezione. Le riprese del Messiah furono numerose mentre l’autore era ancora vivo.
Ogni volta Handel ritoccava la musica in maniera più o meno significativa, in
particolare per quanto riguarda la strumentazione e l’organico dell’orchestra. Di
conseguenza esistono numerose versioni della partitura, tutte basate su materiale originale (autografo della partitura, copie usate da Handel per l’esecuzione, altre copie dell’epoca contenenti musica aggiuntiva eccetera). A rendersi
conto per primo della complessità filologica del lavoro fu un direttore d’orchestra e musicologo inglese, John Tobin, che nel 1948 decise “di passare un paio di
settimane al British Museum per dare un’occhiata alle varie versioni”. Cominciò
così un lavoro di revisione delle fonti e del materiale esistente che portò nel 1965
alla pubblicazione dell’edizione critica, accolta dalla Hallische Händel Ausgabe.
La versione di Emmanuelle Haïm è conforme, con qualche minima variante,
all’edizione critica di Tobin, che si fonda sulla partitura di Handel del 1752.
Oreste Bossini
Georg Friedrich Händel
The Messiah HWV 56
Parte prima
1. Sinfonia
2. Recitativo accompagnato
Tenore
Comfort ye, comfort ye My people,
saith your God.
Speak ye comfortably to Jerusalem,
and cry unto her,
that her warfare is accomplish’d,
that her iniquity is pardon’d.
The voice of him that crieth in the
wilderness:
Prepare ye the way of the Lord,
make straight in the desert
a highway for our God.
Isaia 40, 1-3
3. Aria
Tenore
Every valley shall be exalted,
and ev’ry mountain and hill made low,
the crooked straight
and the rough places plain.
Isaia 40, 4
4. Coro
And the glory of the Lord
shall be revealed.
And all flesh shall see it together,
for the mouth of the Lord
hath spoken it.
Isaia 40, 5
Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio.
Parlate con benevolenza a Gerusalemme
e gridatele
che è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità.
Una voce grida nel deserto:
Preparate la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio!
Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in
piano
e quello scosceso in pianura.
Allora si rivelerà
la gloria del Signore.
E ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore
ha parlato.
Nota alla traduzione: il testo è basato sulla “Bibbia di Gerusalemme” [Edizioni Devoniane, Bologna], con
alcune modifiche che rispecchiano le varianti introdotte da Charles Jennens nel libretto originale inglese.
5. Recitativo accompagnato
Baritono
Thus saith the Lord of Hosts:
Yet once, a little while,
and I will shake
the heav’ns and the earth,
the sea and the dry land,
and I will shake all nations,
and the desire of all nations shall
come.
Aggeo 2, 6-7
The Lord, whom ye seek, shall
suddenly come to His temple,
even the messenger of the Covenant,
whom ye delight in; behold,
He shall come, saith the Lord of Hosts.
Malachia 3, 1
6. Aria
Alto
But who may abide
the day of His coming,
and who shall stand when He
appeareth?
For He is like a refiner’s fire.
Malachia 3, 2
7. Coro
And He shall purify the sons of Levi,
that they may offer unto the Lord
an offering in righteousness.
Malachia 3, 3
Dice infatti il Signore degli eserciti:
Ancora un po’ di tempo
e io scuoterò
il cielo e la terra,
il mare e la terraferma.
Scuoterò tutte le nazioni,
e affluiranno le ricchezze di tutte le
genti.
Subito entrerà nel suo tempio
il Signore che voi cercate,
l’angelo dell’alleanza
che voi sospirate;
ecco viene, dice il Signore degli eserciti.
Ma chi sopporterà
il giorno della Sua venuta?
Chi resisterà al Suo apparire?
Ché Egli è come il fuoco del fonditore.
Ed egli purificherà i figli di Levi,
perché possano offrire al Signore
un’oblazione secondo giustizia.
Recitativo
Alto
Behold, a virgin shall conceive
and bear a son,
and shall call his name Emmanuel,
“God with us”.
Isaia 7, 14
8. Aria e coro
Alto
O thou that tellest good tidings to Zion,
get thee up into the high mountain,
O thou that tellest good tidings to
Jerusalem,
lift up thy voice with strength,
lift it up, be not afraid,
say unto the cities of Judah:
Behold your God!
Arise, shine,
for thy light is come,
and the glory of the Lord
is risen upon thee.
