ON FA L’OS
piccolo presidio poetico fra l’Adda e il Lambro
Tavazzano con Villavesco, 23 novembre 2013, ore 21
Ex-chiesetta del Viandante (CasaIdea) via Emilia
VOCI DEL CONTEMPORANEO (per Laura)
P i er o B a ss ini Tr io i n co n ce r to
con letture poetiche di Amedeo Anelli
durante l’incontro verrà presentata una tempera di Edgardo Abbozzo
La classicità, in Piero Bassini, va ben oltre quella della tradizione della musica afroamericana,
riallacciandosi come avveniva in Bill Evans a un modo colto di pensare al ruolo del pianoforte jazzistico. In
questo risalta l'anima bianca del pianista: la sua raffinatezza formale, l'acuta introspezione timbrica e la
ricercatezza armonica evocano la tradizione colta europea.
Nato nel 1952 a Codogno, dove risiede, Piero Bassini si e'
avvicinato alla musica molto giovane, dall'età di 22 anni si e'
dedicato esclusivamente al jazz, esordendo in un memorabile
concerto per piano solo al Festival delle Nuove Tendenze del
jazz italiano svoltosi nel 1975 presso l'Universita' Statale di
Milano e suscitando l'entusiasmo di pubblico e critica per la
tecnica e lo spessore della sua musica. Si e' esibito nei maggiori
festival jazz italiani: Umbria Jazz, Bergamo, Lovere, La Spezia,
Ivrea, Acireale, ecc. Nel 1980 ha costituito con Attilio Zanchi e
Giampiero Prina l'Open Form Trio, gruppo di punta del jazz
italiano per molti anni, con cui ha inciso i dischi Old Memories,
Appointment in Milano, premiato dal Sunday Times, Perpetual
Groove e Round Trip (questi ultimi tre in collaborazione con
Bobby Watson). Seguiranno In the Shadows (con Michele
Bozza, Giampiero Prina, Gianni Grechi e Luis Agudo), Nostalgia
(con Furio Di Castri e Giampiero Prina), e Intensity (con Luca Garlaschelli e Massimo Pintori). L'ultimo CD, Live
in Iseo - Italy (con Mauro Sereno e Massimo Manzi), ha ricevuto critiche entusiastiche ed e' stato segnalato tra i
migliori CD del 2004 dalla rivista specializzata Musica Jazz. Due le incisioni per piano solo: Tonalità del 1976 e
Lush Life del 1991 segnalato dalla rivista Musica Jazz tra i migliori dischi di jazz italiano dell'anno.
Nel suo pianismo si ritrovano echi diversi che vanno dal blues al gospel, dal jazz alla musica contemporanea. Il
nome di Piero Bassini compare anche sul Dizionario del jazz, curato da P. Carles, A. Clergeat e L. Comolli,
pubblicato in Italia da Mondadori.
Giorgio Muresu ha studiato contrabbasso classico con il maestro Casali all'Istituto
Vittadini di Pavia e improvvisazione jazz con il pianista Umberto Petrin. Collabora con il
quartetto di Nicola Cattaneo assieme al quale ha realizzato il disco Frilento. Fa parte di
diverse formazioni di jazz e musica etnica; si è esibito in vari festival jazz tra cui
Jazz&Co di Como, Jazz Juice di Bitritto (BA) e altri. Ha partecipato con il trio di Bassini
alla trasmissione radiofonica Piazza Verdi di Rai Tre; ha fatto parte dell'orchestra del
musical Cuore di Cane, andato in scena al teatro Manzoni di Milano e al teatro Fraschini
di Pavia.
Luca Mezzadri, allievo di Massimo Pintori ed
Ettore Fioravanti, ha collaborato con importanti
musicisti quali Enrico Rava, Carlo Bagnoli, Paolo
Fresu, Marco Brioschi, Furio Di Castri, Bob Moover
e Claudio Fasoli. Ha suonato in varie formazioni, dal trio al quintetto
all'ottetto, avvicinandosi anche alla musica leggera e, come percussionista,
a quella contemporanea. Allo studio della batteria ha abbinato quello delle
percussioni classiche, diplomandosi al conservatorio di Piacenza. Da alcuni
anni accompagna i semifinalisti e finalisti del concorso nazionale per nuovi
talenti "Chicco Bettinardi" organizzato dal Piacenza Jazz Club.
ON FA L’OS
piccolo presidio poetico fra l’Adda e il Lambro
NOTENBÜCHLEIN
Se questa sedia ha una voce,
io la ritrovo in te,
in questa aria di fumo
che respiro,
nell’altra fra le tende che ti perde,
in questi oggetti
al falso-caso
che saranno ordinati,
al portacenere
che sarà pulito...
Se questa sedia mi parla,
mi parla di te,
e recido le foglie
del piccolo olmo,
di questa presenza silenziosa,
spunteranno nuove foglie,
e la densità del silenzio
crescerà come un corpo
Mi parlerà questa sedia
in uno scricchiolio
d’ombra.
Ma non sapranno segnalarti
i gatti nel cortile,
e non ti vedono
i rampicanti,
né la pagina bianca,
e questo fronte d'aria
che avanza, questo
fronte di silenzio,
che modella le cose,
e il rosmarino sulla tavola,
e la salvia e il vino rosso
che si ossigena nella brocca.
La pagina fruscia.
Il riverbero del giardino
nel vetro del quadro
specchia le foglie,
che mi parlano
della infinità delle forme,
del tempo
che ci hanno donato,
in questo sguardo
in questa sedia
in questo suono
Amedeo Anelli - Codogno, 16 agosto 1997
(nel libretto del CD “Minor Context” del Piero Bassini Trio)
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