LUGLIO 2014 BUON GIORNO VILLA SERENA BREVE NOTIZIARIO DELLA NOSTRA STRUTTURA NON E’ UN QUOTIDIANO, NON E’ UN SETTIMANALE, NON E’ UN MENSILE, PERCHE’ SCUSATECI ESCE QUANDO PUO’.... INDICE DIEGO 3 GIRELLI 4 TRAVERSA 5 FAGIOLINI 6 INGRESSO 7 NEWS 8 RACCONTI 9 LE FOTO 11 NEWS 13 DIEGO E LE CAMPANE Come ben sapete tutti, il nostro economo Diego ha l'ufficio rivolto al vicino convento S. Daniele, ogni mattino, d'estate, egli da bravo revisore di conti, risparmia l'aria condizionata, aprendo la finestra che si affaccia proprio sul campanile del monastero. Alle 8, con piacere ascolta il suono delle campane che annunciano la fine della messa ; il 13 Giugno, notoriamente S. Antonio (grande festa per i frati francescani) il povero Diego non riusciva a lavorare, ad ogni piè sospinto, partiva un vero e proprio concerto di bronzi, Diego al telefono, alle prese con preventivi e bilanci, non si raccappezzava di nulla e mormorava: “Cosa c'e'e sta mattina, con tutto questo casino non capisco nemmeno gli importi che mi dettano al telefono, ma sti cappuccini avranno eletto un nuovo papa forse?” Il nostro dottor commercialista trascorse una vera giornata da incubo, per molti per la verità fu una fortuna, perchè con la testa un tantino confusa il buon Diego, allentò i cordoni della borsa....se così fosse anche per la tedesca Angela Merkel, forse forse le campane si potrebbero sfruttare per nuove finalità! 3 I GIRELLI Come ben sapete i girelli (detti birocci dai nonni di Villa Serena) sono un ausilio prezioso per i nostri ospiti, dal doppio uso permettono di camminare con disinvoltura appoggiandosi alle quattro ruote o di riposarsi accomodandosi sul bel seggiolino incorporato. Dotati di cestino, i mezzi, fanno si che gli ospiti vi possano riporre borsette e quant'altro, unico svantaggio? Bhe molti anziani li dimenticano nei posti più disparati o peggio se li scambiano involontariamente. La confusione regna sovrana, facciamo quindi un appello, dotiamoli di bollo e libretto di circolazione, tassativamente nominativi e al bisogno prevediamo anche delle sanzioni tipo: sosta vietata e divieto di circolazione. 4 ELOGIO DELLA TRAVERSA Con gli anziani abbiamo voluto ricordare un accessorio dell'abbigliamento casalingo della donna, ormai in disuso: la traversa. Questa era un elemento fondamentale per le massaie di un tempo, le quali vantavano in genere un doppio grembiule, uno usato per cucinare l'altro per le pulizie della casa. Spesso le traverse erano di due tipologie, con la pettorina, cioè lunga dal collo alle ginocchia o spezzata comprente esclusivamente ventre e gambe. Oggi il grembiule sembra dimenticato, una comoda tuta o un leggins con maglietta over size, rappresentano il look della donna in casa. “Un tempo” affermano gli anziani “non vi era tanto vestiario, così valeva la pena utilizzare un grembiule, per salvaguardare i pochi abiti in possesso.” Inoltre le casalinghe dovevano affrontare lunghe preparazione culinarie, sughi, minestroni che rischiavano di sporcare non poco camicetta e sottana. Nel mondo contemporaneo, invece, troviamo tutto già pronto e confezionato, rimane solo qualche vasetto o sacchetto da aprire in comode confezioni monouso. Ecco spiegato il perchè nessuno sembra utilizzare più la traversa, che resta un lontano ricordo dell'era passato.... 5 I FAGIOLINI Dopo i piselli da sgranare, a Villa Serena hanno fatto la loro apparizione i fagiolini. La pulizia degli stessi comporta un impegno considerevole per i nostri nonni, ma li gratifica parecchio, perchè a loro dire, li aiuta a sentirsi utili . Qualche anziano mentre si destreggia tra una cornetta e l'altra afferma: “Bhe za ghe vedo poco e sti bobby i ze tanto piccoli, che non me ricordo se oltre alla punta davanti, ghe go tolto anca el de drio....” Poveri noi.... i cuochi avranno il loro bel da fare a ispezionare ogni singola “tegolina”, una signora ospite afferma: “Io uso sempre un coltellino tascabile per dedicarmi a questa operazione e anche se impiego più tempo, la pulizia riesce perfettamente” Così tra scuole di pensiero che propinano varie tecniche, a mano nuda o armati di forbicine, il lavoro ha impegnato per un pomeriggio tanti anziani, rifacendo loro assaporare un antico piacere domestico. 6 L'INGRESSO A Villa Serena sono stati eseguiti dei lavori di manutenzione, che hanno coinvolto l'aria antistante la struttura. E' stata realizzata una bellissima zona relax, completamente immersa nel verde del parco della Casa di Riposo, ma molto comoda, perchè pianeggiante e quindi facilmente raggiungibile da buona parte degli anziani. Qualche nonnino ha così commentato la visione del plateatico, ben delimitato da una staccionata in legno: “Tho guarda, sembra di stare in montagna in un bel chalet svizzero!” Come dargli torto? Se non fosse per la temperatura piuttosto elevata, si potrebbe anche pensare di essere a Saint Moritz... Grazie all'Amministrazione che ha studiato e concretizzato il progetto. 