Isaia 40, 9; 60, 1
9. Recitativo accompagnato
Baritono
For Behold, darkness
shall cover the earth,
and gross darkness the people:
but the Lord shall arise upon thee,
and His glory shall be seen upon thee.
And the Gentiles shall come to thy light,
and kings to the brightness of thy
rising.
Isaia 60, 2-3
Ecco; la vergine concepirà
e partorirà un figlio,
che chiamerà Emmanuele,
“Dio con noi”.
O tu, che rechi liete notizie in Sion,
sali su un alto monte;
tu che rechi liete notizie in
Gerusalemme.
alza la voce con forza,
alza la voce, non temere,
annunzia alle città di Giuda:
Ecco il vostro Dio!
Alzati, rivestiti di luce,
perché viene la tua luce,
e la gloria del Signore
brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre
ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno i popoli alla Tua luce,
e i re allo splendore del tuo sorgere.
10. Aria
Baritono
The people that walked in darkness
have seen a great light.
And they that dwell in the land of the
shadow of death,
upon them hath the light shined.
Isaia 9, 2
11. Coro
For unto us a Child is born,
unto us a Son is given,
and the government
shall be upon His shoulder,
and His name shall be called:
Wonderful, Counsellor, The Mighty God,
The Everlasting Father, The Prince
of Peace.
Isaia 9, 6
Il popolo che camminava nelle tenebre,
vide una grande luce.
E su coloro che abitavano in terra
tenebrosa
una luce rifulse.
Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle Sue spalle
è il segno della sovranità
ed è chiamato
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della
pace.
12. Pifa (Pastorale)
13. Recitativo, Accompagnato, Recitativo
Soprano
There were shepherds
abiding in the fields,
keeping watch over
their flock by night.
Luca 2,8
And lo! the angel of the Lord
came upon them,
and the glory of the Lord
shone round about them,
and they were sore afraid.
Luca 2,9
C’erano in quella regione
alcuni pastori
che vegliavano di notte
facendo la guardia al loro gregge.
Ed ecco! Un angelo del Signore
si presentò davanti a loro,
e la gloria del Signore
li avvolse di luce.
Essi furono presi da grande spavento.
And the angel said unto them:
Fear not; for behold,
I bring you good tidings of great joy,
which shall be to all people.
For unto you is born this day
in the City of David,
a Saviour, which is Christ the Lord.
Luca 2,10-11
14. Aria
Soprano
And suddenly there was with the
angel
a multitude of the heavenly host,
praising God and saying:
Luca 2, 13
15. Coro
Glory to God in the highest,
and peace on earth,
good will towards men!
Luca 2, 14
16. Aria
Soprano
Rejoice greatly,
O daughter of Zion,
shout, O daughter of Jerusalem,
behold, thy King cometh unto thee.
He is the righteous Saviour
and He shall speak
peace unto the heathen.
Zaccaria 9, 9-10
E l’angelo disse loro:
non temete,
ecco vi annunzio una grande gioia,
che sarà di tutto il popolo:
oggi vi è nato
nella città di Davide
un Salvatore, che è il Cristo Signore.
E subito apparve con l’angelo
una moltitudine dell’esercito celeste,
che lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel più alto dei cieli,
e pace in terra,
agli uomini che Egli ama.
Esulta grandemente,
figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme,
ecco, a te viene il tuo re!
Egli è il giusto Salvatore,
e annunzierà
la pace alle genti.
Recitativo
Alto
Then shall the eyes
of the blind be open’d,
and the ears of the deaf unstopped;
then shall the lame
man leap as an hart,
and the tongue of the dumb shall sing.
Isaia 35, 5-6
17. Duetto
Soprano, Alto
He shall feed His flock
like a shepherd,
and He shall gather the lambs with
His arm,
and carry them in His bosom,
and gently lead those that are with young.
Isaia 40, 11
Come unto Him, all ye that labour,
come unto Him that are heavy laden,
and He will give you rest.
Take His yoke upon you,
and learn of Him,
for He is meek and lowly of heart,
and ye shall find rest unto your souls.
Matteo 11, 28-29
18. Coro
His yoke is easy,
his burthen is light.
Matteo 11, 30
Allora si apriranno gli occhi
dei ciechi,
e si chiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo
salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Come un pastore Egli fa
pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul seno
e conduce pian piano le pecore madri.
Venite a Lui, voi tutti che siete affaticati,
venite a Lui, voi che siete oppressi,
ed Egli vi ristorerà!
