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Per celebrare il Giorno della Memoria, quest’anno il
Teatro Regio ha voluto produrre un lavoro inedito: Anna è
una operina musicata da Enrico Maria Ferrando su libretto di Marco Ravasini nella quale il pubblico respirerà un
clima emotivo intenso, eco di quanto i due autori hanno
vissuto nel ricordare un’esperienza evocativa e nell’alimentare, in profondità, il sodalizio artistico che li lega.
L’idea parte da qui: Ferrando lo scorso anno si trovava ad
Amsterdam con la famiglia quando, dopo un po’ di reticenza generata dall’impatto con un campione di umanità da souvenir, apparecchi fotografici al collo e ciabatte
infradito, decise di vistare la casa di Anna Frank.
La sobrietà con la quale era stata allestita questa dimorareliquia, alcune corrispondenze tra la memoria personale
e quella storia non così remota – un lavello in pietra, le
proprie figlie con la stessa età delle due sorelle ebree all’inizio della loro segregazione – e il conclusivo percorso
fotografico con le testimonianze di sopravvissuti hanno
causato un corto circuito di emozioni inaspettato dal
quale un artista non può che ricavare la spinta per ricostruirlo in una buona forma.
La proposta del Teatro giunge pochi mesi dopo e l’associazione tra memoria personale e memoria storica è presto fatta. Non ne nasce un’opera sceneggiata sul diario,
ma una sorta di oratorio dove il coro – quello straordinario di voci bianche del Teatro Regio e del
Conservatorio – possa dar voce ai pensieri di quella vittima adolescente: per questo il titolo del lavoro è icastico,
semplicemente Anna.
La musica è suscitata dalla storia, e dunque da materiale
sonoro coerente col tema, ma già familiare alle orecchie
dell’umanità contemporanea: i Kindertotenlieder di
Mahler, un musicista ebreo, un’ispirazione eterea, trascendente. Un suggerimento utile anche ai laboratori didattici
del Regio, che stanno realizzando un lavoro metodico,
ispirato e competente per la promozione dell'opera in
musica. Un seme però, da trasformare ora in parodia irriconoscibile ora in ampie evocazioni sulle quali scrivere
parole nuove. Un ensemble cameristico stravinskiano costituito da allievi eccellenti del Conservatorio di Torino aiuta
a mescolare poi la materia musicale di partenza con una
strumentazione alla Kurt Weill, impastando ricordi diacronici in un gusto agrodolce.
STAG
Il libretto è una fatica di Marco Ravasini,
che di Ferrando è stato maestro: insieme, con piena complicità si scambiano idee, l’uno concretizza quelle dell’altro.
Così prende corpo la storia: una visita alla casa da parte di
un gruppo di adolescenti, appena dopo l’inaugurazione,
avvenuta nel 1960. Una guida melanconica li accompagna
lungo cinque stazioni: la cucina, la stanza da pranzo, le
camerette da letto di ognuno, la soffitta. In ogni luogo un
grumo di pensieri che gli spiriti della casa cantano: Anna e
il difficile rapporto con gli adulti, Anna e la guerra, Anna e
la sua gente perseguitata, Anna e l’alloggio segreto, prigione incantata o inferno insopportabile. L’uomo racconta
retroscena psicologici che le guide di solito non sanno: i
ragazzi si insospettiscono, alcuni sono ammirati dalle sue
abilità affabulatorie… su quella musica parla quasi sempre
con andamento ritmico, tranne una sola volta in cui intona
anche lui una melodia con lo stupore di tutti. Solo alla fine,
in un climax che lievita con leggerezza e inesorabilità, si
svela l’arcano: la guida è Otto Frank, il padre di Anna,
unico sopravvissuto all’olocausto, unico vivente cui è affidato il peso dell’epopea tragica che la sua famiglia ha passato. Il suo itinerario ha ripercorso e sanato le incomprensioni e gli attriti avuti con sua figlia ormai morta, lascia ai
convenuti la speranza di poter riparare alle proprie mancanze, compiere le cose lasciate in sospeso, malgrado tutto.
Giovani e meno giovani, siate certi: non state per addentrarvi tra ragnatele e odore di stantio, ma per vivere un’esperienza viva, perché rigenerata dal fuoco di pensieri
intensi, appassionati, amorosi. Resterà ancorata alla vostra memoria come il ricordo di un’avventura vera nei sentimenti e nelle tragedie che appartengono all’umanità di
ogni tempo.
Gianni Nuti
I O N E
2007
●
2008
Anna
o Il percorso
della memoria
Prossimo appuntamento
Martedì 5 febbraio 2008 ore 21
Robinson
Opera in un atto e dieci scene
Musica di Carlo Boccadoro
Libretto di Dario e Lia Del Corno liberamente tratto
da Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe
Stampa: la fotocomposizione - Torino
Anna, o Il percorso 6 pg PRL
Piccolo Regio Puccini
Venerdì 25 gennaio 2008
ore 21
Anna, o Il percorso 6 pg PRL
21-01-2008
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ANNA
o il percorso della memoria
Cantata scenica in cinque stazioni per voce recitante,
coro di voci bianche e strumenti
Commissione del Teatro Regio
Prima rappresentazione assoluta
Libretto
Marco Ravasini
liberamente ispirato a Il diario di Anne Frank
Musica
Enrico Maria Ferrando
su temi, spunti e suggestioni da Gustav Mahler
Regia
Riccardo Fracchia
Scene
Ivano Coviello
Costumi a cura del
Laboratorio di sartoria del Teatro Regio
Direttore
Carlo Bertola
Maestri del coro
Claudio Marino Moretti
Claudio Fenoglio
Coro di voci bianche del Teatro Regio
e del Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Torino
Personaggi
Myriam voce bianca Miriam Schiavello
Lucrezia Mele
Sacha voce bianca Carlo Alberto Italia
Alexander Bickert
Loukje voce bianca Stefania Costa
Fabiola Salaris
Viktor voce bianca Marzio Mula
Matteo Gorrea
La guida attore Antonio Sarasso
Le voci della casa
Elena Bertero, Alexander Bickert,
Emma Bruno, Marta Caputo,
Margherita Carrà, Alice Cavalli,
Diego Cettino, Sofia Elena Coretti,
Manuela Costa, Stefania Costa,
Elena Crisman, Emanuela De Fezza,
Serena Esposito, Fiammetta Fanari,
Giulia Ghirardello, Matteo Gorrea,
Nicole Greco, Francesca Idini,
Carlo Alberto Italia, Giada Labate,
Sofia Magni, Alice Marras,
Lucrezia Mele, Alyssa Mhimid,
Sergio Milano, Francesco Monchiero,
Giulia Moretto, Marzio Mula,
Bianca Maria Pezzini, Luca Pipia,
Luca Pitino, Chiara Rubeo,
Beatrice Rulli, Fabiola Salaris,
Elena Scamuzzi, Miriam Schiavello,
Martina Scimone, Alessandro Suppo,
Vittoria Trifiletti, Vittorio Viola,
Giulia Voghera
Gruppo strumentale degli Allievi
del Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Torino
Simone Cremona clarinetto
Enzo Ceccantini saxofono
Dario Avagnina tromba
Diego Bruno trombone
Diana Subashi violino
Alessandro Spagnuolo contrabbasso
Elisa Di Dio, Jordi Manuello percussioni
Salvatore Barbone, Alberto Tosa,
Vassil Tashkov, Roberto Vizzuso, figuranti
Maestri collaboratori
Chiara Marcolongo e Sergio Merletti
Luci
Mario Merlino
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino
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the detailed program