7 NEWS A Villa Serena ultimamente i settimanali sono introvabili, nei cestini porta riviste regna il vuoto assoluto, che fine avranno mai fatto? Una signora commenta: “Strano e si che al giorno de ancò la carta igienica nei bagni la ghe ze... e po quella tutta pattinata no la va mia ben per certi servizi....” NO COMMENT NEWS 2 In pieno Luglio a Villa Serena i termosifoni sono a pieno regime, cosa succede? Si chiedono in tanti, qualcuno mormora. “Con il condizionatore che va, non si capisce perchè partano anche i radiatori invernali, qui è come l'inferno dantesco” Niente paura, l'arcano fu presto svelato, lavori in corso alle caldaie, armiamoci di pazienza, piuttosto del feddo in inverno meglio la sauna d'estate NEWS 4 Don Alfredo cappellano di colore dell'ospedale, è venuto in visita a Villa Serena, il nostro ospite T. Secondo commenta: “El sarà il marito della nostra infermiera Quinta” 8 QUANDO I TEDESCHI VIVEVANO CON NOI (racconti dal nucleo Ciliegio) Uno dei primi giorni di lavoro, al rientro dal mio congedo parentale in qualita di educatore del nucleo Ciliegio, accompagno in palestra un'ospite che non conoscevo. La aiuto ad accomodarsi su una sedia e la saluto allegramente. Ci vediamo dopo, Bruna Bruna: “AUVIEDERSEN.” Io: "Ma bruna, ela sala el tedesco?" "Ben, qualche parola... L'ho go imparà durante la guerra, quando che i tedeschi jèra nelle case". E qui comincia il racconto ancora vivido di fatti accaduti 70 anni fa. Indugio qualche minuto, non voglio perdermi la storia della signora Bruna: quando racconta sa evocare immagini, sembra di vedere un film ambientato in tempo di guerra. "Quando è scoppiato il conflitto io stavo a servizio da una Contessa di Milano. I tedeschi requisirono la villa e nei garages avevano stabilito la loro cucina. Non erano cattivi: ci portavano le patate in umido con lo spezzatino di carne e cantavano sempre .. E qui sbarro gli occhi, la signora incomincia a intonare una fila di parole incomprensibili, riconosco però l'aria e mi unisco a lei negli ultimi versi della strofa: WIE EINST LILI MARLEEN, CON TE LILI MARLEEN ! In fin dei conti, quel disumano evento che è stata la II guerra mondiale, in alcuni momenti ha saputo regalare spazi di veri e propri "scambi culturali ": “ Spogliandosi della loro veste di nemico” continua Bruna "qualche volta i tedeschi venivano da noi per stare insieme e imparare le nostre parole e noi abbiamo imparato le loro". 10 LE FOTO Con gli anziani ospiti di Villa Serena abbiamo voluto raccogliere le foto della loro vita trascorsa e commentarle in gruppo. L'esperienza è stata interessante, c'era chi ci presentava la foto della prima comunione, chi quella del matrimonio, altri del primo giorno di scuola. I protagonisti dei ritratti ci appaiono tutti ben pettinati e agghindati, tanto da ricordare star hollywoodiane dei primi anni quaranta. Gli ospiti precisano: “Eh si un tempo la foto era un rito sacro, ci si recava dal fotografo solo in occasioni importanti, cosicchè si prestava attenzione a indossare l'abito buono della Domenica e ad apparire in ordine. Non come oggi che veniamo ripresi anche appena scesi dal letto o intenti a espletare le mansioni più disparate” Alcuni rammentano la paura di posare davanti all'obbiettivo: “Il fotografo armato di un macchinario piuttosto voluminoso, con cavalletto e paravento, spesso incuteva timore..” Una signora ricorda: “ Sarò stata ritratta dal fotografo, con indosso il vestito della prima comunione, almeno quattro o cinque volte..., la mia mamma non soddisfatta dei provini e del primo sviluppo avvenuto nel giono della mia consacrazione, settimanalmente mi mandava a chiamare in corte e partivamo con una valigia, contenente l'abito bianco, per recarci dal professionista del paese. Lo stesso, per la verità, era una donna , con una grande gobba, detta appunto la gobbetta, che seppur gentile, mi incuteva molta paura, soprattutto quando si posizionava dietro la macchina da presa; così il mio viso nell' immagine risultava sempre spaventato, con tanto di occhi sbarrati. “ Oggi ormai tutto è cambiato, spesso le foto non si fanno nemmeno sviluppare e ci si accontenta di guardarle sul monitor del computer e del telefonino, ma i nonnini commentano: “Sarà anche la moda, ma noi di gran lunga preferiamo le immagini su carta, magari un po' sbiadite e invecchiate, ma di certo più realistiche” 12 NEWS Al gioco dell'oca l'animatrice e le volontarie spiegano: “Noi vi diamo il nome di un personaggio noto, voi dovete ricordare la compagna o il compagno dello stesso, per esempio: Claudia Mori e Adriano Celentano o Raimondo Vianello e Sandra Mondaini”, Animatrice “ Ok iniziamo:Coppi e....” Ospiti: “Bartali...” Animatrice: “Tho, sta attento che adesso Coppi el andava in letto, non con la dama Bianca, ma con con Bartali...” NO COMMENT 13