Prendete il suo giogo sopra di voi,
e imparate da Lui,
ché è mite e umile di cuore,
e troverete ristoro per le vostre anime!
Il Suo giogo è dolce,
e il Suo carico è leggero.
Intervallo
Parte seconda
19. Coro
Behold, the Lamb of God,
that taketh away
the sin of the world.
Giovanni 1, 29
20. Aria
Alto
He was despised and rejected of men,
a man of sorrows,
and acquainted with grief.
He gave His back to the smiters,
and His cheeks to them
that plucked off the hair:
He hid not His face
from shame and spitting.
Isaia 53, 3; 50, 6
21. Coro
Surely He hath borne our griefs
and carried our sorrows;
He was wounded for our transgressions,
He was bruised for our iniquities;
the chastisement of our peace
was upon Him.
Isaia 53, 4-5
22. Coro
And with His stripes we are healed.
Isaia 53, 5
Ecco l’agnello di Dio,
ecco Colui
che toglie il peccato del mondo!
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori
che ben conosce il patire.
Ha presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro
che gli strappavano la barba,
non ha sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Eppure Egli si è caricato delle nostre
sofferenze
e si è addossato i nostri dolori.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità;
il castigo che ci dà salvezza
si è abbattuto su di Lui.
Per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
23. Coro
All we like sheep
have gone astray,
we have turned ev’ry one
to his own way;
and the Lord hath laid on Him
the iniquity of us all.
Isaia, 53, 6
24. Recitativo accompagnato
Tenore
All they that see Him,
laugh Him to scorn;
they shoot out their lips,
and shake their heads, saying:
Salmo 22, 8
25. Coro
He trusted in God
that He would deliver Him,
let Him deliver Him,
if He delight in Him.
Salmo 22, 9
26. Recitativo accompagnato
Tenore
Thy rebuke hath broken His heart;
He is full of heaviness;
He looked for some to have pity on Him,
but there was no man,
neither found He any to comfort Him.
Salmo 69, 21
27. Arioso
Tenore
Behold, and see
if there be any sorrow
like unto His sorrow!
Lamentazioni 1, 12
Noi tutti eravamo sperduti
come un gregge,
ognuno di noi seguiva
la Sua strada;
il Signore fece ricadere su di Lui
l’iniquità di noi tutti.
Lo scherniscono
tutti quelli che Lo vedono;
storcono le labbra
e scuotono il capo dicendo:
Si è affidato a Dio,
che L’avrebbe liberato:
che Lo liberi,
se Gli vuol bene.
L’insulto ha spezzato il Suo cuore;
Egli è colmo di tristezza.
Ha atteso compassione, ma invano,
non c’era nessuno
che Lo consolasse.
Considerate e osservate
se c’è un dolore
simile al Suo dolore!
28. Recitativo accompagnato
Tenore
He was cut off out
of the land of the living;
for the transgression of Thy people
was He stricken.
Isaia 53, 8
29. Aria
Tenore
But Thou didst not leave
His soul in hell;
nor didst Thou suffer thy Holy One
to see corruption.
Salmo 16, 10
30. Coro
Lift up your heads, O ye gates,
and be ye lift up, ye everlasting doors,
and the King of Glory shall come in!
Who is this King of Glory?
The Lord strong and mighty,
the Lord mighty in battle.
Lift up your heads, O ye gates,
and be ye lift up, ye everlasting doors,
and the King of Glory shall come in!
Who is this King of Glory?
The Lord of Hosts,
He is the King of Glory.
Salmo 24, 7-10
Recitativo
Tenore
Unto which of the angels
said He at any time:
Thou art My son,
this day have I begotten Thee?
Lettera agli Ebrei 1, 5
Egli fu eliminato
dalla terra dei viventi;
per il peccato del Tuo popolo
Egli fu percosso a morte.
Ma Tu non abbandonasti
la Sua anima nell’inferno;
né lasciasti che il Tuo Santo
vedesse la corruzione.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e potente.,
il Signore potente in battaglia.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti
è il re della gloria.
A quale degli angeli
Egli ha mai detto:
Tu sei mio figlio,
oggi Ti ho generato?
31. Coro
Let all the angels of God worship him.
Lettera agli Ebrei 1, 6
32. Aria
Alto
Thou art gone up on high;
Thou hast led captivity captive,
and received gifts for men;
yea, even for Thine enemies,
that the Lord God
might dwell among them.
Salmo 68, 19
33. Coro
The Lord gave the word,
great was the company of the
preachers.
Salmo 68, 12
34. Aria
Soprano
How beautiful are the feet of them
that preach the gospel of peace,
and bring glad
tidings of good things.
Lettera ai Romani 10, 15
35. Coro
Their sound is gone out into all lands,
and their words unto the ends of the
world.
Lettera ai Romani 10, 18
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
Sei salito nella Tua alta dimora,
hai condotto prigionieri,
hai ricevuto tributi per gli uomini,
persino per i Tuoi nemici,
perché il Signore Dio
possa abitare presso di loro.
Il Signore dette l’annunzio,
grande fu la schiera dei predicatori.
Quanto sono belli i piedi di coloro
che predicano una legge di pace,
e recano un lieto
annunzio di bene.
Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino ai confini del mondo le loro
parole.
36. Aria
Baritono
Why do the nations so furiously rage
together,
why do the people imagine a vain thing?
The kings of the earth rise up,
and the rulers take counsel together
against the Lord,
and against His anointed.
Salmo 2, 1-2
37. Coro
Let us break their bonds asunder,
and cast away their yokes from us.
Salmo 2, 3
Recitativo
Tenore
He that dwelleth in heaven
shall laugh them to scorn;
the Lord shall have them in derision.
Salmo 2, 4
38. Aria
Tenore
Thou shalt break them with a rod of iron;
Thou shalt dash them in pieces
like a potter’s vessel.
Salmo 2, 9
Perché le genti congiurano,
perché invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra
e i principi congiurano insieme
contro il Signore
e contro il Suo Messia.
Spezziamo le loro catene
gettiamo via i loro legami.
Colui che abita nei cieli,
li schernisce dall’alto;
il Signore li deriderà.
Li spezzerai con scettro di ferro,
come vasi di argilla
li frantumerai.
39. Coro
Hallelujah,
for the Lord God Omnipotent reigneth.
The Kingdom of this world
is become the Kingdom of our Lord
and of His Christ,
and He shall reign for ever and ever.
King of Kings, and Lord of Lords.
Hallelujah!
Apocalisse 19, 6; 11, 15; 19, 16
Alleluia,
ché il Signore, Dio onnipotente, regna.
Il regno del mondo
appartiene al Signore nostro
e al Suo Cristo:
Egli regnerà nei secoli dei secoli.
Re dei re e Signore dei signori.
Alleluia!
Parte terza
40. Aria
Soprano
I know that my Redeemer liveth,
and that He shall stand
at the latter day upon the earth.
And tho’ worms
destroy this body,
yet in my flesh shall I see God.
For now is Christ risen from the dead,
the first fruits of them that sleep.
Giobbe 19, 25-26;
1a Lettera ai Corinzi 15, 20
41. Coro
Since by man came death,
by man came also
the resurrection of the dead.
For as in Adam all die,
even so in Christ shall all be made alive.
1a Lettera ai Corinzi 15, 21-22
Io so che il mio Redentore è vivo,
e che l’ultimo giorno
si ergerà sulla terra.
E quando i vermi
distruggeranno questo corpo,
nella mia carne io vedrò Dio.
Ché ora Cristo è risuscitato dai morti,
primizia di coloro che sono morti.
Poiché se a causa di un uomo venne la
morte,
a causa di un uomo verrà anche
la risurrezione dei morti;
e come tutti muoiono in Adamo,
così tutti riceveranno la vita in Cristo.
42. Recitativo accompagnato
Basso
Behold, I tell you a mystery;
we shall not all sleep,
but we shall all be chang’d in a moment,
in the twinkling of an eye,
at the last trumpet.
1a Lettera ai Corinzi 15, 51-52
43. Aria
Baritono
The trumpet shall sound,
and the dead shall be rais’d incorruptible,
and we shall be chang’d.
For this corruptible
must put on incorruption,
and this mortal
must put on immortality.
1a Lettera ai Corinzi 15, 52-53
Recitativo
Alto
Then shall be brought to pass
the saying that is written,
death is swallow’d up in victory.
1a Lettera ai Corinzi 15, 52-53
44. Duetto
Alto, Tenore
O death, where is thy sting?
O grave, where is thy victory?
The sting of death is sin,
and the strength of sin is the law.
1a Lettera ai Corinzi 15, 55-56
45. Coro
But thanks be to God,
who giveth us the victory
through our Lord Jesus Christ.
1a Lettera ai Corinzi 15, 57
Ecco io vi annunzio un mistero:
non tutti ci addormenteremo,
ma tutti saremo trasformati,
in un istante, in un batter d’occhio,
al suono dell’ultima tromba.
Suonerà la tromba,
e i morti risorgeranno incorrotti:
e noi saremo trasformati.
Questo corpo corruttibile
deve infatti rivestirsi d’incorruttibilità
e questo corpo mortale
d’immortalità.
Allora si compirà
la parola della Scrittura:
la morte è stata ingoiata nella vittoria.
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
Dov’è, o tomba, la tua vittoria?
Il pungiglione della morte è il peccato,
e la forza del peccato è la legge.
Ma siano rese grazie a Dio,
che ci dà la vittoria
per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.
46. Aria
Soprano
If God is for us,
who can be against us?
Who shall lay anything
to the charge of God’s elect?
It is God that justifieth.
Who is he that condemneth?
It is Christ that died,
yea rather, that is risen again,
who is at the right hand of God,
who maketh intercession for us.
Lettera ai Romani 8, 31 / 33-34
47. Coro
Worthy is the Lamb that was slain,
and hath redeemed us to God by His
blood,
to receive power, and riches,
and wisdom, and strength,
and honour, and glory, and blessing.
Blessing and honour, glory and pow’r,
be unto Him that sitteth upon the throne,
and unto the Lamb, for ever and ever.
Amen.
Apocalisse 5, 12-13
Se Dio è per noi,
chi sarà contro di noi?
Chi accuserà
gli eletti di Dio?
È Dio che giustifica.
Chi è colui che condannerà?
Gesù Cristo, che è morto,
anzi che è risuscitato,
sta alla destra di Dio,
e intercede per noi.
L’Agnello che fu immolato,
e che ci ha riscattati a Dio,
degno è l’Agnello di ricevere potenza
e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione.
A Colui che siede sul trono e all’Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli.
Amen.
EMMANUELLE HAÏM direttore
Emmanuelle Haïm, direttrice d’orchestra e clavicembalista, ha studiato inizialmente pianoforte e organo e in seguito clavicembalo con Kenneth Gilbert e
Christophe Rousset vincendo cinque volte il primo premio al Conservatorio
Nazionale Superiore di Musica di Parigi. La sua passione per l’espressione
vocale l’ha portata a dedicarsi al “vocal coaching”, prima presso il Centro di
Musica Barocca di Versailles e poi al Conservatorio di Parigi.
Per una decina d’anni è stata clavicembalista continuista di Les Arts
Florissants e dei Musiciens du Louvre lavorando a contatto con Mark
Minkowski, Christophe Rousset e soprattutto William Christie. Ma è anche
clavicembalista di fiducia di direttori quali Simon Rattle, Claudio Abbado e
Daniel Harding.
Inizia a dirigere in modo del tutto naturale, passando quasi subito sulle scene
internazionali più prestigiose ospite di istituzioni di primo piano. Ospite
regolare del Glyndebourne Festival e di altre prestigiose istituzioni musicali,
nel marzo 2008 debutta con i Berliner Philharmoniker. Nel 2010 dirigerà
l’Idomeneo di Mozart con l’orchestra e il coro dell’Opéra di Parigi.
Nel 2000 fonda Le Concert d’Astrée che porta rapidamente sulla via del successo. Nel 2005 crea il coro del Concert d’Astrée, che accompagnerà l’orchestra
in numerosi progetti.
Fedele rappresentante del barocco e del savoir-faire musicale francese,
Emmanuelle Haïm vanta il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Nel
luglio 2009 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Legione
d’Onore.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
LE CONCERT D’ASTRÉE
Fondato da Emmanuelle Haïm nel 2000, Le Concert d’Astrée, ensemble dall’organico variabile, si propone di far rivivere tutte le forme musicali sviluppatesi in Europa durante l’età barocca, dai madrigali alle grandi opere teatrali sacre e profane, con l’intenzione di offrire una gamma espressiva più ampia
nell’ambito dello stile filologico.
Nel 2003 ha ricevuto il premio Victoire de la Musique come migliore formazione dell’anno. Dal 2004 è in residenza presso l’Opéra di Lille. Nel 2005 si è
dotato di un proprio coro.
Le Concert d’Astrée è attivo in tutta Francia e all’estero, dove si è esibito in
importanti sale concertistiche quali Concertgebouw di Amsterdam, Palais des
Beaux-Arts di Bruxelles, Barbican Centre di Londra, Lincoln Center di New
York, Konzerthaus di Vienna, Festival di Potsdam e Festival di Salisburgo.
Nel 2001 Le Concert d’Astrée ed Emmanuelle Haïm hanno firmato un contratto di esclusiva con Virgin Classics. Le numerose registrazioni hanno
meritato numerosi riconoscimenti quali la nomination al Gramophone
Award, Disque de l’année di Classica, Choc de l’année di Le Monde de la
Musique, Disque du Mois d’Opéra International. L’incisione dei lamenti di
Monteverdi, Cesti, Landi e altri autori ha vinto il premio Victoire de la
Musique 2009.
Dal 2007 l’ensemble è sostenuto dalla “Mécénat Musical Société Générale”, il
gruppo ha anche il sostegno del Ministère de la Culture et de la
Communication - DRAC Nord-Pas de Calais.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
Susan Gilmour Bailey, Helen Parker, Ruth Provost, Katie Tretheway, Juliet Schiemann,
Elisabeth Weisberg soprani
Katy Bray, Rebecca Lodge mezzosoprani
David Clegg, Charles Humphries controtenori
Richard Rowntree, Jeremy Budd, Ben Breakwell, Vernon Kirk tenori
Neil Bellingham, Eamonn Dougan, Christopher Adams, Reuben Thomas, William
Townend, Nicholas Perfect bassi
David Plantier violino solista
Jérôme Akoka, Maud Giguet, Yuki Koike, Pierre-Eric Nimylowycz violini primi
Johannes Pramsohler, Matthieu Camilleri, Emmanuel Curial, Pierre Franck, Isabelle
Lucas violini secondi
Marta Paramo, Diane Chmela, Delphine Millour viole
Claire Thirion*, Claire Gratton, Xavier Richard violoncelli
Nicola dal Maso*, Ludovic Coutineau contrabbassi
Héloïse Gaillard, Vincent Blanchard oboi
Philippe Miqueu fagotto
Guy Ferber, Emmanuel Alemany trombe
Alan Emslie timpani
Violaine Cochard clavicembalo*
Elisabeth Geiger organo*
* continuo
DAVID BATES maestro del coro
David Bates ha studiato canto alla Royal Academy of Music di Londra e alla
Schola Cantorum Basiliensis.
Ha collaborato con direttori e ensemble quali Andrea Marcon, Laurence
Cummings, Nicholas McGegan, Marc Minkowski, Les Musiciens du Louvre,
English Baroque Soloists and Monteverdi Choir ospite di istituzioni musicali di primo piano (Royal Academy Opera, Internationale Händel-Festspiele
Göttingen, Glyndebourne Opera, English National Opera). Diretto da Sir
John Eliot Gardiner ha eseguito la Passione secondo Giovanni di Bach,
Musikalische Exequien di Schütz e Israele in Egitto di Händel. Nel 2010 sarà
in tournée con la Messa in si minore di Bach.
Ha inoltre fondato un proprio ensemble musicale, La Nuova Musica, con il
quale nel 2009 si è esibito all’Easter Aldeburgh Festival, London Handel
Festival e alla Wigmore Hall di Londra. Per il 2010 ha in programma L’Orfeo
di Monteverdi, il Messiah, Apollo e Dafne e Serse di Händel.
Recente è la registrazione per l’etichetta “Somm” di un CD di madrigali di
Monteverdi e Caccini.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
CAMILLA TILLING soprano
Nata a Linkoping in Svezia, Camilla Tilling ha iniziato gli studi all’Università
di Gothenburg. Nel 1998 si è diplomata al Royal College of Music di Londra. La
sua carriera operistica internazionale decolla quasi immediatamente alla New
York City Opera, e in pochi anni debutta al Covent Garden di Londra, al
Metropolitan di New York e nei maggiori festival europei.
Camilla Tilling si destreggia con pari disinvoltura sia in concerto che in recital
ed è stata ospite dei festival di Salisburgo e Vienna, BBC Proms, Wigmore Hall
di Londra, Carnegie Hall di New York.
Tra gli impegni della scorsa stagione il Requiem di Brahms con Ivor Bolton a
Salisburgo e il Messia di Händel con i Berliner Philharmoniker.
Ha inoltre al suo attivo numerose incisioni; recente è la pubblicazione del primo
album da solista con una selezione di Lieder di Richard Strauss per BIS.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
WILLIAM TOWERS controtenore
William Towers ha studiato inglese all’Università di Cambridge e si è specializzato alla Royal Academy of Music dove ha vinto diversi premi in canto e
teatro e si è laureato con menzione speciale. Lasciata l’accademia, ha cantato
come solista nel “Bach Cantata Pilgrimage” di Sir John Eliot Gardiner partecipando anche alla registrazione della serie completa delle cantate di Bach.
In campo operistico si è esibito alla Royal Opera House Covent Garden,
Teatro La Fenice di Venezia, Frankfurt Opera, Göttingen Händel Festival,
London Händel Festival, Gothenburg Opera, Théâtre de La Monnaie a
Bruxelles. È stato inoltre ospite delle maggiori sale da concerto e festival in
Gran Bretagna e all’estero. Ha recentemente interpretato Belshazzar negli
Stati Uniti con McGegan e Philharmonia Baroque. Tra le sue registrazioni
ricordiamo il Messia di Händel, Fairy Queen di Purcell, la Passione secondo
Marco di Bach e i Carmina Burana di Orff per BBC television.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
JOHN TESSIER tenore
Vincitore del “Juno Canada’s Music Award” il tenore canadese John
Tessier ha conquistato l’attenzione dei palcoscenici internazionali e l’apprezzamento della critica per la bellezza e la genuinità della sua voce, lo
stile raffinato e la versatilità artistica.
Vanta già collaborazioni con musicisti quali Placido Domingo, Lorin
Maazel, Leonard Slatkin, Bryn Terfel, Sir Thomas Allen, Thomas
Hampson, Itzhack Perlman, Bobby McFerrin, John Nelson, Franz WelserMöst, Donald Runnicles, Robert Spano, e Bernard Labadie, ospite di istituzioni musicali di primo piano (Covent Garden, Frankfurter Oper,
Metropolitan Opera, English National Opera, The New York
Philharmonic, San Francisco Symphony, Philadelphia Orchestra,
Cleveland Symphony, Ensemble Orchestral de Paris, Toronto Symphony
Orchestra). Egualmente a suo agio in campo operistico, oratoriale e in
recital, John Tessier si dedica anche all’insegnamento. Registra per le case
discografiche Naxos, Telarc, Bis e Dorian.
È per la prima volta ospite della nostra Società.
CHRISTOPHER PURVES baritono
Christopher Purves ha studiato letteratura inglese al King’s College di
Cambridge prima di far parte del gruppo vocale rock “Harvey and the
Wallbangers”. Sciolto il gruppo, nel 1988 ha ripreso lo studio del canto con
David Keren, Diane Furlano e Janice Chapman.
Ha collaborato con orchestre e direttori quali Marcus Creed, Paul Goodwin,
Philippe Herreweghe, Richard Hickox, Paul McCreesh, Sir Simon Rattle,
Gabrieli Consort, City of London Sinfonia, The Sixteen, Scottish Chamber
Orchestra, Hallé Orchestra, Ulster Orchestra e London Sinfonietta.
In ambito operistico ha collaborato con i maggiori teatri inglesi.
Particolarmente apprezzata la sua interpretazione di Wozzeck alla Welsh
National Opera. Tra i suoi impegni più recenti il debutto statunitense nel
Messia a Boston per la Händel & Haydn Society, La carriera di un libertino
per la Garsington Opera e Pagliacci per la English National Opera.
È stato ospite della nostra Società nel 2007.
Prossimo concerto:
martedì 19 gennaio 2010, ore 20.30
Sala Verdi del Conservatorio
Quartetto Artemis
Il nuovo anno si apre con un concerto interamente dedicato ai Quartetti di
Beethoven, con tre lavori rappresentativi delle varie fasi della sua produzione.
Dal luminoso Quartetto in sol maggiore dell’op. 18 si arriva all’opera “forse più
ardua e profonda” di Beethoven, secondo Romain Rolland, il Quartetto op. 132.
I musicisti del Quartetto Artemis, ora residenti a Berlino, sono forse i migliori
interpreti del repertorio classico-romantico della nuova generazione.
Società del Quartetto di Milano - via Durini 24 - 20122 Milano - tel. 02.795.393
www.quartettomilano.it - e-mail: [email protected]
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programma di sala - Società del Quartetto di Milano